Corso post congressuale Malformazioni cardiache prima e dopo la nascita: sinergia tra clinica e diagnosi genetica verso un counselling efficace 28 settembre 2013 Il Counselling: quando la cardiopatia può nascondere altro Gioacchino Scarano (Benevento) LA DIAGNOSI PRENATALE • Identificare patologie genetiche e non genetiche mediante procedure ostetriche (ecografia, prelievi di campioni fetali) e indagini di laboratorio • Si rivolge a coppie con fattori di rischio noto o a coppie della popolazione generale nel corso di esami di screening • Attività multidisciplinare che prevede l’integrazione di diverse competenze: ostetriche, di genetica clinica, genetica di laboratorio, psicologia, chirurgia pediatrica, anatomia patologica. Quando • La diagnosi per rischio a priori: indagini proposte a fronte di un rischio di ricorrenza definito (pregresso figlio affetto o genitore affetto) • La diagnosi per riscontro inaspettato: indagini proposte per chiarire un dato genetico o morfologico rilevato durante uno screening o il normale iter diagnostico in gravidanza La diagnosi prenatale per rischio a priori Sindrome di Pfeiffer W290C (triptofano>cisteina) da G870C in FGFR2 La diagnosi per riscontro inaspettato: La diagnosi • descrivere la storia naturale della condizione, • favorire il migliore adattamento possibile, • migliorare l’assistenza con la riduzione delle complicanze. • Rispondere alle domande dei genitori : perché è successo? perché è successo a me? Succederà ancora? • Sorveglianza delle gravidanze successive • consulenza genetica per i familiari • contatto con l’Associazione e con le altre risorse per la famiglia Qualità dell’esame ecografico • Analisi dei dati autoptici di 107 feti dopo IA successiva a diagnosi ecografica di malformazione maggiore . • Concordanza tra ecografia ed autopsia : • 100% • Per le anomalie minori la precisione diagnostica è stata del 77% con un 20% di anomalie aggiuntive identificate solo all’autopsia Akgun 2007, Prenatal Diagnosis Competenze del medico genetista •Deve conoscere la clinica dei difetti congeniti • Deve conoscere lo spettro fenotipico di una determinata sindrome, fin dalla fase prenatale •Dovrebbe frequentare MOLTO la stanza dell’ecografia •Deve credere nel rispetto delle scelte e praticare la non direttività specialisti Centro di diagnosi prenatale Medico genetista Embrione/feto/bambino coppia - donna Medico curante Storia personale Famiglia allargata Cardiopatie Congenite e Diagnosi prenatale La diagnosi prenatale mediante ecografia si effettua fra le 18-22 Weeks di gravidanza. In casi particolari è possibile mediante eco transvaginale alle 12-13 Weeks. Generalita’ Prevalenza alla nascita: 2-6,5 /1000 nati vivi (AJR 2011) Prevalenza alla nascita: 8,3/1000 (Moons 2009) Prevalenza alla nascita: 1 /100 (Botto BDR 2007) Prevalenza a 6 mesi d’età: 1,7/100 (dati Campania) Nel 25% -30% sono associate anomalie extracardiache Fattori associati ad alto rischio di CHD: •Fetali: anomalie extracardiache, NT, idrope fetale, polidramnios •Materni: diabete mellito, CHD, deficit folati, LES •Familiari: fratelli o padre con CHD o sindromi mendeliane 1 Diagnosi o sospetto ecografico di CHD nel I o II trimestre di gestazione Consulenza e discussione delle opportunità di approfondimento SOSTEGNO ALLA COPPIA Ulteriori accertamenti Anamnesi Familiare, Personale, della gravidanza morfologici e prelievi ECO II livello, Ecocardiografia, RMN laboratorio ( analisi e gestione del deposito campioni). CVS,Amnio,PSF Consulenza collegiale e formulazione delle ipotesi Consensi informati Cardiopatia congenita N. Sindromi Ventricolo unico 17 Tronco arterioso comune 26 Trasposizione grossi vasi 29 Ipoplasia ventricolo sinistro 33 Stenosi aortica 60 Tetralogia di Fallot 101 Cardiomiopatia 164 Registro Campano Difetti Congeniti Anno Nati IA Totali Tasso IA/Popol. 2004 65013 279 65292 0,43 2005 63374 271 63645 0,43 2006 64225 268 64493 0,42 2007 62662 167 62829 0,27 2008 61729 316 62045 0,51 2009 59697 351 60048 0,58 2010 58323 316 58639 0,54 Totali 435023 1968 436991 0,45 Registro Campano Difetti Congeniti Cardiopatia Casi Nati Casi Totale Prevalenza Prevalenza Tasso CHD IA x 10000 Letteratura Letteratura Ventricolo unico 27 11 38 0,87 Tronco arterioso 98 14 112 2,56 1x 1,5% Trasposizione grossi vasi 154 8 162 3,71 1-2 x 4,0% Ipoplasia ventricolo sx 53 75 128 2,93 1-2 x 9,0% Tetralogia di Fallot 172 25 197 4,51 2-3 x 5,0-10,0% Anni 2004-2010 Ma lo studio del cuore fetale, oltre a patologie certe, isolate o sindromiche, … segni incerti o“presunti”… “Golfballs” o meglio Echogenic Intracardic Focus (EIF) o Intracardiac Echogenic Foci (ICEF) Left & Solitary : Right & Solitary: Bilateral: 94% 3% 3% Echogenic intracardiac focus Dr Abhilash Sandhyala and Dr Yuranga Weerakkody et al. An echogenic intracardiac focus (EIF) is a relatively common sonographic observation that may be present on an antenatal ultrasound scan. Epidemiology They are thought to be present in ~ 4 - 5 % of karyotypically normal fetuses. They may be commoner in the Asian population 5. Pathology They are considered to represent mineralisation within papillary muscle. Location The majority of echogenic intracardiac foci are unilateral. Out of all the cardiac chambers, the left ventricle is the most frequent in terms of location. Associations trisomy 21 : may be present in up to 12% of fetuses with trisomy 21 Radiographic features Antenatal ultrasound They are typically seen as a small bright echoic focus within the fetal heart on a four chamber view (often as bright as bone). Natural course They usually disappear during the 3rd trimester . 2 Ipotesi diagnostiche CHD apparentemente isolata CHD non isolata SOSTEGNO ALLA COPPIA Consulenza per la definizione dei limiti della D.P. ed orientamento terapeutico neonatale IVG Eziologia nota Eziologia non nota Consulenza per Consulenza : la definizione prognosi fetale Ipotesi basate sull’ esperienza, giudizio prognostico Gravidanza a termine IVG Igroma cistico a 16 W Sindrome di Down Pierpont et al 2007 AHA Scientific Statement Caso 1 Tetralogia Fallot Caso 2 Microdelezione 22q11 Caso 1 familiare Caso 2 sporadico primigravida di 33 anni, inviata alla 21 settimana di gestazione per sospetta Cardiopatia fetale a 12 w. NT: 1.7 mm (50th cent); a 20 w prevalenza del ventricolo destro, biometria regolare. Non evidenza di altre anomalie a 21 w prevalenza del ventricolo destro e riduzione del diametro aortico Cordocentesi: Cariotipo normale FISH della regione 22q11 con sonda controllo 22q13 Atteso 22q11 DGS/VCF 22q13 ARSA control gene 6,5 Mb deletion sindrome da delezione 22q13 : Anomalie minori del volto Ipotonia RPM grave Linguaggio assente o molto limitato Tratti autistici epilessia Meitz S. et al, Prenat Diagn 2008; 28: 978– 980 La sindrome da microdelezione 22q13.3 (Phelan-McDermid È dovuta a delezione terminale o interstiziale del chr 22, o a traslocazione sbilanciata ereditata o de novo, o da altri rearrangiamenti. Aploinsufficenza di SHANK3 75 feti (cariotipo normale, anomalia US:increased NT, distended jugular lymphatic sacs (JLS), hydrothorax, renal anomalies, polyhydramnios, cystic hygroma, cardiac anomalies, hydrops fetalis and ascites) analisi di PTPN11, KRAS o RAF1 17,3 % diagnosi di sindrome di Noonan 3 Gravidanza a termine IVG SOSTEGNO ALLA COPPIA Radiografia total body Interazione con neonatologia/pediatria Follow-up con aggiornamento !! Fotografie standard Autopsia macroscopica e microscopica Prelievo di tessuti, se necessario, per colture o deposito Rivalutazione ipotesi ed ulteriori test. Consulenza genetica Osservazione 2 anni c.a SGA, DIV subaortico FOP RPM Ginocchia valghe Piedi piatti Lieve ritardo età ossea No ritardo di crescita diagnosi eco DIV subaortico Amnio 46,XX Microdel. 22q11.2 I limiti della diagnosi prenatale di una sindrome • Condizioni singolarmente rare • Insorgenza inaspettata, nella popolazione a basso rischio • Manifestazioni fenotipiche molto variabili (conoscenza derivata dalla clinica post-natale • Scarsa conoscenza del fenotipo prenatale (epoca di comparsa dei segni, quali e con quale evoluzione sono di aiuto alla d.d.?) Rischio riproduttivo 3 - 5% Se aumentata rischio da + 0 (NT < 3,4) a … Rischio da valutare in relazione all’anomalia. Fino al 100% per anomalie di numero e di struttura de novo. Se anomalia isolata: rischio residuo 5%. Se anomalie multiple: rischio di condizione sindromica. ???? Fesslova V. J. Pregnancy 2011, BIOLOGO GENETISTA OSTETRICA NEONATOLOGO MEDICO GENETISTA IL TEAM MEDICO LEGALE GINECOLOGO MA E’ VERO ?? PSICOLOGO CHIRURGO PEDIATRA NEUROPATOLOGO RADIOLOGO il Team è ancora inesistente? Prenat Diagn. 2012 Feb;32(2):168-72. Fetal heart disease and interruption of pregnancy: factors influencing the parental decision-making process. Chenni et al. All pregnancies with CHD diagnosed (2004 and 2008), were retrospectively studied. The association between maternal and fetal variables (maternal age, parity, ethnicity, gestational age at diagnosis, nuchal translucency, fetal gender, chromosomal and extra cardiac abnormalities, and severity of the cardiopathy) and parental decision was tested. 188 casi ( 125 gravidanze + 63 IVG) Parental decision-making process: •severity of cardiac malformation, •ethnic origin of the parents, •gestational age at diagnosis •chromosomal abnormalities. Le componenti fondamentali nel Counselling 1) Preparazione del professionista che conduce la prima comunicazione (competenze sulla base biologica, sugli aspetti clinici, di comunicazione) 2) Preparazione della donna/coppia prima della procedura di Diagnosi Prenatale 3) Promozione del lavoro del team per garantire una vera assistenza alla scelta riguardo la prosecuzione o l’interruzione della gravidanza Nel Counselling lo standard accettato è che l’approccio successivo alla diagnosi di una CHD sia non direttivo. La donna/coppia è autonoma nel decidere se proseguire o interrompere la gravidanza il medico non deve influenzarne la decisione in alcuna maniera. Curr Opin Pediatr 2013, 25:561–566