Arriva l’estate con le sue poesie e la sua danza. Estate Sotto dura stagion dal sole accesa Langue l'huom, langue 'l gregge, ed arde 'l pino, Scioglie il cucco la voce, e tosto intesa Canta la tortorella e 'l gardellino. Zeffiro dolce spira, ma contesa Muove Borea improvviso al suo vicino; E piange il Pastorel, perché sospesa Teme fiera borasca, e 'l suo destino; Toglie alle membra lasse il suo riposo Il timore de' lampi, e tuoni fieri E de mosche, e mosconi il stuol furioso: Ah che pur troppo i suoi timor sono veri Tuona e fulmina il cielo grandinoso Tronca il capo alle spiche e a' grani alteri. ESTATE Il paese delle vacanze Non sta lontano per niente: se guardate sul calendario lo trovate facilmente. Occupa, tra Giugno e Settembre, la stagione più bella. Ci si arriva dopo gli esami. Passaporto, la pagella. Ogni giorno qui è domenica, però si lavora assai: tra giochi, tuffi e passeggiate non si riposa mai. (Gianni Rodari) L’albero si veste dei colori e dei frutti estivi Si presenta il balletto… L’ ESTATE: concerto in Sol minore per violino, archi e cembalo. Si tratta, fuori dubbio, del concerto di maggiore efficacia descrittiva; protagonista è la tempesta che si sente avvicinarsi da lontano nella calura estiva per poi scoppiare nel finale in tutta la sua virulenza. L’assolo descrive il pastore spaventato dal temporale improvviso.