N. 2 APRILE-MAGGIO-GIUGNO-LUGLIO 2000 POST.IL S.p.A.. - Spedizione in AP - D.L. 353/2003 (conv. il 27/02/2004 N° 46) Art. 1, comma 2 D.C,B. Bergamo ANNO LVII PERIODICO BIMESTRALE - Autorizzato Tribunale di Bergamo n. 190-23-3-1950 Direzione e Redazione: 24122 BERGAMO - Largo Porta Nuova, 10 - Tel. e Fax 035-239405 Internet: www.uoei.it Direttore Responsabile: Giuseppe Dossi Stampa Grafica Monti - Bergamo ESITO ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL DIRETTIVO SEZIONALE Il giorno 27 maggio 2006, alle ore 14 presso la sede sociale, gli scrutatori i soci Agnese Econimo Togni, Lina Rillosi Frigeni, Tranquillo Marchesi nominati dall'Assemblea dei Soci la sera di venerdì 19 maggio, hanno scrutinato le schede pervenute. Lo scrutinio ha dato i seguenti risultati: Per i revisori dei Conti Per il Consiglio Direttivo Schede votate Schede valide Schede bianche n° n° n° 263 262 1 Schede votate Schede valide Schede nulle Schede bianche voti voti voti voti voti voti voti voti voti voti voti voti voti voti voti voti voti voti voti 217 207 201 199 199 198 196 180 175 164 156 143 142 136 132 132 127 121 114 Sono stati eletti: n° n° n° n° 263 237 4 34 Sono stati eletti: 1) Frigeni Franco 2) Nimis Anqelo 3) Vaj Mariateresa 4) Bonacina Piera 5) Locati Francesco 6) Noris Ermenegildo 7) Oberto Massimo 8) Casari Laura 9) Mazzeo Achille 10) Casari Mario 11) Daldossi Luca 12) Gabbiadini Patrizia 13) Gandolfi Anna 14) Bresciani Milena 15) Gaini Lorenzo 16) Pavia Giovanni 17) Vecchi Gabriele 18) Perico Enrico 19) Vergani Irene Non eletti: Belotti Ignazio Colleoni Carla Rondi Giovanni Zanardi Giuseppe Brevi Sandro voti 112 voti 87 voti 77 voti 64 voti 60 Fuori lista hanno inoltre ricevuto voti: Borella Giuseppe Togni Agnese Bonacina Mario voti voti voti 2 2 1 1) Locati Suardi Mina 2) Bonacina Alberto voti 175 voti 116 Non eletti: Zappa Mario Bana Luigi Foiadelli Aldo voti voti voti 61 54 34 Fuori lista hanno inoltre ricevuto voti: Belotti Ignazio voti 1 I consiglieri eletti si sono riuniti per comporre il nuovo Consiglio Direttivo che risulta così composto: Presidente Onorario: Longhi G. Battista Presidente: Daldossi Luca Vice Presidenti: Casari Mario Frigeni Franco Locati Francesco Gaini Lorenzo Oberto Massimo Segretario: Vice Segretari: Contabile: Aiuto Contabile: Cassiere: Revisori dei conti: Mazzeo Achille Pavia Giovanni Gabbiadini Patrizia Suardi Locati Mina Bonacina Alberto 15-16 LUGLIO DOLOMITI Rifugio Vajolet Gruppo del Catinaccio La catena del Catinaccio è uno dei gruppi dolomitici più celebrati per i fantasiosi aspetti delle sue costruzioni, per i suoi mille colori che mutano col mutar dell'ora, per la varietà e l'incomparabile bellezza delle arrampicate che offre. Molti sono coloro che hanno percorso da capo a fondo e ammirato compiutamente i multiformi aspetti di questo mondo irto di pinnacoli, di picchi, di torri, delimitato da vaste rosee pareti che il sole arrossa al tramonto. Anche a noi uoeini è data l'opportunità di salire al rifugio Vajolet partendo dal passo di "Còstalunga" passando "dai rifugi" Paolina, Roda di Vael e per la Conca e il passo di Cigolade, fino al rifugio stesso. Il Vajolet è posto ai piedi del solco roccioso che porta al Catino dal quale balza ardita e affilata come una lama la torre Winkler. Il secondo giorno arriveremo al rifugio Antermoia nell'omonima Conca che si apre con una magnifica vista sul gruppo Sella e sulla Marmolada. Poi attraverso il passo di Dona e il passo Duron al rifugio Micheluzzi, indi a Campitello di Fassa. Magnifica gita da non perdere! 9-10 SETTEMBRE Rifugio Vittorio Sella m. 2285 Gruppo del Gran Paradiso Il più bello dei parchi nazionali italiani è quello del Gran Paradiso. Sono 630 km2 circa, tutti oltre i 1500 metri d'altezza. Il Gran Paradiso è una stupenda montagna, ma per chi la conosce è anche una città dove abita una società animale, re della quale è lo stambecco. Salendo verso il rifugio Sella ammireremo, oltre agli stambecchi, marmotte e una stupenda flora alpina. La domenica è in programma la salita al Colle del Lauson (m. 3292) in vai Lesiona e in Valsevaranche fino a Degioz, quindi rientro a Bergamo. N.B. A Valnontey c’è la possibilità di visitare il giardino aperto di Paradisia ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------N.2 – APRILE-MAGGIO-GIUGNO-LUGLIO 2006 – PAGINA 1 ------------------------------------------------------------------------------------------ --------------------------------------------------------------------------------------- Scarpinocc de Parr Dici: "Parre, piccolo paese della Val Seriana" e l'escursionista appassionato pensa al Monte Vaccaro o al suo rifugio. Dici: "Parre, piccolo paese della Val Seriana" e l'escursionista godereccio pensa alla patria degli scarpinocc. Esiste qualcuno che ancora non sa cosa sono gli "scarpinocc"? Lo riteniamo improbabile, ma per fugare ogni dubbio eccovi la spiegazine: si tratta di un antico e nobile raviolo che ancora oggi viene preparato dagli abitanti del paese. Fa parte di quei piatti considerati poveri e quindi semplici, che riportano alla luce non solo sapori del passato ma anche parte della "storia minore", quella che non parla di grandi eventi o uomini illustri, ma della vita i tutti i giorni della nostra gente. Da tempi antichi le donne elaborano un piatto che se un tempo serviva solo per sfamare i loro uomini dopo una giornata faticosa nei campi o nei boschi, oggi è diventato una rarità molto apprezzata. E di rarità si parla per lo "scarpinocc" originale, prodotto rigorosamente a mano. Di forma semisferica, ad imitare una mezzaluna, è leggermente bombato al centro per la presenza del ripieno. Mentre la pasta è quella semplice e conosciuta (farina ed acqua) elaborata e distesa con il classico mattarello di legno in una sottile sfoglia, il segreto sta tutto nel ripieno: pan grattatto e formaggio (la carne era un lusso improbabile a quei tempi!!!) preferibilmente prodotto nella zona, o in alternativa, per chi non è di Parre, del buon Parmigiano, il tutto amalgamato con poca acqua e insaporito da un pizzico di sale. Sulla sfoglia si pongono in fila delle piccole porzioni del ripieno e con un bicchiere si ritagliano (con al centro il ripieno) dei cerchi di pasta. Si procede a rivoltare la pasta formando il raviolo, poi si preme leggermente il bordo per "sigillare" lo scarpinocc. Intanto si mette sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata e quando è in bollore si versano le "piccole prelibatezze". Si prepara il condimento con burro, salvia e dadini di pancetta, possibilmente nostrana. Per controllare la cottura vi confessiamo di non poter dare indicazioni precise: noi dopo un quarto d'ora cominciamo a provarne uno... poi il secondo...: mettetene qualcuno in più nella pentola. Cotti gli scarpinocc, dopo averli scottati, cospargeteli con poco parmigiano, versate il condimento, rimestateli e serviteli. Come dite? Avete l'acquolina in bocca ma siete pigri e preferite trovarli pronti? Potete provare con la sagra degli scarpinocc: si tiene il terzo sabato e la terza domenica di agosto presso il campo sportivo della Pro Loco, ovviamente di Parre. Buon appetito! C.&G Chiesetta S. S. Trinità... in meditazione vieni con noi in montagna la tua salute ci guadagna, più in alto salirai grande gioia proverai. La compagnia è un po' datata... ma ben collaudata. La giornata felice è assicurata. P.B. N.2 – APRILE-MAGGIO-GIUGNO-LUGLIO 2006 – PAGINA GRAZIE, GINA! E l'anno 1950. Corrono tempi duri: la guerra ha fatto tabula rasa di tutto, migliaia di famiglie si arrabattono per far quadrare il proprio bilancio perchè tutto è da ricostruire (le case e i sogni) e nuove esigenze fanno capolino (è la vita che prorompe gioiosa dopo gli anni bui della guerra), ma i soldi, ahimè! i soldi non sono mai abbastanza... Anche una giovane escursionista, socia UOEI, deve affrontare e ricostruire la struttura finanziaria della sua Associzione, l'UOE appunto che è, né più o meno, che una grande famiglia: bisogna pensare alle spese immediate, ai trasporti dei gitanti che pur utilizzando camion residuati bellici, pure costano e poi c'è l'affitto della sede e poi, e poi c'è il futuro che non si sa cosa possa riservare. È così che la nostra giovane uoeina, fresca di studi commerciali, inizia il suo compito gravoso, piano piano, con metodo, tenendo ben presente la saggezza dei nostri vecchi, il passo secondo la gamba, e sempre e solo nell'interesse e per le sicurezza economica dell'UOEI. Sono anni di battaglie, discussioni, litigate (sì anche litigate) con Presidenti, Segretari e collaboratori, ma anche la nostra giovane sa il fatto suo: registra, annota ammonisce e rischia anche con ammirevole lungimiranza (vedi l'acquisto della sede, che ha avuto ed ha tuttora enorme benificio per la vita stessa dell'UOEI). Passano gli anni, ben 56 bilancio dopo bilancio, l'UOEI segue gli alti e i bassi che caratterizzano i secondi 50 anni del secolo passato e si arriverà tutt'oggi. E oggi la giovane socia degli anni 50, nostro amato e longevo Ministro delle Finanze, lascia il suo incarico per godersi un illimitato periodo d relax. Ora, cara Gina, ti concediamo una goccia di rimpianto e di nostalgia, e tutti è capitato perché è una pagina de libro della propria vita che se ne va in archivio, ma la tua rinuncia deve essere temperata dalla consapevolezza e dalle certezza di aver lavorato bene, con onestà e dedizione, sempre e solo nell'interesse della tua Associazione. Grazie di cuore da tutti noi, da Presidente all'ultimo socio, con l'augurio di un felice e meritato relax rallegrato da nipoti e amici e completato de numerose e tranquille gite, uoeine naturalmente. Tutti i soci UOEINI Un particolare ringraziamento anche a Remo Zapperi, validissimo consigliere e cassiere che per moltissimi anni ha prestato la sua opera fattiva per competenza e passione. 2 ---------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------ --------------------------------------------------------------------------------------- BERNINA EXPRESS "Signori in carrozza. Si parte!" Inizia l'avventura odierna del numeroso gruppo UOEI. Un viaggio sui binari che collegano Tirano a St. Moritz, una delle tratte più spettacolari della Ferrovia Retica. Anche se l'intera linea nacque con lo scopo di agevolare e incrementare il trasporto merci dalla Svizzera verso l'Italia e viceversa, oggigiorno il trenino rosso è diventato principalmente una grande attrazione turistica. Lentamente si "arrampica" in valle di Poschiavo e normalmente raggiunge il punto più alto, ossia la stazione dell'Ospizio Bernina a quota 2253 m, senza difficoltà. Non oggi però, non in questa occasione. Durante la notte una violenta bufera ha sepolto il tragitto sotto uno spesso manto di neve fresca, e nonostante la motrice Trenino rosso del Bernina sia provvista di appositi spartineve, la quantità è tale che raggiunta, già faticosamente, la fermata di Alp Grum (20I0 m) il convoglio è costretto ad arrendersi. Attendiamo i soccorsi e mentre l'efficienza svizzera si mette all'opera per spazzare la neve in tempi rapidi, abbiamo l'occasione di notare, sulla facciata del rifugio, una targa in legno con delle scritte in giapponese. Ricorda il gemellaggio, avvenuto nel 1979, di questa ferrovia con la linea di Hakone-Tozan, costruita a Tokio dopo che un'entusiasta delegazione giapponese decise di riproporre l'opera in Giappone. E per questo motivo che ancora oggi si può incontrare la locomotiva numero 54 con la bandiera giapponese e la scritta "Hakone". Intanto, anche il forte vento che ci accompagna provvede a spazzare qualcosa: le nubi dal cielo. Ripartiamo sotto una volta azzurra che più azzurra non si può, e dinanzi a noi, illuminato dal sole, si apre uno scintillante panorama naturale. Ecco comparire l'imponente ghiacciaio del Palù, e più in là, in prossimità del valico, il ghiacciaio del Cambrena. Scendendo la valle del Bernina, dopo il passo, il trenino... vola... a Morteratsch. Fine della corsa. E tempo di iniziare a calpestare la bianca coltre. L'aria tersa e il movimento ci reclamano, la comoda stradina che scende a Pontresina ci invita, allettante più che mai. È una piacevole e rilassante passeggiata, e in breve la comitiva raggiunge la meta. Ma io non mi accontento. I miei occhi non sono ancora sazi di panorami, le mie orecchie non paghe di silenzi ovattati, le mie gambe non sono stanche di vagare oltre, il mio desiderio di avventura non arrestabile... parto alla scoperta della Val Roseg. E splendida! La natura sembra ancora intatta, così come la fauna alpina. Si possono avvicinare facilmente gli animali e molti tipi di uccelli: cince, ghiandaie, picchi. Volteggiano senza timore e hanno imparato a fidarsi della mano che porge loro il cibo. Come mi piacerebbe percorrerla tutta! Guardo l'orologio e gli chiedo: "Perché esisti?" lo fisso inebetita come se aspettassi davvero una risposta, poi la razionalità prende il sopravvento e mi costringe ad un dietro-front. La tristezza però dura poco. L'ottimista e il pionere che sono in me mi stanno già confortando: "Considerala un'esplorativa", mi suggeriscono. "Non è la fine di un'escursione, al contrario, è solo l'inizio di prossime scorrerie estive". Patrizia G. Cinto Galizzi Il pittore del lago che ama la montagna La mostra personale del Cinto di Sarnico -al secolo Giacinto Galizzi - allestita in marzo al Circolo Artistico Bergamasco pe festeggiare i suoi ottant'anni, ha riscosso ur grande successo di pubblico e di critica. / visionare le 47 tele esposte, che rappresentavano l'iter creativo dell'artista dai prim anni '40 fino ai nostri giorni, si sono presentati anche diversi soci dell'Uoei che hanno così potuto scoprire un piccole segreto: il pittore del lago, come è comunemente soprannominato Cinto, in realtà ama la montagna. Nel corso dell'interviste rilasciata ad una televisione locale il pittore ha infatti raccontato che fin da piccole aveva deciso di non seguire la vita grame del padre Aquilino, pescatore tra remi e reti. "Odiavo l'acqua - ha detto - e così m sono messo a girovagare nei paesi attorno al lago e ho conosciuto le sue montagne e le sue colline". Ecco perché abbiamo potuto ammirare nell"'antologica" di questo arti sta dei "semplici" e delle "piccole cose" oltre ovviamente alle rappresentazioni de Sebino, anche quelle della montagna chi ha frequentato nelle sue escursioni: dal balcone della Forcella al monte Bronzone, da santuario di S. Giovanni delle Formiche a Colli di S. Fermo. Paolo Simone GITE ESTIVE LUGLIO 2 Capanna Albert Heim - Huette m.2541 Gruppo Rotondo/Dammastock (Svizzera) 9 Rifugio Viviani/Pradalago m. 2085 Giro in quota da Madonna di Campiglio (TN) 15/16 Rif. Vajolet m. 2243Rif. Antermoia m. 2769 Gruppo del Catenaccio/Dolomiti 23 Rifugio Città di Busto m. 2480 Alta Valle Formazza - Alpi Lepontine 30 Capanna Coaz m. 2385 Gruppo del Bernina - Alpi Retiche Occ. AGOSTO 6 La Grande Balconata Traversata Corgnolaz (Chamoix) - Cervini; 27 Baita Previsgai m. 2159 Bocchette e vai Massa da S. Apollonia Ponte di Legno Parco Nazionale dello Stelvio SETTEMBRE 3 10° Magnalonga di Besenello Passeggiata tra i vigneti e castelli della Vallagarina (TN). 9/10 Rifugio Vittorio Sella m. 2584 Traversata Cogne - Degioz Gruppo del Gran Paradiso 17 Rifugio Pizzo Alto m. 1396 Alpe Premaniga - Gruppo del Legnone 22-24 3° Gemellaggio U.O.E.I. Comune di Carenno Venerdì 22: giornata ecologica Sabato 23: Val S. Martino Domenica 24: Traversata Costa Imagna – Monte Tesoro – Colle di Sogno – Carenno. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------N.2 – APRILE-MAGGIO-GIUGNO-LUGLIO 2006 – PAGINA 3 ------------------------------------------------------------------------------------------ --------------------------------------------------------------------------------------- DESIDERIO: UN RE E UN'ASPIRAZIONE Una calda domenica di maggio e un itinerario molto interessante sia dal punto di vista storico che paesaggistico. Cosa potrebbe esserci di meglio, per noi, appassionati escursionisti? Ma andiamo con ordine: il gruppo UOEI parte compatto dal paese comasco di Canzo in direzione di fonti di Gajum e, poco dopo, si divide. La meta finale è il rifugio Marisa Consiglieri, che da qui può essere raggiunto con diversi sentieri. Il più breve attraversa la vai di Pesora; il più lungo, ma anche il più remunerativo, si svolge lungo la larga strada acciottolata detta Via dei Monti, perché collega i tre principali alpeggi della valle: Prim'Alpe, Second'Alpe e Terz'Alpe. Di questi, il secondo è ormai quasi scomparso, sebbene un tempo fosse il più popoloso della valle; nel primo, la regione ha oggi ricavato un attrezzatissimo punto informativo, mentre Terz'Alpe, dove termina anche l'antica mulattiera, è stato trasformato in un rifugio agrituristico. Siamo nella Riserva Naturale del Sasso Malascarpa e il nostro cammino procede, in bosco, sotto la sorveglianza delle rupi dei Corni di Canzo. Con una piacevole passeggiata raggiungiamo i ruderi di Alpe Alto e poco dopo, usciti dal bosco e su di una sterrata molto frequentata dai ciclisti, la natura ci offre uno stupendo panorama sui laghi brianzoli di Segrino, Pusiano e Annone. La sosta è d'obbligo, ma per chi, come me, avrà la voglia di conquistare la cima del Monte Cornizzolo, a breve distanza dal rifugio Consiglieri, il panorama diverrà ancora più vasto e colorato, per il volteggiare di numerosi parapendio dai toni sgargianti. Una magnifica visione che infonde leggerezza d'animo, trasfusa dagli spettatori in canti corali. Tuttavia le sorprese non sono finite: imboccato il percorso di rientro, che ci condurrà a Civate attraverso la Valle dell'Oro, noto, poco più in basso, un chiaro edificio dalla forma vagamente familiare. La mente inizia a pescare nella memoria e ad un tratto riaffiora il ricordo di una piacevole lettura. Penso: "Sembra quasi quel monastero, quello descritto in un articolo sul mensile Orobie. Ma sì..., quell'antica costruzione che mi aveva suscitato vivo interesse e che da tanto tempo desideravo visitare. Accidenti, vuoi vedere che?..." Con passo trepidante la raggiungo, mentre un crescente stupore mi assale. Mi trovo al cospetto di uno dei più importanti monumenti romanici lombardi: la Basilica di San Pietro al Monte, definita come "L'abbazia dei Longobardi" perché edificata per volere di re Desiderio, l'ultimo re dei Longobardi. È un gioiello da ammirare tanto all'esterno, grazie anche alla sua posizione panoramica sul lago di Annone, quanto all'interno, per gli affreschi ispirati all'Apocalisse di S. Giovanni e all'altare in serpentino. Un regalo del tutto inaspettato, un'aspirazione appagata. Ricorrendo il 5° anno di costituzione del coro uoeino del "Monte Tesoro", cogliamo l'occasione per riportare l'articolo del nostro presidente nazionale Armando Gottardo apparso sul notiziario "Stelutis Alpinis" di Udine. Sembra scritto apposta per noi. ...Invito ad ascoltare e a cantare Ad un invito a venire a provare a cantare in coro ci si sente sempre rispondere: "Cantare? Io? Con la mia voce?". La risposta può contenere spesso un senso di educato rifiuto per una cosa che effettivamente non interessa, altre volte invece è supportata da personale convinzione di non avere doti in fatto di canto. Possiamo ben dire che buona parte di coloro che oggi fanno parte di un coro sono giunti con questa preoccupazione. Entrati titubanti, in genere per iniziale pressione di qualche persona amica, hanno potuto poi sperimentare quanto invece il canto in compagnia li abbia gratificati. Il coro è un insieme di tante voci ed è infine ricreante proprio perché risulta un assortimento dove i componenti si sostengono in reciproca collaborazione... Siete avvertiti, Vi aspettiamo il mercoledì in sede dalle 20,45 alle 22.,30. Una voce... dal coro LUTTI È deceduto il Socio Patrizia Socio dal 1979 OFFERTE "PRO RODODENDRO" Beretta Agostino € 3,00 - Ugolini Ugolino € 3,00 - Trapletti Paris Isabella € 1,00 - Carerà Agostino € 6,00 - Spinetti Annamaria € 3,00 - Frigeni Luciano € 4,00 - Boschini Angelo € 3,00 - Limonta Sergio € 1,00 - N.N. € 3,00 - Brevi Sandro € 15,00 - Arnoldi Alessandro € 9,00 Arienti Enrico € 3,00 Gallo Giovanna € 2,00 - Gallo Tommaso € 2,00 - Locati Annamaria € 2,00 - Capuani Salvatore € 1,00 - Maninetti Lorenzelli Silvia € 46,00 - Oberto Massimo € 15,50 - Locatelli Asia € 22,00 - Valli Teani Erminia € 3,00 - Miori Alda € 3,00 - Alborghetti Luigi € 10,00 - Mora Gianfranco € 5,00 Maroni Ilda € 10,00 - N.N. € 20,00 - Zanga Giuseppe € 8,00 - Locati Francesco € 9,00 - Ceribelli Teresa € 4,00 - Pavia Giovanni € 1,00 - Rondi Giovanni € 10,00 - Bresciani Milena € 8,00 - Moris Paula € 3,00 - Rudelli Enrico € 3,00 - Nava Fernanda € 50,00 - Mantegari Dario € 5,00 - Rocchetti Guglielmo € 6,00 - Barabani Modesto € 3,00 - Pusineri Carla € 13,00 - Cattaneo Angelo € 8,00 Miloni Francesca € 5,50 - Bana Mariella € 4,00 - Gaini Lorenzo € 1,00 - Bechini Massimo € 3,00 Locatelli Roberto € 2,00 - Mascolo Luigi € 3,00 - Fustinoni Piero € 6,00 Nelle gite abbiamo ricevuto: Colli di S. Fermo € 9,00 - S. Tomaso (gita del Mercoledì) € 0,40 - Tirano Morteratsch € 128,54 Tirano Morteratsch (i capigita) € 93,28 - Berceto/Pontremoli € 12,00 - In una gita € 1,00 - Rifugio Soldanella (in primavera) € 21,90 - In una gita (N.N.) € 10,00 - Madonna di Montallegro € 10,00 Rifugio Lecco (gita del mercoledì) € 2,50 - Rifugio Damiano Chiesa € 1,50 - Rifugio Soldanella (in autunno) € 15,00 - Rifugio Cimon della Bagozza € 2,00 Inoltre: Drei Francesco (Faenza) € 25,00 - Daldossi Luca € 114,50 - Sottoscrizione "Pro Rododendro" alla Festa del Socio € 666,00 A Tutti un sincero GRAZIE N.2 – APRILE-MAGGIO-GIUGNO-LUGLIO 2006 – PAGINA Bruno Superbia E mancata la signora Aurelia, mamma della nostra consigliera sezionale Anna Teoldi Gandolfi Ai famigliari esprimiamo sentite condoglianze. NASCITE Il socio Galimberti Carlo è diventato nonno: è nato Mattia La socia Rosalia Cortinovis è diventata nonna: è nato Cesare Auguru vivissimi a nonni e nipotini 4 ---------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------------------