Deliberazione n. 23/2003/G
REPUBBLICA ITALIANA
la
Corte dei conti
in
Sezione centrale del controllo
sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato
nell’Adunanza del Collegio I del 7 maggio 2003
***
Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con
R.D. 12 luglio 1934, n. 1214;
vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, e, in particolare, l’art. 3,
comma 4, in base al quale la Corte dei conti svolge il controllo sulle gestioni
delle amministrazioni pubbliche, verificandone la legittimità e la regolarità,
il funzionamento degli organi interni, nonché la rispondenza dei risultati
dell’attività amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge, valutando comparativamente costi, modi e tempi dell’azione amministrativa;
vista la deliberazione della Sezione del controllo n. 15/2000/G, con la
quale è stato approvato il programma del controllo successivo sulla gestione per l’anno 2000;
vista la relazione, in data 17 marzo 2003, concernente “Indagine
sulla verifica delle procedure di formazione e aggiornamento dei conti correnti di tesoreria iscritti nel Conto Riassuntivo del Tesoro ”;
vista l’ordinanza in data 27 marzo 2003 con la quale il Presidente
della Sezione ha deferito la pronunzia sulla predetta relazione al I Collegio
2
della Sezione stessa, convocandola per il giorno 7 maggio 2003;
vista la nota n. 245/03/G in data 28 marzo 2003, con la quale il Dirigente del Servizio di segreteria ha provveduto ad inviare copia della relazione di deferimento e dell’ordinanza di convocazione del cui avvenuto recapito risulta ricevuta depositata in atti:
−
al Ministero dell’economia e delle finanze
-
Gabinetto;
-
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato;
-
Ispettorato generale per la finanza della pubblica amministrazione;
considerato che per l’Amministrazione convocata sono presenti in aula:
−
per il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato: Dott. Edoardo
Grisolia, Dirigente generale; Dott.ssa Carla Pavone, Dirigente;
udito il relatore Cons. Angelo BUSCEMA;
sentiti i rappresentanti dell’Amministrazione, e precisamente:
- Il Dott. Edoardo Grisolia, facendo riferimento a quanto rilevato nel corso
dell’indagine, circa le discrasie temporali tra la contabilizzazione dei movimenti sui conti correnti di tesoreria e la corrispondente registrazione delle
medesime operazioni da parte degli enti titolari dei conti, rappresenta di
poter ritenere che tali inconvenienti potranno essere superati con la progressiva estensione, cui si sta attualmente lavorando, della tesoreria telematica. Nel secondo semestre del 2003 sarà infatti operativa la dematerializzazione sia delle quietanze, relative ai versamenti sui conti correnti di tesoreria, che degli ordini di prelevamento fondi emessi dalla Ragioneria Generale sui c/c su richiesta dei titolari. Tali documenti, attualmente cartacei,
verranno sostituiti da flussi informatici, contenenti tutti gli elementi infor-
3
mativi per individuare l’operazione cui si riferiscono; elementi che verranno
riportati nella rendicontazione telematica giornaliera e mensile.
Anche da parte degli enti titolari dei conti correnti si registra un notevole
sviluppo della gestione informatica delle proprie operazioni, il che consentirà, oltre che di accedere tempestivamente alle informazioni sui movimenti
dei conti correnti tramite il canale RUPA, di eliminare progressivamente i
ritardi di contabilizzazione rilevati nel corso dell’indagine;
DELIBERA
di approvare, ai sensi dell’art. 3, comma 4, della legge 14 gennaio 1994, n.
20, con le modifiche apportate dal Collegio in Camera di consiglio, la relazione concernente “Indagine concernente la verifica delle procedure di formazione e aggiornamento dei conti correnti di tesoreria iscritti nel Conto
Riassuntivo del Tesoro”;
ORDINA
l’invio della relazione medesima, a cura della Segreteria della Sezione, alla
Camera dei Deputati, al Senato della Repubblica, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Segretariato generale – nonché, anche per l’effetto di cui
all’art. 3, comma 6 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, al Ministro dell’economia e delle finanze ed alle Amministrazioni convocate.
IL PRESIDENTE
(Dott. Tullio LAZZARO)
IL RELATORE
(Cons. Angelo BUSCEMA)
Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato
Indagine concernente la verifica delle procedure di formazione ed aggiornamento dei
conti correnti di tesoreria iscritti nel conto riassuntivo del Tesoro
Indagine programmata con delibera n. 15 in data 10 Febbraio
2000
Relatore: Cons. Angelo BUSCEMA
SOMMARIO
1.
OGGETTO E SCOPO DELL’INDAGINE
1
2.
ISTRUTTORIA
3
3.
QUADRO NORMATIVO
4
4.
5.
ESAME DEGLI ATTI
6
CONTI CORRENTI OGGETTO DI INDAGINE
5.1. FERROVIE DELLO STATO
8
8
Accertamento presso l’ente Ferrovie dello Stato Spa effettuato il 1 ottobre 2002.
5.1.1. Conto n. 20302 – “Conto ordinario”
5.1.2. La gestione del conto pensioni
8
8
13
5.2. INPDAP
16
Accertamento presso la sede INPDAP effettuato il 25 ottobre 2002.
AREA PRESTAZIONI CREDITIZIE E SOCIALI
5.2.1. Conto 21039 (INPDAP Gestione autonoma prestazioni creditizie)
5.2.2. Il conto 20005 (INPDAP – gestione autonoma A opera di previdenza)
AREA PRESTAZIONI PREVIDENZIALI
5.2.3. Il conto 29821 (INPDAP GEST. AUTONOMA D – CPDEL)
16
16
16
21
24
24
5.3. CASSA DEPOSITI E PRESTITI
29
Accertamenti presso la sede della Cassa DD.PP. effettuati il 21 e il 27 novembre
2002.
5.3.1. CONTO n. 1500 – Contabilità speciale di tesoreria centrale –
Cassa depositi e prestiti in numerario
5.3.2. CONTO n. 29811 – Gestione principale – fruttifero
5.3.3. CONTO n. 29850 – Rimborsi alla Banca d’Italia
5.3.4. CONTO n. 29810 – Fondo di garanzia del risparmio postale fruttifero
I conti gestiti dalla Sezione autonoma per l’Edilizia residenziale pubblica
5.3.5. CONTO n. 20103 – Edilizia residenziale contributi dello Stato
5.3.6. CONTO n. 20104 – Edilizia residenziale legge n. 457 del 1978
5.3.7. CONTO n. 20110 – Acquisto titoli
29
29
32
38
41
44
49
52
55
5.4. AGENZIA PER LE EROGAZIONI IN AGRICOLTURA (EX AIMA)
58
Accertamenti presso le sedi dell’AGEA effettuati il 12 e 17 dicembre
5.4.1. CONTO n. 20080 – Gestione finanziaria fondi UE
5.4.2. CONTO n. 20081 – AIMA – Funzionamento
58
59
63
6.
66
RISULTATI DEL CONTROLLO ESEGUITO E CONCLUSIONI
1. Oggetto e scopo dell’indagine
Lo svolgimento dell’indagine concernente la “verifica delle procedure di formazione ed
aggiornamento dei conti correnti di Tesoreria iscritti nel conto riassuntivo del Tesoro” è stato
1
approvato dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione con delibera n. 15 del 10 febbraio
2000 con riferimento all’esercizio 1999 ed ampliato all’esercizio 2000 su specifica indicazione
del magistrato incaricato dello svolgimento dell’indagine.
L’indagine è stata diretta ad accertare - oltre gli effetti dell’applicazione delle diverse
disposizioni normative e regolamentari, talora disomogenee, nell’ambito della gestione di
tesoreria - la corrispondenza tra le singole ordinazioni di spesa e gli effettivi pagamenti, il buon
fine delle operazioni di contabilizzazione, nonché la scritturazione nei conti correnti di tesoreria
e infine l’aggiornamento del conto riassuntivo del tesoro.
Il periodo temporale di svolgimento dell’indagine ha colto i mutamenti organizzativi di
competenza nella gestione della tesoreria centrale, a seguito del passaggio di funzioni alla
Banca d’Italia, ed i primi segnali della fase applicativa della riforma di tesoreria prevista dalla
legge n. 94 del 1997, con particolare riferimento alla riorganizzazione dei conti di tesoreria che
siano raccordabili con la gestione di bilancio.
Il conto riassuntivo del Tesoro, documento il cui contenuto è statuito dall’art. 609 del
R.G.C.S., e pubblicato mensilmente sulla Gazzetta Ufficiale, si articola sostanzialmente in tre
parti:
•
1. movimento generale di cassa, che evidenzia gli incassi e i pagamenti eseguiti
distintamente per gestione di bilancio (entrate finali, spese finali, rimborso di
prestiti, accensioni di prestiti) e gestione di tesoreria (debiti di tesoreria, distinti
secondo se ascrivibili al debito fluttuante, ai conti correnti, ad incassi da regolare
ovvero ad altre gestioni, e crediti di tesoreria, distinti secondo che attengano ad
operazioni di portafoglio, a pagamenti da regolare, a pagamenti da rimborsare sui
conti correnti rispettivi, o, infine ad altri crediti); esso esprime così anche l’entità del
fondo di cassa e la sua variazione rispetto al fondo iniziale dell’esercizio;
•
2. la situazione del Tesoro, rappresentata dal risultato differenziale tra l’ammontare
dei crediti di tesoreria, maggiorato del fondo di cassa e l’ammontare di debiti di
tesoreria con le variazioni intervenute rispetto alla situazione iniziale di esercizio;
•
3. tutti gli incassi e i pagamenti di bilancio verificatisi presso le tesorerie sino al
mese
considerato
dal
conto,
distinti
per
titoli
di
bilancio,
esponendo
conseguentemente l’andamento dei saldi di bilancio.
L’oggetto della suddetta indagine è stato circoscritto ai conti correnti di tesoreria iscritti
tra i “debiti di tesoreria”, scelti a campione tra quelli intestati ad alcuni enti ed organismi
titolari di conti correnti di tesoreria, per i quali sono emersi aspetti di significativa rilevanza
nello svolgimento degli ordinari riscontri di regolarità. Sono stati selezionati alcuni conti
correnti intestati alla Cassa Depositi e prestiti e all’INPDAP, e i conti dell’AGEA (ex AIMA) e
delle Ferrovie dello Stato s.p.a.
2
2. ISTRUTTORIA
Preliminarmente, ai fini di una migliore chiarificazione dell’ambito dell’indagine, si è
svolto il 14 giugno 2000 un incontro presso il Dipartimento della Ragioneria Generale dello
Stato – Ispettorato Generale per la finanza delle pubbliche amministrazioni – che ha consentito
di definire tempi e modi di svolgimento dell’indagine stessa.
In particolare, a seguito di tale incontro, è stato possibile definire gli obiettivi specifici
dell’indagine e cioè di:
-
sottoporre a monitoraggio le operazioni di contabilizzazione e di scritturazione in
entrata dei conti correnti di tesoreria degli enti individuati;
-
sottoporre a monitoraggio, secondo un metodo di campionamento per ciascun ente ed
organismo, anche sulla base dell’entità e rilevanza dei conti correnti selezionati, per
accertare la tempestività degli aggiornamenti delle scritture dei soggetti titolari dei conti
ed il “buon fine” delle predette contabilizzazioni.
Con nota istruttoria dell’11luglio 2000 rivolta all’Ispettorato Generale per la finanza
delle pubbliche amministrazioni è stato chiesto, in particolare, di produrre un elenco completo
ed analitico dei conti correnti di tesoreria.
A tal fine l’I.GE.P.A. ha presentato nel mese di settembre 2000 un elenco completo ed
analitico dei conti correnti di tesoreria intestati agli Enti prescelti, corredato dalla specifica
normativa che ha autorizzato la gestione dei singoli conti.
Con nota istruttoria del 10 dicembre 2001 rivolta al Servizio di controllo interno dell’ex
Ministero del Tesoro, sono stati, inoltre, richiesti elementi riferiti agli anni in considerazione,
relativi alle procedure di contabilizzazione dei conti correnti individuati, per l’elaborazione di
indicatori di performance necessari alla verifica del raggiungimento degli obiettivi assegnati a
ciascuna unità organizzativa, con analisi dei costi nello svolgimento delle procedure applicative.
Tali elementi non sono stati forniti ed il Servizio di controllo interno dell’ex Ministero del
Tesoro, sollecitato al riguardo, ha fatto conoscere di non aver preso mai in considerazione
l’aspetto gestionale della problematica in esame.
Il piano di lavoro ha previsto la suddivisione delle quattordici contabilità per i quattro
enti ed organismi sottoposti all’indagine, con la predisposizione di analitiche schede di
rilevazione.
E’ stata, anzitutto, accertata la corrispondenza tra i dati relativi alle ordinazioni di
pagamento e quelli dei pagamenti effettivi riportati nei singoli conti correnti.
Al fine di verificare tempi e modi di scritturazione contabile delle operazioni, nonché il
buon fine quietanzato delle movimentazioni, costituito dalla quietanza per l’acquisizione delle
somme, rilasciata dall’ente destinatario, sono stati svolti, con la collaborazione dei magistrati
incaricati del controllo nell’ambito della Sezione controllo enti, accertamenti diretti presso gli
enti oggetto dell’indagine e sono stati acquisiti, ove esistenti, i dati relativi alle operazioni di
contabilizzazione delle scritture contabili.
3
Gli accertamenti diretti presso gli Enti hanno evidenziato alcuni aspetti critici nelle
procedure di contabilizzazione, aspetti che sono stati oggetto di contraddittorio con
l’Ispettorato Generale per la finanza delle pubbliche amministrazioni nell’incontro svoltosi il 17
gennaio 2003 presso l’Amministrazione.
3. QUADRO NORMATIVO
La disciplina di riferimento per la gestione del predetto Conto riassuntivo è quella
prevista dagli artt. 576 e seguenti del R.D. 23 maggio 1924 n. 827 – Regolamento per la
contabilità generale dello Stato – inquadrati nel titolo X, Capo 1, intitolato ai “Conti correnti e
contabilità speciali”, come modificati dall’art. 18 del D.P.R. 20 aprile 1994 n. 367, che ha
introdotto una semplificazione delle procedure di spesa e contabili, con particolare riferimento
alla rendicontazione in via informatica
Secondo la predetta disciplina “Le Sezioni di tesoreria pagano per conto degli enti
autorizzati i titoli di spesa che vengono loro spediti dalle amministrazioni anzidette. Le
amministrazioni
versano
anticipatamente
le
somme
occorrenti
nella
tesoreria
e
successivamente la Tesoreria accredita le somme nei rispettivi conti correnti.
Nell’eseguire i pagamenti suddetti le sezioni di tesoreria osservano le norme generali
del succitato regolamento, nonchè disposizioni speciali delle singole amministrazioni”.
Le sezioni di tesoreria rendono altresì conto, anche mediante l’utilizzo di strumenti e
procedure informatiche, delle operazioni di entrata e di uscita, per tutte le contabilità loro
affidate, tra gli altri, alla Direzione generale del Tesoro, che trasmette alla Corte dei conti un
esemplare del conto mensile della tesoreria centrale.
In base all’art. 607 del richiamato regolamento di contabilità generale dello Stato, la Corte dei conti
accerta la regolarità dei titoli pagati e l’esattezza del conto riassuntivo informatico mensile ed annuale,
inviati dall’istituto incaricato del servizio di tesoreria e tale accertamento è propedeutico alla dichiarazione
di regolarità delle Sezioni Riunite della Corte sul rendiconto generale dello Stato.
La gestione dei conti correnti costituisce sul piano della rilevanza quantitativa la forma
di maggiore finanziamento dello Stato.
Per una migliore rappresentazione dell’entità del finanziamento costituito dai conti
correnti si indicano, relativamente ai soli conti correnti oggetto dell’indagine, l’ammontare delle
movimentazioni alla chiusura di ciascun esercizio:
1999
TOTALE ENTRATE
216.238.624.570.635
TOTALE USCITE
222.176.592.697.036
236.634.258.025.130
4
SALDO FINALE
2000
TOTALE ENTRATE
TOTALE USCITE
174.720.732.857.472
SALDO FINALE
179.711.611.130.580
231.643.379.858.022
In base alle norme dettate dalla legge n. 720 del 29 ottobre 1984, il sistema di
Tesoreria unica prevede che i tesorieri ed i cassieri degli Enti pubblici mantengono le loro
funzioni di espletamento del servizio di cassa, con l’esecuzione delle operazioni di incasso e di
pagamento a valere su apposite contabilità, fruttifere ed infruttifere, presso le Sezioni di
Tesoreria provinciale dello Stato.
La peculiarità del nuovo sistema è costituita dall’accentuazione della centralità del
sistema di tesoreria provinciale, sempre affidato alla Banca d’Italia, fino al punto da accentrare
in esso le contabilità speciali costituenti necessario ed inderogabile strumento di collegamento
con le tesorerie di tutti gli enti pubblici, sia centrali che decentrati, assoggettati alla nuova
disciplina, con conseguente affievolimento della posizione e della funzione della Tesoreria
centrale.
Il servizio di Tesoreria centrale, svolto fino alla fine del 1998 direttamente dallo Stato, è
stato affidato alla Banca d’Italia, ai sensi dell’art. 6 del d. lgs. n. 430 del 1997, con
convenzione aggiuntiva a quella prevista dall’art. 4 della legge 28 marzo 1991, per il servizio di
tesoreria provinciale. Tale convenzione, stipulata in data 9 ottobre 1998, affida all’Istituto
centrale anche il servizio di tesoreria centrale dello Stato a partire dal 1 gennaio 1999. Nello
svolgimento di tale servizio la Banca d’Italia è tenuta ad informare le competenti strutture
ministeriali circa l’andamento dei flussi di tesoreria, impiegando collegamenti informatici, così
come già previsto per il servizio di tesoreria provinciale. E’ prevista, altresì, l’applicazione al
servizio di tesoreria centrale, in quanto compatibili, delle disposizioni della legge n. 104/1991 e
delle altre norme che regolano lo svolgimento del servizio di tesoreria provinciale.
In applicazione dell’art. 40 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, che autorizza la
Società Poste ad effettuare incassi e pagamenti per conto delle Amministrazioni pubbliche, e
ad eseguire operazioni di versamento e prelevamento dei fondi presso la Tesoreria statale, è
stata stipulata la Convenzione tra l’ex Ministero del Tesoro e le Poste Italiane S.p.A. in data 14
settembre 1999.
Tale convenzione, in via di revisione, ha regolato le modalità di gestione del risparmio
postale, la distinzione della gestione dei conti correnti postali e il sistema dei pagamenti e
riscossioni per conto delle Amministrazioni pubbliche, nonché le movimentazioni dei fondi da e
per gli uffici postali.
Le modalità di funzionamento relative alle movimentazioni dei conti correnti aperti
presso la tesoreria centrale, assimilate a quelle delle contabilità speciali, di cui agli artt. 1280 e
seguenti delle I.G.S.T., comportano l’inapplicabilità delle disposizioni dettate dall’art. 607 del
R.C.G.S., laddove prevedono il rilascio della dichiarazione di regolarità da parte della Corte dei
5
conti; peraltro, sulla regolarità della gestione che comporta la compilazione del Conto
riassuntivo del tesoro nell’ambito del Conto Dare ed Avere del Tesoriere dello Stato si
pronunciano le Sezioni Riunite della Corte in sede di esame dei debiti di tesoreria, che
confluiscono nel conto generale del patrimonio facente parte del rendiconto generale dello
Stato.
Secondo la procedura applicata alla predetta gestione, la Tesoreria centrale trasmette
all’Ispettorato Generale per la finanza delle pubbliche amministrazioni i supporti cartacei
afferenti alla movimentazione dei conti correnti per il riscontro di competenza.
Successivamente l’I.GE.P.A. inoltra la suddetta documentazione all’Ufficio della Corte
dei conti per il riscontro delle contabilità di tesoreria.
In questo quadro la legge 94 del 1997, con l’art. 5, comma 1 lett. F) ha disposto, con
delega al Governo, la riorganizzazione dei conti di tesoreria, finalizzata al raccordo con la
gestione dei capitoli di bilancio e delle unità previsionali di base, nonché una diversa
prospettazione dei conti riassuntivi mensili del tesoro, che miri ad una maggiore chiarezza e
trasparenza della descrizione dei flussi contabili, connessi con la gestione del bilancio e, infine,
alla definizione di un nuovo e più completo conto di cassa del settore statale, rappresentato dal
consolidamento dei dati di bilancio e di quelli di tesoreria, che convenga ad una relazione con
l’indebitamento netto della pubblica amministrazione. Peraltro, la disciplina stenta a trovare
concreta applicazione in quanto la riorganizzazione dei conti di tesoreria è ancora in fase di
studio nell’ambito dell’Amministrazione finanziaria.
4.
ESAME DEGLI ATTI
L’I.GE.PA. ha fornito l’elenco dettagliato con la denominazione e il numero di tutti i conti
correnti iscritti nel conto riassuntivo del tesoro.
Sulla base del suddetto elenco e della documentazione pervenuta a questo Ufficio si è
circoscritto l’esame dei rendiconti ad alcuni, scelti a campione, tra enti ed organismi titolari di
conti correnti di tesoreria per i quali sono emersi aspetti di significativa rilevanza nello
svolgimento degli ordinari riscontri di regolarità:
CASSA DEPOSITI E PRESTITI - Edilizia residenziale contributi dello Stato
n. 20103
CASSA DEPOSITI E PRESTITI – Edilizia Residenziale Legge 457/1978
n. 20104
CASSA DEPOSITI E PRESTITI – Acquisto titoli
n. 20110
CASSA DEPOSITI E PRESTITI – Fondo di garanzia del risparmio postale fruttifero
CASSA DEPOSITI E PRESTITI – Gestione principale – fruttifero
CASSA DEPOSITI E PRESTITI – Rimborsi alla Banca d’Italia
CASSA DEPOSITI E PRESTITI – Contabilità speciale di tesoreria centrale
6
n. 29810
n. 29811
n. 29850
n.
1500
AGEA (ex AIMA)
- Gestione finanziario fondi E.U.
n.
20080
AGEA (ex AIMA)
- Legge 303/1966
n.
20081
FERROVIE DELLO STATO
- Conto ordinario
n. 20302
FERROVIE DELLO STATO
- Pensioni
n. 20299
INPDAP
- Gestione Autonoma A Opera di Previdenza
n. 20005
INPDAP
- Gestione Autonoma Prestazione Creditizia
n. 21039
INPDAP
- Gestione Autonoma D C.P.D.E.L.
n. 29821
La documentazione agli atti dell’Ufficio, relativa ai suindicati conti correnti per le
annualità prese in esame, esercizi 1999 e 2000, inviata mensilmente dall’ex Direzione Centrale
del Tesoro, è corredata, a partire dal gennaio 1999 e fino al mese di settembre 2000, dai
riepiloghi mensili mod. 56T, in cui sono riportati i saldi iniziali e tutte le movimentazioni in
entrata ed in uscita e le relative quietanze: mod. 80T per le quietanze di entrata, ordine di
prelevamento fondi per le uscite; dall’ottobre 2000 pervengono all’Ufficio solo i modelli mensili
riepilogativi di ciascun conto corrente, mentre la documentazione giustificativa viene inviata
solo su richiesta formale.
Riguardo agli aspetti gestionali di ogni singolo conto corrente, gli stessi variano in base
alla natura della finalità per la quale sono stati istituiti e conseguentemente variano le tipologie
di movimentazioni in entrata ed in uscita.
Le entrate derivano dai capitoli del bilancio dello Stato per le quali sono stati istituiti, da
girofondi, da prestazioni di servizi resi, nonché da trasferimenti da altri Enti (Regioni, Provincie
e Comuni).
Le uscite dal conto corrente, la cui autorizzazione è dall’Ente rivolta all’I.GE.PA., sono
da questa disposte, a seguito di verifiche e controlli, attraverso un ordine di prelevamento
fondi inviato alla Tesoreria Centrale, la quale dispone la movimentazione sul conto corrente.
Generalmente i tempi che intercorrono tra la richiesta dell’Ente e il prelevamento fondi
sono correlati alle necessità ed all’effettivo fabbisogno dell’Ente.
Per ciascun rendiconto oggetto dell’indagine è stato effettuato l’esame della parte
documentale a corredo dei modelli riepilogativi mensili, nonché sono stati effettuati riscontri
contabili tra le movimentazioni in entrata ed in uscita con i relativi saldi e la corrispondenza
degli stessi con il conto riassuntivo del tesoro pubblicato mensilmente sulla Gazzetta Ufficiale.
7
5. CONTI CORRENTI OGGETTO DI INDAGINE
5.1. FERROVIE DELLO STATO
Accertamento presso l’ente Ferrovie dello Stato Spa effettuato il 1 ottobre 2002.
I conti della tesoreria iscritti nel conto riassuntivo del tesoro e gestiti dall’ente sono due:
il conto ordinario, n. 20302, che viene utilizzato per le spese di gestione delle attività tipiche, e
il conto legato al fondo pensioni delle ferrovie, n. 20299, la cui gestione è stata trasferita
all’INPS dal 1° aprile 2000.
5.1.1. Conto n. 20302 – “Conto ordinario”
Il conto ordinario è stato istituito con il R. D.L. n. 1264 del 1920.
Una delle voci di entrata su tale conto è costituita dagli stanziamenti su appositi capitoli
previsti dal bilancio dello Stato.
Viene utilizzato per i pagamenti erogati a favore dei fornitori e dei dipendenti e per i
contributi all’INPS, pagati al conto delle pensioni con un girofondo.
Si basa su una accurata pianificazione della società, che garantisce lo svolgimento
lineare delle procedure di assegnazione delle disponibilità necessarie sui conti bancari.
I rapporti tra l’amministrazione e l’I.GE.P.A. si fondano su una prassi consolidata, che ha
affiancato la normativa vigente.
La procedura si avvia con una richiesta esplicita della società Ferrovie rivolta al Ministero
dell’Economia, finalizzata all’accreditamento presso il conto dei trasferimenti a carico dei
capitoli individuati dalla legge di bilancio a favore dell’ente stesso. Successivamente
l’amministrazione Ferrovie chiede alla Tesoreria di trasmettere le somme necessarie allo
svolgimento della propria attività dal conto ordinario di tesoreria ai conti bancari.
Di norma tali alimentazioni sono suddivise per 12 mensilità.
L’esame analitico delle contabilità, svolto attraverso il riscontro a campione sui titoli
preventivamente esaminati, ha confermato la generale regolarità della gestione ed ha lasciato
emergere alcune considerazioni.
A seguito di richiesta specifica l’Ente Ferrovie, nel corso dell’accertamento diretto, ha
fornito
la
documentazione
dimostrante
la
prassi
ormai
consolidata
con
il
Ministero
dell’Economia.
In data 15 gennaio 1999 è stata rivolta richiesta di trasferimento fondi dai capitoli del
bilancio 4633 (legge di bilancio – “Somma da corrispondere all'impresa Ferrovie dello Stato per
i servizi offerti in relazione ai contratti di servizio e di programma”) e 8023 (legge di bilancio –
“Apporto dello Stato all'aumento del capitale sociale dell'impresa Ferrovie dello Stato s.p.a. per
la realizzazione di un programma di investimenti per lo sviluppo e ammodernamento delle
infrastrutture ferroviarie”).
A fronte di uno stanziamento complessivo annuale di 12 miliardi di lire, con valuta 27
gennaio, sono stati trasferiti sul conto ordinario mille miliardi.
8
Nella richiesta rivolta all’I.GE.PA. l’Ente, oltre ad indicare l’ammontare del fabbisogno
necessario, dà indicazione delle spese che deve sostenere e, nel caso di pagamenti urgenti
soggetti all’applicazione di interessi per tardato pagamento, ne fa esplicita menzione.
Dai riscontri contabili effettuati presso l’Ente si è accertato che la data di valuta delle
scritturazioni sul conto corrente di tesoreria sono sempre correlate alle richieste dell’Ente
stesso.
In un solo caso, durante il corso dell’esercizio 1999, su richiesta effettuata in data 19
novembre per trasferimento fondi dal bilancio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, cap.
7811 (legge di bilancio – “Sovvenzione straordinaria all'impresa Ferrovie dello Stato s.p.a. per
l'attuazione di varie disposizioni legislative”), a fronte di 90 miliardi di lire è stato disposto il
trasferimento di soli 40 miliardi di lire.
La valuta sulle somme trasferite in altri conti correnti bancari è sempre compensata.
E’ stato rilevato il problema della commistione dei due conti, pensioni ed ordinario, con
particolare riferimento alle rifusioni degli importi aventi ad oggetto pensioni non pagate,
riaccreditate al conto ordinario, dove restano, anziché all’opportuno conto pensioni.
La questione nasce con l’istituzione del conto pensioni nel 1986 e si risolverà
definitivamente con il completo passaggio di tutti i trasferimenti per pensioni all’INPS. Infatti
gli importi erroneamente iscritti nel conto ordinario andrebbero reimputati nel conto corretto
dove assegnare i fondi.
E’ stato riscontrato un errore di emissione di un ordine di pagamento errato per 100 mila
lire contabilizzato in meno nel mese di giugno 1999, rettificato in agosto nel conto riassuntivo
del tesoro.
Tale rettifica è invece registrata in giugno nelle scritture dell’ente e non in agosto, per cui
le contabilità dei due mesi non corrispondono. Tale discordanza permane per il resto
dell’esercizio nelle scritture contabili della Tesoreria.
Il riscontro è stato completato con la verifica del saldo contabile delle entrate e spese
complessive.
Le seguenti tabelle espongono a confronto per gli anni 1999 e 2000 le risultanze
contabili riportate sui modelli 56T mensili e le scritturazioni dell’Ente.
Solo per questo conto si è potuto effettuare il confronto con le scritture contabili fornite
dall’Ente, in quanto il sistema informativo è risultato adeguato alle specifiche esigenze di
riscontro.
La colonna “saldo contabile FF.SS” è data dalla differenza tra le entrate e le uscite del
mese che sommata alla colonna “ debito trasportato” dà l’esatta situazione finale così come
riportato dal saldo del conto riassuntivo del Tesoro.
9
Esercizio 1999 c/c T. n° 20302
Mese
gennaio
febbraio
Marzo
Aprile
maggio
giugno
Luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
Totali
Debito
trasportat
o al 31-
entrate mese 56 T
uscite mese 56 T
saldo contabile
FF.SS.
saldo 56 T
debito
trasportato
saldo conto
riassuntivo del
saldo finale 56 T
Tesoro
308.207.990.05
1.082.567.950.385 1.205.564.740.187 122.996.789.802 -122.996.789.802 431.204.779.852
0
345.559.077.65
1.001.619.804.829
964.268.717.221 37.351.087.608 37.351.087.608 308.207.990.050
8
383.136.913.09
1.002.615.061.639
965.037.226.205 37.577.835.434 37.577.835.434 345.559.077.658
2
421.903.014.35
1.016.291.824.690
977.525.723.426 38.766.101.264 38.766.101.264 383.136.913.092
6
415.585.635.70
1.002.042.546.315 1.008.359.924.964 -6.317.378.649 -6.317.378.649 421.903.014.356
7
740.140.954.59 740.141.054.59
1.155.726.590
1.007.959.954.555
267.818.999.964
1
1 415.585.635.707
.298
1.155.726.590.2 364.139.720.44
1.016.198.930.347 1.807.785.800.202 791.586.869.855 -791.586.869.855
98
3
222.821.009.17
1.001.908.527.953 1.143.227.239.225 141.318.711.272 -141.318.711.272 364.139.720.443
1
174.672.226.25
1.008.421.291.161 1.056.570.074.080 -48.148.782.919 -48.148.782.919 222.821.009.171
2
527.756.443.53
1.466.839.578.277 1.113.755.360.993 353.084.217.284 353.084.217.284 174.672.226.252
6
1.214.945.159.
1.838.431.776.541 1.151.243.060.774 687.188.715.767 687.188.715.767 527.756.443.536
303
1.214.945.159.3 279.744.863.92
509.952.746.012 1.445.153.041.389 935.200.295.377 -935.200.295.377
03
6
12.954.849.992.70 13.106.309.908.63
4
0 151.459.915.926 -151.459.815.926
431.204.779.852 431.204.779.852
10
308.207.990.05
0
345.559.077.65
8
383.136.913.09
2
421.903.014.35
6
415.585.635.70
7
1.155.726.690
.298
364.139.820.44
3
222.821.109.17
1
174.672.326.25
2
527.756.543.53
6
1.214.945.259.
303
279.744.963.92
6
12-98
SALDO FINALE
279.744.863.92 279.744.963.92
6
6
11
279.744.963.9
26
Esercizio 2000 c/c T. n° 20302
mese
entrate mese 56 T
uscite mese 56T
saldo cont .FF.SS
debito
trasportato
saldo finale 56 T
saldo conto
riass.vo Tesoro
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
1.241.195.623.761
1.002.736.573.778
1.107.479.398.952
1.016.621.631.027
1.104.060.746.140
1.501.901.066.522
1.504.700.109.478
1.006.771.474.415
931.021.121.223
47.310.548.064
1.841.662.696
1.919.002.110.113
1.330.405.325.114
1.014.123.334.133
1.101.839.918.734
1.013.983.967.377
1.012.243.155.593
1.102.874.058.794
1.323.495.329.989
1.152.084.055.825
861.661.891.725
564.518.475.966
257.296.472.792
1.255.864.369.766
-89.209.701.353
-11.386.760.355
5.639.480.218
2.637.663.650
91.817.590.547
399.027.007.728
181.204.779.489
-145.312.581.410
69.359.229.498
-517.207.927.902
-255.454.810.096
663.137.740.347
279.744.963.926
190.535.262.573
179.148.502.218
184.787.982.436
187.425.646.086
279.243.236.633
678.270.244.361
859.475.023.850
714.162.442.440
783.521.671.938
266.313.744.036
10.858.933.940
190.535.262.573
179.148.502.218
184.787.982.436
187.425.646.086
279.243.236.633
678.270.244.361
859.475.023.850
714.162.442.440
783.521.671.938
266.313.744.036
10.858.933.940
673.996.674.287
190.535.262.573
179.148.502.218
184.787.982.436
187.425.646.086
279.243.236.633
678.270.244.361
859.475.023.850
714.162.442.440
783.521.671.938
266.313.744.036
10.858.933.940
673.996.674.287
TOTALI 12.384.642.066.169 11.990.390.355.808
Debito
trasportato
al 31-121999
394.251.710.361
SALDO FINALE
279.744.963.926
673.996.674.287
12
673.996.674.287 673.996.674.287
5.1.2. La gestione del conto pensioni
Il conto corrente n. 20299 – infruttifero -“Ente Ferrovie dello Stato – Pagamento
Pensioni”, destinato alla copertura della spesa per il pagamento delle pensioni al personale
ferroviario collocato in quiescenza od agli aventi causa, su richiesta dello stesso ente, è stato
istituito alla fine dell’esercizio 1986.
Lo stesso è stato soppresso il 31.3.2000 per effetto dell’art. 43 della legge 23 dicembre,
n. 488 con il quale è stata altresì disposta la costituzione di un apposito Fondo Speciale presso
l’INPS.
Con la gestione diretta da parte dell’Ente il conto corrente veniva alimentato dall’Ente
stesso con trasferimento di fondi mensili. In base alle richieste della Direzione Generale del
Tesoro – Servizi Periferici veniva effettuato, con unico versamento alla Tesoreria nel mese di
dicembre dell’anno di riferimento, il rimborso per le pensioni erogate dalle tesorerie provinciali,
a carico dei capitoli di bilancio indicati dall’ex Ministero del Tesoro.
In data 20 febbraio 2001, a firma del Ragioniere Generale dello Stato, è stata presentata
alle Ferrovie dello Stato S.p.A. la situazione patrimoniale del soppresso Fondo pensioni. E’
stato richiesto lo smobilizzo dei crediti del Fondo Pensioni, vantati a carico del conto ordinario e
pari a lire 331.912.589.153, nonché l’utilizzo di tutte le disponibilità esistenti sul predetto c/c,
a scomputo del debito pensionistico verso il Tesoro, stante la necessità di definire al più presto
la situazione per il conseguente passaggio di consegne all’INPS.
In data 3 maggio 2001 è stato disposto l’ordine di prelevamento fondi dal conto ordinario
n. 20302 per attività e passività del suddetto Fondo Pensioni al 31.03.2000.
Attualmente tale conto è rimasto aperto con sola gestione dei residui (circa 3 milioni di
euro).
Le movimentazioni riscontrate tra i due conti si riferiscono ai versamenti dei contributi dal
conto ordinario a quello delle pensioni. L’ente ha solo l’evidenza contabile del conto, che è
gestito con riguardo ai pagamenti dalle ex Direzioni Provinciali del Tesoro: infatti il conto
pensioni non rientra nel piano dei conti delle Ferrovie dello Stato S.p.a.
I passaggi all’INPS sono ancora in via di completamento.
Presso l’Ente stesso si è proceduto al riscontro contabile di alcune quietanze di entrata e
ordini di prelevamento fondi, ed è stata acquisita la relativa documentazione giustificativa.
Le seguenti tabelle riportano le scritture contabili della tesoreria. I dati rappresentati
concordano con quelli espressi nel conto riassuntivo del tesoro.
.
13
Esercizio 1999 c/cT. N° 20299 - mod. 57T unificato
mese
saldo iniziale
tot.entr.mese
tot. entrate
gennaio
12.203.496.920.104
305.063.445.261 12.508.560.365.365
febbraio
12.508.557.910.306
153.679.616.077 12.662.237.526.383
uscite
saldo mese
2.455.059 12.508.557.910.306
7.445.206.346.121
5.217.031.180.262
marzo
5.217.031.180.262
1.453.741.516.440
6.670.772.696.702
0
6.670.772.696.702
aprile
6.670.772.696.702
1.450.376.981.075
8.121.149.677.777
607.861.531.730
7.513.288.146.047
maggio
7.513.288.146.047
145.921.157.053
7.659.209.303.100
571.404.066.650
7.087.805.236.450
giugno
7.087.805.236.450
755.088.283
7.088.560.324.733
568.097.438.478
6.520.462.886.255
luglio
6.520.462.886.255
349.761.777.464
6.870.224.663.719
565.368.240.180
6.304.856.423.539
agosto
6.304.856.423.539
1.850.325.679.379
8.155.182.102.918
594.961.927.720
7.560.220.175.198
settembre
7.560.220.175.198
185.513.747.121
7.745.733.922.319
560.521.519.050
7.185.212.403.269
ottobre
7.185.212.403.269
180.902.514.772
7.366.114.918.041
560.772.499.230
6.805.342.418.811
novembre
6.805.342.418.811
130.461.388.534
6.935.803.807.345
558.723.062.500
6.377.080.744.845
dicembre
6.377.080.744.845
273.063.414.316
6.650.144.159.161
5.478.157.247.639
1.171.986.911.522
TOTALE ANNUALE
6.479.566.325.775
RIEPILOGO ESERCIZIO 1999
TOTALE ENTRATE
6.479.566.325.775
SALDO INIZIO ESERCIZIO
12.203.496.920.104
TOTALE GENERALE
18.683.063.245.879
TOTALE USCITE
17.511.076.334.357
SALDO FINALE 1999
1.171.986.911.522
14
17.511.076.334.357
ESERCIZIO 2000 c/c T. n° 20299 - mod. 56 T unificato
saldo iniziale
gennaio
1.171.986.911.522
febbraio
tot.entr.mese
tot. entrate
uscite
saldo mese
291.536.255.778 1.463.523.167.300
727.641.357.836 735.881.809.464
735.881.809.464
148.775.057.928
884.656.867.392
564.790.355.130 319.866.512.262
marzo
319.866.512.262
653.042.717.943
972.909.230.205
599.446.096.240 373.463.133.965
aprile
373.463.133.965
3.950.346.222
377.413.480.187
0 377.413.480.187
maggio
377.413.480.187
991.824.289
378.405.304.476
3.534.520 378.401.769.956
giugno
378.401.769.956
827.531.811
379.229.301.767
0 379.229.301.767
luglio
379.229.301.767
607.745.269
379.837.047.036
0 379.837.047.036
agosto
379.837.047.036
839.859.446
380.676.906.482
0 380.676.906.482
settembre
380.676.906.482
760.099.211
381.437.005.693
0 381.437.005.693
ottobre
381.437.005.693
941.907.912
382.378.913.605
0 382.378.913.605
novembre
382.378.913.605
891.299.495
383.270.213.100
0 383.270.213.100
dicembre
383.270.213.100
557.794.531
383.828.007.631
0 383.828.007.631
TOTALE ANNUALE
1.103.722.439.835
1.891.881.343.726
RIEPILOGO ESERCIZIO 2000
TOTALE ANNUALE ENTRATE
1.103.722.439.835
SALDO INIZIO ESERCIZIO
1.171.986.911.522
TOTALE GENERALE
2.275.709.351.357
TOTALE ANNUALE USCITE
1.891.881.343.726
SALDO FINALE 2000
383.828.007.631
15
5.2. INPDAP
Accertamento presso la sede INPDAP effettuato il 25 ottobre 2002.
L’INPDAP opera in due aree di prestazioni: attività creditizia e attività previdenziale.
Tra i diversi conti correnti che l’ente ha aperti presso la tesoreria sono stati selezionati i
seguenti:
•
10005 – INPDAP gestione autonoma A – Opera di previdenza
•
21039 – INPDAP – gestione autonoma prestazioni creditizie
•
29821 – INPDAP – Gestione autonoma D – C.P.D.E.L.
I primi due attengono alla sfera delle prestazioni creditizie e sociali e il terzo a quella
delle prestazioni previdenziali.
Le procedure inerenti i diversi conti correnti sono distinte per prestazione erogata.
Le spese di gestione dell’ente sono finanziate da ciascun conto secondo una percentuale
prestabilita, con il trasferimento mensile delle somme dovute in un conto bancario.
L’INPDAP non paga alcun corrispettivo alla Banca d’Italia per il servizio di tesoreria
svolto, ma paga il servizio reso dal circuito postale.
AREA PRESTAZIONI CREDITIZIE E SOCIALI
5.2.1. Conto 21039 (INPDAP Gestione autonoma prestazioni creditizie)
L’attività creditizia della gestione dell’INPDAP si inserisce nello schema tradizionale del
rapporto previdenziale che intercorre tra l’Ente e i soggetti protetti e che ha come contenuto il
diritto di questi ultimi alle prestazioni, a seguito di un contributo definito, uguale per tutti gli
iscritti.
L’art.
1
della
legge
23
dicembre
1996,
n.
662,
concernente
le
“misure
di
razionalizzazione della finanza pubblica”, nei commi 242, 243, 244, 245 e 247, stabilisce nella
misura dello 0,35 per cento della retribuzione contributiva e pensionabile (legge n. 335 del
1995) il contributo per il credito a carico dei pubblici dipendenti ed estende l’iscrizione, per le
sole prestazioni creditizie (quelle previste dalla legge n. 1124 del 1959), al fondo di previdenza
e credito dei dipendenti civili e militari dello Stato, anche al personale iscritto alle Casse
pensionistiche gestite dall’INPDAP.
La stessa legge istituisce dunque, nell’ambito dell’INPDAP, un’autonoma “gestione
unitaria delle prestazioni creditizie e sociali”.
La riforma introdotta dalla legge n. 662 del 1996 contiene innovazioni intese a risolvere,
attraverso un processo di armonizzazione delle prestazioni e di semplificazione delle procedure,
una serie di problemi di carattere finanziario, organizzativo, gestionale e giuridico di grande
16
rilievo inerenti ad un’area, l’attività creditizia, che aveva, nell’ambito degli ordinamenti degli
enti ed amministrazioni confluiti nell’INPDAP, discipline sostanzialmente diverse.
Infatti l’ordinamento delle Casse pensioni, già gestite dagli ex istituti di previdenza,
prevedeva il versamento di contributi finalizzati alla sola erogazione del trattamento
pensionistico: in questo caso l’attività creditizia costituiva, più che una prestazione di natura
previdenziale, una forma di investimento dei fondi affluiti a titolo di contributi pensionistici.
Tale natura è certamente esistente sia per i mutui da concedere a cooperative, comuni,
province ed altri enti pubblici, per finalità collegate al raggiungimento dei loro scopi
istituzionali, sia per le sovvenzioni in favore degli iscritti, finalizzate a garantire l’accesso a
forme di credito agevolato in presenza di situazioni di bisogno.
La legge n. 662 del 1996 risolve il problema della natura giuridica delle prestazioni
creditizie nei confronti di tutti gli iscritti all’INPDAP, attribuendo ad essa carattere previdenziale
attraverso la previsione di un apposito contributo uguale per tutti gli iscritti e compiendo un
processo di omogeneizzazione delle prestazioni creditizie agli iscritti all’INPDAP e di
armonizzazione delle rispettive normative.
Al fine di attuare la semplificazione delle procedure di versamento dei contributi
previdenziali dovuti all’INPDAP, invocata dalla riforma sopra descritta, e di razionalizzare le
contabilizzazioni di tesoreria, è stato reimpostato il sistema dei conti correnti di tesoreria.
In data 7 gennaio 1998 è stata autorizzata la Banca d’Italia all’istituzione del conto
corrente infruttifero di Tesoreria centrale intestato alle prestazioni creditizie dell’INPDAP e
destinato a raccogliere i contributi dei dipendenti civili e militari dello Stato e degli enti locali,
in sostituzione del conto 21033 – INPDAP – gestione autonoma fondo credito, che aveva la
stessa finalità per i soli dipendenti civili e militari dello Stato, con richiesta del Servizio II
dell’ex direzione generale del tesoro del Ministero del tesoro.
Le entrate del conto attengono ai contributi a carico degli iscritti, versati da ciascuna
amministrazione. Le amministrazioni statali e gli enti locali che agiscono su base periferica
provvedono al pagamento del contributo a carico dell’iscritto con versamento da effettuare
presso le sezioni di tesoreria provinciale dello Stato, a valere sulla contabilità speciale di
girofondi, n. 1011 intestata a “INPDAP – gestione autonoma prestazioni creditizie”, entro il
giorno 15 del mese successivo, in concomitanza al versamento dei contributi mensili.
Le amministrazioni centrali dello Stato e le Regioni versano le somme di propria
competenza sul conto 21039 presso la Tesoreria centrale dello Stato.
Le Sezioni di tesoreria provinciale dello Stato, riscosso il contributo, provvedono a
rilasciare all’ente quietanza liberatoria e a trasmetterne una copia alla locale sede INPDAP.
Quest’ultima verifica la correttezza dell’importo versato dall’ente al fondo credito e
risultante dalla quietanza di versamento. Qualora venga accertato un versato non coincidente
con quanto dovuto, dovrà essere contattato l’ente che provvederà a fornire la motivazione: in
caso di pagamento di importo inferiore al dovuto, l’ente dovrà essere invitato a provvedere ad
estinguere il riscontrato debito.
17
La tesoreria centrale accerta il riscosso delle tesorerie provinciali con un’unica quietanza
di entrata, (mod. 80T), allegando le disponibilità del mese delle contabilità speciali.
Le uscite si connotano sostanzialmente in prestazioni creditizie: concessione di mutui,
prestiti per attività sociali, crediti a dipendenti, prestiti a cooperative, cessione del quinto dello
stipendio e mutui garantiti (ex gestioni ENPAS).
I trasferimenti di fondi da parte del Tesoro sul conto della banca cassiera, per
provvedere al pagamento delle prestazioni istituzionali, avvengono su richiesta dell’ente, sulla
base di preventivi trimestrali di cassa, discendenti dalla programmazione annuale.
Si è riscontrata la mancanza della causale in alcuni titoli, dei quali l’ente ha dato la
documentazione necessaria.
La documentazione giustificativa fornita dall’ente ha evidenziato numerosi errori di
imputazione, relativi alle movimentazioni in entrata nei rispettivi conti correnti.
La rilevazione dei suddetti errori di imputazione è riscontrata dall’ente attraverso i
propri controlli, oppure dalle comunicazioni provenienti dagli organismi versanti.
Le seguenti tabelle riportano le scritture contabili della tesoreria.
I dati rappresentati concordano con quelli espressi nel conto riassuntivo del tesoro.
18
Esercizio 1999 C/C T. n° 21039 - mod. 56/T unificato
Mese
Saldo iniziale
Totale entrata (mese)
Totale entrate
Uscite
Saldo mese
Gennaio
718.581.714.664
110.255.417.046
828.837.131.710
60.000.000.000
768.837.131.710
Febbraio
768.837.131.710
108.912.884.733
877.750.016.443
50.000.000.000
82.775.016.443
Marzo
827.750.160.443
57.936.514.630
885.686.531.073
15.000.000.000
870.686.531.073
Aprile
870.686.531.073
62.759.776.950
933.446.308.023
30.000.000.000
903.446.308.023
Maggio
903.446.308.023
80.292.395.197
983.738.703.220
79.000.000.000
904.738.703.220
Giugno
904.738.703.220
49.355.644.155
954.094.347.375
50.000.000.000
904.094.347.375
Luglio
904.094.347.375
50.552.695.639
954.647.043.014
70.000.000.000
884.647.043.014
Agosto
884.647.043.014
50.781.903.143
935.428.946.157 178.000.000.000
757.428.946.157
Settembre
757.428.946.157
48.968.107.184
806.397.053.341
73.000.000.000
733.397.053.341
Ottobre
733.397.053.341
81.793.065.376
815.190.118.717
60.000.604.120
755.189.514.597
Novembre
755.189.514.597
75.717.373.001
830.906.887.598 115.571.467.158
715.335.420.440
Dicembre
715.335.420.440
54.191.222.603
769.526.643.043 180.053.618.595
589.473.024.448
TOTALE ANNUALE
831.516.999.657
RIEPILOGO ESERCIZIO 1999
TOTALE ENTRATE
831.516.999.657
SALDO INIZIO ESERCIZIO
718.581.714.664
TOTALE GENERALE
1.550.098.744.321
TOTALE USCITE
960.625.689.873
SALDO FINALE
589.473.024.448
19
960.625.689.873
Esercizio 2000 C/C T. n° 21039 - mod. 56/T unificato
Mese
Saldo iniziale
Totale entrata (mese)
Totale entrate
Uscite
Saldo mese
Gennaio
589.473.024.448
61.909.881.064
651.382.905.512
125.000.000.000
526.382.905.512
Febbraio
526.382.905.512
36.668.568.644
563.051.474.156
13.000.000.000
433.051.474.156
Marzo
433.051.474.156
54.073.146.469
487.088.620.625
60.460.221.280
426.628.399.345
Aprile
426.628.399.345
40.479.329.856
467.107.729.201
30.000.000.000
437.107.729.201
Maggio
437.107.729.201
39.439.285.549
476.547.014.750
105.006.324.790
371.540.689.960
Giugno
371.540.689.960
46.382.799.015
417.923.488.975
115.000.000.000
302.923.488.975
Luglio
302.923.488.975
49.799.266.550
352.722.755.525
140.000.000.000
212.722.755.525
Agosto
212.722.755.525
42.652.611.946
255.375.367.471
200.538.168.224
54.837.199.247
Settembre
54.837.199.247
48.278.470.125
103.115.669.372
55.000.000.000
48.115.669.372
Ottobre
48.115.669.372
38.934.133.130
87.049.802.502
40.000.000.000
47.049.802.502
Novembre
47.049.802.502
48.171.397.580
95.221.200.082
66.345.813.787
28.875.386.295
Dicembre
28.875.386.295
72.934.011.535
101.809.397.830
10.041.104.815
91.768.293.015
TOTALE ANNUALE
579.686.901.463
RIEPILOGO ESERCIZIO 2000
TOTALE ENTRATE
579.686.901.463
SALDO INIZIO ESERCIZIO
589.473.024.448
TOTALE GENERALE
1.169.159.925.911
TOTALE USCITE
1.077.391.632.896
SALDO FINALE
91.768.293.015
20
1.077.391.632.896
5.2.2. Il conto 20005 (INPDAP – gestione autonoma A opera di previdenza)
Questo conto, già esistente prima della riforma dell’area creditizia, è stato mantenuto
con l’istituzione di una corrispondente contabilità speciale per ricevere i versamenti in periferia.
Le somme che affluiscono in entrata rappresentano i contributi e altre entrate provenienti dal
bilancio dello Stato, mentre in uscita si registra il deflusso per le necessità della gestione e i
rimborsi delle prestazioni (indennità di buonuscita), anticipate dalle tesorerie provinciali, con le
procedure descritte per il precedente conto n. 21039 rilevate nel prospetto “Amministrazioni
varie” INPDAP – gestione A.
Le seguenti tabelle riportano le scritture contabili della tesoreria.
I dati rappresentati concordano con quelli espressi nel conto riassuntivo del tesoro.
21
Esercizio 1999 C/C T. n° 20005 - mod. 56/T unificato
Mese
Saldo iniziale
Totale entrata (mese)
Totale entrate
Uscite
Saldo mese
Gennaio
1.441.864.889.495
611.668.967.599
2.053.533.857.094
868.570.408.023
1.184.963.449.071
Febbraio
1.184.963.449.071
274.284.309.080
1.459.247.758.151
1.648.379.874
1.457.599.378.277
Marzo
1.457.599.378.277
278.979.542.329
1.736.578.920.606
31.521.894.750
1.705.057.025.856
Aprile
1.705.057.025.856
333.903.636.952
2.038.960.662.808
1.074.789.229.511
964.171.433.297
Maggio
964.171.433.297
518.710.951.560
1.482.882.384.857
650.040.080.323
832.842.304.534
Giugno
832.842.304.534
463.497.146.315
1.296.339.450.849
61.822.946.091
1.234.516.504.758
Luglio
1.234.516.504.758
1.209.254.250.656
2.443.770.755.414
123.739.606.924
2.320.031.148.490
Agosto
2.320.031.148.490
379.374.986.482
2.699.406.134.972
755.472.732.219
1.943.933.402.753
Settembre
1.943.933.402.753
346.070.800.026
2.290.004.202.779
22.254.729.322
2.267.749.473.457
Ottobre
2.267.749.473.457
683.048.940.480
2.950.798.413.937
71.941.800.483
2.878.856.613.454
Novembre
2.878.856.613.454
434.810.932.091
3.313.667.545.545
71.785.206.385
3.241.882.339.160
Dicembre
3.241.882.339.160
1.162.092.380.377
4.403.974.719.537
1.535.613.589.016
2.868.361.130.521
TOTALE ANNUALE
6.695.696.843.947
RIEPILOGO ESERCIZIO 1999
TOTALE ENTRATE
6.695.696.843.947
SALDO INIZIO ESERCIZIO
1.441.864.889.495
TOTALE GENERALE
8.137.561.733.442
TOTALE USCITE
5.269.200.602.921
SALDO FINALE
2.868.361.130.521
22
5.269.200.602.921
Esercizio 2000 C/C T. n° 20005 - mod. 56/T unificato
Mese
Saldo iniziale
Totale entrata (mese)
Totale entrate
Uscite
Saldo mese
Gennaio
2.868.361.130.521
493.394.449.399
3.361.755.579.920
391.887.715.261
2.969.867.864.659
Febbraio
2.969.867.864.659
286.100.887.843
3.255.968.752.502
351.821.905.045
2.904.146.847.457
Marzo
2.904.146.847.457
170.960.540.877
3.075.107.388.334 1.302.219.726.695
1.772.887.661.639
Aprile
1.772.887.661.639
532.629.834.860
2.305.517.496.499
965.193.204.629
1.340.324.291.870
Maggio
1.340.324.291.870
438.900.468.114
1.779.224.759.984
752.129.668.818
1.027.095.091.166
Giugno
1.027.095.091.166
390.732.908.333
1.417.827.999.499
453.105.237.680
964.722.761.819
964.722.761.819
1.932.233.763.389
2.896.956.525.208
559.130.902.575
2.337.825.622.633
Agosto
2.337.825.622.633
311.683.502.858
2.649.509.125.491
404.583.967.720
2.244.925.157.771
Settembre
2.244.925.157.771
457.233.498.681
2.702.158.656.452
152.104.119.410
2.550.054.537.042
Ottobre
2.550.054.537.042
498.577.902.472
3.048.632.439.514
553.155.959.815
2.495.476.479.699
Novembre
2.495.476.479.699
373.316.172.826
2.868.792.652.525
602.197.680.355
2.266.594.972.170
Dicembre
2.266.594.972.170
1.540.198.941.080
3.806.793.913.250
204.272.053.420
3.602.521.859.830
Luglio
TOTALE ANNUALE
7.425.962.870.732
RIEPILOGO ESERCIZIO 2000
TOTALE ENTRATE
7.425.962.870.732
SALDO INIZIO ESERCIZIO
2.868.361.130.521
TOTALE GENERALE
10.294.324.001.253
TOTALE USCITE
6.691.802.141.423
SALDO FINALE
3.602.521.859.830
23
6.691.802.141.423
AREA PRESTAZIONI PREVIDENZIALI
5.2.3. Il conto 29821 (INPDAP GEST. AUTONOMA D – CPDEL)
Per una maggiore trasparenza ed immediatezza di informazione e per meglio garantire
l’autonomia economico patrimoniale delle gestioni, è stato completamente reimpostato il
sistema dei conti correnti di tesoreria intestati alla gestione D.
Nel gennaio 1998, dalla situazione dei debiti di tesoreria, riportata nei conti riassuntivi
del tesoro, sono stati eliminati i conti n. 29820 e 29880, intestati all’INPDAP gestione D, e
sostituiti con quattro conti correnti infruttiferi di tesoreria e contabilità speciali di giro fondi
all’interno della Tesoreria centrale, intestati a ciascuna delle quattro casse (CPDEL, CPS, CPI,
CPUG).
A questi conti affluiscono le entrate, comprese quelle girate dalle quattro corrispondenti
contabilità speciali di periferia, inserite nel sistema di tesoreria unica e normate dal d.lgs. n.
720 del 1984, e defluiscono le prestazioni verso il circuito bancario e postale.
Con particolare riferimento al conto selezionato, tra i quattro, relativo alla gestione
pensionistica del personale degli enti locali, le somme in entrata, ricevute con un unico
versamento entro il giorno 15 del mese successivo a quello di competenza, in concomitanza al
versamento dei contributi mensili, sono corrisposte dagli enti locali, quali contributi
pensionistici dei propri dipendenti.
La procedura è la seguente: i versamenti degli enti locali sono raccolti dalla competente
tesoreria provinciale e versati sul conto di contabilità speciale n. 1096 aperto presso la
tesoreria provinciale. A fine mese i fondi sono trasferiti sulla tesoreria centrale, che rilascia
quietanze cumulative.
Il controllo sui versamenti è svolto dalla Direzione centrale delle entrate contributive.
In uscita intervengono le erogazioni aventi ad oggetto prestazioni pensionistiche e la
buonuscita, attraverso il trasferimento alla banca che svolge compiti di cassa, la quale
garantisce la territorializzazione all’interno sia del circuito bancario che postale (contabilità
speciale presso le Poste).
In data 18 settembre 1999 è intervenuta la Convenzione tra Ministero del tesoro e
Poste Italiane Spa che disciplina lo svolgimento del servizio di tesoreria e il regime dei flussi sia
per il sistema delle riscossioni che dei pagamenti dello Stato e degli enti del settore pubblico
allargato, nonché i conti correnti postali e la raccolta del risparmio postale. In particolare, tra i
servizi attribuiti dalla Convenzione alle Poste spa, sono compresi i pagamenti di pensioni e titoli
del debito vitalizio gestiti dall’INPDAP. L’art. 7 della Convenzione prevede che i fondi occorrenti
alle Poste per questi pagamenti devono essere preventivamente accreditati sui relativi conti
correnti, eventualmente anche attraverso anticipazioni di tesoreria.
24
Successivamente, con cadenza giornaliera, differita di dieci giorni rispetto alla data delle
operazioni, Poste Italiane s.p.a. provvede a determinare gli importi effettivamente pagati ed
incassati per ciascuna gestione e li trasmette alla Tesoreria centrale per permettere la
regolazione contabile delle partite.
Tale regolazione contabile avviene ad opera della Tesoreria centrale che dispone gli
addebiti e gli accrediti sui conti correnti di pertinenza, con contestuale eliminazione del conto
sospeso, nel quale la sezione di tesoreria aveva scritturato il prelevamento di fondi dalle
sezioni di tesoreria provinciale dello Stato per fronteggiare eventuali esigenze di cassa ovvero
l’eventuale anticipazione di tesoreria, e contestuale prelevamento dal conto intestato a “Poste
italiane s.p.a. - servizio di tesoreria”.
Infine, registra la variazione della giacenza di cassa sull’apposito conto di sospeso
contro il versamento sul conto corrente di Tesoreria centrale denominato “Ministero poste –
ordinatore vaglia e risparmi postali”.
Da tale conto fluiscono i prelievi per emettere la quietanza di fondo somministrato a
favore della Banca d’Italia, al fine di ridurre gli esistenti crediti del Tesoro per “Sovvenzioni del
Tesoro alle Poste per pagamenti erariali fuori dal capoluogo di provincia e per necessità del
servizio vaglia e risparmi”.
La differenza tra i prelevamenti e i versamenti dai conti gestiti deve essere pari alla
differenza tra la sistemazione del conto sospeso e il prelevamento dal conto corrente “Poste
italiane s.p.a. - servizio di tesoreria”.
Secondo le procedure sopra descritte, l’INPDAP deve precostituire i fondi necessari per
il pagamento delle pensioni sugli appositi conti correnti di tesoreria intestati a “Poste –
pagamento pensioni” il giorno precedente le scadenze di pagamento delle pensioni,
avvalendosi temporaneamente delle disponibilità delle altre gestioni attive.
Il decreto dell’ex Ministro del Tesoro del 5 settembre 2000, che disciplina le modalità
per il ricorso alle anticipazioni di tesoreria per il pagamento delle pensioni, prevede che, in
caso di difetto di disponibilità di fondi sui propri conti correnti di tesoreria, l’INPDAP può
richiedere al Tesoro anticipazioni di tesoreria, senza oneri di interessi. Tali anticipazioni
vengono accreditate sul competente conto “Poste – pagamento pensioni” e contabilizzate dalla
Tesoreria centrale nell’apposito conto “Pagamenti in conto sospesi” fra i crediti di tesoreria,
secondo la procedura sopra descritta. La regolazione finanziaria di tali anticipazioni avviene
successivamente a carico del bilancio dello Stato, con mandati informatici intestati al tesoriere
centrale.
Le procedure vigenti per il pagamento delle pensioni nel 1999 e nel 2000 sono state
accelerate con disposizioni del marzo 2000, grazie alla distinzione del circuito Poste e Banche:
fino all’esercizio 2000 operavano per i due poli – nord e sud – le due tesorerie di Bologna e di
Latina, ciascuna con un proprio conto.
La richiesta al Ministero dell’Economia di trasferimento fondi avviene due volte al mese,
quando si conoscono le previsioni di fabbisogno mensili per le indennità di buonuscita e t.f.r. La
25
richiesta dell’INPDAP è datata almeno due giorni prima dell’accredito, al quale viene assegnata
una valuta concordata con il Tesoro, in caso di mancata disponibilità della Tesoreria, per scelte
di politica finanziaria.
In realtà, le anticipazioni del Tesoro sono solo eventuali: di norma, l’Ente verifica
prioritariamente la disponibilità dei propri conti correnti bancari.
La scritturazione dell’avvenuto versamento si effettua in data 15 del mese successivo,
con valuta al mese precedente competente. (Si riscontra che sulle contabilità del gennaio 1999
le valute sono correttamente riportate in tempi successivi).
Dal riscontro sulle contabilità di tesoreria si rileva che le quietanze dello Stato non
portano documentazione giustificativa e che alcune non hanno chiara la causale dell’entrata.
L’estratto conto mensile non collima con il conto riassuntivo del tesoro perché le
contabilità di tesoreria, prima della riforma della procedura dei pagamenti, arrivavano entro la
prima quindicina del mese successivo a quello di competenza. Infatti, occorreva attivare
contatti telefonici con la BKI in caso di necessità di informazioni su un conto o su un saldo per
verificarne la disponibilità: questo spiega la difficoltà a far quadrare i conti delle registrazioni
contabili, che concordano solo al saldo del 31 dicembre.
La procedura per il pagamento delle pensioni è stata modificata dal 1° gennaio 2001: in
precedenza operava il plafond delle Poste, continuamente alimentato dalla Tesoreria, come
sopra descritto. Il sistema è stato semplificato con l’invio quotidiano all’Ente della distinta di
tutte le movimentazioni effettuate da parte della Banca d’Italia.
Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria.
I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro.
26
Esercizio 1999 c/cT. N° 29821 - mod. 56T unificato
mese
gennaio
saldo iniziale
tot.entr.mese
tot. entrate
uscite
saldo mese
16.749.876.991.275
11.249.518.094.918
27.999.395.086.193
21.447.600.464.888
6.551.794.621.305
febbraio
6.551.794.621.305
1.589.546.562.244
8.141.341.183.549
1.400.000.000.000
6.741.341.183.549
marzo
6.741.341.183.549
1.649.101.449.824
8.390.442.633.373
6.400.000.000.000
1.990.442.633.373
aprile
1.990.442.633.373
1.558.038.502.535
3.548.481.135.908
1.729.930.624.300
1.818.550.511.608
maggio
1.818.550.511.608
1.542.593.613.501
3.361.144.125.109
1.630.992.356.790
1.730.151.768.319
giugno
1.730.151.768.319
1.508.054.537.881
3.238.206.306.200
1.637.335.242.400
1.600.871.063.800
luglio
1.600.871.063.800
1.699.317.139.230
3.300.188.203.030
1.692.764.071.375
1.607.424.131.655
agosto
1.607.424.131.655
1.651.136.695.000
3.258.560.826.655
1.795.973.926.445
1.462.586.900.210
settembre
1.462.586.900.210
1.735.184.745.497
3.197.771.645.707
1.692.314.454.250
1.505.457.191.457
ottobre
1.505.457.191.457
1.468.523.583.127
2.973.980.774.584
1.407.309.458.952
1.566.671.315.632
novembre
1.566.671.315.632
1.463.060.572.988
3.029.731.888.620
1.701.928.134.726
1.327.803.753.894
dicembre
1.327.803.753.894
5.342.207.273.674
6.670.011.027.568
2.913.348.246.146
3.756.662.781.422
TOTALE ANNUALE
32.456.282.770.41
9
RIEPILOGO ESERCIZIO 1999
TOTALE ENTRATE
32.456.282.770.419
SALDO INIZIO ESERCIZIO
16.749.876.991.275
TOTALE GENERALE
49.206.159.761.694
TOTALE USCITE
45.449.496.980.272
SALDO FINALE 1999
3.756.662.781.422
27
45.449.496.980.27
2
Esercizio 2000 c/cT. N° 29821 - mod. 56T unificato
mese
gennaio
saldo iniziale
tot.entr.mese
tot. entrate
uscite
saldo mese
3.756.662.781.422
2.397.110.486.774 6.153.773.268.196
2.176.375.687.685
3.977.397.580.511
febbraio
3.977.397.580.511
1.631.858.019.934 5.609.255.600.445
1.422.326.743.340
4.186.928.857.105
marzo
4.186.928.857.105
1.586.281.643.960 5.773.210.501.065
1.518.717.400.250
4.254.493.100.815
aprile
4.254.493.100.815
1.590.189.705.977 5.844.682.806.792
1.796.018.671.200
4.048.664.135.592
maggio
4.048.664.135.592
1.525.661.310.698 5.574.325.446.290
1.764.309.868.745
3.810.015.577.545
giugno
3.810.015.577.545
1.490.667.386.045 5.300.682.963.590
1.731.074.853.355
3.569.608.110.235
luglio
3.569.608.110.235
1.499.191.525.673 5.068.799.635.908
1.759.405.269.490
3.309.394.366.418
agosto
3.309.394.366.418
1.692.918.341.061 5.002.312.707.479
1.575.679.814.631
3.426.632.892.848
settembre
3.426.632.892.848
1.549.102.817.313 4.975.735.710.161
1.638.579.666.705
3.337.156.043.456
ottobre
3.337.156.043.456
1.665.400.607.339 5.002.556.650.795
1.767.897.328.955
3.234.659.321.840
novembre
3.234.659.321.840
1.579.648.022.152 4.814.307.343.992
1.744.787.934.400
3.069.519.409.592
dicembre
3.069.519.409.592
2.570.827.217.264 5.640.346.626.856
3.051.926.952.313
2.588.419.674.543
TOTALE ANNUALE
20.778.857.084.190
RIEPILOGO ESERCIZIO 2000
TOTALE ENTRATE
SALDO INIZIO ESERCIZIO
20.778.857.084.190
3.756.662.781.422
TOTALE GENERALE
24.535.519.865.612
TOTALE USCITE
21.947.100.191.069
SALDO FINALE 2000
2.588.419.674.543
28
21.947.100.191.069
5.3. CASSA DEPOSITI E PRESTITI
Accertamenti presso la sede della Cassa DD.PP. effettuati il 21 e il 27 novembre 2002.
Tra i numerosi conti intestati alla Cassa depositi e prestiti, aperti presso la tesoreria per
lo svolgimento delle molteplici attività gestite dalla Cassa, sono stati selezionati i seguenti:
•
conto n. 29810 – Fondo di garanzia del risparmio postale – fruttifero;
•
conto n. 29811 – Gestione principale – fruttifero;
•
conto n. 29850 – Rimborsi alla Banca d’Italia;
•
conto n. 1500 – Contabilità speciale di tesoreria centrale – Cassa depositi e prestiti in
numerario;
•
conto n. 20103 – Edilizia residenziale contributi dello Stato;
•
conto n. 20104 – Edilizia residenziale legge n. 457 del 1978;
•
conto n. 20110 – Acquisto titoli.
Ciascun conto racconta la propria storia caratterizzata dalle specifiche finalità alla base
dell’apertura della contabilità in tesoreria.
5.3.1. CONTO n. 1500 – Contabilità speciale di tesoreria centrale – Cassa
depositi e prestiti in numerario
Nel dicembre 1998 la Cassa depositi e prestiti ha chiesto alla Direzione generale del
tesoro, Servizio II – Tesoreria dello Stato e debito pubblico, l’apertura di una contabilità
speciale da utilizzare per il transito di somme da accreditare sui conti correnti di tesoreria ad
essa intestati, allo scopo di poter fronteggiare le proprie necessità operative di cassa. Tale
contabilità speciale intestata a “Cassa depositi e prestiti – Conto in numerario” è stata aperta a
decorrere dal 1 gennaio 1999 e assoggettata alle procedure previste dagli artt. 1280 e
seguenti delle Istruzioni generali dei servizi del tesoro.
Il funzionamento del conto è cessato in data 30 giugno 2001 e la disponibilità esistente
è stata trasferita sul conto corrente di tesoreria centrale n. 29811, intestato a “Cassa depositi
– Gestione principale”, che ha comportato una semplificazione delle procedure.
Dai riscontri effettuati risulta che le movimentazioni in entrata e in uscita afferiscono ai
soli girofondi con gli altri conti presenti in tesoreria intestati all’ente.
Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria.
I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro.
29
Esercizio 1999 C/C T. n° 1500 - mod. 56/T unificato
mese
saldo iniziale
gennaio
tot. entrata (mese)
totale entrate
uscite
saldo mese
0
7.710.734.331.524 7.710.734.331.524
7.704.311.368.932 6.422.962.592
febbraio
6.422.962.592
3.643.876.769.670 3.650.299.732.262
3.644.059.544.084 6.240.188.178
marzo
6.240.188.178
7.803.280.216.866 7.809.520.405.044
7.805.025.901.877 4.494.503.167
aprile
4.494.503.167
maggio
4.834.880.788
giugno
7.120.580.854
luglio
agosto
751.146.572.794
746.311.692.006 4.834.880.788
5.524.865.147.001 5.529.700.027.789
746.652.069.627
5.522.579.446.935 7.120.580.854
366.009.214.045
356.446.354.775 9.562.859.270
9.562.859.270
1.970.001.935.859 1.979.564.795.129
1.972.320.388.567 7.244.406.562
7.244.406.562
3.167.159.174.058 3.174.403.580.620
3.166.461.188.969 7.942.391.651
settembre
7.942.391.651
4.915.170.696.694 4.923.113.088.345
4.914.351.343.294 8.761.745.051
ottobre
8.761.745.051
1.278.044.235.574 1.286.805.980.625
1.281.017.822.293 5.788.158.332
novembre
5.788.158.332
dicembre
5.740.690.586
TOTALE ANNUALE
358.888.633.191
520.619.257.773
526.407.416.105
8.577.461.253.265 8.583.201.943.851
46.216.753.721.102
RIEPILOGO ESERCIZIO 1999
TOTALE ENTRATE
SALDO INIZIO ESERC.
46.216.753.721.102
0
TOTALE GENERALE
46.216.753.721.102
TOTALE USCITE
46.216.203.837.154
SALDO FINALE
549.883.948
30
520.666.725.519 5.740.690.586
8.582.652.059.903
46.216.203.837.154
549.883.948
Esercizio 2000 C/C T. n° 1500 - mod. 56/T unificato
mese
saldo iniziale
tot. entrata (mese)
totale entrate
uscite
saldo mese
gennaio
549.883.948
4.733.859.711.082
4.734.409.595.030
4.729.714.750.990
4.694.844.040
febbraio
4.694.844.040
1.118.212.896.346
1.122.907.740.386
1.118.692.947.732
4.214.792.654
marzo
4.214.792.654
9.466.751.836.788
9.470.966.629.442
9.465.689.888.707
5.276.740.735
aprile
5.276.740.735
343.485.847.790
348.762.588.525
345.894.095.647
2.868.492.878
maggio
2.868.492.878
7.484.127.851.653
7.486.996.344.531
7.482.586.311.359
4.410.033.172
giugno
4.410.033.172
1.389.702.577.532
1.394.112.610.704
1.385.914.362.479
8.198.248.225
luglio
8.198.248.225
6.077.618.522.784
6.085.816.771.009
6.085.254.524.636
562.246.373
agosto
562.246.373
4.065.649.101.660
4.066.211.348.033
3.653.183.533.203
413.027.814.830
413.027.814.830
7.440.182.338.502
7.853.210.153.332
7.848.749.633.097
4.460.520.235
ottobre
4.460.520.235
6.746.539.036.125
6.750.999.556.360
6.746.241.719.548
4.757.836.812
novembre
4.757.836.812
5.152.707.548.410
5.157.465.385.222
5.153.705.851.112
3.759.534.110
dicembre
3.759.534.110
5.028.158.438.968
5.031.917.973.078
5.031.149.987.308
767.985.770
settembre
TOTALE ANNUALE
59.046.995.707.640
RIEPILOGO ESERCIZIO 2000
TOTALE ENTRATE
SALDO INIZIO ESERC.
59.046.995.707.640
549.883.948
TOTALE GENERALE
59.047.545.591.588
TOTALE USCITE
59.046.777.605.818
SALDO FINALE
767.985.770
31
59.046.777.605.818
5.3.2. CONTO n. 29811 – Gestione principale – fruttifero
In considerazione della necessità di garantire alla Cassa un equilibrio gestionale, anche
attraverso un’adeguata remunerazione delle giacenze delle proprie liquidità sui conti correnti di
tesoreria, e tenuto conto del progressivo incremento dell’onere per interessi a carico
dell’istituto, derivante dai buoni fruttiferi postali, il conto è stato reso fruttifero, insieme a tutti i
conti aperti presso la Tesoreria centrale dello Stato, concernenti le gestioni dei conti correnti
ed assegni postali e del risparmio postale, in adempimento all’art. 19 della legge n. 887 del
1984, a decorrere dal 1 gennaio 1998.
Successivi decreti ministeriali hanno ridefinito rendimenti e modalità di funzionamento
dei conti correnti fruttiferi intestati alla Cassa.
Il decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze del 16 ottobre 2002, ha stabilito
disposizioni comuni per i conti correnti fruttiferi intestati alla Cassa, relative alla decorrenza
degli interessi sulle somme che affluiscono nei conti (sono calcolati dal giorno del versamento,
cessano dal giorno del prelevamento e sono liquidati a semestralità maturate) e alla
effettuazione delle operazioni di prelevamento a vista e senza limite d’importo.
Le entrate del conto sono costituite dai fondi provenienti dalla raccolta del risparmio
postale, da altre somme di pertinenza della gestione propria della Cassa e, ove necessario, da
somme gestite dalla Cassa aventi specifica destinazione in appositi conti correnti tenuti presso
la Tesoreria (rate di ammortamento versate da enti locali o dallo Stato).
Le uscite sono rappresentate dai mandati per trasferimento dei fondi al conto
infruttifero 29850 – Rimborsi alla Banca d’Italia: la procedura si avvia con la richiesta
indirizzata all’I.GE.PA. di trasferire i fondi dovuti. I tempi necessari per l’accreditamento al
conto infruttifero sono circa 10 giorni.
Sono stati riscontrati numerosi girofondi caratterizzati da una non corretta introduzione
di versamenti nel competente conto.
Le operazioni afferenti lo svolgimento e le modalità di gestione della raccolta del
risparmio postale sono state regolate dalla Convenzione tra il Ministero del tesoro e le Poste
Italiane Spa, d’intesa con la Banca d’Italia e la Cassa depositi e prestiti, del 14 settembre
1999.
L’art. 8 della Convenzione tra Poste e Ministero del Tesoro prevede la predisposizione di
una
situazione
contabile
quotidiana,
che
assicura
conformità
di
scritture.
Infatti,
la
Convenzione dispone che Poste italiane spa fornisca alla Cassa e al Ministero del tesoro i flussi
relativi ai conti correnti postali e al risparmio postale in maniera distinta e separata, con
cadenza giornaliera differita di dieci giorni rispetto alla data delle operazioni, a partire dal 1
ottobre 1999.
La Tesoreria centrale dispone periodicamente gli accrediti e gli addebiti relativi ai conti
correnti postali e al risparmio postale, intestati alla Cassa, sulla base delle scritture compilate
secondo le informazioni fornite quotidianamente da Poste e trasmesse alla Cassa stessa nella
32
medesima giornata. Poste italiane spa si impegna a comunicare le eventuali rettifiche entro il
mese successivo a quello di riferimento.
I compiti delle Poste italiane s.p.a. sono stati ulteriormente precisati in sede di rinnovo
della Convenzione tra le Poste e la Cassa depostiti e prestiti effettuato nel maggio 2001. Con la
nuova Convenzione appaiono superate le disfunzioni che avevano portato a disdire la
precedente, operativa per il 2000. Fino a quella data le procedure erano molto articolate e
scontavano lungaggini e ritardi notevoli.
L’ente Poste Italiane s.p.a. svolge, attraverso i suoi numerosi uffici postali, circa 14
mila, il servizio di raccolta, che è remunerato dalla Cassa.
Tra le entrate del conto trovano posto anche i depositi definitivi di cui all’art. 592 del R
.D. 23 maggio 1924, n. 827 (R.G.C.S.), gestiti dalla Cassa depositi e prestiti.
IL Servizio depositi definitivi riguarda la gestione delle somme di denaro che, per legge
o per disposizione delle Pubbliche Amministrazioni, devono essere versate da parte di soggetti
pubblici o privati (persone fisiche o giuridiche).
Iscrivendo il deposito la Cassa Depositi e Prestiti offre un servizio di garanzia (la
pubblica fede) per la conservazione dei valori e la loro restituzione, a determinate condizioni, al
legittimo proprietario.
Il Servizio depositi definitivi è gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti su tutto il territorio
nazionale attraverso uffici decentrati del Ministero dell'Economia e delle Finanze (le Direzioni
provinciali dei servizi vari); per la provincia di Roma è gestito direttamente dall'Istituto (Div.
VI), che svolge anche un ruolo di coordinamento e di verifica generale.
La Cassa riceve solo depositi in contanti.
I depositi possono essere obbligatori o volontari. I primi si suddividono in:
- cauzionali, effettuati a garanzia di pubbliche Amministrazioni (es. dagli aggiudicatari di
appalti per la fornitura di beni e servizi) sono fruiti da persone fisiche o giuridiche a cui viene
chiesta una cauzione per una concessione rilasciata da un Ente (per es.: licenza P.S. concessa
dalla Questura; accise su vini da U.T.I.F.; rivendita tabacchi autorizzata dai Monopoli; etc. );
- amministrativi, fatti o ordinati da una pubblica amministrazione (es. per espropriazioni) per le
persone fisiche o giuridiche a carico delle quali è stato disposto un esproprio o asservimento,
per i quali non sono stati accettati gli indennizzi proposti da parte di Comune, Regione od altri
Enti Pubblici;
- giudiziari, ordinati dall'Autorità giudiziaria.
I depositi volontari possono essere effettuati solo da Enti e Amministrazioni pubbliche,
per investimento di capitali.
I depositi si costituiscono presso qualsiasi sede della Banca d’Italia – Tesoreria
Provinciale dello Stato, versando il contante, eventualmente maggiorato degli importi dei bolli
laddove previsti:
-per i depositi cauzionali ed amministrativi la costituzione avviene previa compilazione del
modello 125 bis T;
33
-per i depositi giudiziari la costituzione avviene d’ufficio, al pervenire dei vaglia postali
corrispondenti.
La Tesoreria Provinciale rilascia la quietanza mod. 81 septies T al versante per la
consegna all’Ente cauzionato e ne invia l’estratto alla Direzione Provinciale dei Servizi Vari. La
medesima effettua l’iscrizione del deposito, dandone informazione al proprietario ed all’Ente
cauzionato.
I depositi non hanno un rendimento se sono di importo inferiore a Euro 250,00. Se il
deposito è di importo superiore, spettano gli interessi nella misura dell’1,75% sui depositi
cauzionali, liquidati periodicamente e solo su richiesta di parte, e dell’1,50% sui depositi
giudiziari ed amministrativi, liquidati solo in sede di restituzione del capitale.
Al cessare della motivazione per la quale è stato costituito, l’Ente che aveva disposto la
costituzione, (esproprio, etc.) ne autorizza la restituzione mediante emissione di decreto o
delibera.
Per la restituzione il depositante si deve presentare alla Direzione Provinciale dei
Servizi vari con:
1.
il decreto o delibera di cui sopra, prodotti in bollo nel caso di deposito cauzionale;
2.
l’istanza di restituzione, completa di generalità, codice fiscale e coordinate bancarie del
proprietario del deposito;
3.
la quietanza originale.
In caso di smarrimento della quietanza, presso la Direzione Provinciale Servizi Vari si
può, contestualmente alla denuncia di smarrimento, richiedere il certificato di esistenza del
deposito, che viene rilasciato in bollo. La restituzione avviene entro trenta giorni dalla
richiesta.
Dal 1° gennaio 2000 è stata attivata una nuova modalità per la costituzione dei depositi
definitivi, che semplifica la procedura che si attua unicamente presso le competenti sezioni di
tesoreria.
La Cassa Depositi e Prestiti, in sede centrale, eroga anche sovvenzioni a Comuni ed Enti
Pubblici
con
restituzione
a
rate
di
ammortamento
mutui
o
quote
interessi
di
preammortamento.
La rifusione delle somme è gestita in sede locale dalla Direzione Provinciale dei Servizi
Vari a cui devono essere trasmesse le quietanze mod. 7 cat.1° e mod. 121T, rilasciate dalla
locale Banca d’Italia, a giustificazione dell’avvenuto versamento.
La rifusione di tali somme da parte dei Comuni e degli Enti pubblici deve avvenire
tassativamente entro la data stabilita dalla Cassa Depositi e Prestiti, risultante dalla
comunicazione a loro inviata. In caso di ritardo nei versamenti si incorre nelle penalità di mora
stabilite dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Inoltre la Direzione Provinciale Servizi Vari comunica lo stato di morosità alla locale
Tesoreria per le eventuali compensazioni amministrative con crediti stanziati a favore del
debitore moroso.
34
Il riscontro finale annuale a cura della Cassa Depositi e prestiti avviene sui documenti
cartacei rilasciati dalle Direzioni Provinciali dei Servizi Vari, con conguagli dovuti a rettifiche
successive. Tale situazione crea uno slittamento dei tempi causato da ritardi tecnici del
riscontro svolto sulla quietanza cartacea, che in futuro sarà risolto con l’attivazione del nuovo
sistema automatizzato per i depositi SVILDEP, che velocizzerà i flussi.
Infatti il Ministero dell’Economia ha avviato un progetto di informatizzazione per la
semplificazione delle procedure del Servizio Depositi Definitivi. Con tale nuovo processo sarà
possibile monitorare oltre un milione di pratiche con tempi di risposta rapidi e un controllo
efficace sullo stato dei depositi.
L'applicazione del sistema "SvilDep" dovrebbe comportare una ottimizzazione dei flussi
di informazioni tra i vari enti coinvolti nel processo, nonché una lavorazione dei documenti più
semplice, veloce e quindi più efficiente. La conoscenza dello stato dei depositi in tempo reale
dovrebbe permettere poi, alla Cassa Depositi e Prestiti, una migliore gestione del sistema di
prestiti agli enti locali.
Dall’esame dei conti riassuntivi del tesoro si è riscontrato che gli importi riportati nel
mese di maggio 1999 sono i medesimi del precedente mese di aprile, a fronte di aumenti e
diminuzioni intervenuti.
Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria.
I dati non concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro,
limitatamente al mese di maggio.
35
Conto riassuntivo del
Tesoro
esercizio 1999 c.c. n° 29811 - mod.56t unificato
mese
gennaio
saldo iniziale
tot.entr. mese
tot.entrate
uscite
saldo mese
saldo mese
14.883.380.236.216
4.285.095.097.941
19.168.475.334.157
5.748.859.829.887
13.419.615.504.270
febbraio
13.419.615.504.270
1.658.445.621.682
15.078.061.125.952
1.197.645.046.977
13.880.416.078.975
marzo
13.880.416.078.975
2.256.737.628.594
16.137.153.707.569
1.130.505.167.351
15.006.648.540.218
aprile
15.006.648.540.218
2.057.160.127.615
17.063.808.667.833
1.163.807.980.342
15.900.000.687.491
15.900.000.687.491
maggio
15.900.000.687.491
1.284.026.509.634
17.184.027.197.125
4.435.545.695.817
12.748.481.501.308
15.900.000.687.492
giugno
12.748.481.501.308
8.275.132.238.734
21.023.613.740.042
1.515.944.792.937
19.507.668.947.105
luglio
19.507.668.947.105
3.874.888.280.421
23.382.557.227.526
1.713.197.925.524
21.669.359.302.002
agosto
21.669.359.302.002
2.307.728.943.787
23.977.088.245.789
4.766.273.187.780
19.210.815.058.009
settembre
19.210.815.058.009
1.446.326.715.406
20.657.141.773.415
1.342.482.311.280
19.314.659.462.135
ottobre
19.314.659.462.135
12.122.906.359.815
31.437.565.821.950
1.732.348.542.444
29.705.217.279.506
novembre
29.705.217.279.506
2.135.582.944.565
31.840.800.224.071
7.875.200.185.718
23.965.600.038.353
dicembre
23.965.600.038.353
4.083.426.546.436
28.049.026.584.789
12.716.284.717.006
15.332.741.867.783
TOTALE ANNUALE
45.787.457.014.630
45.338.095.383.063
RIEPILOGO ESERCIZIO 1999
totale entrate
saldo inizio esercizio
totale generale
45.787.457.014.630
14.883.380.236.216
133.373.320.087.110
totale uscite
45.338.095.383.063
saldo finale 1999
15.332.741.867.783
36
esercizio 2000 c.c. n° 29811 - mod. 56 t unificato
mese
saldo iniziale
tot.entr. Mese
tot. Entrate
uscite
saldo mese
gennaio
15.332.741.867.783
10.458.150.478.775
25.790.892.346.558
1.068.885.775.592
24.722.006.570.966
febbraio
24.722.006.570.966
1.048.760.962.957
25.770.767.533.923
1.992.213.109.470
23.778.554.424.453
marzo
23.778.554.424.453
900.360.131.344
24.678.914.555.797
1.700.982.817.946
22.977.931.737.851
aprile
22.977.931.737.851
607.015.419.362
23.584.947.157.213
1.308.171.507.538
22.276.775.649.675
maggio
22.276.775.649.675
837.517.327.375
23.114.292.977.050
3.583.883.780.035
19.530.409.197.015
giugno
19.530.409.197.015
8.449.560.405.283
27.979.969.602.298
1.391.128.457.202
26.588.841.145.096
luglio
26.588.841.145.096
3.344.080.922.362
29.932.922.067.458
1.156.796.393.830
28.776.125.673.628
agosto
28.776.125.673.628
305.669.801.135
29.081.795.474.763
2.741.230.173.240
26.340.565.301.523
settembre
26.340.565.301.523
963.659.146.865
27.304.224.448.388
1.550.818.458.396
25.753.405.989.992
ottobre
25.753.405.989.992
1.959.396.724.998
27.712.802.714.990
2.424.804.519.291
25.287.998.195.699
novembre
25.287.998.195.699
1.292.982.146.248
26.580.980.341.947
3.092.015.812.880
23.488.964.529.067
dicembre
23.488.964.529.067
2.300.709.150.168
25.789.673.679.235
6.596.819.812.087
19.192.853.867.148
TOTALE ANNUALE
32.467.862.616.872
28.607.750.617.507
RIEPILOGO ESERCIZIO 2000
totale entrate
32.467.862.616.872
saldo inizio esercizio
15.332.741.867.783
totale generale
47.800.604.484.655
totale uscite
28.607.750.617.507
saldo finale 2000
19.192.853.867.148
37
5.3.3. CONTO n. 29850 – Rimborsi alla Banca d’Italia
Le disponibilità allocate nel conto corrente infruttifero intestato ai rimborsi alla Banca
d’Italia sono utilizzate per estinguere i debiti che si formano con continuità verso la Banca,
tenuta ad anticipare i fondi necessari per estinguere i titoli di pagamento relativi ad
obbligazioni della Cassa ed a produrre note di accertamento mensili che attestino le erogazioni
effettuate.
Le giacenze infruttifere costituiscono poste che si compensano nel passivo e,
registrando andamenti discontinui legati a situazioni provvisorie destinate ad essere chiuse in
tempi brevi, non influiscono in permanenza sulla consistenza delle liquidità.
Infatti,
le
poste
iscritte
in
entrata
del
conto
derivano
da
mandati
emessi
indifferentemente dai diversi conti intestati alla Cassa per lo svolgimento delle varie attività.
In uscita si realizza il rimborso in unica soluzione mensile alla Banca d’Italia, come
estinzione dei pagamenti quietanzati dalle sezioni di tesoreria provinciali. Il ricevimento della
documentazione della Banca d’Italia si completa con il riscontro cartaceo da parte della
amministrazione centrale.
Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria.
I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro.
38
Esercizio 1999 c.c. n° 29850 - mod. 56 t unificato
mese
saldo iniziale
tot.entr. mese
tot.entrate
uscite
saldo mese
gennaio
2.887.387.079.745
142.531.028.820
3.029.918.108.565
0
3.029.918.108.565
febbraio
3.029.918.108.565
1.037.547.670.464
4.067.465.779.029
0
4.067.465.779.029
marzo
4.067.465.779.029
946.829.253.671
5.014.295.032.700
2.568.177.942.353
2.446.117.090.347
aprile
2.446.117.090.347
1.330.851.362.045
3.776.968.452.392
1.078.796.702.691
2.698.171.749.701
maggio
2.698.171.749.701
4.863.401.063.265
7.561.572.812.966
1.681.956.238.217
5.879.616.574.749
giugno
5.879.616.574.749
1.258.424.394.222
7.138.040.968.971
1.756.887.245.919
5.381.153.723.052
luglio
5.381.153.723.052
2.031.872.823.323
7.413.026.546.375
3.272.840.665.567
4.140.185.880.808
agosto
4.140.185.880.808
3.227.387.429.906
7.367.573.310.714
3.844.247.901.330
3.523.325.409.384
settembre
3.523.325.409.384
1.212.085.327.224
4.735.410.736.608
1.978.596.318.631
2.756.814.417.977
ottobre
2.756.814.417.977
1.569.343.421.456
4.326.157.839.433
1.449.449.513.867
2.876.708.325.566
novembre
2.876.708.325.566
1.504.527.369.667
4.381.235.695.233
1.587.925.210.791
2.793.310.484.442
dicembre
2.793.310.484.442
12.957.958.995.335
15.751.269.479.777
1.533.051.507.192
14.218.217.972.585
TOTALE ANNUALE
32.082.760.139.398
RIEPILOGO ESERCIZIO 1999
totale entrate
saldo inizio eserc.
32.082.760.139.398
2.887.387.079.745
totale generale
74.562.934.762.763
totale uscite
20.751.929.246.558
saldo finale 1999
14.218.217.972.585
39
20.751.929.246.558
esercizio 2000 c.c n° 29850 - mod. 56 t unificato
mese
saldo iniziale
gennaio
14.218.217.972.585
febbraio
tot.entr. Mese
tot. Entrate
-
14.218.217.972.585
uscite
1.579.124.782.839
saldo mese
12.639.093.189.746
12.639.093.189.746
1.918.987.090.460
14.558.080.280.206
6.520.603.004.843
8.037.477.275.363
marzo
8.037.477.275.363
1.360.209.365.795
9.397.686.641.158
6.412.398.122.834
2.985.288.518.324
aprile
2.985.288.518.324
1.916.501.612.624
4.901.790.130.948
6.894.240.364
4.894.895.890.584
maggio
4.894.895.890.584
2.343.686.438.765
7.238.582.329.349
2.086.877.505.532
5.151.704.823.817
giugno
5.151.704.823.817
889.104.901.060
6.040.809.724.877
3.145.510.209.513
2.895.299.515.364
luglio
2.895.299.515.364
-
2.895.299.515.364
1.049.774.765.273
1.845.524.750.091
agosto
1.845.524.750.091
2.281.118.468.016
4.126.643.218.107
2.222.628.621.584
1.904.014.596.523
settembre
1.904.014.596.523
1.170.671.751.291
3.074.686.347.814
5.550.000.000
3.069.136.347.814
ottobre
3.069.136.347.814
2.124.848.560.283
5.193.984.908.097
2.279.698.394.777
2.914.286.513.320
novembre
2.914.286.513.320
1.758.743.068.623
4.673.029.581.943
1.236.518.621.099
3.436.510.960.844
dicembre
3.436.510.960.844
2.904.286.812.055
6.340.797.772.899
1.656.333.052.863
4.684.464.720.036
TOTALE ANNUALE
18.668.158.068.972
28.201.911.321.521
RIEPILOGO ESERCIZIO 2000
totale entrate
18.668.158.068.972
saldo inizio esercizio
14.218.217.972.585
totale generale
32.886.376.041.557
totale uscite
28.201.911.321.521
saldo finale 2000
4.684.464.720.036
40
5.3.4. CONTO n. 29810 – Fondo di garanzia del risparmio postale fruttifero
Il conto è stato istituito con decreto del Ministro del Tesoro, del bilancio e della p.e. del
3 luglio 1998, che lo ha reso fruttifero a partire dal 1 gennaio dello stesso anno, stabilendo che
le somme in esso depositate costituiscono la garanzia alla raccolta del risparmio postale.
Infatti la giacenza del conto, come rilevata alla data del 31 dicembre 1997, è
incrementata, fino al 31 dicembre 2007, dei soli interessi maturati al saggio del 7,50%,
capitalizzati semestralmente. Su tale conto la Cassa è autorizzata a versare anche le somme
derivanti dall’estinzione anticipata dei mutui erogati alle pubbliche amministrazioni, con la
restituzione del debito residuo maggiorato di un indennizzo, ridotto se totalmente finanziata
con i proventi di cessioni di valori mobiliari e immobiliari, nonché le somme ricavate dalla
vendita dei titoli di Stato e delle obbligazioni che risultano nel portafoglio di proprietà
dell’istituto alla data del 1 ottobre 2002.
La Cassa può prelevare le somme in giacenza sul conto a fronte di eventuali esigenze di
liquidità non coperte dalle disponibilità sul conto 29811, relativo alla gestione principale, fermo
restando il reintegro del conto corrente per un importo pari alle somme utilizzate.
Per la disciplina e il tasso di remunerazione del conto è prevista la ridefinizione con
decreto del Ministro dell’economia con effetto dalla data del 1 gennaio 2008.
In questo conto si rilevano movimentazioni solo in entrata: le operazioni in uscita
derivano da errori, poi stornati: ad esempio in data 1 gennaio 1999 è stata sistemata una
situazione contabile con girofondo per 7 mld di lire.
Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria.
I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro.
41
Esercizio 1999 C.C. n. 29810 - mod. 56/T unificato
Mese
Saldo iniziale
Gennaio
160.322.201.413.045
Febbraio
160.322.697.141.765
Marzo
160.322.697.141.765
Aprile
160.574.037.495.484
Maggio
160.574.038.032.359
Giugno
160.574.037.495.484
Totale entrata (mese)
Totale entrate
495.728.720
251.836.082.439
Saldo mese
160.322.697.141.765
-
160.322.697.141.765
160.322.697.141.765
-
160.322.697.141.765
160.574.533.224.204
536.875
Uscite
495.728.720
160.574.038.032.359
160.574.038.032.359
-
160.574.037.495.484
10.784.651.473
160.584.822.146.957
Agosto
160.584.822.146.957
945.462.551.766
161.530.284.698.723
Settembre
161.529.788.970.003
5.862.039.863.980
167.391.828.833.983
167.391.829.476.110
-
160.574.037.495.484
160.574.037.495.484
-
495.728.720
160.584.822.146.957
161.529.788.970.003
-
167.391.828.833.983
Novembre
156.321.063.681.586
7.069.627.421.190
163.390.691.102.776
252
163.390.691.102.524
Dicembre
163.390.691.102.524
6.090.550.366.271
169.481.241.468.795
-
169.481.241.468.795
20.230.797.844.841
20.230.797.844.841
SALDO INIZIO ESERCIZIO
160.322.201.413.045
TOTALE GENERALE
180.552.999.257.886
TOTALE USCITE
SALDO FINALE
156.321.063.681.586
11.071.757.789.091
RIEPILOGO ESERCIZIO 1999
TOTALE ENTRATE
11.070.765.794.524
167.391.828.833.983
Ottobre
TOTALE ANNUALE
642.127
160.574.038.032.359
536.875
160.574.037.495.484
Luglio
160.574.037.495.484
-
11.071.757.789.091
169.481.241.468.795
42
Esercizio 2000 C.C. n. 29810 - mod. 56/T unificato
Mese
Saldo iniziale
Gennaio
169.481.241.468.795
Febbraio
170.068.325.707.881
Marzo
170.067.829.980.459
Aprile
170.067.829.980.459
Maggio
170.067.830.014.834
Giugno
176.430.845.761.617
Luglio
176.430.845.761.617
Agosto
176.431.193.854.365
Settembre
176.430.845.761.617
Ottobre
176.430.845.761.617
Novembre
183.301.875.304.026
Dicembre
183.301.875.239.651
TOTALE ANNUALE
Totale entrata (mese)
Totale entrate
587.084.880.961
641.875
170.068.325.707.881
-
170.068.325.707.881
495.727.422
170.067.829.980.459
-
170.067.829.980.459
34.375
6.363.015.781.158
348.092.748
13.821.478.331.651
TOTALE GENERALE
183.302.719.800.446
TOTALE USCITE
SALDO FINALE
844.560.795
183.301.875.239.651
43
170.067.829.980.459
170.067.830.014.834
-
170.067.830.014.834
176.430.845.795.992
34.375
176.430.845.761.617
176.430.845.761.617
-
176.430.845.761.617
176.431.193.854.365
-
176.431.193.854.365
176.431.193.854.365
-
176.430.845.761.617
-
176.430.845.761.617
183.301.875.304.026
-
183.301.875.304.026
-
183.301.875.304.026
64.375
183.301.875.239.651
-
183.301.875.239.651
-
183.301.875.239.651
13.821.478.331.651
169.481.241.468.795
-
6.871.029.542.409
SALDO INIZIO ESERCIZIO
Saldo mese
170.068.326.349.756
RIEPILOGO ESERCIZIO 2000
TOTALE ENTRATE
Uscite
348.092.748
844.560.795
176.430.845.761.617
I conti gestiti dalla Sezione autonoma per l’Edilizia residenziale pubblica
I compiti e le competenze in materia di edilizia residenziale pubblica sono state
delineate dal decreto legislativo n. 112 del 1998, che ha innovato la disciplina prevista con la
legge n. 865 del 1971.
Il nuovo quadro ordinamentale ha previsto un’attività di concorso nel predisporre
programmi di edilizia residenziale di rilevanza nazionale tra Stato e Regioni, mentre queste
ultime definiscono in via esclusiva le proprie politiche di settore attraverso la determinazione
delle linee di intervento e degli obiettivi da realizzare, con una programmazione avente ad
oggetto la gestione delle risorse e l’attuazione degli interventi. In questo contesto è stata
disposta la soppressione della Sezione autonoma dell’edilizia residenziale pubblica con l’art. 7
del d. lgs. n. 284 del 1999, che ha stabilito il trasferimento alla Cassa stessa delle attività e
delle passività della Sezione, al netto dei fondi trasferiti alle Regioni e di quelli da destinare ai
programmi finanziati direttamente dal Ministero delle infrastrutture e trasporti. L’attività nel
settore dell’edilizia residenziale dovrebbe essere svolta sulla base di apposite Convenzioni da
stipulare tra la Cassa, le Regioni e il Ministero delle infrastrutture e contabilizzata come
“gestione speciale a rendicontazione separata”.
I criteri, le modalità e i tempi del trasferimento alle regioni delle competenze in materia
di edilizia residenziale pubblica previsti del d. lgs. n. 112 del 1998, art. 63, sono stati delineati
dall’intesa sancita in sede di Conferenza Stato Regioni tra il 2 e il 16 marzo 2000.
Le modalità attuative del conferimento sono state considerate separatamente a seconda
che abbiano per oggetto l’edilizia sovvenzionata, a totale carico dello Stato ed esclusivamente
per gli enti pubblici, oppure agevolata, con contributi in conto interessi.
I conti correnti infruttiferi di tesoreria cui affluivano le disponibilità della sezione edilizia
residenziale pubblica fino al 2000 erano sette. Ai fini dell’attuazione del dettato legislativo in
materia, la Conferenza Stato - Regioni ha previsto l’apertura di altri conti cui far affluire i saldi
di cassa relativi sia ai programmi di edilizia sovvenzionata, che a quelli di edilizia agevolata,
attivati direttamente dal Ministero per le infrastrutture. Questi conti saranno gestiti dalla Cassa
fino all’esaurimento dei fondi stessi, ove affluiranno, oltre alle residue entrate Gescal, anche le
restituzioni dei fondi anticipati dallo Stato per le alluvioni e i mancati trasferimenti dei limiti
d’impegno spettanti alle Regioni.
Tra questi i conti selezionati ai fini dell’indagine sono il n. 20103 – “Edilizia residenziale
contributi dello Stato” e il n. 20104 “edilizia residenziale legge n. 457 del 1978 (contributi ex
Gescal)”, entrambi afferenti la materia dell’edilizia sovvenzionata. Entrambi erano conti
fruttiferi fino al 1984.
E’ attualmente in corso la procedura per l’emanazione del provvedimento di chiusura
dei due conti con relativo giroconto dei saldi dei fondi per i programmi centrali di edilizia
agevolata e sovvenzionata ai nuovi conti già aperti sopra descritti (n. 20126 e n. 20127), come
previsto dal d. lgs. n. 284 del 1999, art. 7 e dalla legge n. 21 del 2001.
44
45
46
47
48
5.3.5. CONTO n. 20103 – Edilizia residenziale contributi dello Stato
Il conto n. 20103 ha ad oggetto sia l’edilizia sovvenzionata, diretta alla costruzione di
abitazioni e al recupero del patrimonio edilizio degli enti pubblici, I.A.C.P., Comuni e loro
consorzi, sia l’edilizia sperimentale, introdotta dalla legge n. 94 del 1984, che prevede che il
CER individui, nell’ambito di determinate aree, i criteri per la realizzazione di programmi
organici di edilizia residenziale pubblica e convenzionata, stabilendo la dimensione minima
degli interventi di edilizia sovvenzionata e le modalità per assicurare la preferenza ai progetti
che prevedono l’industrializzazione, la prefabbricazione e la sperimentazione edilizia.
Il conto era finanziato da limiti di impegno imputati a capitoli dello stato di previsione
del Ministero delle infrastrutture, sulla base di mutui venticinquennali, ma senza termini
predefiniti. Ora i limiti di impegno, che affluiscono al nuovo conto n. 20127, debbono essere
specificati per legge: ogni versamento va accompagnato dall’indicazione specifica della fonte
normativa di riferimento.
Relativamente al trasferimento dei fondi per edilizia sovvenzionata giacenti sui due
conti correnti, la Conferenza Stato Regioni ha previsto la quantificazione del saldo di
competenza al netto delle erogazioni effettuate per ciascun canale di finanziamento, ripartito
per programmi regionali ordinari e straordinari, per la concessione di contributi in conto
capitale, i cui fondi sono da attribuire alle Regioni; per programmi straordinari per i comuni, i
cui fondi sono da attribuire ai comuni; per programmi attivati dagli IACP, i cui fondi sono da
destinare alla Regione di appartenenza e, infine, per programmi centrali straordinari attivati
direttamente dal CER, i cui fondi sono da attribuire all’amministrazione centrale.
I saldi di cassa relativi a ciascun troncone di finanziamento sopra descritto confluiscono,
mediante giro conto dai due conti 20103 e 20104, in appositi conti correnti infruttiferi aperti
presso la tesoreria, intestati alle amministrazioni destinatarie dei fondi. L’istituzione dei
seguenti conti correnti infruttiferi assicura la gestione separata delle risorse relative al
finanziamento dei programmi di edilizia sovvenzionata ed agevolata: il conto n. 20126, per
l’edilizia sovvenzionata; il conto n. 20127 per l’edilizia agevolata e il conto n. 20128 “Fondo
globale Regioni” per i programmi di interventi per opere di edilizia sovvenzionata di
competenza delle Regioni).
Relativamente al trasferimento dei fondi per l’edilizia agevolata, la Conferenza ha
predisposto la quantificazione delle giacenze di cassa sul conto 20103, da attribuire alle
Regioni e la contemporanea apertura di conti correnti intestati alle Regioni presso la tesoreria
centrale, cui far affluire le disponibilità, e di un conto corrente intestato all’amministrazione
centrale presso la sezione autonoma della Cassa, cui far affluire le annualità future e i saldi di
cassa relativi ai programmi centrali pregressi di edilizia agevolata, attivati direttamente dal
CER.
Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria.
I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro.
49
ESERCIZIO 1999 C.C.N.20103 - MOD.57/T UNIFICATO
Mese
SALDO INIZIALE
TOT.ENTRATA (MESE)
Totale entrate
Uscite
Saldo mese
Gennaio
6.999.615.611.449
882.566.504
7.000.498.177.953
85.080.275
7.000.413.097.678
Febbraio
7.000.413.097.678
112.742.072
7.001.025.839.750
832.340.320
7.000.193.499.430
Marzo
7.000.193.499.430
1.141.406.686
7.001.334.906.116
15.412.043.730
6.985.922.862.386
Aprile
6.985.922.862.386
16.288.500.912
7.002.211.363.298
11.541.077.450
6.990.670.285.848
6.991.570.836.226
544.316.340
Maggio
6.990.670.285.848
900.550.378
Giugno
6.991.026.519.886
1.035.220.967
6.992.061.740.853 -
Luglio
6.992.061.740.853
1.067.311.782
6.993.129.052.635
189.801.322.710
6.803.327.729.925
Agosto
6.803.327.729.925
201.208.401.635
7.004.536.131.560
21.223.153.682
6.983.312.977.878
Settembre
6.983.312.977.878
228.370.653
6.983.541.348.531
2.916.377.270
6.980.624.971.261
Ottobre
6.980.624.971.261
1.937.988.366.209
8.918.613.337.470
7.900.697.827
8.910.712.639.643
Novembre
8.910.712.639.643
2.656.756.174
8.913.369.395.817
79.383.276.550
8.833.986.119.267
Dicembre
8.833.986.119.267
1.741.416.690
8.835.727.535.957
59.680.512.570
8.776.047.023.387
TOTALE ANNUALE
2.165.751.610.662
RIEPILOGO ESERCIZIO 1999
TOTALE ENTRATE
2.165.751.610.662
SALDO INIZIO ESERCIZIO
6.999.615.611.449
TOTALE GENERALE
9.165.367.222.111
TOTALE USCITE
SALDO FINALE
389.320.198.724
8.776.047.023.387
50
6.991.026.519.886
6.992.061.740.853
389.320.198.724
Esercizio 2000 C.C. T. n° 20103 - mod. 56/T unificato
Mese
Saldo iniziale
Totale entrata (mese)
Totale entrate
Uscite
Saldo mese
Gennaio
8.776.047.023.387
783.784.449
8.776.830.807.836
Febbraio
8.776.830.807.836
400.362.598
8.777.231.170.434
7.604.550
8.777.223.565.884
Marzo
8.777.223.565.884
201.964.076.021
8.979.187.641.905
62.069.653.050
8.917.117.988.855
Aprile
8.917.117.988.855
1.235.057.117
8.918.353.045.972
38.739.202.310
8.879.613.843.662
Maggio
8.879.613.843.662
1.830.294.998
8.881.444.138.660
65.184.497
8.881.378.954.163
Giugno
8.881.378.954.163
5.557.487.207
8.886.936.441.370
1.025.656.980
Luglio
8.885.910.784.390
905.058.613
8.886.815.843.003
Agosto
8.886.815.843.003
627.358.752
8.887.443.201.755
64.895.037.520
8.822.548.164.235
Settembre
8.822.548.164.235
8.421.874.739
8.830.970.038.974
471.069.933.855
8.359.900.105.119
Ottobre
8.359.900.105.119
21.115.502.662
8.381.015.607.781
2.354.760.110
8.378.660.847.671
Novembre
8.378.660.847.671
2.301.022.041
8.380.961.869.712
984.861.250
8.379.977.008.462
Dicembre
8.379.977.008.462
724.971.440
8.380.701.979.902
9.391.586.990
8.371.310.392.912
TOTALE ANNUALE
245.866.850.637
RIEPILOGO ESERCIZIO 2000
TOTALE ENTRATE
245.866.850.637
SALDO INIZIO ESERCIZIO
8.776.047.023.387
TOTALE GENERALE
9.021.913.874.024
TOTALE USCITE
SALDO FINALE
650.603.481.112
8.371.310.392.912
51
-
8.776.830.807.836
8.885.910.784.390
-
650.603.481.112
8.886.815.843.003
5.3.6. CONTO n. 20104 – Edilizia residenziale legge n. 457 del 1978
Anche l’oggetto di questo conto è l’edilizia residenziale sovvenzionata finanziata dai
contributi a carico sia del lavoratore che del datore di lavoro e dalle somme dovute dallo Stato
alla Gestione case per lavoratori (GESCAL) con vincolo di destinazione, soppressi dal 1996,: vi
sono tuttora entrate per contributi ancora da versare per i casi di ricostruzione della carriera.
Recentemente sono state presentate interpellanze parlamentari riguardo la rilevante
giacenza sul conto, giustificata dai fondi assegnati alle Regioni, ma non ancora utilizzati.
La procedura è rappresentata nella tabella - “Entrate sui c/c della Sezione Edilizia
residenziale” - : i contributi GESCAL sono versati all’INPS, il quale li trasferisce al conto della
Cassa in tesoreria, che rilascia la quietanza. I versamenti non hanno cadenza regolare, ma
seguono il modello degli anticipi e dei successivi conguagli.
Fino al 1984, quando il conto era fruttifero, venivano acquistati titoli di credito
fondiario,che facevano affluire al conto il capitale e gli interessi delle cedole.
Quindi il conto rappresentava tre diverse gestioni separate: l’acquisto dei titoli, i
contributi GESCAL e i prestiti, producendo problemi di corrispondenza, in quanto le ripartizioni
non erano riconosciute singolarmente dalla tesoreria.
Nell’esercizio 2002 è stato eseguito un blocco cautelativo in entrata del conto.
Il controllo svolto dalla Cassa è soltanto di genere contabile sull’estratto conto e non
entra nel merito, di cui è responsabile l’INPS o gli altri enti debitori dei contributi GESCAL.
Sono stati riscontrati errori di versamenti nel conto: queste movimentazioni scorrette
comportano appesantimenti per storni e ritardi nella procedura.
La rendicontazione del conto è mensile, ma le contabilità del tesoriere e della Cassa
concordano soltanto a fine esercizio, successivamente alle rettifiche della Cassa. Le
discordanze derivano sostanzialmente dai ritardi con cui pervengono alla Cassa le quietanze,
che vengono registrate contabilmente nel mese in cui la quietanza ritardataria perviene. La
Rete interbancaria informatica che collegherà anche gli enti locali dal 2003 potrà migliorare
questi rallentamenti.
L’apertura di conti all’interno della tesoreria per ciascuna regione costituisce una
semplificazione per l’attuale procedura. Infatti gli ordini di riscossione per le regioni vanno
direttamente in tesoreria.
La Sezione dà al tesoriere l’ordine di pagare il mandato, e i rimborsi alla Banca d’Italia
si effettuano a fine esercizio dal conto della Cassa n. 29850.
Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria.
I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro.
52
Esercizio 1999 C.C. n. 20104 - mod. 56/T unificato
Mese
Saldo iniziale
Totale entrata
(mese)
Totale entrate
Uscite
Gennaio
17.131.533.531.346
76.255.083.909
17.207.788.615.255
Febbraio
17.207.408.615.255
273.004.342.377
17.480.412.957.632
192.012.347.992
17.288.400.609.640
Marzo
17.288.400.609.640
1.809.085.376
17.290.209.695.016
79.377.302.480
17.210.832.392.536
Aprile
17.210.832.392.536
2.924.115.019
17.213.756.507.555
143.804.663.040
17.069.951.844.515
Maggio
17.069.951.844.515
1.427.000.649
17.071.378.845.164
997.362.613.380
16.074.016.231.784
Giugno
16.074.016.231.784
4.882.361.056
16.078.898.592.840
622.683.700
16.078.275.909.140
Luglio
16.078.275.909.140
3.117.539.747
16.081.393.448.887
337.772.075.737
15.743.621.373.150
Agosto
15.743.621.373.150
13.899.539.585
15.757.520.912.735
195.659.289.700
15.561.861.623.035
Settembre
15.561.861.623.035
15.119.609.378
15.576.981.232.413
229.259.544.010
15.347.721.688.403
Ottobre
15.347.721.688.403
9.203.700.278
15.356.925.388.681
2.152.598.706.079
13.204.326.682.602
Novembre
13.204.326.682.602
129.289.061
13.204.455.971.663
542.968.157.010
12.661.487.814.653
Dicembre
12.661.487.814.653
12.663.845.354.286
249.764.444.080
12.414.080.910.206
TOTALE ANNUALE
2.357.539.633
404.129.206.06
8
5.121.581.827.208
RIEPILOGO ESERCIZIO 1999
TOTALE ENTRATE
404.129.206.068
SALDO INIZIO ESERCIZIO
17.131.533.531.346
TOTALE GENERALE
17.535.662.737.414
TOTALE USCITE
SALDO FINALE
380.000.000
Saldo mese
5.121.581.827.208
12.414.080.910.206
53
17.207.408.615.255
Esercizio 2000 C.C. n. 20104 - mod. 56/T unificato
Mese
Saldo iniziale
Totale entrata
(mese)
Totale entrate
Uscite
Saldo mese
Gennaio
12.414.080.910.206
13.147.944.465 12.427.228.854.671
12.427.228.854.671
Febbraio
12.427.228.854.671
4.243.635 12.427.233.098.306
265.191.420 12.426.967.906.886
Marzo
12.426.967.906.886
347.546.286 12.427.315.453.172
234.205.117.764 12.193.110.335.408
Aprile
12.193.110.335.408
816.682.272 12.193.927.017.680
688.806.399.831 11.505.120.617.849
Maggio
11.505.120.617.849
1.089.454.217
11.506.210.072.066
23.788.090.960 11.482.421.981.106
Giugno
11.482.421.981.106
135.765.153
11.482.557.746.259
29.563.672.190 11.452.994.074.069
Luglio
11.452.994.074.069
1.640.479.760
11.454.634.553.829
- 11.454.634.553.829
Agosto
11.454.634.553.829
489.089.566
11.455.123.643.395
9.199.294.790 11.445.924.348.605
Settembre
11.445.924.348.605
105.380.132.436
11.551.304.481.041 5.905.725.652.000 5.645.578.829.041
Ottobre
5.645.578.829.041
879.229.700
5.646.458.058.741
311.164.794.025 5.335.293.264.716
Novembre
5.335.293.264.716
1.956.643.981
5.337.249.908.697
6.312.145.100 5.330.937.763.597
Dicembre
5.330.937.763.597
38.017.905.712
5.368.955.669.309
42.604.430.627 5.326.351.238.682
TOTALE ANNUALE
7.251.634.788.7
07
163.905.117.183
RIEPILOGO ESERCIZIO 2000
TOTALE ENTRATE
163.905.117.183
SALDO INIZIO ESERCIZIO
12.414.080.910.206
TOTALE GENERALE
12.577.986.027.389
TOTALE USCITE
7.251.634.788.707
SALDO FINALE
5.326.351.238.682
54
5.3.7. CONTO n. 20110 – Acquisto titoli
Questo conto è stato istituito per contrattare l’acquisto dei titoli e custodire le
obbligazioni con cedole, che vanno rimborsate secondo predefiniti piani di ammortamento, con
previsione di estinzione anticipata. I titoli sono custoditi presso la COFIDI.
Le cedole sono riscosse alla pari o sotto la pari. L’utile sui titoli e sulle cedole costituiva
l’utile della Sezione autonoma per l’edilizia residenziale pubblica, che incrementava il fondo di
rotazione relativo, sottratte le spese di amministrazione. Il fondo di rotazione è ormai in via di
esaurimento per il completamento del piano di ammortamento di rimborso dei mutui. Questi
sono stati rinegoziati a causa dei tassi d’interesse troppo alti.
Le uscite del conto si riferiscono ai versamenti annuali quietanzati e a storni per errori
di imputazione.
Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria.
I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro.
55
Esercizio 1999 C.C. n. 20110 - mod. 56/T unificato
Mese
Saldo iniziale
Gennaio
70.379.211.896
Febbraio
86.755.034.654
Totale entrata (mese)
16.375.822.758
Marzo
86.755.034.654
Aprile
86.685.088.703
7.713.838.431
Maggio
94.398.927.134
5.330.330.386
Giugno
99.729.257.520
Luglio
99.729.257.520
111.731.933.251
111.731.933.251
3.742.133.128
Ottobre
115.474.066.379
19.815.481.277
Novembre
135.237.853.096
Dicembre
135.237.853.096
-
86.755.034.654
86.755.034.654
-
86.755.034.654
-
86.755.034.654
-
1.106.901.877
SALDO INIZIO ESERCIZIO
94.398.927.134
99.729.257.520
-
99.729.257.520
99.729.257.520
-
99.729.257.520
111.731.933.251
-
111.731.933.251
111.731.933.251
-
111.731.933.251
115.474.066.379
-
115.474.066.379
TOTALE GENERALE
TOTALE USCITE
SALDO FINALE
70.379.211.896
136.466.395.484
121.640.511
136.344.754.973
56
51.694.560
135.237.853.096
135.237.853.096
-
135.237.853.096
136.344.754.973
-
136.344.754.973
66.087.183.588
66.087.183.588
86.685.088.703
-
135.289.547.656
-
69.945.951
94.398.927.134
RIEPILOGO ESERCIZIO 1999
TOTALE ENTRATE
Saldo mese
86.755.034.654
12.002.675.731
Settembre
Uscite
-
-
Agosto
TOTALE ANNUALE
Totale entrate
121.640.511
Esercizio 2000 C.C. n. 20110 - mod. 56/T unificato
Mese
Saldo iniziale
Gennaio
136.344.754.973
Febbraio
152.331.541.109
Totale entrata (mese)
Totale entrate
15.986.786.136
Uscite
152.331.541.109
Saldo mese
- 152.331.541.109
- 152.331.541.109
136.200.000.000
66.087.183
16.131.541.109
Marzo
16.131.541.109
4.180.097.814
20.311.638.923
Aprile
20.245.551.740
5.328.595.144
25.574.146.884
-
25.574.146.884
Maggio
25.574.146.884
-
25.574.146.884
-
25.574.146.884
Giugno
25.574.146.884
-
25.574.146.884
-
25.574.146.884
34.546.791.133
-
34.546.791.133
34.546.791.133
-
34.546.791.133
34.949.595.751
-
34.949.595.751
50.362.234.230
-
50.362.234.230
50.362.234.230
-
50.362.234.230
51.489.508.602
-
51.489.508.602
Luglio
25.574.146.884
Agosto
34.546.791.133
Settembre
34.546.791.133
402.804.618
Ottobre
34.949.595.751
15.412.638.479
Novembre
50.362.234.230
Dicembre
50.362.234.230
TOTALE ANNUALE
8.972.644.249
-
1.127.274.372
51.410.840.812
RIEPILOGO ESERCIZIO 2000
TOTALE ENTRATE
51.410.840.812
SALDO INIZIO ESERCIZIO
136.344.754.973
TOTALE GENERALE
187.755.595.785
TOTALE USCITE
136.266.087.183
SALDO FINALE
51.489.508.602
57
20.245.551.740
136.266.087.183
5.4. AGENZIA PER LE EROGAZIONI IN AGRICOLTURA (EX AIMA)
Accertamenti presso le sedi dell’AGEA effettuati il 12 e 17 dicembre
Il d. lgs. n. 165 del 1999, modificato dal d. lgs. n. 188 del 2000, ha istituito l’ente
Agenzia per le erogazioni in agricoltura, sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche
agricole e forestali, il quale subentra all’AIMA in liquidazione in tutti i rapporti attivi e passivi.
In attuazione della normativa comunitaria l’Agenzia svolge i compiti di esecuzione delle
forniture dei prodotti agroalimentari disposte dall’Unione europea per gli aiuti alimentari e la
cooperazione economica con altri Paesi, nonché delle operazioni di provvista e di acquisto sul
mercato interno e internazionale di prodotti agroalimentari per la formazione delle scorte
necessarie e di quelle relative all’immissione regolata sul mercato interno e alla collocazione
sui mercati comunitari ed extra dei suddetti prodotti, tranne nei casi in cui risulti più
conveniente procedere ad acquisti in loco nei paesi in via di sviluppo, oppure sia più opportuno
avvalersi di organizzazioni internazionali.
In attuazione della normativa nazionale, l’Agenzia svolge compiti di intervento sui
mercati agricoli e agroalimentari, per sostenere comparti in situazioni contingenti, per brevi
periodi, al fine di riassorbire la temporanea sovracapacità produttiva per ristabilire l’equilibrio
del mercato, provvedendo alla successiva collocazione dei prodotti e di esecuzione delle
forniture dei prodotti agroalimentari disposte dallo Stato italiano, anche in conformità a
impegni assunti per gli aiuti alimentari e la cooperazione con gli altri paesi.
Per ciascuno dei due filoni di intervento, comunitario e nazionale, l’Agenzia ha aperto un
conto presso la tesoreria centrale, entrambi oggetto dell’indagine: conto n. 1300, intestato alla
“AGEA – Aiuti e ammassi comunitari”, e conto n. 20082, intestato a “AGEA – funzionamento,
aiuti ed interventi nazionali”.
Le entrate dell’Agenzia sono costituite dalle assegnazioni a carico dello Stato per la
gestione delle attività istituzionali, dalle somme provenienti dall’Unione europea per il
finanziamento o il cofinanziamento del funzionamento e dei rimborsi forfettari da parte del
FEOGA e dai proventi realizzati nell’espletamento delle gestioni di intervento.
Non costituiscono entrate e sono gestite su un conto infruttifero intestato all’Agenzia
con la dizione “Aiuti e ammassi comunitari”, aperto presso la tesoreria centrale le somme
versate all’ente a titolo di aiuti o per la gestione degli ammassi.
Il regolamento di amministrazione e contabilità dell’Agenzia prevede la separazione tra
gestione dei fondi FEOGA e gestione dei fondi nazionali, in conformità alla normativa
comunitaria, anche in deroga alle norme sulla contabilità generale dello Stato.
Il decreto prevede anche l’istituzione di organismi pagatori presso le Regioni, i quali
assumono la forma di società a capitale misto pubblico-privato o di consorzio. Fino alla
costituzione di tali strutture, la funzione di organismo pagatore dello Stato italiano per
58
l’erogazione di aiuti, contributi e premi comunitari previsti dalla normativa dell’Unione europea
e finanziati dal Feoga appartiene all’Agea.
La funzione svolta dagli organismi pagatori attiene alla garanzia fornita all’Unione
europea con riferimento al controllo dell’ammissibilità delle domande e della conformità alle
norme
comunitarie,
prima
dell’ordinazione
del
pagamento;
all’esatta
e
integrale
contabilizzazione dei pagamenti effettuati; alla presentazione dei documenti necessari nei
tempi e nella forma prevista dalle norme comunitarie. I documenti giustificativi dei pagamenti
effettuati, nonché quelli relativi all’esecuzione dei controlli amministrativi e materiali prescritti
debbono essere conservati presso l’organismo che ne è responsabile di fronte all’Unione
europea, anche al fine del riconoscimento e conseguimento del finanziamento comunitario.
L’Agenzia deve rendicontare all’Unione europea l’autorizzazione, l’esecuzione e la
contabilizzazione di tutti i pagamenti effettuati. Alle eventuali rettifiche apportate dall’Unione
alle spese dichiarate si fa fronte con assegnazione all’apposito conto corrente di tesoreria
intestato al “Ministero del tesoro – FEOGA” dei fondi occorrenti.
Il Ministero dell’economia può effettuare anticipazioni di cassa, dietro motivata richiesta
degli organismi pagatori, per fronteggiare esigenze di pagamento degli aiuti comunitari,
tenendo conto dell’avvenuta utilizzazione delle anticipazioni concesse.
5.4.1. CONTO n. 20080 – Gestione finanziaria fondi UE
Il trasferimento dei rapporti attivi e passivi dall’AIMA all’AGEA ha riguardato anche i
conti correnti infruttiferi aperti presso la tesoreria centrale. A partire dal 16 ottobre 2000 le
giacenze sul conto corrente infruttifero n. 20080 sono state spostate alla contabilità speciale,
accesa presso la Tesoreria centrale dello Stato n. 1300, intestata a “AGEA – Aiuti ed ammassi
comunitari”.
A questo conto affluiscono le assegnazioni a carico del bilancio dello Stato o dell’Unione
europea, destinate ad essere erogate a titolo di aiuti o per spese connesse alla gestione degli
ammassi pubblici.
L’Agenzia è l’unico rappresentante dello Stato italiano nei confronti della Commissione
europea per tutte le questioni inerenti il FEOGA ed è responsabile nei confronti dell’Unione
europea degli adempimenti connessi alla gestione degli aiuti derivanti dalla politica agricola
comune, nonché degli interventi sul mercato e sulle strutture del settore agricolo, finanziate
dal fondo.
Il conto n. 1300 si distingue in due conti partitari con gestione separata per la
rendicontazione diretta all’Unione europea (conto n. 2001) e per le spese a carico dello Stato
(conto n. 2002).
59
Il conto n. 20080 resta ancora aperto soltanto per i versamenti per operazioni di
regolazioni contabili, per recuperi di aiuti, nonché per accreditamenti da parte di soggetti
esterni all’Agenzia.
Le anticipazioni richieste esplicitamente al Tesoro per pagare gli agricoltori sono
straordinarie e si rendono solitamente necessarie nei mesi settembre-novembre.
Le erogazioni fluiscono dal conto sulla base dei contributi dovuti agli agricoltori per
programmi di intervento agricolo.
Quando l’AIMA era un’azienda di Stato collocata in Tesoreria unica emetteva mandati di
pagamento, anticipati dalla Banca d’Italia, che riceveva il rimborso dal Tesoro con un unico
versamento, sulla base delle scritture rendicontate e parificate con note d’accertamento
rilasciate dall’Ente.
Esiste un momento di collegamento tra i due conti intestati all’ex AIMA: i pignoramenti.
Si tratta di prelevamenti coercitivi che gravano sul conto nazionale a seguito di sentenze
esecutive per contenziosi., in quanto il conto n. 20080 è impignorabile.
In questi casi la partita si chiude con un girofondo o successive regolazioni contabili
attuate con un mandato di pagamento dal conto dei fondi europei al conto della contabilità
nazionale.
Attualmente la procedura contabile è molto celere: gli sfasamenti temporali non
superano la settimana se non sono addirittura contestuali, e il controllo delle movimentazioni
effettuate è quotidiano, mentre nell’esercizio 1999 potevano arrivare anche a 60 giorni.
Il conto amministra la contabilità del fondo FEOGA secondo i criteri della gestione di
cassa e non di competenza. Questo principio comporta che la registrazione della quietanza
viene eseguita nel mese di arrivo e non in quello di “competenza”, poiché l’Unione europea ha
necessità di conoscere esattamente gli importi effettivamente presenti in cassa. La contabilità
viene resa all’Unione con l’elaborazione di un documento standardizzato, previsto in sede
comunitaria.
L’AGEA ha sottoscritto una Convenzione con l’istituto cassiere per i pagamenti: il
termine di pagamento non può oltrepassare i cinque giorni e in caso di mancato buon fine i
fondi sono caricati in un conto corrente fruttifero proprio dell’ente.
Sono state rilevate contestazioni per mandati trasportati dalle tesorerie provinciali.
Le scritture contabili sono state adeguate informaticamente a rispondere alle regole
previste dall’Unione europea.
La gestione dei cofinanziamenti in contabilità speciale ha permesso il miglioramento e la
speditezza delle operazioni contabili, riducendo notevolmente i giro fondi, che tuttora si
verificano perché l’Agenzia non ha ancora adottato la tesoreria unica.
Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria.
I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro.
60
Esercizio 1999 C.C . N. 20080 - mod. 56/T unificato
mese
saldo iniziale
tot. entrata (mese)
totale entrate
uscite
saldo mese
gennaio
7.230.716.551.081
770.545.372.686
8.001.261.923.767
538.554.756.430
7.462.707.167.337
febbraio
7.462.707.167.337
506.213.675.429
7.968.920.842.766
582.533.910.070
7.386.386.932.696
marzo
7.386.386.932.696
266.839.676.376
7.653.226.609.072
717.070.823
7.652.509.538.249
aprile
7.652.509.538.249
258.194.344.993
7.910.703.883.242
2.289.335.003.988
5.621.368.879.254
maggio
5.621.368.879.254
224.143.173.841
5.845.512.053.095
2.752.351.472.740
3.093.160.580.355
giugno
3.093.160.580.355
489.745.273.302
3.582.905.853.657
1.029.621.548.690
2.553.284.304.967
luglio
2.553.284.304.967
262.801.887.839
2.816.086.192.806
5.378.883.011
2.810.707.309.795
agosto
2.810.707.309.795
116.254.697.455
2.926.962.007.250
1.089.429.836.020
1.837.532.171.230
settembre
1.837.532.171.230
315.490.840.911
2.153.023.012.141
244.535.609.910
1.908.487.402.231
ottobre
1.908.487.402.231
2.441.196.736.603
4.349.684.138.834
188.273.371.945
4.161.410.766.889
novembre
4.161.410.766.889
1.626.185.860.508
5.787.596.627.397
458.456.843.732
5.329.139.783.665
dicembre
5.329.139.783.665
1.117.119.956.309
6.446.259.739.974
380.781.352.429
6.065.478.387.545
TOTALE ANNUALE
8.394.731.496.252
9.559.969.659.788
RIEPILOGO ESERCIZIO 1999
TOTALE ENTRATE
SALDO INIZIO ESERC.
TOTALE GENERALE
8.394.731.496.251
7.230.716.551.081
15.625.448.047.332
TOTALE USCITE
9.559.969.659.788
SALDO FINALE
6.065.478.387.545
61
Esercizio 2000 C.C. n. 20080 - mod. 56/T unificato
mese
saldo iniziale
tot. entrata (mese)
totale entrate
uscite
saldo mese
gennaio
6.065.478.387.545
511.060.697.056
6.576.539.084.601
0
6.576.539.084.601
febbraio
6.576.539.084.601
512.599.851.878
7.089.138.936.479
1.138.626.189.910
5.950.512.746.569
marzo
5.950.512.746.569
218.928.842.603
6.169.441.589.172
0
6.169.441.589.172
aprile
6.169.441.589.172
607.555.920.488
6.776.997.509.660
253.165.727
6.776.744.343.933
maggio
6.776.744.343.933
670.885.126.476
7.447.629.470.409
0
7.447.629.470.409
giugno
7.447.629.470.409
752.043.027.009
8.199.672.497.418
4.626.515.300.800
3.573.157.196.618
luglio
3.573.157.196.618
1.148.762.942.766
4.721.920.139.384
1.154.664.142.680
3.567.255.996.704
agosto
3.567.255.996.704
717.778.877.852
4.285.034.874.556
0
4.285.034.874.556
settembre
4.285.034.874.556
458.427.567.627
4.743.462.442.183
1.500.023.151.200
3.243.439.290.983
ottobre
3.243.439.290.983
1.810.438.145.012
5.053.877.435.995
1.716.383.073.682
3.337.494.362.313
novembre
3.337.494.362.313
3.763.643.976
3.341.258.006.289
276.618.621.413
3.064.639.384.876
dicembre
3.064.639.384.876
7.060.658.573
3.071.700.043.449
36.406.412.948
3.035.293.630.501
TOTALE ANNUALE
7.419.305.301.316
10.449.490.058.360
RIEPILOGO ESERCIZIO 2000
TOTALE ENTRATE
7.419.305.301.316
SALDO INIZIO ESERC.
6.065.478.387.545
TOTALE GENERALE
13.484.783.688.861
TOTALE USCITE
10.449.490.058.360
SALDO FINALE
3.035.293.630.501
62
5.4.2. CONTO n. 20081 – AIMA – Funzionamento
A seguito dell’istituzione dell’Agenzia che subentra all’AIMA anche questo conto è
stato chiuso, a partire dal 23 novembre 2000, con la contestuale apertura in Tesoreria
centrale del conto infruttifero n. 20082 intestato a “AGEA – Funzionamento, aiuti ed
interventi nazionali”.
L’oggetto
del
conto
riguarda
prevalentemente
il
rimborso
delle
note
di
accertamento, relative alle anticipazioni di tesoreria, i pignoramenti, le spese fisse di
personale, la gestione di beni e servizi, le spese legali, gli interventi nazionali con fondi
provenienti dallo stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia.
Le uscite dal conto attengono al rimborso delle anticipazioni della tesoreria da
parte dell’I.GE.PA. su richiesta dell’ente.
Queste movimentazioni creavano sfasamenti temporali anche di quattro o sei
mesi, ma ora le procedure sono state velocizzate dalla Convenzione con la Banca d’Italia.
Dal febbraio 2001 non esistono più le note di accertamento che riscontravano gli
importi relativi alle anticipazioni da rimborsare alla Banca d’Italia.
Si rileva una incompleta informatizzazione integrata della gestione contabile dei
fondi di derivazione nazionale.
Dall’esercizio finanziario 2002 il trasferimento proveniente dal bilancio del
Ministero dell’Economia è ripartito in tre rate.
Gli eventuali errori di imputazione all’interno dei conti sono rettificati con
successive richieste dell’Ente.
Le tabelle che seguono rappresentano le scritture contabili della tesoreria.
I dati concordano con quanto espresso nel conto riassuntivo del tesoro.
63
Esercizio 1999 C.C. n. 20081 - mod. 56T unificato
mese
saldo iniziale
tot.entrate mese
tot.entrate
uscite
saldo mese
gennaio
1.501.987.221.362
5.631.874.024
1.507.619.095.386
24.926.235.207
1.482.692.860.179
febbraio
1.482.692.860.179
187.743.639.584
1.670.436.499.763
296.000.855.324
1.374.435.644.439
marzo
1.374.435.644.439
154.770.598.079
1.529.206.242.518
-
1.529.206.242.518
aprile
1.529.206.242.518
242.987.160.749
1.772.193.403.267
90.839.818.015
1.681.353.585.252
maggio
1.681.353.585.252
16.811.147.123
1.698.164.732.375
296.153.944.526
1.402.010.787.849
giugno
1.402.010.787.849
7.722.559.849
1.409.733.347.698
119.043.734.670
1.290.689.613.028
luglio
1.290.689.613.028
701.435.653.258
1.992.125.266.286
-
1.992.125.266.286
agosto
1.992.125.266.286
4.612.669.001
1.996.737.935.287
157.654.304.660
1.839.083.630.627
settembre
1.839.083.630.627
17.924.645.258
1.857.008.275.885
47.248.305.250
1.809.759.970.635
ottobre
1.809.759.970.635
8.220.539.107
1.817.980.509.742
34.676.624.302
1.783.303.885.440
novembre
1.783.303.885.440
6.589.862.279
1.789.893.747.719
179.411.966.792
1.610.481.780.927
dicembre
1.610.481.780.927
117.793.073.282
1.728.274.854.209
184.947.810.140
1.543.327.044.069
TOTALE ANNUALE
1.472.243.421.593
1.430.903.598.886
RIEPILOGO ESERCIZIO 1999
TOTALE ENTRATE
1.472.243.421.593
SALDO INIZIO ESERC.
1.515.987.221.362
TOTALE GENERALE
2.974.230.642.955
TOTALE USCITE
1.430.903.598.886
SALDO FINALE
1.543.327.044.069
64
Esercizio 2000 C.C. n. 20081 - mod. 56T unificato
saldo iniziale
tot.entrata mese
tot.entrate
uscite
saldo mese
Gennaio
1.543.327.044.069
3.128.678.573
1.546.455.722.642
0
1.546.455.722.642
Febbraio
1.546.455.722.642
10.202.859.865
1.556.658.582.507
575.287.556.894
981.371.025.613
Marzo
981.371.025.613
1.806.318.266
983.177.343.879
0
983.177.343.879
Aprile
983.177.343.879
85.240.694.155
1.068.418.038.034
10.468.906
1.068.407.569.128
1.068.407.569.128
82.675.104.788
1.151.082.673.916
0
1.151.082.673.916
Giugno
1.151.082.673.916
315.707.046.990
1.466.789.720.906
249.063.646.374
1.217.726.074.532
Luglio
1.217.726.074.532
20.473.371.916
1.238.199.446.448
50.746.883.380
1.187.452.563.068
Agosto
1.187.452.563.068
37.817.115.467
1.225.269.678.535
2.253.160
1.225.267.425.375
Settembre
1.225.267.425.375
722.381.408
1.225.989.806.783
175.185.191.052
1.050.804.615.731
Ottobre
Maggio
1.050.804.615.731
3.416.129.363
1.054.220.745.094
476.245.647.208
557.975.097.886
Novembre
557.975.097.886
1.363.503.400
579.338.601.286
36.597.151.800
542.741.449.486
Dicembre
542.741.449.486
325.461.809
543.066.911.295
204.628.145.881
338.438.765.414
TOTALE ANNUALE
562.878.666.000
1.767.766.944.655
RIEPILOGO ESERCIZIO 2000
TOTALE ENTRATE
562.878.660.000
SALDO INIZIO ESERCIZIO
1.543.327.044.069
TOTALE GENERALE
2.106.205.710.069
TOTALE USCITE
1.767.766.944.655
SALDO FINALE 2000
338.438.765.414
65
6. RISULTATI DEL CONTROLLO ESEGUITO E CONCLUSIONI
A seguito dei riscontri eseguiti è stata rilevata, nella quali totalità dei
casi, la concordanza dei dati mensili riassuntivi (aumenti, diminuzioni e saldi)
con le scritture pubblicate sul conto riassuntivo del Tesoro.
L’indagine ha consentito di delineare un quadro aggiornato delle procedure
applicate dalla Tesoreria dello Stato sulla base di una normativa legislativa e
regolamentare, a volte disomogenea, riguardante la gestione di tesoreria, procedure che
talvolta si sono rivelate inadeguate rispetto alla mole enorme delle somme gestite, con
ciò consentendo errori e ritardi nelle imputazioni sui conti correnti di tesoreria, nelle
scritturazioni dei conti degli enti e del Conto riassuntivo del Tesoro.
Agli errori di imputazione ha contribuito la genericità della causale riportata sulle
quietanze di entrata che genera una ulteriore difficoltà nell’esatta imputazione al conto
corrente di competenza e che, sostanzialmente, affida margini di discrezionalità
dell’imputazione delle somme all’ente destinatario.
E’ stata accertata la corrispondenza tra le singole ordinazioni di spesa e gli
effettivi pagamenti, il buon fine delle operazioni di contabilizzazione, nonché la
scritturazione nei conti correnti di tesoreria e infine l’aggiornamento del conto riassuntivo
del tesoro.
Tuttavia, alla corrispondenza dei dati non si è accompagnata la tempestività negli
aggiornamenti, tanto che sono state rilevate discordanze tra le scritture mensili
rappresentate nel Conto riassuntivo del Tesoro e quelle degli Enti, dovuta al ritardo
nell’acquisizione delle quietanze giustificative delle movimentazioni effettuate, rilasciate
dalla Tesoreria, con la conseguenza che, in alcuni casi, solo alla data del 31 dicembre di
ciascun esercizio finanziario, le due scritturazioni coincidono.
Un aspetto importante da segnalare è altresì il periodo temporale in cui si è
innestata l’indagine, che ha riguardato i primi due anni di gestione della Tesoreria Unica
affidata alla Banca d’Italia.
In questa fase di transizione, che ha portato nel corso degli anni 1999 e 2000 a
significative modifiche del quadro normativo e degli assetti organizzativi con l’adozione di
una nuova convenzione tra il Ministero del Tesoro e la Banca d’Italia per l’affidamento del
servizio
di
Tesoreria
centrale
dello
Stato,
si
sono
verificati
ritardi
e
lentezze
nell’aggiornamento dei dati, in parte riconducibili a procedure che si sono dimostrate
inadeguate a realizzare tempestivi e rapidi aggiornamenti delle scritture contabili relative
ai conti correnti di tesoreria.
A
partire
dall’esercizio
finanziario
2001
sono
stati
avviati
processi
di
informatizzazione che consentono di gestire, almeno nel caso di alcuni Enti (Ferrovie
dello Stato, Cassa Depositi e Prestiti), l’allineamento e conseguente aggiornamento delle
scritture contabili con quelle tenute dalla Banca d’Italia.
66
Nel caso di altri Enti (INPDAP, AGEA ex AIMA), nel corso del 2003, è prevista la
informatizzazione delle movimentazioni dei conti correnti di tesoreria tale da consentire la
disponibilità delle relative informazioni a video nella stessa giornata e in particolare, così
come avviene per il mandato informatico, la visualizzazione delle quietanze rilasciate
dalla Banca d’Italia.
Tale processo di informatizzazione potrebbe consentire un aggiornamento
tempestivo delle scritture dei conti correnti di tesoreria e un più efficace e rapido
allineamento con le scritture contabili dell’Amministrazione finanziaria, con particolare
riferimento al Conto riassuntivo del Tesoro.
L’Ispettorato Generale per la finanza delle pubbliche amministrazioni, struttura del
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, è competente a svolgere analisi della
previsione finanziaria, redige le relazioni trimestrali di cassa ed elabora il Conto
riassuntivo del Tesoro; in particolare, ha compiti di gestione dei conti di tesoreria e cura i
rapporti con la Banca d'Italia, rileva e sottopone a monitoraggio i flussi di tesoreria ed i
flussi di bilancio degli enti del settore statale, del settore pubblico e delle pubbliche
amministrazioni ed elabora i relativi conti consolidati.
Si è rilevato che tale Ispettorato, nello svolgimento della gestione dei conti
correnti di tesoreria, effettua un riscontro successivo limitato alla regolarità contabile
delle contabilizzazioni effettuate dalla Tesoreria, riscontro che non si estende ai profili di
conformità delle operazioni alle disposizioni normative che disciplinano l’attribuzione delle
relative somme agli enti destinatari.
Di
norma,
l’Ispettorato
Generale
provvede
ad
eseguire
le
operazioni
di
contabilizzazione delle somme richieste dagli Enti per il proprio fabbisogno “non continuo”
in tempi sufficientemente rapidi (circa sette giorni lavorativi come verificato dalla
documentazione acquisita presso gli Enti); per quanto riguarda le richieste degli Enti per
il
fabbisogno “continuo”, l’Ispettorato provvede alle contabilizzazioni sulla base di una
programmazione delle risorse (“plafond settimanale”) che tiene conto delle esigenze
complessive dell’intero fabbisogno statale.
Anche per tali operazioni si è accertato che il medesimo Ispettorato provvede
all’alimentazione del fabbisogno, in tempi rapidi e sulla base di procedure di
concertazione con gli Enti destinatari delle somme.
Per quanto riguarda, infine, gli errori materiali di contabilizzazione, rilevati da
quest’Ufficio nei conti correnti di tesoreria sottoposti ad indagine, si è accertato che nella
prassi
sono
gli
Enti
destinatari
dei
flussi
finanziari
a
segnalare
all’Ispettorato
incongruenze o altri fatti rilevanti; l’Ispettorato, da parte sua, ha fatto presente di
ritenere gli errori materiali scarsamente rilevanti rispetto alla complessiva gestione dei
conti correnti di tesoreria.
L’adozione
di
adeguati
ed
efficaci
strumenti
di
verifica
da
parte
dell’Amministrazione finanziaria della corretta contabilizzazione nei conti correnti di
67
tesoreria costituisce esigenza prioritaria a garanzia della gestione di imponenti risorse
pubbliche, tenuto conto che la gestione dei conti correnti di tesoreria costituisce, sul
piano della rilevanza quantitativa, la forma di maggiore finanziamento dello Stato e
tenuto conto dell’esigenza di razionalizzazione dei sistemi di gestione e di riscontro,
indicati nella direttiva adottata dall’Amministrazione finanziaria per l’esercizio 2002, in
previsione della prevista riorganizzazione dei medesimi conti con la gestione del bilancio.
A partire dal secondo semestre del 2003 sarà operativa la dematerializzazione sia
delle quietanze, relative ai versamenti sui conti correnti di tesoreria, che degli ordini di
prelevamento fondi emessi dalla Ragioneria Generale sui c/c su richiesta dei titolari. Tali
documenti, attualmente cartacei, verranno sostituiti da flussi informatici, contenenti tutti
gli elementi informativi per individuare l’operazione cui si riferiscono; elementi che
verranno riportati nella rendicontazione telematica giornaliera e mensile.
Anche da parte degli enti titolari dei conti correnti si registra un notevole sviluppo
della gestione informatica delle proprie operazioni, il che consentirà, oltre che di accedere
tempestivamente alle informazioni sui movimenti dei conti correnti tramite il canale
RUPA, di eliminare progressivamente i ritardi di contabilizzazione rilevati nel corso
dell’indagine.
Sotto un profilo più generale è poi da evidenziare che il federalismo fiscale e la
devoluzione di competenze dallo Stato alle Regioni e agli Enti Locali porteranno – come,
peraltro, già preannunciato dalla vigente normativa (art. 9 del decreto lgs. 279/1997) –
al totale superamento del sistema di Tesoreria Unica, che ha costituito negli ultimi 20
anni l’indispensabile canale conoscitivo per il monitoraggio degli andamenti della finanza
pubblica.
Il superamento del predetto sistema rende indispensabile individuare strumenti
informativi alternativi che permettano di continuare ad acquisire i dati, migliorandone
peraltro il profilo qualitativo per rispondere adeguatamente alle sempre più pressanti
esigenze di monitoraggio.
A questo proposito l’articolo 28 della legge finanziaria 2003 ha previsto la
codificazione, con criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, degli incassi e dei
pagamenti
effettuati
dalle
amministrazioni
pubbliche.
Entro
tempi
estremamente
ravvicinati verranno avviati numerosi tavoli di lavoro per analizzare i movimenti finanziari
delle diverse tipologie di enti pubblici e stabilire le relative codifiche all’interno di un’unica
codificazione che, pertanto, presenterà codici comuni e codici specifici correlati alle
particolarità dei vari settori interessati (Regioni, Aziende sanitarie, Enti locali, Università,
Enti previdenziali, ecc.).
Al fine di attuare la richiamata disposizione è stata sottoscritta, tra la Ragioneria
Generale dello Stato e la Banca d’Italia, una convenzione che affida all’Istituto la gestione
di un sistema informativo che, attraverso l’interscambio tra la RUPA (rete unitaria della
PA) e la RNI (rete nazionale interbancaria), raccoglierà i dati codificati delle entrate e
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delle spese delle pubbliche amministrazioni. Tale raccolta potrà avere, in prospettiva,
cadenza giornaliera.
La rilevazione giornaliera di tali flussi, unitamente a quella relativa alla gestione
del bilancio dello Stato, permetterà al Ministero dell’economia e delle finanze di disporre
tempestivamente delle informazioni sugli andamenti della finanza pubblica e di svolgere,
così, un monitoraggio puntuale al fine di verificare la rispondenza dei conti pubblici alle
condizioni dettate dal Trattato di Maastricht.
E’ infine da sottolineare l’enorme vantaggio che potranno conseguire anche le
pubbliche amministrazioni, ove si consideri che il citato sistema informativo consentirà
loro di acquisire tutte le informazioni utili per:
-
migliorare la propria gestione di bilancio attraverso una puntuale conoscenza dei
flussi in entrata;
-
effettuare utili elaborazioni statistiche relative alla propria area territoriale di
intervento;
-
disporre di elementi informativi molto dettagliati, sul proprio territorio e su quello
nazionale, quale strumento fondamentale per indirizzare al meglio le proprie
politiche di bilancio.
Quale ulteriore segnale di maggior e più efficace azione amministrativa e
dell’attenzione che l’Amministrazione, a partire dalla fase istruttoria dell’indagine e
stimolata probabilmente dall’indagine stessa, (laddove il Servizio di controllo interno non
ha fornito nessun elemento di riscontro poiché dichiaratamente non aveva mai esaminato
la problematica trattata), riserva ai problemi sopra segnalati, si ricorda l’inserimento
nella direttiva generale per l’azione amministrativa di specifica missione istituzionale al
fine di informatizzare il complesso e notevole insieme dei conti correnti di tesoreria in
raccordo con la gestione del bilancio.
IL RELATORE
(Cons. Angelo BUSCEMA)
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ALLEGATI ALLA RELAZIONE
Indagine sulla verifica delle procedure di formazione ed
aggiornamento dei conti correnti di tesoreria iscritti nel conto
riassuntivo del Tesoro
ELENCO DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
1. – Elenco dei conti correnti di tesoreria iscritti nel Conto riassuntivo del Tesoro relativi agli
Enti
sottoposti ad indagine
2. – Risposta del Servizio di Controllo Interno – Economia – in data 14 marzo 2002
3. – Legge 29 ottobre 1984, n. 720
4. – Decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430
5. – Convenzione stipulata in data 9 ottobre 1998 tra il Ministero del Tesoro e la Banca d’Italia
6. – Convenzione stipulata in data 14 settembre 1999 tra il Ministero del Tesoro e Poste
Italiane S.p.A.
7. – Conto riassuntivo del Tesoro al 31 dicembre 1999
8. – Conto riassuntivo del Tesoro al 31 dicembre 2000
9. – Conto riassuntivo del Tesoro al 30 aprile 1999 ed al 30 maggio 1999 (
10. – Richiesta trasferimento fondi Ente FF.SS. S.p.A. per lire 1.000 mld. con relativa
quietanza di entrata mod. 80T
11. – Lettera FF.SS. in data 24 agosto 1999 errata contabilizzazione di lire centomila
12. – Richiesta trasferimento fondi Ente FF.SS. S.p.A. per lire 90 mld. – quietanza mod. 80T
per versamento di lire 40 mld.
13. – Mod. 56T unificato mese di gennaio 1999 conto 20302 “FF.SS. Conto Ordinario”
14. – Ordine prelevamento fondi n. 1 del 20.01.1999 per lire 3.341.062.689
15 – Richiesta dell’Ente FF.SS. in data 27 settembre 1986 per istituzione nuovo c/c per
pagamento pensioni
16. – Risposta Min. Tesoro – Direz. Generale in data 4 novembre 1986 di istituzione conto n.
20299
17 - Lettera dell’Ente FF.SS. in data 3 maggio 2001 attestante situazione patrimoniale del
soppresso Fondo Pensioni e relativa documentazione allegata
18. – Verbale conclusivo per semplificazione procedure versamento dell’INPDAP inviato in data
10 giugno 1997 dall’Ispettorato Generale per la finanza del settore pubblico allargato
19. – Istruzioni dell’INPDAP per le modalità di versamento sul conto21039 dello 0.35 da
destinare al fondo credito per le ex Casse pensioni e le Amministrazioni dello Stato
20.- Comunicazione del Ministero del Tesoro – D.G.T.- in data 7 gennaio 1998 per istituzione
conti correnti infruttiferi intestati a INPDAP
21.- Comunicazione dell’Ente AGEA in data 7 novembre 2001 per chiusura c/c infruttifero n.
20081
22. – Richiesta giro-fondo dell’Ente AGEA in data 23 ottobre 2000 per passaggio dei conti
correnti dalla gestione dell’ex AIMA all’AGEA
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Delibera n. 23 - Corte dei conti