RICCARDO RACAGNI ANNO ACCADEMICO 2010-2011 Percorso La presentazione toccherà tre punti, corrispondenti ai tre capitoli della tesi: L’ Edipo re di Pier Paolo Pasolini: analisi della pellicola con un particolare riferimento al complesso edipico dell’autore Sofocle: la tragedia come mezzo per meglio comprendere l’uomo, con le sue debolezze ed i suoi valori Sigmund Freud: l’utilizzo della letteratura per avvalorare i suoi studi sulla sessualità infantile ed illustrare quello che non casualmente sarà chiamato “complesso di Edipo” 3 Perché la scelta di Edipo da parte di Pasolini? “Ho pensato a Edipo per la prima volta mentre giravo Accattone. La differenza profonda tra Edipo re e gli altri miei film consiste nel fatto che è autobiografico, mentre gli altri non lo erano o lo erano in minima parte, e se mai quasi inconsciamente, indirettamente. In Edipo re io racconto la storia del mio complesso di Edipo; il bambino del prologo sono io; suo padre è mio padre, un vecchio ufficiale di fanteria, e la madre, una istitutrice, è mia madre”. Sofocle, Edipo re Sofocle, Edipo re Secondo Aristotele Edipo re rappresenta la tragedia greca per eccellenza è formata da Agnizione Peripezia “Ho trovato amore per la madre e gelosia verso il padre anche nel mio caso e ora ritengo che questo sia un fenomeno generale della prima infanzia” 7 Sigmund Freud ed il “complesso di Edipo” • Sentimenti intensi e contraddittori • Il padre sbarra la strada al bambino verso l’amore per la madre • Il padre è un modello invidiato • Vi è una punizione che equivale alla castrazione Freud tra psicoanalisi e letteratura Usa la letteratura come mezzo interpretativo Perché la scelta è caduta sulla tragedia scritta da Sofocle? Il percorso che conduce Edipo alla verità si avvicina all’autoanalisi Pier Paolo Pasolini, Supplica a mia madre, 1964 E' difficile dire con parole di figlio ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio. Perché l'anima è in te, sei tu, ma tu sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù: Tu sei sola al mondo che sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d'ogni altro amore. ho passato l'infanzia schiavo di questo senso alto, irrimediabile, di un impegno immenso. Per questo devo dirti ciò ch'è orrendo conoscere: è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia. Era l'unico modo per sentire la vita, l'unica tinta, l'unica forma: ora è finita. Sei insostituibile. Per questo è dannata alla solitudine la vita che mi hai data. Sopravviviamo: ed è la confusione di una vita rinata fuori dalla ragione. E non voglio esser solo. Ho un'infinita fame d'amore, dell'amore di corpi senza anima. Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire. Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile... 12 Il Vangelo secondo Matteo, 1964 Susanna Colussi nel ruolo di Maria 13 14