ANALISI DEI FARMACI I TESTI CONSIGLIATI Skoog - West - Holler - (Crouch): Fondamenti di chimica analitica Harris: Chimica analitica quantitativa Per la Conduttimetria Cozzi - Protti - Ruaro: Analisi chimica strumentale Porretta: Analisi di preparazioni farmaceutiche TITOLAZIONI CON FORMAZIONE DI COMPLESSI Nelle reazioni di complessazione, specie elettron- donatrici, i leganti (basi di Lewis), formano legami covalenti dativi con uno ione positivo (acido di Lewis). Se lo ione coordinante è idratato, la reazione consiste nello spostamento del legante acqua da parte di un legante più basico (base di Lewis più forte) [M(H2O)n]z+ + nL [MLn]z+ + nH2O Il numero massimo n di legami covalenti dativi formati da un catione viene chiamato numero di coordinazione. I leganti possono essere molecole neutre (NH3, H2O, ecc.) o ioni negativi (CN-, Cl-, SO42-, ecc.) Le specie complesse in soluzione possono essere neutre o possedere una carica positiva o negativa. Esempi: Fe3+ + CN- FeCN2+ Fe3+ + 3 CN- Fe(CN)3 Fe3+ + 6 CN- Fe(CN)63- LEGANTI Monodentati Bidentati, Tridentati…. Polidentati Vantaggi leganti polidentati: -reazioni con i cationi più complete (punti finali più netti) Vantaggi leganti polidentati: -formazione complessi 1:1 I leganti monodentati formano di solito due o più specie intermedie Curva A: complesso tra Metallo M e legante tetradentato in rapporto 1:1 Curva B: complesso tra Metallo M e legante bidentato in rapporto 1:2 Curva C: complesso tra Metallo M e legante monodentato in rapporto 1:4 Vantaggi leganti polidentati: - stabilità dei complessi elevata per formazione di chelati O O O C O C Cu CH2 H2C N H2 N H2 Complesso rame-glicina Quanti più legami esistono tra metallo e legante, tanto più difficile è romperli tutti Acido etilendiamminotetraacetico (EDTA) E’ l’agente complessante di gran lunga più utilizzato! HOOC CH2 N HOOC CH2 CH2 CH2 COOH CH2 COOH N CH2 Legante esadentato _ OOC H + N N COOH H _ COO + HOOC H 4Y H4Y _ OOC H H3Y- + H+ pK1 = 2,01 Le prime due costanti di dissociazione hanno lo stesso ordine di grandezza _ + N N HOOC H3Y- + COO H _ COO H3Y- H2Y2- + H+ pK2 = 2,75 _ _ OOC H _ + N N + OOC COO H _ COO H2Y2- HY3- + H+ pK3 = 6,24 HY3- Y4- pK4 = 10,26 H2Y2_ _ _ OOC N N OOC + COO H _ COO + H+ HY3_ _ COO OOC _ N N OOC COO _ Y4- indica il rapporto tra la concentrazione della specie in esame e la concentrazione totale di tutte le forme in cui essa è presente in soluzione 0 2 3 4 1 H4Y HY3- H2Y2- Y4- H3Y- pH Composizione delle soluzioni di EDTA in funzione del pH L'EDTA forma complessi molto stabili in rapporto stechiometrico 1:1 con numerosi ioni, indipendentemente dalla carica, tra i quali Ba2+, Ca2+, Cd2+, Co2+, Fe2+, Fe3+, Hg2+, Mg2+, Mn2+, Ni2+, Sr2+, ecc. Struttura a gabbia di un generico complesso metallo-EDTA 12 Considerando la specie deprotonata Y4- all’equilibrio si ha: Mn+ + Y4- MYn-4 Kf = [MYn-4] [Mn+][Y4-] Costante di formazione condizionale (o effettiva) La concentrazione di Y4- può indicarsi come: 4 = [Y4-] CT dove CT è la conc. totale di EDTA non complessato CT = [Y4-] + [HY3-] + [H2Y2-] + [H3Y-] + [H4Y] La costante di formazione diventa [MYn-4] Kf = [MYn-4] = [Mn+][Y4-] [Mn+] 4 CT n-4] K = [MY = K’f f 4 [Mn+] CT Questa nuova costante consente di descrivere la formazione del complesso metallo-EDTA in funzione del pH Calcolo del valore di 44 = [Y ] CT H4Y H3Y- + H+ 4 CT = [H4Y] + [H3Y-] + [H2Y2-] + [HY3-] + [Y4-] K1 = [H3Y-] [H+] [H4Y] H3Y- H2Y2- H2Y2- + H+ HY3- + H+ Y4- + H+ K1 K2 = [H2Y2-] [H+] [H3Y-] [H3Y-] = [H2Y2-] [H+] K3 = [HY3-] [H+] [H2Y2-] = [HY3-] [H+] [H2Y2-] HY3- [H4Y] = [H3Y-] [H+] K4 = [Y4-] [H+] [HY3-] K2 K3 [HY3-] = [Y4-] [H+] K4 [H4Y] = [Y4-] [H+]4 K1K2K3K4 [H3Y-] = [Y4-] [H+]3 K2K3K4 [H2Y2-] = [Y4-] [H+]2 K3K4 CT = [Y4-] [H+]4 K1K2K3K4 CT = [Y4-] ( CT = [Y4-] 4= [Y4-] CT [H+]4 K1K2K3K4 ( = + [Y4-] [H+]3 + [Y4-] [H+]2 K3K4 K2K3K4 + [H+]3 K2K3K4 + [H+]2 K3K4 + [Y4-] [H+] K4 + [H+] K4 [Y4-] + + [H+]4 + K1[H+]3 + K1K2[H+]2 + K1K2K3[H+] + K1K2K3K4 ( K1K2K3K4 1 ) ) K1K2K3K4 [H+]4 + K1[H+]3 + K1K2[H+]2 + K1K2K3[H+] + K1K2K3K4 ) Conoscendo pH e costanti di dissociazione di EDTA è possibile calcolare 4 Valori di 4 per l’EDTA a valori di pH selezionati Curve di titolazione con EDTA Es.: titolazione di Mn+ 0.05M con EDTA 0.05M assumendo K’f = 1016 Regione 3 Eccesso EDTA Regione 1 Eccesso Mn+ Regione 2 Punto equivalente mL EDTA aggiunti Criterio di titolabilità di un metallo: è necessario che il prodotto tra la sua concentrazione e la K’f sia maggiore o uguale a 106 Esempio: influenza del pH sulla titolazione di Ca2+ 0,01M con EDTA 0,01M 4,9 x 108 K’f = 4Kf 1,8 x 108 2,8 x 106 1,1 x 104 Curve di titolazione di soluzioni 0,01M di vari cationi a pH 6,0 con EDTA 0,01M KFeY - = 1.3 x 1025 KHgY 2- = 6.3 x 1021 KZnY 2- = 3.2 x 1016 KFeY 2- = 2.1 x 1014 KCaY 2- = 5.0 x 1010 pH minimo necessario per una titolazione efficace di vari cationi con EDTA Fe3+ Fe2+ Ca2+ log Kf Mg2+ pH Costruzione di una curva di titolazione teorica Titolazione di 50,0 mL di Ca2+ 0,005M con EDTA 0,01M in una soluzione tamponata a pH 10,0 Costante di formazione condizionale per il complesso CaY2- a pH 10,0 2K’f = [CaY ] = [Ca2+] CT 4 Kf = 0,35 x 5,0 x 1010 = 1,75 x 1010 Il valore elevato di K’f consente di affermare che la reazione giunge a completamento ad ogni aggiunta di titolante! Valore di pCa prima del punto equivalente Si consideri l’aggiunta di 10,0 mL di EDTA. Trascurando Ca2+ derivante dalla dissociazione del complesso, si ha: [Ca2+] = 50,0 x 0,005 - 10,0 x 0,01 = 2,50 x 10-3 M 60,0 pCa = -log (2,50 x 10-3) = 2,60 In modo simile si può calcolare pCa per qualsiasi volume di EDTA prima del punto di equivalenza! Valore di pCa al punto equivalente Il punto equivalente si raggiunge dopo l’aggiunta di 25,0 mL di EDTA. Trascurando la dissociazione del complesso, si ha: [CaY2-] = 50,0 x 0,005 = 3,33 x 10-3 M 75,0 La concentrazione di Ca2+ libero è molto bassa e può essere ricavata dalla K’f considerato che essa è uguale a CT. Pertanto: 2-] [CaY K’f = = 3,33 x 10-3 = 1,75 x 1010 [Ca2+]2 [Ca2+] CT [Ca2+] = 3,33 x 10-3 = 4,36 x 10-7 M 1,75 x 1010 pCa = -log (4,36 x 10-7) = 6,36 Valore di pCa dopo il punto equivalente Si consideri l’aggiunta di 35,0 mL di EDTA. Trascurando la dissociazione del complesso, si ha: [CaY2-] = 50,0 x 0,005 = 2,94 x 10-3 M 85,0 CT = 35,0 x 0,01 - 50,0 x 0,005 = 1,18 x 10-3 M 85,0 2K’f = [CaY ] = [Ca2+] CT [Ca2+] = 2,94 x 10-3 = 1,75 x 1010 [Ca2+] x 1,18 x 10-3 2,94 x 10-3 = 1,42 x 10-10 M 1,18 x 10-3 x 1,75 x 1010 pCa = -log (1,42 x 10-10) = 9,85 Ca2+ Mg2+ Intervallo di transizione del NET pM Intervallo di transizione del NET mL EDTA per Ca2+ mL EDTA per Mg2+ Curve di titolazione di Ca2+ e Mg2+ con EDTA a pH 10,0 Indicatori per titolazioni con EDTA (indicatori metallo-cromici) Coloranti organici il cui colore varia quando chelano uno ione metallico. Requisiti: - reazioni cromatiche rapide, nette e sensibili con lo ione metallico - formazione di complessi stabili con lo ione metallico, ma meno stabili di quelli EDTA-metallo Nero eriocromo T (NET) H3In + H2O H2 In- + H3 Gruppo solfonico completamente dissociato SO3H O2N OH O+ N rosso N (gruppi chelanti) OH H2In- + H2O rosso HIn2- + H2O blu HIn2- + H3O+ K1= 5 x 10-7 blu In3- + H3O+ arancione K2= 2,8 x 10-12 Gruppi fenolici parzialmente dissociati Un tipico esempio è costituito dall’uso del NET nella titolazione di Mg2+ con EDTA a pH 10,0 A questo valore di pH la forma libera predominante del NET è quella HIn2- (blu), quella complessata MgIn- (rossa) L’EDTA complessa prima il Mg2+ libero in soluzione, poi quello legato al NET: Mg2+ + Y4MgIn- + Y4- + H+ (rosso) MgY2MgY2- + HIn2(blu) Il NET forma complessi rossi con molti ioni metallici, ma solo le costanti di formazione di pochi sono appropriate per la rilevazione del punto finale! Intervallo di transizione del NET nelle titolazioni di Mg2+ e Ca2+ a pH 10,0 Consideriamo la K2 del NET e la Kf del complesso MgIn- HIn2- + H2O In3- + H3O+ K2= 2,8 x 10-12 = [H3O+] [In3-] [HIn2-] Mg2+ + In3- MgIn- Kf = 1,0 x 107 = [MgIn-] [Mg2+] [In3-] Moltiplicando K2 per Kf si ottiene: [MgIn-] [Mg2+] [In3-] . [H3O+] [In3-] [HIn2-] = 2,8 x 10-5 Riarrangiando si ha: [Mg2+] = [MgIn-] [HIn2-] . [H3O+] 2,8 x 10-5 [H3O+] = 1,0 x 10-10 M -] [MgIn Se poniamo = 10 2[HIn ] [Mg2+] = 3,6 x 10-5 M -] [MgIn Se poniamo = 0,1 2[HIn ] [Mg2+] = 3,6 x 10-7 M pMg = 5,4 ± 1,0 Intervallo di transizione del NET Procedendo allo stesso modo, l’intervallo di transizione per Ca2+ risulta: pCa = 3,8 ± 1,0 (Kf CaIn- = 2,5 x 105) Il NET è dunque un indicatore ideale per Mg2+ ma non totalmente soddisfacente per Ca2+ (vedi diapositiva precedente!) Ca2+ Mg2+ Intervallo di transizione del NET pM Intervallo di transizione del NET mL EDTA per Ca2+ mL EDTA per Mg2+ Curve di titolazione di Ca2+ e Mg2+ con EDTA a pH 10,0 Tecniche di titolazione con EDTA Titolazione diretta L’analita viene titolato con EDTA standard ad un pH al quale si abbia: - K’f del complesso metallo-EDTA elevata - nessuna precipitazione dell’idrossido del metallo - variazione di colore distinguibile al punto equivalente Titolazione per spostamento L’analita viene generalmente trattato con un eccesso di MgY2- da cui sposta Mg2+ che viene successivamente titolato con EDTA standard in presenza di NET: Mn+ + MgY2- MYn-4 + Mg2+ L’analita deve ovviamente formare un complesso con EDTA più stabile di quello del magnesio Titolazione di ritorno (o retrotitolazione) Si aggiunge all’analita un eccesso noto di EDTA e si titola successivamente tale eccesso con una soluzione standard di magnesio in presenza di NET Anche in questo caso l’analita deve ovviamente formare con EDTA un complesso più stabile di quello del magnesio Durezza dell’acqua Si riferisce alla concentrazione totale di ioni alcalino-terrosi. Può essere uguagliata a [Mg2+] + [Ca2+] essendo le concentrazioni di questi ioni molto maggiori degli altri. Si determina mediante semplice titolazione con EDTA a pH 10,0 in presenza di NET La durezza viene comunemente espressa come mg CaCO3 per litro. Acqua leggera < 60 mg CaCO3/l Acqua dura > 270 mg CaCO3/l