DAC A RESISTORI PESATI
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DAC A RESISTORI PESATI
Realizzazione pratica e problemi
In un DAC reale i deviatori sono realizzati per mezzo di interruttori
elettronici generalmente con tecnologia CMOS.
Il DAC a resistori pesati è tuttavia poco usato nella pratica perchè:
non è semplice realizzare resistenze con valori differenti e
perfettamente calibrati, in modo tale che i loro rapporti siano
esattamente 1/2, 1/4, 1/8 …
se il numero di bit è elevato, la resistenza più grande può
assumere facilmente valori molto elevati (o, viceversa,
occorrerebbe usare valori molto piccoli per la resistenza minore).
La resistenza di ingresso è differente su ciascuno degli ingressi
digitali.
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DAC A SCALA R-2R
Rispetto al DAC a resistori pesati, quello a scala R-2R presenta
il vantaggio di utilizzare solo due valori resistivi. Pertanto
risulta più facilmente realizzabile con la tecnologia dei circuiti
integrati.
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ADC FLASH (o parallelo)
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ADC FLASH (o parallelo)
L'ADC flash è il convertitore analogico-digitale più veloce in
assoluto, capace di tempi di conversione dell'ordine del
nanosecondo.
Nonostante l'apparente semplicità circuitale e la grande
velocità di conversione (limitata praticamente solo dalla
velocità dei comparatori e dell'encoder), la realizzazione di
un ADC flash diviene estremamente complessa
all'aumentare della risoluzione (numero di bit) del
convertitore.
Con 8 bit di risoluzione, occorrerebbero 28 - 1 = 155
comparatori e 256 resistenze.
Per questa ragione gli ADC flash sono piuttosto costosi e il
loro utilizzo è limitato a risoluzioni non troppo elevate (max
10-12 bit).
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ADC A RETROAZIONE
I convertitori AD a retroazione funzionano tutti secondo lo
stesso principio: utilizzano un convertitore DA interno per
convertire in analogico una opportuna sequenza di valori
digitali, che viene poi confrontata con la tensione di
ingresso.
convertitori ADC a retrozione:
ADC a gradinata
ADC a inseguimento
ADC ad approssimazioni
successive
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ADC A GRADINATA
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ADC A GRADINATA (o conteggio)
Nell'ADC a gradinata la logica di controllo è costituita da un
contatore. La conversione viene effettuata iniziando un nuovo
conteggio a partire dal numero zero. L'uscita del contatore viene
convertita in analogico dal DAC e quindi confrontata con la
tensione di ingresso. Quando il valore prodotto dal DAC supera
la tensione Vin, il conteggio viene bloccato e tale valore
rappresenta la tensione digitalizzata. Per iniziare una nuova
conversione occorre far ripartire un nuovo conteggio da zero.
il tempo di conversione dipende:
dal periodo TCK del CLOCK
dal numero n di bit del contatore;
dall'ampiezza della tensione Vin da convertire
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ADC A INSEGUIMENTO
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ADC A INSEGUIMENTO
L'ADC a inseguimento è una versione migliorata dell'ADC a
rampa. Il contatore utilizzato è un up/down, cioè in grado di
effettuare un conteggio a incremento (up) o a decremento
(down), a seconda dell'uscita del comparatore.
Se la tensione d’ingresso è minore di quella fornita dal DAC il
contatore funziona in modalità down e la tensione di uscita del
DAC tende a diminuire.
Se la tensione da convertire è superiore a quella del DAC,il
contatore viene impostato in modalità up.
Quando viene acquisito un nuovo campione il contatore non
viene resettato ma incrementa o decrementa il proprio
conteggio.
E’ abbastanza veloce se i valori di tensione da convertire sono
abbastanza vicini fra loro.
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ADC AD APPROSSIMAZIONI
SUCCESSIVE
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ADC AD APPROSSIMAZIONI SUCCESSIVE
La logica di controllo è costituita da un registro ad approssimazioni
successive (S.A.R. = Successive Approximation Register)
La conversione avviene confrontando l'uscita di un convertitore DA
con la tensione analogica da convertire.
L'inizio della conversione viene attivato inviando al S.A.R. il segnale
SOC.
Nel SAR viene caricata una parola nella quale il solo bit più
significativo (MSB) è posto a 1 (tutti gli altri bit sono a zero).
L'uscita del DAC assume il valore corrispondente al suddetto
codice.
Se Vin > VD il S.A.R. mantiene MSB a 1 e carica un altro 1 nel bit
immediatamente successivo (cioè pone un 1 anche nel bit n-1).
Se, invece Vin > VD il S.A.R. pone MSB a 0 e carica un 1 nel bit
immediatamente successivo (cioè nel bit n-1).
I passi precedenti vengono ripetuti allo stesso modo per i bit
successivi.
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ADC AD APPROSSIMAZIONI SUCCESSIVE
Il tempo di conversione dell’ADC ad approssimazioni successive è
costante qualunque sia il valore del campione bit Vin.
Indicando con TCK il periodo del CLOCK e con n bit il numero di Bit
del convertitore, il tempo di conversione Tconv è:
Tconv = n * TCK
Il tempo di conversione non dipende dal valore del campione Vin.
Al crescere della risoluzione dell'ADC il tempo di conversione
aumenta. Tale incremento, però, può essere compensato dalla
diminuzione di TCK, cioè dall'aumento della frequenza del CLOCK.
Gli ADC ad approssimazioni successive costituiscono una delle
soluzioni circuitali più adottate dai costruttori e impiegate in svariati
settori applicativi
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ADC A RAMPA
Il tempo di conversione varia al variare dell'ampiezza del segnale da
convertire.
Il periodo di clock deve essere calibrato in base al tempo di salita
della rampa: tale calibrazione è generalmente difficile anche perché
con l'invecchiamento cambiano le prestazioni dei componenti e
dunque verrebbe anche alterata la taratura dell'ADC.
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ADC A DOPPIA RAMPA
Non è sensibile alle variazioni dei parametri di funzionamento e al
rumore presente su Vin.
Ha una buona stabilità e precisione ma tempo elevato di
conversione. Viene utilizzato in sistemi dove non vengono richieste
conversioni frequenti.
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ADC A DOPPIA RAMPA
La logica di controllo inizializza il dispositivo scaricando il
condensatore (mediante la chiusura di S2) mantenendo aperto S1 e
resettando il contatore.
All’istante t1 la logica di controllo apre S2 e mediante S1 collega la
tensione analogica Vin, all'ingresso dell'integratore invertente. Se
Vin è positiva e costante, Vout è una rampa decrescente, l'uscita del
comparatore è a livello ALTO e abilita la porta AND e quindi il
segnale di CLOCK può giungere al contatore che procede nel
conteggio.
Il conteggio si protrae fino al valore massimo consentito dal numero
il di bit del contatore.
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ADC A DOPPIA RAMPA
Nell'istante t2 il contatore raggiunge il conteggio massimo e si
resetta. La logica di controllo fa commutare S1, deviandolo sulla
tensione di riferimento VREF, che è una tensione costante e
negativa.
In T2 l'integratore produce una rampa crescente che inizia dal valore
V2. L'uscita del comparatore è ALTA e il CLOCK abilita un nuovo
conteggio del contatore.
Il conteggio si protrae tino all'istante t3 in corrispondenza del quale
la tensione Vout raggiunge il valore 0, l'uscita del comparatore
diventa BASSA, così come l'uscita della porta AND. Il CLOCK non
giunge più al contatore, il quale blocca il proprio conteggio.
Il valore della tensione Vin è proporzionale al conteggio raggiunto
dal contatore nell'istante t3 e quindi tale conteggio corrisponde al
valore digitale prodotto in uscita dall'ADC.
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ADC A DOPPIA RAMPA
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ADC A DOPPIA RAMPA
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