52_TER_dic_mandas 29-11-2007 20:11 Pagina 52 condizionamento industriale di Natalino Mandas, Francesco Cambuli Simulazione del processo di essiccazione di cereali in letto fisso In questo lavoro è presentato un codice, sviluppato in ambiente Matlab, per simulare il processo di essiccazione di cereali in letto fisso. Le equazioni diffe- L’ essiccazione dei prodotti granulari prima della loro conservazione costituisce uno delle fasi più importanti della filiera cerealicola. Nel passato, e ancora oggi in molti paesi in via di sviluppo, il metodo adottato dagli stessi produttori dei cereali per l’essiccazione dei prodotti era l’esposizione solare prolungata prima della mietitura e successivamente nei luoghi di raccolta, disponendo il materiale direttamente sul terreno. Tale procedura oltre a non eliminare il rischio di degrado del prodotto a causa di eventuali piogge, non consentiva alte rese della produzione a causa dei lunghi tempi necessari per l’essiccazione in campo. La continua crescita della domanda e la richiesta di standard qualitativi sempre più elevati hanno imposto una gestione di tipo industriale del processo di essiccazione. Con l’entrata in vigore del DL 155/97 (HACCP, Hazard Analysis Critical Control Point), inoltre, il controllo non viene fatto solo sul prodotto finito, ma anche sulle materie prime e sul processo di lavorazione. Pertanto, assieme al miglioramento del prodotto in campo, effettuato attraverso studi di genetica tesi a selezionare le varietà che presentano migliori indici merceologici e qualitativi e maggiore resistenza in campo nei confronti di attacchi di parassiti, si deve effettuare anche una corretta essiccazione delle granaglie prima dello stoccaggio, al fine di conservarne le qualità. L’essiccazione di un prodotto vegetale granulare consiste nella separazione parziale di un liquido, nella fattispecie acqua, da un materiale solido poroso composto da glucidi, lipidi, proteine e sali minerali, che avviene mediante trasferimento di molecole d’acqua dal chicco all’aria circostante, favorito dalla differenza di pressione parziale del vapore d’acqua tra la superficie del prodotto da seccare e l’aria. Esistono svariati tipi di essiccatoi per prodotti agricoli (cereali, mais, caffè, foraggi, mangimi ecc.) che possono essere caratterizzati sulla base di alcuni parametri, tra i quali i più importanti sono: portata oraria di materiale essiccato, modalità di funzionamento a ciclo continuo o intermittente, impiego di una sorgente termica diretta o indiretta per il riscaldamento dell’aria, modalità di scambio termico e di massa fra l’aria e il chicco [Camboni, 2000; Tanda, 2001]. Da un punto di vista fluidodinamico, essi possono essere cosi classificati [Cenkowski et al., 1993]: - Essiccatoi a letto fisso; - Essiccatoi a Flusso Concorrente: l’aria e il prodotto si muovono parallelamente all’interno dell’essiccatoio; - Essiccatoi a Flusso Controcorrente: l’aria e il prodotto avanzano parallelamente ma in senso opposto; - Essiccatoi a Flusso Trasversale: l’aria calda si muove trasversalmente al prodotto. In ciascun tipo l’essiccazione è ottenuta per convezione forzata d’aria calda attraverso uno strato di granaglie di spessore opportuno, in modo da diminuire più rapidamente la quantità di acqua contenuta nei cereali ed evitare così le alterazioni caratteristiche dei prodotti ammassati e fortemente idratati, come l’ossidazione Prof. ing. Natalino Mandas; ing. Francesco Cambuli, Dipartimento di Ingegneria Meccanica, DIMeCa, Università degli Studi di Cagliari. 52 renziali non lineari alle derivate parziali che esprimono il bilancio di massa e di energia del sistema sono state risolte impiegando uno schema predictorcorrector. La procedura è stata validata impiegando dati sperimentali reperiti dalla letteratura. dei glucidi (idrati di carbonio), le fermentazioni intercellulari, gli sviluppi di batteri e di muffe, favoriti dal riscaldamento naturale. Nel corso degli ultimi decenni, il processo di essiccazione dei prodotti ha suscitato l’interesse dei ricercatori. Gli studi recenti sono rivolti a garantire il miglioramento globale delle prestazioni dei sistemi di essiccazione, in termini di condizioni finali dei prodotti essiccati, minimizzazione dei tempi di essiccamento e riduzione delle richieste energetiche del processo. La notevole differenziazione dei prodotti da essiccare e delle metodologie utilizzate rende necessario il ricorso a modelli fisici semplificati, per mezzo dei quali è possibile verificare le prestazioni di essiccatoi esistenti e valutare il beneficio di modifiche di processo o realizzative. Sono stati proposti vari modelli fisici per simulare i processi di scambio di massa ed energia, tutti caratterizzati dall’ipotesi di trattare l’aria umida ed il materiale da essiccare come una miscela binaria [Sharp, 1982, Cenkowski et al., 1993]. I modelli proposti possono essere classificati in tre gruppi fondamentali: - Modelli logaritmici; - Modelli di equilibrio; - Modelli di non equilibrio. I modelli logaritmici sono stati i primi ad essere proposti e hanno il vantaggio di essere semplici e facilmente implementabili nei codici di calcolo. Per contro questi modelli non sono abbastanza accurati e attualmente vengono considerati non adeguati dagli studiosi più esperti. I modelli di non equilibrio invece rappresentano in maniera più realistica il processo di essiccazione: le equazioni di base che descrivono rispettivamente l’equilibrio dell’umidità, il bilancio energetico dell’aria di essiccazione, il bilancio energetico del grano ed il tasso di essiccamento possono infatti essere risolte numericamente, grazie all’enorme sviluppo dei calcolatori moderni, anche su personal computer con limitata potenza di calcolo. Un compendio dei diversi metodi numerici utilizzati per la risoluzione dei modelli di non equilibrio nel caso di essiccatoi a letto fisso si può trovare in [Sharp, 1982, Sun & Woods, 1997]. La maggior parte dei metodi numerici impiega schemi di discretizzazione spaziale ed avanzamento temporale del primo ordine, che dovrebbero garantire ridotti tempi di calcolo ed una sufficiente accuratezza per la simulazione di fenomeni che presentano elevate costanti di tempo. Le evidenti discrepanze tra i risultati sperimentali e quelli numerici [O’Callaghan et al., 1971] sono state ridotte mediante l’uso di metodi caratterizzati da maggiore ordine di accuratezza [Mandas & Habte, 2002]. Nella presente memoria, la risoluzione del sistema delle Equazioni alle Derivate Parziali (EDP) che governano il feno- La Termotecnica • Dicembre 2007 52_TER_dic_mandas 29-11-2007 20:11 Pagina 53 condizionamento industriale Bilancio energetico del cereale £ ,M ¥ ,e 1 =< lg ´ ²h a T < e + h ,t ,t l g (c g + c w M ) ¤ ¦ ( ) (4) Equazione della velocità di essiccazione ,M = <k M < M e ,t ( ) (5) Le (2-5) costituiscono un sistema chiuso di EDP nelle quattro variabili M((x,t), e(j,o), N(j,o) ¡ Z(j,o), che può essere risolto soltanto con un approccio numerico. Costanti di essiccazione e proprietà termiche FIGURA 1 - Variabili note all’inizio della generica iterazione meno della essiccazione dei cereali in letto statico di elevato spessore è ottenuta mediante un metodo alle differenze finite con schemi di avanzamento temporale e spaziale del tipo predictor-corrector. Per la verifica del metodo proposto, i risultati numerici sono stati confrontati con quelli sperimentali di Boyce, 1965. Il codice di calcolo è stato sviluppato impiegando il software commerciale MATLAB, di comune utilizzo in ambiente scientifico e industriale, e facilmente utilizzabile anche da operatori non esperti nella programmazione. Modello matematico Per quanto riguarda i parametri caratteristici del cereale, in questo lavoro sono stati utilizzati i valori adottati da Boyce, 1965 per l’orzo e da O’Callaghan, 1971 per il frumento. Per l’orzo, le equazioni per k e Me possono essere scritte come: £ <4426 ¥ k = k(T ) = 139.3 exp² ´ ¤ T + 273 ¦ M e = M e (H) = Le ipotesi alla base del modello di non equilibrio [Sharp, 1982], relativamente ad un essiccatoio a letto fisso di elevato spessore, sono: - la riduzione di volume del cereale è trascurabile durante il processo di essiccazione; - il flusso d’aria e di calore attraverso il letto è considerato mono-dimensionale; - le pareti dell’essiccatoio sono adiabatiche e con capacità termica trascurabile; - la variazione di densità dell’aria è trascurabile lungo il percorso; - le capacità termiche dell’aria, dell’acqua e del cereale sono costanti. Alle ipotesi precedentemente esposte si può aggiungere quella suggerita da diversi autori [Sharp, 1982, Cenkowski et al., 1993], che considera variazioni locali molto lente delle grandezze temperatura e umidità dell’aria, a causa delle notevoli inerzie negli scambi di calore e di umidità tra grano ed aria: ,T ,H 0; 0 ,t ,t (1) Con ciò, il modello matematico che deriva dalla applicazione delle equazioni di bilancio di massa, di umidità, di energia [Arnaud & Fohr, 1988], e dalla equazione semiempirica della velocità di essiccazione [Sharp, 1982], è costituito dal sistema (2-5): 7040 H ( ) 1.8T + 32 2 (6) + 0.06015 (7) I coefficienti volumetrici di scambio termico per l’orzo ed il frumento sono quelli ottenuti da Boyce, 1965: ( ) µ G T + 273 h a = h a (G, p, T ) = 856800³ ³ Pat 0.6011 µ (14) Procedura numerica Sono state proposte diverse procedure numeriche per risolvere il sistema di EDP [Turner & Mujumdar, 1997, Mandas & Habte, 2003]. Nel presente lavoro è impiegato un metodo alle differenze finite, che utilizza un metodo di tipo predictor-corrector [Anderson, 1985], sia per l’avanzamento temporale sia per quello spaziale. Il procedimento, illustrato nel seguito, prevede di valutare le variabili Umidità e Temperatura del grano, rispettivamente M e e, con un avanzamento temporale, mentre H e T sono ricavate con un avanzamento spaziale. Si ipotizzi pertanto di conoscere le variabili M((x,t), e(x,t), H(x,t) e T(x,t), e le proprietà del cereale al tempo t in tutti gli strati, e al tempo t+dt fino allo strato (i-1)-esimo (Figura 1). Calcolo dei valori di M(x, t + dt), e (xi, t + dt) Bilancio massico dell’umidità l g ,M ,H =< ,x G ,t (2) Bilancio energetico dell’aria ¥ £ ,T 1 ,M = < ha T < e ´ ²l g c v T < e ,x G c a + c v H ¤ ,t ¦ ( ) ( ) La Termotecnica • Dicembre 2007 ( ) (3) Il procedimento per il calcolo di e(xi, t + dt) è perfettamente analogo a quello di M(x, t + dt); solo quest’ultimo verrà pertanto illustrato nel seguito. Nel predictor-step è calcolato, mediante l’equazione (5), il valore della derivata temporale dell’umidità del cereale all’istante t per lo strato i-esimo: t t£ t t¥ ,M = <k ² M < M e ´ i¤ i i¦ ,t i (8) 53 52_TER_dic_mandas 29-11-2007 20:11 Pagina 54 condizionamento industriale Con uno sviluppo di Taylor troncato ai termini del primo ordine si può ricavare il valore previsto di umidità, per lo strato i-esimo al tempo t+dt (Figura 2a): t t £ t +bt ¥ ,M M + u dt ²M i ´ i ¤ ¦Pred ,t i (9) Nel corrector-step si calcola il valore corretto della derivata temporale di M(x,t), nello strato i-esimo al tempo t+dt. Quest’ultima, tenendo presente che mediante la (1) si può scrivere (Mandas & Melaku, 2002): FIGURA 2 - Avanzamento temporale per la variabile M; a), valore previsto; b), valore corretto ; ,M e ,k 0 0 ,t ,t diventa: ,M ,t t + dt i t ££ t + dt ¥ t¥ = <k ²² M < Me ´ ´ i ¤¤ i i¦ ¦Pred (10) Infine, può essere ricavato il valore medio della derivata temporale: t £ ,M ¥ ,M 1 ,M = ³³ + ´ ² ,t ¤ ,t ¦AVE 2 ,t i t + bt i µ µ (11) Con uno sviluppo di Taylor analogo a quello della (9), si ottiene il valore corretto di umidità del cereale, al tempo t+dt e nel punto i-esimo (figura 2b), per mezzo della equazione (12): M t + dt i FIGURA 3 - Avanzamento spaziale per la variabile H; a), valore previsto; b), valore corretto £ ,M ¥ t M +² ´ u dt i ¤ ,t ¦AVE (12) Allo stesso modo, come detto precedentemente, si calcola il valore della temperatura del cereale, al tempo t+dt e nel punto i-esimo. Calcolo dei valori di T(x, t + dt), H(xi, t + dt) nanzitutto la derivata temporale della funzione M(x,t) e la derivata spaziale della funzione H(x,t), nello strato (i-1)-esimo al tempo t+dt, mediante le equazioni (2) e (5). Si ha dunque: ,H ,x ,M ,t t + dt =< i< 1 l g ,M G ,t t + dt = <k i< 1 t + dt £ i< 1 t + dt (13) i< 1 t + dt ² M i< 1 < M e ¤ t + dt i< 1 ¥ ´ ¦ (14) A questo punto si può calcolare il valore previsto di umidità dell’aria nello strato i-esimo e al tempo t+dt, mediante uno sviluppo di Taylor nella variabile spaziale, come mostrato nella Figura 3a: t + dt I valori di T(x, t + dt), H(xi, t + dt) si calcolano in maniera analoga a quanto visto precedentemente per M e e, ma con un procedimento di avanzamento spaziale illustrato di seguito. Anche in questo caso la procedura verrà esposta per la sola variabile H, essendo quella per la variabile T del tutto analoga. Nel predictor-step si calcola in- Nel corrector-step si calcola il valore corretto della derivata spaziale di H(x,t) al tempo t+dt nello strato i-esimo (Figura 3b): FIGURA 4 - Diagramma per il calcolo del Predicted Drying Time FIGURA 5 - Confronto tra profili di umidità simulati e ricavati sperimentalmente 54 t + dt £ t + dt ¥ ,H H + ²H i ´ i< 1 ¤ ¦Pred ,x dx i< 1 (15) La Termotecnica • Dicembre 2007 52_TER_dic_mandas 29-11-2007 20:11 Pagina 55 condizionamento industriale TABELLA 1 - Confronto dei valori del tempo di essiccazione (Drying Time) tata dalla linea blu di spessore maggiore. Entrando nel dia[°C] [kg m-2 h-1] [kg/kg m.s.] [kg/kg m.s.] [min] [min] [min] [min] % 1 % 2 % 3 gramma con il dato 139 60 303 0.346 0.289 157 135 139 136 14 11 13 del valore medio di umidità voluto, si de137 60 312 0.340 0.140 568 464 518 520 18 9 8 termina direttamente 138 60 314 0.340 0.194 447 329 349 351 26 22 21 il valore del tempo di 141 60 315 0.344 0.229 327 244 265 268 25 19 18 essiccazione previsto 142 60 311 0.340 0.257 215 179 192 195 17 11 9 dalla simulazione, 122 68 310 0.337 0.298 105 85 79 83 19 25 21 confrontabile diretta147 68 320 0.345 0.133 521 411 457 459 21 12 12 mente con il dato 118 68 312 0.322 0.177 390 293 328 331 25 16 15 sperimentale. 120 68 311 0.350 0.224 303 247 252 255 18 17 16 Nella tabella 1 è mo121 68 315 0.353 0.268 200 162 165 168 19 18 16 strato il confronto, ri145 68 638 0,343 0,302 57 45 48 50 21 16 12 portato come Drying 134 68 640 0,342 0,14 255 230 261 263 10 -2 -3 Time, tra i risultati sperimentali e quelli 146 68 643 0,345 0,182 211 168 194 195 20 8 8 delle simulazioni ef126 68 638 0,352 0,225 160 127 144 145 21 10 9 fettuate da O’Calla125 68 635 0,346 0,262 105 85 95 97 20 10 8 ghan, 1971 (DT 1), Mandas & Habte, 2002 (DT 2) e nel presente lavoro (DT 3), con riferimento a prove t + dt t + dt l g ,M ,H caratterizzate da diverse condizioni iniziali del cereale (orzo) e di=< ,x i G ,t i verse condizioni termoigrometriche dell’aria in ingresso, per un es(16) siccatore a letto fisso di profondità totale pari a 1 m. In Figura 5 è mostrato un diagramma, relativo alla prova “RUN B ed il valore medio della derivata spaziale: 126” [O’Callaghan, 1971], in cui sono posti a confronto i profili di t + dt t + dt umidità dell’orzo, sperimentali e simulati, in funzione della profon£ ,H ¥ ,H 1 ³ ,H µ = ³ + ² ´ dità dello strato. I valori sperimentali sono relativi al tempo di essic(17) µ ,X i ¤ ,x ¦AVE 2 ,x i< 1 cazione di 160 min, mentre delle due curve elaborate col programma, la prima, indicata come tfin, è stata ottenuta imponendo il tempo di essiccazione della simulazione pari al tempo di essiccazione speInfine, il valore dell’umidità dell’aria nello strato i-esimo al tempo rimentale, mentre la seconda (Mfin) è stata ottenuta arrestando le itet+dt (Figura 3b) è: razioni quando il valore medio dell’umidità calcolato eguaglia il va£ ,H ¥ t + dt t + dt lore di umidità media sperimentale del letto. H H + ² ´ u dx i i< 1 (18) ¤ ,x ¦AVE Run n. Tingresso G Miniziale Mmedio DT Sperim. La procedura sarà ripetuta, per tutte le variabili, fino a che l’umidità media finale del cereale o il tempo di essiccazione raggiungeranno il valore prefissato. Validazione della procedura Per verificare l’accuratezza della metodologia proposta, sono stati effettuati dei confronti tra i risultati sperimentali di Boyce, 1965, e quelli numerici relativi alle simulazioni di O’Callaghan, 1971, di Mandas & Habte, 2002 e quelle del presente lavoro. L’accuratezza delle previsioni è stata valutata in termini di errore percentuale tra il tempo di essiccamento necessario per raggiungere l’umidità media finale del cereale valutato sperimentalmente e quello previsto dalla simulazione: err% = 100 u t av (sperimentale) < t av (simulato) t av (sperimentale) Il parametro di confronto per le simulazioni è il predicted drying time determinabile dalla Figura 4, relativa all’andamento dell’umidità del cereale in funzione del tempo, per ogni strato dell’essiccatore. Dalla conoscenza di questi valori si ricava l’andamento temporale dell’umidità media del cereale contenuto nell’essiccatore, rappresen- La Termotecnica • Dicembre 2007 DT 1 DT 2 DT 3 Err. Err. Err. Simbologia ca cg cv cw h ha k t dt x dx G H M Me Patm T e la lg calore specifico dell’aria secca, J kg-1 °C-1 calore specifico del grano secco, J kg-1 °C-1 calore specifico del vapore acqueo, J kg-1 °C-1 calore specifico dell’acqua, J kg-1 °C-1 calore latente di evaporazione dell’acqua, J kg-1 coefficiente volumetrico di trasmissione del calor per convezione del letto, J m-1 °C-1 costante del tasso di essiccazione, stempo, s incremento temporale, s profondità dello strato, m incremento spaziale, m portata specifica di aria, kg m-2 s-1 umidità assoluta dell’aria, kg/kgaria secca contenuto di umidità del grano, kg/kgmateria secca cont. di umidità del grano all’equilibrio, kg/kgmateria secca pressione atmosferica, N m-2 temperatura dell’aria, °C temperatura del grano, °C densità dell’aria, kg m-3 densità del grano, kg m-3 55 52_TER_dic_mandas 29-11-2007 20:11 Pagina 56 condizionamento industriale Conclusioni È stato sviluppato un codice di calcolo basato sul metodo alle differenze finite con una procedura predictor-corrector nel tempo e nello spazio, per la simulazione del processo di essiccazione di cereali su letto fisso. L’accuratezza delle previsioni è stata valutata confrontando i risultati del tempo di essiccazione previsto per raggiungere il grado di umidità medio finale del cereale con dei dati sperimentali reperiti dalla letteratura. I risultati delle simulazioni sono in buon accordo con quelli sperimentali. Dalla tabella 1 si può osservare come lo schema numerico proposto consenta di ottenere risultati in media più accurati di quelli degli altri autori. Inoltre l’accordo è migliore nei casi in cui si considerino temperature e portate dell’aria di essiccazione più elevate. Il programma, realizzato con il software Matlab, può essere impiegato sia per l’analisi della fisica del processo di essiccazione sia per la progettazione e l’ottimizzazione degli essiccatoi, per cereali o prodotti granulari in genere, variando opportunamente le costanti di essiccazione e le proprietà termiche. NEWS Le rinnovabili al WEC di Roma Si è concluso presso la Fiera di Roma il World Energy Council (12-15 novembre) che ha visto nel Padiglione delle Rinnovabili un punto di aggregazione di interessi, confermando il ruolo strategico rivestito dall’evento nel disegnare il panorama futuro dell’energia. Grande successo di pubblico per le due conferenze della giornata conclusiva: “Emission trading: il processo di applicazione del Protocollo di Kyoto” e “Il fotovoltaico in Italia e in Europa: l’efficienza e il risparmio energetico”, che hanno visto gli autorevoli interventi di alcuni esponenti di istituzioni ed enti pubblici che hanno esaurientemente disegnato il panorama del settore. La giornata è stata introdotta da Sara Leggio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con l’intervento “Meccanismi flessibili, prospettiva italiana e internazionale”. Molto interesse ha suscitato la relazione di Antonio Lumicisi del Ministero Ambiente e responsabile della campagna Sustainable Energy Europe che promuove le fonti rinnovabili nel nostro Paese. Di grande interesse la conferenza dedicata a “Il fotovoltaico in Italia e in Europa: l’efficienza Bibliografia e il risparmio energetico” promossa da Fv Fotovoltaici, la rivista italiana dedicata alla produzione di elettricità e calore dal sole; PV Technology, [1] Sharp J. R, A review of law temperature drying simulation models, J. Agricultural Engineering Research, 1982. [2] Sun D. W., Woods J. L., Simulation of the heat and moisture transfer process during drying in deep grain beds, Drying Technology, Marcel Dekker Inc., 1997. [3] Mandas N., Habte M., Numerical Simulation Static-Bed Drying of Barley, Biosystems Engineering, 2002, 82 (3), pp. 313-319. [4] Boyce D. S., Grain moisture and temperature changes with position and time during through drying, J. Agricultural Engineering Research, 1965, 10 (4). [5] Arnaud G., Fohr J. P., Slow drying simulation in thick layers of granular products, Int. J. Heat and Mass Transfer, 1988, 31 (12), pp. 2517-2526. [6] Cenkowski S., Yaias S., Pabis S., Deep-Bed Grain Drying - A Review of Particular Theories, Drying Tech., 1993, 11, pp. 1553-1581. [7] O’Callaghan J. R., Menzies D. J., Bailey P. H., Digital simulation of agricultural drier performance, J. Agricultural Engineering Research, 1971. [8] Turner I., Mujumdar A., Mathematical Modelling and Numerical Techniques in drying technology, Marcel Dekker, Inc, New York, 1997. [9] Anderson J. D. Jr, Computational Fluid Dynamics, MacGraw-Hill Inc., New York,1995. [10] Camboni R., Simulazione del processo di essiccazione dei cereali, Tesi di Laurea, D.I.Me.Ca., 2000 [11] Tanda P., Confronto tra alcuni modelli monodimensionali per la simulazione del processo di essiccazione dei cereali, Tesi di Laurea, D.I.Me.Ca., 2001. ■ prima rivista italiana interamente dedicata all’industria manifatturiera fotovoltaica e dell’impiantistica Fv; PV Rome e PVTECH 2008. Hanno aperto i lavori Gianni Silvestrini di Kyoto Club e il Consigliere per l’energia del Ministro per lo sviluppo economico Pierluigi Bersani, con un intervento dedicato alle prospettive del fotovoltaico in Italia alla luce degli obiettivi del 2020; ha fatto seguito la relazione di Daniele Novelli (Ministero Sviluppo Economico) “Strategia e obiettivi di diffusione del fotovoltaico: la funzione del conto energia”. Tra gli interventi si segnala quello di Roberto Vigotti (IEA) sulle “Prospettive del fotovoltaico: le analisi e le raccomandazioni della IEA” (International Energy Agency) che ha descritto la situazione attuale.Prospettive interessanti sono state delineate anche rispetto alla Cina che, alcuni giorni fa, è stata invitata a entrare a far parte di IEA, un segnale del fatto che il mercato energetico cinese, in prospettiva, si attesterà tra i leader mondiali. Non a caso questo Paese si avvia a divenire entro la fine del 2007 il primo mercato per la produzione di celle solari fotovoltaiche e per la produzione di turbine. Ricco di spunti di riflessione è stato l’intervento di Alex Sorokin (Interenergy) che ha delineato il profilo del conto energia in Italia e in Germania, sottolineando le differenze tra le due realtà: se in Italia l’accesso al conto energia per il fotovoltaico è subordinato al rispetto di certe caratteristiche, nella realtà tedesca tale accesso si configura come un diritto di tutti coloro che installano un impianto fotovoltaico: in questo senso anche la tariffa rispecchia il valore di utilità pubblica dell’impianto fotovoltaico. Sul tema del Conto Energia in Germania Sorokin ha anche presentato dei dati molto interessanti per quanto concerne i costi: in Italia, attualmente, si paga circa il 5% in più sulla bolletta elettrica per le fonti rinnovabili ma soprattutto sulle fonti assimilate; nella realtà tedesca, in- Questa ricerca è stata finanziata con i fondi della L.R. n. 19/1996 dalla Regione Autonoma della Sardegna, nel quadro del progetto P.V.S. intitolato “Studio Modellistico e Sperimentale di Essiccatoi Industriali per Prodotti Agricoli Granulari”. Si ringraziano l’ing. Pasquale Tanda e l’ing. Roberto Camboni per il contributo fornito a questo lavoro durante lo svolgimento della loro Tesi di Laurea presso il DIMeCa. 56 vece, la percentuale si attesta sul 1,8% in più in bolletta. Un ultimo dato: in Germania le rinnovabili hanno già creato oltre 200.000 posti di lavoro mentre in Italia sono solo poche migliaia. Artenergy Publishing Srl - www.zeroemission.eu La Termotecnica • Dicembre 2007