Nursing Peri Operatorio:
Tecniche Chirurgiche e
Management
Infermieristico
Proposta per un progetto
di inserimento di
personale infermieristico
ed O.S.S. In Blocco
Operatorio
1
G. Mancini
DI COSA
PARLIAMO
????
2
3
UN BLOCCO OPERATORIO DI
NUOVA GENERAZIONE
IL CONTESTO LAVORATIVO: DALLA S.O.
AL BLOCCO OPERATORIO
o
o
Negli ultimi anni si
è assistito all’
ampliamento del ventaglio di offerta dei
servizi, alla loro revisione e riprogettazione
con conseguenze “rivoluzionarie” dal punto
di vista strutturale e di funzionamento del
sistema sanitario.
L’evoluzione ed innovazione complessiva delle
tecniche chirurgiche , inoltre,
hanno
completamente
modificato
gli
scenari,
imponendo
una
continua
e
veloce
innovazione e condannando in breve tempo
all’obsolescenza dell’ acquisito.
5
IL NUOVO VOLTO DELLE STRUTTURA
OSPEDALIERA
o
Il rapido evolversi delle tecniche
mediche ormai strettamente connesse
all’uso di apparecchiature ad elevato
contenuto tecnologico, ha mutato il
volto delle strutture ospedaliere che
ormai
sono
profondamente
caratterizzate da un profilo altamente
specializzato e da approcci clinici
interdisciplinari.
6
IL BLOCCO OPERATORIO
La sala operatoria
caratterizzato da:
o
o
o
è
un
settore
elevata tecnologia,
forte interazione tra i vari professionisti
coinvolti nel processo di cura,
elevata complessità assistenziale dovuta sia
all’instabilità delle funzioni vitali della persona
ma anche all’intensità, globalità, complessità,
tempestività e continuità delle prestazioni
erogate.
IL BLOCCO OPERATORIO
•
•
•
•
•
•
Per questo i BLOCCHI OPERATORI sono stati oggetto
di una normativa specifica per quanto riguarda:
gli aspetti tecnologico-strutturali, nei quali vengono
definiti dettagliatamente gli spazi dedicati,
la dotazione strumentale,
la filtrazione dell’aria
i sistemi di sicurezza sia per le persone assistite che
per gli operatori.
Tali requisiti sono stati normati dal D.P.R. 14 gennaio
1997 n. 42 e dalle linee guida ISPESL dello stesso
anno e riviste dalle nuove linee guida del 2009
Caratteristiche delle Camere Operatorie
Attività a rotazione
-
(personale, materiali e apparecchiature)
Elevati costi di gestione
-
Luogo di
formazione
-
Esigenze:
ü
ü
ü
ü
trattamento/cura
&
luogo
Multidisciplinarietà;
Refertazione d’esame veloce e standardizzata;
Design modulare dei componenti software;
Tracciabilità degli eventi, degli strumenti, dei
farmaci, dei trattamenti.
di
La sala operatoria
o
o
Se confrontata con le altre unità operative presenti
in una
struttura sanitaria, rappresenta un
contesto
organizzativo
particolarmente
complesso;
agli
operatori
sono
richieste
frequenti
interrelazioni con le altre figure professionali,
l’utilizzo
di
procedure
altamente
standardizzate, un elevato addestramento per
l’utilizzo di apparecchiature complesse, abilità
non comuni per affrontare situazioni critiche,
comportamenti adeguati a garantire elevate
condizioni di sicurezza per il paziente
Elevata complessità delle procedure;
o
Complessi rapporti ed interazioni tra i diversi
operatori;
o
Intensi ritmi di lavoro;
o
Carente e/o frammentaria comunicazione tra i
membri dell’équipe chirurgica e tra le UUOO
“MACRO
CRITICITA’
INDIVIDUATE»
afferenti/efferenti
al Blocco Op.;
o
Alta invasività delle manovre sulla persona;
o
Disomogeneità e/o assenza di protocolli, strumenti
operativi nei diversi B.O.;
o
Ecc. …
o
QUALE OBIETTIVO ?????
q
q
q
q
q
q
Migliorare il lavoro;
Eliminare (ridurre) le possibilità di
rischio;
Ridurre i costi;
Migliorare i rapporti tra persone;
Favorire l’inserimento e la crescita
del
personale;
Migliorare l’ambiente di lavoro e
DOTAZIONE ORGANICA SALE OP.
13
EVOLUZIONE DELLA PROFESSIONE
INFERMIERISTICA
q
2 Periodi importanti:
il primo da Florence Nightingale a febbraio
1999, (dal concetto di assistenza “missionaria” al
lavoro per compiti preconfezionati
“mansionario” del 1974);
q
con l’emanazione del
il secondo a partire dal (24/02/1999) porta
grandi cambiamenti, non nella tipologia ma nella
modalità
di
svolgimento
delle
attività,
caratterizzato da leggi e regolamenti ( n° 42 del
99 – 739 del 94 - 251 del 2000
autonomia professionale e la
Dirigenza q
Il codice deontologico;
14
EVOLUZIONE DELLA PROFESSIONE
INFERMIERISTICA
L’attività legislativa ha determinato
un’evoluzione
dei
comportamenti
infermieristici,
dal
mansionario
all’assistenza basata sull’evidenza EBN.
Principi fondamentali dell’EBN restano
o
o
o
IL SAPERE
IL SAPER FARE DELL’INFERMIERE
GESTIONE DELLE RISORSE DISPONIBILI
15
EVOLUZIONE DELLA PROFESSIONE
INFERMIERISTICA
q
q
q
Il viaggio delle competenze dell’Infermiere
parte dalla consapevolezza dalla complessità
delle prestazioni in sala Operatoria;
Da un’analisi critica del retaggio culturale, da
un approccio moderno con le problematiche
legate al “SAFE – SURGERY SAVES – LIFE”
Ad una concreta gestione delle risorse umane e
materiali.
16
DOTAZIONE ORGANICA SALE OP.
•
Per
questa
realtà
esistono
solamente indicazioni normative
generiche che non entrano nella
molteplicità
degli
interventi
chirurgici che, a diversi livelli di
complessità, assorbono in maniera
differente
il
tempo/lavoro
infermieristico.
DOTAZIONE ORGANICA SALE OP.
Contrariamente alla storia legislativa che
ha riguardato le dotazioni organiche
delle unità di degenza, a partire dal
DPR 27/3/69 n. 128 ”Ordinamento
interno dei servizi ospedalieri” fino ad
arrivare
alle
delibere
regionali
che
definiscono gli standard di assistenza per
tipologia di reparto, le sale operatorie
non hanno vissuto il medesimo iter
legislativo .
•
DOTAZIONE ORGANICA SALE OP.
•
•
•
Attualmente le indicazioni normative attinenti
l’organico
delle
sale
operatorie
prevedono
genericamente la presenza di almeno due
infermieri per sala operatoria, senza occuparsi di
tutto ciò che ruota all’esterno della camera
operatoria ma che inevitabilmente rientra nel
percorso assistenziale del paziente nel blocco
operatorio.
Non viene presa in considerazione la complessità
assistenziale dovuta alla tipologia dell’intervento.
Non viene preso in considerazione le nuove figure
di supporto all’interno delle sale operatorie O.S.S.
e/o O.S.S.S.
DOTAZIONE ORGANICA SALE OP.
Fatte queste considerazioni generali occorre però inserire
tutto questo all’interno dell’attuale contesto sanitario.
•
•
•
Con il DLgs. 502/92 e 517/93 si è dato avvio ad una nuova
concezione dell’assistenza sanitaria, che deve essere erogata
rispettando indicatori e standard di qualità.
Di conseguenza per quanto riguarda la struttura del quartiere
operatorio è stabilito che per una migliore razionalizzazione
delle risorse, per maggior efficacia del percorso assistenziale
della persona assistita e per l’ appropriatezza delle prestazioni
erogate tutte le attività chirurgiche siano centralizzate nei
blocchi operatori;
Pertanto, è necessario definire standard di assegnazione
delle risorse infermieristiche basati su indicatori di
produttività e di complessità dell’attività operatoria e
non soltanto su indicazioni normative generali.
DOTAZIONE ORGANICA SALE OP.
•
•
ü
ü
ü
Anche la professione infermieristica negli ultimi anni ha
visto mutare il proprio quadro normativo che ci
permette oggi di essere pienamente partecipi dei
cambiamenti previsti;
L’infermiere, in quanto responsabile dell’assistenza
generale infermieristica, così come previsto dal D.M.
739/94, dal Codice Deontologico e dall’Ordinamento
Didattico universitario, ha l’obbligo di aggiornare le sue
conoscenze attraverso:
la formazione permanente,
la riflessione critica basata sull’esperienza
la ricerca al fine di migliorare la sua competenza.
DOTAZIONE ORGANICA SALE OP.
o
Dalla
disamina
della
letteratura
esistente,
ripercorrendo lo sviluppo delle specializzazioni
infermieristiche, emerge che questo percorso è
avvenuto in periodi e modi diversi a livello
internazionale.
o
o
Le divergenze strutturali, funzionali ed in particolar
modo organizzative all’interno delle sale operatorie
portano a diversificare le risorse infermieristiche
utilizzate per le attività di assistenza anestesiologica.
Questa diversificazione è maggiormente in essere
nelle strutture dove non vi è la specializzazione in
Anestesia
22
DOTAZIONE ORGANICA SALE OP.
o
o
o
L'attività infermieristica di
regolamentata con norme.
sala
operatoria
non
è
mai
stata
Anche durante la vigenza del mansionario l'unica norma che trattava
delle mansioni di sala operatoria specificava che competeva
all'infermiere professionale "l’assistenza al medico nelle varie attività
di reparto e di sala operatoria".
Tradizionalmente le figure riscontrabili all'interno delle sale operatorie
italiane sono essenzialmente due:
1. l'infermiere "DI SALA";
2. l'infermiere strumentista o "FERRISTA".
o
o
In diverse situazioni è presente anche una figura cosiddetta di
"INFERMIERE DI ANESTESIA", che trova però da sempre molti
limiti all'esercizio professionale anche in relazione al fatto che
l'anestesia è da considerarsi un atto medico specialistico.
Negli Stati Uniti la figura del Nurse anesthesist ha acquisito una
decisiva importanza, in uno studio del 1984 si calcolava che il 65%
delle anestesie venivano praticate direttamente dai certified nurse
23
anesthesists.
COME ORGANIZZARE L’ASSISTENZA IN SALA OPERATORIA
24
L’equipe assistenziale in ambito
chirurgico
o
o
o
o
o
Collegamento con il reparto di degenza
Equipe infermieristica e/o O.S.S. del
blocco Op.
Integrazione in sala (infermieri,
anestesisti, chirurghi, OSS, ed altre figure
prof.)
Collegamento (continuità) con il reparto di
degenza o TIPO;
Gestione dei conflitti
Organizzazione definire
chiaramente
o
o
o
Ruoli
Funzioni
Responsabilità
Organizzazione:
definire chiaramente
o
o
o
o
Coordinatore
Infermieri di sala (vs OSS ??)
Infermiere strumentista
Infermiere Nurse di anestesia
Specificità di figure professionali
o
Intercambiabilità di figure professionali
POLIVALENZA !?!
Coordinatore
Ruolo – Funzioni – responsabilità
o
o
o
o
o
o
o
o
Governo del sistema
Programmazione ed organizzazione delle attività
(turnistica, reperibilità, funzionamento complessivo del
sistema, sicurezza, acquisizione materiali, etc. )
Gestione delle risorse (umane, tecnologiche, …)
Formazione ed inserimento
Verifica e valutazione dei risultati raggiunti
Monitoraggio
Ottemperamento ai requisiti (autorizzazione /
accreditamento / certificazione)
……..
Inf. Anest.. / Inf. di Sala / Inf. Strum. - ruolo - funzioni responsabilità - (PRIMA DELL’INTERVENTO)
o
o
o
o
o
o
o
o
Predisposizione sala (specificità di intervento)
Preparazione dei materiali (tipologia e quantità)
Preparazione degli strumenti (kit mono interv.)
Codifica dei materiali a disposizione (pronti per l’uso)
Preparazione delle attrezzature (manuale d’uso,
accensione, check, ……)
Preparazione dei farmaci
Accettazione del paziente
….
Check list per tipologia di intervento
Inf. Anest. / Inf. di Sala / Inf. Strum. - ruolo - funzioni responsabilità - (DURANTE L’INTER.)
o
o
o
o
o
o
Preparazione anestesiologica
Sistemazione del paziente sul tavolo op. (specificità di
anestesia e specificità di intervento)
Monitoraggio del paziente
Incisione cute - intervento - sutura cute (controlli)
Definizione precisa dei ruoli e delle responsabilità
Codifica delle integrazioni da realizzare (se necessario)
PROCEDURE / PROTOCOLLI
Inf. Anest. / Inf. di Sala / Inf. Strum.
ruolo - funzioni - responsabilità - (DOPO INT.)
o
o
o
o
o
Sistemazione del paziente (post intervento)
Assistenza al paziente (post operatorio immediato)
Chiamata del successivo paziente in lista
operatoria
Sanificazione e disinfezione degli ambienti
(pianificazione)
Sanificazione, disinfezione e sterilizzazione degli
strumenti
PROCEDURE / PROTOCOLLI
L’informatizzazione, lo stato dell’arte
Infermieri
Medici Chirurghi
Medici Anestesisti
Attendere
prego
Gestione B.O.
Dati di attività
Gestione B.O.
Dati di non conf.
Cartella Clin.
Registro operatorio
Gestione B.O.
Lista Operatoria
Gestione risorse
Dati sui
32 consumi
NUOVE FIGURE DI SUPPORTO
33
L’introduzione delle figure di supporto negli
anni ‘90
il quadro generale:
o
o
o
Fattori socio-sanitari;
Sviluppo dell’assistenza domiciliare e
residenziale;
Emergenza infermieristica e necessità di
miglioramento continuo dell’assistenza
34
Operatori Socio Sanitari
o
o
o
o
o
L’inserimento di operatori di supporto, in particolare
dell’operatore socio-sanitario (O.S.S.), in un Blocco Operatorio
può avere il massimo successo se si svolge sulla base di un
progetto ad hoc. Esso deve mirare a:
la realizzazione di determinati presupposti di natura culturale e
organizzativa;
la stesura e l’implementazione di un’apposita procedura di
inserimento, preceduta da alcune operazioni preliminari;
la verifica a distanza dei risultati dell’inserimento in termini di
qualità delle prestazioni e di soddisfazione degli utenti e degli
operatori.
Stabilire in dettaglio, le diverse fasi: cosa compete
all’infermiere dirigente, cosa al coordinatore e ai diretti
interessati.
35
o
o
Una procedura per l’inserimento degli
O.S.S. rischierebbe di avere poca
efficacia se in precedenza non venissero
creati alcuni presupposti di natura sia
culturale sia organizzativa.
La loro presenza può essere garantita
con
una
adeguata
attività
di
informazione
e
formazione,
accompagnata dalla preparazione e
adozione di alcuni strumenti.
36
o
o
Il primo presupposto è una corretta
considerazione del ruolo dell’O.S.S. e di quello
dell’infermiere.
Sono necessari uno o più incontri di
informazione-formazione - con l’eventuale
distribuzione e commento dei profili
professionali - affinché tutto il gruppo coinvolto
arrivi a considerare che l’O.S.S. è personale di
supporto del quale avvalersi, secondo le
parole del profilo professionale dell’infermiere.
Presupposti culturali
37
O.S.S.
o
il CCNL lo chiarisce (settembre 2001)
“Svolge la sua attività su indicazione –
ciascuna secondo le proprie competenze
Presupposti
culturali
- degli operatori
professionali preposti
all’assistenza sanitaria e a quella sociale,
ed in collaborazione…”
38
Processo di Sala Operatoria
( UNI EN ISO 9004 )
Il nuovo processo di nursing
PAZIENTE
Identificazione
degli interventi
attribuibili
Attribuzione
40
L’Operatore Socio Sanitario in blocco
operatorio
o
o
o
o
o
o
o
o
Accoglienza dell’Utente;
Operatore circolante a supporto dell’Inf. Strum. e
dell’Inf. di anestesia;
Sanificazione degli apparecchi elettromedicali,
sanitizzazione del mobilio,
affiancare lo strumentista nella conta dei ferri e delle
garze;
Nella disinfezione, ricondizionamento e sterilizzazione
dello strumentario chirurgico;
Trasporto da e per il blocco operatorio degli Utenti;
Gestione del magazzino con il relativo movimento di
scarico dopo l’uso al giusto Utente
41
…………….
ha la responsabilità di
una assistenza infermieristica
Che è di natura tecnica
relazionale ed educativa
D.M. 14 settembre 1994,n.739
(Profilo professionale dell'Infermiere
42
Articolo 1 - punto 3
del Decreto n° 739/1994
L’infermiere per l’espletamento delle sue
funzioni si avvale, ove necessario,
dell’opera del personale di supporto
L’infermiere viene sollevato da
attività non propriamente assistenziali
Articolo 1 - punto 4
del Decreto n° 739/1994
o
o
L’infermiere contribuisce alla
formazione del personale di supporto
necessaria anche dopo l’acquisizione
dell’attestato di qualifica
Da realizzarsi al momento
dell’inserimento nelle specifiche realtà
lavorative
44
Responsabilità
q
•
•
q



L’Infermiere: nell’attribuire all’ O.S.S. lo
svolgimento di interventi deve verificare che
siano:
PERTINENTI all'assistenza infermieristica
REALIZZABILI dall'Infermiere in modo
autonomo;
Non trasferisce :
la responsabilità dell'intero processo
il potere decisionale
la supervisione dell'azione
45
PROGETTO PER L'INSERIMENTO
DELL'OSS:
q
q
q
q
Creazione di gruppi di lavoro per l'elaborazione
del progetto;
Illustrazione del progetto a tutti i collaboratori
(fase di orientamento, inserimento, valutazione );
Scelta degli ”infermieri e degli oss guida”
sulla base della competenza, motivazione ,
disponibilita‘ . Impegno;
Verifica a distanza dell'impatto
dell'inserimento sulla qualita' dell'assistenza
46
PROGETTO PER L'INSERIMENTO
DELL'OSS:
o
ü
ü
ü
Gli step per la valutazione dell’O.S.S.
neofita in Sala Operatoria sono:
VALUTAZIONE INIZIALE;
VALUTAZIONE INTERMEDIA (1 mese);
VALUTAZIONE FINALE ( 2 mesi)
47
q
AVVIENE
ATTRAVERSO
UN COLLOQUIO
INFORMATIVO
TRA:

Il Coordinatore della sala operatoria
l’ O.S.S. neofita in blocco operatorio;


q
Il
tutor
(infermiere
responsabile
del
processo di inserimento) o oss esperto ;
in
questa faselesisponsabilita’
presentano al neofita il ttor, gli
rueobiettivi,
( Obiettivi:
standard minimo di competenze da acquisire
durante
il percorso)
LA VALUTAZIONE INIZIALE
48
SCHEDA DI VALUTAZIONE
o
q
q
Definisce le competenze tecnico
assistenziali;
Prevede, per ogni competenza, vari
livelli di performance;
Evidenzia il livello di performance
considerato accettabile per ogni
performance.
49



Incontri con il coordinatore e il tutor:
Valutazione degli obt raggiunti e
valutazione di autoapprendimento
Incontri su richiesta del tutor o
dell’operatore in formazione

In accordo con il coordinatore e con il
tutor dopo:

Valutazione raggiungimento obiettivi

Tempo di apprendimento

Tempo di addestramento

Proroga dei tempi di affiancamento e successiva
rivalutazione
RECLUTAMENTO
51
INSERIMENTO VALUTAZIONE
o
o
o
I criteri per l’inserimento del
personale in sala operatoria non
sono formalizzati ne previsti da leggi
o regolamenti;
l’unico requisito è la volontarietà
della scelta di lavorare in sala
operatoria (questo per INF. / O.S.S.)
Tale criterio non sempre soddisfa le
esigenze professionali e l’attitudine a
questo lavoro
52
INSERIMENTO VALUTAZIONE
o
È tassativo che il percorso di training
deve essere preventivamente
organizzato e strutturato, con procedure
specifiche, attraverso un gruppo di
lavoro per stabilire tutte le competenze e
le attività oggetto di training, nonché
l’intero piano di lavoro, con le
responsabilità di chi organizza, chi sono i
Tutor o trainer e quale sarà il percorso
formativo, quali le strutture dedicate e le
risorse di cui si dispone
53
INSERIMENTO VALUTAZIONE
Lavorare in sala operatoria significa:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Porsi in relazione con altri soggetti
Mantenere la propria autonomia psicologica
Non assumere atteggiamenti conflittuali
Idoneità fisica
posture faticose sollecitazione colonna
Frequenti richiami in servizio
Il venire meno alla relazione assistenziale
La capacitò di dover memorizzare
………..
54
IL PERCORSO FORMATIVO
infermiere
•
Le fasi essenziali dell’addestramento
sono due e avvengono per gradi e in
tempi ben distinti:
•
inserimento nell’area non sterile
•
inserimento al tavolo operatorio
55
IL PERCORSO FORMATIVO
O.S.S.
•
•
•
•
Le fasi essenziali dell’addestramento
sono diverse, e avvengono per gradi e in
tempi ben distinti:
inserimento nel blocco operatorio:
depositi, magazzini, farmacia
interna, …….
inserimento nell’area non sterile
trasporto paz. trasporto strum. Ch.
56
VALUTAZIONE DELLA QUALITA’DELLE
PRESTAZIONI
Il grado di soddisfazione degli infermieri
in rapporto alle attività degli O.S.S.;
Il grado di soddisfazione deli O.S.S. in
rapporto al processo di inserimento nella
scheda del Tutor;
57
SCHEDA INSERIMENTO INF.\ O.S.S
o
o
ü
ü
ü
ü
ü
ü
Infermiere………………….
Data inizio servizio …………… documenti
dati:
La scheda di valutazione;
Il piano delle attività e ompetenze;
Eventuali procedure di riferimento (M)
Altro materiale o strumnti operativi …..
Firma del Coordinatore………
Firma dell’Inf. ………
58
SCHEDA INSERIMENTO INF. \ O.S.S.
o
COMPETENZE \ ATTIVITA’
0 Inadeguata – 1 in modo insufficiente – 2 in modo
sufficiente – 3 buono – N.V. non valutabile;
1- in base alle proprie competenze ed in collaborazione con
altre figure professionali sa attuare i piani di lavoro;
2 – E’ competente rispetto alle attività da svolgere in sala
operatoria;
3 – traduce le competenze in prestazioni assistenziali;
4 – Organizza le proprie attività nel rispetto delle esigenze
organizzative della sala operatoria;
5 – Conosce, applica i protocolli\procedure in uso
6 – …………
59
SCHEDA INSERIMENTO INF.\ O.S.S
o
ü
ü
ü
ü
q
q
ü
ü
ü
q
Livello di performance raggiunto:
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Inadeguato
Livello di performance minima accettabile (stabilire un
numero)
Livello di performance raggiunto
1^ valutazione entro un mese (n°…)
2^ valutazione entro terzo mese (n°…)
3^ valutazione entro il quinto mese (n°…)
Se non si raggiunge il punteggio minimo o ulteriore prova
o si consiglia altro reparto o servizio
60
IL LAVORO MULTIPROFESSIONALE
“se mi muovo bene io ,ti
muovi bene tu!”
Ciascun membro potrà fare affidamento
sul fatto che ognuno degli altri eseguirà in
modo corretto i propri compiti
21/03/14
61
CONCLUSIONI
62
CONCLUSIONI
o
o
o
o
Se tutta la squadra avrà fatto un buon
percorso di formazione, inserimento dei
neofiti e verifica, utilizzando i vari strumenti a
disposizione:
Manuale di qualità;
Procedura e protocolli specifici per
l’inserimento di personale in sala operatori,
Collaborazione con il servizio infermieristico
Avremo acquisito delle risorse importanti un
prezioso CAPITALE per L’Azienda Ospedaliera
Contare sui fattori critici di
successo della Sala Operatoria
•
•
•
•
•
•
Programmazione degli interventi rispettata
Rintracciabilità dei presidi e dei dispositivi
utilizzati nel corso dell’intervento chirurgico
Clima relazionale e professionalità
Gestione urgenze ed emergenze
Gestione efficace della manutenzione
Gestione ottimale dell’interfaccia della filiera
produttiva
64
FINE DELLA RAPPRESENTAZIONE
IL TEATRO SARA’ RIAPERTO DOMANI PER LA
REPLICA DELLA COMMEDIA.
POTRANNO ESSERCI REPLICHE ANCHE NEI
GIORNI FESTIVI 65
LA COMPAGNIA SALUTA E RINGRAZIA
GRAZIE DELL’ATTENZIONE
66
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