La comunicazione nelle patologie respiratorie croniche Ilaria Baiardini Allergy & Respiratory Diseases Department of Internal Medicine University of Genoa Genova, 29 Marzo 2008 Come è cambiata l’immagine del farmacista Ruolo centrale del farmacista nella promozione della salute e del benessere Il più accessibile tra i professionisti della salute Dotato di competenze specifiche Quello con il quale è più facile comunicare Aspettative del paziente nei confronti del farmacista Possesso di conoscenze teoriche aggiornate Possesso di abilità tecniche Possesso di capacità comunicative e relazionali Ruolo cruciale della comunicazione nel rapporto farmacista-paziente FARMACISTA Ruolo di interfaccia e filtro Opportunità di offrire un punto d’ascolto PAZIENTE Aspettative Conoscenze Richiesta diretta al farmacista Migliorare il benessere Ottimizzare l’aderenza al trattamento MIGLIORARE IL BENESSERE DEL PAZIENTE Barriere ad un approccio centrato sul paziente: gap nella percezione dei bisogni Bisogni insoddisfatti nei pazienti (n=121) con asma e BPCO Bisogni insoddisfatti del paziente % Aree Maggiore informazione asma e BPCO (scritte) risultati degli esami diagnostici cause prognosi uso a lungo termine dei farmaci Trattamento Visite più frequenti Maggior organizzazione Maggior continuità assistenziale Minor tempo d’attesa Adattata da Koning et al, J Asthma, 1995 MMG (n=121) Specialista(n=72) Totale (n=193) 50 47 43 31 25 31 57 50 45 39 41 32 52 48 44 34 31 31 30 44 28 42 29 43 25 21 24 MIGLIORARE L’ADERENZA AL TRATTAMENTO L’asma e’ una patologia scarsamente controllata. Molti pazienti riportano sintomi frequenti, anche gravi,sonno disturbato e limitazioni alle attivita’ quotidiane 7 Le attività della vità quotidiana sono tangibilmente limitate dall’asma Pazienti con limitazioni (%) 60 50 40 30 20 10 0 Rabe et al. Eur Respir J, 2000 AIRETM Asthma Insights and Reality in Europe (GB, F, D, NL, S, E, I) Il controllo dell’asma obiettivo raggiunto? STUDIO AIRE ITALIA Terapia inadeguata L’uso inadeguato di farmaci viene spiegato dal paziente con un ventaglio di giustificazioni: •sottovalutazione dell’importanza del trattamento (84 %) •preoccupazione di eventi indesiderati (79%), •scarsa percezione dei sintomi (76%), •timore di perdita dell’efficacia con l’uso prolungato (75%), •mancata percezione immediata del beneficio (70%) Di Blasi P et al., 2002 Aderenza al trattamento Non-aderenza: le dimensioni del problema Pazienti che necessitano di una trattamento per un problema acuto 20% Pazienti con una patologia cronica sintomatica 50% Pazienti con una patologia cronica asintomatica 70% La non-aderenza può essere Non-intenzionale: causata da scarse abilità o risorse nel gestire il regime terapeutico Intenzionale: risultato di una decisione razionale basata su convinzioni personali rispetto alla malattia e al trattamento Non-aderenza non-intenzionale Le cause legate alla malattia Malattia asintomatica Malattia cronica Malattia che provoca disturbi fisici o psicologici che possono compromettere l’aderenza Non-aderenza non-intenzionale Le cause legate al trattamento Numero di dosi giornaliere Difficoltà di assunzione Effetti collaterali Regimi terapeutici complessi Caratteristiche esteriori del farmaco Discontinuità assistenziale Difficile accesso alla struttura sanitaria Non-aderenza non-intenzionale Le cause legate al paziente Compromissione cognitiva Problemi psicologici/disturbi psichiatrici Assenza di supporto familiare e/o sociale Compromisssione della funzionalità fisica Problemi economici Negazione Non-aderenza non-intenzionale Le cause legate alla relazione medico- paziente Comunicazione poco efficace Relazione poco significativa Errori comportamentali Mancanza di feedback Insoddisfazione Non-aderenza intenzionale Decisione razionale basata sulle convinzioni del paziente circa la malattia e il trattamento I pazienti effettuano un’implicita analisi costibenefici e decidono razionalmente di non assumere il farmaco L’AGENDA DEL PAZIENTE Ciò che il malato porta con sé nel momento in cui richiede un intervento per la sua salute: • • • • Emozioni Idee Aspettative e desideri Contesto IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE La comunicazione ha tre grandi funzioni all’interno del rapporto farmacista-paziente: • Raccolta di informazioni • Restituzione di informazioni • Costruzione e mantenimento della relazione CAPACITA’ E TECNICHE DI COMUNICAZIONE Raccolta di informazioni: Questioning skills • Domande chiuse • Domande chiuse multiple • Domande chiuse concatenate • Domande aperte dirette • Domande aperte indirette • Domande stimolo • Tecniche di eco Active listening skills • Silenzio • Tecniche di continuazione Raccogliere informazioni Suggerimenti pratici : • • • • • • Rimandare di un paio di minuti il consiglio Ascoltare con interesse il paziente Mettere a proprio agio il paziente Lasciar parlare il paziente per primo Fare domande aperte Usare espressioni come “Mi stavo chiedendo se…” “Io trovo che a volte…” , “ Alcune persone…” • Riformulare le affermazioni del paziente • Spiegare perché si fa una domanda • Usare il silenzio senza disagio Tate, 1997 Raccogliere informazioni Attenzione a situazioni che rendono difficile l’ascolto: • Quando si ha fretta • Quando si viene interrotti • Quando si parte col piede sbagliato • Quando il paziente è accompagnato da qualcuno • Quando si tratta di un “paziente difficile” • Quando i pazienti si aspettano di vedere un altro farmacista • A fine giornata • Quando la relazione è difficile • Quando ci sono ostacoli oggettivi alla comunicazione • Quando non si riesce ad individuare il motivo della richiesta Tate, 1997 IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE La comunicazione ha tre grandi funzioni all’interno del rapporto farmacista-paziente: • Raccolta di informazioni • Restituzione di informazioni • Costruzione e mantenimento della relazione CAPACITA’ E TECNICHE DI COMUNICAZIONE Restituzione di informazioni: Checking skills • Parafrasi • Brevi ricapitolazioni Reflection skills • Espressioni empatiche • Interventi di legittimazione • Interventi di supporto Capacità di orientamento • Focusing • Sintesi Checking back skills • feedback Dare informazioni e indicazioni Suggerimenti pratici: • Usare un linguaggio semplice e frasi brevi • Dare al paziente lo schema delle informazioni che verranno • • • • • • fornite Ripetere le informazioni importanti Essere concreti e dettagliati Usare materiale di supporto Incoraggiare il feedback Non fornire troppe informazioni Usare espressioni simili a quelle del paziente Tate, 1997 Educazione del paziente: il ruolo del farmacista •Informazioni sulla malattia •Come utilizzare i farmaci •Quando utilizzare i farmaci •Prevenzione ambientale •Identificare gli obiettivi del paziente •L’automonitoraggio della malattia •Come gestire le riacutizzazioni Patient education and self-management. Thorax 2003; 58 (Suppl I): i1-i92 L’EDUCAZIONE DEL PAZIENTE Barrier to education • • • • • Told, but not heard Heard, but not understood Understood, but not accepted Accepted, but not put into practice Put into practice, but for how long Konrad Lorenz A tutti i pazienti Ask Advise Assess Assist Arrange 5A Chiedi se fuma Invita a smettere Valuta la motivazione Assisti il tentativo di smettere Organizza il follow-up Il consiglio minimo del personale sanitario Treating Tobacco Use and Dependence (2000) Osservatorio fumo, alcol, droga (2002) 1) Fumatori intenzionati a smettere 2) Fumatori non intenzionati a smettere 3) Pz. che hanno smesso recentemente Efficacia dell’intervento minimo 1 paziente su 40 smette di fumare Cochrane Library, 2004 DURATA DEL CONTATTO E STIMA DELL'AUMENTO DELLA PROBABILITÀ DI SMETTERE NESSUN CONTATTO 1 COUNSELLING MINIMO (< 3 MINUTI) 1.3 COUNSELLING MEDIO (3-10 MINUTI) 1.6 COUNSELLING LUNGO (> 10 MINUTI) 2.3 Fornire materiale di supporto: perché? E’ più facile comprendere E’ più facile memorizzare E’ più facile evitare fraintendimenti Aiuta il paziente a modificare la sua rappresentazione mentale della malattia A livello relazionale contribuisce anche ad aumentare il livello di condivisione, costituendo un vantaggio per il rapporto medico-paziente IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE La comunicazione ha tre grandi funzioni all’interno del rapporto farmacista-paziente: • Raccolta di informazioni • Restituzione di informazioni • Costruzione e mantenimento della relazione Costruire una relazione con il paziente Perché? aiuta l’aderenza diminuisce lo stress emotivo Che cosa può fare il farmacista per migliorare la qualità della sua relazione con il paziente? Costruire una relazione terapeutica con il paziente Come? sorridere guardare negli occhi dire qualcosa di non correlato alla malattia Atteggiamento mentale Ascoltare, prima di dire o fare Non convincerci troppo presto di aver capito tutto Non dare nulla per scontato Non contrapporsi Non dare giudizi di valore Essere disposti a credere che quello che il pz. ci dice abbia un senso Quali sono le situazioni potenzialmente più difficili? Pazienti che non accettano, non si fidano Pazienti che reagiscono in modo emotivo Famigliari aggressivi, polemici Pazienti che non capiscono Familiari ansiosi Che cosa si può fare a livello relazionale? Minacce Colpevolizzazione Demoralizzazione Evitamento Incapacità e incontrollabilità Diminuzione dell’autostima Aumento dell’ansia Che cosa non fare a livello relazionale Essere freddi, distaccati Essere o sembrare molto impegnati Setting caotico Usare un gergo medico Domande chiuse Interrompere il paziente Che cosa non fare a livello relazionale Ignorare le domande del paziente Non permettere al pz di raccontare il suo problema Non considerare aspettative e preoccupazioni Attenzione alla malattia e non al paziente Feedback Atteggiamento ostile, sospettoso Che cosa non fare a livello relazionale Atteggiamento a bassa empatia e ad alto potere Fornire poco supporto Grazie