LIONS CLUB ASTI
Problema di salute
 gli incidenti stradali causano ogni anno in Italia
8000 morti e circa 20.000 invalidi.
 nel nostro paese sono responsabili del 40% dei
decessi tra i 15 e i 24 anni, costituendo in
assoluto la prima causa di morte in questa
fascia di età
 la
mortalità
per
incidente
stradale
è
sensibilmente diminuita negli ultimi trent’anni
passando da circa 25 a circa 15 morti per
100.000 abitanti/anno (-40%).
 tale riduzione è quasi inesistente
nella fascia di età 15-19 anni
Indagine epidemiologica locale
- Dati ISTAT su incidenti stradali e loro esito nella
Provincia di Asti (anni 98-99-2000)
- Raccolta dati schede di Pronto Soccorso Ospedale di Asti
comparando l’anno 2000 con l’anno 2001 (residenti
nell’ASL 19, fascia di età 14-19 anni; esito: dimessi,
ricoverati, trasferiti; suddivisione per codici di accesso;
fasce orarie e giorno di accesso)
- Raccolta dati SDO ospedaliere su residenti ASL 19
ricoverati presso altre strutture regionali in seguito ad
incidente stradale (fascia di età 14-19 anni) anni 20002001
- Raccolta dati forniti da Polizia Stradale e Comando dei
Carabinieri
- Indagine su progetti attivati o in fase di attuazione negli
ultimi tre anni su questa tematica
 I dati ISTAT relativi alla nostra Provincia (non
suddivisi per fascia di età) indicano un lieve ma
costante aumento degli incidenti stradali (rispetto al
98:+ 9,2% nel 99; +10,5% nel 2000)
 i dati relativi agli accessi in P.S. ad Asti
indicano un aumento del 20% per la fascia di
età 14-19 anni (2001 vs 2000)
 si osserva un raddoppio dei ricoveri di residenti
ASL 19 (14-19 anni) per
traumatismi
conseguenti ad incidenti stradali presso gli altri
Istituti Pubblici Regionali
Studio dei determinanti
Strumenti
- Questionari
- Focus group
- Raccolta dati sulla percezione del fenomeno da
parte dei Dirigenti Scolastici delle Scuole
superiori del territorio ASL 19 (questionario)
- Analisi della conoscenza e rappresentazione del
fenomeno nelle scuole aderenti all'iniziativa
(questionario per i componenti il Consiglio di
Istituto: insegnanti, personale ATA, genitori
rappresentanti degli studenti)
- Focus group (due per ogni scuola) con studenti
individuati quali rappresentativi della realtà
dell’Istituto, sulla percezione della gravità del
fenomeno nel nostro territorio, sui fattori di
rischio percepiti o verificati come determinanti
l’incidente
Raccolta dati sulla percezione del fenomeno da parte dei
Dirigenti Scolastici delle Scuole superiori del territorio ASL 19
Solo la metà è convinto che la maggioranza degli incidenti
che hanno coinvolto gli studenti del loro Istituto sia
riconducibile a comportamenti a rischio degli stessi; il
restante 50% si divide tra risposte come: “non ho
elementi per rispondere” e “solo pochi casi sono
riconducibili a comportamenti a rischio”
Analisi della conoscenza e rappresentazione del fenomeno nelle scuole
aderenti all'iniziativa ( componenti il Consiglio di Istituto: insegnanti,
personale ATA, genitori rappresentanti degli studenti)
La massima rilevanza (punteggi +++ e ++) viene data dal 90%
all’assunzione di droghe, alcol, farmaci , dall’80% alle
condizioni psichiche del guidatore, dal 62,5% al contesto
relazionale (presenza di amici in auto o motorino), dal 57,2%
alla competenza di chi è alla guida.
Focus group
Percezione della gravità del fenomeno
“incidenti stradali” in Asti e provincia
Ai vari gruppi di ragazzi degli Istituti
Superiori è stato chiesto di dare un punteggio
da 1 a 10 relativo alla gravità degli incidenti
stradali accaduti in Asti e provincia: ne è
risultata una media pari a 8, il che significa
una percezione di alta gravità nella nostra
provincia.
Focus group - fattori di rischio percepiti
 bisogno di sfida, di strafare, di farsi vedere,
bisogno di scaricare emozioni negative quali
rabbia e tristezza, ebbrezza della velocità, non
conoscenza dei propri limiti fisici, stanchezza,
sonno; competitività con gli amici nella guida
 facile accessibilità, sia nelle case che in
discoteca, di bevande alcoliche
 mancato rispetto del codice della strada e delle
regole di condotta del veicolo anche perché non
ci sono sufficienti controlli da parte degli
organi competenti (sia sulla strada che nei
luoghi di somministrazione di bevande alcoliche)
FATTORI DI RISCHIO PERCEPITI - Priorità
Ai vari gruppi di ragazzi delle diverse scuole è stato chiesto
di soppesare, attribuendo un punteggio da 1 a 10, la
rilevanza di specifici fattori di rischio, di seguito sono
riportate le medie dei punteggi attribuiti a ciascun fattore:
Assunzione
di alcol e altre sostanze  7 punti
Competenza (scarsa esperienza o attitudine)  6
punti
Condizioni
psichiche
(eccitazione,
scarsa
concentrazione, distrazione)  5.5 punti
Condizioni fisiche (stanchezza, problemi di vista)
 5.5 punti
Condizioni
metereologiche, del traffico,della
strada o del veicolo  5.5 punti
Contesto relazionale (presenza di amici)  5.5
punti
PROPOSTE DI INTERVENTO
- IL TERRITORIO COLLOCARE PUNTI INFORMATIVI NEI LUOGHI
DI AGGREGAZIONE GIOVANILI
FARE NUMEROSI E PIU’ SEVERI CONTROLLI DA
PARTE DELLE FORZE DELL’ORDINE
INTERVENIRE SULLA VIABILITA’:
Ad esempio aumentando la segnaletica, mettendo a
posto le strade, aumentando l’illuminazione in zone
critiche
PROPOSTE DI INTERVENTO
- LA SCUOLA Interventi formativi all’interno del
contesto scolastico
che coinvolgano attivamente i
ragazzi, pratici piuttosto che
teorici, che privilegino il fare ed il
vedere
Ricerca degli esempi di buona pratica e di prove di efficacia:
“15-29 anni: istruzioni per sopravvivere” Taggi e Giustini, 2001; “L’approccio
multirischio (AMR) – Franco Taggi- Università La Sapienza -Roma; progetto
DATIS dell’ISS; progetto GITAS dell’Area di educazione ambientale ARPA di
Modena; “Progetto Icaro” Polizia di Stato; “Piano per la salute” Azienda USL
di Cesena; “Insieme per la salute : un nuovo modo di programmare le Politiche
sanitarie: i piani per la salute” Agenzia Sanitaria Regionale Emilia Romagna
(2001); Alcol droghe guida : Riflessioni in corso - Asl Città di Milano.
Dipartimento ASSI- Coordinamento attività di prevenzione specifica ; Asl 1
Torino. Settore di educazione sanitaria (1999);ASL 14 Omegna _ Associazione
Contorno Viola :"Adolescenza, prevenzione del rischio del disagio" (1998);
Indagine qualitativa presso l'istituto Cobianchi sugli interventi di
Peer-Education
(1998);
Presentazione
teoria
Peer-Education
(2000);“Peer group education: manipolazione o partecipazione? Una
raccolta di esperienze europee che utilizzano la PGE nella
prevenzione delle dipendenze” , Landschaftsverband Westfalen,
Lippe 1999; “Ragioni comuni per cui la Peer Education fallisce”
Walker S.A., Avis M., , Journal of Adolescence ,1999,
(www.irre.lombardia.it/peereducation/teorici.html);
“Progetto
spazio adolescenti" di Porto San Giorgio Ascoli Piceno (2000);
Different models of Peer Support -www.mentalhealth.org.uk(2001);“Progetto europeo Peer Education And Life Skills “Istituto
Cavour” Cremona 2001
Obiettivo generale
 sviluppare una reale
dei fattori di rischio
consapevolezza
 adottare
comportamenti
appropriati
rispetto
alle
problematiche
della
sicurezza stradale.
Obiettivi specifici
- Organizzare un gruppo di peer educator individuati
secondo criteri dati dal gruppo di progetto in ciascuno
dei cinque Istituti aderenti all’iniziativa al termine del
corso di formazione condotto dagli psicologi ASL 19
- Mettere in grado gli aspiranti peer educator di
sviluppare competenze
di
gestione
di
gruppo
(comunicative, relazionali, ecc.)
- Realizzare incontri gestiti dai peer educator con gli
studenti delle prime classi dei loro Istituti (almeno
due per Istituto nel corso del 2004)
Obiettivi specifici
- Al termine dell’attività dei peer educator , almeno il
90% degli studenti coinvolti si deve collocare nella
fascia di consapevolezza (oltre il valore 5) rispetto ai
fattori di rischio relativi ai comportamenti sulla strada
- Organizzare una giornata di presentazione del progetto
e dei risultati alla comunità scolastica e non
- Estendere il progetto ai due terzi degli Istituti
Superiori del territorio dell’ASL 19 nell’arco dei
prossimi due anni (riproducibilità della metodologia
adottata)
Gruppo diFASI
progetto
Gruppo di progetto
analisi del problema
multidisciplinare
 ed educazione alla salute
 SOSID Promozione
Attori coinvolti
progettazione
(Dott.ssa
Tiziana
Miroglio,
medico
Responsabile,
Carla
Raiteri,
assistente

Azioni
sanitaria)
 SOC Comunicazione erealizzazione
Qualità (L.Lazzarino,
Tempi di realizzazione
IPAFD, Responsabile Ufficio Qualità)

 SOC Psicologia Clinica e della Salute (Dott.
valutazione
M.Mellana;
Cesaris, psicologi
Impegno orario
richiesto Dott.ssa M. De
consulenti)

percorso del Progetto (1)
risultati di cambiamento
diffusione
dell'iniziativa
raggiunti (2)
Piano di valutazione
(1)
-numero di scuole effettivamente coinvolte rispetto a
quanto previsto; (standard 90%)
-numero presenze dei futuri peer educator agli
incontri di formazione; (standard 90%)
-numero totale alunni coinvolti dal progetto /numero
previsti (standard 80%)
-rilevazione qualitativa delle difficoltà incontrate dagli
organizzatori ;
-rilevazione qualitativa delle difficoltà incontrate dai
conduttori dei corsi di formazione per peer educator
(psicologi);
-somministrazione questionario ai peer educator
indagante, fra le altre, le aree di processo relative
alla loro attività svolta fra i coetanei (criticità e punti
di forza rilevati a livello qualitativo);
(2)
-
n° studenti con risposte tutte superiori al valore 5 /N°
studenti intervistati (standard 90%) rispetto ai fattori di
rischio
dei
comportamenti
sulla
strada
tramite
questionario (con scale di valore da 1 a 10) da
somministrarsi agli studenti delle classi coinvolte dalle
attività dei peer educator, comparando i risultati con
quelli dei focus group.
-
n° studenti che hanno giudicato positiva l’iniziativa/n°
partecipanti (standard 90%)
-
n° Istituti aderenti entro il 2006 /n° totale Istituti
presenti sul territorio (standard 70%)
-
realizzazione nei tempi previsti della giornata
di presentazione
Formazione di un gruppo di
peer educator all’interno di
ciascun Istituto
Operatori:
2 psicologi ASL 19
Utenti
4-5 studenti
L’INTERVENTO NELLE CLASSI
Incontri di discussione in alcune
classi dell’Istituto gestiti dai peer
educator
OBIETTIVO
Promuovere una riflessione autentica sui
comportamenti a rischio
STRUMENTI
FOCUS GROUP
ROLE PLAY
VIDEO
Cons. Giovani?
???
Autoscuole
SerT
118
DEA
CSA
ASL
Motorizzazione
Civile
ex Provveditorato
???
Commissione
Sicurezza
Stradale
Polizia stradale
Polizia Municipale
Carabinieri
Assessorati ai Lavori
Pubblici (Provincia, Comune)
Laboratorio Educ. ambientale
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