GLOSSARIO La quasi totalità delle voci di seguito riportate è dovuta all’ Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Direzione Formazione Professionale e Lavoro della Regione Piemonte; ulteriori informazioni sono reperibili sul sito Internet all’indirizzo http://www.regione.piemonte.it/lavoro/index.htm. Altre persone in cerca di lavoro: coloro che, pur dichiarandosi in cerca di lavoro, affermano di riconoscersi primariamente in una condizione non professionale (casalinga, ritirato dal lavoro, studente, inabile al lavoro, in servizio di leva,...). Disoccupati: coloro che sono alla ricerca di una nuova occupazione, avendo perduto una precedente occupazione alle dipendenze. Disoccupazione: la disoccupazione non è più misurata in modo univoco, ma secondo due differenti parametri. L'ISTAT infatti si allinea alla definizione di persona in cerca di occupazione adottata a livello internazionale, e che per questo viene designata come Eurostat, strettamente connessa all'attività di ricerca svolta dal soggetto nell'ultimo mese, ma nel contempo mantiene una relativa continuità con la serie precedente, introducendo una definizione "allargata" di disoccupazione, basata sulla nozione di "Forze di lavoro potenziali". Disoccupazione allargata: L'insieme costituito dalle persone in cerca di occupazione Eurostat + le forze di lavoro potenziali. Extracomunitari: i dati sono riferiti al 30 giugno dell'anno indicato. Per quanto riguarda i dati relativi agli gli iscritti alle liste di disoccupazione vale quanto riportato nella voce relativa. Forze di lavoro "allargate": le forze di lavoro Eurostat + le forze di lavoro potenziali. Forze di lavoro Eurostat: occupati + persone in cerca di occupazione Eurostat. Forze di lavoro potenziali: le persone in età di 15 anni e oltre che: - si dichiarano in cerca di lavoro; - si dichiarano immediatamente disponibili per lavorare (dove per immediatamente si intende entro due settimane); - affermano di non aver svolto alcuna attività di ricerca negli ultimi 30 giorni, ma di aver effettuato un'azione di ricerca da 2 a 6 mesi prima, o anche oltre tale limite temporale, fino a 24 mesi, se l'azione citata si riferisce alle procedure del Collocamento o riguarda la partecipazione a un concorso pubblico. Questi soggetti rientrano, secondo i criteri "Eurostat", fra le "non forze di lavoro": l'ISTAT ne riconosce la potenziale appartenenza all'offerta di lavoro, considerandoli come categoria a sé stante. Iscritti: i dati riferiti agli iscritti alle liste di disoccupazione risultano scarsamente attendibili. Per quanto riguarda i livelli effettivi di disoccupazione perché, com'è noto, fra gli iscritti sono numerosi i soggetti che di fatto non sono attivamente alla ricerca di lavoro. Nel 2000, inoltre, in attesa che entri in vigore una nuova normativa sulla gestione degli utenti che si rivolgono ai Centri per l'Impiego, nella maggior parte delle province non si è proceduto alla revisione delle iscrizioni (cioè alla verifica dell'effettivo stato di disoccupazione), che aveva di solito luogo nei mesi di novembre e dicembre. Solo nelle province del Verbano-Cusio-Ossola e si Vercelli queste operazioni hanno avuto luogo. La revisione comporta un drastico ridimensionamento delle presenze, perché gli utenti che non si presentano alla chiamata vengono cancellati d'ufficio. Di fatto, il numero di iscritti tende di norma ad aumentare, mese dopo mese, per poi scendere bruscamente verso fine anno. Nel 2000 questa dinamica si è verificata solo nelle province citate (VCO e Vercelli); nelle altre province la crescita degli iscritti è stata in sostanza lineare, da gennaio a dicembre. Tutto ciò vale evidentemente anche per le iscrizioni di cittadini extracomunitari. Non forze di lavoro: le persone che hanno dichiarato di non aver svolto alcuna attività lavorativa né di aver cercato lavoro nella settimana di riferimento e di essere in una delle condizioni qui di seguito definite: - casalinga, chi si dedica prevalentemente alla cura della propria casa; - studente, chi si dedica prevalentemente allo studio; - ritirato dal lavoro, chi ha cessato un'attività per raggiunti limiti di età, invalidità od altra causa; - inabile, chi è fisicamente impossibilitato a svolgere attività lavorativa; - in servizio di leva, chi assolve gli obblighi di leva; - altra persona non appartenente alle forze di lavoro. Questo aggregato si suddivide in non forze di lavoro disposte o non disposte a lavorare, in base alla risposta del soggetto alla domanda del questionario ISTAT: "Sarebbe immediatamente disponibile a lavorare, qualora le venisse offerto un lavoro ?" Occupati: tutte le persone in età di 15 anni e oltre che: - hanno dichiarato di possedere un'occupazione, anche se nella settimana di riferimento non hanno svolto attività lavorativa per qualsiasi motivo ("occupati dichiarati") - hanno indicato una condizione diversa da quella di occupato, ma hanno dichiarato, ad una successiva domanda del questionario, di aver effettuato almeno un'ora di lavoro nella settimana di riferimento ("altre persone con attività lavorativa"). Sono considerati occupati: - i lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni; - le persone che svolgono un'attività lavorativa in qualità di apprendisti, nonché le persone assunte con contratto di formazione-lavoro; - le persone che godono di borse di studio o che svolgono stage retribuiti, ivi compresi coloro che frequentano corsi post-laurea di dottorato di ricerca o di specializzazione. Persone in cerca di occupazione (definizione "Eurostat"): le persone in età di 15 anni e oltre che: - si dichiarano in cerca di lavoro; - si dichiarano immediatamente disponibili per lavorare (dove per immediatamente si intende entro due settimane); - affermano di aver svolto almeno un'azione di ricerca nei 30 giorni precedenti l'intervista. Questo aggregato si suddivide a sua volta in disoccupati, persone in cerca di prima occupazione e altre persone in cerca di lavoro. Persone in cerca di prima occupazione: le persone che: - hanno concluso, sospeso, o abbandonato un ciclo di studi; - non hanno mai esercitato un'attività lavorativa, o hanno cessato un'attività in proprio; - hanno smesso "volontariamente" di lavorare da almeno un anno. Popolazione: popolazione residente in un nucleo familiare, al netto dei membri permanenti delle convivenze (ospizi, brefotrofi, istituti religiosi, istituti di cura pubblici e privati, istituti di prevenzione e di pena, caserme, alberghi, ecc.) Tasso di attività: misura in termini proporzionali la partecipazione al lavoro della popolazione nel suo insieme, o di qualche sua componente (il sesso e la classe di età sono le variabili maggiormente prese in considerazione). Il tasso di attività è dato dal rapporto percentuale fra forze di lavoro e popolazione in età di lavoro (15-64 anni), ovvero fra forze di lavoro e popolazione a partire dai 15 anni di età. Tasso di attività Eurostat: il rapporto % tra forze di lavoro Eurostat e popolazione in età di 15 anni e oltre. Tasso di disoccupazione: misura il livello della disoccupazione e consente di operare confronti in proposito fra differenti aree territoriali o fra diversi "segmenti" di popolazione. E' dato dal rapporto percentuale fra persone in cerca di occupazione e forze di lavoro (occupati + persone in cerca di occupazione). A seconda degli aggregati considerati si possono calcolare due differenti tassi di disoccupazione: - un tasso di disoccupazione "Eurostat", dato dal rapporto fra persone in cerca di occupazione e forze di lavoro definite secondo i parametri "Eurostat"; - un tasso di disoccupazione "allargato", dato dal rapporto fra persone in cerca di occupazione e forze di lavoro definite secondo i parametri "allargati" (calcolate cioè sommando alle forze di lavoro propriamente dette le cosiddette "forze di lavoro potenziali"). Si rimanda, per una precisazione di questa terminologia, alla nota con le definizioni nelle tabelle sulla disoccupazione Tasso di disoccupazione Eurostat: il rapporto % tra persone in cerca di occupazione Eurostat e forze di lavoro Eurostat. Tasso di disoccupazione allargato: il rapporto % tra la disoccupazione allargata e le forze di lavoro "allargate". Tasso di occupazione: misura il livello dell'occupazione e consente di operare confronti in proposito fra differenti aree territoriali o fra diversi "segmenti" di popolazione. E' dato dal rapporto percentuale fra occupati e popolazione. Il dato sulla popolazione può riguardare solo i soggetti tra 15 e 64 anni, ovvero i soggetti con 15 anni di età e oltre, o anche la popolazione residente in complesso, a seconda dei casi.