Dott. ANGELO MILAN D E L L E INFEZIONI PER " USTILAGO TRITICI „ (PERS.) J E N S E DI UNA F A C I L E PROCEDURA PER O T T E N E R L E ARTIFICIALMENTE (CON T A V . XVI) Le comuni culture a grane che in passato presentavano forte attacco di Ustilago tritici (Pers.) Jens. — Carbone volante — raramente contenevano un numero di spiche infette superiore al 20-25 percento. R i cordo anch'io di aver visto dei seminati di Gentile rosso che alla spigatura davano un senso di pena generando la convinzione che la maggior parte del raccolto fosse stata distrutta dal parassita, capace, secondo una tradizionale credenza popolare dei nostri contadini del Polesine, di trasformare la buona spica di Dio in spica del diavolo. Infatti, da quelle culture tutte disseminate di spiche nere, la cui polvere si diffondeva al minimo urto imbrattando ogni cosa, si usciva ben verniciati da capo a piedi, simili all'operaio della miniera. Però, fatti alcuni conteggi, con grande meraviglia si doveva constatare che il diavolo, in quei casi veramente impressionanti, non era poi tanto nocivo quanto all'aspetto poteva sembrare : non si arrivava al 30% di spiche ammalate. Dei tipi di grano che ancora vengono utilmente coltivati nonostante le varietà precoci, il Gentil rosso mutico ed il Fam. 48 Todaro passavano e passano per sensibili al carbone volante. Pure V'Inallettabile Fam. 06 Todaro ha dimostrato una notevole facilità all'attacco ; meno il Rieti ed anche il Cologna, per non dire di tanti altri pressapoco equivalenti nella grande cultura. Le varietà precoci Strampelli raramente lasciano scorgere qualche pianta ammalata e sebbene le poche spiche carboniose costituiscano, in potenza, un effettivo focolaio d'infezione, l'esperienza ci ammaestra che su tali varietà non si verificano, in pratica, i temibili attacchi a cui va soggetto, ad esempio, il Gentil rosso mutico. Sono, questi nuovi tipi di grano, più resistenti al parassita o non piuttosto per essere più precoci di quelli che recentemente si coltivavano 539) [Nuovo Giornale Botanico Italiano, n. s., V o i . XL, N. 4, 1933