DR.MED. URS MEIER FMH malattie degli occhi LUGANO – VIA CANOVA 18 ________________________________________________________________________ CRISTALLINI “BIFOCALI” scheda informativa all’attenzione dei pazienti Anche oggi, come vent’anni fa, il CRISTALLINO “BIFOCALE” rappresenta una soluzione di compromesso proponibile esclusivamente in casi selezionati, dove sia il medico che il paziente sono ben consapevoli delle possibili conseguenze di un intervento elettivo irreversibile. Al contrario, l’esperienza da noi elaborata nel campo della chirurgia della cataratta ha assicurato fin dall’inizio ai nostri pazienti una visione ottimale sia da lontano che da vicino, senza portare occhiali, grazie al calcolo personalizzato di un CRISTALLINO “MONOFOCALE”. Siamo grati ai nostri pazienti di voler leggere attentamente la presente scheda informativa poiché desideriamo dedicare le nostre energie, secondo scienza e coscienza, alle vere patologie, evitando discussioni sull’opportunità o meno di medicalizzare il normale processo di invecchiamento, di per sé irreversibile. Premesse: La generazione del baby-boom, ossia dei nati negli anni ’60, sta raggiungendo l’età della presbiopia. I quarantenni sono generalmente nel pieno dell’attività professionale e apprezzano le attività del tempo libero. In questa fase di vita, soprattutto se ipermetropi, essi sono confrontati con la crescente difficoltà di mettere a fuoco oggetti a distanza ravvicinata. Il life styling moderno richiede una soluzione “prêt-à-porter”, immediata e miracolosa: - - L’industria dell’ottica è pronta con l’offerta di occhiali da presbite sempre più performanti e di estrema adattabilità ma… a prezzi crescenti. Chi non è disposto a portare occhiali o chi fa un rapido calcolo sui costi relativi sull’arco dei prossimi 20-30 anni si rivolge al proprio medico di fiducia chiedendo un’alternativa. _______________________________________________________________________________________________________ CRISTALLINI BIFOCALI 07- C-studio-medico-dr-med-FMH-urs-meier-lugano 1 I risultati ottenuti nella chirurgia della cataratta sono talmente positivi da suggerire il ricorso, per chi entra nella mezza età1, ad un intervento chirurgico analogo benché la patologia sia di tutt’altra portata. Il desiderio di avere una soluzione “pronta per l’uso” contro la presbiopia e la disponibilità a pagare di tasca propria l’intervento sono i requisiti indispensabili per l’utente di queste nuove tecniche invasive. La generazione del babyboom apre in tal modo prospettive per un ampio e redditizio mercato all’industria medica delle protesi endoculari che da oltre 20 anni va producendo cristallini intraoculari bifocali e pseudo-accomodativi che tentano di risolvere il problema della presbiopia. L’ampliata offerta in campo medico incontra una richiesta di mercato in forte crescita al quale sembra poco trendy sottrarsi. Che fare dunque come giovane presbite: mettersi in fila per risolvere definitivamente i problemi con un cristallino bifocale oppure adattarsi a portare gli occhiali progressivi dal costo non indifferente? Alcune riflessioni: -A- Soluzione conservativa: La correzione con occhiali progressivi è reversibile, permette una soluzione personalizzata, adattabile nel tempo, e persegue il 100% di acuità visiva sia da lontano che da vicino, in tutte le condizioni di vita quotidiana, sia con buona che con scarsa illuminazione. -B- Soluzione invasiva: L’impianto chirurgico del cristallino bifocale viene incontro a una richiesta di life styling quando, per motivi estetici e/o pratici, viene rifiutato l’occhiale. L’opzione del cristallino bifocale presuppone da entrambi i contraenti, sia da parte del cliente-paziente che dell’oftalmochirurgo, compromessi sulla qualità ottica della protesi come pure l’incognita sul futuro, considerando un’attesa media di vita di circa 85 anni. Se consideriamo la migliore tra le lenti intraoculari bifocali attuali, abbiamo uno sfruttamento della luminosità pari al 40%, ossia incompleto, sia per la vicinanza che per la lontananza. Il che comporta un’acuità visiva da vicino e da lontano inferiore al livello ottimale. È necessario l’uso supplementare di occhiali per i periodi di lettura prolungati ma talora anche per i periodi brevi. Prescindendo dai rischi di ogni intervento invasivo rimangono i problemi legati al calcolo biometrico, che presenta nel migliore dei casi una variabilità di ± ½ diottria. È cosa nota che la tolleranza ottica dei cristallini intraoculari (soprattutto se di valore diottrico elevato) può superare anch’essa la ½ diottria. È pure risaputo che minimi spostamenti rifrattivi dall’emmetropia ricercata, oppure astigmatismi superiori a 1 diottria, 1 Immagine tratta da: www.ellenrixford.com _______________________________________________________________________________________________________ CRISTALLINI BIFOCALI 07- C-studio-medico-dr-med-FMH-urs-meier-lugano 2 preesistenti o iatrogeni, possono compromettere in maniera significativa le aspettative del medico e del paziente. Il risultato e la soddisfazione complessivi dipendono inoltre da un fattore individuale: ossia dall’abilità dei centri visivi cerebrali di elaborare le immagini create dall’ottica di un cristallino bifocale rifrattivo. L’immagine qui riprodotta mostra esempi di visione ottenuta dall’ottica rifrattiva del miglior cristallino “bifocale” attualmente disponibile sul mercato (riprodotte su gentile concessione di Alcon: www.eyecare.ch). Pur calcolando alla perfezione la forza del cristallino artificiale bifocale (da introdurre in sostituzione del cristallino che manifesta segni di naturale invecchiamento) il risultato concreto non potrà garantire l’obiettivo prefissato del “prêt-à-porter” immediato e perfetto: in altre parole non potrà garantire quel risultato di alta precisione tanto desiderabile proprio in questi casi. Dopo queste premesse occorre considerare ulteriori fattori di soddisfazione del(la) paziente a breve e a lungo termine: - La funzione retinica è sottoposta a degenerazione fisiologica progressiva con l’età, degenerazione che diventa più consistente se accompagnata da fattori-rischio internistici. - Dato che la senescenza oggi si prolunga di molto, diventano frequenti alcune patologie quali la degenerazione maculare di tipo asciutto o, addirittura, di tipo essudativo. Patologie che, anche allo stadio iniziale, possono incidere molto negativamente sulla qualità della visione, sia per la lontananza che per la vicinanza. - Nel corso degli anni e dei decenni si producono spostamenti, se pur minimi, del cristallino artificiale. Questi causano generalmente una miopizzazione che, da sola, può oscurare condizioni iniziali anche ottimali dopo l’impianto di un cristallino bifocale. - Le assicurazioni sociali hanno escluso con largo anticipo queste prestazioni dal loro catalogo per ovvii motivi di costi e di complicanza, prevedibili sia a breve che a medio e lungo termine. - Qualora, malgrado le riflessioni precedenti, sussista da parte del/la paziente il desiderio di un cristallino “BIFOCALE”, preghiamo gentilmente di compilare il questionario allegato sulla pagina seguente. Dr. med. Urs Meier Lugano, 11 febbraio 2007 _______________________________________________________________________________________________________ CRISTALLINI BIFOCALI 07- C-studio-medico-dr-med-FMH-urs-meier-lugano 3