AREE TEMATICHE - THEMATIC AREAS Le Aree Tematiche sono i luoghi fisici che interpretano il Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita attraverso percorsi espositivi ed elementi attrattivi: coinvolgono direttamente i visitatori più piccoli e più grandi e diventano l’occasione per un’esperienza sensoriale ed educativa. Sono sviluppate da prestigiosi curatori internazionali e si trovano agli ingressi principali e in altri punti chiave del Sito Espositivo. The focus of Expo Milano 2015, Feeding the Planet, Energy for Life, will be expressed by means of 5 Thematic Areas. Located close to the mail entrances and other key points around the Exposition site and comprising exhibition routes featuring attractive elements designed to delight adults and children alike, these areas provide fascinating insights via a host of multi-sensorial and educational experiences. PADIGLIONE ZERO Pavillion Zero Quanto l’uomo ha prodotto dalla sua comparsa sulla Terra fino a oggi, le trasformazioni del paesaggio naturale, la cultura e i rituali del consumo, sono il punto di partenza per qualsiasi progetto futuro. Il Padiglione Zero è il luogo in cui raccontare questo straordinario percorso con un linguaggio emotivo e immediato. Un racconto che parte dalla memoria dell’umanità, passa attraverso i suoi simboli e le sue mitologie, percorre le varie fasi dell’evoluzione del suo rapporto con la Natura – dall’azione di addomesticare il mondo animale e vegetale all’invenzione degli strumenti della lavorazione e della conservazione – e arriva fino alle forti contraddizioni dell’alimentazione contemporanea. Un percorso emozionale che da racconto universale si fa storia individuale. Diverse aree concettuali prendono per mano scenograficamente i visitatori, accompagnandoli alla scoperta del Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Il Padiglione Zero offre un’esperienza di viaggio al centro della Terra, dove l’esplorazione avviene passando all’interno della crosta terreste tra le grotte che sono state ricostruite in un’atmosfera di quasi totale assenza di luce. Le montagne della crosta terrestre sono la copertura sotto la quale si sviluppano le grotte, al centro della quale si trova la “valle delle civiltà”. Curated by Davide Rampello and designed by Michele de Lucchi, Pavilion Zero provides an introduction to the Expo Milano 2015 Site. Pavilion Zero takes the visitor on a captivating journey to explore how much humankind has produced, the transformation of natural landscape, and the culture and rituals of food consumption. We wanted to tell a story which begins from the earliest period of human history, through symbols and myths, the different stages of evolution and man’s relationship with Nature – the domestication of animals and plants, and the introduction of tools to work the land and conserve food. The story ends with the current paradox regarding nutrition. A fascinating journey that turns a universal story into an individual one. The scenography is the main protagonist of this area, accompanying visitors as they explore the Feeding the Planet, Energy for Life theme. Pavilion Zero offers a travel experience into the earth’s crust, via caves that have been rebuilt in almost total darkness, where at the center there is the "valley of civilization". Visitors will have the novel experience of visiting the inside of the planet to learn about it from a new perspective. We are used to discussing the health of the planet in terms of air quality, the ozone and the soil, but we neglect the earth's crust, dark and impenetrable, of which we know very little. FUTURE FOOD DISTRICT Posto all’incrocio tra Cardo e Decumano, il Future Food District si compone di un padiglione di 2.500 metri quadri (Supermarket), distribuiti su 5 vie intitolate a 5 filiere, e di una piazza pubblica di 4.500 metri quadri. Attraversando i diversi ambienti, i visitatori potranno esplorare e conoscere una catena alimentare più etica e trasparente, resa possibile dall’uso delle nuove tecnologie. Il Supermercato è uno spazio sperimentale, capace di generare nuove interazioni tra consumatori, prodotti e produttori e in cui ritrovare un rapporto diretto con la filiera. I prodotti sono esposti su ampi tavoli interattivi e il semplice sfiorarli permetterà al visitatore di ottenere informazioni aumentate sui prodotti ovvero tutte quelle informazioni disponibili in rete ma che non riusciamo a far stare in un’etichetta tradizionale. Così Il prodotto è in grado di raccontare se stesso, le sue proprietà, la sua storia, il suo tragitto dalle origini all’utente finale. Come in un tradizionale mercato, lo spazio di acquisto torna a essere un luogo di incontro, in cui le tecnologie facilitano le interazioni, restituendo una dimensione sociale alla catena di vendita e mettendo a disposizione delle persone gli strumenti per ampliare la consapevolezza delle proprie scelte. Il Supermercato “del futuro” non vede al suo centro la tecnologia e l'automazione, ma l'uomo: gli strumenti digitali vengono utilizzati per far “scomparire” le barriere e consentirgli l'accesso a informazioni importanti che altrimenti rimarrebbero nascoste: da che parte del mondo arriva questa mela? Quali prodotti sono stati impiegati durante la sua coltivazione? Qual è la sua impronta ecologica? Quali sono i suoi principi nutritivi? Informazioni preziose, difficilmente reperibili in un supermercato “normale”, ma che possono influire in modo determinante nella scelta d'acquisto. La Piazza è uno spazio di condivisione in cui raccontare le altre fasi della filiera e sperimentare nuove possibilità per l'agricoltura urbana e per la produzione di cibo ed energia: coltivazioni di alghe per la produzione di biodiesel e la purificazione dell'aria; orti verticali con colture idroponiche in grado di produrre insalata per i sei mesi di durata di Expo Milano 2015, aiuole coltivate con erbe aromatiche utilizzabili anche come tavoli presso cui riposare o mangiare; chioschi riconfigurabili in cui si preparano e si vendono cibi e bevande. Future Food District (#FFD) presents possible scenarios for the application of new technologies at each step of the food chain. It is a micro universe in which the visitor is invited to explore different interactions between people and food. The #FFD is located on the south side of the Expo site where there is also the Open Air Theater and the walkway which connects with Cascina Merlata. Future Food District is a micro universe that explores new ways for people and food to interact. This interaction is possible thanks to the use of new technologies and by applying the Internet of Things concept. Inside, we reflect on how food is and will be produced, distributed, prepared and consumed in the future. Through a solid information network we will be able to interact more with products and producers in order to develop a greater awareness of what we consume. The first reason to visit this part of the exhibition is actually the space itself where technologies and natural elements co-exist, making the visit here an engaging and surprising experience. Another reason is to try a unique and interactive supermarket experience where everyone can be a producer and consumer at the same time. Finally, the third reason is to experiment with the use of smart technologies in the Kitchen with the help of professional chefs. In the Future Food District man is at the center of a food chain that is more autonomous and sustainable thanks to the use of new technologies. As a result, the interaction between consumers and products goes back to being transparent and honest thanks to the sharing of information. The inspiration for this project comes from the past, when the place where one exchanged goods was where relationships were formed. The production and distribution chain was clearer and consumers knew more about the food they were eating. Through new technologies we become connected once again to the real world, eliminating barriers between consumers and producers in order to have a more direct relationship with food. The Future Food District pavilions are highly interactive. Inside the supermarket it is possible to enjoy a shopping experience via flat screens, displays and interactive tables. In the kitchen pavilion it is possible to experiment with new ways of preparing food and the main square that connects the two pavilions is an ideal place for interacting and exchanging ideas with others. CHILDREN PARK Il Children Park è un’area di gioco e scoperta dedicata ai bambini. Il progetto prevede un percorso di esperienze, attività e situazioni stimolanti, ma si presenta anche come luogo di relax e sosta. Il concept, intitolato Ring around the planet, Ring around the future, rimanda alla metafora del girotondo come gesto che abbraccia il Pianeta. Il parco racconta esseri umani, piante, animali: esseri viventi, ognuno in relazione con l’altro, ognuno corresponsabile del destino dell’altro. Al Children Park i bambini - un po’ naturalisti, un po’ Alice nel Paese delle Meraviglie - indagano in modo ludico e coinvolgente queste connessioni e il concetto sotteso della sostenibilità del Pianeta.. Tre motivi per visitarlo... - Il contesto perché Expo Milano 2015 accoglie i bambini come visitatori speciali: nella ricchezza degli spunti educativi e ludici, il Children Park rappresenta un elemento di particolare interesse per famiglie e scolaresche. - Il gioco perché è motore dell’apprendimento: ogni proposta del Children Park prevede il coinvolgimento attivo dei bambini, in un caleidoscopio di esperienze che divertono e fanno nascere domande. - Le relazioni: nelle installazioni interattive del Children Park particolare attenzione è data alle azioni collaborative e allo sviluppo di relazioni tra i partecipanti. The Children’s Park has been created by the Reggio Children team – an International Center for the protection and promotion of children’s rights and their potential. It’s a park dedicated to exploring the Expo theme through fun and provides an area for children, where they can enjoy activities and educational games, but also relax. The concept is titled Ring around the planet, Ring around the future, symbolizing the gesture of hugging the planet. It tells a story about humans, plants and animals, so all living beings. Each connected and responsible for the other’s future, producing a strong relationship between them. The main aim of the Children’s Park is to help children understand the topic of sustainability through activities which are stimulating and fun. The idea is for children to feel immersed in a natural but also fantasy world, a bit like Alice in Wonderland, so they enjoy themselves whilst exploring the complex subject of life on planet earth. Three main reasons to visit the park are the setting, the games and the interaction. Firstly, Expo Milano 2015 aims to offer children a place where they can learn and have fun at the same time. Secondly, the Children’s Park is packed full of games and activities to get children actively involved. Lastly, it provides a wonderful opportunity to develop relationships through the installations, where they are encouraged to interact with others. The concept of the Children’s Park is that only through the knowledge of others and the environment and by working together can we solve some of the major challenges that the planet is facing. It’s a powerful message delivered in a powerful setting. The Children’s Park is designed as a forest, housing eight installations, each inspired by the theme. The installations are situated outdoors but are covered by a roof, allowing the different activities to take place. The idea is to create a mixture of natural and artificial, where children can explore and experience. BIODIVERSITA’ ll Biodiversity Park, si estende su una superficie di 8.500 metri quadri ed è l’Area Tematica di Expo Milano 2015 dedicata alla biodiversità. Al suo interno il parco comprende un teatro e due Padiglioni, quello del biologico e quello dedicato alla Mostra delle Biodiversità. Lo scopo è valorizzare le eccellenze italiane ambientali, agricole e agroalimentari attraverso un percorso che racconta l’evoluzione e la salvaguardia della biodiversità agraria, anche grazie a un palinsesto di eventi, incontri, e esperienze multimediali. Il termine agro-biodiversità si riferisce all’insieme delle specie vegetali coltivate e degli animali allevati in agricoltura, degli agroecosistemi e dei paesaggi agrari, alle risorse genetiche di piante e animali, piante commestibili e colture agrarie, varietà tradizionali e antiche ricette, animali da allevamento, pesci, microrganismi del terreno, acque irrigue e terre coltivate, sementi, tipologie di aziende agrarie. Parlare di alimentazione e di futuro del Pianeta, significa fare un chiaro riferimento alla biodiversità agraria, alla sua evoluzione e alla sua salvaguardia, anche grazie a un metodo agricolo, quello biologico, che per sua vocazione svolge un compito molto importante nella conservazione e nella implementazione della biodiversità. L'obiettivo è quello di valorizzare le eccellenze italiane, dell’agricoltura, dell’impresa e dell’associazionismo legato al rispetto della natura permettendo a queste realtà di essere protagonisti di un’Area Tematica fondamentale dell’Esposizione Universale. Il Biodiversity Park è quindi un viaggio all’interno delle tante opportunità che la biodiversità e l'agricoltura biologica offrono per Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. The Expo’s Biodiversity Park is covers 8,500 square meters, and includes a theatre and two Pavilions, one dedicated to Organic and Natural Products, the other housing the Biodiversity exhibition. The goal of the Biodiversity Park is to call attention to Italy’s outstanding qualities in terms of the environment, agriculture, and food production. Visitors to the park will see how Italy’s agricultural biodiversity has evolved and has been taken care of, their visit complemented by events, seminars, and multi-media experiences. The term agrobiodiversity refers to all plant varieties cultivated and animal breeds raised, to agriculture, agroecosystems, and arable land. It also includes the genetic resources of plants and animals, edible plants and agricultural crops, traditional varieties and ancient recipes, livestock, fish, and land micro-organisms, irrigation waters, and cultivated lands, seeds and types of farming establishments. We cannot talk about food and the future of the planet, or about the global challenges for ensuring nutrition and sustainable development, without also discussing agricultural biodiversity and its evolution and protection. These naturally lead to organic farming methods that play a crucial role in the conservation and implementation of biodiversity. The objective is to showcase the Italian farmers, businesses and associations who share a respect for nature, within a thematic area in the Universal Exposition. The Biodiversity Park is thus a journey through the many opportunities that biodiversity and organic agriculture afford for Feeding the Planet, Energy for Life. Ambiente esterno: viaggio in Italia. L’area esterna del Biodiversity Park rappresenta un lungo viaggio attraverso la Penisola, un percorso che si snoda in 5 tappe per cinque diversi paesaggi: Alpi, Appennini, Pianura padana, Tavolieri altipiani, isole, e dopo l’area del frutteto, si chiude con la rappresentazione dell’agro-biodiversità urbana. I paesaggi tipici di queste cinque aree sono evocati non con singoli alberi, ma con associazioni di piante e paesaggi che, nell’insieme, raccontano storie, trasmettono emozioni e stimolano progetti futuri. Al centro di ogni singolo ambiente si snoda un percorso che idealmente rappresenta un sentiero che diventa poi strada di campagna, che si trasforma successivamente in tratturo e che termina nella mulattiera che costeggia le coste. In questo “Grand Tour” ciascun visitatore ripercorre un patrimonio che poche volte ha avuto l'occasione di osservare nel suo insieme. Storie di Biodiversità: la Mostra: illustra la storia e le specificità planetarie dei temi della biodiversità. Il percorso è costituito da 9 ambienti principali dalla forma circolare e da quattro ambienti secondari e segue una geometria circolare. Il visitatore entra nella prima sezione: “Introduzione al tema” e decide se procedere in senso orario (visita che parte dal passato per arrivare al futuro) o in senso anti-orario (dal futuro verso il passato). Le sezioni sono le seguenti: “Introduzione al tema”, “Wild: la biodiversità prima dell’avvento dell’agricoltura”, “Domesticazione, coltivazione e agro-biodiversità”, “I grandi viaggi”, “Le rotazioni agrarie”, “La rivoluzione verde”, “Oltre la rivoluzione verde”, “Innovazione, tecnologie, e un futuro che è già adesso”, “... e quindi?”. Ambiente interno: il Padiglione del biologico e del naturale: rappresenta il cuore del Biodiversity Park, un luogo per conoscere la produzione biologica attraverso il racconto della filiera di un’agricoltura eco, sicura e sostenibile. Il Padiglione è strutturato in sei aree tematiche: Semi, cereali, legumi e derivati, Frutta, ortaggi e trasformati, Olio e vino, Prodotti da allevamento, Erboristeria, integratori, benessere, Servizi, tecnologie, formazione, certificazione. Per ciascuna area verranno narrate le eccellenze e le storie di agricoltori che con impegno, passione e innovazione aiutano a salvaguardare gli ecosistemi naturali e la biodiversità. ARTS & FOOD: Rituals since 1851 La mostra Arts & Foods. Rituali dal 1851 , presente alla triennale fino al 1 novembre 2015, consente allo spettatore di immergersi fisicamente in un percorso spettacolare in cui opere d’arte, disegni e maquettes di architetti, film, oggetti, documenti, libri, menu e copertine di dischi articolano una narrazione che cala l’opera e l’immagine nel proprio contesto storico, sociologico e antropologico. Il percorso segue gli argomenti che riguardano il cibo, la sua preparazione, la sua distribuzione e la sua condivisione, sia nella sfera privata che in quella pubblica. In mostra più di 15 ambienti e stanze dedicati ai luoghi del cibo attraverso la loro rappresentazione in quadri, arredi, oggetti, sculture, elettrodomestici, fotografie, menu, libri, copertine di dischi. La mostra Arts & Foods. Rituali dal 1851 allestita fino al 1 novembre negli spazi interni ed esterni della Triennale metterà a fuoco la pluralità di linguaggi visuali e plastici, oggettuali e ambientali che dal 1851, anno della prima Expo a Londra, fino ad oggi hanno ruotato intorno al cibo, alla nutrizione e al convivio. Una panoramica mondiale sugli intrecci estetici e progettuali che hanno riguardato i riti del nutrirsi e una mostra internazionale che farà ricorso a differenti media così da offrire un attraversamento temporale, dallo storico al contemporaneo, di tutti i livelli di espressività, creatività e comunicazione provenienti da tutte le aree culturali. Attraverso una prospettiva stratificata e plurisensoriale Arts & Foods, cercherà di documentare gli sviluppi e le soluzioni adottate per relazionarsi al cibo, dagli strumenti di cucina alla tavola imbandita e al pic-nic, dalle articolazioni pubbliche di bar e ristoranti ai mutamenti avvenuti in rapporto al viaggio per strada, in aereo e nello spazio, dalla progettazione e presentazione di edifici dedicati alla produzione del cibo e ai suoi rituali. Arts & Foods permetterà di esplorare lo speciale legame tra le arti visive e l’argomento del nutrirsi e del convivio che saranno trattati sia in maniera positiva, svelandone i rituali e le specificità, sia sottolineandone eventuali idiosincrasie e problematicità. La mostra si arricchirà di capolavori concessi in prestito da musei, istituzioni pubbliche e private, artisti e collezionisti di rilievo internazionale. Arts & Foods. Rituals since 1851 is an exhibition curated by Germano Celant, which will be held at the Triennale in Milan from April 9 to November 1, 2015. Visitors will have the opportunity to immerse themselves physically in a spectacular route where works of art, drawings and architectural models, films, objects, documents, books, menus, and album covers bring to life a narrative that set works and images in their own historical, sociological and anthropological context. The itinerary follows the topic of food though its preparation, distribution and sharing, in both the private and public spheres. More than 15 spaces host the exhibition dedicated to the places of food and its representation in paintings, furniture, objects, sculptures, appliances, photographs, menus, books and record covers. In the interior and exterior spaces of the Triennale - about 7,000 square meters, comprising building and garden - Arts & Foods will focus on the plurality of visual language and models, as objects and environmental representations that since 1851, the year of the first Expo in London, have to date revolved around food, nutrition and eating together. It is a global panorama of the interwoven aesthetics and design of eating rituals. It is also an international exhibition that uses a variety of media to offer a view across time, from the historical to the contemporary, of all levels of expression, creativity and communication from all areas of culture. Offering a layered and multi-sensorial perspective, Arts & Foods, will look to document developments and solutions that relate to food, ranging from kitchen utensils to the dining table and the picnic; from the public aspect of bars and restaurants to the changes that have characterized travel by road, plane and space, to the design and look of buildings dedicated to food production and to food rituals. Arts & Foods offers an exploration of the special bond between the visual arts and the topic of food and of eating together in positive terms, both to reveal rituals and specificity, and to emphasize any idiosyncrasies or problematic areas. The exhibition will be enriched with masterpieces on loan from museums and public and private institutions, and from collectors and artists of international renown.