prevenzione action research empowerment soggetto attivo reti sociali CONCETTI CHIAVE “politica” partecipazione promozione del benessere interfaccia persona ambiente TIPI DI PREVENZIONE • Prevenzione primaria: volta a impedire l’insorgenza di disturbi nell’uomo sano o di situazioni sociali che possono turbare l’equilibrio psicologico e la condizione sociale di un individuo • Prevenzione secondaria: intervento precoce sui primi sintomi di un disturbo o di una situazione di disagio • Prevenzione terziaria: cura e riabilitazione, affinché il soggetto sviluppi dei comportamenti funzionali a un positivo reinserimento. Tende a impedire il progredire di una malattia conclamata o di handicap fisici e psichici 1) Concezione eccezionalista vs. mentalità “universalista” da un punto di vista concreto significa lavorare in due direzioni complementari: • Realizzare interventi di prevenzione primaria “reattiva” per incrementare la capacità degli individui di fronteggiare situazioni di stress • Attuare azioni di prevenzione “proattiva” che cerchino di eliminare i fattori ambientali dello stress per migliorare la qualità della vita 2) Caratteristiche peculiari delle scienze sociali causalità multifattoriale PROMOZIONE DEL BENESSERE Per giudicare in modo corretto un intervento volto alla promozione del benessere occorre che: 1) Siano rese esplicite le concezioni di benessere e i criteri sulla base dei quali vengono elaborate 2) Siano chiari i modi attraverso i quali si pensa di poter raggiungere la condizione di benessere 3) Siano predisposti gli strumenti di valutazione degli effetti dell’intervento DEFINIZIONI DI BENESSERE Sono distinguibili sulla base dei tipi di criteri adottati: 1) Criteri esterni, normativi: benessere come condizione di vita ottimale, come possesso di qualità desiderabili e in base a dei parametri che si riferiscono al sistema di valori del ricercatore 2) Criteri interni: costituiti dagli standard soggettivi dei destinatari. Il benessere è definito sulla base dell’esperienza soggettiva dell’individuo. EMPOWERMENT Si lega all’approccio ecologico della ps. di comunità. Sorta di “concetto ponte” lega il livello personale/individuale con quello politico Può essere compreso solo considerando l’interazione tra un soggetto e i suoi contesti di vita (cfr. Francescato, Tomai, Ghirelli, 2002), cioè tenendo conto dell’individuo e delle sue relazioni di potere/influenza con altri soggetti, con la comunità, con i gruppi ai quali appartiene EMPOWERMENT = accrescere in POTERE Processo attraverso il quale le categorie sociali svantaggiate sono aiutate ad assumersi le loro responsabilità attraverso lo sviluppo di capacità che danno accesso a opportunità prima impensate e che consentono il godimento dei risultati associati al sentimento di dominio sugli eventi e di appropriazione delle situazioni Concentra l’attenzione sulle qualità positive e sulle risorse delle persone e non su quanto vi è in loro di sbagliato o di mancante EMPOWERMENT Rappaport (1981) empowerment come processo di acquisizione del potere, interpretato come crescita delle possibilità degli individui e dei gruppi di controllare attivamente la propria vita Rappaport (1987) si riferisce sia al soggetto sia alle modalità per raggiungerlo. Empowerment = processo di abilità che tutti hanno, ma che va “liberato”. Il professionista è dunque un facilitatore nella “liberazione” di queste competenze. POTERE Esperienza interpersonale a carattere esistenziale, universale, inevitabile e pervasiva della vita sociale di tutti gli esseri umani •Mobilitazione di risorse scarse e critiche •Controllo dei processi decisionali COME: •Gestione dei sistemi di significati che modellano le cognizioni e le scelte degli attori (Lukes 1974) •Incorporato nelle strutture del sistema sociale, non necessariamente agito ma presente all’interno dei processi di costruzione dell’identità attraverso la famiglia, la scuola, lo stato e le sue leggi (Hardy & Leiba O’Sullivan 1998) • Empowerment sociale-economico: accesso a risorse quotidiane (tempo, conoscenze e abilità, reti sociali, strumenti di lavoro, risorse finanziarie necessarie per migliorare proprie condizioni di vita) • Empowerment politico: accesso alle decisioni • Empowerment psicologico: senso di potenza individuale Processo attraverso il quale le categorie sociali svantaggiate sono aiutate ad assumersi le proprie responsabilità attraverso lo sviluppo di capacità che danno accesso a opportunità prima impensate e che consentono il godimento dei risultati associati al sentimento di dominio sugli eventi e di appropriazione delle situazioni (Amerio, 2000) Kiefer (1984): empowerment processo tridimensionale che comprende: a) sviluppo di un maggior senso di sé in relazione al mondo b) costruzione di una comprensione più critica delle forze politiche e sociali che influenzano il proprio mondo quotidiano c) elaborazione di strategie utili e recupero di risorse che consentono di raggiungere obiettivi personali e sociopolitici Dunque: empowerment presuppone: - padronanza della propria vita - fiducia in sé e negli altri - consapevolezza della situazione e dei contesti di vita Friedman (1992): empowerment suddiviso in 3 componenti • sociale-economico: accesso a risorse quotidiane (tempo, conoscenze e abilità, reti sociali, strumenti di lavoro, risorse finanziarie necessarie per migliorare proprie condizioni di vita) • politico: accesso alle decisioni • psicologico: senso di potenza individuale Per ottenere buoni e duraturi risultati in popolazioni sfavorite devono essere promossi tutti questi tre tipi di empowerment NODI CENTRALI DEL CONCETTO DI EMPOWERMENT • Costrutto che va oltre costrutti quali autostima, autoefficacia, locus of control • Comportamento intenzionale che parte dal pensiero critico dell’individuo circa la propria situazione e, attraverso la motivazione al cambiamento e la partecipazione, tenta di raggiungere un maggior controllo sulla propria vita e un livello di benessere maggiore (individuale e collettivo) • Costrutto multidimensionale (vedi lucido precedente) • Da considerare sia come processo sia come risultato E. organizzativo: potere come mobilitazione delle risorse o come controllo sui processi decisionali Hardy & Leiba O’Sullivan (1998) E. socio-politico o di comunità: potere come gestione dei significati o intrinseco alla struttura sociale Kreisberg (1992) Torbert (1991) Potere con e non potere su Potere dell’equilibrio e non equilibrio del potere POTERE DELL’EQUILIBRIO È esercitato da un manager o leader in grado di creare un sistema organizzativo autocorrettivo, capace di apprendimento continuo 7 stadi di sviluppo dell’uomo in relazione al potere: •stadio opportunistico: potere fondato su obbedienza e compiacenza •stadio diplomatico: consenso ottenuto in base ad uno scambio di interessi •stadio tecnico: potere esercitato attraverso la persuasione •stadio realizzativo: comprende e integra i tre tipi precedenti •fase strategica: capacità di cogliere nel presente i cambiamenti futuri •fase magica: capacità di vedere ed esprimere ciò che impedisce lo sviluppo •fase ironica: capacità di forzare le persone a essere libere IL PROCESSO DI EMPOWERMENT risorse oggettive competenze attive Soggetto empowering risorse soggettive EMPOWERMENT prodotto esito di un processo evolutivo di apprendimento dell’hopefulness processo percorso attraverso cui il soggetto disempowered può recuperare l’hopefulness PERSONA DISEMPOWERED EMPOWERED •Psicologicamente debole, •Positività, fiducia nelle dipendente, passivo, proprie capacità, controllo rassegnato, pessimista, con sul senso e sul significato scarsa fiducia nelle proprie della propria azione, capacità. autoefficacia, •Locus of control esterno responsabilità, •Learned helplessness autodisciplina •Locus of control interno •Hopefulness ? Processo articolato in 3 fasi o sotto-processi •Processo di attribuzione da interno stabile a.. •Processo di valutazione sviluppo della self-efficacy •Processi di prefigurazione del futuro think pink EMPOWERMENT CENTRATO SULL’INDIVIDUO E LA COMUNITÁ •Capacità di mettersi in relazione con il proprio ambiente per produrne una conoscenza critica; •Presa di coscienza dei rapporti tra le forze in gioco nel contesto e i propri vissuti; •Conoscenza dei processi di attivazione, accesso e costruzione delle risorse; •Ampliamento delle possibilità attraverso un uso migliore delle risorse attuali e potenziali; •Sentimento di potenza rispetto all’impegno attivo nel procurarsi le risorse; •Capacità di influenzare il sistema sociale di cui si fa parte; •Integrazione tra presa di coscienza e accesso ai processi di presa delle decisioni; •Sicurezza di sé, fiducia nelle proprie possibilità e capacità che derivano dall’identificazione di strategie utili sociale e di comunità organizzativo individuale IL BURN-OUT Operatore percepisce una distanza eccessiva tra la quantità delle richieste rivoltegli dagli utenti e le risorse disponibili, sia individuali sia organizzative senso di impotenza acquisita Maslach e Jackson (1982): b.o. sindrome caratterizzata da 3 dimensioni tra loro indipendenti 1. Esaurimento emotivo: svuotamento delle risorse emotive, personale e sensazione di essere inariditi e di non aver più nulla da offrire a livello psicologico 2. Depersonalizzazione: atteggiamento di distacco, cinismo, freddezza e ostilità verso gli utenti 3. Ridotta realizzazione personale: percezione della propria inadeguatezza e incompetenza sul lavoro, caduta dell’autostima e attenuazione del desiderio di successo LA SPECIFICITÀ DELLA SINDROME DEL BURN OUT • Il burn out si manifesta come un disagio soggettivo ma è a volte diffuso all’interno di un medesimo gruppo • Sembra correlato ad alcuni fattori di personalità, ma questi non sono predittivi dell’insorgenza della sindrome • È un processo più che un evento che segnala una grave disfunzione nel contesto di lavoro che produce effetti a cascata