Capacity Building (CB) &
Technology Transfer (TT)
Deniz Erkut
Claudia Porretta
Georges Darido
19 Gennaio 2004
Struttura della presentazione
9
Descrizione dei temi Technology Transfer e Capacity Building:
•
•
•
•
9
Meccanismi operativi di implementazione:
•
•
9
Fonti di finanziamento
Osservazioni sui co-benefici
Casi/Esempi
•
•
9
Background
Definizioni
Struttura
Caratteristiche
Mitigation
Adaptation
Decisioni della COP9
Fondamento teorico
Nell’ambito della Convenzione UNFCCC si
dichiara che i Paesi dell’Annex II dovranno
“take all practicable steps to promote,
facilitate and finance, as appropriate, the
transfer of, or access to, environmentally
sound technologies (ESTs) and know-how
to other Parties, particularly to developing
countries, to enable them to implement the
provisions of the Convention” (Articolo 4.5)
Background
COP4 (1998):
Avvio
processo
consultativo
SBSTA
circa la TT
COP5 (1999):
• Definizione di
CB come
specifico item
della
Convenzione
COP6 bis (2001):
• Fra gli Accordi
di Bonn nasce
Expert Group
on Technology
Transfer
(EGTT)
COP7 (2002):
“Framework for
Meaningful and
Effective
Actions
to enhance the
implementation
of article 4.5
of the
Convention”
che delinea le
caratteristiche
fondamentali
del CB & TT
COP8,
COP9
…
Cosa intendiamo per
Technology Transfer?
Un’ampia serie di processi che consentono lo scambio di:
• CONOSCENZA
• MEZZI ECONOMICI
• MEZZI TECNICI
fra differenti stakeholders al fine di diffondere le tecnologie
necessarie ai processi di:
• adaptation e
• mitigation del cambiamento climatico.
Parole-chiave
9 Adaptation
Processo di adattamento dei sistemi ecologici, sociali ed
economici agli impulsi climatici presenti o attesi (o ai
loro effetti) che consente di moderarne i danni o di
utilizzarne vantaggiosamente i potenziali benefici.
9 Mitigation
Intervento antropogenico che riduce le emissioni o
favorisce l’assorbimento di gas serra
TT nella visione degli Accordi di
Marrakesh
Technology
information
Technology
needs and
needs
assessment
Mechanism for
technology
transfer
Enabling
environments
TT
Capacity
building
Technology needs and needs assessment:
definizione
Serie di attività che:
identificano e determinano le priorità tecnologiche
in tema di adaptation e mitigation nei Paesi non
Annex II e, in particolare, in quelli in Via di
Sviluppo.
tecnologie hardware e
software
strumenti di regolazione
incentivi fiscali
e finanziari
Technology needs and needs assessment:
scopo ed implementazione
Identificare una serie di progetti e programmi pilota ESTs
che possano favorire il trasferimento di tecnologia e di
know-how
Gli stessi Paesi destinatari dei progetti devono valutare le
proprie priorità e renderle note (attraverso canali di
comunicazione quali le national communications) ma:
I paesi dell’Annex II sono
Agli organismi tecnici della
Convenzione (es. EGTT) è
invitati a facilitare e
affidato
il
compito
di
supportare tale processo di
fornire indirizzi
valutazione
metodologici al riguardo
Technology information: definizione
Insieme di mezzi (hardware, software e networking) che
facilitano il flusso di informazioni, fra i diversi
stakeholders, relativamente a:
• Parametri tecnici
• Aspetti economici
• Aspetti ambientali delle ESPs
Ed inoltre riguardo:
• Disponibilità tecnologica nei paesi industrializzati di tali
tecnologie e loro livello di maturità
Technology information: scopo ed
implementazione
Generare un efficiente sistema informativo sui temi su
elencati
In questo caso il compito di implementare l’attività è
demandato agli organi tecnici della Convenzione,
incaricati, in particolare, di elaborare ed aggiornare le
informazioni tecniche relative alle esistenti ESTs
Enabling environments: definizione
Area di azione focalizzata sulle attività governative
ritenute necessarie per la creazione di un
ambiente favorevole al TT, sia in campo
pubblico che privato.
Rimozione barriere
tecniche,
legali ed
amministrative
Regolazione
Sound economic policies
Trasparenza
Fair trade policies
Enabling environments: scopo ed
implementazione
Migliorare la fattibilità del processo di
trasferimento tramite l’individuazione e la
rimozione delle barriere esistenti
Alcuni dei mezzi individuati per l’implementazione
del processo sono:
• DCs: favorire l’accesso dei LDCs ai fondi creati
e trasferire le tecnologie di proprietà pubblica
• Snellire il processo di approvazione dei progetti
• Promuovere programmi di R&D (tramite
accordi bilaterali e multilaterali) al fine di creare
“conoscenza” tecnologica
Mechanisms for technology transfer:
definizione
Meccanismi finalizzati a:
• Favorire il coordinamento dei diversi
stakeholders
• Appoggiarli nei tentativi cooperativi di accelerare
lo sviluppo e la diffusione di ESTs e know-how
• Facilitare lo sviluppo di progetti e programmi
del settore
Mechanisms for technology transfer:
scopo e implementazione
Sviluppare azioni concrete al fine di implementare
l’Articolo 4.5 della Convenzione
L’implementazione è affidata all’ Expert Group
on Technology Transfer (il cui lavoro sarà
oggetto di verifica nel corso della COP12), così
¾
¾
¾
¾
composto:
3 membri per ognuna delle regioni delle Parti non incluse nell’Annex I
(Africa, Asia e Pacifico, America Latina e Caraibi)
1 membro AOSIS
7 membri dalle Parti incluse nell’Annex I
3 membri di organizzazioni internazionali
Capacity-building: definizione
Processo che cerca di:
migliorare
accrescere
rafforzare
sviluppare
costruire
le potenzialità e le
capacità scientifiche e tecniche
delle Parti non Annex II al fine
di consentire loro:
• l’accesso a,
• la gestione e
• lo sviluppo di ESTs
Capacity-building: scopo ed
implementazione
Creare le condizioni per l’ampia diffusione
tecnologie “amiche” dell’ambiente al fine
consentire, in particolare ai Paesi in Via
Sviluppo, la partecipazione attiva al dibattito
cambiamenti climatici
di
di
di
sui
Agli stessi Paesi non Annex II è affidato il compito di
guidare tale processo di “crescita” delle proprie
potenzialità; i Paesi Industrializzati dovranno però
contribuire a ciò attuando programmi di training
che consentano di sviluppare le capacità
endogene.
In breve…
Installazione
hardware
L’idea è trasferire tecnologia “sostenibile”…
Formazione
software
In pratica però sono emerse numerose
barriere…
politiche
Formazione
CB (1°livello)
economiche
istituzionali
culturali
finanziarie
di informazione
Questo ha reso necessario un approccio integrato e dinamico al
problema …
Integrazione
Il TT deriva dalla collaborazione di tutti gli stakeholders:
Governi
Fornitori di tecnologia
ricercatori
Utilizzatori:
acquirenti
•Centri di ricerca
•Aziende pubbliche e private Finanziatori:
•Donatori
•Individui
•Investitori
•Banche commerciali e per lo sviluppo
Responsabili del flusso di informazioni
Intermediari:
•NGOs
•Media
•Gruppi e associazioni
di consumatori
Dinamicità
Creare consapevolezza
del bisogno di ESTs e
coinvolgere i vari
stakeholders
Valutare le opzioni
tecnologiche e la capacità di
assorbimento di tali
tecnologie
Implementare il trasferimento attuando azioni
pratiche di acquisizione delle tecnologie,
adottando adeguate misure politiche e azioni
di capacity building per la rimozione
delle barriere al trasferimento
Livelli di capacity-building
Systemic
capacity
Associazioni internazionali e governi
IPCC
Institutional capacity
Human capacity
+ information capacity
“Enabling environment”
Compagnie e organizzazioni
Utilizzatori e consumatori
Human capacity
Azioni possibili:
9 Training da parte di
DCs in progetti
dimostrativi così da
sviluppare capacità
operative
9 Training nella gestione
9 Mancanza di
esperienza in
e sviluppo delle fasi del
acquisizione e gestione
progetto
di progetti ESTs
Carenze attuali:
9 Insufficienti
competenze tecniche
Institutional capacity
• Carenze attuali:
9 Organizzazioni deboli e poco impegnate nello sviluppo
di capacità di R&D
9 Mancanza di risorse e capacità di promozione
tecnologica
9 Scarsa coordinazione fra donatori e destinatari
• Azioni auspicate:
9 Sviluppo di regolazioni e metodologie di finanziamento
9 Sviluppo di coordinazione fra enti donatori
Information capacity
• Carenze attuali:
9 Scarsa comprensione delle possibilità tecnologiche e finanziarie
9 Mancanza di informazioni sulle possibilità di adaptation
(maggiori risorse investite in mitigation)
9 Differenze culturali e linguistiche
9 Carenza di collaborazione fra destinatari
• Azioni possibili:
9 Sviluppo delle capacità di valutazione dei bisogni tecnologici
9 Sviluppo conoscenza e utilizzo di tecnologie efficienti dal punto
di vista energetico
9 Promozione della collaborazione “South-south”
Tipologia di TT & CB
Developed
Countries
(DC)
Vertical
Less
Developed
Countries
(LDC)
Horizontal “South to South”
Less
Developed
Countries
(LDC)
Less
Developed
Countries
(LDC)
Capacity-building come processo
dinamico
Valutare le reali capacità ed
identificare le carenze
individuali, istituzionali,
tecnologiche, finanziarie e
di regolamentazione
Monitorare e
valutare i risultati
Elencare le necessità di CB e
darne un ordinamento in
base alle priorità
Implementare
programmi di CB
(seminari, workshop,
esperienze di learningby-doing, attività
pilota,…)
Meccanismi di
implementazione
CB & TT a livello concettuale
Problema
Soluzione
Technology
Transfer
Progetti/Invest.
Capacity
Building
Meccanismi finanziari di progetti
CB & TT
“Partnership”
“Partnership”
DC/
Paesi
Donatori
LDC/
Paesi
Destinatari
Settore
Privato
Con
tribu
zion
e
Proposta
Investimenti “agreed
full incremental cost”
Fondi/
Programma/
Multilaterale
Fonti di finanziamento: Fondi per
progetti di CB & TT
• Global Environmental Facility (GEF) - “trust fund”
operata in collaborazione con 3 agenzie di
implementazione: UNDP, UNEP & World Bank
• Agenzie multi/bi-laterali (e.g. WB, IADB, ADB, ecc.)
• Paesi donatori (i.e. ministeri, ambasciate, fondi speciali)
–
–
–
USA: DoE, EPA, USAID
Canada: CIDA
Altri: UE, Giappone, Australia, Svizzera
• Paesi beneficiari
• Settore privato
GEF Distribuzione/Ripartizione
Distribuzione “Climate Change” Fondi
(1991-2003)
All Other
Climate
Change
Activities
($5B)
76%
Multi-IA
12%
GEF
($1.6B)
24%
World
Bank
56%
UNDP
30%
UNEP
2%
Ripartizione di GEF
Fondi (1991-2003)
Ozone
5%
International
Waters
14%
CB & TT
Fonte: http://www.gefweb.org
Climate Change
36%
Multiple
4%
Biodiversity
41%
Altri GEF Fondi
• Creati nel COP7 (2001) ma non sono ancora
operativi:
– Special Climate Change Fund (“finance projects relating to
capacity building, adaptation, technology transfer, climate
change mitigation, and economic diversification for countries
highly dependent on income from fossil fuels”)
– Least Developed Countries Fund (“support a special work
program to assist LDCs” and financed by a 2% charge on the
certified emmisions reductions of CDM projects)
– Adaptation Fund (“to support adaptation activities”)
COP9: Decisione sul Special
Climate Change Fund (SCCF)
• Finanziamento per le attività, programmi e misure
prioritarie (~US$1 miliardo in 2005):
– “Adaptation activities to address the adverse impacts of climate change
(areas of water resources management, land management, agriculture,
health, infrastructure development, fragile ecosystems, including
mountainous ecosystems, and integrated coastal zone management)”
– “Technology transfer and its associated capacity-building activities”
– “Supporting capacity-building, including institutional capacity, for
preventive measures, planning, preparedness and management of
disasters relating to climate change, including contingency planning, in
particular, for droughts and floods in areas prone to extreme weather
events”
Fonte: http://unfccc.int/cop9/latest/cp_l8.pdf
Osservazione sui Progetti e i Fondi
• DC tipicamente pagano il costo incrementale totale dei progetti
ai LCD
– Domanda (potenziale)>>Offerta (esistente)
– Non ci sono forti incentivi per trovare i progetti di minimi costi
• Vari fondi con diversi criteri:
– La maggioranza dei fondi sono allocati attraverso proposte iniziata dei
paesi destinatari
– Spesso non c’e’ un legame fra l’obiettivo del fondo/progetto e quello del
paese destinatario
• Ritardo nel rispetto degli impegni di contribuzione ai fondi
internazionali (es. SCCF)
• Favorisce progetti con multi-obiettivi, co-benefici e cofinanziamenti (“partnerships”)
Co-Benefici (“Joint/Auxiliary”)
di Mitigazione
• Può ridurre/dividere i costi/rischi dei progetti di mitigazione
• Individuare tecnologie, tecniche e politiche che indirizzano
simultaneamente problemi ambientali locali, regionali e globali
in diversi settori:
– Energia
– Trasporti
– Agricoltura
Obiettivi
Esempio: Investimento in Trasporti Pubblici
Progetto: Fuel Cell Autobus
Impatto
Livello
Accesso ai Fondi
1) Ridurre CO2
Camb. Climatico
Globale
GEF
2) Ridurre NOx, SOx…
Salute
Regionale Nazionale
3) Ridurre traffico/
congestionamento
Perdita di
Produttività
Locale
Municipale
Esempi di Progetti
CB
CB &TT TT
1) RISCALDATORI di
ACQUA SOLARI IN
MAROCCO
2) “ENERGY EFFICIENCY &
INFORMATION CENTERS”
IN EUROPA & CINA
3) IL PROGRAMMA DI ECASEAN COGEN
4) PRODUZIONE
DELL’ENERGIA
BIOMASSA IN BRASILE
5) “MUNICIPAL SOLAR
INFRASTRUCTURE” IN
FILIPINA
Mitigation
6) “COASTAL ZONE
MANAGEMENT” IN CYPRUS
Adaptation
RISCALDATORI di ACQUA SOLARI
IN MAROCCO
• E’ cominciato in 2000, nello scopo di installare 80,000 m2
collettori solari
• Investimento: US$5,4 milioni (GEF-UNDP)
• Tipo di progetto: CAPACITY BUILDING, MITIGATION
• Training:
– per l’assistenza tecnica sull’utilizzazione delle attrezzature
– preparazione dei business-plan e miglioramento della pratica
• Risultati:
– Fornire abilità tecnica, commerciale, di regolazione e direzione agli
individui del settore privato e ai policy-makers.
– Dare credibilità alla tecnologia
PRODUZIONE DI ENERGIA DA
BIOMASSA IN BRASILE
• Un progetto per commercializzazione di una nuova tecnologia
Biomassa
– Dimostrazione tecnica della gassificazione dei trucioli
– l'uso dei residui della lavorazione della canna da zucchero
• Investimento: US$ 2,7 milioni (UNDP) e $3,8 milioni (World
Bank/GEF)
• Tipo di progetto: TECHNOLOGY TRANSFER/CAPACITY
BUILDING, MITIGATION
• Risultati:
– I residui del campo vengono gassificati con successo, con conseguente
aumento dell’energia disponibile
– Un aumento della capacità istituzionale evidente con l’incremento
dell’interesse e l’importanza di diffussione dell’informazione
internazionale e questa porta un espansione R&D
“ENERGY EFFICIENCY &
INFORMATION CENTERS” IN
EUROPA & CINA
• Sei centri informativi di efficienza energetica sono stati creati in
Bulgaria, Cina, Repubblica Ceca, Polonia, Russia e Ucraina
• Promuovere prodotti energeticamente efficienti e servizi
• Contribuire alla formazione di una politica per l’efficienza energetica
• Fornire indicazioni sugli standard, sull’etichettatura ambientale e sul
risparmio energetico
• Investimento: US$ 600.000 (U.S. Department of Energy)
• Tipo di progetto: CAPACITY BUILDING, MITIGATION
• Risultati:
• Attualmente questi centri riescono ad auto-finanziarsi
• I centri hanno consentito la diffusione pubblica, informazioni energetiche
• Molti di questi centri intendono espandere la loro attività in altri paesi
IL PROGRAMMA DI EC-ASEAN
COGEN
•
•
•
•
•
•
Un programma di associazione paese Europei e Asiatici
Business Line
informazioni ai potenziali fornitori di tecnologia sulle
opportunità di co-generazione nel Sud Est-Asiatico, sulle regole
di investimento governative e sui programmi di incentivazione
Fornisce l'assistenza tecnica finanziaria agli investitori
Tipo di progetto: CAPACITY BUILDING, MITIGATION
Risultati:
– Confidenza degli investitori
– L’opportunità per i piccoli investitori
– Benefici ambientali (risparmio di combustibili)
“MUNICIPAL SOLAR
INFRASTRUCTURE” NELLE
FILIPPINE
• La BP Solar ha intrapreso il progetto MSIP insieme ai governi
australiano e delle Filippine per diffondere apperacchiature solari al
fine di fornire servizio elettrico
• Investimento: $ 27 milioni (BP)
• Tipo di progetto: TECHNOLOGY TRANSFER/CAPACITY
BUILDING, MITIGATION
• Risultati:
• Un elemento fondamentale per generare sostenibilità è il training
• Più di 2000 membri della comunità sono stati formati su aspetti
organizzativi e tecnici
• La popolazione è stata attivamente coinvolta per avere il successo del
progetto ; la gestione delle apperacchiature viene lasciata agli
stakeholders locali
“COASTAL ZONE MANAGEMENT”
IN CYPRUS
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Coinvolge il trasferimento e diffusione di tecnologia e know-how sulla gestione delle
coste e tecnologie di controllo dell’erosione
Tipo di progetto: TECHNOLOGY TRANSFER, ADAPTATION
Capacity Building e sviluppo professionalità locale nella gestione delle coste
Miglioramento della qualità di costa dov’è necessario senza aver conseguenze
inquinante sulle coste
Combattare l’erosione: gestire il ritiro delle coste in particolari aree
Carenza attuale di fondi
Il costo di trasporto dei sedimenti che sarebbero necessari al controllo dell’erosione è
troppo alto.
Risultati:
I programmi pilota degli ultimi tre anni hanno aiutato Cipro a controllare lo sviluppo
delle coste.
La conoscenza delle condizioni locali si è dimostrata importante: l’installazione di un
sistema di monitoraggio è necessario.
L’importanza dell’uso di professionalità locali è necessario per trovare soluzioni
appropriate.
COP 9
Decisioni della COP9
Durante la Nona Conferenza delle Parti sul Cambiamento
Climatico sono state elaborate 3 Decisioni nell’ambito
dei temi TT e CB:
1. Capacity-building;
2. Further guidance to an entity entrusted with the
operation of the financial mechanism of the
Convention, for the operation of the Special
Climate Change Fund
3. Report of the Global Environment Facility to the
COP
COP9 – Capacity-building
Durante la Conferenza molte Parti hanno
evidenziato la necessità di avere informazioni
chiare sull’implementazione delle attività di CB
ed hanno richiesto la preparazione di un
Technical Paper on Lessons Learned al
Segretariato della Convenzione; in particolare i
Paesi G77/Cina, supportati dalla UE, hanno
sottolineato l’importanza di considerare le
carenze dell’implementazione.
COP9 – Capacity-building
(FCCC/SBI/2003/L.19)
Decisioni della COP:
• Completare la prima ampia analisi
sull’implementazione del framework sul CB
nei LDCs entro la COP10 e, a tal fine:
• Richiedere al Segretariato di preparare un
report tecnico sulla diffusione ed efficacia
delle attività di CB nei LDCs da presentare
nel corso della sessione SBI-20
• Invitare le parti a fornire, entro il 15 Febbraio
2004, informazioni al Segretariato sulle
attività condotte in tale ambito per favorire
la preparazione del report tecnico
COP9 – Capacity-building
(FCCC/SBI/2003/L.19)
La COP esorta inoltre i Paesi EITs a fornire
informazioni* sull’implementazione del framework
con le loro comunicazioni nazionali. Una sintesi
sulle attività di CB nelle EITs sarà preparata,
anche sulla base delle informazioni fornite dal
GEF, ad opera del Segretariato per la sessione SBI20
(* sulle modalità di implementazione, sulla cooperazione fra EITs, grado
di coinvolgimento delle capacità nazionali, partecipazione dei diversi
stakeholders: governi, enti pubblici e privati;bisogni finanziari ritenuti
necessari per l’implementazione)
COP9: Decisione sullo Special Climate
Change Fund (UNFCC/CP/2003/L.8)
Nella decisione la COP (riportando un’affermazione
della UE durante i lavori) riconosce allo SCCF un
ruolo di “catalyst to leverage additional resources
from bilateral and other multilateral sources” ed
osserva che questo fondo, oltre a supportare
l’attività dell’UNFCCC,
contribuisce al
raggiungimento degli obiettivi del World Summit
on Sustainable Development e dei Millennium
Development Goals.
COP9: Decisione sullo Special Climate
Change Fund
Inoltre ha stabilito che:
• Le attività finanziate dal fondo devono essere guidate dai Paesi
beneficiari, devono rivelarsi efficaci dal punto di vista dei costi ed
integrate nelle strategie nazionali per lo sviluppo sostenibile e la
riduzione della povertà;
• Le attività volte ad affrontare il problema dell’adaptation agli
impatti negativi dei cambiamenti climatici devono essere
considerate prioritarie per il fondo
• Il TT e le attività di CB ad esso associate devono essere
considerate aree essenziali di destinazione dei fondi
COP9: Decisione sullo Special Climate
Change Fund
In particolare nel punto 2.c) della decisione si stabilisce che il fondo
dovrà supportare l’attività di CB riguardo:
le azioni preventive, la pianificazione, la preparazione e la
gestione dei disastri riconducibili al cambiamento climatico,
compresi i piani di emergenza necessari ad affrontare siccità ed
inondazioni in aree soggette ad eventi climatici estremi.
Nel punto 3 si stabilisce inoltre, con riferimento agli Accordi di
Marrakesh (Decisione 4/CP.7) che il SCCF dovrà finanziare
l’attività di TT in alcune aree prioritarie:
a) Implementazione dei risultati del technology needs assessment
b) Technology information
c) Capacity-building for technology transfer
d) Enabling environments
COP9 – Report of the GEF to the COP
(FCCC/SBI/2003/L.27)
La COP, riconoscendo l’importanza del GEF nel
rafforzamento dell’obiettivo CB e il suo impegno in
proposito, richiede a tale organismo di includere nel
suo report per la COP10:
• Informazioni sull’implementazione dell’approccio
strategico all’obiettivo del rafforzamento della CB
• Informazioni sul supporto fornito all’implementazione
del Framework for meaningful and effective actions to enhance
the implementation of article 4.5 of the Convenction sullo
sviluppo ed il trasferimento tecnologico
Scarica

Capacity Building (CB) & Technology Transfer (TT)