Via del Porri ne Due volontari agn eviti e una terza scenata per lo spavento. Ll presidente Cucini pretende pubbliche scuse dalla dirigenza del Leco Gingillo inseguito dai contradaioli piomba sulla post azione della "Pubblica' SIENA Giuseppe Zedde detto Gingillo non è sceso da cavallo al termine della corsa, ha raggiunto l'imbocco di via dei Porrione inseguito da alcuni contradaioli del Leocomo, la contrada di cui vestiva il giubbetto. E fl è successo ciò che non avrebbe dovuto succedere. Nell'inseguimento, dovuto a rabbia e delusione, il fantino è piombato praticamente in mezzo alla postazione della Pubblica Assistenza. I volontari sono stati travolti e trascinati e in questo caos un contradaiolo del Leco se l'è presa con due persone. Una volontaria è stata stretta al collo e lasciata solo dopo l'intervento di altri colleghi venuti in suo soccorso, un altro esponente della Pubblica ha preso un calcio. Una terza volontaria è svenuta per lo spavento. Sono stati tutti medicati alla Cappella (tre giorni di prognosi) dove sono accorse le forze dell'ordine, i deputati della festa e il sindaco che ha chiamato i dirigenti del Leocorno. Sembra che il contradaiolo responsabile degli atti di violenza sia stato idividuato dai vigili urbani. "Abbiamo chiesto ai dirigenti - commenta il presidente della Pubblica Vareno Cucini - che la contrada assuma una posizione pubblica nei confronti di questo episodio ed esprima solidarietà verso i volontari colpiti. A noi non interessano le denunce ma ristabilire chiarezza e correttezza nei rapporti e soprattutto che si stigmatizzino situazioni del genere per evitare che i contradaioli si sentano autorizzati ad abbandonarsi ad episodi di violenza gratuita". La dirigenza del Leco ha promesso una presa di posizione in questo senso. Qualche anno fa si era verificata un'altra aggressione nei confronti della Pubblica, quando alcuni contradaioli sfogarono la loro rabbia sui mezzi del soccorso.