Vita spericolata di un ribelle • • • 7 febbraio 1952 nasce a Zocca una tranquilla località sull'Appennino a metà tra Modena e Bologna. Come ha cantato in una sua celebre canzone ("Voglio una vita spericolata"), Vasco non è mai stato una persona facile, adattabile alle convenzioni esterne o capace di seguire degli schemi. Ribelle e con una gran voglia di esprimere la sua vena creativa 1972 in piena contestazione studentesca, comincia a interessarsi di teatro sperimentale. • Si iscrive alla Facoltà di Pedagogia dell'Università di Bologna. Ben presto, però, si rende conto che tra questa facoltà e la sua propensione per la musica c'è una bella differenza (nel dicembre del 1965, fra l'altro, aveva vinto il concorso canoro "Usignolo d'oro" con la canzone "Come nelle fiabe"). • 1975 assieme ad un gruppo di amici fonda una radio libera che lo qualifica, fin da subito, come apprezzato deejay in Emilia Romagna. Il suo primo album • 1977 la Jeans pubblica il suo primo 45 giri, "Jenny e Silvia" mentre, l'anno dopo, ecco comparire il primo album, intitolato "Ma che cosa vuoi che sia una canzone", • Lentamente il pubblico comincia ad abituarsi allo stile di Vasco e a capire il valore delle sue canzoni. E' proprio la mitica "Albachiara", nel corso del '79, che gli regala l'ebrezza della ribalta, quando la presenta allo storico "Bussoladomani" di Viareggio. Seguiranno "Colpa d'Alfredo" (1980) e una serie di tour con la "Steve Rogers Band" per tutta la Penisola. • Intanto, grazie alla nuova notorietà acquisita e ad uno stile di vita non proprio irreprensibile, fioccano le prime critiche, non tanto alla sua musica, ma a come si comporta fuori dalla sala di incisione. L'indice è puntato sui suoi eccessi con l'alcol, con la droga, sul suo comportamento scapestrato e chi più ne ha più ne metta. Vasco non può che rispondere con la sua arte, l'unica arma che ha a disposizione. Eccolo allora pronto a tornare a confrontarsi con il mercato con il quarto album, "Siamo solo noi", un'espressione che a dir poco è diventata un inno. Vasco “al massimo” • L'anno dopo partecipa al suo primo Festival di Sanremo con "Vado al massimo" (1982), pezzo che dà il titolo al suo quinto album. Spericolato… • La kermesse festivaliera lo vede protagonista di nuovo nel 1983 quando Rossi esegue "Vita spericolata", un altro pezzo emblematico della sua carriera e di quello che Vasco rappresentaerà anche a livello di immaginario collettivo. • Due incidenti automobilistici da cui esce miracolosamente illeso, i guai con la giustizia che non smettono di tormentarlo, tanto che arriva ad essere arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti, sembra che non facciano altro che fortificarlo e donargli vèrve creativa… • due delle sue realizzazioni migliori sono "Cosa succede in città" (1985) e "C'è chi dice no" (1987). Seguono "Liberi liberi" (1989), etichettato EMI, e l'immortale "Fronte del palco" (1990) presentato live al San Siro di Milano e al Flaminio di Roma in un tripudio di folla. • La nascita di Luca, il secondo figlio, lo ispira per la realizzazione di "Gli spari sopra" (1993), il suo ormai tredicesimo lavoro. • Vasco si prende finalmente una meritata pausa, da cui riemerge con un altro apprezzatissimo album "Nessun pericolo per te". • "Canzoni per me", ancora targato EMI, è del '98, "Rewind" del '99, tutti successi da top ten. • Desideroso di fare il punto della sua carriera nel 2002 Vasco ha pubblicato "Tracks", la sua prima antologia ufficiale, rivelatasi un vero e proprio Boom nel mercato discografico nazionale. • Il 2 aprile 2004 è uscito il suo ultimo lavoro "Buoni o cattivi". • A nove anni di distanza del suo primo approdo in libreria con "Diario di bordo", il rocker italiano propone nel giugno del 2005 una raccolta di tutte le sue canzoni, riviste e commentate di suo pugno. Un libro - cui si aggiunge un DVD dedicato ai tanti fan, dal titolo Le mie canzoni.