Ministero dello Sviluppo Economico Cooperazione territoriale: Risorse finanziarie e sfide per il futuro Europa in Liguria Imperia 21 novembre 2006 Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione Servizio per le politiche dei fondi strutturali comunitari Francesco Vicari La Cooperazione Territoriale nel DSPN “Per molti territori, la cooperazione con territori transfrontalieri o con altri poli o regioni al di fuori del paese è essenziale per conseguire effettivi risultati di sviluppo.” (Es. il pieno successo del rilancio, via ricerca e innovazione, cultura e natura, di alcune regioni dipende per molti profili dalla Cooperazione transalpina). 2 La Cooperazione Territoriale nel DSPN La Cooperazione territoriale assume il ruolo di fattore di propulsione della progettazione territoriale locale è elemento di valorizzazione delle esperienze maturate nella Cooperazione Transfrontaliera costituisce uno strumento per le sfide della globalizzazione e della competitività con apertura dell’Italia e del Mezzogiorno soprattutto nel Mediterraneo e nei Balcani La dimensione e la qualità dei partenariati internazionali sono elementi cruciali per affrontare le sfide della globalizzazione e della competitività rispetto alle aree di pre-adesione e di vicinato nonché rispetto ai grandi mercati emergenti 3 La Cooperazione Territoriale nel DSPN I requisiti dei progetti: realizzare progetti di scala più elevata, diretti alla effettiva produzione di servizi per cittadini e imprese; coinvolgere le imprese, più del passato; stabilire anche in questo campo obiettivi e forti percorsi di valutazione rafforzare l’apporto di alti centri di competenza nazionale e internazionale 4 Le risorse programmate La Regione Liguria partner dei programmi di Cooperazione Territoriale 2007-2013 Risorse indicative programmate (in milioni di euro, a prezzi correnti) Cooperazione con Liguria partner Programma interessato Quota UE Quota nazionale Totale (75%) ALCOTRA 87,420 29,140 116,560 IT/FR Isole 94,928 31,643 126,571 2 182,348 60,783 243,131 Spazio Alpino 36,148 12,049 48,198 Europa C.le 32,946 5,814 38,760 Mediterraneo 97,660 32,554 130,214 sommano 3 166,754 50,417 217,171 Transfrontaliera esterna MED ENPI CBC 48,987 5,443 54,430 sommano 1 48,987 5,443 54,430 TOTALE n. 6 398,089 116,643 514,732 Frontaliera interna sommano Transnazionale interna 5 Le risorse programmate La Regione Liguria partner dei programmi di Cooperazione Territoriale 2007- 2013 Riparto delle risorse Stato/Regione (in milioni di euro, a prezzi correnti) Cooperazione con Liguria partner Programma interessato Riparto quota nazionale (25%) Stato Regioni ALCOTRA 70% 30% IT/FR Isole 70% 30% 2 -- -- Spazio Alpino Fondo di Rotazione -- Europa C.le Fondo di Rotazione -- Mediterraneo Fondo di Rotazione -- sommano 3 -- -- Transfrontaliera esterna MED ENPI CBC Cofinanziamento su progetto (FdR?) -- sommano 1 -- -- TOTALE n. 6 -- -- Frontaliera interna sommano Transnazionale interna 6 Le risorse programmate Le risorse finanziarie complessive comunitarie dedicate alla Cooperazione Territoriale 2007-2013 (in milioni di euro, a prezzi correnti) (Totale UE per Cooperazione Territoriale) (846,454) di cui La Regione Liguria partner dei programmi di Cooperazione Territoriale 2007-2013 (in milioni di euro, a prezzi correnti) Risorse finanziarie Cooperazione con Liguria partner Incidenza Programmi partner Liguria su totale Totale UE Totale Programmi 1 2 3=2/1*100 Programmi di Cooperazione frontaliera interna 457,919 182,348 39,82% Programmi di Cooperazione transnazionale interna 209,805 166,754 79,48% 7 La Cooperazione Territoriale nel DSPN: le aspettative È necessario: Realizzare una saldatura al resto della progettazione integrata realizzata nel territorio nazionale; individuare gli obiettivi di sviluppo da sottoporre a valutazione e monitoraggio far uscire la cooperazione dall’ “autoreferenzialità” Nel caso della cooperazione dei territori interni alla UE occorre: realizzare un’effettiva integrazione dei territori, anche sviluppando e adattando lo strumento della progettazione integrata territoriale 8 La Cooperazione Territoriale nel DSPN: le aspettative Gli obiettivi della politica regionale, nazionale e comunitaria, e delle politiche europee di Vicinato e Pre-adesione (es. promozione di condizioni di stabilità e sicurezza, sviluppo economico e sociale, institution building): si integrano con le priorità di politica estera nazionale (Mediterraneo e Balcani) recepiscono le sollecitazioni provenienti dagli scenari mondiali (in particolare Asia) possono beneficiare del ruolo delle Amministrazioni centrali che possono svolgere il ruolo di mediazione tra “locale” e “globale” I nuovi strumenti IPA (Instrument for Pre-Accession) ed ENPI (European Neighbourhood and Partnership Instrument) offrono un quadro giuridico rinnovato per fare avanzare le nostre relazioni con i Paesi “Vicini”. 9 La Cooperazione Territoriale nel QSN: le aspettative La cooperazione territoriale vede protagoniste le Regioni e gli attori locali Alle Amministrazioni centrali è affidato un ruolo di coordinamento strategico e di accompagnamento, all’interno di un modello di governance multilivello nel rispetto dei principi di sussidiarietà e partenariato che governano la politica comunitaria di coesione 10 La Cooperazione Territoriale nel QSN: le aspettative I programmi di cooperazione territoriale possono contribuire al conseguimento dell’obiettivo generale, attraverso: la creazione di reti scientifiche e tecnologiche e la valorizzazione delle capacità di ricerca e sviluppo regionali. In particolare saranno promosse azioni volte a: rafforzare le capacità di ricerca cognitive, promuovendo lo sviluppo di collaborazioni tra produttori di conoscenza aumentare il grado di internazionalizzazione dei centri di competenza sviluppare nuove capacità nel settore della ricerca applicata valorizzare le capacità di eccellenza già esistenti per metterli a disposizione dei sistemi produttivi locali. 11 La Cooperazione Territoriale nel QSN: le aspettative Sul versante dei sistemi produttivi locali la Cooperazione Territoriale concorre anche al raggiungimento degli altri obiettivi specifici: favorendo l’integrazione delle risorse umane valorizzando le competenze scientifiche esistenti consolidando lo sviluppo di distretti e piattaforme tecnologiche internazionali rafforzando le reti di cooperazione tra il sistema di ricerca e le imprese In questo ambito va perseguito il raccordo con le politiche di sviluppo rurale dirette a migliorare le competenze nei territori rurali. 12 La Cooperazione Territoriale: I criteri di qualità progettuale nel QSN Per un’efficace attuazione è indispensabile che siano rispettate le seguenti condizioni: che i progetti rispondano a requisiti di qualità, misurati secondo gli standard di riferimento internazionali che sia assicurato il rispetto di criteri di complementarità e di scala di intervento capaci di generare impatti significativi. Il coinvolgimento degli stakeholder privati è un requisito indispensabile per la costruzione di reti per lo sviluppo di ricerca applicata e trasferimento tecnologico. 13 La Cooperazione Territoriale: gli obiettivi nel QSN La Cooperazione Territoriale deve contribuire al conseguimento di tutti gli obiettivi fissati per le risorse naturali e culturali, mirando in particolare: alla promozione dello sviluppo di competenze, abilità e saperi qualificati in materia di conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale all’ampliamento e all’integrazione nell’utilizzo di metodologie, strumenti, esperienze di valorizzazione integrata del patrimonio culturale e del paesaggio all’utilizzo di sistemi avanzati di monitoraggio per il controllo e la gestione del rischio di degrado allo sviluppo di strumenti di gestione di poli di eccellenza e di sistemi e reti di risorse culturali, sia materiali che immateriali 14 La Cooperazione Territoriale: gli obiettivi nel QSN La cooperazione territoriale deve concorrere: al rafforzamento della capacità amministrativa e tecnica in materia di sviluppo sostenibile, in particolare nelle aree di cooperazione dei paesi di nuova adesione e paesi non membri dell’UE al rafforzamento e alla crescita di turismo sostenibile, per valorizzare ed estendere il turismo sostenibile come brand internazionale distintivo dell’Europa e del Mediterraneo 15 Cooperazione Territoriale: i principi fondamentali Al fine di far diventare la Cooperazione Territoriale una “opportunità” del territorio si rende necessario puntare: sull’integrazione degli strumenti di programmazione sulla valutazione e sul monitoraggio sulla definizione di appropriati e specifici indicatori sul superamento del “confine territoriale” 16 Cooperazione Territoriale: i principi fondamentali Al fine di far diventare la Cooperazione Territoriale una “opportunità” del territorio si rende necessario puntare: sulla concentrazione delle risorse sull’individuazione dei punti di forza (da valorizzare) e sui punti di debolezza del territorio (da colmare) sulla collaborazione interistituzionale sull’integrazione delle politiche 17 Cooperazione Territoriale: Le opportunità per il territorio La Cooperazione Transfrontaliera si pone l’obiettivo di rafforzare l’esperienza maturata con i precedenti Programmi di Iniziativa Comunitaria attraverso la realizzazione di attività: Economiche Sociali Ambientali. Le operazioni selezionate dovranno essere caratterizzate da: una dimensione transfrontaliera contiguità territoriale di livello NUTS 3 lungo le frontiere. 18 Le risorse programmate La Regione Liguria e la Cooperazione Territoriale Transfrontaliera 2007-2013 Risorse indicative programmate (in milioni di euro, a prezzi correnti) Cooperazione con Liguria partner Programma interessato Quota UE Quota nazionale (75%) (25%) Totale Frontaliera interna ALCOTRA 87,420 29,140 116,560 IT/FR Isole 94,928 31,643 126,571 sommano 2 182,348 60,783 243,131 La Regione Liguria e la Cooperazione Territoriale Transfrontaliera 2007-2013 Risorse indicative programmate (in milioni di euro, a prezzi correnti) Cooperazione con Liguria Partner Risorse Totale 457,919 PO con Liguria 182,348 Frontaliera interna Incidenza su totale UE 39,82 % 19 Cooperazione Territoriale Transfrontaliera: Le opportunità per il territorio La Contiguità territoriale della Cooperazione Transfrontaliera costituisce un fondamentale vantaggio da valorizzare per: migliorare l’accessibilità fisica promuovere reti “immateriali” (tra imprese, istituzioni, istituzioni operanti nella ricerca e innovazione) valorizzare ed usare in modo sostenibile le risorse naturali e culturali migliorare la qualità dell’ambiente cooperare per l’adozione di strumenti di pianificazione settoriale (es. Piani di gestione di bacini idrografici transfrontalieri) migliorare la capacità istituzionale 20 Cooperazione Territoriale: La governance (1) E’ prevista l’istituzione di un Gruppo di coordinamento strategico costituito da: Amministrazioni centrali Amministrazioni regionali partenariato istituzionale ed economico-sociale, Il Gruppo di coordinamento strategico ha il compito di assicurare una visione d’insieme delle attività avviate nell’ambito dell’obiettivo di cooperazione territoriale, in modo da cogliere: le interazioni tra cooperazione frontaliera, transnazionale e interregionale, sotto il profilo delle specificità tematiche e territoriali. Il Gruppo di Coordinamento Strategico nell’ambito del QSN avrà una funzione mirata a integrare la cooperazione territoriale nel disegno unitario di programmazione della politica regionale di coesione. 21 Cooperazione Territoriale: La governance (2) Il Gruppo potrà stabilire modalità e organizzazioni operative su diversi aspetti e temi: (strategici; attuativi; valutativi, geografici; tematici, di comunicazione/disseminazione) Il Gruppo svolgerà compiti di indirizzo in fase di: 1. programmazione per definire i contenuti della strategia nazionale precisando gli ambiti specifici di intervento di interesse italiano, identificando temi, strumenti e criteri di integrazione e complementarietà con gli altri strumenti finanziari comunitari e nazionali e in particolare l’integrazione sia tra il FESR e gli altri fondi a finalità strutturale (FSE, FEASR, FEP) sia tra il FESR e lo Strumento Europeo di vicinato e partenariato (ENPI) e lo Strumento di assistenza pre-adesione (IPA), nonché l’integrazione tra FESR e Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS). 22 Cooperazione Territoriale: La governance (3) Il Gruppo svolgerà compiti di indirizzo in fase di: 2. attuazione e gestione dei programmi: promuovendo e svolgendo un ruolo di indirizzo e coordinamento per lo sviluppo di progetti multiregionali e di filiere progettuali coerenti, al fine di conseguire massa critica e integrazione territoriale e settoriale delle iniziative di cooperazione territoriale (integrazione e complementarietà tra i diversi programmi comunitari e nazionali) valorizzando i partenariati già avviati favorendo la ricerca di partenariati adeguati e affidabili; attivando e promuovendo tutte le attività di sistema necessarie al successo degli interventi (ricerca di investitori, interazione e raccordo con gli organismi internazionali, iniziative per il miglioramento della trasparenza e la qualità dei processi di selezione delle operazioni e per il rafforzamento della capacità istituzionale della Pubblica Amministrazione) 23 Cooperazione Territoriale: La governance (4) Il Gruppo svolgerà compiti di indirizzo in fase di: 3. valutazione e reporting strategico: Individuando metodologie e strumenti finalizzati al miglioramento della qualità dei processi di monitoraggio e valutazione dei programmi innescando processi di autovalutazione capaci di rafforzare la capacità amministrativa e progettuale degli attori coinvolti dai programmi di cooperazione territoriale anche attraverso la valorizzazione dei risultati e delle migliori pratiche. 24