MEMORIA
• LA CONOSCENZA
• UNITA’ DEL SE’
CODIFICAZIONE
Ingresso nella
memoria
IMMAGAZZINAMENTO
Conservazione
nella memoria
RECUPERO
Richiamo dalla
memoria
CODIFICAZIONE
• Trasformazione di un input fisico (sensoriale)
in rappresentazioni della memoria
IMMAGAZZINAMENTO
• Mantenimento di un elemento nella memoria
RECUPERO
• Richiamo alla memoria di un elemento
precedentemente immagazzinato
MODELLO MODALE
MEMORIA SENSORIALE
(Iconica=Visiva; Ecoica=Uditiva)
• Conserva l’immagine sensoriale di uno
stimolo appena presentato e la mantiene per
poco tempo (1-2 sec)
• Serve a prolungare la “vita” di uno stimolo ma
non e’ coinvolta nelle operazioni di pensiero
MEMORIA DI LAVORO
• sistema che mantiene attiva una quantita’
limitata di informazioni per un breve periodo di
tempo
• sistema che esegue “operazioni mentali” su
queste informazioni
• ecco perche’ Memoria di LAVORO e non solo
Memoria a Breve Termine
• es: 25x8 necessita di mantenere in memoria
i risultati parziali dell’operazione e poi di
sommarli. Per cui, non solo mantenimento
dell’informazione, rilevante per il
comportamento, per un breve periodo di tempo
(es: numero di telefono)
MEMORIA DI LAVORO
SELEZIONE - CODIFICAZIONE
• RIPETIZIONE: reiterazione verbale a noi
stessi. In particolare con materiale verbale:
nomi, numeri, lettere
• Codificazione preferita: FONOLOGICA
• Codificazione VISIVA. Possibile ma con
durata molto limitata e scarsita’ di dettagli. I
bambini solitamente hanno un’elevata capacita’
di formare immagini molto dettagliate per molto
tempo (immagini eidetiche)
MEMORIA DI LAVORO
Specializzazione emisferica per la
codificazione nella memoria di lavoro
• Codificazione FONOLOGICA = Emisfero
Sinistro
• Codificazione VISIVA o VISUO-SPAZIALE =
Emisfero Destro
MEMORIA DI LAVORO
IMMAGAZZINAMENTO
• Pochi elementi 7 ± 2 Il “magico” numero
SETTE
• Le capacita’ di memoria sono variabili ma
riguardano la memoria a lungo termine
• Le capacita’ della memoria di lavoro sono
simili in tutti gli umani adulti
• Test di liste di parole o numeri
• Ricordo di 5-9 elementi
• ESTENSIONE DELLA MEMORIA di un
individuo: Numero di elementi che puo’
conservare nella memoria di lavoro (span di
memoria)
MEMORIA DI LAVORO
IMMAGAZZINAMENTO
• Posso aumentare lo span (estensione) della
memoria tramite il RAGGRUPPAMENTO
• es: memorizzare la seguente lista di lettere
ONAMUAMONEG
GENOMAUMANO
GENOMA UMANO
11 lettere
11 lettere
2 gruppi
Il limite di 7 ± 2 e’ superato raggruppando il
materiale
MEMORIA DI LAVORO
OBLIO
• decadimento della rappresentazione degli
elementi “I ricordi sbiadiscono”
• sostituzione degli elementi esistenti in
memoria con nuovi elementi
MEMORIA DI LAVORO
RECUPERO
• funzione del numero di elementi presenti in
memoria
• PIU’ elementi sono contenuti in memoria e
minore attivazione c’e’ per ognuno di essi e
MENO efficace e’ il loro recupero
• es: liste di numeri di lunghezza crescente e
giudizio di presenza-assenza di un numero
“sonda” fornito dopo qualche secondo di studio
Quantita’ fissa di tempo aggiunto per ogni elemento:
circa 40ms
MEMORIA DI LAVORO
• Implicata nella risoluzione di problemi
complessi. In particolare quando si devono
mantenere vividi dei risultati parziali
• Implicata nella comprensione di un testo letto
• Risulta determinante per il pensiero
MEMORIA A LUNGO TERMINE
Implicata nel mantenimento di informazioni per
pochi minuti (conversazione) ma anche per una
vita intera (ricordi infantili di un adulto)
CODIFICAZIONE
• Per il materiale verbale la codifica riguarda
principalmente la rappresentazione del
SIGNIFICATO e non i singoli elementi di una
frase
• Es: in una conversazione ci si puo’ sbagliare
su “chi ha detto cosa” ma si riesce a riferire il
significato
MEMORIA A LUNGO TERMINE
CODIFICAZIONE
• Preferenza per il significato ma possiamo
codificare anche: suoni (voci), odori, sapori,
impressioni visive
AGGIUNTA DI CONNESSIONI LOGICHE
• Quando il materiale da ricordare appare
“slegato” aiuta moltissimo la memorizzazione
l’aggiunta di connessioni logiche reali o
inventate
• “Ma con gran pena le reca giu’ “ Marittime,
Cozie, Graie, Pennine,……
MEMORIA A LUNGO TERMINE
CODIFICAZIONE
• NO RIPETIZIONE MECCANICA
• ELABORAZIONE (riflessione e introduzione
di una logica pre-esistente ma anche fittizia)
MEMORIA A LUNGO TERMINE
CODIFICAZIONE
• NO RIPETIZIONE MECCANICA
• ELABORAZIONE (riflessione e introduzione
di una logica pre-esistente ma anche fittizia)
• RAGGRUPPAMENTO (nomi-professioni)
• ORGANIZZAZIONE
Prestazione
90% vs. 10%
CON vs. SENZA
storia
MEMORIA A LUNGO TERMINE
CODIFICAZIONE
• NO RIPETIZIONE MECCANICA
• ELABORAZIONE (riflessione e introduzione
di una logica pre-esistente ma anche fittizia)
• RAGGRUPPAMENTO (nomi-professioni)
• ORGANIZZAZIONE
• VISUALIZZAZIONE
MEMORIA A LUNGO TERMINE
• La capacita’ di ricordare elementi della
memoria a lungo termine diminuisce con il
passare del tempo a meno che non ci sia un
richiamo frequente
• La velocita’ di oblio dei ricordi dipende dalla
profondita’ dei ricordi e dal contesto in cui si
cerca di ricordarli
MEMORIA A LUNGO TERMINE
RECUPERO
• Molti casi di oblio nella memoria a lungo
termine derivano da una incapacita’ di
recuperare l’informazione
• Memoria debole: piu’ Incapacita’ a
Recuperare che Incapacita’ ad Immagazzinare
• “Ce l’ho sulla punta della lingua”
• Necessita’ di un INDIZIO PER IL
RECUPERO: qualsiasi cosa che possa
contribuire al recupero
MEMORIA L T
RECUPERO
• Meglio con indizi che
senza
• Migliore performance
nei test di riconoscimento
(dire si o no) rispetto ai
test di rievocazione
(fornire un nome)
MEMORIA A LUNGO TERMINE
RECUPERO
• INTERFERENZA: riduzione della capacita’ di
recupero perche’ altri elementi (estranei) si
associano allo stesso indizio
• Es: Numero telefonico di un amico. Se e’
cambiato da poco interferisce con quello
vecchio che cerchiamo di ricordare
• Quanto piu’ numerosi sono gli elementi
associati ad un indizio e meno efficiente risulta
il recupero dell’elemento target
• Favoriti quelli piu’ recenti
MEMORIA A LUNGO TERMINE
RECUPERO
• INTERFERENZA
RETROATTIVA prodotta da materiale appreso
DOPO quello che dobbiamo ricordare
PROATTIVA
prodotta da materiale appreso
PRIMA di quello che dobbiamo ricordare
INTERFERENZA PROATTIVA
MEMORIA A LUNGO TERMINE
RECUPERO
• CONTESTO (potente indizio per il recupero)
• CONTESTO ESTERNO: Luoghi che
“riportano alla mente” ricordi passati. Valenza
affettiva del ricordo
• CONTESTO INTERNO: Stato fisiologico
durante l’apprendimento (stanchezza, fame,
sete, ecc….)
• CONTESTO DI RECUPERO SIMILE AL
CONTESTO DI CODIFICAZIONE
MEMORIA A LUNGO
TERMINE
RECUPERO
• Esercitare il recupero
aiuta la memorizzazione
MEMORIA A LUNGO TERMINE
IMMAGAZZINAMENTO
• Alcune memorie sicuramente vanno perdute
• L’Ippocampo ha un ruolo fondamentale nel
CONSOLIDAMENTO delle memorie
• Il consolidamento avviene grazie alle
connessioni di ogni particolare ricordo operando
dei riferimenti incrociati
• I ricordi hanno bisogno di qualche settimana di
elaborazione dell’ippocampo prima di essere
depositati nella memoria a lungo termine
• Risultati identici attraverso le specie: uomo,ratto
MEMORIA A LUNGO TERMINE
IMMAGAZZINAMENTO
• Maturazione dell’ippocampo intorno ai 2 anni di
vita
• Ricordi prima dei 2 anni di vita non sono ben
consolidati e di conseguenza non possono essere
ben rievocati
• “Amnesia Infantile” gia’ descritta da Freud
INNESCO (PRIMING)
• Esposizione precedente ad uno stimolo
facilita o innesca l’elaborazione successiva di
quello stimolo
• Liste di parole da studiare:
DISEGNO
OFFESA
• Frammenti forniti:
DIS
OFF
PAR
INNESCO (PRIMING)
Effetto del SONNO sulla MEMORIA
Memoria Dichiarativa
Coppie di parole es: animali-cane, uccelli-aquila
Memoria Procedurale
Mirror Tracing
Effetto del SONNO sulla MEMORIA
MEMORIA SHOCK
• “cosa stavi facendo quando hanno
annunciato l’attentato al WTC di NYC?”
• circostanze in cui sono state formate delle
memorie shock o cariche emotivamente
• il 40% dei soggetti riferiscono memorie non
accurate ma con alta confidenza
• agli eventi con un carico emozionale viene
attribuita una “etichetta” che rende la
confidenza molto alta ma l’accuratezza non è
diversa da quella delle memorie ordinarie
TESTIMONIANZE
• sono molto influenzate dalle affermazioni fatte
durante l’interrogatorio e dalle informazioni
fornite da chi pone le domande
• i testimoni possono ricordare degli eventi che
gli sono stati forniti da chi li sta interrogando ed
essere convinti che ciò corrisponde alle loro
memorie durante il fatto
TESTIMONIANZE DI BAMBINI VITTIME DI
VIOLENZE E ABUSI SESSUALI
• verifica dell’affidabilità delle testimonianze di
eventi traumatici sfruttando l’esposizione dei
bambini a fatti traumatici controllati es: esame
medico-ginecologico
•bambini con età compresa fra i 3 ed i 5 anni
accuratezza molto bassa nelle loro memorie
• quanto l’evento e’ capito
• grado di supporto emozionale e di
comunicazione in famiglia
• emozioni dei bambini (positive o negative)
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