Capitolo 5 Livello dei prezzi e tasso di cambio nel lungo periodo Organizzazione della lezione Introduzione La legge del prezzo unico La parità del potere d’acquisto Un modello sui tassi di cambio di lungo periodo basato sulla PPP Evidenza empirica sulla PPP e sulla legge del prezzo unico Problemi relativi alla PPP e possibili spiegazioni Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-2 Organizzazione della lezione Generalizzazione della parità del potere d’acquisto: un modello di lungo periodo per i tassi di cambio Differenze internazionali dei tassi di interesse e dei tassi di cambio Parità dei tassi di interesse reali Sommario Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-3 Introduzione Il modello sull’andamento di lungo periodo dei tassi di cambio fornisce lo schema di riferimento che utilizzano gli agenti che operano nei mercati delle attività finanziarie nel prevedere i tassi di cambio futuri. Le previsioni relative all’andamento di lungo periodo dei tassi di cambio sono importanti anche nel breve periodo. Nel lungo periodo, il livello dei prezzi nazionali gioca un ruolo chiave nella determinazione sia dei tassi di interesse, che del prezzo relativo al quale vengono venduti i beni di produzione nazionale. • La teoria della parità del potere d’acquisto (PPP) spiega le variazioni del tasso di cambio tra le valute di due paesi in termini di variazioni nel livello dei prezzi dei due paesi. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-4 La legge del prezzo unico La legge del prezzo unico • Beni identici venduti in paesi diversi devono avere lo stesso prezzo, se espresso nella stessa valuta. – Tale legge si applica solo a mercati concorrenziali e in assenza di costi di trasporto e di altre barriere agli scambi. – Esempio: se il tasso di cambio dollaro/sterlina è pari a 1.50$/£, un maglione venduto a New York per 45$, a Londra deve essere venduto per 30£. Infatti: (45$)/(1,50$/£)=30£. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-5 La legge del prezzo unico – Ciò implica che il prezzo in dollari del bene i sia lo stesso ovunque il bene sia venduto. – Se lo scambio è libero e senza costi, beni identici devono avere lo stesso prezzo, indipendentemente da dove sono venduti: PiUS = (E$/€) x (PiE) in cui: PiUS è il prezzo del bene i negli Stati Uniti (in dollari) PiE è il corrispondente prezzo in Euro (in euro) E$/€ è il tasso di cambio dollaro/euro Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-6 Parità del potere d’acquisto La teoria della parità del potere d’acquisto (PPP) • Il tasso di cambio tra le valute di due paesi coincide con il rapporto tra il livello dei prezzi dei due paesi. • Confronta i prezzi medi dei due paesi. • Predice un tasso di cambio dollaro/euro pari a: E$/€ = PUS/PE (5-1) in cui: PUS è il prezzo negli Stati Uniti di un paniere rappresentativo di beni (in dollari) PE è il prezzo in Europa dello stesso paniere di beni (in euro) Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-7 Parità del potere d’acquisto Riorganizzando l’equazione (5-1), si ottiene: PUS = (E$/€) x (PE) - Esempio: se il paniere di consumo standard USA vale 200$ e quello UE vale 160E, la PPP prevede un tasso di cambio $/E: E$/€ = 200/160=1,25 La PPP afferma che il livello dei prezzi di ogni paese è lo stesso, se misurato in termini della stessa valuta. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-8 Parità del potere d’acquisto La relazione esistente tra PPP e legge del prezzo unico • La legge del prezzo unico si applica a singoli beni, mentre la PPP si applica al livello generale dei prezzi. • Se vale la legge del prezzo unico, allora vale necessariamente anche la PPP riferita allo stesso paniere di beni. • I sostenitori della teoria della PPP affermano che la sua validità non richieda necessariamente la validità della legge del prezzo unico. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-9 Parità del potere d’acquisto PPP assoluta e relativa • PPP assoluta – Afferma che i tassi di cambio coincidono con il rapporto tra i prezzi dei due paesi (def. 5-1). • PPP relativa – Afferma che la variazione percentuale del tasso di cambio tra due valute coincide in ogni periodo con la differenza tra le variazioni percentuali dei livelli di prezzo nazionali. – La PPP relativa tra Stati Uniti e Europa richiederebbe che : (E$/€,t - E$/€, t –1)/E$/€, t –1 = US, t - E, t (5-2) in cui: t = tasso di inflazione Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-10 Un modello sui tassi di cambio di lungo periodo basato sulla PPP Un approccio monetario al tasso di cambio • Si tratta di una teoria che studia come tassi di cambio e fattori monetari interagiscono nel lungo periodo. • Supponiamo che valga la PPP ossia: E$/€ = PUS/PE • I livelli di prezzo possono essere espressi in termini della domanda e dell’offerta di moneta: – negli Stati Uniti: PUS = MsUS/L (R$, YUS) – in Europa: PE = MsE/L (R€, YE) Quindi: il tasso di cambio è determinato nel LP completamente da Ms e Md Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. (5-3) (5-4) Slide 5-11 Un modello sui tassi di cambio di lungo periodo basato sulla PPP • L’approccio monetario fornisce una serie di previsioni specifiche circa gli effetti di lungo periodo sul tasso di cambio causati da variazioni di: – offerta di moneta – un incremento dell’offerta di moneta statunitense (europea) determina il proporzionale deprezzamento (apprezzamento) del dollaro nei confronti dell’euro. – tasso di interesse (paradosso??) – un incremento del tasso di interesse sui depositi denominati in dollari (euro) determina il deprezzamento (apprezzamento) del dollaro nei confronti dell’euro. – livelli di produzione – un incremento della produzione statunitense (europea) determina l’apprezzamento (deprezzamento) del dollaro nei confronti dell’euro. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-12 Un modello sui tassi di cambio di lungo periodo basato sulla PPP Inflazione persistente, parità dei tassi di interesse e PPP • A parità di altre condizioni, la crescita dell’offerta di moneta ad un tasso costante determina un uguale tasso di inflazione (ossia la continua crescita del livello dei prezzi). – Variazioni nel tasso di inflazione di lungo periodo non producono effetti sul livello di produzione di pieno impiego né sul prezzo relativo di lungo periodo di beni e servizi. • Il tasso di interesse, invece, nel lungo periodo non è indipendente dal tasso di crescita dell’offerta di moneta. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-13 Un modello sui tassi di cambio di lungo periodo basato sulla PPP Combiniamo la PPP con la UIP. UIP: R$ = R€ + (Ee$/€ - E$/€)/E$/€ PPP rel: (E$/€,t - E$/€, t –1)/E$/€, t –1 = US, t - E, t Se quindi vale la PPP, le differenze internazionali tra tassi di interesse derivano da differenze nel tasso di inflazione atteso nei diversi paesi: R$ - R€ = eUS - Ee (5-5) Se, dalla PPP, ci attendiamo un deprezzamento per bilanciare il differenziale di (US, t - E,tè il tasso atteso di deprezzamento $), allora il differenziale in R deve essere uguale al differenziale in atteso in . Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-14 Un modello sui tassi di cambio di lungo periodo basato sulla PPP L’effetto Fisher E’ la relazione di lungo periodo tra tasso atteso di inflazione e tassi di interesse. L’incremento (decremento) nel tasso di inflazione atteso in un paese determina l’eguale aumento (riduzione) del tasso di interesse sui depositi denominati nella sua valuta. – Cosa succede ai tassi di rendimento reali? – La figura 5-1 illustra un esempio in cui, al tempo t0, la Federal Reserve aumenta inaspettatamente il tasso di crescita dell’offerta di moneta statunitense. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-15 Un modello sui tassi di cambio di lungo periodo basato sulla PPP Figura 5-1: andamento di lungo periodo delle variabili economiche statunitensi a seguito di un aumento permanente del tasso di crescita dell’offerta di moneta statunitense (a) Offerta di moneta USA, MUS (b) Tasso di interesse in dollari, R$ R$2 = R$1 + Inclinazione = + MUS, t0 R$1 Inclinazione = t0 Tempo (c) Livello dei prezzi USA, PUS t0 Tempo (d) Tasso di cambio dollaro/euro, E$/€ Inclinazione = + Inclinazione = t0 Inclinazione = + Inclinazione = Tempo Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. t0 Tempo Slide 5-16 Un modello sui tassi di cambio di lungo periodo basato sulla PPP In questo esempio, il tasso di interesse sui depositi in dollari aumenta perché gli individui si attendono per il futuro un incremento più rapido dell’offerta di moneta e quindi il deprezzamento del dollaro. Gli investitori si spostano verso investimenti che offrono rendimenti attesi maggiori. Ruolo dei prezzi fondamentale: - BP: i sale, valuta si apprezza - LP: L’incremento del tasso di interesse è associato con una aspettativa di maggiore inflazione e l’immediato deprezzamento della valuta. La figura 5-2 conferma le principali previsioni dell’effetto Fisher. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-17 Un modello sui tassi di cambio di lungo periodo basato sulla PPP Figura 5-2: inflazione e tassi di interesse in Svizzera, Stati Uniti ed Italia, 1970-2000 Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-18 Un modello sui tassi di cambio di lungo periodo basato sulla PPP Figura 5-2: segue Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-19 Un modello sui tassi di cambio di lungo periodo basato sulla PPP Figura 5-2: segue Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-20 Evidenza empirica sulla PPP e sulla legge del prezzo unico Il sostegno dei dati empirici più recenti sulla PPP e sulla legge del prezzo unico è debole. • I prezzi di panieri composti da beni identici, quando convertiti in una valuta comune, differiscono considerevolmente da un paese all’altro. • La PPP relativa talvolta offre una ragionevole approssimazione dei dati, ma anch’essa non ha una performance molto brillante. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-21 Evidenza empirica sulla PPP e sulla legge del prezzo unico Figura 5-3: tasso di cambio dollaro/marco tedesco e rapporto tra prezzi statunitensi e tedeschi, 1964-2000 Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-22 Problemi relativi alla PPP e possibili spiegazioni L’evidenza empirica non fornisce sostegno alla PPP e alla legge del prezzo unico a causa della presenza di: • barriere commerciali e beni non commerciati • allontanamenti dalla concorrenza perfetta • differenze internazionali nella misura ufficiale del livello dei prezzi Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-23 Problemi relativi alla PPP e possibili spiegazioni Barriere tariffarie e beni non commerciati • I costi di trasporto e le restrizioni agli scambi rendono il commercio costoso e, in alcuni casi, certi beni non commerciati. – Maggiori sono i costi di trasporto, maggiore è l’intervallo entro cui può oscillare il tasso di cambio. – Beni non commerciati internazionalmente: beni per cui il costo di trasporto rappresenta larga parte del costo di produzione: deviazione del tasso di cambio dalla PPP anche relativa Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-24 Problemi relativi alla PPP e possibili spiegazioni Allontanamenti dalla concorrenza perfetta • Quando si verifica la presenza simultanea di barriere agli scambi e di strutture di mercato imperfettamente concorrenziali, il legame tra i livelli di prezzo nazionali si affievolisce ulteriormente. • Discriminazione di prezzo – Si verifica quando un’impresa vende lo stesso bene in mercati diversi a prezzi diversi. – Riflette le diverse condizioni di domanda presenti nei diversi paesi. – Esempio: paesi che presentano una domanda meno elastica tenderanno a subire maggiori markup sul costo di produzione del monopolista. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-25 Problemi relativi alla PPP e possibili spiegazioni Differenze internazionali nella misura ufficiale del livello dei prezzi • Il modo in cui i governi misurano il livello generale dei prezzi differisce da un paese all’altro in quanto gli individui dei vari paesi spendono diversamente il loro reddito. La PPP relativa può valere. Attenzione ai prezzi relativi! PPP nel breve e nel lungo periodo • Gli allontanamenti dalla PPP nel breve periodo possono essere maggiori che nel lungo periodo. – Esempio: un brusco deprezzamento del dollaro nei confronti delle altre valute rende il prezzo dei macchinari agricoli negli Stati Uniti diverso da quello in altri mercati fino a che non si verifica l’aggiustamento del tasso di cambio. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-26 Problemi relativi alla PPP e possibili spiegazioni Figura 5-4: livello dei prezzi e redditi reali, 1992 Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-27 Generalizzazione della parità del potere d’acquisto: un modello di lungo periodo per i tassi di cambio Il tasso di cambio reale • E’ una misura generale che riassume i prezzi di beni e servizi di un paese rispetto all’altro. • E’ definito in termini di tasso di cambio nominale e di livello dei prezzi. • Il tasso di cambio reale dollaro/euro è il prezzo in dollari del paniere europeo relativamente a quello americano: q$/€ = (E$/€ x PE)/PUS (5-6) – Esempio: se il paniere di riferimento europeo costa 100€, il paniere statunitense costa 120$ ed il tasso di cambio nominale è pari a 1.20$/€, allora il tasso di cambio reale dollaro/euro è di 1 paniere statunitense per ogni paniere europeo. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-28 Generalizzazione della parità del potere d’acquisto: un modello di lungo periodo per i tassi di cambio • Il deprezzamento reale del dollaro nei confronti dell’euro • (ossia un aumento di q$/€ ): – Vale a dire la riduzione del potere d’acquisto del dollaro in Europa relativamente al suo potere d’acquisto negli Stati Uniti – In alternativa, la riduzione del potere d’acquisto dei beni prodotti in America in termini dei beni prodotti in Europa. – Il prezzo in dollari dei prodotti europei (E$/€ x PE) aumenta relativamente al prezzo dei prodotti americani. (PUS). L’apprezzamento reale del dollaro nei confronti dell’euro è l’opposto del deprezzamento reale. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-29 Generalizzazione della parità del potere d’acquisto: un modello di lungo periodo per i tassi di cambio Domanda, offerta e tasso di cambio di lungo periodo • In un mondo in cui non vale la PPP, i valori di lungo periodo del tasso di cambio dipendono dalle condizioni di domanda e di offerta. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-30 Generalizzazione della parità del potere d’acquisto: un modello di lungo periodo per i tassi di cambio • Ci sono due ordini di ragioni in grado di spiegare le variazioni del tasso di cambio di lungo periodo: – una variazione della domanda relativa mondiale di beni prodotti in America – l’incremento (decremento) della domanda relativa mondiale di prodotti statunitensi determina nel lungo periodo l’apprezzamento (deprezzamento) reale del dollaro nei confronti dell’euro. – una variazione dell’offerta relativa di beni – l’espansione della produzione relativa statunitense (europea) determina nel lungo periodo il deprezzamento (apprezzamento) reale del dollaro nei confronti dell’euro. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-31 Generalizzazione della parità del potere d’acquisto: un modello di lungo periodo per i tassi di cambio Tassi di cambio reali nell’equilibrio di lungo periodo • Variazioni dell’offerta e della domanda di moneta nazionali determinano variazioni proporzionali nel tasso di cambio nominale di lungo periodo e nel livello relativo dei prezzi internazionali, come previsto dalla teoria della PPP relativa. • Dall’equazione (5-6), è possibile ottenere il tasso di cambio nominale dollaro/euro che corrisponde al tasso di cambio reale dollaro/euro moltiplicato per il livello relativo dei prezzi tra Stati Uniti ed Europa : E $/€ = q$/€ x (PUS/PE) (5-7) Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-32 Generalizzazione della parità del potere d’acquisto: un modello di lungo periodo per i tassi di cambio • L’equazione (5-7) implica che, secondo l’approccio monetario, variazioni della domanda e dell’offerta di moneta in Europa o negli Stati Uniti, per dato tasso di cambio reale dollaro/euro, influenzano il tasso di cambio nominale dollaro/euro di lungo periodo. – Tuttavia, anche variazioni del tasso di cambio reale dollaro/euro influenzano il tasso di cambio nominale di lungo periodo. La 5-7 quindi, corregge la PPP considerando elementi non monetari. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-33 Generalizzazione della parità del potere d’acquisto: un modello di lungo periodo per i tassi di cambio Principali determinanti delle oscillazioni di lungo periodo del tasso di cambio nominale (assumendo che tutte le variabili fossero inizialmente al loro livello di lungo periodo): • variazioni nei livelli dell’offerta relativa di moneta; • variazioni nei tassi di crescita dell’offerta relativa di moneta; • variazioni nella domanda relativa di beni; • variazioni nell’offerta relativa di beni. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-34 Generalizzazione della parità del potere d’acquisto: un modello di lungo periodo per i tassi di cambio Quando tutti gli shock sono di natura monetaria, i tassi di cambio nel lungo periodo obbediscono alla PPP relativa. • Nel lungo periodo, uno shock di natura monetaria influenza soltanto il potere d’acquisto generale di una valuta. – Tale variazione del potere d’acquisto comporta una variazione del valore della valuta in termini di beni esteri eguale a quella in termini di beni interni. • Quando gli shock hanno luogo nel mercato dei beni, è improbabile che il tasso di cambio obbedisca alla PPP, anche nel lungo periodo. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-35 Generalizzazione della parità del potere d’acquisto: un modello di lungo periodo per i tassi di cambio Tabella 5-1: effetti di lungo periodo sul tasso di cambio nominale dollaro/euro E$/€ di variazioni del mercato monetario e del mercato dei beni Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-36 Differenze internazionali dei tassi di interesse e tassi di cambio In generale, le differenze tra paesi nei tassi di interesse non dipendono soltanto dalle differenze nelle aspettative di inflazione, ma anche dalle aspettative di variazione del tasso di cambio reale. La variazione di q$/€ rappresenta la deviazione dalla PPP in termini relativi: Relazione tra variazione attesa nel tasso di cambio reale, variazione attesa nel tasso di cambio nominale e inflazione attesa: (qe$/€ - q$/€)/q$/€ = [(Ee$/€ - E$/€)/E$/€] – (eUS - eE) (5-8) Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-37 Differenze internazionali dei tassi di interesse e tassi di cambio Combinando l’equazione (5-8) con la condizione di parità del tasso di interesse, si ottiene che la differenza internazionale del tasso di interesse è pari a: R$ - R€ = [(qe$/€ - q$/€)/q$/€] + (eUS - eE) (5-9) • Quindi, la differenza tra tasso di interesse in dollaro e in euro è data dalla somma di due componenti: – il tasso di deprezzamento atteso del dollaro nei confronti dell’euro – la differenza tra Stati Uniti ed Europa di inflazione attesa • Quando il mercato si attende che la PPP relativa prevalga, la differenza tra tassi di interesse riflette soltanto la differenze tra Stati Uniti ed Europa in termini di attese di inflazione. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-38 Parità dei tassi di interesse reali In economia, si fa una netta distinzione fra due tipi di tassi di interesse: • tassi di interesse nominali – misurati in termini monetari • tassi di interesse reali – misurati in termini reali (in termini della produzione di un paese) – denominati tassi di interesse reali attesi Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-39 Parità dei tassi di interesse reali Il tasso di interesse reale atteso (re) è pari alla differenza tra il tasso di interesse nominale (R) ed il tasso di inflazione atteso (e). Quindi, la differenza tra Stati Uniti ed Europa nei tassi di interesse attesi reali è pari a: reUS – reE = (R$ - eUS) - (R € - eE) Combinando questa equazione con l’equazione (5-9), si ottiene la condizione di parità dei tassi di interesse reali: reUS – reE = (qe$/€ - q$/€)/q$/€ (5-10) Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-40 Parità dei tassi di interesse reali La condizione di parità dei tassi di interesse reali spiega le differenze tra paesi nei tassi di interesse reali attesi sulla base di variazioni attese nei tassi di cambio reali. Se sono attese variazioni continue nei mercati dei beni, i tassi di interesse reali attesi non devono necessariamente essere uguali nei diversi paesi, anche nel lungo periodo. Copyright © 2003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 5-41