Deliberazione n. 23/2003/G REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti in Sezione centrale del controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato nell’Adunanza del Collegio I del 7 maggio 2003 *** Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214; vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, e, in particolare, l’art. 3, comma 4, in base al quale la Corte dei conti svolge il controllo sulle gestioni delle amministrazioni pubbliche, verificandone la legittimità e la regolarità, il funzionamento degli organi interni, nonché la rispondenza dei risultati dell’attività amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge, valutando comparativamente costi, modi e tempi dell’azione amministrativa; vista la deliberazione della Sezione del controllo n. 15/2000/G, con la quale è stato approvato il programma del controllo successivo sulla gestione per l’anno 2000; vista la relazione, in data 17 marzo 2003, concernente “Indagine sulla verifica delle procedure di formazione e aggiornamento dei conti correnti di tesoreria iscritti nel Conto Riassuntivo del Tesoro ”; vista l’ordinanza in data 27 marzo 2003 con la quale il Presidente della Sezione ha deferito la pronunzia sulla predetta relazione al I Collegio 2 della Sezione stessa, convocandola per il giorno 7 maggio 2003; vista la nota n. 245/03/G in data 28 marzo 2003, con la quale il Dirigente del Servizio di segreteria ha provveduto ad inviare copia della relazione di deferimento e dell’ordinanza di convocazione del cui avvenuto recapito risulta ricevuta depositata in atti: − al Ministero dell’economia e delle finanze - Gabinetto; - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato; - Ispettorato generale per la finanza della pubblica amministrazione; considerato che per l’Amministrazione convocata sono presenti in aula: − per il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato: Dott. Edoardo Grisolia, Dirigente generale; Dott.ssa Carla Pavone, Dirigente; udito il relatore Cons. Angelo BUSCEMA; sentiti i rappresentanti dell’Amministrazione, e precisamente: - Il Dott. Edoardo Grisolia, facendo riferimento a quanto rilevato nel corso dell’indagine, circa le discrasie temporali tra la contabilizzazione dei movimenti sui conti correnti di tesoreria e la corrispondente registrazione delle medesime operazioni da parte degli enti titolari dei conti, rappresenta di poter ritenere che tali inconvenienti potranno essere superati con la progressiva estensione, cui si sta attualmente lavorando, della tesoreria telematica. Nel secondo semestre del 2003 sarà infatti operativa la dematerializzazione sia delle quietanze, relative ai versamenti sui conti correnti di tesoreria, che degli ordini di prelevamento fondi emessi dalla Ragioneria Generale sui c/c su richiesta dei titolari. Tali documenti, attualmente cartacei, verranno sostituiti da flussi informatici, contenenti tutti gli elementi infor- 3 mativi per individuare l’operazione cui si riferiscono; elementi che verranno riportati nella rendicontazione telematica giornaliera e mensile. Anche da parte degli enti titolari dei conti correnti si registra un notevole sviluppo della gestione informatica delle proprie operazioni, il che consentirà, oltre che di accedere tempestivamente alle informazioni sui movimenti dei conti correnti tramite il canale RUPA, di eliminare progressivamente i ritardi di contabilizzazione rilevati nel corso dell’indagine; DELIBERA di approvare, ai sensi dell’art. 3, comma 4, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, con le modifiche apportate dal Collegio in Camera di consiglio, la relazione concernente “Indagine concernente la verifica delle procedure di formazione e aggiornamento dei conti correnti di tesoreria iscritti nel Conto Riassuntivo del Tesoro”; ORDINA l’invio della relazione medesima, a cura della Segreteria della Sezione, alla Camera dei Deputati, al Senato della Repubblica, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Segretariato generale – nonché, anche per l’effetto di cui all’art. 3, comma 6 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, al Ministro dell’economia e delle finanze ed alle Amministrazioni convocate. IL PRESIDENTE (Dott. Tullio LAZZARO) IL RELATORE (Cons. Angelo BUSCEMA) Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato Indagine concernente la verifica delle procedure di formazione ed aggiornamento dei conti correnti di tesoreria iscritti nel conto riassuntivo del Tesoro Indagine programmata con delibera n. 15 in data 10 Febbraio 2000 Relatore: Cons. Angelo BUSCEMA SOMMARIO 1. OGGETTO E SCOPO DELL’INDAGINE 1 2. ISTRUTTORIA 3 3. QUADRO NORMATIVO 4 4. 5. ESAME DEGLI ATTI 6 CONTI CORRENTI OGGETTO DI INDAGINE 5.1. FERROVIE DELLO STATO 8 8 Accertamento presso l’ente Ferrovie dello Stato Spa effettuato il 1 ottobre 2002. 5.1.1. Conto n. 20302 – “Conto ordinario” 5.1.2. La gestione del conto pensioni 8 8 13 5.2. INPDAP 16 Accertamento presso la sede INPDAP effettuato il 25 ottobre 2002. AREA PRESTAZIONI CREDITIZIE E SOCIALI 5.2.1. Conto 21039 (INPDAP Gestione autonoma prestazioni creditizie) 5.2.2. Il conto 20005 (INPDAP – gestione autonoma A opera di previdenza) AREA PRESTAZIONI PREVIDENZIALI 5.2.3. Il conto 29821 (INPDAP GEST. AUTONOMA D – CPDEL) 16 16 16 21 24 24 5.3. CASSA DEPOSITI E PRESTITI 29 Accertamenti presso la sede della Cassa DD.PP. effettuati il 21 e il 27 novembre 2002. 5.3.1. CONTO n. 1500 – Contabilità speciale di tesoreria centrale – Cassa depositi e prestiti in numerario 5.3.2. CONTO n. 29811 – Gestione principale – fruttifero 5.3.3. CONTO n. 29850 – Rimborsi alla Banca d’Italia 5.3.4. CONTO n. 29810 – Fondo di garanzia del risparmio postale fruttifero I conti gestiti dalla Sezione autonoma per l’Edilizia residenziale pubblica 5.3.5. CONTO n. 20103 – Edilizia residenziale contributi dello Stato 5.3.6. CONTO n. 20104 – Edilizia residenziale legge n. 457 del 1978 5.3.7. CONTO n. 20110 – Acquisto titoli 29 29 32 38 41 44 49 52 55 5.4. AGENZIA PER LE EROGAZIONI IN AGRICOLTURA (EX AIMA) 58 Accertamenti presso le sedi dell’AGEA effettuati il 12 e 17 dicembre 5.4.1. CONTO n. 20080 – Gestione finanziaria fondi UE 5.4.2. CONTO n. 20081 – AIMA – Funzionamento 58 59 63 6. 66 RISULTATI DEL CONTROLLO ESEGUITO E CONCLUSIONI 1. Oggetto e scopo dell’indagine Lo svolgimento dell’indagine concernente la “verifica delle procedure di formazione ed aggiornamento dei conti correnti di Tesoreria iscritti nel conto riassuntivo del Tesoro” è stato 1 approvato dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione con delibera n. 15 del 10 febbraio 2000 con riferimento all’esercizio 1999 ed ampliato all’esercizio 2000 su specifica indicazione del magistrato incaricato dello svolgimento dell’indagine. L’indagine è stata diretta ad accertare - oltre gli effetti dell’applicazione delle diverse disposizioni normative e regolamentari, talora disomogenee, nell’ambito della gestione di tesoreria - la corrispondenza tra le singole ordinazioni di spesa e gli effettivi pagamenti, il buon fine delle operazioni di contabilizzazione, nonché la scritturazione nei conti correnti di tesoreria e infine l’aggiornamento del conto riassuntivo del tesoro. Il periodo temporale di svolgimento dell’indagine ha colto i mutamenti organizzativi di competenza nella gestione della tesoreria centrale, a seguito del passaggio di funzioni alla Banca d’Italia, ed i primi segnali della fase applicativa della riforma di tesoreria prevista dalla legge n. 94 del 1997, con particolare riferimento alla riorganizzazione dei conti di tesoreria che siano raccordabili con la gestione di bilancio. Il conto riassuntivo del Tesoro, documento il cui contenuto è statuito dall’art. 609 del R.G.C.S., e pubblicato mensilmente sulla Gazzetta Ufficiale, si articola sostanzialmente in tre parti: • 1. movimento generale di cassa, che evidenzia gli incassi e i pagamenti eseguiti distintamente per gestione di bilancio (entrate finali, spese finali, rimborso di prestiti, accensioni di prestiti) e gestione di tesoreria (debiti di tesoreria, distinti secondo se ascrivibili al debito fluttuante, ai conti correnti, ad incassi da regolare ovvero ad altre gestioni, e crediti di tesoreria, distinti secondo che attengano ad operazioni di portafoglio, a pagamenti da regolare, a pagamenti da rimborsare sui conti correnti rispettivi, o, infine ad altri crediti); esso esprime così anche l’entità del fondo di cassa e la sua variazione rispetto al fondo iniziale dell’esercizio; • 2. la situazione del Tesoro, rappresentata dal risultato differenziale tra l’ammontare dei crediti di tesoreria, maggiorato del fondo di cassa e l’ammontare di debiti di tesoreria con le variazioni intervenute rispetto alla situazione iniziale di esercizio; • 3. tutti gli incassi e i pagamenti di bilancio verificatisi presso le tesorerie sino al mese considerato dal conto, distinti per titoli di bilancio, esponendo conseguentemente l’andamento dei saldi di bilancio. L’oggetto della suddetta indagine è stato circoscritto ai conti correnti di tesoreria iscritti tra i “debiti di tesoreria”, scelti a campione tra quelli intestati ad alcuni enti ed organismi titolari di conti correnti di tesoreria, per i quali sono emersi aspetti di significativa rilevanza nello svolgimento degli ordinari riscontri di regolarità. Sono stati selezionati alcuni conti correnti intestati alla Cassa Depositi e prestiti e all’INPDAP, e i conti dell’AGEA (ex AIMA) e delle Ferrovie dello Stato s.p.a. 2 2. ISTRUTTORIA Preliminarmente, ai fini di una migliore chiarificazione dell’ambito dell’indagine, si è svolto il 14 giugno 2000 un incontro presso il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – Ispettorato Generale per la finanza delle pubbliche amministrazioni – che ha consentito di definire tempi e modi di svolgimento dell’indagine stessa. In particolare, a seguito di tale incontro, è stato possibile definire gli obiettivi specifici dell’indagine e cioè di: - sottoporre a monitoraggio le operazioni di contabilizzazione e di scritturazione in entrata dei conti correnti di tesoreria degli enti individuati; - sottoporre a monitoraggio, secondo un metodo di campionamento per ciascun ente ed organismo, anche sulla base dell’entità e rilevanza dei conti correnti selezionati, per accertare la tempestività degli aggiornamenti delle scritture dei soggetti titolari dei conti ed il “buon fine” delle predette contabilizzazioni. Con nota istruttoria dell’11luglio 2000 rivolta all’Ispettorato Generale per la finanza delle pubbliche amministrazioni è stato chiesto, in particolare, di produrre un elenco completo ed analitico dei conti correnti di tesoreria. A tal fine l’I.GE.P.A. ha presentato nel mese di settembre 2000 un elenco completo ed analitico dei conti correnti di tesoreria intestati agli Enti prescelti, corredato dalla specifica normativa che ha autorizzato la gestione dei singoli conti. Con nota istruttoria del 10 dicembre 2001 rivolta al Servizio di controllo interno dell’ex Ministero del Tesoro, sono stati, inoltre, richiesti elementi riferiti agli anni in considerazione, relativi alle procedure di contabilizzazione dei conti correnti individuati, per l’elaborazione di indicatori di performance necessari alla verifica del raggiungimento degli obiettivi assegnati a ciascuna unità organizzativa, con analisi dei costi nello svolgimento delle procedure applicative. Tali elementi non sono stati forniti ed il Servizio di controllo interno dell’ex Ministero del Tesoro, sollecitato al riguardo, ha fatto conoscere di non aver preso mai in considerazione l’aspetto gestionale della problematica in esame. Il piano di lavoro ha previsto la suddivisione delle quattordici contabilità per i quattro enti ed organismi sottoposti all’indagine, con la predisposizione di analitiche schede di rilevazione. E’ stata, anzitutto, accertata la corrispondenza tra i dati relativi alle ordinazioni di pagamento e quelli dei pagamenti effettivi riportati nei singoli conti correnti. Al fine di verificare tempi e modi di scritturazione contabile delle operazioni, nonché il buon fine quietanzato delle movimentazioni, costituito dalla quietanza per l’acquisizione delle somme, rilasciata dall’ente destinatario, sono stati svolti, con la collaborazione dei magistrati incaricati del controllo nell’ambito della Sezione controllo enti, accertamenti diretti presso gli enti oggetto dell’indagine e sono stati acquisiti, ove esistenti, i dati relativi alle operazioni di contabilizzazione delle scritture contabili. 3 Gli accertamenti diretti presso gli Enti hanno evidenziato alcuni aspetti critici nelle procedure di contabilizzazione, aspetti che sono stati oggetto di contraddittorio con l’Ispettorato Generale per la finanza delle pubbliche amministrazioni nell’incontro svoltosi il 17 gennaio 2003 presso l’Amministrazione. 3. QUADRO NORMATIVO La disciplina di riferimento per la gestione del predetto Conto riassuntivo è quella prevista dagli artt. 576 e seguenti del R.D. 23 maggio 1924 n. 827 – Regolamento per la contabilità generale dello Stato – inquadrati nel titolo X, Capo 1, intitolato ai “Conti correnti e contabilità speciali”, come modificati dall’art. 18 del D.P.R. 20 aprile 1994 n. 367, che ha introdotto una semplificazione delle procedure di spesa e contabili, con particolare riferimento alla rendicontazione in via informatica Secondo la predetta disciplina “Le Sezioni di tesoreria pagano per conto degli enti autorizzati i titoli di spesa che vengono loro spediti dalle amministrazioni anzidette. Le amministrazioni versano anticipatamente le somme occorrenti nella tesoreria e successivamente la Tesoreria accredita le somme nei rispettivi conti correnti. Nell’eseguire i pagamenti suddetti le sezioni di tesoreria osservano le norme generali del succitato regolamento, nonchè disposizioni speciali delle singole amministrazioni”. Le sezioni di tesoreria rendono altresì conto, anche mediante l’utilizzo di strumenti e procedure informatiche, delle operazioni di entrata e di uscita, per tutte le contabilità loro affidate, tra gli altri, alla Direzione generale del Tesoro, che trasmette alla Corte dei conti un esemplare del conto mensile della tesoreria centrale. In base all’art. 607 del richiamato regolamento di contabilità generale dello Stato, la Corte dei conti accerta la regolarità dei titoli pagati e l’esattezza del conto riassuntivo informatico mensile ed annuale, inviati dall’istituto incaricato del servizio di tesoreria e tale accertamento è propedeutico alla dichiarazione di regolarità delle Sezioni Riunite della Corte sul rendiconto generale dello Stato. La gestione dei conti correnti costituisce sul piano della rilevanza quantitativa la forma di maggiore finanziamento dello Stato. Per una migliore rappresentazione dell’entità del finanziamento costituito dai conti correnti si indicano, relativamente ai soli conti correnti oggetto dell’indagine, l’ammontare delle movimentazioni alla chiusura di ciascun esercizio: 1999 TOTALE ENTRATE 216.238.624.570.635 TOTALE USCITE 222.176.592.697.036 236.634.258.025.130 4 SALDO FINALE 2000 TOTALE ENTRATE TOTALE USCITE 174.720.732.857.472 SALDO FINALE 179.711.611.130.580 231.643.379.858.022 In base alle norme dettate dalla legge n. 720 del 29 ottobre 1984, il sistema di Tesoreria unica prevede che i tesorieri ed i cassieri degli Enti pubblici mantengono le loro funzioni di espletamento del servizio di cassa, con l’esecuzione delle operazioni di incasso e di pagamento a valere su apposite contabilità, fruttifere ed infruttifere, presso le Sezioni di Tesoreria provinciale dello Stato. La peculiarità del nuovo sistema è costituita dall’accentuazione della centralità del sistema di tesoreria provinciale, sempre affidato alla Banca d’Italia, fino al punto da accentrare in esso le contabilità speciali costituenti necessario ed inderogabile strumento di collegamento con le tesorerie di tutti gli enti pubblici, sia centrali che decentrati, assoggettati alla nuova disciplina, con conseguente affievolimento della posizione e della funzione della Tesoreria centrale. Il servizio di Tesoreria centrale, svolto fino alla fine del 1998 direttamente dallo Stato, è stato affidato alla Banca d’Italia, ai sensi dell’art. 6 del d. lgs. n. 430 del 1997, con convenzione aggiuntiva a quella prevista dall’art. 4 della legge 28 marzo 1991, per il servizio di tesoreria provinciale. Tale convenzione, stipulata in data 9 ottobre 1998, affida all’Istituto centrale anche il servizio di tesoreria centrale dello Stato a partire dal 1 gennaio 1999. Nello svolgimento di tale servizio la Banca d’Italia è tenuta ad informare le competenti strutture ministeriali circa l’andamento dei flussi di tesoreria, impiegando collegamenti informatici, così come già previsto per il servizio di tesoreria provinciale. E’ prevista, altresì, l’applicazione al servizio di tesoreria centrale, in quanto compatibili, delle disposizioni della legge n. 104/1991 e delle altre norme che regolano lo svolgimento del servizio di tesoreria provinciale. In applicazione dell’art. 40 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, che autorizza la Società Poste ad effettuare incassi e pagamenti per conto delle Amministrazioni pubbliche, e ad eseguire operazioni di versamento e prelevamento dei fondi presso la Tesoreria statale, è stata stipulata la Convenzione tra l’ex Ministero del Tesoro e le Poste Italiane S.p.A. in data 14 settembre 1999. Tale convenzione, in via di revisione, ha regolato le modalità di gestione del risparmio postale, la distinzione della gestione dei conti correnti postali e il sistema dei pagamenti e riscossioni per conto delle Amministrazioni pubbliche, nonché le movimentazioni dei fondi da e per gli uffici postali. Le modalità di funzionamento relative alle movimentazioni dei conti correnti aperti presso la tesoreria centrale, assimilate a quelle delle contabilità speciali, di cui agli artt. 1280 e seguenti delle I.G.S.T., comportano l’inapplicabilità delle disposizioni dettate dall’art. 607 del R.C.G.S., laddove prevedono il rilascio della dichiarazione di regolarità da parte della Corte dei 5 conti; peraltro, sulla regolarità della gestione che comporta la compilazione del Conto riassuntivo del tesoro nell’ambito del Conto Dare ed Avere del Tesoriere dello Stato si pronunciano le Sezioni Riunite della Corte in sede di esame dei debiti di tesoreria, che confluiscono nel conto generale del patrimonio facente parte del rendiconto generale dello Stato. Secondo la procedura applicata alla predetta gestione, la Tesoreria centrale trasmette all’Ispettorato Generale per la finanza delle pubbliche amministrazioni i supporti cartacei afferenti alla movimentazione dei conti correnti per il riscontro di competenza. Successivamente l’I.GE.P.A. inoltra la suddetta documentazione all’Ufficio della Corte dei conti per il riscontro delle contabilità di tesoreria. In questo quadro la legge 94 del 1997, con l’art. 5, comma 1 lett. F) ha disposto, con delega al Governo, la riorganizzazione dei conti di tesoreria, finalizzata al raccordo con la gestione dei capitoli di bilancio e delle unità previsionali di base, nonché una diversa prospettazione dei conti riassuntivi mensili del tesoro, che miri ad una maggiore chiarezza e trasparenza della descrizione dei flussi contabili, connessi con la gestione del bilancio e, infine, alla definizione di un nuovo e più completo conto di cassa del settore statale, rappresentato dal consolidamento dei dati di bilancio e di quelli di tesoreria, che convenga ad una relazione con l’indebitamento netto della pubblica amministrazione. Peraltro, la disciplina stenta a trovare concreta applicazione in quanto la riorganizzazione dei conti di tesoreria è ancora in fase di studio nell’ambito dell’Amministrazione finanziaria. 4. ESAME DEGLI ATTI L’I.GE.PA. ha fornito l’elenco dettagliato con la denominazione e il numero di tutti i conti correnti iscritti nel conto riassuntivo del tesoro. Sulla base del suddetto elenco e della documentazione pervenuta a questo Ufficio si è circoscritto l’esame dei rendiconti ad alcuni, scelti a campione, tra enti ed organismi titolari di conti correnti di tesoreria per i quali sono emersi aspetti di significativa rilevanza nello svolgimento degli ordinari riscontri di regolarità: CASSA DEPOSITI E PRESTITI - Edilizia residenziale contributi dello Stato n. 20103 CASSA DEPOSITI E PRESTITI – Edilizia Residenziale Legge 457/1978 n. 20104 CASSA DEPOSITI E PRESTITI – Acquisto titoli n. 20110 CASSA DEPOSITI E PRESTITI – Fondo di garanzia del risparmio postale fruttifero CASSA DEPOSITI E PRESTITI – Gestione principale – fruttifero CASSA DEPOSITI E PRESTITI – Rimborsi alla Banca d’Italia CASSA DEPOSITI E PRESTITI – Contabilità speciale di tesoreria centrale 6 n. 29810 n. 29811 n. 29850 n. 1500 AGEA (ex AIMA) - Gestione finanziario fondi E.U. n. 20080 AGEA (ex AIMA) - Legge 303/1966 n. 20081 FERROVIE DELLO STATO - Conto ordinario n. 20302 FERROVIE DELLO STATO - Pensioni n. 20299 INPDAP - Gestione Autonoma A Opera di Previdenza n. 20005 INPDAP - Gestione Autonoma Prestazione Creditizia n. 21039 INPDAP - Gestione Autonoma D C.P.D.E.L. n. 29821 La documentazione agli atti dell’Ufficio, relativa ai suindicati conti correnti per le annualità prese in esame, esercizi 1999 e 2000, inviata mensilmente dall’ex Direzione Centrale del Tesoro, è corredata, a partire dal gennaio 1999 e fino al mese di settembre 2000, dai riepiloghi mensili mod. 56T, in cui sono riportati i saldi iniziali e tutte le movimentazioni in entrata ed in uscita e le relative quietanze: mod. 80T per le quietanze di entrata, ordine di prelevamento fondi per le uscite; dall’ottobre 2000 pervengono all’Ufficio solo i modelli mensili riepilogativi di ciascun conto corrente, mentre la documentazione giustificativa viene inviata solo su richiesta formale. Riguardo agli aspetti gestionali di ogni singolo conto corrente, gli stessi variano in base alla natura della finalità per la quale sono stati istituiti e conseguentemente variano le tipologie di movimentazioni in entrata ed in uscita. Le entrate derivano dai capitoli del bilancio dello Stato per le quali sono stati istituiti, da girofondi, da prestazioni di servizi resi, nonché da trasferimenti da altri Enti (Regioni, Provincie e Comuni). Le uscite dal conto corrente, la cui autorizzazione è dall’Ente rivolta all’I.GE.PA., sono da questa disposte, a seguito di verifiche e controlli, attraverso un ordine di prelevamento fondi inviato alla Tesoreria Centrale, la quale dispone la movimentazione sul conto corrente. Generalmente i tempi che intercorrono tra la richiesta dell’Ente e il prelevamento fondi sono correlati alle necessità ed all’effettivo fabbisogno dell’Ente. Per ciascun rendiconto oggetto dell’indagine è stato effettuato l’esame della parte documentale a corredo dei modelli riepilogativi mensili, nonché sono stati effettuati riscontri contabili tra le movimentazioni in entrata ed in uscita con i relativi saldi e la corrispondenza degli stessi con il conto riassuntivo del tesoro pubblicato mensilmente sulla Gazzetta Ufficiale. 7 5. CONTI CORRENTI OGGETTO DI INDAGINE 5.1. FERROVIE DELLO STATO Accertamento presso l’ente Ferrovie dello Stato Spa effettuato il 1 ottobre 2002. I conti della tesoreria iscritti nel conto riassuntivo del tesoro e gestiti dall’ente sono due: il conto ordinario, n. 20302, che viene utilizzato per le spese di gestione delle attività tipiche, e il conto legato al fondo pensioni delle ferrovie, n. 20299, la cui gestione è stata trasferita all’INPS dal 1° aprile 2000. 5.1.1. Conto n. 20302 – “Conto ordinario” Il conto ordinario è stato istituito con il R. D.L. n. 1264 del 1920. Una delle voci di entrata su tale conto è costituita dagli stanziamenti su appositi capitoli previsti dal bilancio dello Stato. Viene utilizzato per i pagamenti erogati a favore dei fornitori e dei dipendenti e per i contributi all’INPS, pagati al conto delle pensioni con un girofondo. Si basa su una accurata pianificazione della società, che garantisce lo svolgimento lineare delle procedure di assegnazione delle disponibilità necessarie sui conti bancari. I rapporti tra l’amministrazione e l’I.GE.P.A. si fondano su una prassi consolidata, che ha affiancato la normativa vigente. La procedura si avvia con una richiesta esplicita della società Ferrovie rivolta al Ministero dell’Economia, finalizzata all’accreditamento presso il conto dei trasferimenti a carico dei capitoli individuati dalla legge di bilancio a favore dell’ente stesso. Successivamente l’amministrazione Ferrovie chiede alla Tesoreria di trasmettere le somme necessarie allo svolgimento della propria attività dal conto ordinario di tesoreria ai conti bancari. Di norma tali alimentazioni sono suddivise per 12 mensilità. L’esame analitico delle contabilità, svolto attraverso il riscontro a campione sui titoli preventivamente esaminati, ha confermato la generale regolarità della gestione ed ha lasciato emergere alcune considerazioni. A seguito di richiesta specifica l’Ente Ferrovie, nel corso dell’accertamento diretto, ha fornito la documentazione dimostrante la prassi ormai consolidata con il Ministero dell’Economia. In data 15 gennaio 1999 è stata rivolta richiesta di trasferimento fondi dai capitoli del bilancio 4633 (legge di bilancio – “Somma da corrispondere all'impresa Ferrovie dello Stato per i servizi offerti in relazione ai contratti di servizio e di programma”) e 8023 (legge di bilancio – “Apporto dello Stato all'aumento del capitale sociale dell'impresa Ferrovie dello Stato s.p.a. per la realizzazione di un programma di investimenti per lo sviluppo e ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie”). A fronte di uno stanziamento complessivo annuale di 12 miliardi di lire, con valuta 27 gennaio, sono stati trasferiti sul conto ordinario mille miliardi. 8 Nella richiesta rivolta all’I.GE.PA. l’Ente, oltre ad indicare l’ammontare del fabbisogno necessario, dà indicazione delle spese che deve sostenere e, nel caso di pagamenti urgenti soggetti all’applicazione di interessi per tardato pagamento, ne fa esplicita menzione. Dai riscontri contabili effettuati presso l’Ente si è accertato che la data di valuta delle scritturazioni sul conto corrente di tesoreria sono sempre correlate alle richieste dell’Ente stesso. In un solo caso, durante il corso dell’esercizio 1999, su richiesta effettuata in data 19 novembre per trasferimento fondi dal bilancio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, cap. 7811 (legge di bilancio – “Sovvenzione straordinaria all'impresa Ferrovie dello Stato s.p.a. per l'attuazione di varie disposizioni legislative”), a fronte di 90 miliardi di lire è stato disposto il trasferimento di soli 40 miliardi di lire. La valuta sulle somme trasferite in altri conti correnti bancari è sempre compensata. E’ stato rilevato il problema della commistione dei due conti, pensioni ed ordinario, con particolare riferimento alle rifusioni degli importi aventi ad oggetto pensioni non pagate, riaccreditate al conto ordinario, dove restano, anziché all’opportuno conto pensioni. La questione nasce con l’istituzione del conto pensioni nel 1986 e si risolverà definitivamente con il completo passaggio di tutti i trasferimenti per pensioni all’INPS. Infatti gli importi erroneamente iscritti nel conto ordinario andrebbero reimputati nel conto corretto dove assegnare i fondi. E’ stato riscontrato un errore di emissione di un ordine di pagamento errato per 100 mila lire contabilizzato in meno nel mese di giugno 1999, rettificato in agosto nel conto riassuntivo del tesoro. Tale rettifica è invece registrata in giugno nelle scritture dell’ente e non in agosto, per cui le contabilità dei due mesi non corrispondono. Tale discordanza permane per il resto dell’esercizio nelle scritture contabili della Tesoreria. Il riscontro è stato completato con la verifica del saldo contabile delle entrate e spese complessive. Le seguenti tabelle espongono a confronto per gli anni 1999 e 2000 le risultanze contabili riportate sui modelli 56T mensili e le scritturazioni dell’Ente. Solo per questo conto si è potuto effettuare il confronto con le scritture contabili fornite dall’Ente, in quanto il sistema informativo è risultato adeguato alle specifiche esigenze di riscontro. La colonna “saldo contabile FF.SS” è data dalla differenza tra le entrate e le uscite del mese che sommata alla colonna “ debito trasportato” dà l’esatta situazione finale così come riportato dal saldo del conto riassuntivo del Tesoro. 9 Esercizio 1999 c/c T. n° 20302 Mese gennaio febbraio Marzo Aprile maggio giugno Luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Totali Debito trasportat o al 31- entrate mese 56 T uscite mese 56 T saldo contabile FF.SS. saldo 56 T debito trasportato saldo conto riassuntivo del saldo finale 56 T Tesoro 308.207.990.05 1.082.567.950.385 1.205.564.740.187 122.996.789.802 -122.996.789.802 431.204.779.852 0 345.559.077.65 1.001.619.804.829 964.268.717.221 37.351.087.608 37.351.087.608 308.207.990.050 8 383.136.913.09 1.002.615.061.639 965.037.226.205 37.577.835.434 37.577.835.434 345.559.077.658 2 421.903.014.35 1.016.291.824.690 977.525.723.426 38.766.101.264 38.766.101.264 383.136.913.092 6 415.585.635.70 1.002.042.546.315 1.008.359.924.964 -6.317.378.649 -6.317.378.649 421.903.014.356 7 740.140.954.59 740.141.054.59 1.155.726.590 1.007.959.954.555 267.818.999.964 1 1 415.585.635.707 .298 1.155.726.590.2 364.139.720.44 1.016.198.930.347 1.807.785.800.202 791.586.869.855 -791.586.869.855 98 3 222.821.009.17 1.001.908.527.953 1.143.227.239.225 141.318.711.272 -141.318.711.272 364.139.720.443 1 174.672.226.25 1.008.421.291.161 1.056.570.074.080 -48.148.782.919 -48.148.782.919 222.821.009.171 2 527.756.443.53 1.466.839.578.277 1.113.755.360.993 353.084.217.284 353.084.217.284 174.672.226.252 6 1.214.945.159. 1.838.431.776.541 1.151.243.060.774 687.188.715.767 687.188.715.767 527.756.443.536 303 1.214.945.159.3 279.744.863.92 509.952.746.012 1.445.153.041.389 935.200.295.377 -935.200.295.377 03 6 12.954.849.992.70 13.106.309.908.63 4 0 151.459.915.926 -151.459.815.926 431.204.779.852 431.204.779.852 10 308.207.990.05 0 345.559.077.65 8 383.136.913.09 2 421.903.014.35 6 415.585.635.70 7 1.155.726.690 .298 364.139.820.44 3 222.821.109.17 1 174.672.326.25 2 527.756.543.53 6 1.214.945.259. 303 279.744.963.92 6 12-98 SALDO FINALE 279.744.863.92 279.744.963.92 6 6 11 279.744.963.9 26 Esercizio 2000 c/c T. n° 20302 mese entrate mese 56 T uscite mese 56T saldo cont .FF.SS debito trasportato saldo finale 56 T saldo conto riass.vo Tesoro gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre 1.241.195.623.761 1.002.736.573.778 1.107.479.398.952 1.016.621.631.027 1.104.060.746.140 1.501.901.066.522 1.504.700.109.478 1.006.771.474.415 931.021.121.223 47.310.548.064 1.841.662.696 1.919.002.110.113 1.330.405.325.114 1.014.123.334.133 1.101.839.918.734 1.013.983.967.377 1.012.243.155.593 1.102.874.058.794 1.323.495.329.989 1.152.084.055.825 861.661.891.725 564.518.475.966 257.296.472.792 1.255.864.369.766 -89.209.701.353 -11.386.760.355 5.639.480.218 2.637.663.650 91.817.590.547 399.027.007.728 181.204.779.489 -145.312.581.410 69.359.229.498 -517.207.927.902 -255.454.810.096 663.137.740.347 279.744.963.926 190.535.262.573 179.148.502.218 184.787.982.436 187.425.646.086 279.243.236.633 678.270.244.361 859.475.023.850 714.162.442.440 783.521.671.938 266.313.744.036 10.858.933.940 190.535.262.573 179.148.502.218 184.787.982.436 187.425.646.086 279.243.236.633 678.270.244.361 859.475.023.850 714.162.442.440 783.521.671.938 266.313.744.036 10.858.933.940 673.996.674.287 190.535.262.573 179.148.502.218 184.787.982.436 187.425.646.086 279.243.236.633 678.270.244.361 859.475.023.850 714.162.442.440 783.521.671.938 266.313.744.036 10.858.933.940 673.996.674.287 TOTALI 12.384.642.066.169 11.990.390.355.808 Debito trasportato al 31-121999 394.251.710.361 SALDO FINALE 279.744.963.926 673.996.674.287 12 673.996.674.287 673.996.674.287 5.1.2. La gestione del conto pensioni Il conto corrente n. 20299 – infruttifero -“Ente Ferrovie dello Stato – Pagamento Pensioni”, destinato alla copertura della spesa per il pagamento delle pensioni al personale ferroviario collocato in quiescenza od agli aventi causa, su richiesta dello stesso ente, è stato istituito alla fine dell’esercizio 1986. Lo stesso è stato soppresso il 31.3.2000 per effetto dell’art. 43 della legge 23 dicembre, n. 488 con il quale è stata altresì disposta la costituzione di un apposito Fondo Speciale presso l’INPS. Con la gestione diretta da parte dell’Ente il conto corrente veniva alimentato dall’Ente stesso con trasferimento di fondi mensili. In base alle richieste della Direzione Generale del Tesoro – Servizi Periferici veniva effettuato, con unico versamento alla Tesoreria nel mese di dicembre dell’anno di riferimento, il rimborso per le pensioni erogate dalle tesorerie provinciali, a carico dei capitoli di bilancio indicati dall’ex Ministero del Tesoro. In data 20 febbraio 2001, a firma del Ragioniere Generale dello Stato, è stata presentata alle Ferrovie dello Stato S.p.A. la situazione patrimoniale del soppresso Fondo pensioni. E’ stato richiesto lo smobilizzo dei crediti del Fondo Pensioni, vantati a carico del conto ordinario e pari a lire 331.912.589.153, nonché l’utilizzo di tutte le disponibilità esistenti sul predetto c/c, a scomputo del debito pensionistico verso il Tesoro, stante la necessità di definire al più presto la situazione per il conseguente passaggio di consegne all’INPS. In data 3 maggio 2001 è stato disposto l’ordine di prelevamento fondi dal conto ordinario n. 20302 per attività e passività del suddetto Fondo Pensioni al 31.03.2000. Attualmente tale conto è rimasto aperto con sola gestione dei residui (circa 3 milioni di euro). Le movimentazioni riscontrate tra i due conti si riferiscono ai versamenti dei contributi dal conto ordinario a quello delle pensioni. L’ente ha solo l’evidenza contabile del conto, che è gestito con riguardo ai pagamenti dalle ex Direzioni Provinciali del Tesoro: infatti il conto pensioni non rientra nel piano dei conti delle Ferrovie dello Stato S.p.a. I passaggi all’INPS sono ancora in via di completamento. Presso l’Ente stesso si è proceduto al riscontro contabile di alcune quietanze di entrata e ordini di prelevamento fondi, ed è stata acquisita la relativa documentazione giustificativa. Le seguenti tabelle riportano le scritture contabili della tesoreria. I dati rappresentati concordano con quelli espressi nel conto riassuntivo del tesoro. . 13 Esercizio 1999 c/cT. N° 20299 - mod. 57T unificato mese saldo iniziale tot.entr.mese tot. entrate gennaio 12.203.496.920.104 305.063.445.261 12.508.560.365.365 febbraio 12.508.557.910.306 153.679.616.077 12.662.237.526.383 uscite saldo mese 2.455.059 12.508.557.910.306 7.445.206.346.121 5.217.031.180.262 marzo 5.217.031.180.262 1.453.741.516.440 6.670.772.696.702 0 6.670.772.696.702 aprile 6.670.772.696.702 1.450.376.981.075 8.121.149.677.777 607.861.531.730 7.513.288.146.047 maggio 7.513.288.146.047 145.921.157.053 7.659.209.303.100 571.404.066.650 7.087.805.236.450 giugno 7.087.805.236.450 755.088.283 7.088.560.324.733 568.097.438.478 6.520.462.886.255 luglio 6.520.462.886.255 349.761.777.464 6.870.224.663.719 565.368.240.180 6.304.856.423.539 agosto 6.304.856.423.539 1.850.325.679.379 8.155.182.102.918 594.961.927.720 7.560.220.175.198 settembre 7.560.220.175.198 185.513.747.121 7.745.733.922.319 560.521.519.050 7.185.212.403.269 ottobre 7.185.212.403.269 180.902.514.772 7.366.114.918.041 560.772.499.230 6.805.342.418.811 novembre 6.805.342.418.811 130.461.388.534 6.935.803.807.345 558.723.062.500 6.377.080.744.845 dicembre 6.377.080.744.845 273.063.414.316 6.650.144.159.161 5.478.157.247.639 1.171.986.911.522 TOTALE ANNUALE 6.479.566.325.775 RIEPILOGO ESERCIZIO 1999 TOTALE ENTRATE 6.479.566.325.775 SALDO INIZIO ESERCIZIO 12.203.496.920.104 TOTALE GENERALE 18.683.063.245.879 TOTALE USCITE 17.511.076.334.357 SALDO FINALE 1999 1.171.986.911.522 14 17.511.076.334.357 ESERCIZIO 2000 c/c T. n° 20299 - mod. 56 T unificato saldo iniziale gennaio 1.171.986.911.522 febbraio tot.entr.mese tot. entrate uscite saldo mese 291.536.255.778 1.463.523.167.300 727.641.357.836 735.881.809.464 735.881.809.464 148.775.057.928 884.656.867.392 564.790.355.130 319.866.512.262 marzo 319.866.512.262 653.042.717.943 972.909.230.205 599.446.096.240 373.463.133.965 aprile 373.463.133.965 3.950.346.222 377.413.480.187 0 377.413.480.187 maggio 377.413.480.187 991.824.289 378.405.304.476 3.534.520 378.401.769.956 giugno 378.401.769.956 827.531.811 379.229.301.767 0 379.229.301.767 luglio 379.229.301.767 607.745.269 379.837.047.036 0 379.837.047.036 agosto 379.837.047.036 839.859.446 380.676.906.482 0 380.676.906.482 settembre 380.676.906.482 760.099.211 381.437.005.693 0 381.437.005.693 ottobre 381.437.005.693 941.907.912 382.378.913.605 0 382.378.913.605 novembre 382.378.913.605 891.299.495 383.270.213.100 0 383.270.213.100 dicembre 383.270.213.100 557.794.531 383.828.007.631 0 383.828.007.631 TOTALE ANNUALE 1.103.722.439.835 1.891.881.343.726 RIEPILOGO ESERCIZIO 2000 TOTALE ANNUALE ENTRATE 1.103.722.439.835 SALDO INIZIO ESERCIZIO 1.171.986.911.522 TOTALE GENERALE 2.275.709.351.357 TOTALE ANNUALE USCITE 1.891.881.343.726 SALDO FINALE 2000 383.828.007.631 15 5.2. INPDAP Accertamento presso la sede INPDAP effettuato il 25 ottobre 2002. L’INPDAP opera in due aree di prestazioni: attività creditizia e attività previdenziale. Tra i diversi conti correnti che l’ente ha aperti presso la tesoreria sono stati selezionati i seguenti: • 10005 – INPDAP gestione autonoma A – Opera di previdenza • 21039 – INPDAP – gestione autonoma prestazioni creditizie • 29821 – INPDAP – Gestione autonoma D – C.P.D.E.L. I primi due attengono alla sfera delle prestazioni creditizie e sociali e il terzo a quella delle prestazioni previdenziali. Le procedure inerenti i diversi conti correnti sono distinte per prestazione erogata. Le spese di gestione dell’ente sono finanziate da ciascun conto secondo una percentuale prestabilita, con il trasferimento mensile delle somme dovute in un conto bancario. L’INPDAP non paga alcun corrispettivo alla Banca d’Italia per il servizio di tesoreria svolto, ma paga il servizio reso dal circuito postale. AREA PRESTAZIONI CREDITIZIE E SOCIALI 5.2.1. Conto 21039 (INPDAP Gestione autonoma prestazioni creditizie) L’attività creditizia della gestione dell’INPDAP si inserisce nello schema tradizionale del rapporto previdenziale che intercorre tra l’Ente e i soggetti protetti e che ha come contenuto il diritto di questi ultimi alle prestazioni, a seguito di un contributo definito, uguale per tutti gli iscritti. L’art. 1 della legge 23 dicembre 1996, n. 662, concernente le “misure di razionalizzazione della finanza pubblica”, nei commi 242, 243, 244, 245 e 247, stabilisce nella misura dello 0,35 per cento della retribuzione contributiva e pensionabile (legge n. 335 del 1995) il contributo per il credito a carico dei pubblici dipendenti ed estende l’iscrizione, per le sole prestazioni creditizie (quelle previste dalla legge n. 1124 del 1959), al fondo di previdenza e credito dei dipendenti civili e militari dello Stato, anche al personale iscritto alle Casse pensionistiche gestite dall’INPDAP. La stessa legge istituisce dunque, nell’ambito dell’INPDAP, un’autonoma “gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali”. La riforma introdotta dalla legge n. 662 del 1996 contiene innovazioni intese a risolvere, attraverso un processo di armonizzazione delle prestazioni e di semplificazione delle procedure, una serie di problemi di carattere finanziario, organizzativo, gestionale e giuridico di grande 16 rilievo inerenti ad un’area, l’attività creditizia, che aveva, nell’ambito degli ordinamenti degli enti ed amministrazioni confluiti nell’INPDAP, discipline sostanzialmente diverse. Infatti l’ordinamento delle Casse pensioni, già gestite dagli ex istituti di previdenza, prevedeva il versamento di contributi finalizzati alla sola erogazione del trattamento pensionistico: in questo caso l’attività creditizia costituiva, più che una prestazione di natura previdenziale, una forma di investimento dei fondi affluiti a titolo di contributi pensionistici. Tale natura è certamente esistente sia per i mutui da concedere a cooperative, comuni, province ed altri enti pubblici, per finalità collegate al raggiungimento dei loro scopi istituzionali, sia per le sovvenzioni in favore degli iscritti, finalizzate a garantire l’accesso a forme di credito agevolato in presenza di situazioni di bisogno. La legge n. 662 del 1996 risolve il problema della natura giuridica delle prestazioni creditizie nei confronti di tutti gli iscritti all’INPDAP, attribuendo ad essa carattere previdenziale attraverso la previsione di un apposito contributo uguale per tutti gli iscritti e compiendo un processo di omogeneizzazione delle prestazioni creditizie agli iscritti all’INPDAP e di armonizzazione delle rispettive normative. Al fine di attuare la semplificazione delle procedure di versamento dei contributi previdenziali dovuti all’INPDAP, invocata dalla riforma sopra descritta, e di razionalizzare le contabilizzazioni di tesoreria, è stato reimpostato il sistema dei conti correnti di tesoreria. In data 7 gennaio 1998 è stata autorizzata la Banca d’Italia all’istituzione del conto corrente infruttifero di Tesoreria centrale intestato alle prestazioni creditizie dell’INPDAP e destinato a raccogliere i contributi dei dipendenti civili e militari dello Stato e degli enti locali, in sostituzione del conto 21033 – INPDAP – gestione autonoma fondo credito, che aveva la stessa finalità per i soli dipendenti civili e militari dello Stato, con richiesta del Servizio II dell’ex direzione generale del tesoro del Ministero del tesoro. Le entrate del conto attengono ai contributi a carico degli iscritti, versati da ciascuna amministrazione. Le amministrazioni statali e gli enti locali che agiscono su base periferica provvedono al pagamento del contributo a carico dell’iscritto con versamento da effettuare presso le sezioni di tesoreria provinciale dello Stato, a valere sulla contabilità speciale di girofondi, n. 1011 intestata a “INPDAP – gestione autonoma prestazioni creditizie”, entro il giorno 15 del mese successivo, in concomitanza al versamento dei contributi mensili. Le amministrazioni centrali dello Stato e le Regioni versano le somme di propria competenza sul conto 21039 presso la Tesoreria centrale dello Stato. Le Sezioni di tesoreria provinciale dello Stato, riscosso il contributo, provvedono a rilasciare all’ente quietanza liberatoria e a trasmetterne una copia alla locale sede INPDAP. Quest’ultima verifica la correttezza dell’importo versato dall’ente al fondo credito e risultante dalla quietanza di versamento. Qualora venga accertato un versato non coincidente con quanto dovuto, dovrà essere contattato l’ente che provvederà a fornire la motivazione: in caso di pagamento di importo inferiore al dovuto, l’ente dovrà essere invitato a provvedere ad estinguere il riscontrato debito. 17 La tesoreria centrale accerta il riscosso delle tesorerie provinciali con un’unica quietanza di entrata, (mod. 80T), allegando le disponibilità del mese delle contabilità speciali. Le uscite si connotano sostanzialmente in prestazioni creditizie: concessione di mutui, prestiti per attività sociali, crediti a dipendenti, prestiti a cooperative, cessione del quinto dello stipendio e mutui garantiti (ex gestioni ENPAS). I trasferimenti di fondi da parte del Tesoro sul conto della banca cassiera, per provvedere al pagamento delle prestazioni istituzionali, avvengono su richiesta dell’ente, sulla base di preventivi trimestrali di cassa, discendenti dalla programmazione annuale. Si è riscontrata la mancanza della causale in alcuni titoli, dei quali l’ente ha dato la documentazione necessaria. La documentazione giustificativa fornita dall’ente ha evidenziato numerosi errori di imputazione, relativi alle movimentazioni in entrata nei rispettivi conti correnti. La rilevazione dei suddetti errori di imputazione è riscontrata dall’ente attraverso i propri controlli, oppure dalle comunicazioni provenienti dagli organismi versanti. Le seguenti tabelle riportano le scritture contabili della tesoreria. I dati rappresentati concordano con quelli espressi nel conto riassuntivo del tesoro. 18 Esercizio 1999 C/C T. n° 21039 - mod. 56/T unificato Mese Saldo iniziale Totale entrata (mese) Totale entrate Uscite Saldo mese Gennaio 718.581.714.664 110.255.417.046 828.837.131.710 60.000.000.000 768.837.131.710 Febbraio 768.837.131.710 108.912.884.733 877.750.016.443 50.000.000.000 82.775.016.443 Marzo 827.750.160.443 57.936.514.630 885.686.531.073 15.000.000.000 870.686.531.073 Aprile 870.686.531.073 62.759.776.950 933.446.308.023 30.000.000.000 903.446.308.023 Maggio 903.446.308.023 80.292.395.197 983.738.703.220 79.000.000.000 904.738.703.220 Giugno 904.738.703.220 49.355.644.155 954.094.347.375 50.000.000.000 904.094.347.375 Luglio 904.094.347.375 50.552.695.639 954.647.043.014 70.000.000.000 884.647.043.014 Agosto 884.647.043.014 50.781.903.143 935.428.946.157 178.000.000.000 757.428.946.157 Settembre 757.428.946.157 48.968.107.184 806.397.053.341 73.000.000.000 733.397.053.341 Ottobre 733.397.053.341 81.793.065.376 815.190.118.717 60.000.604.120 755.189.514.597 Novembre 755.189.514.597 75.717.373.001 830.906.887.598 115.571.467.158 715.335.420.440 Dicembre 715.335.420.440 54.191.222.603 769.526.643.043 180.053.618.595 589.473.024.448 TOTALE ANNUALE 831.516.999.657 RIEPILOGO ESERCIZIO 1999 TOTALE ENTRATE 831.516.999.657 SALDO INIZIO ESERCIZIO 718.581.714.664 TOTALE GENERALE 1.550.098.744.321 TOTALE USCITE 960.625.689.873 SALDO FINALE 589.473.024.448 19 960.625.689.873 Esercizio 2000 C/C T. n° 21039 - mod. 56/T unificato Mese Saldo iniziale Totale entrata (mese) Totale entrate Uscite Saldo mese Gennaio 589.473.024.448 61.909.881.064 651.382.905.512 125.000.000.000 526.382.905.512 Febbraio 526.382.905.512 36.668.568.644 563.051.474.156 13.000.000.000 433.051.474.156 Marzo 433.051.474.156 54.073.146.469 487.088.620.625 60.460.221.280 426.628.399.345 Aprile 426.628.399.345 40.479.329.856 467.107.729.201 30.000.000.000 437.107.729.201 Maggio 437.107.729.201 39.439.285.549 476.547.014.750 105.006.324.790 371.540.689.960 Giugno 371.540.689.960 46.382.799.015 417.923.488.975 115.000.000.000 302.923.488.975 Luglio 302.923.488.975 49.799.266.550 352.722.755.525 140.000.000.000 212.722.755.525 Agosto 212.722.755.525 42.652.611.946 255.375.367.471 200.538.168.224 54.837.199.247 Settembre 54.837.199.247 48.278.470.125 103.115.669.372 55.000.000.000 48.115.669.372 Ottobre 48.115.669.372 38.934.133.130 87.049.802.502 40.000.000.000 47.049.802.502 Novembre 47.049.802.502 48.171.397.580 95.221.200.082 66.345.813.787 28.875.386.295 Dicembre 28.875.386.295 72.934.011.535 101.809.397.830 10.041.104.815 91.768.293.015 TOTALE ANNUALE 579.686.901.463 RIEPILOGO ESERCIZIO 2000 TOTALE ENTRATE 579.686.901.463 SALDO INIZIO ESERCIZIO 589.473.024.448 TOTALE GENERALE 1.169.159.925.911 TOTALE USCITE 1.077.391.632.896 SALDO FINALE 91.768.293.015 20 1.077.391.632.896 5.2.2. Il conto 20005 (INPDAP – gestione autonoma A opera di previdenza) Questo conto, già esistente prima della riforma dell’area creditizia, è stato mantenuto con l’istituzione di una corrispondente contabilità speciale per ricevere i versamenti in periferia. Le somme che affluiscono in entrata rappresentano i contributi e altre entrate provenienti dal bilancio dello Stato, mentre in uscita si registra il deflusso per le necessità della gestione e i rimborsi delle prestazioni (indennità di buonuscita), anticipate dalle tesorerie provinciali, con le procedure descritte per il precedente conto n. 21039 rilevate nel prospetto “Amministrazioni varie” INPDAP – gestione A. Le seguenti tabelle riportano le scritture contabili della tesoreria. I dati rappresentati concordano con quelli espressi nel conto riassuntivo del tesoro. 21 Esercizio 1999 C/C T. n° 20005 - mod. 56/T unificato Mese Saldo iniziale Totale entrata (mese) Totale entrate Uscite Saldo mese Gennaio 1.441.864.889.495 611.668.967.599 2.053.533.857.094 868.570.408.023 1.184.963.449.071 Febbraio 1.184.963.449.071 274.284.309.080 1.459.247.758.151 1.648.379.874 1.457.599.378.277 Marzo 1.457.599.378.277 278.979.542.329 1.736.578.920.606 31.521.894.750 1.705.057.025.856 Aprile 1.705.057.025.856 333.903.636.952 2.038.960.662.808 1.074.789.229.511 964.171.433.297 Maggio 964.171.433.297 518.710.951.560 1.482.882.384.857 650.040.080.323 832.842.304.534 Giugno 832.842.304.534 463.497.146.315 1.296.339.450.849 61.822.946.091 1.234.516.504.758 Luglio 1.234.516.504.758 1.209.254.250.656 2.443.770.755.414 123.739.606.924 2.320.031.148.490 Agosto 2.320.031.148.490 379.374.986.482 2.699.406.134.972 755.472.732.219 1.943.933.402.753 Settembre 1.943.933.402.753 346.070.800.026 2.290.004.202.779 22.254.729.322 2.267.749.473.457 Ottobre 2.267.749.473.457 683.048.940.480 2.950.798.413.937 71.941.800.483 2.878.856.613.454 Novembre 2.878.856.613.454 434.810.932.091 3.313.667.545.545 71.785.206.385 3.241.882.339.160 Dicembre 3.241.882.339.160 1.162.092.380.377 4.403.974.719.537 1.535.613.589.016 2.868.361.130.521 TOTALE ANNUALE 6.695.696.843.947 RIEPILOGO ESERCIZIO 1999 TOTALE ENTRATE 6.695.696.843.947 SALDO INIZIO ESERCIZIO 1.441.864.889.495 TOTALE GENERALE 8.137.561.733.442 TOTALE USCITE 5.269.200.602.921 SALDO FINALE 2.868.361.130.521 22 5.269.200.602.921 Esercizio 2000 C/C T. n° 20005 - mod. 56/T unificato Mese Saldo iniziale Totale entrata (mese) Totale entrate Uscite Saldo mese Gennaio 2.868.361.130.521 493.394.449.399 3.361.755.579.920 391.887.715.261 2.969.867.864.659 Febbraio 2.969.867.864.659 286.100.887.843 3.255.968.752.502 351.821.905.045 2.904.146.847.457 Marzo 2.904.146.847.457 170.960.540.877 3.075.107.388.334 1.302.219.726.695 1.772.887.661.639 Aprile 1.772.887.661.639 532.629.834.860 2.305.517.496.499 965.193.204.629 1.340.324.291.870 Maggio 1.340.324.291.870 438.900.468.114 1.779.224.759.984 752.129.668.818 1.027.095.091.166 Giugno 1.027.095.091.166 390.732.908.333 1.417.827.999.499 453.105.237.680 964.722.761.819 964.722.761.819 1.932.233.763.389 2.896.956.525.208 559.130.902.575 2.337.825.622.633 Agosto 2.337.825.622.633 311.683.502.858 2.649.509.125.491 404.583.967.720 2.244.925.157.771 Settembre 2.244.925.157.771 457.233.498.681 2.702.158.656.452 152.104.119.410 2.550.054.537.042 Ottobre 2.550.054.537.042 498.577.902.472 3.048.632.439.514 553.155.959.815 2.495.476.479.699 Novembre 2.495.476.479.699 373.316.172.826 2.868.792.652.525 602.197.680.355 2.266.594.972.170 Dicembre 2.266.594.972.170 1.540.198.941.080 3.806.793.913.250 204.272.053.420 3.602.521.859.830 Luglio TOTALE ANNUALE 7.425.962.870.732 RIEPILOGO ESERCIZIO 2000 TOTALE ENTRATE 7.425.962.870.732 SALDO INIZIO ESERCIZIO 2.868.361.130.521 TOTALE GENERALE 10.294.324.001.253 TOTALE USCITE 6.691.802.141.423 SALDO FINALE 3.602.521.859.830 23 6.691.802.141.423 AREA PRESTAZIONI PREVIDENZIALI 5.2.3. Il conto 29821 (INPDAP GEST. AUTONOMA D – CPDEL) Per una maggiore trasparenza ed immediatezza di informazione e per meglio garantire l’autonomia economico patrimoniale delle gestioni, è stato completamente reimpostato il sistema dei conti correnti di tesoreria intestati alla gestione D. Nel gennaio 1998, dalla situazione dei debiti di tesoreria, riportata nei conti riassuntivi del tesoro, sono stati eliminati i conti n. 29820 e 29880, intestati all’INPDAP gestione D, e sostituiti con quattro conti correnti infruttiferi di tesoreria e contabilità speciali di giro fondi all’interno della Tesoreria centrale, intestati a ciascuna delle quattro casse (CPDEL, CPS, CPI, CPUG). A questi conti affluiscono le entrate, comprese quelle girate dalle quattro corrispondenti contabilità speciali di periferia, inserite nel sistema di tesoreria unica e normate dal d.lgs. n. 720 del 1984, e defluiscono le prestazioni verso il circuito bancario e postale. Con particolare riferimento al conto selezionato, tra i quattro, relativo alla gestione pensionistica del personale degli enti locali, le somme in entrata, ricevute con un unico versamento entro il giorno 15 del mese successivo a quello di competenza, in concomitanza al versamento dei contributi mensili, sono corrisposte dagli enti locali, quali contributi pensionistici dei propri dipendenti. La procedura è la seguente: i versamenti degli enti locali sono raccolti dalla competente tesoreria provinciale e versati sul conto di contabilità speciale n. 1096 aperto presso la tesoreria provinciale. A fine mese i fondi sono trasferiti sulla tesoreria centrale, che rilascia quietanze cumulative. Il controllo sui versamenti è svolto dalla Direzione centrale delle entrate contributive. In uscita intervengono le erogazioni aventi ad oggetto prestazioni pensionistiche e la buonuscita, attraverso il trasferimento alla banca che svolge compiti di cassa, la quale garantisce la territorializzazione all’interno sia del circuito bancario che postale (contabilità speciale presso le Poste). In data 18 settembre 1999 è intervenuta la Convenzione tra Ministero del tesoro e Poste Italiane Spa che disciplina lo svolgimento del servizio di tesoreria e il regime dei flussi sia per il sistema delle riscossioni che dei pagamenti dello Stato e degli enti del settore pubblico allargato, nonché i conti correnti postali e la raccolta del risparmio postale. In particolare, tra i servizi attribuiti dalla Convenzione alle Poste spa, sono compresi i pagamenti di pensioni e titoli del debito vitalizio gestiti dall’INPDAP. L’art. 7 della Convenzione prevede che i fondi occorrenti alle Poste per questi pagamenti devono essere preventivamente accreditati sui relativi conti correnti, eventualmente anche attraverso anticipazioni di tesoreria. 24 Successivamente, con cadenza giornaliera, differita di dieci giorni rispetto alla data delle operazioni, Poste Italiane s.p.a. provvede a determinare gli importi effettivamente pagati ed incassati per ciascuna gestione e li trasmette alla Tesoreria centrale per permettere la regolazione contabile delle partite. Tale regolazione contabile avviene ad opera della Tesoreria centrale che dispone gli addebiti e gli accrediti sui conti correnti di pertinenza, con contestuale eliminazione del conto sospeso, nel quale la sezione di tesoreria aveva scritturato il prelevamento di fondi dalle sezioni di tesoreria provinciale dello Stato per fronteggiare eventuali esigenze di cassa ovvero l’eventuale anticipazione di tesoreria, e contestuale prelevamento dal conto intestato a “Poste italiane s.p.a. - servizio di tesoreria”. Infine, registra la variazione della giacenza di cassa sull’apposito conto di sospeso contro il versamento sul conto corrente di Tesoreria centrale denominato “Ministero poste – ordinatore vaglia e risparmi postali”. Da tale conto fluiscono i prelievi per emettere la quietanza di fondo somministrato a favore della Banca d’Italia, al fine di ridurre gli esistenti crediti del Tesoro per “Sovvenzioni del Tesoro alle Poste per pagamenti erariali fuori dal capoluogo di provincia e per necessità del servizio vaglia e risparmi”. La differenza tra i prelevamenti e i versamenti dai conti gestiti deve essere pari alla differenza tra la sistemazione del conto sospeso e il prelevamento dal conto corrente “Poste italiane s.p.a. - servizio di tesoreria”. Secondo le procedure sopra descritte, l’INPDAP deve precostituire i fondi necessari per il pagamento delle pensioni sugli appositi conti correnti di tesoreria intestati a “Poste – pagamento pensioni” il giorno precedente le scadenze di pagamento delle pensioni, avvalendosi temporaneamente delle disponibilità delle altre gestioni attive. Il decreto dell’ex Ministro del Tesoro del 5 settembre 2000, che disciplina le modalità per il ricorso alle anticipazioni di tesoreria per il pagamento delle pensioni, prevede che, in caso di difetto di disponibilità di fondi sui propri conti correnti di tesoreria, l’INPDAP può richiedere al Tesoro anticipazioni di tesoreria, senza oneri di interessi. Tali anticipazioni vengono accreditate sul competente conto “Poste – pagamento pensioni” e contabilizzate dalla Tesoreria centrale nell’apposito conto “Pagamenti in conto sospesi” fra i crediti di tesoreria, secondo la procedura sopra descritta. La regolazione finanziaria di tali anticipazioni avviene successivamente a carico del bilancio dello Stato, con mandati informatici intestati al tesoriere centrale. Le procedure vigenti per il pagamento delle pensioni nel 1999 e nel 2000 sono state accelerate con disposizioni del marzo 2000, grazie alla distinzione del circuito Poste e Banche: fino all’esercizio 2000 operavano per i due poli – nord e sud – le due tesorerie di Bologna e di Latina, ciascuna con un proprio conto. La richiesta al Ministero dell’Economia di trasferimento fondi avviene due volte al mese, quando si conoscono le previsioni di fabbisogno mensili per le indennità di buonuscita e t.f.r. La 25 richiesta dell’INPDAP è datata almeno due giorni prima dell’accredito, al quale viene assegnata una valuta concordata con il Tesoro, in caso di mancata disponibilità della Tesoreria, per scelte di politica finanziaria. In realtà, le anticipazioni del Tesoro sono solo eventuali: di norma, l’Ente verifica prioritariamente la disponibilità dei propri conti correnti bancari. La scritturazione dell’avvenuto versamento si effettua in data 15 del mese successivo, con valuta al mese precedente competente. (Si riscontra che sulle contabilità del gennaio 1999 le valute sono correttamente riportate in tempi successivi). Dal riscontro sulle contabilità di tesoreria si rileva che le quietanze dello Stato non portano documentazione giustificativa e che alcune non hanno chiara la causale dell’entrata. L’estratto conto mensile non collima con il conto riassuntivo del tesoro perché le contabilità di tesoreria, prima della riforma della procedura dei pagamenti, arrivavano entro la prima quindicina del mese successivo a quello di competenza. Infatti, occorreva attivare contatti telefonici con la BKI in caso di necessità di informazioni su un conto o su un saldo per verificarne la disponibilità: questo spiega la difficoltà a far quadrare i conti delle registrazioni contabili, che concordano solo al saldo del 31 dicembre. La procedura per il pagamento delle pensioni è stata modificata dal 1° gennaio 2001: in precedenza operava il plafond delle Poste, continuamente alimentato dalla Tesoreria, come sopra descritto. Il sistema è stato semplificato con l’invio quotidiano all’Ente della distinta di tutte le movimentazioni effettuate da parte della Banca d’Italia. Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria. I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro. 26 Esercizio 1999 c/cT. N° 29821 - mod. 56T unificato mese gennaio saldo iniziale tot.entr.mese tot. entrate uscite saldo mese 16.749.876.991.275 11.249.518.094.918 27.999.395.086.193 21.447.600.464.888 6.551.794.621.305 febbraio 6.551.794.621.305 1.589.546.562.244 8.141.341.183.549 1.400.000.000.000 6.741.341.183.549 marzo 6.741.341.183.549 1.649.101.449.824 8.390.442.633.373 6.400.000.000.000 1.990.442.633.373 aprile 1.990.442.633.373 1.558.038.502.535 3.548.481.135.908 1.729.930.624.300 1.818.550.511.608 maggio 1.818.550.511.608 1.542.593.613.501 3.361.144.125.109 1.630.992.356.790 1.730.151.768.319 giugno 1.730.151.768.319 1.508.054.537.881 3.238.206.306.200 1.637.335.242.400 1.600.871.063.800 luglio 1.600.871.063.800 1.699.317.139.230 3.300.188.203.030 1.692.764.071.375 1.607.424.131.655 agosto 1.607.424.131.655 1.651.136.695.000 3.258.560.826.655 1.795.973.926.445 1.462.586.900.210 settembre 1.462.586.900.210 1.735.184.745.497 3.197.771.645.707 1.692.314.454.250 1.505.457.191.457 ottobre 1.505.457.191.457 1.468.523.583.127 2.973.980.774.584 1.407.309.458.952 1.566.671.315.632 novembre 1.566.671.315.632 1.463.060.572.988 3.029.731.888.620 1.701.928.134.726 1.327.803.753.894 dicembre 1.327.803.753.894 5.342.207.273.674 6.670.011.027.568 2.913.348.246.146 3.756.662.781.422 TOTALE ANNUALE 32.456.282.770.41 9 RIEPILOGO ESERCIZIO 1999 TOTALE ENTRATE 32.456.282.770.419 SALDO INIZIO ESERCIZIO 16.749.876.991.275 TOTALE GENERALE 49.206.159.761.694 TOTALE USCITE 45.449.496.980.272 SALDO FINALE 1999 3.756.662.781.422 27 45.449.496.980.27 2 Esercizio 2000 c/cT. N° 29821 - mod. 56T unificato mese gennaio saldo iniziale tot.entr.mese tot. entrate uscite saldo mese 3.756.662.781.422 2.397.110.486.774 6.153.773.268.196 2.176.375.687.685 3.977.397.580.511 febbraio 3.977.397.580.511 1.631.858.019.934 5.609.255.600.445 1.422.326.743.340 4.186.928.857.105 marzo 4.186.928.857.105 1.586.281.643.960 5.773.210.501.065 1.518.717.400.250 4.254.493.100.815 aprile 4.254.493.100.815 1.590.189.705.977 5.844.682.806.792 1.796.018.671.200 4.048.664.135.592 maggio 4.048.664.135.592 1.525.661.310.698 5.574.325.446.290 1.764.309.868.745 3.810.015.577.545 giugno 3.810.015.577.545 1.490.667.386.045 5.300.682.963.590 1.731.074.853.355 3.569.608.110.235 luglio 3.569.608.110.235 1.499.191.525.673 5.068.799.635.908 1.759.405.269.490 3.309.394.366.418 agosto 3.309.394.366.418 1.692.918.341.061 5.002.312.707.479 1.575.679.814.631 3.426.632.892.848 settembre 3.426.632.892.848 1.549.102.817.313 4.975.735.710.161 1.638.579.666.705 3.337.156.043.456 ottobre 3.337.156.043.456 1.665.400.607.339 5.002.556.650.795 1.767.897.328.955 3.234.659.321.840 novembre 3.234.659.321.840 1.579.648.022.152 4.814.307.343.992 1.744.787.934.400 3.069.519.409.592 dicembre 3.069.519.409.592 2.570.827.217.264 5.640.346.626.856 3.051.926.952.313 2.588.419.674.543 TOTALE ANNUALE 20.778.857.084.190 RIEPILOGO ESERCIZIO 2000 TOTALE ENTRATE SALDO INIZIO ESERCIZIO 20.778.857.084.190 3.756.662.781.422 TOTALE GENERALE 24.535.519.865.612 TOTALE USCITE 21.947.100.191.069 SALDO FINALE 2000 2.588.419.674.543 28 21.947.100.191.069 5.3. CASSA DEPOSITI E PRESTITI Accertamenti presso la sede della Cassa DD.PP. effettuati il 21 e il 27 novembre 2002. Tra i numerosi conti intestati alla Cassa depositi e prestiti, aperti presso la tesoreria per lo svolgimento delle molteplici attività gestite dalla Cassa, sono stati selezionati i seguenti: • conto n. 29810 – Fondo di garanzia del risparmio postale – fruttifero; • conto n. 29811 – Gestione principale – fruttifero; • conto n. 29850 – Rimborsi alla Banca d’Italia; • conto n. 1500 – Contabilità speciale di tesoreria centrale – Cassa depositi e prestiti in numerario; • conto n. 20103 – Edilizia residenziale contributi dello Stato; • conto n. 20104 – Edilizia residenziale legge n. 457 del 1978; • conto n. 20110 – Acquisto titoli. Ciascun conto racconta la propria storia caratterizzata dalle specifiche finalità alla base dell’apertura della contabilità in tesoreria. 5.3.1. CONTO n. 1500 – Contabilità speciale di tesoreria centrale – Cassa depositi e prestiti in numerario Nel dicembre 1998 la Cassa depositi e prestiti ha chiesto alla Direzione generale del tesoro, Servizio II – Tesoreria dello Stato e debito pubblico, l’apertura di una contabilità speciale da utilizzare per il transito di somme da accreditare sui conti correnti di tesoreria ad essa intestati, allo scopo di poter fronteggiare le proprie necessità operative di cassa. Tale contabilità speciale intestata a “Cassa depositi e prestiti – Conto in numerario” è stata aperta a decorrere dal 1 gennaio 1999 e assoggettata alle procedure previste dagli artt. 1280 e seguenti delle Istruzioni generali dei servizi del tesoro. Il funzionamento del conto è cessato in data 30 giugno 2001 e la disponibilità esistente è stata trasferita sul conto corrente di tesoreria centrale n. 29811, intestato a “Cassa depositi – Gestione principale”, che ha comportato una semplificazione delle procedure. Dai riscontri effettuati risulta che le movimentazioni in entrata e in uscita afferiscono ai soli girofondi con gli altri conti presenti in tesoreria intestati all’ente. Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria. I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro. 29 Esercizio 1999 C/C T. n° 1500 - mod. 56/T unificato mese saldo iniziale gennaio tot. entrata (mese) totale entrate uscite saldo mese 0 7.710.734.331.524 7.710.734.331.524 7.704.311.368.932 6.422.962.592 febbraio 6.422.962.592 3.643.876.769.670 3.650.299.732.262 3.644.059.544.084 6.240.188.178 marzo 6.240.188.178 7.803.280.216.866 7.809.520.405.044 7.805.025.901.877 4.494.503.167 aprile 4.494.503.167 maggio 4.834.880.788 giugno 7.120.580.854 luglio agosto 751.146.572.794 746.311.692.006 4.834.880.788 5.524.865.147.001 5.529.700.027.789 746.652.069.627 5.522.579.446.935 7.120.580.854 366.009.214.045 356.446.354.775 9.562.859.270 9.562.859.270 1.970.001.935.859 1.979.564.795.129 1.972.320.388.567 7.244.406.562 7.244.406.562 3.167.159.174.058 3.174.403.580.620 3.166.461.188.969 7.942.391.651 settembre 7.942.391.651 4.915.170.696.694 4.923.113.088.345 4.914.351.343.294 8.761.745.051 ottobre 8.761.745.051 1.278.044.235.574 1.286.805.980.625 1.281.017.822.293 5.788.158.332 novembre 5.788.158.332 dicembre 5.740.690.586 TOTALE ANNUALE 358.888.633.191 520.619.257.773 526.407.416.105 8.577.461.253.265 8.583.201.943.851 46.216.753.721.102 RIEPILOGO ESERCIZIO 1999 TOTALE ENTRATE SALDO INIZIO ESERC. 46.216.753.721.102 0 TOTALE GENERALE 46.216.753.721.102 TOTALE USCITE 46.216.203.837.154 SALDO FINALE 549.883.948 30 520.666.725.519 5.740.690.586 8.582.652.059.903 46.216.203.837.154 549.883.948 Esercizio 2000 C/C T. n° 1500 - mod. 56/T unificato mese saldo iniziale tot. entrata (mese) totale entrate uscite saldo mese gennaio 549.883.948 4.733.859.711.082 4.734.409.595.030 4.729.714.750.990 4.694.844.040 febbraio 4.694.844.040 1.118.212.896.346 1.122.907.740.386 1.118.692.947.732 4.214.792.654 marzo 4.214.792.654 9.466.751.836.788 9.470.966.629.442 9.465.689.888.707 5.276.740.735 aprile 5.276.740.735 343.485.847.790 348.762.588.525 345.894.095.647 2.868.492.878 maggio 2.868.492.878 7.484.127.851.653 7.486.996.344.531 7.482.586.311.359 4.410.033.172 giugno 4.410.033.172 1.389.702.577.532 1.394.112.610.704 1.385.914.362.479 8.198.248.225 luglio 8.198.248.225 6.077.618.522.784 6.085.816.771.009 6.085.254.524.636 562.246.373 agosto 562.246.373 4.065.649.101.660 4.066.211.348.033 3.653.183.533.203 413.027.814.830 413.027.814.830 7.440.182.338.502 7.853.210.153.332 7.848.749.633.097 4.460.520.235 ottobre 4.460.520.235 6.746.539.036.125 6.750.999.556.360 6.746.241.719.548 4.757.836.812 novembre 4.757.836.812 5.152.707.548.410 5.157.465.385.222 5.153.705.851.112 3.759.534.110 dicembre 3.759.534.110 5.028.158.438.968 5.031.917.973.078 5.031.149.987.308 767.985.770 settembre TOTALE ANNUALE 59.046.995.707.640 RIEPILOGO ESERCIZIO 2000 TOTALE ENTRATE SALDO INIZIO ESERC. 59.046.995.707.640 549.883.948 TOTALE GENERALE 59.047.545.591.588 TOTALE USCITE 59.046.777.605.818 SALDO FINALE 767.985.770 31 59.046.777.605.818 5.3.2. CONTO n. 29811 – Gestione principale – fruttifero In considerazione della necessità di garantire alla Cassa un equilibrio gestionale, anche attraverso un’adeguata remunerazione delle giacenze delle proprie liquidità sui conti correnti di tesoreria, e tenuto conto del progressivo incremento dell’onere per interessi a carico dell’istituto, derivante dai buoni fruttiferi postali, il conto è stato reso fruttifero, insieme a tutti i conti aperti presso la Tesoreria centrale dello Stato, concernenti le gestioni dei conti correnti ed assegni postali e del risparmio postale, in adempimento all’art. 19 della legge n. 887 del 1984, a decorrere dal 1 gennaio 1998. Successivi decreti ministeriali hanno ridefinito rendimenti e modalità di funzionamento dei conti correnti fruttiferi intestati alla Cassa. Il decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze del 16 ottobre 2002, ha stabilito disposizioni comuni per i conti correnti fruttiferi intestati alla Cassa, relative alla decorrenza degli interessi sulle somme che affluiscono nei conti (sono calcolati dal giorno del versamento, cessano dal giorno del prelevamento e sono liquidati a semestralità maturate) e alla effettuazione delle operazioni di prelevamento a vista e senza limite d’importo. Le entrate del conto sono costituite dai fondi provenienti dalla raccolta del risparmio postale, da altre somme di pertinenza della gestione propria della Cassa e, ove necessario, da somme gestite dalla Cassa aventi specifica destinazione in appositi conti correnti tenuti presso la Tesoreria (rate di ammortamento versate da enti locali o dallo Stato). Le uscite sono rappresentate dai mandati per trasferimento dei fondi al conto infruttifero 29850 – Rimborsi alla Banca d’Italia: la procedura si avvia con la richiesta indirizzata all’I.GE.PA. di trasferire i fondi dovuti. I tempi necessari per l’accreditamento al conto infruttifero sono circa 10 giorni. Sono stati riscontrati numerosi girofondi caratterizzati da una non corretta introduzione di versamenti nel competente conto. Le operazioni afferenti lo svolgimento e le modalità di gestione della raccolta del risparmio postale sono state regolate dalla Convenzione tra il Ministero del tesoro e le Poste Italiane Spa, d’intesa con la Banca d’Italia e la Cassa depositi e prestiti, del 14 settembre 1999. L’art. 8 della Convenzione tra Poste e Ministero del Tesoro prevede la predisposizione di una situazione contabile quotidiana, che assicura conformità di scritture. Infatti, la Convenzione dispone che Poste italiane spa fornisca alla Cassa e al Ministero del tesoro i flussi relativi ai conti correnti postali e al risparmio postale in maniera distinta e separata, con cadenza giornaliera differita di dieci giorni rispetto alla data delle operazioni, a partire dal 1 ottobre 1999. La Tesoreria centrale dispone periodicamente gli accrediti e gli addebiti relativi ai conti correnti postali e al risparmio postale, intestati alla Cassa, sulla base delle scritture compilate secondo le informazioni fornite quotidianamente da Poste e trasmesse alla Cassa stessa nella 32 medesima giornata. Poste italiane spa si impegna a comunicare le eventuali rettifiche entro il mese successivo a quello di riferimento. I compiti delle Poste italiane s.p.a. sono stati ulteriormente precisati in sede di rinnovo della Convenzione tra le Poste e la Cassa depostiti e prestiti effettuato nel maggio 2001. Con la nuova Convenzione appaiono superate le disfunzioni che avevano portato a disdire la precedente, operativa per il 2000. Fino a quella data le procedure erano molto articolate e scontavano lungaggini e ritardi notevoli. L’ente Poste Italiane s.p.a. svolge, attraverso i suoi numerosi uffici postali, circa 14 mila, il servizio di raccolta, che è remunerato dalla Cassa. Tra le entrate del conto trovano posto anche i depositi definitivi di cui all’art. 592 del R .D. 23 maggio 1924, n. 827 (R.G.C.S.), gestiti dalla Cassa depositi e prestiti. IL Servizio depositi definitivi riguarda la gestione delle somme di denaro che, per legge o per disposizione delle Pubbliche Amministrazioni, devono essere versate da parte di soggetti pubblici o privati (persone fisiche o giuridiche). Iscrivendo il deposito la Cassa Depositi e Prestiti offre un servizio di garanzia (la pubblica fede) per la conservazione dei valori e la loro restituzione, a determinate condizioni, al legittimo proprietario. Il Servizio depositi definitivi è gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti su tutto il territorio nazionale attraverso uffici decentrati del Ministero dell'Economia e delle Finanze (le Direzioni provinciali dei servizi vari); per la provincia di Roma è gestito direttamente dall'Istituto (Div. VI), che svolge anche un ruolo di coordinamento e di verifica generale. La Cassa riceve solo depositi in contanti. I depositi possono essere obbligatori o volontari. I primi si suddividono in: - cauzionali, effettuati a garanzia di pubbliche Amministrazioni (es. dagli aggiudicatari di appalti per la fornitura di beni e servizi) sono fruiti da persone fisiche o giuridiche a cui viene chiesta una cauzione per una concessione rilasciata da un Ente (per es.: licenza P.S. concessa dalla Questura; accise su vini da U.T.I.F.; rivendita tabacchi autorizzata dai Monopoli; etc. ); - amministrativi, fatti o ordinati da una pubblica amministrazione (es. per espropriazioni) per le persone fisiche o giuridiche a carico delle quali è stato disposto un esproprio o asservimento, per i quali non sono stati accettati gli indennizzi proposti da parte di Comune, Regione od altri Enti Pubblici; - giudiziari, ordinati dall'Autorità giudiziaria. I depositi volontari possono essere effettuati solo da Enti e Amministrazioni pubbliche, per investimento di capitali. I depositi si costituiscono presso qualsiasi sede della Banca d’Italia – Tesoreria Provinciale dello Stato, versando il contante, eventualmente maggiorato degli importi dei bolli laddove previsti: -per i depositi cauzionali ed amministrativi la costituzione avviene previa compilazione del modello 125 bis T; 33 -per i depositi giudiziari la costituzione avviene d’ufficio, al pervenire dei vaglia postali corrispondenti. La Tesoreria Provinciale rilascia la quietanza mod. 81 septies T al versante per la consegna all’Ente cauzionato e ne invia l’estratto alla Direzione Provinciale dei Servizi Vari. La medesima effettua l’iscrizione del deposito, dandone informazione al proprietario ed all’Ente cauzionato. I depositi non hanno un rendimento se sono di importo inferiore a Euro 250,00. Se il deposito è di importo superiore, spettano gli interessi nella misura dell’1,75% sui depositi cauzionali, liquidati periodicamente e solo su richiesta di parte, e dell’1,50% sui depositi giudiziari ed amministrativi, liquidati solo in sede di restituzione del capitale. Al cessare della motivazione per la quale è stato costituito, l’Ente che aveva disposto la costituzione, (esproprio, etc.) ne autorizza la restituzione mediante emissione di decreto o delibera. Per la restituzione il depositante si deve presentare alla Direzione Provinciale dei Servizi vari con: 1. il decreto o delibera di cui sopra, prodotti in bollo nel caso di deposito cauzionale; 2. l’istanza di restituzione, completa di generalità, codice fiscale e coordinate bancarie del proprietario del deposito; 3. la quietanza originale. In caso di smarrimento della quietanza, presso la Direzione Provinciale Servizi Vari si può, contestualmente alla denuncia di smarrimento, richiedere il certificato di esistenza del deposito, che viene rilasciato in bollo. La restituzione avviene entro trenta giorni dalla richiesta. Dal 1° gennaio 2000 è stata attivata una nuova modalità per la costituzione dei depositi definitivi, che semplifica la procedura che si attua unicamente presso le competenti sezioni di tesoreria. La Cassa Depositi e Prestiti, in sede centrale, eroga anche sovvenzioni a Comuni ed Enti Pubblici con restituzione a rate di ammortamento mutui o quote interessi di preammortamento. La rifusione delle somme è gestita in sede locale dalla Direzione Provinciale dei Servizi Vari a cui devono essere trasmesse le quietanze mod. 7 cat.1° e mod. 121T, rilasciate dalla locale Banca d’Italia, a giustificazione dell’avvenuto versamento. La rifusione di tali somme da parte dei Comuni e degli Enti pubblici deve avvenire tassativamente entro la data stabilita dalla Cassa Depositi e Prestiti, risultante dalla comunicazione a loro inviata. In caso di ritardo nei versamenti si incorre nelle penalità di mora stabilite dalla Cassa Depositi e Prestiti. Inoltre la Direzione Provinciale Servizi Vari comunica lo stato di morosità alla locale Tesoreria per le eventuali compensazioni amministrative con crediti stanziati a favore del debitore moroso. 34 Il riscontro finale annuale a cura della Cassa Depositi e prestiti avviene sui documenti cartacei rilasciati dalle Direzioni Provinciali dei Servizi Vari, con conguagli dovuti a rettifiche successive. Tale situazione crea uno slittamento dei tempi causato da ritardi tecnici del riscontro svolto sulla quietanza cartacea, che in futuro sarà risolto con l’attivazione del nuovo sistema automatizzato per i depositi SVILDEP, che velocizzerà i flussi. Infatti il Ministero dell’Economia ha avviato un progetto di informatizzazione per la semplificazione delle procedure del Servizio Depositi Definitivi. Con tale nuovo processo sarà possibile monitorare oltre un milione di pratiche con tempi di risposta rapidi e un controllo efficace sullo stato dei depositi. L'applicazione del sistema "SvilDep" dovrebbe comportare una ottimizzazione dei flussi di informazioni tra i vari enti coinvolti nel processo, nonché una lavorazione dei documenti più semplice, veloce e quindi più efficiente. La conoscenza dello stato dei depositi in tempo reale dovrebbe permettere poi, alla Cassa Depositi e Prestiti, una migliore gestione del sistema di prestiti agli enti locali. Dall’esame dei conti riassuntivi del tesoro si è riscontrato che gli importi riportati nel mese di maggio 1999 sono i medesimi del precedente mese di aprile, a fronte di aumenti e diminuzioni intervenuti. Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria. I dati non concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro, limitatamente al mese di maggio. 35 Conto riassuntivo del Tesoro esercizio 1999 c.c. n° 29811 - mod.56t unificato mese gennaio saldo iniziale tot.entr. mese tot.entrate uscite saldo mese saldo mese 14.883.380.236.216 4.285.095.097.941 19.168.475.334.157 5.748.859.829.887 13.419.615.504.270 febbraio 13.419.615.504.270 1.658.445.621.682 15.078.061.125.952 1.197.645.046.977 13.880.416.078.975 marzo 13.880.416.078.975 2.256.737.628.594 16.137.153.707.569 1.130.505.167.351 15.006.648.540.218 aprile 15.006.648.540.218 2.057.160.127.615 17.063.808.667.833 1.163.807.980.342 15.900.000.687.491 15.900.000.687.491 maggio 15.900.000.687.491 1.284.026.509.634 17.184.027.197.125 4.435.545.695.817 12.748.481.501.308 15.900.000.687.492 giugno 12.748.481.501.308 8.275.132.238.734 21.023.613.740.042 1.515.944.792.937 19.507.668.947.105 luglio 19.507.668.947.105 3.874.888.280.421 23.382.557.227.526 1.713.197.925.524 21.669.359.302.002 agosto 21.669.359.302.002 2.307.728.943.787 23.977.088.245.789 4.766.273.187.780 19.210.815.058.009 settembre 19.210.815.058.009 1.446.326.715.406 20.657.141.773.415 1.342.482.311.280 19.314.659.462.135 ottobre 19.314.659.462.135 12.122.906.359.815 31.437.565.821.950 1.732.348.542.444 29.705.217.279.506 novembre 29.705.217.279.506 2.135.582.944.565 31.840.800.224.071 7.875.200.185.718 23.965.600.038.353 dicembre 23.965.600.038.353 4.083.426.546.436 28.049.026.584.789 12.716.284.717.006 15.332.741.867.783 TOTALE ANNUALE 45.787.457.014.630 45.338.095.383.063 RIEPILOGO ESERCIZIO 1999 totale entrate saldo inizio esercizio totale generale 45.787.457.014.630 14.883.380.236.216 133.373.320.087.110 totale uscite 45.338.095.383.063 saldo finale 1999 15.332.741.867.783 36 esercizio 2000 c.c. n° 29811 - mod. 56 t unificato mese saldo iniziale tot.entr. Mese tot. Entrate uscite saldo mese gennaio 15.332.741.867.783 10.458.150.478.775 25.790.892.346.558 1.068.885.775.592 24.722.006.570.966 febbraio 24.722.006.570.966 1.048.760.962.957 25.770.767.533.923 1.992.213.109.470 23.778.554.424.453 marzo 23.778.554.424.453 900.360.131.344 24.678.914.555.797 1.700.982.817.946 22.977.931.737.851 aprile 22.977.931.737.851 607.015.419.362 23.584.947.157.213 1.308.171.507.538 22.276.775.649.675 maggio 22.276.775.649.675 837.517.327.375 23.114.292.977.050 3.583.883.780.035 19.530.409.197.015 giugno 19.530.409.197.015 8.449.560.405.283 27.979.969.602.298 1.391.128.457.202 26.588.841.145.096 luglio 26.588.841.145.096 3.344.080.922.362 29.932.922.067.458 1.156.796.393.830 28.776.125.673.628 agosto 28.776.125.673.628 305.669.801.135 29.081.795.474.763 2.741.230.173.240 26.340.565.301.523 settembre 26.340.565.301.523 963.659.146.865 27.304.224.448.388 1.550.818.458.396 25.753.405.989.992 ottobre 25.753.405.989.992 1.959.396.724.998 27.712.802.714.990 2.424.804.519.291 25.287.998.195.699 novembre 25.287.998.195.699 1.292.982.146.248 26.580.980.341.947 3.092.015.812.880 23.488.964.529.067 dicembre 23.488.964.529.067 2.300.709.150.168 25.789.673.679.235 6.596.819.812.087 19.192.853.867.148 TOTALE ANNUALE 32.467.862.616.872 28.607.750.617.507 RIEPILOGO ESERCIZIO 2000 totale entrate 32.467.862.616.872 saldo inizio esercizio 15.332.741.867.783 totale generale 47.800.604.484.655 totale uscite 28.607.750.617.507 saldo finale 2000 19.192.853.867.148 37 5.3.3. CONTO n. 29850 – Rimborsi alla Banca d’Italia Le disponibilità allocate nel conto corrente infruttifero intestato ai rimborsi alla Banca d’Italia sono utilizzate per estinguere i debiti che si formano con continuità verso la Banca, tenuta ad anticipare i fondi necessari per estinguere i titoli di pagamento relativi ad obbligazioni della Cassa ed a produrre note di accertamento mensili che attestino le erogazioni effettuate. Le giacenze infruttifere costituiscono poste che si compensano nel passivo e, registrando andamenti discontinui legati a situazioni provvisorie destinate ad essere chiuse in tempi brevi, non influiscono in permanenza sulla consistenza delle liquidità. Infatti, le poste iscritte in entrata del conto derivano da mandati emessi indifferentemente dai diversi conti intestati alla Cassa per lo svolgimento delle varie attività. In uscita si realizza il rimborso in unica soluzione mensile alla Banca d’Italia, come estinzione dei pagamenti quietanzati dalle sezioni di tesoreria provinciali. Il ricevimento della documentazione della Banca d’Italia si completa con il riscontro cartaceo da parte della amministrazione centrale. Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria. I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro. 38 Esercizio 1999 c.c. n° 29850 - mod. 56 t unificato mese saldo iniziale tot.entr. mese tot.entrate uscite saldo mese gennaio 2.887.387.079.745 142.531.028.820 3.029.918.108.565 0 3.029.918.108.565 febbraio 3.029.918.108.565 1.037.547.670.464 4.067.465.779.029 0 4.067.465.779.029 marzo 4.067.465.779.029 946.829.253.671 5.014.295.032.700 2.568.177.942.353 2.446.117.090.347 aprile 2.446.117.090.347 1.330.851.362.045 3.776.968.452.392 1.078.796.702.691 2.698.171.749.701 maggio 2.698.171.749.701 4.863.401.063.265 7.561.572.812.966 1.681.956.238.217 5.879.616.574.749 giugno 5.879.616.574.749 1.258.424.394.222 7.138.040.968.971 1.756.887.245.919 5.381.153.723.052 luglio 5.381.153.723.052 2.031.872.823.323 7.413.026.546.375 3.272.840.665.567 4.140.185.880.808 agosto 4.140.185.880.808 3.227.387.429.906 7.367.573.310.714 3.844.247.901.330 3.523.325.409.384 settembre 3.523.325.409.384 1.212.085.327.224 4.735.410.736.608 1.978.596.318.631 2.756.814.417.977 ottobre 2.756.814.417.977 1.569.343.421.456 4.326.157.839.433 1.449.449.513.867 2.876.708.325.566 novembre 2.876.708.325.566 1.504.527.369.667 4.381.235.695.233 1.587.925.210.791 2.793.310.484.442 dicembre 2.793.310.484.442 12.957.958.995.335 15.751.269.479.777 1.533.051.507.192 14.218.217.972.585 TOTALE ANNUALE 32.082.760.139.398 RIEPILOGO ESERCIZIO 1999 totale entrate saldo inizio eserc. 32.082.760.139.398 2.887.387.079.745 totale generale 74.562.934.762.763 totale uscite 20.751.929.246.558 saldo finale 1999 14.218.217.972.585 39 20.751.929.246.558 esercizio 2000 c.c n° 29850 - mod. 56 t unificato mese saldo iniziale gennaio 14.218.217.972.585 febbraio tot.entr. Mese tot. Entrate - 14.218.217.972.585 uscite 1.579.124.782.839 saldo mese 12.639.093.189.746 12.639.093.189.746 1.918.987.090.460 14.558.080.280.206 6.520.603.004.843 8.037.477.275.363 marzo 8.037.477.275.363 1.360.209.365.795 9.397.686.641.158 6.412.398.122.834 2.985.288.518.324 aprile 2.985.288.518.324 1.916.501.612.624 4.901.790.130.948 6.894.240.364 4.894.895.890.584 maggio 4.894.895.890.584 2.343.686.438.765 7.238.582.329.349 2.086.877.505.532 5.151.704.823.817 giugno 5.151.704.823.817 889.104.901.060 6.040.809.724.877 3.145.510.209.513 2.895.299.515.364 luglio 2.895.299.515.364 - 2.895.299.515.364 1.049.774.765.273 1.845.524.750.091 agosto 1.845.524.750.091 2.281.118.468.016 4.126.643.218.107 2.222.628.621.584 1.904.014.596.523 settembre 1.904.014.596.523 1.170.671.751.291 3.074.686.347.814 5.550.000.000 3.069.136.347.814 ottobre 3.069.136.347.814 2.124.848.560.283 5.193.984.908.097 2.279.698.394.777 2.914.286.513.320 novembre 2.914.286.513.320 1.758.743.068.623 4.673.029.581.943 1.236.518.621.099 3.436.510.960.844 dicembre 3.436.510.960.844 2.904.286.812.055 6.340.797.772.899 1.656.333.052.863 4.684.464.720.036 TOTALE ANNUALE 18.668.158.068.972 28.201.911.321.521 RIEPILOGO ESERCIZIO 2000 totale entrate 18.668.158.068.972 saldo inizio esercizio 14.218.217.972.585 totale generale 32.886.376.041.557 totale uscite 28.201.911.321.521 saldo finale 2000 4.684.464.720.036 40 5.3.4. CONTO n. 29810 – Fondo di garanzia del risparmio postale fruttifero Il conto è stato istituito con decreto del Ministro del Tesoro, del bilancio e della p.e. del 3 luglio 1998, che lo ha reso fruttifero a partire dal 1 gennaio dello stesso anno, stabilendo che le somme in esso depositate costituiscono la garanzia alla raccolta del risparmio postale. Infatti la giacenza del conto, come rilevata alla data del 31 dicembre 1997, è incrementata, fino al 31 dicembre 2007, dei soli interessi maturati al saggio del 7,50%, capitalizzati semestralmente. Su tale conto la Cassa è autorizzata a versare anche le somme derivanti dall’estinzione anticipata dei mutui erogati alle pubbliche amministrazioni, con la restituzione del debito residuo maggiorato di un indennizzo, ridotto se totalmente finanziata con i proventi di cessioni di valori mobiliari e immobiliari, nonché le somme ricavate dalla vendita dei titoli di Stato e delle obbligazioni che risultano nel portafoglio di proprietà dell’istituto alla data del 1 ottobre 2002. La Cassa può prelevare le somme in giacenza sul conto a fronte di eventuali esigenze di liquidità non coperte dalle disponibilità sul conto 29811, relativo alla gestione principale, fermo restando il reintegro del conto corrente per un importo pari alle somme utilizzate. Per la disciplina e il tasso di remunerazione del conto è prevista la ridefinizione con decreto del Ministro dell’economia con effetto dalla data del 1 gennaio 2008. In questo conto si rilevano movimentazioni solo in entrata: le operazioni in uscita derivano da errori, poi stornati: ad esempio in data 1 gennaio 1999 è stata sistemata una situazione contabile con girofondo per 7 mld di lire. Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria. I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro. 41 Esercizio 1999 C.C. n. 29810 - mod. 56/T unificato Mese Saldo iniziale Gennaio 160.322.201.413.045 Febbraio 160.322.697.141.765 Marzo 160.322.697.141.765 Aprile 160.574.037.495.484 Maggio 160.574.038.032.359 Giugno 160.574.037.495.484 Totale entrata (mese) Totale entrate 495.728.720 251.836.082.439 Saldo mese 160.322.697.141.765 - 160.322.697.141.765 160.322.697.141.765 - 160.322.697.141.765 160.574.533.224.204 536.875 Uscite 495.728.720 160.574.038.032.359 160.574.038.032.359 - 160.574.037.495.484 10.784.651.473 160.584.822.146.957 Agosto 160.584.822.146.957 945.462.551.766 161.530.284.698.723 Settembre 161.529.788.970.003 5.862.039.863.980 167.391.828.833.983 167.391.829.476.110 - 160.574.037.495.484 160.574.037.495.484 - 495.728.720 160.584.822.146.957 161.529.788.970.003 - 167.391.828.833.983 Novembre 156.321.063.681.586 7.069.627.421.190 163.390.691.102.776 252 163.390.691.102.524 Dicembre 163.390.691.102.524 6.090.550.366.271 169.481.241.468.795 - 169.481.241.468.795 20.230.797.844.841 20.230.797.844.841 SALDO INIZIO ESERCIZIO 160.322.201.413.045 TOTALE GENERALE 180.552.999.257.886 TOTALE USCITE SALDO FINALE 156.321.063.681.586 11.071.757.789.091 RIEPILOGO ESERCIZIO 1999 TOTALE ENTRATE 11.070.765.794.524 167.391.828.833.983 Ottobre TOTALE ANNUALE 642.127 160.574.038.032.359 536.875 160.574.037.495.484 Luglio 160.574.037.495.484 - 11.071.757.789.091 169.481.241.468.795 42 Esercizio 2000 C.C. n. 29810 - mod. 56/T unificato Mese Saldo iniziale Gennaio 169.481.241.468.795 Febbraio 170.068.325.707.881 Marzo 170.067.829.980.459 Aprile 170.067.829.980.459 Maggio 170.067.830.014.834 Giugno 176.430.845.761.617 Luglio 176.430.845.761.617 Agosto 176.431.193.854.365 Settembre 176.430.845.761.617 Ottobre 176.430.845.761.617 Novembre 183.301.875.304.026 Dicembre 183.301.875.239.651 TOTALE ANNUALE Totale entrata (mese) Totale entrate 587.084.880.961 641.875 170.068.325.707.881 - 170.068.325.707.881 495.727.422 170.067.829.980.459 - 170.067.829.980.459 34.375 6.363.015.781.158 348.092.748 13.821.478.331.651 TOTALE GENERALE 183.302.719.800.446 TOTALE USCITE SALDO FINALE 844.560.795 183.301.875.239.651 43 170.067.829.980.459 170.067.830.014.834 - 170.067.830.014.834 176.430.845.795.992 34.375 176.430.845.761.617 176.430.845.761.617 - 176.430.845.761.617 176.431.193.854.365 - 176.431.193.854.365 176.431.193.854.365 - 176.430.845.761.617 - 176.430.845.761.617 183.301.875.304.026 - 183.301.875.304.026 - 183.301.875.304.026 64.375 183.301.875.239.651 - 183.301.875.239.651 - 183.301.875.239.651 13.821.478.331.651 169.481.241.468.795 - 6.871.029.542.409 SALDO INIZIO ESERCIZIO Saldo mese 170.068.326.349.756 RIEPILOGO ESERCIZIO 2000 TOTALE ENTRATE Uscite 348.092.748 844.560.795 176.430.845.761.617 I conti gestiti dalla Sezione autonoma per l’Edilizia residenziale pubblica I compiti e le competenze in materia di edilizia residenziale pubblica sono state delineate dal decreto legislativo n. 112 del 1998, che ha innovato la disciplina prevista con la legge n. 865 del 1971. Il nuovo quadro ordinamentale ha previsto un’attività di concorso nel predisporre programmi di edilizia residenziale di rilevanza nazionale tra Stato e Regioni, mentre queste ultime definiscono in via esclusiva le proprie politiche di settore attraverso la determinazione delle linee di intervento e degli obiettivi da realizzare, con una programmazione avente ad oggetto la gestione delle risorse e l’attuazione degli interventi. In questo contesto è stata disposta la soppressione della Sezione autonoma dell’edilizia residenziale pubblica con l’art. 7 del d. lgs. n. 284 del 1999, che ha stabilito il trasferimento alla Cassa stessa delle attività e delle passività della Sezione, al netto dei fondi trasferiti alle Regioni e di quelli da destinare ai programmi finanziati direttamente dal Ministero delle infrastrutture e trasporti. L’attività nel settore dell’edilizia residenziale dovrebbe essere svolta sulla base di apposite Convenzioni da stipulare tra la Cassa, le Regioni e il Ministero delle infrastrutture e contabilizzata come “gestione speciale a rendicontazione separata”. I criteri, le modalità e i tempi del trasferimento alle regioni delle competenze in materia di edilizia residenziale pubblica previsti del d. lgs. n. 112 del 1998, art. 63, sono stati delineati dall’intesa sancita in sede di Conferenza Stato Regioni tra il 2 e il 16 marzo 2000. Le modalità attuative del conferimento sono state considerate separatamente a seconda che abbiano per oggetto l’edilizia sovvenzionata, a totale carico dello Stato ed esclusivamente per gli enti pubblici, oppure agevolata, con contributi in conto interessi. I conti correnti infruttiferi di tesoreria cui affluivano le disponibilità della sezione edilizia residenziale pubblica fino al 2000 erano sette. Ai fini dell’attuazione del dettato legislativo in materia, la Conferenza Stato - Regioni ha previsto l’apertura di altri conti cui far affluire i saldi di cassa relativi sia ai programmi di edilizia sovvenzionata, che a quelli di edilizia agevolata, attivati direttamente dal Ministero per le infrastrutture. Questi conti saranno gestiti dalla Cassa fino all’esaurimento dei fondi stessi, ove affluiranno, oltre alle residue entrate Gescal, anche le restituzioni dei fondi anticipati dallo Stato per le alluvioni e i mancati trasferimenti dei limiti d’impegno spettanti alle Regioni. Tra questi i conti selezionati ai fini dell’indagine sono il n. 20103 – “Edilizia residenziale contributi dello Stato” e il n. 20104 “edilizia residenziale legge n. 457 del 1978 (contributi ex Gescal)”, entrambi afferenti la materia dell’edilizia sovvenzionata. Entrambi erano conti fruttiferi fino al 1984. E’ attualmente in corso la procedura per l’emanazione del provvedimento di chiusura dei due conti con relativo giroconto dei saldi dei fondi per i programmi centrali di edilizia agevolata e sovvenzionata ai nuovi conti già aperti sopra descritti (n. 20126 e n. 20127), come previsto dal d. lgs. n. 284 del 1999, art. 7 e dalla legge n. 21 del 2001. 44 45 46 47 48 5.3.5. CONTO n. 20103 – Edilizia residenziale contributi dello Stato Il conto n. 20103 ha ad oggetto sia l’edilizia sovvenzionata, diretta alla costruzione di abitazioni e al recupero del patrimonio edilizio degli enti pubblici, I.A.C.P., Comuni e loro consorzi, sia l’edilizia sperimentale, introdotta dalla legge n. 94 del 1984, che prevede che il CER individui, nell’ambito di determinate aree, i criteri per la realizzazione di programmi organici di edilizia residenziale pubblica e convenzionata, stabilendo la dimensione minima degli interventi di edilizia sovvenzionata e le modalità per assicurare la preferenza ai progetti che prevedono l’industrializzazione, la prefabbricazione e la sperimentazione edilizia. Il conto era finanziato da limiti di impegno imputati a capitoli dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture, sulla base di mutui venticinquennali, ma senza termini predefiniti. Ora i limiti di impegno, che affluiscono al nuovo conto n. 20127, debbono essere specificati per legge: ogni versamento va accompagnato dall’indicazione specifica della fonte normativa di riferimento. Relativamente al trasferimento dei fondi per edilizia sovvenzionata giacenti sui due conti correnti, la Conferenza Stato Regioni ha previsto la quantificazione del saldo di competenza al netto delle erogazioni effettuate per ciascun canale di finanziamento, ripartito per programmi regionali ordinari e straordinari, per la concessione di contributi in conto capitale, i cui fondi sono da attribuire alle Regioni; per programmi straordinari per i comuni, i cui fondi sono da attribuire ai comuni; per programmi attivati dagli IACP, i cui fondi sono da destinare alla Regione di appartenenza e, infine, per programmi centrali straordinari attivati direttamente dal CER, i cui fondi sono da attribuire all’amministrazione centrale. I saldi di cassa relativi a ciascun troncone di finanziamento sopra descritto confluiscono, mediante giro conto dai due conti 20103 e 20104, in appositi conti correnti infruttiferi aperti presso la tesoreria, intestati alle amministrazioni destinatarie dei fondi. L’istituzione dei seguenti conti correnti infruttiferi assicura la gestione separata delle risorse relative al finanziamento dei programmi di edilizia sovvenzionata ed agevolata: il conto n. 20126, per l’edilizia sovvenzionata; il conto n. 20127 per l’edilizia agevolata e il conto n. 20128 “Fondo globale Regioni” per i programmi di interventi per opere di edilizia sovvenzionata di competenza delle Regioni). Relativamente al trasferimento dei fondi per l’edilizia agevolata, la Conferenza ha predisposto la quantificazione delle giacenze di cassa sul conto 20103, da attribuire alle Regioni e la contemporanea apertura di conti correnti intestati alle Regioni presso la tesoreria centrale, cui far affluire le disponibilità, e di un conto corrente intestato all’amministrazione centrale presso la sezione autonoma della Cassa, cui far affluire le annualità future e i saldi di cassa relativi ai programmi centrali pregressi di edilizia agevolata, attivati direttamente dal CER. Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria. I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro. 49 ESERCIZIO 1999 C.C.N.20103 - MOD.57/T UNIFICATO Mese SALDO INIZIALE TOT.ENTRATA (MESE) Totale entrate Uscite Saldo mese Gennaio 6.999.615.611.449 882.566.504 7.000.498.177.953 85.080.275 7.000.413.097.678 Febbraio 7.000.413.097.678 112.742.072 7.001.025.839.750 832.340.320 7.000.193.499.430 Marzo 7.000.193.499.430 1.141.406.686 7.001.334.906.116 15.412.043.730 6.985.922.862.386 Aprile 6.985.922.862.386 16.288.500.912 7.002.211.363.298 11.541.077.450 6.990.670.285.848 6.991.570.836.226 544.316.340 Maggio 6.990.670.285.848 900.550.378 Giugno 6.991.026.519.886 1.035.220.967 6.992.061.740.853 - Luglio 6.992.061.740.853 1.067.311.782 6.993.129.052.635 189.801.322.710 6.803.327.729.925 Agosto 6.803.327.729.925 201.208.401.635 7.004.536.131.560 21.223.153.682 6.983.312.977.878 Settembre 6.983.312.977.878 228.370.653 6.983.541.348.531 2.916.377.270 6.980.624.971.261 Ottobre 6.980.624.971.261 1.937.988.366.209 8.918.613.337.470 7.900.697.827 8.910.712.639.643 Novembre 8.910.712.639.643 2.656.756.174 8.913.369.395.817 79.383.276.550 8.833.986.119.267 Dicembre 8.833.986.119.267 1.741.416.690 8.835.727.535.957 59.680.512.570 8.776.047.023.387 TOTALE ANNUALE 2.165.751.610.662 RIEPILOGO ESERCIZIO 1999 TOTALE ENTRATE 2.165.751.610.662 SALDO INIZIO ESERCIZIO 6.999.615.611.449 TOTALE GENERALE 9.165.367.222.111 TOTALE USCITE SALDO FINALE 389.320.198.724 8.776.047.023.387 50 6.991.026.519.886 6.992.061.740.853 389.320.198.724 Esercizio 2000 C.C. T. n° 20103 - mod. 56/T unificato Mese Saldo iniziale Totale entrata (mese) Totale entrate Uscite Saldo mese Gennaio 8.776.047.023.387 783.784.449 8.776.830.807.836 Febbraio 8.776.830.807.836 400.362.598 8.777.231.170.434 7.604.550 8.777.223.565.884 Marzo 8.777.223.565.884 201.964.076.021 8.979.187.641.905 62.069.653.050 8.917.117.988.855 Aprile 8.917.117.988.855 1.235.057.117 8.918.353.045.972 38.739.202.310 8.879.613.843.662 Maggio 8.879.613.843.662 1.830.294.998 8.881.444.138.660 65.184.497 8.881.378.954.163 Giugno 8.881.378.954.163 5.557.487.207 8.886.936.441.370 1.025.656.980 Luglio 8.885.910.784.390 905.058.613 8.886.815.843.003 Agosto 8.886.815.843.003 627.358.752 8.887.443.201.755 64.895.037.520 8.822.548.164.235 Settembre 8.822.548.164.235 8.421.874.739 8.830.970.038.974 471.069.933.855 8.359.900.105.119 Ottobre 8.359.900.105.119 21.115.502.662 8.381.015.607.781 2.354.760.110 8.378.660.847.671 Novembre 8.378.660.847.671 2.301.022.041 8.380.961.869.712 984.861.250 8.379.977.008.462 Dicembre 8.379.977.008.462 724.971.440 8.380.701.979.902 9.391.586.990 8.371.310.392.912 TOTALE ANNUALE 245.866.850.637 RIEPILOGO ESERCIZIO 2000 TOTALE ENTRATE 245.866.850.637 SALDO INIZIO ESERCIZIO 8.776.047.023.387 TOTALE GENERALE 9.021.913.874.024 TOTALE USCITE SALDO FINALE 650.603.481.112 8.371.310.392.912 51 - 8.776.830.807.836 8.885.910.784.390 - 650.603.481.112 8.886.815.843.003 5.3.6. CONTO n. 20104 – Edilizia residenziale legge n. 457 del 1978 Anche l’oggetto di questo conto è l’edilizia residenziale sovvenzionata finanziata dai contributi a carico sia del lavoratore che del datore di lavoro e dalle somme dovute dallo Stato alla Gestione case per lavoratori (GESCAL) con vincolo di destinazione, soppressi dal 1996,: vi sono tuttora entrate per contributi ancora da versare per i casi di ricostruzione della carriera. Recentemente sono state presentate interpellanze parlamentari riguardo la rilevante giacenza sul conto, giustificata dai fondi assegnati alle Regioni, ma non ancora utilizzati. La procedura è rappresentata nella tabella - “Entrate sui c/c della Sezione Edilizia residenziale” - : i contributi GESCAL sono versati all’INPS, il quale li trasferisce al conto della Cassa in tesoreria, che rilascia la quietanza. I versamenti non hanno cadenza regolare, ma seguono il modello degli anticipi e dei successivi conguagli. Fino al 1984, quando il conto era fruttifero, venivano acquistati titoli di credito fondiario,che facevano affluire al conto il capitale e gli interessi delle cedole. Quindi il conto rappresentava tre diverse gestioni separate: l’acquisto dei titoli, i contributi GESCAL e i prestiti, producendo problemi di corrispondenza, in quanto le ripartizioni non erano riconosciute singolarmente dalla tesoreria. Nell’esercizio 2002 è stato eseguito un blocco cautelativo in entrata del conto. Il controllo svolto dalla Cassa è soltanto di genere contabile sull’estratto conto e non entra nel merito, di cui è responsabile l’INPS o gli altri enti debitori dei contributi GESCAL. Sono stati riscontrati errori di versamenti nel conto: queste movimentazioni scorrette comportano appesantimenti per storni e ritardi nella procedura. La rendicontazione del conto è mensile, ma le contabilità del tesoriere e della Cassa concordano soltanto a fine esercizio, successivamente alle rettifiche della Cassa. Le discordanze derivano sostanzialmente dai ritardi con cui pervengono alla Cassa le quietanze, che vengono registrate contabilmente nel mese in cui la quietanza ritardataria perviene. La Rete interbancaria informatica che collegherà anche gli enti locali dal 2003 potrà migliorare questi rallentamenti. L’apertura di conti all’interno della tesoreria per ciascuna regione costituisce una semplificazione per l’attuale procedura. Infatti gli ordini di riscossione per le regioni vanno direttamente in tesoreria. La Sezione dà al tesoriere l’ordine di pagare il mandato, e i rimborsi alla Banca d’Italia si effettuano a fine esercizio dal conto della Cassa n. 29850. Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria. I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro. 52 Esercizio 1999 C.C. n. 20104 - mod. 56/T unificato Mese Saldo iniziale Totale entrata (mese) Totale entrate Uscite Gennaio 17.131.533.531.346 76.255.083.909 17.207.788.615.255 Febbraio 17.207.408.615.255 273.004.342.377 17.480.412.957.632 192.012.347.992 17.288.400.609.640 Marzo 17.288.400.609.640 1.809.085.376 17.290.209.695.016 79.377.302.480 17.210.832.392.536 Aprile 17.210.832.392.536 2.924.115.019 17.213.756.507.555 143.804.663.040 17.069.951.844.515 Maggio 17.069.951.844.515 1.427.000.649 17.071.378.845.164 997.362.613.380 16.074.016.231.784 Giugno 16.074.016.231.784 4.882.361.056 16.078.898.592.840 622.683.700 16.078.275.909.140 Luglio 16.078.275.909.140 3.117.539.747 16.081.393.448.887 337.772.075.737 15.743.621.373.150 Agosto 15.743.621.373.150 13.899.539.585 15.757.520.912.735 195.659.289.700 15.561.861.623.035 Settembre 15.561.861.623.035 15.119.609.378 15.576.981.232.413 229.259.544.010 15.347.721.688.403 Ottobre 15.347.721.688.403 9.203.700.278 15.356.925.388.681 2.152.598.706.079 13.204.326.682.602 Novembre 13.204.326.682.602 129.289.061 13.204.455.971.663 542.968.157.010 12.661.487.814.653 Dicembre 12.661.487.814.653 12.663.845.354.286 249.764.444.080 12.414.080.910.206 TOTALE ANNUALE 2.357.539.633 404.129.206.06 8 5.121.581.827.208 RIEPILOGO ESERCIZIO 1999 TOTALE ENTRATE 404.129.206.068 SALDO INIZIO ESERCIZIO 17.131.533.531.346 TOTALE GENERALE 17.535.662.737.414 TOTALE USCITE SALDO FINALE 380.000.000 Saldo mese 5.121.581.827.208 12.414.080.910.206 53 17.207.408.615.255 Esercizio 2000 C.C. n. 20104 - mod. 56/T unificato Mese Saldo iniziale Totale entrata (mese) Totale entrate Uscite Saldo mese Gennaio 12.414.080.910.206 13.147.944.465 12.427.228.854.671 12.427.228.854.671 Febbraio 12.427.228.854.671 4.243.635 12.427.233.098.306 265.191.420 12.426.967.906.886 Marzo 12.426.967.906.886 347.546.286 12.427.315.453.172 234.205.117.764 12.193.110.335.408 Aprile 12.193.110.335.408 816.682.272 12.193.927.017.680 688.806.399.831 11.505.120.617.849 Maggio 11.505.120.617.849 1.089.454.217 11.506.210.072.066 23.788.090.960 11.482.421.981.106 Giugno 11.482.421.981.106 135.765.153 11.482.557.746.259 29.563.672.190 11.452.994.074.069 Luglio 11.452.994.074.069 1.640.479.760 11.454.634.553.829 - 11.454.634.553.829 Agosto 11.454.634.553.829 489.089.566 11.455.123.643.395 9.199.294.790 11.445.924.348.605 Settembre 11.445.924.348.605 105.380.132.436 11.551.304.481.041 5.905.725.652.000 5.645.578.829.041 Ottobre 5.645.578.829.041 879.229.700 5.646.458.058.741 311.164.794.025 5.335.293.264.716 Novembre 5.335.293.264.716 1.956.643.981 5.337.249.908.697 6.312.145.100 5.330.937.763.597 Dicembre 5.330.937.763.597 38.017.905.712 5.368.955.669.309 42.604.430.627 5.326.351.238.682 TOTALE ANNUALE 7.251.634.788.7 07 163.905.117.183 RIEPILOGO ESERCIZIO 2000 TOTALE ENTRATE 163.905.117.183 SALDO INIZIO ESERCIZIO 12.414.080.910.206 TOTALE GENERALE 12.577.986.027.389 TOTALE USCITE 7.251.634.788.707 SALDO FINALE 5.326.351.238.682 54 5.3.7. CONTO n. 20110 – Acquisto titoli Questo conto è stato istituito per contrattare l’acquisto dei titoli e custodire le obbligazioni con cedole, che vanno rimborsate secondo predefiniti piani di ammortamento, con previsione di estinzione anticipata. I titoli sono custoditi presso la COFIDI. Le cedole sono riscosse alla pari o sotto la pari. L’utile sui titoli e sulle cedole costituiva l’utile della Sezione autonoma per l’edilizia residenziale pubblica, che incrementava il fondo di rotazione relativo, sottratte le spese di amministrazione. Il fondo di rotazione è ormai in via di esaurimento per il completamento del piano di ammortamento di rimborso dei mutui. Questi sono stati rinegoziati a causa dei tassi d’interesse troppo alti. Le uscite del conto si riferiscono ai versamenti annuali quietanzati e a storni per errori di imputazione. Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria. I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro. 55 Esercizio 1999 C.C. n. 20110 - mod. 56/T unificato Mese Saldo iniziale Gennaio 70.379.211.896 Febbraio 86.755.034.654 Totale entrata (mese) 16.375.822.758 Marzo 86.755.034.654 Aprile 86.685.088.703 7.713.838.431 Maggio 94.398.927.134 5.330.330.386 Giugno 99.729.257.520 Luglio 99.729.257.520 111.731.933.251 111.731.933.251 3.742.133.128 Ottobre 115.474.066.379 19.815.481.277 Novembre 135.237.853.096 Dicembre 135.237.853.096 - 86.755.034.654 86.755.034.654 - 86.755.034.654 - 86.755.034.654 - 1.106.901.877 SALDO INIZIO ESERCIZIO 94.398.927.134 99.729.257.520 - 99.729.257.520 99.729.257.520 - 99.729.257.520 111.731.933.251 - 111.731.933.251 111.731.933.251 - 111.731.933.251 115.474.066.379 - 115.474.066.379 TOTALE GENERALE TOTALE USCITE SALDO FINALE 70.379.211.896 136.466.395.484 121.640.511 136.344.754.973 56 51.694.560 135.237.853.096 135.237.853.096 - 135.237.853.096 136.344.754.973 - 136.344.754.973 66.087.183.588 66.087.183.588 86.685.088.703 - 135.289.547.656 - 69.945.951 94.398.927.134 RIEPILOGO ESERCIZIO 1999 TOTALE ENTRATE Saldo mese 86.755.034.654 12.002.675.731 Settembre Uscite - - Agosto TOTALE ANNUALE Totale entrate 121.640.511 Esercizio 2000 C.C. n. 20110 - mod. 56/T unificato Mese Saldo iniziale Gennaio 136.344.754.973 Febbraio 152.331.541.109 Totale entrata (mese) Totale entrate 15.986.786.136 Uscite 152.331.541.109 Saldo mese - 152.331.541.109 - 152.331.541.109 136.200.000.000 66.087.183 16.131.541.109 Marzo 16.131.541.109 4.180.097.814 20.311.638.923 Aprile 20.245.551.740 5.328.595.144 25.574.146.884 - 25.574.146.884 Maggio 25.574.146.884 - 25.574.146.884 - 25.574.146.884 Giugno 25.574.146.884 - 25.574.146.884 - 25.574.146.884 34.546.791.133 - 34.546.791.133 34.546.791.133 - 34.546.791.133 34.949.595.751 - 34.949.595.751 50.362.234.230 - 50.362.234.230 50.362.234.230 - 50.362.234.230 51.489.508.602 - 51.489.508.602 Luglio 25.574.146.884 Agosto 34.546.791.133 Settembre 34.546.791.133 402.804.618 Ottobre 34.949.595.751 15.412.638.479 Novembre 50.362.234.230 Dicembre 50.362.234.230 TOTALE ANNUALE 8.972.644.249 - 1.127.274.372 51.410.840.812 RIEPILOGO ESERCIZIO 2000 TOTALE ENTRATE 51.410.840.812 SALDO INIZIO ESERCIZIO 136.344.754.973 TOTALE GENERALE 187.755.595.785 TOTALE USCITE 136.266.087.183 SALDO FINALE 51.489.508.602 57 20.245.551.740 136.266.087.183 5.4. AGENZIA PER LE EROGAZIONI IN AGRICOLTURA (EX AIMA) Accertamenti presso le sedi dell’AGEA effettuati il 12 e 17 dicembre Il d. lgs. n. 165 del 1999, modificato dal d. lgs. n. 188 del 2000, ha istituito l’ente Agenzia per le erogazioni in agricoltura, sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole e forestali, il quale subentra all’AIMA in liquidazione in tutti i rapporti attivi e passivi. In attuazione della normativa comunitaria l’Agenzia svolge i compiti di esecuzione delle forniture dei prodotti agroalimentari disposte dall’Unione europea per gli aiuti alimentari e la cooperazione economica con altri Paesi, nonché delle operazioni di provvista e di acquisto sul mercato interno e internazionale di prodotti agroalimentari per la formazione delle scorte necessarie e di quelle relative all’immissione regolata sul mercato interno e alla collocazione sui mercati comunitari ed extra dei suddetti prodotti, tranne nei casi in cui risulti più conveniente procedere ad acquisti in loco nei paesi in via di sviluppo, oppure sia più opportuno avvalersi di organizzazioni internazionali. In attuazione della normativa nazionale, l’Agenzia svolge compiti di intervento sui mercati agricoli e agroalimentari, per sostenere comparti in situazioni contingenti, per brevi periodi, al fine di riassorbire la temporanea sovracapacità produttiva per ristabilire l’equilibrio del mercato, provvedendo alla successiva collocazione dei prodotti e di esecuzione delle forniture dei prodotti agroalimentari disposte dallo Stato italiano, anche in conformità a impegni assunti per gli aiuti alimentari e la cooperazione con gli altri paesi. Per ciascuno dei due filoni di intervento, comunitario e nazionale, l’Agenzia ha aperto un conto presso la tesoreria centrale, entrambi oggetto dell’indagine: conto n. 1300, intestato alla “AGEA – Aiuti e ammassi comunitari”, e conto n. 20082, intestato a “AGEA – funzionamento, aiuti ed interventi nazionali”. Le entrate dell’Agenzia sono costituite dalle assegnazioni a carico dello Stato per la gestione delle attività istituzionali, dalle somme provenienti dall’Unione europea per il finanziamento o il cofinanziamento del funzionamento e dei rimborsi forfettari da parte del FEOGA e dai proventi realizzati nell’espletamento delle gestioni di intervento. Non costituiscono entrate e sono gestite su un conto infruttifero intestato all’Agenzia con la dizione “Aiuti e ammassi comunitari”, aperto presso la tesoreria centrale le somme versate all’ente a titolo di aiuti o per la gestione degli ammassi. Il regolamento di amministrazione e contabilità dell’Agenzia prevede la separazione tra gestione dei fondi FEOGA e gestione dei fondi nazionali, in conformità alla normativa comunitaria, anche in deroga alle norme sulla contabilità generale dello Stato. Il decreto prevede anche l’istituzione di organismi pagatori presso le Regioni, i quali assumono la forma di società a capitale misto pubblico-privato o di consorzio. Fino alla costituzione di tali strutture, la funzione di organismo pagatore dello Stato italiano per 58 l’erogazione di aiuti, contributi e premi comunitari previsti dalla normativa dell’Unione europea e finanziati dal Feoga appartiene all’Agea. La funzione svolta dagli organismi pagatori attiene alla garanzia fornita all’Unione europea con riferimento al controllo dell’ammissibilità delle domande e della conformità alle norme comunitarie, prima dell’ordinazione del pagamento; all’esatta e integrale contabilizzazione dei pagamenti effettuati; alla presentazione dei documenti necessari nei tempi e nella forma prevista dalle norme comunitarie. I documenti giustificativi dei pagamenti effettuati, nonché quelli relativi all’esecuzione dei controlli amministrativi e materiali prescritti debbono essere conservati presso l’organismo che ne è responsabile di fronte all’Unione europea, anche al fine del riconoscimento e conseguimento del finanziamento comunitario. L’Agenzia deve rendicontare all’Unione europea l’autorizzazione, l’esecuzione e la contabilizzazione di tutti i pagamenti effettuati. Alle eventuali rettifiche apportate dall’Unione alle spese dichiarate si fa fronte con assegnazione all’apposito conto corrente di tesoreria intestato al “Ministero del tesoro – FEOGA” dei fondi occorrenti. Il Ministero dell’economia può effettuare anticipazioni di cassa, dietro motivata richiesta degli organismi pagatori, per fronteggiare esigenze di pagamento degli aiuti comunitari, tenendo conto dell’avvenuta utilizzazione delle anticipazioni concesse. 5.4.1. CONTO n. 20080 – Gestione finanziaria fondi UE Il trasferimento dei rapporti attivi e passivi dall’AIMA all’AGEA ha riguardato anche i conti correnti infruttiferi aperti presso la tesoreria centrale. A partire dal 16 ottobre 2000 le giacenze sul conto corrente infruttifero n. 20080 sono state spostate alla contabilità speciale, accesa presso la Tesoreria centrale dello Stato n. 1300, intestata a “AGEA – Aiuti ed ammassi comunitari”. A questo conto affluiscono le assegnazioni a carico del bilancio dello Stato o dell’Unione europea, destinate ad essere erogate a titolo di aiuti o per spese connesse alla gestione degli ammassi pubblici. L’Agenzia è l’unico rappresentante dello Stato italiano nei confronti della Commissione europea per tutte le questioni inerenti il FEOGA ed è responsabile nei confronti dell’Unione europea degli adempimenti connessi alla gestione degli aiuti derivanti dalla politica agricola comune, nonché degli interventi sul mercato e sulle strutture del settore agricolo, finanziate dal fondo. Il conto n. 1300 si distingue in due conti partitari con gestione separata per la rendicontazione diretta all’Unione europea (conto n. 2001) e per le spese a carico dello Stato (conto n. 2002). 59 Il conto n. 20080 resta ancora aperto soltanto per i versamenti per operazioni di regolazioni contabili, per recuperi di aiuti, nonché per accreditamenti da parte di soggetti esterni all’Agenzia. Le anticipazioni richieste esplicitamente al Tesoro per pagare gli agricoltori sono straordinarie e si rendono solitamente necessarie nei mesi settembre-novembre. Le erogazioni fluiscono dal conto sulla base dei contributi dovuti agli agricoltori per programmi di intervento agricolo. Quando l’AIMA era un’azienda di Stato collocata in Tesoreria unica emetteva mandati di pagamento, anticipati dalla Banca d’Italia, che riceveva il rimborso dal Tesoro con un unico versamento, sulla base delle scritture rendicontate e parificate con note d’accertamento rilasciate dall’Ente. Esiste un momento di collegamento tra i due conti intestati all’ex AIMA: i pignoramenti. Si tratta di prelevamenti coercitivi che gravano sul conto nazionale a seguito di sentenze esecutive per contenziosi., in quanto il conto n. 20080 è impignorabile. In questi casi la partita si chiude con un girofondo o successive regolazioni contabili attuate con un mandato di pagamento dal conto dei fondi europei al conto della contabilità nazionale. Attualmente la procedura contabile è molto celere: gli sfasamenti temporali non superano la settimana se non sono addirittura contestuali, e il controllo delle movimentazioni effettuate è quotidiano, mentre nell’esercizio 1999 potevano arrivare anche a 60 giorni. Il conto amministra la contabilità del fondo FEOGA secondo i criteri della gestione di cassa e non di competenza. Questo principio comporta che la registrazione della quietanza viene eseguita nel mese di arrivo e non in quello di “competenza”, poiché l’Unione europea ha necessità di conoscere esattamente gli importi effettivamente presenti in cassa. La contabilità viene resa all’Unione con l’elaborazione di un documento standardizzato, previsto in sede comunitaria. L’AGEA ha sottoscritto una Convenzione con l’istituto cassiere per i pagamenti: il termine di pagamento non può oltrepassare i cinque giorni e in caso di mancato buon fine i fondi sono caricati in un conto corrente fruttifero proprio dell’ente. Sono state rilevate contestazioni per mandati trasportati dalle tesorerie provinciali. Le scritture contabili sono state adeguate informaticamente a rispondere alle regole previste dall’Unione europea. La gestione dei cofinanziamenti in contabilità speciale ha permesso il miglioramento e la speditezza delle operazioni contabili, riducendo notevolmente i giro fondi, che tuttora si verificano perché l’Agenzia non ha ancora adottato la tesoreria unica. Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria. I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro. 60 Esercizio 1999 C.C . N. 20080 - mod. 56/T unificato mese saldo iniziale tot. entrata (mese) totale entrate uscite saldo mese gennaio 7.230.716.551.081 770.545.372.686 8.001.261.923.767 538.554.756.430 7.462.707.167.337 febbraio 7.462.707.167.337 506.213.675.429 7.968.920.842.766 582.533.910.070 7.386.386.932.696 marzo 7.386.386.932.696 266.839.676.376 7.653.226.609.072 717.070.823 7.652.509.538.249 aprile 7.652.509.538.249 258.194.344.993 7.910.703.883.242 2.289.335.003.988 5.621.368.879.254 maggio 5.621.368.879.254 224.143.173.841 5.845.512.053.095 2.752.351.472.740 3.093.160.580.355 giugno 3.093.160.580.355 489.745.273.302 3.582.905.853.657 1.029.621.548.690 2.553.284.304.967 luglio 2.553.284.304.967 262.801.887.839 2.816.086.192.806 5.378.883.011 2.810.707.309.795 agosto 2.810.707.309.795 116.254.697.455 2.926.962.007.250 1.089.429.836.020 1.837.532.171.230 settembre 1.837.532.171.230 315.490.840.911 2.153.023.012.141 244.535.609.910 1.908.487.402.231 ottobre 1.908.487.402.231 2.441.196.736.603 4.349.684.138.834 188.273.371.945 4.161.410.766.889 novembre 4.161.410.766.889 1.626.185.860.508 5.787.596.627.397 458.456.843.732 5.329.139.783.665 dicembre 5.329.139.783.665 1.117.119.956.309 6.446.259.739.974 380.781.352.429 6.065.478.387.545 TOTALE ANNUALE 8.394.731.496.252 9.559.969.659.788 RIEPILOGO ESERCIZIO 1999 TOTALE ENTRATE SALDO INIZIO ESERC. TOTALE GENERALE 8.394.731.496.251 7.230.716.551.081 15.625.448.047.332 TOTALE USCITE 9.559.969.659.788 SALDO FINALE 6.065.478.387.545 61 Esercizio 2000 C.C. n. 20080 - mod. 56/T unificato mese saldo iniziale tot. entrata (mese) totale entrate uscite saldo mese gennaio 6.065.478.387.545 511.060.697.056 6.576.539.084.601 0 6.576.539.084.601 febbraio 6.576.539.084.601 512.599.851.878 7.089.138.936.479 1.138.626.189.910 5.950.512.746.569 marzo 5.950.512.746.569 218.928.842.603 6.169.441.589.172 0 6.169.441.589.172 aprile 6.169.441.589.172 607.555.920.488 6.776.997.509.660 253.165.727 6.776.744.343.933 maggio 6.776.744.343.933 670.885.126.476 7.447.629.470.409 0 7.447.629.470.409 giugno 7.447.629.470.409 752.043.027.009 8.199.672.497.418 4.626.515.300.800 3.573.157.196.618 luglio 3.573.157.196.618 1.148.762.942.766 4.721.920.139.384 1.154.664.142.680 3.567.255.996.704 agosto 3.567.255.996.704 717.778.877.852 4.285.034.874.556 0 4.285.034.874.556 settembre 4.285.034.874.556 458.427.567.627 4.743.462.442.183 1.500.023.151.200 3.243.439.290.983 ottobre 3.243.439.290.983 1.810.438.145.012 5.053.877.435.995 1.716.383.073.682 3.337.494.362.313 novembre 3.337.494.362.313 3.763.643.976 3.341.258.006.289 276.618.621.413 3.064.639.384.876 dicembre 3.064.639.384.876 7.060.658.573 3.071.700.043.449 36.406.412.948 3.035.293.630.501 TOTALE ANNUALE 7.419.305.301.316 10.449.490.058.360 RIEPILOGO ESERCIZIO 2000 TOTALE ENTRATE 7.419.305.301.316 SALDO INIZIO ESERC. 6.065.478.387.545 TOTALE GENERALE 13.484.783.688.861 TOTALE USCITE 10.449.490.058.360 SALDO FINALE 3.035.293.630.501 62 5.4.2. CONTO n. 20081 – AIMA – Funzionamento A seguito dell’istituzione dell’Agenzia che subentra all’AIMA anche questo conto è stato chiuso, a partire dal 23 novembre 2000, con la contestuale apertura in Tesoreria centrale del conto infruttifero n. 20082 intestato a “AGEA – Funzionamento, aiuti ed interventi nazionali”. L’oggetto del conto riguarda prevalentemente il rimborso delle note di accertamento, relative alle anticipazioni di tesoreria, i pignoramenti, le spese fisse di personale, la gestione di beni e servizi, le spese legali, gli interventi nazionali con fondi provenienti dallo stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia. Le uscite dal conto attengono al rimborso delle anticipazioni della tesoreria da parte dell’I.GE.PA. su richiesta dell’ente. Queste movimentazioni creavano sfasamenti temporali anche di quattro o sei mesi, ma ora le procedure sono state velocizzate dalla Convenzione con la Banca d’Italia. Dal febbraio 2001 non esistono più le note di accertamento che riscontravano gli importi relativi alle anticipazioni da rimborsare alla Banca d’Italia. Si rileva una incompleta informatizzazione integrata della gestione contabile dei fondi di derivazione nazionale. Dall’esercizio finanziario 2002 il trasferimento proveniente dal bilancio del Ministero dell’Economia è ripartito in tre rate. Gli eventuali errori di imputazione all’interno dei conti sono rettificati con successive richieste dell’Ente. Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria. I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro. 63 Esercizio 1999 C.C. n. 20081 - mod. 56T unificato mese saldo iniziale tot.entrate mese tot.entrate uscite saldo mese gennaio 1.501.987.221.362 5.631.874.024 1.507.619.095.386 24.926.235.207 1.482.692.860.179 febbraio 1.482.692.860.179 187.743.639.584 1.670.436.499.763 296.000.855.324 1.374.435.644.439 marzo 1.374.435.644.439 154.770.598.079 1.529.206.242.518 - 1.529.206.242.518 aprile 1.529.206.242.518 242.987.160.749 1.772.193.403.267 90.839.818.015 1.681.353.585.252 maggio 1.681.353.585.252 16.811.147.123 1.698.164.732.375 296.153.944.526 1.402.010.787.849 giugno 1.402.010.787.849 7.722.559.849 1.409.733.347.698 119.043.734.670 1.290.689.613.028 luglio 1.290.689.613.028 701.435.653.258 1.992.125.266.286 - 1.992.125.266.286 agosto 1.992.125.266.286 4.612.669.001 1.996.737.935.287 157.654.304.660 1.839.083.630.627 settembre 1.839.083.630.627 17.924.645.258 1.857.008.275.885 47.248.305.250 1.809.759.970.635 ottobre 1.809.759.970.635 8.220.539.107 1.817.980.509.742 34.676.624.302 1.783.303.885.440 novembre 1.783.303.885.440 6.589.862.279 1.789.893.747.719 179.411.966.792 1.610.481.780.927 dicembre 1.610.481.780.927 117.793.073.282 1.728.274.854.209 184.947.810.140 1.543.327.044.069 TOTALE ANNUALE 1.472.243.421.593 1.430.903.598.886 RIEPILOGO ESERCIZIO 1999 TOTALE ENTRATE 1.472.243.421.593 SALDO INIZIO ESERC. 1.515.987.221.362 TOTALE GENERALE 2.974.230.642.955 TOTALE USCITE 1.430.903.598.886 SALDO FINALE 1.543.327.044.069 64 Esercizio 2000 C.C. n. 20081 - mod. 56T unificato saldo iniziale tot.entrata mese tot.entrate uscite saldo mese Gennaio 1.543.327.044.069 3.128.678.573 1.546.455.722.642 0 1.546.455.722.642 Febbraio 1.546.455.722.642 10.202.859.865 1.556.658.582.507 575.287.556.894 981.371.025.613 Marzo 981.371.025.613 1.806.318.266 983.177.343.879 0 983.177.343.879 Aprile 983.177.343.879 85.240.694.155 1.068.418.038.034 10.468.906 1.068.407.569.128 1.068.407.569.128 82.675.104.788 1.151.082.673.916 0 1.151.082.673.916 Giugno 1.151.082.673.916 315.707.046.990 1.466.789.720.906 249.063.646.374 1.217.726.074.532 Luglio 1.217.726.074.532 20.473.371.916 1.238.199.446.448 50.746.883.380 1.187.452.563.068 Agosto 1.187.452.563.068 37.817.115.467 1.225.269.678.535 2.253.160 1.225.267.425.375 Settembre 1.225.267.425.375 722.381.408 1.225.989.806.783 175.185.191.052 1.050.804.615.731 Ottobre Maggio 1.050.804.615.731 3.416.129.363 1.054.220.745.094 476.245.647.208 557.975.097.886 Novembre 557.975.097.886 1.363.503.400 579.338.601.286 36.597.151.800 542.741.449.486 Dicembre 542.741.449.486 325.461.809 543.066.911.295 204.628.145.881 338.438.765.414 TOTALE ANNUALE 562.878.666.000 1.767.766.944.655 RIEPILOGO ESERCIZIO 2000 TOTALE ENTRATE 562.878.660.000 SALDO INIZIO ESERCIZIO 1.543.327.044.069 TOTALE GENERALE 2.106.205.710.069 TOTALE USCITE 1.767.766.944.655 SALDO FINALE 2000 338.438.765.414 65 6. RISULTATI DEL CONTROLLO ESEGUITO E CONCLUSIONI A seguito dei riscontri eseguiti è stata rilevata, nella quali totalità dei casi, la concordanza dei dati mensili riassuntivi (aumenti, diminuzioni e saldi) con le scritture pubblicate sul conto riassuntivo del Tesoro. L’indagine ha consentito di delineare un quadro aggiornato delle procedure applicate dalla Tesoreria dello Stato sulla base di una normativa legislativa e regolamentare, a volte disomogenea, riguardante la gestione di tesoreria, procedure che talvolta si sono rivelate inadeguate rispetto alla mole enorme delle somme gestite, con ciò consentendo errori e ritardi nelle imputazioni sui conti correnti di tesoreria, nelle scritturazioni dei conti degli enti e del Conto riassuntivo del Tesoro. Agli errori di imputazione ha contribuito la genericità della causale riportata sulle quietanze di entrata che genera una ulteriore difficoltà nell’esatta imputazione al conto corrente di competenza e che, sostanzialmente, affida margini di discrezionalità dell’imputazione delle somme all’ente destinatario. E’ stata accertata la corrispondenza tra le singole ordinazioni di spesa e gli effettivi pagamenti, il buon fine delle operazioni di contabilizzazione, nonché la scritturazione nei conti correnti di tesoreria e infine l’aggiornamento del conto riassuntivo del tesoro. Tuttavia, alla corrispondenza dei dati non si è accompagnata la tempestività negli aggiornamenti, tanto che sono state rilevate discordanze tra le scritture mensili rappresentate nel Conto riassuntivo del Tesoro e quelle degli Enti, dovuta al ritardo nell’acquisizione delle quietanze giustificative delle movimentazioni effettuate, rilasciate dalla Tesoreria, con la conseguenza che, in alcuni casi, solo alla data del 31 dicembre di ciascun esercizio finanziario, le due scritturazioni coincidono. Un aspetto importante da segnalare è altresì il periodo temporale in cui si è innestata l’indagine, che ha riguardato i primi due anni di gestione della Tesoreria Unica affidata alla Banca d’Italia. In questa fase di transizione, che ha portato nel corso degli anni 1999 e 2000 a significative modifiche del quadro normativo e degli assetti organizzativi con l’adozione di una nuova convenzione tra il Ministero del Tesoro e la Banca d’Italia per l’affidamento del servizio di Tesoreria centrale dello Stato, si sono verificati ritardi e lentezze nell’aggiornamento dei dati, in parte riconducibili a procedure che si sono dimostrate inadeguate a realizzare tempestivi e rapidi aggiornamenti delle scritture contabili relative ai conti correnti di tesoreria. A partire dall’esercizio finanziario 2001 sono stati avviati processi di informatizzazione che consentono di gestire, almeno nel caso di alcuni Enti (Ferrovie dello Stato, Cassa Depositi e Prestiti), l’allineamento e conseguente aggiornamento delle scritture contabili con quelle tenute dalla Banca d’Italia. 66 Nel caso di altri Enti (INPDAP, AGEA ex AIMA), nel corso del 2003, è prevista la informatizzazione delle movimentazioni dei conti correnti di tesoreria tale da consentire la disponibilità delle relative informazioni a video nella stessa giornata e in particolare, così come avviene per il mandato informatico, la visualizzazione delle quietanze rilasciate dalla Banca d’Italia. Tale processo di informatizzazione potrebbe consentire un aggiornamento tempestivo delle scritture dei conti correnti di tesoreria e un più efficace e rapido allineamento con le scritture contabili dell’Amministrazione finanziaria, con particolare riferimento al Conto riassuntivo del Tesoro. L’Ispettorato Generale per la finanza delle pubbliche amministrazioni, struttura del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, è competente a svolgere analisi della previsione finanziaria, redige le relazioni trimestrali di cassa ed elabora il Conto riassuntivo del Tesoro; in particolare, ha compiti di gestione dei conti di tesoreria e cura i rapporti con la Banca d'Italia, rileva e sottopone a monitoraggio i flussi di tesoreria ed i flussi di bilancio degli enti del settore statale, del settore pubblico e delle pubbliche amministrazioni ed elabora i relativi conti consolidati. Si è rilevato che tale Ispettorato, nello svolgimento della gestione dei conti correnti di tesoreria, effettua un riscontro successivo limitato alla regolarità contabile delle contabilizzazioni effettuate dalla Tesoreria, riscontro che non si estende ai profili di conformità delle operazioni alle disposizioni normative che disciplinano l’attribuzione delle relative somme agli enti destinatari. Di norma, l’Ispettorato Generale provvede ad eseguire le operazioni di contabilizzazione delle somme richieste dagli Enti per il proprio fabbisogno “non continuo” in tempi sufficientemente rapidi (circa sette giorni lavorativi come verificato dalla documentazione acquisita presso gli Enti); per quanto riguarda le richieste degli Enti per il fabbisogno “continuo”, l’Ispettorato provvede alle contabilizzazioni sulla base di una programmazione delle risorse (“plafond settimanale”) che tiene conto delle esigenze complessive dell’intero fabbisogno statale. Anche per tali operazioni si è accertato che il medesimo Ispettorato provvede all’alimentazione del fabbisogno, in tempi rapidi e sulla base di procedure di concertazione con gli Enti destinatari delle somme. Per quanto riguarda, infine, gli errori materiali di contabilizzazione, rilevati da quest’Ufficio nei conti correnti di tesoreria sottoposti ad indagine, si è accertato che nella prassi sono gli Enti destinatari dei flussi finanziari a segnalare all’Ispettorato incongruenze o altri fatti rilevanti; l’Ispettorato, da parte sua, ha fatto presente di ritenere gli errori materiali scarsamente rilevanti rispetto alla complessiva gestione dei conti correnti di tesoreria. L’adozione di adeguati ed efficaci strumenti di verifica da parte dell’Amministrazione finanziaria della corretta contabilizzazione nei conti correnti di 67 tesoreria costituisce esigenza prioritaria a garanzia della gestione di imponenti risorse pubbliche, tenuto conto che la gestione dei conti correnti di tesoreria costituisce, sul piano della rilevanza quantitativa, la forma di maggiore finanziamento dello Stato e tenuto conto dell’esigenza di razionalizzazione dei sistemi di gestione e di riscontro, indicati nella direttiva adottata dall’Amministrazione finanziaria per l’esercizio 2002, in previsione della prevista riorganizzazione dei medesimi conti con la gestione del bilancio. A partire dal secondo semestre del 2003 sarà operativa la dematerializzazione sia delle quietanze, relative ai versamenti sui conti correnti di tesoreria, che degli ordini di prelevamento fondi emessi dalla Ragioneria Generale sui c/c su richiesta dei titolari. Tali documenti, attualmente cartacei, verranno sostituiti da flussi informatici, contenenti tutti gli elementi informativi per individuare l’operazione cui si riferiscono; elementi che verranno riportati nella rendicontazione telematica giornaliera e mensile. Anche da parte degli enti titolari dei conti correnti si registra un notevole sviluppo della gestione informatica delle proprie operazioni, il che consentirà, oltre che di accedere tempestivamente alle informazioni sui movimenti dei conti correnti tramite il canale RUPA, di eliminare progressivamente i ritardi di contabilizzazione rilevati nel corso dell’indagine. Sotto un profilo più generale è poi da evidenziare che il federalismo fiscale e la devoluzione di competenze dallo Stato alle Regioni e agli Enti Locali porteranno – come, peraltro, già preannunciato dalla vigente normativa (art. 9 del decreto lgs. 279/1997) – al totale superamento del sistema di Tesoreria Unica, che ha costituito negli ultimi 20 anni l’indispensabile canale conoscitivo per il monitoraggio degli andamenti della finanza pubblica. Il superamento del predetto sistema rende indispensabile individuare strumenti informativi alternativi che permettano di continuare ad acquisire i dati, migliorandone peraltro il profilo qualitativo per rispondere adeguatamente alle sempre più pressanti esigenze di monitoraggio. A questo proposito l’articolo 28 della legge finanziaria 2003 ha previsto la codificazione, con criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, degli incassi e dei pagamenti effettuati dalle amministrazioni pubbliche. Entro tempi estremamente ravvicinati verranno avviati numerosi tavoli di lavoro per analizzare i movimenti finanziari delle diverse tipologie di enti pubblici e stabilire le relative codifiche all’interno di un’unica codificazione che, pertanto, presenterà codici comuni e codici specifici correlati alle particolarità dei vari settori interessati (Regioni, Aziende sanitarie, Enti locali, Università, Enti previdenziali, ecc.). Al fine di attuare la richiamata disposizione è stata sottoscritta, tra la Ragioneria Generale dello Stato e la Banca d’Italia, una convenzione che affida all’Istituto la gestione di un sistema informativo che, attraverso l’interscambio tra la RUPA (rete unitaria della PA) e la RNI (rete nazionale interbancaria), raccoglierà i dati codificati delle entrate e 68 delle spese delle pubbliche amministrazioni. Tale raccolta potrà avere, in prospettiva, cadenza giornaliera. La rilevazione giornaliera di tali flussi, unitamente a quella relativa alla gestione del bilancio dello Stato, permetterà al Ministero dell’economia e delle finanze di disporre tempestivamente delle informazioni sugli andamenti della finanza pubblica e di svolgere, così, un monitoraggio puntuale al fine di verificare la rispondenza dei conti pubblici alle condizioni dettate dal Trattato di Maastricht. E’ infine da sottolineare l’enorme vantaggio che potranno conseguire anche le pubbliche amministrazioni, ove si consideri che il citato sistema informativo consentirà loro di acquisire tutte le informazioni utili per: - migliorare la propria gestione di bilancio attraverso una puntuale conoscenza dei flussi in entrata; - effettuare utili elaborazioni statistiche relative alla propria area territoriale di intervento; - disporre di elementi informativi molto dettagliati, sul proprio territorio e su quello nazionale, quale strumento fondamentale per indirizzare al meglio le proprie politiche di bilancio. Quale ulteriore segnale di maggior e più efficace azione amministrativa e dell’attenzione che l’Amministrazione, a partire dalla fase istruttoria dell’indagine e stimolata probabilmente dall’indagine stessa, (laddove il Servizio di controllo interno non ha fornito nessun elemento di riscontro poiché dichiaratamente non aveva mai esaminato la problematica trattata), riserva ai problemi sopra segnalati, si ricorda l’inserimento nella direttiva generale per l’azione amministrativa di specifica missione istituzionale al fine di informatizzare il complesso e notevole insieme dei conti correnti di tesoreria in raccordo con la gestione del bilancio. IL RELATORE (Cons. Angelo BUSCEMA) 69 ALLEGATI ALLA RELAZIONE Indagine sulla verifica delle procedure di formazione ed aggiornamento dei conti correnti di tesoreria iscritti nel conto riassuntivo del Tesoro ELENCO DOCUMENTAZIONE ALLEGATA 1. – Elenco dei conti correnti di tesoreria iscritti nel Conto riassuntivo del Tesoro relativi agli Enti sottoposti ad indagine 2. – Risposta del Servizio di Controllo Interno – Economia – in data 14 marzo 2002 3. – Legge 29 ottobre 1984, n. 720 4. – Decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430 5. – Convenzione stipulata in data 9 ottobre 1998 tra il Ministero del Tesoro e la Banca d’Italia 6. – Convenzione stipulata in data 14 settembre 1999 tra il Ministero del Tesoro e Poste Italiane S.p.A. 7. – Conto riassuntivo del Tesoro al 31 dicembre 1999 8. – Conto riassuntivo del Tesoro al 31 dicembre 2000 9. – Conto riassuntivo del Tesoro al 30 aprile 1999 ed al 30 maggio 1999 ( 10. – Richiesta trasferimento fondi Ente FF.SS. S.p.A. per lire 1.000 mld. con relativa quietanza di entrata mod. 80T 11. – Lettera FF.SS. in data 24 agosto 1999 errata contabilizzazione di lire centomila 12. – Richiesta trasferimento fondi Ente FF.SS. S.p.A. per lire 90 mld. – quietanza mod. 80T per versamento di lire 40 mld. 13. – Mod. 56T unificato mese di gennaio 1999 conto 20302 “FF.SS. Conto Ordinario” 14. – Ordine prelevamento fondi n. 1 del 20.01.1999 per lire 3.341.062.689 15 – Richiesta dell’Ente FF.SS. in data 27 settembre 1986 per istituzione nuovo c/c per pagamento pensioni 16. – Risposta Min. Tesoro – Direz. Generale in data 4 novembre 1986 di istituzione conto n. 20299 17 - Lettera dell’Ente FF.SS. in data 3 maggio 2001 attestante situazione patrimoniale del soppresso Fondo Pensioni e relativa documentazione allegata 18. – Verbale conclusivo per semplificazione procedure versamento dell’INPDAP inviato in data 10 giugno 1997 dall’Ispettorato Generale per la finanza del settore pubblico allargato 19. – Istruzioni dell’INPDAP per le modalità di versamento sul conto21039 dello 0.35 da destinare al fondo credito per le ex Casse pensioni e le Amministrazioni dello Stato 20.- Comunicazione del Ministero del Tesoro – D.G.T.- in data 7 gennaio 1998 per istituzione conti correnti infruttiferi intestati a INPDAP 21.- Comunicazione dell’Ente AGEA in data 7 novembre 2001 per chiusura c/c infruttifero n. 20081 22. – Richiesta giro-fondo dell’Ente AGEA in data 23 ottobre 2000 per passaggio dei conti correnti dalla gestione dell’ex AIMA all’AGEA