Progetto DICCO - DIdattica Collegiale per COmpetenze Strumenti/moduli/unità didattiche da realizzare STRUMENTI Piattaforma cooperative learning MOODLE L’Istituto Sarrocchi mette a disposizione una versione customizzata della piattaforma Moodle (http://moodle.org), uno dei più importanti e diffusi strumenti Open Source di apprendimento a distanza (e-learning), proprio per consentire ai docenti di “costruire” in modo attivo e partecipativo la conoscenza oggetto del percorso formativo, sostenendo i processi di apprendimento e di autovalutazione che lo caratterizzano. Moodle è un’alternativa alle soluzioni software commerciali, di tipo proprietario, per la formazione online, ed è distribuito gratuitamente sotto la licenza Open Source. Il progetto modulare di Moodle permette inoltre una facile creazione di corsi e la semplice aggiunta di contenuti e attività formative. La piattaforma Moodle, messa a disposizione gratuitamente dall’ITIS Sarrocchi alla rete partnerariale del progetto, su proprio dominio, consentirà di coinvolgere attivamente i partecipanti anche attraverso l’uso di funzioni intuitive per la fruizione degli strumenti didattici e degli spazi di condivisione. Costituirà inoltre il luogo in cui verranno messi a disposizione i materiali e gli strumenti da parte dello staff e dal Comitato tecnico scientifico di progetto consentendo a tutti i partecipanti di interagire e di fornire il proprio contributo anche a distanza (sia fisica che temporale rispetto agli incontri in presenza). Dal punto di vista organizzativo consentirà di ridurre la possibile dispersione derivante sia dall’articolazione e dalla durata complessiva dell’intervento, sia dalle caratteristiche dei destinatari degli interventi (docenti impegnati anche in attività collegiali a calendario variabile difficilmente negoziabile fra 6 diversi soggetti). Moodle si presta a supportare efficacemente il progetto in quanto si basa sui principi metodologici (dettagliati nel paragrafo sottostante) che sottendono l’impianto progettuale. Infatti Moodle si fonda sui principi del “costruttivismo sociale”, ossia sull’idea che l’apprendimento è particolarmente efficace quando si costruisce qualcosa da sperimentare con gli altri. Partecipando attivamente ogni operatore imparerà ad essere parte attiva dello stesso gruppo di docenti in formazione cui è destinato l’intervento, contribuendo alla costruzione di una “comunità di pratica”, che sopravviverà alla conclusione del progetto formativo e potrà costituire un primo gruppo di “disseminatori” piuttosto che di formatori. Metodologia di MOODLE La metodologia di formazione si basa sull’approccio del blended learning e propone un percorso comune di condivisione di contenuti e di sviluppo di specifiche competenze operative, con particolare attenzione ad abilità di “secondo livello” - quelle che vengono definite competenze relazionali e riflessive1 - caratterizzando l’intervento con una serie di momenti in presenza - a cui si affianca una gamma diversificata di opportunità di apprendimento, attraverso l’attivazione di strumenti di interazione a distanza, basati sulla modello del costruttivismo sociale e mirati a creare una comunità di apprendimento dove i partecipanti possono condividere problemi concreti ed elaborare proposte di approfondimento. La scelta di lavorare molto sull’interazione e sulla disponibilità di spazi e momenti di confronto risponde in particolare all’esigenza, specifica per i servizi rivolti alle persone, di sviluppare nei docenti competenze riflessive e critiche. Come sottolinea Striano “ogni pratica professionale dovrebbe venire a realizzarsi nell’ambito di specifiche “comunità di pratiche” che presuppongono processi di interazione sociale e di comunicazione sostenuti da forme di razionalità pratica. È sulla base di questi processi che diventa possibile anche realizzare percorsi di riflessione critica in cui diversi attori possono mettersi in gioco, revisionare le proprie categorie di riferimento e le proprie modalità di azione, rivedere itinerari operativi e procedurali” 2. Come suggerisce Mortari, “perché si profili la condizione in cui il contesto educativo diventi il luogo dove si costruisce sapere a partire dall’esperienza, il pratico deve sviluppare la disposizione al pensiero riflessivo”3. Schön D., Il professionista riflessivo. Dedalo, Bari, 1993. Striano M., La “razionalità riflessiva” nell’agire educativo, Liguori, Napoli, 2001, p. 156. 3 Mortari L., Apprendere dall’esperienza. Il pensare riflessivo nella formazione. Carocci, Roma, 2003, p.23. 1 2 1 In questo senso ogni fase di formazione, attraverso strumenti ICT che saranno messi a disposizione dall’ITIS Sarrocchi, sarà accompagnata da momenti di confronto e di riflessione condivisa. In questo senso, come servizi aggiuntivi (senza gravare quindi sul costo del progetto) saranno messi a disposizione strumenti cooperativi di apprendimento all’interno di uno spazio virtuale, accessibile on line attraverso il sito www.sarrocchi.net. Ogni attività in presenza troverà quindi nell’aula virtuale, creata attraverso il sistema Moodle, uno spazio di approfondimento, interazione e possibilità di riflessione partecipativa. L’uso delle nuove tecnologie rappresenta una delle risposte qualificanti della nostra proposta formativa, sia per la ricchezza di informazioni che questi strumenti riescono ad accumulare quando sono utilizzati sistematicamente a supporto delle attività didattiche e di ricerca, sia per i processi formativi che possono attivare nei partecipanti. Moodle4 è uno dei più importanti e diffusi strumenti open source di e-learning e consente ai gruppi di lavoro di “costruire” in modo attivo e partecipativo una conoscenza condivisa, attivando processi di apprendimento e di autovalutazione. La piattaforma Moodle consente di creare facilmente spazi virtuali a partire dalle risorse esistenti, elaborare contenuti didattici riutilizzabili in contesti diversi e con target di utenti diversi, coinvolgere attivamente i partecipanti anche attraverso l’uso di funzioni on line intuitive per la gestione degli strumenti didattici e degli spazi di condivisione. Lo strumento Moodle si presta a supportare percorsi formativi e progetti di ricerca-intervento fondati sull’approccio costruttivista in quanto si basa sugli stessi concetti teorici: in particolare Moodle si ispira ai principi del costruttivismo sociale. L’idea su cui si basa la progettazione di Moodle è un apprendimento che diventa particolarmente efficace quando le persone possono impegnarsi nella costruzione di qualcosa da sperimentare con gli altri. Il modello si sviluppa sempre all'interno di un gruppo di individui che costruiscono le cose uno per l'altro, creando collaborativamente una “piccola cultura” di oggetti condivisi, con significati concordati. Partecipando attivamente alla costruzione di tale “comunità culturale”, ogni soggetto impara ad essere parte attiva della stessa cultura, fino a raggiungere livelli diversi di partecipazione, spostandosi da posizioni marginali a posizioni sempre più centrali e attive all’interno della comunità. Nell’ambiente Moodle i partecipanti imparano “facendo” e soprattutto imparano l'uno dall'altro, così come pure i docenti sono parte attiva del processo e imparano anch’essi dal lavoro di tutti, in un processo creativo che consente a tutti di contribuire attivamente alla produzione di nuova conoscenza. Il “cuore” di Moodle è uno spazio virtuale che contiene risorse e attività: ci sono circa venti tipologie diverse di attività disponibili, dai forum ai glossari, dai Wiki ai quiz, dalle chat ai sondaggi. Lo spazio, le attività e le risorse possono essere personalizzate dai docenti e consentono diversi livelli di interattività e di condivisione. Attraverso l’organizzazione degli spazi i docenti possono guidare i partecipanti in una serie di percorsi di esplorazione, apprendimento e creazione di nuove conoscenze. Ogni attività può inoltre essere costruita sui risultati di una attività precedente. Molti strumenti di Moodle sono mirati a favorire la costruzione di una comunità dinamica, offrendo ai partecipanti diverse forme di interazione diretta e di monitoraggio dei livelli di partecipazione propria e degli altri. Si riporta a titolo di esempio la pagina principale dell’iniziativa di aggiornamento sul “nuovo” obbligo di istruzione” realizzati dall’ITIS Sarrocchi per i propri docenti, che verrà integrata e costituirà la piattaforma di cooperative learning del progetto: 4 Il sito Internet di riferimento della comunità on line di Moodle è: www.moodle.org. 2 La prima colonna è dedicata agli strumenti di gestione dell’aula, con l’elenco di tutti i partecipanti, l’elenco delle attività in corso e tutte le funzioni di gestione degli spazi. La colonna centrale raccoglie insieme gli spazi educativi dedicati al percorso di apprendimento, alla valutazione ai singoli seminari. La terza colonna è riservata alle notizie, al calendario e alla gestione delle scadenze principali del percorso. Nello spazio centrale, ognuna delle singole aree tematiche, contiene sia documenti e risorse conoscitive, prodotte dai docenti e dai tutor del corso, sia strumenti di condivisione e di confronto, come i forum, le chat, i Wiki, i compiti, ma anche foto, video e link ad altri spazi virtuali. L’idea di base su cui è organizzata la piattaforma virtuale è la promozione di rapporti di reciprocità e di cooperazione: ogni partecipante sarà al tempo stesso potenziale docente e potenziale discente, in un ambiente di apprendimento collaborativo e partecipativo. Uno strumento importante di costruzione di conoscenze condivise è la funzione denominata Wiki5, ossia la possibilità di costruire pagine Internet all’interno dell’aula in modo condiviso: ogni partecipante può infatti aggiungere, cancellare, modificare, integrare i contenuti della pagina e pubblicare una nuova versione visibile da tutti e da tutti ulteriormente modificabile. Queste attività, individuate nell’aula come “lavoro di gruppo”, consento di attivare dei veri e propri “laboratori” virtuali di apprendimento, offrendo ai partecipanti la possibilità di ideare e progettare sulla base delle proprie personali esperienze dei percorsi di apprendimento e valutazione delle competenze, individuati nei diversi contesti di lavoro. Accanto alla disponibilità di schede e strumenti strutturati, la piattaforma Moodle offre un ulteriore spazio di confronto molto significativo, per le caratteristiche di interattività e di dinamicità: il forum. Il forum di Moodle è uno strumento asincrono di comunicazione telematica. L'utente può scrivere dei messaggi (post) che verranno pubblicati in uno spazio comune insieme ai messaggi degli altri utenti. Ad ogni Su Internet esistono ormai da anni siti che si propongono una condivisione aperta della conoscenza, utilizzando un sistema di ipertesti di rapido aggiornamento, denominato Wiki, che deriva da wiki-wiki, un termine in lingua hawaiiana che significa "rapido, molto veloce". Si veda in particolare l’enciclopedia libera all’indirizzo: www.wikipedia.org. 5 3 messaggio potranno seguire diverse risposte (reply), che dovrebbero seguire l'argomento del messaggio originario (topic), costituendo un thread, abbreviato in 3D, ovvero una struttura che si ramifica in funzione dello sviluppo stesso della discussione on line. In Moodle è prevista la presenza sia di forum generali, sia di forum tematici. I primi servono per fornire informazioni generali sul percorso, per introdurre i nuovi partecipanti nell’ambiente virtuale e per condividere il calendario e l’articolazione del progetto. I forum tematici sono utilizzati per aprire il dibattito su aspetti specifici emersi nel corso delle attività in presenza. I forum di classe sono utilizzati quando il lavoro si sviluppa con gruppi diversi e separati, in quanto consentono l’interazioni solo ad utenti predefiniti. I forum possono essere utilizzati sia per diffondere materiali didattici e documenti di lavoro, sia, soprattutto, per accompagnare lo sviluppo di processi di apprendimento e di discussione avviati nelle attività in presenza. In ogni forum possono essere proposti ed aperti dagli stessi partecipanti ulteriori spazi di discussione, raccogliendo le risposte ed i contributi degli altri partecipanti e degli stessi docenti. Nei forum, i messaggi in forma scritta permettono di raccogliere e tenere traccia delle dinamiche che si sviluppano all’interno del gruppo, dell’evoluzione del ragionamento, ma anche delle impressioni e delle sensazioni dei partecipanti. Nei forum sono espresse opinioni e sono condivise esperienze personali che i partecipanti sperimentano in aula e nell’utilizzazione dei diversi strumenti di apprendimento. I forum hanno pertanto una funzione di accompagnamento e di approfondimento dei processi attivati dal percorso in presenza, costituendo uno spazio espressivo illimitato a disposizione dei partecipanti e dei docenti. I forum consentono di raccogliere i contributi dei partecipanti in una fase successiva ai momenti in presenza, stimolando quindi spazi e tempi di riflessione e di rielaborazione dei vissuti di apprendimento. L’uso dei forum favorisce la costituzione nei partecipanti di un senso di “comunità” e di condivisione del percorso, promuovendo la conoscenza reciproca e la cooperazione. Rimane evidente che non tutti i partecipanti utilizzano i forum con la stessa assiduità e che emergono modalità molto diverse, non sempre collaborative, di partecipazione, ma il forum rappresenta sicuramente un potente strumento di condivisione di conoscenza e di riflessione rispetto all’evoluzione del processo stesso di apprendimento. Il modello si propone in particolare di aiutare i docenti ad una trasformazione personale in grado di avvicinarli alla capacità di inventare nuovi metodi di ragionamento, di costruire e verificare nuove categorie di comprensione, di usare modi nuovi di strutturare i problemi. Questi strumenti consentono infine di utilizzare diverse modalità di valutazione del percorso, attraverso la somministrazione ai partecipanti di questionari di qualità e di percezione di utilità del percorso. Attraverso la piattaforma Moodle è infatti possibile attivare sondaggi per la valutazione degli ambienti di apprendimento on line, mirati ad identificare determinate tendenze ed atteggiamenti. Come abbiamo detto, alla base della filosofia di Moodle c’è la persona che apprende, agendo come attore attivo in un ambiente di studio socialmente interattivo. Il sondaggio in questo senso permette di rilevare se e quanto i partecipanti ed i docenti abbiano saputo collaborare per costruire nuovi saperi, specialmente attraverso uno scambio reciproco di esperienze personali all’interno di una comunità di apprendimento. Grazie a Moodle la proposta formativa di DICCO valorizza le esperienze e le buone pratiche già esistenti, raccogliendo e condividendo le migliori metodologie di intervento. La scelta di attivare un percorso comune di formazione, non precostituito a priori, ma, all’interno di un chiaro quadro di riferimento, basato sui vissuti personali, sui bisogni emergenti, sulle questioni professionali aperte, se da un lato rappresenta la coerenza tra metodologia e teoria, dall’altro lato, offre l’opportunità di sperimentare, anche nel campo specifico della formazione dei professionisti dell’apprendimento, un percorso di formazione partecipativa mirato al miglioramento concreto delle condizioni professionali dei soggetti coinvolti. 4 ESEMPI DI MODULI/UNITÀ DIDATTICHE DA REALIZZARE/INTEGRARE ASSE DEI LINGUAGGI LEGGERE, COMPRENDERE E INTERPRETARE INFORMAZIONI SCIENTIFICHE E TECNICHE IN LINGUA ITALIANA Il modulo presenta una struttura comune nei diversi ordini e indirizzi; gli esiti a cui conduce sono dello stesso ordine, ma si differenziano per il livello EQF di riferimento (primo livello: uscita dalla secondaria di 1° grado; secondo livello: uscita dalle classi seconde della secondaria di 2° grado). Il modulo delineato costituisce una’indicazione di massima che deve essere personalizzata sullo studente reale. Tempi: Durata indicativa di 30 ore; da settembre a dicembre in parallelo con i moduli di matematica e di ambito scientifico, e informato allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza Strumenti 1) Pubblicazioni cartacee e reperite in internet 2) Strumenti digitali : si darà grande importanza a questi strumenti da utilizzare dentro e fuori la scuola. Se si vuole cercare di colmare il divario fra scuola e nuove generazioni di studenti e rimotivarli allo studio, occorre prendere atto che i modi di apprendere dei così detti “nativi digitali” (quelli nati cioè dopo la diffusione di internet, 1995/1996), sono totalmente diversi da quelli dei “nativi Gutenberg” . I giovani di oggi usano un’enorme varietà di strumenti digitali di apprendimento e comunicazione formativa e sociale: il Web, i Blog, l’Ipod, MSN Messanger, il telefono cellulare, le chat, Wikipedia o Myspace. Apprendono per esperienza e per approssimazioni successive, costruendosi man mano gli strumenti e le strategie adatte. Imparano dagli errori e attraverso l’esplorazione e la condivisione con i pari, piuttosto che mediante un approccio storico o logico sistematico diretto dall’insegnante. Non è detto che sia un dato positivo ma è un fatto, occorre prenderne atto e indirizzarlo al meglio Quantità di monte ore annuale da utilizzare: l’intervento didattico potrebbe coprire indicativamente un quarto dell’intero monte ore annuale di ogni insegnamento coinvolto, fatte salve esigenze dettate dalle specificità di indirizzo e dalle necessità di personalizzazione degli apprendimenti. Si sottolinea comunque che un insegnamento/apprendimento per competenze supera la prospettiva disciplinare, per cui si deve ragionare per esiti da raggiungere e risorse umane disponibili qualificate per l’azione di insegnamento da attivare; a questo scopo si utilizzeranno gli strumenti della flessibilità didattica e organizzativa. COMPETENZA ABILITA’ Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di tipo informativo e argomentativo, continui e discontinui Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo Applicare strategie diverse di lettura Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi di un testo CONOSCENZE GRUPPO 1 Strutture essenziali dei testi espositivi e argomentativi INDICATORI DI PRESTAZIONE 1)Individuare informazioni; Principali connettivi logici 2) Comprendere il significato generale del testo; Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi 3) Sviluppare un’interpretazione; Tecniche di lettura analitica e sintetica 4) Riflettere sul contenuto del testo e valutarlo; Denotazione e connotazione 5) Riflettere sulla forma del testo e valutarla Testi discontinui: grafici e tabelle GRUPPO 2 Elementi di logica: deduzione, induzione, analogia, esemplificazione 5 Elementi di logica proposizionale Fondamenti di logica modale Natura dei concetti e relazioni logiche Linguaggi naturali e linguaggi formalizzati Nella classe terza della secondaria di 1° grado le abilità sono esercitate su testi di bassa complessità per quanto concerne strutture e contenuti ( articoli di giornale, articoli tratti dalla terza pagina dei quotidiani, testi di divulgazione ad argomento scientifico e tecnico); in particolare si sviluppano esclusivamente le conoscenze relative al gruppo 1 in tabella. Nelle classi seconde di istruzione professionale e formazione professionale gli obiettivi sono calibrati sul livello 2 EQF; i testi scelti per le esercitazioni hanno un grado di complessità crescente; le conoscenze da aquisire sono: gruppo 1 e gruppo 2, punti 1 e 5. Nelle classi seconde istruzione tecnica e liceo gli obiettivi sono calibrati sul livello 3 EQF, in quanto le caratteristiche medie degli studenti dell’indirizzo sono tali da poter ambire, alla fine della seconda, ad una padronanza delle competenze culturali di tale livello; le abilità sviluppate devono permettere allo studente di affrontare l’analisi e la comprensione di testi scientifici e tecnici anche con alto grado di formalizzazione; per questa ragione si aggiungono agli obiettivi anche le conoscenze del gruppo 2. ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO Classe 3^ secondaria 1° grado Livello 1 EQF COMPETENZA CONOSCENZE Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità. Concetto di sistema Concetto di fenomeno naturale ABILITA’ Riconoscere e definire i principali aspetti di un sistema. Concetto di fenomeno artificiale Strumenti di seriazioni e classificazione Strumenti di rappresentazione: schemi a blocchi, mappe concettuali, diagrammi di flusso, frame, script. Metodo scientifico – sperimentale Strumenti e metodi per rappresentare, trattare e interpretare dati e informazioni Organizzare rappresentare dati raccolti. e i INDICATORI DI PRESTAZIONE PER LA VALUTAZIONE DEGLI ESITI 1)Riconoscere e descrivere con linguaggio scientifico appropriato le componenti fondamentali del sistema studiato 2) Utilizzare gli strumenti della seriazione e della classificazione per individuare i nuclei centrali del fenomeno osservato 3) Individuare le relazioni esistenti nel sistema oggetto di studio 4)Rappresentare, attraverso l’uso di strumenti adeguati, le relazioni esistenti tra gli elementi del sistema studiato. 5) Riflettere sulle informazioni acquisite per arrivare a generalizzare quanto appreso 1) Raccogliere e tabulare dati relativi al sistema oggetto di studio 2) Individuare strumenti idonei per rappresentare adeguatamente i dati raccolti 3) Ricavare dati e informazioni per generalizzare il fenomeno studiato 4) Ricercare, comprendere e utilizzare informazioni che portino a una modellizzazione e del fenomeno stesso. 5) Proporre spiegazioni basandosi su fatti, dati e deduzioni. 6 Classe 1^ del 2° ciclo Livello EQF intermedio fra 1 e 2 6)Motivare e argomentare le proprie opinioni e proposte. Concetto di ecosistema Componenti biotica e abiotica di un ecosistema Concetto di equilibrio di un ecosistema Flusso di energia e di materia Analizzare un determinato ambiente al fine di individuare i fattori naturali o antropici che possono modificarne l’equilibrio. Effetto antropico Concetto di sviluppo sostenibile COMPETENZA CONOSCENZE ABILITA’ Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità. Concetto di sistema e di complessità Riconoscere e definire i principali aspetti di un sistema. Concetto di misura e sua approssimazione Errore sulla misura Principali Strumenti e tecniche di misurazione Sequenza delle operazioni da effettuare Fondamentali meccanismi di catalogazione Raccogliere ed analizzare dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media. Schemi, tabelle e grafici Principali Software dedicati. Strumenti di rappresentazione: schemi a blocchi, mappe concettuali, diagrammi di flusso, frame, script. Metodo scientifico – sperimentale Concetto di equilibrio Analizzare in maniera sistemica un determinato ambiente al fine di 1) Individuare e descrive i principali fattori, naturali o antropici, che possono modificare l’equilibrio di un ecosistema 2) Stabilire alcune relazioni causa effetto, spazio temporali tra fenomeni studiati 3) Interpretare segni significati lasciati dall’uomo nel tempo e nello spazio e approfondire , utilizzando fonti diverse, alcune problematiche relative all’impatto dell’uomo sull’ambiente 4) Riflettere sulle informazioni acquisite e proporre soluzioni basandosi su fatti, dati e deduzioni. 5) Motivare e argomentare le proprie opinioni e proposte. INDICATORI DI PRESTAZIONE PER LA VALUTAZIONE DEGLI ESITI 1) Usare correttamente strumenti di ricerca scientifica, di misura e osservazione, per esaminare un fenomeno 2) Riconoscere e descrivere, utilizzando un linguaggio appropriato, le componenti e le relazioni del sistema studiato 3) Rappresentare i dati e le informazioni acquisite attraverso l’uso di strumenti diversi (funzioni di base dei software più comuni per produrre testi e comunicazioni multimediali, calcolare e rappresentare dati, disegnare, catalogare informazioni, cercare informazioni e comunicare in rete) 4) Essere in grado di riproporre e di allestire esperienze di laboratorio di tipo qualitativo mirate all’osservazione e comprensione di alcune leggi, concetti, principi relativi al sistema oggetto di studio 5)Essere in grado di analizzare, spiegare scientificamente i risultati di un’indagine, ricerca di laboratorio relativa ad un dato fenomeno, di un sistema semplice. 6)Utilizzare le funzioni di base dei software più comuni per produrre testi e comunicazioni multimediali, calcolare e rappresentare dati, disegnare, catalogare informazioni, cercare informazioni e comunicare in rete 7)Correlare e confrontare dati con risultati per riscontrare eventuali incongruenze. 1) Spiegare utilizzando il linguaggio scientifico specifico : -principi, teorie unitarie per interpretare fenomeni naturali vicino alla propria realtà 7 di un sistema valutarne i rischi per i suoi fruitori. - le caratteristiche dinamiche di un sistema (es: in base a cicli di materia e flusso di energia) 2) Individuare: - relazioni di causa effetto relativi a un sistema 2) Formulare ipotesi per eliminare e/o diminuire rischi pericoli dalla sua fruizione sostenute da ragionamento logico 3) Considerare criticamente affermazioni e informazioni ponendo domande pertinenti relative all’analisi del sistema oggetto di studio, a i rischi e pericoli che ne possono alterarne l’equilibrio INDICATORI DI PRESTAZIONE PER LA VALUTAZIONE DEGLI ESITI 1) Spiegare principi, fenomeni e reazioni alla base del funzionamento di modelli di laboratorio relativi al sistema studiato 2)Verificare il procedimento svolto utilizzando l’implicazione logica, e valutare se ipotesi e soluzioni possono essere controllate sperimentalmente 3) Valutare la validità di un risultato , di un processo analizzato tramite un modello di laboratorio, correggendone eventuali errori 4) Costruire, seguendo specifiche indicazioni, modelli, oggetti rispondenti a determinate proprietà precedentemente analizzate 4) Proporre modifiche di procedure e/o materiali, componenti che hanno invalidato l’efficacia del modello in caso di esito negativo rispetto alle aspettative indicate dal docente Flusso di energia e di materia Impatto ambientale limiti di tolleranza. Classe 2^ del 2° ciclo Livello 2 EQF COMPETENZA CONOSCENZE ABILITA’ Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità. Schemi per presentare correlazioni tra le variabili di un fenomeno appartenente all’ambito scientifico caratteristico del percorso formativo Generalizzare e rappresentare fatti, fenomeni, situazioni problematiche relative con rigore scientifico, utilizzando schemi, mappe, modelli Concetto di inputoutput di un sistema artificiale Diagrammi e schemi logici applicati ai fenomeni osservati Entrare nel merito delle problematiche scientifiche del nostro tempo ed esprimere la propria opinione con rigore scientifico 1)Essere in grado di documentarsi in modo autonomo utilizzando autorevoli fonti di informazione ed esprime semplici opinioni riguardo alle problematiche individuate sostenendole con rigore logico 2) Utilizzare conoscenze acquisite relative ad un sistema oggetto di studio come specifiche chiavi di lettura sia della realtà naturale, sia di quella realizzata dall’uomo 3)Spiegare i legami tra scienza e tecnologia, le correlazioni tra contesto socio culturale , modelli di sviluppo e salvaguardia dell’ambiente, della salute 4) Essere in grado di analizzare sintetizzare , astrarre concetti, problematiche relative al sistema studiato 5) Formulare semplici ipotesi di soluzione e attraverso un approccio sperimentale 6) Esercitare capacità critiche :capacità di scegliere la strategia ottimale tra diverse 8 soluzioni possibili , riflessione autonoma nei confronti di situazioni che si presentano nell’esperienza quotidiana. ASSE MATEMATICO TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE: LE ISOMETRIE DEL PIANO Scopo dei seguenti moduli è utilizzare l’argomento trasformazioni geometriche, in particolare le isometrie, per favorire l’apprendimento di un metodo matematico che, attraverso lo studio di situazioni problematiche mediate dall’utilizzo di software dedicati, arriva alla formulazione di congetture, alla loro formalizzazione e alla successiva dimostrazione. I moduli, progettati per la scuola secondaria di 2° grado, agiscono in due diversi contesti matematici: quello della geometria euclidea e quello della geometria analitica, mediati dalla semplice intuizione grafico/visiva già acquisita alla scuola secondaria di 1° grado. Lo studente deve operare valutazioni di tipo diverso, che prendono origine da esigenze legate alla vita quotidiana (si veda il modulo relativo alla scuola secondaria di 1° grado) per arrivare attraverso una riflessione costruttiva, alla formalizzazione e al rigore propri della disciplina. I moduli, non si limitano alla trasmissione, pur necessaria, della conoscenza della terminologia matematica o dei procedimenti geometrico-algebrici, ma ad un uso creativo delle tecnologie digitali, di cui viene fatto ampio uso, mediato solo nella prima fase dall’intervento dell’insegnante. Di seguito sono presentati i moduli nei loro dettagli, in particolare per quanto riguarda la scuola secondaria di 1° grado viene fatto solo un cenno alle principali attività. I moduli della scuola secondaria di 2° grado sono invece studiati per le classi di Liceo, ma vengono indicate eventuali limitazioni nel caso in cui siano sviluppati in un Istituto professionale o in CFP. CLASSE 3^ SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO TITOLO DEL MODULO: LE ISOMETRIE NEI FREGI Discipline coinvolte Il modulo coinvolgerà insieme all’insegnante di matematica anche il docente di “arte e immagine”, che focalizzerà l’attenzione sui fregi nell’arte greca e romana. Strumenti Strumenti digitali Laboratorio informatico e di arte e immagine Visite guidate Attività Il docente di matematica presenta l’argomento, introducendo la terminologia di base: oggetto trasformato, identità, simmetria assiale, simmetria centrale, rotazione, traslazione, glissoriflessione. Il docente di arte e immagine presenta alcune caratteristiche dell’arte greca e romana, focalizzando l’attenzione sui fregi. Il docente di matematica con attività di laboratorio porta gli studenti a scoprire che attraverso l’analisi delle simmetrie di un motivo base, è possibile classificare i fregi in sette tipologie distinte. In laboratorio di arte e immagine gli studenti, a partire da un motivo base, producono i sette tipi di fregi. Il consiglio di classe predispone un’uscita nella propria città, durante la quale gli studenti vanno alla ricerca di fregi e di simmetrie nei palazzi antichi o negli affreschi di chiese. Il materiale raccolto sottoforma di fotografie digitali o disegni può essere riprodotto in un documento HTML da pubblicare nel sito della scuola. 9 CLASSE 1° secondo ciclo TITOLO DEL MODULO: LE ISOMETRIE NEL PIANO EUCLIDEO Esiti di apprendimento di riferimento del modulo per la classe 1° del 2° ciclo: Competenza di base a conclusione della 1^ classe Confrontare a analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. Abilità/capacità Conoscenza Individuare le proprietà essenziali Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti delle figure e riconoscerle in situazioni concrete. Disegnare figure geometriche con semplici tecniche grafiche ed operative. Comprende i principali passaggi logici di una dimostrazione DATI DI ESITO Compito e prodotto da realizzare Produrre materiale didattico per stimolare la formulazione di congetture relative alle isometrie nel piano euclideo e la loro successiva formalizzazione e dimostrazione. Questionario strutturato con risposte chiuse per la rilevazione di Caratteristiche della prova da requisiti in ingresso, stimati in base a: somministrare per accertare i conoscenza del concetto di trasformazione geometrica prerequisiti conoscenza dei concetti tipici della geometria euclidea (ente primitivo, assioma, teorema, congettura…) conoscenza dei principali comandi del software Cabri (sw dinamico per lo studio della geometria) Questionario strutturato con risposte aperte in relazione alle abilità Caratteristica della prova da somministrare per accertare gli esiti Problem solving in contesti quotidiani di apprendimento in uscita Modalità di misurazione dei Descrizione di una scala di valutazione e dei punteggi relativi prerequisiti Modalità di misurazione dei esiti in Descrizione di una scala di valutazione e dei punteggi relativi uscita Materiali OCSE Pisa da utilizzare Modalità di valutazione e di Valutazione: posizione sulla scala di valutazione certificazione delle competenze Certificazione: dichiarazione del possesso da parte dello studente della competenza di sapere operare nell’ambito della geometria euclidea mediante congetture e dimostrazioni DATI DI PROCESSO Tempi complessivi n. 16 ore Organizzazione dell’insegnamento Discipline coinvolte: Matematica e laboratorio di matematica Tempi destinati a verifiche n. 4 ore dell’apprendimento Strumenti Materiale prodotto dall’insegnante Libro di testo Software Cabri Laboratorio di informatica e videoproiettore Lavagna nera Contesti Aula: 6 ore Laboratorio 10 ore Metodologia Didattica laboratoriale attraverso la scoperta: 10 ore Lezione frontale di introduzione e sintesi finale: 3 ore Analisi di casi e soluzione di problemi: 3 ore Descrizione dettagliata del modulo Attività in classe Spiegazione dell’insegnante delle principali definizioni relative alle isometrie: • Si chiama TRASFORMAZIONE del piano una corrispondenza biunivoca del piano in sé. 10 • • • • Si chiama ISOMETRIA (o trasformazione isometrica) del piano una trasformazione del piano in sé stesso che conserva la distanza fra coppie di punti corrispondenti Un punto si dice punto unito se ha come corrispondente sé stesso Un figura si dice figura unita se ha come corrispondente sé stessa, anche se non è formata da punti uniti Le proprietà di una figura geometrica che rimangono inalterate dopo una trasformazione si dicono invarianti Si utilizzano termini già definiti in precedenza, la cui definizione viene ricordata agli studenti attraverso una serie di interventi spontanei del gruppo classe. Spiegazione alla classe del percorso che sarà seguito: per ciascuna delle seguenti isometrie • simmetria ortogonale assiale • simmetria centrale • traslazione • rotazione dopo avere dato la loro definizione si: 1. costruirà il corrispondente di un punto con gli strumenti di Cabri (retta, compasso,…) 2. si utilizzeranno i comandi specifici di Cabri per scoprire gli invarianti geometrici e le proprietà specifiche della trasformazione La definizione è fornita dall’insegnante, l’analisi della prima isometria viene svolta con la guida dell’insegnante. Le successive trasformazioni vengono studiate dagli studenti a gruppi di 2 durante le attività di laboratorio. In classe avverranno le attività finali di sintesi e di dimostrazione rigorosa delle congettureAttività in Laboratorio (utilizzo del sw Cabri per uno studio dinamico della geometria) Di seguito si riporta la scheda utilizzata dagli studenti con le attività per lo studio della simmetria ortogonale assiale. Sulla sinistra il commento alle attività1° parte: SIMMETRIA ORTOGONALE ASSIALE Considera la seguente definizione: L’insegnante Si dice simmetria ortogonale assiale η di asse s la trasformazione geometrica piana fornisce la che a un punto P associa il punto P’, che sta sulla retta passante per P e perpendicolare ad definizione della s, e tale che prima isometria PO ≅ OP’ dove O è il punto di intersezione fra s e la perpendicolare Le costruzioni sono eseguite sotto la guida dell’insegnante che attraverso il videoproiettore mostra il proprio schermo agli studenti. Eseguire con il sw CABRI mediante la guida dell’insegnante la costruzione del simmetrico di un punto P rispetto una simmetria ortogonale assiale di asse s. • tracciare la retta s, cioè l’asse di simmetria • tracciare il punto P • tracciare la retta perpendicolare a s passante per P, segna il punto di intersezione fra le due rette e chiamalo O • tracciare la circonferenza con centro nel punto O e raggio OP • l’intersezione della circonferenza con la perpendicolare è il punto P’ corrispondente di P 11 La scoperta di congetture avviene ora utilizzando lo specifico comando di Cabri che rappresenta il corrispondente di un punto senza richiedere la costruzione precedente. Ripeti la costruzione partendo da un punto Q che si trova dalla stessa parte di P rispetto s Valuta poi le distanze PQ e P’Q’ utilizzando lo strumento “compasso” di Cabri. Cosa osservi ? …………………. Sposta il punto Q. Vale ancora la tua precedente osservazione? … Le distanze si mantengono ? ............. Possiamo formulare la seguente congettura: La simmetria assiale è una isometria Utilizza ora lo specifico comando di Cabri che rappresenta il corrispondente di un punto senza richiedere la costruzione precedente. • Pulisci lo schermo. • Disegna una retta s che consideriamo asse di simmetria (coloralo di verde) • disegna nello stesso semipiano tre punti P, Q, R e costruisci con lo specifico comando di Cabri i loro corrispondenti P’, Q’ e R’. Sposta uno dei punti di partenza e osserva come si muove il suo simmetrico. Completa le congetture nei riquadri: Se un punto non appartiene all’asse, il suo simmetrico si trova nel semipiano …… Quando un punto coincide con il suo simmetrico ? ......................... Ogni punto dell’……… è un punto unito, quindi ………… è una retta di punti uniti Lo studente completa le congetture nei riquadri attraverso l’uso del sw dinamico. Impara termini nuovi che non sono stati definiti inizialmente ( ad es. collineazione) Tutte le congetture sono corrette immediatamente dall’insegnante, perché gli studenti dovranno fare osservazioni analoghe con le rimanenti isometrie • Costruisci con il comando di Cabri il simmetrico di P’ Cosa osservi ? ...................... La simmetria assiale è involutoria, cioè applicata due volte diventa una ……………. • Disegna una retta r disegna usando il comando specifico di Cabri la sua corrispondente r’ (colorala di rosso) la corrispondente di una retta è ancora una ………. quindi la simmetria assiale è una collineazione Se la retta r è parallela all’asse anche la sua corrispondente r’ è .............. all’asse. Prova ora a muovere la retta r fino a quando coincide con la retta r’ sua corrispondente. In questo modo ottieni una retta unita Una retta .................................... all’asse di simmetria è una retta unita • • • • disegna un triangolo ABC tutto nello stesso semipiano disegna il suo corrispondente A’B’C’ (coloralo di blu) rispetto la simmetria di asse s misura gli angoli interni di entrambi i triangoli. Deforma il triangolo ABC Si mantiene l’ampiezza degli angoli ? ............ La simmetria assiale mantiene invariata l’ampiezza degli angoli I vertici del triangolo ABC si susseguono in senso ............................ I vertici del triangolo A’B’C’ si susseguono in senso ............................ Si mantiene l’ordinamento dei punti ? .............. La simmetria assiale non mantiene l’ordinamento dei vertici di un poligono, quindi è una isometria inversa • disegna due rette parallele a e b • disegna le loro corrispondenti rispetto s e chiamale a’ e b’ (colorale in giallo). • modifica la direzione della retta a, e osserva le rette corrispondenti Le rette corrispondenti sono ancora fra loro parallele ? ........... Si mantiene il parallelismo ? ......... La simmetria assiale mantiene il parallelismo Il lavoro prosegue con lo studio analogo e autonomo delle altre tre isometrie. 12 Lo studente deve da ora in poi riprodurre in un caso diverso ma simile lo stesso metodo di lavoro (PISA 2006). Attività in classe Al termine del lavoro di laboratorio l’attività di sintesi avviene in classe con il completamento della seguente tabella, necessaria per raggruppare attraverso connessioni tutte le isometrie studiate (PISA 2006): simmetria simmetria assiale centrale Proprietà Invarianti traslazione rotazione distanza ampiezza angoli orientamento vertici (isom. diretta o inversa) parallelismo Elementi uniti retta di punti uniti retta unita punti uniti Altre proprietà collineazione involutoria [Le attività si possono concludere a questo punto nelle classi di un CFP o di un ist. Professionale] Lo studente deve a questo punto riflettere sull’intero lavoro svolto utilizzando il linguaggio simbolico della matematica e ragionando in modo deduttivo (PISA 2006). Alcune congetture vengono formalizzate e dimostrate. Ad esempio, la congettura “La simmetria assiale η è una isometria” viene formalizzata nel seguente modo: ipotesi: η ( P) = P' ∧ η (Q) = Q' tesi: OP ≅ O ' P' La dimostrazione può avvenire applicando ad esempio i criteri di congruenza dei triangoli Eventuali esercizi 1. Classifica i triangoli mediante i loro assi di simmetria. Per ciascun triangolo indica quali e quanti sono i suoi assi di simmetria. Ti ricordo che una retta è asse di simmetria per una figura geometrica quando è figura unita nella simmetria assiale che ha per asse quella retta. Triangolo assi di simmetria numero di assi di simmetria scaleno isoscele rettangolo equilatero 2. Ripeti l’esercizio precedente usando i quadrilateri Quadrilateri assi di simmetria trapezio scaleno trapezio rettangolo trapezio isoscele parallelogramma rettangolo rombo quadrato numero di assi di simmetria Possibili attività interdisciplinari (da svolgere in qualsiasi ordine di scuola) 13 • • • • laboratorio artistico: produzione di pitture simmetriche storia dell’arte: le simmetrie nei mosaici e nei fregi attraverso la trasformazione di un elemento base tecnologia: realizzazione di una macchina matematica per la simmetria fisica: la camera a specchi CLASSE 2^ del 2° ciclo TITOLO DEL MODULO: LE ISOMETRIE NEL PIANO CARTESIANO Esiti di apprendimento di riferimento del modulo per la classe 2° superiore: Competenza di base a Abilità/capacità Conoscenza conclusione dell’obbligo Il metodo delle coordinate Utilizzare la rappresentazione Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e grafica nel piano cartesiano per lo cartesiane Interpretazione geometrica di algebrico rappresentandole anche studio di proprietà geometriche. sistemi lineari in due variabili Formalizzare il percorso di per via grafica Trasformazioni geometriche soluzione di un problema elementari e loro invarianti attraverso modelli algebrici Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in situazioni concrete. DATI DI ESITO Compito e prodotto da realizzare Produrre materiale didattico per lo studio delle Isometrie nel piano cartesiano e per la loro applicazione a situazioni concrete. Questionario strutturato con risposte chiuse per la rilevazione di Caratteristiche della prova da requisiti in ingresso, stimati in base a: somministrare per accertare i conoscenza delle isometrie nel piano euclideo prerequisiti conoscenza del significato di piano cartesiano conoscenza dei principali comandi del software DERIVE (Computer Algebra System) Questionario strutturato con risposte aperte in relazione alle abilità Caratteristica della prova da somministrare per accertare gli esiti Problem solving in contesti quotidiani di apprendimento in uscita Modalità di misurazione dei Descrizione di una scala di valutazione e dei punteggi relativi prerequisiti Modalità di misurazione dei esiti in Descrizione di una scala di valutazione e dei punteggi relativi uscita Materiali OCSE Pisa da utilizzare Modalità di valutazione e di Valutazione: posizione sulla scala di valutazione certificazione delle competenze Certificazione: dichiarazione del possesso da parte dello studente della competenza di sapere operare nell’ambito della geometria euclidea mediante congetture e dimostrazioni DATI DI PROCESSO Tempi complessivi n. 20 ore Organizzazione dell’insegnamento Discipline coinvolte: Matematica e laboratorio di matematica Tempi destinati a verifiche n. 4 ore dell’apprendimento Strumenti Materiale prodotto dall’insegnante Libro di testo Software Derive Laboratorio di informatica e videoproiettore Lavagna nera Contesti Aula: 6 ore Laboratorio 14 ore Metodologia Didattica laboratoriale: 10 ore Lezione frontale: 3 ore Analisi di casi e soluzione di problemi: 7 ore 14 Descrizione dettagliata del modulo Presento solo la parte omologa della precedente cioè quella relativa alla simmetria assiale Attività in classe Dopo la verifica dei prerequisiti, l’insegnante richiama i principali concetti di trasformazione geometrica e di invariante, già appresi nella classe 1° Poi presenta alcuni esercizi esplorativi dove vendono fornite le equazioni di una trasformazione isometrica del tipo ⎧ x' = f ( x , y ) ⎪ t: ⎨ che viene applicata ai vertici di un quadrilatero. Attraverso la rappresentazione nel piano ⎪⎩ y' = g( x , y ) cartesiano si individuano gli invarianti. Analogamente si considera l’esempio di una trasformazione non isometrica per verificare che non si hanno gli stessi invarianti dell’esempio precedente. Si passa poi all’analisi delle isometrie presentando • simmetria ortogonale assiale • simmetria centrale • traslazione In particolare per la simmetria assiale ortogonale si studiano i seguenti casi Se l’ asse r è y=k allora le equazioni sono ⎧ x' = x ⎪ ηr ⎨ ⎪⎩ y' = 2 k − y ⎧ x' = x ⎪ in particolare se y=0 allora diventa ⎨ simmetria rispetto l’asse delle x ⎪⎩ y' = − y Se l’ asse r è x=h allora le equazioni sono ⎧ x' = 2h − x ⎪ ηr ⎨ ⎪⎩ y' = y ⎧ x' = − x ⎪ in particolare se x=0 allora diventa ⎨ simmetria rispetto l’asse delle y ⎪⎩ y' = y ⎧ x' = y ⎪ η Se l’asse è y=x allora le equazioni sono r ⎨ ⎪⎩ y' = x ⎧ x' = − y ⎪ Se l’asse è y=-x allora le equazioni sono ηr ⎨ ⎪⎩ y' = − x Per ciascuna si svolgono esempi formativi di applicazione della trasformazione a poligoni con verifica anche analitica di alcune proprietà che sono invarianti. E’ possibile un approfondimento alla composizione di isometrie, da sviluppare graficamente e poi analiticamente. 15 Attività in laboratorio Lo studente deve riprodurre con un C.A.S. (Computer Algebra System) ciò che ha già svolto con il sw di geometria dinamica Cabri. Dopo l’introduzione di alcune funzioni predefinite di Derive: ELEMENT(A, r, c) seleziona l’elemento che nella matrice A occupa la riga r e la colonna c := viene usato per definire una funzione [x,y] punto di coordinate x e y Si scrivono le funzioni che calcolano il trasformato di un punto 1° attività: TRASLAZIONE Definiamo una funzione che noto P(x,y) calcoli il punto trasformato P’(x’,y’) nella traslazione di vettore v(xv,yv) TRASLA(x, y, xv, yv) := [x + xv, y + yv] la funzione restituisce il punto di coordinate (x+xv, y+yv) rappresentabile nel piano cart. • Apri una finestra di grafico. • Inserisci in algebra [3,2] e rappresentalo nel piano cart. Ottieni il punto (3,2) • Se inserisci trasla(3,2,5,1) e clicchi su = ottieni il trasformato di (3,2) secondo la traslazione di vettore v(5,1). Rappresentalo graficamente. • inserire le coordinate di un poligono come vettore di punti, in cui il primo punto deve coincidere con l’ultimo [ [1,-2],[0,1],[1,2],[2,4],[1,-2] ] • determiniamo il suo traslato nella traslazione di vettore v(3,-1), devi inserire [TRASLA(1, -2, 3, -1), TRASLA(0, 1, 3, -1), TRASLA(1, 2, 3, -1), TRASLA(2, 4, 3, -1), TRASLA(1, -2, 3, -1)] rappresentarlo e Riprova con un altro poligono 2° attività: SIMMETRIA CENTRALE Definiamo una funzione che noto P(x,y) calcoli il punto trasformato P’(x’,y’) nella simmetria centrale di centro (a,b) SIMM_CENTR(x, y, a, b) := [2·a - x, 2·b - y] • rappresenta nel p.c. i punti P(-2,-4) e C(2,3) • calcola con la funzione il trasformato del punto P nella simmetria centrale di centro C e rappresentalo nel p.c. • calcola e rappresenta il trasformato del poligono precedente nella simm. cent. di centro l’origine Riprova con un altro poligono 3° attività: composizione di traslazioni • rappresenta il punto P(0,0), trasla P con la traslazione T1 di vettore v1(1,3), ottieni il punto P’(......,.......), trasla P’ con la traslazione T2 di vettore v2(5,2) ottieni P’’(.........,.........) durante queste operazioni hai composto le due traslazioni T2°T1 • definiamo una funzione che componga automaticamente le due traslazioni T2_T1(x, y, xv1, yv1, xv2, yv2) := TRASLA(ELEMENT(TRASLA(x, y, xv1, yv1), 1), ELEMENT(TRASLA(x, y, xv1, yv1), 2), xv2, yv2) • applicala al punto P, ottieni il punto P’’ T2_T1(0, 0, 1, 3, 5, 2) • se selezioni la funzione T2_T1 e clicchi su = ottieni il calcolo svolto cioè: [x + xv1 + xv2, y + yv1 + yv2] puoi concludere che la composizione delle due traslazioni è ancora una traslazione di vettore v(xv1+xv2, yv1+yv2) 16 COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Nel presente progetto vengono assunte come competenze chiave per una cittadinanza attiva: Comunicare in modo efficace e costruttivo Imparare a imparare: ricapitolare, verificare la comprensione, elaborare e approfondire abilità sociali che, secondo i Johnson6, sono indispensabili per conseguire livelli più profondi di comprensione del materiale da studiare e per stimolare l’uso di strategie meta cognitive. - COMPETENZA PER UNA CITTADINANZA ATTIVA Comunicare in modo efficace e costruttivo Imparare a imparare 6 INDICATORI DI PRESTAZIONE PER LA VALUTAZIONE DEGLI ESITI -Esprimersi in modo chiaro e corretto, utilizzando un linguaggio specifico. -Dimostrare interesse e attenzione verso gli altri -Ascoltare le opinioni altrui e verificarne la comprensione attraverso la parafrasi -Criticare le idee e non le persone -Portare argomentazioni a sostegno delle proprie opinioni. -Essere disponibile a modificare le proprie idee - Acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. - Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. - Ricapitolare quanto ascoltato o letto - Verificare la comprensione attraverso la formulazione di domande di chiarimento - Chiedere aiuto per superare le difficoltà e/o migliorare la comprensione. - Rielaborare quanto imparato cercando collegamenti con altri contesti - Formulare domande che permettano di ampliare e approfondire l’argomento trattato - Fornire risposte con adeguate argomentazioni - Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. - Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. D.W.Johnson, R.T. Johnson. E. J. Holubec – Apprendimento cooperativo in classe - Erickson 17