Il ciclo di vita di una politica pubblica Il problema La formazione dell’agenda Formulazione/ adozione Il “policymaking” retroazione Attuazione Risultati Il processo di “implemen- La tation” valutazione Il problema si è fatto strada nell’agenda Sono state formulate varie opzioni per risolverlo Il governo ne ha scelto una METTERE IN PRATICA QUELLO CHE E’ STATO DECISO ATTUAZIONE PROCESSO ATTRAVERSO IL QUALE UN PROGRAMMA O UNA POLITICA VENGONO ATTUATI ATTUARE EQUIVALE A METTERE IN PRATICA QUANTO PIANIFICATO - Mozzatele il capo! - urlò la Regina con tutta la voce che aveva in corpo. Nessuno si mosse L.Carroll, Alice nel paese delle meraviglie, cap. 12 J. Pressman e A. Wildavsky 1973 Programma federale a favore dei disoccupati della città di Oakland (California) Programma: vengono stanziati $ 23 milioni per ottenere 3000 nuovi posti di lavoro Dopo tre anni: sono stati spesi $ 4 milioni e si sono ottenuti 68 nuovi posti di lavoro. PIANI DI LAVORO PER LA CREAZIONE DI NUOVI POSTI DI LAVORO NON SI STAVANO SVOLGENDO SECONDO LA MANIERA PREVISTA DAI POLICY MAKERS QUALI FATTORI FACILITANO O VINCOLANO L’ATTUAZIONE DELLE POLITICHE PUBBLICHE ATTUAZIONE DELLE POLITICHE E’ UN PROCESSO TOP-DOWN ATTUAZIONE DELLE POLITICHE E’ UN PROCESSO BOTTOM-UP L’implementazione top-down Si studiano i processi di attuazione partendo dall’alto (ossia dalla formulazione della politica) e poi si osserva quello che viene fatto dagli attuatori (pubblica amministrazione) L’attuazione delle politiche secondo un processo TOP-DOWN è un processo teso a fare in modo che i funzionari incaricati dell’implementazione compiano il loro lavoro in modo più efficace L’approccio top-down Sul piano descrittivo (“che cosa è successo”): rischia di sovrastimare la “forza di legge” e la “gerarchia”. Sul piano prescrittivo (“che cosa si deve fare”): propone di limitare le politiche a piccoli passi, cambiamenti modesti, con obiettivi chiari, mezzi adeguati e possibilità di controllo e di ridurre al minimo la discrezionalità degli attuatori. L’implementazione bottom-up Spiega il processo di attuazione della politica dal punto di vista dei soggetti influenzati dalla stessa attuazione delle politiche e in essa coinvolti L’implementazione bottom-up Si studiano i processi di attuazione partendo dai comportamenti degli attuatori (pubblica amministrazione, ma non solo), per risalire all’indietro alle decisioni dei livelli superiori. Per esempio nel caso delle politiche per il turismo, la domanda di partenza non è più: “come è stata attuata la legge 135/2001?”, ma “che cosa è stato fatto per il turismo?” L’approccio bottom-up Sul piano descrittivo (“che cosa è successo”): Ricostruisce la mappa degli attori che intervengono nel processo, le risorse di cui dispongono e le loro interazioni: il policy network Sul piano prescrittivo (“che cosa si deve fare”): Suggerisce di imparare dagli attuatori, su quali aspetti intervenire per migliorare i risultati: - quali attori coinvolgere; - con quali risorse professionali, finanziarie ecc. - e come facilitare le interazioni (migliorare la comunicazione, affrontare e risolvere i conflitti) Attuazione: top-down e bottom-up Decisione-base Presa in ambito politico: una legge, una delibera regionale o comunale, ecc. Decisioni successive Prese in ambito amministrativo: regolamenti, provvedimenti, mandati di pagamento, accordi ecc. - Attività Svolte in ambito amministrativo: erogazione di un servizio ecc. Risultati La policy entra in contatto con i cittadinidestinatari Le reti di attuazione delle politiche pubbliche Nessuna struttura pubblica è in grado di controllare da sola tutte le risorse necessarie per l’attuazione di una politica Le strutture di implementazione (implementation structures) Produzione di politiche a mezzo di contratti Partenariato pubblico-privato e coinvolgimento volontario dei cittadini Partenariato pubblico-privato e coinvolgimento volontario dei cittadini Esternalizzazione dei servizi (contracting out, outsourcing): imprese private terzo settore Accordi volontari Coinvolgimento dei cittadini (partecipazione) Reinventare l’amministrazione (D.Osborne e T. Gaebler, Reinventing Government, 1992) Dal paradigma burocratico all’amministrazione imprenditoriale 1. L’amministrazione comunitaria: responsabilizzare le comunità invece di servirle 2. L’amministrazione competitiva 3. L’amministrazione guidata dalla missione (invece che dalle regole) 4. L’amministrazione orientata ai risultati: finanziare gli output invece degli input 5. L’amministrazione indirizzata al cliente 6. L’amministrazione intraprendente: guadagnare invece di spendere 7. L’amministrazione anticipatrice: prevenire è meglio di curare 8. L’amministrazione decentrata 9. L’amministrazione orientata al mercato L’amministrazione burocratica L’amministrazione postburocratica Government Governance Orientamento alla regole Orientamento ai risultati Gerarchia Rete Atti unilaterali Accordi, contratti Uniformità Varietà Non sbagliare Apprendere Limitare le discrezionalità Favorire l’innovazione Non è cosa semplice mettere in pratica le azioni i programmi e le attività formulate LIMITI Natura del problema Le circostanze che lo riguardano L’organizzazione della amministrazione incaricata del compito I programmi potrebbero non essere attuati come previsto La fase dell’implementazione si distingue dagli obiettivi prestabiliti e dalle procedure previste per raggiungerli Le decisioni di policy comportano livelli di difficoltà tecnica variabile con l’attuazione E’ probabile che l’implementazione di alcuni programmi si presenti NON PROBLEMATICA, ad esempio l’erogazione di sussidi alle imprese turistiche è una decisione la cui messa in opera è normalmente attività ordinaria , mentre lo stesso non accade per programmi finalizzati alla costituzione di un STL NATURA DEL PROBLEMA Alcuni problemi sono troppo difficili da affrontare per la loro complessita’ o originalita’ o perché tra loro interdipendenti o perché non comportano una singola decisione, ma una serie di decisioni su come attuare una politica del governo La diversità dei problemi che costituiscono l’obiettivo di un programma statale potrebbe renderne difficile l’attuazione ( ci sono problemi che hanno origini più semplici e quindi possono essere risolti con maggiore facilità, altri hanno cause molto differenti che spesso i programmi stabiliti per risolverle nopn riescono a raggiungere i loro obiettivi LIMITI: La dimensione del gruppo destinatario della politica Più numeroso e diversificato è il gruppo più è difficile indirizzarne il comportamento nel senso desiderato LIMITI: Cambiamento del comportamento che l’attuazione di una determinata politica comporta ai soggetti cui è rivolta ULTERIORI LIMITI Trasformazioni sociali Trasformazioni economiche Disponibilità di nuova tecnologia Trasformazioni politiche L’organizzazione dell’apparato amministrativo Risorse economiche e politiche Supporto pubblico MISURE che i policy makers possono adottare per facilitare l’implementazione delle politiche I decisori devono fissare gli obiettivi di policy e stabilirne l’ordine in modo chiaro (i policy makers sapranno cosa fare e quale priorità attribuire) Acquisizione della consapevolezza che il problema dovrebbe essere risolto grazie al provvedimento prescritto L’allocazione di fondi sufficienti per permettere l’attuazione della politica MISURE che i policy makers possono adottare per facilitare l’implementazione delle politiche La politica deve stabilire chiaramente le procedure che le agenzie incaricate dell’implementazione devono seguire nella sua attuazione L’attività di implementazione dovrebbe essere affidata ad agenzie dotate della necessaria esperienza e pronte ad impegnarsi