DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE Emittente BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA SOCIETÀ COOPERATIVA Sede sociale e centrale in Modena, Via San Carlo 8/20 Iscrizione al Registro delle Imprese di Modena e Codice Fiscale/Partita Iva n. 01153230360 Capitale sociale Euro 1.001.482.977 suddiviso in n. 333.827.659 azioni Iscritta all’Albo delle Banche al numero di matricola 4932 Iscritta all’Albo delle Cooperative n. A163859 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia Il Documento di Registrazione è stato redatto ai sensi dell’allegato XXIII del Regolamento (CE) n. 809/2004 della Commissione europea del 29 aprile 2004 recante modalità di applicazione della Direttiva 2003/71/CE, come successivamente modificato. Il Documento di Registrazione è stato depositato presso la Consob in data 20 giugno 2014, a seguito di comunicazione del provvedimento di approvazione con nota del 18 giugno 2014, protocollo n. 0051317/14. L’adempimento di pubblicazione del Documento di Registrazione non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Il Documento di Registrazione sarà disponibile al pubblico, dalla data di pubblicazione dello stesso e per tutto il suo periodo di validità, presso la sede legale dell’Emittente, in Modena, Via San Carlo 8/20, nonché sul sito internet dell’Emittente www.bper.it. AVVERTENZA Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell’investimento, gli investitori sono invitati a valutare gli specifici fattori di rischio relativi all’Emittente e alle società del Gruppo BPER, al settore di attività in cui esso opera, nonché agli strumenti finanziari offerti. Per una dettagliata indicazione dei fattori di rischio relativi all’Emittente cfr. Capitolo III (Fattori di Rischio) del Documento di Registrazione. Si richiama l’attenzione dell’investitore sui rischi connessi al deterioramento della qualità del credito del Gruppo BPER. In particolare, si evidenzia che, nel periodo compreso tra il 2011 e il primo trimestre del 2014, il Gruppo BPER ha registrato un significativo aumento dei crediti deteriorati e, nello specifico, delle sofferenze. Sulla base del confronto degli indici di rischiosità e di qualità del credito del Gruppo BPER con i valori di settore, emerge una significativa esposizione dei crediti deteriorati, sia su base lorda che su base netta, nettamente più rilevante rispetto al dato medio del settore (con una percentuale di eccedenza pari a circa il 50% al 31 dicembre 2013) (Cfr. Capitolo III, Paragrafo 1.4, del Documento di Registrazione). Si richiama inoltre l’attenzione dell’investitore sui rischi connessi al Comprehensive Assessment (Cfr. Capitolo III, Paragrafo 1.2, del Documento di Registrazione). BPER rientra tra i quindici istituti di credito italiani che saranno soggetti alla vigilanza unica da parte della BCE a partire da novembre 2014 e che sono, quindi, attualmente sottoposti al Comprehensive Assessment (comprensivo dell’Asset Quality Review) della durata di un anno, condotto dalla BCE in collaborazione con le autorità nazionali competenti. Qualora, ad esito del Comprehensive Assessment e, più in particolare, al termine dell’Asset Quality Review, condotti dalla BCE in collaborazione con la Banca d’Italia (i cui esiti alla Data del Documento di Registrazione non sono ancora noti) si dovessero rendere necessarie ulteriori e significative rettifiche dei crediti, potrebbero rendersi necessari nuovi interventi di patrimonializzazione dell’Emittente. 1 L’Emittente dichiara che i diritti di opzione che saranno emessi nell’ambito dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea dell’Emittente in data 7 giugno 2014 spettano agli azionisti dell’Emittente. Poiché sussistono le condizioni di cui all’articolo 26-bis del Regolamento n. 809 (CE) del 2004, il Documento di Registrazione è stato redatto conformemente allo schema di cui all’allegato XXIII del medesimo Regolamento e il livello di informativa è proporzionato a tale tipo di emissione. 2 INDICE AVVERTENZA 1 DEFINIZIONI 7 GLOSSARIO 11 CAPITOLO I - PERSONE RESPONSABILI 18 1.1 Responsabili del Documento di Registrazione 1.2 Dichiarazione di responsabilità CAPITOLO II - REVISORI LEGALI DEI CONTI 18 18 19 2.1 Revisori legali dell’Emittente 2.2 Informazioni sui rapporti con la Società di Revisione CAPITOLO III - FATTORI DI RISCHIO 19 19 20 1. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE E AL GRUPPO BPER 20 1.1 Rischio connesso all’adeguatezza patrimoniale 1.2 Rischi connessi al comprehensive assessment 1.3 Rischi connessi all’andamento dei risultati economici del Gruppo BPER e al contesto macroeconomico di riferimento 1.4 Rischi connessi al deterioramento della qualità del credito 1.5 Rischi connessi alla variazione delle assunzioni sottostanti il Piano Industriale 2012-2014, dei dati previsionali ivi previsti e all’aggiornamento e/o estensione dello stesso 1.6 Rischi finanziari e operativi Rischio di liquidità Rischio operativo 1.7 Rischi connessi all’esposizione del Gruppo al debito sovrano 1.8 Rischi connessi all’esposizione e all’andamento del mercato immobiliare 1.9 Rischi connessi alle operazioni di aggregazione all’interno del Gruppo BPER 1.10 Rischi connessi alle perdite di valore dell’avviamento (c.d. impairment) 1.11 Rischi connessi ai procedimenti giudiziari, arbitrali, alle controversie in corso e agli interventi delle Autorità di Vigilanza 1.12 Rischi connessi al merito creditizio (rating) assegnato all’Emittente 1.13 Rischi connessi alle dichiarazioni di preminenza 1.14 Rischi connessi alla perdita di personale chiave 1.15 Rischio connesso al trattamento contabile della partecipazione detenuta in Banca d’Italia 1.16 Rischi connessi ad operazioni con parti correlate 1.17 Rischi connessi alla distribuzione dei dividendi 1.18 Rischi connessi alle attività fiscali per imposte differite 1.19 Rischi connessi alla revisione dello IAS 39 1.20 Rischi connessi ad assunzioni e metodologie di valutazione della attività e passività finanziarie valutate al fair value 20 22 2. FATTORI DI RISCHIO CONNESSI AL SETTORE IN CUI L’EMITTENTE E IL GRUPPO BPER OPERANO 2.1 Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario 2.2 Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario 2.3 Rischi connessi alla riduzione del supporto alla liquidità del sistema CAPITOLO IV - INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE 3 24 27 32 34 37 38 39 43 44 46 47 51 53 53 53 55 56 56 57 58 59 59 59 63 65 4.1 Denominazione legale e commerciale dell’Emittente 4.2. Investimenti 65 65 4.2.1. Investimenti effettuati 4.2.2. Principali investimenti in corso di realizzazione 4.2.3. Investimenti futuri 65 66 67 CAPITOLO V - PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ 68 5.1 Principali attività del Gruppo BPER 68 5.1.1. Descrizione delle attività dell’Emittente e del Gruppo BPER 5.1.2 La Capogruppo 5.1.3 Banche Rete 5.1.4 Società prodotto 5.1.5 Principali categorie di prodotti e servizi 5.1.6 Distribuzione di prodotti e servizi 5.1.7. Cambiamenti significativi che hanno avuto ripercussioni sull’attività dell’Emittente o del Gruppo BPER dal 31 dicembre 2013 alla Data del Documento di Registrazione 5.1.8. Indicazione dei nuovi prodotti e servizi introdotti, se significativi, e, del relativo stato di sviluppo qualora sia stato reso pubblico 5.1.9. Gestione dei rischi 5.1.10 Principali operazioni strategiche avvenute nel corso del periodo 2011-2013 e/o in corso alla Data del Documento di Registrazione 68 72 74 79 80 84 88 88 88 104 5.2 Principali mercati e posizionamento competitivo 5.3 Fattori eccezionali 5.4 Eventuale dipendenza dell’Emittente da brevetti o licenze, da contratti industriali, commerciali o finanziari o da nuovi procedimenti di fabbricazione 5.5 La base di qualsiasi dichiarazione formulata dall’Emittente nel Documento di Registrazione riguardo alla sua posizione concorrenziale CAPITOLO VI – STRUTTURA ORGANIZZATIVA 113 114 6.1 Descrizione del gruppo cui appartiene l’Emittente 6.2 Descrizione delle società del Gruppo BPER CAPITOLO VII - INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE 115 116 119 7.1 Tendenze significative manifestatesi recentemente nell’andamento della produzione, delle vendite e delle scorte e nell’evoluzione dei costi e dei prezzi di vendita 7.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso CAPITOLO VIII - PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI 8.1 Dati previsionali 8.1.1 Premessa 8.1.2 Principali assunzioni di carattere generale sottostanti l’elaborazione delle previsioni e scenario macroeconomico 8.1.3 Principali assunzioni di carattere ipotetico sottostanti l’elaborazione delle previsioni e ipotesi non completamente controllabili dal Consiglio di Amministrazione e dai membri degli organi di direzione dell’Emittente 8.1.4 Principali assunzioni sottostanti l’elaborazione delle previsioni che si basano su azioni controllabili dal Consiglio di Amministrazione e dai membri degli organi di direzione dell’Emittente 4 114 114 115 119 119 120 120 120 121 121 122 8.2 Relazione della Società di Revisione sui Dati Previsionali 8.3. Base di elaborazione delle previsioni degli utili 8.4. Previsioni degli utili contenute in altri prospetti CAPITOLO IX - ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE, DI VIGILANZA E PRINCIPALI DIRIGENTI 123 123 123 124 9.1 Organi sociali e principali dirigenti 124 9.1.1 9.1.2 9.1.3 124 149 153 Consiglio di Amministrazione Direzione Generale Collegio Sindacale 9.2 Conflitti di interessi dei componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Direzione Generale CAPITOLO X - REMUNERAZIONI E BENEFICI CAPITOLO XI - PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 163 165 166 CAPITOLO XII - DIPENDENTI 167 12.1 Partecipazioni azionarie e piani di stock option 12.2 Descrizione di eventuali accordi di partecipazione dei dipendenti al capitale dell’Emittente CAPITOLO XIII - PRINCIPALI AZIONISTI 167 168 169 13.1 Principali azionisti 13.2 Diritti di voto diversi in capo ai principali azionisti 13.3 Indicazione dell’eventuale soggetto controllante ai sensi dell’art. 93 del Testo Unico 13.4 Accordi che possono determinare una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente CAPITOLO XIV - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 169 170 170 171 172 CAPITOLO XV - INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE 181 15.1 Informazioni finanziarie per gli esercizi passati 15.2 Informazioni finanziarie pro-forma 15.3 Bilanci 208 15.4 Revisione delle informazioni finanziarie annuali relative agli esercizi passati 181 208 15.4.1. Revisione delle informazioni riguardanti gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 15.4.2. Altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione controllate dalla Società di Revisione 208 15.5 Data delle ultime informazioni finanziarie 15.6. Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie. 15.7 Politica dei dividendi 15.8 Procedimenti giudiziali e arbitrali 15.9 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente successivamente al 31 marzo 2014 CAPITOLO XVI - INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 208 208 208 208 226 227 235 236 16.1 Capitale sociale 236 16.1.1 236 Capitale sociale sottoscritto e versato 5 16.1.2 Esistenza di azioni non rappresentative del capitale 16.1.3 Ammontare delle obbligazioni convertibili, scambiabili o con warrant, con indicazione delle modalità di conversione, scambio o sottoscrizione 16.1.4 Esistenza di diritti e/o obblighi di acquisto su capitale autorizzato, ma non emesso o di un impegno all'aumento del capitale 16.1.5 Esistenza di offerte in opzione aventi ad oggetto il capitale di eventuali membri del Gruppo 236 236 236 237 CAPITOLO XVII - CONTRATTI RILEVANTI 238 17.1 Contratti rilevanti CAPITOLO XVIII - INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI 238 239 18.1 Relazioni di esperti 18.2 Informazioni provenienti da terzi CAPITOLO XIX - DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO 239 239 240 6 DEFINIZIONI Si riporta di seguito un elenco delle definizioni e dei termini utilizzati all’interno del Documento di Registrazione. Tali definizioni e termini, salvo diversamente specificato, hanno il significato di seguito indicato. Autorità di Vigilanza La Banca d’Italia, la Consob, la BCE e/o ogni altra autorità e/o Amministrazione indipendente a livello nazionale o comunitario, individualmente o congiuntamente considerate. Banca d’Italia La banca centrale della Repubblica Italiana. Banca della Campania Banca della Campania S.p.A., con sede legale in Napoli, Via Filangieri n. 36. Banca di Sassari Banca di Sassari S.p.A., con sede legale in Sassari, Viale Mancini n. 2. Banca Popolare di Ravenna Banca Popolare di Ravenna S.p.A., con sede legale in Ravenna, via A. Guerrini, n. 14. Banca Popolare del Mezzogiorno Banca Popolare del Mezzogiorno S.p.A., con sede legale in Crotone, Via Napoli n. 60. Banco di Sardegna Banco di Sardegna S.p.A., con sede legale in Cagliari, Viale Bonaria n. 33. BCE Banca Centrale Europea, il cui compito principale consiste nel preservare il potere d’acquisto, mantenendo così la stabilità dei prezzi nell’area Euro. Quest’ultima alla Data del Documento di Registrazione comprende 18 Paesi dell’Unione europea che hanno introdotto la moneta unica a partire dal 1999. Bilanci Consolidati Il Bilancio Consolidato 2013, il Bilancio Consolidato 2012 e il Bilancio Consolidato 2011. Bilancio Consolidato 2013 Il bilancio consolidato del Gruppo BPER, assoggettato a revisione contabile, unitamente alla relazione sulla gestione, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013. Bilancio Consolidato 2012 Il bilancio consolidato del Gruppo BPER, assoggettato a revisione contabile, unitamente alla relazione sulla gestione, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012. Bilancio Consolidato 2011 Il bilancio consolidato del Gruppo BPER, assoggettato a revisione contabile, unitamente alla relazione sulla gestione, per l’esercizio 7 chiuso al 31 dicembre 2011. Borsa Italiana Borsa Italiana S.p.A., con sede legale in Milano, Piazza degli Affari n. 6. BPER, la Società, la Banca, l’Emittente o la Capogruppo Banca popolare dell’Emilia Romagna Società Cooperativa, con sede legale in Modena, Via San Carlo 8/20. BPER (Europe) International BPER (Europe) International S.A., con sede legale in Lussemburgo, boulevard Royal n. 30. Cassa di Risparmio di Bra Cassa di Risparmio di Bra S.p.A., con sede legale in Bra (CN), Via Principi di Piemonte, n. 12. Codice Civile o cod. civ. Il Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 262, come successivamente modificato e integrato. Codice di Autodisciplina Il Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel dicembre 2011, e successive modifiche, dal Comitato per la Corporate Governance delle società quotate e promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria. Consob Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, con sede in Roma, Via G.B. Martini, n. 3. Direttiva CRD IV o CRD IV Capital Requirements Directive IV. Indica la Direttiva 2013/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013, sull’accesso all’attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento, che modifica la direttiva 2002/87/CE e abroga le direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE. Tale Direttiva è stata recepita nella legislazione italiana attraverso l’emanazione da parte di Banca d’Italia delle Disposizioni di Vigilanza. Data del Documento di Registrazione La data di approvazione del Documento di Registrazione. Disposizioni di Vigilanza Le Disposizioni di vigilanza per le banche contenute nella Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013, come successivamente modificata e integrata. Documento di Registrazione Il presente documento di registrazione. EBA L’Autorità Bancaria Europea (European Banking Authority) istituita con il Regolamento (CE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 novembre 2010. Gruppo BPER o Gruppo Collettivamente, l’Emittente e le società da essa direttamente o 8 indirettamente controllate, ai sensi degli articoli 2359 cod. civ. e 93 del Testo Unico. IFRS o Principi Contabili Internazionali Tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell’International Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC). Istruzioni di Vigilanza Le Istruzioni di Vigilanza per le banche contenute nella Circolare numero 229 del 21 aprile 1999 di Banca d’Italia, come successivamente modificata e integrata. Monte Titoli Monte Titoli S.p.A., con sede in Milano, Piazza degli Affari n. 6. MTA Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. Piano Industriale 2012– 2014 Il piano industriale di BPER, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 13 marzo 2012 e presentato alla comunità finanziaria il 14 marzo 2012. Regolamento (CE) 809/2004 Regolamento (CE) n. 809/2004 della Commissione del 29 aprile 2004, recante modalità di esecuzione della direttiva 2003/71/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le informazioni contenute nei prospetti, il modello dei prospetti, l’inclusione delle informazioni mediante riferimento, la pubblicazione dei prospetti e la diffusione di messaggi pubblicitari e successive modificazioni e integrazioni. Regolamento CRR I o CRR I Capital Requirements Regulation. Indica il Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012. Di tale Regolamento recepito viene data attuazione nella legislazione italiana attraverso l’emanazione da parte di Banca d’Italia delle Disposizioni di Vigilanza. Regolamento di Borsa Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana, deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Borsa Italiana del 9 dicembre 2013 e approvato dalla Consob con delibera n. 18764 del 22 gennaio 2014 e successive modificazioni e integrazioni. Regolamento Emittenti Il regolamento approvato dalla Consob con deliberazione n. 11971 in data 14 maggio 1999 e successive modificazioni e integrazioni. Regolamento Parti Correlate Il regolamento approvato dalla Consob con deliberazione n. 17221 in data 12 marzo 2010 e successive modificazioni e integrazioni. 9 Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014 Il resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo BPER al 31 marzo 2014, recante i principali dati contabili relativi al primo trimestre 2014, non soggetto a revisione contabile. Soci I titolari delle azioni dell’Emittente, iscritti nel Libro Soci ai sensi dell’art. 11 dello Statuto. Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A., con sede in Milano, via Monte Rosa n. 91. Statuto o Statuto Sociale Lo statuto sociale di BPER vigente alla Data del Documento di Registrazione. Testo Unico o TUF Il D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modificazioni e integrazioni. Testo Unico Bancario o TUB Il D. Lgs. 1 settembre 1993, n. 385 e successive modificazioni e integrazioni. 10 GLOSSARIO Si riporta di seguito un elenco dei termini tecnici utilizzati all’interno del Documento Registrazione. Tali termini, salvo diversamente specificato, hanno il significato di seguito indicato. Advanced Internal Rating Based. Modelli avanzati per la misurazione e la gestione dei rischi di credito adottati in conformità alle previsioni di Basilea II. AIRB Attività di analisi intesa a migliorare la trasparenza delle esposizioni bancarie attraverso la verifica della qualità degli attivi delle banche, ivi Asset Quality Review o compresa l’adeguatezza sia della valutazione di attività e garanzie, sia dei AQR relativi accantonamenti, condotto nell’ambito del Comprehensive Assessment (come di seguito definito). Banca depositaria Banca cui è affidata la custodia degli strumenti finanziari. Bancassicurazione Termine utilizzato per riferirsi all’insieme di rapporti che intercorre tra banche e imprese di assicurazione sia dal punto di vista degli assetti societari che relativamente alla creazione di sistemi distributivi integrati. Con riguardo a quest’ultimo aspetto, assume rilevanza la vendita di prodotti assicurativi attraverso filiali bancarie. Basilea II Accordo internazionale, del gennaio 2001, sui requisiti patrimoniali delle banche, redatto dal Comitato di Basilea, istituito dai governatori delle Banche Centrali dei dieci Paesi più industrializzati (G10) alla fine del 1974. Tale accordo prevede, tra l’altro, che le banche dei Paesi aderenti accantonino quote di capitale proporzionali ai tipici rischi bancari assunti. Le misure adottate ai sensi di Basilea II sono state inoltre oggetto di revisione secondo gli accordi internazionali contenuti nel documento “Enhancements to the Basel II framework, Revisions to the Basel II market risk framework and Guidelines for computing capital for incremental risk in the trading book, July 2009” e recepiti, a livello nazionale, dalla Banca d’Italia. Basilea III Accordo internazionale, avviato nel 2009, di modifica di Basilea II, attuato a seguito dell’approvazione della Direttiva CRD IV, del Regolamento CRR I e delle Disposizioni di Vigilanza e contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un’entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2019, con la fase transitoria che si completerà totalmente nei propri effetti nel 2024. Capital Conservation Secondo la nozione contenuta nell’art. 128 della Direttiva CRD IV, è una 11 Buffer riserva di capitale la cui costituzione è richiesta dalla normativa – come precisato anche dalle Disposizioni di Vigilanza – con l’obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito, pari al 2,5% dei Risk-Weighted Assets, calcolati conformemente all’art. 92, paragrafo 3, del Regolamento CRR I su base individuale e consolidata. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1) Ai sensi della normativa di Basilea III, il capitale aggiuntivo di classe 1 di un ente è costituito dagli elementi aggiuntivi di classe 1 dopo la detrazione degli elementi di cui all’articolo 56 del CRR I e dopo l’applicazione dell’articolo 79 (che dispone le condizioni per la deroga temporanea alla deduzione dai fondi propri) del CRR I. Classe Dimensionale La suddivisione in classi dimensionali è effettuata da Banca d’Italia sulla base della composizione dei gruppi bancari a dicembre 2013 e del totale dei fondi intermediati non consolidati a dicembre 2008, come segue: Grandi: banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale dei fondi intermediati, nell’ordine, superiori a Euro 21,5 miliardi. Piccole: banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale dei fondi intermediati, compresi tra Euro 3,6 e 21,5 miliardi. Minori: banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale dei fondi intermediati, inferiori a Euro 3,6 miliardi. Sono escluse le filiali in Italia di banche estere. Capitale di classe 1 (Tier 1) Ai sensi dell’art. 25 del CRR I, si considera capitale di classe 1 la somma del capitale primario di classe 1 e del capitale aggiuntivo di classe 1 della banca. Capitale di classe 2 (Patrimonio Supplementare o Tier 2) Ai sensi della normativa di Basilea III, il capitale di classe 2 di una banca è costituito dagli elementi di classe 2 della banca dopo le detrazioni di cui all’art. 66 del CRR I e dopo l’applicazione dell’art. 79 (che dispone le condizioni per la deroga temporanea alla deduzione dai fondi propri) del CRR I. Cartolarizzazione Operazione di trasferimento del rischio relativo ad attività finanziarie o reali a una società veicolo, effettuata mediante la cessione delle attività sottostanti, ovvero mediante l’utilizzo di contratti derivati. In Italia, la materia è regolata principalmente dalla Legge n. 130 del 30 aprile 1999. Common Equity Tier 1 o Capitale primario di classe 1 La componente primaria di capitale secondo la normativa di Basilea III, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall’utile di periodo, dalle riserve, dal patrimonio di terzi (computabile entro determinati limiti) e da altre rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento CRR I e dalle Disposizioni di Vigilanza (sia nel periodo transitorio sia a regime). 12 Common Equity Ratio o Common Equity Tier 1 Ratio È il coefficiente di solvibilità espresso dal rapporto tra il Common Equity Tier 1 e i Risk-Weighted Assets calcolati sulla base della nuova normativa di Basilea III, in applicazione di quanto previsto dal Regolamento CRR I, dalla Direttiva CRD IV e dalle Disposizioni di Vigilanza. Comprehensive Assessment La valutazione approfondita della solidità delle principali banche europee promossa dalla BCE, avviata a novembre 2013, della durata di dodici mesi e condotta dalla stessa BCE in collaborazione con le Autorità nazionali competenti degli Stati membri partecipanti al meccanismo di vigilanza unico. Tale valutazione si articola in: (i) un’analisi dei rischi a fini di vigilanza (revisione della posizione di liquidità, del livello di leverage e del funding); (ii) un esame della qualità degli attivi intesa a migliorare la trasparenza delle esposizioni bancarie attraverso un’analisi della qualità dell’attivo delle banche; e (iii) una prova di stress per verificare la tenuta dei bilanci bancari in scenari di stress. Core Tier 1 Capital Ai sensi della normativa di Banca d’Italia vigente al 31 dicembre 2013, e in conformità a quanto stabilito da Basilea II e dalla direttiva 2006/48/CE, che ne recepisce il dettato, c.d. CRD II (Capital Requirements Directive II), il Core Tier 1 Capital è la componente principale del patrimonio regolamentare di una banca, ed è rappresentato dal Patrimonio di Base al netto degli strumenti innovativi e non innovativi di capitale non computabili come Core Tier 1 Capital. Core Tier 1 Ratio È il coefficiente di solvibilità espresso dal rapporto tra il Core Tier 1 Capital e i Risk-Weighted Assets, calcolati sulla base della normativa di Basilea II. Cost/Income Ratio È il rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione e costituisce uno dei principali indicatori dell’efficienza gestionale di una banca. Coverage Ratio dei Crediti Deteriorati Il coverage ratio dei crediti deteriorati indica il rapporto tra le rettifiche di valore e l’esposizione lorda degli impieghi deteriorati. CVA Acronimo di Credit Valuation Adjustment, ovvero un aggiustamento della valutazione del valore di contratti derivati, basato sul rischio di credito della controparte. Forbearance Per misure di forbearance (“concessioni”) si intendono quelle modifiche degli originari termini e condizioni contrattuali, ovvero il rifinanziamento totale o parziale del debito, concesse a un debitore esclusivamente in ragione di, o per prevenire, un suo stato di difficoltà finanziaria che potrebbe esercitare effetti negativi sulla sua capacità di adempiere agli impegni contrattuali per come originariamente assunti, e che non sarebbero state concesse ad altro debitore con analogo profilo di rischio ma non in difficoltà finanziaria. 13 Fully Phased Valore del ratio patrimoniale calcolato sulla base delle regole di Basilea III (introdotte con l’approvazione della Direttiva CRD IV e del Regolamento CRR I) al termine del periodo transitorio, con l’entrata in vigore dei requisiti patrimoniali definitivi al 31 dicembre 2019 e il completamento totale degli effetti del regime transitorio a gennaio 2024. Impairment test Il test d’impairment consiste nella stima del valore recuperabile (il maggiore fra il fair value dedotti i costi di vendita e il valore d’uso) di un’attività o di un gruppo di attività. Ai sensi dello IAS 36, debbono essere sottoposte annualmente a impairment test: (i) le attività immateriali a vita utile indefinita; (ii) l’avviamento acquisito in un’operazione di aggregazione aziendale; (iii) qualsiasi attività, se esiste un’indicazione che possa aver subito una riduzione durevole di valore. Incagli Esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.) nei confronti di soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, che sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo. La definizione di incagli prescinde dall’esistenza di eventuali garanzie (personali o reali) poste a presidio delle esposizioni. Sono escluse le esposizioni la cui situazione di anomalia sia riconducibile a profili attinenti al rischio Paese. Leasing Contratto con il quale una parte (locatore) concede all’altra (locatario) per un tempo determinato il godimento di un bene, acquistato o fatto costruire dal locatore su scelta e indicazione del locatario con pagamento di un canone periodico, con facoltà per quest’ultimo di acquistare la proprietà del bene a condizioni prefissate al termine del contratto di locazione. Leverage ratio o leva finanziaria Il rapporto tra il totale attivo al netto delle immobilizzazioni immateriali (total tangible assets) e i mezzi patrimoniali complessivi al netto delle immobilizzazioni immateriali (tangible equity). Liquidity Coverage Ratio (LCR) È l’indicatore di liquidità a breve termine a 30 giorni introdotto dal Comitato di Basilea dato dal rapporto tra ammontare delle HQLA (High Quality Liquid Assets – attività liquide di elevata qualità) e totale dei deflussi di cassa netti nei 30 giorni di calendario successivi. LTRO Long term refinancing operation o piano di rifinanziamento a lungo termine effettuato dalla BCE e consistente in un prestito, a un tasso d’interesse fissato dalla BCE, alle banche richiedenti a fronte di determinate garanzie (titoli degli stati membri dell’Unione europea o altri titoli considerati dalla BCE come garanzie ammissibili). Meccanismo di Vigilanza Unico Il Meccanismo di Vigilanza Unico (c.d. Single Supervisory Mechanism) istituito in forza del Regolamento (UE) n. 1024/2013, approvato dal Consiglio dell’Unione europea in data 15 ottobre 2013 ed entrato in vigore il 3 novembre 2013. 14 Net Stable Funding Ratio L’indicatore di liquidità strutturale a 12 mesi introdotto dal Comitato di Basilea dato dal rapporto tra ammontare disponibile di provvista stabile e (NSFR) ammontare obbligatorio di provvista stabile. Crediti scaduti e/o sconfinanti che presentano tutte le caratteristiche per poter essere inclusi tra le “esposizioni in default” ma che non sono rappresentativi di un effettivo stato di difficoltà del debitore tale da generare perdite. Past due Phased in Valore del ratio patrimoniale calcolato sulla base delle regole di Basilea III (introdotte con l’approvazione della Direttiva CRD IV e del Regolamento CRR I) durante il periodo transitorio. Rating Valutazione del merito di credito di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base di modelli interni. ROE o Return on Equity Indica il rapporto tra l’utile netto di periodo di pertinenza della Capogruppo e la media del patrimonio netto consolidato (escluso il patrimonio di pertinenza di terzi e il risultato di periodo) degli ultimi due esercizi. Il ROE è uno dei principali indicatori della performance di redditività del capitale investito. ROTE (Return Tangible Equity) È un indicatore che misura la redditività operativa di una banca, e si on calcola come il rapporto tra l’utile netto di pertinenza della Capogruppo e la media dei patrimonio netto tangibile (patrimonio netto al netto delle attività immateriali, del patrimonio di terzi e del risultato di periodo) degli ultimi due esercizi. È il valore ponderato per il rischio relativo alle attività in bilancio e fuori bilancio. A seconda della tipologia di attività, gli attivi bancari vengono ponderati attraverso fattori che rappresentano la loro rischiosità e il loro RWA o Risk-Weighted potenziale di default in modo da calcolare un indicatore di adeguatezza Assets o Attività patrimoniale (l’ammontare minimo di capitale richiesto alle banche e alle Ponderate per il Rischio altre istituzioni a cui si rivolgono gli accordi internazionali). Per maggiori dettagli si vedano le Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali emanate dalla Banca d’Italia. SAE Settore Attività Economica. È una codifica numerica a 3 cifre definita dalla Banca d’Italia (circolare n. 140/91- primo agg./7 agosto 1998 di “Centrale dei Rischi”) che intende seguire le raccomandazioni dell’Eurostat (European System of Accounts 1995) per uniformare la compilazione dei conti nazionali di tutti i paesi del mondo. Tale codifica opera un classificazione delle imprese per settore (quindi in base ai beni e servizi che producono) utilizzando i seguenti dati di partenza: (i) natura giuridica dell’impresa; (ii) codice di attività economica Ateco; (iii) 15 eventuale iscrizione nella sezione Artigiani del Registro delle Imprese; e (iv) numero degli addetti. Sofferenze Esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.) nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca. La definizione di sofferenze prescinde, dall’esistenza di eventuali garanzie (reali o personali) poste a presidio delle esposizioni. Sono escluse le esposizioni la cui situazione di anomalia sia riconducibile a profili attinenti al rischio Paese. Sportelli leggeri Sportelli sussidiari a filiali, sedi o dipendenze già esistenti. Spread Con questo termine di norma si indica la differenza tra due tassi di interesse, lo scarto tra le quotazioni denaro e lettera nelle contrattazioni in titoli o la maggiorazione che l’emittente di valori mobiliari riconosce in aggiunta ad un tasso di riferimento. Ai sensi delle disposizioni di vigilanza applicabili al 31 dicembre 2013 e in conformità a quanto stabilito da Basilea II e dalla direttiva 2006/48/CE, che ne recepisce il dettato (c.d. CRD II - Capital Requirements Directive II), gli elementi patrimoniali di qualità primaria sono i seguenti: a1) il capitale versato; a2) le riserve, ivi compreso il sovrapprezzo azioni; a3) gli strumenti innovativi e non innovativi di capitale; a4) l’utile del periodo; a5) i filtri prudenziali positivi del patrimonio di base. Da tali elementi vanno dedotte le seguenti componenti negative: Tier 1 Capital o Patrimonio di Base b1) le azioni proprie; b2) l’avviamento; b3) le immobilizzazioni immateriali; b4) le rettifiche di valore su crediti; b5) le perdite registrate in esercizi precedenti e in quello in corso; b6) le rettifiche di valore di vigilanza relative al portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza; b7) gli altri elementi negativi; b8) i filtri prudenziali negativi del patrimonio di base. La differenza tra la somma degli elementi da a1) ad a5) e la somma di quelli da b1) a b8) costituisce il “patrimonio di base”. La Banca d’Italia può richiedere che vengano portati in deduzione ulteriori elementi che, per le loro caratteristiche, possano determinare un “annacquamento” del patrimonio di base. Tier 1 Ratio Tier 2 Capital Patrimonio Supplementare È il coefficiente di solvibilità espresso dal rapporto tra il Tier 1 Capital e i Risk-Weighted Assets, calcolati sulla base della normativa di Basilea II. o Ai sensi della normativa di Basilea II, il patrimonio supplementare è costituito dai seguenti elementi, (nei limiti di computabilità): a1) le riserve da valutazione; a2) gli strumenti innovativi e non innovativi di capitale 16 non computabili nel Patrimonio di Base; a3) gli strumenti ibridi di patrimonializzazione e le passività subordinate; a4) le plusvalenze nette su partecipazioni; a5) l’eventuale eccedenza delle rettifiche di valore complessive rispetto alle perdite attese; a6) gli altri elementi positivi; a7) i filtri prudenziali positivi del patrimonio supplementare. Da tali elementi vanno dedotte le seguenti componenti negative: b1) le minusvalenze nette su partecipazioni; b2) gli altri elementi negativi; b3) i filtri prudenziali negativi del patrimonio supplementare. La differenza tra la somma algebrica degli elementi da a1) ad a7) e la somma algebrica di quelli da b1) a b3) costituisce il “patrimonio supplementare”. Ai sensi della normativa di Basilea II, il patrimonio delle banche valido ai fini della normativa di vigilanza è costituito dalla somma del Patrimonio di Base – ammesso nel calcolo senza alcuna limitazione – e del Total Capital o Patrimonio Supplementare, che viene ammesso nel limite massimo del Patrimonio di vigilanza Patrimonio di Base dedotte, con specifiche e dettagliate modalità, le partecipazioni e interessenze possedute in altri enti creditizi e/o finanziari. o Fondi propri Per maggiori dettagli si vedano le Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali emanate dalla Banca d’Italia. Total Capital Ratio È il coefficiente di solvibilità espresso dal rapporto tra Total Capital e i Risk-Weighted Assets, calcolati sulla base della normativa di Basilea II. 17 CAPITOLO I - PERSONE RESPONSABILI 1.1 Responsabili del Documento di Registrazione L’Emittente assume la responsabilità della veridicità e completezza dei dati e delle notizie contenuti nel Documento di Registrazione. 1.2 Dichiarazione di responsabilità BPER, responsabile della redazione del Documento di Registrazione, dichiara che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni in esso contenute sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso. 18 CAPITOLO II - REVISORI LEGALI DEI CONTI 2.1 Revisori legali dell’Emittente La società incaricata della revisione legale dei conti dell’Emittente per il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati riportate nel Documento di Registrazione è PricewaterhouseCoopers S.p.A., con sede legale in Milano, Via Monte Rosa n. 91, iscritta nell’apposito registro dei revisori legali ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39. La Società di Revisione ha ricevuto l’incarico di revisione legale dei conti dall’Assemblea Ordinaria del 10 maggio 2008, ed ha ad oggetto, per gli esercizi 2008-2016: i) la revisione contabile del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato dell’Emittente; ii) la revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato incluso nella Relazione Finanziaria semestrale consolidata; iii) la verifica della regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili. La Società di Revisione ha assoggettato a revisione contabile i bilanci degli esercizi 2013, 2012 e 2011. Il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014 non è soggetto a revisione contabile. Durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati riportate nel Documento di Registrazione non vi sono stati rilievi o rifiuti di attestazione da parte della Società di Revisione, in merito ai bilanci dell’Emittente sottoposti a revisione. La Società di Revisione ha emesso in data 13 giugno 2014 una relazione relativa ai dati previsionali del Gruppo BPER, indicati nel Capitolo VIII del Documento di Registrazione. Copia di tale relazione è allegata al Documento di Registrazione. 2.2 Informazioni sui rapporti con la Società di Revisione Durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati riportate nel Documento di Registrazione, non è intervenuta alcuna revoca dell’incarico conferito dall’Emittente alla Società di Revisione né la Società di Revisione ha rinunciato all’incarico stesso. 19 FATTORI DI RISCHIO CAPITOLO III - FATTORI DI RISCHIO Il presente Capitolo del Documento di Registrazione descrive gli elementi di rischio relativi all’Emittente e alle società del Gruppo BPER, nonché al settore di attività in cui esso opera. Ciascuno dei fattori di rischio indicati nel Documento di Registrazione potrebbe influenzare anche in modo significativo l’attività, le condizioni finanziarie e le prospettive dell’Emittente e del Gruppo BPER. Rischi addizionali ed eventi incerti, attualmente non prevedibili o che si ritengono al momento altamente improbabili, potrebbero parimenti influenzare l’attività ed i risultati dell’Emittente e del Gruppo BPER. I fattori di rischio descritti di seguito devono essere letti congiuntamente alle informazioni contenute nel Documento di Registrazione. I rinvii a Sezioni, Capitoli e Paragrafi si riferiscono alle Sezioni, ai Capitoli e ai Paragrafi del Documento di Registrazione. 1. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE E AL GRUPPO BPER 1.1 Rischio connesso all’adeguatezza patrimoniale La normativa bancaria fissa regole in materia di adeguatezza patrimoniale delle banche al fine di stabilire livelli prudenziali di capitale da detenere, qualificandone la qualità e valutando gli eventuali strumenti di mitigazione dei rischi. La seguente tabella contiene gli indicatori del patrimonio e dei coefficienti di vigilanza del Gruppo BPER calcolati sulla base della normativa in vigore al 31 dicembre 2013, conformemente alle indicazioni fornite dalla Circolare n. 263 di Banca d’Italia. I dati al 31 marzo 2014 sono stati calcolati in coerenza con la normativa in vigore al 31 dicembre 2013, per consentire un omogeneo confronto: Core Tier1 capital Strumenti ibridi e prefence share Patrimonio di base (Tier1) Patrimonio supplementare (Tier 2) Patrimonio di vigilanza incluso Tier 3 Attività di rischio ponderate Core Tier 1 ratio Tier 1 capital ratio Total capital ratio Attività di rischio ponderate / Totale attivo 31.03.2014 31.12.2013 3.701,9 22,2 3.724,1 1.251,5 4.975,6 42.225,9 8,77% 8,82% 11,78% 69,55% 3.676,7 22,3 3.699,0 1.400,6 5.099,6 42.964,8 8,56% 8,61% 11,87% 69,57% Il livello minimo di Total Capital Ratio previsto dalla normativa di vigilanza (Circolare n. 263 di Banca d’Italia) vigente al 31 dicembre 2013 è pari all’8%. Il 26 giugno 2013 è stata approvata la Direttiva CRD IV, sull’accesso all’attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento. In pari data, è stato approvato anche il Regolamento CRR I riguardante i requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento. Successivamente, in data 17 dicembre 2013, la Banca d’Italia ha emanato la Circolare n. 285, che raccoglie le disposizioni di vigilanza prudenziali applicabili alle banche e ai gruppi bancari italiani, riviste e aggiornate per adeguare la normativa interna alle novità intervenute nel quadro regolamentare europeo. Le suddette nuove norme sono entrate in vigore a partire dall’1 gennaio 2014. 20 FATTORI DI RISCHIO La seguente tabella contiene gli indicatori del patrimonio e dei coefficienti di vigilanza di BPER, su base consolidata, alla data del 31 marzo 2014. I ratios patrimoniali al 31 marzo 2014, determinati sulla base della metodologia Standard, sono stati calcolati avuto riguardo alla nuova normativa in vigore dal 1° gennaio 2014 e dei chiarimenti e interpretazioni ad oggi recepiti, integrati con le discrezionalità nazionali richieste per il 2014 dalla Banca d’Italia e contenute nelle Disposizioni di Vigilanza (Parte II “Applicazione in Italia del CRR I”)1, tenendo conto della quota di utile realizzata al 31 marzo 2014 patrimonializzabile, e di stime nel calcolo delle attività di rischio ponderate (RWA2), in particolare per quanto attiene la componente di rischio di controparte sui contratti derivati (CVA), calcolati in applicazione della nuova normativa. Le Autorità di Vigilanza hanno previsto l’ulteriore differimento delle segnalazioni prudenziali, riferite a marzo 2014, al 30 giugno 2014. I dati al 1° gennaio 2014 sono calcolati in coerenza con la normativa in vigore alla Data del Documento di Registrazione, per consentire un omogeneo confronto. Capitale Primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) Capitale Aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) Capitale di classe 1 (Tier 1) Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) Totale Fondi Propri Totale Attività di rischio ponderate (RWA) CET1 Ratio (CET1/Attività di rischio ponderate) Tier 1 Ratio (Tier 1/Attività di rischio ponderate) Total Capital Ratio (Totale Fondi Propri/Attività di rischio ponderate) Attività di rischio ponderate/Totale Attivo 31.03.2014 01.01.2014 3.985,1 3,0 3.988,1 961,5 4.949,6 43.129,4 9,24% 9,25% 3.968,0 23,2 3.991,1 1.044,3 5.035,4 43.645,7 9,09% 9,00% 11,48% 71,04% 11,54% 70,67% Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza indicati nella tabella che precede sono stati calcolati in conformità con le disposizioni normative in vigore alla data del 31 marzo 2014. Il coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET1 Ratio Phased in) di BPER alla data del 31 marzo 2014 risulta pari al 9,24%, livello superiore rispetto al livello del 7%, che rappresenta, alla Data del Documento di Registrazione, il livello minimo prescritto dall’Autorità di Vigilanza. Il coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 Ratio Phased in) alla stessa data risulta pari al 9,25%, superiore rispetto al livello minimo prescritto, pari all’8%. Il coefficiente di capitale totale (Total Capital Ratio Phased in) risulta pari, alla data del 31 marzo 2014, all’11,48% e, quindi, superiore rispetto al livello minimo prescritto, pari al 10,5%. Si precisa che, ai fini del calcolo delle attività ponderate per il rischio, il Gruppo BPER utilizza differenti metodologie che vengono di seguito esposte: • Rischio di credito – per tutte le entità del Gruppo BPER la misurazione del rischio di credito avviene attraverso il metodo Standard per la determinazione del relativo requisito 1 Gli elementi principali delle discrezionalità nazionali emanate da Banca d’Italia relative al regime transitorio per il 2014 possono essere così riassunti: (i) il livello di CET1 fissato al 7%, di cui 4,5% a titolo di requisito di capitale minimo e 2,5% a titolo di Capital Conservation Buffer; (ii) il mantenimento in vigore del filtro prudenziale su utili e perdite non realizzati relativi a esposizioni verso Amministrazioni centrali UE classificate nel portafoglio AFS fino al previsto emendamento dell’attuale IAS39; (iii) la previsione, al ricorrere di determinati requisiti, di un trattamento alternativo alla deduzione (ponderazione al 370%) per le partecipazioni assicurative significative che non superino il 15% del capitale della partecipata; e (iv) il grandfathering graduale, entro il 31 dicembre 2021, degli strumenti di capitale non più computabili nel patrimonio di vigilanza ai sensi del Regolamento CRR I. 2 Attività di rischio ponderate (RWA) calcolate con il metodo Standard quindi al netto dei benefici derivanti dai modelli interni AIRB, non ancora validati dall’Autorità di Vigilanza, anche se già in piena applicazione gestionale presso le banche del Gruppo, ad eccezione di CR Bra, non ancora allineata al sistema informativo. 21 FATTORI DI RISCHIO • • patrimoniale consolidato e individuale; con riferimento al consolidato di Gruppo, Banca d’Italia ha richiesto un add-on patrimoniale pari al 10% delle attività di rischio ponderate riferite al Polo Sardo, (Banco di Sardegna, Banca di Sassari e Sardaleasing) in ragione della persistenza di una elevata rischiosità del portafoglio crediti: il patrimonio impegnato, al 31 marzo 2014 a tale titolo risulta pari a Euro 57 milioni. Il Gruppo BPER ha da tempo sviluppato un articolato sistema di rating interno, con l’obiettivo di ottimizzare i processi di gestione e controllo del rischio di credito attraverso l’utilizzo di metriche avanzate e di ottenere l’autorizzazione al calcolo dei requisiti patrimoniali con metodologia AIRB. Alla Data del Documento di Registrazione, l’autorizzazione non è ancora stata rilasciata; Rischio di mercato – viene utilizzata la metodologia Standard per la misurazione dei rischi di mercato (generico e specifico sui titoli di capitale, generico sui titoli di debito e di posizione su quote di OICR), per la determinazione del relativo requisito patrimoniale individuale e consolidato; Rischio operativo – la misurazione del rischio operativo utilizza il metodo Standardizzato (TSA) per determinare i requisiti patrimoniali delle banche italiane (BPER, Banco di Sardegna, Banca di Sassari, Banca Popolare di Ravenna, Banca Popolare del Mezzogiorno e Banca della Campania) che utilizzano il sistema informativo del Gruppo BPER. Per tutte le altre entità appartenenti al Gruppo BPER continua ad essere applicato il metodo base (BIA). La Banca d’Italia, in quanto facente parte del Collegio dei supervisori (composto dalla Banca d’Italia come supervisore del Gruppo BPER e Commission de Surveillance du Secteur Financier in quanto autorità di supervisione della società lussemburghese Banca Popolare dell’Emilia Romagna (Europe) International, appartenente al Gruppo BPER), ha comunicato a BPER con propria lettera datata 5 marzo 2014, la “Decisione Congiunta” del suddetto Collegio assunta a seguito delle valutazioni condotte nel corso del 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 129, paragrafo 3, della Direttiva 2006/48/CE. In base a tale decisione, fino al completamento, nel corso del 2014, del risk assessment riferito al 2013 il livello minimo del Core Tier 1 Ratio è stato fissato per il Gruppo BPER nell’8%, ancorché tale indice sia normativamente previsto solo fino al 31 dicembre 2013, in quanto sostituito dal 1° gennaio 2014 dal Common Equity Tier 1 Ratio. In tale contesto, a seguito del perfezionamento della prevista operazione di aumento di capitale per massimi Euro 750 milioni, deliberata dall’Assemblea straordinaria dell’Emittente in data 7 giugno 2014, il CET1 Ratio “fully phased” risulterà infatti, a parità di ogni altra condizione, superiore al 10%, quindi oltre il livello minimo previsto dalla normativa ; per quanto attiene invece il Total Capital Ratio “fully phased” partendo dai medesimi riferimenti, si prevede possa risultare superiore al 12,8%. I livelli minimi dei coefficienti patrimoniali potrebbero in prospettiva essere elevati da parte delle Autorità competenti, ad esempio per effetto della prevedibile classificazione di BPER nell’ambito delle “Other Sistemically Important Institutions”, categoria con riferimento alla quale le suddette Autorità avranno la possibilità di richiedere il mantenimento di una riserva di capitale primario di classe 1 fino ad un massimo del 2% dell’importo complessivo dell’esposizione al rischio. Anche l’attività di Comprehensive Assessment, esercizio al quale BPER risulta attualmente sottoposta ed i cui esiti, alla Data del Documento di Registrazione, non sono noti, potrebbe comportare una modifica del profilo patrimoniale del Gruppo BPER. I fattori di incertezza, inevitabilmente connaturati all’evoluzione del profilo patrimoniale del Gruppo BPER, da un lato, e i livelli minimi patrimoniali richiesti dalle Autorità di Vigilanza, dall’altro, potrebbero far nascere la necessità di nuovi interventi di patrimonializzazione dell’Emittente al momento non previsti né prevedibili. Cfr. Capitolo XV, Paragrafo 15.6, del Documento di Registrazione. 1.2 Rischi connessi al comprehensive assessment BPER rientra tra i quindici istituti di credito italiani che saranno soggetti alla vigilanza unica da parte della BCE a partire da novembre 2014 e che sono, quindi, attualmente sottoposti al Comprehensive 22 FATTORI DI RISCHIO Assessment della durata di un anno, condotto dalla BCE in collaborazione con le Autorità nazionali competenti. Il Comprehensive Assessment si articola in un processo complessivo suddiviso in tre fasi specifiche di attività di verifica: (i) un’analisi dei rischi a fini di vigilanza, allo scopo di valutare, in termini quantitativi e qualitativi, i fattori di rischio fondamentali, inclusi quelli sotto il profilo della liquidità, della leva finanziaria e del costo del finanziamento; (ii) un esame della qualità degli attivi (Asset Quality Review, “AQR”) intesa a migliorare la trasparenza delle esposizioni bancarie attraverso un’analisi della qualità dell’attivo delle banche, ivi compresa l’adeguatezza sia della valutazione di attività e garanzie, sia dei relativi accantonamenti; (iii) una prova di stress per verificare la tenuta dei bilanci bancari in scenari di stress, valutata nell’arco temporale 2014-2016. Il Comprehensive Assessment ha tre obiettivi principali: trasparenza (migliorare la qualità delle informazioni disponibili sulla situazione delle banche), correzione (individuare e intraprendere le azioni correttive eventualmente necessarie) e rafforzamento della fiducia (assicurare a tutti i soggetti interessati dall’attività bancaria che gli istituti sono fondamentalmente sani e affidabili). Nel corso dei mesi dicembre 2013 – gennaio 2014 il Gruppo BPER ha partecipato alla Fase 1 dell’esercizio AQR, e, in particolare: • ha partecipato al Supervisory Risk Assessment, fornendo informazioni relative ai principali profili di rischio in essere del Gruppo BPER; • ha predisposto l’informativa qualitativa (AQR – Qualitative Information Request), finalizzata a descrivere qualitativamente l’assetto organizzativo, il mercato di riferimento e i principali processi interni del Gruppo BPER in ambito creditizio; • ha predisposto le informazioni quantitative aggregate su materialità/incidenza dei crediti non performing presenti nei propri portafogli AQR iscritti a Banking Book (crediti e other asset) funzionali alla selezione delle asset class che saranno oggetto di AQR (c.d. “Portfolio Selection”). Il Gruppo BPER è stato inoltre impegnato nelle attività di preparazione alla c.d. Fase 2 dell’AQR, avviatasi a febbraio 2014 e che proseguirà fino a luglio 2014, a sua volta articolata in diverse attività, fra le quali particolare rilievo rivestono la produzione del c.d. Loan Tape (matrice contenente numerosi dati, relativi al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012, in merito alle esposizioni creditizie appartenenti ai portafogli significativi individuati dalle autorità durante la Fase 1) e lo svolgimento della Credit File Review (verifica ispettiva on-site su un campione di esposizioni creditizie, coordinata e prevalentemente svolta da personale della funzione di vigilanza ispettiva della Banca d’Italia). Le attività preparatorie hanno comportato il coinvolgimento sia di numerose funzioni centrali della Capogruppo, sia delle Direzioni Territoriali e delle Direzioni Crediti delle Banche del Gruppo BPER, queste ultime in particolare per la corretta applicazione della specifica segmentazione della clientela introdotta dalla BCE per l’esercizio AQR e per l’identificazione delle c.d. “forborne exposures”. Con riferimento alla Fase 2 dell’AQR, il Gruppo BPER ha visto le attività progettuali concentrate sulle attività di creazione del Loan Tape e di verifica della qualità ed integrità dei dati (“Data Integrity Validation”), attraverso la mappatura delle fonti informative e l’alimentazione della matrice sia per il perimetro banche allineate informaticamente (BPER, Banco di Sardegna, Banca di Sassari, Banca Popolare di Ravenna, Banca Popolare del Mezzogiorno e Banca della Campania) sia per le Legal Entity non allineate, nonché sulla compilazione di un questionario su processi, normativa interna e procedure contabili (Processes, Policies and Accounting Template (PP&A)). Le attività dell’AQR proseguiranno per tutto il primo semestre 2014 e oltre. Entro tale periodo, vedranno avvio anche le attività relative allo stress test europeo, che proseguiranno fino al terzo trimestre 2014. Gli esiti di queste verifiche verranno resi noti solo ad attività ultimate, presumibilmente a novembre 2014, in coincidenza con l’entrata in vigore del meccanismo di vigilanza unica. 23 FATTORI DI RISCHIO L’Asset Quality Review comporterà conclusivamente la rideterminazione del Common Equity Tier1 ratio (CET1 Ratio) alla luce delle rettifiche del valore delle attività identificate come necessarie rispetto ai valori esposti nel Bilancio 2013. Il CET1 Ratio rideterminato non dovrà essere inferiore all’8%. In relazione alla fase di stress test, si evidenzia che l’analisi ipotizzerà un bilancio statico, ovvero senza considerare azioni già pianificate nei piani industriali ma ancora non attuate, e considerando l’attuale modello di business di BPER. L’impatto verrà valutato in termini di Common Equity Tier1 Ratio (CET1) rispetto a due ipotesi di scenario, differenziate da situazioni di criticità incrementali: il CET1 dovrà essere superiore all’8% nello scenario “base” e al 5,5% nello scenario “avverso”. L’intero esercizio di Comprehensive Assessment è previsto si completi entro la fine del corrente esercizio. Nel caso di non superamento di stress test l’EBA ha dichiarato che “le banche dovrebbero sopperire alle carenze patrimoniali entro sei o nove mesi dalla divulgazione dei risultati della valutazione approfondita”. Qualora ad esito del Comprehensive Assessment e, più in particolare, ad esito dell’Asset Quality Review, condotti dalla BCE in collaborazione con la Banca d’Italia, dovesse evidenziarsi la necessità di applicare parametri valutativi della qualità del credito ancora più conservativi rispetto a quelli utilizzati dal Gruppo BPER, potrebbero determinarsi effetti negativi sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo BPER. In particolare, qualora si dovessero rendere necessarie ulteriori e significative rettifiche dei crediti, potrebbero essere richiesti nuovi interventi di patrimonializzazione dell’Emittente, non previsti né prevedibili alla Data del Documento di Registrazione. Anche i risultati degli stress test e, più in generale, l’esito della valutazione complessiva del Comprehensive Assessment, potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo BPER. Per ulteriori informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo BPER, cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione. 1.3 Rischi connessi all’andamento dei risultati economici del Gruppo BPER e al contesto macroeconomico di riferimento Premessa L’andamento dell’Emittente e del Gruppo è influenzato dalla situazione economica generale e dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla situazione e dalle prospettive di crescita dell’economia del Paese in cui il Gruppo opera, nonché dell’“Area Euro” nel suo complesso. Negli ultimi anni il sistema finanziario a livello globale ha registrato notevoli turbolenze ed incertezze. Al riguardo, assumono rilevanza significativa l’andamento di fattori quali le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l’inflazione e i prezzi delle abitazioni. Nel periodo 2011-2013, l’economia mondiale ha subito un progressivo rallentamento, che ha determinato rilevanti riflessi anche di natura sociale, oltre che di natura economica. Tale situazione ha, altresì, determinato tensioni significative nell’ambito dell’attività ordinaria di molte primarie banche commerciali, banche di investimento e compagnie di assicurazione, alcune delle quali sono divenute insolventi oppure hanno dovuto integrarsi con altri istituti finanziari, o richiedere l’intervento delle rispettive autorità governative o delle banche centrali e dei fondi monetari internazionali, che sono intervenuti immettendo liquidità e capitali nel sistema, partecipando anche a ricapitalizzazioni di alcune istituzioni finanziarie. A questo si sono aggiunti altri fattori negativi quali un aumento dei livelli di disoccupazione e una generale diminuzione della domanda di servizi finanziari. In tale contesto, 24 FATTORI DI RISCHIO l’attività ordinaria nel settore bancario ha subito un deciso rallentamento, determinato dalla prolungata fase di crisi internazionale. Le sopra menzionate circostanze hanno comportato, anche per il Gruppo BPER, un rallentamento delle attività, un incremento del costo del finanziamento, una diminuzione dei corsi azionari e del valore delle attività, nonché ulteriori costi derivanti da svalutazioni e deprezzamenti, con una diminuzione della profittabilità. Tali circostanze hanno avuto un impatto in particolare sui risultati degli esercizi 2013, 2012 e 2011. Nel 2013, si è registrato un utile di pertinenza della Capogruppo di Euro 7,2 milioni. Nel 2012 si è registrata, a livello consolidato, una perdita di pertinenza della Capogruppo, pari a Euro 11,3 milioni, per effetto principalmente del perdurare del deterioramento del credito, che ha continuato a richiedere accantonamenti straordinari per mantenere adeguati livelli di copertura. Nel 2011, il Gruppo BPER ha chiuso l’esercizio con un utile di pertinenza della Capogruppo pari a Euro 214,6 milioni. Ulteriori significativi impatti registrati nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2013, che, allo stesso modo, possono essere ricondotti alla crisi economica e finanziaria in esame, si sono manifestati sui valori di alcuni titoli presenti tra le attività disponibili per la vendita, per cui sono state necessarie svalutazioni, anche di entità consistente a seguito dell’attività di impairment test; in particolare è stata effettuata una svalutazione sulla partecipazione in Dexia Crediop per Euro 48,7 milioni, in applicazione di un approccio estremamente prudenziale degli attivi finanziari. Con riferimento alla voce “Rettifiche di valore”, nel 2013, il Gruppo BPER ha dovuto inoltre effettuare accantonamenti conseguenti alle decisioni assunte dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), che ha deliberato un significativo intervento per il salvataggio di una banca in una situazione di estrema difficoltà, per una quota riferibile al Gruppo BPER pari ad Euro 11,7 milioni, corrispondente al valore massimo di quanto deliberato dal FITD, sempre per la quota del Gruppo BPER, e considerato come stima più probabile di quanto dovrà essere effettivamente erogato. La seguente tabella riporta i principali risultati economici del Gruppo BPER per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011. (in migliaia) Voci Margine di interesse Commissioni nette Margine di intermediazione Costi operativi 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 Var. % 2013/2012 Var. % 2012/2011 1.289.989 1.309.539 698.258 707.941 1.330.443 -1,49 -1,57 693.694 -1,37 2.151.442 2,05 2.154.858 2.100.804 -0,16 (1.193.346) 2,57 (1.202.780) (1.242.599) -0,78 -3,20 -101,83 Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 66.824 (7.413) 406.096 -- Utile dell'esercizio 16.114 (32.598) 237.359 -149,43 -113,73 7.176 (11.271) 214.639 -163,67 -105,25 Utile dell'esercizio di pertinenza della capogruppo Nel primo trimestre del 2014, il Gruppo BPER è stato in grado di realizzare un risultato positivo, cresciuto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, evidenziando un significativo miglioramento del livello dei ricavi caratteristici, in particolare del margine di interesse, in incremento del 6% rispetto al primo trimestre 2013. L’utile di pertinenza della Capogruppo si attesta a Euro 28,3 milioni (+96,44% rispetto al primo trimestre del precedente esercizio). La seguente tabella riporta i principali risultati economici del Gruppo BPER al 31 marzo 2014, confrontati con il primo trimestre 2013: 25 FATTORI DI RISCHIO (in migliaia) Margine di interesse Commissioni nette Margine di intermediazione Costi operativi Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte Utile (perdita) di periodo Utile (perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo 31.03.2014 31.03.2013 Variazioni Var. % 329.820 171.450 565.144 (297.483) 51.979 31.219 28.272 311.115 171.289 497.635 (285.535) 44.417 15.433 14.392 18.705 161 67.509 (11.948) 7.562 15.786 13.880 6,01 0,09 13,57 4,18 17,03 102,29 96,44 Per ulteriori informazioni, cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione. Rischi connessi alla crisi del debito dell’Eurozona Nel periodo 2011-2013, il contesto economico nazionale ed europeo è stato caratterizzato dalla crisi del debito sovrano, conseguente alla crisi del sistema finanziario globale dei precedenti anni a partire dal 2007. Tra le maggiori tensioni rilevate in tale contesto si evidenziano in particolare quelle manifestatesi nei confronti di Irlanda, Grecia, Cipro, Portogallo, Spagna e della stessa Italia. Tali tensioni, unitamente al rischio contagio di Paesi ritenuti più forti economicamente e maggiormente stabili politicamente, hanno sollevato incertezze circa la stabilità dell’Unione Monetaria Europea. Nel quadro generale fin qui descritto, la BCE ha posto in essere, a partire dall’autunno 2011, importanti interventi a sostegno dell’economia europea. Tra di essi si segnalano i seguenti: il programma SMP (Securities Market Programme) di acquisto di titoli di stato da parte della stessa BCE; l’immissione di liquidità a favore delle banche mediante l’acquisto di obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond) e prestiti illimitati; con riferimento specifico alla politica monetaria, il taglio del tasso di riferimento (refirate) portandolo in due anni dall’1,25% (novembre 2011) allo 0,25% (novembre 2013) e successivamente allo 0,15% (giugno 2014); il progressivo ampliamento della gamma di titoli che le banche possono fornire in garanzia come collateral nelle operazioni di rifinanziamento con la stessa BCE. Inoltre, nel settembre 2012 il Consiglio della BCE ha approvato il piano di acquisti sul mercato secondario, da parte della BCE stessa, di titoli del debito pubblico dei Paesi dell’Eurozona con scadenza compresa tra 1 e 3 anni senza fissare alcun limite quantitativo (c.d. Outright Monetary Transactions), da affiancare agli interventi dell’ESM (European Stability Mechanism) sul mercato primario dietro l’imposizione di condizionalità (sotto forma di aggiustamenti macroeconomici o di assistenza finanziaria preventiva, c.d. Enhanced Conditions Credit Line o ECCL). La BCE ha inoltre avviato, a favore di singole banche, il programma di Emergency Liquidity Assistance e ha messo in atto un piano finalizzato a fornire agli istituti di credito europei un quantitativo illimitato di liquidità a 3 anni, per rispondere alle difficoltà diffusamente riscontrate nello svolgimento dell’attività di funding. Con riferimento all’Italia, occorre segnalare che l’andamento economico del Paese è stato significativamente condizionato dalla crisi internazionale, dall’instabilità politica e dai ritardi nell’attuazione di riforme strutturali. In tale contesto, la domanda interna è stata negativamente influenzata anche dalle misure fiscali adottate dal governo italiano a partire dalla seconda metà del 2011, finalizzate ad aumentare le entrate fiscali, a favorire il contenimento della spesa pubblica per enti locali e sanità e a rispettare l’obiettivo di deficit pubblico del 3,0%. Tale situazione ha inciso negativamente anche sul rating attribuito allo Stato italiano da parte delle principali agenzie di rating. In particolare, un primo downgrading si è verificato nei mesi di settembre/ottobre 2011, quando il rating dell’Italia è stato abbassato da “A+” a “A” da parte di Standard & Poor’s e da “Aa2” a “A2” da parte di Moody’s. Successivamente, nel gennaio 2012, Standard & Poor’s ha ulteriormente abbassato il rating dello Stato Italiano da “A” a “BBB+”, Fitch Ratings da “A+” a “A-” mentre Moody’s lo ha rivisto al ribasso altre 2 volte: nel mese di febbraio 2012 da “A2” ad “A3” e nel mese di luglio da “A3” a “Baa2”; mentre Fitch Ratings, agli inizi di 26 FATTORI DI RISCHIO marzo 2013, lo ha portato da “A-” a “BBB +”. Standard & Poor’s ha ulteriormente abbassato il rating dello Stato Italiano nel luglio 2013 da BBB+ a BBB. I rendimenti dei titoli di Stato italiani hanno registrato dal mese di dicembre 2011 una progressiva, ancorché non lineare, riduzione su tutte le scadenze, beneficiando dell’attenuarsi delle tensioni dei mercati sul debito sovrano nell’Eurozona e dell’azione del governo in tema di consolidamento fiscale. In tale contesto economico generale, ancorché in fase di miglioramento, persiste, in uno scenario estremo, un rischio per alcuni paesi periferici dell’Eurozona che possano riacutizzarsi situazioni di instabilità anche con effetti significativi sulla moneta Europea e sul perimetro stesso dell’Europa, con conseguenze imprevedibili alla Data del Documento di Registrazione. Tutti i suddetti fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico-finanziaria, potrebbero condurre l’Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con possibili effettivi negativi sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo BPER. Per ulteriori informazioni, cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione. Rischi relativi all’area geografica di riferimento del Gruppo BPER Il Gruppo BPER opera con una presenza diretta in 18 regioni italiane e, al 31 marzo 2014, si avvaleva di n. 1.301 strutture distributive diffuse sul territorio italiano, con un particolare radicamento territoriale in Emilia Romagna (319 sportelli, 24,52% del totale) e Sardegna (414 sportelli, 31,82% del totale). L’attività del Gruppo BPER è, quindi, particolarmente legata alle variazioni dello scenario macroeconomico italiano, in generale e, in particolare, nelle regioni sopra indicate. In aggiunta, le previsioni economiche mostrano notevoli incertezze circa la crescita futura dell’economia italiana. La stagnazione economica e/o la riduzione del prodotto interno lordo in Italia, l’aumento della disoccupazione e l’andamento negativo del mercato dei capitali ha determinato una sfiducia nei confronti del sistema finanziario e un conseguente calo degli investimenti nonché un aumento dei crediti deteriorati e di situazioni di insolvenza, causando una generale riduzione della domanda per i servizi prestati anche dal Gruppo BPER. Pertanto – qualora in Italia dovessero persistere condizioni economiche avverse, dovesse manifestarsi una situazione di perdurante incertezza politico-economica e/o l’eventuale ripresa economica dovesse rivelarsi più lenta rispetto a quanto previsto – potrebbero verificarsi ulteriori effetti negativi rilevanti sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo BPER. Per ulteriori informazioni sulle aree geografiche nelle quali opera il Gruppo BPER, si rinvia al Capitolo V del Documento di Registrazione. 1.4 Rischi connessi al deterioramento della qualità del credito Il Gruppo BPER è soggetto al rischio di credito, ossia al rischio che un debitore del Gruppo non adempia alle proprie obbligazioni o che il relativo merito creditizio subisca un deterioramento o che il credito sia concesso sulla base di informazioni incomplete, non veritiere o non corrette, con conseguente danno per il Gruppo stesso. La valutazione delle possibili perdite in cui il Gruppo BPER potrebbe incorrere relativamente alle singole esposizioni creditizie e al complessivo portafoglio degli impieghi dipende da molteplici fattori, tra cui l’andamento delle condizioni economiche generali o relative a specifici settori produttivi, la variazione del rating delle singole controparti, il peggioramento della posizione competitiva delle controparti nei rispettivi settori di attività, l’eventuale cattiva gestione delle imprese o delle controparti affidate, le variazioni dei tassi di interesse, il livello di indebitamento delle famiglie e altri fattori esterni quali i requisiti legali e regolamentari. 27 FATTORI DI RISCHIO Si evidenzia che, nel periodo compreso tra il 2011 e il primo trimestre del 2014, il Gruppo BPER ha registrato un significativo aumento dei crediti deteriorati, pari a circa il 50% sulla base dell’esposizione netta (circa il 61% su base lorda) e, in particolare, delle sofferenze (circa il 66% su base netta e circa il 75% su base lorda). Si rileva che nel medesimo periodo si è verificato un calo del totale delle esposizioni nette pari a circa il 5% (e un calo di circa l’1% su base lorda). Inoltre, sulla base del confronto degli indici di rischiosità e di qualità del credito del Gruppo BPER con i valori di settore (perimetro rappresentato dalla classe dimensionale di appartenenza: “banche grandi”), emerge una significativa esposizione dei crediti deteriorati, sia su base lorda che su base netta, nettamente più rilevante rispetto al dato medio del settore (con una percentuale di eccedenza pari a circa il 50% al 31 dicembre 2013). La tabella che segue evidenzia la dinamica dei crediti deteriorati del Gruppo e delle singole componenti degli stessi, oltre che dei crediti in bonis, per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, nonché per il periodo chiuso al 31 marzo 2014. Voci (dati in migliaia) 31.03.2014 31.12.2013 Esposizioni lorde deteriorate 31.12.2012 31.12.2011 10.519.647 10.213.929 8.226.027 6.546.113 Sofferenze 5.792.634 5.504.590 4.175.886 3.309.203 Incagli 3.825.245 3.831.386 3.138.499 2.610.525 Esposizioni ristrutturate 626.587 512.501 464.949 309.095 Esposizioni scadute 275.181 365.452 446.693 317.290 Esposizioni lorde in bonis 39.590.185 40.341.356 43.132.706 44.152.679 Totale esposizione lorda 50.698.792 50.109.832 50.555.285 51.358.733 Rettifiche di valore su esposizioni deteriorate 4.049.418 3.814.311 3.025.414 2.215.713 Sofferenze 3.208.340 3.025.614 2.291.199 1.748.642 Incagli 728.143 696.195 627.405 437.720 Esposizioni ristrutturate 94.083 70.920 81.163 18.804 Esposizioni scadute 18.852 21.582 25.647 10.547 Rettifiche di valore su esposizioni in bonis Totale rettifiche di valore complessive 211.096 226.236 284.584 296.792 4.260.514 4.040.547 3.309.998 2.512.505 Esposizioni nette deteriorate 6.470.229 6.399.618 5.200.613 4.330.400 Sofferenze 2.584.294 2.478.976 1.884.687 1.560.561 Incagli 3.097.102 3.135.191 2.511.094 2.172.805 Esposizioni ristrutturate 532.504 441.581 383.786 290.291 Esposizioni scadute 256.329 343.870 421.046 306.743 Esposizioni nette in bonis 39.379.089 40.115.120 42.848.122 43.855.887 Totale esposizione netta 45.849.318 46.514.738 48.048.735 48.186.287 Nell’esercizio 2013 il valore lordo di bilancio dei crediti deteriorati è cresciuto di Euro 1.987,9 milioni pari al 24,17% (+25,66% nel 2012 e +17,36% nel 2011); tenuto conto della variazione del perimetro di consolidamento derivante dall’inserimento nel Gruppo, avvenuto a inizio 2013, di Cassa di Risparmio di Bra con un apporto di crediti dubbi su base lorda di Euro 200,3 milioni, l’incremento ricalcolato su basi omogenee con l’esercizio precedente risulta pari al 21,73%, quindi inferiore all’incremento fatto registrare nell’esercizio precedente. Al 31 marzo 2014, i crediti deteriorati ammontavano, su base lorda, a Euro 10.519,6 milioni (+2,99% rispetto a dicembre 2013), pari al 20,99% del totale dei crediti verso clientela. Gli indici di copertura hanno subito un importante incremento nel corso dell’ultimo triennio: 37,34% al 31 dicembre 2013 rispetto al 36,78% al 31 dicembre 2012 e al 33,85% al 31 dicembre 2011. Nel primo trimestre 2014, il livello di copertura è risultato ulteriormente in crescita rispetto a fine 2013: il 28 FATTORI DI RISCHIO coverage ratio sui crediti dubbi complessivi si è attestato al 38,49%, quindi in incremento rispetto al 2011 di 4,64 punti percentuali. Al 31 marzo 2014 il costo del rischio, inteso come rapporto tra le rettifiche nette su crediti (voce di bilancio 130 a.) del conto economico e gli impieghi netti, è pari a 46 basis point corrispondenti a 185 basis point su base annualizzata; il costo effettivo al 31 dicembre 2013 era pari a 168 basis point (199 basis point al 31 dicembre 2012). Di seguito si riporta una tabella con l’evidenza degli indici di rischiosità e di qualità del credito del Gruppo BPER raffrontati ai valori di settore (perimetro rappresentato dalla classe dimensionale di appartenenza: “banche grandi”). GRUPPO BPER SISTEMA Voci Crediti deteriorati lordi / impieghi lordi Sofferenze lorde / impieghi lordi Incagli lordi / impieghi lordi Esposizioni ristrutturate lorde / impieghi lordi Esposizioni scadute lorde / impieghi lordi Crediti in bonis lordi / impieghi lordi Crediti deteriorati netti / impieghi netti Sofferenze nette / impieghi netti Incagli netti / impieghi netti Esposizioni ristrutturate nette / impieghi netti Esposizioni scadute nette / impieghi netti Crediti in bonis netti / impieghi netti Grado di copertura dei crediti dubbi Grado di copertura delle sofferenze Grado di copertura degli incagli Grado di copertura delle esposizioni ristrutturate Grado di copertura delle esposizioni scadute Grado di copertura dei crediti in bonis Sofferenze nette / patrimonio netto 31.03.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2013* Banche e gruppi bancari italiani 20,99% 20,20% 16,02% 12,91% 15,90% 13,60% 13,40% 11,50% 11,20% 11,56% 10,89% 8,13% 6,53% 8,70% 6,90% 7,20% 6,10% 6,20% 7,63% 7,58% 6,11% 5,15% 5,30% 4,80% 4,20% 3,70% 3,30% 1,25% 1,01% 0,91% 0,61% 1,00% 0,80% 1,00% 0,60% 1,00% 0,55% 0,72% 0,87% 0,62% 1,00% 1,10% 1,10% 1,10% 0,70% 79,01% 79,80% 83,98% 87,09% 84,10% 86,40% 86,60% 88,50% 88,80% 14,11% 13,76% 10,82% 8,99% 10,00% 9,00% 8,70% 7,60% 7,20% 5,64% 5,33% 3,92% 3,24% 4,00% 3,30% 3,50% 3,10% 2,90% 6,75% 6,74% 5,23% 4,51% 4,30% 4,00% 3,40% 3,00% 2,70% 1,16% 0,95% 0,80% 0,60% 0,80% 0,70% 0,80% 0,50% 0,90% 0,56% 0,74% 0,87% 0,64% 0,90% 1,10% 1,00% 1,10% 0,70% 85,89% 86,24% 89,18% 91,01% 90,00% 91,00% 91,30% 92,40% 92,80% 38,49% 37,34% 36,78% 33,85% 41,80% 37,30% 38,80% 36,70% 39,20% 55,39% 54,97% 54,87% 52,84% 56,90% 55,00% 54,60% 52,20% 55,70% 19,04% 18,17% 19,99% 16,77% 25,30% 22,00% 23,20% 23,10% 21,30% 15,02% 13,84% 17,46% 6,08% 25,60% 14,00% 22,40% 17,00% 17,40% 6,85% 5,91% 5,74% 3,32% 10,90% 9,70% 9,40% 7,50% 8,30% 0,53% 0,56% 0,66% 0,67% 0,70% 0,60% 0,60% 0,50% 0,60% 63,10% 61,47% 46,39% 39,70% n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. *Fonte: Banca d’Italia. Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 1 maggio 2014 **Fonte: Banca d’Italia. Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 5 aprile 2013 *** Fonte: Banca d’Italia, Relazione annuale, 31 maggio 2013 29 31.12.2013* Banche Grandi 31.12.2012** Banche e gruppi bancari italiani 31.12.2012** Banche Grandi 31.12.2011*** Banche e gruppi bancari italiani FATTORI DI RISCHIO Il significativo incremento dei crediti deteriorati e, in particolare, delle sofferenze e degli incagli è ascrivibile a diversi fattori. La principale causa è certamente riconducibile alla congiuntura economica particolarmente negativa, che si è protratta a lungo nel tempo e che continua a manifestare i propri effetti. Inoltre, in tale contesto, rispetto alle banche appartenenti alla medesima classe dimensionale (“banche grandi”), si evidenzia che il Gruppo BPER, per la sua natura di realtà fortemente radicata sul territorio, risulta esposto in misura superiore nei confronti del settore industriale delle piccole e medie imprese e del settore privato, verso le quali il Gruppo ha continuato a fornire la propria attenzione e il sostegno in misura superiore alla media del settore. Inoltre, si evidenzia che al suddetto incremento dei crediti deteriorati hanno anche contribuito gli effetti del recepimento degli standard tecnici proposti in merito dall’EBA. Infatti, al fine di garantire l’omogeneità di classificazione a livello europeo delle esposizioni creditizie, in data 21 ottobre 2013 l’EBA ha emanato la bozza finale di uno specifico technical standard, nell’ambito del quale ha fornito la definizione di non performing exposures. Nello stesso documento, l’EBA ha anche fornito la definizione della cosiddetta forbearance. Per misure di forbearance (“concessioni”) si intendono quelle modifiche degli originari termini e condizioni contrattuali, ovvero il rifinanziamento totale o parziale del debito, concesse a un debitore esclusivamente in ragione di, o per prevenire, un suo stato di difficoltà finanziaria che potrebbe esercitare effetti negativi sulla sua capacità di adempiere agli impegni contrattuali per come originariamente assunti, e che non sarebbero state concesse ad altro debitore con analogo profilo di rischio ma non in difficoltà finanziaria. Va considerata come modifica anche il caso di escussione di garanzia per l’adempimento di pagamenti, ove ciò comporti nuova concessione. Le concessioni devono essere identificate a livello di singola linea di credito (forborne exposures) e possono riguardare esposizioni di debitori classificati sia in bonis che in status non performing. In ogni caso, le esposizioni rinegoziate non devono essere considerate forborne quando il debitore non si trova in una situazione di difficoltà finanziaria. A titolo esemplificativo, sono considerate misure di forbearance concessioni su esposizioni non performing (o che lo sarebbero diventate in assenza delle stesse), rifinanziamenti utilizzati dai clienti per il rimborso di altre esposizioni già classificate come non performing, modifiche contrattuali che comportano una cancellazione totale o parziale del debito; rientrano per definizione nell’ambito delle esposizioni forborne i crediti ristrutturati. Il Gruppo BPER, già attento a considerare eventuali misure agevolative nel processo di monitoraggio del credito, ha recentemente integrato la policy di Gruppo per il governo del rischio di credito, introducendo la definizione di forbearance in conformità con quanto previsto dai nuovi standard EBA/ITS/13. In tale condizione di fatto, l’adeguamento della normativa interna non ha avuto effetti sulla classificazione dei crediti. La tabella seguente mostra l’esposizione in forbearance del Gruppo BPER al 31 dicembre 2013: (in milioni) Stato non performing performing Totale Esposizioni in bilancio 2.145 1.592 3.737 Esposizioni fuori bilancio 357 34 391 30 Totale esposizioni 2.502 1.626 4.128 FATTORI DI RISCHIO Con riferimento al 31 dicembre 2013, nell’ambito delle attività legate all’Asset Quality Review, il Gruppo BPER ha identificato le esposizioni forborne applicando il perimetro esteso previsto dalla normativa EBA ed adottando opportuni indicatori interni finalizzati ad identificare ancor più puntualmente le concessioni accordate a debitori in situazione di difficoltà finanziaria. Si evidenzia che, alla Data del Documento di Registrazione, i dati relativi alla forbearance al 31marzo 2014 non sono disponibili. Infine, si segnala che il Gruppo BPER negli esercizi 2013, 2012 e 2011 ha posto in essere alcune operazioni di cartolarizzazione e altre operazioni finanziarie volte al recupero del credito deteriorato, al fine di un ridimensionamento degli stock, oltre ad un’ottimizzazione dei costi diretti collegati alla gestione delle posizioni stesse. Per ulteriori informazioni, si rinvia alla relazione sulla gestione contenuta nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2013. Grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per settore di attività Per quanto riguarda le imprese non finanziarie, l’esposizione del Gruppo BPER al 31 dicembre 2013 è rivolta principalmente alle imprese manifatturiere (16,18%), di costruzioni (12,11%) e del commercio all’ingrosso e al dettaglio (11,56%), mentre i finanziamenti a privati rappresentano il 22,94% del totale degli impieghi netti. Grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per area geografica La seguente tabella illustra il grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per area geografica: % su impieghi lordi al 31/03/14 % su impieghi lordi al 31/12/13 Nord- ovest AREA 9,90% 10,20% Nord-est 44,50% 44,60% Centro 7,20% 7,10% Sud 21,80% 21,70% Isole 16,60% 16,40% 100% 100% Totale Gruppo In relazione a quanto precede, si evidenzia che il Gruppo BPER gestisce il rischio di inadempimento delle controparti finanziate valutando la capacità di rimborso delle stesse in relazione alla redditività delle attività che generano i flussi necessari al rimborso del debito e del valore degli immobili e delle garanzie collaterali. Le condizioni di mercato sopraindicate potrebbero comportare anche una riduzione del valore degli immobili e delle garanzie ricevute e/o l’impossibilità, da parte dei clienti, di integrare le garanzie prestate a seguito della loro diminuzione di valore, oppure una modifica dei parametri osservati nel monitoraggio del credito, legati alla difficoltà nel rimborso del credito. I rischi citati possono acuirsi in presenza di dinamiche congiunturali particolarmente sfavorevoli, con conseguenti effetti negativi sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati del Gruppo BPER. Un peggioramento della qualità del credito espone il Gruppo BPER al rischio di un possibile incremento delle “Rettifiche nette di valore su esposizioni deteriorate” con conseguente riduzione degli utili distribuibili dall’Emittente. Inoltre, una diminuzione della redditività potrà determinare una minore capacità di autofinanziamento, con conseguenti possibili effetti sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo BPER. Per ulteriori informazioni, cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione. 31 FATTORI DI RISCHIO 1.5 Rischi connessi alla variazione delle assunzioni sottostanti il Piano Industriale 2012-2014, dei dati previsionali ivi previsti e all’aggiornamento e/o estensione dello stesso In data 13 marzo 2012, il Consiglio di Amministrazione di BPER ha approvato il Piano Industriale 2012–2014, destinato a indirizzare l’attività del Gruppo BPER nel triennio 2012–2014. In particolare, in continuità con le strategie poste in essere da BPER, il Piano Industriale 2012-2014 si pone, quale obiettivo principale, lo sviluppo di una redditività adeguata e sostenibile nel tempo, realizzata attraverso (i) maggior efficienza ed aumento dei ricavi; (ii) contenimento della base dei costi; (iii) rafforzamento della macchina operativa di Gruppo, nel rispetto del forte radicamento territoriale che ha sempre contraddistinto il Gruppo BPER. Le principali azioni previste dal Piano industriale 2012-2014 possono essere distinte in due macrocategorie: azioni straordinarie ed azioni ordinarie, declinate originariamente in n. 82 progetti, di cui n. 68 ordinari e n. 14 straordinari. Alla Data del Documento di Registrazione, i n. 82 progetti originari previsti nel Master Plan del piano sono stati rideterminati in n. 73 per l’accorpamento di n. 4 azioni e lo spostamento di altre n. 5 azioni fuori dall’arco temporale 2012-2014. Per ciò che riguarda la realizzazione e l’avanzamento dei progetti originari, al 31 marzo 2014, n. 49 azioni sono in corso, n. 12 sono da avviare (prevalentemente nell’ambito commerciale), mentre n. 9 risultano già concluse (fra queste tutte le operazioni di incorporazione in BPER). Tra le più rilevanti, comprese quelle già realizzate, si segnalano: • integrazione di Meliorbanca S.p.A. (realizzata nel 2012); • fusione per incorporazione nella Capogruppo di Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila S.p.A. (“CARISPAQ”), Banca Popolare di Lanciano e Sulmona S.p.A. (“BPLS”) e Banca Popolare di Aprilia S.p.A. (“BPA”); • nuovo modello di governo della Capogruppo (realizzato nel 2012): istituzione delle figure del CRO (Chief Risk Officer), CLO (Chief Lending Officer), COO (Chief Operating Officer) e CFO (Chief Financial Officer), per garantire un maggior presidio dei rischi aziendali ed il potenziamento delle attività di gestione del credito; • ottimizzazione/razionalizzazione delle filiali sulla Penisola (dal 2012 al 31 marzo 2014 risultano chiuse n. 35 filiali di cui n. 32 riferibili alla Capogruppo); • nuovo modello di governo delle Banche del Gruppo (iniziato nel 2012): è in fase di completamento il recepimento del nuovo modello organizzativo delle Banche del Gruppo BPER escluse dalle operazioni di fusione, finalizzato ad un maggiore orientamento al business e ad un aumento della velocità di attuazione delle linee guida di Capogruppo, con particolare attenzione alle funzioni commerciali e di credito; • progetto “Gestione industrializzata delle sofferenze di Gruppo” (iniziato nel 2012); • valorizzazione della strategia multicanale; • programma “Basilea II”: il Gruppo BPER ha avviato già nel corso del 2007 il Programma Basilea II, che si trova ora nella sua fase conclusiva, dedicato all’ottimizzazione ed alla manutenzione ordinaria del sistema IRB (Internal Rating Based) sotto l’aspetto organizzativo, metodologico ed informatico; • accordo sindacale per il personale: in data 9 aprile 2013, si è conclusa la fase di verifica con le Organizzazioni Sindacali in merito alla “Manovra sul Personale” di cui all’Accordo quadro di Gruppo sottoscritto in data 15 settembre 2012, volto a semplificare l'organizzazione del Gruppo e a ridurre in modo strutturale i costi operativi nel loro complesso. Obiettivo principale dell’accordo consisteva nella riduzione degli organici nella misura complessivamente definita di n. 450 unità, tramite l’adesione volontaria al piano di incentivo all’esodo e l’accesso al Fondo di sostegno al reddito di settore. In sede di conclusione della suddetta fase di verifica è stato 32 FATTORI DI RISCHIO allungato il periodo di adesione di 4 mesi, sino al 31 ottobre 2016, con l’incremento conseguente degli aderenti ed un maggiore costo accertato a bilancio consolidato 2013 per Euro 11,3 milioni. Le previsioni contenute nel Piano Industriale 2012-2014 prendevano in considerazione uno scenario macroeconomico significativamente diverso rispetto a quello effettivamente verificatosi a causa del prolungato andamento negativo del ciclo economico e delle tensioni sui mercati creditizi e finanziari che si sono riflessi in una contrazione della domanda di finanziamento e in un forte deterioramento della qualità del portafoglio crediti. Pur in tale contesto, nel corso del 2013 il Gruppo BPER è stato in grado di mantenere un soddisfacente livello di ricavi e contenere la base dei costi, raggiungendo sostanzialmente gli obiettivi prefissati nel Piano Industriale 2012-2014 per lo specifico esercizio, in termini di redditività operativa, mentre si evidenzia un rilevante scostamento del risultato netto, a causa di rettifiche su crediti e altre attività significativamente superiori alle attese. Al 31 marzo 2014, il Gruppo BPER ha realizzato un utile trimestrale di Euro 31,2 milioni confermando una buona tenuta del livello dei ricavi caratteristici e il contenimento dei costi relativi alla gestione ordinaria. La redditività della gestione caratteristica (ricavi – costi), condizionata dal negativo andamento macro-economico e da tassi a livelli sensibilmente inferiori rispetto alle stime iniziali, è solo parzialmente in linea con le aspettative di Piano Industriale, seppur con una compensazione di differenze tra ricavi e costi. Per l’esercizio in corso, l’andamento gestionale del Gruppo BPER, consuntivato alla Data del Documento di Registrazione, prevede una redditività operativa sostanzialmente coerente con il risultato previsto nel Piano Industriale, mentre si prevede che l’utile netto evidenzi uno scostamento significativo rispetto all’analogo dato di Piano Industriale (pari a Euro 348 milioni) a causa di accantonamenti su crediti superiori a quanto in precedenza stimato. Per l’esercizio 2014 gli esiti dell’Asset Quality Review, di difficile quantificazione alla Data del Documento di Registrazione, e la presenza di uno scenario ancora permeato da elementi di incertezza, in particolare per quanto attiene il costo del credito, rendono difficile l’analisi dei risultati prospettici e il raggiungimento delle previsioni contenute nel Piano Industriale 2012-2014. Pertanto, alla Data del Documento di Registrazione, gli obiettivi previsti nel Piano Industriale e, in particolare, l’obiettivo previsto in termini di utile netto, pari a Euro 348 milioni, non si ritengono più validi. In tale contesto, in data 6 maggio 2014 il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente, pur riconoscendo la validità delle principali assunzioni del Piano, ha ritenuto necessario considerare una revisione delle dinamiche prospettiche di alcune variabili di base, sulla base delle quali ha aggiornato le previsioni estendendole su un orizzonte temporale fino al 2017. Sulla base dello scenario di riferimento atteso, il Gruppo BPER si pone l’obiettivo di raggiungere un return on tangible equity (ROTE) al 2017 superiore al 9%, tenendo anche conto dell’Aumento di Capitale. Si evidenzia che, alla Data del Documento di Registrazione, non sono disponibili le informazioni sullo sviluppo del Common Equity Tier 1 Ratio con riferimento al 2017. Per quanto attiene le dinamiche dei ratio patrimoniali di Gruppo si evidenzia che al 31 dicembre 2013 il Core Tier 1 Ratio, calcolato ai sensi della normativa vigente fino a tale data (Basilea 2), si quantificava pari all’8,56% e che il Common Equity Tier 1 Ratio, calcolato al 31 marzo 2014 ai sensi del regime transitorio (Phased in) della normativa ora vigente (Basilea 3), si quantificava pari al 9,24%, stimato in regime di piena applicazione (Fully Phased) pari all’8,75%, superiore al limite dell’8% previsto dalla normativa e degli obiettivi del Piano industriale 2012-2014 (8,40%). Inoltre, si evidenzia che, alla Data del Documento di Registrazione, l’Emittente non ha ancora adottato un nuovo piano industriale per il triennio 2015-2017. Tale piano industriale, di cui è prevista la presentazione all’inizio dell’esercizio 2015, avrà, tra gli altri, l’obiettivo di ridisegnare e innovare il 33 FATTORI DI RISCHIO modello distributivo di Gruppo BPER e di ridurre in modo strutturale i costi operativi al fine di raggiungere un adeguato e sostenibile livello di redditività. Va infine sottolineato che in merito agli eventuali effetti che sul Dato Previsionale potrebbero derivare dall'esito del Comprehensive Assessment e, nello specifico, dal processo di Asset Quality Review condotto dalla Banca Centrale Europea (BCE) in collaborazione con la Banca d’Italia e dallo stress test condotto dall'Autorità Bancaria Europea (EBA) in coordinamento con la BCE, le Autorità di Vigilanza nazionali, l’European Systemic Board e la Commissione dell’Unione Europea, qualora emergessero evidenze che la Banca non soddisfa i parametri di patrimonializzazione fissati dall'EBA, l’Autorità di Vigilanza potrebbe richiedere l’adozione di misure volte a colmare i deficit di capitale rilevati, con conseguenti possibili effetti pregiudizievoli sulla propria situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo. Per ulteriori informazioni, cfr. Capitolo VII e Capitolo VIII, del Documento di Registrazione. 1.6 Rischi finanziari e operativi Premessa Il Gruppo BPER dispone di una struttura organizzativa, di processi aziendali, di risorse umane e di competenze e metodologie/strumenti per l’identificazione, il monitoraggio, il controllo e la gestione dei diversi rischi che ne caratterizzano l’attività (quali in particolare modo, il rischio di credito, il rischio di mercato, il rischio di tasso di interesse, il rischio di controparte, il rischio di concentrazione, il rischio di liquidità, il rischio operativo, il rischio strategico, il rischio reputazionale, il rischio relativo a operazioni di cartolarizzazione, il rischio di non conformità e il rischio partecipazioni). L’intero processo di gestione e controllo del rischio è coordinato da BPER, nella duplice veste di Capogruppo e di società presso cui sono accentrate funzioni di interesse comune per il Gruppo BPER. In particolare la Capogruppo, esercita attività di indirizzo e coordinamento su aspetti strategici, gestionali e sul sistema di controllo interno. A tal riguardo, si segnala che l’Emittente ha provveduto a effettuare una valutazione degli interventi di adeguamento in materia di governo societario al fine di recepire il primo aggiornamento alla Circolare di Banca d’Italia n. 285/2013 emanato in data 6 maggio 2014 dall’Autorità di Vigilanza, e sta pianificandone l’attuazione nei tempi previsti. Tale attività è finalizzata a rimuovere carenze nella gestione dei sistemi di controllo interno nei confronti delle società e strutture del Gruppo che potrebbero avere conseguenti impatti negativi sulla situazione economica patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Con specifico riferimento alle novità regolamentari introdotte con l’emanazione del 15° aggiornamento della Circolare Banca d’Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 nonché delle Disposizioni di Vigilanza, si segnala che alla Data del Documento di Registrazione, è in corso di implementazione un apposito piano di interventi che coinvolgerà la struttura organizzativa, le responsabilità e i compiti della funzione di Risk Management, fin lizzato a garantire la piena conformità alle citate disposizioni; gli interventi principali riguardano l’adeguamento del vigente Risk Appetite Framework alle nuove disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza, lo sviluppo di un processo di gestione delle operazioni di maggior rilievo, la predisposizione di specifiche policy di gestione del rischio di controparte, del rischio reputazionale e del rischio strategico nonché la definizione del processo di valutazione dell’adeguatezza del processo di recupero dei crediti. Alcune delle metodologie utilizzate per monitorare e gestire tali rischi comportano l’osservazione dell’andamento storico del mercato e l’utilizzo di modelli statistici per l’identificazione, il monitoraggio, il controllo e la gestione dei rischi. Qualora le osservazioni storiche e le suddette metodologie non dovessero rivelarsi adeguate, il Gruppo BPER potrebbe essere esposto a possibili effetti pregiudizievoli sulla propria situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici. Per ulteriori informazioni, cfr. Capitolo V del Documento di Registrazione. Rischio di mercato 34 FATTORI DI RISCHIO Il Gruppo BPER è esposto al rischio che il valore di un’attività (o passività) finanziaria diminuisca (o aumenti) a causa dell’andamento di fattori di mercato, quali corsi azionari, tassi di interesse, tasso di inflazione, tassi di cambio e loro volatilità (rischio generico) o per il verificarsi di fattori che compromettano la capacità di rimborso dell’emittente (rischio specifico). Il rischio di mercato si manifesta sia relativamente al portafoglio di negoziazione (trading book), comprendente gli strumenti finanziari di negoziazione e gli strumenti derivati ad essi collegati, sia al portafoglio bancario (banking book), che comprende le attività e passività finanziarie diverse da quelle costituenti il trading book. I rischi di mercato relativi al portafoglio di negoziazione, vengono misurati tramite il “Valore a Rischio” (Value-at-Risk o VaR). Dato un portafoglio di strumenti finanziari, il VaR esprime la massima perdita potenziale derivante da movimenti sfavorevoli dei parametri di mercato in un determinato orizzonte temporale e con una definita probabilità. I parametri di mercato presi in considerazione, sono i tassi di interesse, i tassi di cambio, i prezzi di azioni, indici e fondi e gli spread di credito impliciti nei prestiti obbligazionari. Nel corso del 2013, il VaR medio si è attestato a Euro 2,5 milioni (VaR 99% a 1 giorno). L’attività di arbitraggio e l’attività speculativa di breve periodo su strumenti derivati quotati assumono valenza marginale rispetto all’attività di portafoglio in proprio. La strategia sottostante alla negoziazione di questi strumenti finanziari si pone l’obiettivo di massimizzare il profilo complessivo di rischio/rendimento attraverso un’opportuna diversificazione degli investimenti. BPER svolge attività speculativa di medio periodo sui mercati azionari quotati, su derivati su materie prime, su quote di fondi comuni e, marginalmente, su fondi speculativi. Tale attività risulta, comunque, residuale rispetto all’operatività sui mercati obbligazionari. Nonostante il limitato ricorso all’attività di negoziazione da parte del Gruppo, non è possibile escludere che, a fronte dell’andamento di fattori di mercato, quali i corsi azionari, il tasso di inflazione, i tassi di interesse, i tassi di cambio, e la loro volatilità, nonché dell’andamento del merito creditizio del relativo emittente, la diminuzione del valore di un’attività o l’incremento del valore di una passività finanziaria determini possibili effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria di BPER e/o del Gruppo. Per ulteriori informazioni, cfr. Capitolo V del Documento di Registrazione. (a) Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi d’interesse I risultati di BPER sono influenzati dall’andamento e dalla fluttuazione dei tassi d’interesse principalmente in Europa, mercato nel quale il Gruppo BPER svolge prevalentemente la propria attività. In particolare, i risultati delle operazioni bancarie e di finanziamento dipendono dalla gestione dell’esposizione ai tassi d’interesse del Gruppo BPER stesso, vale a dire dal rapporto esistente tra le variazioni dei tassi d’interesse dei mercati di riferimento e quelle del margine d’interesse. In particolare, la riduzione dei tassi di interesse può comportare una riduzione del costo di finanziamento del Gruppo BPER in misura minore rispetto alla riduzione del rendimento degli attivi a causa, per esempio, di una mancata corrispondenza tra le scadenze delle attività e delle passività che sono influenzate dalla variazione dei tassi di interesse oppure di una mancata corrispondenza tra il grado di sensibilità alle variazione dei tassi tra attività e passività con una scadenza simile. Un eventuale disallineamento tra gli interessi attivi maturati dal Gruppo BPER e quelli passivi dovuti dallo stesso (in assenza di idonee politiche di trasformazione delle scadenze e di idonei strumenti di protezione a fronte di tale disallineamento), potrebbe avere effetti significativi sulla posizione finanziaria ed i risultati economici del Gruppo BPER. Nella tabella seguente sono riportate le rilevazioni puntuali al 31 dicembre 2013 del valore del portafoglio di negoziazione, in migliaia di Euro, a fronte di uno shift parallelo di +/- 100 basis point (analisi di sensitività). 35 FATTORI DI RISCHIO +100 b.p. -100 b.p. (5.156) (5.086) 31 dic 2013 31 dic 2012 2.284 5.435 Si riportano, di seguito, i dati puntuali al 31 dicembre 2013 ed andamentali (minimo, medio, massimo) dell'anno di reporting gestionale relativi al delta margine di interesse del banking book, in migliaia di Euro, a fronte di uno shift parallelo di +/- 50 basis point e +/- 100 basis point. +50 b.p. 31 dicem bre 2013 (866) variazione massima 6.588 variazione minima (140) variazione media 31 dicem bre 2012 -50 b.p. 6.574 14.240 1.579 1.402 6.105 (3.894) 7.658 +100 b.p. -100 b.p. 31 dicembre 2013 variazione massima variazione minima variazione media (315.000) 375.868 (424.827) 472.324 (315.000) 368.317 (344.130) 413.120 31 dicembre 2012 (345.115) 389.962 (b) Rischi connessi all’andamento dei mercati finanziari I risultati del Gruppo BPER dipendono in misura moderata dall’andamento dei mercati finanziari. In particolare, lo sfavorevole andamento dei mercati finanziari può condizionare: (i) i flussi di collocamento dei prodotti di risparmio gestito ed amministrato, con conseguenti impatti negativi sui livelli delle commissioni percepite; (ii) le commissioni di gestione per via del minore valore degli attivi (effetto diretto) e per i riscatti eventualmente indotti dalle insoddisfacenti performance (effetto indiretto); (iii) i risultati del portafoglio bancario e del portafoglio di negoziazione. Il Gruppo BPER è esposto anche alle variazioni del merito creditizio sul portafoglio titoli e sugli strumenti finanziari derivati. Con riferimento alle passività finanziarie oggetto di propria emissione, consistenti, in particolare in emissioni senior unsecured di tipo plain vanilla, si segnala che l’esposizione al rischio di variazioni inattese del merito creditizio di BPER appare modesta in considerazione della contenuta durata finanziaria delle passività finanziarie valutate al fair value. (c) Rischi connessi a prodotti strutturati emessi da terzi ed in posizione presso il Gruppo Al 31 dicembre 2013, le principali posizioni in titoli strutturati di credito emessi da terzi (da intendersi come emessi da soggetti estranei alle operazioni originate dalle società appartenenti al Gruppo BPER) sono rappresentate da titoli asset backed securities (ABS) e collateralised debt obligations (CDO), riconducibili esclusivamente a prodotti acquistati anteriormente alla crisi dei mercati finanziari. 36 FATTORI DI RISCHIO L’esposizione complessiva verso tali prodotti ammonta a circa Euro 83 milioni, pari a circa lo 0,97% del portafoglio complessivo rappresentato da titoli di debito; il relativo fair value è pari a Euro 64 milioni. L’esposizione complessiva ha natura performing, fatta eccezione per alcune modeste esposizioni già pressoché interamente svalutate. Al 31 marzo 2014, l’esposizione complessiva ammonta a Euro 70 milioni, con un fair value pari a Euro 52 milioni. Rischio di liquidità Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo BPER non riesca a far fronte alle proprie obbligazioni di pagamento, certe o previste con ragionevole certezza. Le manifestazioni di tale rischio sono normalmente declinate nel funding liquidity risk, ossia il rischio di non essere in grado di far fronte ai propri impegni di pagamento e alle proprie obbligazioni in modo efficiente per incapacità a reperire fondi, senza pregiudicare la propria attività caratteristica e/o la propria situazione finanziaria, e nel market liquidity risk, ossia il rischio di non essere in grado di liquidare un asset, se non a costo di incorrere in perdite in conto capitale, a causa della scarsa profondità del mercato di riferimento e/o in conseguenza dei tempi necessari per realizzare l’operazione. Alla Data del Documento di Registrazione, l’Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity risk comportino un rischio apprezzabile, in considerazione del proprio profilo di liquidità. La reperibilità a condizioni favorevoli della liquidità destinata allo svolgimento delle varie attività nonché la possibilità di accedere a finanziamenti a lungo termine sono essenziali per il raggiungimento degli obiettivi strategici del Gruppo BPER. In particolare, la liquidità e i finanziamenti a lungo termine sono essenziali affinché l’Emittente sia nelle condizioni di far fronte agli impegni di pagamento per cassa o per consegna, previsti o imprevisti, in modo da non pregiudicare l’operatività corrente o la situazione finanziaria del Gruppo BPER. Il reperimento di liquidità da parte del Gruppo BPER potrebbe essere pregiudicato dall’incapacità del Gruppo BPER stesso di avere accesso al mercato del debito, dall’incapacità di vendere i propri beni o di liquidare/rifinanziare i propri investimenti. Detti eventi potrebbero manifestarsi a causa del peggioramento delle condizioni di mercato, della sfiducia nei mercati finanziari, di incertezze e speculazioni relative alla solvibilità dei partecipanti al mercato, del peggioramento dei rating ovvero di problemi operativi relativi a terze parti. Una limitata capacità di reperire sul mercato la liquidità necessaria a condizioni favorevoli ovvero la difficoltà di accesso a finanziamenti a lungo termine a condizioni favorevoli potrebbero avere effetti negativi sui risultati e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo BPER. Il Loan to Deposit Ratio di BPER, a livello consolidato, per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 era pari rispettivamente al 99,3%, 101,8% e 99,2%. Le stime del Liquidity Coverage Ratio di BPER, a livello consolidato, evidenziavano dati superiori al 100% per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, nonché al 31 marzo 2014. Le stime del Net Stable Funding Ratio di BPER, a livello consolidato, evidenziavano dati in linea o superiori al 100% per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, nonché al 31 marzo 2014. Alla Data del Documento di Registrazione sono in corso le attività evolutive relative alla determinazione degli indicatori di liquidità Liquidity Coverage Ratio (LCR) e Net Stable Funding Ratio (NSFR) introdotti dal Comitato di Basilea, finalizzate al pieno rispetto della normativa di vigilanza vigente. Pertanto, alla Data del Documento di Registrazione, sono disponibili unicamente delle valutazioni gestionali (l’obbligo di prima segnalazione secondo quanto previsto dalla regolamentazione europea nota come CRR I/CRD IV, è stato infatti spostato al 30 giugno 2014) che evidenziano, al 31 marzo 2014, un livello superiore al 100% per entrambi gli indicatori. In particolare, l’attività del Gruppo BPER potrebbe essere influenzata negativamente da tensioni che dovessero presentarsi nel reperimento della liquidità sul mercato (sia istituzionale che retail). Nell’ambito della propria attività, il Gruppo BPER ricorre anche al finanziamento presso la BCE. In particolare, l’esposizione del Gruppo alla BCE in termini di linee di finanziamento per LTRO era pari, al 31 dicembre 2013, a nominali Euro 4,545 miliardi, con scadenze previste in data gennaio 2015 37 FATTORI DI RISCHIO (Euro 2,485 miliardi) e febbraio 2015 (Euro 2,060 miliardi). Eventuali cambiamenti sfavorevoli nelle politiche di finanziamento stabilite dalla BCE, ivi incluse eventuali modifiche dei criteri di individuazione delle tipologie di attivi ammessi con finalità di garanzia e/o delle relative valutazioni, potrebbero incidere sull’attività con conseguenti effetti negativi sui risultati operativi e sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo BPER. Nel corso del primo trimestre 2014 è stato effettuato un rimborso parziale dell’operazione LTRO con scadenza gennaio 2015 per Euro 750 milioni. L’esposizione del Gruppo BPER al 31 maggio 2014 è quindi pari a nominali Euro 3,795 miliardi (Euro 1,735 miliardi con scadenza gennaio 2015 e Euro 2,060 miliardi con scadenza febbraio 2015). Al 31 maggio 2014, risultano presenti, presso la Tesoreria accentrata, importanti risorse riferibili a titoli rifinanziabili presso la BCE, quantificabili in un ammontare complessivo, al netto dei margini di garanzia previsti, di Euro 11.849 milioni, di cui Euro 3.778 milioni non impegnati. In data 24 febbraio 2014, è stata riaperta per ulteriori Euro 250 milioni, la terza emissione di obbligazioni bancarie garantite, a tasso fisso e con tenor 5 anni, già collocata sul mercato il 15 ottobre 2013. A seguito di tale emissione, il nominale totale della Serie 3 è pari a Euro 1 miliardo. Per ulteriori informazioni, cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione. Rischio operativo Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dalla inadeguatezza o dal non corretto funzionamento delle procedure aziendali, da errori o carenze delle risorse umane e dei sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Il rischio operativo include anche il rischio legale, ma non il rischio strategico e reputazionale. Tra le fonti principali del rischio operativo rientrano statisticamente: il mancato rispetto di prassi operative, le frodi (interne ed esterne), gli errori, la sicurezza informatica, i danni causati dagli eventi esterni ambientali. Per ulteriori informazioni in merito, si rinvia alla nota integrativa del bilancio consolidato per il periodo chiuso al 31 dicembre 2013 (inclusa mediante riferimento nel Documento di Registrazione). Il Gruppo BPER dispone di una procedura di Gruppo volta alla raccolta ed archiviazione delle perdite operative derivanti dalla propria operatività, il cui utilizzo a fini gestionali, integrato con le risultanze derivanti dalle attività di self assessment sull’esposizione ai rischi operativi, è finalizzato alla prevenzione e/o alla limitazione dei possibili effetti negativi rilevanti derivanti dagli stessi rischi. In aggiunta alle attività di mitigazione descritte, sono adottate politiche di trasferimento dei rischi mediante la stipula di polizze con compagnie assicurative. La misurazione del rischio operativo utilizza il metodo Standardizzato (TSA) per determinare i requisiti patrimoniali delle banche italiane che utilizzano il sistema informativo del Gruppo BPER (esclusa quindi solo Cassa di Risparmio di Bra). Per tutte le altre entità appartenenti al Gruppo BPER continua ad essere applicato il metodo base (BIA). Nonostante il Gruppo abbia in essere le predette attività di gestione e controllo, in considerazione del rilievo dei sistemi informatici sulle attività svolte, l’eventuale verificarsi di uno o più di tali rischi potrebbe avere effetti pregiudizievoli sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati del Gruppo BPER. Per ulteriori informazioni, cfr. Capitolo V del Documento di Registrazione. Rischio di controparte Il Gruppo BPER negozia contratti derivati su un’ampia varietà di sottostanti, quali tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi in indici azionari, commodity (metalli preziosi, metalli base, petrolio e materie energetiche), sia con controparti nel settore dei servizi finanziari, banche commerciali, banche d’investimento, fondi e altri clienti istituzionali, sia con altri clienti non istituzionali del Gruppo BPER. Con riferimento all’operatività in derivati del Gruppo BPER, il fair value dei derivati iscritti tra 38 FATTORI DI RISCHIO le attività finanziarie detenute per la negoziazione al 31 dicembre 2013, ammonta a Euro 191 milioni. Alla stessa data il fair value dei derivati rilevati tra le passività finanziarie di negoziazione ammonta a Euro 150 milioni. Al 31 marzo 2014, tali valori sono pari rispettivamente a Euro 216 milioni e a Euro 186 milioni. Tali operazioni espongono il Gruppo BPER, oltre che a rischi di mercato e a rischi operativi, anche al rischio che la controparte dei contratti derivati sia inadempiente alle proprie obbligazioni o divenga insolvente prima della scadenza del relativo contratto, quando BPER ovvero una società del Gruppo BPER vanta ancora un diritto di credito nei confronti di tale controparte. Tale rischio, che si è accentuato a seguito della volatilità dei mercati finanziari, può rivelarsi ulteriormente pregiudizievole qualora le garanzie collaterali (collateral), eventualmente detenute da BPER ovvero da una società del Gruppo BPER, non vengano realizzate o liquidate ad un valore sufficiente a coprire l’esposizione nei confronti della relativa controparte. I rischi di controparte associati all’operatività in derivati sono presidiati dal Gruppo BPER attraverso la definizione di linee guida e policies per la gestione, misurazione e controllo dei rischi. Tuttavia, l’eventuale inadempimento delle controparti alle obbligazioni assunte ai sensi dei contratti derivati stipulati con BPER ovvero con una società del Gruppo BPER e/o il realizzo o la liquidazione delle relative garanzie collaterali, ove presenti, a valori non sufficienti, potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo BPER. Per ulteriori informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo BPER, cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione 1.7 Rischi connessi all’esposizione del Gruppo al debito sovrano Il Gruppo BPER risulta esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi, in particolare l’Italia. Al 31 dicembre 2013, l’esposizione complessiva nei confronti dei soli governi, in termini di valore nominale ammonta a Euro 6.145 milioni, corrispondente a un valore di bilancio pari a Euro 6.573 milioni (10,64% del totale attivo), che risulta sostanzialmente in linea con il relativo fair value, pari ad Euro 6.606 milioni. Al 31 marzo 2014, la predetta esposizione nei confronti del debito sovrano relativa ai soli governi corrisponde a un valore di bilancio pari a Euro 6.175 milioni (10,17% del totale dell’attivo), cui Euro 6.003 milioni riferiti a titoli governativi italiani, pari al 97,21% del totale e al 9,89% del totale attivo. Al 31 marzo 2014, relativamente al portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza (“HTM”), la differenza tra il fair value ed il valore di bilancio risulta positiva (“riserva implicita”) per Euro 108,9 milioni. In conformità a tali indicazioni, si riporta, di seguito, un prospetto riassuntivo delle informazioni rilevanti sulle esposizioni del Gruppo BPER verso l’aggregato in argomento, al 31 dicembre 2013. 39 FATTORI DI RISCHIO Titoli di debito Emittente Rating Cat. Valore di Bilancio Valore Nominale Fair Value Riserva AFS % (in migliaia di Euro) Governi: Italia 6.145.540 6.573.260 6.606.742 74.967 99,96% 5.828.753 6.257.525 6.290.905 75.960 95,16% HFT 476.404 501.301 501.302 # CFV 25.020 29.979 29.979 # AFS 4.629.459 4.946.853 4.946.853 75.960 HTM 697.870 779.392 812.771 # - - - # 110.000 108.486 108.486 860 - - - # BBB+ L/R Belgio AA HFT Olanda CFV - - - # AFS 110.000 108.486 108.486 860 HTM - - - # L/R - - - # AAA 57.500 55.600 55.600 (2.260) HFT - - - # CFV - - - # AFS 57.500 55.600 55.600 (2.260) HTM - - - # L/R Germania Spagna - - - # 50.002 48.775 48.775 281 HFT 25.002 24.388 24.388 # CFV - - - # AAA AFS 25.000 24.387 24.387 281 HTM - - - # L/R - - - # 35.000 37.444 37.799 276 20.000 21.898 21.899 # BBB HFT CFV - - - # AFS 10.000 10.539 10.539 276 HTM 5.000 5.007 5.361 # - - - # L/R Austria AAA 20.768 20.496 20.596 279 HFT 4.268 4.164 4.164 # CFV - - - # AFS 11.500 11.274 11.274 279 HTM 5.000 5.058 5.158 # L/R Irlanda BBB+ HFT - - - # 18.000 19.318 19.330 105 - - - # 40 1,65% 0,85% 0,74% 0,57% 0,31% 0,29% FATTORI DI RISCHIO CFV - - - # AFS 8.000 8.934 8.934 105 HTM 10.000 10.384 10.396 # - - - # 10.000 10.254 9.890 - L/R Portogallo BB+ HFT - - - # CFV - - - # AFS - - - - HTM 10.000 10.254 9.890 # L/R Francia Australia - - - # 9.000 8.715 8.715 (533) HFT - - - # CFV - - - # AFS 9.000 8.715 8.715 (533) HTM - - - # L/R - - - # 6.484 6.611 6.611 (1) - - - # AA+ AAA HFT Altri CFV - - - # AFS 6.484 6.611 6.611 (1) HTM - - - # L/R - - - # - 33 36 35 - HFT 33 36 35 # CFV - - - # AFS - - - - HTM - - - # L/R 0,16% 0,13% 0,10% 0,00% - - - # Altri enti pubblici: 2.660 2.659 2.737 - 0,04% Italia 2.660 2.659 2.737 - 0,04% HFT 21 20 20 # CFV - - - # AFS - - - - HTM - - - # 2.639 2.639 2.717 # 6.148.200 6.575.919 6.609.479 74.967 - L/R Totale titoli di debito 41 100,00% FATTORI DI RISCHIO Crediti Emittente Rating(*) Cat. Valore Nominale Valore di Bilancio Fair Value Riserva AFS % (in migliaia di Euro) Governi: Italia BBB+ 1.513.505 1.513.505 1.513.505 - 78,28% 1.513.505 1.513.505 1.513.505 - 78,28% HFT # CFV # AFS HTM L/R Altri enti pubblici: Italia - # 1.513.505 1.513.505 1.513.505 # 419.977 419.977 433.919 - 21,72% 415.087 415.087 429.029 - 21,47% HFT # CFV # AFS HTM L/R Algeria - # 415.087 415.087 429.029 # 4.890 4.890 4.890 - HFT # CFV # 0,25% AFS HTM L/R Totale crediti # 4.890 4.890 4.890 # 1.933.482 1.933.482 1.947.424 - 100,00% (*) I rating indicati sono assegnati da Fitch Ratings, al 31 dicembre 2013. Con riferimento al valore di bilancio, il rientro delle suddette esposizioni risulta distribuito come segue: a vista Titoli di debito - fino ad 1 anno da 1 a 5 anni oltre 5 anni Totale 838.524 3.821.102 1.916.293 6.575.919 Crediti 291.172 327.247 370.389 944.674 1.933.482 Totale 291.172 1.165.771 4.191.491 2.860.967 8.509.401 Il deterioramento della situazione del debito sovrano, e in particolare di quello italiano, potrebbe ingenerare effetti negativi sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo BPER. Per ulteriori informazioni, cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione. 42 FATTORI DI RISCHIO 1.8 Rischi connessi all’esposizione e all’andamento del mercato immobiliare Il Gruppo BPER è esposto al segmento immobiliare anche attraverso attività di finanziamento a società, operanti in tale settore, i cui cash-flow sono generati prevalentemente dalla costruzione e/o locazione e/o dalla vendita di immobili. Al 31 marzo 2014, l’esposizione dei finanziamenti nel settore immobiliare è pari ad Euro 9,11 miliardi che rappresenta il 19,87% del totale degli impieghi netti alla clientela del Gruppo BPER (Euro 9,25 miliardi al 31 dicembre 2013, Euro 9,84 miliardi al 31 dicembre 2012 ed Euro 10,3 milioni al 31 dicembre 2011, che rappresentano il 19,88% e il 20,48% e il 21,42% del totale degli impieghi netti alla stessa data). La seguente tabella mostra l’esposizione del Gruppo BPER relativa al settore immobiliare in base alla classificazione Ateco di Banca d’Italia: impieghi lordi Divisione Ateco F costruzioni L attivita' immobiliari Totale settore immobiliare Incidenza sul totale impieghi 31.03.2014 31.12.2013 impieghi netti 31.12.2012 31.12.2011 31.03.2014 6.847.290 7.046.188 4.028.839 3.981.832 3.975.155 3.927.020 3.636.735 3.614.291 3.734.498 3.775.511 10.531.480 10.562.023 10.822.445 10.973.208 9.111.211 9.248.706 9.840.049 10.321.492 19,87% 19,88% 20,48% 21,42% 21,07% 21,64% 6.105.551 31.12.2011 6.580.191 20,89% 5.634.415 31.12.2012 6.502.641 21,02% 5.474.476 31.12.2013 6.545.981 Nel triennio 2011-2013, il settore immobiliare ha registrato una flessione dei corrispettivi, dei margini e dei volumi di operazioni effettuate e, quindi, un maggior aggravio degli oneri finanziari e difficoltà di autofinanziamento. Il perdurare della situazione di crisi dei mercati del credito e il rallentamento dell’economia globale hanno ridotto, e potrebbero ulteriormente ridurre, il reddito disponibile delle famiglie e la redditività delle imprese e/o potrebbero avere riflessi negativi sulla capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare, conseguentemente, un significativo peggioramento della qualità del credito nei settori di attività dell’Emittente. Inoltre, il Gruppo BPER è esposto al rischio di credito nel mercato edilizio-immobiliare, per l’attività di erogazione del credito a favore di clienti operanti in tale settore e i cui flussi di cassa sono generati, prevalentemente, dalla locazione o dalla vendita di immobili, e, più in generale, al rischio dell’andamento del mercato immobiliare. Anche a causa dell’attuale scenario macroeconomico, eventuali incrementi del tasso di disoccupazione in Italia in generale e nelle regioni in cui il Gruppo BPER opera in particolare, nonché l’aumento dei tassi di insolvenza sia da parte di società, sia da parte di soggetti privati in relazione al pagamento dei canoni di locazione, potrebbero accrescere l’incapacità dei soggetti finanziati di ripagare i debiti contratti e determinare, conseguentemente, un significativo peggioramento della qualità del credito nei settori di attività dell’Emittente. Inoltre, la diminuzione dei prezzi del mercato immobiliare potrebbe avere un impatto negativo sul Gruppo BPER derivante dal minor valore delle garanzie ricevute a fronte dei finanziamenti erogati e rappresentate da immobili. Nell’attuale contesto di mercato, inoltre, l’Emittente non si attende crescite future in tale specifico settore di attività con conseguente riduzione dei flussi di ricavi derivanti dallo stesso. Il verificarsi delle circostanze sopra descritte potrebbe avere effetti negativi, anche rilevanti, sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo BPER. Cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione. 43 FATTORI DI RISCHIO 1.9 Rischi connessi alle operazioni di aggregazione all’interno del Gruppo BPER Alla Data del Documento di Registrazione, sono in corso le seguenti operazioni straordinarie, volte alla semplificazione e razionalizzazione del Gruppo BPER: Fusione per incorporazione di Abf Leasing S.p.A. in Sardaleasing S.p.A. In data 5 marzo 2014, i consigli di amministrazione di BPER e Banco di Sardegna, hanno deliberato l’avvio dell’iter di fusione per incorporazione di ABF Leasing S.p.A. (“ABF Leasing”) in Sardaleasing S.p.A. (“Sardaleasing”). L’operazione rientra nelle attività, previste dal Piano Industriale 2012-2014, volte alla semplificazione organizzativa e gestionale e alla massimizzazione dell’efficienza operativa e gestionale nell’ambito del comparto leasing, con la creazione di un polo specializzato, al servizio della rete distributiva dell’intero Gruppo BPER. ABF Leasing è una società prodotto, specializzata nel comparto del leasing immobiliare, il cui capitale è, alla Data del Documento di Registrazione, interamente posseduto dalla Capogruppo. Sardaleasing è una società operativa in tutti i comparti del leasing, con prevalente focalizzazione territoriale nella regione Sardegna, attualmente partecipata al 91% circa dal Banco di Sardegna, al 5% dalla Capogruppo e per il restante 4% circa da altri azionisti di minoranza. La fusione per incorporazione di ABF Leasing in Sardaleasing si configura come operazione con parti correlate. BPER, nella gestione dell’operazione in parola si è avvalsa – in ossequio alle previsioni di cui al Regolamento di Gruppo adottato – dell’esenzione c.d. “infragruppo”. Si informa, altresì, che l’operazione, integra la fattispecie c.d. “operazione per il tramite” (ossia, posta in essere, indirettamente, per il tramite della controllata Banco di Sardegna); tale operazione, tenuto conto dei parametri di riferimento della Capogruppo, è di minore rilevanza. Per il Banco di Sardegna, l’operazione - conclusa per il tramite della controllata Sardaleasing - non esentabile e di maggiore rilevanza (avendo a riferimento i parametri del Banco), è stata deliberata previo parere favorevole del Comitato degli Amministratori Indipendenti del Banco di Sardegna e comunicata al mercato in data 5 marzo 2014. Il perfezionamento dell’operazione, subordinato all’approvazione del progetto di fusione da parte dei consigli di amministrazione e, successivamente, dalle assemblee straordinarie delle due società partecipanti alla fusione, è previsto entro il primo semestre 2014. Il rapporto di cambio verrà determinato sulla base della valutazione di un esperto indipendente, cui le Società partecipanti alla fusione hanno dato mandato congiunto. Il progetto d’integrazione tra ABF Leasing e Sardaleasing prevede altresì una cessione di azioni Sardaleasing dal Banco di Sardegna alla Capogruppo, sulla base del rapporto di cambio approvato dalle due società partecipanti alla fusione, tale da consentire alla Capogruppo di detenere il 51% dell’entità derivante dalla fusione, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale 2012-2014 per tutte le società prodotto (Cfr. Capitolo V del Documento di Registrazione). Fusione per incorporazione di Banca Popolare di Ravenna, Banca Popolare del Mezzogiorno e Banca della Campania in BPER Il Consiglio di Amministrazione di BPER riunitosi in data 27 maggio 2014 (l’“Incorporante”) e i consigli di amministrazione di Banca Popolare di Ravenna del 22 maggio 2014, Banca Popolare del Mezzogiorno e Banca della Campania del 21 maggio 2014 (congiuntamente le “Incorporande”), hanno approvato un progetto di fusione per incorporazione delle Incorporande nell’Incorporante. Il progetto, benché non originariamente incluso nel Piano Industriale 2012-2014, costituisce una sua importante integrazione ed è volto a conseguire un’ulteriore semplificazione e razionalizzazione della 44 FATTORI DI RISCHIO struttura organizzativa e di governo del Gruppo BPER, nonché un miglioramento dell’efficienza operativa e un più agevole presidio e controllo dei rischi, unitamente a sinergie di costo. La fusione per incorporazione delle Incorporande nell’Incorporante si configura come operazione con parti correlate in ragione della partecipazione detenuta da BPER nelle Incorporande (superiore al 90% del capitale sociale delle Incorporande); con riguardo a tale operazione, come comunicato al mercato in data 3 giugno 2014, l’Emittente si è avvalsa dell’esenzione prevista all’art. 14 del Regolamento Parti Correlate per le operazioni infragruppo. La fusione è subordinata alla preventiva autorizzazione da parte di Banca d’Italia ai sensi dell’art. 57 del TUB e si realizzerà nella forma semplificata di cui all’art. 2505-bis cod. civ., in quanto l’Incorporante detiene una partecipazione superiore al 90% del capitale sociale delle Incorporande. In particolare, la percentuale di partecipazione detenuta da BPER nelle Incorporande è, rispettivamente: - Banca Popolare di Ravenna 95,354% - Banca della Campania 99,402% - Banca Popolare del Mezzogiorno 96,947% I consigli di amministrazione delle società partecipanti alla fusione, assistiti da advisors indipendenti, hanno determinato i rapporti di cambio, come segue, già tenendo conto dell’Aumento di Capitale: - n. 1,21 azioni ordinarie BPER per ogni azione ordinaria Banca Popolare del Mezzogiorno; - n. 1,93 azioni ordinarie BPER per ogni azione ordinaria Banca della Campania; - n. 2,60 azioni ordinarie BPER per ogni azione ordinaria Banca Popolare di Ravenna. Agli azionisti delle Incorporande diversi da BPER, sarà riconosciuto sia il diritto di far acquistare le proprie azioni all’Incorporante ai sensi dell’art. 2505-bis cod. civ., che il diritto di recesso per tutte o parte delle azioni possedute, ai sensi dell’art. 2437 e ss. cod. civ. Il valore di liquidazione delle azioni è stato determinato, ai sensi di legge, per ciascuna azione ordinaria, rispettivamente in Euro 9,20 per Banca Popolare del Mezzogiorno, Euro 16,80 per Banca della Campania ed Euro 21,80 per Banca Popolare di Ravenna. Tali importi corrispondono a quelli da riconoscere ai soci delle Incorporande quale corrispettivo in caso di esercizio dell’opzione di vendita, in quanto derivanti dall’applicazione dei medesimi criteri. Si precisa che solo dopo il rilascio dell’autorizzazione da parte della Banca d’Italia il procedimento di fusione potrà proseguire, rispettati i previsti adempimenti pubblicitari, con l’approvazione del relativo progetto da parte delle assemblee straordinarie delle Incorporande e del Consiglio di Amministrazione dell’Incorporante. Si prevede che la fusione possa perfezionarsi, previa stipula del relativo atto, a fine novembre 2014. In particolare, l’ammontare dell’esborso in cassa relativo all’esercizio da parte degli azionisti delle Incorporande diversi da BPER dei diritti ai sensi dell’art. 2505-bis e 2437 e ss. cod. civ. non è al momento quantificabile. Nel caso in cui tutti gli azionisti delle Incorporande diversi da BPER esercitassero tali diritti, l’impatto negativo sul Common Equity Tier 1 del Gruppo BPER sarebbe pari a Euro 20,6 milioni, pari a circa 5 basis point. Tali operazioni espongono il Gruppo BPER ai rischi tipici delle operazioni di organizzazione e integrazione, che richiedono il coordinamento di attività, strategie, sistemi ed operazioni, incluso il rischio che la riorganizzazione non avvenga secondo i tempi e le modalità previste. BPER, quale società incorporante di Banca Popolare di Ravenna, Banca Popolare del Mezzogiorno e Banca della Campania, ritiene che con la fusione per incorporazione di tali banche del Gruppo BPER potrà beneficiare di sinergie di costo, di semplificazione organizzativa e di maggiore snellezza nell’adozione ed implementazione delle strategie e delle politiche di Gruppo BPER. 45 FATTORI DI RISCHIO La realizzazione delle sinergie dipenderà, tra l’altro, dalla capacità di integrare in maniera efficiente le banche incorporate nonché di incrementarne la produttività riducendo i costi. La mancata realizzazione, in tutto o in parte, delle predette sinergie potrebbe comportare conseguenti effetti negativi sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati dal Gruppo BPER. Per ulteriori informazioni, cfr. Capitolo V, Paragrafo 5.1.10, del Documento di Registrazione. 1.10 Rischi connessi alle perdite di valore dell’avviamento (c.d. impairment) Alla data del 31 marzo 2014, il valore delle attività immateriali del Gruppo BPER era pari a Euro 487,6 milioni (di cui Euro 380,4 milioni relativi ad avviamenti) e rappresentavano l’11,91% del patrimonio netto consolidato del Gruppo BPER (12,18% al 31 dicembre 2013). Alla fine del 2012 e del 2011 tali attività rappresentavano rispettivamente l’11,51% e il 11,64% del patrimonio netto del Gruppo BPER. Il costo delle immobilizzazioni immateriali a vita utile definita è ammortizzato a quote costanti o in quote decrescenti sulla base dell’afflusso dei benefici economici attesi dall’attività. Qualora la vita utile dell’attività immateriale sia indefinita, come per l’avviamento, non si procede all’ammortamento, ma alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione. Con periodicità annuale, od ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore, è effettuato un test di verifica dell’adeguatezza del valore (impairment test). Secondo quanto previsto dallo IAS 36, l’impairment test deve essere svolto raffrontando il valore contabile di un asset con il valore recuperabile dello stesso, laddove il valore recuperabile è il maggiore tra il suo net selling price e il suo valore d’uso. Quando non si è in grado di stimare il valore recuperabile di un singolo asset, occorre stimare il valore recuperabile della Cash Generating Unit (CGU, definito come il più piccolo gruppo di asset in grado di produrre flussi di cassa in maniera autonoma) a cui l’asset appartiene. L’impairment test è effettuato almeno una volta all’anno e comunque ogni qualvolta si rilevi la presenza di indicatori della sussistenza di una possibile perdita rispetto al valore attribuito in bilancio alle attività immateriali a vita indefinita. A seguito dell’impairment test annuale effettuato al 31 dicembre 2013 le valutazioni effettuate non hanno rilevato la necessità di contabilizzare perdite di valore in relazione alle società oggetto di consolidamento integrale. La tabella seguente evidenzia il risultato dell’impairment test sugli avviamenti al 31 dicembre 2013, nella quale i valori d’uso delle CGU sono stati raffrontati con i rispettivi valori contabili come riportato di seguito. Banca Valori Recuperabili Avviamento Differenza BPER 3.939,2 185,4 376,9 Banca Popolare di Ravenna 310,5 6,9 40,8 Cassa di Risparmio di Bra 73,4 7,1 10,2 Banca della Campania 575,8 51,3 32,5 Banca Popolare del Mezzogiorno 499,7 6,1 119,2 Banco di Sardegna 691,7 82,3 35,2 Banco di Sassari 215,3 4,9 17,4 46 FATTORI DI RISCHIO Valori in mln di Euro Con riferimento all’impairment test effettuato al 31 dicembre 2012, le valutazioni effettuate non hanno rilevato la necessità di contabilizzare perdite di valore. Con riferimento, infine, all’impairment test effettuato al 31 dicembre 2011, dalle analisi effettuate si è evidenziata una perdita di valore dell’avviamento allocato al Banco di Sardegna di Euro 58,2 milioni, mentre, per le restanti CGU, il test ha confermato la tenuta degli importi iscritti in bilancio. L’avviamento riferito al Banco di Sardegna, di originari Euro 140,4 milioni, a seguito della citata svalutazione, nel 2011 si è ridotto a Euro 82,3 milioni ed è successivamente rimasto invariato negli esercizi 2012 e 2013, in quanto le valutazioni effettuate all’esito delle attività di impairment test al 31 dicembre 2012 e 2013 non hanno rilevato la necessità di contabilizzare ulteriori perdite di valore. I principali parametri utilizzati nel modello di valutazione, come i flussi di cassa e tasso di attualizzazione, possono essere influenzati, anche significativamente, dagli sviluppi del quadro economico complessivo, specie nell’attuale situazione di volatilità dei mercati e di incertezza sulle prospettive economiche future. L’effetto che tali mutamenti potrebbero avere sulla stima dei flussi di cassa ipotizzati, così come sulle principali assunzioni finanziarie considerate, potrebbe pertanto determinare un effetto significativo sulla situazione patrimoniale e finanziaria ed influenzare i risultati economici del Gruppo BPER. Per ulteriori informazioni, cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione. 1.11 Rischi connessi ai procedimenti giudiziari, arbitrali, alle controversie in corso e agli interventi delle Autorità di Vigilanza BPER e le società del Gruppo BPER sono coinvolte in una pluralità di procedimenti giudiziari e arbitrali di varia natura nonché in procedimenti amministrativi originati dall’ordinario svolgimento della propria attività. Si precisa che il Gruppo BPER effettua, tra i “fondi per rischi e oneri – altri fondi” accantonamenti in relazione alle probabili passività che potrebbero derivare dai giudizi in corso. Al 31 dicembre 2013, tale fondo ammontava, a livello consolidato, a Euro 94,8 milioni. Nonostante gli accantonamenti siano effettuati sulla base delle migliori stime e delle informazioni di volta in volta disponibili, tuttavia essi sono effettuati, a causa delle numerose incertezze scaturenti dai procedimenti giudiziari, implicando significativi elementi di giudizio. In particolare, talvolta non è possibile produrre una stima attendibile come nel caso in cui, ad esempio, il procedimento non sia stato ancora avviato o quando vi siano incertezze legali e fattuali tali da rendere qualsiasi stima inattendibile. Pertanto, può accadere che l’eventuale accantonamento possa risultare insufficiente a far fronte interamente agli oneri, alle spese, alle sanzioni e alle richieste risarcitorie e restitutorie connesse alle cause pendenti e che quindi gli effettivi costi di definizione dei procedimenti pendenti possano rivelarsi anche significativamente più alti. Per maggiori informazioni cfr. Capitolo XV, Paragrafo 15.8, del Documento di Registrazione. Accertamenti ispettivi della Banca d’Italia Con riferimento alla Capogruppo, il 1° marzo 2013, si è concluso l’accertamento ispettivo con valenza sull’intero Gruppo BPER che aveva avuto inizio il 12 novembre 2012, mirato ad approfondire la tematica inerente alla valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore sui crediti in sofferenza, ad incaglio e ristrutturati nonché delle relative politiche e prassi applicative. L’indagine ispettiva ha avuto connotazioni sistemiche in quanto ha contemporaneamente interessato i maggiori gruppi bancari nazionali e anche varie realtà medio-piccole, tanto che i principali aspetti metodologici applicati ed i risultati ottenuti sono stati oggetto di una nota diffusa dalla Banca d’Italia alla fine del mese di luglio 2013. In data 24 giugno 2013 l’Autorità di Vigilanza ha notificato a BPER gli esiti dell’analisi 47 FATTORI DI RISCHIO ispettiva, condotta secondo criteri che riflettono l’accentuarsi della sfavorevole congiuntura economica e le crescenti difficoltà del mercato immobiliare, che ha fatto emergere risultanze parzialmente sfavorevoli, da iscriversi nel quadro valutativo del processo prudenziale e da ricondurre ad alcune debolezze riscontrate nella regolamentazione interna e nelle prassi in uso, oltre all’esigenza di maggiori accantonamenti. L’Autorità di Vigilanza ha però dato atto che sono state pressoché integralmente recepiti nel bilancio al 31 dicembre 2012 le maggiori previsioni di perdita e che sono state avviate le azioni correttive per migliorare i presidi organizzativi in materia. A fronte delle osservazioni notificate, gli organi aziendali hanno provveduto a formulare le proprie opportune considerazioni, oltre ad attivare un’accelerazione nel percorso già intrapreso, per quanto attiene l’aggiornamento delle regolamentazioni interne sul tema in esame. Banca d’Italia, in data 4 marzo 2013, ha dato inizio ad un nuovo accertamento, in assoluta continuità temporale con il precedente, mirato ad effettuare valutazioni in tema di “adeguatezza del sistema di governo, gestione e controllo del rischio di credito nonché ricognizione delle attività intraprese da codesto Gruppo per l’introduzione di un modello interno per il calcolo dei requisiti con riferimento a tale tipologia di rischio”. L’accertamento effettuato dall’Autorità di Vigilanza ha riguardato la ricognizione delle attività intraprese dal Gruppo BPER per l’introduzione di un modello interno avanzato, coerente con la normativa Basilea 2, per il calcolo dei requisiti prudenziali sul rischio di credito (AIRB) e l’attivazione del percorso di validazione dei suddetti modelli. Alla Data del Documento di Registrazione per il Gruppo BPER i modelli avanzati per il calcolo dei requisiti con riferimento al rischio di credito sono gestionalmente utilizzati, mentre ai fini della vigilanza prudenziale la loro validazione non è ancora stata rilasciata. L’accertamento ispettivo è terminato il 5 luglio 2013. In data 17 settembre 2013, l’Autorità di Vigilanza ha notificato a BPER gli esiti dell’analisi ispettiva, che si è conclusa con un giudizio parzialmente favorevole. In estrema sintesi, è stata rilevata una contenuta esposizione al rischio di credito, pur in un contesto di elevata criticità congiunturale. Inoltre è stato formulato un invito a rafforzare l’azione d’indirizzo, coordinamento e controllo sul Gruppo BPER. A fronte delle osservazioni notificate, gli organi aziendali hanno provveduto a formulare le proprie opportune considerazioni. Il 23 febbraio 2012, è stato notificato a Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila il provvedimento, relativo all’esito del procedimento ispettivo, datato 5 gennaio 2012, con cui sono state inflitte sanzioni amministrative pecuniarie a carico dei componenti del Consiglio di Amministrazione, del Direttore generale e dei componenti del Collegio Sindacale, in carica all’epoca degli accertamenti ispettivi (dal 18 novembre 2010 al 4 febbraio 2011). I controlli erano volti all’acquisizione di informazioni sullo stato del portafoglio crediti alla luce dell’impatto del terremoto, nonché alla verifica del rispetto della normativa antiriciclaggio. Con riferimento a questo ultimo aspetto, l’ispezione ha fatto emergere risultanze parzialmente sfavorevoli. La Banca, assunta la valutazione dei propri legali in merito alla sussistenza dei presupposti, ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, competente ai sensi del D. Lgs. 2 luglio 2010, n. 104. La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 94 del 9 aprile 2014, ha dichiarato la illegittimità costituzionale, per eccesso di delega, dell’art. 133 del c.p.a., nella parte in cui attribuisce al giudice amministrativo la giurisdizione sulle controversie in materia di sanzioni irrogate dalla Banca d’Italia con conseguente ripristino del precedente regime di impugnazione presso la Corte d’Appello di Roma. Alla Data del Documento di Registrazione il Tar Lazio non ha ancora fissato alcuna udienza per dichiarare il proprio difetto di giurisdizione in favore della Corte d’Appello di Roma. Il 7 marzo 2012, Banca della Campania ha ricevuto evidenza da parte dell’Autorità di Vigilanza degli esiti dell’accertamento ispettivo, a cui tale banca era stata sottoposta dal 13 luglio 2011 al 23 dicembre 2011. Il perimetro d’indagine, inizialmente mirato a valutare il rispetto della normativa antiriciclaggio, era stato poi ampliato ai profili di Vigilanza prudenziale, con l’analisi di un campione di impieghi, per valutarne classificazione, recuperabilità e corretta gestione. Dalle constatazioni della Banca d’Italia sono emerse risultanze parzialmente sfavorevoli. Gli organi aziendali della banca e della Capogruppo hanno, quindi, provveduto ad inviare immediatamente le proprie opportune controdeduzioni. Banca 48 FATTORI DI RISCHIO d’Italia con provvedimento notificato nel mese di febbraio 2013 ha proceduto all’irrogazione di sanzioni amministrative nei confronti dei membri del Consiglio di Amministrazione, del Direttore generale e dei componenti il Collegio Sindacale. In particolare si evidenzia che l’Amministratore Delegato dell’Emittente, il Dott. Alessandro Vandelli, in qualità di membro del consiglio di amministrazione di Banca della Campania, ha ricevuto dalla Banca d’Italia una sanzione amministrativa, notificata nel febbraio 2013, per un importo pari a Euro 8.000 per carenze nell’organizzazione e nei controlli interni con riguardo al governo dei rischi di credito e di conformità (cfr. Capitolo IX, Paragrafo 9.1.1, del Documento di Registrazione). In data 23 maggio 2012, è stato consegnato alla Banca Popolare del Mezzogiorno il rapporto ispettivo, relativo all’accertamento conclusosi in data 29 febbraio 2012 (la banca era stata sottoposta a tale accertamento dal 24 ottobre 2011). Dal documento emergevano risultanze parzialmente favorevoli e non ha pertanto portato all’avvio di procedimenti sanzionatori né a carico dei componenti degli organi di amministrazione e controllo, né dell’esecutivo in carica. Banca d’Italia ha riconosciuto che l’azione di governo ha consentito, in un contesto caratterizzato da strutturali debolezze socio-economiche, di contenere i rischi creditizi e reputazionali e di preservare il patrimonio grazie al buon radicamento nelle zone di tradizionale insediamento e alla scelta di limitare lo sviluppo nelle aree di recente espansione territoriale. La Banca Popolare del Mezzogiorno, in stretta collaborazione con la Capogruppo, ha successivamente provveduto, dopo un attento ed approfondito esame, a formulare le proprie considerazioni in merito ai punti di attenzione evidenziati nel rapporto ispettivo finale. In data 13 giugno 2012 si è concluso l’accertamento ispettivo, iniziato lo scorso 20 febbraio 2012, presso il Banco di Sardegna. L’accertamento di carattere generale, ha fatto emergere risultanze parzialmente sfavorevoli. Gli organi aziendali del Banco di Sardegna e della Capogruppo hanno, quindi, provveduto a inviare immediatamente le proprie opportune controdeduzioni. L’Autorità di Vigilanza, con provvedimento notificato nel mese di luglio 2013, ha proceduto all’irrogazione di sanzioni amministrative nei confronti dei membri del Consiglio di Amministrazione, del Direttore Generale e dei componenti il Collegio Sindacale del Banco di Sardegna. In particolare si evidenzia che l’Amministratore Delegato dell’Emittente, il Dott. Alessandro Vandelli, in qualità di direttore generale del Banco di Sardegna, ha ricevuto dalla Banca d’Italia una sanzione amministrativa, notificata nel luglio 2013, pari ad Euro 6.000 per carenze nella gestione dei rischi operativi (cfr. Capitolo IX, Paragrafo 9.1.1 del Documento di Registrazione). La Banca d’Italia, dal 10 settembre 2012 al 17 settembre 2012, ai sensi dell’art. 53 del D. Lgs. 21 novembre 2007, n. 231, ha condotto un accertamento ispettivo presso una filiale della Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila al fine di controllare il rispetto delle previsioni in materia di prevenzione del riciclaggio, anche attraverso la valutazione dell’assetto normativo, procedurale e dei controlli. A seguito dell’ispezione non sono stati formalizzati rilievi da parte dell’Autorità di Vigilanza. Cfr. Capitolo XV, Paragrafo 15.8, del Documento di Registrazione. Accertamenti ispettivi della Consob A far data dal 13 aprile 2011, è iniziata, nei confronti di BPER, una verifica ispettiva da parte della Consob, volta ad accertare le soluzioni adottate dalla Capogruppo con particolare riferimento ad alcuni ambiti rientranti nel perimetro della prestazione dei servizi di investimento, nell’adeguamento dei processi aziendali alle regole introdotte a seguito del recepimento della MiFID e delle relative misure di esecuzione, tra cui la Comunicazione Consob n. 9019104 del 2 marzo 2009, oltre che ad analizzare le modalità di distribuzione di selezionati prodotti finanziari. L’ispezione si è conclusa il 17 febbraio 2012 e i relativi esiti sono pervenuti in data 7 agosto 2012. BPER si è attivata per predisporre opportuni riscontri ai profili di attenzione segnalati nel verbale ricevuto, in relazione alle iniziative correttive e di adeguamento delle procedure operative adottate o in via di adozione (Programma MIFID e Programma Servizi di Investimento) e, in data 31 ottobre 2012, ha inviato alla Consob una nota in cui ha indicato le principali iniziative di miglioramento che BPER ha dichiarato di adottare e le relative tempistiche pianificate per dare una risposta alle evidenze emerse nel corso dell’ispezione. 49 FATTORI DI RISCHIO Con lettera del 26 aprile 2013, inoltre, la Consob ha richiesto ulteriori chiarimenti in ordine a quanto contenuto nella sopra menzionata comunicazione, ai quali BPER ha fornito risposta con comunicazione del 24 giugno 2013. Tale attività di comunicazione è poi proseguita nel corso del 2013 e nel 2014. Da ultimo in data 10 marzo 2014, BPER ha inviato una lettera riepilogativa degli ulteriori interventi intrapresi in ordine alla realizzazione delle suddette iniziative di miglioramento. Con lettera del 10 maggio 2013, la Consob ha inoltre richiesto ulteriori dati inerenti ai contratti conclusi e al controvalore scambiato degli strumenti finanziari trattati sull’Internalizzatore Sistematico del Gruppo BPER denominato “Melt”, oltre al numero complessivo di soggetti che hanno accesso a detto sistema, in ottica di una mappatura ed esame delle caratteristiche micro strutturali delle piattaforme di negoziazione italiane. Tali dati devono essere inviati mensilmente alla Consob. La Capogruppo ha assolto a questa richiesta tramite l’invio di un flusso di dati per tutte le banche del Gruppo BPER. In data 26 settembre 2012, si è conclusa una verifica ispettiva condotta dalla Consob presso Banca Popolare di Ravenna volta ad accertare: (i) l’operatività su azioni ordinarie Banca Popolare di Ravenna da gennaio 2010 e (ii) le attività poste in essere in relazione all’offerta pubblica di scambio volontaria della Banca sulle azioni ordinarie della Banca Popolare di Ravenna. Con lettera del 18 marzo 2013, la Consob ha chiesto a Banca Popolare di Ravenna di recepire gli interventi correttivi per l’adeguamento delle procedure interne alla MiFID in corso di predisposizione o già predisposti presso la Capogruppo, individuati in esito a una verifica ispettiva condotta su quest’ultima, in considerazione del fatto che le procedure adottate sono le medesime. Con la stessa comunicazione, la Consob ha chiesto al consiglio di amministrazione, al collegio sindacale ed alla funzione di compliance di fornire le proprie considerazioni, in merito alle attività di adeguamento intraprese dalla Capogruppo. In data 14 giugno 2013, la Consob ha inoltre richiesto informazioni concernenti l’attività di gestione di portafogli. Banca Popolare di Ravenna ha predisposto due diverse comunicazioni, in risposta a quanto richiesto, che sono state inviate entrambe nel mese di luglio 2013. Con lettera del 27 maggio 2014, BPER, a seguito di richiesta della Consob, e in continuità con le comunicazioni inviate nel corso del 2013, ha provveduto a inoltrare a quest’ultima gli esiti delle analisi condotte in tema di concentrazione degli investimenti della clientela in prodotti finanziari del Gruppo BPER relativi al primo trimestre 2014, analoga rendicontazione verrà inviata al termine del secondo trimestre unitamente a un’ulteriore analisi richiesta dalla Consob in ordine alle riprofilature effettuate dalla clientela nel corso del primo semestre 2014. Cfr. Capitolo XV, Paragrafo 15.8, del Documento di Registrazione. Contenziosi in materia di anatocismo Come noto, in passato si riteneva che gli usi in materia di anatocismo nei contratti bancari avessero la valenza piena di usi normativi e, come tali, in grado di derogare al disposto dell’art. 1283 cod. civ., che vieta la produzione di interessi su interessi già scaduti. Tuttavia, la giurisprudenza, a partire dall’anno 1999, ha affermato che la capitalizzazione trimestrale degli interessi da parte di una banca non costituiva un uso normativo ma un mero uso negoziale e, pertanto, la relativa previsione contrattuale doveva considerarsi nulla. Tale nuovo orientamento giurisprudenziale comportava importanti conseguenze economiche in capo agli istituti di credito, in ragione delle richieste di rimborso da parte dei clienti. L’intervento del legislatore (con il D. Lgs. 342/1999) stabilì la validità e l’efficacia delle clausole di capitalizzazione contenute nei contratti bancari antecedenti all’entrata in vigore dello stesso D. Lgs. 342/1999. Detta norma, tuttavia, è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale (Sent. n. 425/2000) e sulla base di tale dichiarazione è, altresì, intervenuta la Corte di Cassazione a Sezioni Unite (Sent. n. 21095/2004) stabilendo che le clausole anatocistiche stipulate in precedenza sono regolate, secondo i 50 FATTORI DI RISCHIO principi applicabili alle successioni delle leggi nel tempo, dalla normativa in precedenza in vigore e, pertanto, le clausole in argomento sono da ritenersi nulle poiché basate non su un uso normativo ma su un semplice uso negoziale. Il legislatore era nuovamente intervenuto sulla materia con il D.L. n. 225/2010, convertito, con modificazioni, nella L. n. 10/2011, stabilendo che la prescrizione delle azioni legali relative al rimborso di interessi indebitamente pagati aveva decorrenza dal momento dell’annotazione della relativa operazione sul conto corrente anziché dal giorno della chiusura del conto stesso. Anche quest’ultima norma, tuttavia, è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale, con sentenza n. 78/2012. Alla Data del Documento di Registrazione, il numero complessivo delle cause pendenti nei confronti delle banche appartenenti al Gruppo BPER in materia di anatocismo si mantiene, in termini assoluti, su livelli in linea con gli altri operatori del settore bancario per Classe Dimensionale ed è fronteggiato da accantonamenti ai fondi per rischi e oneri. In particolare, alla Data del Documento di Registrazione, il numero di cause connesse all’anatocismo pendenti nei confronti delle banche del Gruppo BPER è pari a n. 889, per un petitum complessivo di Euro 43,9 milioni. Tuttavia, alla luce delle pronunce in merito al dies a quo relativo alla decorrenza del termine di prescrizione delle azioni legali relative al rimborso degli interessi indebitamente pagati, fermo restando che l’applicazione dei suddetti principi è circoscritta ai contratti stipulati anteriormente alla data di entrata in vigore del D. Lgs. n. 342/1999, il numero complessivo delle cause pendenti in materia di anatocismo potrebbe avere un incremento con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo BPER. Altri contenziosi In merito agli esiti dei procedimenti penali, già definiti ed in corso, che vedono coinvolta l’Emittente in qualità di responsabile civile, nella vicenda cd. “Truffa dei Parioli” si evidenzia che l’Emittente, in ragione della mancanza del nesso causale tra danno lamentato e la condotta della Banca nonché in ragione della sentenza della Corte d’Appello Penale di Roma del 17 dicembre 2013 che ha revocato le statuizioni di condanna in primo grado della Banca quale responsabile civile, ha ritenuto di non effettuare accantonamenti al “fondo per rischi ed oneri” in relazione al predetto contenzioso. Per ulteriori informazioni, cfr. Capitolo VII, Paragrafo 7.2, e Capitolo XV, Paragrafo 15.8, del Documento di Registrazione. 1.12 Rischi connessi al merito creditizio (rating) assegnato all’Emittente Il rischio collegato alla capacità di un emittente di adempiere alle proprie obbligazioni, sorte a seguito dell’emissione di strumenti di debito e di strumenti del mercato monetario, viene definito mediante il riferimento ai credit rating assegnati da agenzie di rating indipendenti. Tali valutazioni e le relative ricerche possono essere d’ausilio agli investitori per analizzare i rischi di credito collegati a strumenti finanziari, poiché forniscono indicazioni circa la capacità degli emittenti di adempiere alle proprie obbligazioni. Più basso è il rating assegnato sulla rispettiva scala e più alto è il rischio, valutato dalla agenzia di rating, che le obbligazioni non saranno adempiute o che non saranno adempiute interamente e/o tempestivamente. Un rating non rappresenta, tuttavia, una raccomandazione all’acquisto, vendita o detenzione di qualsiasi obbligazione emessa e può essere sospeso, diminuito o ritirato in qualsiasi momento da parte dell’agenzia di rating dalla quale è stato emesso. Una sospensione, riduzione o ritiro di un rating assegnato può influenzare negativamente il prezzo di mercato delle obbligazioni emesse. A BPER è stato assegnato un rating dalle agenzie internazionali di rating Standard & Poor’s e Fitch Ratings, come di seguito indicato. 51 FATTORI DI RISCHIO Agenzia internazionale di rating Data di rilascio Long Term Short Term Outlook Standard & Poor's 15 maggio 2014 BB-(+*) B - Fitch Ratings 26 luglio 2013 BB+ B Negativo (+*) rating di lungo termine sotto creditwatch “positivo” In data 29 aprile 2014, l’agenzia internazionale di rating Standard & Poor’s, nell’ambito di un’ampia azione di sistema che ha riguardato le banche europee, ha confermato i rating di “long-term” e “short term” rispettivamente a “BB-” e “B” e ha rivisto l’outlook a “negativo” da “stabile”. La revisione dell’outlook è conseguenza dell’analisi che Standard & Poor’s ha completato relativamente al potenziale supporto straordinario del Governo in caso di difficoltà di una istituzione creditizia in Europa, nell’ambito del processo di implementazione del quadro normativo con riguardo alla direttiva comunitaria sulla gestione e risoluzione delle crisi degli intermediari denominata “Bank Recovery and Resolution Directive” (CMD), la cui entrata in vigore è prevista a partire da gennaio 2016. In base a ciò, Standard & Poor’s ritiene che tale normativa comunitaria possa diminuire la probabilità di un intervento di sostegno governativo in caso di difficoltà dell’Emittente. Si evidenzia che, in data 15 maggio 2014, Standard & Poor’s, ha posto sotto osservazione il rating di “long-term” di BPER (“BB-”) per un possibile “upgrade”, in seguito alla prevista operazione di rafforzamento patrimoniale fino ad un massimo di Euro 750 milioni. L’azione di creditwatch riflette la possibilità che l’agenzia di rating possa rivedere al rialzo il rating di BPER se l’operazione di aumento di capitale si concluderà con successo nei termini proposti consentendole di migliorare la propria dotazione patrimoniale al di sopra della soglia incorporata nell’attuale livello di rating e di essere in grado di mantenerla nel corso del tempo; qualora l’aumento di capitale non fosse ritenuto sufficiente per migliorare sensibilmente la posizione di solvibilità ad un livello più elevato di quanto attualmente incorporato nel rating, Standard & Poor’s potrebbe confermare il rating attuale. Standard & Poor’s andrà a determinare la misura rispetto alla quale il profilo finanziario di BPER rimarrà fortemente influenzato, in considerazione dello scenario economico ancora difficile in Italia e dell’elevato ammontare di crediti dubbi accumulati da BPER durante la recessione. Standard & Poor’s prenderà una decisione in merito al rating di BPER solo quando saranno note le condizioni dell’operazione di rafforzamento patrimoniale e del probabile impatto che esso avrà sulla capacità di BPER di operare in modo sostenibile con un livello di capitale maggiore rispetto a quello che l’agenzia attualmente incorpora nei propri livelli di rating. Inoltre, Standard & Poor’s ritiene che BPER possa essere in grado di sostenere la sua posizione di capitale nel corso del tempo nonostante le rettifiche su credito ancora elevate che la Società potrebbe dovere affrontare durante il 2014 ed il 2015. Secondo Standard & Poor’s, il downside risk relativo all’attuale valutazione della risk position di BPER e della proiezione del capitale sono limitate, e pertanto l’Aumento di Capitale potrà avere un impatto positivo sulla solvibilità di BPER nel caso in cui l’Emittente si trovasse a fare fronte a rettifiche su crediti più alte del previsto. In particolare, in questo scenario Standard & Poor’s stima che il risk-adjusted capital (RAC) di BPER potrebbe migliorare entro la fine del 2015 verso un livello sostenibile e ben oltre il livello del 5%. In data 26 marzo 2014, l’Agenzia internazionale di rating Fitch, nell’ambito di un’ampia azione di sistema che ha riguardato oltre 60 banche europee, ha confermato il “Support rating” (SR) e il “Support rating floor” (SRF) rispettivamente a “3” e “BB+”. Tale azione non ha influenzato la valutazione dell’agenzia di rating, rilasciata il 26 luglio 2013, sul “Long-term” e “Short-term” di BPER che vengono pertanto confermati rispettivamente a “BB+” e “B” con outlook “negativo”. L’agenzia di rating precisa inoltre che, a livello sistemico, sebbene la maggior parte dei “SR” e “SRF” siano stati confermati, tali rating potrebbero subire una revisione al ribasso entro un orizzonte 52 FATTORI DI RISCHIO temporale di uno o due anni tenuto conto del processo di implementazione del quadro normativo relativo alla direttiva comunitaria CMD, sulla gestione e risoluzione delle crisi degli intermediari. Nella determinazione del rating attribuito all’Emittente, le agenzie prendono in considerazione ed esaminano vari indicatori della performance del Gruppo BPER, tra i quali la redditività e la capacità di mantenere i propri coefficienti di capitale consolidato entro determinati livelli. Nel caso in cui l’Emittente e/o una delle controllate cui è assegnato un rating non dovessero raggiungere o mantenere i risultati misurati da uno o più indicatori, ovvero nel caso in cui il Gruppo BPER non riuscisse a mantenere i propri coefficienti di capitale entro il livello predeterminato, si potrebbe determinare un peggioramento (c.d. downgrading) del rating attribuito dalle agenzie, con una conseguente maggior onerosità nella raccolta dei finanziamenti, un ricorso meno agevole al mercato dei capitali e l’eventuale necessità di integrare le garanzie prestate. Un abbassamento dei rating di credito di BPER e delle relative controllate, dipendente anche da eventuali futuri abbassamenti del merito creditizio dello Stato italiano, potrebbe altresì avere ripercussioni negative sulla liquidità del Gruppo BPER e limitare la capacità del Gruppo BPER di condurre certe attività commerciali, anche strategicamente produttive, con un conseguente impatto negativo sulle condizioni finanziarie, economiche e patrimoniali del Gruppo BPER. Eventuali variazioni del rating dell’Emittente saranno prontamente comunicate al mercato con comunicato stampa sul sito internet dell’Emittente www.bper.it. Cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione. 1.13 Rischi connessi alle dichiarazioni di preminenza Il Documento di Registrazione contiene alcune dichiarazioni di preminenza riguardo all’attività del Gruppo BPER e al suo posizionamento competitivo sul mercato sulla base della specifica conoscenza del settore di appartenenza dei dati disponibili e della propria esperienza. Tale informazioni sono, ad esempio, riportate nella descrizione delle attività del Gruppo BPER, dei mercati e del posizionamento competitivo, dei programmi futuri e delle strategie nonché delle tendenze previste e non sono state oggetto di verifica da parte di soggetti terzi (Cfr. Capitolo V del Documento di Registrazione). Inoltre, i risultati, il posizionamento competitivo e l’andamento del Gruppo BPER nei settori di attività e/o nelle diverse aree geografiche potrebbero subire scostamenti significativi in futuro rispetto a quelli ipotizzati in tali dichiarazioni a causa di rischi noti e ignoti, incertezze e altri fattori enunciati, fra l’altro, nel Capitolo III del Documento di Registrazione. 1.14 Rischi connessi alla perdita di personale chiave Il Gruppo BPER si avvale di amministratori esecutivi e alti dirigenti con solida e pluriennale esperienza nel settore bancario e finanziario che hanno un ruolo determinante nella gestione del Gruppo BPER. La perdita della collaborazione di figure chiave nella gestione del Gruppo BPER, senza un’adeguata e tempestiva sostituzione, potrebbe avere effetti negativi sulle prospettive, attività e sui risultati economici e finanziari del Gruppo BPER. Per informazioni sulla composizione degli organi amministrativi e di controllo dell’Emittente, cfr. Capitolo IX del Documento di Registrazione. 1.15 Rischio connesso al trattamento contabile della partecipazione detenuta in Banca d’Italia Il Gruppo BPER (in particolare BPER e Cassa di Risparmio di Bra) detiene n. 759 quote (rispettivamente n. 430 e n. 329) rappresentative dello 0,253% del capitale della Banca d’Italia, che fino alla fine dell’esercizio 2013 risultavano contabilizzate nel comparto delle “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, per un valore complessivo pari ad Euro 4,6 milioni, corrispondente al 53 FATTORI DI RISCHIO relativo costo, ritenendo che non sussistessero i presupposti per determinarne in modo attendibile il fair value come previsto dal principio contabile di riferimento IAS 39. Per effetto del D. Lgs. n. 133 del 30 novembre 2013, convertito con Legge n. 5 del 29 gennaio 2014, Banca d’Italia, con l’assemblea straordinaria del 23 dicembre 2013, ha modificato il proprio statuto e deliberato un aumento gratuito di capitale da Euro 156 mila a Euro 7,5 miliardi, mediante l’utilizzo delle riserve statutarie esistenti. Tali quote di partecipazione sono dotate di diritti patrimoniali e partecipativi diversi rispetto a quelli associati alle quote detenute sino al 31 dicembre 2013. In particolare, le principali innovazioni riflesse nello statuto della Banca d’Italia, approvate dall’assemblea straordinaria del 23 dicembre 2013 ed entrate in vigore il 31 dicembre 2013, riguardano: (i) la limitazione del diritto patrimoniale dei partecipanti alla distribuzione di dividendi annuali, a valere sugli utili netti, per un importo non superiore al 6% del capitale, che rappresenta l’unico diritto patrimoniale oltre al diritto alla restituzione del capitale; (ii) l’individuazione dei requisiti soggettivi richiesti in capo ai soggetti che intendono detenere una partecipazione nel capitale della Banca d’Italia; (iii) l’introduzione di un limite all’entità della partecipazione che può essere detenuta nel capitale della Banca d’Italia (3%) e la sterilizzazione dei diritti di governance e patrimoniali per la parte detenuta in eccesso rispetto a tale limite; (iv) la facoltà per la Banca d’Italia di acquistare quote in via temporanea, al fine di favorire il rispetto del limite partecipativo. Ad esito delle suddette modifiche statutarie, sono stati emessi nuovi strumenti finanziari rappresentativi dei diritti disciplinati dal nuovo statuto, assegnati agli attuali partecipanti al capitale di Banca d’Italia in proporzione alle rispettive quote di partecipazione. Tale operazione ha quindi dato luogo a una vera e propria permuta di titoli. Il Gruppo BPER ha, perciò, provveduto a sostituire, con effetto dal 31 dicembre 2013, come previsto dal citato decreto, i vecchi titoli con i nuovi strumenti finanziari, a cui è stato assegnato il nuovo codice ISIN “IT0004991763”. Sotto il profilo contabile, ritenendo che i titoli di nuova emissione avessero le caratteristiche per essere considerati nuovi strumenti finanziari, in quanto caratterizzati da profili di rischio e di rendimento significativamente diversi dai titoli che sono andati a sostituire, si è ritenuto che vi fossero i presupposti per procedere allo storno dei vecchi titoli (c.d. derecognition) e all’iscrizione dei nuovi titoli nel comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (Available for sale – AFS) tenuto conto delle loro caratteristiche e del relativo intento di detenzione. Come previsto dal principio contabile di riferimento, IAS 39, l’iscrizione iniziale dei nuovi titoli nell’attivo dello Stato patrimoniale è avvenuta al fair value, individuato in Euro 18,975 milioni sulla base del valore nominale unitario di Euro 25.000 attribuito alle quote di nuova emissione, in coerenza con il valore complessivo attribuito alle quote stesse nel documento “Un aggiornamento del valore delle quote di capitale della Banca d’Italia”, redatto dalla stessa Banca d’Italia con il supporto di un comitato di esperti. Essendosi realizzata la derecognition dei vecchi titoli, la differenza tra il valore di iscrizione dei nuovi titoli e il valore di carico contabile dei vecchi titoli ha determinato una plusvalenza – di importo pari ad Euro 14,4 milioni – che è stata considerata come realizzata e dunque iscritta a Conto economico alla voce 100 “Utile (perdita) da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita”. Per quanto attiene l’aspetto fiscale, alla voce “Imposte d’esercizio” è stato accertato un valore pari a Euro 2,2 milioni, sulla base delle indicazioni fornite al riguardo dall’Agenzia delle Entrate con la Circolare n. 4/E del 24 febbraio 2014. In considerazione dell’unicità dell’operazione, anche sulla base degli autorevoli pareri legali e contabili diffusi dall’Associazione Bancaria Italiana, il trattamento contabile sopra descritto è stato ritenuto appropriato in quanto coerente con il disposto dal D. L. n. 133/2013, come convertito nella Legge n. 5/2014, e con i criteri previsti dai principi contabili di riferimento (IAS/IFRS). 54 FATTORI DI RISCHIO Si evidenzia che, alla Data del Documento di Registrazione, sono ancora in corso approfondimenti sull’operazione in oggetto da parte delle autorità competenti e degli organismi preposti all’interpretazione dei principi contabili, con particolare riferimento alle relative modalità di rappresentazione contabile. Non può dunque essere escluso che, all’esito dei suddetti approfondimenti, possa emergere un diverso orientamento in merito alle modalità di contabilizzazione dell’operazione. In particolare si evidenzia che in data 10 marzo 2014, la Consob, con Comunicazione n. DIE/18881, ha espresso prime indicazioni sulle modalità di contabilizzazione delle quote in argomento, richiamando “l’attenzione sulla necessità che gli amministratori adottino le modalità di contabilizzazione ritenute più appropriate a soddisfare gli Ias/Ifrs. Al tempo stesso gli amministratori dovranno fornire in bilancio la più completa informativa riguardo alle scelte contabili effettuate”. Tale posizione è stata oggetto di rappresentazione nel comunicato stampa congiunto di Banca d’Italia, Consob e IVASS diffuso in data 11 marzo 2014. Si segnala inoltre che nel mese di maggio 2014, la Commissione UE, ha escluso la possibilità di una procedura d’infrazione per aiuti di stato. Al riguardo, si segnala che un diverso approccio contabile, con allocazione della plusvalenza evidenziata, al netto del relativo effetto fiscale (Euro 12,2 milioni: rispettivamente per BPER Euro 8,3 milioni e per Cassa di Risparmio di Bra Euro 3,9 milioni) a patrimonio netto e non a conto economico avrebbe determinato un utile d’esercizio 2013 pari ad Euro 3,9 milioni, mentre per quanto attiene gli effetti sul patrimonio di vigilanza al 31 dicembre 2013, e in particolare, il Core Tier 1 ratio, si conferma la totale neutralità dell’approccio contabile adottato, avendo inserito il valore netto della plusvalenza nell’ambito dei filtri prudenziali negativi del patrimonio di base. Con riferimento a quanto avvenuto nel 2014, si evidenzia che, ai sensi della nuova normativa di vigilanza prudenziale in vigore dal 1° gennaio 2014 (Circolare di Banca d’Italia n. 285 e alle normative europee CRR I e CRD IV), è stato confermato l’approccio suddetto, rendendo in via transitoria la plusvalenza realizzata neutra ai fini prudenziali. Va infine evidenziato che l’art. 4, comma 12, del D. L. 66/2014 ha modificato l’art.1, comma 148, della Legge n. 147 del 27 dicembre 2013, che istituiva l’imposta sostitutiva del 12% sulla rivalutazione delle quote possedute nel capitale di Banca d’Italia, incrementando tale aliquota dal 12% al 26% e determinando l’integrale versamento del saldo delle imposte entro giugno 2014, in luogo delle tre rate annuali precedentemente previste. L’aumento dell’aliquota al 26% determinerà pertanto maggiori imposte da versare, per un ammontare pari a Euro 2,8 milioni (rispettivamente per BPER Euro 1,6 milioni e per Cassa di Risparmio di Bra Euro 1,2 milioni), che si aggiungeranno a quanto accantonato al 31 dicembre 2013 al fondo imposte. Per ulteriori informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo BPER, cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione. 1.16 Rischi connessi ad operazioni con parti correlate Nel corso degli ultimi tre esercizi e fino alla Data del Documento di Registrazione, il Gruppo BPER ha intrattenuto rapporti con parti correlate, così come definite dai principi adottati ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002. Le operazioni con parti correlate presentano i rischi tipici connessi ad operazioni che intervengono tra soggetti non indipendenti. BPER ritiene che tutti i rapporti intrattenuti dal Gruppo BPER con parti correlate siano basati e regolati a condizioni di mercato. In relazione a tali operazioni si segnala che BPER ha adottato le procedure di cui all’art.4 del Regolamento Parti Correlate, per la gestione ed il presidio delle operazioni concluse con parti correlate. Tali procedure, vigenti a far tempo dal 31 dicembre 2010, sono state da ultimo contemplate nel documento di normativa interna denominato: “Regolamento di Gruppo del processo di gestione delle operazioni con parti correlate e con soggetti collegati”, revisionato in data 12 novembre 2013. 55 FATTORI DI RISCHIO Per ulteriori informazioni, cfr. Capitolo XIV del Documento di Registrazione, nonché la Relazione finanziaria annuale 2013, la Relazione finanziaria annuale 2012 e la Relazione finanziaria annuale 2011, incluse mediante riferimento nel Documento di Registrazione. 1.17 Rischi connessi alla distribuzione dei dividendi Gli ultimi tre esercizi hanno fatto registrare per BPER un andamento diversificato in tema di risultati, con i conseguenti riflessi sulla distribuzione di dividendi. In particolare l’esercizio 2011 ha fatto registrare un utile civilistico di Euro 160,4 milioni, con attribuzione a riserve di Euro 132,1 milioni, al fondo beneficenza ed opere di pubblica utilità per Euro 1,3 milioni e per dividendi complessivi Euro 27 milioni, di cui Euro 17 milioni con distribuzione gratuita di azioni della Banca (Pay out complessivo pari a circa il 17%). Nel 2012 il risultato civilistico è stato positivo di soli Euro 0,8 milioni e il 2013 ha registrato a livello civilistico una perdita di Euro 12,9 milioni e pertanto per tali due esercizi non si è reso possibile distribuire dividendi. I risultati di questi ultimi due esercizi sono stati influenzati da elementi negativi che, se dovessero ripresentarsi nel futuro, potrebbero impedire o limitare la distribuzione di dividendi per gli esercizi che ne fossero interessati. Si richiama altresì, in tema di politiche di distribuzione di dividendi, la comunicazione della Banca d’Italia del 13 marzo 2013 con la quale viene raccomandata a tutte le banche l’adozione di politiche di distribuzione dei dividendi molto attente al mantenimento di presidi patrimoniali in logica attuale e prospettica, coerenti con i rischi assunti e un livello di indicatori patrimoniali in linea con le disposizioni di vigilanza prudenziale. La necessità di rispettare tali requisiti patrimoniali potrebbe portare, anche in futuro, ad escludere o limitare la distribuzione dei dividendi, pur in presenza di utili distribuibili. Per ulteriori informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo BPER, cfr. Capitolo XV, Paragrafo 15.1, del Documento di Registrazione. Per ulteriori informazioni sulla politica di distribuzione dei dividendi, cfr. Capitolo XV, Paragrafo 15.7, del Documento di Registrazione. 1.18 Rischi connessi alle attività fiscali per imposte differite Ai sensi dello IAS 12, è possibile iscrivere attività fiscali differite con riferimento: (i) alle differenze temporanee deducibili (in presenza di oneri contabilmente deducibili per intero nell’esercizio e fiscalmente deducibili in esercizi successivi, al ricorrere di determinati eventi ovvero pro-quota); (ii) a perdite fiscali pregresse; e (iii) per crediti d’imposta non utilizzati. Al 31 dicembre 2013, le attività fiscali differite ammontano ad Euro 1.039 milioni di cui Euro 1.000 milioni hanno avuto effetti sul conto economico dell’esercizio ed Euro 39 milioni sono state registrate direttamente nel patrimonio netto. Con riferimento all’iscrivibilità delle attività per imposte anticipate ed al loro mantenimento in bilancio, ai sensi della normativa fiscale vigente alla Data del Documento di Registrazione, al ricorrere di determinate circostanze le attività per imposte anticipate possono essere riconosciute come crediti di imposta. Le imposte anticipate attive possono essere quindi recuperate a prescindere dalla capacità del gruppo (inteso come società che aderiscono alla tassazione di gruppo su base consolidata) e/o delle singole società, di generare una redditività futura (“tax capability”). In particolare, ai sensi della normativa fiscale vigente alla Data del Documento di Registrazione, nelle ipotesi in cui sia conseguita una perdita civilistica o sia rilevata una perdita fiscale o un valore della produzione netta IRAP negativo, le attività per imposte anticipate sia IRES sia IRAP riferite alle 56 FATTORI DI RISCHIO rettifiche di valore su crediti non ancora dedotte dal reddito imponibile e le attività per imposte anticipate riconducibili al valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali, i cui componenti negativi sono deducibili in più periodi di imposta, sono trasformate in credito di imposta. Alla Data del Documento di Registrazione, le attività per imposte anticipate del Gruppo BPER trasformabili in credito d’imposta al ricorrere degli eventi precedentemente illustrati ammontano a Euro 893 milioni. Quindi, le attività per imposte anticipate la cui iscrivibilità dipende strettamente dalla “tax capability” del Gruppo BPER e/o delle singole società, risultano limitate a Euro 146 milioni. Con riferimento alla quota parte di tali attività per imposte anticipate riferita all’IRES si evidenzia che, anche nell’ipotesi in cui il reddito imponibile IRES dovesse risultare negativo (perdita fiscale), ai sensi della normativa fiscale vigente alla Data del Documento di Registrazione, la perdita fiscale potrà essere recuperata senza limiti temporali. Ai fini del calcolo del CET1, l’ammontare delle attività fiscali differite (deferred tax asset o “DTA”) da dedurre, al netto dei filtri prudenziali (Euro 43 milioni) e delle passività fiscali differite (deferred tax liabilities o “DTL”) compensate (Euro 112 milioni), risulta essere pari a Euro 33 milioni; poiché tale importo è inferiore alla franchigia regolamentare pari al 10% del common equity lordo, la deduzione non viene operata e lo stesso importo viene ponderato al 250%. Le attività fiscali differite considerate come credito d’imposta (su rettifiche su crediti ed avviamenti) vengono invece assoggettate alla ponderazione ordinaria del 100%. In ottemperanza a quanto previsto dallo IAS 12, per la quota parte delle attività per imposte anticipate residue il Gruppo BPER procede, alla data di riferimento di ogni bilancio, alla stima dei prevedibili redditi imponibili futuri al fine di verificare la possibilità di mantenere iscritte e/o di iscrivere le attività fiscali per imposte anticipate. Il modello utilizzato per il calcolo dei redditi imponibili prospettici è stato realizzato sulla base delle norme fiscali vigenti ed è applicato tenendo in considerazione gli ultimi piani pluriennali approvati. Limitatamente alle attività per imposte anticipate residue qualora da tale verifica dovesse emergere un reddito imponibile futuro non sufficiente, il Gruppo BPER potrebbe dover rivedere in diminuzione il valore delle attività fiscali differite iscritte in bilancio, con conseguenti effetti negativi sul conto economico. Per ulteriori informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo BPER, cfr. Capitolo XV, Paragrafo 15.1, del Documento di Registrazione. 1.19 Rischi connessi alla revisione dello IAS 39 In data 7 agosto 2013, la Banca d’Italia ha inviato una nota agli intermediari con cui ha sintetizzato gli elementi più significativi del nuovo modello contabile di impairment previsto dal principio IFRS 9 – impairment (destinato a sostituire l’attuale IAS 39) che lo IASB non ha ancora emesso in una versione finale. Alla Data del Documento di Registrazione è stato pubblicato dallo IASB solo un Exposure Draft “Financial Instruments: Expected Credit Losses”, in data 13 marzo 2013. La nota della Banca d’Italia espone le implicazioni di tipo operativo per gli intermediari finanziari a seguito di quanto riportato nel citato Exposure Draft, che contiene una proposta per un nuovo modello contabile per il calcolo delle rettifiche di valore su crediti basato su un approccio “expected losses” anziché su un approccio “incurred losses”. Il modello proposto prevede la classificazione degli strumenti finanziari, cui lo stesso si applica, in tre classi funzionali a cogliere il progressivo incremento delle svalutazioni creditizie coerentemente con il processo di deterioramento della qualità dei debitori rispetto al momento iniziale e a cui, pertanto, corrispondono differenti modalità di misurazione delle rettifiche di valore. La corretta applicazione del modello impone pertanto di poter “tracciare” la storia di ciascun strumento finanziario al fine di poter gestire correttamente i trasferimenti da una classe all’altra. In fase di prima adozione del modello è inoltre previsto che qualora l’applicazione dei criteri di classificazione dello stock di attività 57 FATTORI DI RISCHIO finanziarie in essere nelle diverse classi risulti particolarmente onerosa, si debba fare riferimento alla qualità creditizia dei crediti alla data di valutazione. La Banca d’Italia rileva come le nuove regole presentino aspetti di complessità operativa per gli intermediari e come, qualora confermate, la capacità degli intermediari stessi di ricostruire l’evoluzione della qualità creditizia degli strumenti finanziari rispetto al momento dell’erogazione (acquisto) potrà influire, anche significativamente, sull’ammontare delle nuove rettifiche di valore richieste, in particolare in sede di prima applicazione del modello. Il nuovo modello contabile dovrà essere applicato all’entrata in vigore del nuovo principio contabile che come detto aggiornerà in revisione l’attuale principio IAS 39. Alla Data del Documento di Registrazione non si possono effettuare previsioni certe, anche tenendo conto delle varie incertezze normative e ai vari anni che ancora si prevedono prima della nuova applicazione, ma in ogni caso non si può escludere che il nuovo modello contabile porti alla necessità di dover elevare il livello delle coperture dei crediti in bonis, in particolare di quelli classificabili nella categoria intermedia tra i bonis di migliore qualità e i crediti deteriorati, con possibili effetti negativi sulle prospettive, attività e sui risultati economici e finanziari del Gruppo BPER. Per ulteriori informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo BPER, cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione. 1.20 Rischi connessi ad assunzioni e metodologie di valutazione della attività e passività finanziarie valutate al fair value L’art. 105 del “Regolamento UE N. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento” (CRR I – Capital Requirements Regulation) definisce “Requisiti per la valutazione prudente” gli obblighi per le istituzioni finanziarie relativi agli aggiustamenti di valutazione prudenziali. Tali requisiti sono volti a garantire il raggiungimento di un appropriato grado di certezza valutativa, con particolare riferimento alla natura dinamica delle posizioni del portafoglio di negoziazione. L’art. 34 “Rettifiche di valore supplementari” stabilisce che nel perimetro di applicazione dell’art. 105 rientrano tutte le posizioni misurate al valore equo (fair value), e che le rettifiche di valore prudenziale devono essere detratte dal capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 Capital). La normativa è entrata in vigore a partire dall’1 gennaio 2014. In data 4 aprile 2014, l’EBA ha pubblicato il final draft sulla Prudential Valuation, riguardante la metodologia di calcolo dell’additional valuation adjustments (AVA). Tali rettifiche sono apportate alle esposizioni rappresentate in bilancio al fair value e devono tener conto dell’incertezza dei parametri (rischio modello, costi di chiusura, etc.) e dei potenziali costi futuri (rischi operativi, rischio di concentrazione, rischio di liquidità, etc.). Le rettifiche variano a secondo che si tratti di strumenti finanziari di livello 1 ovvero di livello 2 e 3. Mediante l’applicazione del modello semplificato indicato nel final draft EBA, il Gruppo BPER ha quantificato una rettifica al 31 marzo 2014 pari a circa Euro -10,2 milioni. Tale rettifica è stata considerata come elemento negativo del CET1 alla stessa data. Al 31 dicembre 2013, tale valore era pari a circa Euro -10,9 milioni. Le suddette rettifiche sono effettuate sulla base di assunzioni e metodologie di valutazione che possono variare di periodo in periodo e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti nel bilancio consolidato potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni utilizzate. Per ulteriori informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo BPER, cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione. 58 FATTORI DI RISCHIO 2. FATTORI DI RISCHIO CONNESSI AL SETTORE IN CUI L’EMITTENTE E IL GRUPPO BPER OPERANO 2.1 Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario L’Emittente e le altre banche del Gruppo BPER sono soggette ai rischi tipici derivanti dalla concorrenza propria dei rispettivi settori di attività, in tutti i territori in cui operano, ed affrontano i rischi tipici derivanti dallo svolgimento dell’attività bancaria nella realtà socio-economica italiana. Nell’ultimo decennio il sistema bancario nazionale è stato interessato da numerose operazioni di fusione e acquisizione che ne hanno aumentato il grado di concentrazione riducendo il numero degli operatori. Il quadro è stato poi reso più complesso dall’ingresso sul mercato di operatori stranieri altamente competitivi anche per effetto di strutture di costo più leggere e flessibili. La fase di consolidamento del mercato in atto è connotata certamente da una elevata competitività, resa ancor più robusta dal recepimento delle direttive comunitarie tese a liberalizzare il settore bancario dell’Unione Europea, dalla deregolamentazione del settore bancario, che ha incentivato la concorrenza nel comparto tradizionale, dalla maggiore concorrenza sul mercato del risparmio gestito e dei servizi bancari, settori, questi, che generano quei ricavi commissionali che costituiscono una componente sempre più significativa del margine di intermediazione in un contesto caratterizzato dalla difficile sostenibilità del margine di interesse. Inoltre, l’evoluzione del quadro normativo europeo e l’adeguamento degli ordinamenti nazionali in tema di servizi di pagamento hanno profondamente modificato la struttura del mercato dei pagamenti al dettaglio, mirando ad accrescere la trasparenza e la concorrenza ed a rafforzare la fiducia dei consumatori negli strumenti elettronici. Infine l’avvento di nuove tecnologie e modelli distributivi (internet ed online banking) spinge ad un ripensamento delle strutture tradizionali di presidio del territorio e delle relative strutture di costo. Il contesto sopra descritto potrebbe avere un effetto negativo sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati del Gruppo BPER. In conseguenza di ciò, l’Emittente potrebbe effettivamente non riuscire a mantenere o ad aumentare l’attuale livello di presenza nei mercati e di redditività conseguita sino alla Data del Documento di Registrazione. Per ulteriori informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo BPER, cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione. 2.2 Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario Premessa Il Gruppo BPER è soggetto a una articolata regolamentazione di matrice europea e nazionale e, in particolare, alla vigilanza da parte della Banca d’Italia, della Consob e dell’IVASS. La normativa bancaria applicabile al Gruppo BPER disciplina i settori in cui le banche possono operare con lo scopo di preservare la propria stabilità e solidità, limitandone l’esposizione al rischio. In particolare, BPER deve rispettare la normativa primaria e secondaria applicabile alle società emittenti strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, la normativa in materia di servizi bancari (finalizzata al mantenimento della stabilità e solidità delle banche nonché alla limitazione dell’esposizione al rischio) e di servizi finanziari (che disciplina, inter alia, l’attività di vendita e di collocamento degli strumenti finanziari e quella di marketing). La vigilanza delle sopracitate autorità copre diversi ambiti di attività dell’Emittente, e può avere tra l’altro ad oggetto i livelli di liquidità e di adeguatezza patrimoniale, la prevenzione e il contrasto del riciclaggio di denaro, la tutela della 59 FATTORI DI RISCHIO privacy, la trasparenza e la correttezza nei rapporti con la clientela nonché gli obblighi di rendiconto e registrazione. Occorre, inoltre, considerare che, in ragione dell’assunzione delle nuove competenze di vigilanza bancaria da parte della BCE, entro la fine del 2014 – come precisato dalla Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 12 settembre 2013 che attribuisce alla BCE compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale sugli enti creditizi (per cui si rinvia al successivo punto “il Regolamento sull’Unione Bancaria” del presente Paragrafo) – BPER sarà sottoposta direttamente all’attività di vigilanza di tale organismo, oltre che a quella esercitata dalla Banca d’Italia, Autorità di Vigilanza nazionale. Eventuali variazioni della normativa, o anche delle relative modalità di applicazione, nonché l’eventualità che l’Emittente non riesca ad assicurare il rispetto delle normative applicabili, potrebbero influenzare le attività, la situazione patrimoniale, economica e finanziaria di BPER, nonché i prodotti e i servizi offerti dalla stessa. Per ulteriori informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo BPER, cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione. Implementazione di Basilea III nell’ordinamento europeo: il CRR I e la CRD IV A partire dal mese di dicembre del 2010 fino al gennaio del 2013, il Comitato di Basilea per la supervisione bancaria (il “Comitato di Basilea”) ha diffuso una serie di comunicati relativi ad un complesso di riforme dei requisiti regolamentari di capitale e di liquidità degli istituti creditizi per il rafforzamento dei relativi standard (Basilea III). I principali interventi richiesti possono essere riassunti come segue: ( 3) • revisione della definizione di Patrimonio di Vigilanza e delle sue componenti, prevedendo livelli minimi dei ratios di adeguatezza del Common Equity Tier 1 capital più elevati ed introducendo un meccanismo (il c.d. “Bail-in”) in forza del quale, ove la banca raggiunga il c.d. punto di non sopravvivenza (ossia il c.d. point of non-viability, il “Punto di Non Sopravvivenza”)3, le autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie potranno disporre che la eventuale perdita subita dalle banche sia assorbita dagli strumenti di Tier 1 addizionale (c.d. additional Tier 1) e dagli strumenti di Tier 2 della banca mediante (a) riduzione o azzeramento del valore nominale degli stessi (c.d. write down) ovvero (b) loro conversione in strumenti rappresentativi di capitale (c.d. common equity Tier 1); • abolizione della distinzione tra gli strumenti computabili nel Tier 2 e nel Tier 3 e tra quelli classificati come Lower Tier 2 ed Upper Tier 2; • a partire dal 1° gennaio 2013, taluni strumenti ibridi di patrimonializzazione non sono più riconosciuti come Common Equity Tier I Capital, Additional Tier I Capital o Tier 2 Capital, o sono gradualmente decomputati da tali categorie del capitale regolamentare di una banca; • introduzione (a) di una riserva di conservazione del capitale (capital conservation buffer), volta a preservare il livello minimo di capitale regolamentare in momenti di mercato avversi attraverso l’accantonamento di risorse patrimoniali di elevata qualità in periodi non caratterizzati da tensioni di mercato, (b) di una riserva di capitale anticiclica, volta a proteggere il settore bancario nelle fasi di eccessiva crescita del credito e che consente di accumulare, durante fasi di surriscaldamento del ciclo del credito, capitale primario di classe 1 che sarà poi destinato ad assorbire le perdite nelle fasi discendenti del ciclo, e (c) di riserve di capitale per gli enti a rilevanza sistemica globale e per gli altri enti a rilevanza sistemica, volte Il Punto di Non Sopravvivenza è stato definito dal Comitato di Basilea per la Vigilanza sulle Banche, in un comunicato emesso in data 13 gennaio 2011, come il punto in cui si “verifichi uno dei seguenti eventi: 1) la decisione che una cancellazione si renda necessaria per evitare che la banca diventi insolvente, secondo il giudizio dell’autorità competente; o 2) la decisione di effettuare un’iniezione di capitali pubblici, o altro intervento di sostegno equivalente, senza la quale la banca si renderebbe insolvente, secondo il giudizio dell’autorità competente”. 60 FATTORI DI RISCHIO a imporre requisiti patrimoniali più elevati a quei soggetti che proprio per la loro rilevanza sistemica, a livello globale o domestico, pongono rischi maggiori per il sistema finanziario in quanto una loro eventuale crisi potrebbe avere impatti sui contribuenti; • rafforzamento della copertura dei rischi connessi ai requisiti patrimoniali, soprattutto per quanto concerne i derivati e gli altri elementi fuori bilancio (rischio di controparte), le esposizioni verso controparti centrali ed i valori dei parametri di rischio in condizioni di tensione (dei mercati, del credito e delle controparti); • introduzione di un coefficiente di leva finanziaria (leverage ratio) come misura complementare ai requisiti patrimoniali basati sul rischio; • promozione di maggiori accantonamenti, muovendosi, principalmente, con un approccio prospettico di provisioning (Perdita Attesa); e • introduzione di standard comuni di valutazione di liquidità per il settore bancario a livello globale, che indurranno le banche ad adottare requisiti quantitativi minimi per la liquidità e per l’incremento dei coefficienti di rischio per asset “illiquidi”. Il piano di riforme del sistema bancario scaturente da Basilea III, che dovrebbe essere applicato gradualmente, fino ad essere pienamente efficace entro il 2019 per quanto attiene i limiti prudenziali e con il totale esaurimento degli effetti del regime transitorio dal 2024, è stato accolto nell’ordinamento dell’Unione Europea con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) n. 575/2013 (il “CRR I”) e della Direttiva n. 2013/36/UE (la “CRD IV”). La CRD IV è stata recepita in Italia con la Circolare della Banca d’Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 (recante le Disposizioni di Vigilanza per le Banche); il CRR I è, invece, direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri dal 1° gennaio 2014, eccezion fatta per alcune disposizioni specifiche rimesse alla discrezionalità delle autorità nazionali, anch’esse recepite in Italia mediante le Disposizioni di Vigilanza per le Banche. Contestualmente all’emanazione del citato testo regolamentare, la Banca d’Italia, con comunicato stampa del 19 dicembre 2013, ha evidenziato che, dal 1° gennaio 2014, le banche devono rispettare un livello di capitale di migliore qualità (Common Equity Tier 1) pari al 7% delle attività ponderate per il rischio, di cui 4,5% a titolo di requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione del capitale. Nella definizione di capitale da utilizzare vengono applicati i margini di flessibilità previsti dal CRR I per quanto riguarda in particolare il regime delle deduzioni e dei filtri prudenziali (c.d. phase-in). Le banche che non dovessero rispettare il requisito di riserva di capitale non potranno distribuire dividendi, remunerazioni variabili e altri elementi utili a formare il patrimonio regolamentare (i.e. il Patrimonio di Vigilanza) oltre limiti prestabiliti e dovranno definire le misure necessarie a ripristinare il livello di capitale richiesto. La Proposta di Crisis Management Directive Un altro passaggio determinante nell’adeguamento della normativa europea sul settore bancario a Basilea III è rappresentato dalla pubblicazione, in data 6 giugno 2012, di una proposta della Commissione Europea di direttiva concernente l’istituzione di un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi (tra cui rientra lo stesso Emittente) e delle imprese di investimento, che, ove approvata, dovrà essere implementata dagli Stati Membri entro il 31 dicembre 2014 (la c.d. “Crisis Management Directive”, d’ora in avanti la “Proposta di CMD”). La Proposta di CMD ha l’obiettivo di fornire alle Autorità degli Stati membri preposte alla risoluzione delle crisi degli enti creditizi (c.d. resolution authorities, le “Autorità”) strumenti idonei per affrontare situazioni di dissesto, salvaguardando, da un lato, la stabilità del sistema finanziario inteso nel suo complesso, riducendo al minimo costi pubblici e distorsioni economiche e, dall’altro, la continuità dell’attività d’impresa dell’ente creditizio, con la prospettiva di un ripristino della sostenibilità economica. 61 FATTORI DI RISCHIO Nello specifico, ai sensi della Proposta di CMD le Autorità possono: (i) adottare misure preparatorie e piani per ridurre al minimo i rischi di problemi potenziali (preparazione e prevenzione); (ii) in caso di problemi incipienti, arrestare il deterioramento della situazione della banca in fase precoce in modo da evitare l’insolvenza (intervento precoce); e (iii) se l’insolvenza di un ente dovesse suscitare apprensioni per quanto riguarda la tutela di interessi pubblici, adottare uno strumento chiaro per risanare o liquidare la banca in modo ordinato preservando le sue funzioni essenziali e limitando al massimo l’esposizione dei contribuenti alle perdite in caso di insolvenza. I principali strumenti di risoluzione delle crisi previsti nella Proposta di CMD sono i seguenti: (i) la costituzione di un c.d. ente-ponte (c.d. bridge institution) – che consiste nel potere di cedere a un c.d. ente-ponte attività, passività o diritti di un ente che soddisfi le condizioni per l’avvio delle procedure di risoluzione della crisi; (ii) la vendita dell’attività d’impresa – la cessione, ad opera di un’Autorità, di titoli di proprietà, attività, diritti o passività di un ente che soddisfi le condizioni per l’avvio delle procedure di risoluzione della crisi ad un altro soggetto giuridico diverso dall’ente-ponte; (iii) la separazione delle attività – ossia la cessione di attività e diritti di un ente che soddisfi le condizioni per l’avvio delle procedure di risoluzione della crisi a una società veicolo per la gestione delle attività; e (iv) il Bail-in, regolato in linea con i termini stabiliti da Basilea III delineati al sottoparagrafo precedente; ove attuato, le Autorità dovranno tenere conto della gerarchia dei creditori che rileva in caso di liquidazione dell’Emittente: in termini generali, le perdite dovranno essere in primo luogo imputate al capitale; ove gli strumenti di capitale non risultino sufficienti a coprire le perdite dell’ente creditizio in dissesto, ed a condizione che questi abbia raggiunto il Punto di Non Sopravvivenza, le Autorità potranno disporre che la perdita sia assorbita dagli strumenti di Tier 1 addizionale (c.d. additional Tier 1, ovvero, stando alla nuova terminologia impiegata nel CRR I, il capitale aggiuntivo di classe 1) e dagli strumenti di Tier 2 della banca mediante (a) riduzione o azzeramento permanente del valore nominale degli stessi (c.d. write down) ovvero (b) loro conversione in strumenti rappresentativi di capitale (c.d. common equity Tier 1). Ai sensi dell’art. 115 della Proposta di CMD, entro il 31 dicembre 2014, gli Stati membri dovranno adottare le disposizioni normative e regolamentari necessarie per conformarsi alla Proposta di CMD che, ove venga approvata dalle istituzioni europee competenti, sarà applicabile dal 1° gennaio 2015, fatta eccezione per il Bail-in, che dovrà essere attuato a partire dal 1° gennaio 2016. Le modifiche al quadro normativo di riferimento per l’Emittente e il modo in cui vengono (o verranno) applicate possono avere un effetto significativo sull’attività dell’Emittente stesso. Si segnala che in data 20 dicembre 2013 il Comitato dei Rappresentanti Permanenti, per conto del Consiglio dell’Unione Europea, ha approvato un accordo provvisorio con il Parlamento europeo sulla definizione della Proposta di CMD. Tale accordo ha lo scopo di consentire al Parlamento europeo ed al Consiglio l’adozione della Proposta di CMD in prima lettura. In generale, l’implementazione nell’ordinamento europeo della Proposta di CMD e, in particolare, i poteri che la stessa conferisce alle Autorità dovrebbero avere un impatto sulla gestione degli enti creditizi e delle imprese di investimento, nonché, in determinate circostanze, sui diritti dei creditori degli stessi. Pertanto, non può esserci alcuna garanzia che – ove si presentino le condizioni per l’applicazione degli strumenti di risoluzione della crisi – eventuali azioni intraprese nei confronti dell’Emittente da parte dell’Autorità preposta non abbiano un impatto significativo sulla situazione patrimoniale e finanziaria di BPER, sulle attività di finanziamento svolte dal Gruppo BPER e sui prodotti e servizi offerti dallo stesso. In particolare, per quanto concerne la Proposta di CMD, considerato che, alla Data del Documento di Registrazione, costituisce ancora una proposta normativa, essa potrà essere soggetta a future integrazioni, modifiche e/o sostituzioni nel corso del relativo processo normativo; pertanto, non è possibile definire con ragionevole grado di certezza gli impatti che la stessa avrà sull’Emittente e sul Gruppo BPER. Il Regolamento sull’Unione Bancaria 62 FATTORI DI RISCHIO La BCE giocherà un ruolo chiave nel controllo dell’applicazione della normativa europea relativa al settore bancario, in conformità alle attribuzioni di compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi ricevute dal Regolamento (UE) n. 1024/2013 del 15 ottobre 2013 del Consiglio (il “Regolamento sull’Unione Bancaria”). Il Regolamento sull’Unione Bancaria è entrato in vigore nel mese di novembre 2013 e la BCE ha annunciato che procederà ad una valutazione globale del sistema bancario, che dovrebbe concludersi nel mese di ottobre 2014, prima di assumere, nel mese di novembre 2014, i nuovi compiti di vigilanza in ragione dei poteri conferitele dalle istituzioni europee per mezzo del Regolamento sull’Unione Bancaria. Le banche europee, tra cui l’Emittente, nel corso del 2014, sottoporranno i propri bilanci all’attività di revisione della BCE ai sensi del Regolamento sull’Unione Bancaria. Tale attività comprende, tra le altre cose, la valutazione sulla gestione dei rischi, l’Asset Quality Review e gli stress test sopra menzionati, volti a verificare la resilienza delle banche in scenari ipotetici, come quello caratterizzato da un’accentuata recessione o da una forte tensione sul valore dei titoli di Stato. L’imposizione di eventuali azioni di follow-up, successiva a suddetta attività di valutazione globale, potrà richiedere ulteriori misure correttive da parte degli istituti di credito, tra cui BPER. Queste azioni potranno comprendere interventi sugli accantonamenti e/o sul capitale dell’Emittente, nonché sulla governance. In linea di principio, le attività che la BCE è chiamata a svolgere nel corso del 2014 potrebbero creare una certa instabilità nel settore bancario italiano, nonché tensioni sulla capacità dello Stato italiano di ottemperare agli impegni connessi alla propria esposizione debitoria. Il Regolamento sull’Unione Bancaria ed il complesso di decisioni adottate dalla BCE in merito al proprio ruolo di principale Autorità di Vigilanza europea nel settore bancario, potranno implicare l’imposizione agli istituti bancari, tra cui BPER, di requisiti patrimoniali supplementari al fine di stabilizzare il sistema finanziario italiano; ciò potrebbe avere un impatto negativo sulla capacità di business dell’Emittente ovvero sulla capacità dello stesso ad ottenere finanziamenti. Non è escluso che tali misure di austerità potrebbero ulteriormente pregiudicare l’economia italiana, riducendo la capacità dei debitori dell’Emittente di rimborsare a quest’ultimo i finanziamenti ricevuti, aumentando, di conseguenza, il livello di sofferenze di BPER. 2.3 Rischi connessi alla riduzione del supporto alla liquidità del sistema La crisi dei mercati finanziari, che ha comportato la riduzione della liquidità a disposizione degli operatori, l’incremento del premio per il rischio e tensioni legate al debito sovrano di alcuni Paesi, insieme all’innalzamento dei requisiti patrimoniali previsti da Basilea III, ha richiesto lo sviluppo di iniziative a supporto del sistema creditizio che hanno visto direttamente coinvolti sia Stati (attraverso l’intervento diretto nel capitale di alcune banche) sia istituti centrali (attraverso operazioni di rifinanziamento dietro prestazione di idonei titoli in garanzia). In tale contesto, probabilmente la BCE continuerà a condurre le operazioni di rifinanziamento principali e quelle con scadenza pari al periodo di mantenimento della riserva obbligatoria mediante aste a tasso fisso con pieno accoglimento della domanda fino a quando sarà ritenuto necessario; anche le operazioni a tre mesi andranno condotte con piena aggiudicazione delle richieste e con tasso pari a quello medio delle operazioni di rifinanziamento principali nell’arco della durata dell’operazione. Al 31 maggio 2014, l’esposizione del Gruppo BPER alla BCE in termini di linee di finanziamento per LTRO è pari a nominali Euro 3,795 miliardi (Euro 1,735 miliardi con scadenza gennaio 2015 e Euro 2,060 miliardi con scadenza febbraio 2015). Alla stessa data, le proprie passività garantite dallo Stato ammontano a Euro 1,3 miliardi di nominale (Euro 1,20 miliardi al netto dei margini di garanzia previsti). 63 FATTORI DI RISCHIO Si evidenzia tuttavia che, alla Data del Documento di Registrazione, negli Stati Uniti la Federal Reserve ha avviato la progressiva riduzione degli stimoli monetari all’economia (c.d. tapering) mentre nel gennaio 2015 ed a febbraio 2015 verranno a scadenza le operazioni di rifinanziamento a lungo termine effettuato dalla BCE (c.d. LTRO) che hanno garantito alle banche europee la disponibilità di ampie risorse finanziarie in funzione delle garanzie stanziabili a condizioni particolarmente favorevoli. Tali operazioni di rifinanziamento effettuate dalla BCE potrebbero non essere replicate in futuro. L’incapacità di reperire sul mercato liquidità tramite l’accesso agli istituti centrali dietro presentazione di idonee garanzie ovvero la riduzione significativa o il venir meno del supporto alla liquidità del sistema da parte dei governi e delle autorità centrali potrebbero generare maggiori difficoltà nel reperimento di liquidità sul mercato e/o maggiori costi connessi al ricorso a tale liquidità, con possibili effetti negativi sull’attività, sulla posizione finanziaria e sui risultati operativi di BPER. Per ulteriori informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo BPER, cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione. 64 CAPITOLO IV - INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE 4.1 Denominazione legale e commerciale dell’Emittente La denominazione legale e commerciale dell’Emittente è Banca popolare dell’Emilia Romagna Società cooperativa, in forma abbreviata “BPER”. L’Emittente è iscritta al Registro delle Imprese al n. 01153230360, che corrisponde anche ai propri codice fiscale e partita IVA, nonché al n. 222528 del REA di Modena. L’Emittente è iscritto all’Albo delle banche tenuto dalla Banca d’Italia al numero di matricola 4932 ed è Capogruppo dell’omonimo Gruppo bancario “Banca popolare dell’Emilia Romagna” iscritto dal 7 agosto 1992 all’Albo dei Gruppi con codice 5387.6. L’Emittente è altresì iscritta allo specifico Albo delle Cooperative al n. A163859 ed è, inoltre, aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia. 4.2. Investimenti 4.2.1. Investimenti effettuati La seguente tabella illustra l’evoluzione degli investimenti del Gruppo BPER nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 e nel trimestre chiuso al 31 marzo 2014. (importi in migliaia di euro) Voci Attività materiali Attività immateriali di cui avviamento Partecipazioni CONSISTENZE al 31/3/14 31/12/13 1.013.735 487.625 380.416 254.197 1.022.430 491.215 380.416 250.970 31/12/12 984.217 467.488 375.935 269.094 31/12/11 989.727 457.446 376.029 281.806 Delta % Delta % Delta % 31/03/2014 vs 2013 2013 vs 2012 3,88% 5,08% 1,19% -6,74% 2012 vs 2011 -0,56% 2,20% -0,02% -4,51% -0,85% -0,73% 0,00% 1,29% Attività materiali La movimentazione delle attività materiali per gli esercizi 2013, 2012 e 2011 è riconducibile all’ordinaria attività di investimento, in particolare legata al normale processo di ammortamento ed alle rettifiche di valore operate al fine di adeguare il valore di carico al minore valore recuperabile. Al riguardo, si evidenzia che tutte le attività sono valutate al costo ed ammortizzate sistematicamente in funzione della loro vita utile; non vi sono, in bilancio, attività valutate al fair value. L’incremento registrato nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, è relativo al consolidamento di Cassa di Risparmio di Bra e Adras S.p.A. Partecipazioni La voce si riferisce alle partecipazioni rilevanti (sono imprese non del Gruppo sottoposte ad influenza notevole, ovvero, di norma, partecipate in misura pari o superiore al 20% del capitale); esse sono state valutate con il metodo del patrimonio netto. Nel corso del 2013 la variazione è principalmente dovuta in positivo dall’aumento di capitale, sottoscritto sempre da BPER, della partecipata Alba Leasing (Euro 25,5 milioni), in negativo, dal passaggio della Cassa di Risparmio di Bra tra le partecipazioni di controllo (al 31 dicembre 2012 Euro 27,6 milioni, di cui Euro 9,4 milioni per avviamento), oltre che dall’attività di impairment test che ha comportato svalutazioni per Euro 12,7 milioni nel 2013 (Euro 4,2 milioni nel 2012). 65 Attività immateriali Tra le immobilizzazioni immateriali, la componente principale è riferita agli avviamenti per complessivi Euro 380,4 milioni al 31 marzo 2014. La variazione rispetto al 31 dicembre 2013 è dovuta all’avviamento iscritto a fronte del primo consolidamento di Cassa di Risparmio di Bra (Euro 4,6 milioni). Avviamenti La seguente tabella riepiloga la situazione degli avviamenti iscritti alla data del 31 marzo 2014 e per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011: Avviamenti 31.03.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 1. Aziende del Gruppo 1.1 Banche - Banca Popolare di Ravenna s.p.a. - Banca Popolare del Mezzogiorno s.p.a. - Banca della Campania s.p.a. - Banco di Sardegna s.p.a. - Banca di Sassari s.p.a. - Banca Popolare di Lanciano e Sulmona s.p.a. (*) - Banca Popolare di Aprilia s.p.a. (*) - CARISPAQ - Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila s.p.a. (*) - Cassa di Risparmio di Bra s.p.a. - Meliorbanca s.p.a. 349.884 156.080 6.876 6.124 51.346 82.256 4.904 4.574 - 349.884 156.080 6.876 6.124 51.346 82.256 4.904 4.574 - 345.291 176.788 6.876 6.124 51.346 82.256 4.904 1.655 10.150 13.477 - 345.337 281.472 6.875 6.124 51.346 82.255 4.904 1.655 10.150 13.477 104.686 1.2 Capogruppo BPER - Acquisizione sportelli UNICREDIT - Meliorbanca s.p.a. - Banca CRV - Cassa di Risparmio di Vignola s.p.a. - Banca Popolare di Lanciano e Sulmona s.p.a. - Banca Popolare di Aprilia s.p.a. - CARISPAQ - Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila s.p.a. 185.358 53.118 104.685 2.272 1.655 10.151 13.477 185.358 53.118 104.685 2.272 1.655 10.151 13.477 160.075 53.118 104.685 2.272 - 55.391 53.118 2.273 - 8.446 1.657 6.769 2 18 - 8.446 1.657 6.769 2 18 - 8.428 1.657 6.769 2 - 8.474 1.657 6.768 2 47 30.532 30.532 380.416 30.532 30.532 380.416 30.644 112 30.532 375.935 30.692 160 30.532 376.029 1.3 Altre società - ABF Leasing s.p.a. - Emilia Romagna Factor s.p.a. - Estense Covered Bond s.r.l. - Adras s.r.l. - Presticincque s.p..a 2. Altri avviamenti - Ramo d'azienda Leasinvest s.p.a. - Acquisizione sportelli UNICREDIT Totale (*)Oggetto di fusione per incorporazione in BPER in data 27 maggio 2013. Alla Data del Documento di Registrazione, non sono stati effettuati ulteriori investimenti rispetto a quanto sopra indicato. 4.2.2. Principali investimenti in corso di realizzazione Alla Data del Documento di Registrazione, non vi sono investimenti in corso di realizzazione per il Gruppo BPER. 66 4.2.3. Investimenti futuri Alla Data del Documento di Registrazione, non vi sono investimenti futuri significativi per l’Emittente che siano stati oggetto di un impegno definitivo da parte dei suoi organi di gestione. 67 CAPITOLO V - PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ 5.1 Principali attività del Gruppo BPER 5.1.1. Descrizione delle attività dell’Emittente e del Gruppo BPER Il Gruppo BPER svolge, attraverso 8 banche, 9 società finanziarie e 5 società strumentali (BPER Services S.C.p.A., Modena Terminal S.r.l., Nadia S.p.A., Numera S.p.A. e Tholos S.p.A.), con circa 1.300 filiali e oltre 11.600 risorse, attività di raccolta del risparmio e di esercizio del credito nelle sue varie forme, rivolte sia alla clientela privata che alle imprese, tanto nei confronti dei non Soci che dei Soci BPER, ai quali sono riservate talune agevolazioni nella fruizione dei servizi. Il Gruppo BPER è organizzato sulla base di un modello federale, in cui l’Emittente svolge sia l’attività di banca commerciale che, in qualità di Capogruppo, le funzioni di direzione, coordinamento e supporto nei confronti delle società del Gruppo BPER (cfr. Capitolo VI, Paragrafo 6.1 del Documento di Registrazione), in particolare verso: - 7 Banche Rete: Banca popolare di Ravenna, Banca Popolare del Mezzogiorno, Banca della Campania, Banca di Sassari, Banco di Sardegna e Cassa di Risparmio di Bra e BPER (Europe) International S.A. in Lussemburgo; e - 9 società finanziarie (cfr. Capitolo VI, del Documento di Registrazione). Il seguente grafico illustra la composizione del Gruppo BPER alla Data del Documento di Registrazione. Il grafico non include le società sottoposte ad influenza notevole e partecipazioni in società funzionali allo sviluppo dell’attività dell’Emittente. 68 Il Gruppo BPER svolge la propria attività attraverso la rete commerciale bancaria costituita da oltre 1.300 filiali, la nuova piattaforma multicanale SMART nonché le società strumentali, prodotto o finanziarie attraverso le quali presta servizi di bancassicurazione, leasing, factoring, monetica, intermediazione creditizia, intermediazione mobiliare, asset e wealth management. Alla Data del Documento di Registrazione, il Gruppo BPER rivolge i propri servizi a oltre 1,8 milioni di clienti privati e oltre 300 mila imprese4. Il Gruppo BPER, attraverso società prodotto (cfr. Capitolo V, Paragrafi 5.1.4 e 5.1.5, del Documento di Registrazione) è attivo in tutti i principali segmenti di mercato ed è il sesto gruppo bancario in Italia per numero di filiali nonché il terzo a matrice popolare5 (cfr. Capitolo V, Paragrafo 5.2, del Documento di Registrazione). Il Gruppo suddivide i propri dati economici e patrimoniali, in applicazione dell’IFRS 8, secondo i seguenti settori di attività: Private, Retail, Corporate, Large Corporate, Finanza, Corporate Center oltre a Altre Attività come comparto residuale (cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione). In particolare: - Private Sono incluse le poste economiche e patrimoniali derivanti da rapporti con persone fisiche e cointestazioni sottoposte al “Servizio BperPrivate”. - Retail Sono incluse le poste economiche e patrimoniali derivanti da rapporti con le seguenti tipologie di clientela: (i) persone fisiche e cointestazioni non sottoposte al “Servizio BperPrivate”; (ii) ditte individuali; (iii) società di persone o capitali non finanziarie con fatturato inferiore ad Euro 2,5 milioni e accordato operativo sul Gruppo bancario inferiore ad Euro 1 milione. Sono altresì inclusi i dati economici e patrimoniali di Optima SIM, società del Gruppo BPER che per sua natura offre prodotti e servizi alla clientela retail. - Corporate Sono incluse le poste economiche e patrimoniali derivanti da rapporti con le seguenti tipologie di clientela: (i) amministrazioni pubbliche; (ii) società non finanziarie non residenti; (iii) società di persone e capitali non finanziarie con fatturato uguale o maggiore ad Euro 2,5 milioni ed inferiore ad Euro 20 milioni o accordato operativo totale sul Gruppo bancario uguale o superiore ad Euro 1 milione; (iv) società di persone e capitali non finanziarie con fatturato uguale o maggiore ad Euro 20 milioni ed inferiore ad Euro 250 milioni. Sono inclusi anche i dati economici e patrimoniali delle Società del Gruppo BPER che per loro natura offrono prodotti e servizi alla clientela corporate (ABF Leasing, Sardaleasing ed Emilia Romagna Factor). - Large Corporate Sono incluse le poste economiche e patrimoniali derivanti da rapporti con le seguenti tipologie di clientela: (i) società di persone o di capitali non finanziarie con fatturato individuale superiore a Euro 250 milioni oppure società di persone o di capitali non finanziarie appartenenti a un gruppo aziendale con un fatturato da bilancio consolidato uguale o superiore a Euro 250 milioni; (ii) società di persone o di capitali che per settore di attività economica (SAE) o appartenenza ad un gruppo sarebbero da segmentare all’interno del macrosegmento controparti istituzionali, ma che per un miglior presidio gestionale si ritiene di gestire come Large Corporate. 4 5 Finanza Fonte: dati interni dell’Emittente; Customer Relationship Management. Fonte: Bilanci societari. 69 Sono incluse le poste economiche e patrimoniali derivanti da attività di tesoreria, di gestione dei portafogli di proprietà del Gruppo BPER, di accesso ai mercati finanziari e di supporto operativo specialistico alla rete commerciale. - Corporate Center Sono incluse poste economiche e patrimoniali derivanti da attività rivolte al governo del Gruppo BPER, alle scelte strategiche e alle relative linee di indirizzo (patrimonio netto, partecipazioni, etc.) o non collegabili direttamente alle altre aree di business (attività di banca depositaria, fitti attivi, etc.). - Altre Attività Comprende dati economici e patrimoniali delle altre Società del Gruppo BPER non bancarie, che non trovano allocazione negli altri settori operativi. Le tabelle che seguono riportano i dati economici del Gruppo BPER suddivisi secondo i settori di attivit à e relativi agli esercizi contabili chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011. Distribuzione per settori operativi Dati econom ici - Esercizio 2011 Retail Private Corporate Large Corporate Corporate Center Finanza Altre attività Totale Margine d’interesse 721.498 8.223 496.447 82.504 125.874 (109.039) 4.936 1.330.443 Commissioni nette 489.442 20.987 137.189 34.694 - 3.160 8.222 693.694 Margine d’intermediazione 1.311.252 35.618 652.211 117.299 79.769 (105.879) 10.534 2.100.804 Risultato netto della gestione finanziaria 1.199.868 35.654 471.522 71.468 74.617 (106.725) 4.268 1.750.672 Costi operativi (724.237) (12.410) (162.247) (63.453) (8.609) (210.307) (61.336) (1.242.599) 475.630 23.245 308.877 8.015 66.008 (420.752) (54.927) Corporate Large Corporate Risultato di settore dell'operatività corrente al lordo delle im poste Distribuzione per settori operativi Dati econom ici - Esercizio 2012 Retail Private Corporate Center Finanza Altre attività 406.096 Totale Margine d’interesse 664.430 5.619 598.946 83.480 242.807 (290.354) 4.611 1.309.539 Commissioni nette 497.378 25.364 155.625 24.727 - 518 4.329 707.941 1.135.309 29.096 750.435 108.028 404.873 (289.675) 16.792 2.154.858 899.388 29.071 80.561 52.481 397.231 (289.675) 13.877 1.182.934 (731.274) (13.613) (160.489) (55.710) (4.188) (173.022) (67.509) (1.205.805) 168.115 15.457 (79.976) (3.229) 393.043 (446.646) (54.177) Margine d’intermediazione Risultato netto della gestione finanziaria Costi operativi Risultato di settore dell'operatività corrente al lordo delle im poste 70 (7.413) Distribuzione per settori operativi Dati econom ici - Esercizio 2013 Retail Private Corporate Large Corporate Corporate Center Finanza Altre attività Totale Margine d’interesse 541.975 8.178 554.937 72.810 279.350 (174.677) 7.416 1.289.989 Commissioni nette 460.948 36.092 166.875 32.032 - (612) 2.923 698.258 Margine d’intermediazione 951.617 39.555 716.026 104.832 498.202 (175.132) 16.342 2.151.442 Risultato netto della gestione finanziaria 738.770 37.217 150.668 69.950 439.768 (175.132) 13.654 1.274.895 (665.522) (17.835) (159.778) (59.875) (3.933) (211.167) (75.236) (1.193.346) 73.248 19.382 (9.222) 10.075 435.835 (399.471) (63.023) Costi operativi Risultato di settore dell'operatività corrente al lordo delle im poste 66.824 Le tabelle che seguono riportano i dati patrimoniali del Gruppo BPER suddivisi secondo i settori di attività e relativi agli esercizi contabili chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011. Distribuzione per settori operativi Dati patrimoniali - Esercizio 2011 Retail Corporate Private Large Corporate Corporate Center Finanza Altre attività Totale 23.401 - 1.763 - 5.078.339 - 534.769 Crediti verso banche - - - - 2.740.905 - 91.217 2.832.122 Crediti verso clientela 19.340.125 78.509 21.435.736 6.866.694 - - 465.223 48.186.287 Attività finanziarie Altre attività Totale attivo 5.638.272 628.408 5.752 247.879 85.681 79.082 2.383.748 400.700 3.831.250 19.991.934 84.261 21.685.378 6.952.375 7.898.326 2.383.748 1.491.909 60.487.931 Debiti verso banche - - - - 5.140.157 - 70.611 5.210.768 Debiti verso clientela 22.529.555 536.764 5.033.395 2.023.039 - - 582.424 30.705.177 Altre passività e patrimonio netto 15.242.192 906.803 1.515.969 24.138 281.868 5.772.200 828.816 24.571.986 Totale passivo e patrim onio netto 37.771.747 1.443.567 6.549.364 2.047.177 5.422.025 5.772.200 1.481.851 60.487.931 Distribuzione per settori operativi Dati patrim oniali - Esercizio 2012 Attività finanziarie Retail Corporate Private Large Corporate Corporate Center Finanza Altre attività Totale 46.440 - 323 - 6.982.264 - 215.923 Crediti verso banche - - - - 2.188.975 - 61.806 2.250.781 Crediti verso clientela 19.505.160 75.195 22.143.894 5.929.337 - - 395.149 48.048.735 Altre attività Totale attivo 7.244.950 708.962 3.396 236.975 51.307 26.007 2.681.640 385.005 4.093.292 20.260.562 78.591 22.381.192 5.980.644 9.197.246 2.681.640 1.057.883 61.637.758 Debiti verso banche - - - - 7.158.570 - 110.891 7.269.461 Debiti verso clientela 23.810.529 875.622 5.166.349 1.957.353 - - 478.635 32.288.488 Titoli in circolazione 9.904.170 536.639 579.349 2.479 - - 25.149 11.047.786 Passività finanziarie valutate al fair value 3.361.244 326.836 170.690 6.879 - - - 3.865.649 261.733 17.409 194.197 438 - 6.505.236 187.361 7.166.374 37.337.676 1.756.506 6.110.585 1.967.149 7.158.570 6.505.236 802.036 61.637.758 Altre passività e patrimonio netto Totale passivo e patrim onio netto 71 Distribuzione per settori operativi Dati patrimoniali - Esercizio 2013 Attività finanziarie Retail Corporate Private Large Corporate Corporate Center Finanza Altre attività Totale 48.583 - 24.517 - 8.763.771 - 268.897 9.105.768 Crediti verso banche - - - - 1.536.652 - 51.129 1.587.781 Crediti verso clientela 18.459.266 350.501 24.885.395 2.433.815 2.075 - 383.686 46.514.738 640.172 17.581 232.502 57.601 24.808 3.139.746 437.355 4.549.765 19.148.021 368.082 25.142.414 2.491.416 10.327.306 3.139.746 1.141.067 61.758.052 Debiti verso banche - - - - 7.697.693 - 123.026 7.820.719 Debiti verso clientela 22.948.229 1.471.061 6.316.967 1.412.441 1.065.149 - 467.600 33.681.447 Titoli in circolazione 8.831.396 707.681 645.552 2.061 - - - 10.186.690 Passività finanziarie valutate al fair value 2.530.088 280.455 141.214 278 - - - 2.952.035 Altre attività Totale attivo Altre passività e patrimonio netto Totale passivo 207.385 17.389 217.065 20 37.825 6.445.697 191.780 7.117.161 34.517.098 2.476.586 7.320.798 1.414.800 8.800.667 6.445.697 782.406 61.758.052 I dati al 31 marzo 2014 non sono esposti in quanto non rilevati nei rendiconti trimestrali. 5.1.2 La Capogruppo BPER si occupa della raccolta del risparmio e dell’esercizio del credito nei confronti di Soci e non Soci, ispirandosi ai principi della mutualità. Essa si propone lo sviluppo delle attività produttive, con particolare riguardo alle imprese medie e minori, e incoraggia il risparmio popolare in tutte le sue forme. In aderenza alle proprie finalità istituzionali l’Emittente accorda ai clienti Soci talune agevolazioni nella fruizione dei suoi servizi. BPER svolge nell’ambito del Gruppo BPER le seguenti attività: • esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle Società controllate, anche ai sensi dell’art. 61 del TUB, ed emana disposizioni per l’esecuzione delle istruzioni impartite dalla Banca d’Italia nell’interesse e per la stabilità del Gruppo BPER. In particolare, BPER assicura, attraverso l’attività di direzione e coordinamento, la coerenza complessiva dell’assetto di governo del Gruppo BPER, avuto riguardo soprattutto all’esigenza di stabilire adeguate modalità di raccordo tra gli organi, le strutture e le funzioni aziendali delle diverse componenti del Gruppo BPER, in particolare quelle aventi compiti di controllo; • esercita sulle società del Gruppo BPER attività di indirizzo e coordinamento su aspetti (i) strategici, (ii) gestionali e (iii) sul sistema dei controlli: • (i) esercita l’indirizzo e il coordinamento strategico attraverso la definizione di strategie, che trovano rappresentazione nel piano industriale declinato sul perimetro dell’intero Gruppo BPER, aventi ad oggetto sia l’espansione delle attività svolte dalle società appartenenti al Gruppo BPER sia le politiche di acquisizione e dismissione da parte delle società del Gruppo BPER; (ii) esercita l’indirizzo e il coordinamento gestionale attraverso la definizione e la condivisione di obiettivi, rappresentati in piani, programmi e bugdet per le singole società e attività del Gruppo BPER, nonché tramite il monitoraggio di tali obiettivi. (iii) dota il Gruppo BPER di un sistema dei controlli interni che consente l’effettivo controllo sia sulla realizzazione degli indirizzi strategici impartiti, sia sul raggiungimento degli obiettivi gestionali definiti per le singole società e per il Gruppo BPER nel suo complesso; esercita funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo complessivo fornendo al Gruppo BPER le linee guida aventi ad oggetto in particolare le funzioni commerciali e di credito con riferimento alle seguenti aree: 72 (i) partecipazioni; (ii) controlli interni; (iii) politiche commerciali e di customer relationship management (“CRM”); (iv) politiche creditizie; (v) organizzazione; (vi) risorse umane; (vii) finanza e tesoreria; (viii) pianificazione e controllo di gestione; (ix) risk & capital management; (x) bilancio; • fornisce alle controllate una serie di servizi in outsourcing, anche tramite la controllata BPER Services (società consortile del Gruppo BPER) nonché la costante assistenza per le attività che richiedano know-how specialistico e per particolari processi operativi (sistemi informativi, analisi e processi organizzativi, formazione del personale, etc.); • opera come banca commerciale, prestando i servizi e offrendo prodotti di natura bancaria attraverso 511 filiali. Filiali al 31 marzo 2014 Emilia Romagna Abruzzo Lazio Lombardia Veneto Molise Marche Toscana Trentino Alto Adige Umbria Puglia Totale 266 98 57 42 16 10 9 6 3 2 2 511 Al 31 marzo 2014, la Banca contava n. 5.716 dipendenti. Al 31 marzo 2014, e negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, BPER ha registrato i seguenti principali aggregati economici: (importi in Euro/migliaia) 31 Marzo 2014 2013 2012 2011 Margine di interesse 166.517 655.671 653.831 455.595 Commissioni nette 93.713 379.975 393.053 299.282 Margine d’intermediazione 302.521 1.198.556 1.154.905 905.067 73 Rettifiche nette sui crediti 139.568 549.580 581.600 (137.264) Risultato della gestione finanziaria 158.455 576.632 561.213 770.163 (146.607) 571.935 560.906 (443.914) Utile lordo 11.692 (15.775) 12.888 215.160 Utile netto 5.522 (12.789) 8.737 160.401 Costi operativi * I dati relativi all’esercizio 2012 sono ricalcolati, per consentire un omogeneo confronto con l’esercizio 2013, tenendo conto delle operazioni di fusione per incorporazione delle controllate Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, Banca Popolare di Lanciano e Sulmona e Banca Popolare di Aprilia, realizzate il 27 maggio 2013, con decorrenza contabile e fiscale 1° gennaio 2013 (Cfr. Capitolo XV del Documento di Registrazione). 5.1.3 Banche Rete In data 30 ottobre 2013, il Consiglio di Amministrazione di BPER ha approvato le linee guida di un progetto strategico di semplificazione e razionalizzazione della struttura organizzativa e di governo del Gruppo bancario. Il progetto prevede la confluenza nella Capogruppo delle banche aventi sede legale nella Penisola, ad eccezione di Cassa di Risparmio di Bra, il cui perfezionamento è previsto entro la fine di novembre 2014 (cfr. Capitolo V, Paragrafo 5.1.10, del Documento di Registrazione). Il progetto si pone l’obiettivo di aumentare l’efficacia delle attività di indirizzo, presidio e controllo all’interno del Gruppo BPER e di realizzare sinergie, ampliando i servizi offerti alla clientela. Tale percorso integra quanto già previsto e attuato nell’ambito del Piano Industriale 2012-2014, in particolare: - nel 2013, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale 2012-2014, BPER ha fuso per incorporazione le controllate Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila S.p.A., Banca Popolare di Lanciano e Sulmona S.p.A. e Banca Popolare di Aprilia S.p.A. (cfr. Capitolo V, Paragrafo 5.1.10, del Documento di Registrazione); - nel 2012, BPER ha fuso per incorporazione la controllata Meliorbanca S.p.A. (cfr. Capitolo V, Paragrafo 5.1.10, del Documento di Registrazione). Si ricorda che nel 2013 BPER ha acquisito il 35,98% del capitale sociale della Cassa di Risparmio di Bra S.p.A., a seguito del trasferimento operato da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Bra per un controvalore complessivo di circa Euro 23,9 milioni. Ad esito dell’operazione BPER è arrivata a detenere il 67% della società, avuto riguardo alla partecipazione del 31,02% che già possedeva (cfr. Capitolo VI, Paragrafo 6.1, del Documento di Registrazione). Infine si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione di BPER riunitosi in data 27 maggio 2014 (l’“Incorporante”) e i consigli di amministrazione di Banca Popolare di Ravenna del 22 maggio 2014, di Banca Popolare del Mezzogiorno e di Banca della Campania del 21 maggio 2014 (congiuntamente le “Incorporande”), hanno approvato un progetto di fusione per incorporazione delle Incorporande nell’Incorporante. Si precisa che solo dopo il rilascio dell’autorizzazione da parte della Banca d’Italia il procedimento di fusione potrà proseguire, rispettati i previsti adempimenti pubblicitari, con l’approvazione del relativo progetto da parte delle assemblee straordinarie delle Incorporande e del Consiglio d’Amministrazione dell’Incorporante. Si prevede che la fusione possa perfezionarsi, previa stipula del relativo atto, a fine novembre 2014. Per ulteriori informazioni cfr. Capitolo V, Paragrafo 5.1.10, del Documento di Registrazione. Di seguito sono illustrate le attività svolte da ciascuna delle banche che, alla Data del Documento di 74 Registrazione, costituiscono la Rete, in aggiunta a quelle svolte direttamente dalla Capogruppo (cfr. Capitolo VI, Paragrafo 6.1.2, del Documento di Registrazione). Banca Popolare di Ravenna S.p.A. La Banca Popolare di Ravenna S.p.A. è stata costituita in forma di società cooperativa nel 1885 e, previa trasformazione in società per azioni, è entrata a far parte del Gruppo BPER dal 1995. La banca svolge la propria attività attraverso le n. 52 filiali presenti in Emilia Romagna, oltre alle 18 in Veneto e 1 in Toscana. Al 31 marzo 2014, la banca contava n. 467 dipendenti. Al 31 marzo 2014 e negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, la banca ha registrato i seguenti principali aggregati economici: (importi in Euro/migliaia) 31.03.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 Margine di interesse 15.875 60.407 59.812 62.542 Commissioni nette 7.629 29.949 29.686 26.744 Margine d’intermediazione 22.540 84.163 96.767 100.502 Rettifiche nette sui crediti 7.149 24.819 26.133 13.603 Risultato della gestione finanziaria 15.284 58.017 70.367 86.431 Costi operativi 12.709 52.065 51.550 55.488 Utile lordo 2.574 5.960 18.818 32.571 Utile netto 1.351 2.507 12.810 20.238 In riferimento agli accantonamenti allocati alla voce 130, relativi ai salvataggi deliberati dal FITD, si è riclassificato quanto contabilizzato al medesimo titolo al 31 dicembre 2012 alla voce “Altri oneri e proventi di gestione”. Banca Popolare del Mezzogiorno S.p.A. La Banca Popolare del Mezzogiorno S.p.A. deriva dalla fusione tra la Banca Popolare di Crotone S.p.A. e la Banca Popolare del Materano S.p.A., entrambe appartenenti al Gruppo BPER, perfezionata nel 2008. La banca svolge attività di esercizio del credito attraverso le n. 113 filiali presenti nelle seguenti regioni: Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia. Al 31 marzo 2014, la banca contava n. 917 dipendenti. Al 31 marzo 2014 e negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, la banca ha registrato i seguenti principali aggregati economici: 75 (importi in Euro/migliaia) 31.03.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 Margine di interesse 27.513 102.355 99.804 102.637 Commissioni nette 12.960 54.594 58.346 56.777 Margine d’intermediazione 47.078 156.466 164.969 161.609 Rettifiche nette sui crediti (4.891) (24.220) (30.496) (24.162) Risultato della gestione finanziaria 42.268 133.308 133.868 136.601 Costi operativi (22.848) (90.049) (95.355) (98.120) Utile lordo 19.421 43.260 38.511 38.362 Utile netto 12.207 23.506 25.210 21.106 Banca della Campania S.p.A. La Banca della Campania S.p.A. nasce nel 2003 dalla fusione tra la Banca Popolare dell’Irpinia e la Banca Popolare di Salerno, entrambe già appartenenti al Gruppo BPER. Nel 2006 si estende sulla Puglia con l’acquisizione della Banca del Monte di Foggia. La banca svolge la propria attività attraverso le n. 129 filiali presenti in Campania, Puglia e Lazio. Al 31 marzo 2014, la banca contava n. 1.058 dipendenti. Al 31 marzo 2014 e negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, la banca ha registrato i seguenti principali aggregati economici: (importi in Euro/migliaia) 31.03.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 Margine di interesse 27.792 110.516 114.780 122.203 Commissioni nette 13.469 54.908 61.524 59.158 Margine d’intermediazione 41.986 171.552 207.109 168.463 Rettifiche nette sui crediti (11.203) (29.185) (76.740) (22.783) Risultato della gestione finanziaria 30.693 140.787 130.288 145.749 Costi operativi (26.535) (116.500) (125.205) (118.161) Utile lordo 4.160 24.312 5.093 27.663 76 Utile netto 1.934 12.694 20 13.222 In riferimento agli accantonamenti allocati alla voce 130, relativi ai salvataggi deliberati dal FITD, si è riclassificato quanto contabilizzato al medesimo titolo al 31 dicembre 2012 alla voce “Altri oneri e proventi di gestione”. Banca di Sassari S.p.A. La Banca di Sassari S.p.A. è stata costituita nel 1993 ed è entrata a far parte del Gruppo BPER dal 2001. La banca svolge le attività tradizionali del credito e, attraverso la Divisione Consumer, presidia il mercato della consumer finance e dei sistemi di pagamento per l’intera rete del Gruppo BPER. La banca svolge la propria attività attraverso le n. 56 filiali presenti in Sardegna e n.1 filiale a Roma. Al 31 marzo 2014, la banca contava n. 546 dipendenti. Al 31 marzo 2014 e negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, la banca ha registrato i seguenti principali aggregati economici: (importi in Euro/migliaia) 31.03.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 Margine di interesse 12.868 51.687 53.516 54.716 Commissioni nette 10.455 44.329 43.453 40.346 Margine d’intermediazione 23.471 96.307 98.019 96.023 Rettifiche nette sui crediti (3.382) (18.465) (15.815) (5.209) Risultato della gestione finanziaria 20.054 76.053 82.300 90.633 Costi operativi (17.646) (69.715) (74.128) (74.242) Utile lordo 2.408 6.340 8.173 16.394 Utile netto 1.663 4.013 5.152 9.387 Banco di Sardegna S.p.A. Il Banco di Sardegna S.p.A. è stato costituito nel 1992, ai sensi della Legge 30 luglio 1990 n. 218 e del D. Lgs. 20 novembre 1990 n. 356 mediante conferimento dell’azienda bancaria da parte del Banco di Sardegna – Istituto di credito di diritto pubblico, costituito con Legge 11 aprile 1953 n. 298. Il conferimento è stato realizzato in attuazione del progetto di ristrutturazione deliberato dal Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna – Istituto di credito di diritto pubblico in data 26 giugno 1992 e approvato con Decreto del Ministero del Tesoro del 29 luglio 1992, n. 436063. Il Banco di Sardegna, è entrato a far parte del Gruppo BPER dal 2001. Si evidenzia che le azioni di risparmio di Banco di Sardegna sono quotate sul MTA. La banca svolge la propria attività attraverso n. 392 filiali presenti in Sardegna e nella Penisola. Al 31 marzo 2014, la banca contava n. 2.397 dipendenti. 77 Al 31 marzo 2014 e negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, la banca ha registrato i seguenti principali aggregati economici: (importi in Euro/migliaia) 31.03.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 Margine di interesse 54.811 218.135 259.627 265.329 Commissioni nette 25.178 104.933 104.696 101.303 Margine d’intermediazione 89.918 340.677 417.163 367.210 Rettifiche nette sui crediti (27.243) (75.386) (189.959) (58.423) Risultato della gestione finanziaria 63.449 259.413 226.372 306.694 Costi operativi (59.084) (240.670) (262.059) (266.379) Utile lordo 4.386 19.050 (35.494) 40.479 Utile netto 3.017 11.273 (22.104) 21.254 I dati al 31 dicembre 2011 sono stati riclassificati a seguito di una rivisitazione delle poste di conto economico, effettuata nel corso del 2012 nell’ottica di una maggiore omogeneizzazione dei piani dei conti delle società del Gruppo, in seguito alla quale si è provveduto a classificare tra le spese amministrative alcune voci di spesa precedentemente incluse tra le commissioni passive. Cassa di Risparmio di Bra S.p.A. La Cassa di Risparmio di Bra S.p.A. è stata costituita nel dicembre 1991 ed è entrata a far parte del Gruppo BPER dal 2013. La banca svolge attività bancaria, attraverso le n. 28 filiali presenti in Piemonte. Al 31 marzo 2014, la banca contava n. 199 dipendenti. Al 31 marzo 2014 e negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, la banca ha registrato i seguenti principali aggregati economici: (importi in Euro/migliaia) 31.03.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 Margine di interesse 6.894 22.712 20.199 20.256 Commissioni nette 3.159 10.606 10.005 7.676 Margine d’intermediazione 13.701 46.899 37.823 29.204 78 Rettifiche nette sui crediti (9.284) (35.688) (10.811) (4.078) Risultato della gestione finanziaria 4.417 9.112 26.979 25.027 Costi operativi (5.206) (21.524) (20.736) (20.560) Utile lordo (814) -12.430 6.183 4.528 Utile netto (748) (8.971) 3.198 2.101 I valori dell’esercizio 2012 sono stati rideterminati in conseguenza del cambiamento di criterio di valutazione degli immobili non strumentali, avvenuto nel 2013, per consentire un omogeneo raffronto. 5.1.3.1 Estero BPER (Europe) International S.A. La Banca popolare dell’Emilia Romagna (Europe) International s.a., società di diritto lussemburghese, è stata costituita nel 1996 in Lussemburgo. La banca svolge attività di private banking presso la propria sede a Lussemburgo. Al 31 marzo 2014, la banca contava n. 16 dipendenti. Al 31 marzo 2014 e negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, la banca ha registrato i seguenti principali aggregati economici: (importi in Euro/migliaia) 31.03.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 Margine di interesse 780 3.217 3.735 3.517 Commissioni nette 613 1.934 1.908 2.019 Margine d’intermediazione 1.824 6.556 9.283 1.203 Rettifiche nette sui crediti 59 311 394 0 Risultato della gestione finanziaria 1.764 6.250 8.889 1.203 Costi operativi 859 3.877 3.389 3.656 Utile lordo 905 2.376 5.501 (2.453) Utile netto 641 1.690 3.916 (1.752) 5.1.4 Società prodotto Al collocamento dei prodotti e all’offerta dei servizi, che avviene principalmente attraverso la rete 79 commerciale delle banche del Gruppo BPER, concorrono le principali società prodotto partecipate e/o controllate di seguito indicate: • Optima S.p.A. SIM, Arca SGR S.p.A. ed Etica SGR S.p.A. per la gestione individuale di patrimoni, per la gestione collettiva del risparmio (fondi comuni di investimento e fondo pensione aperto) e per la realizzazione e la promozione di fondi comuni di investimento con un elevato profilo di trasparenza e di responsabilità sociale; • Arca Vita S.p.A. direttamente e indirettamente per la produzione e distribuzione di prodotti assicurativi vita e danni; • Alba Leasing S.p.A., ABF Leasing S.p.A., Banca Privata Leasing S.p.A. e Sardaleasing S.p.A., responsabili della fornitura di servizi di leasing mobiliare e immobiliare; • Emilia Romagna Factor S.p.A. e Sarda Factoring S.p.A., responsabili della fornitura di servizi di factoring. Banca di Sassari, attraverso la divisione consumer è attiva nei settori dell’emissione delle carte di credito, delle carte di debito e prepagate, dell'offerta dei prestiti assistiti (erogazione di prestiti personali con delegazione sullo stipendio e cessione del quinto dello stipendio/pensione) e dei sistemi di trasferimento del denaro attraverso il servizio Western Union Money Transfer. Inoltre il Gruppo BPER attraverso la propria rete commerciale colloca prodotti e servizi forniti da altre società prodotto diverse da quelle sopra menzionate, siano esse partecipate o terze rispetto al Gruppo BPER. Si segnala che, nell’ambito del più ampio progetto di semplificazione e razionalizzazione della propria struttura organizzativa – di cui al precedente Paragrafo 5.1.3 – alla Data del Documento di Registrazione BPER ha in corso un processo di aggregazione tra le società di leasing Sardaleasing S.p.A. e ABF Leasing S.p.A., in risposta alle sollecitazioni da parte delle autorità di vigilanza e controllo volte a migliorare l’efficienza e il presidio del rischio di tale comparto (cfr. Capitolo V, Paragrafo 5.1.10, del Documento di Registrazione). 5.1.5 Principali categorie di prodotti e servizi Nel 2013, il Gruppo BPER ha perfezionato il processo di estensione a tutte banche del Gruppo BPER (ad eccezione della Cassa di Risparmio di Bra, acquisita nel 2013) del c.d. modello divisionale, il quale prevede che ciascuna banca costituisca al proprio interno strutture organizzative incaricate di presidiare i diversi target di clientela. L’adozione di tale misura ha consentito al Gruppo BPER di perfezionare il passaggio da un’organizzazione commerciale per prodotto/servizio a una per cliente. Di seguito si descrivono i prodotti e i servizi offerti dal Gruppo BPER, attraverso sia le banche che le società prodotto, suddivisi secondo le seguenti tipologie di clientela: (i) privati, liberi professionisti e Soci; (ii) imprese; (iii) estero; (iv) altri servizi specialistici e (v) enti pubblici. (i) Privati, liberi professionisti e Soci Il Gruppo BPER propone un’offerta variegata di prodotti e servizi indirizzata a privati, liberi professionisti e soci che rappresentano il segmento principale di clientela. Nello specifico, gli elementi principali dell’offerta di prodotti e servizi riservato al suddetto target. Conti correnti destinati a privati e liberi professionisti L’offerta ai privati e ai liberi professionisti ricomprende i conti correnti tradizionali, le cui condizioni di tasso creditore, tasso debitore, spese tenuta conto e servizi accessori, sono concordate in base alle specifiche esigenze personali. Oltre a tali tipologie di conto, sono disponibili conti correnti che, a 80 fronte del pagamento di un canone periodico, consentono una determinata operatività e/o una serie di servizi senza costi aggiuntivi di gestione o a costi ridotti. Tali conti, oltre ad offrire l’operatività bancaria di base, si caratterizzano per una segmentazione dell’offerta che tiene conto delle diverse esigenze dei destinatari. Inoltre il Gruppo BPER offre ai propri clienti conti correnti on-line, al fine di rispondere in modo più completo ed efficace alle esigenze di nuovi clienti che prediligono il canale online per l’apertura e la gestione del proprio conto corrente. Al 31 marzo 2014, il numero dei conti correnti dedicati a privati e liberi professionisti risulta pari a 1.216.930, sull’intero Gruppo BPER. Soci Banca popolare dell’Emilia Romagna – agevolazioni BPER offre ai propri Soci agevolazioni su prodotti e servizi attivati, tra cui: - sconto del 10% su alcune voci di costo del conto corrente ordinario, quale il canone trimestrale; - la sottoscrizione di certificati di deposito “Speciale Soci” a tassi di particolare favore, nella modalità fissa o variabile; - copertura assicurativa “Responsabilità civile” gratuita per i Soci intestatari di conto corrente o di libretto di deposito a risparmio nominativo presso BPER; - coperture assicurative gratuite contro infortuni, nonché scippo, furto e rapina; - possibilità di sottoscrivere le polizze assicurative “Ripara Casa New”, “Ti indennizzo New” e “Zero Pensieri” con lo sconto del 10%; - una riduzione del 50% sul canone annuale base d’affitto per valori in custodia fino a Euro 10.000 (IVA inclusa) per cassette di sicurezza locate presso filiali BPER; - sono previste carte di credito dedicate “BperCard Classic Socio Banca” ed agevolazioni su alcune commissioni applicate alla carta bancomat “BperCard VPay Contactless”; - altri sconti bancari ed agevolazioni extra-bancarie in collaborazione con partner di rilievo nell’ambito del benessere, del turismo e altro. Internet banking Il servizio di Internet Banking è un collegamento informatico fra la banca e il cliente, mediante l’utilizzo della rete internet. La piattaforma per i privati è lo “Smart Web”, disponibile in due profili: “Smart Web Info” e “Smart Web Dispo +”. La prima operatività consente esclusivamente funzioni informative, mentre la seconda permette anche funzioni dispositive ed è abbinabile a “Smart Mobile” per permettere l’accesso tramite smartphone e tablet. Per gli acquisti in internet è disponibile il servizio di e-commerce “QuiPago”, piattaforma realizzata con elevati standard internazionali di sicurezza, che permette di ricevere i pagamenti on line con carte di credito. È altresì disponibile, per la compravendita di titoli, il servizio di trading on line con le proposte offerte dalla nuova piattaforma “Smart Trading On Line” che, per rispondere alle diverse esigenze della clientela, propone una pluralità di configurazioni ed è disponibile nelle versioni “All in Basic”, “All in Medium”, “All in Medium +” e “All in Top”. Risparmio gestito Le Banche Rete oltre a collocare quote di Fondi e Sicav (forniti da Arca SGR, Bper International Sicav, Etica SGR, J.P. Morgan e circa altri cento OICR attraverso la piattaforma di “All Funds Bank”) offrono il servizio di gestione individuale di patrimoni attraverso Optima S.p.A. SIM, società controllata da BPER. Di seguito si illustra l’offerta delle principali società prodotto: 81 - Arca SGR S.p.A., società di gestione del risparmio partecipata da BPER, offre quote di fondi comuni di investimento e di un fondo pensione aperto declinato in diverse linee. - BPER International Sicav, le cui azioni sono collocate da BPER e possono essere emesse per “comparti”, cioè in settori d’investimento specializzati per aree geografiche, tipologie di valori mobiliari, divise e settori merceologici. - Etica SGR, società che nasce da Banca Popolare Etica, di cui BPER è azionista, per realizzare e promuovere fondi comuni di investimento che sono distribuiti da BPER e che rispondono a criteri etici di valutazione e selezione degli investimenti. - J.P. Morgan Asset Management, parte di un gruppo leader nei servizi finanziari globali, che in Italia offre quote di fondi e Sicav, attraverso i principali istituti finanziari. Nell’ambito dei prodotti d’investimento offerti ai clienti, si segnalano anche i prestiti obbligazionari, i certificates e i certificati di deposito emessi da BPER per soddisfare le proprie esigenze di raccolta a breve, medio e lungo termine, con durate variabili da 3 mesi a 5 anni o oltre, a tasso fisso o a tasso variabile. Al 31 marzo 2014, la raccolta gestita ammonta a complessivi Euro 11,9 miliardi. Bancassicurazione Il Gruppo BPER offre le polizze assicurative Ramo Vita e Ramo Danni sviluppate con competenze e servizi dedicati da Arca Vita, Arca Vita International e Arca Assicurazioni (Gruppo Assicurativo Unipol). (i) L’offerta di polizze concernente il Ramo Danni include prodotti finalizzati alla copertura della Responsabilità Civile Auto, copertura dei rischi legati ad infortunio o malattia, rischi relativi ai danni alle cose, responsabilità civile del capofamiglia, prodotti specifici in abbinamento all’apertura di conto corrente e una polizza in forma All Risks ideata per assicurare gli impianti fotovoltaici. (ii) L’offerta di polizze concernente il Ramo Vita è composta da polizze di Ramo I a premio unico, con tasso minimo garantito, da prodotti di Ramo III a spiccato contenuto finanziario, i cui rendimenti sono ancorati all’andamento di fondi interni, OICR o indici e da prodotti caso morte a debito residuo o a capitale costante proposti facoltativamente in abbinamento a mutui e finanziamenti conclusi presso le filiali del Gruppo BPER. Al 31 marzo 2014, lo stock di raccolta assicurativa è pari a circa Euro 2,8 miliardi, di cui Ramo Vita pari a circa Euro 2,7 miliardi e Ramo Danni pari a circa Euro 76,6 milioni. Mutui casa Il Gruppo BPER offre diverse tipologie di mutui che tengono conto delle esigenze di flessibilità della clientela in termini di durata, tasso di interesse e rate di rimborso. Per la Capogruppo, le diverse forme sono raccolte nella linea “BPER Mutuo Famiglia”, che comprende forme a tasso variabile, a tasso variabile con opzione, a tasso variabile indicizzato al tasso BCE con opzione al fisso, a tasso fisso iniziale, mix, a rata costante e a tasso variabile con cap. Nel primo trimestre 2014, i mutui casa erogati risultano pari a Euro 163,7 milioni, mentre il dato riferito all’intero 2013 è pari a Euro 719,2 milioni. Credito al consumo L’erogazione dei finanziamenti al consumo viene svolta nelle forme dei prestiti personali nella linea “Prestiti Personali - Fragola Blu” (proposti sia a tasso fisso che a tasso variabile). È inoltre attiva una convenzione con Compass S.p.A., società del gruppo Mediobanca, per l’offerta di prestiti personali. Il Gruppo BPER svolge altresì attività di credito al consumo attraverso la Banca di Sassari. In tale contesto si collocano i prodotti (i) “BPERQuinto”, prestito con cessione del quinto dello 82 stipendio/pensione e riservato a tutti i lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato, a pensionati INPS e pensionati ex INPDAP e (ii) “BPERcard Revolving”, carta di credito revolving che prevede il rimborso rateale degli acquisti effettuati. Nel periodo gennaio-marzo 2014 risultano erogati complessivamente Euro 62,6 milioni di operazioni di credito al consumo, mentre il dato riferito all’esercizio 2013 è di Euro 274,7 milioni. (ii) Imprese Le imprese rappresentano una componente storicamente fondamentale della clientela del Gruppo BPER e a esse è indirizzata una gamma d’offerta finalizzata alle diverse esigenze aziendali. Credito e finanziamenti Il Gruppo BPER fornisce finanziamenti sia di breve termine (affidamenti, anticipazioni, smobilizzi, finanziamenti all’export ed all’import, etc.), sia di medio e lungo termine, finalizzati ad investimenti produttivi immobiliari o strumentali, al consolidamento del debito, al sostegno a progetti di ricerca ed innovazione ed a programmi d’internazionalizzazione anche in collaborazione e/o assistiti da garanzia SACE o del Fondo Centrale di Garanzia. BPER ha altresì la possibilità di attivare interventi mediante fondi di terzi (Banca Europea degli Investimenti, Cassa Depositi e Prestiti, istituti specializzati nel medio termine, etc.). Il Gruppo BPER concede finanziamenti agevolati che consentono ad imprese operanti in particolari settori o zone geografiche e con determinate caratteristiche dimensionali, di accedere a tassi e condizioni vantaggiose. I fondi a disposizione e i requisiti di accesso sono definiti dal governo, dalle autorità locali, dall’Unione europea o da altri enti, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico locale e nazionale. Inoltre, il Gruppo BPER fornisce servizi (a) di leasing attraverso le partecipate Alba Leasing S.p.A., ABF Leasing S.p.A., Sarda Leasing S.p.A., Banca Privata Leasing S.p.A. e (b) di factoring attraverso la partecipata Emilia Romagna Factor S.p.A. e Sarda Factoring S.p.A. Infine, nei territori in cui opera, il Gruppo BPER sostiene attraverso l’erogazione di finanziamenti e aperture di credito assistite da garanzie dei Confidi (Consorzi di garanzia collettiva fidi con i quali risultano sottoscritte apposite convenzioni) i settori basilari del tessuto economico quali l’artigianato, il terziario, l’agricoltura e la cooperazione. BPER riserva particolare attenzione e un’offerta specifica di soluzioni finanziarie al settore agrario, sostenendone il percorso di ammodernamento e di rafforzamento, anche attraverso rapporti di stretta collaborazione con le principali realtà della cooperazione agricola. Nel comparto della finanza agevolata BPER opera in qualità di Banca Concessionaria del MAP e del MIUR per le principali agevolazioni pubbliche (ex L. 17 febbraio 1982, n. 46 e D.M. 8 agosto 2000, n. 593), attraverso un’apposita struttura di riconosciuta professionalità e competenza. Incassi e pagamenti Il Gruppo BPER offre alle imprese soluzioni per le esigenze d’incasso e pagamento, sia di tipo domestico che da e per l’estero, fornendo gli strumenti di incasso e pagamento necessari ad operare sul mercato, tra cui: - - strumenti di incasso quali, tra gli altri, RIBA, SDD, MAV, POS (Point Of Sale, apparecchi elettronici che permettono agli esercenti di incassare pagamenti mediante, moneta elettronica, direttamente nei propri conti correnti); e strumenti di pagamento quali, tra gli altri, i bonifici area SEPA ed extra SEPA, carte prepagate e carte di credito business. Il Gruppo BPER si avvale di una rete di corrispondenti in tutti i paesi del mondo ed aderisce ai principali sistemi di clearing: TARGET, EBA e fin dal gennaio 2008 è “SEPA compliant”. 83 Per le aziende interessate a soluzioni per l’operatività on line, è attivabile il servizio di “Corporate Banking Interbancario” che consente di disporre di funzioni informative, tra cui la visualizzazione dei propri conti correnti, di funzioni finanziarie, quali la trasmissione di disposizioni di incasso e pagamento verso il sistema bancario, e di funzioni commerciali, quali lo scambio di informazioni tra cliente e banca e tra cliente ed altri clienti. (iii) Estero e Internazionalizzazione Da diversi anni il Gruppo BPER ha avviato progetti ed effettuato i necessari investimenti per potenziare le proprie capacità di servizio e assistenza nell’area dei servizi per l’estero. In tale contesto, è stata sviluppata una rete di risorse specializzate in ambito estero, per la consulenza su servizi di incasso e pagamento di base ed evoluti, su leggi agevolate per l’export e servizi di gestione della tesoreria quale il cash pooling internazionale. Sono state inoltre sviluppate linee di credito specifiche volte ad affiancare le imprese nei processi di internazionalizzazione. Sono state infine sviluppate le attività di trade finance, con particolare attenzione al forfaiting, e sono stati consolidati i rapporti di collaborazione con le principali istituzioni pubbliche del settore (SACE, ICE, SIMEST). (iv) Altri servizi specialistici Nel 2013, in seguito ad una riconfigurazione dell’organigramma e alla fusione per incorporazione di Meliorbanca S.p.A. in BPER avvenuta nel 2012, è stato sviluppato a livello di Gruppo il Servizio Finanza d’Impresa avente il compito di presidiare e sviluppare il credito strutturato, lo specialized lending (ossia esposizioni creditizie specifiche, servizio associato al finanziamento di singoli progetti, il cui rimborso dipende strettamente dalla performance del portafoglio o della garanzia sottostanti) e l’advisory. Inoltre, la Direzione Asset e Wealth Management di Gruppo, in stretto coordinamento con la Direzione Commerciale di Gruppo: (i) sviluppa, propone e indirizza i diversi modelli di prestazione dei servizi d’investimento alla clientela e ne presidia le relative attività di intermediazione mobiliare, supportando la Rete nella conseguente attività di consulenza nell’erogazione dei servizi in esame; (ii) studia, analizza e sviluppa i prodotti e servizi del proprio ambito di competenza e presidia ed indirizza lo sviluppo di servizi in ambito Wealth Management per il Gruppo BPER. (v) Enti pubblici Il Gruppo BPER è in grado di gestire tutte le operazioni relative alla gestione finanziaria degli enti pubblici finalizzate alla riscossione delle entrate, al pagamento delle spese, alla custodia di titoli e valori e agli adempimenti previsti dalla legge, dallo statuto e dai regolamenti dell’ente. Il servizio può essere di tesoreria o di semplice cassa per gli enti minori che non vi sono tenuti (es. camere di commercio, scuole, etc.). 5.1.6 Distribuzione di prodotti e servizi 5.1.6.1 Rete commerciale Attraverso le Banche Rete, tra le quali la Capogruppo, il Gruppo BPER: - fornisce i propri servizi core quali la concessione del credito e la raccolta del risparmio, e - colloca e distribuisce sia prodotti bancari sia prodotti di varia natura forniti dalle società prodotto, quali quelli di bancassicurazione, factoring e leasing. La seguente cartina illustra la diffusione sul territorio italiano delle filiali delle Banche Rete del Gruppo BPER alla data del 31 marzo 2014. 84 85 REGIONE EMILIA ROMAGNA LIGURIA LOMBARDIA PIEMONTE TRENTINO ALTO ADIGE VENETO ABRUZZO LAZIO MARCHE SARDEGNA TOSCANA UMBRIA BASILICATA CALABRIA CAMPANIA MOLISE PUGLIA SICILIA Totale di cui Sportelli leggeri BANCA BANCA BANCA BANCA POPOLARE DELLA DI POPOLARE DEL DELL'EMILIA CAMPANIA SASSARI MEZZOGIORNO ROMAGNA BANCA BANCO DI C.R. DI POPOLARE DI Totale SARDEGNA BRA RAVENNA 266 52 42 1 5 7 28 2 3 16 98 57 9 1 18 14 56 6 2 1 358 7 35 43 107 20 129 57 15 20 113 10 2 511 12 71 13 392 28 319 5 49 28 3 34 98 74 9 414 14 2 35 43 107 10 37 20 1.301 La seguente cartina illustra la distribuzione delle filiali del Gruppo BPER in Italia, suddivisi per regione e per banca alla data del 31 marzo 2014. 86 5.1.6.2 Direzioni Territoriali e presidi delocalizzati Il Gruppo BPER tutela le esigenze delle comunità servite attraverso la creazione di presidi delocalizzati rappresentati dalle Direzioni Territoriali e dai Comitati Territoriali aventi il compito di sviluppare interventi a sostegno dell’economia e delle comunità locali. Tali presidi sono stati istituiti nel 2013 nell’ambito del processo di razionalizzazione e semplificazione della struttura organizzativa del Gruppo BPER e, alla Data del Documento di Registrazione, ne è prevista la creazione di ulteriori, alla luce del progetto di confluenza delle altre Banche Rete della Penisola, ad eccezione della Cassa di Risparmio di Bra, nella Capogruppo, il cui perfezionamento è previsto a fine novembre 2014 (cfr. Capitolo V, Paragrafo 5.1.10, del Documento di Registrazione). Alla Data del Documento di Registrazione, BPER opera sul territorio attraverso quattro Direzioni Territoriali – Direzione Territoriale Nord, Direzione Territoriale Lanciano, Direzione Territoriale L’Aquila, Direzione Territoriale Lazio, in seno alle quali vengono assunte a livello locale le determinazioni attinenti il coordinamento delle due principali categorie di attività (a) raccolta del risparmio, collocamento di prodotti e servizi e (b) concessione del credito – e diciassette Direzioni di Area, che rappresentano il primo livello di articolazione territoriale della rete distributiva, fungendo da anello di congiunzione tra le Direzioni Territoriali e la stessa rete al fine di promuovere lo sviluppo della zona geografica di competenza. Inoltre, presso le articolazioni territoriali di BPER (Direzioni Territoriali e le Direzioni di Area di Bologna, Cesena e Vignola) – al fine precipuo di valorizzare il legame della Banca con i territori di riferimento – sono istituiti Comitati composti da Amministratori e da Soci rappresentativi di detti territori. Tali Organi sono dotati di funzioni consultive in relazione all'erogazione del credito, nonché, ove previsto, ad erogazioni in materia di promozione, pubblicità, beneficenza ovvero concernenti opere di rilievo sociale. 5.1.6.3 Multicanalità Nel corso del 2012 è stato avviato il processo di evoluzione del Gruppo BPER verso il rinnovamento dei propri canali diretti, attraverso il Progetto “Multicanalità”. Tramite tale progetto, infatti, il Gruppo BPER si è posto l’obiettivo di rivedere integralmente le soluzioni offerte alla Clientela per poter operare con la propria banca non più solo attraverso la filiale, ma anche tramite diversi canali tra loro integrati e coerenti. In particolare, è stata ideata SMART, la piattaforma multicanale dedicata ai clienti privati di tutto il Gruppo BPER, composta dal nuovo sistema di internet banking, SMART WEB, e dalla soluzione di mobile banking, SMART MOBILE. A questi si è poi aggiunto SMART TRADING ONLINE, la nuova piattaforma di trading online che permette ai clienti di gestire tramite il proprio personal computer i propri investimenti, acquistando e vendendo strumenti finanziari su diversi mercati, anche esteri. A partire dal 2014 è disponibile anche SMART WEB BUSINESS, il sistema di internet banking dedicato ai liberi professionisti e alle ditte individuali, con un pacchetto di funzionalità specifiche per le esigenze di questa tipologia di clientela (ad esempio rendicontazione POS, presentazione Ri.Ba, distinte per bonifici). Per le aziende interessate a soluzioni per l’operatività on line, è attivabile il servizio di Corporate Banking Interbancario, realizzato con il coordinamento dell’ABI che consente di disporre di funzioni informative, quali la visualizzazione dei propri conti correnti, di funzioni finanziarie, quali la trasmissione di disposizioni di incasso e pagamento verso il sistema bancario e di funzioni commerciali, quali lo scambio di informazioni tra cliente e banca e cliente ed altri clienti. In particolare consente ad un’azienda di qualsiasi dimensione di ricevere informazioni sui rapporti intrattenuti e/o impartire disposizioni tramite i propri computer, con le diverse banche con le quali intrattiene rapporti. Il collegamento con la Banca avviene utilizzando la tecnologia internet con protocolli di sicurezza elevati. 87 Il Gruppo BPER offre il WEBCBI: un prodotto di Corporate Banking Interbancario web based, sviluppato nel rispetto degli standard ABI per il CBI. Si può accedere al servizio, da un qualsiasi computer dotato di connessione internet, collegandosi al sito della banca. Le funzioni del programma sono utilizzabili rimanendo sempre collegati ad internet (si opera sempre in modalità on-line). Realizzato in collaborazione con CEDAC SOFTWARE, WebCBI PLUS è un applicativo WEB accessibile tramite browser internet, che affianca l’attuale prodotto WebCBI. Caratterizzato da funzionalità evolute e da un’elevata efficienza operativa, WebCBI Plus viene proposto alle imprese che esprimono esigenze sofisticate e particolarmente evolute, associate a flussi di dimensione considerevole. 5.1.7. Cambiamenti significativi che hanno avuto ripercussioni sull’attività dell’Emittente o del Gruppo BPER dal 31 dicembre 2013 alla Data del Documento di Registrazione Oltre a quanto indicato nel presente Capitolo V, del Documento di Registrazione, dal 31 dicembre 2013 sino alla Data del Documento di Registrazione non si sono verificati cambiamenti significativi che hanno avuto ripercussioni sull’attività dell’Emittente o del Gruppo BPER. 5.1.8. Indicazione dei nuovi prodotti e servizi introdotti, se significativi, e, del relativo stato di sviluppo qualora sia stato reso pubblico Dalla fine del periodo coperto dal bilancio al 31 dicembre 2013, BPER non ha introdotto nuovi prodotti che concorrano significantemente al margine di redditività. 5.1.9. Gestione dei rischi Nel Gruppo BPER le politiche di assunzione e di governo dei rischi sono definite da linee guida approvate dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo. Le linee guida sono applicabili e diffuse a tutte le unità organizzative della Capogruppo ed alle Società del Gruppo BPER: in esse è definito il processo di gestione e controllo finalizzato a fronteggiare i rischi cui sono esposte nonché i ruoli degli organi e delle funzioni coinvolte. Il modello di governo dei rischi è l’insieme di dispositivi di governo societario e di meccanismi di gestione e controllo finalizzati a fronteggiare i rischi a cui è esposto il Gruppo BPER e si inserisce nel più generale quadro del sistema dei controlli interni di Gruppo (disciplinato dalle “Linee guida del sistema dei controlli interni di Gruppo”), volto ad assicurare una gestione improntata a canoni di efficienza, efficacia e correttezza. Il modello di governo dei rischi è stato progettato coerentemente con la normativa di riferimento, ed è stato fondato sui seguenti principi: • principio di pervasività: il Gruppo assegna un ruolo fondamentale nella gestione e nel controllo dei rischi agli Organi Aziendali della Capogruppo e delle Società del Gruppo BPER; in particolare la Capogruppo esercita un ruolo di indirizzo e coordinamento nella progettazione e realizzazione del modello di governo dei rischi del Gruppo BPER; • principio di proporzionalità nell’applicazione delle norme in funzione delle caratteristiche dimensionali e operative: il Gruppo BPER ha definito una soluzione organizzativa che riflette un approccio accentrato sulla Capogruppo con il fine di rendere più efficiente ed efficace la fase di impianto del modello di governo dei rischi; nel rispetto delle specificità delle singole Società appartenenti al Gruppo BPER, è prevista l’identificazione di Referenti locali che sono legati alle funzioni di Capogruppo con rapporto di dipendenza funzionale; 88 • principio di gradualità: il Gruppo BPER individua un piano evolutivo nell’applicazione di metodologie e strumenti di misurazione e valutazione di rischi progressivamente più avanzati. Coerentemente con quanto disciplinato dalla normativa di riferimento, il ruolo centrale nel processo di governo dei rischi è stato riconosciuto in capo agli Organi Aziendali, prevedendo un loro intervento nelle fasi di progettazione, attuazione, valutazione e comunicazione. All’Amministratore Delegato è stato assegnato il compito della supervisione sul corretto funzionamento del modello e dell’informativa in merito alla sua adeguatezza e conformità, che deve essere annualmente portata all’attenzione del Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo svolge, quindi, la “funzione di supervisione strategica” a livello del Gruppo BPER, intervenendo in tutte le fasi previste dal modello e coinvolgendo, mediante l’emanazione di direttive strategiche, i consigli di amministrazione delle singole Società del Gruppo BPER per le attività di loro competenza. Gli organi delegati della Capogruppo (Comitato Esecutivo, Amministratore Delegato e Direzione Generale ovvero quelle figure dotate di opportune deleghe per lo svolgimento delle funzioni di gestione corrente) svolgono la “funzione di gestione” in tutte le fasi previste dal modello. Ad essi si aggiungono gli organi delegati delle singole società che garantiscono la declinazione delle strategie e delle politiche di gestione, nelle proprie realtà. Il Collegio Sindacale della Capogruppo svolge la “funzione di controllo” nell’ambito della fase di valutazione, in ciò coadiuvato dai collegi sindacali delle singole società che vigilano sulla rispondenza degli specifici sistemi aziendali di gestione e controllo dei rischi. La struttura organizzativa del Gruppo BPER pone l’accento sull’efficace governo dei rischi, ed in particolare la Direzione Rischi di Gruppo, la cui responsabilità è assegnata al Chief Risk Officer (CRO), ha un ruolo centrale nel governo dei rischi. Al governo dei rischi concorre l’articolato e consolidato sistema dei Comitati di Gruppo, che si riuniscono periodicamente (anche in forma allargata alle Direzioni Generali delle Banche del Gruppo BPER), assicurando il monitoraggio del profilo di rischio complessivo del Gruppo BPER e contribuendo, insieme al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, alla definizione delle politiche di gestione dei rischi. Ai Comitati sono assegnati, in generale, i compiti di: • diffondere e condividere le informazioni sull’andamento del profilo di rischio del Gruppo BPER; • dare adempimento alla funzione di indirizzo e coordinamento affidata alla Capogruppo; • fornire supporto agli Organi Aziendali competenti, in tema di gestione di rischi; • individuare e proporre indirizzi strategici e policy di gestione dei rischi del Gruppo BPER. In particolare il Comitato Rischi, cui sono attribuite funzioni consultive e propositive, assiste gli organi aziendali nella gestione e nel controllo dei rischi perseguendo la salvaguardia del valore aziendale di Gruppo, nella definizione delle linee guida e delle politiche di propensione al rischio del Gruppo BPER, delle politiche di assunzione, gestione e mitigazione dei rischi, del reporting direzionale sui rischi e dello sviluppo e monitoraggio del sistema dei limiti operativi. Nella gestione dei rischi è attivamente coinvolta anche la funzione di Capital Management, in particolare per ciò che concerne l’attività di pianificazione patrimoniale a copertura del capitale interno complessivo, come definito nel processo ICAAP, e la valutazione delle risorse patrimoniali necessarie. In ambito decentrato presso le singole società del Gruppo sono operative le figure dei “Referenti” relativamente a tutte le funzioni nel perimetro del Chief Risk Officer, la cui istituzione ha lo scopo di garantire: 89 • il presidio delle attività nel rispetto delle specificità locali e di business delle singole società del Gruppo BPER; • un efficace raccordo operativo tra Capogruppo e società del Gruppo BPER. Per quanto concerne la fase di individuazione dei rischi, la Mappa dei rischi è l’illustrazione della posizione relativa del Gruppo BPER rispetto ai rischi di primo e secondo pilastro, sviluppata secondo un processo strutturato svolto a livello accentrato dalla Capogruppo con il coinvolgimento delle singole Società del Gruppo BPER. Con riferimento al processo di governo dei rischi il Gruppo BPER ha previsto la definizione di specifiche risk policy che hanno l’obiettivo di esplicitare: • il modello di governance, in termini di ruoli e responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo di governo dei rischi; • i processi e le metriche di misurazione/valutazione, gestione e controllo dei rischi; • il sistema di deleghe e limiti operativi/soglie di sorveglianza volti al contenimento dei rischi. Le policy consentono, quindi, di declinare le decisioni strategiche in materia di governo dei rischi in decisioni operative sui rischi stessi, coerentemente con il livello di propensione al rischio del Gruppo BPER. Relativamente alle attività di reporting, il Gruppo BPER ha predisposto un set organico e periodico di reportistica finalizzato a garantire un’adeguata informativa agli organi aziendali della Capogruppo e delle banche del Gruppo BPER, in merito all’esposizione ai rischi; le analisi contenute nella reportistica citata vengono discusse nell’ambito dei Comitati e sono alla base della valutazione di adeguatezza patrimoniale, portata poi all’attenzione del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo. Da ultimo, con specifico riferimento alle novità regolamentari introdotte con l’emanazione del 15° aggiornamento della Circolare Banca d’Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 nonché delle Disposizioni di Vigilanza, si segnala che alla Data del Documento di Registrazione, è in corso di implementazione un apposito piano di interventi che coinvolgerà la struttura organizzativa, le responsabilità e i compiti della funzione di Risk Management, fin lizzato a garantire la piena conformità alle citate disposizioni; gli interventi principali riguardano l’adeguamento del vigente Risk Appetite Framework alle nuove disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza, lo sviluppo di un processo di gestione delle operazioni di maggior rilievo, la predisposizione di specifiche policy di gestione del rischio di controparte, del rischio reputazionale e del rischio strategico nonché la definizione del processo di valutazione dell’adeguatezza del processo di recupero dei crediti. Alcune delle metodologie utilizzate per monitorare e gestire tali rischi comportano l’osservazione dell’andamento storico del mercato e l’utilizzo di modelli statistici per l’identificazione, il monitoraggio, il controllo e la gestione dei rischi. (i) Rischio di credito La politica del credito del Gruppo BPER persegue la finalità di selezionare attentamente le controparti affidate attraverso un’analisi del loro merito creditizio, anche con l’utilizzo di strumenti ormai consolidati quali il sistema di rating, pur tenendo presenti gli obiettivi di natura commerciale e di sostegno al territorio. In considerazione degli obiettivi strategici e dell’operatività che contraddistingue il Gruppo BPER, la strategia generale di gestione dei rischi in oggetto è caratterizzata da una moderata propensione al rischio che trova espressione: • nella valutazione attuale e prospettica del merito creditizio delle controparti; • nella diversificazione del portafoglio, limitando la concentrazione delle esposizioni su singole controparti e su singoli settori di attività economica. 90 Aspetti organizzativi Il modello di gestione del rischio di credito del Gruppo BPER si pone i seguenti obiettivi: • recepire le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza e, al tempo stesso, tener conto delle specificità operative del Gruppo BPER; • assicurare un’adeguata gestione del rischio di credito a livello di singola banca e a livello consolidato. Il raggiungimento di tali obiettivi è realizzato attraverso la separazione delle responsabilità e dei ruoli tra gli organi con funzioni di gestione del rischio di credito e quelli con funzioni di controllo. La gestione ed il controllo dell’esposizione al rischio di credito risultano fondate sui seguenti elementi: • indipendenza della funzione preposta alla misurazione del rischio di credito rispetto alle funzioni di business; • chiarezza nella definizione dei poteri delegati e della conseguente struttura dei limiti imposti dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo; • coordinamento dei processi di gestione del rischio di credito da parte della Capogruppo, pur in presenza di una gestione autonoma del rischio di credito a livello di singola società; • coerenza dei modelli di misurazione utilizzati a livello di Gruppo in linea con le best practices internazionali; • trasparenza nelle metodologie e nei criteri di misurazione utilizzati per agevolare la comprensione delle misure di rischio adottate; • produzione di stress test periodici che, sulla base di scenari di shock endogeni ed esogeni, forniscono indicatori di rischio deterministici e/o probabilistici. Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito La gestione del rischio avviene attraverso un sistema di metodologie ed approcci finalizzati alla misurazione e/o valutazione continuativa del risultato stesso, allo scopo di indirizzare le azioni gestionali e quantificare la dotazione patrimoniale di cui il Gruppo deve disporre per fronteggiare i rischi assunti. La singola banca analizza il rischio di credito e le sue componenti ed identifica la rischiosità associata al portafoglio creditizio avvalendosi di opportune metodologie di misurazione. In particolare, è utilizzata una molteplicità di strumenti di misurazione e controllo del rischio di credito, sia relativamente al portafoglio performing che a quello non performing. I modelli di rating sviluppati dalla Capogruppo per il calcolo della PD (Probability of Default, probabilità che si verifichi il default della controparte affidata) presentano caratteristiche peculiari secondo il segmento di rischio di appartenenza della controparte, dell’esposizione oggetto di valutazione e della fase del processo del credito in corrispondenza del quale sono applicati (prima erogazione o monitoraggio). Le classificazioni sono rappresentate da 13 classi di merito, differenziate per segmento di rischio e raccordate in un’unica Master Scale. Tutti i sistemi definiti dalla Capogruppo presentano alcune caratteristiche comuni: • il rating è determinato secondo un approccio per controparte; • i sistemi di rating sono realizzati avendo a riferimento il portafoglio crediti del Gruppo bancario (il rating è, infatti, unico per ogni controparte, anche se condivisa tra più banche del Gruppo BPER); • i modelli elaborano informazioni andamentali interne, andamentali di sistema, ricavate dal flusso di ritorno CR e, per le imprese, anche informazioni di natura finanziaria; 91 • i modelli “PMI Corporate”, “PMI Immobiliari-pluriennali” e “Large Corporate” integrano la componente statistica con una componente qualitativa. Il processo di attribuzione del rating per tali segmenti prevede inoltre la possibilità, da parte del gestore, di attivare un override, ossia di richiedere una deroga al rating quantitativo sulla base di informazioni certe e documentate non elaborate dal modello. La richiesta di deroga è valutata da una struttura centrale che opera a livello di Gruppo; • per il segmento “Large Corporate”, ad integrazione del modello che valuta la singola controparte, è presente, come supporto all’analisi della rischiosità, un’ulteriore componente che tiene in considerazione l’eventuale appartenenza ad un gruppo aziendale; • la calibrazione della probabilità di Default è basata sugli stati anomali regolamentari che includono anche i past due, al netto dei c.d. past due tecnici; • le serie storiche utilizzate per lo sviluppo e la calibrazione dei modelli hanno risposto sia all’esigenza di coprire un ampio orizzonte temporale sia a quella di rappresentare in ottica forward looking la realtà interna; • il rating è analizzato e revisionato almeno una volta all’anno. È, tuttavia, definito un processo di monitoraggio di ogni rating in portafoglio che ne innesca il decadimento laddove si dimostrasse non più rappresentativo dell’effettivo profilo di rischio della controparte e qualora si ravvisassero segnali di deterioramento della qualità creditizia. La determinazione del rating finale è differenziata per tipologia di controparte. Nel corso del 2013, sono state finalizzate o avviate rilevanti attività: • la revisione della segmentazione di rischio e del processo di attribuzione del rating; • la ricalibrazione dei modelli andamentali per i segmenti “Privati” e “Small Business”; • l’aggiornamento dei modelli “Large Corporate”, “PMI Corporate” e “PMI Retail”; • lo sviluppo di un modello di rating specifico per le società immobiliari; • l’affinamento del sistema di parallel running (calcolo dei requisiti patrimoniali con metodologia standard ed IRB); • l’aggiornamento del modello LGD; • lo sviluppo di un modello dedicato alla fase di accettazione per i segmenti “Privati” e “Small Business”. Nel 2013, il Gruppo BPER ha provveduto anche all’aggiornamento della credit risk policy che, oltre a indicare i principi di governo, assunzione e gestione del rischio di credito, definisce la propensione al rischio di credito. A tale scopo la policy così aggiornata introduce un nuovo sistema dei limiti di esposizione al rischio di credito stabilendone le relative soglie di sorveglianza da sottoporre a periodico monitoraggio. Il documento inoltre descrive i principi per la determinazione degli accantonamenti analitici e collettivi su crediti e per la classificazione degli stati. Al fine di gestire il rischio di credito, il Gruppo BPER ha evoluto il proprio sistema dei limiti di affidamento volto a regolamentare il processo di erogazione ed ha sviluppato un modello dei poteri di delibera, nel quale sono considerati la rischiosità del cliente e/o dell’operazione, coerentemente con i modelli di valutazione del rischio. Il modello è strutturato al fine di garantire il rispetto del principio secondo cui l’identificazione dell’organo deliberante è commisurata alla rischiosità dell’operazione e prevede che la fissazione dei limiti decisionali è stabilita sulla base di uno o più elementi caratterizzanti il rischio della controparte e dell’operazione (in particolare rating della controparte, perdita attesa, ammontare dell’affidamento). 92 Le misure di rischio del sistema di rating interno sono utilizzate in ambito di reporting direzionale; in particolare, con periodicità trimestrale è elaborato il Credit Risk Book, che costituisce il supporto informativo fondamentale per il Comitato Rischi e contiene dettagliati report sul rischio di credito a livello consolidato ed individuale (distribuzione del portafoglio per stati amministrativi, classi di rating e perdita attesa, matrici di transizione, dinamica degli accantonamenti forfettari ed analitici, tassi di decadimento monitoraggio delle soglie di sorveglianza previste dalle Credit Risk Policy di Gruppo), con analisi differenziate per segmenti di rischio, gestionali ed area geografica. È inoltre disponibile uno strumento di reporting alla rete, caratterizzato da varie viste del portafoglio crediti, con diversi livelli di aggregazione (filiale, area, direzione territoriale, direzione generale, banca, gruppo) e coni di visibilità gerarchici. Tecniche di mitigazione del rischio di credito Le tecniche di mitigazione sono uno strumento importante per ridurre o trasferire parte del rischio di credito associato al portafoglio di esposizioni. In linea con la moderata propensione al rischio, che ne caratterizza l’operatività, il Gruppo persegue la mitigazione del rischio di credito riservando particolare attenzione al processo di raccolta e gestione delle garanzie, siano esse reali o personali. A tal fine il Gruppo ha predisposto idonee procedure informatiche ed organizzative per la gestione, nel rispetto dei requisiti prudenziali di vigilanza, delle garanzie reali immobiliari e finanziarie, e idonea normativa interna per la gestione del ciclo di vita delle altre garanzie reali materiali. Le garanzie reali maggiormente utilizzate dal Gruppo BPER sono rappresentate dalle ipoteche su beni immobili, residenziali e non, acquisite principalmente nell’ambito del comparto retail e, in forma minore, nel comparto corporate, e dai pegni su titoli e contanti. Il Gruppo BPER si è dotato nel corso del tempo di una procedura interna in grado di raccogliere, in forma strutturata, le informazioni relative tanto al patrimonio immobiliare dei soggetti coinvolti nella pratica di fido, quanto agli immobili in garanzia. Il valore degli immobili viene periodicamente rivalutato ed aggiornato sulla base dei database statistici di un primario operatore del settore e vengono attivate le iniziative volte al rinnovo delle perizie di valutazione; a presidio di questo processo è stata istituita una specifica funzione operativa, a supporto dell’intero Gruppo bancario, che svolge il monitoraggio, in continuo, del valore a garanzia delle esposizioni, come previsto dal nuovo schema normativo. Analogamente, le garanzie reali rappresentate da strumenti finanziari gestiti all’interno delle procedure dell’Area Finanza hanno il loro fair value aggiornato di continuo, sulla base dell’andamento dei prezzi di mercato. Con riferimento alle garanzie personali, le tipologie maggiormente utilizzate sono rappresentate dalle “fideiussioni specifiche” e dalle “fideiussioni omnibus limitate”, rilasciate prevalentemente dall’imprenditore a favore della propria impresa e dalla società capogruppo del gruppo economico a favore delle proprie controllate sotto forma di lettere di patronage vincolanti. Assume un certo rilievo anche il fenomeno delle garanzie fideiussorie rilasciate dai molteplici consorzi di garanzia a favore delle proprie aziende associate. Attività finanziarie deteriorate Con riferimento alle attività finanziarie deteriorate, la prassi gestionale prevede l’utilizzo di una serie di classificazioni interne delle posizioni, in funzione della qualità dei debitori e del rischio associato alle singole operazioni, in conformità anche a quanto previsto dalla normativa emessa dalle Autorità di Vigilanza. L’attribuzione di una posizione ad una di tali classificazioni di anomalia è effettuata sulla base di un regolamento interno, che disciplina puntualmente il trasferimento ad un certo stato amministrativo di controllo al verificarsi di determinate anomalie nel rapporto: alcuni di tali passaggi sono automatici, altri, invece, avvengono sulla base di valutazioni soggettive esperte effettuate nell’ambito dell’attività di monitoraggio andamentale delle posizioni stesse. Gli strumenti a disposizione consentono di rilevare, con la massima tempestività, i segnali di deterioramento del rapporto potenzialmente produttivi dell’assegnazione ad una delle classificazioni di anomalia previste. 93 La coerenza della collocazione di una posizione nell’adeguato stato di anomalia, rispetto a quanto previsto dal regolamento interno, è assicurata da una verifica periodica effettuata applicando, in modo automatico, il modello regolamentare all’intera popolazione e confrontando il risultato dello stesso con l’effettivo stato amministrativo di controllo utilizzato. Allo stesso modo, è effettuata la valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore, rispetto a quanto previsto dallo stesso regolamento interno. Il venir meno dell’anomalia sul rapporto produce la migrazione verso stati interni meno gravi; quest’ultimo passaggio, effettuato sempre con una valutazione soggettiva esperta ed analitica, può concludersi, in ultima ipotesi, con il ritorno in bonis della posizione. Analoghe analisi di monitoraggio sono effettuate per le posizioni che presentano crediti scaduti oltre una determinata soglia temporale. Al fine di ottimizzare il processo di monitoraggio della clientela, la Capogruppo ha completato lo sviluppo di un modello di Early Warning, in grado di differenziare le posizioni performing in portafoglio per livelli di rischiosità, al fine di suggerire tempestivi interventi gestionali mirati da parte delle strutture preposte. Tale modello è stato sviluppato secondo un approccio metodologico che è volto a rispondere a due principi chiave del processo di monitoraggio delle controparti performing: • la necessità di identificare, in prima istanza, le controparti che prudenzialmente è opportuno sottoporre ad un’attività di monitoraggio specifica al fine di evitare un degrado della posizione o di attuare le azioni che, dato lo stato di degrado della posizione ormai avanzato, possano consentire il miglioramento del profilo di rischio della controparte o contenere le eventuali future perdite; • la necessità di definire i processi di osservazione di tali posizioni determinando priorità e regole di monitoraggio al fine di ottimizzare sia lo sforzo organizzativo delle figure dedicate alla gestione della clientela, sia il risultato di tale attività. (ii) Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – Portafoglio di negoziazione di vigilanza Il Gruppo svolge, in modo primario, attività di portafoglio in proprio. Rientrano nel portafoglio tutti gli strumenti finanziari acquistati con finalità di negoziazione o con finalità di copertura di un fattore di rischio del portafoglio stesso. Per finalità di negoziazione si intende l’acquisto di strumenti finanziari aventi le seguenti caratteristiche: • esposizione ai fattori di rischio gestiti (rischio tasso di interesse, prezzo, cambio, emittente, controparte e liquidità); • prevalente trattazione su mercati attivi; • emissione da parte di operatori di qualità primaria. Il portafoglio di proprietà viene gestito in funzione dell’esposizione al rischio di tasso derivante dalla struttura di asset liability complessiva e, di norma, non comprende derivati complessi o innovativi. Rientrano nel portafoglio di negoziazione tutti gli strumenti finanziari non legati a finalità di riequilibrio della struttura di asset liability, ma acquistati per dare un contributo al conto economico dell’esercizio, ottimizzando il profilo di rischio-rendimento complessivo. La dimensione del portafoglio di proprietà è strettamente legata alla posizione di liquidità. L’attività di arbitraggio e l’attività speculativa di breve periodo su strumenti finanziari derivati quotati assumono valenza marginale rispetto all’attività di portafoglio in proprio. La strategia sottostante alla negoziazione di questi strumenti finanziari si pone l’obiettivo di massimizzare il profilo complessivo di rischio/rendimento attraverso un’opportuna diversificazione degli investimenti. La Banca svolge attività speculativa di medio periodo sui mercati azionari quotati, su derivati su materie prime, su quote di fondi comuni e, marginalmente, su fondi speculativi. Tale attività risulta, comunque, residuale rispetto all’operatività sui mercati obbligazionari, con un incidenza sul totale del portafoglio titoli dello 0,7%. 94 Il processo di gestione dei portafogli di negoziazione è accentrato in BPER per rispondere alle esigenze di presidio centrale dei rischi di mercato e di efficientamento dei processi di investimento del Gruppo. Tale processo implica che in capo alle singole banche del Gruppo BPER rimanga l’ottimizzazione del rendimento della liquidità tramite operazioni di tesoreria con BPER e, in alternativa, tramite l’investimento in obbligazioni a tasso variabile o a tasso fisso emesse da BPER. La gestione dei rischi di mercato è così accentrata sulla Capogruppo in base alle decisioni assunte dal Comitato Finanza presieduto dall’Amministratore delegato. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo Il Gruppo BPER dispone di un sistema di controlli giornalieri adeguato agli standard di mercato. Per la valorizzazione del rischio di mercato viene utilizzato un sistema di Value at Risk (VaR). Il VaR rappresenta la stima della massima perdita potenziale, ottenuta mediante metodologie di natura probabilistica, che l’aggregato di riferimento può subire in un determinato orizzonte temporale (funzionale al grado di liquidità del portafoglio) con un prefissato livello di probabilità (coerente con il grado di avversione al rischio dell’investitore). La metodologia adottata per il calcolo del VaR appartiene alla classe dei modelli “varianza-covarianza” (che approssima in modo soddisfacente il livello di rischiosità degli aggregati oggetto di analisi, poiché le operazioni con pay-off non lineare sono una parte del portafoglio ridotta rispetto al totale dello stesso), secondo i quali il rischio complessivo si determina sulla base della sensibilità di ogni singola posizione alla variazione dei fattori di mercato e delle volatilità dei rendimenti degli stessi, nonché sul loro grado di correlazione. A completare il novero delle metodologie atte a monitorare i rischi di mercato, si aggiungono le analisi di sensitivity basate su spostamenti paralleli delle curve dei tassi di mercato. Attualmente le rilevazioni giornaliere del VaR si riferiscono a due distinti orizzonti temporali, in modo da soddisfare sia esigenze di tipo normativo che di tipo gestionale. Viene, infatti, proposta un’analisi con un orizzonte temporale di 10 giorni e con un intervallo di confidenza pari al 99%, al fine di allineare il sistema alle richieste della Banca d’Italia, laddove il modello fosse utilizzato per il calcolo dei requisiti patrimoniali per il rischio di mercato. A questa si affianca un’ulteriore analisi con il medesimo intervallo di confidenza, ma su un orizzonte temporale giornaliero, al fine sia di monitorare giornalmente le dinamiche del rischio di mercato del portafoglio di proprietà di BPER, sia di fornire un data-set coerente con le rilevazioni di profit and loss del medesimo aggregato. Il modello è utilizzato esclusivamente per fini gestionali interni e non concorre al calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato. Il processo di controllo del rischio di tasso e di prezzo è accentrato presso BPER e gestito dal servizio Risk Management di Gruppo. L’informativa periodica è garantita attraverso la distribuzione di specifica reportistica con frequenza giornaliera e mensile. L’attività di monitoraggio e controllo del rischio di tasso di interesse del portafoglio di negoziazione prevede di mitigare il rischio medesimo attraverso la definizione di un sistema di limiti (sensitivity, stop loss, posizione) relativi ai portafogli gestiti dalle strutture del Gruppo BPER preposte con riferimento ai diversi rischi sopportati. Il controllo dei limiti è effettuato con frequenza giornaliera dal servizio Risk Management di Gruppo. L’attività di monitoraggio e di controllo del rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione di vigilanza è eseguita giornalmente attraverso le analisi di Value at Risk (VaR). Nello specifico, per i titoli azionari la stima del rischio è effettuata riconducendo ciascuna posizione ad un indice azionario globale o settoriale di riferimento, mentre per i fondi tale stima si basa sulla riconduzione della posizione a un set di fattori di rischio esplicativi della strategia di gestione. Il rischio complessivo è poi determinato sulla base delle volatilità e delle correlazioni tra i diversi fattori di rischio. Il servizio Risk Management di Gruppo rileva giornalmente e sintetizza mensilmente l’esposizione al rischio di prezzo attraverso una specifica reportistica VaR. (iii) Rischio di tasso di interesse e di prezzo – Portafoglio bancario Il rischio di tasso di interesse si riferisce al potenziale impatto che variazioni inattese nei tassi di mercato determinano sui profitti correnti e sul valore del patrimonio netto della Banca. Tale rischio si 95 manifesta tipicamente sulle posizioni incluse nel portafoglio bancario. L’esposizione al rischio di tasso di interesse può essere a sua volta declinata in: • rischio di reddito; • rischio di investimento. Il rischio di reddito deriva dalla possibilità che una variazione inattesa nei tassi di interesse produca una riduzione del margine di interesse, ossia del flusso netto degli interessi pagati e ricevuti. Tale rischio viene misurato tramite modelli di Maturity Gap e dipende: • dallo sfasamento nella struttura temporale degli impieghi e della raccolta, nel caso in cui le attività e le passività siano remunerate a tasso fisso fino alla scadenza finale; • dalla mancata corrispondenza dei periodi di revisione delle condizioni di tasso, nel caso di attività e passività a tasso variabile. L’asincronia delle scadenze di cui sopra espone la Banca a: • rischio di rifinanziamento: è il rischio che si manifesta quando la data media di scadenza (periodo di ridefinizione del tasso) delle passività è inferiore a quella delle attività. In tal caso la Banca è esposta ad eventuali aumenti dei tassi di interesse (c.d. banca Liability Sensitive); • rischio di reinvestimento: è il rischio che si manifesta, quando la data media di scadenza (periodo di ridefinizione del tasso) delle attività è inferiore a quella delle passività. In tal caso la Banca subirà un peggioramento del proprio margine di interesse nel caso di riduzione dei tassi di interesse (c.d. banca Asset Sensitive). Il rischio di investimento è il rischio di subire variazioni negative nei valori di tutte le attività, passività e strumenti fuori bilancio detenuti dalla Banca, in seguito a mutamenti nei tassi di interesse, con un conseguente impatto destabilizzante sull’equilibrio patrimoniale. Tale rischio è misurato mediante le tecniche di Duration Gap e Sensitivity Analysis. Sono identificate le seguenti tipologie di rischio di tasso d’interesse: • Repricing Risk: rischio legato alle differenze nelle scadenze (tasso fisso) e nelle date di riprezzamento (tasso variabile) dell’operatività in portafoglio; • Yield Curve Risk: rischio legato a cambiamenti nella pendenza e nella forma della yield curve; • Refixing Risk: rischio legato al timing di revisione dei parametri di mercato, per le posizioni a tasso variabile. Più specificamente, è il rischio che la dinamica di crescita dei tassi sia più accentuata nei periodi di refixing delle passività rispetto ai periodi di refixing delle attività; • Basis Risk: rischio determinato dalla non perfetta correlazione esistente tra i parametri d’indicizzazione di impieghi e raccolta, ovvero dall’eventualità che intervengano variazioni sfavorevoli nell’inclinazione della curva; • Optionality Risk: rischio legato ad opzioni “esplicite” o “implicite” nelle attività o passività del Banking Book (ad esempio, cap/floor/collar, opzioni di prepayment dei mutui, etc.). Il Gruppo BPER monitora sia a livello consolidato che singolarmente l’impatto che variazioni inattese dei tassi di interesse di mercato possono avere sulle posizioni del portafoglio bancario secondo la prospettiva degli utili correnti (sensitività del margine di interesse) e del valore economico del patrimonio: • prospettiva degli utili correnti: la prospettiva degli utili correnti ha come finalità quella di valutare il rischio di interesse sulla base della sensibilità del margine di interesse alle variazioni dei tassi su di un orizzonte temporale definito. Variazioni negative del margine impattano sulla potenziale stabilità finanziaria di una banca attraverso l’indebolimento 96 dell’adeguatezza patrimoniale. La variazione del margine di interesse dipende dal rischio di tasso nelle sue diverse accezioni; • prospettiva del valore economico: variazioni dei tassi di interesse possono impattare sul valore economico dell’attivo e del passivo della Banca. Il valore economico di una banca è rappresentato dal valore attuale dei cash flow attesi, definito come somma algebrica del valore attuale dei cash flow attesi dell’attivo, del passivo e delle posizioni in derivati. A differenza della prospettiva degli utili correnti, la prospettiva del valore economico identifica il rischio generato dal repricing o maturity gap in un orizzonte temporale di lungo periodo. Gli obiettivi da perseguire per sostenere un corretto processo di governo del rischio di tasso di interesse sono: • ridurre gli effetti negativi della volatilità del margine di interesse (prospettiva degli utili correnti). La stabilità del margine di interesse è influenzata principalmente dallo Yield Curve Risk, Repricing Risk, Basis Risk e Optionality Risk; • immunizzare il valore economico, inteso come sommatoria dei present value dei cash flow attesi, generati da entrambi i lati del bilancio. La prospettiva del valore economico, a differenza di quella degli utili correnti, si pone in un’ottica di medio/lungo termine ed è legata principalmente al Repricing Risk; • assicurare il rispetto dei requisiti organizzativi previsti in materia, da parte degli organismi di vigilanza nazionali e internazionali. Il modello di governance del rischio tasso del Gruppo BPER si fonda sui seguenti principi: • rispetto del modello ora adottato in BPER in tema di autonomia e coordinamento delle politiche commerciali e creditizie delle società del Gruppo BPER; • attribuzione a BPER delle prerogative di direzione e coordinamento per assicurare coerenza alla complessiva gestione del rischio di tasso e per garantire il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa; • separazione tra i processi di gestione e di controllo del rischio di tasso. Nel modello di gestione del rischio tasso di interesse adottato a livello di Gruppo è rilevante la centralità delle seguenti misure di rischio: • sensitivity del margine di interesse; • sensitivity del valore economico. L’analisi di sensitivity del margine di interesse permette di catturare la sensibilità del margine a variazioni dei tassi di interesse a fronte di shock paralleli e non. La Banca calcola la sensitivity del margine di interesse attraverso un approccio a tassi e volumi costanti. Secondo tale modello le poste in scadenza vengono reinvestite a volumi, tassi e scadenze costanti. Alla Data del Documento di Registrazione, il modello non considera il trattamento delle opzioni di rimborso anticipato acquistate ed emesse. L’indicatore è calcolato sia a livello di Gruppo che singolarmente. Nel calcolo di tale indicatore le poste a vista con clientela sono parametrate sulla base di un modello econometrico che, riconducendo la raccolta (gli impieghi) a vista ad un portafoglio di passività (attività) con un individuato profilo di repricing effettivo, giunge ad identificare un portafoglio di replica delle stesse. L’analisi di sensitivity del valore economico consente di valutare l’impatto sul valore del patrimonio netto per spostamenti (shock) della curva dei rendimenti paralleli e non. Alle misure di rischio sopra menzionate si aggiunge la misurazione del capitale interno a fronte del rischio tasso di interesse. A tal fine, la metodologia applicata è quella della Sensitivity analysis, in 97 modo coerente con quanto previsto dalla normativa prudenziale, secondo la quale il capitale assorbito a fronte del rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario è pari alla variazione di valore economico del patrimonio netto (definito come differenza del valore attuale dei flussi di cassa dell’attivo e del passivo), in seguito ad uno shock dei tassi di 200 basis points. Per quanto concerne il rischio di prezzo, il portafoglio bancario comprende essenzialmente l’operatività in titoli azionari, i fondi comuni di investimento e le SICAV classificati in bilancio come disponibili per la vendita o in regime di fair value option. Il monitoraggio del suddetto portafoglio avviene attraverso la metodologia del Value at Risk (VaR) presentata nel dettaglio nella sezione “Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza”, che precede. Il servizio Risk Management di Gruppo rileva giornalmente e sintetizza mensilmente l’esposizione al rischio prezzo attraverso una specifica reportistica VaR. Attività di copertura del fair value Come riportato prima, la Banca pone in essere operazioni di copertura gestionale da variazioni del fair value, per la cui rappresentazione contabile si avvale di quanto disposto dalla normativa sulla Fair Value Option. Al riguardo, le scelte operate dalla Banca in merito al perimetro di applicazione della FVO, inserite nelle “Linee guida per l’applicazione della Fair Value Option nel Gruppo BPER” prevedono che, quando ritenuto opportuno, sulla base delle risultanze dell’attività di monitoraggio del rischio di tasso di interesse, determinate emissioni di strumenti finanziari di debito siano coperte tramite contratti derivati over the counter (OTC) di tipo plain vanilla. La designazione di dette obbligazioni tra le “passività finanziarie valutate al fair value”, coerentemente con il disposto del principio IAS 39, permette una semplificazione del processo di gestione e di contabilizzazione. Attività di copertura dei flussi finanziari La Banca, in conformità con quanto previsto dalle normative vigenti, ha deciso di avvalersi, qualora ne ravvisi i presupposti, della tecnica contabile denominata “Hedge Accounting”. Le scelte operate in merito al perimetro di applicazione del cash flow hedge, inserite nelle “Linee Guida di Gruppo per la valutazione al fair value degli strumenti finanziari” identificano l’ambito di applicazione sia nell’attivo, che nel passivo del Gruppo e prevedono che, quando ritenuto opportuno, sulla base delle risultanze dell’attività di monitoraggio del rischio di tasso di interesse, determinate posizioni a tasso variabile siano coperte tramite contratti derivati OTC di tipo plain vanilla. Nel ricorso alle tecniche valutative l’approccio adottato permette di imputare a conto economico unicamente le variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto. (iv) Rischio di cambio Il Gruppo è esposto al rischio di cambio, sia in seguito all’operatività tradizionale di raccolta e di impiego, sia in seguito ad una specifica, seppur marginale, attività speculativa. Il servizio Risk Management di Gruppo rileva giornalmente e sintetizza mensilmente l’esposizione al rischio cambio attraverso una specifica reportistica sulla metodologia del Value at Risk (VaR). Attività di copertura del rischio di cambio Il Gruppo BPER pone in essere operazioni di copertura gestionale del rischio di cambio utilizzando strumenti plain vanilla. (v) Rischio di liquidità Il Gruppo BPER è dotato di apposita policy per la gestione della liquidità (Liquidity Policy Handbook), nonché di un piano che definisce gli obiettivi e descrive i processi e le strategie di intervento da attuare in condizioni di emergenza (Contingency Plan). 98 Liquidity Policy Handbook Il documento definisce la policy adottata dalla Capogruppo per un’efficiente gestione della liquidità in ipotesi di normale corso degli affari attraverso la formalizzazione: • del modello di governance, in termini di soggetti coinvolti nel processo di gestione della liquidità e nel processo di monitoraggio e gestione del rischio ad essa connesso, con relativi ruoli e responsabilità; • dei processi e delle metriche volte al monitoraggio del rischio di liquidità, distinguendo tra rischio di liquidità a breve termine (liquidità operativa) e rischio di liquidità a medio/lungo termine (liquidità strutturale); • della propensione al rischio e dei limiti volti al contenimento del rischio di liquidità; • del modello di stress test adottato per valutare l’esposizione al rischio di liquidità in scenari estremi; • del processo di fund planning, finalizzato all’ottimizzazione della gestione della liquidità strutturale. Il rischio di liquidità si manifesta tipicamente sotto forma di inadempimento ai propri impegni di pagamento, e può assumere forme diverse, in funzione dell’ambito in cui tale rischio è generato. Facendo riferimento a definizioni condivise in ambito internazionale, si distingue tra funding liquidity risk e market liquidity risk. Per funding liquidity risk si intende il rischio che la Banca non sia in grado di far fronte in modo efficiente alle proprie uscite di cassa, sia attese che inattese, sia correnti che future, e non sia in grado di far fronte alle esigenze di collateral, senza pregiudicare l’operatività quotidiana o la situazione finanziaria della Banca stessa. Con market liquidity risk si intende, invece, il rischio che la Banca non sia in grado di liquidare un’attività finanziaria senza incorrere in perdite in conto capitale a causa della scarsa liquidità del mercato di riferimento o di disordini nello stesso. Le due forme di rischio di liquidità sono spesso fortemente correlate e possono manifestarsi a fronte dei medesimi fattori scatenanti. Solitamente il market liquidity risk è ascritto tra i rischi di mercato (rischio di prezzo), pertanto i processi e i regolamenti volti a misurare, controllare e mitigare il rischio di liquidità si focalizzano sull’aspetto del funding risk, in linea peraltro con quanto indicato anche in ambito regolamentare. Nel contesto del funding risk si distingue tra: • mismatch liquidity risk, ovvero il rischio di liquidità implicito nella struttura stessa delle attività e passività di una banca a seguito della trasformazione delle scadenze operata dagli intermediari finanziari, tale per cui il profilo dei flussi di cassa in uscita non risulta perfettamente compensato dal profilo dei flussi di cassa in entrata (con riferimento sia alle scadenze contrattuali che comportamentali); • contingency liquidity risk, ovvero il rischio che eventi futuri possano richiedere un ammontare di liquidità significativamente superiore a quanto in precedenza pianificato dalla Banca. In particolare, si tratta del rischio di non riuscire a far fronte ad impegni di pagamento improvvisi ed inattesi a breve e brevissimo termine. Le fonti di rischio di liquidità possono invece essere distinte in due macrocategorie: • endogene: fonti che originano da eventi negativi specifici del Gruppo e che comportano una perdita di fiducia nei confronti di questo da parte del mercato. Tra gli eventi negativi specifici delle banche, la principale fonte di rischio è rappresentata dal declassamento del rating o altro evento riconducibile ad una perdita di fiducia nella controparte da parte del mercato. Il downgrade può, infatti, risolversi in: o un ridotto accesso al mercato della raccolta unsecured (ad esempio commercial paper) da parte degli investitori istituzionali; 99 o • una riduzione o cancellazione delle linee di credito interbancarie o anche un ritiro dei depositi da parte della clientela retail. esogene: fonti che originano da eventi negativi causati da shock di mercato non direttamente controllabili da parte del Gruppo BPER. Tali fonti di rischio dipendono direttamente dalla capacità del mercato di allocare le risorse disponibili a fronte di diversi scenari. Nelle fonti esogene si possono ricomprendere quegli eventi sistemici quali crisi politiche, finanziarie, eventi catastrofici, che determinano una situazione di crisi di liquidità sul mercato. Il modello di gestione del rischio di liquidità del Gruppo BPER si pone i seguenti obiettivi: • consentire alla Banca di essere solvibile sia in condizioni di normale corso degli affari, che in condizioni di crisi; • recepire le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza e, al tempo stesso, tener conto delle proprie specificità operative; • assicurare un livello di liquidità tale da consentire al Gruppo di far fronte ai propri impegni contrattuali in ogni momento, ottimizzando altresì il costo del funding in relazione alle condizioni di mercato in corso e prospettiche. Il modello di governance, in tema di liquidità, del Gruppo BPER è basato sulla gestione accentrata della liquidità e del rischio ad essa connesso. In particolare la Capogruppo, per tutte le banche e società del Gruppo rientranti nel perimetro della policy: • è responsabile della policy di liquidità; • gestisce la liquidità sia a breve termine che a medio/lungo termine; • definisce e gestisce il funding plan; • monitora e gestisce il rischio di liquidità. Il modello di governance di cui sopra si fonda inoltre sui seguenti principi: • separazione tra i processi di gestione della liquidità (Liquidity Management) ed i processi di controllo del rischio di liquidità (Liquidity Risk Controlling); • sviluppo dei processi di gestione e di controllo del rischio di liquidità coerentemente con la struttura gerarchica del Gruppo e mediante il modello di governo formalizzato nella policy; • condivisione delle decisioni e chiarezza delle responsabilità tra organi direttivi, di controllo ed operativi; • conformità dei processi di gestione e monitoraggio del rischio di liquidità con le indicazioni della vigilanza prudenziale. Il Liquidity Policy Handbook è aggiornato con frequenza annuale (o con maggior frequenza qualora se ne ravvisasse la necessità) e le relative revisioni sono approvate dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo previo esame/proposta del Comitato Rischi di Gruppo. Essa è, in seguito, recepita dal Consiglio di Amministrazione di ciascuna banca/società del Gruppo rientrante nel perimetro di riferimento. Il perseguimento di tali obiettivi è caratterizzato da tre aspetti: • separazione delle responsabilità e dei ruoli tra gli organi aziendali con funzioni di gestione della liquidità e gli organi aziendali con funzioni di monitoraggio del rischio di liquidità; • misurazione dell’esposizione al rischio di liquidità secondo il Liquidity Risk Mismatch Model, che si basa sui seguenti elementi fondanti: 100 o la Policy di Liquidità e le metriche volte al monitoraggio ed alla gestione del rischio di liquidità sono differenziate per liquidità a breve termine e liquidità a medio/lungo termine. In particolare: la gestione del rischio di liquidità di breve termine (operativa), ha lo scopo di gestire gli eventi che impattano sulla posizione di liquidità del Gruppo BPER nell’orizzonte temporale da un giorno ad un anno, con l’obiettivo primario del mantenimento della capacità del Gruppo BPER di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari, minimizzandone i costi; la gestione del rischio di liquidità di medio/lungo termine (strutturale), ossia degli eventi che impattano sulla posizione di liquidità del Gruppo BPER nell’orizzonte temporale oltre l’anno, ha l’obiettivo primario del mantenimento di un adeguato rapporto dinamico tra passività ed attività a medio/lungo termine evitando pressioni sulle fonti di liquidità a breve termine attuali e prospettiche ed ottimizzando contestualmente il costo della provvista; o le metriche per il monitoraggio del rischio di liquidità a breve termine prevedono: il calcolo del mismatch di liquidità considerando le attività prontamente liquidabili costituite sia dalle attività eligible e marketable, sia da eventuali riserve detenute sotto forma di circolante bancario; che l’attivo meno il passivo in scadenza sulle varie fasce temporali debba essere all’interno di un limite cumulato espresso in valore assoluto; il controllo è effettuato con cadenza giornaliera, ai fini interni gestionali, e settimanale secondo le metodologie proposte dall’Autorità di Vigilanza; • o le metriche per il monitoraggio del rischio di liquidità strutturale prevedono il calcolo del mismatching di liquidità che si traduce gestionalmente nel calcolo di gap ratios tra attività e passività sulle fasce temporali superiori ad un anno; o l’utilizzo di modelli statistico/quantitativi comportamentali per il trattamento delle poste senza scadenza contrattuale o caratterizzate da elementi opzionali; o la produzione di stress test periodici che, sulla base di scenari di shock endogeni ed esogeni, producono indicatori di rischio deterministici e/o probabilistici; definizione del Contingency Plan di Gruppo volto a definire la Liquidity Policy in uno scenario di crisi determinato da fattori endogeni e/o esogeni. La posizione di liquidità è monitorata sia in condizioni di normale corso degli affari che in scenari di stress: l’analisi di scenario è condotta con frequenza mensile, dal servizio Risk Management di Gruppo. Nella conduzione delle analisi di stress gli scenari sono costruiti con riferimento ad eventi sia di carattere sistemico (Market Stress Scenario) che specifico di BPER (Bank Specific Stress Scenario) e in combinazione di entrambi (Composite Scenario), in considerazione del contesto macroeconomico di riferimento, delle politiche commerciali e di possibili variazioni nei comportamenti della clientela. Contingency Funding Plan Il documento formalizza i processi di gestione della liquidità in scenari di stress o crisi. Gli organi aziendali deputati al monitoraggio ed alla gestione del rischio di liquidità devono essere in grado di condurre tali attività sia in condizioni di normale corso degli affari che in condizioni di stress e/o di crisi di liquidità caratterizzate da bassa probabilità di accadimento e da impatto elevato. Il modello di governance del Gruppo BPER, definito nel Liquidity Policy Handbook, prevede una gestione accentrata della liquidità. In considerazione di ciò la Capogruppo, entità cui compete il ruolo di prestatore di ultima istanza di tutte le controllate del Gruppo BPER, si fa garante della solvibilità delle stesse sia a breve, che a medio/lungo termine ed è responsabile dell’attivazione del Contingency 101 Funding Plan qualunque sia la banca o la società del Gruppo BPER in cui si manifesti la crisi di liquidità. Obiettivo del Liquidity Contingency Plan è di salvaguardare il patrimonio della Banca durante le fasi iniziali di uno stato di stress di liquidità e garantire la continuità del Gruppo BPER nel caso di gravi e/o prolungate crisi di liquidità attraverso: • la definizione di un processo di identificazione e monitoraggio degli indicatori di rischio che precedono il manifestarsi e caratterizzano l’evolversi di una crisi di liquidità; • l’individuazione ex ante di un sistema di interventi predefiniti ma flessibili, da attivare nei primi stadi di evoluzione di una crisi; • la definizione di ruoli e responsabilità degli organi aziendali nel processo di attivazione del Contingency Plan; • l’individuazione di fonti normative interne atte a legittimare l’operato del management del Gruppo BPER che, in condizioni di crisi, deve essere abilitato/delegato a modificare in modo tempestivo ed a volte radicale, la struttura dell’attivo e del passivo di bilancio. Uno stato di crisi di liquidità è definito come una situazione di difficoltà o incapacità del Gruppo di far fronte ai propri impegni di cassa in scadenza, a meno di attivare procedure e/o utilizzare strumenti in maniera non riconducibile, per intensità o modalità, all’ordinaria amministrazione. Le crisi di liquidità possono essere ricondotte a due macrocategorie: • crisi di liquidità sistemiche (Event Driven) generate da crisi di mercato, politiche, macroeconomiche; • crisi di liquidità specifiche (Bank Specific) limitate al Gruppo BPER o a una o più società/banche appartenenti a questo. In considerazione delle tipologie di crisi di liquidità e della loro entità possono essere individuati tre scenari operativi di riferimento: • Scenario di normale corso degli affari; • Stato di stress; • Stato di Crisi. In considerazione dello scenario operativo di riferimento si definirà il processo di gestione dello stesso in termini di funzioni coinvolte e azioni da intraprendere. L’individuazione dello scenario operativo in cui si trova il Gruppo BPER avviene attraverso procedure di monitoraggio del sistema di segnali di allarme (early warnings) costituito da un insieme di indicatori che consentono la rilevazione di tale scenario in considerazione dei livelli progressivi di stress/crisi legati ad uno o più driver. In considerazione del livello di stress/crisi rilevato saranno attivate procedure di monitoraggio e/o comunicazione propedeutiche all’attivazione delle procedure deputate alla gestione dello stato di stress e dello stato di crisi. Il Contingency Funding Plan è aggiornato con frequenza annuale e le sue revisioni sono oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo. (vi) Rischi Operativi Per rischio operativo si intende il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione. 102 Il modello di governo dei rischi operativi è finalizzato ad identificare, valutare, monitorare, attenuare (tramite azioni di mitigazione) e riportare ai livelli gerarchici appropriati i rischi operativi a livello di Gruppo e delle società del Gruppo. Facendo leva sui principi di separatezza nell’assetto organizzativo e di indipendenza delle funzioni che esercitano le attività di controllo di secondo e terzo livello, si evidenzia che è prevista: • un’attività di controllo dei rischi operativi di primo livello; • una funzione di controllo dei rischi operativi di secondo livello facente capo alla Direzione Rischi di Gruppo, segnatamente al servizio Risk Management di Gruppo – ufficio Rischi Operativi; • una funzione deputata ai controlli di terzo livello ricollegabile alla Direzione Revisione Interna di Gruppo, nel rispetto del sistema dei controlli interni previsti dal Gruppo BPER. La strategia generale di governo del rischio operativo ad oggi perseguita dal Gruppo BPER è orientata alle seguenti attività: • rilevazione, archiviazione ed interpretazione degli eventi di perdita derivanti da rischi operativi (processo di Loss Data Collection); • monitoraggio degli eventi di perdita operativa con reportistica periodica (reporting); • mitigazione delle aree di vulnerabilità identificate e riduzione delle perdite operative; • identificazione dei potenziali rischi operativi connessi all’introduzione di nuovi prodotti o alla modifica sostanziale di prodotti esistenti, nell’ambito del processo di approvazione dei prodotti destinati alla clientela. L’attività di rilevazione degli eventi di perdita derivanti da rischi operativi si fonda sul processo di raccolta dei dati di perdita operativa (Loss Data Collection – LDC), i cui ruoli e relative responsabilità sono stati definiti e formalizzati in apposita normativa interna di Gruppo. Costituiscono oggetto della raccolta i disguidi operativi, a cui si aggiungono i reclami, qualora sia accertata la loro diretta relazione con le casistiche di eventi di perdita operativa, e le cause passive, in quanto espressione del rischio legale (ricompreso nella definizione normativa di rischio operativo). Il processo di LDC è supportato da appositi strumenti informatici, oggetto di costante evoluzione, volti a garantire l’integrità e la qualità dei dati. La Capogruppo predispone, con cadenza semestrale, reportistica interna per rendicontare all’Alta Direzione e ai responsabili delle unità organizzative centrali le perdite operative che si sono manifestate nel periodo. Informazioni dettagliate sono fornite con riferimento a: • l’analisi dell’andamento delle variabili di interesse, come la Perdita Effettiva Lorda, la frequenza di accadimento, gli eventuali recuperi, la tipologia di evento generato (Event Type) e di operatività (Business Line) nell’ambito della quale l’evento ha avuto manifestazione; • la misurazione di appositi indicatori, quali ad esempio la percentuale di recuperi, la perdita massima, media e mediana; • gli approfondimenti sulle tipologie di eventi a maggiore impatto di perdita nel periodo di osservazione. Tale analisi consente di individuare le aree di vulnerabilità in cui le perdite operative (raccolte tramite il processo di Loss Data Collection) si concentrano maggiormente per frequenza ed impatto economico, al fine di comprendere le cause sottostanti ed evidenziare l’opportunità di azioni correttive. L’adesione a DIPO (Database Italiano Perdite Operative) consente di ottenere flussi di ritorno delle perdite operative segnalate dalle altre banche italiane aderenti. Il Gruppo utilizza attualmente tali flussi per analisi di posizionamento rispetto a quanto segnalato dal sistema, sia in termini di frequenza di accadimento (Frequency) e impatto di perdita (Severity) sia degli attributi regolamentari (Event Type, 103 Business Line). Tali analisi rafforzano specifiche valutazioni a supporto dell’opportunità di intervenire sui processi di rilevazione degli eventi di perdita operativa, utili anche ai fini delle iniziative già avviate per l’individuazione di eventuali aree critiche e la proposta di interventi correttivi. Nel corso del 2013 sono state completate le attività propedeutiche all’adozione della metodologia Traditional Standardised Approach (TSA) per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo. Sono parte della gestione dei rischi operativi le linee di intervento nell’ambito del Business Continuity Management. Esse sono orientate a mantenere ad un livello opportuno l’attenzione sulla continuità operativa e ad evitare che l’impianto organizzativo (regole, valutazioni d’impatto, scenari, misure d’emergenza, piani operativi, etc.), sviluppato per la continuità dei processi critici aziendali, perda progressivamente di rilevanza. 5.1.10 Principali operazioni strategiche avvenute nel corso del periodo 2011-2013 e/o in corso alla Data del Documento di Registrazione Si riportano di seguito le principali operazioni strategiche avvenute nel corso del periodo 2011-2013 e/o in corso alla Data del Documento di Registrazione, che hanno comportato modifiche alla struttura del Gruppo BPER in attuazione del Piano Industriale 2012–2014 Decisione da parte della Capogruppo di promuovere Offerte Pubbliche di Scambio volontarie sulle azioni ordinarie, detenute da azionisti diversi da BPER o da sue controllate, di alcune banche del Gruppo BPER Nell’ambito del progetto di rafforzamento patrimoniale del Gruppo BPER approvato in data 14 giugno 2011, il Consiglio di Amministrazione di BPER ha deciso, in data 6 settembre 2011, di promuovere Offerte Pubbliche di Scambio (OPS) volontarie sulle azioni ordinarie detenute da azionisti diversi da BPER o da sue controllate. Di seguito sono riportate le banche oggetto dell’operazione e le rispettive condizioni: • Banca Popolare di Ravenna: su n. 3.083.035 azioni ordinarie (25,499% del capitale), tenendo altresì conto delle obbligazioni convertibili in circolazione, sono state offerte 2,25 azioni ordinarie BPER per ogni azione della banca oggetto di OPS, per un numero massimo di azioni pari a 7.605.610, oltre a n. 668.781 azioni al servizio dell’eventuale conversione del “prestito obbligazionario convertibile subordinato Banca Popolare di Ravenna 2008-2013, 3,50%”. • Banca Popolare di Lanciano e Sulmona S.p.A.: su n. 8.792.148 azioni ordinarie (45,978% del capitale), tenendo altresì conto delle obbligazioni convertibili in circolazione, sono state offerte 1,76 azioni ordinarie BPER per ogni azione della banca oggetto di OPS, per un numero massimo di azioni pari a 16.610.913, oltre a n. 1.136.733 azioni al servizio dell’eventuale conversione del “prestito obbligazionario convertibile subordinato Banca Popolare di Lanciano e Sulmona 2008-2013, 4,50%”. • Banca Popolare del Mezzogiorno: su n. 15.808.098 azioni ordinarie (35,137% del capitale), sono state offerte 0,87 azioni ordinarie BPER per ogni azione della banca oggetto di OPS, per un numero massimo di azioni pari a 13.753.045. • Banca Popolare di Aprilia S.p.A.: su n. 750.391 azioni ordinarie (44,991% del capitale), sono state offerte 8,76 azioni ordinarie BPER per ogni azione della banca oggetto di OPS, per un numero massimo di azioni pari a 6.573.425. • Banca della Campania: su n. 2.580.027 azioni ordinarie (10,850% del capitale), sono state offerte 2,12 azioni ordinarie BPER per ogni azione della banca oggetto di OPS, per un numero massimo di azioni pari a 5.469.657. 104 • Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila: su n. 3.189.020 azioni ordinarie (19,931% del capitale), sono state offerte 1,01 azioni ordinarie BPER per ogni azione della banca oggetto di OPS, per un numero massimo di azioni pari a 3.220.910. • Banca di Sassari: su n. 3.501.065 azioni ordinarie (5,744% del capitale), sono state offerte 0,35 azioni ordinarie BPER per ogni azione della banca oggetto di OPS, per un numero massimo di azioni pari a 1.225.373. In data 21 ottobre 2011, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, nell’esercizio della delega conferita dall’Assemblea Straordinaria dei Soci del 3 settembre 2011, ha deliberato di aumentare, a pagamento, in via inscindibile il capitale sociale per massimi nominali Euro 163.376.802, oltre a sovrapprezzo, mediante emissione, di massime n. 54.458.934 azioni ordinarie aventi godimento regolare e le stesse caratteristiche di quelle in circolazione alla data di emissione. Le azioni sono state emesse ad un prezzo di Euro 7,2121 per azione (Euro 3 a titolo di nominale ed Euro 4,2121 a titolo di sovrapprezzo), da liberarsi mediante conferimento in natura delle azioni delle banche portate in adesione alle Offerte Pubbliche di Scambio. A fronte delle azioni portate in adesione alle OPS le azioni BPER emesse per effetto dell’aumento di capitale sociale al servizio delle OPS risultano quindi complessivamente pari a n. 41.873.851 per un controvalore complessivo pari a 301.998.400,81, con una quota registrata come Capitale sociale pari ad Euro 125.621.553 e la restante parte come Riserva da Sovrapprezzo azioni. Cessione dell’intero capitale sociale della controllata Meliorbanca Private S.p.A. Ottenute le necessarie autorizzazioni dalle Autorità competenti, la controllata Meliorbanca S.p.A. (“Meliorbanca”) ha perfezionato la cessione dell’intero capitale di Meliorbanca Private S.p.A. a Santander Private Banking in data 10 febbraio 2011, nell’ambito delle iniziative volte alla razionalizzazione del Gruppo BPER. Il corrispettivo della cessione, calcolato tenendo conto della consistenza del patrimonio netto contabile di Meliorbanca Private S.p.A., rilevato al 31 dicembre 2010, e delle masse gestite ed amministrate al 29 giugno 2011 (data del closing), è stato determinato in Euro 19,8 milioni. La plusvalenza finale che si è determinata, a favore della controllata Meliorbanca, risulta pertanto pari ad Euro 4,8 milioni. Tale importo, a livello consolidato, si riduce ad Euro 1,1 milioni, al netto del maggior valore di Euro 3,7 milioni riconosciuto all’asset Meliorbanca Private S.p.A. in sede di PPA (Price Purchase Allocation) dell’operazione di acquisizione del controllo di Meliorbanca da parte di BPER. Operazione di integrazione tra le controllate Meliorfactor S.p.A. ed Emil-Ro Factor S.p.A. Nell’ambito del processo di razionalizzazione del comparto del factoring, che già aveva visto, nel 2010, l’incorporazione di ABF Factoring in Emil-Ro Factor, con il conseguente ingresso di quest’ultima nel perimetro del Gruppo BPER, si è perfezionata l’operazione di incorporazione di Meliorfactor, già controllata totalmente da Meliorbanca, in Emil-Ro Factor. Per dar corso all’operazione, che si è conclusa a fine giugno 2011 con effetti legali dal 1° luglio 2011 e con decorrenza contabile e fiscale fissata al 1° gennaio 2011, il 20 aprile 2011 si è provveduto al trasferimento del controllo totalitario di Meliorfactor da Meliorbanca ad Emil-Ro Factor. Cessioni della controllata Sistema Parabancari S.r.l. Nell’ambito del processo di razionalizzazione del Gruppo BPER, si evidenzia la cessione da parte di Meliorbanca del 100% del capitale di Sistemi Parabancari S.r.l. (“Sis.Pa.”) a favore di Exprivia S.p.A., perfezionata in data 25 luglio 2011, per un corrispettivo complessivo di Euro 5,1 milioni (dopo aver incassato dividendi e ricevuto una distribuzione parziale di riserve, nel corso del 2011, per complessivi Euro 1,3 milioni). Meliorbanca registra così una plusvalenza pari a Euro 4,5 milioni, che, 105 a livello consolidato, sostanzialmente si azzera, compensata dal maggior valore di Euro 4,4 milioni riconosciuto all’asset Sis.Pa. in sede di PPA (Price Purchase Allocation) dell’operazione di acquisizione del controllo di Meliorbanca da parte di BPER. Sottoscrizione di un contratto definitivo con Arca SGR S.p.A. per la cessione del Ramo d’azienda Fondi Comuni di Investimento a marchio Optima S.p.A. SGR Nell’ambito del progetto di cessione delle attività di gestione collettiva del risparmio, la controllata Optima S.p.A. SGR (alla Data del Documento di Registrazione, Optima S.p.A. SIM, “Optima”), d’intesa con la Capogruppo, ha avviato una trattativa in esclusiva con Arca SGR S.p.A. per la vendita del comparto gestione di 13 Fondi comuni di investimento aperti armonizzati appartenenti al sistema Fondi Optima, i quali presentavano, al 31 agosto 2011, masse affidate pari ad Euro 1.007 milioni di cui Arca SGR aveva da tempo assunto il ruolo di SGR delegataria di gestione. La scelta della controparte è stata effettuata in seguito ad un’attenta analisi delle offerte vincolanti ricevute da più operatori, tenendo conto dell’interesse dei sottoscrittori, degli aspetti di carattere industriale e dei profili economico-finanziari. In data 19 settembre 2011, Optima ha quindi stipulato un contratto preliminare di cessione del ramo d’azienda, costituito dalle attività e dalle passività, nonché dai beni e rapporti giuridici finalizzati all’esercizio dell’attività di promozione dei Fondi omonimi. In seguito all’ottenimento da parte dell’Autorità di Vigilanza dell’autorizzazione alla fusione dei Fondi Optima con i Fondi Arca, il 28 dicembre 2011 la società ha sottoscritto il contratto definitivo con Arca SGR S.p.A. per la cessione del ramo d’azienda inclusivo della gestione e promozione dei Fondi comuni di investimento a marchio Optima. Tale trasferimento è, dunque, avvenuto con data di efficacia 31 dicembre 2011, con masse al 30 novembre 2011 pari a Euro 940,2 milioni e l’incasso di un acconto sul corrispettivo di Euro 14 milioni. Il corrispettivo è stato determinato in via definitiva, il 27 gennaio 2012, con incasso del conguaglio di Euro 3,67 milioni, sulla base delle masse alla data di efficacia dell’operazione, con un beneficio sul Conto economico 2011 pari a Euro 17,7 milioni. Tale importo è oggetto di un meccanismo di aggiustamento parziale. Fusione di Osservanza Service S.r.l. in Banca Popolare del Mezzogiorno S.p.A. In data 6 febbraio 2012, Banca Popolare del Mezzogiorno ha ottenuto le prescritte autorizzazioni da parte dell’Autorità di Vigilanza, ai sensi dell’art. 57 del TUB, al Progetto per incorporazione della propria controllata totalitaria Osservanza Service S.r.l. L’Assemblea Straordinaria di Osservanza Service S.r.l., tenutasi in data 14 aprile 2012, ha approvato il progetto di fusione. L’operazione, che si inserisce nel piano di razionalizzazione della struttura del Gruppo BPER e di riduzione dei costi, si è poi perfezionata in data 28 giugno 2012, con decorrenza contabile e fiscale 1° gennaio 2012. Tale operazione di riorganizzazione aziendale non ha avuto effetti economici in quanto “Business Combination between entities under common control”. Costituzione di BPER Trust Company S.p.A. In data 17 febbraio 2012, la Capogruppo ha costituito la società BPER Trust Company S.p.A., assumendone il controllo integrale. La società ha come oggetto sociale principalmente l’assunzione di incarico di trustee per i trust istituiti dalla clientela, nonché la prestazione di consulenza in materia di trust. Con l’istituzione del trust un soggetto, definito disponente, si spoglia della proprietà di uno o più beni a favore del trustee (BPER Trust Company), al quale il disponente affida un compito da attuare in sua vece (per uno scopo determinato oppure a vantaggio di uno o più beneficiari). Ai sensi della Convenzione dell’Aja del 1° luglio 1985, i beni conferiti in trust costituiscono proprietà segregata. 106 Questo comporta nello specifico che: • i beni in trust sono distinti dal patrimonio personale del trustee; • i creditori del trustee non possono rivalersi sui beni in trust. I beneficiari del trust si distinguono in beneficiari del reddito (hanno diritto a ricevere una parte o tutti i frutti del fondo in trust) ed in beneficiari del capitale (al termine del trust, hanno diritto alla distribuzione dei beni costituenti il fondo in trust, presenti al momento della liquidazione). Il disponente può scegliere, inoltre, di prevedere o meno un guardiano nel trust, che interferisce con la discrezionalità del trustee verificandone l’attività (meccanismo di controllo). In data 24 febbraio 2012, la società è stata iscritta nel Gruppo BPER e, anche in funzione delle specificità che la caratterizzano, il Servizio Risk Management di Gruppo ha provveduto all’aggiornamento della Mappa dei Rischi di Gruppo con l’integrazione della suddetta società. Cessione delle attività e delle convenzioni di banca depositaria In data 11 maggio 2012, BPER, Banco di Sardegna, Banco Popolare Società Cooperativa, Banca Popolare di Vicenza S.C.pA. e Banca Popolare di Sondrio S.C.pA. hanno sottoscritto un accordo per la cessione all’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane S.p.A. (“ICBPI”) delle attività, nonché delle convenzioni, di “banca depositaria” relative ai fondi gestiti e promossi da Arca SGR S.p.A. e, in alcuni casi, di altri clienti. In data 13 luglio 2012, le banche interessate dall’operazione – a seguito dell’ottenimento da parte dell’ICBPI delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti Autorità e del completamento delle procedure previste per legge – hanno dato esecuzione alle predette cessioni all’ICBPI. L’operazione ha generato per il Gruppo BPER un corrispettivo pari ad Euro 20,95 milioni (di cui Euro 18,1 milioni riferibili alla Capogruppo ed Euro 2,85 milioni riferibili al Banco di Sardegna). Fusione per incorporazione della controllata Em.Ro. popolare S.p.A. in BPER Nella seduta del 24 aprile 2012, il Consiglio di amministrazione della Capogruppo ha approvato il Progetto di fusione per incorporazione di “Em.Ro. popolare - società finanziaria di partecipazioni S.p.A.” (“Incorporanda”) in BPER (“Incorporante”). Al fine di attuare l’operazione, BPER ha acquisito, nel mese di giugno 2012, il controllo totalitario di Em.Ro. popolare S.p.A. mediante l’acquisto delle quote partecipative di minoranza precedentemente detenute da altre banche del Gruppo BPER. In data 9 luglio 2012, ottenuta l’autorizzazione di Banca d’Italia, per procedere alla fusione ai sensi dell’art. 57 del TUB è stato iscritto nel Registro delle Imprese di Modena il Progetto di fusione per incorporazione di Em.Ro. popolare S.p.A. in BPER. La fusione è stata poi sottoposta, in conformità al vigente Statuto sociale di BPER, all’approvazione del Consiglio di Amministrazione della stessa, nonché all’approvazione dell’Assemblea Straordinaria dell’Incorporanda, convocata in data 29 agosto 2012. Dal 24 settembre 2012 hanno avuto inizio gli effetti giuridici della fusione ai sensi dell’art. 2504-bis, secondo comma, cod. civ., mentre dal punto di vista contabile e fiscale la fusione ha avuto decorrenza dal 1° gennaio 2012. La fusione è stata realizzata mediante procedimento semplificato di incorporazione ex art. 2505 cod. civ. e, conseguentemente, non ha dato luogo a un rapporto di cambio, ma al mero annullamento delle azioni dell’Incorporanda possedute dall’Incorporante, senza aumento di capitale, né ha comportato alcuna modificazione allo Statuto sociale dell’Incorporante. Tale operazione di riorganizzazione aziendale non ha avuto effetti economici in quanto “Business 107 Combination between entities under common control”. Fusione per incorporazione della controllata Meliorbanca S.p.A. in BPER Nella seduta del 22 maggio 2012, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo BPER ha approvato il Progetto di fusione per incorporazione di “Meliorbanca S.p.A.”, (di seguito anche “Incorporanda”) in BPER (“Incorporante”). In data 18 luglio 2012, ottenuta l’autorizzazione di Banca d’Italia, per procedere alla fusione ai sensi dell’art. 57 del TUB, è stato iscritto nel Registro delle Imprese di Modena il Progetto di fusione per incorporazione. L’operazione, che si è perfezionata in data 26 novembre 2012, è stata realizzata mediante procedimento semplificato di incorporazione ex art. 2505 del Codice Civile e, conseguentemente, non ha dato luogo ad un rapporto di cambio, ma al mero annullamento delle azioni dell’Incorporanda possedute dall’Incorporante, senza aumento di capitale, né ha comportato alcuna modificazione allo Statuto sociale dell’Incorporante. Gli effetti contabili e fiscali dell’operazione hanno avuto decorrenza dal 1° gennaio 2012. Tale operazione di riorganizzazione aziendale non ha avuto effetti economici in quanto “Business Combination between entities under common control”. Fusione per incorporazione di Presticinque S.p.A. in Banca di Sassari Con l’obiettivo di approntare un presidio più strutturato e reddituale sul mercato dei finanziamenti contro cessione del quinto, è stato avviato un progetto di integrazione tra i soggetti che operano nel Gruppo BPER in quest’ultimo comparto, mediante l’incorporazione di Presticinque S.p.A. in Banca di Sassari (di seguito anche “Incorporante”). La fusione ed il nuovo assetto distributivo, direttamente presidiato dalla Banca di Sassari, consentono di massimizzare lo sviluppo dell’offerta della cessione del quinto, che esprime diverse opportunità per il Gruppo BPER: (i) presidio e fidelizzazione della clientela Retail; (ii) redditività; (iii) limitata rischiosità del credito; e (iv) limitato assorbimento di capitale. Il perfezionamento dell’operazione è avvenuto in data 28 dicembre 2012, con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1° gennaio 2012. Tale operazione di riorganizzazione aziendale non ha avuto effetti economici in quanto “Business Combination between entities under common control”. Fusione per incorporazione di Emil-Ro Leasing S.p.A. in Emilia Romagna Factor S.p.A. A marzo 2012 le Assemblee Straordinarie della società del Gruppo Emilia Romagna Factor S.p.A. e della sua controllata totalitaria Emil-Ro Leasing S.p.A. hanno approvato la fusione per incorporazione di questa ultima società nella propria controllante. In data 26 settembre 2012, è stato quindi stipulato l’atto di fusione con effetti legali a partire dal 1° ottobre 2012 (decorrenza contabile e fiscale 1° gennaio 2012), data in cui Emilia Romagna Factor S.p.A., ai sensi dell’art. 2504-bis cod. civ., subentra, senza soluzione di continuità, in tutti i rapporti della società incorporata. Tale operazione di riorganizzazione aziendale non ha avuto effetti economici in quanto “Business Combination between entities under common control”. 108 Accentramento in BPER delle quote di Modena Terminal S.r.l. Il 18 dicembre 2012, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato l’accentramento in BPER della partecipazione detenuta a livello di Gruppo in Modena Terminal S.r.l., mediante acquisto della quota detenuta dalla controllata Nadia S.p.A., al fine di procedere con la razionalizzazione del numero delle interessenze detenute, la semplificazione degli adempimenti contabili e la riconduzione integrale a BPER delle valutazioni strategiche relative alle prospettive industriali di Modena Terminal S.r.l. In seguito alla valutazione effettuata da un advisor indipendente, è stato determinato in Euro 4.885,9 milioni il corrispettivo che BPER ha versato a favore di Nadia S.p.A., in data 28 dicembre 2012, per l’acquisto del 47,75% del capitale di Modena Terminal S.r.l., coincidente con il valore di carico della stessa nel bilancio di Nadia S.p.A. Fusione per incorporazione di Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila S.p.A., Banca Popolare di Lanciano e Sulmona S.p.A. e Banca Popolare di Aprilia S.p.A. in Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. In data 11 gennaio 2013, il Consiglio di Amministrazione di BPER e i consigli di amministrazione di Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila S.p.A. (CARISPAQ), Banca Popolare di Lanciano e Sulmona S.p.A. (BPLS) e Banca Popolare di Aprilia S.p.A. (BPA), hanno approvato un Progetto di fusione per incorporazione di CARISPAQ, BPLS e BPA (di seguito anche “Incorporande”) in BPER. La fusione, che rientra tra le attività previste dal Piano industriale 2012-2014, volte a conseguire una semplificazione e razionalizzazione della struttura organizzativa e di governo del Gruppo BPER, nonché un’ottimizzazione e valorizzazione delle risorse e una riduzione dei costi operativi, è stata autorizzata da Banca d’Italia in data 5 marzo 2013. La fusione ha avuto luogo in forma semplificata ai sensi dell’art. 2505-bis del Codice civile, in quanto BPER, in qualità di Incorporante, deteneva una partecipazione superiore al 90% del capitale sociale delle Incorporande. In data 8 marzo 2013, avendo ottenuto le necessarie autorizzazioni dall’Autorità di Vigilanza, la Capogruppo ha iscritto presso il Registro delle Imprese di Modena il Progetto di fusione e in data 11 marzo 2013 ha depositato gli atti di cui al procedimento semplificato ai sensi dell’art. 2505-bis del Codice Civile. In data 23 aprile 2013, dopo l’approvazione delle assemblee straordinarie delle tre banche Incorporande, avvenute rispettivamente il 14 aprile per BPLS, e il 18 aprile per CARISPAQ e BPA, il Consiglio di Amministrazione di BPER ha approvato l’operazione di fusione per incorporazione delle tre controllate, nonché le correlate modifiche all’art. 6 del proprio Statuto (iscritte nel Registro delle Imprese di Modena in data 24 aprile 2013). La data di efficacia della fusione è il 27 maggio 2013, con decorrenza contabile e fiscale dal 1° gennaio 2013. Acquisizione da parte di Nadia S.p.A. del controllo di due società immobiliari In data 30 gennaio 2013, Nadia S.p.A. (“Nadia”), società interamente partecipata da BPER, in un’ottica di razionalizzazione e riorganizzazione del patrimonio immobiliare, ha stipulato un contratto di acquisto per rilevare la partecipazione detenuta dagli altri due soci e diventare conseguentemente socio unico nella società Immobiliare Reiter S.p.A., già posseduta al 31 dicembre 2012 per il 34%. Nell’ambito del medesimo progetto, Nadia ha acquisito il controllo totalitario di un’altra società immobiliare: Galilei Immobiliare S.r.l. L’acquisizione di tali società da parte di Nadia permette una gestione più efficace per lo sviluppo dei terreni edificabili nella disponibilità delle due società e per la cessione degli asset destinati alla vendita. In data 14 gennaio 2014, il consiglio di amministrazione di Nadia ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Immobiliare Reiter S.p.A. in Nadia. In data 4 febbraio 2014 sono state 109 iscritte nel Registro delle Imprese di Modena le rispettive delibere assembleari di fusione. La fusione si è perfezionata in data 18 marzo 2014. Cessione da parte di BPER della quota di controllo nella società immobiliare Immo.Bi S.r.l. In data 25 febbraio 2013, BPER ha raggiunto un accordo di cessione con la società Sequenza S.p.A. per la vendita dell’intera quota di controllo (80,90%) posseduta da BPER nella società Immo.Bi S.r.l. per un corrispettivo pari a Euro 246.000. Pertanto, Immo.Bi S.r.l., che al 31 dicembre 2012 era stata contabilizzata tra le “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione”, nel primo trimestre 2013 è uscita dal perimetro di consolidamento. Acquisizione da parte di BPER del controllo della Cassa di Risparmio di Bra In data 7 febbraio 2013, BPER e Fondazione Cassa di Risparmio di Bra (di seguito anche la “Fondazione”), ottenute le autorizzazioni necessarie da parte delle competenti Autorità, hanno dato esecuzione al “Contratto di compravendita di azioni” sottoscritto in data 20 settembre 2012, avente ad oggetto la cessione, da parte della Fondazione a favore di BPER, del 35,98% del capitale sociale di Cassa di Risparmio di Bra, per un controvalore complessivo di circa Euro 23,9 milioni, mediante pagamento del corrispettivo per il 50% in contanti e per il restante tramite Obbligazioni Subordinate BPER tipo Lower Tier II a tasso fisso della durata di 7 anni. L’operazione ha determinato in capo a BPER la titolarità di una partecipazione di controllo pari al 67% del capitale sociale della Cassa di Risparmio di Bra, che ha comportato l’ingresso della banca nell’area di consolidamento. Con lettera del 17 maggio 2013, la Banca d’Italia ha autorizzato le modifiche statutarie necessarie per rendere coerente lo statuto della Cassa di Risparmio di Bra con l’appartenenza al Gruppo BPER. Tali modifiche hanno rappresentato la premessa per poter effettuare l’aumento di capitale sociale necessario a garantire il rafforzamento patrimoniale richiesto dall’Autorità di Vigilanza all’inizio dell’esercizio 2013, per un ammontare di Euro 20 milioni, deliberato dall’assemblea straordinaria dei soci in data 11 giugno 2013, e attuato mediante l’emissione di n. 12.500.000 nuove azioni, di cui n. 8.375.000 sottoscritte da BPER e n. 4.125.000 sottoscritte dalla Fondazione. Cessione da parte di BPER della partecipazione in Arca Impresa Gestioni SGR S.p.A. In data 21 marzo 2013, BPER ha ceduto a Iniziativa Gestione Investimenti SGR S.p.A., il 100% del capitale sociale di Arca Impresa Gestioni SGR S.p.A., società specializzata nella promozione e gestione di fondi chiusi di private equity, per un corrispettivo complessivo pari a Euro 7,6 milioni. A seguito del perfezionamento della cessione, Arca Impresa Gestioni SGR S.p.A., che al 31 dicembre 2012 era stata contabilizzata tra le “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione”, non è più compresa nel perimetro di consolidamento. Acquisizione da parte di BPER di Adras S.p.A. (ex Sarda Vibrocementi S.r.l.) In data 14 giugno 2013, BPER ha acquisito il 100% del capitale sociale della società Sarda Vibrocementi S.r.l. (alla Data del Documento di Registrazione denominata “Adras S.p.A.”, trasformata in società per azioni in data 13 febbraio 2014), nell’ambito di una complessa operazione di recupero crediti, mediante la sottoscrizione di un aumento di capitale sociale per Euro 3 milioni, compensato con ragioni di credito di pari importo, a fronte di un patrimonio che era stato azzerato per copertura di perdite pregresse. 110 Acquisizione da parte di BPER del ramo d’azienda Serfina Banca S.p.A. In data 15 luglio 2013, BPER e la partecipata Serfina Banca S.p.A. hanno sottoscritto un contratto di acquisto del ramo di azienda bancaria, con efficacia subordinata all’approvazione dell’assemblea dei soci di Serfina Banca S.p.A. L’assemblea, tenutasi in data 19 luglio 2013, ha positivamente deliberato in merito alla cessione del ramo di azienda bancaria e lo scioglimento della società ai sensi dell’art. 2484 del cod. civ. e provvedimenti conseguenti, previsto dal contratto di cessione. L’operazione si è perfezionata il 30 settembre 2013, data in cui sono state acquisite le attività e le passività facenti parte del ramo d’azienda e ha avuto efficacia lo scioglimento della società per sopravvenuta impossibilità di conseguimento dell’oggetto sociale, con conseguente messa in liquidazione della stessa. Il corrispettivo versato alla data di perfezionamento dell’operazione è stato di Euro 6,07 milioni, con un aggiustamento prezzo a favore di BPER per Euro 145.000. A seguito dell’acquisizione del ramo d’azienda, le due filiali ex Serfina Banca sono state configurate come sportelli leggeri, collegati a filiali BPER nel perimetro della Direzione Territoriale di Lanciano (Chieti e Pescara Agenzia 3). Progetto strategico di semplificazione e razionalizzazione del Gruppo BPER In data 30 ottobre 2013, il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ha approvato le linee guida di un progetto strategico di semplificazione e razionalizzazione della struttura organizzativa e di governo del Gruppo BPER: esso prevede la confluenza nella Capogruppo delle banche aventi sede legale nella Penisola, ad eccezione di Cassa di Risparmio di Bra, il cui perfezionamento è previsto entro la fine di novembre 2014. Tale percorso integra quanto già previsto e attuato nell’ambito del Piano Industriale 2012-2014 e pone le basi per delineare le progettualità prioritarie del prossimo piano industriale. Il progetto si pone l’obiettivo di rendere maggiormente efficaci le attività di indirizzo, presidio e controllo all’interno del Gruppo BPER e di realizzare significative sinergie, ampliando i servizi offerti alla clientela. L’attenzione alle esigenze delle comunità servite sarà assicurata attraverso l’istituzione di idonei presidi delocalizzati (Direzioni Territoriali) e di Comitati Territoriali con il compito di sviluppare interventi a sostegno dell’economia e delle comunità locali, analogamente a quanto già avvenuto con successo nelle precedenti esperienze di fusione per incorporazione. Alla Data del Documento di Registrazione, sono in corso le seguenti operazioni. Fusione per incorporazione di Abf Leasing S.p.A. in Sardaleasing S.p.A. Come comunicato in data 5 marzo 2014, i consigli di amministrazione di BPER e Banco di Sardegna, hanno deliberato l’avvio dell’iter di fusione per incorporazione di ABF Leasing S.p.A. in Sardaleasing S.p.A. L’operazione rientra nelle attività, previste dal Piano Industriale 2012-2014, volte alla semplificazione organizzativa e gestionale e alla massimizzazione dell’efficienza operativa e gestionale nell’ambito del comparto leasing, con la creazione di un polo specializzato, al servizio della rete distributiva dell’intero Gruppo BPER. ABF Leasing è una società strumentale specializzata nel comparto del leasing immobiliare, il cui capitale è, alla Data del Documento di Registrazione, interamente posseduto dalla Capogruppo. Sardaleasing è una società operativa in tutti i comparti del leasing, con prevalente focalizzazione territoriale nella regione Sardegna, attualmente partecipata al 91% circa dal Banco di Sardegna, al 5% dalla Capogruppo e per il restante 4% circa da altri azionisti di minoranza. La fusione per incorporazione di ABF Leasing in Sardaleasing si configura come operazione con parti correlate di maggiore rilevanza, come comunicato al mercato in data 5 marzo 2014 in ragione dei 111 predetti rapporti di controllo; ne consegue che la suddetta fusione rientra nell’esenzione prevista dall’art. 14 del Regolamento Parti Correlate per le operazioni infragruppo. Il perfezionamento dell’operazione, subordinato all’approvazione del progetto di fusione da parte dei consigli di amministrazione e, successivamente, dalle assemblee straordinarie delle due società partecipanti alla fusione, è previsto entro il primo semestre 2014. Il rapporto di cambio verrà determinato sulla base della valutazione di un esperto indipendente, cui le società partecipanti alla fusione hanno dato mandato congiunto. Il progetto d’integrazione tra ABF Leasing S.p.A. e Sardaleasing S.p.A. prevede altresì una cessione di azioni Sardaleasing dal Banco di Sardegna alla Capogruppo, sulla base del rapporto di cambio approvato dalle due società partecipanti alla fusione, tale da consentire alla Capogruppo di detenere il 51% dell’entità derivante dalla fusione, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale 2012-2014 per tutte le società prodotto (Cfr. Capitolo V del Documento di Registrazione). Fusione per incorporazione di Banca Popolare di Ravenna, Banca Popolare del Mezzogiorno e Banca della Campania in BPER Il Consiglio di Amministrazione di BPER riunitosi in data 27 maggio 2014 (l’“Incorporante”) e i consigli di amministrazione di Banca Popolare di Ravenna del 22 maggio 2014, di Banca Popolare del Mezzogiorno e di Banca della Campania del 21 maggio 2014 (congiuntamente le “Incorporande”), hanno approvato un progetto di fusione per incorporazione delle Incorporande nell’Incorporante. Il progetto, benché non originariamente incluso nel Piano Industriale 2012-2014, costituisce una sua importante integrazione ed è volto a conseguire un’ulteriore semplificazione e razionalizzazione della struttura organizzativa e di governo del Gruppo BPER, nonché un miglioramento dell’efficienza operativa e un più agevole presidio e controllo dei rischi, unitamente a sinergie di costo. La fusione per incorporazione delle Incorporande nell’Incorporante si configura come operazione con parti correlate in ragione della partecipazione detenuta da BPER nelle Incorporande (superiore al 90% del capitale sociale delle Incorporande); con riguardo a tale operazione, come comunicato al mercato in data 3 giugno 2014, l’Emittente si è avvalsa dell’esenzione prevista all’art. 14 del Regolamento Parti Correlate per le operazioni infragruppo. La fusione è subordinata alla preventiva autorizzazione da parte di Banca d’Italia ai sensi dell’art. 57 del TUB e si realizzerà nella forma semplificata di cui all’art. 2505-bis cod. civ., in quanto l’Incorporante detiene una partecipazione superiore al 90% del capitale sociale delle Incorporande. In particolare, la percentuale di partecipazione detenuta da BPER nelle Incorporande è, rispettivamente: - Banca Popolare di Ravenna 95,354% - Banca della Campania 99,402% - Banca Popolare del Mezzogiorno 96,947% I consigli di amministrazione delle società partecipanti alla fusione, assistiti da advisors indipendenti, hanno determinato i rapporti di cambio, come segue, già tenendo conto dell’Aumento di Capitale: - n. 1,21 azioni ordinarie BPER per ogni azione ordinaria Banca Popolare del Mezzogiorno; - n. 1,93 azioni ordinarie BPER per ogni azione ordinaria Banca della Campania; - n. 2,60 azioni ordinarie BPER per ogni azione ordinaria Banca Popolare di Ravenna. Agli azionisti delle Incorporande diversi da BPER, sarà riconosciuto sia il diritto di far acquistare le proprie azioni all’Incorporante ai sensi dell’art. 2505-bis cod. civ. che il diritto di recesso per tutte o parte delle azioni possedute, ai sensi dell’art. 2437 e ss. cod. civ. Il valore di liquidazione delle azioni è stato determinato, ai sensi di legge, per ciascuna azione ordinaria, rispettivamente in Euro 9,20 per Banca Popolare del Mezzogiorno, Euro 16,80 per Banca della Campania ed Euro 21,80 per Banca Popolare di Ravenna. Tali importi corrispondono a quelli da 112 riconoscere ai soci delle Incorporande quale corrispettivo in caso di esercizio dell’opzione di vendita, in quanto derivanti dall’applicazione dei medesimi criteri. Si precisa che solo dopo il rilascio dell’autorizzazione da parte della Banca d’Italia il procedimento di fusione potrà proseguire, rispettati i previsti adempimenti pubblicitari, con l’approvazione del relativo progetto da parte delle assemblee straordinarie delle Incorporande e del Consiglio d’Amministrazione dell’Incorporante. Si prevede che la fusione possa perfezionarsi, previa stipula del relativo atto, a fine novembre 2014. In particolare, l’ammontare dell’esborso in cassa relativo all’esercizio da parte degli azionisti delle Incorporande diversi da BPER dei diritti ai sensi dell’art. 2505-bis e 2437 e ss. cod. civ. non è al momento quantificabile. Nel caso in cui tutti gli azionisti delle Incorporande diversi da BPER esercitassero tali diritti, l’impatto negativo sul Common Equity Tier 1 del Gruppo BPER sarebbe pari a Euro 20,6 milioni, pari a circa 5 basis point. 5.2 Principali mercati e posizionamento competitivo Il Gruppo BPER opera prevalentemente nel tradizionale settore dell’intermediazione creditizia, raccogliendo risparmio e fornendo credito alla clientela, quest’ultima rappresentata prevalentemente da famiglie e aziende di piccola e media dimensione, attraverso banche a carattere territoriale (regionale, interregionale), le cui filiali sono presenti in 18 regioni d’Italia. Al 31 marzo 2014 la rete territoriale del Gruppo era costituita da n. 1.301 filiali in Italia, incluse le 28 dipendenze della Cassa di Risparmio di Bra, entrata a far parte del Gruppo nel primo trimestre del 2013, oltre ad una filiale nel Granducato del Lussemburgo, con una quota di mercato nazionale che si attestava, al 31 marzo 2014, al 4,10%6. Il Gruppo, attraverso un network di società prodotto, offre un’ampia gamma di servizi alla propria clientela tramite la propria rete sportelli, quali il Corporate ed Investment banking, il Private Banking ed il Wealth Management & Insurance, oltre ad un’altra serie di prodotti parabancari quali il leasing, il factoring e il credito al consumo. Nel panorama bancario nazionale, il Gruppo BPER si posiziona al sesto posto per totale attività, raccolta ed impieghi. Il Gruppo BPER rappresenta il terzo gruppo bancario di matrice popolare per totale attivo7. Nell’ambito del sistema bancario nazionale la quota di mercato del Gruppo sugli impieghi alla clientela si è attestata al 31 marzo 2014 al 2,58%, che si confronta con il 2,59% dello stesso periodo del 2013 (dato omogeneo inclusa la CR Bra). In contrazione nei dodici mesi soprattutto la quota di mercato dei crediti alle imprese di grandi dimensioni (3,19% rispetto al 3,26% di marzo 2013) e alle PMI (3,54% a fronte del 3,58% dell’anno precedente). Si registra, inoltre, una marginale flessione dei finanziamenti alle famiglie consumatrici (2,12% a fronte del 2,13% a/a)8. La quota di mercato del Gruppo BPER, relativa ai depositi a fine marzo 2014, risulta in calo rispetto allo stesso periodo del 2013 (2,56% rispetto al 2,67% a/a). In flessione anche la raccolta proveniente dalle PMI (dal 4,47% di marzo 2014 al 4,64% di fine marzo 2013). In calo anche la raccolta proveniente dalle famiglie consumatrici (dal 2,25% al 2,40% a/a). In controtendenza la quota di mercato sui depositi delle imprese di grandi dimensioni (dal 3,83% di marzo 2014 al 3,75% di marzo 2013)9. 6 Fonte: Dati Banca d’Italia - Elaborazioni Planus Corp. su Segnalazioni di Vigilanza. Fonte: Bilanci dei Gruppi bancari. 8 Fonte: Dati Banca d’Italia - Elaborazioni Planus Corp. su Segnalazioni di Vigilanza. 9 Fonte: Dati Banca d’Italia - Elaborazioni Planus Corp. su Segnalazioni di Vigilanza. 7 113 Nel corso del 2013 è proseguita l’attività di regia di chiusure ed aperture di filiali su tutto il territorio del Gruppo BPER; con l’obiettivo di perseguire quanto previsto dal Piano Industriale 2012-2014, nel 2014 proseguirà l’attività di razionalizzazione della rete. 5.3 Fattori eccezionali Le informazioni riportate ai precedenti Paragrafi 5.1 e 5.2 non sono state influenzate da eventi eccezionali, negli esercizi di riferimento. 5.4 Eventuale dipendenza dell’Emittente da brevetti o licenze, da contratti industriali, commerciali o finanziari o da nuovi procedimenti di fabbricazione Alla Data del Documento di Registrazione, l’attività del Gruppo BPER non dipende in modo rilevante da marchi, brevetti, licenze o processi di fabbricazione di terzi, ovvero da contratti industriali, commerciali o finanziari, singolarmente considerati. 5.5 La base di qualsiasi dichiarazione formulata dall’Emittente nel Documento di Registrazione riguardo alla sua posizione concorrenziale Nel Documento di Registrazione non vi sono altre dichiarazioni formulate dall’Emittente riguardo alla sua posizione concorrenziale, oltre a quanto indicato nei Paragrafi 5.1 e 5.2 del Documento di Registrazione. 114 CAPITOLO VI – STRUTTURA ORGANIZZATIVA 6.1 Descrizione del gruppo cui appartiene l’Emittente BPER è la Capogruppo del Gruppo BPER; in qualità di banca che esercita attività di direzione e coordinamento ai sensi dell’art. 61, comma 4, del TUB, emana disposizioni alle componenti del Gruppo BPER per l’esecuzione delle istruzioni impartite dalle Autorità di Vigilanza nell’interesse e per la stabilità del Gruppo BPER (cfr. Capitolo V, Paragrafo 5.1, del Documento di Registrazione). L’Emittente è iscritta al Registro delle Imprese al n. 01153230360, che corrisponde anche ai propri codice fiscale e partita IVA, nonché al n. 222528 del REA di Modena. L’Emittente è iscritta all’Albo delle banche tenuto dalla Banca d’Italia ai sensi dell’art. 64 del TUB, al numero di matricola 4932 ed è Capogruppo dell’omonimo Gruppo bancario “Banca popolare dell’Emilia Romagna” iscritto dal 7 agosto 1992 all’Albo dei Gruppi con codice 5387.6. L’Emittente è altresì iscritta allo specifico Albo delle Cooperative al n. A163859 ed è, inoltre, aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia. Il grafico che segue mostra la struttura del Gruppo BPER alla Data del Documento di Registrazione. Il grafico non include le società sottoposte ad influenza notevole e le partecipazioni in società funzionali allo sviluppo dell’attività dell’Emittente. 115 6.2 Descrizione delle società del Gruppo BPER Nella seguente tabella sono indicate alcune informazioni riguardanti le principali società controllate, direttamente o indirettamente, da BPER alla Data del Documento di Registrazione. A) Società bancarie Sede Partecipante Quota di possesso Anno di acquisizione del controllo Banca Popolare di Ravenna S.p.A.(*) Ravenna BPER 95,354% 1994 Banca Popolare del Mezzogiorno S.p.A. (*) Crotone BPER 96,947% 2008 Napoli BPER 99,402% 2003 Denominazione Banca della Campania S.p.A. (*) Banco di Sardegna S.p.A. 50,493% - azioni ordinarie, con diritto di voto - azioni privilegiate, senza diritto di voto - azioni di risparmio (quotate), senza diritto di voto Banca di Sassari S.p.A. Cassa di Risparmio di Bra S.p.A. Banca Popolare dell’Emilia (Europe) International S.A. Romagna Cagliari BPER 51,000% 60,724% 45,301% Sassari BPER B.Sard.10 18,066% 79,722% 2001 Bra (CN) BPER 67,000% 2013 Granducato del Lussemburgo BPER BPR11 99,000% 1,000% 1996 2001 (*) Alla Data del Documento di Registrazione è in corso il processo di fusione per incorporazione di Banca Popolare di Ravenna, Banca Popolare del Mezzogiorno e Banca della Campania in BPER. Si prevede che la fusione possa perfezionarsi, previa stipula del relativo atto, a fine novembre 2014. (Cfr Capitolo V, Paragrafo 5.1.10, del Documento di Registrazione) Oltre al controllo della Cassa di Risparmio di Bra, BPER detiene nella regione Piemonte anche interessenze di rilievo in altre 3 banche in provincia di Cuneo: Cassa di Risparmio di Fossano (23,077%), Cassa di Risparmio di Saluzzo (31,019%) e Cassa di Risparmio di Savigliano (31,006%), che rientrano pertanto tra le partecipate soggette ad “influenza notevole”. B) Altre società del Gruppo BPER B1) Società finanziarie Sede Partecipante Quota di possesso Anno di acquisizione del controllo Dublino (IRL) BPER 100,00% 1995 Mutina S.r.l. società “veicolo” per la cartolarizzazione di crediti Modena BPER 100,00% 2002 Nettuno Gestione Crediti S.p.A. società di servizio per il recupero crediti Bologna BPER 100,00% 2002 ABF Leasing S.p.A. società di leasing Milano BPER 100,00% 2005 Optima S.p.A. SIM Modena BPER 100,00% 2001 Denominazione EMRO Finance Ireland limited società finanziaria di diritto irlandese 10 11 Banco di Sardegna S.p.A. Banca Popolare di Ravenna S.p.A. 116 società di intermediazione mobiliare Estense Covered Bond S.r.l. società veicolo funzionale all’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite Conegliano (TV) BPER 60,00% 2011 Sardaleasing S.p.A. società di leasing Sassari B.Sard. BPER 91,162% 5,00% 2001 Emilia Romagna Factor S.p.A. società di factoring Bologna BPER 69,258% 2010 BPER Trust Company S.p.A. società con incarico di trustee per i trust istituiti dalla clientele, nonchè di prestazione di consulenza in materia di trust Modena BPER 100,00% 2012 Sede Partecipante Quota di possesso Anno di acquisizione del controllo 92,838% 4,762% 0,400% 0,400% 0,400% 0,400% 0,400% 0,400% 1999 B2) Società strumentali Denominazione BPER Services S. Cons. p.A. consorzio di servizi informatici Modena Terminal S.r.l. società di magazzinaggio di merci varie, di deposito e stagionatura del formaggio, di conservazione frigorifera di carni e prodotti deperibili BPER B.Sard. BPR B.d.C.12 B.P.Mezz.13 BSS14 Optima Sardaleasing Modena Campogalliano (MO) BPER 100,00% 1990 Numera S.p.A. società di informatica Sassari B.Sard. 100,00% 2001 Nadia S.p.A. società immobiliare Modena BPER 100,00% 1990 Tholos S.p.A. società immobiliare Sassari B.Sard. 100,00% 2001 Oltre alle citate società appartenenti al Gruppo BPER, il perimetro di consolidamento al 31 marzo 2014 comprende: Melior Valorizzazioni Immobili S.r.l., Italiana Valorizzazioni Immobiliari S.r.l. e Adras S.p.A. (quota di possesso 100% Banca popolare dell’Emilia Romagna); Polo Campania S.r.l. (quota di possesso 100% Banca della Campania S.p.A.); Galilei Immobiliare S.r.l. (quota di possesso 100% Nadia S.p.A.). Le predette controllate non sono iscritte al Gruppo Bancario in quanto società che svolgono attività non strettamente connesse e/o di ausilio a quelle dell’Emittente e del suo omonimo Gruppo (perché prive dei necessari requisiti di strumentalità indicati dalle Istruzioni di Vigilanza). 12 Banca della Campania S.p.A. Banca Popolare del Mezzogiorno S.p.A. 14 Banca di Sassari S.p.A. 13 117 118 CAPITOLO VII - INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE 7.1 Tendenze significative manifestatesi recentemente nell’andamento della produzione, delle vendite e delle scorte e nell’evoluzione dei costi e dei prezzi di vendita Con riferimento all’andamento della gestione per il periodo successivo al 31 marzo 2014, fino alla Data del Documento di Registrazione, non si sono verificati cambiamenti sostanziali delle prospettive dell’Emittente e del Gruppo BPER. In particolare, si segnala che, alla Data del Documento di Registrazione, la dinamica del portafoglio crediti conferma i segnali di stabilizzazione evidenziati nel corso del primo trimestre 2014, mentre la raccolta diretta presenta una lieve contrazione compensata dall’incremento della raccolta indiretta. L’andamento dei volumi, associato al mantenimento dello spread clientela, si è tradotto nel periodo in una tenuta del livello dei ricavi rispetto a quanto realizzato dal Gruppo nel primo trimestre 2014. Sul fronte dei costi sono proseguite le azioni volte al contenimento della spesa. 7.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso Alla Data del Documento di Registrazione, fatto salvo quanto riportato nel Capitolo III, Fattori di Rischio, nel Capitolo V, Paragrafo 5.1 del Documento di Registrazione e quanto evidenziato nel precedente Paragrafo 7.1, l’Emittente non è a conoscenza di tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sull’esercizio in corso. Relativamente alla dinamica dell’attività tradizionale, si rileva nell’esercizio in corso che la permanenza di elementi di fragilità non consentirà di sviluppare in maniera significativa i volumi di intermediazione. Pur in tale contesto, si stima peraltro, per l’esercizio in corso, una crescita del margine di interesse rispetto al 2013, sostenuta dalle azioni intraprese dal Gruppo volte al miglioramento dei margini unitari. Fermo restando quanto precede, si segnala che alla Data del Documento di Registrazione, pur essendosi registrata una redditività operativa sostanzialmente coerente con il risultato previsto nel Piano Industriale 2012-2014, si è consuntivato uno scostamento significativo dell’utile netto previsto ai sensi del predetto Piano, a causa di accantonamenti su crediti superiori a quanto stimato (Cfr. Capitolo VIII del Documento di Registrazione). 119 CAPITOLO VIII - PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI 8.1 Dati previsionali 8.1.1 Premessa In data 13 marzo 2012, il Consiglio di Amministrazione di BPER ha approvato il Piano Industriale 2012–2014, destinato ad indirizzare l’attività del Gruppo BPER nel triennio 2012-2014. In particolare, il suddetto Piano Industriale 2012-2014, che prevedeva un utile netto per il corrente esercizio pari a Euro 348 milioni, si poneva, quale obiettivo principale, lo sviluppo di una redditività adeguata e sostenibile nel tempo, realizzata attraverso: (i) maggior efficienza e aumento dei ricavi; (ii) contenimento della base dei costi; (iii) rafforzamento della struttura operativa, nel rispetto del forte radicamento territoriale che ha sempre contraddistinto il Gruppo BPER. Le previsioni contenute nel Piano Industriale 2012-2014 prendevano in considerazione uno scenario macroeconomico significativamente diverso rispetto a quello effettivamente verificatosi a causa del prolungato andamento negativo del ciclo economico e delle tensioni sui mercati creditizi e finanziari che si sono riflessi in una contrazione della domanda di finanziamento e in un forte deterioramento della qualità del portafoglio crediti. Pur in tale contesto, nel corso del 2013 il Gruppo BPER è stato in grado di mantenere un soddisfacente livello di ricavi e contenere la base dei costi, raggiungendo sostanzialmente gli obiettivi prefissati nel Piano Industriale 2012-2014 per lo specifico esercizio, in termini di redditività operativa, mentre si evidenzia un rilevante scostamento del risultato netto, a causa di rettifiche su crediti e altre attività significativamente superiori alle attese. Al 31 marzo 2014, il Gruppo BPER ha realizzato un utile trimestrale di Euro 31,2 milioni confermando una buona tenuta del livello dei ricavi caratteristici e il contenimento dei costi relativi alla gestione ordinaria. La redditività della gestione caratteristica (ricavi – costi), condizionata dal negativo andamento macro-economico e da tassi a livelli sensibilmente inferiori rispetto alle stime iniziali, è solo parzialmente in linea con le aspettative di Piano Industriale, seppur con una compensazione di differenze tra ricavi e costi. Per l’esercizio in corso, l’andamento gestionale del Gruppo BPER, consuntivato alla Data del Documento di Registrazione, prevede una redditività operativa sostanzialmente coerente con il risultato previsto nel Piano Industriale, mentre si prevede che l’utile netto evidenzi uno scostamento significativo rispetto all’analogo dato di Piano Industriale (pari a Euro 348 milioni) a causa di accantonamenti su crediti superiori a quanto in precedenza stimato. Per l’esercizio 2014 gli esiti dell’Asset Quality Review, di difficile quantificazione alla Data del Documento di Registrazione, e la presenza di uno scenario ancora permeato da elementi di incertezza, in particolare per quanto attiene il costo del credito, rendono difficile l’analisi dei risultati prospettici e il raggiungimento delle previsioni contenute nel Piano Industriale 2012-2014. Pertanto, alla Data del Documento di Registrazione, gli obiettivi previsti nel Piano Industriale e, in particolare, l’obiettivo previsto in termini di utile netto, pari a Euro 348 milioni, non si ritengono più validi. In tale contesto, in data 6 maggio 2014 il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente, pur riconoscendo la validità delle principali assunzioni del Piano, ha ritenuto necessario considerare una revisione delle dinamiche prospettiche di alcune variabili di base, sulla base delle quali ha aggiornato le previsioni estendendole su un orizzonte temporale fino al 2017. Sulla base dello scenario di riferimento atteso, il Gruppo BPER si pone l’obiettivo di raggiungere un return on tangible equity (ROTE) al 2017 superiore al 9%, tenendo anche conto dell’Aumento di Capitale. Si evidenzia che, alla Data del Documento di Registrazione, non sono disponibili le informazioni sullo sviluppo del Common Equity Tier 1 Ratio con riferimento al 2017. 120 8.1.2 Principali assunzioni di carattere generale sottostanti l’elaborazione delle previsioni e scenario macroeconomico Lo scenario macroeconomico di riferimento per lo sviluppo delle previsioni triennali 2015-2017 è basato sulle indicazioni pubblicate da primari istituti di ricerca, integrate con elaborazioni interne fondate su parametri di mercato correnti. In particolare: • Tasso di inflazione15: dal’1,8% nel 2015 all’1,5% nel 2017 • Tasso Euribor 3 mesi16: 1,3% a fine 2017 • Crescita impieghi17: + 2,4% CAGR 2014-2017 8.1.3 Principali assunzioni di carattere ipotetico sottostanti l’elaborazione delle previsioni e ipotesi non completamente controllabili dal Consiglio di Amministrazione e dai membri degli organi di direzione dell’Emittente Le previsioni sono basate su assunzioni ipotetiche relative agli effetti di azioni ed eventi futuri solo parzialmente influenzabili dall’Emittente e che potrebbero non verificarsi nel periodo o attuarsi in maniera parziale o difforme. In particolare tali assunzioni prevedono: • il rafforzamento della base patrimoniale attraverso un’operazione di aumento di capitale in opzione, deliberata dall’Assemblea straordinaria dell’Emittente in data 7 giugno 2014. Assumendo la sottoscrizione integrale del predetto aumento di capitale, il Gruppo BPER presenterebbe alla data del 31 marzo 2014 i seguenti ratio: – “Basilea 3 Common Equity Tier 1 (CET1) ratio Phased-in”: superiore al 10,9% – “Basilea 3 Tier 1 ratio Phased-in”: superiore al 10,9% – “Basilea 3 Total Capital ratio Phased-in”: superiore al 13% I valori espressi risultano tutti superiori ai livelli previsti dalla normativa comunitaria, e ciò anche in regime di piena applicazione Fully Phased. Tali ratios patrimoniali, determinati sulla base della metodologia standard per il calcolo dei requisiti di credito e di mercato, sono stati calcolati tenendo conto della nuova normativa in vigore dal 1° gennaio 2014 e dei chiarimenti e interpretazioni recepiti alla Data del Documento di Registrazione, tenendo conto della quota di utile destinabile a patrimonio realizzata al 31 marzo 2014 e di stime nel calcolo delle attività di rischio ponderate (Risk Weight Asset “RWA”), in particolare per quanto attiene la componente di rischio di controparte sui contratti derivati (CVA); • la riduzione del costo del credito (espresso dal rapporto tra rettifiche e stock di impieghi netti), stimato dall’Emittente in 75 punti base al 2017 sulla base dell’atteso miglioramento dello scenario macroeconomico e degli interventi operati sull’intera filiera del credito e inerenti: – la revisione dell’intero processo di erogazione, valutazione e controllo del credito; – il rafforzamento del presidio e monitoraggio dei crediti problematici, finalizzato alla riduzione dello stock in essere. 15 Fonte: Prometeia (Rapporto di previsione – Gennaio 2014) per il 2015 e 2016, per il 2017 mantenuta costante la previsione di inflazione stimata da Prometeia per il 2016. 16 Fonte: Bloomberg. 17 Fonte: budget del Gruppo BPER al 2014; Prometeia (Agg. Previsione dei bilanci bancari – Febbraio 2014) per il 2015 e 2016: Elaborazione dell’Emittente per il 2017. 121 Va infine sottolineato che in merito agli eventuali effetti che sul Dato Previsionale potrebbero derivare dall’esito del Comprehensive Assessment e, nello specifico, dal processo di Asset Quality Review condotto dalla Banca Centrale Europea (BCE) in collaborazione con la Banca d’Italia e dallo Stress Test condotto dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) in coordinamento con la BCE, le Autorità di Vigilanza nazionali, l’European Systemic Board e la Commissione dell’Unione Europea, qualora emergessero evidenze che la Banca non soddisfa i parametri di patrimonializzazione fissati dall’EBA, l’Autorità di Vigilanza potrebbe richiedere l’adozione di misure volte a colmare i deficit di capitale rilevati. 8.1.4 Principali assunzioni sottostanti l’elaborazione delle previsioni che si basano su azioni controllabili dal Consiglio di Amministrazione e dai membri degli organi di direzione dell’Emittente La stima dei dati previsionali si basa su assunzioni relative a variabili influenzabili in tutto o in parte da decisioni dell’Emittente stesso, basate su attività poste in essere dai membri degli organi di direzione dell’Emittente nel contesto di azioni ed eventi già definiti o comunque rientranti nell’ambito dell’ordinaria attività di gestione e del rispetto della normativa applicabile. In particolare, le previsioni sono state formulate sulla base delle seguenti macro aree di intervento che costituiranno le principali direttrici di azione del nuovo piano industriale: • Modello distributivo: nuovo modello distributivo del Gruppo BPER: – integrazione e innovazione dei diversi canali distributivi; – completamento del processo di razionalizzazione e semplificazione della struttura organizzativa del Gruppo BPER, attraverso la creazione di Direzioni Territoriali e Presidi delocalizzati dedicati al presidio dell’operatività in ambito commerciale e creditizio nelle aree di riferimento; • Efficienza: riduzione strutturale della base dei costi: – contenimento della spesa, pur in un contesto di crescita dell’operatività complessiva commerciale, attraverso interventi riguardanti la razionalizzazione delle strutture e dei processi; • Architettura del Gruppo BPER: ulteriore semplificazione delle strutture interne: – adozione di un nuovo modello strategico con semplificazione delle strutture centrali, semplificazione delle entità giuridiche e della copertura territoriale; – sinergie derivanti dalle fusioni di Banca Popolare di Ravenna, Banca della Campania e Banca Popolare del Mezzogiorno nella Capogruppo, il cui perfezionamento è ragionevolmente previsto entro il termine del corrente esercizio e il cui valore è stimato, in via del tutto preliminare, in circa 20 milioni di Euro; • Miglioramenti processi legati al credito: – interventi sull’intera filiera del credito (processi di erogazione, gestione, recupero). Inoltre, sono stati considerati i seguenti eventi: • completo rimborso del Longer Term Refinancing Operation (LTRO) nel corso del 2015, mediante il ricorso al mercato interbancario, le aste competitive della BCE e l’emissione di covered bond (previsto per l’inizio del 2016); • completo rimborso delle obbligazioni garantite dallo Stato per Euro 1.250 milioni, con benefici economici in termini di minori commissioni passive per oltre Euro 13 milioni. 122 Sulla base dello scenario di riferimento atteso, partendo dai dati previsionali per il corrente esercizio, il Gruppo BPER si pone l’obiettivo di raggiungere un return on tangible equity (ROTE) al 2017 superiore al 9% post Aumento di Capitale, in grado di garantire una remunerazione adeguata, nonché una solida base per aumentare la flessibilità finanziaria sia in termini di costo della raccolta che nel consentire il ritorno graduale a una politica di distribuzione dei dividendi secondo un livello di payout crescente nel 2015-2017. Tale soglia di redditività costituisce ad oggi l’obiettivo minimo per il Gruppo BPER, da sviluppare e incrementare attraverso l’implementazione delle azioni che, terminato l’esercizio del Comprehensive Assessment, verranno previste nel nuovo piano industriale che sarà presentato all’inizio del 2015. 8.2 Relazione della Società di Revisione sui Dati Previsionali La Società di Revisione ha emesso in data 13 giugno 2014 una relazione relativa ai dati previsionali del Gruppo BPER riportati nel presente Capitolo VIII. Copia di tale relazione è allegata al Documento di Registrazione. 8.3. Base di elaborazione delle previsioni degli utili I principi contabili adottati per l’elaborazione dei Dati Previsionali sono omogenei a quelli utilizzati per il bilancio consolidato del Gruppo BPER al 31 dicembre 2013, redatto in conformità ai principi contabili internazionali adottati dall’Unione Europea. 8.4. Previsioni degli utili contenute in altri prospetti Alla Data del Documento di Registrazione non vi sono altri prospetti informativi ancora validi nei quali siano contenute previsioni circa gli utili dell’Emittente. 123 CAPITOLO IX - ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE, DI VIGILANZA E PRINCIPALI DIRIGENTI 9.1 Organi sociali e principali dirigenti 9.1.1 Consiglio di Amministrazione Alla Data del Documento di Registrazione, il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente in carica è composto da 19 membri, nominati tra i Soci dall’Assemblea Ordinaria. Il Consiglio elegge nel suo seno il Presidente e da uno a tre Vice Presidenti. I componenti del Consiglio di Amministrazione durano in carica tre esercizi, scadono alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica e sono rieleggibili alla scadenza del loro mandato. Il Consiglio di Amministrazione si rinnova, nel corso di ogni triennio, parzialmente ogni anno, nella misura di 6 Consiglieri il primo anno, 7 Consiglieri il secondo anno e 6 Consiglieri il terzo anno, avuto presente che norma attuativa e transitoria in calce allo Statuto fissa il primo anno al 2011, il secondo al 2012 ed il terzo al 2013 e così via per i trienni successivi al primo. Con riferimento alle disposizioni in materia di governo societario contenute nel primo aggiornamento alla Circolare di Banca d’Italia n. 285/2013 emanato in data 6 maggio 2014, l’Emittente ha provveduto ad effettuare una prima valutazione degli interventi di adeguamento necessari e sta pianificandone l’attuazione nei termini previsti (entro un mese dalla delibera dell’Assemblea chiamata ad approvare il Bilancio 2014, per gli interventi che comportano modifiche statutarie, ed entro il 31 luglio 2017, per gli altri interventi). L’aggiornamento normativo di Banca d’Italia attiene principalmente alla composizione quali-quantitativa dell’organo amministrativo e alla sua valutazione annuale; al ruolo del Presidente del Consiglio di Amministrazione, degli amministratori esecutivi e dei comitati endoconsiliari; ai requisiti degli amministratori indipendenti; ai flussi informativi verso e tra gli organi societari e all’informativa al pubblico sugli assetti organizzativi e di governo societario nonché a specifici requisiti statutari richiesti alle banche popolari. Le generalità dei membri del Consiglio di Amministrazione sono indicate nella tabella che segue: Nome e Cognome Carica Luogo e data di nascita Data di decorrenza della carica di Amministratore Scadenza della carica all’approvazione del bilancio al Rag. Ettore Caselli Presidente Maranello (MO), 28/10/1942 21/04/2012 31/12/2014 Dott. Alberto Marri Vice Presidente* Modena (MO), 13/08/1954 12/04/2014 31/12/2016 Rag. Giosuè Boldrini Vice Presidente* Verucchio (RN), 31/07/1944 21/04/2012 Dott. Luigi Odorici Vice Presidente * Guiglia (MO), 13/05/1947 20/04/2013 Dott. Alessandro Vandelli Amministratore delegato* Modena (MO), 23/02/1959 12/04/2014 31/12/2014 Avv. Antonio Angelo Arru Consigliere Cagliari (CA), 01/08/1949 20/04/2013 31/12/2015 Dott.ssa Mara Bernardini** Consigliere Modena (MO), 09/10/1957 12/04/2014 Ing. Giulio Cicognani** Consigliere Imola (BO), 21/04/2012 124 31/12/2014 31/12/2015 31/12/2016 31/12/2014 22/11/1947 Dott.ssa Cristina Crotti** Consigliere Crema (CR), 20/04/1966 12/04/2014 Ing. Pietro Ferrari Consigliere* Modena (MO), 10/10/1955 20/04/2013 Prof.ssa Elisabetta Gualandri** Consigliere Modena (MO), 12/06/1955 21/04/2012 Avv. Giovampaolo Lucifero Consigliere Roma, 26/04/1965 Consigliere Castell’Arquato (PC), 05/03/1958 12/04/2014 31/12/2016 Prof. Giuseppe Lusignani** 12/04/2014 31/12/2016 31/12/2015 31/12/2014 31/12/2016 Avv. Valeriana Maria Masperi** Consigliere Argenta (FE), 04/11/1950 21/04/2012 31/12/2014 Cav. Lav. Giuseppina Mengano in Amarelli** Consigliere Napoli (NA), 02/02/1945 21/04/2012 31/12/2014 Dott. Fioravante Montanari Consigliere Bologna (BO), 04/01/1942 12/04/2014 31/12/2016 Avv. Daniela Petitto** Consigliere Venticano (AV), 09/03/1969 20/04/2013 31/12/2015 Rag. Deanna Rossi Consigliere* Modena (MO), 01/05/1941 20/04/2013 31/12/2015 Prof. Angelo Tantazzi Consigliere Carrara (MS), 08/06/1939 20/04/2013 31/12/2015 (*) Consiglieri membri del Comitato esecutivo. (**) Consiglieri indipendenti. Tutti gli Amministratori devono essere soci di BPER e devono essere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalla normativa vigente per l’esercizio delle loro funzioni nonché di compatibilità della carica, ai sensi dell’art. 36 del D.L. 27 dicembre 2011, n. 201 (c.d. divieto di interlocking) e degli ulteriori requisiti prescritti dalla normativa vigente. I componenti del Consiglio di Amministrazione sono domiciliati per la carica presso la sede sociale della Società in Modena, Via San Carlo 8/20. Si riporta di seguito un sintetico curriculum vitae di ogni amministratore, dal quale emergono la competenza e l’esperienza maturate in materia di gestione aziendale. Caselli Rag. Ettore – assunto nell’aprile 1964 dal Banco S. Geminiano e S. Prospero, nominato funzionario nel gennaio 1971, ha svolto funzioni di Direttore di importanti Filiali del Banco stesso fino al luglio 1984. Assunto presso la Banca Popolare di Cavezzo nel 1984 con la qualifica di Vice Direttore Generale, ne è divenuto Direttore Generale nell’ottobre 1986. Nel maggio 1987, a seguito della fusione per incorporazione di detto Istituto nell’allora Banca popolare dell’Emilia, è nominato Procuratore di Direzione, addetto all'area Fidi. Dal maggio 1992 ricopre la carica di Vice Direttore Centrale assumendo la responsabilità della Direzione dell’Area della Romagna. Dal gennaio 1995, è nominato Direttore Centrale, poi Vice Direttore Generale della Banca, quindi ricopre la carica di Direttore Generale dal luglio 2003 fino al dicembre 2007. Cooptato nel Consiglio di Amministrazione della Banca, confermato dall’Assemblea dei soci quale Amministratore, è stato eletto nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 19 ottobre 2009 Vice Presidente della Banca. Il 18 gennaio 2011 è stato nominato dal C.d.A. Presidente del Consiglio in sostituzione del Dott. Leoni che ha rassegnato le dimissioni da tale carica in data 11 gennaio 2011. É Consigliere di ABI (Associazione Bancaria Italiana), Vice Presidente di ICBPI e Presidente del Patto di Consultazione di ICBPI. Cariche nel 125 Gruppo BPER: Presidente di BPER (Europe) International S.A.; Vice Presidente di Banca Popolare del Mezzogiorno S.p.A. Marri Dott. Alberto – laureato in Economia e Commercio, ha iniziato, contestualmente agli studi universitari, a lavorare nell’azienda familiare “Maglificio GIN MAR S.r.l.”, quale Responsabile Amministrativo e, successivamente come Amministratore. Ha frequentato corsi di Analisi dei Bilanci della SDA Bocconi. Ha ricoperto la carica di Consigliere in Delta Gas S.p.A., dal 1984 azienda di proprietà della famiglia con oggetto la gestione e distribuzione di gas, di cui è poi diventato Amministratore Delegato e, successivamente, Presidente. La Delta Gas, a seguito dell’ingresso del gruppo tedesco Thuga, della multinazionale E.ON, si è trasformata in Thuga Triveneto, di cui è stato Presidente sino al maggio 2006. È stato Consigliere di svariati consorzi e associazioni di categoria; Consigliere indipendente e, poi, Presidente del Comitato di Controllo in META S.p.A. sino alla fusione della stessa in Hera S.p.A. È stato Consigliere di Hera S.p.A. ed Hera comm S.r.l. Tra le cariche ricoperte attualmente si richiamano: Presidente e Amministratore Delegato di Fingas S.r.l.; Amministratore unico di Finenergie S.r.l., di Palazzo Foresti S.r.l. e di Palazzo Trecchi S.r.l.; Consigliere di Galilei Immobiliare S.r.l. Cariche nel Gruppo BPER: Consigliere di Banca della Campania S.p.A. e di Banco di Sardegna S.p.A. Boldrini Rag. Giosuè – iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili derivante dalla unificazione dei precedenti collegi dei ragionieri commercialisti e Ordine dei Dottori Commercialisti. È stato iscritto all’Albo del Collegio dei Ragionieri Commercialisti di Rimini dal 1966 e nel Registro dei Revisori Contabili dal 1995. Ha proseguito l'attività dello Studio commerciale fondato dal padre Pier Alberto nel 1932 e si è occupato di consulenza rivolta ad imprese, privati ed Enti Pubblici con particolare specializzazione nelle operazioni straordinarie, di riorganizzazione aziendale e di soluzione alla crisi d’impresa. Attualmente lo “Studio Commerciale Associato Boldrini” si compone di otto soci e diversi collaboratori e dipendenti. È stato relatore in numerosi e importanti convegni, seminari in materia tributaria e di tematiche riguardanti le public utilities e di contabilità pubblica. Ha ricoperto la carica di Presidente del Collegio dei Ragionieri di Rimini e dell’Unione Regionale dei Collegi dei Ragionieri dell’Emilia Romagna e di membro del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. È Consigliere di Marr S.p.A. e di Casa di cura Villa Maria S.p.A. Cariche attualmente ricoperte nel Gruppo BPER: Consigliere del Banco di Sardegna S.p.A. Odorici Dott. Luigi – laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Bologna (1971). Dipendente della Banca Popolare di Modena dal dicembre 1973. Dopo aver diretto varie filiali della Banca, diviene Responsabile delle aree di Modena e Reggio per l'analisi del credito presso la Direzione Affari da marzo 1991 a settembre 1995. Nel 1995 diviene prima Vice Direttore Commerciale della Banca popolare dell’Emilia Romagna, poi Direttore Commerciale sino al 2004. Successivamente è nominato Vice Direttore Generale di Banca CRV Cassa di Risparmio di Vignola sino a quando, nel gennaio 2008, gli viene affidato l’incarico di Vice Direttore Generale di BPER. Dal 1° novembre 2011 al 31 dicembre 2012 è stato Direttore Generale di BPER. Dal 10 gennaio 2012 al 15 aprile 2014 è stato Amministratore Delegato di BPER, di cui è Vice Presidente dal 16 aprile 2014. È stato Vice Presidente di Unione Fiduciaria; Consigliere di Amministrazione del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, di Polis Fondi S.g.r. e di Cartasì S.p.A.; componente del Consiglio e del Comitato Esecutivo di ABI, nonché di società del Gruppo BPER quali ABF Factoring S.p.A., Metelliana S.p.A., Banca CRV S.p.A., Meliorbanca S.p.A., Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila S.p.A. e Dexia Crediop S.p.A. È stato componente del Consiglio Camerale di Modena in rappresentanza dei settori credito e assicurazioni. Tra le cariche attuali si richiamano: Presidente di BPER Services S.c.pa. e Vice Presidente di Banco di Sardegna S.p.A. 126 Vandelli Dott. Alessandro – laureato con il massimo dei voti in Economia e Commercio presso l'Università di Modena nel 1984. Partecipa successivamente a corsi di formazione manageriale. Ha collaborato con associazioni imprenditoriali alla realizzazione di studi e ricerche e ha svolto attività di docenza. Dipendente della Banca dal 1984, negli anni ha ricoperto numerosi incarichi di vertice: nel 1992 è Responsabile dell’Analisi di bilancio presso la “Direzione Crediti”; dopo un’esperienza nella rete commerciale, nel 1996 viene chiamato ad avviare il comparto della “Finanza Aziendale”; nel 2005 è a capo del Servizio “Partecipazioni e Progetti Speciali”; nel 2007 assume la carica di Direttore Centrale con la responsabilità della “Direzione Strategie e gestione di Gruppo”; nel 2008 è nominato Vice Direttore Generale; nel 2010 passa al Banco di Sardegna e assume l’incarico di Direttore Generale. Dal 1° luglio 2012 rientra in BPER con il ruolo di Vice Direttore Generale e Chief Financial Officer. Dal 16 aprile 2014 ricopre il ruolo di Amministratore Delegato di BPER. E’ stato Vice Presidente di Arca S.G.R. S.p.A. e Consigliere di Amministrazione di Arca Merchant S.p.A., Promac S.p.A., Finduck Group S.p.A., Imco S.p.A. e Alba Leasing S.p.A., nonché di società del Gruppo BPER quali Meliorbanca S.p.A., Banca della Campania S.p.A. e Em.Ro. Popolare Società Finanziaria di Partecipazioni S.p.A.; ha fatto parte di Comitati di Investimento di fondi di private equity. È membro del Consiglio e del Comitato Esecutivo di ABI; Vice Presidente di Unione Fiduciaria S.p.A.; Consigliere di Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Ricopre la carica di Consigliere in BPER Services S.c.pa., società del Gruppo BPER. Arru Avv. Antonio Angelo – laureato in Giurisprudenza il 23 giugno 1972. Docente di Diritto Processuale Penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cagliari. Docente di diritto penale presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Cagliari. Iscritto all’Ordine degli Avvocati di Cagliari e nell’albo speciale per il patrocinio presso le giurisdizioni superiori. Esercita la professione di avvocato a Cagliari con Studio Legale in Via Carlo Fadda, 5. Già membro del Collegio Sindacale della Cassa Depositi e Prestiti, nel triennio 2007-2010. Membro del Comitato di Presidenza dell’ACRI - Associazione Casse di Risparmio Italiane. Dal 15 marzo 2002 al 18 aprile 2013 ha ricoperto la carica di Presidente della Fondazione Banco di Sardegna. Presidente dall'anno 1996 del Comitato di vigilanza sulla amministrazione straordinaria della società IRA Costruzioni, presso il Ministero dello Sviluppo economico e Consigliere di Amministrazione dell’Ente Lirico di Cagliari, cessato per dimissioni il 26 novembre 2013. Cariche attualmente ricoperte nel Gruppo BPER: Presidente del Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna S.p.A. Bernardini Dott.ssa Mara – laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Modena. Dottore in giurisprudenza, è Socio Unico della società Way S.a.s. di Mara Bernardini & C. attiva in collaborazioni e consulenze in materia di trasporto pubblico, servizi pubblici locali, riqualificazione urbana, valorizzazioni patrimoniali, programmi urbanistici complessi, social housing, fondi immobiliari e di natura etica, federalismo demaniale, organizzazione, processi di programmazione e valutazione del personale. Ha ricoperto il ruolo di Direttore Generale del Comune di Modena, Direttore Generale del Consorzio ATCM, di Capo Servizio Medicina Generale della Regione Emilia Romagna, di Amministratore straordinario e Commissario straordinario della USL n. 21 e Segretario Generale della Comunità Montana del Frignano - USL n.18. È stata componente dei Consigli di Amministrazione di Acantho S.p.A, di Uniflotte S.r.l., di Hera Trading S.r.l., di Meta Service S.r.l., Meta S.p.A., Carpi Formazione S.r.l.; nonché del Comitato per la remunerazione di Hera S.p.A., del Comitato di controllo interno di Meta S.p.A. e del Comitato per le nomine di Meta S.p.A.. Cariche ricoperte attualmente: Presidente del Consiglio di Amministrazione di Atrikè S.p.A.; Presidente della Fondazione Museo Casa Natale Enzo Ferrari; Consigliere di Hera S.p.A. e di Hera Comm S.r.l.; Amministratore Unico di Way S.a.s. Cicognani Ing. Giulio – dopo la laurea in Ingegneria Elettronica (1972) svolge una breve esperienza alla Telettra di Vimercate (Milano) fino al 1975, in seguito viene assunto presso la Sacmi di Imola alla 127 direzione tecnica del settore automazione. Successivamente inizia una serie di esperienze all’estero e viene via via promosso direttore commerciale (1981), poi passa alla direzione generale (1987) e infine diviene direttore generale del Gruppo Sacmi (1990). Nel 2007, al compimento dei 60 anni, lascia la carica alla Sacmi per il raggiungimento dei limiti pensionistici e resta consulente della stessa fino al 2009. Dal 2003 al 2011 ha ricoperto l’incarico di Presidente della FBR Elpo S.p.A. (Gruppo Catelli di Parma). Nel periodo tra il 2002 e il 2009 ha ricoperto l’incarico di Presidente in Sacmi Filling S.p.A., in Sacmi Verona S.p.A. (ex Sacmi Labelling S.p.A.) e in Sacmi Packaging S.p.A.. Nel periodo tra il 2003 e il 2010 è stato Presidente della Gram Equipment Vojens (DK) e di Gram Equipement Italia S.r.l. (Gruppo Rossi & Catelli di Parma). Dal 2003 al 2010 ha ricoperto l’incarico di Vice Presidente dell’Associazione dei costruttori delle macchine del packaging “Ucima”. E’ stato membro del Consiglio di Amministrazione dell’ospedale “Montecatone Rehabilitation Institute S.p.A.”. Dal 2009 è membro del Consiglio di Amministrazione della Cavanna S.p.A. azienda leader nel packaging (attualmente in carica). Dal 2011 è Vice Presidente della Kale Italia ex Fincuoghi Edilgres, azienda produttrice di ceramica nel distretto di Sassuolo (Mo), Italia (attualmente in carica). Crotti Dott.ssa Cristina – laureata in Economia Aziendale, specializzazione in Economia degli Intermediari Finanziari, conseguito presso l’Università Commerciale “L. Bocconi” nel marzo 1990. Dal gennaio dello stesso anno ha svolto attività professionali nel gruppo di aziende facenti capo alla famiglia Crotti – Gruppo Energei (Dr. D. Bernardi S.r.l., Olona Gas S.r.l., Di. Me S.r.l., G.E.I. S.r.l., A.Di.M S.r.l., Simgas Nord S.r.l., Garda Est S.r.l., Diana Gas S.r.l., S.Quirico Gas S.p.A.). È stata Consigliere della Banca Popolare di Crema dal 1998 a maggio 2011 e, dal 2009, Vice Presidente con delega all’economia, formazione e credito, dell’Associazione Industriali di Cremona. È Presidente del Consiglio di Amministrazione di G.E.I. Gestione Energetica Impianti S.p.A., di Enercom S.r.l., di ICE Informatizzazione Commercio Energia S.r.l., di Omnia Servizi S.r.l. e di Tennis Sport S.r.l. È Amministratore Unico di Gas 2000 S.p.A. e di M&P Energy S.r.l. nonché Consigliere di Caraverde Energia S.r.l., di Assindustria Servizi S.p.A. e di Pide Ingegneria S.r.l. Dal 1993 è Vice Presidente di Anigas (Associazione Nazionale Industriali Gas) e, dal 2011, è membro del Comitato Tecnico dell’Energia presso Confindustria. Ferrari Ing. Pietro – laureato in Ingegneria civile edile all’Università di Bologna nel 1981, nell’anno successivo entra nell’azienda di famiglia, la Ing. Ferrari S.p.A., in qualità di amministratore unico. Nel 1990 ne diventa amministratore delegato. Di pari passo con il suo impegno in azienda procede anche l’assunzione di ruoli all'interno del sistema di Confindustria. Dal 1986 al 1989 è Presidente del Gruppo Giovani dell’allora Associazione Industriali di Modena. Dal 1994 al 2002 è Consigliere incaricato di Confindustria Modena per l'ambiente e la sicurezza e per l’energia e le public utility. Dal luglio 2002 a giugno 2008 è Vice Presidente di Confindustria Modena e di Confindustria EmiliaRomagna. Da giugno 2008 a giugno 2014 è stato Presidente di Confindustria Modena. Dal 2002 fa parte del Comitato di Confindustria nazionale per le infrastrutture, l’ambiente e le public utility e della Commissione consultiva per i fattori di competitività. Tra le cariche ricoperte attualmente si richiamano: Presidente e Amministratore Delegato di Ing. Ferrari S.p.A.; Presidente del Consiglio di Amministrazione di T.I.E. (Trasporti Intermodali Emilia) S.r.l. e di UIM Servizi S.r.l.; Consigliere di GRID Modena S.r.l., di Nuova Didactica S.c.ar.l., di S.A.I.M.O. S.p.A. e di Sesamo S.p.A. Gualandri Prof.ssa Elisabetta – laureata in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Modena, master in Financial Economics al University College of North Wales ed iscritta al registro dei Revisori dei Conti. Ha ricoperto la carica di Sindaco Effettivo di Banca d’Italia dal 2007 sino alla cooptazione nel Consiglio di Amministrazione di BPER il 28 agosto 2012. È Professore ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Economia “Marco Biagi”, dove svolge attività di ricerca e consulenza per il Centro Studi Banca e Finanza – CEFIN e per Softech-ICT (centro di ricerca industriale) di cui è vicedirettore. 128 E' autrice di numerosi studi e pubblicazioni sui temi della gestione e della regolamentazione degli intermediari finanziari, tra cui con S. Cosma: The Italian Banking System and the Financial Crisis, Palgrave Macmillan, 2012. Attualmente è membro del Consiglio di Amministrazione di IGD Immobiliare Grande Distribuzione, del Consiglio di Amministrazione di Data River - Spin Off dell’Università di Modena e Reggio Emilia - e del Comitato Tecnico Scientifico dell’Incubatore Knowbel del Tecnopolo di Modena presso ‘Unione dei Castelli’. Lucifero Avv. Giovampaolo – laureato in Giurisprudenza all’Università Luiss di Roma nel 1989. Dal 1992 iscritto all’Albo degli Agenti di assicurazione, dal 1993 iscritto all’Albo degli Avvocati e dal 1994 iscritto all’Albo dei Promotori Finanziari. Ha svolto incarichi professionali presso lo Studio Agenti di cambio Forti-Mortari-Mortari (1989-1991), Agente generale INA-Assitalia a Crotone (19921997) e Varese (1997-2010). È stato gestore patrimoniale presso Gemina Credit-Lyonnaise SIM (1991-1992). E’ stato responsabile di varie commissioni di lavoro ANAGINA (Associazione Nazionale Agenti Generali INA-Assitalia) (1996-2004) nonché Vice Presidente della stessa (20032004), Consigliere della Cassa di Previdenza degli Agenti Generali INA-Assitalia (1999-2003). Dal 2002 è membro del Consiglio del terziario avanzato dell’Unione Industriali di Varese e dal 2014 ne è Presidente. Dal 2010 è partner di GPM Insurance Broker. Cariche ricoperte attualmente: Amministratore Unico di GPN S.r.l., Gipielle S.r.l., Emmepi Assicurazioni S.r.l., Presidente del Consiglio di Amministrazione di Agricola Crotonese S.r.l., Consigliere di Lucifero & Zurlo S.r.l.; Amministratore di Mezzaricotta S.n.c. e Azienda Agricola Ceraso S.a.s. Lusignani Prof. Giuseppe – laureato in Economia all'Università di Modena, ha proseguito gli studi in Finanza presso la New York University e conseguito il dottorato di ricerca (PhD) in Mercato dei capitali e gestione finanziaria (Università di Bergamo). Professore ordinario nell’Università di Bologna, insegna Economia degli Intermediari Finanziari (corso di laurea triennale) ed Economia e Tecnica dei Mercati Finanziari (corso di laurea Magistrale) presso la Scuola di Economia, Management e Statistica. Nella stessa università ha insegnato Teoria del portafoglio, Politica Finanziaria, Economia dei Sistemi Finanziari e Risk management. Ha inoltre insegnato Portfolio Management all’Università di Varsavia e Risk Management all’Università Cattolica (Dottorato di ricerca in Mercati ed Intermediari finanziari) e all’Università di Siena (Master in Risk Management). L’attività di ricerca ha riguardato numerosi aspetti del funzionamento dei mercati finanziari e del sistema bancario in Italia e in Europa. È autore di numerose pubblicazioni relative ai mercati finanziari, alla gestione delle banche e alle tematiche del risk management. Ha collaborato con la Banca d’Italia, la Consob e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Assogestioni, l’Associazione bancaria Italiana, e il Consorzio Patti Chiari. È stato consulente di primarie istituzioni finanziarie sui temi della gestione dei rischi e della gestione finanziaria. È membro del Comitato Scientifico di Prometeia, Associazione per le Previsioni Econometriche, Socio Onorario e Presidente del Collegio dei Provibiri di AIFIRM, Associazione Italiana Financial Risk Managers e Presidente del Comitato Scientifico di ABIFORMAZIONE (programma di Risk Management). È componente della Commissione Disciplinare di Borsa Italiana Spa e membro della Direzione della rivista Banca Impresa Società (Il Mulino) e dell’Editorial Board della rivista Bancaria (Bancaria Editrice). È stato Amministratore e Vice Presidente dell’Azienda Farmaceutica Municipalizzata di Bologna e Consigliere di amministrazione delle società Eptaconsors S.p.A., Eptasim S.p.A., Eptafund S.g.r., Finecogroup S.p.A., Unipol S.g.r. (indipendente), Presidente del comitato dei Saggi del mercato regolamentato TLX, Presidente (indipendente) di CR Firenze Gestion Internationale S.A., e Presidente di Prometeia Advisor Sim. Attualmente è Presidente di VER Capital S.g.r.; Consigliere di MARR S.p.A. e Vice Presidente di Prometeia S.p.A. Cariche nel Gruppo BPER: Vice Presidente di Optima S.p.A. SIM. Masperi Avv. Valeriana Maria – laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bologna. Dopo la laurea, ha svolto la pratica forense presso lo studio legale Lobietti di Ravenna. Dal 129 dicembre 1974 è stata dipendente presso la allora Banca del Monte di Bologna e Ravenna, dove dal 1982 è stata responsabile prima del Settore Credito poi del Servizio Legale con procura alle liti per l’ente bancario e iscrizione all’albo Speciale degli Avvocati di Ravenna. Dal 1994 è passata all’albo Ordinario e svolge la libera professione con preminenza nel settore bancario, collaborando stabilmente con lo studio legale di Bologna del Prof. Avv. Michele Sesta. Dal 2002 al 2006 è stata membro del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ravenna, ove ha ricoperto la carica di Tesoriere. Dal settembre 2006 è iscritta all’elenco dei conciliatori dell’Associazione per la soluzione delle controversie bancarie - finanziarie e societarie - Conciliatore Bancario - di Roma ed è altresì iscritta all’albo dei mediatori tenuto dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Ravenna. Al momento, non ricopre alcun ruolo operativo ovvero incarico di amministrazione o controllo, in altre società o enti oltre a BPER. Mengano Cav. Lav. Giuseppina in Amarelli – laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli “Federico II”, dove ha svolto l’attività di docenza dal 1969 al 2005. E’ avvocato e giornalista pubblicista. Dal 1975 ha lavorato nell’azienda di famiglia, la “Amarelli” di Rossano che fabbrica liquirizia, svolgendo funzioni di strategia della comunicazione e di responsabile delle relazioni istituzionali, e assumendo successivamente le funzioni di Presidente e responsabile del Museo. È stata membro del Consiglio Direttivo Nazionale dell’AIDI (Associazione Industrie Dolciarie Italiane); Presidente della Sezione Agroalimentare dell’Assindustria di Cosenza; Vice-Presidente dell’ANM S.p.A. (Azienda Napoletana Mobilità); Presidente del Nucleo di Valutazione dell’Azienda Ospedaliera di rilievo nazionale e di alta specializzazione Ospedale Civile di Caserta; Consigliere di amministrazione di Metronapoli S.p.A., oltre che membro di molte associazioni di categoria e culturali. È stata insignita del titolo di Cavaliere del Lavoro per decreto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. È cittadina onoraria della città di Rossano. Tra le cariche ricoperte attualmente si richiamano: componente del Collegio dei Probiviri AIDEPI (Associazione Industrie Dolci e Paste italiane) e del Consiglio Direttivo del Gruppo Mezzogiorno dei Cavalieri del Lavoro; Presidente di Tecnesud (Consorzio tecnologico per lo sviluppo della Calabria); Presidente del Comitato di Controllo del modello organizzativo ex D. Lgs. 231/2001 dell’ANM S.p.A. (Azienda Napoletana Mobilità); componente del Consiglio direttivo nazionale del TCI (Touring Club Italiano), membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università Orientale di Napoli, del Comitato tecnico scientifico nazionale UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti), del Direttivo del Comitato Leonardo e del Consiglio di Museimpresa. Montanari Dott. Fioravante – laureato in Economia e Commercio all’Università di Bologna e in Scienze Economiche e Bancarie presso l’Università di Siena. Per un periodo di tempo è stato alle dipendenze del Credito Italiano di Bologna, conseguendo la qualifica di funzionario di Direzione (Credit - Modena). Successivamente è stato assunto, quale Dirigente, dal Gruppo Industriale Maccaferri di Bologna in qualità di Responsabile del settore Finanza del Gruppo e, poi, ne è stato nominato Direttore Generale, Amministratore Delegato e, dall’aprile 2010, Vice Presidente. Tra le cariche ricoperte attualmente si richiamano: Amministratore unico di Finsolar S.r.l., di Sicilia Solare S.r.l. e di Pietrafitta S.r.l.; Presidente di S.I.E.C.I. S.r.l.; Vice Presidente di S.E.C.I. S.p.A., di S.E.C.I. Energia S.p.A., di Italiana Tabacchi S.r.l.; Consigliere di Eridania Sadam S.p.A., di Manifatture Sigaro Toscano, di S.E.C.I. Real Estate S.p.A., di NIMAX S.p.A. e di Banca di Sassari S.p.A.; Presidente del Collegio Sindacale di Nuova Center S.r.l. Petitto Avv. Daniela – laureata in giurisprudenza, con il massimo dei voti, presso l’Università degli Studi di Napoli - Federico II nell’a.a. 1990-91, discutendo una tesi in Diritto dell'impresa. Nell’anno 1993 prima classificata al concorso per la specializzazione in Diritto civile presso l’Università degli Studi di Napoli - Federico II. Abilitata alla professione forense nell’anno 1995. Specializzata con il 130 massimo dei voti in Diritto civile nell’a.a. 1995-96. Ha svolto docenze presso la cattedra di Diritto processuale civile Università degli Studi di Napoli - Prof. Modestino Acone, ed ha pubblicato, nella Rivista di diritto processuale, scritti in tema di vendita forzata e di trascrizione di domanda giudiziale. Nell’anno 2000 prima classificata al concorso per la qualifica di Avvocato della Regione Campania. Esercita la professione di avvocato civilista e del lavoro, iscritta all’albo del foro di Avellino. Al momento, non ricopre alcun ruolo operativo ovvero incarico di amministrazione o controllo, in altre società o enti oltre a BPER. Rossi Rag. Deanna – ha svolto nel tempo ruoli di sempre maggiore responsabilità nell’azienda di famiglia Rossi Motoriduttori S.p.A. di Modena, nella quale è stata prima membro del Consiglio di Amministrazione e poi Presidente fino al 2004. È stata membro del Consiglio di Amministrazione di COFIM. Tra le cariche ricoperte attualmente si richiamano: Presidente e Amministratore Delegato di Fingreg S.p.A. e di GRIM S.p.A. Cariche attualmente ricoperte nel Gruppo BPER: Consigliere del Banco di Sardegna S.p.A. Tantazzi Prof. Angelo – laureato all’Università Bocconi di Milano, è stato assistente e poi Professore incaricato all’Università di Bologna. Ha svolto studi di perfezionamento presso la Brookings Institution di Washington. Dal 1982 al 2001 è stato Professore associato confermato di Politica Economica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna. Ha fatto parte di varie commissioni di studio governative ed è stato Consigliere economico della Presidenza del Consiglio (1996-1998); membro del Comitato Tecnico Scientifico del Ministero del Bilancio (1993-1997) e del Consiglio Superiore dell’Istituto Centrale di Statistica (1980-1983). È stato Presidente di Borsa Italiana S.p.A., di Cassa di Compensazione e Garanzia S.p.A. e di Monte Titoli S.p.A. (2000-2011); Vice Presidente di London Stock Exchange Group plc (2007-2010); Consigliere di Mittel Generale Investimenti S.p.A.. Tra le cariche ricoperte attualmente si richiamano: Presidente di Prometeia S.p.A., di EDIFIN S.p.A. e di MUS-E Bologna Onlus; Vice Presidente della Società editrice Il Mulino S.p.A.; Consigliere di Coesia S.p.A., di Promedi S.r.l. e di Mittel Real Estate S.g.r. S.p.A. Poteri del Consiglio di Amministrazione Ai sensi dell’art. 40 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione è investito di tutti i poteri per l’ordinaria e straordinaria amministrazione della Società, tranne quelli che spettano esclusivamente all’Assemblea, e svolge la funzione di supervisione strategica e di alta amministrazione. Ferme le attribuzioni non delegabili a norma di legge, sono riservate all’esclusiva competenza del Consiglio di Amministrazione le decisioni concernenti: (i) la determinazione degli indirizzi generali di gestione e dei criteri per il coordinamento e la direzione delle società del Gruppo, nonché per l’esecuzione delle istruzioni impartite dalla Banca d’Italia e dalle altre Autorità di Vigilanza nell’interesse della stabilità del Gruppo; (ii) la definizione delle linee generali, degli indirizzi, delle politiche, dei processi, dei modelli, dei piani e dei programmi che le disposizioni della Banca d’Italia e delle altre Autorità di Vigilanza assegnino alla competenza dell’organo con funzione di supervisione strategica; (iii) le linee e le operazioni strategiche e i piani industriali e finanziari; (iv) l’assunzione e la cessione di partecipazioni, se di controllo e/o rilevanti; (v) l’approvazione e la modifica dei regolamenti interni aventi carattere di particolare rilevanza; (vi) la nomina e la revoca del Presidente e dei Vice Presidenti; (vii) la nomina, nel proprio ambito, del Comitato Esecutivo e di ogni altro comitato ritenuto funzionale alla gestione della Società, determinandone la composizione, le attribuzioni e le modalità di funzionamento; (viii) la nomina dell’Amministratore Delegato, nonché l’attribuzione, la modifica e/o la revoca delle deleghe conferitegli; (ix) la nomina e la revoca del Direttore Generale; (x) la nomina e la revoca dei responsabili delle funzioni che le disposizioni della Banca d'Italia e delle altre Autorità di Vigilanza assegnino alla competenza dell’organo con funzione di supervisione strategica, nonché la nomina e la revoca del Dirigente preposto alla redazione dei 131 documenti contabili; (xi) la fusione nei casi previsti dagli artt. 2505 e 2505-bis del Codice Civile; (xii) gli eventuali adeguamenti dello Statuto Sociale a disposizioni normative. Nell’ambito dei propri compiti, il Consiglio di Amministrazione: a) ha valutato, anche sulla base delle informazioni ricevute dagli organi delegati, l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile di BPER con riguardo: - alle operazioni effettuate con parti correlate e, più in generale, in conflitto d’interessi; - agli esiti delle verifiche eseguite dalle funzioni di controllo di secondo e terzo livello; - all’esercizio delle deleghe da parte dei soggetti incaricati; - ai risultati economico – finanziari relativi alle diverse aree di business caratterizzanti l’intera operatività aziendale; b) ha valutato, inoltre, anche sulla base della documentazione fornita dalle società del Gruppo e dalle funzioni di controllo, l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile delle società controllate aventi rilevanza strategica, con riguardo: - agli esiti delle verifiche eseguite dalle funzioni di controllo di secondo e terzo livello; - alla reportistica sugli assensi rilasciati dagli organi incaricati della Capogruppo alle società del Gruppo; - ai risultati economico – finanziari delle diverse società e nel Gruppo nel suo complesso; c) ha valutato in via continuativa il generale andamento della gestione, attraverso l’analisi periodica delle principali grandezze economiche e patrimoniali di BPER e del Gruppo fornite dagli organi delegati, confrontandoli con gli obiettivi pianificati in sede di budget e di stesura del piano industriale, nonché con l’approvazione delle relazioni finanziarie, anche infrannuali. Sono inoltre riservate alla competenza del Consiglio di Amministrazione, salvo che, in ragione del loro valore, esse rientrino tra quelle delegate ad altri organi, altre operazioni, quando di significativo rilievo economico, patrimoniale e finanziario, quali: (i) la compravendita di beni immobili; (ii) la costituzione di società, la realizzazione di associazioni temporanee di impresa, la definizione di alleanze strategiche; (iii) i progetti di emissione di taluni strumenti finanziari (azioni della Banca, prestiti obbligazionari convertibili); (iv) la concessione di affidamenti a favore di società inserite nel Gruppo; (v) la concessione di affidamenti, diretti o per coobbligazione, che superino la soglia di competenza attribuita ad organi delegati; (vi) le operazioni di fusione/scissione, di acquisizione/cessione di aziende o rami d’azienda, i conferimenti in natura, nonché, più in generale, le operazioni che presuppongano la messa a disposizione del pubblico di un documento informativo in conformità alle disposizioni stabilite dalla Consob. Pur non aderendo al Codice di Autodisciplina proposto da Borsa Italiana, ancorché vi si ispiri, né ad altri codici di autodisciplina, BPER ritiene che il sistema di corporate governance adottato dalla Società, anche in virtù delle modifiche apportate allo Statuto Sociale negli ultimi anni, risulti complessivamente in linea con i principi contenuti nel predetto Codice, nonché con le raccomandazioni formulate in materia dalla Vigilanza e con le best practice nazionali. La “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari”, disponibile sul sito internet di BPER e inclusa mediante riferimento al Documento di Registrazione, indica le pratiche di governo societario previste statutariamente e/o effettivamente applicate dalla Società. Alla Data del Documento di Registrazione, il Consiglio di Amministrazione ha costituito al proprio interno: il Comitato Esecutivo, il Comitato Nomine e Remunerazione, il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato degli Amministratori Indipendenti e il Comitato per le Strategie. 132 Comitato Esecutivo Il Comitato Esecutivo concorre, insieme all’Amministratore Delegato e al Direttore Generale, nei limiti delle competenze assegnategli dal Consiglio di Amministrazione, ad esercitare la funzione di gestione della Società. Alla Data del Documento di Registrazione il Comitato Esecutivo è composto dai seguenti componenti: Dott. Alberto Marri, Rag. Giosuè Boldrini, Dott. Luigi Odorici, Dott. Alessandro Vandelli, Ing. Pietro Ferrari e Rag. Deanna Rossi. Il Segretario del Comitato Esecutivo è il Dott. Gian Enrico Venturini, Vice Direttore Generale. Il funzionamento del Comitato Esecutivo, fermo quanto previsto dalla legge, è disciplinato dallo Statuto Sociale e dalle Regole di Funzionamento approvate dal Consiglio di Amministrazione. Il Comitato si riunisce, su convocazione del Presidente del Comitato, di norma almeno una volta ogni quindici giorni e, comunque, ogniqualvolta si renda necessario deliberare in ordine alle materie di competenza. Il Comitato Esecutivo è composto da un numero minimo di sei ad un massimo di undici amministratori, tra i quali, di diritto, l’Amministratore Delegato, se nominato. Alle adunanze del Comitato Esecutivo prendono parte il Presidente del Consiglio di Amministrazione (senza diritto di proposta e di voto), il Direttore Generale e il Segretario del Comitato (senza diritto di voto), qualora non componente dello stesso, nonché, su invito, i Vice Direttori Generali. Ai sensi dell’art. 41 dello Statuto, al Presidente del Consiglio di Amministrazione non spetta il potere di proposta nel Comitato Esecutivo. Il Consiglio di Amministrazione ha attribuito poteri e deleghe al Comitato Esecutivo. In particolare, il Comitato Esecutivo ha il potere di deliberare in merito a: • affidamenti come previsti nel tempo per tempo vigente “Regolamento di Gruppo del processo di definizione degli Organi deliberanti competenti all’erogazione del credito”; • assunzioni e/o cessione di partecipazioni non di controllo e/o non rilevanti nei limiti stabiliti dal sistema delle deleghe; • l’acquisto e/o la vendita di beni immobili, nei limiti stabiliti dal sistema delle deleghe; • le spese per l’allestimento delle dipendenze; • le iniziative promozionali, pubblicitarie e benefiche in genere. Delle decisioni assunte dai titolari di deleghe, è data notizia al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale nella sua prima successiva adunanza e comunque con periodicità almeno trimestrale ai sensi dell’art. 2381, comma 5, cod. civ. Comitato Nomine e Remunerazione Nel gennaio 2009, il Consiglio di Amministrazione ha costituito il Comitato Nomine e Remunerazione. Le regole di costituzione e di funzionamento del Comitato Nomine e Remunerazione sono contenute in apposito regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione di BPER. Il Comitato Nomine e Remunerazione può essere composto da un numero minimo di tre ad un numero massimo di cinque amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali dotati dei requisiti di indipendenza previsti dall’art.147-ter, comma 4 del TUF. Alla Data del Documento di Registrazione il Comitato Nomine e Remunerazione è composto da tre Consiglieri non esecutivi: Prof.ssa Elisabetta Gualandri (Presidente del Comitato e indipendente), Avv. Valeriana Maria Masperi (indipendente) e 133 Dott. Fioravante Montanari. Il Segretario nominato è il Dott. Gian Enrico Venturini, Vice Direttore Generale. Il Comitato Nomine e Remunerazione ha il compito di: (i) selezionare e proporre, in coordinamento con il Presidente del Consiglio di Amministrazione, al Consiglio medesimo, i candidati a componenti del Consiglio di Amministrazione; (ii) presentare pareri al Consiglio di Amministrazione in merito alla dimensione e alla composizione del Consiglio nonché alle figure professionali e manageriali, la cui presenza all’interno del Consiglio sia ritenuta opportuna; (iii) presentare al Consiglio di Amministrazione pareri, indicazioni e proposte in merito ai compensi da riconoscere agli Amministratori che ricoprono particolari cariche, nonché in merito ai compensi da riconoscere ai Consigli di Amministrazione delle società facenti parte del Gruppo. Il Comitato Nomine e Remunerazione svolge altresì i seguenti compiti: - in materia di nomine: (a) presentare pareri al Consiglio di Amministrazione in merito alle proposte di nomina degli esponenti della Direzione Generale; (b) presentare pareri al Consiglio di Amministrazione in merito alle proposte di designazione dei candidati alla carica di Amministratore, anche in caso di cooptazione, di Direttore Generale e di Vice Direttore Generale delle società facenti parte del Gruppo. - in materia di remunerazione: (a) presenta al Consiglio di Amministrazione pareri, indicazioni e proposte in merito ai compensi da riconoscere al Consiglio medesimo ed al Collegio Sindacale, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea, nonché in merito alla ripartizione tra gli Amministratori del compenso deliberato dall’Assemblea; (b) presenta al Consiglio di Amministrazione pareri, indicazioni e proposte in merito ai compensi da riconoscere agli Amministratori che ricoprono particolari cariche, nonché in merito ai compensi da riconoscere ai Consiglio di Amministrazione delle società facenti parte del Gruppo; (c) presenta al Consiglio di Amministrazione pareri, indicazioni e proposte in merito ai compensi da riconoscere ai componenti della Direzione Generale della Banca; (d) presenta al Consiglio di Amministrazione pareri, indicazioni e proposte in merito ai compensi da riconoscere ai responsabili delle funzioni di controllo interno di BPER; (e) presenta al Consiglio di Amministrazione pareri ed indicazioni in merito alla determinazione della remunerazione del restante “personale più rilevante” di BPER e del Gruppo, quale individuato ai sensi delle vigenti disposizioni emanate in materia dall’Autorità di Vigilanza; (f) verifica la coerenza delle decisioni del Consiglio di Amministrazione rispetto alle politiche di remunerazione approvate dall’Assemblea; (g) vigila direttamente, in stretto raccordo con il Collegio Sindacale, sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei responsabili delle funzioni di controllo interno; (h) presenta pareri, indicazioni e proposte al Consiglio di Amministrazione, anche avvalendosi delle informazioni ricevute dalle funzioni aziendali competenti, sul raggiungimento degli obiettivi di performance cui sono legati i piani di incentivazione e sull’accertamento delle altre condizioni poste per l’erogazione dei compensi; (i) fornisce al Consiglio di Amministrazione ogni supporto da quest’ultimo richiesto in materia di politiche di remunerazione e cura la preparazione della documentazione da sottoporre al Consiglio medesimo per le relative decisioni; (l) collabora con gli altri comitati interni al Consiglio di Amministrazione; (m) assicura il coinvolgimento delle funzioni aziendali competenti nel processo di elaborazione e controllo delle politiche e prassi di remunerazione; (n) fornisce agli organi sociali, compresa l’Assemblea, adeguato riscontro sull’attività da esso svolta. Comitato Controllo e Rischi Nel maggio 2009 il Consiglio di Amministrazione ha costituito al proprio interno il comitato per il controllo interno, successivamente denominato Comitato Controllo e Rischi. Il Comitato Controllo e Rischi è composto da un numero minimo di tre ad un numero massimo di cinque amministratori, con esclusione del Presidente del Consiglio di Amministrazione, dotati dei 134 requisiti di indipendenza previsti dall’art. 148, comma 3 del TUF. In alternativa il Comitato Controllo e Rischi può essere composto da Amministratori non esecutivi, purché in maggioranza indipendenti. Almeno un componente del Comitato Controllo e Rischi deve possedere un’adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi, da valutarsi da parte del Consiglio di Amministrazione al momento della nomina. Alla Data del Documento di Registrazione il Comitato Controllo e Rischi è composto da cinque membri (tutti non esecutivi, di cui quattro indipendenti): Ing. Giulio Cicognani (Presidente – indipendente), Avv. Antonio Angelo Arru, Prof.ssa Elisabetta Gualandri (indipendente), Prof. Giuseppe Lusignani (indipendente) e Avv. Valeriana Maria Masperi (indipendente). Il Consiglio di Amministrazione ha valutato che la Prof.ssa Elisabetta Gualandri e il Prof. Giuseppe Lusignani, siano in possesso di un’adeguata esperienza in materia contabile, finanziaria e di gestione dei rischi, anche in considerazione dell’attività accademica dagli stessi svolta in materie economico-finanziarie. Il Comitato Controllo e Rischi ha il compito di: (a) supportare, con un parere preventivo, il Consiglio di Amministrazione nella definizione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti all’Emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, nonché coerenti con gli obiettivi strategici individuati; (b) supportare con un parere preventivo il Consiglio di Amministrazione nelle valutazioni sull’adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell’Emittente e delle sue controllate e al profilo di rischio assunto, nonché sulla sua efficacia; (c) supportare con un parere preventivo il Consiglio di Amministrazione nella predisposizione della relazione sul governo societario, per la parte relativa alla descrizione delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e alla valutazione dell’adeguatezza complessiva dello stesso; (d) monitorare l’autonomia, l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza delle funzioni di controllo interno e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari; (e) esprimere un parere preventivo sulla nomina e revoca dei responsabili delle funzioni di controllo interno e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari; (f) esprimere un parere preventivo sulla proposta di pianificazione periodica dell’attività delle funzioni di controllo interno e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari; (g) esaminare il rapporto consuntivo periodico e le relazioni periodiche predisposte dalle funzioni di controllo interno e dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari; (h) esaminare le relazioni periodiche e le segnalazioni dell’Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. n. 231/2001; (i) formulare pareri sulle proposte di adeguamenti tecnico-organizzativi pervenute al Consiglio di Amministrazione dall’Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. n. 231/2001; (j) fermo quanto previsto al punto h), esaminare le relazioni di particolare rilevanza predisposte dalle funzioni di controllo interno e dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari; (k) esprimere pareri su specifici aspetti inerenti all’identificazione dei principali rischi aziendali; (l) valutare, unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari sentito il revisore legale e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità tra società del Gruppo ai fini della redazione del bilancio consolidato; (m) supportare con un preventivo parere il Consiglio di Amministrazione nella valutazione dei risultati esposti dal revisore legale nell’eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale, per quanto attinenti al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. 135 Per l’esercizio delle proprie funzioni, il Comitato Controllo e Rischi ha facoltà di accesso alle informazioni ed alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti. Comitato degli Amministratori Indipendenti In ottemperanza a quanto disposto dal Regolamento Parti Correlate, BPER, a partire dal 1 gennaio 2011 ha adottato la “Procedura ex art. 4 del Regolamento Consob n. 17221 per la gestione delle operazioni con Parti Correlate”. Successivamente, a seguito della pubblicazione della Circolare della Banca d’Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 – 9° aggiornamento del 12 dicembre 2011, “Nuove disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche” Titolo V – Capitolo 5, “Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati”, BPER, ha emanato le “Procedure ai sensi della Circolare di Banca d’Italia n. 263 – “Nuove Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche” in tema di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di Soggetti Collegati”. Tale documento e la “Procedura ex art. 4 del Regolamento Consob n. 17221 per la gestione delle operazioni con Parti Correlate” sono stati, da ultimo, abrogati e sostituiti dal “Regolamento di Gruppo del processo di gestione delle operazioni con parti correlate e con soggetti collegati”, emanato in data 13 novembre 2012 ed oggetto di revisione in data 12 novembre 2013 (il “Regolamento”). Il Regolamento in parola recepisce le specifiche misure previste sia dalla Consob con Regolamento n.17221/10 sia dalla Banca d’Italia con il 9° aggiornamento del 12 dicembre 2011, della Circolare n.263 del 2006. Al fine di adempiere alle suddette prescrizioni normative, il Consiglio di Amministrazione di BPER, con delibera del 13 novembre 2012, ha istituito il Comitato degli Amministratori Indipendenti, (già Comitato Parti Correlate, costituito in data 26 ottobre 2010 e operativo sino al 12 novembre 2012) composto da tre amministratori non esecutivi, di cui almeno uno individuato fra gli amministratori eletti dalle minoranze, se presenti, dotati dei requisiti di indipendenza ai sensi dell’art. 148, comma 3 del TUF. Alla Data del Documento di Registrazione il Comitato degli Amministratori Indipendenti di BPER risulta essere composto dai seguenti tre Consiglieri: Ing. Giulio Cicognani (Presidente – Indipendente); Cav. Lav. Dott.ssa Giuseppina Mengano Amarelli (Indipendente – Consigliere di Minoranza) e Avv. Daniela Petitto (Indipendente – Consigliere di Minoranza). Il Comitato degli Amministratori Indipendenti esprime, in presenza dei presupposti individuati dalle normative citate, un parere preventivo e motivato sull’interesse di BPER ad effettuare un’operazione conclusa con una parte correlata e/o un soggetto collegato, nonché sulla convenienza economica e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni da applicarsi, ovvero assume le informative di cui è destinatario. Quanto sopra altresì nel rispetto delle modalità e dei termini previsti dalle normative di riferimento, dalle regole di funzionamento del Comitato ed in ossequio al Regolamento di Gruppo di gestione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati adottato dal Consiglio di Amministrazione previo parere del Comitato degli Amministratori Indipendenti e del Collegio Sindacale di BPER. Comitato per le Strategie Nel gennaio 2012, il Consiglio di Amministrazione ha costituito il Comitato per le Strategie. Il Comitato per le Strategie è composto da cinque amministratori nominati dal Consiglio di Amministrazione, tra i quali il Presidente del Consiglio medesimo e, ove nominato, l’Amministratore Delegato. Alla Data del Documento di Registrazione il Comitato per le Strategie risulta composto dai seguenti cinque Consiglieri: Prof. Giuseppe Lusignani (Presidente – indipendente), Rag. Giosuè Boldrini (Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione), Rag. Ettore Caselli (Presidente del Consiglio di Amministrazione), Dott. Alberto Marri (Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione), Dott. Luigi Odorici (Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione) e Dott. 136 Alessandro Vandelli (Amministratore Delegato). Il Segretario nominato è il Dott. Gian Enrico Venturini, Vice Direttore Generale. Il Comitato per le Strategie coadiuva il Consiglio di Amministrazione e – quando ne sia richiesto – l’Amministratore Delegato, ove nominato, svolgendo le seguenti funzioni istruttorie, consultive e propositive: (a) elabora e sottopone al Consiglio di Amministrazione pareri e proposte in merito agli indirizzi generali, programmatici e strategici di BPER e del Gruppo; (b) elabora e sottopone al Consiglio di Amministrazione pareri e proposte in merito alle operazioni strategiche e, in particolare, al riguardo di (i) operazioni sul capitale sociale, emissione di obbligazioni convertibili o cum warrant, fusioni, scissioni e altre modifiche statutarie; (ii) stipulazione di accordi commerciali, di collaborazione, di joint venture e parasociali di natura strategica, comprese le aggregazioni o le alleanze con altri enti o gruppi nazionali o internazionali; (iii) acquisti o cessioni da parte della Società e delle società controllate di partecipazioni di controllo in società, quando il valore dell’operazione sia superiore unitariamente ad Euro 5 milioni; (iv) acquisti o cessioni da parte dell’Emittente e delle società controllate di aziende, di rami d’azienda, di beni e rapporti giuridici individuabili in blocco, anche ai sensi dell’art. 58 del TUB, quando il valore dell’operazione sia superiore unitariamente ad Euro 5 milioni; (c) supporta il Consiglio di Amministrazione e, ove nominato, l’Amministratore Delegato relativamente alle proposte aventi ad oggetto i piani industriali, i piani finanziari e i budget di BPER e del Gruppo; (d) supporta il Consiglio di Amministrazione nella determinazione attuale e prospettica del capitale interno complessivo e del capitale complessivo, in coerenza con i piani pluriennali e i budget annuali, ai fini della verifica dell’adeguatezza patrimoniale a livello di Gruppo; (e) supporta il Consiglio di Amministrazione e, ove nominato, l’Amministratore Delegato relativamente alle altre questioni che gli vengano sottoposte. Collegio dei Probiviri Ai sensi dell’art. 46 dello Statuto Sociale, l’Assemblea nomina tra i soci, sulla base delle candidature dagli stessi presentate, cinque Probiviri effettivi e tre supplenti. Alla Data del Documento di Registrazione il Collegio dei Probiviri risulta composto dai seguenti Soci: Dott.ssa Miranda Corradi (Presidente – membro effettivo), Avv. Federico Ferrari Amorotti (membro effettivo), Dott. Roberto Bernardi (membro effettivo), Avv. Vittorio Rossi (membro effettivo), Avv. Massimo Turchi (membro effettivo), Avv. Pier Luigi Cerutti (membro supplente), Dott. Philip Bergamini (membro supplente). I Probiviri durano in carica tre anni, sono rieleggibili e prestano il loro ufficio gratuitamente. Il Collegio dei Probiviri elegge nel suo seno un Presidente che provvede alle convocazioni del Collegio e ne dirige i lavori. I supplenti sostituiscono in ordine di età, sino alla scadenza del mandato, i membri effettivi che vengano a mancare. Il Collegio dei Probiviri, integrato con un rappresentante dell’aspirante socio, si esprime entro 30 giorni (i) nei casi di diniego all’ammissione a socio, qualora sia presentata istanza di revisione della delibera nei termini e con le formalità di legge, nonché (ii) nei casi di esclusione, da notificarsi al socio escluso con lettera raccomandata, salva la possibilità del socio escluso di proporre opposizione avanti il Tribunale a sensi di legge. Il Collegio dei Probiviri regola lo svolgimento del giudizio nel modo che ritiene opportuno; le decisioni sono deliberate a maggioranza di voti e, in caso di parità, prevale il voto del Presidente. 137 Poteri conferiti all’Amministratore Delegato L’art. 41 dello Statuto Sociale prevede che il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle disposizioni statutarie e di legge, possa delegare proprie attribuzioni, senza pregiudizio per il potere di proposta di ciascun Consigliere, all’Amministratore Delegato e al Comitato Esecutivo, determinandone i relativi limiti di delega. In materia di erogazione del credito e di gestione corrente, poteri deliberativi possono essere altresì delegati, con determinazione dei limiti della delega, oltre che all’Amministratore Delegato, ad Amministratori, al Direttore Generale e ad altri componenti la Direzione Generale, nonché – entro prefissati limiti di importo, graduati in relazione alle funzioni esplicate ed al grado ricoperto – a dipendenti investiti di particolari funzioni ed ai preposti alle dipendenze. Nei casi d’urgenza, il Presidente del Consiglio di Amministrazione e l’Amministratore Delegato possono prendere, su proposta del Direttore Generale e nel rispetto di specifici limiti di delega, determinazioni in materia di erogazione del credito. Si richiama anche la designazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, dell’Amministratore, non esecutivo ed indipendente, Ing. Giulio Cicognani quale consigliere incaricato di fornire riscontro, per conto di BPER, alle eventuali istanze delle associazioni di Soci. Con delibera del 15 aprile 2014 il Consiglio di Amministrazione ha nominato, con decorrenza 16 aprile 2014, il Dott. Alessandro Vandelli Amministratore Delegato, ai sensi dell’art. 35 dello Statuto Sociale e gli ha conferito deleghe coerenti al ruolo stabilite dal Consiglio di Amministrazione. Di seguito si elencano le principali deleghe conferite all’Amministratore Delegato: - formulare le proposte sugli indirizzi strategici, ed i piani pluriennali e di budget annuali di BPER e delle società del Gruppo, da sottoporre al voto del Consiglio di Amministrazione; - sottoporre al vaglio del Consiglio di Amministrazione le determinazioni riguardanti l’assetto organizzativo generale di BPER; - sovrintendere alle attività preliminari di formazione delle situazioni infrannuali e dei bilanci di BPER e delle sue controllate di Gruppo; - coordinare le attività proprie di BPER e delle sue controllate di Gruppo, formulando indirizzi e direttive alle loro Direzioni Generali, al fine di assicurare che il funzionamento delle società sia conforme alle delibere degli Organi amministrativi e che l’attività delle società controllate sia coerente con le strategie delineate da BPER, quale Capogruppo; verificare con sistematica periodicità l’andamento dei “piani” e dei progetti deliberati dal Consiglio di Amministrazione, anche di tipo strategico, nonché del rispetto dei budget, definiti dalle società del “gruppo”, elaborati dalle singole controllate di Gruppo; - assicurare l’applicazione delle regole di corporate governance del Gruppo; - assicurare l’esecuzione delle delibere del Consiglio di Amministrazione; - deliberare, in casi di urgenza, affidamenti di qualsiasi tipo purché il loro importo sia minore o uguale al 5% del Patrimonio Sociale; - deliberare, in condizioni di non urgenza affidamenti, come previsti nel tempo per tempo vigente Regolamento di Gruppo del processo di definizione degli organi deliberanti competenti all’erogazione del credito; - autorizzare l’acquisto – la sottoscrizione – la dismissione, nel limite di Euro 5 milioni, di partecipazioni che non comportino una modifica nel perimetro di Gruppo; 138 - disporre, relativamente alla gestione della tesoreria e della finanza di gruppo, investimenti e disinvestimenti in titoli obbligazionari ed azionari nei limiti stabiliti dalla normativa interna tempo per tempo vigente; - autorizzare l’assunzione di spese nel limite fissato dal sistema delle deleghe; - autorizzare affittanze attive e passive relative ad immobili nei limiti stabiliti; - autorizzare nei limiti stabiliti dal sistema delle deleghe, passaggi a perdite. L’Amministratore Delegato, Dott. Alessandro Vandelli, è il principale responsabile della gestione dell’impresa e, onde non determinare situazioni suscettibili di generare potenziali conflitti di interesse, non ricopre la carica di Consigliere in emittenti non appartenenti al Gruppo BPER in cui un membro del Consiglio di Amministrazione di BPER ricopra la carica di Chief Executive Officer. Presidente e Vice Presidenti del Consiglio di Amministrazione Ai sensi dell’art. 35 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione elegge nel suo seno, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, il Presidente e da uno a tre Vice Presidenti, che restano in carica fino alla scadenza del loro mandato di Consiglieri. Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 24 aprile 2012, ha nominato quale Presidente del Consiglio di Amministrazione il Rag. Ettore Caselli. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione svolge le funzioni assegnategli dalla legge, promuovendo la funzionalità del governo della Società nonché l’effettivo ed equilibrato funzionamento e bilanciamento dei poteri tra i diversi organi e ponendosi quale interlocutore del Collegio Sindacale, dei responsabili delle funzioni interne di controllo e dei comitati interni. Il Presidente non ha ricevuto deleghe gestionali; ha la rappresentanza della Società nei confronti dei terzi ed in giudizio, sia in sede giurisdizionale che amministrativa, compresi i giudizi di cassazione e revocazione, nonché la firma sociale libera. Il Consiglio di Amministrazione ha nominato quali Vice Presidenti del Consiglio di Amministrazione il Dott. Alberto Marri, il Rag. Giosuè Boldrini e il Dott. Luigi Odorici rispettivamente nelle sedute del 15 aprile 2014, 23 aprile 2013 e 16 aprile 2014. I Vice Presidenti, in ordine di anzianità di carica, sostituiscono il Presidente in ogni attribuzione, nei casi di sua assenza od impedimento. *** Nessuno dei membri del Consiglio di Amministrazione ha rapporti di parentela con gli altri membri del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente, con i componenti del Collegio Sindacale o con i componenti della Direzione Generale dell’Emittente. La seguente tabella indica le società di capitali o di persone in cui i componenti del Consiglio di Amministrazione siano o siano stati negli ultimi cinque anni membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza, ovvero soci, alla Data del Documento di Registrazione. 139 cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Ettore Caselli Banca Popolare del Mezzogiorno S.p.A. Gruppo BPER - Vice Presidente C.d.A. Banca della Campania S.p.A. - Gruppo BPER - Consigliere Presidente C.d.A. ICBPI S.p.A. - Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane - Vice Presidente C.d.A. Banca Popolare di Aprilia S.p.A. - Gruppo BPER - Consigliere ABI - Associazione Bancaria Italiana Consigliere Banca Popolare di Lanciano e Sulmona S.p.A. - Gruppo BPER - Vice Presidente C.d.A. BPER (Europe) International S.A. - Gruppo BPER - Presidente C.d.A. Banca CRV S.p.A. - Gruppo BPER - Vice Presidente C.d.A. Nome e Cognome Carica Società Cooperativa fra le Banche Popolari Luigi Luzzatti S.r.l. - Consigliere Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Alberto Marri Banca della Campania S.p.A. - Gruppo BPER - ECO Energie S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE Consigliere Liquidatore Vice Presidente C.d.A. Banco di Sardegna S.p.A. - Gruppo BPER Consigliere ECO Energie S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE Presidente C.d.A. Finenergie S.r.l. - Amministratore Unico Fingas S.r.l. - Amministratore Unico Galilei Immobiliare S.r.l. - Consigliere Casa Bergomi S.r.l. - Presidente C.d.A. Palazzo Foresti S.r.l. - Amministratore Unico HERA Comm S.r.l. - Consigliere Palazzo Trecchi S.r.l. - Amministratore Unico HERA S.p.A. - Consigliere Immobiliare Marri di Marri Mario & C. S.a.S. Socio Accomandante NADIA S.p.A. - Gruppo BPER - Consigliere Fingas S.r.l. - Presidente e Amministratore Delegato e Socio TO LIFE S.p.A. - Servizi per la sanità - IN LIQUIDAZIONE - Consigliere Palazzo Canalgrande S.S. - Socio Amministratore Consorzio produttori Antiche Acetaie - Socio 140 Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Giosuè Boldrini Banco di Sardegna S.p.A. - Gruppo BPER - G.S.G.R. S.r.l. - Sindaco effettivo Consigliere Vice Presidente C.d.A. Casa di cura Villa Maria S.p.A. - Consigliere Cassa di Risparmio di Forlì e della Romagna S.p.A. - Consigliere Marr S.p.A. - Consigliere Congress S.r.l. Unipersonale - Presidente e Consigliere IN.COM. S.r.l.. - Socio M.G. Consulting - Media Gestum Consulting - S.r.l. - Socio SE.AM. Servizi Amministrativi - S.r.l. - Socio SECAM S.r.L. - Socio Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Luigi Odorici Banco di Sardegna S.p.A. - Gruppo BPER - Unione Fiduciaria S.p.A. - Vice Presidente Vice Presidente Vice Presidente BPER Services S.c.pa. - Gruppo BPER Presidente C.d.A. FITD - Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi - Consigliere ABI - Associazione Bancaria Italiana Consigliere e Membro Comitato Esecutivo PROMO S.c.r.l. - Società per la promozione dell'economia modenese - Consigliere Camera di Commercio di Modena Consigliere ABF Factoring S.p.A. - Gruppo BPER Consigliere Metelliana S.p.A. - Gruppo BPER Consigliere Banca CRV S.p.A. - Gruppo BPER Consigliere Meliorbanca S.p.A. - Gruppo BPER Consigliere Carispaq S.p.A. - Gruppo BPER Consigliere Dexia Crediop S.p.A. - Consigliere 141 Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Alessandro Vandelli BPER Services S.c.p.a. - Gruppo BPER Consigliere Alba Leasing S.p.A. - Consigliere Amministratore Delegato Unione Fiduciaria S.p.A. - Vice Presidente C.d.A. FITD - Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi - Consigliere ARCA SGR S.p.A. - Vice Presidente C.d.A. ABI - Associazione Bancaria Italiana Consigliere e Membro Comitato Esecutivo Meliorbanca S.p.A. - Consigliere EM.RO. Popolare S.p.A. - Consigliere Metelliana - S.p.A. - Consigliere Banca della Campania S.p.A. - Consigliere Banco di Sardegna S.p.A. - Direttore generale IMCO S.p.A. - Consigliere PRO MAC S.p.A. - Consigliere Nome e Cognome Carica Antonio Angelo Arru Consigliere cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Banco di Sardegna S.p.A. - Gruppo BPER - Teatro Lirico di Cagliari - Fondazione - Presidente C.d.A. Consigliere Fondazione Banco di Sardegna Presidente C.d.A. Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (denominata anche CDP S.p.A.) - Sindaco effettivo Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Mara Bernardini Atriké S.p.A. - Presidente C.d.A. Acantho S.p.A. - Consigliere Consigliere HERA COMM S.r.l. - Consigliere Uniflotte S.r.l. - Consigliere HERA S.p.A. - Consigliere WAY S.A.S. di Mara Bernanrdini & C. Amministratore Unico e Socio Accomandatario Farmacie Comunali di Modena S.p.A. - Socio 142 Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Giulio Cicognani Cavanna S.p.A. - Consigliere Montecatone Rehabilitation Institute S.p.A. Consigliere Consigliere Kale Italia S.r.l. - Vice Presidente C.d.A. Raytec Vision S.p.A. - Consigliere SACMI Packaging S.p.A. - Amministratore Delegato e Presidente C.d.A. Belpiano Immobiliare S.r.l. [in Liquidazione] Consigliere F B R - ELPO - S.p.A. - Presidente C.d.A. Gram Equipment Italia S.r.l. - Presidente C.d.A. Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni Cristina Crotti Assindustria Servizi S.p.A. - Consigliere Consigliere Caraverde Energia S.r.l. - Consigliere Enercom S.r.l. - Amministratore Unico GEI S.p.A. - Presidente C.d.A. GAS 2000 S.p.A. - Amministratore Unico ICE Informatizzazione Commercio Energia S.r.l. - Presidente C.d.A. M&P ENERGY S.r.l. - Amministratore Unico Omnia Servizi S.r.l - Presidente C.d.A. Pide Ingegneria S.r.l. - Consigliere Tennis Sport S.r.l. - Presidente C.d.A. Gas 2000 S.p.A. - Socio S.I. F.I.C. S.P.A. - Socio Tennis Sport S.r.l - Socio 143 cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Banca Popolare di Crema S.p.A. Consigliere cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni Pietro Ferrari GRID Modena S.r.l. - Consigliere Banca Popolare di Verona S. Geminiano e S. Prospero S.p.A. Consigliere Consigliere Ing. Ferrari S.p.A. - Presidente e Amministratore Delegato San Paolo S.a.S. di Ferrari Pietro e C. - Socio Accomandatario Nuova Didactica S.c.ar.l. - Consigliere Ghirlandina solare S.r.l. - Presidente C.d.A. S.A.I.M.O. S.p.A. - Consigliere Future Group S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE - Vice Presidente C.d.A. e Amministratore Delegato Sesamo S.p.A. - Consigliere HERA Modena S.r.l. - Consigliere T.I.E. (Trasporti Intermodali Emilia) S.r.l. - Presidente C.d.A. Confindustria Modena - Presidente del Consiglio Direttivo UIMServizi S.r.l. - Presidente C.d.A. Soocietà Modenese per esposizioni fiere e corse di cavalli S.r.l. - Socio Ing. Ferrari S.p.A. - Socio Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni Elisabetta Gualandri IGD - Immobiliare Grande Distribuzione Consigliere Consigliere DATARIVER S.r.l. - Consigliere Società impianti di risalita Sestola S.p.A. S.I.R.S. S.p.A. - IN LIQUIDAZIONE - Socio 144 cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Banca d'Italia - Sindaco ef fettivo Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni Giovam paolo Lucifero Agricola Crotonese S.r.l. - Presidente C.d.A. Consigliere Gipielle S.r.l. - Amministratore Unico cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Consorzio per lo sviluppo marino e montano della Calabria - Consigliere Emmepi Assicurazioni S.r.l Amministratore Unico GPN International Boats Charter S.r.l. Amministratore Unico Lucifero & Zurlo S.r.l. - Consigliere Mezzaricotta SNC di Giovampaolo Lucifero & C. - Socio Amministratore Società Agricola Ceraso SNC - Socio Amministratore Società Agricola Volta della Torre - Socio Gipielle S.r.l. - Socio Copanello S.rl. - Socio Edilabor S.r.l. - Socio Editoriale Crotonese S.r.l. - Socio Emmepi Assicurazioni S.r.l. - Socio Energia & Servizi S.r.l. - Socio Lucifero & Zurlo S.r.l. - Socio Società Agricola Mirko Solare S.r.l. - Socio S.G.I. S.r.l. - Socio Virginia S.r.l. - Socio Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Giuseppe Lusignani Marr S.p.A. - Consigliere Unipol S.g.r. - Consigliere Consigliere Optima SIM S.p.A. - Gruppo BPER - Vice Presidente C.d.A. Prometeia Advisor Sim S.p.A. - Presidente C.d.A. Prometeia S.p.A. - Vice Presidente C.d.A. VER Management S.S. - Socio Ver Capital S.g.r.p.a. - Presidente C.d.A. Egeria S.r.l. - Presidente C.d.A. e Socio Lusi Transport S.r.l. - Socio Prometeia S.p.A. - Socio 145 Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Valeriana Maria Masperi CAPIT Soc. Coop. - Socio Guidarello S.Coop. a r.l. - Consigliere Consigliere ECO S.r.l. - Socio cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Giuseppina Mengano in Amarelli TECNESUD - Consorzio tecnologico del Sud con attività esterna - Presidente C.d.A. Azienda Napoletana mobilità S.p.A. ANM S.p.A. con socio unico - Consigliere Consigliere Azienda Napoletana mobilità S.p.A. ANM S.p.A. con socio unico - Presidente del Comitato di Controllo del modello organizzativo ex D. Lgs. 231/2001 Nome e Cognome Carica TCI (Touring Club Italiano) - Componente del Consiglio direttivo nazionale UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) Membro del Comitato tecnico scientifico nazionale Amarelli Fabbrica di Liquirizia di Fortunato Amarelli & C. S.a.S. - Socio Accomandante Aurora S.r.l. - Consigliere Università Orientale di Napoli - Consigliere 146 Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Fioravante Montanari Eridania Sadam S.p.A. - Consigliere Gazzotti S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Consigliere Finsolar S.r.l. - Amministratore Unico S.I.E.C.I. Sistemi Informatici Edilizia Civile Industriale S.r.l. - Presidente C.d.A. Italiana Tabacchi S.r.l. - Vice Presidente C.d.A. International Maccaferri Gabions Holding Company S.p.A. - Consigliere M Project S.r.l. - Consigliere Immobiliare ROMA-SUD S.r.l. Unipersonale Presidente C.d.A. Manifatture Sigaro Toscano S.p.A. - M.S.T. S.p.A - Consigliere Nimax S.p.A. - Consigliere Pietrafitta FV S.r.l. - Amministratore Unico SECI Società Esercizi Commerciali Industriali S.p.A. - Vice Presidente C.d.A. SECI Energia S.p.A. - Vice Presidente C.d.A. SECI Real Estate S.p.A. - Consigliere Sicilia Solare S.r.l. - Amministratore Unico Nuova Center S.r.l. - Presidente Collegio Sindacale Banca di Sassari S.p.A. - Gruppo BPER Consigliere S.I.E.C.I. Sistemi Informatici Edilizia Civile Industriale S.r.l. - Consigliere Costruzioni Appennino S.r.l. - Socio I Boschi di Camugnano S.r.l. - Socio Il Colle S.r.l. - Socio Immobiliare Colle del Sole S.r.l. - Socio Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Daniela Petitto Conceria New -Line - S.r.l. - Curatore fallimentare Drink Italia S.a.S.di Costanza Ciro Curatore fallimentare Consigliere I.B.I. General Food S.r.l. - Curatore fallimentare Impresa Trasporti con Autobus "I.TR.A." S.r.l. - Socio 147 Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Deanna Rossi Banco di Sardegna S.p.A. - Gruppo BPER - Grim S.p.A. - Amministratore Unico Consigliere Consigliere Fingreg S.p.A. - Presidente e Amministratore Delegato e Socio Rossi S.p.A. - Consigliere Grim S.p.A. - Presidente e Amministratore Delegato e Socio Effepi S.p.A. in liquidazione - Consigliere Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Angelo Tantazzi Prometeia S.p.A. - Presidente C.d.A. Borsa Italiana S.p.A. - Presidente C.d.A. Consigliere Società Editrice Il Mulino S.p.A. - Vice Presidente C.d.A. Cassa di compensazione e garanzia S.p.A. con unico socio - Presidente C.d.A. Coesia S.p.A. - Consigliere Mittel generale investimenti S.p.A. Consigliere Mittel Real Estate SGR S.p.A. - Consigliere Monte titoli S.p.A - Presidente C.d.A. Promedi S.r.l. - Consigliere Advanced Capital SGR S.p.A. - Consigliere MUS-E Bologna Onlus - Presidente C.d.A. London Stock Exchange Group plc - Vice Presidente C.d.A. Acquario S.p.A. - Socio Edifin S.p.A. - Socio e Presidente C.d.A. Prometeia S.p.A. - Socio Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei membri del Consiglio di Amministrazione ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode o bancarotta né è stato associato nell’ambito dell’assolvimento dei propri incarichi a procedure di bancarotta, amministrazione controllata o liquidazione non volontaria né, infine, è stato soggetto a incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) o di interdizioni da parte di un tribunale dalla carica di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell’Emittente o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente, fatta eccezione per quanto di seguito indicato. Il Dott. Alessandro Vandelli, quale componente del Consiglio di Amministrazione di Banca della Campania per il periodo dal 30 marzo 2009 al 22 aprile 2011, ha ricevuto da Banca d’Italia, con provvedimento pubblicato sul Bollettino di Vigilanza in data 14 dicembre 2012, una sanzione amministrativa pari a Euro 8.000 per carenze nell’organizzazione e nei controlli interni con riguardo al governo dei rischi di credito e di conformità (art. 53, comma 1, lett. b) e d), del TUB; Tit. IV, cap. 11, Istr. Vig. banche – Circ. 229/99; Tit. I, cap. 1, parte quarta, Nuove disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche – Circ. 263/06; Disposizioni di Vigilanza del 4 marzo 2008 in materia di organizzazione e governo societario delle banche). 148 Il Dott. Alessandro Vandelli, quale Direttore Generale del Banco di Sardegna per il periodo dal 14 aprile 2011 al 31 agosto 2012, ha altresì ricevuto da Banca d’Italia, con provvedimento pubblicato sul Bollettino di Vigilanza in data 12 giugno 2013, una sanzione amministrativa pari ad Euro 6.000 per carenze nella gestione dei rischi operativi (art. 53, comma 1, lett. b) e d), TUB; Tit. IV, cap. 11 Istr. di Vig. per le banche – Circ. 229/99; Tit. I, cap. 1, parte quarta, Nuove disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche – Circ. 263/06; Disposizioni di Vigilanza del 4 marzo 2008 in materia di organizzazione e governo societario delle banche). 9.1.2 Direzione Generale Ai sensi dell’art. 48 dello Statuto, la Direzione Generale è composta dal Direttore Generale e da uno o più Vice Direttori Generali. Essi debbono possedere i requisiti di onorabilità, di professionalità e di indipendenza previsti dalla legge. Le deliberazioni concernenti la nomina dei componenti la Direzione Generale sono assunte dal Consiglio di Amministrazione a maggioranza assoluta dei suoi membri in carica. Il Direttore Generale è anche il Capo del personale. Egli provvede alle assunzioni di personale, previa selezione dei candidati, nei limiti stabiliti dai preventivi annuali. Formula proposte di promozione e di licenziamento; dispone provvedimenti disciplinari e può sospendere provvisoriamente qualunque dipendente, riferendone all’Amministratore Delegato, se nominato, per l’assunzione delle relative determinazioni finali. Sono di esclusiva competenza del Consiglio di Amministrazione le decisioni che riguardino i dipendenti con qualifica di dirigente. Il Direttore Generale prende parte alle adunanze del Consiglio di Amministrazione, nonché a quelle dei comitati e delle commissioni eventualmente costituiti. Coadiuvato dagli altri componenti della Direzione Generale, egli dà esecuzione alle deliberazioni del Consiglio, del Comitato Esecutivo, nonché alle disposizioni dell’Amministratore Delegato; sovrintende al funzionamento della Banca, allo svolgimento delle operazioni e dei servizi secondo le direttive del Consiglio e le istruzioni date dall’Amministratore Delegato. In caso di assenza od impedimento il Direttore Generale è sostituito, in tutte le facoltà e funzioni che gli sono attribuite, da uno o più componenti della Direzione Generale designati dal Consiglio di Amministrazione e, in caso di assenza o di impedimento anche di questi ultimi, da un dirigente designato anch’egli dal Consiglio. L’attuale Direttore Generale è in carica dal 1 gennaio 2013; i tre Vice Direttori Generali, Dott. Eugenio Garavini, Dott. Pierpio Cerfogli e Dott. Gian Enrico Venturini, sono in carica, dal 1 novembre 2011, il primo, e dal 1° aprile 2014, i secondi. La seguente tabella riporta le informazioni concernenti i membri della Direzione Generale dell’Emittente alla Data del Documento di Registrazione. Nome e Cognome Funzione Luogo e data di nascita Data decorrenza incarico Rag. Fabrizio Togni Direttore Generale Castellarano (RE), 26/2/1957 1/1/2013 Dott. Eugenio Garavini Vice Direttore Generale Vicario Modena (MO), 23/11/1958 1/11/2011 Dott. Perpio Cerfogli Vice Direttore Generale Modena (MO), 20/8/1962 1/4/2014 Dott. Gian Enrico Venturini Vice Direttore Generale Forlimpopoli (FC), 7/11/1957 1/4/2014 Si riporta di seguito un sintetico curriculum vitae dei membri della Direzione Generale, dal quale emergono la competenza e l’esperienza maturate in materia di gestione aziendale. 149 Togni Rag. Fabrizio – dipendente della Banca popolare di Modena dal settembre 1976. Ha sviluppato la sua carriera diventando Direttore Agenzia 1 di Reggio Emilia, Direttore Sede di Verona, Direttore Agenzia 3 Modena e, quindi, Settorista Commerciale BPER con responsabilità nell’Area Carpi. Vice Direttore Generale della Banca Popolare di Salerno (poi confluita in Banca della Campania) nel 19992000 e quindi Direttore Generale fino a gennaio 2002. Responsabile della Direzione Crediti del Banco di Sardegna nel 2002, quindi da gennaio 2003 ad aprile 2004 dell’Area Affari della medesima Banca. Vice Direttore Generale della Banca di Sassari da maggio 2004 e successivamente Direttore Generale della stessa fino a marzo 2008. E’ stato Consigliere di Amministrazione di Sardaleasing S.p.A. e di Presticinque S.p.A.. Direttore Generale di Banca CRV Cassa di Risparmio di Vignola S.p.A. dal 1° aprile 2008 al 31 luglio 2010. Direttore Generale di Banca Popolare di Ravenna dal 1° agosto 2010 al 31 dicembre 2011. Vice Direttore Generale di Banca popolare dell’Emilia Romagna dal 1° gennaio 2012, dal 1° gennaio 2013 ricopre il ruolo di Direttore Generale. Tra le altre cariche ricoperte attualmente si richiamano: Presidente del Consiglio di Amministrazione di BPER Trust Company S.p.A.; Consigliere di Banca Popolare di Ravenna S.p.A., di BPER Services S.c.pa. e di Banco di Sardegna S.p.A.. Garavini Dott. Eugenio – laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Modena (1982). Dipendente della Banca Popolare di Modena dal febbraio 1978. Dal novembre 1982 al novembre 1984 è in aspettativa per Servizio Civile in progetti di Cooperazione internazionale del Ministero Affari Esteri in Repubblica Centroafricana. Dal dicembre 1984 riprende il servizio con incarichi di responsabilità in diverse unità operative nella rete commerciale della Banca. Dal luglio 1995 al giugno 1997 è responsabile dell’Area Affari presso la Banca Popolare del Materano nella fase di ingresso di questa Banca nel Gruppo BPER. Dal luglio 1997 al gennaio 2000, rientra nella Capogruppo prima alla Direzione Commerciale con il ruolo di Settorista, quindi alla Direzione del Personale con la Responsabilità del Servizio Risorse Umane. Dal febbraio 2000 al settembre 2003, è Vice Direttore Generale della Banca popolare del Materano e contestualmente, negli anni 2001 e 2002, consigliere di amministrazione della Ritrimat S.p.A.. Dall’ottobre 2003 al settembre 2004 è Responsabile del progetto Divisione Consumer presso la Banca di Sassari, dall'ottobre 2004 al dicembre 2007, Direttore Generale di Eurobanca del Trentino S.p.A. Nominato Direttore centrale, dal gennaio 2008 al dicembre 2010 Responsabile della Direzione Operations in BPER. Da gennaio 2011 è Direttore centrale responsabile Direzione Strategie e Gestione del Gruppo BPER e dal 10 novembre 2011 è nominato Vice Direttore Generale della Banca popolare dell’Emilia Romagna. Da aprile 2011 a dicembre 2012 è membro del Consiglio di Amministrazione di Banca della Campania S.p.A. È stato membro del Comitato per gli affari sindacali e del lavoro di ABI. Tra le cariche attualmente ricoperte si richiamano: Consigliere di BPER Services S.c.pa., di Banca di Sassari S.p.A., di Nadia S.p.A., di Tholos S.p.A. e di Modena Terminal S.r.l., società del Gruppo BPER. Cariche esterne al Gruppo BPER: membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo e Presidente del Comitato per il controllo interno di ICBPI. Cerfogli Dott. Perpio – laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Modena. Assunto nel settembre 1981 presso la Banca Popolare di Modena. È stato Consigliere di Amministrazione di LINEA S.p.A. (aprile 2001 - marzo 2004), di C.A.T. Progetto Impresa Modena società consortile a r.l. (dicembre 2001 - gennaio 2010), di B&A Broker S.p.A. (febbraio 2004 maggio 2012), di Key Client Card and Solution S.p.A. fino a quando è stata fusa in CartaSì S.p.A. (ottobre 2007 - dicembre 2012), di Cassa di Risparmio di Bra S.p.A. (maggio 2008 - maggio 2012), di Cassa di Risparmio di Savigliano S.p.A. (aprile 2009 - gennaio 2013), di Arca Vita S.p.A. (aprile 2009 - maggio 2012), di Meliorbanca Private S.p.A. (settembre 2009 - febbraio 2011), di Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila S.p.A. (aprile 2011 - febbraio 2013), di Banca di Sassari S.p.A. (aprile 2012 - gennaio 2013). In BPER ha ricoperto, da settembre 2004, il ruolo di Direttore Commerciale, da aprile 2008 Vice Direttore Centrale, poi da aprile 2010 Direttore Centrale e, da 150 dicembre 2012, Direttore Commerciale di Gruppo del Gruppo Banca popolare dell’Emilia Romagna. Da gennaio 2013 è stato prima Vice Direttore Generale Vicario, poi Direttore Generale di Banca della Campania S.p.A. sino a marzo 2014. Dal 1° Aprile 2014 è Vice Direttore Generale di BPER. Da gennaio 2012 è componente del Comitato Tecnico Banche e Mercati in ABI. Attualmente è componente del Consiglio di Amministrazione di CartaSì S.p.A. e di Emil-Ro Factor S.p.A. Venturini Dott. Gian Enrico – laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bologna. Assunto da Banca Popolare di Cesena dopo un breve periodo di pratica presso studi legali, è divenuto procuratore di detta Banca con sovrintendenza del settore legale. Trasferitosi a Modena nel 1996, dopo che Popolare Cesena era stata incorporata da Banca Popolare dell’Emilia, divenuta Banca popolare dell’Emilia Romagna, ha assunto ruoli di crescente responsabilità: dapprima responsabile dell’Ufficio Consulenza Legale, poi del Servizio Segreteria di Direzione Generale e quindi, dal gennaio 2009, della Direzione Affari Generali. Da novembre 2010 è divenuto Segretario Generale e Segretario del Consiglio di Amministrazione ex art. 35 del vigente Statuto sociale. Dal 1° aprile 2014 è Vice Direttore Generale di BPER. Rappresenta la Banca ed il Gruppo in ABI, nel Comitato Tecnico Banche e Quadro Normativo. È Consigliere di Atrikè S.p.A.. Cariche nel del Gruppo BPER: Vice Presidente di BPER (Europe) International S.A.; Consigliere di Banca della Campania S.p.A., Modena Terminal S.r.l., Mutina S.r.l., Nadia S.p.A., Nettuno Gestione Crediti e EM.RO. Finance Ireland Limited. Nessuno dei membri della Direzione Generale della Società ha rapporti di parentela con gli altri componenti della Direzione Generale, né con i membri del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente o con i componenti del Collegio Sindacale della Società. La seguente tabella indica le società di capitali o di persone in cui i componenti della Direzione Generale siano o siano stati negli ultimi cinque anni membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza, ovvero soci, alla Data del Documento di Registrazione. 151 Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Fabrizio Togni Banca Popolare di Ravenna - Gruppo BPER - Consigliere Co.Ba.Po. (Consorzio Banche Popolari) Presidente C.d.A. Direttore Generale Banco di Sardegna S.p.A. - Gruppo BPER - Banca Popolare di Ravenna - Gruppo Consigliere BPER - Direttore Generale BPER Trust Company S.p.A. - Gruppo BPER - Presidente C.d.A. Consorzio Pattichiari - Consigliere BPER Services S.c.p.a. - Gruppo BPER Consigliere Banca CRV - Gruppo BPER - Direttore Generale cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Eugenio Garavini BPER Services S.c.p.a. - Gruppo BPER Consigliere Consorzio PattiChiari - Membro Consiglio Direttivo Vice Direttore Generale Banca di Sassari S.p.A. - Gruppo BPER Consigliere Banca della Campania S.p.A. - Gruppo BPER Consigliere Nadia S.p.A. - Gruppo BPER - Consigliere Banca Popolare di Lanciano e Sulmona Gruppo BPER - Consigliere Tholos S.p.A. - Gruppo BPER - Consigliere Carispaq S.p.A. - Gruppo BPER - Consigliere Modena Terminal S.r.l. - Gruppo BPER Consigliere SI Holding S.p.A. - Consigliere ICBPI S.p.A. - Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane - Consigliere Cartasi S.p.A. - Consigliere Nome e Cognome Carica Galilei Immobiliare S.r.l. - Consigliere Mutina S.r.l. - Gruppo BPER - Consigliere Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Pierpio Cerfogli Cartasì S.p.A. - Consigliere Arca Vita S.p.A. - Consigliere Vice Direttore Generale Emillia Romagna Factor S.p.A. - Gruppo BPER - Consigliere Banca Cassa di Risparmio di Savigliano S.p.A. - Consigliere Banca di Sassari S.p.A. - Consigliere Cassa di Risparmio di Bra S.p.A. Consigliere C.A.T. Progetto Impresa Modena Società Consortile A.R.L. - Consigliere B&A BROKER S.p.A. - Consigliere CARISPAQ S.p.A. - Consigliere Meliorbanca Private S.p.A. - Consigliere 152 Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Gian Enrico Venturini ATRIKE' S.P.A. - Consigliere Mutina S.r.l. - Gruppo BPER - Consigliere Vice Direttore Generale Banca della Campania S.p.A. - Gruppo BPER Consorzio Pattichiari - Membro Comitato - Consigliere Direttivo Modena Terminal S.p.A. - Gruppo BPER - Consigliere To Life S.p.A. - Consigliere Nadia S.p.A. - Gruppo BPER - Consigliere Nettuno Gestione Crediti S.p.A. - Gruppo BPER - Consigliere BPER (Europe) International S.A. - Gruppo BPER - Vice Presidente EM.RO. Finance Ireland Limited - Gruppo BPER - Consigliere Ospedale di Sassuolo - Consigliere Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei membri della Direzione Generale ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode o bancarotta né è stato associato nell’ambito dell’assolvimento dei propri incarichi a procedure di bancarotta, amministrazione controllata o liquidazione non volontaria né, infine, è stato soggetto a incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) o di interdizioni da parte di un tribunale dalla carica di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell’Emittente o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente, fatta eccezione per quanto di seguito indicato. Il Dott. Eugenio Garavini, quale Responsabile della funzione di banca depositaria in BPER, ha ricevuto da Banca d’Italia, con provvedimento pubblicato sul Bollettino di Vigilanza in data 20 marzo 2012, una sanzione amministrativa pari ad Euro 30.000 per carenze nella funzione di banca depositaria di Cape Natixis SGR S.p.A. (MI), (art. 38 del TUF; Tit. V, cap. VII, Regolamento adottato con Provvedimento Banca d’Italia 14 aprile 2005). Il provvedimento è stato impugnato dall’interessato. Il ricorso è stato depositato presso il TAR del Lazio in data 28 giugno 2012 ed è pendente, in attesa di fissazione di udienza. 9.1.3 Collegio Sindacale Il Collegio Sindacale in carica è stato nominato dall’Assemblea Ordinaria del 21 aprile 2012, e rimarrà in carica fino alla data dell’Assemblea Ordinaria convocata per approvare il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2014. Alla Data del Documento di Registrazione, il Collegio Sindacale è così composto: Nome e Cognome Carica Luogo e data di nascita Dott. Romano Conti Presidente del Collegio Sindacale Bologna (BO), 27/08/1948 Dott. Carlo Baldi Sindaco effettivo Reggio Emilia (RE), 29/04/1939 153 Dott. Guglielmo Cacchioli Sindaco effettivo Parma (PR), 01/06/1967 Dott. Fabrizio Corradini Sindaco effettivo Modena (MO), 23/07/1961 Dott. Pier Paolo Ferrari Sindaco effettivo Modena (MO), 09/09/1959 Dott. Luigi Fontana Sindaco supplente Modena (MO), 21/03/1966 Dott. Luigi Attilio Mazzocchi Sindaco supplente Catania (CZ), 02/02/1960 I componenti del Collegio Sindacale sono domiciliati per la carica presso la sede legale della Società in Modena, Via San Carlo 8/20. I componenti del Collegio Sindacale sono in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza previsti dalla normativa vigente per l’esercizio delle loro funzioni nonché di compatibilità della carica ai sensi dell’art. 36 del D.L. del 27 dicembre 2011, n. 201 (c.d. divieto di interlocking) e degli ulteriori requisiti prescritti dalla normativa vigente. Il medesimo Collegio Sindacale, nella seduta del 29 ottobre 2013, ha provveduto, in accordo alle “Disposizioni di vigilanza in materia di organizzazione e Governo societario delle banche” di Banca d’Italia (provvedimento del 4 marzo 2008) a verificare la propria adeguatezza in termini di poteri, funzionamento e composizione, tenuto conto delle dimensioni, della complessità e delle attività svolte da BPER. In tale occasione il Collegio Sindacale ha verificato il permanere dei requisiti di indipendenza, sopra richiamati, in capo ai propri membri. Viene di seguito riportato un sintetico curriculum vitae dei componenti il Collegio Sindacale, dal quale emergono la competenza e l'esperienza maturate in materia di gestione aziendale. Conti Dott. Romano – laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Bologna; è iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti di Bologna e al Registro dei Revisori Legali. Ha iniziato la sua carriera alla Cassa di Risparmio in Bologna. Esercita la professione di Dottore Commercialista quale partner dell’Associazione Professionale Studio Gnudi, di cui è associato. Partecipa quale associato ad ACB Group S.p.A.. Ha un’esperienza ultra quinquennale in funzioni di controllo in Società del settore bancario, finanziario e mobiliare in quanto è stato Sindaco effettivo di Unicredit Leasing S.p.A. In passato ha ricoperto, tra l’altro, le seguenti cariche: Consigliere di D&C S.p.A., Banca Popolare di Rieti, Beghelli S.p.A. e SAGIS; Presidente del Collegio Sindacale di Bologna Football Club 1909 S.p.A., Centrale del Latte di Milano S.r.l., Cirio De Rica S.p.A., Conserve Mediterraneo S.p.A., Ducati Energia S.p.A., Granarolo S.p.A., Intermirifica S.r.l., Interporto S.p.A., Lombardini S.r.l. e V.S.G.-Vercelli Specialità Gastronomiche S.p.A.; Presidente del Collegio dei Revisori di Automobil Club Bologna; Sindaco effettivo di Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A., Editoriale Corriere di Bologna S.r.l., Galotti S.p.A. e Unifin S.p.A. Tra le cariche ricoperte attualmente si richiamano inoltre: Presidente del Comitato di Controllo sulla Gestione di Majani 1796 S.p.A.; Consigliere di G.M.G. GROUP S.p.A. (Gruppo Ducati Energia), di SIMBULEIA S.p.A., di Despina S.p.A. e di ACB Group S.p.A.; Presidente del Collegio Sindacale di Immobiliare Grande Distribuzione S.p.A. SIIQ, di Comet S.p.A., di Ferrario S.p.A., di A.M. General Contractor S.p.A.; Sindaco effettivo di COMET Holding S.p.A. e Sindaco Unico di Zeroquattro S.r.l. (Gruppo Granarolo S.p.A.). È inoltre Consigliere dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bologna. Baldi Dott. Carlo – laureato in Economia e Commercio all'Università degli Studi di Parma. Ha frequentato stages ad Alliance Francaise di Parigi e presso istituti linguistici di Dublino e di Oxford. È iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti dal 1967 ed a quello dei Revisori Contabili dal 1971. È Professore ordinario di Economia Aziendale presso la Libera Università degli Studi di Lugano Facoltà di Scienze Umane e Tecnologiche. Dopo un'esperienza in aziende cooperative dall’età di 18 anni fino a 32 anni, nel 1972 ha iniziato l’attività esclusiva libero-professionale di dottore commercialista nello Studio Baldi, associazione professionale che ha sede a Reggio Emilia ed ha 154 dipendenze a Milano, Roma e Parma. Nel 1990 ha fondato l’associazione Pro-Università di Reggio Emilia oggi trasformata in Fondazione per l’Università a Reggio Emilia - Studium Regiense, della quale è Presidente. Inoltre, dalla sua costituzione fino alla sua liquidazione per il raggiungimento degli scopi sociali, è stato presidente di Reggio Città degli Studi S.p.A., società che ha permesso la nascita e lo sviluppo del polo universitario reggiano. Dei vari incarichi ricoperti attualmente si richiamano: Presidente del C.d.A. di Baldi & Partners S.r.l. e di Aspasia Holding Tricolore di Part.ne e Sviluppo; Presidente del Collegio Sindacale di Brevini Group S.p.A., di C.S.F. Inox S.p.A. e di Smalticeram Unicer S.p.A.; Sindaco effettivo di Bolzoni S.p.A. Cariche attualmente ricoperte nel Gruppo BPER: Presidente del Collegio sindacale di BPER Trust Company S.p.A. Cacchioli Dott. Guglielmo – laureato in Economia Aziendale presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano; è iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti di Parma e al Registro dei Revisori Contabili. Dopo la laurea, ha svolto la pratica professionale in Parma. Dal 1996 al 2000 ha esercitato la professione presso lo Studio Gnudi di Bologna. Dal 2000 al 2006 è stato socio dello Studio Simonazzi di Parma. Dal 2006 esercita la professione nel proprio studio in Parma. E’ stato componente del Consiglio di Amministrazione di ERVET S.p.A. e Presidente del Collegio Sindacale di RIMINIFIERA S.p.A.. È Consigliere di Amministrazione di Terme di Castrocaro S.p.A.; Presidente del Collegio Sindacale di Hospital Piccole Figlie S.r.l. e di BI&S S.p.A.; Sindaco effettivo di Esam S.p.A., di AGI S.p.A. e di CO.PAD.OR. Soc. Agr. Coop. Corradini Dott. Fabrizio – laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Modena; è iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Modena e al Registro dei Revisori Legali dei Conti. Esercita la professione di Dottore Commercialista quale titolare dello Studio Commercialisti in Modena, Studio Professionale di Consulenza Aziendale e Legislazione dell’Impresa del Dott. Fabrizio Corradini. È stato Presidente del Collegio Sindacale di Erma – Rtmo S.p.A. e di Benfer Schomburg S.r.l.; Sindaco effettivo di Cesare Cerana Industriale S.p.A., di Leda S.r.l., di Ceramica Montreal S.p.A. e di Fondazione Cassa di Risparmio di Vignola; Presidente del Consiglio di Amministrazione di Hermes Investimenti S.p.A. e di Modena Capitale Banking Partecipations – Società per l’acquisto di stabili partecipazioni S.p.A.; Consigliere di Banca di Modena Soc. Coop a r.l., di Banca Modenese S.p.A., di Assicuratrice Milanese Compagnia di Assicurazioni S.p.A. e di Modena Capitale S.p.A.. Tra gli incarichi attualmente ricoperti si riporta che è Presidente del Collegio Sindacale di Granitifiandre S.p.A. e Sindaco e Revisore Unico di Immobiliare Campanella S.r.l. Ferrari Dott. Pier Paolo – laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Modena; è iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Modena e al Registro dei Revisori Contabili. È fondatore e associato allo Studio Commerciale Collegium di Modena. Ha ricoperto le seguenti cariche: Sindaco effettivo di Banca Popolare di Lanciano e Sulmona S.p.A., Eurobanca del Trentino S.p.A., G.B. Ricambi S.p.A., G.B. International S.p.A., Turchi Cesare S.r.l., Giacobazzi Grandi Vini S.p.A.; Presidente del Collegio sindacale Pallavolo Modena S.s.d.ar.l.; Presidente di Aut Aut Associazione Famiglie con portatori di autismo Modena onlus. E’ Presidente del Collegio sindacale di R.P.B. S.p.A., di Doteco S.p.A., di Gra-Com S.r.l.; è Sindaco effettivo di Società Gestione Crediti Delta S.p.A. e di Atrikè S.p.A.. Fontana Dott. Luigi – laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; è iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti di Modena e al Registro dei Revisori Legali. Dal 1992 al 1993: praticante presso lo “Studio Guidi Associazione tra Professionisti” Modena; dal 1994 al 1998: collaboratore presso lo “Studio Guidi Associazione tra Professionisti” Modena; dal 1999 al 2000: collaboratore presso lo “Studio Bertoli Giovanardi & Partners” - Modena; 155 dal 2000 fondatore e socio dello “Studio Fontana & Zanardi - Dottori Commercialisti Associati” – Modena. In passato ha ricoperto, tra l’altro, le seguenti cariche: Membro del Consiglio di Amministrazione del Colorificio Pardo S.p.A. dal 1992 al 1996; Membro della Commissione Fiscalità Internazionale (TRUST) dell’Ordine di Modena dal 1998 al 2001; Presidente del Consiglio Direttivo dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Modena nel biennio 2003/2004; Sindaco effettivo di Emilia Frutta S.c.ar.l. dal 2003 al 2007; Membro della Commissione Riforma del diritto societario dell’Ordine di Modena nel 2003/2004; CTU in cause civili e perito del GIP in procedimenti penali; Curatore fallimentare per il Tribunale Civile di Modena. È stato Sindaco effettivo di F. Immobiliare S.r.l.; Consigliere I.A.T.L.I. S.p.A.. Tra le cariche ricoperte attualmente si richiamano: Presidente del Collegio sindacale di: Piaggio Aero-Engines Canada S.p.A., Campanino S.p.A., Bio.logico S.r.l., C.P.C. S.r.l.; Sindaco effettivo di: Piaggio Aero Industries S.p.A., B.A. Service S.p.A., Progetto Lavoro Soc.coop., Modena Football Club S.p.A.; Membro del Consiglio di Amministrazione di: RI.MA.FER. S.r.l.. Cariche attualmente ricoperte nel Gruppo BPER: Sindaco effettivo di: Bper Trust Company S.p.A. e di Cassa di Risparmio di Bra S.p.A.. Mazzocchi Dott. Luigi Attilio –laureato in Economia e Commercio presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano; è iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Reggio Emilia e al Registro dei Revisori Legali. Conseguita la laurea, dopo un’esperienza biennale in una primaria società multinazionale di revisione e certificazione di bilancio, ha svolto il praticantato presso uno Studio Professionale con sedi a Milano e Roma, sino al conseguimento dell’abilitazione per l'esercizio della professione di Dottore Commercialista. Nato dunque “professionalmente” a Milano, nel gennaio 1991 il Dott. Luigi Attilio Mazzocchi ha fondato con il Dott. Silvio Facco l’associazione professionale “Studio Facco Mazzocchi & Associati”, con sede in Reggio Emilia. All’inizio del 2007 ha promosso l’integrazione tra lo “Studio Facco Mazzocchi” e lo “Studio Bonomo Ricco” - entrambi già ampiamente attivi in tutto il nord Italia - dando cosi vita a “BFMR & Partners”, nel pieno centro storico di Reggio Emilia, che può contare su un team di oltre 20 persone. In passato ha ricoperto la carica di Presidente del Collegio dei Revisori della Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori, nonché quella di Presidente del Collegio Sindacale di FinecoBank S.p.A. (controllata da Unicredit S.p.A.) e membro del Collegio dei Revisori della Provincia di Reggio Emilia. Ha svolto e svolge - per nomina di diversi Tribunali o per nomina di parte (presso i Tribunali di Milano, Reggio Emilia, Pavia, Modena, Mantova, Firenze, Cremona) - numerosi incarichi (Perito del G.I.P. Consulente del Pubblico Ministero, Consulente Tecnico d’Ufficio, Consulente Tecnico di Parte, Arbitro) nell'ambito di procedimenti, sia civili che penali, relativi a reati societari, fallimentari e tributari. Ha fatto inoltre parte, collaborando con l’Avv. Odoardo Ascari, dello staff del Collegio di Difesa del Senatore Giulio Andreotti nell’ambito del procedimento penale svoltosi presso il Tribunale di Palermo. È stato nominato curatore e commissario giudiziale in diverse procedure concorsuali. È stato Area Leader di Alumni Bocconi per Reggio Emilia e Parma. Tra le cariche ricoperte attualmente si richiamano inoltre: Consigliere di Eurogamma S.p.A.; Presidente del Collegio Sindacale di Hotel Domenichino S.p.A., di Giacomo Garbagnati S.p.A. e di Ambra S.c.p.a.; membro effettivo del Collegio dei Revisori dei Conti della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia. Cariche nel Gruppo BPER: Sindaco effettivo di Banco di Sardegna S.p.A. Nessuno dei membri del Collegio Sindacale ha rapporti di parentela con gli altri membri del Collegio Sindacale dell’Emittente, con i componenti del Consiglio di Amministrazione o della Direzione Generale della Società. La seguente tabella indica tutte le società di capitali o di persone in cui i componenti del Collegio Sindacale siano o siano stati negli ultimi cinque anni membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza, ovvero soci, alla Data del Documento di Registrazione. 156 cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni Romano Conti ABC Group S.p.A. - Consigliere D. & C.- Compagnia di importazione prodotti alimentari, dolciari, vini e liquori S.p.A. Consigliere Presidente del Collegio Sindacale Despina S.p.A. - Consigliere ZEROQUATTRO S.r.l. - Presidente Collegio Sindacale FIN.GI S.r.l. - Amministratore Unico Comet S.p.A. - Sindaco effettivo FINMECO S.r.l. - Amministratore Unico FINMECO S.r.l. - Consigliere G.M.G. Group S.r.l. - Consigliere Comet Holding S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Simbuleia S.p.A. - Consigliere FINMECO S.r.l. - Presidente C.d.A. A.M. General Contractor S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale COFIM S.r.l. - Consigliere e Presidente C.d.A. Ferrario S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Centro sperimentale del latte S.r.l. - Sindaco effettivo IGD SIIQ S.p.A. - Immobiliare Grande Distribuzione - Presidente Collegio Sindacale Centro sperimentale del latte S.r.l. Presidente Collegio Sindacale Comet Holding S.p.A. - Sindaco effettivo Editoriale Corriere di Bologna S.r.l. - Sindaco effettivo Comet S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Galotti S.p.A. - Sindaco effettivo PENTA S.p.A. - Sindaco effettivo Unicredit Leasing S.p.A. - Sindaco effettivo ZEROQUATTRO S.r.L. - Sindaco Unico Riqualificazione Grande Distribuzione S.p.A. Sindaco effettivo Seconda S.p.A in liquidazione - Presidente Collegio Sindacale ZEROQUATTRO S.r.l. - Sindaco effettivo Majani 1796 S.p.A. - Presidente del Comitato di controllo sulla gestione F.G.F. S.p.A. - Consigliere ABC Group S.p.A. - Socio FIN.GI S.r.l. - Socio Simbuleia S.p.A. - Socio 157 Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Carlo Baldi Aspasia - Holding Tricolore di Partecipazione e Sviluppo S.p.A. Presidente C.d.A. Ceramica San Polo S.p.A. - Commissario giudiziario Sindaco effettivo Baldi & Partners S.r.l. - Presidente C.d.A. Intercomind - S.r.l. - Curatore fallimentare C.S.F. Inox S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale R.G. S.r.l. - Curatore fallimentare Smalticeram Unicer S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Cartiera di Cadavid S.r.l. con unico socio IN LIQUIDAZIONE - CONCORDATO PREVENTIVO del 18/03/2011 Commissario giudiziario Bolzoni S.p.A. - Sindaco effettivo Joint & Partners S.r.l. - Presidente C.d.A. BPER Trust Company S.p.A. - Gruppo BPER - Presidente Collegio Sindacale Pederzoli S.r.l. - Sindaco effettivo Brevini Group S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale AMCO VEBA S.r.l. - Presidente Collegio Sindacale Brevini Pow er Transmission S.p.A. Presidente Collegio Sindacale APE S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Famiglia Artistica reggiana - Studium Regiense Fondazione - Presidente Cd.A. COMER S.p.a. - Presidente Collegio Sindacale Columbia di Dall'Aglio Carmen e C. S.n.c. Liquidatore giudiziario EMAK S.p.A. - Consigliere BDH Consulting & Facility Management S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE - FALLIMENTO 13/08/2010 - Curatore fallimentare MASS S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale CORI S.p.A. - CONCORDATO PREVENTIVO PREFIN S.p.A. - Presidente Collegio del 17/08/2010 - Commissiario giudiziale Sindacale Salso Servizi S.p.A. - IN LIQUIDAZIONE Liquidatore BEAR PLAST S.r.l. - Presidente Collegio Sindacale Aeroporto di Reggio Emilia S.r.l. - Socio C.B.C. S.r.l. - Presidente Collegio Sindacale La Valle S.r.l. - Socio F.lli Ferrari Corporation S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Aspasia Holding tricolore di partecipazione Penta Holding S.r.l. - Presidente Collegio e sviluppo S.p.A. - Socio Sindacale Baldi & Partners S.r.l. - Socio Predieri metalli S.r.l. - Presidente Collegio Sindacale PENTA S.p.A. - Socio EDIL4 S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Reggio Children - Centro internazionale per Città delle scienze S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE la difesa e la promozione dei diritti e delle - Presidente C.d.A. potenzialità dei bambimi e delle bambine S.r.l. - Socio Parma tecninnova S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE Consigliere FIMA S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale 158 Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Guglielm o Cacchioli Terme di Castrocaro S.p.A. - Consigliere Coter - Consorzio del Circuito Termale dell'Emilia Romagna S.r.l. - Consigliere Sindaco effettivo AGI S.p.A. - Sindaco effettivo Terme di Salsomaggiore e di Tabiano S.p.A. - Presidente C.d.A. ALPI S.p.A. - Revisore Unico Faro S.r.l. - Presidente Collegio Sindacale BI & S S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale K.E.I.R. S.r.l. - Sindaco effettivo Censi Cereali S.r.l. - Sindaco effettivo Berchi Group S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Esam S.p.A. - Sindaco effettivo G.V.M. Engineering - concessioni e srvizi S.r.l. - Sindaco effettivo FINALPI S.p.A. - Revisore legale Tecnopali S.r.l. - Sindaco effettivo Gas Plus Salso S.r.l. - Sindaco effettivo BI & S S.p.A. - Sindaco effettivo Hospital Piccole Figlie S.r.l. - HPF S.r.l. Presidente Collegio Sindacale Cantine Ceci S.p.A. - Sindaco effettivo CO.PAD.OR. Soc.Agr.Coop - Sindaco effettivo Centro Commercio Ingrosso Parma - S.p.A. - Sindaco effettivo Antelao S.p.A. - Rappresentante comune obbligazionisti E228 S.r.l. - Sindaco effettivo Salso Servizi S.p.A. - IN LIQUIDAZIONE Sindaco effettivo Eurozinco S.p.A. - Sindaco effettivo Gas Plus vendite S.r.l. - Sindaco effettivo Pali Italia S.p.A. - Sindaco effettivo Scherzer S.r.l. - Sindaco effettivo Mazzoni Group S.p.A. - FALLITA - Sindaco effettivo Tecnopali S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE Sindaco effettivo Tecnopali Group S.p.A. - Consigliere Tecnopali Group S.p.A. - Sindaco effettivo Leonardo Consulting S.r.l. - Socio 159 cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Fabrizio Corradini GranitiFiandre S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Società Forte S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE Liquidatore Sindaco effettivo Immobiliare Campanella S.r.l. - Sindaco e Revisore Unico West Tide S.p.A. - Sindaco effettivo DAREAVERE S.r.l. - Socio Cesare Cerana S.p.A. - Sindaco effettivo G.A.M. SERVIZI S.r.l. - Socio Assicuratrice milanese S.p.A. - Vice Presidente C.d.A. Modena Capitale Aviation S.r.l. - Socio Hermes Investimenti S.p.A. - Presidente C.d.A. Modena Capitale Media Group S.r.l. - Socio Modena Capitale banking partecipations Società per l'acquisto di stabili partecipazioni S.p.A. - Presidente C.d.A. Telestudio Modena 2 S.r.l. - Socio Modena Capitale S.p.A. - Consigliere Nome e Cognome Carica Cesare Cerana Industriale S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE - Sindaco effettivo Benfer Schomburg S.r.l. - Presidente Collegio Sindacale West Tide S.r.l. - Socio Hermes Investimenti S.p.A. - Socio Modena Capitale S.p.A. - Socio Centro emiliano distribuzione farmaco CE.DI.FAR. S.p.A. - Socio 160 cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni Pier Paolo Ferrari Collegium Services S.r.l. - Consigliere Pallavolo Modena Società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata Pallavolo Modena S.s.d.r.l. - IN LIQUIDAZIONE - Presidente Collegio Sindacale Sindaco effettivo Atrike' S.p.A. - Sindaco effettivo Eurobanca del Trentino S.p.A. - Sindaco effettivo Cooperativa Sociale Sole - Presidente Collegio Sindacale Ondulati Maranello S.p.A. - Sindaco effettivo Doteco S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Turchi Cesare S.r.l. - Revisore legale GRA - COM S.r.l. - Presidente Collegio Sindacale I.R.M. S.r.l. - Revisore legale R.P.B. S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Idraulica Sighinolfi Albano S.r.l. - Sindaco effettivo Società Gestione Crediti Delta S.p.A. Sindaco effettivo Malagoli S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale The Big Eleven S.p.A. - IN LIQUIDAZIONE Presidente Collegio Sindacale New Tech S.r.l. - Presidente Collegio Sindacale Collegium Service S.r.l. - Socio Studio Vecchi S.r.l. - Amministratore Unico C.O.P.VINI Finanziaria S.p.A. - Sindaco effettivo ENOFOOD S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE FALLIMENTO dal 09/09/2010 - Sindaco effettivo Aziende agricole e vinicole Brianvini S.p.A. IN LIQUIDAZIONE - FALLIMENTO dal 26/08/2009 - Sindaco effettivo Hi-Tech Saicis S.p.A. - Sindaco effettivo BFS Spare Parts S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE Revisore Unico Bowling Marketing service S.p.A. - IN LIQUIDAZIONE - Presidente Collegio Sindacale Banca Popolare di Lanciano e Sulmona S.p.A. - Gruppo BPER - Sindaco effettivo Sunrise Telecom Italy S.r.l. - Sindaco effettivo La Porta S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE Presidente Collegio Sindacale DED Design e discount S.r.l. - Curatore La bolognese S.r.l. - Curatore fallimentare Studio Vecchi S.r.l. - Socio 161 cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Luigi Fontana Piaggio Aero-Engines Canada S.p.A. Presidente Collegio Sindacale F. Immobiliare S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE Sindaco effettivo Sindaco supplente Capanino S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Integra Soc. Coop. - Sindaco effettivo Bio.logico S.r.l. - Presidente Collegio Sindacale P.A. S.p.A. - Sindaco effettivo C.P.C. S.r.l. - Presidente Collegio Sindacale Piaggio Marine S.r.l. - Consigliere Piaggio Aero Industries S.p.A. - Sindaco effettivo I.A.T.L.I. S.p.A. - Consigliere B.A. Services S.p.A. - Sindaco effettivo Edi. Mest S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE - Curatore fallimentare Nome e Cognome Carica Progetto Lavoro Soc. Coop. - Sindaco effettivo Salustamp S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE Curatore fallimentare Modena Football Club S.p.A. - Sindaco effettivo Generali di Investimenti Finanziari S.r.l. Liquidatore BPER Trust Company S.p.A. - Gruppo BPER - Gecoglass S.r.l. - Socio Sindaco effettivo Cassa di Risparmio di Bra S.p.A. - Gruppo BPER - Sindaco effettivo RI.MA.FER. S.r.l. - Consigliere Carpi Informatica S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE Curatore fallimentare Hidrox di Freschi Corni Samuele d.i. - IN LIQUIDAZIONE - Curatore fallimentare Nova S.r.l. - Curatore fallimentare Immobiliare Blu S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE Liquidatore Immobiliare Giovinezza S.r.l. - Socio RI.MA.FER. S.r.l. - Socio I.A.T.L.I. S.p.A. - Socio 162 Nome e Cognome Carica cariche attuali e/o partecipazioni cariche e/o partecipazioni cessate nei 5 anni precedenti Luigi Attilio Mazzocchi Hotel Domenichino S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale SAIS S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Sindaco supplente Giacomo Garbagnati S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Provincia di Reggio Emilia - Membro effettivo Collegio dei Revisori dei Conti Cooperativa sociale Ambra S.c.p.a. Presidente Collegio Sindacale Drago S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE Commissario Giudiziario Localmind S.p.A. - IN LIQUIDAZIONE Presidente Collegio Sindacale Salon Habitat (Centro Nord) - di Giuseppe Gorrasi e C. S.a.S. - Curatore Banco di Sardegna S.p.A. - Gruppo BPER Sindaco effettivo Cottontex Italia S.p.A. - Presidente Collegio Sindacale Eurogamma S.p.A. - Consigliere JI.MA. Holding S.r.l. - Sindaco Fondazione I Teatri di Reggio Emilia - Membro Consorzio Lavori e Servizi Soc. coop. effettivo Collegio dei Revisori dei Conti Sindaco T.P. S.r.l. - Liquidatore giudiziario CO-RI Engineering S.r.l. - Curatore Agorà 2006 S.r.l. - Socio Optiwork S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE - Socio Prosit S.r.l. - IN LIQUIDAZIONE - Socio Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei membri del Collegio Sindacale ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode o bancarotta né è stato associato nell’ambito dell’assolvimento dei propri incarichi a procedure di bancarotta, amministrazione controllata o liquidazione non volontaria né, infine, è stato soggetto a incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) o di interdizioni da parte di un tribunale dalla carica di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell’Emittente o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente, ad eccezione di quanto segue. Con delibera Consob n. 17585 del 9 dicembre 2010, è stato adottato un provvedimento sanzionatorio nei confronti del Dott. Luigi Attilio Mazzocchi, sindaco supplente dell’Emittente, in relazione alla carica di Presidente del collegio sindacale di Finecobank S.p.A. rivestita dall’1 gennaio 2007 al 14 aprile 2008. Tale provvedimento sanzionatorio è stato adottato all’esito dell’accertamento della violazione dell’art. 187-novies del TUF e delle relative disposizioni di attuazione emanate dalla Consob. 9.2 Conflitti di interessi dei componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Direzione Generale Alla Data del Documento di Registrazione, nessun membro del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Direzione Generale è portatore di interessi privati in conflitto con i propri obblighi derivanti dalla carica o qualifica ricoperta all’interno dell’Emittente, salvo quelli 163 eventualmente inerenti le operazioni sottoposte agli organi competenti e deliberate in osservanza degli articoli 2391 del Codice Civile e 136 del Testo Unico Bancario. Più nel dettaglio, in caso di tali conflitti di interesse ai sensi: • dell’art. 2391 del Codice Civile, l’esponente aziendale deve dare notizia dei propri interessi (personali o per conto di terzi), in una specifica operazione, indicando natura, termini, origine e portata del proprio interesse; • dell’art. 136 del Testo Unico Bancario – come novellato dall’art. 24-ter della L. 17 dicembre 2012, n. 221 – chi svolge funzioni di amministrazione, direzione e controllo presso una banca non può contrarre obbligazioni di qualsiasi natura o compiere atti di compravendita, direttamente o indirettamente, con la banca che amministra, dirige o controlla, se non previa deliberazione dell’organo di amministrazione presa all’unanimità, fermi restando gli obblighi previsti dal Codice Civile in materia di interessi degli amministratori. Tale delibera deve essere anche approvata da tutti i membri dell’organo di controllo (esclusi coloro che svolgono un ruolo nell’operazione). In aggiunta si segnala che il Consiglio di Amministrazione in data 13 novembre 2012, ha approvato il documento interno denominato “Regolamento di Gruppo del processo di gestione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati”, oggetto di successiva revisione in data 12 novembre 2013, in ottemperanza alle previsioni normative di cui al Regolamento Parti Correlate e di cui alla Circolare della Banca d’Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 – 9° aggiornamento del 12 dicembre 2011 – Nuove Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche”, Titolo V – Capitolo 5, “attività di rischio e conflitto di interesse nei confronti di soggetti collegati”, per la cui illustrazione cfr. Capitolo XIV del Documento di Registrazione. Alla Data del Documento di Registrazione, non sussistono accordi o intese tra l’Emittente e i principali azionisti, clienti, fornitori ovvero altri soggetti, ai sensi dei quali i soggetti di cui al Capitolo IX, Paragrafo 9.1, del Documento di Registrazione sono stati scelti quali componenti degli organi di direzione, amministrazione e vigilanza ovvero quali membri della Direzione Generale della Società. Alla Data del Documento di Registrazione, i soggetti indicati nella tabella di cui al Capitolo IX, Paragrafo 9.1, del Documento di Registrazione non hanno concordato restrizioni alla cessione delle azioni dell’Emittente da essi detenute in portafoglio. Si segnala che tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Direzione Generale sono tenuti al rispetto del “Regolamento Internal dealing”, adottato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 13 novembre 2009, come modificato in data 21 febbraio 2012, e pubblicato sul sito internet della medesima www.bper.it, alla sezione “Soci-Informazioni finanziarie”. 164 CAPITOLO X - REMUNERAZIONI E BENEFICI Non applicabile alla Società in quanto emittente azioni ammesse alla quotazione sul MTA. Per informazioni in merito alla remunerazione e ai benefici corrisposti ai membri degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza e ai principali dirigenti della Società in relazione all’esercizio 2013, si rinvia alla relazione sulla remunerazione predisposta dalla Società ai sensi dell’art. 123-ter del TUF e dell’art. 84-quater del Regolamento Emittenti. Tale relazione è messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale di BPER e sul sito internet della Società all’indirizzo www.bper.it. 165 CAPITOLO XI - PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Non applicabile alla Società in quanto emittente azioni ammesse alla quotazione ufficiale nel MTA. Per informazioni in merito alla prassi del Consiglio di Amministrazione ed all’osservanza da parte di BPER delle norme in materia di governo societario vigenti si rinvia alla relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l’esercizio 2013, predisposta dalla Società ai sensi dell’art. 123bis del TUF e messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale di BPER e sul sito internet della Società all’indirizzo www.bper.it. 166 CAPITOLO XII - DIPENDENTI 12.1 Partecipazioni azionarie e piani di stock option La seguente tabella indica il numero di azioni BPER detenute direttamente dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e da quelli della Direzione Generale, alla Data del Documento di Registrazione: Consiglio di Amministrazione Cognome e nome Consiglio di Amministrazione CASELLI ETTORE MARRI ALBERTO BOLDRINI GIOSUÈ ODORICI LUIGI VANDELLI ALESSANDRO ARRU ANTONIO ANGELO BERNARDINI MARA CICOGNANI GIULIO CROTTI CRISTINA FERRARI PIETRO GUALANDRI ELISABETTA LUCIFERO GIOVAMPAOLO LUSIGNANI GIUSEPPE MASPERI VALERIANA MARIA MENGANO GIUSEPPINA MONTANARI FIORAVANTE PETITTO DANIELA ROSSI DEANNA TANTAZZI ANGELO Carica Sociale Presidente Vice Presidente Vice Presidente Vice Presidente Amministratore delegato Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere N. azioni possedute 15.290 65.000 32.352 4.754 4.661 101 7.708 6.000 1.430 8.824 2.200 200 9.112 101 507 53.177 640 107.336 7.019 Collegio Sindacale Cognome e nome Collegio Sindacale CONTI ROMANO BALDI CARLO CACCHIOLI GUGLIELMO CORRADINI FABRIZIO FERRARI PIER PAOLO FONTANA LUIGI MAZZOCCHI LUIGI ATTILIO Carica Sociale Presidente Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco supplente Sindaco supplente N. azioni possedute 6.000 66.399 1.014 100 8.501 27.540 210 Direzione Generale Cognome e nome Carica Sociale Direzione Generale 167 N. azioni possedute TOGNI FABRIZIO GARAVINI EUGENIO CERFOGLI PIERPIO VENTURINI GIAN ENRICO Direttore Generale Vice Direttore Generale Vice Direttore Generale Vice Direttore Generale 2.506 4.000 7.128 208 Alla Data del Documento di Registrazione, non vi sono piani di stock option aventi ad oggetto partecipazioni nel capitale dell’Emittente. 12.2 Descrizione di eventuali accordi di partecipazione dei dipendenti al capitale dell’Emittente Alla Data del Documento di Registrazione, non vi sono accordi di partecipazione dei dipendenti al capitale dell’Emittente. 168 CAPITOLO XIII - PRINCIPALI AZIONISTI 13.1 Principali azionisti La natura giuridica di banca cooperativa, propria di BPER, comporta che ogni socio ha diritto a un solo voto qualunque sia il numero delle azioni possedute (c.d. voto capitario) e che nessuno possa detenere azioni in misura eccedente l’1% del capitale sociale (c.d. limite al possesso azionario), salvo gli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari, per i quali valgono i limiti previsti dalla disciplina propria di ciascuno di essi, ai sensi dell’art. 30, comma 3, del TUB. Il limite al possesso azionario è stato elevato all’1% dalla L. 17 dicembre 2012 n. 221 (“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese - Modifiche alla disciplina delle Banche Popolari”). In particolare, l’art. 23– quater recante “Ulteriori modifiche al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 e al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58” ha elevato il limite al possesso azionario dallo 0,50% all’1%, chiarendo che tale limite è operativo anche per le partecipazioni detenute indirettamente, fermo restando che la citata disposizione fa salva la facoltà di prevedere nello statuto sociale limiti più contenuti, comunque non inferiori allo 0,50%. Si precisa che, alla Data del Documento di Registrazione, lo Statuto della Banca non prevede limiti più contenuti, neppure per le partecipazioni detenute da fondazioni di origine bancaria. L’Emittente, rilevato il superamento di tale limite, contesta al detentore la violazione del divieto. Le azioni eccedenti devono essere alienate entro un anno dal giorno della contestazione. Trascorso inutilmente tale termine, il Consiglio di Amministrazione sospende il pagamento del dividendo sulle azioni eccedenti e procede al rimborso delle stesse. In merito alle azioni proprie, non sussistono possessi di quote o azioni di Società del Gruppo che siano detenute tramite società fiduciarie o per interposta persona; né, tramite tali soggetti, sono state acquistate od alienate, durante il periodo, azioni o quote di Società del Gruppo. Alla Data del Documento di Registrazione, BPER detiene direttamente n. 455.458 azioni proprie pari a circa lo 0,14% del capitale sociale di BPER, per un valore contabile pari a circa Euro 7,3 milioni. La tabella che segue indica gli azionisti che, secondo le risultanze del Libro Soci e del Libro Azionisti e le altre informazioni disponibili all’Emittente, possiedono alla Data del Documento di Registrazione un numero di azioni ordinarie dell’Emittente rappresentanti una partecipazione superiore al 2% del capitale sociale. (1) Azionista Numero di azioni % sul capitale sociale Norges Bank Investment Management (NIBM)(1) 7.290.727 2,18% Organismo di investimento collettivo abilitato al superamento dei limiti al possesso azionario sopra indicati. Alla Data del Documento di Registrazione, in base alle informazioni disponibili all’Emittente, cinque azionisti possiedono un numero di azioni ordinarie BPER rappresentanti una partecipazione superiore al 1% del capitale sociale. Tali azionisti sono soggetti abilitati al superamento di tale limite, per cui l’Emittente non ha effettuato alcuna contestazione in merito. Si rammenta che, in considerazione della natura giuridica di “banca popolare” di BPER (disciplinata dagli articoli 29 e ss. del TUB), non vi è necessaria coincidenza fra la qualità di Azionista e la qualità di Socio. BPER è una banca popolare costituita in forma di società cooperativa e ogni Socio ha un voto, qualunque sia il numero di azioni possedute. 169 Per essere Socio occorre che l’azionista presenti apposita domanda al Consiglio di Amministrazione di BPER. In particolare, ai sensi dell’art. 9 dello Statuto, il soggetto che intende essere ammesso a Socio deve presentare domanda scritta al Consiglio di Amministrazione di BPER, dichiarando di accettare le norme statutarie e dei regolamenti sociali. Il Consiglio di Amministrazione decide, con delibera motivata, sulle domande di ammissione a Socio, avuto riguardo all’interesse di BPER, alle prescrizioni statutarie e allo spirito della forma cooperativa. In caso di accoglimento della domanda, ne è fatta comunicazione all’interessato e annotazione nel Libro Soci. In assenza di delibera di ammissione a Socio, non possono essere esercitati, per le azioni possedute, diritti diversi da quelli di contenuto patrimoniale. In ottemperanza a quanto disposto dall’art. 30, comma 5-bis, del TUB, l’Assemblea dei Soci del 20 aprile 2013 ha introdotto l’art. 8, comma 3, dello Statuto Sociale, ai sensi del quale l’ammissione a Socio è subordinata al possesso del numero minimo di azioni fissato dal Consiglio di Amministrazione con cadenza almeno annuale. Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 29 ottobre 2013, ha determinato in 100 il numero minimo di azioni per l’ammissione a Socio. Ai sensi del Regolamento per l’ammissione a Socio, il Socio decade da tale qualità qualora risulti successivamente titolare di una partecipazione inferiore a quella prevista. Hanno diritto di intervenire all’Assemblea e di esercitare il diritto di voto i Soci che da almeno novanta giorni risultino iscritti nel libro dei Soci e che siano in possesso del numero minimo di 100 azioni richiesto per mantenere la qualifica di Socio ai sensi dell’art. 8 dello Statuto sociale e dell’art. 6 del Regolamento per l’ammissione a Socio, per i quali sia pervenuta alla Società, entro l’inizio dei lavori assembleari della singola convocazione, la relativa comunicazione effettuata dall’Intermediario abilitato. Il venir meno del possesso del numero minimo di azioni a cui è subordinata l’ammissione a Socio comporta la decadenza da tale qualifica, in accordo a quanto previsto dall’art. 30 comma 5-bis del TUB, così come introdotto dall’art. 23-quater, lett. a), n. 3), del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in L. n. 221/2012. L’applicazione di tale disposizione di legge determina pertanto la decadenza da Socio di quei soggetti che, tempo per tempo, risultino in possesso di un numero di azioni inferiore a quello minimo previsto, ferma restando - in presenza del possesso di almeno n. 1 azione - la qualità di azionista, che dà titolo ad esercitare tutti i diritti patrimoniali (incasso dividendi, diritto di partecipare ad operazioni sul capitale sociale, etc.), ma non amministrativi (partecipazione all’Assemblea, espressione del diritto di intervento e di voto, etc.). Il Regolamento per l’ammissione a Socio, così modificato, è consultabile sul sito internet di BPER www.bper.ti, nella Sezione Soci. 13.2 Diritti di voto diversi in capo ai principali azionisti Alla Data del Documento di Registrazione, la Società ha emesso solo azioni ordinarie e non sono state emesse azioni portatrici di diritto di voto o di altra natura diverse dalle azioni ordinarie. Al riguardo, si evidenzia che in considerazione della forma giuridica di società cooperativa di BPER, ai sensi dell’art. 24, comma 5, dello Statuto, ogni Socio ha un voto, qualunque sia il numero di azioni possedute. 13.3 Indicazione dell’eventuale soggetto controllante ai sensi dell’art. 93 del Testo Unico Alla Data del Documento di Registrazione, l’Emittente non è direttamente o indirettamente controllato da alcun soggetto ai sensi dell’art. 93 del Testo Unico. Ai sensi dell’art. 30 del TUB e dell’art. 24 dello Statuto, ciascun socio ha un solo voto, indipendentemente dal numero di azioni possedute, per cui 170 nessuna persona fisica o giuridica può esercitare direttamente o indirettamente alcuna forma di controllo su BPER. 13.4 Accordi che possono determinare una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente Alla Data del Documento di Registrazione, BPER non è a conoscenza dell’esistenza di accordi, in qualsiasi forma stipulati, aventi ad oggetto l’esercizio del diritto di voto ovvero che prevedono obblighi di preventiva consultazione per l’esercizio del diritto di voto medesimo. Non si è altresì a conoscenza di accordi che pongono limiti al trasferimento delle azioni ordinarie dell’Emittente o di altri suoi strumenti finanziari, che attribuiscono diritti di acquisto o di sottoscrizione delle stesse, ovvero altre intese che prevedono l’acquisto delle azioni o dei predetti strumenti o che comunque hanno per oggetto o per effetto l'esercizio, anche congiunto, di un’influenza dominante su BPER. Nel corso dell’ultima Assemblea sociale tenutasi il 12 aprile 2014, nessun socio ha rilasciato dichiarazioni ai sensi degli artt. 20 del TUB e degli artt. 120-122 del TUF. 171 CAPITOLO XIV - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE L’Emittente, in coerenza con il proprio ruolo di indirizzo e coordinamento all’interno del Gruppo BPER, ha approvato il documento denominato “Regolamento di Gruppo del processo di gestione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati” in vigore dal 31 dicembre 2012 e oggetto di revisione in data 12 novembre 2013. Tale Regolamento, abrogati i documenti di normativa interna denominati “Procedura ex art. 4 del Regolamento Consob n. 17221 per la gestione delle operazioni con Parti Correlate” e “Procedure ai sensi della Circolare di Banca d’Italia n. 263 – “Nuove Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche” in tema di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di Soggetti Collegati”, recepisce le specifiche misure previste sia dalla Consob col Regolamento n.17221/10 sia dalla Banca d’Italia con il 9° aggiornamento del 12 dicembre 2011, della Circolare n.263 del 2006. Il Regolamento del Gruppo BPER del processo di gestione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati, pubblicato sul sito internet www.bper.it, sezione “Soggetti Collegati” e sui siti delle altre Banche del Gruppo BPER, individua, per l’intero Gruppo BPER: • i criteri per l’identificazione e la classificazione delle operazioni di maggiore e minore rilevanza; • i casi di deroga ed esenzione cui le Banche e le Società del Gruppo BPER intendono fare ricorso, ivi inclusi i criteri per la verifica della sussistenza o meno di interessi significativi di altre parti correlate o di altri soggetti collegati; • le regole riguardanti le fasi dell’istruttoria, della trattativa, della deliberazione e dell’approvazione delle operazioni, distinguendo tra maggiore o minore rilevanza e chiarendo, in particolare, le modalità di coinvolgimento del Comitato degli Amministratori Indipendenti; • i requisiti di indipendenza degli Amministratori; • i presidi da applicare alle operazioni concluse qualora esse diano luogo a perdite, passaggi a sofferenza, accordi transattivi giudiziali o extragiudiziali; • i flussi informativi da fornire agli organi societari; • le informazioni da fornire alla Consob e al mercato per le operazioni con parti correlate; • l’informativa finanziaria periodica per le operazioni con parti correlate; • le regole con riguardo alle ipotesi in cui la Capogruppo esamini o approvi operazioni di Banche e di Società controllate, italiane o estere; • le misure di indirizzo e coordinamento della Capogruppo; • i presidi coerenti definiti per le società italiane non bancarie e per le banche e le società estere. I rapporti intrattenuti con e tra le società rientranti nel perimetro di consolidamento e le società partecipate in misura rilevante, ovvero correlate, sono improntati al rispetto formale e sostanziale delle previsioni regolamentari applicabili. Per informazioni di dettaglio, come previsto dall’art. 2497-bis Codice Civile e dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si rinvia a quanto esposto nella Parte H della Nota integrativa al Bilancio 2013, incorporato mediante riferimento nel Documento di Registrazione. In ottemperanza al Regolamento Parti Correlate, il Gruppo BPER ha adottato procedure volte ad assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni concluse con parti correlate. Si informa che, oltre al Regolamento di Gruppo sopra citato, la Capogruppo ha altresì approvato i documenti “Policy di Gruppo in materia di controlli sulle attività di rischio e sui conflitti di interesse 172 nei confronti di soggetti collegati”, di cui è stata data opportuna comunicazione in occasione dell’Assemblea dei Soci tenutasi in data 20 aprile 2013, e “Regolamento di Gruppo del processo di monitoraggio dei limiti prudenziali alle attività di rischio verso soggetti collegati”, anch’essi in vigore a far tempo dal 31 dicembre 2012. Si evidenzia che alla data del 31 dicembre 2013, le Banche del Gruppo BPER quotate o aventi la qualità di emittenti azioni diffuse tra il pubblico in misura rilevante, pertanto destinatarie delle previsioni di cui al Regolamento Parti Correlate, risultano essere - oltre alla Capogruppo - il Banco di Sardegna e la Banca Popolare di Ravenna. Fermi restando gli obblighi informativi previsti dal principio contabile internazionale IAS 24 vigente, si riepilogano di seguito le operazioni con parti correlate, concluse nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, (conformemente a quanto rappresentato nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2013, incorporato mediante riferimento nel Documento di Registrazione) per le quali si ritiene necessario fornire informativa ai sensi del Regolamento Parti Correlate. Sono altresì indicate le ulteriori operazioni di maggiore rilevanza concluse alla Data del Documento di Registrazione. (a) Singole operazioni di maggiore rilevanza per la Capogruppo concluse nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, nonché ulteriori operazioni di maggiore rilevanza concluse alla Data del Documento di Registrazione N. Società che ha posto in essere l’operazione Nominativo della controparte Natura della relazione con la parte correlata Oggetto dell’operazione 1 Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Alba Leasing Società S.p.A. collegata diretta Linea promiscua di finanziamento(*) 2 Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila S.p.A. Società controllata diretta 3 Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Banca Popolare di Lanciano e Sulmona S.p.A. Società controllata diretta Corrispettivo di ciascuna singola operazione conclusa (Euro/migliaia) Altre informazioni 390.000 Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate Fusione per incorporazione 4.038.713 (totale attivo) Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate Fusione per incorporazione 3.226.329 (totale attivo) Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate 173 4 Banco di Sardegna S.p.A. Sardaleasing S.p.A. Società controllata diretta Linee multiple di finanziamento(*) 5 Banco di Sardegna S.p.A. Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Società controllante diretta Operazioni compravendita di Titoli di Stato con Capogruppo: delibera quadro 6 Banca Popolare di Ravenna S.p.A. Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Società controllante diretta 7 Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. 8 548.694 Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate 2.250.000 Documento informativo pubblicato in data 5 giugno 2013 Operazioni di compravendita di Titoli di Stato e obbligazioni corporate/bancarie con Capogruppo: delibera quadro 500.000 Documento informativo pubblicato in data 5 giugno 2013 ABF Leasing Società S.p.A. controllata diretta Linea promiscua di finanziamento(*) 460.000 Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. Regolamento Parti Correlate Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Sardaleasing S.p.A. Società controllata indiretta Aumento con rimodulazione linee di credito 285.000 Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate 9 Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. EMRO Finance Ireland Ltd. Società controllata diretta Linea promiscua di finanziamento(*) 400.000 Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate 10 Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. ABF Leasing Società S.p.A. controllata diretta Linea promiscua di finanziamento(*) 525.000 Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate 174 11 Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Banco di Sardegna S.p.A. 12 Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. 13 Società controllata diretta Rimodulazione linee di credito 400.000 Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate Emilia Società Romagna controllata Factor S.p.A. diretta Linea promiscua di finanziamento(*) 665.000 Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Alba Leasing Società S.p.A. collegata diretta Linea promiscua di finanziamento(*) 390.000 Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate 14 Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Banca pop. Società Em. Rom. controllata (Europe) Int. diretta S.A. Rimodulazione linee di credito 600.000 Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate 15 Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Banca della Campania S.p.A. Società controllata diretta Depositi a vista impieghi 310.000 Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate 16 Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Banca della Campania S.p.A. Società controllata diretta Depositi a vista raccolta 830.000 Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate 17 Banco di Sardegna S.p.A. Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Società controllante diretta Operazioni di sottoscrizione di prestiti obbligazionari emessi dalla Capogruppo: delibera quadro 500.000 Documento informativo pubblicato in data 26 agosto 2013 175 18 Banco di Sardegna S.p.A. Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Società controllante diretta Operazioni di deposito liquidità e PCT con la Capogruppo: delibera quadro 1.500.000 Documento informativo pubblicato in data 26 settembre 2013 19 Banco di Sardegna S.p.A. Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Società controllante diretta Operazioni in PCT di titoli di stato con la Capogruppo, le banche e le società del Gruppo: delibera quadro 1.200.000 Documento informativo pubblicato in data 26 settembre 2013 20 Banco di Sardegna S.p.A. Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Società controllante diretta Operazioni in derivati su tassi e cambi con la Capogruppo: delibera quadro 1.000.000 Documento informativo pubblicato in data 26 settembre 2013 21 Banco di Sardegna S.p.A. Sardaleasing S.p.A. Società controllata diretta Linee multiple di finanziamento(*) 335.961 Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate 22 Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Emro Finance Ireland Limited Società controllata diretta Linea promiscua di finanziamento(*) 400.000 Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate 23 Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Banca Società Popolare del controllata Mezzogiorno diretta S.p.A. Fusione per incorporazione (**) 3.861.809 (totale attivo) Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate 24 Banca popolare dell’Emilia Romagna S.C. Banca della Campania S.p.A. Fusione per incorporazione (**) 4.447.604 (totale attivo) Operazione esente dalla comunicazione al mercato ai sensi dell’art. 14 c. 2 Regolamento Parti Correlate Società controllata diretta 176 (*) Si precisa che le operazioni relative a linee di finanziamento intercompany riportate sono regolate da condizioni stabilite di volta in volta tra le parti e comunque coerenti con l’andamento dei tassi di mercato (**) Operazioni di fusione per incorporazione in itinere (tra queste anche l’operazione con Banca Popolare di Ravenna, ancorché, di “minore rilevanza”) commentate al Capitolo V, Paragrafo 5.1.10, del Documento di Registrazione Con riguardo alle operazioni di fusione per incorporazione nella Capogruppo di Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila S.p.A. (CARISPAQ) e Banca Popolare di Lanciano e Sulmona S.p.A. (BPLS), realizzate mediante procedimento semplificato di incorporazione ex art. 2505 del Codice Civile, entrambe le operazioni si sono perfezionate in data 27 maggio 2013, con decorrenza contabile e fiscale il 1° gennaio 2013 e hanno determinato nel Bilancio separato di BPER i seguenti effetti patrimoniali: ● CARISPAQ: incremento del patrimonio per Euro 24,1 milioni (di questi Euro 24,3 milioni ascrivibili alla riserva per avanzo di fusione) e la registrazione di un avviamento pari ad Euro 13,5 milioni in continuità di valori con quanto già riportato nel Bilancio consolidato; ● BPLS: incremento del patrimonio per Euro 102,6 milioni (di questi Euro 96,3 milioni ascrivibili alla riserva per avanzo di fusione) e la registrazione di un avviamento pari ad Euro 1,7 milioni in continuità di valori con quanto già riportato nel Bilancio consolidato. In relazione a BPLS si sottolinea che all’atto della Regolamento Parti Correlate, in quanto emittente titoli periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2013 e il 27 dell’operazione, l’incorporanda non ha concluso alcuna rilevanza”. fusione tale banca era ancora soggetta al diffusi tra il pubblico. Si evidenzia che nel maggio 2013, data di efficacia giuridica operazione qualificabile come “di maggiore È opportuno precisare che i controvalori delle operazioni sopra riportate sono stati individuati nel rispetto degli indici di rilevanza definiti per l’identificazione delle “operazioni di maggiore rilevanza” ai sensi della disciplina emanata dalla Consob; al riguardo, si informa che gli stessi possono non trovare diretta corrispondenza con i saldi contabili di bilancio riferibili alle operazioni medesime, in ragione dei diversi criteri di esposizione richiesti. In particolare, conformemente a quanto disposto dai principi contabili internazionali, nel Bilancio consolidato i rapporti infragruppo vengono elisi. (b) Altre eventuali singole operazioni con parti correlate, come definite ai sensi dell’art. 2427, secondo comma, del Codice Civile, concluse nel periodo di riferimento, che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati delle società Con riferimento alle altre operazioni concluse con Parti Correlate di cui al Regolamento emanato dalla Consob, si segnala l’operazione di fusione per incorporazione nella Capogruppo di Banca Popolare di Aprilia S.p.A. (BPA), effettuata contemporaneamente alle due incorporazioni citate al punto precedente. L’operazione ha determinato nel Bilancio separato di BPER i seguenti effetti patrimoniali: incremento del patrimonio per Euro 35,5 milioni, di cui Euro 32,6 milioni ascrivibili all’avanzo di fusione, e la registrazione di un avviamento pari ad Euro 10,2 milioni in continuità di valori con quanto già riportato nel Bilancio consolidato. Si precisa che tale operazione è qualificata “di minore rilevanza”. 177 Nell’ambito delle operazioni con Parti Correlate qualificate come “di minore rilevanza”, altresì, si evidenzia che in data 25 gennaio 2013 la Capogruppo e la partecipata Serfina Banca S.p.A. hanno sottoscritto un protocollo di intesa in cui hanno individuato, tra l’altro, i principi per l’avvio in esclusiva delle negoziazioni e delle attività funzionali alla verifica del possibile perfezionamento per l’acquisto del ramo di azienda bancaria da parte di BPER. Le trattative intercorse hanno portato, in data 4 giugno 2013, alla deliberazione del Consiglio di Amministrazione di BPER a procedere alla chiusura della trattativa di acquisto. In data 15 luglio 2013 è avvenuta la sottoscrizione del contratto di acquisto, subordinata agli esiti dell’Assemblea dei Soci di Serfina Banca S.p.A., che si è positivamente espressa in data 19 luglio 2013. L’operazione, conclusa in data 27 settembre 2013 e avente efficacia dal 30 settembre 2013, è stata regolata per un corrispettivo definitivo pari ad Euro 6.070 mila. Alla Data del Documento di Registrazione non sono state concluse ulteriori operazioni con parti correlate che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo. (c) Qualsiasi modifica o sviluppo delle operazioni con Parti Correlate descritte nell’ultima relazione annuale che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati delle società nel periodo di riferimento Si precisa che nell’esercizio di riferimento e fino alla Data del Documento di Registrazione, non si sono verificate modifiche ovvero sviluppi relativi alle operazioni con parti correlate descritte nell’ultima Relazione annuale, aventi un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati delle Società. Ammontare delle operazioni con Parti Correlate Le altre Parti Correlate sono rappresentate da entità soggette al controllo o all’influenza notevole di Amministratori, Sindaci o Dirigenti della Capogruppo, ovvero dai soggetti che possono avere influenza sui medesimi, come definititi dal principio contabile IAS 24. Nella seguente tabella si riporta l’ammontare delle operazioni con le altre parti correlate, relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011. Attivo Passivo Garanzie rilasciate Ricavi Costi Collegate Amministratori, Sindaci, Dirigenti Altre parti correlate 944.368 6.767 114.303 9.186 205.694 123.724 63.051 1.674 11.968 434 3.412 3.404 201 1.559 Totale 31.12.2013 Collegate Amministratori, Sindaci, Dirigenti Altre parti correlate Totale 31.12.2012 Collegate 1.065.438 1.020.798 8.035 237.565 1.266.398 338.604 19.809 6.268 24.570 50.647 64.725 85.113 30.434 115.547 15.814 18.786 282 9.788 28.856 5.164 2.766 201 1.277 4.244 1.323.469 398.490 84.681 42.941 8.771 3.941 12.392 869 268 270 375.349 42.632 35.439 13.519 1.725 Amministratori, Sindaci, Dirigenti Altre parti correlate 178 Totale 31.12.2011 1.702.759 453.514 120.989 56.728 10.766 I rapporti e le operazioni intercorse con parti correlate non presentano elementi di criticità, sono riconducibili all’ordinaria attività di credito e di servizio, si sono normalmente sviluppati nel corso dell’esercizio in funzione delle esigenze od utilità contingenti, nell’interesse comune delle parti e, quando del caso, del Gruppo BPER. Le condizioni applicate ai singoli rapporti ed alle operazioni con le società stesse non si discostano da quelle correnti di mercato. L'ammontare complessivo dei crediti, per cassa e firma, riferito ad Amministratori, Sindaci, Dirigenti e loro parti correlate si quantifica pari ad Euro 122,7 milioni: in deciso calo su base annua (al 31 dicembre 2012 era pari ad Euro 276 milioni) del 55,53%. Il suddetto valore rappresenta lo 0,19% del totale dei crediti per cassa e firma (era lo 0,42% al 31 dicembre 2012). Con riferimento all’entrata in vigore, con decorrenza 31 dicembre 2012, della disciplina relativa alle “Attività di Rischio e Conflitti di Interesse nei confronti di Soggetti Collegati" emanata da Banca d’Italia con il 9° aggiornamento della Circolare n. 263/2006, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato un corpus normativo che comprende, tra gli altri, anche un “Regolamento di Gruppo del processo di monitoraggio dei limiti prudenziali alle attività di rischio verso soggetti collegati”, che descrive l’articolazione dei processi di: definizione dei limiti prudenziali alle attività di rischio verso soggetti collegati; monitoraggio in via continuativa dei limiti; gestione dei casi di superamento dei limiti, disciplinando altresì i ruoli, le responsabilità, i compiti e i meccanismi di coordinamento sia degli Organi Sociali ed Apicali che delle differenti funzioni della Capogruppo, delle Banche e delle Società del Gruppo BPER. Il Regolamento, in vigore a far tempo dal 31 dicembre 2012, è improntato al rispetto dei limiti normativi, ripropone infatti una “soglia interna di attenzione” riferita al limite individuale di esposizione consolidata ponderata, inferiore rispetto alla soglia regolamentare. Tale soglia è fissata in misura tale da costituire idoneo presidio cautelativo verso l’assunzione di esposizioni significativamente rilevanti verso parti correlate e relativi soggetti connessi. Per l’esercizio 2013 non sono stati necessari accantonamenti per crediti dubbi, relativi a soggetti che, al 31 dicembre 2013, si qualificavano come parti correlate. Attivo Passivo Garanzie rilasciate Ricavi Costi Valori complessivi di riferimento - 31.12.2013 61.758.052 57.046.292 3.471.269 3.074.187 2.183.373 Valori complessivi di riferimento - 31.12.2012 61.637.758 56.874.706 3.692.144 3.051.260 1.778.925 Valori complessivi di riferimento - 31.12.2011 60.487.931 55.841.541 4.173.944 3.004.605 2.142.979 Percentuali di incidenza dei rapporti con Parti Correlate, sui valori complessivi patrimoniali ed economici di riferimento Collegate Attivo Passivo Garanzie rilasciate Ricavi Costi 1,53% 0,02% 1,82% 0,39% 0,16% 179 Amministratori, Sindaci, Dirigenti Altre parti correlate 0,01% 0,19% 0,36% 0,22% 0,00% 0,05% 0,01% 0,11% 0,01% 0,07% Totale 31.12.2013 Collegate Amministratori, Sindaci, Dirigenti Altre parti correlate Totale 31.12.2012 Collegate Amministratori, Sindaci, Dirigenti Altre parti correlate Totale 31.12.2011 1,73% 1,66% 0,01% 0,39% 2,06% 2,19% 0,01% 0,62% 2,82% 0,60% 0,03% 0,01% 0,04% 0,08% 0,71% 0,02% 0,08% 0,81% 1,87% 2,31% 0,00% 0,82% 3,13% 2,03% 0,02% 0,85% 2,90% 0,51% 0,62% 0,01% 0,32% 0,95% 1,43% 0,01% 0,45% 1,89% 0,24% 0,16% 0,01% 0,07% 0,24% 0,41% 0,01% 0,08% 0,50% 180 CAPITOLO XV - INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE 15.1 Informazioni finanziarie per gli esercizi passati Le informazioni relative al patrimonio e alla situazione economico-finanziaria dell’Emittente e del Gruppo per gli esercizi 2013, 2012 e 2011 sono ricavabili dal Bilancio Consolidato 2013, dal Bilancio Consolidato 2012 e dal Bilancio Consolidato 2011 (con le relative relazioni della Società di Revisione). L’Emittente si avvale del regime di inclusione mediante riferimento dei documenti sopra indicati ai sensi dell’art. 11 della Direttiva 2003/71/CE e dell’art. 28 del Regolamento CE 809/2004. Tali documenti sono stati precedentemente pubblicati e depositati presso la Consob e sono a disposizione del pubblico sul sito internet dell’Emittente (www.bper.it e www.gruppobper.it) nonché presso la sede dell’Emittente. La Consob potrà svolgere le attività di verifica sul Bilancio 2013 e sul Bilancio Consolidato 2013, nei termini previsti dalla legge. L’inserimento delle informazioni finanziarie relative ad un periodo di tre esercizi sociali è dovuto al fatto che l’Offerta (riservata esclusivamente agli azionisti di BPER) è promossa nel territorio della Repubblica Italiana, sulla base del Documento di Registrazione, e all’estero presso investitori istituzionali sulla base di un’offering circular. Al fine, quindi, di assicurare, ai sensi dell’art. 34-sexies, comma 3, del Regolamento Emittenti, la coerenza informativa tra il Documento di Registrazione e l’offering circular (nella quale, di prassi, vengono inserite informazioni finanziarie relative ad un triennio), anche il Documento di Registrazione contiene, direttamente o tramite inclusione mediante riferimento, le informazioni relative agli esercizi 2013, 2012 e 2011. Si precisa che le informazioni finanziarie relative agli esercizi 2013, 2012 e 2011 presenti nel Documento di Registrazione, salvo ove espressamente evidenziato, sono tratte dai bilanci consolidati del Gruppo BPER in quanto le informazioni finanziarie tratte dai bilanci civilistici dell’Emittente non apportano informazioni aggiuntive rilevanti. Ai fini della compilazione del presente capitolo i dati comparativi per l’esercizio 2013, quindi riferiti al 31 dicembre 2012, sono quelli pubblicati sul Bilancio Consolidato 2013; si segnala che in riferimento agli accantonamenti allocati alla voce 130, relativi ai salvataggi deliberati dal FITD, si è riclassificato quanto contabilizzato al medesimo titolo al 31 dicembre 2012 alla voce “Altri oneri e proventi di gestione”, per un ammontare complessivo di Euro 3.025 mila. Per comodità di consultazione dei bilanci consolidati del Gruppo inclusi per riferimento nel Documento di Registrazione e del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014, si riportano di seguito due tabelle contenenti l’indicazione delle pagine delle principali sezioni degli stessi. 31/03/14 Stato Patrimoniale Conto Economico Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Relazione sulla gestione Note esplicative 181 69 70 72 7 73 31/12/13 31/12/12 31/12/11 Stato Patrimoniale 124 520 450 Conto Economico 125 521 451 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 127 523 453 Rendiconto Finanziario 128 524 454 Relazione sulla gestione 9 405 369 Nota Integrativa 131 527 457 Politiche contabili 133 529 459 Relazione della società di revisione 415 788 724 182 Nella tabella che segue si riporta lo stato patrimoniale consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2013, raffrontato con i dati al 31 dicembre 2012 e 2011. (dati in migliaia) Voci dell’attivo 10. Cassa e disponibilità liquide 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 30. Attività finanziarie valutate al fair value 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 Var % 2013/2012 Var % 2012/2011 488.522 488.873 463.315 -0,07 5,52 1.117.939 1.596.048 2.123.489 -29,96 -24,84 149.899 151.450 216.089 -1,02 -29,91 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 6.630.062 4.679.402 2.605.192 41,69 79,62 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 1.207.868 818.050 693.502 47,65 17,96 60. Crediti verso banche 1.587.781 2.250.781 2.832.122 -29,46 -20,53 70. Crediti verso clientela 46.514.738 48.048.735 48.186.287 -3,19 -0,29 3.751 - - n.s. -- - 1.060 870 -100,00 21,84 80. Derivati di copertura 90. Adeguamento di valore di attività oggetto di copertura generica 100. Partecipazioni 120. Attività materiali 130. Attività immateriali - di cui: avviamento 140. Attività fiscali a) correnti b) anticipate b1) di cui alla Legge 214/2011 250.970 269.094 281.806 -6,74 -4,51 1.022.430 984.217 989.727 3,88 -0,56 491.215 467.488 457.446 5,08 2,20 380.416 375.935 376.029 1,19 -0,02 1.184.567 957.066 694.047 23,77 37,90 145.989 113.483 43.040 28,64 163,67 1.038.578 843.583 651.007 23,12 29,58 893.224 715.316 - 24,87 n.s. 2.817 18.329 45.820 -84,63 -60,00 150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 1.105.493 907.165 898.219 21,86 1,00 61.758.052 61.637.758 60.487.931 0,20 1,90 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 Var % 2013/2012 Var % 2012/2011 10. Debiti verso banche 7.820.719 7.269.461 5.210.768 7,58 39,51 20. Debiti verso clientela 33.681.447 32.288.488 30.705.177 4,31 5,16 30. Titoli in circolazione 10.186.690 11.047.786 13.759.886 -7,79 -19,71 160. Altre attività Totale dell’attivo (dati in migliaia) Voci del passivo e del patrimonio netto -0,07 40. Passività finanziarie di negoziazione 50. Passività finanziarie valutate al fair value #DIV/0! 198.059 216.864 212.733 -8,67 1,94 2.952.035 3.865.649 4.115.072 -23,63 -6,06 37.825 37.661 33.336 0,44 12,97 80. Passività fiscali 134.873 169.626 100.730 -20,49 68,40 a) correnti 12.405 46.426 41.067 -73,28 13,05 b) differite 122.468 123.200 59.663 -0,59 106,49 60. Derivati di copertura 8.800 36.203 -100,00 -75,69 1.520.458 1.465.718 1.092.968 3,73 34,10 110. Trattamento di fine rapporto del personale 208.390 223.324 207.585 -6,69 7,58 120. Fondi per rischi e oneri: 305.796 281.329 367.083 8,70 -23,36 -54,01 90. Passività associate ad attività in via di dismissione 100. Altre passività - a) quiescenza e obblighi simili 120.859 104.833 227.946 15,29 b) altri fondi 184.937 176.496 139.137 4,78 26,85 139.472 199.447 49.349 -30,07 304,16 2.267.929 2.264.190 2.078.268 0,17 8,95 624.156 619.462 675.369 0,76 -8,28 1.001.483 998.165 996.426 0,33 0,17 (83.336) 0,08 -91,28 140. Riserve da valutazione 170. Riserve 180. Sovrapprezzi di emissione 190. Capitale (7.272) 200. Azioni proprie 210. Patrimonio di pertinenza di terzi 678.816 220. Utile dell'esercizio Totale del passivo e del patrimonio netto 7.176 61.758.052 183 (7.266) 700.325 715.675 -3,07 -2,14 (11.271) 214.639 -163,67 -105,25 60.487.931 0,20 1,90 61.637.758 Di seguito si riporta lo schema della variazioni del patrimonio netto consolidato per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011. 184 (in migliaia) Esistenze al 31.12.12 Modifica saldi apertura Esistenze al 1.1.13 Allocazione risultato esercizio precedente Riserve Capitale: 1.098.431 - 1.098.431 a) azioni ordinarie 1.098.431 - 1.098.431 - - - 691.714 - 691.714 Riserve: 2.768.717 - a) di utili 2.702.649 - 66.068 244.056 b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione b) altre Riserve da valutazione: Utile (perdita) d'esercizio Patrimonio netto del gruppo Patrimonio netto di terzi - Distribuzione straordinaria dividendi Acquisto azioni proprie - Variazione Derivati su strumenti di proprie capitale azioni Stock options Variazioni interessenze partecipative - (5.923) Redditività complessiva al 31.12.2013 Del gruppo Di terzi - 1.001.483 93.271 (5.923) - 1.001.483 93.271 - - - - - (4.730) - 624.156 60.317 - - - - 2.267.929 466.082 - - - - 2.024.689 466.082 - - - - - 243.240 - - - - - - (59.780) 139.472 50.210 - (1.072) 3.318 - - (1.072) 3.318 - - - - - - - - - - - - - - - - (7.205) 4.694 - - - - 2.768.717 (32.598) - (2.108) - - - - 2.702.649 (32.598) - (179.280) - - - - - 66.068 - - 177.172 - - - - 244.056 - - 5.406 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - (7.268) - - - 4 (10) - - - - - - (7.272) (2) (32.598) - (32.598) 32.598 - - - - - - - - - 16.114 7.176 8.938 4.062.727 - 4.062.727 - - 9.204 8.016 (10) - - - - 10.275 (57.268) 4.032.944 - 700.325 - 700.325 - - (14.183) - - - - - - (20.928) 13.602 - 678.816 Modifica saldi apertura (*) Esistenze al 1.1.12 Allocazione risultato esercizio precedente Riserve Capitale: 1.113.172 - 1.113.172 a) azioni ordinarie 1.113.172 - 1.113.172 - - - 752.856 - 752.856 Riserve: 2.536.259 (19.170) a) di utili 2.465.785 (19.170) b) altre 70.474 Riserve da valutazione 90.106 Sovrapprezzi di emissione Operazioni sul patrimonio netto Emissione nuove azioni - Esistenze al 31.12.11 b) altre azioni Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni Patrimonio netto al 31.12.2013 (7.268) Strumenti di capitale Azioni proprie Variazioni dell'esercizio Variazioni dell'esercizio Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni - Patrimonio netto al 31.12.2012 Operazioni sul patrimonio netto Emissione nuove azioni Distribuzione straordinaria dividendi Acquisto azioni proprie - - Variazione Derivati su strumenti di proprie capitale azioni Stock options Variazioni interessenze partecipative - - Redditività complessiva al 31.12.2012 Del gruppo Di terzi - 998.165 100.266 - - 998.165 100.266 - - - - - - 619.462 72.252 - - - 2.264.190 504.527 - - - 2.197.505 505.144 - - - - 66.685 (617) - - - - 173.177 199.447 44.609 - (16.480) 1.739 - - - - (16.480) 1.739 - - - - - - - - - - - - - - - - (5.235) (55.907) - - - - - 2.517.089 209.256 - 42.372 - - - - - 2.446.615 209.256 - 46.778 - - - - - - 70.474 - - (4.406) - - - - 19.170 109.276 - - (38.397) - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Azioni proprie (83.362) - (83.362) - - - 76.046 - - - - - - - (7.266) (2) Utile (perdita) d'esercizio 237.359 - 237.359 (209.256) (28.103) - - - - - - - - (32.598) (11.271) (21.327) 3.930.715 - 3.930.715 - (28.103) (18.477) 21.902 - - - - - - 156.690 4.062.727 - 715.675 - 715.675 - - 737 24 - - - - - - (16.111) - 700.325 Strumenti di capitale Patrimonio netto del gruppo Patrimonio netto di terzi (*) La modifica dei saldi di apertura delle riserve di utili e delle riserve da valutazione è conseguente l'orientamento espresso dall'Ordine Nazionale degli Attuari (Circolare n. 35 del 21 dicembre 2012), come dettagliato nella Parte A della Nota integrativa del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2012. 185 (in migliaia) Esistenze al 31.12.10 Modifica saldi apertura Esistenze al 1.1.11 Allocazione risultato esercizio precedente Riserve Capitale: 954.135 a) azioni ordinarie Variazioni dell'esercizio Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni Patrimonio netto al 31.12.2011 Operazioni sul patrimonio netto Distribuzione Variazione Derivati su straordinaria strumenti di proprie capitale dividendi azioni Emissione Acquisto nuove azioni azioni proprie Redditività complessiva al Stock 31.12.2011 options Del gruppo Di terzi - 954.135 - - (76.258) 235.295 - - - - - - 996.426 116.746 954.135 - 954.135 - - (76.258) 235.295 - - - - - - 996.426 116.746 - - - - - - - - - - - - - - - 535.161 - 535.161 - - (107.569) 325.264 - - - - - - 675.369 77.487 Riserve: 2.390.263 - 2.390.263 281.364 - (135.368) - - - - - - - 2.078.268 457.991 a) di utili 2.315.751 - 2.315.751 281.364 - (131.330) - - - - - - - 2.007.148 458.637 74.512 - 74.512 - - (4.038) - - - - - - - 71.120 (646) 220.378 - 220.378 - - (34.821) - - - - - - (95.451) 49.349 40.757 - - - - - - - - - - - - - - - Azioni proprie (83.210) - (83.210) - - - - (152) - - - - - (83.336) (26) Utile (perdita) d'esercizio 327.357 - 327.357 (281.364) (45.993) - - - - - - - 237.359 214.639 22.720 Patrimonio netto del gruppo 3.249.623 - 3.249.623 - (45.993) 40.436 560.559 (153) - - - - 126.243 3.930.715 - Patrimonio netto di terzi 1.094.461 - 1.094.461 - - (394.452) - 1 - - - - 15.665 - 715.675 b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione b) altre Riserve da valutazione: Strumenti di capitale 186 Di seguito si riporta il Rendiconto finanziario consolidato, in forma sintetica, riferito agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011. Metodo indiretto (in migliaia) Attività operativa 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 1.179.321 (584.103) (24.595) 570.623 1.139.911 (1.663.879) 723.650 199.682 916.084 (2.506.456) 1.165.632 (424.740) 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 96.579 (675.705) (579.126) 64.480 (232.382) (167.902) 14.463 (63.906) (49.443) 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista 8.006 (6.201) 514.413 Liquidità netta generata/assorbita nell'esercizio (497) 25.579 40.230 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 488.873 (497) 146 488.522 463.315 25.579 (21) 488.873 422.920 40.230 165 463.315 1. Gestione 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa Attività di investimento 1. Liquidità generata 2. Liquidità assorbita Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di investimento Attività di provvista RICONCILIAZIONE Voci di bilancio Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell'esercizio Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 187 Indicatori di performance La tabella seguente riporta i principali indicatori finanziari e non finanziari relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 75,32% 99,35% 14,74% 2,06% 69,57% 0,62% 88,48% 43,01% 2,16 14,52 (6.232.938) 11.718 1.307 77,95% 101,79% 11,75% 2,03% 72,62% 0,61% 88,37% 41,01% 1,69 14,24 (5.018.680) 11.834 1.297 79,66% 99,19% 0,00% 2,10% 77,87% 0,62% 88,93% 37,43% 14,33 (2.378.646) 11.965 1.301 0,18% 0,03% 55,47% 1,68% -0,29% -0,05% 55,96% 1,99% 6,43% 0,39% 59,15% 0,71% 0,020 (0,038) 0,648 0,021 (0,033) 0,646 13,76% 5,33% 6,74% 37,34% 54,97% 18,17% 0,56% 10,82% 3,92% 5,23% 36,78% 54,87% 19,99% 0,66% 8,99% 3,24% 4,51% 33,85% 52,84% 16,77% 0,67% 3.676.745 3.699.020 5.099.631 42.964.763 8,56% 8,61% 11,87% 3.701.624 3.714.841 5.427.499 44.758.313 8,27% 8,30% 12,13% 3.686.137 3.700.988 5.434.992 47.104.000 7,83% 7,86% 11,54% Indicatori Finanziari Indici di struttura (%) crediti netti verso clientela\totale attivo crediti netti verso clientela\raccolta diretta da clientela attività finanziarie\totale attivo attività immobilizzate\totale attivo totale attività di rischio ponderate (RWA)\totale attivo avviamento\totale attivo raccolta diretta complessiva\totale attivo raccolta gestita\raccolta indiretta attività finanziarie\patrimonio netto tangibile(*) leverage (**) saldo interbancario (in migliaia) numero dipendenti numero sportelli bancari nazionali Indici di redditività (%) ROE ROA (utile netto\totale attivo) Cost to income ratio Rettifiche nette su crediti\crediti netti verso clientela Eps base Eps diluito Indici di rischiosità (%) crediti dubbi netti\crediti netti verso clientela sofferenze nette\crediti netti verso clientela incagli netti\crediti netti verso clientela rettifiche di valore su crediti dubbi\crediti dubbi lordi rettifiche di valore su sofferenze\sofferenze lorde rettifiche di valore su incagli\incagli lordi rettifiche di valore su crediti in bonis\crediti lordi in bonis Patrimonio di vigilanza e ratios patrimoniali patrimonio di base Core (Core Tier 1) patrimonio di base (Tier 1) patrimonio di vigilanza (compreso Tier 3) attività di rischio ponderate (RWA) Core Tier 1 ratio Tier 1 capital ratio Total capital ratio 188 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 3.995,58 3.969,51 975,66 1.292,96 169,67 183,60 101,84 3.988,67 4.060,23 871,47 1.253,63 170,48 182,09 101,64 4.060,19 4.027,27 801,78 1.340,57 169,17 175,58 103,85 Indicatori Non Finanziari Indici di produttività (in migliaia) raccolta diretta per dipendente crediti verso clientela per dipendente risparmio gestito per dipendente risparmio amministrato per dipendente primo margine per dipendente (***) margine di intermediazione per dipendente costi operativi per dipendente (*) Patrimonio netto tangibile = mezzi patrimoniali complessivi al netto delle immobilizzazioni immateriali. (**) Leverage = total tangible assets (totale attivo al netto delle immobilizzazioni immateriali)/tangible equity (mezzi patrimoniali complessivi al netto delle immobilizzazioni immateriali). (***) Primo margine = margine di interesse + commissioni nette. Crediti verso clientela La seguente tabella riporta informazioni sulla voce Crediti verso clientela riferite agli esercizi 2013, 2012 e 2011, con i relativi scostamenti: Voci Conti correnti Mutui Pronti contro termine Titoli di debito Altre operazioni Crediti verso la clientela netti Conti correnti Mutui Pronti contro termine Titoli di debito Altre operazioni Crediti verso la clientela netti 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 7.677.086 25.558.514 47.395 269.669 12.962.074 46.514.738 8.092.862 25.266.237 104.564 293.806 14.291.266 48.048.735 8.656.715 24.542.882 244.384 455.818 14.286.488 48.186.287 16,50% 16,84% 17,97% 54,95% 52,58% 50,93% 0,10% 0,22% 0,51% 0,58% 0,61% 0,95% 27,87% 29,74% 29,65% 100,00% 100,00% 100,00% Var. % Var. % 2013/2012 2012/2011 -5,14 1,16 -54,67 -8,22 -9,30 -3,19 -6,51 2,95 -57,21 -35,54 0,03 -0,29 Al 31 dicembre 2013, i crediti verso la clientela, al netto delle rettifiche di valore, sono pari ad Euro 46.514,7 milioni (Euro 48.048,7 milioni al 31 dicembre 2012), in calo da inizio anno del 3,19% nonostante l’incremento dovuto all’inserimento nel perimetro di consolidamento della Cassa di Risparmio di Bra con un apporto al 31 dicembre 2013 di Euro 1.167,9 milioni, che rappresenta circa il 2,51% del valore complessivo. Al netto del suddetto apporto, il calo si quantifica pari al 5,62%: le voci maggiormente influenzate dalla riduzione sono rappresentate dai conti correnti in diminuzione di Euro 743,7 milioni, -9,19% e dalle altre operazioni di finanziamento, rappresentate essenzialmente da finanziamenti di tipo “bullet” (che calano di Euro 804 milioni, pari al 21,56%) e anticipazioni su fatture o effetti salvo buon fine (che calano di Euro 494,1 milioni pari al 18,10%). Al 31 dicembre 2012, i crediti verso la clientela, al netto delle rettifiche di valore, erano pari ad Euro 48.048,7 milioni (Euro 48.186,3 milioni al 31 dicembre 2011), in leggero calo da inizio anno (0,29%). Tale variazione è stata determinata dalla crescita della componente mutui, in particolare per le 189 erogazioni di Cassa di Risparmio dell’Aquila di mutui ricevuti dalla Cassa Depositi e Prestiti per la ricostruzione post-sisma, mentre risultano in calo i conti correnti e le operazioni di natura finanziaria. La tabelle seguente presenta le esposizione lorde, i fondi rettificativi e le esposizione nette del Gruppo BPER, riferiti ai soli finanziamenti del portafoglio “Crediti verso la clientela” per gli esercizi 2013, 2012 e 2011: (dati in migliaia) Voci 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 Esposizioni lorde deteriorate Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Esposizioni lorde in bonis Totale esposizione lorda Rettifiche di valore su esposizioni deteriorate Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Rettifiche di valore su esposizioni in bonis Totale rettifiche di valore complessive Esposizioni nette deteriorate Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Esposizioni nette in bonis Totale esposizione netta 10.213.929 5.504.590 3.831.386 512.501 365.452 40.341.356 50.555.285 3.814.311 3.025.614 696.195 70.920 21.582 226.236 4.040.547 6.399.618 2.478.976 3.135.191 441.581 343.870 40.115.120 46.514.738 8.226.027 4.175.886 3.138.499 464.949 446.693 43.132.706 51.358.733 3.025.414 2.291.199 627.405 81.163 25.647 284.584 3.309.998 5.200.613 1.884.687 2.511.094 383.786 421.046 42.848.122 48.048.735 6.546.113 3.309.203 2.610.525 309.095 317.290 44.152.679 50.698.792 2.215.713 1.748.642 437.720 18.804 10.547 296.792 2.512.505 4.330.400 1.560.561 2.172.805 290.291 306.743 43.855.887 48.186.287 Var. % Var. % 2013/2012 2012/2011 24,17 31,82 22,08 10,23 -18,19 -6,47 -1,56 26,08 32,05 10,96 -12,62 -15,85 -20,50 22,07 23,06 31,53 24,85 15,06 -18,33 -6,38 -3,19 25,66 26,19 20,22 50,42 40,78 -2,31 1,30 36,54 31,03 43,33 331,63 143,17 -4,11 31,74 20,10 20,77 15,57 32,21 37,26 -2,30 -0,29 Livello di copertura dei crediti verso clientela Voci 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 Sofferenze 54,97% 54,87% 52,84% Incagli 18,17% 19,99% 16,77% Esposizioni ristrutturate 13,84% 17,46% 6,08% Scaduti 5,91% 5,74% 3,32% Crediti dubbi 37,34% 36,78% 35,40% Crediti in bonis 0,56% 0,66% 0,67% Crediti verso clientela 7,99% 6,44% 4,96% I crediti dubbi (sofferenze, incagli, esposizioni ristrutturate ed esposizioni scadute da oltre 90 giorni) qui rappresentati riguardano i soli finanziamenti del portafoglio “Crediti verso la clientela”. Il loro ammontare netto, di Euro 6.399,6 milioni (+23,06%), risulta pari al 13,76% (era 10,82% al 31 190 dicembre 2012) del totale dei crediti netti verso clientela, mentre su base lorda, il rapporto tra crediti dubbi e crediti verso la clientela, è pari al 20,20% (era 16,02% al 31 dicembre 2012). Il livello di copertura risulta soddisfacente ed adeguato alla rischiosità del portafoglio: il coverage ratio sui crediti dubbi complessivi si attesta al 37,34% rispetto al 36,78% di fine anno precedente. Se teniamo conto delle svalutazioni dirette operate per Euro 1.454,3 milioni (Euro 1.466,6 milioni al 31 dicembre 2012 ed Euro 1.262,6 a fine 2011) su crediti a sofferenza in essere, a fronte di procedure concorsuali, la copertura reale dei crediti dubbi risulta pari al 45,15% (era 46,34% al 31 dicembre 2012 e 44,54% al 31 dicembre 2011) Nel 2012, i crediti dubbi ammontavano a Euro 5.200,6 milioni (+20,10% rispetto al 31 dicembre 2011), pari al 10,82% (era 8,99% al 31 dicembre 2011) del totale dei crediti netti verso clientela, mentre su base lorda, il rapporto tra crediti dubbi e crediti verso la clientela, è pari al 16,02% (era 12,91% al 31 dicembre 2011. Le coperture sono migliorate sensibilmente: il coverage ratio sui crediti dubbi complessivi si attesta al 36,78% rispetto al 33,85%. Nel dettaglio: Le sofferenze. Il loro ammontare netto, pari ad Euro 2.479 milioni (+31,53%), risulta il 5,33% (era 3,92% al 31 dicembre 2012 e il 3,24% al 31 dicembre 2011) del totale dei crediti netti verso clientela, mentre su base lorda, il rapporto tra sofferenze e crediti verso la clientela è pari al 10,89% (era 8,13% al 31 dicembre 2012 e il 6,53% al 31 dicembre 2011). La copertura delle sofferenze risulta pari al 54,97% rispetto al 54,87% di dicembre 2012 e al 52,84% di fine 2011. Se si effettua poi il confronto su basi omogenee (al netto dei valori riferibili alla Cassa di Risparmio di Bra, inserita dal 2013 nel perimetro di consolidamento e tenendo conto dei cambi di status effettuati nel primo trimestre, con principale provenienza dal comparto incagli, conseguenti all’ispezione dell’Autorità di Vigilanza e che già scontavano adeguati accantonamenti allineati alle valutazioni del Team ispettivo di circa Euro 310 milioni su base lorda e di Euro 150 milioni di crediti netti), i valori di copertura risultano in aumento di circa 31 basis point rispetto alla fine del 2012. Se si tiene conto delle svalutazioni dirette operate per Euro 1.454,3 milioni (Euro 1.466,6 milioni al 31 dicembre 2012) su crediti a sofferenza in essere, a fronte di procedure concorsuali, il valore reale complessivo del petitum per sofferenze corrisponde ad Euro 6.958,9 milioni (Euro 5.642,5 milioni al 31 dicembre 2012) e la percentuale di copertura reale corrisponde al 64,38% (66,60% al 31 dicembre 2012). Gli incagli. Il loro ammontare netto, pari ad Euro 3.135,2 milioni (+24,85%), risulta il 6,74% (era 5,23% al 31 dicembre 2012) del totale dei crediti netti verso clientela, mentre su base lorda, il rapporto tra incagli e crediti verso la clientela è pari al 7,58% (era 6,11% al 31 dicembre 2012). La copertura degli incagli risulta pari al 18,17% rispetto al 19,99% di fine anno precedente; il calo sconta la variazione dello stato amministrativo citato per le sofferenze: al netto dello stesso si riscontra un aumento delle coperture dello 0,88%. I crediti ristrutturati netti sono pari ad Euro 441,6 milioni (+15,06%) e gli scaduti (past due) netti assommano ad Euro 343,9 milioni (-18,33%). Le rettifiche di valore si riferiscono a crediti in bonis per Euro 226,2 milioni (Euro 284,6 milioni al 31 dicembre 2012; -20,50%) e determinano un coverage ratio pari allo 0,56% (0,66% al 31 dicembre 2012). Il calo di 10 b.p. è ascrivibile a tre fattori dominanti: a) il primo riferibile alla significativa riduzione dei crediti in bonis per l’importante spostamento di crediti appartenenti alla fascia con rating peggiore, quindi penalizzanti, verso categorie di credito deteriorati (essenzialmente incagli); b) il secondo è influenzato dall’applicazione puntuale nella determinazione del valore della collettiva, dei modelli avanzati Basilea II di calcolo della PD e della LGD, ora definitivamente consolidati e a regime, (a cui manca solo la validazione da parte dell’Autorità di Vigilanza per la loro applicazione 191 anche ai fini della determinazione dei ratios patrimoniali). L’utilizzo di tali modelli ha consentito l’intercettazione delle informazioni atte ad estendere la determinazione di accantonamenti anche con riferimento ai crediti di firma riferibili a clienti in bonis; c) il terzo fattore è riferibile alla rimozione già da giugno 2013 delle penalizzazioni applicate alle esposizioni verso controparti residenti nelle zone interessate dal sisma che ha colpito Emilia, Lombardia e Veneto nel maggio 2012, a fronte di una rischiosità ora correntemente intercettata dalle rilevazioni di PD e LGD. Per il medesimo motivo, analoga rimozione è stata effettuata per i residui presidi a suo tempo applicati a seguito dell’evento tellurico che nel 2009 ha interessato il territorio de l’Aquila. Le rettifiche di valore riferibili ai crediti deteriorati sono pari ad Euro 3.814,3 milioni (Euro 3.025,4 milioni al 31 dicembre 2012; +26,08%), per un coverage ratio pari al 37,34% (36,78% al 31 dicembre 2012). Il livello di copertura complessivo dei crediti risulta quindi del 7,99% a fronte del 6,44% al 31 dicembre 2012. Se teniamo conto delle svalutazioni dirette operate per Euro 1.454,3 milioni (Euro 1.466,6 milioni al 31 dicembre 2012) su crediti a sofferenza in essere, a fronte di procedure concorsuali, ovvero degli interessi di mora per quanto attiene a Cassa di Risparmio di Bra, come descritto successivamente, il coverage sale al 10,57% (era 9,04% al 31 dicembre 2012). Il valore reale complessivo del petitum per sofferenze corrisponde quindi ad Euro 6.958,9 milioni (Euro 5.642,5 milioni al 31 dicembre 2012 ed Euro 4.571,8 milioni al 31 dicembre 2011) e la percentuale di copertura reale corrisponde al 64,38% (66,60% al 31 dicembre 2012 e 65,87 a fine 2011). Le tabelle seguenti mostrano la dinamica delle esposizioni creditizie deteriorate del Gruppo bancario BPER riferite agli esercizi 2013, 2012 e 2011. I valori esposti si riferiscono alle esposizioni deteriorate presenti in tutti i portafogli. Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde - Esercizio 2013 Causali/Categorie A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da esposizioni in bonis B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento - di cui operazioni di aggregazione aziendale C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso esposizioni in bonis Sofferenze (in migliaia) Esposizioni Esposizioni ristrutturate scadute Incagli 4.176.386 3.138.500 464.949 446.693 1.402 - - - 1.860.983 3.216.252 424.182 441.270 254.075 2.292.020 226.813 301.595 1.226.081 309.031 73.411 13.294 380.827 615.201 123.958 126.381 71.987 67.643 2.183 37.783 532.779 2.465.865 373.259 522.511 3.760 228.386 1.021 73.084 C.2 cancellazioni 205.415 6.825 2.336 85 C.3 incassi 231.926 982.405 230.828 151.822 44.735 550 60 791 - - - - C.4 realizzi per cessioni C.4 bis perdite da cessioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate 1.334 1.227.134 137.681 255.668 45.609 20.565 1.333 41.061 5.504.590 192 3.888.887 515.872 365.452 1.402 - - - Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde - Esercizio 2012 Causali/Categorie A. Esposizione lorda iniziale di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento Sofferenze Incagli 3.309.318 Esposizioni ristrutturate 2.610.525 Esposizioni scadute 309.095 317.290 1.443 - - - 1.489.035 2.594.301 334.918 541.608 B.1 ingressi da esposizioni in bonis 474.437 1.881.640 119.808 449.481 B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento 709.475 305.123 188.910 523.751 145.683 69.427 9.201 82.926 C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso esposizioni in bonis 621.967 2.066.326 179.064 412.205 5.029 257.448 15.336 58.006 C.2 cancellazioni 288.048 3.535 1.121 796 C.3 incassi 282.477 945.438 110.152 166.194 21.109 295 1.646 2.389 11.983 13.321 809.746 49.864 49.034 1.775 182.506 2.314 4.176.386 3.138.500 464.949 446.693 1.402 - - - C.4 realizzi per cessioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale di cui: esposizioni cedute non cancellate Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde - Esercizio 2011 Causali/Categorie A. Esposizione lorda iniziale di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento Sofferenze Incagli 2.878.738 Esposizioni ristrutturate 2.156.726 Esposizioni scadute 225.180 338.510 44.528 8.957 - 10.144 965.004 1.962.047 271.663 293.235 B.1 ingressi da esposizioni in bonis 260.962 1.268.925 92.351 273.803 B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento 567.825 136.217 169.403 523.719 89.901 89.411 8.947 10.485 C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso esposizioni in bonis 534.424 1.508.248 187.748 314.455 823 178.088 11.029 102.701 C.2 cancellazioni 326.043 4.235 7 112 C.3 incassi 185.079 731.473 81.492 48.629 11.527 347 - 3 781 10.171 586.468 7.637 94.207 1.013 154.620 8.390 3.309.318 2.610.525 309.095 317.290 1.443 - - - C.4 realizzi per cessioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale di cui: esposizioni cedute non cancellate 193 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive - Esercizio 2013 Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate 2.291.698 627.406 81.163 1.402 - - - B. Variazioni in aumento 1.203.045 530.379 52.607 22.997 798.495 482.825 40.296 21.634 3.974 - - - B.1 rettifiche di valore B.1 bis perdite da cessione B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 25.647 335.510 40.310 12.286 311 B.3 altre variazioni in aumento 65.066 7.244 25 1.052 C. Variazioni in diminuzione 469.129 443.953 62.850 27.062 C.1 riprese di valore da valutazione 182.926 49.894 8.060 7.469 60.446 57.430 7.176 4.792 C.2 riprese di valore da incasso C.2 bis utili da cessione C.3 cancellazioni C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.5 altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali 3.282 - - - 205.415 6.825 2.336 85 14.004 93 329.043 45.277 16.967 761 1 712 3.025.614 713.832 70.920 21.582 1.402 - - - - di cui: esposizioni cedute non cancellate Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive - Esercizio 2012 Causali/Categorie A. Esposizione lorda iniziale di cui: esposizioni cedute non cancellate Sofferenze Incagli 1.748.642 Esposizioni ristrutturate 437.720 Esposizioni scadute 18.804 10.547 1.443 - - - 1.068.147 474.174 86.832 27.550 B.1 bis perdite da cessione 846.499 504 449.433 5.532 59.179 - 25.654 - B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 151.546 13.964 26.990 456 B. Variazioni in aumento B.1 rettifiche di valore B.3 altre variazioni in aumento 69.598 5.245 663 1.440 C. Variazioni in diminuzione 525.091 284.488 24.473 12.450 C.1 riprese di valore da valutazione 159.081 51.592 9.384 3.725 70.766 1.118 44.517 - 9.089 - 739 - 288.048 3.535 1.121 796 6.652 C.2 riprese di valore da incasso C.2 bis utili da cessione C.3 cancellazioni C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 4.464 176.961 4.879 C.5 altre variazioni in diminuzione 1.614 7.883 - 538 D. Rettifiche complessive finali di cui: esposizioni cedute non cancellate 2.291.698 627.406 81.163 25.647 1.402 - - - 194 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive - Esercizio 2011 Causali/Categorie A. Esposizione lorda iniziale di cui: esposizioni cedute non cancellate Sofferenze Incagli 1.657.746 Esposizioni ristrutturate 370.604 Esposizioni scadute 18.038 12.376 16.736 1.875 - 408 B. Variazioni in aumento 586.169 279.043 24.643 8.482 B.1 rettifiche di valore 435.170 266.594 11.258 8.138 B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 119.258 9.930 13.315 305 B.3 altre variazioni in aumento 31.741 2.519 70 39 C. Variazioni in diminuzione 495.273 211.927 23.877 10.311 C.1 riprese di valore da valutazione 104.204 46.064 4.060 4.897 64.203 33.571 7.228 599 326.043 4.235 7 112 4.327 C.2 riprese di valore da incasso C.3 cancellazioni C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 41 126.188 12.252 C.5 altre variazioni in diminuzione 782 1.869 330 376 D. Rettifiche complessive finali di cui: esposizioni cedute non cancellate 1.748.642 437.720 18.804 10.547 1.443 - - - La posizione interbancaria netta (in migliaia) Posizione interbancaria netta A. Crediti verso banche 1. Conti correnti e depositi 2. Pronti contro termine attivi 3. Titoli di debito 4. Altri B. Debiti verso banche Totale (A-B) A. Crediti verso banche 1. Conti correnti e depositi 2. Pronti contro termine attivi 3. Titoli di debito 4. Altri B. Debiti verso banche 31.12.2013 31.12.2012 1.587.781 2.250.781 928.658 994.097 Var. % Var. % 31.12.2011 2013/2012 2012/2011 2.832.122 -29,46 -20,53 1.193.965 -6,58 -16,74 -65,18 - 162.051 465.409 -100,00 226.471 686.902 698.617 -67,03 -1,68 432.652 7.820.719 407.731 7.269.461 474.131 5.210.768 6,11 -14,00 7,58 39,51 (6.232.938) (5.018.680) (2.378.646) 24,19 110,99 100,00% 100,00% 100,00% 58,49% 44,17% 42,16% 0,00% 7,20% 16,43% 14,26% 30,52% 24,67% 27,25% 18,12% 16,74% 100,00% 100,00% 100,00% Nella tabella che segue è esposto il dettaglio completo delle operazioni in essere con la BCE per gli esercizi 2013, 2012. La variazione della quota capitale, rispetto al 31 dicembre 2012, di Euro 145 milioni, è dovuta integralmente all’ingresso nel Gruppo BPER di Cassa di Risparmio di Bra, che ha anch’essa in essere operazioni di rifinanziamento a lungo termine, per Euro 85 milioni in scadenza a gennaio 2015, ed Euro 60 milioni con scadenza febbraio 2015. 195 Esercizio 2013 (in milioni) Operazioni di rifinanziamento con la Banca Centrale Europea Quota Capitale Scadenza 2.485 2.060 4.545 1. Long Term Refinancing Operation (LTRO) dicembre 2011 2. Long Term Refinancing Operation (LTRO) febbraio 2012 3. Rifinanziamenti a breve Totale gen-15 feb-15 Esercizio 2012 Operazioni di rifinanziamento con la Banca Centrale Europea Quota Capitale Scadenza 2.400 2.000 4.400 1. Long Term Refinancing Operation (LTRO) dicembre 2011 2. Long Term Refinancing Operation (LTRO) febbraio 2012 3. Rifinanziamenti a breve Totale gen-15 feb-15 Al 31 dicembre 2013, il valore di mercato, comprensivo della quota interessi, è pari a Euro 4.634 milioni. In pari data risultano altresì presenti, presso la Tesoreria accentrata, importanti risorse riferibili a titoli rifinanziabili presso la BCE, quantificabili in un ammontare complessivo, al netto dei margini di garanzia previsti, di Euro 12.354 milioni (10.083 milioni al 31 dicembre 2012). Al 31 dicembre 2013, la posizione interbancaria netta negativa per Euro 6,2 miliardi, che comprende Euro 4,5 miliardi riconducibili alle operazioni di “LTRO”, risulta adeguatamente presidiata dall’ammontare dei titoli rifinanziabili sopracitati e delle riserve liquide, che determinano una posizione di liquidità netta positiva. Le attività finanziarie (in migliaia) Voci Attività finanziarie detenute per la negoziazione - di cui derivati Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività finanziarie Attività finanziarie detenute per la negoziazione - di cui derivati Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività finanziarie 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 1.117.939 190.953 149.899 6.630.062 1.207.868 9.105.768 12,28% 2,10% 1,65% 72,81% 13,26% 100,00% 1.596.048 310.949 151.450 4.679.402 818.050 7.244.950 22,03% 4,29% 2,09% 64,59% 11,29% 100,00% 2.123.489 267.699 216.089 2.605.192 693.502 5.638.272 37,66% 4,75% 3,83% 46,21% 12,30% 100,00% 196 Var. % Var. % 2013/2012 2012/2011 -29,96 -38,59 -1,02 41,69 47,65 25,68 -24,84 16,16 -29,91 79,62 17,96 28,50 Le attività finanziarie ammontano complessivamente a Euro 9.105,8 milioni, di cui Euro 8.307,7 milioni (91,24% del totale) rappresentati da titoli di debito: di essi, Euro 6.573,3 milioni sono riferiti a Stati sovrani e Banche centrali ed Euro 1.526,5 milioni sono riferiti a Banche. I titoli di capitale sono pari ad Euro 433,2 milioni (4,76% del totale), di cui Euro 406,5 milioni rappresentati da investimenti partecipativi stabili classificati nel portafoglio AFS; risulta del tutto marginale la quota di titoli di capitale detenuti per la negoziazione. Le “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” comprendono derivati finanziari per Euro 191 milioni (-38,59%) composti, per Euro 94 milioni (-41,01%), da derivati collegati a titoli di debito classificati nelle “Attività finanziarie valutate al fair value” e nelle “Passività finanziarie valutate al fair value” (fair value option) nonché da operazioni a termine in valuta (intermediate con la clientela e/o utilizzate nella gestione della posizione in cambi), da derivati su tassi e su valute intermediati con la clientela, da derivati connessi ad operazioni di cartolarizzazione e da derivati diversi di copertura gestionale. Alla data del 31 dicembre 2013, il Gruppo BPER non ha posto in essere operazioni di “repo strutturati a lungo termine” di cui al documento congiunto Banca d’Italia Consob IVASS dell’8 marzo 2013 (del quale si è data informativa nella Parte A della Nota integrativa del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2013). Il significativo incremento delle “Attività finanziarie disponibili per la vendita” registrato nel 2013 (+41,69%) e nel 2012 (+79,62%) è ascrivibile principalmente all’acquisto di Titolo di Stato italiano e altri paesi Core essenzialmente da parte della Capogruppo. La variazione in aumento risente anche dell’ingresso, nell’area di consolidamento, del portafoglio AFS di Cassa di Risparmio di Bra (Euro 190,7 milioni). Si segnala che a fronte delle “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, di Euro 6.630,1 milioni, sono presenti riserve da valutazione positive, al netto del relativo impatto fiscale, per Euro 149,8 milioni, come risultanza della sommatoria di riserve positive riferite a titoli di debito, titoli di capitale e O.I.C.R. per un valore di Euro 168 milioni e di riserve negative per Euro 18,2 milioni; la riserva netta riferibile ai soli titoli governativi risulta positiva per Euro 50,8 milioni. Al 31 dicembre 2013, sono in aumento significativo anche le “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. L’incremento del plafond di titoli in HTM ha la finalità di sostenere il margine di interesse e renderlo meno esposto alle oscillazioni di tassi e valori di mercato, in un prevedibile scenario di tassi risk free particolarmente contenuti ancora per un periodo prolungato. Derivati di copertura (in migliaia) Voci 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 3.751 - - Derivati di copertura Var. % Var. % 2013/2012 2012/2011 n.s. Al 31 dicembre 2013 l’ammontare dei derivati di copertura si attesta a Euro 3,8 milioni, con un incidenza marginale sul totale delle esposizioni. 197 -- Informazioni sulle attività e passività finanziarie valutate al fair value: gerarchia del fair value (in migliaia) Voci Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Level 1 - Level 2 - Level 3 Attività finanziarie valutate al fair value - Level 1 - Level 2 - Level 3 Attività finanziarie disponibili per la vendita - Level 1 - Level 2 - Level 3 Derivati di copertura - Level 1 - Level 2 - Level 3 Totale attività finanziarie Passività finanziarie detenute per la negoziazione - Level 1 - Level 2 - Level 3 Passività finanziarie valutate al fair value - Level 1 - Level 2 - Level 3 Derivati di copertura - Level 1 - Level 2 - Level 3 Totale passività finanziarie 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 1.117.939 676.963 423.844 17.132 149.899 102.973 36.415 10.511 6.630.062 5.740.227 410.648 479.187 3.751 3.751 7.901.651 198.059 47.562 132.195 18.302 2.952.035 2.952.035 37.825 37.825 3.187.919 1.596.048 973.938 572.963 49.147 151.450 105.262 35.577 10.611 4.679.402 3.847.058 351.988 480.356 6.426.900 216.864 454 168.941 47.469 3.865.649 3.865.649 37.661 37.661 4.120.174 2.123.489 1.557.492 489.865 76.132 216.089 157.708 40.119 18.262 2.605.192 2.020.269 134.377 450.546 4.944.770 212.733 9 148.228 64.496 4.115.072 4.115.072 33.336 33.336 4.361.141 Var. % Var. % 2013/2012 2012/2011 -29,96 -30,49 -26,03 -65,14 -1,02 -2,17 2,36 -0,94 41,69 49,21 16,67 -0,24 ----22,95 -8,67 10376,21 -21,75 -61,44 -23,63 --23,63 -0,44 -0,44 --22,63 -24,84 -37,47 16,96 -35,45 -29,91 -33,26 -11,32 -41,90 79,62 90,42 161,94 6,62 ----29,97 1,94 4944,44 13,97 -26,40 -6,06 --6,06 -12,97 -12,97 --5,53 Al 31 dicembre 2013 le attività finanziarie classificate al livello 3 rappresentano il 6,41% (8,40% al 31 dicembre 2012) del totale. In particolare, per i diversi portafoglio tale incidenza è pari all’1,53% per le attività finanziarie di negoziazione, al 7,01% per le attività finanziarie valutate al fair value e al 7,23% per le attività finanziarie disponibili per la vendita. Esposizione nei confronti degli Stati sovrani Il Gruppo BPER risulta esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi, in particolare l’Italia. Al 31 dicembre 2013, l’esposizione complessiva in termini di valore nominale ammonta a Euro 6.145 milioni, corrispondente a un valore di bilancio pari a Euro 6.573 milioni (10,64% del totale attivo), che risulta sostanzialmente in linea con il relativo fair value, pari ad Euro 6.606 milioni. Al 31 marzo 2014 il valore di bilancio ammonta a Euro 6.175 milioni, cui Euro 6.003 milioni riferiti a titoli governativi italiani. Al 31 marzo 2014, relativamente al portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza (“HTM”), la differenza tra il fair value ed il valore di bilancio risulta positiva (“riserva implicita”) per Euro 108,9 milioni. In conformità a tali indicazioni, si riporta, di seguito, un prospetto riassuntivo delle informazioni rilevanti sulle esposizioni del Gruppo BPER verso l’aggregato in argomento, al 31 dicembre 2013. 198 Titoli di debito Emittente Rating Cat. Valore di Bilancio Valore Nominale Fair Value Riserva AFS % In migliaia di Euro Governi: Italia 6.145.540 6.573.260 6.606.742 74.967 99,96% 5.828.753 6.257.525 6.290.905 75.960 95,16% HFT 476.404 501.301 501.302 # CFV 25.020 29.979 29.979 # AFS 4.629.459 4.946.853 4.946.853 75.960 HTM 697.870 779.392 812.771 # - - - # 110.000 108.486 108.486 860 BBB+ L/R Belgio Olanda Germania Emittente AA HFT - - - # CFV - - - # AFS 110.000 108.486 108.486 860 HTM - - - # L/R - - - # AAA 57.500 55.600 55.600 (2.260) HFT - - - # CFV - - - # AFS 57.500 55.600 55.600 (2.260) HTM - - - # L/R - - - # 50.002 48.775 48.775 281 HFT 25.002 24.388 24.388 # CFV - - - # AAA Rating AFS 25.000 24.387 24.387 281 HTM - - - # L/R - - - # Cat. Valore di Bilancio Valore Nominale Fair Value Riserva AFS 1,65% 0,85% 0,74% % In migliaia di Euro Spagna BBB HFT 37.444 37.799 276 20.000 21.898 21.899 # CFV - - - # AFS 10.000 10.539 10.539 276 HTM 5.000 5.007 5.361 # - - - # 20.768 20.496 20.596 279 4.268 4.164 4.164 # L/R Austria 35.000 AAA HFT 199 0,57% 0,31% CFV - - - # AFS 11.500 11.274 11.274 279 HTM 5.000 5.058 5.158 # - - - # 18.000 19.318 19.330 105 L/R Irlanda BBB+ HFT - - - # CFV - - - # AFS 8.000 8.934 8.934 105 HTM 10.000 10.384 10.396 # L/R Portogallo - - - # 10.000 10.254 9.890 - HFT - - - # CFV - - - # AFS - - - - HTM 10.000 10.254 9.890 # - - - # 9.000 8.715 8.715 (533) - - - # BB+ L/R Francia AA+ HFT Australia CFV - - - # AFS 9.000 8.715 8.715 (533) HTM - - - # L/R - - - # AAA 6.484 6.611 6.611 (1) HFT - - - # CFV - - - # AFS 6.484 6.611 6.611 (1) HTM - - - # L/R Altri - - - # 33 36 35 - HFT 33 36 35 # CFV - - - # - 0,29% 0,16% 0,13% 0,10% 0,00% AFS - - - - HTM - - - # L/R - - - # Altri enti pubblici: 2.660 2.659 2.737 - 0,04% Italia 2.660 2.659 2.737 - 0,04% HFT 21 20 20 # CFV - - - # AFS - - - - HTM - - - # L/R Totale titoli di debito 2.639 2.639 2.717 # 6.148.200 6.575.919 6.609.479 74.967 200 100,00% Crediti Emittente Rating(*) Cat. Valore Nominale Valore di Bilancio Fair Value Riserva AFS % In migliaia di Euro Governi: Italia BBB+ 1.513.505 1.513.505 1.513.505 1.513.505 1.513.505 1.513.505 - 78,28% - 78,28% HFT # CFV # AFS HTM L/R # 1.513.505 1.513.505 1.513.505 # Altri enti pubblici: 419.977 419.977 433.919 - 21,72% Italia 415.087 415.087 429.029 - 21,47% HFT # CFV # AFS HTM L/R Algeria - # 415.087 415.087 429.029 4.890 4.890 4.890 # - HFT # CFV # 0,25% AFS HTM L/R Totale crediti # 4.890 4.890 4.890 # 1.933.482 1.933.482 1.947.424 - 100,00% (*) I rating indicati sono assegnati da Fitch Ratings, al 31 dicembre 2013. Con riferimento al valore di bilancio, il rientro delle suddette esposizioni risulta distribuito come segue: a vista Titoli di debito - fino ad 1 anno da 1 a 5 anni oltre 5 anni Totale 838.524 3.821.102 1.916.293 6.575.919 Crediti 291.172 327.247 370.389 944.674 1.933.482 Totale 291.172 1.165.771 4.191.491 2.860.967 8.509.401 201 La raccolta La tabella seguente riporta informazioni di sintesi relativa alla raccolta diretta del Gruppo BPER per gli esercizi 2013, 2012 e 2011 (dati in migliaia) Voci Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Pronti contro termine passivi Altri finanziamenti a breve Obbligazioni Certificati di deposito Raccolta diretta da clientela Raccolta indiretta (dato extracontabile) - di cui gestita - di cui amministrata Mezzi amministrati di clientela Raccolta da banche Mezzi amministrati o gestiti Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Pronti contro termine passivi Altri finanziamenti a breve Obbligazioni Certificati di deposito Raccolta diretta da clientela Var. % Var. % 2013/2012 2012/2011 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 26.180.264 3.739.385 1.370.635 2.391.163 9.774.082 3.364.643 46.820.172 26.583.759 23.907.807 4.318.870 1.339.596 2.722.215 10.541.534 4.371.901 47.201.923 25.148.436 26.463.603 543.005 1.730.562 1.968.007 12.045.996 5.828.962 48.580.135 25.633.196 9,51 -13,42 2,32 -12,16 -7,28 -23,04 -0,81 5,71 -9,66 695,36 -22,59 38,32 -12,49 -25,00 -2,84 -1,89 11.432.828 10.313.000 9.593.250 10,86 7,50 15.150.931 14.835.436 16.039.946 2,13 -7,51 73.403.931 7.820.719 81.224.650 55,92% 7,99% 2,93% 5,11% 20,88% 7,19% 100,00% 72.350.359 7.269.461 79.619.820 50,65% 9,15% 2,84% 5,77% 22,33% 9,26% 100,00% 74.213.331 5.210.768 79.424.099 54,47% 1,12% 3,56% 4,05% 24,80% 12,00% 100,00% 1,46 7,58 2,02 -2,51 39,51 0,25 La raccolta diretta da clientela, pari a Euro 46.820,2 milioni, risulta in calo dello 0,81% rispetto a dicembre 2012, nonostante l’incremento complessivo di Euro 1.063,3 milioni (incidenza del 2,27% sul totale al 31 dicembre 2013), dovuto all’inserimento nel perimetro di consolidamento della Cassa di Risparmio di Bra. Al netto del suddetto apporto, quindi su basi omogenee di confronto, il calo si quantifica pari al 3,06%, principalmente per le componenti: obbligazioni, in calo di Euro 1.248 milioni (-11,84%); certificati di deposito, in calo di Euro 1.025,9 milioni (-23,46%); e depositi vincolati in calo di Euro 643,9 milioni (-14,91%). Risultano invece in incremento i conti correnti per Euro 1.773,1 milioni (+7,42%). La raccolta indiretta da clientela, valorizzata ai prezzi di mercato, è pari ad Euro 26.583,8 milioni, in aumento rispetto al 31 dicembre 2012 (+5,71%). Su base nominale la raccolta indiretta si quantifica in complessivi Euro 21.800,9 milioni, in aumento sul 31 dicembre 2012 del 4,10%. Il totale dei mezzi amministrati e gestiti dal Gruppo BPER, compresa la raccolta da banche (pari ad Euro 7.820,7 milioni), si attesta in Euro 81.224,6 milioni, in incremento del 2,02% rispetto al 31 dicembre 2012. Nel 2012, la raccolta diretta da clientela, pari ad Euro 47.201,9 milioni, risulta in calo del 2,84% rispetto a dicembre 2011, a causa principalmente della riduzione di operazioni finanziarie con controparti istituzionali ritenute particolarmente onerose e del trasferimento di liquidità degli enti 202 locali al conto della Tesoreria dello Stato presso Banca d’Italia come previsto dal decreto “Salva Italia”. La raccolta indiretta da clientela, valorizzata ai prezzi di mercato, è pari ad Euro 25.148,4 milioni, in calo rispetto al 31 dicembre 2011 (-1,89%). Su base nominale la raccolta indiretta si quantifica in complessivi Euro 20.941,9 milioni, in diminuzione sul 31 dicembre 2011 del 13,1%. Il totale dei mezzi amministrati e gestiti dal Gruppo, compresa la raccolta da banche (pari ad Euro 7.269,5 milioni) si attesta in Euro 79.619,8 milioni, in aumento dello 0,25% rispetto al 31 dicembre 2011. Il patrimonio di vigilanza e i ratios patrimoniali Il patrimonio di vigilanza al 31 dicembre 2013, ai fini delle segnalazioni inviate a Banca d’Italia è stato calcolato sulla base delle indicazioni fornite con la Circolare n. 263 “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” del 27 dicembre 2006 e successive modifiche, pertanto al netto dell’utile realizzato nel trimestre, mentre il totale delle attività di rischio ponderate (RWA), è stato calcolato sulla base della metodologia standard di Basilea II. (in migliaia) Patrimonio “Core” Elementi da dedurre Core Tier1 capital Strumenti ibridi e prefence share Patrimonio di base (Tier1) Patrimonio supplementare (Tier 2) Patrimonio di vigilanza Patrimonio di terzo livello (Tier 3) Patrimonio di vigilanza incluso Tier 3 Attività di rischio ponderate Patrimonio impegnato: - Rischio di credito e controparte - Rischio di mercato - Rischi operativi - Altri requisiti prudenziali Totale Patrimonio impegnato Core Tier 1 ratio Tier 1 capital ratio Total capital ratio Var. % Var. % 2013/2012 2012/2011 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 3.847.301 (170.556) 3.676.745 22.275 3.699.020 1.400.611 5.099.631 5.099.631 3.865.844 (164.220) 3.701.624 13.217 3.714.841 1.712.658 5.427.499 5.427.499 3.844.739 (158.602) 3.686.137 14.851 3.700.988 1.734.004 5.434.992 5.434.992 -0,48 3,86 -0,67 68,53 -0,43 -18,22 -6,04 -6,04 0,55 3,54 0,42 -11,00 0,37 -1,23 -0,14 -0,14 42.964.763 44.758.313 47.104.000 -4,01 -4,98 #DIV/0! 3.038.781 35.527 305.711 57.162 3.437.181 3.171.674 30.399 315.835 62.757 3.580.665 3.338.107 47.765 316.068 66.380 3.768.320 -4,19 16,87 -3,21 -8,92 -4,01 -4,99 -36,36 -0,07 -5,46 -4,98 8,56% 8,61% 11,87% 8,27% 8,30% 12,13% 7,83% 7,86% 11,54% 0,29 0,31 -0,26 5,62 5,60 5,11 Il consolidamento di Cassa di Risparmio di Bra all’interno del perimetro di Gruppo ha determinato un impatto negativo quantificabile in circa 13 basis point sul Core Tier 1 ratio. Per quanto attiene il Core Tier 1 ratio, ulteriori elementi di calo sono derivati da variazioni negative di patrimonio, compresi gli effetti derivanti dal risultato positivo di esercizio (-7 basis point), dall’incremento degli elementi da dedurre (-4 basis point) e dai nuovi filtri prudenziali applicati dal 31 marzo per nuove disposizioni dell’Autorità di Vigilanza (-2 basis point). Ai suddetti elementi negativi ha fatto riscontro una significativa riduzione delle attività ponderate per il rischio quantificabili in 55 basis point, anche per effetto dell’applicazione della nuova metodologia 203 applicata per la determinazione dei rischi operativi, non più calcolati con il metodo base, ma, dal 31 dicembre 2013, con il metodo standard (TSA). Si evidenzia che l’effetto patrimoniale derivante dalla plusvalenza realizzata a seguito della permuta delle n.759 quote del capitale di Banca d’Italia possedute (n. 430 da BPER e n. 329 da Cassa di Risparmio di Bra), dopo l’aumento di capitale gratuito effettuato, è stato completamente neutralizzato attraverso l’inserimento di un filtro prudenziale negativo pari ad Euro 12,2 milioni, corrispondente al valore della plusvalenza, al netto dell’effetto fiscale, contabilizzata a Conto economico e corrispondente a un valore di circa 3 basis point. Si sottolinea che l’approccio metodologico per la neutralizzazione degli effetti della citata plusvalenza era stato inizialmente ipotizzato attraverso l’incremento del valore della partecipazione da dedurre dal Patrimonio di vigilanza, quindi per il 50% sul Patrimonio di base e il 50% sul Patrimonio supplementare, determinando un Core Tier1 ratio pari all’8,57%. Da approfondimenti successivi e per mantenere un approccio prudenziale più stringente si è ritenuto di procedere applicando l’intero ammontare della plusvalenza netta tra i filtri prudenziali da dedurre dal Patrimonio di base, determinando quindi un Core Tier1 ratio pari all’8,56%. 204 Il Conto Economico Di seguito si riporta il Conto economico consolidato al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011: (dati in migliaia) Voci 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 Var. % 2013/2012 Var. % 2012/2011 10. Interessi attivi e proventi assimilati 2.060.585 2.196.449 2.106.791 -6,19 4,26 20. Interessi passivi e oneri assimilati (770.596) (886.910) (776.348) -13,11 14,24 30. Margine di interesse -1,57 1.289.989 1.309.539 1.330.443 -1,49 40. Commissioni attive 751.186 762.806 735.130 -1,52 3,76 50. Commissioni passive (52.928) (54.865) (41.436) -3,53 32,41 60. Commissioni nette 698.258 707.941 693.694 -1,37 2,05 70. Dividendi e proventi simili 24.086 5.003 7.298 381,43 -31,45 80. Risultato netto dell’attività di negoziazione 48.113 98.377 (70.102) -51,09 -240,33 (592) (1.234) (1.182) -52,03 4,40 165.578 91.980 11.318 80,02 712,69 -453,42 90. Risultato netto dell'attività di copertura 100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: (929) (774) 219 20,03 162.054 68.014 5.346 138,27 -- c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - (179) - -100,00 -- d) passività finanziarie 110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 4.453 24.919 5.753 -82,13 333,15 -143,88 a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita (73.990) (56.748) 129.335 30,38 120. Margine di intermediazione 2.151.442 2.154.858 2.100.804 -0,16 2,57 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (876.547) (974.949) (350.132) -10,09 178,45 (781.585) (958.393) (344.055) -18,45 178,56 (58.433) (8.839) (6.616) 561,08 33,60 - - (3.463) n.s. -100,00 a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza (36.529) (7.717) 4.002 373,36 -292,83 1.274.895 1.179.909 1.750.672 8,05 -32,60 (1.309.285) (1.259.466) (1.286.895) 3,96 -2,13 a) spese per il personale (787.479) (769.577) (785.876) 2,33 -2,07 b) altre spese amministrative (521.806) (489.889) (501.019) 6,52 -2,22 190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (29.910) (29.132) (22.412) 2,67 29,98 200. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (43.730) (44.848) (43.471) -2,49 3,17 210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (22.272) (16.012) (14.205) 39,10 12,72 17,92 d) altre attività finanziarie 140. Risultato netto della gestione finanziaria 180. Spese amministrative: 220. Altri oneri/proventi di gestione 230. Costi operativi 240. Utili (perdite) delle partecipazioni 260. Rettifiche di valore dell’avviamento 270. Utili (perdite) da cessione di investimenti 280. Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 211.851 146.678 124.384 44,43 (1.193.346) (1.202.780) (1.242.599) -0,78 -3,20 (14.948) 15.191 (43.166) -198,40 -135,19 (112) (48) (61.429) 133,33 -99,92 335 315 2.618 6,35 -87,97 66.824 (7.413) 406.096 -- -101,83 (51.968) (25.185) (162.165) 106,35 -84,47 300. Utile della operatività corrente al netto delle imposte 310. Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 14.856 (32.598) 243.931 -145,57 -113,36 1.258 - (6.572) n.s. -100,00 320. Utile dell'esercizio 16.114 (32.598) 237.359 -149,43 -113,73 330. Utile dell'esercizio di pertinenza di terzi (8.938) (22.720) -141,91 -193,87 340. Utile dell'esercizio di pertinenza della capogruppo 7.176 -163,67 -105,25 290. Imposte sul reddito di esercizio dell’operatività corrente 21.327 (11.271) 214.639 In riferimento agli accantonamenti allocati alla voce 130, relativi ai salvataggi deliberati dal FITD, si è riclassificato quanto contabilizzato al medesimo titolo al 31 dicembre 2012 alla voce “Altri oneri e proventi di gestione”, per un ammontare complessivo di Euro 3.025 mila. 205 Prospetto della Redditività consolidata complessiva (dati in migliaia) Var. % Var % 2013/2012 2013/2012 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 16.114 (32.598) 237.359 -149,43 -113,73 (12.984) (33.210) (3.703) -60,90 796,84 4.308 188 (2.818) 2191,49 -106,67 2.481 (53.585) (3.370) 209.569 (5.226) (83.704) -173,62 -35,51 -125,57 -350,37 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (59.780) 173.177 (95.451) -134,52 -281,43 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) (43.666) 140.579 141.908 -131,06 -0,94 13.602 (16.111) 15.665 -184,43 -202,85 (57.268) 156.690 126.243 -136,55 24,12 10. Utile (Perdita) d'esercizio 40. 60. 90. 100. Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico Piani a benefici definiti Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate al patrimonio netto Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico Copertura flussi finanziari Attività finanziarie disponibili per la vendita 150. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 160. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo Dinamiche di conto economico riferite all’esercizio 2013 Il margine di interesse si attesta a Euro 1.290 milioni, in diminuzione dell’1,49% (Euro 1.309,5 milioni al 31 dicembre 2012). Il risultato è condizionato in positivo dall’inserimento nel perimetro di consolidamento di Cassa di Risparmio di Bra per un ammontare superiore a Euro 22,7 milioni, mentre in negativo subisce il continuo calo dei tassi di mercato (Euribor 3 mesi medio dei primi nove mesi in calo di circa 35 basis point rispetto al 2012) e della debole domanda per impieghi commerciali, solo in parte compensata dall’incremento del contributo del portafoglio di attività finanziarie; al netto di Cassa di Risparmio di Bra, si rileva un decremento pari al 3,23%. Le commissioni nette, pari a Euro 698,3 milioni, risultano in calo (-1,37% rispetto al 31 dicembre 2012). Il confronto risente marginalmente dei cambiamenti del perimetro di consolidamento (l’apporto di Cassa di Risparmio di Bra risulta pari ad Euro 10,6 milioni, mentre al 31 dicembre 2012 era presente un apporto commissionale da parte dell’attività di banca depositaria per un ammontare di Euro 1,8 milioni); di rilievo è stato invece l’effetto derivante dalle variazioni normative intervenute nel periodo (introdotte dal decreto “Salva Italia” in vigore dal quarto trimestre 2012 ed alla relativa diversa allocazione contabile, da “Commissioni attive” ad “Altri proventi di gestione”) riferibile al 31 dicembre 2013 per Euro 76,3 milioni e al 2012 per Euro 24,5 milioni. Ricalcolando le commissioni tenendo conto delle poste indicate, il risultato mostra un incremento del 4,57%. Il risultato netto delle attività di negoziazione (comprensivo dei dividendi) è positivo per Euro 163,2 milioni, in aumento rispetto al 2012 (Euro 137,4 milioni). Determinanti, per la formazione del risultato, i proventi derivanti dalla cessione di attività finanziarie (Euro 171,5 milioni superiori di ben Euro 55,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2012) che comprendono la plusvalenza relativa alla quota partecipativa in Banca d’Italia per 14,4 milioni, i dividendi (Euro 24,1 milioni, superiori di Euro 19,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2012, per un importante dividendo straordinario incassato da Arca Vita), le plusvalenze su attività finanziarie pari ad Euro 30,6 milioni (di cui Euro 19,3 milioni su titoli di debito), a fronte di Euro 87,1 milioni registrati nel 2012. Di contro, l’applicazione della fair value option del passivo registra un valore negativo per Euro 84,3 milioni (era negativo per Euro 68,6 milioni al 31 dicembre 2012). Le rettifiche nette su crediti e su altre attività finanziarie si attestano ad Euro 876,5 milioni, in calo del 10,1% rispetto a dicembre 2012, ma ancora condizionate, oltre che del perdurare della fase recessiva dell’economia e delle conseguenti gravi difficoltà in cui versano imprese e famiglie, anche dell'approccio più restrittivo nei criteri di classificazione e accantonamento. 206 Le rettifiche nette su crediti risultano pari a Euro 781,6 milioni, in calo rispetto al precedente esercizio (-18,45%), con un costo del credito che si attesta a 168 basis point, in diminuzione rispetto al costo effettivo al 31 dicembre 2012, pari a 199 basis point. Il livello delle coperture dei crediti deteriorati risulta soddisfacente ed adeguato alla rischiosità del portafoglio del coverage ratio. Nell’esercizio 2012 le rettifiche nette su crediti si attestano a Euro 958,4 milioni. (+178,6% rispetto al 31 dicembre 2011). Tale incremento è il risultato dell’adeguamento del livello delle coperture alle mutate condizioni di mercato, con particolare riguardo al valore delle garanzie reali immobiliari, tenuto conto anche dell’allungamento dei tempi di recupero in caso di escussione; per quanto riguarda i past due l’incremento deriva anche dall’allargamento del perimetro per la loro individuazione, infatti dal 1° gennaio 2012 sono ricomprese tutte le posizioni scadute da 90 giorni (fino al 31 dicembre 2011, per determinate tipologie erano presi a riferimento, come previsto dalla normativa, le posizioni scadute da 180 giorni). A fronte dell’elevato valore degli accantonamenti, il livello delle coperture dei crediti deteriorati migliora sensibilmente. Al 31 dicembre 2013 l’incremento significativo delle rettifiche di valore su altre operazioni finanziarie (Euro 36,5 milioni contro Euro 7,7 milioni registrate nel 2012) si riferisce, principalmente, agli accantonamenti effettuati a fronte dei crediti di firma riferibili a clientela in bonis. Tale accantonamento deriva dall’applicazione puntuale nella determinazione del valore della collettiva, dei modelli avanzati Basilea II per il calcolo della PD e della LGD, ora definitivamente consolidati e a regime, che ha consentito l’intercettazione delle informazioni atte ad estendere la determinazione di accantonamenti anche con riferimento alla suddetta tipologia di crediti. Si tratta pertanto di una componente rettificativa di tipo one-off compensata in buona misura dal riallineamento del livello di copertura dei crediti per cassa in bonis. Tale voce comprende la quota a carico del Gruppo degli accantonamenti relativi agli interventi di salvataggio a favore di Banca Tercas deliberato dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per Euro 11,7 milioni (3 milioni al 31 dicembre 2012). Le rettifiche effettuate su “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, si attestano ad Euro 58,4 milioni (Euro 8,8 milioni al 31 dicembre 2012); sono riferite per Euro 55,4 milioni al portafoglio titoli di capitale e per Euro 3 milioni al portafoglio O.I.C.R. Tali rettifiche ricomprendono un impairment di Euro 48,7 riferito a Dexia Crediop S.p.A., in applicazione di un approccio valutativo estremamente prudenziale degli attivi finanziari. Il margine di intermediazione risulta pari ad Euro 2.151,4 milioni, sostanzialmente invariato rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio (-0,16%). Il costo del credito complessivo al 31 dicembre 2013 è risultato pari a 168 basis point (199 basis point al 31 dicembre 2012 e 71 basis point al 31 dicembre 2011). I costi operativi, al netto degli oneri e proventi di gestione, risultano pari a Euro 1.193,3 milioni, in diminuzione dello 0,78% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente: calo che risulta più significativo se escludiamo l’apporto di CR Bra S.p.A. (meno 2,57%). Il calo è ascrivibile principalmente al significativo incremento della voce di bilancio “Altri oneri e proventi di gestione” (Euro 65,2 milioni: +44,43% rispetto al 31 dicembre 2012). Dal quarto trimestre 2012 viene contabilizzata a voce 220 la variazione normativa relativa alla struttura commissionale prevista dal decreto “Salva Italia” (Euro 76,3 milioni nel 2013 ed Euro 24,5 milioni nel 2012). Le imposte (correnti, anticipate e differite), che incidono negativamente sul risultato reddituale per Euro 52 milioni, sono suddivise tra imposte correnti negative per Euro 244,2 milioni, imposte anticipate positive per Euro 191,1 milioni (principalmente determinate dalle svalutazioni dei crediti deteriorati) ed imposte differite positive per Euro 1,1 milioni. Rispetto allo scorso esercizio si registra un impatto positivo sull’IRAP derivante dalla deducibilità delle rettifiche di valore su crediti (che ammonta ad Euro 41,8 milioni) e dalla deducibilità del fondo revocatorie fallimentari e del fondo garanzie rilasciate (che ammonta ad Euro 2,8 milioni). Le imposte comprendono inoltre una componente straordinaria negativa pari ad Euro 2,1 milioni relativa all’imposta sostitutiva sulla rivalutazione delle quote di Banca d’Italia e una componente straordinaria positiva per complessivi 207 Euro 5,5 milioni riferita agli affrancamenti dell’avviamento di Cassa di risparmio di Bra S.p.A. risultante dal Bilancio consolidato (Euro 1,2 milioni) e degli avviamenti risultanti nel bilancio individuale delle banche incorporate nel 2013 (Euro 4,3 milioni). L’utile complessivo, al netto delle imposte e comprensivo del risultato delle attività in via di dismissione, è pari a Euro 16,1 milioni (era negativo per Euro 32,6 milioni al 31 dicembre 2012 e positivo per 237,4 milioni al 31 dicembre 2011). L’utile di pertinenza di terzi risulta pari a Euro 9 milioni (al 31 dicembre 2012 risultava invece una perdita di Euro 21,3 milioni e al 31 dicembre 2011 un utile di 22,7 milioni). L’utile di pertinenza della Capogruppo risulta pari a Euro 7,2 milioni (risultava negativo per Euro 11,3 milioni al 31 dicembre 2012 e positivo per Euro 214,6 milioni al 31 dicembre 2011). 15.2 Informazioni finanziarie pro-forma Nel Documento di Registrazione non sono esposti dati pro-forma. 15.3 Bilanci Il presente capitolo non include i bilanci d’esercizio di BPER con riferimento agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 in quanto non forniscono informazione aggiuntive significative rispetto a quanto riportato nei bilanci consolidati. 15.4 Revisione delle informazioni finanziarie annuali relative agli esercizi passati 15.4.1. Revisione delle informazioni riguardanti gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 Il Bilancio Consolidato 2013, il Bilancio Consolidato 2012 ed il Bilancio Consolidato 2011 sono stati assoggettati a revisione legale da parte della Società di Revisione, a fronte della quale sono state emesse le relazioni di revisione agli stessi allegate. Le relazioni della Società di Revisione devono essere lette congiuntamente ai bilanci consolidati oggetto di revisione contabile e si riferiscono alla data in cui tali relazioni sono state emesse. Tali relazioni non contengono rilievi o clausole di esclusione di responsabilità. 15.4.2. Altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione controllate dalla Società di Revisione Fatta eccezione per i dati riferibili ai Bilanci Consolidati per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, il Documento di Registrazione non contiene, né incorpora mediante riferimento, informazioni finanziarie sottoposte a revisione contabile. 15.5 Data delle ultime informazioni finanziarie I dati economico-finanziari più recenti presentati nel Documento di Registrazione e sottoposti a revisione contabile completa si riferiscono al bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013. 15.6. Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie. Le informazioni relative al patrimonio e alla situazione economico-finanziaria del Gruppo BPER sono ricavabili dal Resoconto Intermedio consolidato al 31 marzo 2014. L’Emittente si avvale del regime di 208 inclusione mediante riferimento di tale documento ai sensi dell’art. 11 della Direttiva 2003/71/CE e dell’articolo 28 del Regolamento 809/2004. Il Resoconto Intermedio al 31 marzo 2014 è stato precedentemente pubblicato e depositato presso la Consob ed è a disposizione del pubblico sui siti internet dell’Emittente, www.bper.it e del Gruppo BPER www.gruppobper.it, nonché presso la sede di BPER. Il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014 non è soggetto a revisione contabile. Per comodità di consultazione del Resoconto Intermedio al 31 marzo 2014, incluso per riferimento nel Documento di Registrazione, si riporta, di seguito, una tabella contenente indicazione delle pagine delle principali sezioni degli stessi. 209 Si riporta di seguito lo stato patrimoniale consolidato al 31 marzo 2014: Attivo (in migliaia) Voci 10. Cassa e disponibilità liquide 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60. 70. 80. 100. 120. 130. Crediti verso banche Crediti verso clientela Derivati di copertura Partecipazioni Attività materiali Attività immateriali - di cui: avviamento 140. Attività fiscali: a) correnti b) anticipate b1) di cui alla Legge 214/2011 150. dismissione 160. Altre attività Totale dell’attivo 210 31.03.2014 31.12.2013 Variazioni Var. % 352.564 1.053.291 138.983 6.400.095 488.522 1.117.939 149.899 6.630.062 (135.958) (64.648) (10.916) (229.967) -27,83 -5,78 -7,28 -3,47 1.282.026 1.861.654 45.849.318 11.782 254.197 1.013.735 487.625 1.207.868 1.587.781 46.514.738 3.751 250.970 1.022.430 491.215 74.158 273.873 (665.420) 8.031 3.227 (8.695) (3.590) 6,14 17,25 -1,43 214,10 1,29 -0,85 -0,73 380.416 380.416 - 0,00 1.174.233 1.184.567 (10.334) -0,87 88.894 145.989 (57.095) -39,11 1.085.339 1.038.578 46.761 4,50 938.763 893.224 45.539 5,10 2.817 828.765 60.711.085 2.817 1.105.493 61.758.052 (276.728) (1.046.967) 0,00 -25,03 -1,70 Passivo (in migliaia) Voci del passivo e del patrimonio netto 10. 20. 30. 40. 50. 60. 80. 100. 110. 120. 140. 170. 180. 190. 200. 210. 220. Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Derivati di copertura Passività fiscali: a) correnti b) differite Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri: a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi Riserve da valutazione Riserve Sovrapprezzi di emissione Capitale Azioni proprie Patrimonio di pertinenza di terzi Utile (perdita) di periodo Totale del passivo e del patrimonio netto 211 31.03.2014 31.12.2013 Variazioni Var. % 6.758.626 33.082.762 10.716.050 214.552 2.442.213 35.573 214.337 7.820.719 33.681.447 10.186.690 198.059 2.952.035 37.825 134.873 (1.062.093) (598.685) 529.360 16.493 (509.822) (2.252) 79.464 -13,58 -1,78 5,20 8,33 -17,27 -5,95 58,92 440,49 67.048 12.405 54.643 147.289 122.468 24.821 20,27 1.938.832 208.040 316.864 1.520.458 208.390 305.796 418.374 (350) 11.068 27,52 -0,17 3,62 129.498 120.859 8.639 7,15 187.366 184.937 2.429 1,31 158.643 2.290.578 624.156 1.001.483 (7.272) 687.376 28.272 60.711.085 139.472 2.267.929 624.156 1.001.483 (7.272) 678.816 7.176 61.758.052 19.171 22.649 8.560 21.096 (1.046.967) 13,75 1,00 1,26 293,98 -1,70 Si riporta di seguito lo schema delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2014. 212 (in migliaia) Esistenze al 31.12.13 Modifica saldi apertura Esistenze al 1.1.14 Allocazione risultato esercizio precedente Riserve Variazioni del periodo Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni Patrimonio netto al 31.03.2014 Operazioni sul patrimonio netto Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione Derivati su strumenti di proprie capitale azioni Stock options Variazioni interessenze partecipative Redditività complessiva al 31.03.2014 Del gruppo Di terzi Capitale: 1.094.754 - 1.094.754 - - (1) - - - - - - (319) - 1.001.483 92.951 a) azioni ordinarie 1.094.754 - 1.094.754 - - (1) - - - - - - (319) - 1.001.483 92.951 - - - - - - - - - - - - - - - - 684.473 - 684.473 - - - - - - - - - (372) - 624.156 59.945 Riserve: 2.734.011 - 2.734.011 16.114 - 14.638 (2) - - - - - - - 2.290.578 474.183 a) di utili 2.490.771 - 2.490.771 16.114 - 21.732 - - - - - - - - 2.054.434 474.183 b) altre 243.240 - 243.240 - - (7.094) (2) - - - - - - - 236.144 - Riserve da valutazione: 189.682 - 189.682 - - 329 - - - - - - - 25.984 158.643 57.352 b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - - - - - Azioni proprie (7.274) - (7.274) - - - - - - - - - - - (7.272) (2) Utile (perdita) di periodo 16.114 - 16.114 (16.114) - - - - - - - - - 31.219 28.272 2.947 4.032.944 - 4.032.944 - - 14.747 (2) - - - - - 1.123 47.048 4.095.860 - 678.816 - 678.816 - - 219 - - - - - - (1.814) 10.155 - 687.376 Strumenti di capitale Patrimonio netto del gruppo Patrimonio netto di terzi Esistenze al 31.12.12 Modifica saldi apertura Esistenze al 1.1.13 Allocazione risultato esercizio precedente Riserve Variazioni del periodo Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni Operazioni sul patrimonio netto Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Capitale: 1.098.431 - 1.098.431 - - 6.478 - - - a) azioni ordinarie 1.098.431 - 1.098.431 - - 6.478 - - - - - - - - - - 691.714 - 691.714 - - (364) 1 Riserve: 2.768.717 - 2.768.717 (32.598) - 4.769 a) di utili 2.702.649 - 2.702.649 (32.598) - (21.080) 66.068 - 66.068 - - 244.056 - 244.056 - - b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione b) altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (perdita) di periodo Patrimonio netto del gruppo Patrimonio netto di terzi Patrimonio netto al 31.03.2013 Variazione Derivati su strumenti di proprie capitale azioni Redditività complessiva al 31.03.2013 Stock options Variazioni interessenze partecipative Del gruppo Di terzi - - 998.165 106.744 106.744 - - - - - - - - - 998.165 - - - - - - - - - - - - - - - 619.463 71.888 - - - - - - - - 2.244.897 495.991 - - - - - - - - 2.152.365 496.606 25.849 - - - - - - - - 92.532 (615) 5.209 - - - - - - - (43.876) 161.713 43.676 - - - - - - - - - - - - - - - - (7.268) - (7.268) - - - - - - - - - - - (7.266) (2) (32.598) - (32.598) 32.598 - - - - - - - - - 15.433 14.392 1.041 4.062.727 - 4.062.727 - - (4.073) 1 - - - - - - (27.291) 4.031.364 - 700.325 - 700.325 - - 20.165 - - - - - - - (1.152) - 719.338 213 Crediti verso clientela La tabella seguente riporta informazioni di sintesi relative ai crediti verso clientela al 31 marzo 2014: (in migliaia) Voci Conti correnti Mutui Pronti contro termine Titoli di debito Altre operazioni Crediti verso la clientela netti Conti correnti Mutui Pronti contro termine Titoli di debito Altre operazioni Crediti verso la clientela netti 31.03.2014 31.12.2013 Variazioni Var. % 7.559.492 25.434.331 259.052 12.596.443 45.849.318 16,49% 55,47% 0,00% 0,57% 27,47% 100,00% 7.677.086 25.558.514 47.395 269.669 12.962.074 46.514.738 16,50% 54,95% 0,10% 0,58% 27,87% 100,00% (117.594) (124.183) (47.395) (10.617) (365.631) (665.420) -1,53 -0,49 -100,00 -3,94 -2,82 -1,43 I crediti verso la clientela, al netto delle rettifiche di valore, sono pari ad Euro 45.849,3 milioni (Euro 46.514,7 milioni al 31 dicembre 2013), in calo da inizio anno dell’1,43%. Le voci maggiormente influenzate dalla riduzione sono rappresentate dai conti correnti in diminuzione di Euro 117,6 milioni, -1,53%, dalle altre operazioni di finanziamento, rappresentate essenzialmente da finanziamenti di tipo “bullet” (che calano di Euro 182,9 milioni, pari al 6,19%) e anticipazioni su fatture o effetti salvo buon fine (che calano di Euro 51 milioni pari al 2,25%), oltre che i mutui che si riducono di Euro 124,2 milioni (-0,49%). La tabella seguente presenta le esposizione lorde, i fondi rettificativi e le esposizione nette degli impieghi del Gruppo BPER al 31 marzo 2014. 214 (in migliaia) Voci 31.03.2014 31.12.2013 Variazioni Var. % Esposizioni lorde deteriorate Sofferenze Incagli 10.519.647 5.792.634 3.825.245 10.213.929 5.504.590 3.831.386 305.718 288.044 (6.141) 2,99 5,23 -0,16 Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Esposizioni lorde in bonis Totale esposizione lorda Rettifiche di valore su esposizioni deteriorate Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Rettifiche di valore su esposizioni in bonis Totale rettifiche di valore complessive Esposizioni nette deteriorate Sofferenze Incagli 626.587 275.181 39.590.185 50.109.832 4.049.418 3.208.340 728.143 94.083 18.852 211.096 4.260.514 6.470.229 2.584.294 3.097.102 512.501 365.452 40.341.356 50.555.285 3.814.311 3.025.614 696.195 70.920 21.582 226.236 4.040.547 6.399.618 2.478.976 3.135.191 114.086 (90.271) (751.171) (445.453) 235.107 182.726 31.948 23.163 (2.730) (15.140) 219.967 70.611 105.318 (38.089) 22,26 -24,70 -1,86 -0,88 6,16 6,04 4,59 32,66 -12,65 -6,69 5,44 1,10 4,25 -1,21 Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Esposizioni nette in bonis Totale esposizione netta 532.504 256.329 39.379.089 45.849.318 441.581 343.870 40.115.120 46.514.738 90.923 (87.541) (736.031) (665.420) 20,59 -25,46 -1,83 -1,43 Livello di copertura dei crediti verso la clientela Voci 31.03.2014 31.12.2013 Sofferenze 55,39% 54,97% Incagli 19,04% 18,17% Esposizioni ristrutturate 15,02% 13,84% Scaduti 6,85% 5,91% Crediti dubbi 38,49% 37,34% Crediti in bonis 0,53% 0,56% Crediti verso clientela 8,50% 7,99% I crediti dubbi (sofferenze, incagli, esposizioni ristrutturate ed esposizioni scadute da oltre 90 giorni) qui rappresentati riguardano i soli finanziamenti del portafoglio “Crediti verso la clientela”. Il loro ammontare netto, di Euro 6.470,2 milioni (+1,10%), risulta pari al 14,11% (era 13,76% al 31 dicembre 2013) del totale dei crediti netti verso clientela, mentre su base lorda, il rapporto tra crediti dubbi e crediti verso la clientela, è pari al 20,99% (era 20,20% al 31 dicembre 2013). Il livello di copertura risulta in sensibile miglioramento rispetto a fine 2013: il coverage ratio sui crediti dubbi complessivi si attesta al 38,49% rispetto al 37,34% di fine anno. Se si tiene conto delle svalutazioni dirette operate per Euro 1.440,1 milioni (Euro 1.454,3 milioni al 31 dicembre 2013) su crediti a sofferenza in essere, a fronte di procedure concorsuali, la copertura reale dei crediti dubbi risulta pari al 45,90% (era 45,15% al 31 dicembre 2013). 215 Le sofferenze qui evidenziate riguardano i soli finanziamenti del portafoglio “Crediti verso la clientela”. Il loro ammontare netto, pari ad Euro 2.584,3 milioni (+4,25%), risulta il 5,64% (era 5,33% al 31 dicembre 2013) del totale dei crediti netti verso clientela, mentre su base lorda, il rapporto tra sofferenze e crediti verso la clientela è pari all’11,56% (era 10,89% al 31 dicembre 2013). La copertura delle sofferenze risulta pari al 55,39 % rispetto al 54,97% di dicembre 2013. Se si tiene conto delle svalutazioni dirette operate per Euro 1.440,1 milioni (Euro 1.454,3 milioni al 31 dicembre 2013) su crediti a sofferenza in essere, a fronte di procedure concorsuali, il valore reale complessivo del petitum per sofferenze corrisponde ad Euro 7.232,7 milioni (Euro 6.958,9 milioni al 31 dicembre 2013) e la percentuale di copertura reale corrisponde al 64,27% (64,38% al 31 dicembre 2013). Gli incagli qui evidenziati riguardano i soli finanziamenti del portafoglio “Crediti verso la clientela”. Il loro ammontare netto, pari ad Euro 3.097,1 milioni (-1,21%), risulta il 6,75% del totale dei crediti netti verso clientela (6,74% al 31 dicembre 2013), mentre su base lorda, il rapporto tra incagli e crediti verso la clientela è pari al 7,63% (7,58% al 31 dicembre 2013). La copertura degli incagli risulta pari al 19,04% rispetto al 18,17% di fine anno. I crediti ristrutturati netti sono pari ad Euro 532,5 milioni (+20,59%) e gli scaduti (past due) netti assommano ad Euro 256,3 milioni (-25,46%). Le rettifiche di valore si riferiscono a crediti in bonis per Euro 211,1 milioni (Euro 226,2milioni al 31 dicembre 2013; -6,69%) e determinano un coverage ratio pari allo 0,53% (0,56% al 31 dicembre 2013). Le rettifiche di valore riferibili ai crediti deteriorati sono pari ad Euro 4.049,4 milioni (Euro 3.814,3 milioni al 31 dicembre 2013,+ 6,16%), per un coverage ratio pari al 38,49% (37,34%% al 31 dicembre 2013). Il livello di copertura complessivo dei crediti risulta quindi del 8,50% (a fronte del 7,99% al 31 dicembre 2013). Se si tiene conto delle svalutazioni dirette operate per Euro 1.440,1 milioni (Euro 1.454,3 milioni al 31 dicembre 2013) su crediti a sofferenza in essere, a fronte di procedure concorsuali, ovvero degli interessi di mora per quanto attiene a CR Bra come descritto più avanti, il coverage sale al 11,06% (10,57% al 31 dicembre 2013). Il valore reale complessivo del petitum per sofferenze corrisponde quindi a Euro 7.232,7 milioni (Euro 6.958,9 milioni al 31 dicembre 2013) e la percentuale di copertura reale corrisponde al 64,27% (64,38% al 31 dicembre 2013). Le tabelle che seguenti mostrano la dinamica delle esposizioni creditizie deteriorate del Gruppo BPER riferite al 31 marzo 2014: 216 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde al 31 marzo 2014 Causali/Categorie Sofferenze A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da esposizioni in bonis B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute 5.504.590 3.888.887 515.872 1.402 - - 365.452 - 398.397 740.254 188.490 199.081 27.420 445.091 42.726 168.498 302.256 159.140 115.312 6.336 B.3 altre variazioni in aumento 68.721 136.023 30.452 24.247 C. Variazioni in diminuzione 110.352 803.896 74.012 289.352 617 97.011 1.114 104.974 C.2 cancellazioni 21.184 22.007 698 6 C.3 incassi 78.310 264.971 61.383 17.185 2.745 164 771 6 - - - - 1.813 413.314 9.684 158.233 5.683 6.429 362 8.948 5.792.635 1.402 3.825.245 - 630.350 - 275.181 - C.1 uscite verso esposizioni in bonis C.4 realizzi per cessioni C.4 bis perdite da cessioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive al 31 marzo 2014 Causali/Categorie Sofferenze A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute 3.025.614 713.832 70.920 1.402 - - 21.582 - B. Variazioni in aumento 296.461 188.422 38.020 14.211 B.1 rettifiche di valore B.1 bis perdite da cessione 216.332 177.066 17.107 13.583 18 - - 543 B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 76.841 10.054 20.913 B.3 altre variazioni in aumento 3.270 1.302 - 85 C. Variazioni in diminuzione 113.735 174.111 14.857 16.941 C.1 riprese di valore da valutazione 68.182 38.153 2.548 5.352 C.2 riprese di valore da incasso 23.193 18.549 8.634 1.071 39 - - - 21.184 22.007 698 6 682 95.313 2.952 9.404 455 89 25 1.108 3.208.340 728.143 94.083 18.852 1.402 - - - C.2 bis utili da cessione C.3 cancellazioni C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.5 altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate 217 La posizione interbancaria netta (in migliaia) Posizione interbancaria netta A. Crediti verso banche 1. Conti correnti e depositi 2. Pronti contro termine attivi 3. Titoli di debito 4. Altri B. Debiti verso banche Totale (A-B) A. Crediti verso banche 1. Conti correnti e depositi 2. Pronti contro termine attivi 3. Titoli di debito 4. Altri B. Debiti verso banche 31.03.2014 31.12.2013 Variazioni Var. % 1.861.654 1.587.781 273.873 17,25 1.121.941 928.658 193.283 20,81 25.398 - 25.398 n.s. 220.093 226.471 (6.378) -2,82 494.222 6.758.626 432.652 7.820.719 61.570 14,23 (1.062.093) -13,58 (4.896.972) (6.232.938) 1.335.966 -21,43 100,00% 60,27% 1,36% 11,82% 26,55% 100,00% 100,00% 58,49% 0,00% 14,26% 27,25% 100,00% Nella tabella che segue è esposto il dettaglio completo delle operazioni in essere con la BCE. La riduzione della quota capitale, rispetto al 31 dicembre 2013, di Euro 750 milioni, è dovuta al rimborso parziale dell’operazione LTRO con scadenza gennaio 2015 effettuato nel corso del primo trimestre 2014. (in milioni) Operazioni di rifinanziamento con la Banca Centrale Europea 1. Long Term Refinancing Operation (LTRO) dicembre 2011 2. Long Term Refinancing Operation (LTRO) febbraio 2012 3. Rifinanziamenti a breve Totale Quota Capitale 1.735 2.060 3.795 Scadenza gen-15 feb-15 Al 31 marzo 2014, risultano presenti, presso la Tesoreria accentrata, importanti risorse riferibili a titoli rifinanziabili presso la Banca Centrale Europea, quantificabili in un ammontare complessivo, al netto dei margini di garanzia previsti, di Euro 11.480 milioni. La posizione interbancaria netta negativa per Euro 4,9 miliardi, che comprende Euro 3,8 miliardi riconducibili alle operazioni di “LTRO”, risulta adeguatamente presidiata dall’ammontare dei titoli rifinanziabili sopracitati e delle riserve liquide, che determinano una posizione di liquidità netta positiva. 218 Attività finanziarie (in migliaia) Voci Attività finanziarie detenute per la negoziazione - di cui derivati Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività finanziarie Attività finanziarie detenute per la negoziazione - di cui derivati Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività finanziarie 31.03.2014 1.053.291 215.637 138.983 6.400.095 1.282.026 8.874.395 11,87% 2,43% 1,57% 72,12% 14,45% 100,00% 31.12.2013 Variazioni 1.117.939 190.953 149.899 6.630.062 1.207.868 9.105.768 12,28% 2,10% 1,65% 72,81% 13,26% 100,00% Var. % (64.648) 24.684 (10.916) (229.967) 74.158 (231.373) -5,78 12,93 -7,28 -3,47 6,14 -2,54 Le attività finanziarie ammontano complessivamente a Euro 8.874,4 milioni, di cui Euro 8.057,7 milioni (90,80% del totale) rappresentati da titoli di debito: di essi, Euro 6.175,1 milioni sono riferiti a Stati sovrani e Banche centrali ed Euro 1.612,3 milioni sono riferiti a Banche. Il primo trimestre registra una diminuzione delle “Attività finanziarie disponibili per la vendita” dovuta a realizzi su titoli governativi e l’incremento delle “Attività finanziarie detenute sino a scadenza”, con la finalità di sostenere il margine di interesse e renderlo meno esposto alle oscillazioni di tassi e valori di mercato, in un prevedibile scenario di tassi risk free particolarmente contenuti ancora per un periodo prolungato. I titoli di capitale sono pari ad Euro 429,9 milioni (4,84% del totale), di cui Euro 397,6 milioni rappresentati da investimenti partecipativi stabili classificati nel portafoglio AFS; risulta del tutto marginale la quota di titoli di capitale detenuti per la negoziazione. Le “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” comprendono derivati finanziari per Euro 215,6 milioni (+12,93%) composti, per Euro 78,7 milioni (-16,22%), da derivati collegati a titoli di debito classificati nelle “Attività finanziarie valutate al fair value” e nelle “Passività finanziarie valutate al fair value” (fair value option) nonché da operazioni a termine in valuta (intermediate con la clientela e/o utilizzate nella gestione della posizione in cambi), da derivati su tassi e su valute intermediati con la clientela, da derivati connessi ad operazioni di cartolarizzazione e da derivati diversi di copertura gestionale. Alla data del 31 marzo 2014 il Gruppo non ha posto in essere operazioni di “repo strutturati a lungo termine” di cui al documento congiunto Banca d’Italia, Consob, IVASS dell’8 marzo 2013. Si segnala che a fronte delle “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, di Euro 6.400,1 milioni, sono presenti riserve da valutazione positive, al netto del relativo impatto fiscale, per Euro 185,8 milioni, come risultanza della sommatoria di riserve positive riferite a titoli di debito, titoli di capitale e O.I.C.R. per un valore di Euro 205,7 milioni e di riserve negative per Euro 19,9 milioni; la riserva netta riferibile ai soli titoli governativi risulta positiva per Euro 85,9 milioni. Derivati di copertura (in migliaia) Voci 31.03.2014 31.12.2013 Variazioni Var. % 11.782 3.751 8.031 214,10 Derivati di copertura 219 Informazioni sulle attività e passività finanziarie valutate al fair value: gerarchia del fair value (in migliaia) Voci Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Level 1 - Level 2 - Level 3 Attività finanziarie valutate al fair value - Level 1 - Level 2 - Level 3 Attività finanziarie disponibili per la vendita - Level 1 - Level 2 - Level 3 Derivati di copertura - Level 1 - Level 2 - Level 3 Totale attività finanziarie Passività finanziarie detenute per la negoziazione - Level 1 - Level 2 - Level 3 Passività finanziarie valutate al fair value - Level 1 - Level 2 - Level 3 Derivati di copertura - Level 1 - Level 2 - Level 3 Totale passività finanziarie 31.03.2014 31.12.2013 Variazioni Var. % 1.053.291 599.025 424.472 29.794 138.983 91.488 37.578 9.917 6.400.095 5.516.182 413.164 470.749 11.782 11.782 7.604.151 214.552 29.517 154.826 30.209 2.442.213 2.442.213 35.573 35.573 2.692.338 1.117.939 676.963 423.844 17.132 149.899 102.973 36.415 10.511 6.630.062 5.740.227 410.648 479.187 3.751 3.751 7.901.651 198.059 47.562 132.195 18.302 2.952.035 2.952.035 37.825 37.825 3.187.919 (64.648) (77.938) 628 12.662 (10.916) (11.485) 1.163 (594) (229.967) (224.045) 2.516 (8.438) 8.031 8.031 (297.500) 16.493 (18.045) 22.631 11.907 (509.822) (509.822) (2.252) (2.252) (495.581) -5,78 -11,51 0,15 73,91 -7,28 -11,15 3,19 -5,65 -3,47 -3,90 0,61 -1,76 214,10 214,10 -3,77 8,33 -37,94 17,12 65,06 -17,27 -17,27 -5,95 -5,95 -15,55 Al 31 marzo 2014, le attività finanziarie classificate al livello 3 rappresentavano il 6,71% (6,41% al 31 dicembre 2013) del totale; in dettaglio per i diversi portafoglio tale incidenza è pari al 2,83% per le attività finanziarie di negoziazione, al 7,14% per le attività finanziarie valutate al fair value e al 7,36% per le attività finanziarie disponibili per la vendita. Esposizione nei confronti degli Stati sovrani Al 31 marzo 2014, l’esposizione del Gruppo BPER nei confronti degli Stati sovrani ammontava a Euro 6.175 milioni, di cui Euro 6.003 milioni riferiti a titoli governativi italiani. 220 La raccolta La tabella seguente riporta informazioni di sintesi relativa alla raccolta diretta del Gruppo BPER al 31 marzo 2014. (in migliaia) Voci Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Pronti contro termine passivi Altri finanziamenti a breve Obbligazioni 31.03.2014 26.180.264 3.739.385 1.370.635 2.391.163 9.774.082 (481.153) (182.965) 135.797 (70.364) (200.181) -1,84 -4,89 9,91 -2,94 -2,05 1.261.883 1.005.312 256.571 25,52 8.312.018 8.768.770 (456.752) -5,21 3.584.362 46.241.025 27.739.498 3.364.643 46.820.172 26.583.759 219.719 (579.147) 1.155.739 6,53 -1,24 4,35 - sottoscritte da clientela ordinaria Raccolta diretta da clientela Raccolta indiretta (dato extracontabile) Var. % 25.699.111 3.556.420 1.506.432 2.320.799 9.573.901 - sottoscritte da clientela istituzionale Certificati di deposito 31.12.2013 Variazioni - di cui gestita 11.919.349 11.432.828 486.521 4,26 - di cui amministrata 15.820.149 15.150.931 669.218 4,42 73.403.931 576.592 7.820.719 (1.062.093) 81.224.650 (485.501) 55,92% 7,99% 2,93% 5,11% 20,88% 0,79 -13,58 -0,60 Mezzi amministrati di clientela Raccolta da banche Mezzi amministrati o gestiti Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Pronti contro termine passivi Altri finanziamenti a breve Obbligazioni 73.980.523 6.758.626 80.739.149 55,58% 7,69% 3,26% 5,02% 20,70% - sottoscritte da clientela istituzionale - sottoscritte da clientela ordinaria Certificati di deposito Raccolta diretta da clientela 2,73% 2,15% 17,98% 18,73% 7,75% 100,00% 7,19% 100,00% La raccolta diretta da clientela, pari ad Euro 46.241 milioni, risulta in calo dell’1,24% rispetto a dicembre 2013, principalmente per le componenti conti correnti, in calo di Euro 481,2 milioni (1,84%), obbligazioni, in calo di Euro 200,2 milioni (-2,05%) e depositi vincolati, in calo di Euro 183 milioni (-4,89%). Risultano invece in incremento i certificati di deposito per Euro 219,7 milioni (+6,53%) e i pronti contro termine per Euro 135,8 milioni (+9,91%). La raccolta indiretta da clientela, valorizzata ai prezzi di mercato, è pari ad Euro 27.739,5 milioni, in aumento rispetto al 31 dicembre 2013 (+4,35%). Su base nominale la raccolta indiretta si quantifica in complessivi Euro 21.869,7 milioni, in aumento sul 31 dicembre 2013 dello 0,32%. Il totale dei mezzi amministrati e gestiti dal Gruppo, compresa la raccolta da banche (pari ad Euro 6.758,6 milioni), si attesta in Euro 80.739,1 milioni, in leggero calo dello 0,60% rispetto al 31 dicembre 2013. Fondi propri e ratio patrimoniali La seguente tabella contiene gli indicatori del patrimonio e dei coefficienti di vigilanza di BPER, su base consolidata, alla data del 31 marzo 2014 I ratios patrimoniali al 31 marzo 2014, determinati sulla base della metodologia standard, sono stati calcolati avuto riguardo alla nuova normativa in vigore dal 1° gennaio 2014 e dei chiarimenti e interpretazioni ad oggi recepiti, tenendo conto della quota di utile 221 realizzata al 31 marzo 2014 patrimonializzabile, e di stime nel calcolo delle attività di rischio ponderate (RWA), in particolare per quanto attiene la componente di rischio di controparte sui contratti derivati (CVA), calcolati in applicazione della nuova normativa. (in milioni di euro) 31.03 2014 Capitale Primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 3.985,1 3,0 Capitale Aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) 3.988,1 Capitale di classe 1 (Tier 1) 961,5 Capitale di classe 2 (Tier 2 -T2) Totale Fondi Propri 4.949,6 Totale Attività di rischio ponderate 43.129,4 CET1 Ratio (CET1/Attività di rischio ponderate) 9,24% Tier 1 Ratio (Tier 1 / Attività di rischio ponderate) 9,25% Total Capital Ratio (Totale Fondi Propri / Attività di rischio ponderate) 11,48 71,04% Attività di rischio ponderate / Totale Attivo Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza indicati nella tabella che precede sono stati calcolati in conformità con le disposizioni normative in vigore alla data del 31 marzo 2014. A tale data, il Total Capital Ratio è superiore al 10,5%, formato dal requisito regolamentare dell’8% oltre al Capital conservation buffer nella misura del 2,50%. Il coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET1 Ratio) di BPER alla data del 31 marzo 2014 risulta pari al 9,24%, livello superiore rispetto al livello del 7%, che rappresenta, alla Data del Documento di Registrazione, il livello minimo prescritto dal Regolamento CRR I. Il coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 Ratio) alla stessa data risulta pari al 9,25%, superiore rispetto al livello minimo prescritto, pari all’8%. Il coefficiente di capitale totale (Total Capital Ratio) risulta pari, alla data del 31 marzo 2014, all’11,48% e, quindi, superiore rispetto al livello minimo prescritto, pari al 10,5%. Si precisa che, ai fini del calcolo delle attività ponderate per il rischio, il Gruppo BPER utilizza differenti metodologie che vengono di seguito esposte: • • • Rischio di credito - per tutte le entità del Gruppo BPER la misurazione del rischio di credito avviene attraverso il metodo Standard per la determinazione del relativo requisito patrimoniale consolidato e individuale.; Rischio di mercato - viene utilizzata la metodologia Standard per la misurazione dei rischi di mercato (generico e specifico sui titoli di capitale, generico sui titoli di debito e di posizione su quote di OICR), per la determinazione del relativo requisito patrimoniale individuale e consolidato; Rischio operativo - la misurazione del rischio operativo utilizza il metodo Standardizzato (TSA) per determinare i requisiti patrimoniali delle banche italiane che utilizzato in sistema informativo del Gruppo BPER. Per tutte le altre entità appartenenti al Gruppo BPER continua ad essere applicato il metodo base (BIA). A seguito del perfezionamento della prevista operazione di aumento di capitale per massimi Euro 750 milioni, deliberata dall’Assemblea straordinaria dell’Emittente in data 7 giugno 2014, il CET1 Ratio 222 “fully phased” risulterà infatti, a parità di ogni altra condizione, superiore al 10%, quindi oltre il livello minimo previsto dalla normativa. 223 Il conto economico (in migliaia) Voci 10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 80. 90. 100. 110. 120. 130. 140. 180. 190. 200. 210. 220. 230. 240. 260. 270. 280. 290. 300. 310. 320. 330. 340. Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell’attività di negoziazione Risultato netto dell'attività di copertura Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value Margine di intermediazione Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) altre operazioni finanziarie Risultato netto della gestione finanziaria Spese amministrative: a) spese per il personale b) altre spese amministrative Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Utili (perdite) delle partecipazioni Rettifiche di valore dell’avviamento Utili (perdite) da cessione di investimenti Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito d'esercizio dell’operatività corrente Utile (perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte Utile (perdita) di periodo Utile (perdita) di periodo di pertinenza di terzi Utile (perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo 31.03.2014 31.03.2013 Variazioni Var. % 494.548 (164.728) 329.820 184.023 (12.573) 171.450 574 4.290 231 67.761 522.914 (211.799) 311.115 184.746 (13.457) 171.289 575 8.317 (280) 24.834 (28.366) 47.071 18.705 (723) 884 161 (1) (4.027) 511 42.927 -5,42 -22,22 6,01 -0,39 -6,57 0,09 -0,17 -48,42 -182,50 172,86 107 36 71 197,22 67.430 23.417 44.013 187,95 - - - n.s. 224 1.381 (1.157) -83,78 (8.982) 565.144 (214.710) (18.215) 497.635 (167.766) 9.233 67.509 (46.944) -50,69 13,57 27,98 (211.820) (161.628) (50.192) 31,05 (466) (670) 204 -30,45 - - - n.s. (2.424) (5.468) 3.044 -55,67 350.434 (322.923) 329.869 (323.000) 20.565 77 6,23 -0,02 (196.796) (198.440) 1.644 -0,83 (126.127) (124.560) (1.567) 1,26 (6.658) (10.402) (5.955) 48.455 (297.483) (973) 1 51.979 (20.760) (5.318) (10.081) (4.958) 57.822 (285.535) (5) 88 44.417 (30.509) (1.340) (321) (997) (9.367) (11.948) (968) (87) 7.562 9.749 25,20 3,18 20,11 -16,20 4,18 -n.s. -98,86 17,03 -31,95 31.219 31.219 (2.947) 28.272 13.908 1.525 15.433 (1.041) 14.392 17.311 (1.525) 15.786 (1.906) 13.880 124,47 -100,00 102,29 183,09 96,44 Il margine di interesse si attesta a Euro 329,8 milioni, in aumento del 6,01% (Euro 311,1 milioni al 31 marzo 2013), principalmente grazie ai benefici derivanti dalle manovre sul costo del funding poste in essere nel corso dello scorso esercizio. Nel confronto con il trimestre precedente, invece, il margine di interesse risulta in incremento dell’1,23% a seguito di un significativo ampliamento della forbice dei tassi per effetto di incisive manovre di repricing sugli attivi e nonostante la maggiore incidenza del costo della raccolta istituzionale in conseguenza dell’emissione di un’ulteriore tranche del covered bond per Euro 250 milioni in febbraio (riapertura dell’emissione inaugurale effettuata in ottobre 2013 per un importo pari a Euro 750 milioni). Le commissioni nette, pari ad Euro 171,5 milioni, risultano sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio (+0,09%). Tra le attività che hanno maggiormente contribuito al risultato complessivo si evidenziano quelle relative alla raccolta indiretta e “bancassurance” 224 (+12,43%) grazie alla crescita delle masse che ha compensato il calo della componente commissionale riferita agli impieghi. Il risultato netto delle attività di negoziazione (comprensivo dei dividendi) è positivo per Euro 63,9 milioni, in sensibile aumento rispetto ai primi tre mesi del 2013 (Euro 15,2 milioni). Determinanti, per la formazione del risultato, i proventi derivanti dalla cessione di attività finanziarie (Euro 71,3 milioni superiori di Euro 45,5 milioni rispetto al 31 marzo 2013), le plusvalenze su attività finanziarie pari ad Euro 16 milioni (Euro 8,5 milioni registrati nello stesso periodo del 2013). Di contro, l’applicazione della fair value option del passivo registra un valore negativo per Euro 12,7 milioni (era negativo per Euro 20,9 milioni al 31 marzo 2013). Il margine di intermediazione risulta pari a Euro 565,1 milioni, in incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio (+13,57%). Le rettifiche nette su crediti e su altre attività finanziarie si attestano a Euro 214,7 milioni, in aumento rispetto ai primi tre mesi del 2013 (+27,98%), riferite principalmente a rettifiche operate al comparto del credito (Euro 211,8 milioni). L’incremento degli accantonamenti su crediti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è conseguenza sia del perdurare della fase recessiva dell’economia nazionale che dell’applicazione di un approccio estremamente conservativo nella valutazione del credito ed, in particolare, delle garanzie anche in riferimento all’Asset Quality Review che le Autorità di Vigilanza stanno conducendo sulle maggiori banche a livello europeo. Il livello delle coperture dei crediti deteriorati risulta soddisfacente e adeguato alla rischiosità del portafoglio del coverage ratio. Il costo del credito complessivo al 31 marzo 2014 è risultato pari a 46 basis point corrispondenti a 185 basis point su base annua. Il costo del credito fatto riscontrare nello stesso periodo dello scorso esercizio era pari a 33 basis point mentre il costo effettivo al 31 dicembre 2013 era risultato di 168 basis point. Il risultato netto della gestione finanziaria, pari ad Euro 350,4 milioni, registra un incremento del 6,23% rispetto al 31 marzo 2013. I costi operativi, al netto degli oneri e proventi di gestione, risultano pari ad Euro 297,5 milioni, in aumento del 4,18% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. L’aumento è ascrivibile principalmente alla diminuzione della voce di bilancio “Altri proventi di gestione” (Euro 48,5 milioni, -16,20% rispetto al 31 marzo 2013, per la riduzione della commissione di istruttoria veloce (“CIV”), in calo di Euro 4,4 milioni). Le spese per il personale sono pari ad Euro 196,8 milioni, sostanzialmente stabili rispetto al 31 marzo 2013 (-0,83%). Le altre spese amministrative ammontano ad Euro 126,1 milioni con un incremento dell’1,26%. La componente “imposte e tasse”, il cui recupero figura in buona parte tra gli “altri oneri e proventi”, è pari ad Euro 34,9 milioni (Euro 31,6 milioni al 31 marzo 2013); le altre spese (Euro 91,2 milioni) risultano in diminuzione dell’1,96% (erano Euro 93 milioni al 31 marzo 2013). Gli accantonamenti netti ai Fondi per rischi ed oneri (Euro 6,7 milioni) risultano in aumento di Euro 1,3 milioni. Risultano in incremento dell’8,76% le rettifiche nette su attività materiali e immateriali (Euro 16,4 milioni). L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte risulta pari ad Euro 52 milioni (al 31 marzo 2013 era pari a Euro 44,4 milioni, +17,03%). Le imposte sul reddito del periodo sono pari ad Euro 20,8 milioni ed evidenziano un valore di tax rate pari al 39,94%. 225 L’utile complessivo, al netto delle imposte, è pari ad Euro 31,2 milioni (Euro 15,4 milioni al 31 marzo 2013). L’utile di pertinenza di terzi risulta pari ad Euro 2,9 milioni (Euro 1 milione al 31 marzo 2013). L’utile di pertinenza della Capogruppo risulta pari a Euro 28,3 milioni (Euro 14,4 milioni al 31 marzo 2013). 15.7 Politica dei dividendi L’art. 54 dello Statuto prevede i seguenti criteri di distribuzione: (a) una quota non inferiore a quella stabilita dalla legge alla riserva ordinaria legale; (b) una quota non inferiore al 20% alla riserva statutaria; (c) una quota non superiore al 6% da destinarsi a scopi benefici, culturali e di interesse sociale; (d) ai soci a norma dell’art. 18 dello Statuto, nella misura che, su proposta del Consiglio, viene fissata dall’Assemblea. L’eventuale residuo, anche su proposta del Consiglio di Amministrazione, è destinato alla riserva straordinaria o alla costituzione o all’incremento di ulteriori riserve, nonché del fondo per acquisto o il rimborso delle azioni della Società. Il Consiglio di Amministrazione, in sede di formazione del bilancio, può predisporre la destinazione di utili alla formazione e all’incremento di riserve, prima della determinazione dell’utile netto di cui al primo comma, sottoponendo tale destinazione alla ratifica dell’Assemblea dei Soci. Il citato art. 18, ultimo comma, dello Statuto Sociale, prevede altresì che i dividendi non riscossi entro un quinquennio dal giorno in cui sono divenuti esigibili restano devoluti alla Società, vale a dire, come prevede l’art. 55 al punto (b) dello Statuto, vengono destinati a riserve. La tabella che segue evidenzia i dettagli di riparto per gli ultimi tre esercizi: 2013 2012 2011 Numero azioni con dividendo ordinario 333.827.355 332.721.599 332.720.994 Numero azioni con dividendo irregolare 304 56 260 333.827.659 332.721.655 332.721.254 Dividendo unitario per le azioni con godimento regolare - - 0,03 Dividendo unitario per le azioni con godimento irregolare - - 0,02 Dividendo in contanti - - 9.981.634 Dividendo in azioni(*) - - 17.025.192 Totale dividendi distribuiti - - 27.006.826 0,00% 0,00% 16,84% Numero totale azioni in circolazione Pay out - Percentuale sull’utile d’esercizio 226 (*) Dividendo assegnato in azioni, già a portafoglio della Banca, nella misura di 1 ogni 70 possedute alla data di stacco cedola, valorizzabili alla medesima data, con assegnazione dell’eventuale residuo alla “Riserva – Fondo rischi diversi”. Pur in presenza di utili distribuibili si ricorda che Banca d’Italia, con comunicazione del 13 marzo 2013, ha raccomandato a tutte le banche l’adozione di politiche di distribuzione dei dividendi che consentano di mantenere – a livello individuale e consolidato – condizioni di adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, coerenti con il complesso dei rischi assunti, idonee a favorire l’allineamento ai requisiti prudenziali stabiliti dalla Direttiva CRD e dal Regolamento CRR I e a garantire la copertura dei livelli di capitale interno calcolati nell’ambito del processo ICAAP. 15.8 Procedimenti giudiziali e arbitrali BPER e le società del Gruppo BPER sono coinvolte in una pluralità di procedimenti giudiziari di varia natura e di procedimenti legali ed amministrativi originati dall’ordinario svolgimento della propria attività. Alla Data del Documento di Registrazione, non vi sono stati negli ultimi 12 mesi, né ve ne sono di pendenti, procedimenti amministrativi, giudiziari o arbitrali, tali da avere, o che abbiano avuto nel recente passato, rilevanti ripercussioni sulla situazione finanziaria o la redditività dell’emittente e/o del Gruppo BPER. Si precisa che il Gruppo accantona, tra i “fondi per rischi e oneri – altri fondi” la miglior stima delle probabili passività che potrebbero derivare dai giudizi in corso. Al 31 dicembre 2013 tale fondo ammontava, a livello consolidato, a Euro 94,8 milioni, a fronte delle limitate e specifiche controversie o revocatorie fallimentari in essere a fine esercizio. Per maggiori informazioni sulla composizione e sulle dinamiche del fondo per rischi ed oneri – altri fondi, si rinvia alle pagine 245-248 del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2013. Si riporta di seguito una sintetica descrizione dei principali procedimenti in corso, con indicazione dell’ammontare delle richieste di controparte, ove determinato. Contenzioso fiscale Banco di Sardegna Alla Data del Documento di Registrazione, sono in attesa di essere discussi innanzi la Suprema Corte di Cassazione i ricorsi proposti dall’Agenzia delle Entrate avverso le sentenze n. 80/08/2010 e n. 79/08/2010 della Commissione Tributaria Regionale di Cagliari – Sezione Staccata di Sassari – che, confermando le sentenze della Commissione Tributaria Provinciale di Sassari, hanno annullato gli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle Entrate per gli esercizi 1997 e 1998, notificati al Banco di Sardegna il 24 dicembre 2003, con richieste per maggiori imposte e sanzioni per circa Euro 76 milioni. I principali rilievi sono riconducibili, per l’esercizio 1997 a un’operazione di cartolarizzazione di crediti conclusa nello stesso esercizio e le commissioni corrisposte alle Casse comunali di credito agrario per l’attività di raccolta svolta per conto del Banco di Sardegna, rilievo quest’ultimo mosso anche per l’esercizio 1998. In relazione all’operazione di cartolarizzazione, pur escludendo che l’operazione avesse intento elusivo, come inizialmente paventato nel corso della verifica fiscale dalla quale è derivato l’accertamento, l’Agenzia delle Entrate riteneva di poter riqualificare da pro soluto in pro solvendo il contratto di cessione di crediti stipulato nell’ambito dell’operazione e quindi negare la deducibilità della relativa perdita. In corso di giudizio inoltre, l’Agenzia contestava la mancata dimostrazione 227 dell’esistenza degli elementi certi e precisi previsti dalla normativa vigente per la deduzione delle perdite su crediti. Il secondo importante rilievo, formulato anche per l’esercizio 1998, attiene invece la deducibilità delle provvigioni aggiuntive corrisposte dal Banco di Sardegna alle casse comunali di credito agrario in caso di risultato gestionale negativo. Le sentenze di primo grado accoglievano i ricorsi del Banco di Sardegna, così come le sentenze d’appello che confermavano quelle di prima istanza. Ritenendo manifestamente infondate le contestazioni mosse dall’Agenzia delle Entrate, sulla scorta dei pareri forniti dai consulenti esterni, il rischio di soccombenza non è stato ritenuto probabile e non è stato effettuato alcun accantonamento. EMRO Finance Ireland Ltd Con riferimento alla controllata EMRO Finance Ireland Ltd, si evidenzia che il 19 luglio 2011 la Guardia di Finanza ha notificato un processo verbale di constatazione alla società irlandese al termine di una verifica relativa ai periodi d’imposta 2005-2009. In data 12 marzo 2012, l’Agenzia delle Entrate di Modena ha notificato un avviso di accertamento non esecutivo, relativo ai periodi d’imposta 2005 e 2006, in cui si contesta l’esterovestizione della Società, per un ammontare complessivo di imposte pari ad Euro 11,2 milioni. La Società irlandese ha in ogni modo presentato alla fine del mese di aprile 2012 un’istanza di accertamento con adesione, per valutare possibili soluzioni alternative al contenzioso, partendo dal presupposto di ricondurre a tassazione proventi netti di consistenza assolutamente irrilevante in relazione all’attività svolta da EMRO Finance Ireland Ltd, confermando comunque l’assoluta convinzione della correttezza del proprio operato. Al termine del procedimento con adesione, conclusosi con un nulla di fatto, la Società ha presentato ricorso presso la Commissione tributaria di Modena. Nel mese di dicembre 2012 è stata notificata la cartella esattoriale contenente l’iscrizione a ruolo di una parte delle imposte contenute negli avvisi di accertamento del 2005 e 2006, a fronte della quale la Società ha presentato e ottenuto istanza di sospensione dell’atto esecutivo, con ordinanza della Commissione Tributaria Provinciale di Modena depositata in data 5 marzo 2013. L’udienza di discussione si è tenuta il 23 settembre 2013 e si è in attesa dell’emissione della sentenza. Nelle more e a latere del contenzioso, è stata attivata la Mutual Agreement Procedure (MAP) tra l’Irlanda ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze-Dipartimento delle Finanze, ai sensi dell’art. 25 del Modello Ocse, quale percorso alternativo per la definizione in via amichevole della residenza fiscale della Società. Nell’assoluta convinzione della correttezza del proprio operato, anche con il supporto di importanti pareri legali esterni, la Società non ha ritenuto esistessero le condizioni per procedere alla determinazione di alcun accantonamento a fronte delle imposte contestate, accertando prudenzialmente al fondo per rischi ed oneri, nell’incertezza della durata del contenzioso posto in essere, il valore stimato delle spese legali ad esso riconducibili. In data 18 dicembre 2013, l’Agenzia delle Entrate di Modena ha notificato un avviso di accertamento esecutivo relativo al periodo di imposta 2007, con cui si contesta l’esterovestizione della Società per un ammontare complessivo di imposte pari ad Euro 3,5 milioni, oltre interessi e sanzioni. 228 Emro Popolare Ad esito di controllo sulle annualità 2008 e 2009, in data 23 dicembre 2013 la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Modena ha notificato a BPER, nella duplice qualità di Incorporante di Emro Popolare S.p.A. e di società consolidante ex art. 117 e ss. del TUIR, un avviso di accertamento ex art. 40-bis D.P.R. 600/73, e connesso atto di irrogazione delle sanzioni, in relazione al periodo di imposta 2008, contestando la rilevanza fiscale delle variazioni in cambi registrate su immobilizzazioni finanziarie in valuta estera, considerate dall’allora controllata, fiscalmente rilevanti ai sensi dell’art. 110, comma 2, del TUIR, e accertando un maggior reddito imponibile per circa Euro 1,923 milioni. La pretesa erariale si sostanzia in complessivi Euro 1,1 milioni circa, ripartiti in modo equivalente tra quanto dovuto a titolo di imposta e quanto dovuto a titolo di sanzioni. Non ritenendo fondate le ragioni dell’Amministrazione finanziaria, BPER tutelerà i propri interessi nelle sedi giurisdizionali. Banca Popolare del Mezzogiorno In data 8 ottobre 2013, a seguito della notifica di una cartella di pagamento di importo pari a circa Euro 1,71 milioni, avente ad oggetto ritardi nei versamenti delle ritenute, Banca Popolare del Mezzogiorno, assistita anche da consulenti esterni, ha ottenuto la sospensione del ruolo in attesa del parere richiesto alla Direzione Centrale Normativa di Roma da parte della Stessa Direzione Regionale per le Entrate della Calabria. Tale parere ha ad oggetto la questione interpretativa sorta in merito alla correttezza della liquidazione automatizzata di una dichiarazione dei redditi da cui è emersa, a carico di un nuovo soggetto bancario (Banca Popolare del Mezzogiorno, risultante dalla fusione di due banche, Materano e Crotone), l’applicazione della sanzione per acconti dovuti e non versati, relativi alle ritenute di cui al secondo comma dell’art. 26 del D.P.R. n. 600/73, operate su interessi, premi e altri frutti di depositi e conti correnti, nonché di certificati di deposito, risultanti dal quadro RZ del Modello Unico. In caso di parere negativo, Banca Popolare del Mezzogiorno, ritenendo fondate le proprie ragioni, proporrà ricorso contro l’atto in oggetto. Imposta di registro su acquisto sportelli ex Unicredit cd. “Operazione Matilda” (BPER e Banca Popolare del Mezzogiorno) La vertenza origina dalla operazione di acquisto compiuta nel dicembre 2008 degli sportelli ex Unicredit, i cui contratti di acquisto sono stati assoggetti ad imposta di registro con l’applicazione di un’aliquota proporzionale pari a : - 0,50% sull’ammontare dei crediti ceduti dedotta la quota proporzionale delle passività; - 3% sull’ammontare degli altri beni dedotta la quota proporzionale delle passività. Con due avvisi di liquidazione notificati a BPER il 26 febbraio 2010, l’Agenzia delle Entrate di Milano chiedeva l’applicazione dell’aliquota del 3% sul valore complessivo dell’azienda ceduta, disconoscendo la correttezza di quanto a suo tempo effettuato e riprendendo a tassazione Euro 1,54 milioni. BPER, ritenendo infondate le motivazioni delle contestazioni dell’Agenzia delle Entrate, propose ricorso e non effettuò alcun accantonamento. Avvisi di liquidazione con analoghe motivazioni sono stati notificati anche Banca Popolare del Mezzogiorno per un importo pari a circa Euro 1 milione; Banca Popolare del Mezzogiorno ha operato nello stesso modo della Capogruppo. 229 Banca Popolare del Mezzogiorno è stata peraltro destinataria di ulteriori avvisi di accertamento, aventi ad oggetto, rispetto alla medesima operazione, la rideterminazione del valore di avviamento degli sportelli oggetto di cessione, con ripresa a tassazione di complessivi Euro 0,9 milioni circa. Anche in tale caso, ritenendo infondate le contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate, è stato proposto ricorso. Alla Data del Documento di Registrazione, BPER e Banca Popolare del Mezzogiorno sono risultate vittoriose sia in primo che in secondo grado di giudizio per quanto concerne l’imposta di registro. Banca Popolare del Mezzogiorno è risultata vittoriosa anche rispetto ai contenziosi sulla rideterminazione del valore di avviamento. Inchiesta relativa alla vicenda cd. “Truffa dei Parioli” Si segnala che presso una filiale di Roma di Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, dal 27 maggio 2013 fusa per incorporazione in BPER, alcuni soggetti, indagati, tra gli altri, nell’ambito dell’inchiesta relativa alla vicenda definita dai mezzi di informazione “truffa dei Parioli”, hanno intrattenuto rapporti, anche per il tramite di società ad essi riconducibili. Con riferimento a tale vicenda, Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila era stata citata quale responsabile civile nel procedimento innanzi alla Sezione Penale del Tribunale di Roma in composizione collegiale, che vedeva imputato il sig. Gianfranco Lande per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e ad altri reati contro il patrimonio, di abusivo esercizio dell’attività finanziaria e di ostacolo alle funzioni di vigilanza. Tali reati sarebbero stati commessi attraverso le società riconducibili al sig. Lande, alcune delle quali legate da rapporti di conto corrente presso una filiale di Roma dell’allora Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila. A tal riguardo, si precisa che sono stati notificati atti di citazione a Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, responsabile civile, da parte di n. 249 soggetti. In data 28 giugno 2012, il Tribunale di Roma ha condannato il sig. Gianfranco Lande alla pena di 9 anni di reclusione ed Euro 20.000 di multa, ridotta in appello a 7 anni ed Euro 15.000 di multa. Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila è stata parimenti condannata, in solido con l’imputato, al risarcimento del danno in favore delle parti civili, da liquidarsi in separato giudizio, nonché alla refusione delle spese di costituzione sostenute dalle stesse parti civili, quantificate dallo stesso Tribunale. Il Tribunale ha rigettato tutte le richieste di provvisionale. Ne conseguiva che Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, in base alla citata sentenza, non risultava tenuta a pagare alcuna somma. Avverso tale sentenza, Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila aveva depositato appello il 20 marzo 2013 innanzi alla Corte di Appello di Roma: la sentenza penale di primo grado affermava, infatti, la responsabilità della Banca in forza di presupposti giuridici contestabili e mai applicati sino ad oggi nei confronti di un ente privato, non sussistendo, in capo alla stessa, alcuna responsabilità civile indiretta per i fatti ascritti all’imputato sig. Lande. Nel processo di secondo grado il Sostituto Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Roma, nell’udienza tenutasi il 12 novembre 2013, ha insistito sull’esclusione dal processo delle parti civili e del responsabile civile (BPER). In ordine all’esclusione delle parti civili, la motivazione principale è legata alla circostanza che i soggetti lesi con riferimento alle condotte criminose relative ai reati ascritti all’imputato non sono individuabili nei cosiddetti investitori. In data 17 dicembre 2013, la Corte d’Appello di Roma, nell’ambito del processo di appello instaurato anche da BPER avverso la condanna inflitta dal Tribunale di Roma nei confronti del sig. Lande per abusivismo finanziario, e di Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, ora BPER, quale responsabile civile (con condanna per una cifra potenzialmente compresa tra Euro 40 milioni ed Euro 70 milioni) ha revocato la sentenza di condanna di primo grado di BPER quale responsabile civile, 230 precedentemente citata, e ha statuito la compensazione delle spese legali contrariamente a quanto stabilito dalla detta precedente sentenza. Avverso a tale sentenza hanno proposto tempestivo ricorso per Cassazione soltanto la difesa dell’imputato sig. Lande e della responsabile civile EGP (società riconducibile al sig. Lande), mentre le parti civili hanno desistito da tale iniziativa. In conseguenza di ciò sono passate in giudicato le statuizioni civili della sentenza d’appello che hanno escluso la responsabilità civile di BPER. Si segnala, inoltre, che alcuni dei presunti danneggiati dalle condotte del sig. Lande, parte dei quali non costituitisi parte civile nel citato processo penale, hanno citato in giudizio civile la banca per ottenere il risarcimento del danno subito, pur in mancanza di qualsivoglia nesso causale tra il danno lamentato dalle parti attrici e gli eventuali illeciti o irregolarità, laddove anche definitivamente accertati, compiuti da Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila. Alla Data del Documento di Registrazione, lo stato di tali procedimenti civili è quello della fase istruttoria. Inoltre, alla Data del Documento di Registrazione, è in corso il procedimento penale che vede imputati i Direttori pro tempore dell’agenzia 1 di Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila in Roma, per differenti ipotesi delittuose, di seguito specificate, legate alla gestione del conto intestato alla società E.I.M. e riconducibile al Sig. Lande. In particolare, a uno di essi viene contestato il concorso nella fattispecie di abusivismo finanziario; agli altri due invece, il più lieve reato di cui all’art. 55 D. Lgs. 231/2007, per aver contravvenuto agli obblighi di completa e veridica identificazione previsti dalla normativa antiriciclaggio. In tale procedimento si sono registrate numerose costituzioni di parti civili. Al riguardo, si evidenzia che la maggior parte di queste sono risultate già costituitesi parti civili nel primo processo del sig. Lande. Anche in tale procedimento, si è avuta la citazione di BPER, avente causa di Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, quale responsabile civile per il “fatto dei dipendenti”, ex art. 2049 cod. civ. In fase di udienza preliminare, è stata fermamente contestata dalla difesa di BPER la citazione del medesimo responsabile civile in due procedimenti (di cui uno ora concluso in secondo grado), per rispondere (almeno parzialmente) degli stessi fatti. Tale circostanza contrasta infatti con il principio dell’impossibilità di procedere ad un nuovo esercizio dell’azione civile (pur se nel contesto del processo penale) quando le stesse parti abbiano già proposto la medesima azione (sempre avvalendosi del rito penale) in un processo già culminato nella sentenza di primo grado, pena un’indebita duplicazione di giudizio, in applicazione della disciplina di cui all’art. 75 cod. proc. pen. Il GUP del Tribunale di Roma tuttavia, con ordinanza in data 1° luglio 2013, ha ammesso la costituzione di tutte le parti civili che ne hanno fatto richiesta e ha ritenuto sussistere la legittimazione passiva quale responsabile civile di BPER. BPER si è ritualmente costituita contestando sia la questione dell’inammissibilità delle costituzioni di parte civile sia quella concernente l’impossibilità di duplicare le richieste risarcitorie già articolate nell’ambito dell’altro processo del sig. Lande. Dette richieste sono state, tuttavia, rigettate dal giudice per la ragione principale che la condanna del responsabile civile, già pronunciata nel citato primo processo, non è ancora coperta dal giudicato. Alla prima udienza stabilita per il giudizio, il 5 febbraio 2014, il Tribunale di Roma, in composizione collegiale, si è dichiarato non competente e ha disposto il rinvio all’udienza dell’8 aprile 2014 davanti al Tribunale Monocratico. In quest’ultima udienza sono state esaminate le ulteriori istanze delle parti civili ed è stata avanzata richiesta di citazione in giudizio, quale responsabile civile, anche di Banca d’Italia. All’udienza del 4 giugno 2014, il Giudice monocratico del Tribunale Penale di Roma, aderendo alle questioni prospettate e sollevate dai difensori degli imputati e della responsabile civile BPER (questioni formali delle singole costituzioni; mancanza del nesso fra il danno lamentato dagli investitori EGP rispetto alla vicenda processuale; riconduzione del danno al momento dell’investimento) ha, da un lato, escluso un numero consistente di parti civili e, dall’altro lato, ne ha ammesse ulteriori, con riserva di produzione della documentazione a sostegno di quanto dalle stesse lamentato. La prossima udienza è prevista per il 25 giugno 2014. 231 Ai fini della valutazione di eventuali impatti patrimoniali ed economici rivenienti dalla situazione esposta, BPER ha assunto diversi pareri sia da parte degli studi legali che la assistono nei diversi procedimenti, sia pareri pro veritate da parte di professionisti terzi. In particolare, è stata approfondita l’infondatezza della pronuncia di condanna emessa in primo grado in capo a Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, alla luce delle norme e dei principi vigenti in materia di legittimazione passiva del responsabile civile e di risarcimento del danno nel processo penale. È stata, inoltre, approfondita la tematica relativa agli aspetti connessi alla mancanza del nesso causale tra danno lamentato e la condotta di Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila. Stante quanto esposto, alla Data del Documento di Registrazione, si ritiene remota la possibilità che possano manifestarsi conseguenze negative in relazione alla predetta vicenda e conseguentemente, anche in coerenza con lo IAS 37, si è ritenuto di non procedere ad accantonamenti. In particolare, BPER ha ritenuto di non effettuare accantonamenti al “fondo per rischi ed oneri” in relazione al predetto contenzioso in ragione della mancanza del nesso causale tra il danno lamentato e la condotta della Banca nonché tenendo conto della sentenza della Corte d’Appello Penale di Roma del 17 dicembre 2013 che ha revocato le statuizioni di condanna in primo grado della Banca quale responsabile civile. Sentenza del Tribunale di Modena Il Tribunale di Modena, con sentenza del 24 febbraio 2012, aveva annullato la delibera assembleare del 16 aprile 2011 di rinnovo parziale del Consiglio di Amministrazione della BPER, con la quale sono stati nominati Amministratori per il triennio 2011-2013 i signori Ferrari Piero, Marri Alberto, Lusignani Giuseppe, Montanari Fioravante, Spallanzani Erminio e Luongo Manfredi. Poiché la pronuncia ha natura costitutiva il Consiglio di Amministrazione di BPER, anche per quanto attiene gli Amministratori interessati dalla sentenza, resta fermo nella sua composizione, sino al passaggio in giudicato, così come restano ferme le delibere assunte e le attribuzioni di deleghe e poteri. Con atto notificato in data 19 giugno 2012, avverso tale sentenza la Banca aveva proposto appello evidenziando le gravi lacune argomentative presenti nella stessa anche con riferimento a dirimenti questioni pregiudiziali. Nel procedimento d’appello, all’udienza tenutasi in data 16 gennaio 2013 la Corte di Appello di Bologna, ha fissato successiva udienza per la precisazione delle conclusioni al 21 ottobre 2014. Accertamenti ispettivi della Banca d’Italia Con riferimento alla Capogruppo, il 1° marzo 2013, si è concluso l’accertamento ispettivo con valenza sull’intero Gruppo BPER che aveva avuto inizio il 12 novembre 2012, mirato ad approfondire la tematica inerente alla valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore sui crediti in sofferenza, ad incaglio e ristrutturati nonché delle relative politiche e prassi applicative. L’indagine ispettiva ha avuto connotazioni sistemiche in quanto ha contemporaneamente interessato i maggiori gruppi bancari nazionali e anche varie realtà medio-piccole, tanto che i principali aspetti metodologici applicati ed i risultati ottenuti sono stati oggetto di una nota diffusa dalla Banca d’Italia alla fine del mese di luglio 2013. In data 24 giugno 2013 l’Autorità di Vigilanza ha notificato a BPER gli esiti dell’analisi ispettiva, condotta secondo criteri che riflettono l’accentuarsi della sfavorevole congiuntura economica e le crescenti difficoltà del mercato immobiliare, che ha fatto emergere risultanze parzialmente sfavorevoli, da iscriversi nel quadro valutativo del processo prudenziale e da ricondurre ad alcune debolezze riscontrate nella regolamentazione interna e nelle prassi in uso, oltre all’esigenza di maggiori accantonamenti. L’Autorità di Vigilanza ha però dato atto che sono state pressoché integralmente recepiti nel bilancio al 31 dicembre 2012 le maggiori previsioni di perdita e che sono state avviate le azioni correttive per migliorare i presidi organizzativi in materia. A fronte delle osservazioni notificate, gli organi aziendali hanno provveduto a formulare le proprie opportune 232 considerazioni, oltre ad attivare un’accelerazione nel percorso già intrapreso, per quanto attiene l’aggiornamento delle regolamentazioni interne sul tema in esame. Banca d’Italia, in data 4 marzo 2013, ha dato inizio ad un nuovo accertamento, in assoluta continuità temporale con il precedente, mirato ad effettuare valutazioni in tema di “adeguatezza del sistema di governo, gestione e controllo del rischio di credito nonché ricognizione delle attività intraprese da codesto Gruppo per l’introduzione di un modello interno per il calcolo dei requisiti con riferimento a tale tipologia di rischio”. L’accertamento effettuato dall’Autorità di Vigilanza ha riguardato la ricognizione delle attività intraprese dal Gruppo BPER per l’introduzione di un modello interno avanzato, coerente con la normativa Basilea 2, per il calcolo dei requisiti prudenziali sul rischio di credito (AIRB) e l’attivazione del percorso di validazione dei suddetti modelli. Alla Data del Documento di Registrazione per il Gruppo BPER i modelli avanzati per il calcolo dei requisiti con riferimento al rischio di credito sono gestionalmente utilizzati, mentre ai fini della vigilanza prudenziale la loro validazione non è ancora stata rilasciata. L’accertamento ispettivo è terminato il 5 luglio 2013. In data 17 settembre 2013, l’Autorità di Vigilanza ha notificato a BPER gli esiti dell’analisi ispettiva, che si è conclusa con un giudizio parzialmente favorevole. In estrema sintesi, è stata rilevata una contenuta esposizione al rischio di credito, pur in un contesto di elevata criticità congiunturale. Inoltre è stato formulato un invito a rafforzare l’azione d’indirizzo, coordinamento e controllo sul Gruppo BPER. A fronte delle osservazioni notificate, gli organi aziendali hanno provveduto a formulare le proprie opportune considerazioni. Il 23 febbraio 2012, è stato notificato a Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila il provvedimento, relativo all’esito del procedimento ispettivo, datato 5 gennaio 2012, con cui sono state inflitte sanzioni amministrative pecuniarie a carico dei componenti del Consiglio di Amministrazione, del Direttore generale e dei componenti del Collegio Sindacale, in carica all’epoca degli accertamenti ispettivi (dal 18 novembre 2010 al 4 febbraio 2011). I controlli erano volti all’acquisizione di informazioni sullo stato del portafoglio crediti alla luce dell’impatto del terremoto, nonché alla verifica del rispetto della normativa antiriciclaggio. Con riferimento a questo ultimo aspetto, l’ispezione ha fatto emergere risultanze “parzialmente sfavorevoli”. La Banca, assunta la valutazione dei propri legali in merito alla sussistenza dei presupposti, ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, competente ai sensi del D. Lgs. 2 luglio 2010, n. 104. La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 94 del 9 aprile 2014, ha dichiarato la illegittimità costituzionale, per eccesso di delega, dell'art. 133 del c.p.a., nella parte in cui attribuisce al giudice amministrativo la giurisdizione sulle controversie in materia di sanzioni irrogate dalla Banca d’Italia con conseguente ripristino del precedente regime di impugnazione presso la Corte d’Appello di Roma. Alla Data del Documento di Registrazione il Tar Lazio non ha ancora fissato alcuna udienza per dichiarare il proprio difetto di giurisdizione in favore della Corte d’Appello di Roma. Il 7 marzo 2012, Banca della Campania ha ricevuto evidenza da parte dell’Autorità di Vigilanza degli esiti dell’accertamento ispettivo, a cui tale banca era stata sottoposta dal 13 luglio 2011 al 23 dicembre 2011. Il perimetro d’indagine, inizialmente mirato a valutare il rispetto della normativa antiriciclaggio, era stato poi ampliato ai profili di Vigilanza prudenziale, con l’analisi di un campione di impieghi, per valutarne classificazione, recuperabilità e corretta gestione. Dalle constatazioni della Banca d’Italia sono emerse risultanze “parzialmente sfavorevoli”. Gli organi aziendali della banca e della Capogruppo hanno, quindi, provveduto ad inviare immediatamente le proprie opportune controdeduzioni. Banca d’Italia con provvedimento notificato nel mese di febbraio 2013 ha proceduto all’irrogazione di sanzioni amministrative nei confronti dei membri del Consiglio di Amministrazione, del Direttore generale e dei componenti il Collegio Sindacale. In particolare si evidenzia che l’Amministratore Delegato dell’Emittente, il Dott. Alessandro Vandelli, in qualità di membro del consiglio di amministrazione di Banca della Campania, ha ricevuto da Banca d’Italia una sanzione amministrativa, notificata nel febbraio 2013, per un importo pari a Euro 8.000 per carenze nell’organizzazione e nei controlli interni con riguardo al governo dei rischi di credito e di conformità (cfr. Capitolo IX, Paragrafo 9.1.1, del Documento di Registrazione). 233 In data 23 maggio 2012, è stato consegnato alla Banca Popolare del Mezzogiorno il rapporto ispettivo, relativo all’accertamento conclusosi in data 29 febbraio 2012 (la banca era stata sottoposta a tale accertamento dal 24 ottobre 2011). Dal documento emergevano risultanze parzialmente favorevoli e non ha pertanto portato all’avvio di procedimenti sanzionatori né a carico dei componenti degli organi di amministrazione e controllo, né dell’esecutivo in carica. Banca d’Italia ha riconosciuto che l’azione di governo ha consentito, in un contesto caratterizzato da strutturali debolezze socio-economiche, di contenere i rischi creditizi e reputazionali e di preservare il patrimonio grazie al buon radicamento nelle zone di tradizionale insediamento e alla scelta di limitare lo sviluppo nelle aree di recente espansione territoriale. La Banca Popolare del Mezzogiorno, in stretta collaborazione con la Capogruppo, ha successivamente provveduto, dopo un attento ed approfondito esame, a formulare le proprie considerazioni in merito ai punti di attenzione evidenziati nel rapporto ispettivo finale. In data 13 giugno 2012 si è concluso l’accertamento ispettivo, iniziato lo scorso 20 febbraio 2012, presso il Banco di Sardegna. L’accertamento di carattere generale, ha fatto emergere risultanze parzialmente sfavorevoli. Gli organi aziendali del Banco di Sardegna e della Capogruppo hanno, quindi, provveduto a inviare immediatamente le proprie opportune controdeduzioni. L’Autorità di Vigilanza, con provvedimento notificato nel mese di luglio 2013, ha proceduto all’irrogazione di sanzioni amministrative nei confronti dei membri del Consiglio di Amministrazione, del Direttore Generale e dei componenti il Collegio Sindacale del Banco di Sardegna. In particolare si evidenzia che l’Amministratore Delegato dell’Emittente, Dott. Alessandro Vandelli, in qualità di direttore generale del Banco di Sardegna, ha ricevuto da Banca d’Italia una sanzione amministrativa, notificata nel luglio 2013 pari ad Euro 6.000 per carenze nella gestione dei rischi operativi (cfr. Capitolo IX, Paragrafo 9.1.1 del Documento di Registrazione). La Banca d’Italia, dal 10 settembre 2012 al 17 settembre 2012, ai sensi dell’art. 53 del D. Lgs. 21 novembre 2007, n. 231, ha condotto un accertamento ispettivo presso una filiale della Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila al fine di controllare il rispetto delle previsioni in materia di prevenzione del riciclaggio, anche attraverso la valutazione dell’assetto normativo, procedurale e dei controlli. A seguito dell’ispezione non sono stati formalizzati rilievi da parte dell’Autorità di Vigilanza. Accertamenti ispettivi della Consob A far data dal 13 aprile 2011, è iniziata, nei confronti di BPER, una verifica ispettiva da parte della Consob, volta ad accertare le soluzioni adottate dalla Capogruppo con particolare riferimento ad alcuni ambiti rientranti nel perimetro della prestazione dei servizi di investimento, nell’adeguamento dei processi aziendali alle regole introdotte a seguito del recepimento della MiFID e delle relative misure di esecuzione, tra cui la Comunicazione Consob n. 9019104 del 2 marzo 2009, oltre che ad analizzare le modalità di distribuzione di selezionati prodotti finanziari. L’ispezione si è conclusa il 17 febbraio 2012 e i relativi esiti sono pervenuti in data 7 agosto 2012. BPER si è attivata per predisporre opportuni riscontri ai profili di attenzione segnalati nel verbale ricevuto, in relazione alle iniziative correttive e di adeguamento delle procedure operative adottate o in via di adozione (Programma MIFID e Programma Servizi di Investimento) e, in data 31 ottobre 2012, ha inviato alla Consob una nota in cui ha indicato le principali iniziative di miglioramento che BPER ha dichiarato di adottare e le relative tempistiche pianificate per dare una risposta alle evidenze emerse nel corso dell’ispezione. Con lettera del 26 aprile 2013, inoltre, la Consob ha richiesto ulteriori chiarimenti in ordine a quanto contenuto nella sopra menzionata comunicazione, ai quali BPER ha fornito risposta con comunicazione del 24 giugno 2013. Tale attività di comunicazione è poi proseguita nel corso del 2014, mediante l’invio, in data 10 marzo 2014, di una lettera riepilogativa degli ulteriori interventi intrapresi in ordine alla realizzazione delle suddette iniziative di miglioramento. Con lettera del 10 maggio 2013, la Consob ha inoltre richiesto ulteriori dati inerenti ai contratti conclusi e al controvalore scambiato degli strumenti finanziari trattati sull’Internalizzatore Sistematico 234 del Gruppo BPER denominato “Melt”, oltre al numero complessivo di soggetti che hanno accesso a detto sistema, in ottica di una mappatura ed esame delle caratteristiche micro strutturali delle piattaforme di negoziazione italiane. Tali dati devono essere inviati mensilmente alla Consob. La Capogruppo ha assolto a questa richiesta tramite l’invio di un flusso di dati per tutte le banche del Gruppo BPER. In data 26 settembre 2012, si è conclusa una verifica ispettiva condotta dalla Consob presso Banca Popolare di Ravenna volta ad accertare: (i) l’operatività su azioni ordinarie Banca Popolare di Ravenna da gennaio 2010 e (ii) le attività poste in essere in relazione all’offerta pubblica di scambio volontaria della Banca sulle azioni ordinarie della Banca Popolare di Ravenna. Con lettera del 18 marzo 2013, La Consob ha chiesto a Banca Popolare di Ravenna di recepire gli interventi correttivi per l’adeguamento delle procedure interne alla MiFID in corso di predisposizione o già predisposti presso la Capogruppo, individuati in esito a una verifica ispettiva condotta su quest’ultima, in considerazione del fatto che le procedure adottate sono le medesime. Con la stessa comunicazione, la Consob ha chiesto al consiglio di amministrazione, al collegio sindacale ed alla funzione di compliance di fornire le proprie considerazioni, in merito alle attività di adeguamento intraprese dalla Capogruppo. In data 14 giugno 2013, la Consob ha inoltre richiesto informazioni concernenti l’attività di gestione di portafogli. Banca Popolare di Ravenna ha predisposto due diverse comunicazioni, in risposta a quanto richiesto, che sono state inviate entrambe nel mese di luglio 2013. Con lettera del 27 maggio 2014, BPER, a seguito di richiesta dell’Ufficio Vigilanza e Albo intermediari della Consob, e in continuità con le comunicazioni inviate nel corso del 2013, ha provveduto a inoltrare a quest’ultima gli esiti delle analisi condotte in tema di concentrazione degli investimenti della clientela in prodotti finanziari del Gruppo BPER relativi al primo trimestre 2014, analoga rendicontazione verrà inviata al termine del secondo trimestre unitamente a un’ulteriore analisi richiesta dalla Consob in ordine alle riprofilature effettuate dalla clientela nel corso del primo semestre 2014. 15.9 Cambiamenti significativi nella situazione dell’Emittente successivamente al 31 marzo 2014 finanziaria o commerciale L’Emittente non è a conoscenza di cambiamenti significativi della situazione finanziaria o commerciale del Gruppo BPER verificatisi successivamente all’approvazione del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014 sino alla Data del Documento di Registrazione. 235 CAPITOLO XVI - INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 16.1 Capitale sociale 16.1.1 Capitale sociale sottoscritto e versato Alla Data del Documento di Registrazione, il capitale sociale sottoscritto e versato dell’Emittente è pari a Euro 1.001.482.977,00, suddiviso in n. 333.827.659 azioni ordinarie, il cui valore nominale unitario è pari a Euro 3,00. 16.1.2 Esistenza di azioni non rappresentative del capitale Alla Data del Documento di Registrazione, l’Emittente non ha emesso azioni diverse dalle azioni ordinarie o non rappresentative del capitale sociale. 16.1.3 Ammontare delle obbligazioni convertibili, scambiabili o con warrant, con indicazione delle modalità di conversione, scambio o sottoscrizione Alla Data del documento di Registrazione, l’Emittente non ha in essere prestiti obbligazionari convertibili. 16.1.4 Esistenza di diritti e/o obblighi di acquisto su capitale autorizzato, ma non emesso o di un impegno all'aumento del capitale L’Assemblea Straordinaria dei soci del 3 settembre 2011 ha attribuito al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 2420-ter del Codice Civile, la facoltà, esercitabile entro il termine massimo di cinque anni dalla data della deliberazione: (i) di emettere, in una o più volte, obbligazioni convertibili in azioni ordinarie della Società, per un importo complessivo massimo di nominali Euro 250.000.000,00, da offrire in opzione agli aventi diritto; e conseguentemente (ii) di aumentare il capitale sociale a pagamento, in una o più volte e in via scindibile, per un importo complessivo, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, di massimi Euro 250.000.000,00, irrevocabilmente a servizio esclusivo della conversione di tali obbligazioni, mediante emissione di azioni ordinarie della Società aventi godimento regolare e le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie della Società in circolazione alla data di emissione. L’Assemblea Straordinaria dei soci del 7 giugno 2014, sulla base della proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 6 maggio 2014, ha approvato l’aumento di capitale sociale a pagamento e in via scindibile, per un importo complessivo massimo pari a Euro 750.000.000,00, comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo, da eseguirsi entro il 31 dicembre 2014, mediante emissione di nuove azioni ordinarie BPER del valore nominale di Euro 3,00 ciascuna, da offrirsi in opzione agli aventi diritto ai sensi dell’art. 2441 del Codice Civile. La predetta Assemblea ha altresì conferito al Consiglio di Amministrazione ogni più ampio potere per determinare il prezzo di emissione delle azioni ordinarie di nuova emissione, comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo, tenendo conto, tra l’altro, delle condizioni di mercato, dell’andamento delle quotazioni delle azioni della Società, dei risultati economici, patrimoniali e finanziari della Società, nonché delle prassi di mercato per operazioni similari, in prossimità dell’avvio dell’offerta, applicando, secondo le prassi di mercato per operazioni similari, uno sconto sul prezzo teorico ex diritto (cd. Theoretical Ex-Right Price – “TERP”) delle azioni ordinarie, calcolato secondo le metodologie correnti, sulla base del prezzo ufficiale di Borsa del giorno di Borsa aperta antecedente detta determinazione o, se disponibile, sulla base del prezzo ufficiale di Borsa del medesimo giorno in cui sarà assunta la determinazione. 236 16.1.5 Esistenza di offerte in opzione aventi ad oggetto il capitale di eventuali membri del Gruppo Alla Data del Documento di Registrazione, l’Emittente non è a conoscenza di operazioni riguardanti il capitale offerto in opzione o che si sia deciso di offrire condizionatamente o incondizionatamente in opzione di società rilevanti del Gruppo BPER. 237 CAPITOLO XVII - CONTRATTI RILEVANTI 17.1 Contratti rilevanti Salvo quanto descritto nel Capitolo V, Paragrafo 5.1, del Documento di Registrazione, nei tre anni precedenti, e fino alla Data del Documento di Registrazione, il Gruppo BPER non è parte di contratti importanti, diversi dai contratti conclusi nel corso del normale svolgimento dell’attività. Alla Data del Documento di Registrazione, l’Emittente e le società del Gruppo BPER non hanno concluso contratti importanti, diversi dai contratti conclusi nel normale svolgimento dell’attività, che contengano disposizioni in base alle quali tali soggetti abbiano assunto un’obbligazione o vantino un diritto rilevante per il Gruppo BPER. 238 CAPITOLO XVIII - INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI 18.1 Relazioni di esperti Il Documento di Registrazione non contiene pareri o relazioni attribuite ad esperti. Fatte salve le fonti di mercato indicate nella nel Capitolo V, Paragrafo 5.2, del Documento di Registrazione, nonché le relazioni della Società di Revisione, non vi sono nel Documento di Registrazione pareri o relazioni attribuite ad esperti. 18.2 Informazioni provenienti da terzi Ove indicato, le informazioni contenute nel Documento di Registrazione provengono da fonti terze. La Società conferma che tali informazioni sono state riprodotte fedelmente e che, per quanto l’Emittente sappia o sia in grado di accertare sulla base delle informazioni pubblicate dai terzi in questione, non sono stati omessi fatti che potrebbero rendere le informazioni riprodotte inesatte o ingannevoli. 239 CAPITOLO XIX - DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO Per la durata di validità del Documento di Registrazione, le copie dei seguenti documenti possono essere consultate presso la sede legale dell’Emittente in Modena, Via San Carlo 8/20, nonché sul sito internet dell’Emittente www.bper.it: a) statuto dell’Emittente; b) i fascicoli dei bilanci di esercizio di BPER e consolidati del Gruppo BPER relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, comprensivi delle relazioni contabili della Società di Revisione; c) resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014; d) “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” approvata dal Consiglio di Amministrazione di BPER il 5 marzo 2014; e e) la “Relazione sulle politiche di remunerazione”. 240 Appendici Relazione della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. relativa al bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 241 242 Relazione della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. relativa al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2013 243 244 Relazione della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. relativa al bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 245 246 Relazione della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. relativa al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2012 247 248 Relazione della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. relativa al bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 249 250 Relazione della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. relativa al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2011 251 252 Relazione della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. sui dati previsionali 253 254