Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE “BRASCHI
- QUARENGHI”
VIA DI VILLA SCARPELLINI - 00028 SUBIACO (RM) - DISTRETTO 35
Codice Fiscale: 94032770581-Codice Meccanografico: RMIS051001
Tel. 06.121.125.565 - 06.121.125.566 Fax 0774.83.904– 0774.85.508
e-mail istituzionale: [email protected]
PEC: [email protected]
sito: www.iisbraschiquarenghi.altervista.org
PIANO DELL`OFFERTA
FORMATIVA
Anno scolastico 2015-2016
1
INDICE
1. INTRODUZIONE .......................................................................................................................3
1.1. Cos’è il POF ..................................................................................................................... 3
1.2. Identità della scuola .............................................................................................................3
1.3. Il nostro territorio ................................................................................................................5
2. AREA D’IDENTITÀ ...................................................................................................................6
2.1. Indirizzi di studio: formazione liceale e formazione tecnica ..............................................6
2.2. Criteri di formazione delle classi prime ...............................................................................8 .
2.3. Obiettivi trasversali .............................................................................................................9 .
2.4. Obiettivi didattici per i Licei ..............................................................................................10
2.5. Obiettivi didattici per gli Istituti Tecnici............................................................................19
2.6. Organizzazione delle lezioni…………………………………………………………… 25
2.6.1.Quadri orari ......................................................................................................................25
2.7. Esami integrativi e idoneità................................................................................................38
3. AREA DIDATTICO CURRICOLARE ED EXTRA-CURRICOLARE ..............................................40
3.1. Programmazione didattica:
Il contratto formativo
40
Metodologie didattiche
41
Verifica e valutazione
42
Recupero delle carenze formative
49
3.2. Offerta integrativa curricolare:
Attività educativa
53
Accoglienza e orientamento
53
Viaggi d’istruzione e scambi culturali
56
3.3. Offerta formativa extra-curricolare:
Area multimediale ..................................................58
Area sportiva ..........................................................58
Area educazione alla salute e ambientale ...............58
4. INTEGRAZIONE SCOLASTICA ...............................................................................................59
4.1 Diritti alunni con BES .........................................................................................................59
4.2 Gruppo di lavoro per l’inclusione .......................................................................................60
4.3 Procedure e documentazione ..............................................................................................61
4.4 Alunni stranieri ...................................................................................................................69
5. AREA ORGANIZZATIVA .........................................................................................................70
5.1 Formazione e aggiornamento dei docenti ..........................................................................70
5.2 Figure di supporto al POF ...................................................................................................71
6. VALUTAZIONE DEL P.O.F.....................................................................................................74
6.1.Valutazione della qualità del servizio scolastico ...............................................................74
6.2. Priorita', traguardi, processi .............................................................................................75
6.3. Proposta per l'organico potenziato ....................................................................................76
Allegati: Progetti POF ...............................................................................................................79
2
1. INTRODUZIONE
1.1 COS’È IL POF
Il D.P.R. 275 dell'8 marzo 1999 sull’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche prevede che ogni
istituzione scolastica predisponga, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano
dell’Offerta Formativa.
Esso è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale di ogni singola
istituzione scolastica ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa adottata elaborata sui bisogni dell’utenza e sulle risorse interne ed esterne della scuola.
Il POF risponde alla necessità di predisporre un piano di programmazione e progettazione, che
specifichi a tutti gli utenti della scuola, in modo chiaro e trasparente, modalità, obiettivi e intenti
dell’istituzione scolastica. Esso costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica, è un
documento ufficiale che ha valore legale, rappresenta un contratto con l’utenza, pianifica l’uso
integrato delle risorse interne ed esterne.
Finalità fondamentale della scuola è la formazione dei giovani; formarsi significa non solo
acquisire delle conoscenze e competenze, ma anche costruire la propria identità personale e sociale.
Pertanto le scelte formative illustrate nel POF concorrono alla formazione di individui dotati di
senso critico e di mentalità aperta e costruttiva, capaci di autonomia di azione e di indipendenza di
giudizio, ma attenti al rispetto ed alla collaborazione con gli altri.
Il POF è un documento aperto che viene elaborato annualmente, ma che può essere rivisto ed
aggiornato in un’ottica di continuo miglioramento dell’offerta formativa.
Il POF è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione.
1.2 IDENTITÀ DELLA SCUOLA
L’Istituto di Istruzione Superiore “G. Braschi – G. Quarenghi” è ubicato a Subiaco, Distretto
Scolastico 35.
La sede centrale è in Via di Villa Scarpellini - 00028 Subiaco (RM), dove si trovano la
Presidenza e gli Uffici di Segreteria.
Le classi sono attualmente dislocate su due sedi: quella centrale e una succursale.
Sede centrale:
Via di Villa Scarpellini snc
Centralino 06 121125565 / 06 121125566
Sezioni:
Fax 0774 83904
• Amministrazione finanza e marketing (diurno e serale)
• Costruzioni ambiente territorio
• Liceo classico
• Liceo linguistico
• Informatica
Sede succursale: Via di Villa Scarpellini, 1
Centralino 06 121124985 / 06 121124980
Sezione:
Fax 077485508
• Informatica
• Elettrotecnica
Centralino 06 121125545 / 06 121125540
• Liceo scientifico
• Liceo delle Scienze umane
• Turismo
e-mail: [email protected] Sito Internet: www.iisbraschiquarenghi.altervista.org
Codice Meccanografico: RMIS051001
Dirigente Scolastico: prof.ssa Maria Rosaria Sebastiani
3
Collaboratori di Presidenza: Prof.ssa Maria Teresa Tollis, Prof.ssa Antonella Maugliani
Coordinatori di sede: centrale: Prof.ssa Donatella Orlandi; succursale: Prof. Augusto Ticconi;
serale: Prof.ssa M. Giulia Mariani.
Finalità del nostro Istituto
Dal 1 settembre 2012 l’Istituto “Braschi” e l’Istituto “Quarenghi” sono stati unificati, a seguito del
dimensionamento scolastico, in un unico Istituto di Istruzione Superiore.
Il nostro Istituto risponde alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico di Subiaco, un
territorio ampio e frammentato, che comprende piccoli comuni, per lo più di montagna, quasi del
tutto privi di punti di aggregazione culturale e di confronto, indispensabili per i giovani.
Proponendosi come centro di formazione educativa e socio-culturale, il nostro Istituto persegue le
seguenti finalità specifiche, distinte tra educative e formative:
Finalità educative:
· riconoscere come proprie le finalità generali di formazione dell’uomo e del cittadino
italiano ed europeo in crescita, attraverso lo sviluppo del senso critico e l’assunzione di
responsabilità civili, morali e professionali che conferiscono significato e dignità alla
vita;
· educare alla comprensione della diversità nella prospettiva della “multiculturalità”; in
particolare, valorizzare le differenze esistenti tra gli studenti, impegnarsi per la lotta
all’esclusione, alla dispersione ed all’insuccesso scolastico, educare al dialogo ed alla
solidarietà;
· educare ai valori della cittadinanza democratica;
· esercitare una cittadinanza critica e responsabile consapevole della propria matrice
storica e culturale;
· far raggiungere autonomia personale come capacità di scegliere il futuro per sé e per la
comunità cui si appartiene;
· promuovere un’offerta formativa attenta alle potenzialità dei singoli;
· favorire l’educazione alla propria ed altrui salute, come pure la pratica delle attività
sportive;
· aprire la scuola ai problemi della società in cui l’allievo è inserito.
· l’osservanza delle norme scolastiche e il rispetto delle regole della convivenza civile per
la migliore gestione dei rapporti umani
Finalità formative:
· favorire l’ampliamento, l’approfondimento e l’innalzamento qualitativo della
formazione degli studenti sul piano delle conoscenze, competenze e capacità;
· integrare in modo armonico la preparazione professionale dello studente con la sua
formazione umana e culturale, così da renderla pienamente autonoma;
· promuovere la formazione di mentalità critiche e sensibili, pronte a comprendere la
complessità del presente senza perdere di vista la tradizione;
· offrire agli studenti occasioni extra-curriculari per il raggiungimento del successo
formativo;
· aumentare il successo scolastico e ridurre il fenomeno della dispersione;
· garantire agli alunni percorsi di orientamento scolastico e professionale finalizzati alla
piena realizzazione del sé e delle proprie vocazioni;
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· riorganizzare tempi, metodi, proposte didattiche in funzione di una sempre migliore ed
adeguata risposta ai principali bisogni del territorio e della crescita formativa dell’utenza.
1.3 IL NOSTRO TERRITORIO
Subiaco, situato nell’alta Valle dell’Aniene, è famosa nel Lazio per il richiamo religioso dei suoi
monasteri, la bellezza dei suoi monumenti e il fascino della natura circostante. La conformazione
naturale del paese, caratterizzata dal corso del fiume Aniene, affluente del Tevere, ha notevolmente
condizionato il suo sviluppo storico e ha favorito i primi insediamenti umani.
L’imperatore Nerone fece costruire una grandiosa villa, detta Sublaqueum, che si estendeva su una
superficie di settantacinque ettari circa. Essa era posta sulle rive di tre laghetti artificiali, ricavati
sbarrando le acque del fiume con delle poderose dighe, a formare i Simbruina stagna, secondo la
definizione tacitiana. Più tardi, all'inizio del VI sec., San Benedetto scelse questi luoghi per la sua
esperienza eremitica, durata tre anni e svoltasi in una grotta, presso la quale intorno al XII sec.
venne edificato il monastero del Sacro Speco. Dei tredici monasteri fondati dal santo dopo
l'eremitaggio, nel corso del tempo rimase attivo solo quello chiamato successivamente monastero di
S. Scolastica, divenuto famoso centro di cultura, a tal punto che fu sede della prima tipografia
italiana. Non troppo lontano dal monastero crebbe nel tempo il borgo vero e proprio di Subiaco, di
cui è interessante ammirare il ponte medievale di San Francesco, l'Arco Trionfale, la Rocca
Abbaziale, lussuosa dimora di Papi, e il quartiere medievale che si estende alle sue pendici.
Il bacino di utenza del nostro Istituto è quello appartenente al 35° Distretto scolastico, il cui
territorio, coincidente con quello della X Comunità Montana dell'Aniene, comprende, oltre Subiaco,
altri 32 piccoli comuni, posti a diversa altitudine e distanza dalla scuola, alcuni dei quali
appartenenti a regioni e province diverse.
La zona, sotto il profilo socio-economico, si caratterizza per:
· un basso sviluppo del settore industriale e di quello artigianale, quest’ultimo connotato, il più
delle volte, come attività secondaria;
· un diffuso fenomeno di pendolarismo costituito soprattutto da lavoratori del settore terziario;
· una scarsità di investimenti pubblici e privati relativamente allo sviluppo e alla valorizzazione
del territorio;
· una presenza non coordinata, e non sempre di buona qualità, dei servizi sociali;
· un associazionismo religioso, culturale, sportivo, ricreativo, assistenziale e solidaristico non
sempre in grado di ovviare alla sostanziale marginalità in cui versa il territorio;
· una scarsa attenzione degli EE.LL. ai problemi dell'educazione;
· una consistente presenza di immigrati extracomunitari.
5
2. AREA D’IDENTITÀ
2.1 INDIRIZZI DI STUDIO: FORMAZIONE LICEALE E FORMAZIONE TECNICA
Il riordino degli Istituti di istruzione superiore di secondo grado, in vigore dall’A.S. 2010-2011, ha
modificato l’articolazione del nostro Istituto.
La nuova struttura si articola nel seguente modo:
•
•
•
primo biennio
secondo biennio
ultimo anno.
LICEI
“La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità, maturare competenze e
acquisire strumenti nelle aree metodologica, logico argomentativa, linguistica e comunicativa, storicoumanistica, scientifica, matematica e tecnologica”. Il liceo offre “una formazione di base ampia, utile ad
acquisire le conoscenze, le abilità e le competenze adeguate a leggere e interpretare la realtà con
atteggiamento critico, razionale, ma anche creativo e progettuale”.
Liceo classico
Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica e
favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica. Tale formazione permette di comprendere lo
sviluppo della civiltà occidentale e del mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di
confronto di valori; permette anche di acquisire metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di
un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di
cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà.
Liceo scientifico
Il percorso del liceo scientifico, indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione
umanistica, favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e
delle scienze naturali, guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a
maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per
individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle
tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale.
Liceo linguistico
L’indirizzo linguistico sperimentale focalizza l’attenzione sulla comunicazione in lingue moderne (che
includono l’italiano e le lingue straniere) e contribuisce a creare persone aperte verso la diversità linguistica
e culturale, in grado di interagire con tali diversità e in grado di osservare le lingue, coglierne l’evoluzione,
sapersene appropriare. Lo studio non sarà concentrato solo sulla funzione poetico – immaginativa, che
privilegia la letteratura e la sua storia, anche se la dimensione letteraria (insieme a quella storica, filosofica,
artistica) ha un ruolo essenziale, in quanto attraverso di essa si può cogliere la peculiarità di un popolo e si
possono cogliere delle linee essenziali per comprenderne la natura, per interpretarne le evoluzioni .
Liceo delle scienze umane
Il piano di studi di questo indirizzo si basa sull’approfondimento dei principali campi di indagine delle
scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologico-storica.
6
L’aspetto caratterizzante di questo indirizzo liceale è dato dall’acquisizione di competenze culturali ed
operative inerenti allo sviluppo di un ambito professionale idoneo a padroneggiare tanto le pratiche
formative messe in atto in una scuola, quanto quelle presenti nei servizi culturali, sociali e sanitari.
ISTITUTI TECNICI
Gli istituti tecnici sono istituzioni scolastiche superiori che hanno la finalità di:
a) dotare gli studenti di una buona base di cultura generale;
b) fornire una preparazione specifica, idonea all’inserimento anche immediato nell’attività produttiva di
livello intermedio, con prospettive di sviluppi professionali medio – alte.
Amministrazione, Finanza e Marketing
Il diplomato in questo indirizzo possiede, al termine del corso di studio, competenze generali nel campo dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e
processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo),
degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Inoltre integra le
competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel
sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e
tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.
Costruzioni, Ambiente e Territorio
Il perito delle Costruzioni, Ambiente e Territorio ha competenze nel campo dei materiali e dei dispositivi
usati nell’industria delle costruzioni, nell’uso degli strumenti di rilievo e dei mezzi informatici per la
rappresentazione grafica, nella valutazione tecnica ed economica di beni privati e pubblici sul territorio e
nell’utilizzo ottimale di risorse ambientali.
Opera nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi, oltre che nell’organizzazione
di cantieri. Interviene nei processi di conversione dell’energia e del loro controllo, è in grado di prevedere le
soluzioni opportune per il risparmio energetico nel rispetto delle normative.
Elettronica ed Elettrotecnica
L’indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica sviluppa le competenze necessarie per progettare, costruire e
collaudare sistemi elettronici ed impianti elettrici.
Le conoscenze integrate di elettrotecnica, elettronica ed informatica consentono di intervenire
nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi.
Si riserva un’attenzione costante all’adeguamento tecnologico delle imprese in relazione allo sviluppo
scientifico, all’ottimizzazione del consumo energetico e alla tutela dell’ambiente.
Informatica e Telecomunicazioni
Il diplomato in questo indirizzo ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici,
dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di
comunicazione. Inoltre ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si possono
rivolgere all'analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi
di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali.
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Turismo
Il diplomato in questo indirizzo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e
competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa
civilistica e fiscale dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del
patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le
competenze dell'ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel
sistema informativo dell'azienda e contribuire sia all'innovazione sia al miglioramento organizzativo e
tecnologico dell'impresa turistica inserita nel contesto internazionale.
2.2 CRITERI DI FORMAZIONE PER LE CLASSI PRIME
Per il corrente anno scolastico il Collegio dei Docenti ha deliberato i seguenti criteri per la formazione delle
classi prime :
·
·
·
·
Equa distribuzione tra maschi e femmine
Equa distribuzione rispetto ai risultati conseguiti nell' a.s. precedente (alunni ripetenti e nuovi iscritti)
Formazione di gruppi rispetto ai luoghi di residenza o provenienza
Equa distribuzione rispetto agli alunni diversamente abili e/o rispetto ai paesi stranieri di provenienza
Nell'eventualità di disponibilità di classi parallele, per la riassegnazione degli alunni non ammessi alla classe
successiva, si procederà ad un equa distribuzione degli stessi.
Con la Legge 296 del 27/12/2006 comma 622, a cui ha fatto seguito il D.M. 139 del 22/8/2007, l’obbligo di
istruzione è stato portato a sedici anni. L’obbligo di istruzione non ha tuttavia carattere terminale: il suo
adempimento è infatti finalizzato al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di
una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età, secondo il Decreto
Legislativo 76 del 15/4/2005.
L'adempimento dell'obbligo di istruzione deve consentire, una volta conseguito il titolo di studio conclusivo
del primo ciclo, l'acquisizione dei saperi e delle competenze previste dai curricula relativi ai primi due anni
degli istituti di istruzione secondaria superiore.
Al fine di favorire l’equivalenza formativa di tutti i percorsi scolastici, il Ministero ha definito i saperi e le
competenze base che dovranno essere oggetto di valutazione comune nel biennio, pur nel rispetto delle
peculiarità dei diversi indirizzi; tali competenze, unitamente alle conoscenze e abilità ad esse connesse, sono
state indicate nell’allegato al D.M. 139 del 22/8/2007.
La certificazione delle competenze di base sarà rilasciata su richiesta delle famiglie, in caso di passaggio a
percorsi di diverso ordine, indirizzo e tipologia (altro corso di istruzione - liceale, tecnica, professionale,
artistica - o percorso di formazione professionale).
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE
Al termine del primo biennio è prevista la certificazione delle competenze disciplinari di base attraverso la
compilazione del modello ministeriale.
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2.3 OBIETTIVI TRASVERSALI
PRIMO BIENNIO
· Esprimersi in modo chiaro e corretto utilizzando il lessico specifico delle varie discipline
· Comprendere un testo, individuarne i punti fondamentali e saperne esporre i punti significativi;
· Cogliere la coerenza all’interno di procedimenti;
· Applicare regole e principi;
· Collegare argomenti della stessa disciplina o di discipline diverse e coglierne le prime, semplici
relazioni per raggiungere una visione completa della realtà;
· Potenziare e sviluppare il sapere scientifico di base attraverso lo studio delle scienze integrate (scienza
della terra e biologia, chimica, fisica) e applicate (tecnologie informatiche, tecnologie e tecniche di
rappresentazione grafica) per fornire agli alunni una visione scientifica completa;
· Stabilire connessioni di causa ed effetto;
· Relativizzare fenomeni ed eventi;
· Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui;
· Acquisire maggiore autocontrollo e senso di responsabilità;
· Partecipare alla vita scolastica in modo attivo e proficuo rispettando persone, ambiente e strumenti;
· Riconosce ed accettare i propri successi ed insuccessi;
· Rispettare regole, scadenze ed essere puntuali nell’esecuzione delle consegne;
· Collaborare con compagni ed insegnanti in modo corretto ed efficace.
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
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Leggere, redigere ed interpretare testi e documenti;
Elaborare dati e rappresentarli correttamente;
Documentare adeguatamente il proprio lavoro;
Comunicare con efficacia utilizzando appropriati linguaggi scientifici e tecnici;
Analizzare situazioni e riferirle a modelli funzionali tipici delle problematiche da risolvere;
Ricercare collegamenti tra discipline diverse e stabilire relazioni in una visione organica del sapere;
Potenziare le capacità logiche, astrattive e deduttive;
Consolidare e utilizzare il metodo di studio in modo proficuo ed efficace;
Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca,
comunicare;
Saper individuare le connessioni tra aspetti geografici e strutture demografiche, economiche, sociali e
culturali;
stimolare il confronto tra le tradizioni culturali locali e internazionali;
potenziare l’uso di strumenti tecnologici a tutela dell’ambiente e del territorio, che rafforzino la cultura
dello studente e lo pongano nelle condizioni di inserirsi nei contesti professionali con autonomia e
responsabilità e favoriscano la mobilità anche in contesti globali;
Potenziare le capacità operative di progettazione;
Conoscere i diritti e i doveri fondamentali per l’esercizio di una cittadinanza responsabile;
Assumere un comportamento responsabile e corretto nei confronti di tutte le componenti scolastiche,
nonché un atteggiamento di disponibilità e rispetto nei confronti “dell’altro”, anche all’esterno della
scuola.
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2.4. OBIETTIVI DIDATTICI PER I LICEI
LICEO CLASSICO – PRIMO BIENNIO
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Consolidare e potenziare le competenze linguistiche e comunicative di base
Essere in grado di elaborare autonomamente idee e contenuti e di comporli in un testo in forma
articolata e chiara dal punto di vista espressivo
Consolidare e potenziare le competenze di analisi e comprensione dei testi letterari, narrativi e
poetici
Acquisire e saper applicare le conoscenze morfo-sintattiche necessarie alla comprensione e
traduzione dei testi in latino e greco, potenziando la padronanza della lingua italiana
Sviluppare una conoscenza pragmatica di una lingua straniera e del suo sistema grammaticale
Conoscere l’evoluzione dei fatti storici, individuando il concorso di vari ordini di fattori ed essere in
grado di operare collegamenti diacronici e sincronici tra diversi avvenimenti
Saper utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate
Conoscere l’ambiente fisico e umano, individuando i principali fattori di interdipendenza tra gli
elementi fisici del territorio e quelli umani che ne sono causa e conseguenza
Conoscere e sviluppare le capacità motorie dell’individuo
LICEO CLASSICO – SECONDO BIENNIO
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Padroneggiare pienamente la lingua italiana, curando sia l’esposizione orale, sia la scrittura in tutti i
suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa,
precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a
seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi
Saper comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di
significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e
culturale
Acquisire la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi greci e latini,
attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche, lessicali, semantiche)
Saper esaminare testi letterari classici con procedure adeguate di interpretazione e di rielaborazione
Acquisire una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua straniera in modo
adeguato al contesto
Conoscere gli elementi distintivi della civiltà e della letteratura dei paesi di cui si studia la lingua
Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica
italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più
significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture
Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e
dell’Italia, nel loro rapporto con le altre civiltà, imparando a guardare alla storia come a una
dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una
varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente, e favorire la consapevolezza di se stessi
in relazione all’“altro da sé”
Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed
economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che
caratterizzano l’essere cittadini
Essere in grado di affrontare situazioni problematiche sapendo individuare con chiarezza gli
obiettivi, le risorse, il modello matematico più adatto, il percorso risolutivo usando con competenza
il linguaggio specifico e discutendo criticamente i risultati
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• Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche
del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della
descrizione matematica della realtà.
• Potenziare le abilità di applicazione, elaborazione, confronto dei modelli matematici, evitando un
apprendimento meccanico e ripetitivo
• Saper collocare storicamente e filosoficamente lo sviluppo dei concetti matematici
• Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali, padroneggiandone le
procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate
• Acquisire, attraverso la lettura delle opere pittoriche, scultoree, architettoniche, i linguaggi specifici
delle diverse espressioni artistiche ed essere capace di coglierne e apprezzarne i valori estetici
• Potenziare le capacità motorie dell’individuo dall’adolescenza all’età adulta
LICEO CLASSICO – QUINTO ANNO
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Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale
prosecuzione del percorso liceale, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita
Avere sviluppato il giudizio critico, una gamma di tecniche per accedere valutare e differenziare le
informazioni e avere appreso come analizzarle, sintetizzarle e applicarle
Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline
Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado
valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti
Raggiungere una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi
aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico), attraverso lo studio diretto
di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione
come possibilità di comprensione critica del presente
Comprendere il significato della riflessione filosofica come modalità fondamentale della ragione
umana che, in epoche diverse e in diverse tradizioni culturali, ripropone costantemente la domanda
sulla conoscenza, sull’esistenza dell’uomo e sul senso dell’essere e dell’esistere
Avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi greci e
latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche, lessicali,
semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e retorica, anche al fine di
raggiungere una piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo storico
Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento
Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire comparazioni tra la lingua italiana e altre lingue
moderne e antiche
Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare
possibili soluzioni saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e
saper collocare il pensiero scientifico anche all’‟interno di una dimensione umanistica”
Aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali
(chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e una padronanza dei linguaggi specifici e dei
metodi di indagine propri delle scienze sperimentali
Saper inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro contesto storico-cronologico;
leggere le opere utilizzando un metodo e una terminologia appropriati; riconoscere e spiegare gli
aspetti iconografici e simbolici, i caratteri stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche utilizzate.
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Utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolari trasferendo in situazioni diverse le
capacità acquisite e determinare in tal modo le condizioni per una migliore qualità della vita
LICEO SCIENTIFICO – PRIMO BIENNIO
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Consolidare e potenziare le competenze linguistiche e comunicative di base
Essere in grado di elaborare autonomamente idee e contenuti e di comporli in un testo in forma
articolata e chiara dal punto di vista espressivo
Consolidare e potenziare le competenze di analisi e comprensione dei testi letterari, narrativi e
poetici
Saper decodificare e tradurre un testo latino, potenziando la padronanza della lingua italiana
Sviluppare una conoscenza pragmatica di una lingua straniera e del suo sistema grammaticale
Conoscere l’evoluzione dei fatti storici, individuando il concorso di vari ordini di fattori ed essere in
grado di operare collegamenti diacronici e sincronici tra diversi avvenimenti
Saper utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate
Conoscere, descrivere, rappresentare e spiegare le caratteristiche fondamentali degli esseri viventi
Conoscere l’ambiente fisico e umano, individuando i principali fattori di interdipendenza tra gli
elementi fisici del territorio e quelli umani che ne sono causa e conseguenza
Sviluppare la capacità di comprendere l’opera d’arte e affrontarne la lettura a livelli diversi
(descrittivo, iconografico, iconologico, storico, ecc.); riconoscere e utilizzare correttamente le
diverse tecniche di rappresentazione grafica
Conoscere e sviluppare le capacità motorie dell’individuo
LICEO SCIENTIFICO – SECONDO BIENNIO
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Avere piena padronanza della lingua italiana in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e
morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche
letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi
comunicativi
Saper comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di
significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e
culturale
Saper esaminare testi letterari latini con procedure adeguate di interpretazione e di rielaborazione
Aver acquisito una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua straniera in modo
adeguato al contesto
Conoscere gli elementi distintivi della civiltà e della letteratura dei paesi di cui si studia la lingua
Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria e filosofica italiana ed
europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e
acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture
Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e
dell’Italia, nel loro rapporto con le altre civiltà, imparando a guardare alla storia come a una
dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una
varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente, e favorire la consapevolezza di se stessi
in relazione all’“altro da sé”
Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed
economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che
caratterizzano l’essere cittadini
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Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche
del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della
descrizione matematica della realtà
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia,
scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche
per potersi orientare nel campo delle scienze applicate
Acquisire una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e
scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione
storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e
quelli propri dell’indagine di tipo umanistico
Saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica
Comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica,
anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; saper utilizzare strumenti di calcolo e
di rappresentazione per la risoluzione di problemi
Essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo,
in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle
dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti
Comprendere la complessità dell’opera d’arte e affrontarne la lettura a livelli diversi (descrittivo,
iconografico, iconologico, storico, ecc.); riconoscere e utilizzare correttamente le diverse tecniche di
rappresentazione grafica
Potenziare le capacità motorie dell’individuo dall’adolescenza all’età adulta
LICEO SCIENTIFICO – QUINTO ANNO
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Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale
prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita
Sviluppare l’attitudine a riesaminare con rigore ed a sistemare logicamente le conoscenze assimilate
Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado
valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.
Raggiungere una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi
aspetti (linguistico, letterario, storico, istituzionale, filosofico, scientifico), attraverso lo studio
diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della
tradizione come possibilità di comprensione critica del presente
Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento
Padroneggiare i principali concetti e metodi della matematica, sia aventi valore intrinseco alla
disciplina, sia connessi all’analisi di fenomeni del mondo reale, in particolare del mondo fisico
Saper formulare ipotesi, sperimentare, interpretare le leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e
analogie, avere la capacità di formalizzare un problema di fisica e di applicare gli strumenti
matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione
Aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali
(chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso del laboratorio, una
padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali
Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni
tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee
Saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana
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Saper riconoscere e collocare storicamente linguaggi e caratteri delle correnti artistiche; possedere
strumenti di lettura critica e di indagine grafica per comprendere i linguaggi artistici del passato e
contemporanei e farne oggetto di personale rielaborazione
Utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolari trasferendo in situazioni diverse le
capacità acquisite e determinare in tal modo le condizioni per una migliore qualità della vita
LICEO LINGUISTICO – PRIMO BIENNIO
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Consolidare e potenziare le competenze linguistiche e comunicative di base
Produrre testi letterari e non-letterari in modo corretto e coerente
Consolidare e potenziare le competenze di analisi e comprensione dei testi letterari, narrativi e
poetici
Saper decodificare e tradurre un testo latino, potenziando la padronanza della lingua italiana
Conoscere sistemi linguistici diversi dal proprio (nelle loro componenti comunicativa, linguisticogrammaticale, lessicale-semantica)
Sviluppare una capacità espositiva adeguata nelle lingue straniere studiate, acquisendo
progressivamente la padronanza di un lessico appropriato al contesto situazionale
Conoscere gli elementi distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue
Conoscere l’evoluzione dei fatti storici, individuando il concorso di vari ordini di fattori ed essere in
grado di operare collegamenti diacronici e sincronici tra diversi avvenimenti
Conoscere l’ambiente fisico e umano, individuando i principali fattori di interdipendenza tra gli
elementi fisici del territorio e quelli umani che ne sono causa e conseguenza
Conoscere, descrivere, rappresentare e spiegare le caratteristiche fondamentali degli esseri viventi
Saper utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate
Conoscere e sviluppare le capacità motorie dell’individuo
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LICEO LINGUISTICO – SECONDO BIENNIO
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Avere piena padronanza della lingua italiana in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e
morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche
letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi
comunicativi
Saper comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di
significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e
culturale
Acquisire una competenza comunicativa che permetta di servirsi delle lingue straniere studiate in
modo adeguato al contesto
Riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue straniere
studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro
Conoscere gli elementi distintivi della civiltà e della letteratura dei paesi di cui si studia la lingua
Essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari
Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica
italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più
significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture
Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e
dell’Italia, nel loro rapporto con le altre civiltà, imparando a guardare alla storia come a una
dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una
varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente, e favorire la consapevolezza di se stessi
in relazione all’“altro da sé”
Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed
economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che
caratterizzano l’essere cittadini
Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche
del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della
descrizione matematica della realtà.
Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni
tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee
Possedere sia i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica,
biologia, scienze della terra, astronomia), sia le procedure e i metodi di indagine propri, anche per
potersi orientare nel campo delle scienze applicate
Acquisire, attraverso la lettura delle opere pittoriche, scultoree, architettoniche, i linguaggi specifici
delle diverse espressioni artistiche ed essere capace di coglierne e apprezzarne i valori estetici; saper
collocare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro contesto storico-cronologico
Potenziare le capacità motorie dell’individuo dall’adolescenza all’età adulta
LICEO LINGUISTICO – QUINTO ANNO
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Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale
prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita
Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado
valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.
Conseguire una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi
aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, filosofico, istituzionale), attraverso lo studio diretto di
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opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione
come possibilità di comprensione critica del presente
Acquisire in tre lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti
almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento
Conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo
studio e l’analisi di opere letterarie, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e
delle loro tradizioni, anche effettuando collegamenti interdisciplinari
Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e le altre lingue
moderne studiate
Saper confrontarsi in maniera aperta e costruttiva con la cultura di altri popoli, avvalendosi di
esperienze di contatto e di scambio
Saper padroneggiare i principali concetti e metodi di base della matematica, sia aventi valore
intrinseco alla disciplina, sia connessi all’analisi di fenomeni del mondo reale, in particolare del
mondo fisico
Conoscere i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, avendo
consapevolezza critica del nesso tra lo sviluppo del sapere fisico e il contesto storico e filosofico in
cui esso si è sviluppato
Consolidare le conoscenze disciplinari e le metodologie tipiche delle scienze della natura, in
particolare delle scienze della Terra, della chimica e della biologia, tutte basate sulla stessa strategia
dell’indagine scientifica che fa riferimento alla dimensione di “osservazione e sperimentazione” per
una comprensione approfondita della realtà
Saper inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro contesto storico-cronologico;
leggere le opere utilizzando un metodo e una terminologia appropriati; riconoscere e spiegare gli
aspetti iconografici e simbolici, i caratteri stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche utilizzate.
Utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolari trasferendo in situazioni diverse le
capacità acquisite e determinare in tal modo le condizioni per una migliore qualità della vita
Al raggiungimento di questi obiettivi concorrerà anche il progetto che prevede nelle tre classi del triennio
del Liceo Linguistico un’ora di conversazione in lingua inglese, non in copresenza con l’insegnante di
lingua, ma in aggiunta alle tre ore effettuate dallo stesso, per un totale di quattro ore settimanali.
LICEO DELLE SCIENZE UMANE – PRIMO BIENNIO
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Consolidare e potenziare le competenze linguistiche e comunicative di base
Produrre testi letterari e non-letterari in modo corretto e coerente.
Consolidare e potenziare le competenze di analisi e comprensione dei testi letterari, narrativi e poetici
Saper decodificare e tradurre un testo latino, potenziando la padronanza della lingua italiana
Comprendere punti essenziali in lingua straniera di un discorso su argomenti familiari e in situazioni
dove la lingua straniera è l’unica intermediaria della comunicazione; essere in grado di comunicare
usando frasi semplici e coerenti per descrivere esperienze, eventi, obiettivi
Conoscere l’evoluzione dei fatti storici, individuando il concorso di vari ordini di fattori ed essere in
grado di operare collegamenti diacronici e sincronici tra diversi avvenimenti
Saper comprendere le relazione uomo-ambiente, principalmente a livello sincronico
Acquisire la capacità analitica e speculativa rispetto ai fenomeni biologici e le relazioni intercorrenti
tra i singoli fenomeni
Comprendere le essenziali categorie concettuali del diritto e dell’economia; conoscere i principi
fondamentali del testo costituzionale e le principali istituzioni dell’ordinamento giuridico
Saper utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate
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Conoscere e sviluppare le capacità motorie dell’individuo
LICEO DELLE SCIENZE UMANE – SECONDO BIENNIO
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Avere piena padronanza della lingua italiana in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e
morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche
letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi
comunicativi
Saper comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di
significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e
culturale
Saper esaminare testi letterari latini con procedure adeguate di interpretazione e di rielaborazione
Aver acquisito una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua straniera in modo
adeguato al contesto
Conoscere gli elementi distintivi della civiltà e della letteratura dei paesi di cui si studia la lingua
Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica
italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più
significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture
Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e
dell’Italia, nel loro rapporto con le altre civiltà, imparando a guardare alla storia come a una
dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una
varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente, e favorire la consapevolezza di se stessi
in relazione all’“altro da sé”
Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed
economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che
caratterizzano l’essere cittadini
Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche
del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della
descrizione matematica della realtà
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia,
scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche
per potersi orientare nel campo delle scienze applicate
Acquisire le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti
specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica
Raggiungere, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e
contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della
cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea
Saper riconoscere e interpretare sia i meccanismi di interazione "tra individui" e "tra individui e
gruppo", sia le regole di comunicazione sociale secondo una prospettiva che considera fondante da
un lato la dimensione storica, per chiarire come ogni fenomeno, per essere compreso, vada posto in
relazione al contesto di appartenenza e dall'altro la dimensione antropologica che consente di
accedere a competenze indispensabili a leggere con criteri comparabili i comportamenti individuali e
sociali, pur lontani nel tempo, nello spazio e tra le culture
Acquisire, attraverso la lettura delle opere pittoriche, scultoree, architettoniche, i linguaggi specifici
delle diverse espressioni artistiche ed essere capace di coglierne e apprezzarne i valori estetici; saper
collocare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro contesto storico-cronologico
Potenziare le capacità motorie dell’individuo dall’adolescenza all’età adulta
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LICEO DELLE SCIENZE UMANE – QUINTO ANNO
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Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e di continuare i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei
percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.
Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado
valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.
Consolidare la competenza testuale attraverso l’approfondimento delle tipologie testuali
Saper elaborare testi ben calibrati e funzionali a determinate finalità e situazioni comunicative
Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento
Favorire l’esercizio e la riflessione critica sui diversi sistemi filosofici e sul loro significato in
relazione all’esperienza umana
Aver acquisito l’attitudine a problematizzare conoscenze, idee e credenze mediante il riconoscimento
della loro storicità
Saper padroneggiare i principali concetti e metodi di base della matematica, sia aventi valore
intrinseco alla disciplina, sia connessi all’analisi di fenomeni del mondo reale, in particolare del
mondo fisico
Conoscere i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano
Rinforzare le conoscenze disciplinari e le metodologie tipiche delle scienze della natura, in
particolare delle scienze della Terra, della chimica e della biologia, tutte basate sulla stessa strategia
dell’indagine scientifica che fa riferimento alla dimensione di “osservazione e sperimentazione” per
una comprensione approfondita della realtà
Acquisire le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti
specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica
Consolidare, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e
contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della
cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea
Saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e
sociali, e i relativi rapporti sul piano etico-civile e pedagogico-educativo
Saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale
Saper inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro contesto storico-cronologico;
leggere le opere utilizzando un metodo e una terminologia appropriati; riconoscere e spiegare gli
aspetti iconografici e simbolici, i caratteri stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche utilizzate
Utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolari trasferendo in situazioni diverse le
capacità acquisite e determinare in tal modo le condizioni per una migliore qualità della vita
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2.5 OBIETTIVI DIDATTICI PER GLI ISTITUTI TECNICI
PRIMO BIENNIO
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Potenziare una lettura corretta ed espressiva
Potenziare un ascolto più analitico
Incentivare la comprensione, l'analisi e la sintesi di testi più complessi
Sviluppare la capacità di esprimere giudizi autonomi e personali
Stimolare l'uso di modalità diverse utilizzando un linguaggio appropriato e un lessico più articolato
Educare, individuare, utilizzare forme grammaticali e sintattiche più complesse
Potenziare il riconoscimento della dimensione spazio-temporale
Migliorare il metodo di lavoro
Potenziare l'acquisizione dei contenuti matematici
Sviluppare la capacità di esaminare in maniera più critica e consapevole i concetti acquisiti
Sviluppare la capacità di osservare la realtà concreta, ricercando procedimenti e metodi che hanno
analogia con concetti e operazioni di tipo astratto
Sviluppare la capacità di confrontare e collegare
Potenziare la capacità di lettura, interpretazione e rappresentazione dei dati logico-matematici
Acquisire il metodo scientifico
Sviluppare la capacità di formulare e verificare ipotesi
Individuare le strette relazioni fra mondo fisico, biologico e comunità umana
Comprendere e utilizzare i linguaggi scientifici e tecnici.
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
· Potenziare i processi logici-espressivi più complessi
· Sviluppare i processi di pensiero che inducano la costruzione di percorsi autonomi
· Sviluppare la conoscenza dei linguaggi verbali e non verbali, ampliandone il patrimonio lessicale ed
espressivo e stimolare l'acquisizione ad uso dei linguaggi specifici
· Accostarsi con capacità di giudizio all'analisi della realtà sviluppando le abilità critiche e creative
· Indurre processi di analisi e sintesi, di formalizzazione e di astrazione
· Progettualità e operatività per la graduale acquisizione di un corretto metodo di lavoro
· Educazione al senso estetico
· Favorire lo sviluppo della personalità dell'alunno secondo la dimensione etico - morale
· Perfezionare una lettura espressiva e critica
· Potenziare la capacità di ascolto al fine di acquisire nuove informazioni
· Potenziare la comprensione critica di testi complessi
· Perfezionare una esposizione organica e critica sia orale che scritta utilizzando le strutture sintattiche
più complesse
· Potenziare la mentalità scientifica, affrontando problemi e questioni emergenti dal mondo esterno
· Riconoscere aspetti comuni di argomenti apparentemente non collegati, individuandone proprietà
particolari e generali
· Analizzare e risolvere problemi di crescente complessità
· Potenziare le capacità logico – astrattive - deduttive
· Sviluppare e potenziare l'utilizzo del metodo scientifico
· Conseguire capacità che permettano un approfondimento autonomo di conoscenze scientifiche e un
controllo sull'attendibilità delle fonti di informazioni
· Acquisire consapevolezza della continua evoluzione delle problematiche e delle conoscenze scientifiche
· Usare con proprietà il linguaggio scientifico e tecnico
· Potenziare le capacità operative e di progettazione
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· Utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolari trasferendo in situazioni diverse le
capacità acquisite e determinare in tal modo le condizioni per una migliore qualità della vita
INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
Il diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e
processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo),
degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le
competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel
sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e
tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.
Attraverso il percorso generale, è in grado di:
· rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in
linea con i principi nazionali ed internazionali;
· redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
· gestire adempimenti di natura fiscale;
· collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
· svolgere attività di marketing;
· collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
· utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e
marketing.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito
specificati in termini di competenze.
Egli sa, inoltre, riconoscere e interpretare:
· le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto;
· i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda;
· i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche
storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse.
Il diplomato in questo settore è, inoltre, in grado di:
· individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle
attività aziendali;
· interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle
differenti tipologie di imprese;
· riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni
efficaci rispetto a situazioni date;
· individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane;
· gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata.
· applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i
risultati;
· inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a
specifici contesti e diverse politiche di mercato;
· orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni
economicamente vantaggiose;
· utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per
realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti;
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· analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri
sulla responsabilità sociale d’impresa.
INDIRIZZO TURISMO
Il diplomato in questo indirizzo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e
competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa
civilistica e fiscale dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del
patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le
competenze dell'ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel
sistema informativo dell'azienda e contribuire sia all'innovazione sia al miglioramento organizzativo e
tecnologico dell'impresa turistica inserita nel contesto internazionale.
A conclusione del percorso quinquennale, Il Diplomato nell'indirizzo "Turismo" è in grado di:
· riconoscere e interpretare:
- le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni nel contesto
turistico;
- i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici relativi all'impresa turistica;
- i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche
storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse.
· individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento a
quella del settore turistico;
· interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi informativi;
· riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare soluzioni
funzionali alle diverse tipologie;
· gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata specifici
per le aziende del settore turistico;
· analizzare l'immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale sia per
individuare strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile;
· contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di imprese o prodotti
turistici;
· progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici;
· individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del personale dell'impresa
turistica;
· utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche.
INDIRIZZO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
La preparazione specifica del diplomato in Costruzioni, Ambiente e Territorio si basa, prevalentemente, sul
possesso di capacità grafico - progettuali relative ai settori del rilievo e delle costruzioni oltre che su
conoscenze relative all’organizzazione e alla gestione del territorio.
La formazione, integrata da idonee capacità linguistico - espressive e logico-matematiche, sarà completata
da buone conoscenze giuridiche ed amministrative consentendo così al diplomato l’inserimento in situazioni
di lavoro diversificate e/o la prosecuzione degli studi. Il livello di formazione, orientato verso un’operatività
professionale di grado intermedio, sarà raggiunto tramite l’acquisizione dei principi e dei metodi
fondamentali delle aree di competenza.
Frequenti esercitazioni ed incontri con esperienze reali renderanno familiari all’alunno le moderne tecniche
operative e ne stimoleranno la propensione al continuo aggiornamento, dopo il conseguimento del diploma.
21
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito
specificati in termini di competenze.
Egli è in grado di :
· partecipare alla progettazione, realizzazione, conservazione, trasformazione e miglioramento di opere
civili di caratteristiche coerenti con le competenze professionali;
· operare, anche in gruppi di lavoro, nell’organizzazione, assistenza, gestione e direzione dei cantieri;
· organizzare e redigere computi metrici preventivi e consuntivi e tenere i regolamentari registri di
cantiere, anche con l’ausilio di mezzi informatici;
· effettuare rilievi utilizzando i metodi e le tecniche tradizionali ed innovative, con applicazioni relative
alla rappresentazione del territorio urbano ed extraurbano.
Il diplomato in questo settore dovrà, inoltre, avere acquisito una formazione di base nelle aree di utilizzo che
gli possa consentire la maturazione di capacità operative, che lo mettano in grado di:
· collaborare alla progettazione e realizzazione di modesti impianti tecnologici (idrici, igienico - sanitari,
termici) anche in funzione del risparmio energetico;
· inserirsi in gruppi di lavoro per progettazioni urbanistiche ed elaborazioni di carte tematiche;
· partecipare ad interventi sul territorio, sia in fase progettuale che esecutiva, per la realizzazione di
infrastrutture, di opere di difesa e di salvaguardia, di interventi idraulici e di bonifica di modeste
dimensioni;
· valutare, anche sotto l’aspetto dell’impatto ambientale, immobili civili ed interventi sul territorio di
difesa dell’ambiente;
· effettuare accertamenti e stime catastali.
Le capacità indicate saranno integrate da adeguate conoscenze della legislazione inerente il campo di attività.
INDIRIZZO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
Il diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle
tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione,
elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e
trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;
inoltre, nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi
elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione.
Egli è in grado di :
· operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi;
· sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici;
· utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;
· integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione
industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire
all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione;
· intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro
controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative
sulla sicurezza;
· nell’ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela
ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell’organizzazione produttiva
delle aziende.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni Elettronica, Elettrotecnica e Automazione, nelle quali il profilo
viene orientato e declinato.
In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative
tecniche, viene approfondita nell’articolazione Elettronica la progettazione, realizzazione e gestione di
22
sistemi e circuiti elettronici; nell’articolazione Elettrotecnica la progettazione, realizzazione e gestione di
impianti elettrici civili e industriali e, nell’articolazione Automazione, la progettazione, realizzazione e
gestione di sistemi di controllo.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica consegue i risultati
di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
Egli è in grado di :
· applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i
procedimenti
· dell’elettrotecnica e dell’elettronica.
· utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare
verifiche, controlli e collaudi.
· analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature
elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento.
· gestire progetti.
· gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.
· utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione.
· analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici.
In relazione alle articolazioni Elettronica, Elettrotecnica ed Automazione, le competenze di cui sopra sono
differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di
riferimento.
INDIRIZZO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
Il diplomato in Informatica e Telecomunicazioni
· ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle
applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione;
· ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi,
progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione,
sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali;
· ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al
software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”;
· collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali,
concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”).
Egli è in grado di :
· collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela
ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva
delle imprese;
· collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di
comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale;
· esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio
razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella
realizzazione delle soluzioni;
· utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da
forte internazionalizzazione;
· definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni Informatica e Telecomunicazioni, nelle quali il profilo viene
orientato e declinato.
In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche,
viene approfondita nell’articolazione Informatica l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi
e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche.
23
Nell’articolazione Telecomunicazioni, viene approfondita l’analisi, la comparazione, la progettazione,
installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo di
applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Informatica e Telecomunicazioni consegue i
risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
Egli è in grado di:
· scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali.
· descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione.
· gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità
e della sicurezza.
· gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.
· configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti.
· sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.
In relazione alle articolazioni Informatica e Telecomunicazioni, le competenze di cui sopra sono
differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di
riferimento.
CORSO SERALE
Il corso serale si caratterizza per la sua differenza con i curricoli istituzionali, tanto da connotarsi come vera
e propria “seconda via” all’istruzione al fine di: contenere la dispersione scolastica da un lato e dall’altro di
riqualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media non costituisce
più una garanzia dall’emarginazione culturale e/o lavorativa e di consentire la riconversione professionale di
adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliono ripensare o ricomporre la propria identità professionale.
Permette il reinserimento, nel sistema formativo di studenti-lavoratori, attraverso:
· la riduzione dell’orario settimanale a 25 ore distribuite su 5 giorni;
· il riconoscimento di crediti formativi cioè delle competenze già possedute dagli studenti e acquisite in
seguito a studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o parificati (crediti formali) e
delle esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l’indirizzo di studio (crediti
non formali). Il riconoscimento dei crediti consente di realizzare percorsi formativi in base ai livelli
individuali degli studenti. I crediti, nel caso in cui comportino la promozione anticipata in una o più
discipline, determinano l’esonero dalla frequenza delle materie per i quali sono stati riconosciuti
· l’adozione di metodologie didattiche tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali degli
studenti;
· un’attività di tutoring svolta da uno dei docenti del consiglio di classe per aiutare i singoli allievi in
difficoltà rispetto al loro inserimento nel sistema scolastico, all’attivazione di strategie idonee a colmare
carenze culturali e all’assistenza per sopravvenute difficoltà in ordine alle scelte degli studi o ai percorsi
formativi.
Il corso è finalizzato all'acquisizione del Diploma di Stato di istruzione secondaria superiore.
24
2.6 ORGANIZZAZIONE DELLE LEZIONI
Calendario scolastico e orario delle lezioni
L’anno scolastico 2015/16 è suddiviso in due periodi 1° periodo dal 14/9/2015 al 22/12/2015;
2° periodo dal 07/01/2016 al 08/06/2016.
L’ingresso nell’Istituto da parte degli studenti è alle 8:10; l’orario di inizio delle lezioni è alle 8:15.
L’orario delle lezioni si articolerà su sei giorni per tutte le classi:
Orario giornaliero: 8.10-14.00 così suddivise
1° ora:
8.10 (con inizio attività didattica 8.15) -9.10
2° ora:
9.10-10.10
3° ora:
10.10-11.10
Intervallo: 11.05-11.15
4° ora:
11.10-12.10
5° ora:
12.10-13.10
6° ora:
13.10-14.00 (meno 10’, CCNL prevede riduzione oraria per cause forza maggiore CM 243/79 e
CM 192/80)
Scansione settimanale (4 ore il sabato):
orario 27 ore: 3 giorni 5 ore e 3 giorni 4 ore
orario 30 ore: 4 giorni 5 ore, 1 giorno 6 ore e 1 giorno 4 ore
orario 31 ore: 3 giorni 5 ore, 2 giorno 6 ore e 1 giorno 4 ore
orario 32 ore: 2 giorni 5 ore, 3 giorni 6 ore e 1 giorno 4 ore
orario 33 ore: 1 giorno 5 ore, 4 giorni 6 ore e 1 giorno 4 ore.
Serale:
1° ora:
16.30-17.30
2° ora:
17.30-18.30
3° ora:
18.30-19.30
4° ora:
19.30-20.20
5° ora:
20.20-21.10
Orario di 23 ore: 3 giorni da cinque ore (16.30-21.10) e 2 giorni da quattro ore (16.30-20.20).
L’Istituto rimane aperto dalle 7.30 alle 14.00 e dalle 14.30 alle 21.30 dal lunedì al venerdì; dalle 7.30 alle
14.00 il sabato.
2.6.1 Quadri orari
Le novità più rilevanti contenute nel Regolamento di riassetto del sistema dei Licei consistono in una nuova
scansione del quinquennio (due bienni e un quinto anno conclusivo) e nel ridimensionamento del monte ore
complessivo.
Nel nostro Istituto la quota di autonomia del 20% viene utilizzata per il potenziamento degli insegnamenti
obbligatori per tutti gli studenti con particolare riferimento all’uso dei laboratori, ai quali accederanno anche
docenti di discipline teoriche e non di indirizzo, fatte salve le ore destinate agli insegnamenti tecnico-pratici
che prevedono necessariamente l’utilizzo dei laboratori stessi.
Un’altra novità è rappresentata dall’introduzione nel quinto anno di tutti i nuovi indirizzi dell’insegnamento
in lingua straniera di una disciplina non linguistica. Nel Liceo Linguistico le discipline non linguistiche
impartite in lingua straniera sono due, una a partire dal terzo e una dal quarto anno.
Il nostro Istituto, non essendo in possesso di un organico comprendente docenti abilitati all’insegnamento
CLIL, ha predisposto un progetto che prevede l’insegnamento di un’unità didattica/modulo per le seguenti
discipline:
Classe
5 liceo classico
5 liceo delle scienze umane
5 liceo scientifico
DNL
Fisica
Filosofia
Scienze
25
Lingua straniera
Lingua inglese
Lingua inglese
Lingua inglese
5 informatica
5 elettrotecnica
5 amministrazione, finanza e marketing
5 costruzione, ambiente e territorio
3 C liceo linguistico
4 C liceo linguistico
4 D liceo linguistico
5 C liceo linguistico
Sistemi e Reti
TPSEE
Diritto
Prog., costruz. e impianti
Fisica
Storia dell’arte
Scienze
Storia dell’arte
26
Lingua inglese
Lingua inglese
Lingua inglese
Lingua inglese
Lingua inglese
Lingua inglese
Lingua francese
Lingua inglese
PIANO DEGLI STUDI del LICEO CLASSICO
1° biennio
2° biennio
1°
2°
3°
4°
anno
anno
anno
anno
5° anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale
Lingua e letteratura italiana
132
132
132
132
132
Lingua e cultura latina
165
165
132
132
132
Lingua e cultura greca
132
132
99
99
99
Lingua e cultura straniera
99
99
99
99
99
99
99
99
99
99
99
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
Storia
Storia e Geografia
99
99
Filosofia
Matematica*
99
99
Fisica
Scienze naturali**
66
66
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
66
Religione cattolica o Attività alternative
33
33
33
33
33
Totale ore
891
891
1023
1023
1023
* con Informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
27
PIANO DEGLI STUDI del LICEO SCIENTIFICO
1° biennio
2° biennio
1°
3°
2°
4°
5° anno
anno anno anno anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale
Lingua e letteratura italiana
132
132
132
132
132
Lingua e cultura latina
99
99
99
99
99
Lingua e cultura straniera
99
99
99
99
99
Storia e Geografia
99
99
Storia
66
66
66
Filosofia
99
99
99
Matematica*
165
165
132
132
132
Fisica
66
66
99
99
99
Scienze naturali**
66
66
99
99
99
Disegno e storia dell’arte
66
66
66
66
66
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
66
Religione cattolica o Attività alternative
33
33
33
33
33
Totale ore
891
891
990
990
990
* con Informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
28
PIANO DEGLI STUDI del LICEO LINGUISTICO
1° biennio
2° biennio
1°
2°
3°
4°
anno
anno
anno
anno
5° anno
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale
Lingua e letteratura italiana
132
132
132
132
132
Lingua latina
66
66
Lingua e cultura straniera 1*
132
132
99
99
99
Lingua e cultura straniera 2*
99
99
132
132
132
Lingua e cultura straniera 3*
99
99
132
132
132
Storia e Geografia
99
99
Storia
66
66
66
Filosofia
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
Matematica**
99
99
Fisica
Scienze naturali***
66
66
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
66
Religione cattolica o Attività alternative
33
33
33
33
33
Totale ore
891
891
990
990
990
* Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua (solo per la lingua inglese è
prevista un’ora aggiuntiva di conversazione non in copresenza con il docente curricolare)
**
con Informatica al primo biennio
***
Biologia, Chimica, Scienze della Terra
29
PIANO DEGLI STUDI del LICEO DELLE SCIENZE UMANE
Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti
1° biennio
2° biennio
1°
2°
3°
anno
anno anno anno
4°
5° anno
Orario annuale
Lingua e letteratura italiana
132
132
132
132
132
Lingua e cultura latina
99
99
66
66
66
Storia e Geografia
99
99
Storia
66
66
66
Filosofia
99
99
99
165
165
165
Scienze umane*
132
132
Diritto ed Economia
66
66
Lingua e cultura straniera
99
99
99
99
99
Matematica**
99
99
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
Fisica
Scienze naturali***
66
66
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
66
Religione cattolica o Attività alternative
33
33
33
33
33
891
891
990
990
990
* Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia
** con Informatica al primo biennio
*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
30
ISTITUTI TECNICI - QUADRI ORARI DEL SETTORE ECONOMICO
ore
2° biennio
DISCIPLINE
1° biennio
5° anno
secondo biennio e quinto anno
costituiscono un percorso formativo
unitario
3^
4^
5^
1^
2^
Lingua e letteratura italiana
132
132
132
132
132
Lingua inglese
99
99
99
99
99
Storia
66
66
66
66
66
Matematica
132
132
99
99
99
Diritto ed economia
66
66
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
66
66
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
66
Religione cattolica o attività alternative
33
33
33
33
33
Totale ore annue di attività e insegnamenti generali
660
660
495
495
495
Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo
396
396
561
561
561
Totale complessivo ore annue
1056
1056
1056
1056
1056
31
“AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
ore
DISCIPLINE
1° biennio
Comune alle diverse
articolazioni
1^
Scienze integrate (Fisica)
2^
2° biennio
5° anno
secondo biennio e quinto anno
costituiscono un percorso formativo
unitario
3^
4^
5^
66
Scienze integrate (Chimica)
66
Geografia
99
99
Informatica
66
66
Seconda lingua comunitaria
99
99
Economia aziendale
66
66
396
396
Totale ore annue di indirizzo
“AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”
Informatica
66
66
Seconda lingua comunitaria
99
99
99
Economia aziendale
198
231
264
Diritto
99
99
99
Economia politica
99
66
99
561
561
561
1056
1056
Totale ore annue di indirizzo
Totale complessivo ore annue
1056
1056
1056
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con
asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza
nell’ambito del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
32
“TURISMO”: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
ore
DISCIPLINE
1° biennio
Comune alle diverse
articolazioni
1^
5° anno
secondo biennio e quinto anno
costituiscono un percorso formativo
unitario
3^
4^
5^
99
99
99
Terza lingua straniera
99
99
99
Discipline turistiche e aziendali
132
132
132
Geografia turistica
66
66
66
Diritto e legislazione turistica
99
99
99
Arte e Terrotorio
66
66
66
Scienze integrate (Fisica)
2^
2° biennio
66
Scienze integrate (Chimica)
66
Geografia
99
99
Informatica
66
66
Economia Aziendale
66
66
Seconda lingua comunitaria
99
99
Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo
396
396
561
561
561
Totale ore annue di indirizzo
1056
1056
1056
1056
1056
33
“COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO”
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
ore
2° biennio
DISCIPLINE
1° biennio
3^
4^
Complementi di matematica
33
33
Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro
66
66
66
Progettazione, Costruzioni e Impianti
231
198
231
Geopedologia, Economia ed Estimo
99
132
132
Topografia
132
132
132
Geologia e Geologia applicata
165
165
165
Topografia e costruzioni
99
99
132
Tecnologie per la gestione del territorio e dell’ambiente
Totale ore annue di attività
e insegnamenti di indirizzo
di cui in compresenza
198
198
198
396
561
561
561
Totale complessivo ore
1056
Scienze integrate: Fisica
1^
2^
99
99
5° anno
secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario
di cui in compresenza
Scienze integrate: Chimica
66*
99
di cui in compresenza
99
66*
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
di cui in compresenza
99
Tecnologie informatiche
99
di cui in compresenza
5^
99
66*
66*
Scienze e tecnologie applicate**
99
“COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO”
ARTICOLAZIONE “GEOTECNICO”
396
264*
561*
1056
1056
330*
1056
1056
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con
asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza
nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del
primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne
l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, lettera a).
34
QUADRI ORARI DEL SETTORE TECNOLOGICO
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DI AREA GENERALE
COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE TECNOLOGICO
ore
1° biennio
DISCIPLINE
2° biennio
5° anno
secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario
1^
2^
3^
4^
5^
Lingua e letteratura italiana
132
132
132
132
132
Lingua inglese
99
99
99
99
99
Storia
66
66
66
66
66
Matematica
132
132
99
99
99
Diritto ed economia
66
66
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
66
66
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
66
Religione Cattolica o attività alternative
33
33
33
33
33
660
660
495
495
495
396
1056
396
1056
561
1056
561
1056
561
1056
Totale ore annue di attività
e insegnamenti generali
Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo
Totale complessivo ore annue
35
“ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA”: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
ore
2° biennio
DISCIPLINE
1° biennio
Scienze integrate (Fisica)
1^
2^
99
99
di cui in compresenza
Scienze integrate (Chimica)
di cui in compresenza
4^
5^
99
66*
99
di cui in compresenza
Tecnologie informatiche
3^
66*
99
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
5° anno
secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario
99
66*
99
di cui in compresenza
66*
Scienze e tecnologie applicate **
99
DISCIPLINE COMUNI ALLE ARTICOLAZIONI “ELETTRONICA”, “ELETTROTECNICA” ED “AUTOMAZIONE”
Complementi di matematica
33
33
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici
165
165
198
ARTICOLAZIONI “ELETTRONICA” ED “ELETTROTECNICA”
Elettrotecnica ed Elettronica
231
198
198
Sistemi automatici
132
165
165
231
165
165
132
198
396
561
561
561
1056
1056
1056
330*
1056
ARTICOLAZIONE “AUTOMAZIONE”
Elettrotecnica ed Elettronica
Sistemi automatici
Totale ore annue di attività
e insegnamenti di indirizzo
di cui in compresenza
Totale complessivo ore
396
264*
1056
561*
198
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con
asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza
nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del
primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne
l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, lettera a).
36
“INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI”: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
ore
2° biennio
DISCIPLINE
1° biennio
Scienze integrate (Fisica)
1^
2^
99
99
di cui in compresenza
Scienze integrate (Chimica)
di cui in compresenza
4^
5^
99
66*
99
di cui in compresenza
Tecnologie informatiche
3^
66*
99
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
5° anno
secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario
99
66*
99
di cui in compresenza
66*
Scienze e tecnologie applicate **
99
DISCIPLINE COMUNI ALLE ARTICOLAZIONI “INFORMATICA” E “TELECOMUNICAZIONI”
Complementi di matematica
33
33
Sistemi e reti
132
132
132
99
99
132
Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di
telecomunicazioni
Gestione progetto, organizzazione d’impresa
99
ARTICOLAZIONE “INFORMATICA”
Informatica
198
198
198
Telecomunicazioni
99
99
Informatica
99
99
Telecomunicazioni
198
198
198
561
561
561
ARTICOLAZIONE “TELECOMUNICAZIONI”
Totale ore annue di attività
e insegnamenti di indirizzo
di cui in compresenza
396
Totale complessivo ore
1056
396
264*
561*
1056
1056
330*
1056
1056
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di
laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del
complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono
all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2,
lettera a).
37
Alla luce delle tabelle orarie previste dal nuovo ordinamento per i trienni degli Istituti Tecnici del Settore
tecnologico e in riferimento a quanto proposto dai docenti nella riunione di dipartimento dell’8/9/2015, il
Collegio delibera all’unanimità che, a partire dal corrente a.s., le ore di laboratorio assegnate agli insegnanti
tecnico pratici, secondo le rispettive classi di concorso, siano ripartite come di seguito riportato:
Secondo Biennio e quinto anno - Indirizzo Elettrotecnica
Materia
III
IV
V
Elettrotecnica & Elettronica 7(3) 6(4) 6(3)
Sistemi Automatici
4(2) 5(2) 5(3)
TPSEE
5(3) 5(3) 6(4)
Secondo Biennio e quinto anno - Indirizzo Informatico
Materia
Informatica
Sistemi e reti
TPSIT
Gestione Impresa
Telecomunicazioni
III
6(3)
4(2)
3(1)
3(2)
IV
6(3)
4(2)
3(2)
3(2)
V
6(3)
4(3)
4(2)
3(2)
-
Secondo Biennio e quinto anno - Indirizzo Geometri
Materia
Topografia
PCI
Geopedologia
III
4(3)
7(4)
3(1)
IV
4(4)
6(4)
4(1)
V
4(4)
7(5)
4(1)
2.7 ESAMI INTEGRATIVI E DI IDONEITÀ
Esami integrativi
1. Le domande di ammissione agli esami integrativi debbono essere presentate al Dirigente Scolastico entro
il 15 luglio dell'anno scolastico in corso.
2. La sessione degli esami integrativi ha inizio nel giorno stabilito dal Dirigente Scolastico, sentito il
Collegio dei docenti prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo.
3. Gli alunni ed i candidati promossi in sede di scrutinio finale o di esami di idoneità a classi di istituti di
istruzione secondaria superiore possono sostenere esami integrativi per classi corrispondenti di scuola di
diverso ordine, tipo o indirizzo su materie non comprese nei programmi del corso di studio di
provenienza.
4. All'inizio della sessione, ciascuna commissione esaminatrice, ossia il Consiglio della Classe che
frequenterà il candidato, provvede alla revisione dei programmi presentati; la sufficienza di tali
programmi è condizione indispensabile per l'ammissione agli esami
5. Gli alunni che non hanno conseguito la promozione o l'idoneità alle classi suindicate possono sostenere
in scuole di diverso ordine, tipo o indirizzo, esami integrativi soltanto per classe corrispondente a quella
frequentata con esito negativo; analogamente i candidati esterni che non hanno conseguito l'idoneità
possono sostenere gli esami integrativi soltanto per classe corrispondente a quella cui dà accesso il titolo
di studio posseduto.
6. Gli alunni che, durante l’anno scolastico chiedono di essere iscritti alla prima classe di altro indirizzo
di studi sono tenuti a presentare:
· il nulla osta della scuola di provenienza
· la richiesta, da parte dei genitori, con la motivazione esplicitata del cambio di indirizzo di studi
38
· l'eventuale valutazione del Consiglio di Classe.
L’iscrizione avviene previo colloquio con il Dirigente Scolastico. L’eventuale inserimento, nella classe
con un minor numero di studenti, sarà preceduto dalla relativa comunicazione al coordinatore e al
docente della prima ora del giorno indicato come inizio della frequenza. Il Consiglio di Classe è delegato
ad accertare eventuali carenze disciplinari, da colmarsi mediante specifici interventi da realizzarsi
durante l’anno scolastico.
7. Gli alunni promossi al termine del primo anno, che chiedono di essere iscritti alla seconda classe di
altro indirizzo di studi, a norma dell’art.5 del Decreto del Presidente della Repubblica.323/1999, non
sostengono le prove integrative di cui all’art.192 del Decreto Legislativo 297/1994. L’iscrizione avviene
previo colloquio con il Dirigente Scolastico. L’inserimento avviene in modo diretto nella classe con un
minor numero di studenti, dopo aver presentato il nulla osta della scuola di provenienza e sarà preceduto
dalla relativa comunicazione al coordinatore della classe e al docente della prima ora del giorno indicato
come inizio delle lezioni. Il Consiglio di Classe è delegato ad accertare la preparazione sulle eventuali
materie non presenti nel piano di studi dell’anno precedente e a disporre specifici interventi da
realizzarsi all’inizio dell’anno scolastico.
Esami di idoneità
1. Le domande di ammissione agli esami di idoneità debbono essere state presentate al Dirigente Scolastico
entro la data indicata dalla Circolare Ministeriale sulle iscrizioni.
2. La sessione degli esami di idoneità ha inizio nel giorno stabilito dal Dirigente Scolastico, sentito il
Collegio dei docenti.
3. Gli esami di idoneità si svolgono nel mese di maggio o entro il termine delle lezioni.
4. Relativamente ai requisiti di ammissione e alle prove d'esame, si fa riferimento alla normativa vigente
(D.L. 297/1994).
39
3. AREA DIDATTICO-CURRICOLARE
3.1. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
IL CONTRATTO FORMATIVO
Il rapporto docenti-studenti e impostato attraverso un contratto formativo, flessibile e adattabile a ogni
situazione particolare, basato su una reciproca assunzione di responsabilità, al fine di conseguire gli obiettivi
fissati (compatibilmente con i vincoli determinati dalle leggi e dalle norme vigenti).
La sua valenza pedagogica deriva dal massimo coinvolgimento dello studente nel rapporto educativo. Il
nostro Istituto, pertanto, considera centrali i bisogni e le ragioni degli studenti e delle loro famiglie, con cui
si confronta, al fine di un’ottimale realizzazione dell’azione educativa.
Nella prima seduta del Consiglio di Classe con i rappresentanti, i docenti illustrano alla componente
studenti e genitori gli obiettivi comuni e quelli disciplinari, nell'intento di rendere trasparente l'attività dei
docenti e di favorire la motivazione degli studenti promuovendo la condivisione delle mete.
La programmazione del Consiglio di Classe è articolata secondo il seguente percorso:
descrizione della classe e diagnosi della situazione per individuare i livelli di partenza;
definizione di obiettivi educativi e cognitivi trasversali;
individuazione di metodi e strategie da attivare in vista dei suddetti obiettivi;
definizione delle prove di verifica formative e sommative (tipologia, numero, periodicità delle prove
scritte e orali);
· scelta dei criteri di valutazione;
· modalità di comunicazione agli alunni degli esiti delle prove orali.
·
·
·
·
Le singole programmazioni dei docenti sono articolate secondo il seguente percorso:
· analisi della situazione di partenza;
· contenuti che si intendono affrontare;
· obiettivi, eventualmente distinti in conoscenze, competenze e capacità (è opportuno che sia
manifesto il raccordo fra obiettivi comuni del Consiglio di Classe e obiettivi disciplinari: ogni
insegnante potrà inserire nella propria programmazione gli obiettivi che ritiene di poter contribuire a
realizzare attraverso lo specifico disciplinare);
· metodologie didattiche, ovvero metodi e tecniche di insegnamento;
· strumenti di verifica che si intendono adottare;
· criteri di valutazione delle verifiche;
· livello minimo, ossia cosa deve sapere fare l’alunno per potere accedere alla sufficienza;
· modalità di recupero che s’intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove di ingresso o
comunque rilevate nell'analisi dei prerequisiti;
· eventuali percorsi di approfondimento;
· materiale didattico che si intende utilizzare.
Inoltre nel corso dell'anno scolastico ogni docente deve:
· esprimere la propria offerta formativa;
· motivare il proprio intervento didattico;
· esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione.
Sulla base del contratto formativo gli studenti devono conoscere:
· gli obiettivi didattici ed educativi del proprio curricolo;
40
· il percorso per raggiungerli;
· le fasi del proprio curricolo.
I genitori devono:
· conoscere l’offerta formativa;
· esprimere pareri e proposte e collaborare nelle attività didattiche.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Nel nostro Istituto la centralità del discente è prioritaria; le metodologie didattiche attive vengono
supportate da:
1. una forte motivazione all’apprendimento attraverso proposte capaci di valorizzare allo stesso tempo
gli aspetti cognitivi, sociali, affettivi e relazionali;
2. un miglioramento della qualità dell’esperienza di insegnamento-apprendimento
3. la considerazione delle discipline di studio come campi di significato, capaci di fornire orizzonti di
senso, autonomia di giudizio e operatività responsabile.
Nella didattica i contenuti disciplinari devono rappresentare il mezzo per raggiungere obiettivi formativi
tesi sia alla formazione dell’uomo/cittadino, sia all’acquisizione di competenze plurime. Oggi il sapere va
perdendo sempre più la sua caratterizzazione essenzialmente teorica per assumere la connotazione del
“saper fare”. Quando si parla, quindi, di acquisizione di competenze ci si riferisce ad un “saper fare –
consapevole “, ad un sapere efficace ed efficiente, capace di orientare l’uomo verso la padronanza, la perizia
e l’abilità.
Il “Libro Bianco su Istruzione e Formazione. Insegnare e Apprendere”, pubblicato dalla Comunità
Europea nel 1995 afferma che lo scopo fondamentale dell’istruzione è “aiutare ogni individuo a sviluppare
tutto il suo potenziale ed a diventare un essere umano completo, pertanto l’acquisizione delle conoscenze e
competenze deve essere accompagnata da un’educazione del carattere, da un’apertura culturale e da un
interessamento alla responsabilità sociale.”
Le competenze come obiettivo di un curricolo sono quindi:
1. cognitive, che riguardano la conoscenza dei “ linguaggi” disciplinari, cioè dei termini, simboli, concetti,
regole e procedimenti interni alle singole discipline.
2. metacognitive che si manifestano, invece, nella consapevolezza e nella flessibilità nell’uso delle
strategie cognitive, come saper disporre di più metodi di approccio ai saperi per poter identificare e
risolvere i problemi.
3. trasversali che possono essere di vario tipo: intellettivo (risolvere problemi, esprimere un pensiero
critico, etc.); metodologico (saper applicare metodologie di lavoro pertinenti ed efficaci ); personale e
sociale (sviluppare la propria identità personale e sapersi relazionare agli altri secondo i principi di
integrazione e cooperazione, mostrarsi capaci di senso etico e civico); comunicativo (saper utilizzare i
vari codici della comunicazione, compresi quelli tecnologici).
Ciascun docente in piena libertà adotta strategie educative adeguate alle classi e ai singoli studenti, con la
piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico:
· lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
· l'esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di
interpretazione di opere d'arte;
· la pratica dell'argomentazione e del confronto;
· la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale;
· la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
41
· l'uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
I docenti possono individuare tutte le metodologie adeguate a stimolare la partecipazione attiva degli
alunni, a sviluppare la loro capacità di organizzazione e sistemazione delle conoscenze progressivamente
acquisite, ricorrendo opportunamente a:
· lezioni frontali, per fornire a tutta la classe i contenuti essenziali di ogni disciplina;
· esercitazioni;
· attività guidate in cui lo studente è condotto all'acquisizione di un concetto o di un'abilità attraverso
lavori di analisi;
· attività di gruppo e a coppie;
· confronto collettivo dopo il lavoro di gruppo;
· attività di autocorrezione, correzione comune e discussione degli elaborati.
L’organizzazione dell'orario settimanale delle lezioni tenderà a garantire alcuni blocchi di ore di una
stessa disciplina per ricavare adeguati spazi di operatività in classe, rendere meno frammentario il lavoro
scolastico e favorire l'organizzazione del tempo-studio degli alunni.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Il Collegio dei Docenti ha scelto di adottare la divisione dell'anno scolastico in trimestre/pentamestre
per consentire di acquisire, in un arco temporale più ampio, vari e concreti elementi di conoscenza e
valutazione degli studenti.
Strumenti di verifica
Gli strumenti di verifica, coerenti con gli obiettivi fissati e le metodologie adottate, sono distinti in:
· verifiche formative, al termine di ogni segmento significativo della programmazione, volte ad orientare
in itinere il processo di insegnamento-apprendimento
· verifiche sommative che accertano il livello di abilità raggiunto sulla base degli obiettivi minimi fissati
per ogni disciplina dai Dipartimenti.
Si possono utilizzare, per tutte le discipline, le seguenti tipologie di verifica:
· prove scritte non strutturate (prove di produzione scritta, traduzione, risoluzione di problemi, etc.) per la
rilevazione delle abilità più complesse e come sintesi di più abilità;
· prove semi-strutturate (questionari, esercizi, etc.);
· prove strutturate (test oggettivi) prevalentemente per la misurazione del livello di raggiungimento di
obiettivi più specifici, soprattutto di conoscenza, comprensione - applicazione;
· prove orali, per la verifica delle abilità di comunicazione e per il controllo dei processi di apprendimento
e di organizzazione dei contenuti
· prove pratiche: per la verifica della capacità di applicare le nozioni teoriche acquisite in classe
nell’attività laboratoriale
Anche per le materie orali è possibile fare eventualmente ricorso a verifiche scritte allo scopo di
integrare i voti delle prove orali e valutare abilità operative previste nella programmazione.
Il Collegio dei Docenti del mese di novembre ha deliberato:
42
•
non più di una prova scritta a giornata (“compito in classe”) e non più di tre a settimana - per
le materie scritte - salvo necessità inerenti alla programmazione dell’attività didattica;
•
preavviso, segnalato sul registro di classe, di almeno cinque giorni per le prove scritte;
•
consegna agli alunni degli elaborati scritti di norma entro due settimane
•
numero minimo di verifiche (scritte/orali ) nel trimestre/pentamestre, secondo la seguente
tabella:
MATERIE CON VALUTAZIONE SCRITTA E ORALE
Ore settimanali n° verifiche scritte/pratiche
n° verifiche orali
Trimestre
Pentamestre
Trimestre
Pentamestre
Da 2h a 3h
2
3
2
3
Da 4h a 6h
2
3
2
3
MATERIE CON VALUTAZIONE ORALE
Ore settimanali n° verifiche orali
(eventualmente incluse prove
scritte)
Trimestre
Pentamestre
Da 2h a 3h
2
3
Da 4h a 6h
2
3
Il Consiglio di Classe verifica periodicamente il lavoro svolto e l'efficacia degli interventi in
relazione agli obiettivi prefissati. Per gli alunni che si assentano alle prove scritte di verifica è previsto il
recupero.
VALUTAZIONE FORMATIVA
La valutazione e, soprattutto, la misurazione degli apprendimenti e l'osservazione dei comportamenti,
costituiscono un fatto ordinario, utile allo studente come stimolo ad un impegno continuativo, e
all'insegnante come controllo del proprio intervento didattico. Un ruolo determinante assume, in tal senso, la
valutazione formativa.
Considerato che ogni verifica serve ad orientare il percorso successivo dell'insegnante e dello
studente, è opportuno effettuare, soprattutto nelle classi iniziali, verifiche che non siano oggetto di
valutazione del profitto, per esempio prove su singoli anelli della catena dell'apprendimento, simulazione di
successive prove, interrogazioni intese come esercizio; anche la correzione del compito svolto a casa, fatta
personalmente dall'insegnante o collettivamente in classe, potrà fornire elementi utili a questo scopo.
VALUTAZIONE DI META’ PENTAMESTRE
Per la valutazione di metà pentamestre, i Consigli di Classe stilano, per ogni alunno, una “scheda
informativa”, in cui vengono evidenziate :
1. le materie sufficienti e le materie con eventuali carenze e/o eccellenze;
2. la continuità/discontinuità della frequenza ed eventuali problematicità relative al comportamento.
43
VALUTAZIONE TRIMESTRALE E FINALE
Nella determinazione dei voti definiti sulla scala decimale dall’1 al 10, sia per le singole discipline
sia per il comportamento, si tiene conto dei livelli di conoscenza, competenza e abilità conseguiti.
Tale valutazione, inoltre, prende in considerazione
·
·
·
·
·
·
·
l`impegno e della costanza nello studio, anche domestico
l’interesse all’apprendimento
la partecipazione al dialogo educativo
il miglioramento/peggioramento rispetto ai livelli di partenza
la capacità di lavoro individuale
la capacità di recupero
i risultati ottenuti negli eventuali corsi di recupero e/o sostegno e di approfondimento
Per quanto riguarda la valutazione finale, la proposta di voto, da parte dei docenti di ciascuna disciplina,
in sede di scrutinio finale, si basa su un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di
prove effettuate durante il pentamestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse
e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo. È necessario tener conto, inoltre, delle
valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio, nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali
iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati.
Per lo svolgimento degli scrutini finali il Collegio dei Docenti concorda di :
· fondare la valutazione su criteri coerenti con la programmazione dei singoli Consigli di Classe in
sintonia con le linee guida indicate nel POF
· considerare tutte le materie di studio necessarie alla formazione culturale e personale dello studente,
tenendo conto che alcune abilità e competenze da acquisire in certi settori disciplinari hanno carattere
trasversale
· tener presente gli indicatori della griglia per l’attribuzione del voto di condotta
· considerare, nell’attribuzione dei crediti scolastici e formativi per gli studenti del triennio, le tabelle
allegate ed indicate dal Collegio
· procedere collegialmente alla verifica delle reali possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi previsti
nella programmazione, da parte degli alunni che presentano insufficienze.
La valutazione degli alunni con disabilità certificata, nelle forme e con le modalità previste dalle
disposizioni in vigore, è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del Piano
Educativo Individualizzato previsto dall’articolo 314, comma 4, del testo unico approvato con decreto
legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicate nei
precedenti articoli.
I criteri per la valutazione finale in base ai quali ciascun Consiglio di Classe delibera in merito
all’ammissione o non ammissione dell’alunno alla frequenza della classe successiva risultano essere i
seguenti:
1. verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati, con riferimento alle conoscenze,
competenze e capacità;
2. si considera grave insufficienza, con una votazione pari a 1,2,3,4 decimi, il mancato raggiungimento
di obiettivi formativi e di contenuto, dovuto a lacune non colmate, nonostante interventi
individualizzati e attività di recupero e di sostegno promossi dal Consiglio di Classe e attuati nel
corso dell’ anno scolastico, e tale da compromettere la possibilità di seguire proficuamente il
programma di studi dell’anno successivo;
3. gli alunni che raggiungono gli obiettivi minimi previsti dalla programmazione di ciascun Consiglio
di Classe sono ammessi alla classe successiva;
44
4. per gli alunni che presentano una insufficienza in più discipline, non tali, comunque, da
determinare una carenza nella preparazione complessiva, il Consiglio di Classe procede ad una
valutazione che tenga conto:
A – (massimo tre insufficienze di cui una non grave o tre insufficienze non gravi) della
possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline
interessate, entro l’inizio dell'anno scolastico successivo attraverso la frequenza di appositi interventi
di recupero; in tal caso si rinvia la formulazione del giudizio finale e il Consiglio di Classe, nello
scrutinio, sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza, senza riportare
immediatamente un giudizio di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l’esito relativo a tutte
le discipline è comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati per il
recupero delle carenze rilevate, il Consiglio di Classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale,
previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo
anno scolastico, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall’alunno e alla formulazione del
giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione alla frequenza della classe
successiva e l’attribuzione del credito scolastico (punteggio minimo della corrispettiva fascia di
credito)
B - della possibilità dell’alunno di seguire proficuamente il programma di studi dell’ anno scolastico
successivo. In particolare tali alunni sono valutati sulla base delle attitudini ad organizzare il proprio
studio in maniera autonoma, ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti. Nel
caso di ammissione alla classe successiva così deliberata, il preside comunica, per iscritto, alla
famiglia le motivazioni delle decisioni assunte dal Consiglio di Classe (punteggio minimo della
corrispettiva fascia di credito);
C - gli alunni che presentano più insufficienze gravi e/o insufficienze diffuse, in un quadro di
scarso impegno nello studio e/o di lacune non colmate, non sono ammessi alla classe successiva
qualora il Consiglio di Classe ritenga che non sia possibile per loro raggiungere gli obiettivi specifici
delle discipline interessate entro l’inizio dell’anno scolastico successivo anche con l’ausilio di
interventi di recupero; in tal caso il Dirigente Scolastico comunica alla famiglia la non ammissione
prima dell'affissione dei risultati dello scrutinio all'Albo dell'Istituto;
D - gli alunni che, al termine delle lezioni, a giudizio del Consiglio di Classe, non possono essere
valutati per malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a sostenere, prima dell’inizio delle
lezioni dell’anno scolastico successivo, prove suppletive, che si concludono con un giudizio di
ammissione o non ammissione alla classe successiva;
Per quanto riguarda l’ultimo anno di corso, sono ammessi a sostenere gli Esami di Stato gli alunni che
nello scrutinio finale raggiungono il voto sei/decimi in tutte le discipline. Le deliberazioni di non
ammissione all’esame sono puntualmente motivate.
Nei confronti dei candidati valutati positivamente in sede di scrutinio finale, il Consiglio di Classe,
nell’ambito della propria autonomia decisionale, adotta liberamente criteri e modalità da seguire per la
formalizzazione della deliberazione di ammissione. L’esito della valutazione è pubblicato all’Albo
dell’Istituto sede d’esame, con la sola indicazione "Ammesso" o "Non ammesso"; i voti attribuiti in ciascuna
disciplina e sul comportamento, in sede di scrutinio finale, sono riportati nelle pagelle e nel registro generale
dei voti.
Alla valutazione complessiva dello studente concorre la valutazione del comportamento unitamente alla
valutazione degli apprendimenti; pertanto, il voto di condotta incide sulla definizione del credito scolastico;
esso comporta, se inferiore a sei decimi, la non ammissione all’Esame di Stato.
45
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TRIMESTRE/PENTAMESTRE
Griglia utile all'analisi dei livelli di apprendimento disciplinare, che riporta descrittori di riferimento al fine
di agevolare la coerenza trasversale della valutazione disciplinare.
VOTO
1
2 - 4
5
6
7
8
9
10
CONOSCENZe
Non dimostra alcuna
conoscenza.
Dimostra limitate e
disorganiche conoscenze.
COMPETENZE
CAPACITA'
Non sa esprimersi.
Non effettua alcuna analisi.
Produce comunicazioni
confuse, scorrette e/o
lessicalmente povere.
Non sa identificare gli elementi
essenziali.
Ha conoscenze frammentarie
e/o superficiali.
Riformula parzialmente il
significato di una
comunicazione.
Manifesta sufficienti
conoscenze delle regole e dei
procedimenti.
Produce comunicazioni non
sempre comprensibili e
lessicalmente povere.
Sa applicare parzialmente le
conoscenze.
Illustra i significati
formulando comunicazioni
semplici.
Non sempre mostra di
padroneggiare le conoscenze.
Possiede conoscenze corrette, Formula comunicazioni
ma non approfondite.
abbastanza chiare.
Applica correttamente i dati
in situazioni semplici.
Possiede conoscenze corrette. Utilizza le conoscenze in
modo autonomo in situazioni
di media complessità.
Espone con lessico corretto
ed appropriato.
Possiede conoscenze
Organizza comunicazioni
complete e sicure.
chiare con proprietà e varietà
di lessico.
Applica correttamente e con
completezza le conoscenze.
Possiede conoscenze
Elabora comunicazioni
complete ed approfondite.
efficaci, che presentano uno
stile originale.
Applica regole e strutture con
sicurezza, manifestando
autonomia e competenza.
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E' in grado di effettuare analisi
parziali e/o imprecise.
Sa analizzare le conoscenze con
sufficiente coerenza.
Sa analizzare e ricavare dati in
situazioni semplici.
Sa analizzare e ricavare dati in
situazioni di media complessità.
Sa sintetizzare le conoscenze in
maniera organica.
Sa individuare gli elementi e le
relazioni in modo completo.
Sa elaborare una sintesi
corretta.
Sa correlare tutti i dati di una
comunicazione e trarre le
opportune conclusioni.
CRITERI ATTRIBUZIONE VOTO CONDOTTA
In base al Regolamento sulla Valutazione degli Studenti nelle scuole di ogni ordine e grado, il voto
di condotta concorre alla determinazione dei crediti scolastici. L’insufficienza nel voto di condotta (voto
inferiore a 6) comporta la non ammissione all’anno successivo o agli esami di Stato ed è attribuita dal
Consiglio di Classe per gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto delle Studentesse e
degli Studenti. Inoltre, l’insufficienza in condotta dovrà essere motivata con un giudizio e verbalizzata in
sede di scrutinio intermedio e finale. Il 5 in condotta è attribuito dal Consiglio di Classe secondo quanto
espresso nel Regolamento di Disciplina.
VOTO
INDICATORI
5
1.Spesso il suo comportamento tende a destabilizzare i rapporti sociali e interpersonali e/o diventa fonte di pericolo per
l’incolumità psico-fisica propria e degli altri. Non rispetta l’ambiente, gli arredi e i servizi della scuola con il rischio di
determinare danni anche economicamente rilevanti. Ha infranto le regole della privacy, producendo filmati o foto della vita
scolastica senza autorizzazione preventiva.
2. Impone il proprio punto di vista solo con atteggiamenti oppositivi, aggressivi e/o difensivi; è prevaricante verso i
compagni: ricorre spesso ad insulti, parolacce, minacce.
3. È stato richiamato più volte a causa del suo comportamento scorretto nei confronti degli insegnanti, dei compagni, del
personale ausiliario o di chiunque fosse presente nella scuola ed ha subito gravi provvedimenti disciplinari.
3.E’ disinteressato nei confronti delle attività formativo-didattiche proposte; cerca spesso di evitare le verifiche; non
rispetta, mai o quasi, le scadenze /o non svolge le esercitazioni assegnate.
4.Fa assenze mirate e/o saltuarie; sfrutta sistematicamente tutte le possibilità di ritardo e di uscita anticipata.
5.Nonostante i richiami, le sanzioni e le comunicazioni alla famiglia, non modifica il suo atteggiamento che impedisce il
regolare svolgimento delle lezioni.
6
1.Non sempre evidenzia rispetto nei confronti dell’ambiente, delle persone e del patrimonio dell’istituto; qualche volta
assume atteggiamenti poco corretti nei confronti dei compagni, dei docenti, del personale ausiliario e di chiunque sia
presente nella scuola.
2.Partecipa alle attività formativo-didattiche proposte con parziale discontinuità e/o cerca talora di evitare le verifiche;
interviene in modo inopportuno nelle conversazioni e/o discussioni, senza fra l’altro rispettare il proprio turno d’intervento.
3.Compie frequenti assenze strategiche, anche solo in una materia, anche ricorrendo impropriamente ad anticipazioni
d’uscita e ritardi di entrata.
4.Ha riportato provvedimenti disciplinari nel corso dell’anno.
5.Nonostante i richiami e le comunicazioni alla famiglia, non modifica il suo atteggiamento .
7
1.Dimostra di norma rispetto dell’ambiente e delle persone; il suo comportamento all’interno della classe è abbastanza
corretto anche se non del tutto esente da richiami.
2.Partecipa alla vita della classe in modo superficiale: non sempre è consapevole dei suoi impegni e si applica ancora con
superficialità; non sempre accoglie ed esegue puntualmente le diverse consegue e/o esercitazioni assegnate inerenti le
attività formativo-didattiche.
3.Compie, seppur raramente, assenze strategiche, anche solo in una materia, ricorrendo impropriamente ad anticipazioni
d’uscita e ritardi d’entrata.
4.Ha riportato, seppur raramente, sanzioni disciplinari non gravi nel corso delle attività didattiche.
1.Ha compreso e rispetta le regole di civile convivenza iscritte nel regolamento di Istituto, rispetta figure istituzionali e tutto
il personale non docente; è corretto e disponibile verso adulti e compagni.
2.Rispetta ambienti e attrezzature scolastiche utilizzando responsabilmente materiale e strutture della scuola.
3.Si distrae e chiacchiera solo occasionalmente e nei limiti dell’accettabilità.
4.Accoglie positivamente le diverse proposte formative/didattiche: svolge regolarmente le esercitazioni e studia con una
certa continuità.
8
9
1.Ha compreso e rispetta le regole di civile convivenza iscritte nel regolamento di Istituto; rispetta figure istituzionali e tutto
il personale non docente; è corretto , disponibile e collaborativo verso adulti e compagni.
2.Rispetta ambienti e attrezzature scolastiche utilizzando responsabilmente materiale e strutture della scuola.
3.Segue con interesse proficuo e costante l’attività didattica.
4.Sempre disponibile a collaborare, si impegna con efficacia a costruire relazioni sociali e interpersonali positive e
produttive .
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1.Ha compreso e rispetta le regole di civile convivenza iscritte nel regolamento di Istituto, rispetta figure istituzionali e tutto
il personale non docente; è corretto, disponibile, collaborativo verso adulti e compagni, manifesta una significativa
conquista dell’autonomia personale.
2.Rispetta ambienti e attrezzature scolastiche utilizzando responsabilmente materiale e strutture della scuola
3.Segue con interesse proficuo e costante l’attività didattica, apportando contributi significativi e stimolanti
4.Sempre disponibile a collaborare, si impegna con efficacia a costruire relazioni sociali e interpersonali
positive e produttive mettendo a disposizione di tutti competenze e conoscenze congrue e significative.
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ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Al termine dello scrutinio finale il Consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno un punteggio di credito
scolastico secondo la tabella sotto riportata. La somma di tali punteggi costituisce il credito scolastico con
cui lo studente si presenta all’Esame di Stato.
Media dei voti
M=6
6<M<=7
7<M<=8
8<M<=9
9<M<=10
I anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
Credito scolastico ( punti) - Triennio
II anno
III anno
3-4
4-5
4-5
5-6
5-6
6-7
6-7
7-8
7-8
8-9
Il credito scolastico tiene conto del profitto strettamente scolastico dello studente, il credito formativo
considera le esperienze maturate al di fuori dell’ambiente scolastico, in coerenza con l’indirizzo di studi e
debitamente documentate.
E’ possibile integrare i crediti scolastici con i crediti formativi, attribuiti a seguito di attività extrascolastiche
svolte in differenti ambiti (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive); in questo caso la validità
dell’attestato e l’attribuzione del punteggio sono stabiliti dal Consiglio di classe, il quale procede alla
valutazione dei crediti formativi sulla base di indicazioni e parametri individuati dal Collegio dei Docenti al
fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei vari Consigli di Classe, e in relazione agli obiettivi
formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati
Pertanto il Collegio dei docenti delibera che per la valutazione del credito, dopo aver identificato la fascia di
appartenenza in base alla media dei voti conseguiti, il punteggio massimo della fascia potrà essere raggiunto
nel caso in cui la media dei voti, con l’aggiunta dei punteggi riportati nella seguente tabella, supera il valore
minimo del voto della fascia corrispondente di un valore maggiore di 0,5;
attività
Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo
Assiduità della frequenza (assenze minori o uguali a 20 giorni e
sporadici ritardi)
Attività complementari e/o integrative ( es. partecipazione a progetti
dell’Istituto)
Per ogni attestato di credito formativo extrascolastico (corsi di lingua,
informatica, musica, attività sportive e in coerenza con il corso di studi)
punteggio
0,20
0,20
0,30
0,30
Nel caso di ammissione alla classe successiva deliberata dal Consiglio di Classe, in presenza di insufficienze
non gravi, comunicate alla famiglia le motivazioni delle decisioni assunte, si attribuisce di norma il
punteggio minimo previsto dalla fascia di appartenenza, così come nel caso di sospensione del giudizio.
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RECUPERO DELLE CARENZE FORMATIVE
INDICAZIONI NORMATIVE
MODALITÀ DI RECUPERO DELLE CARENZE FORMATIVE
NORMATIVA VIGENTE
D.M. 80/07
O.M. 92/07 – L.N. 122/09
Tempi concessi al recupero
Finalità
Lo studente promosso non deve
avere debiti
· Subito dopo lo scrutinio
intermedio
· Dopo lo scrutinio finale
entro la fine di agosto
· Immediato recupero delle
carenze rilevate
· Ammissione alla classe
successiva
Gli alunni delle classi quinte,
per essere ammessi all’Esame di
Stato riportare una valutazione
di 6 in ogni disciplina o gruppo
di discipline e 6 nella
valutazione del comportamento.
Il D.M. 80 del 3 ottobre 2007 e l’O.M. 92 del 5 novembre 2007, ripresi dalla Nota del Direttore Generale
della Direzione Generale Ordinamenti del 4 Giugno 2008 e dalla C.M. 12/09, che stabiliscono gli “interventi
didattici finalizzati al recupero delle carenze formative” e le “modalità da adottare nell’organizzazione
delle attività di recupero e criteri per lo svolgimento degli scrutini intermedi e finali” prevedono modifiche
al Piano dell’Offerta Formativa d’Istituto.
In sintesi il quadro vigente stabilisce
1. le competenze degli organi collegiali
2. l’obbligatorietà delle azioni di recupero
COMPETENZE DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Il Collegio dei Docenti deve
1. assicurare l’omogeneità delle procedure e delle decisioni di competenza dei Consigli di classe
2. deliberare la programmazione delle attività di sostegno e di recupero
3. definire i criteri metodologico-didattici per lo svolgimento degli scrutini intermedi e finali, per la
composizione dei gruppi di studenti destinatari degli interventi di sostegno e di recupero, per
l’assegnazione dei docenti ai suddetti gruppi di studenti
GLI ADEMPIMENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di Classe
1. al termine delle verifiche periodiche stabilite dal POF predispone gli interventi di recupero e decide
anche in ordine alla possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli obiettivi di
apprendimento stabiliti dai docenti
2. in sede di scrutinio finale delibera l’ammissione alla classe successiva, la non ammissione, oppure la
sospensione del giudizio
Il Consiglio di Classe, al fine di assicurare omogeneità di procedure e decisioni, deve
nello scrutinio intermedio:
· effettuare l’analisi dei bisogni formativi degli studenti
· individuare la natura delle carenze
· programmare l’azione diversificata di sostegno e/o recupero
· indicare gli obiettivi dell’intervento di recupero
· assegnare gli studenti ai corsi previsti
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· comunicare alle famiglie le attività di recupero assegnate al singolo studente
nello scrutinio finale:
· compiere le stesse operazioni dello scrutinio intermedio
· riunirsi nello scrutinio finale entro la fine dell’anno scolastico.
INDICAZIONI OPERATIVE
TIPOLOGIE DI INTERVENTO
ATTIVITÀ DI SOSTEGNO
Destinatari
Finalità
Modalità
Tempi
Alunni in difficoltà
· prevenire l’insuccesso scolastico e ottenere una progressiva riduzione
degli interventi di recupero
· nel primo biennio sviluppare metodologie di studio e competenze di
base che facilitino il successo formativo
· sportello su richiesta degli alunni o degli insegnanti
· flessibilità organizzativa
· forme di tutoring tra studenti
· studio assistito
· attività di gruppo
· apprendimento cooperativo
· progetti di riallineamento e accompagnamento
l’intero anno scolastico
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Destinatari
Finalità
Modalità
studenti con insufficienza negli scrutini intermedi e studenti con sospensione del
giudizio di ammissione alla classe successiva negli scrutini di giugno
tempestivo recupero delle carenze rilevate negli scrutini
1. dopo lo scrutinio intermedio
· pausa didattica con max tre corsi di recupero per classe
· possibilità di corsi pomeridiani (gennaio-febbraio) per studenti ancora
insufficienti a discrezione dei singoli Consigli di Classe e sulla base
delle risorse economiche dell’Istituto
2. dopo lo scrutinio di giugno
CORSI DI RECUPERO
· durata: moduli di ore da un minimo di 10 a un massimo di 15
· discipline: in base agli esiti degli scrutini stessi
· composizione gruppi di alunni: da un minimo di 8 a un massimo di 15
(della stessa classe) o di classi parallele per indirizzo;
· max tre per studente
indicazioni di STUDIO INDIVIDUALE per le discipline per le quali non
vengono attivati corsi di recupero
Tempi
Sospensione delle lezioni nel periodo successivo allo scrutinio intermedio
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Possibile recupero pomeridiano gennaio - febbraio
Corsi estivi per alunni con sospensione del giudizio
periodo: luglio
verifiche finali e scrutini integrativi: entro il 31 agosto o i primi giorni
dell'anno scolastico.
AREE DI INTERVENTO
Interventi per disciplina
CRITERI PER LA SCELTA DELLE MATERIE OGGETTO DEI CORSI DI RECUPERO
· priorità nel primi biennio: discipline di area comune, in base al numero di studenti che presentano
carenze nelle specifiche discipline
· priorità nel secondo biennio e quinto anno: discipline di indirizzo
CRITERI PER LA COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI STUDENTI
· gruppi di studenti, omogenei per le carenze dimostrate nella stessa disciplina, anche provenienti da
classi parallele
· numero studenti (da un minimo di 8 a un massimo di15)
· numero massimo di corsi: tre per classe nel periodo intermedio, tre per studente nel periodo estivo
CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI AI GRUPPI DI STUDENTI
I docenti interni sono individuati secondo i seguenti criteri:
· docenti che dichiarano la propria disponibilità anche di classi parallele o di altre classi
· docenti aventi titolo ad insegnare la disciplina, anche se in servizio in altra classe di concorso.
I docenti esterni, che avranno il compito di realizzare gli interventi di recupero extracurricolare estivi,
saranno individuati secondo il seguente ordine di preferenza:
· docenti inseriti nelle graduatorie degli abilitati
· docenti in servizio presso altri Istituti statali o paritari con incarichi a tempo determinato o
indeterminato
· docenti in graduatoria d’istituto.
FORME DI VERIFICA
La tipologia e la struttura della verifica, nonché la relativa griglia di valutazione, saranno predisposte
dal docente titolare della classe e concordate in sede di dipartimento con i docenti delle classi parallele, in
coerenza con i contenuti oggetto dei corsi di recupero stessi e i tempi per essi previsti.
Il docente titolare, anche qualora non abbia tenuto il corso di persona, concorda con il docente del corso
le prove di verifica:
· al termine delle attività di recupero intermedie
· al termine dei corsi estivi, secondo il calendario approntato nei casi di sospensione del giudizio.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione devono essere congruenti con i criteri previsti nel POF, nonché rapportati ai
contenuti, alla tipologia della verifica concordata, alla durata dei corsi di recupero attivati.
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COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE DELLE INIZIATIVE E DEGLI ESITI DEL RECUPERO
La scuola darà comunicazione tempestiva degli interventi di recupero programmati e dei risultati
delle verifiche riguardanti sia il raggiungimento degli obiettivi minimi formativi e di contenuto del periodo
intermedio, sia il superamento delle carenze formative.
Modalità, contenuti e tempi della comunicazione
Scrutini intermedi
Alla famiglia dello studente in temporanea condizione di insuccesso scolastico sarà data immediata
comunicazione:
· degli esiti dello scrutinio
· delle attività di recupero predisposte dal Consiglio di Classe e assegnate allo studente
· della natura delle carenze riscontrate, dei contenuti o delle parti di programma da recuperare, degli
obiettivi del recupero declinati in termini di conoscenze e di capacità
La famiglia sarà informata, in forma scritta, dei risultati emersi dalle verifiche finalizzate ad accertare il
superamento delle carenze.
Scrutini finali
In caso di sospensione del giudizio in sede di scrutinio finale, verrà comunicata alle famiglie, in forma
scritta, la motivazione della decisione assunta dal Consiglio di Classe.
I docenti delle materie oggetto di recupero specificheranno in modo dettagliato la natura delle carenze
riscontrate, i contenuti o le parti di programma da recuperare, gli obiettivi del recupero in termini di
conoscenze e di capacità.
Contestualmente saranno comunicati:
· il periodo degli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi attribuiti allo studente
· i tempi delle relative verifiche
Le modalità organizzative dei corsi saranno affisse nell’atrio della scuola e pubblicate entro la fine del
mese di giugno.
Le indicazioni per lo studio individuale nelle materie per le quali non saranno attivati i corsi di recupero
saranno comunicate entro la fine di giugno.
Per gli studenti indicati dal Consiglio di Classe la frequenza dei corsi di recupero è obbligatoria.
La famiglia potrà comunque avvalersi del diritto di non godere dell’offerta formativa dell’Istituto,
ma è tenuta a darne formale comunicazione, attraverso il modulo disponibile in Segreteria didattica,
entro la prima settimana del mese di giugno.
Ogni studente avrà comunque l’obbligo di sottoporsi alle verifiche di superamento delle carenze
rilevate sia nel corso dell’anno scolastico sia al termine del medesimo.
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3.2. OFFERTA INTEGRATIVA CURRICOLARE ED EXTRA-CURRICOLARE
ATTIVITÀ EDUCATIVA
I progetti che l'area educativa propone per il corrente anno scolastico derivano da una continua
rielaborazione ed attualizzazione dei progetti degli anni precedenti.
Si precisa che la disposizione dei progetti in scansione secondo annualità di riferimento non vuole essere
vincolante, si ricorda comunque che costituisce un suggerimento che tiene conto sia delle indicazioni
specifiche dei referenti esterni per proporre con gradualità e in armonia con le diverse fasce d'età e di
sviluppo psicofisico, sia della scansione che da anni si modella in modo coerente, per consentire di
affrontare le tematiche con una consequenzialità che consenta di costruire, per lo studente, un percorso
formativo armonioso, all'interno della propria vita scolastica, come momento non secondario, ma
strutturante e di crescita.
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
La scuola attiva una serie di iniziative di educazione e promozione della salute che costituiscono un
progetto unitario finalizzato a soddisfare i bisogni formativi degli studenti a sostegno delle tappe evolutive
della loro crescita fisica e psicologica.
Il progetto vuole contribuire alla maturazione di cittadini dotati di una personalità equilibrata e
consapevole, capaci di autonomia di giudizio su molte questioni che riguardano il benessere individuale e
collettivo. L'accezione con la quale viene intesa l'educazione alla salute è quella più ampia e generale che
arriva a comprendere tutti gli aspetti del benessere fisico, psicologico e relazionale.
Così il percorso che lo studente effettua nell'arco del quinquennio passa attraverso diverse fasi che, a
partire dalla conoscenza e il rispetto di sé e degli altri, arriva alla consapevolezza sulle fasi del proprio
sviluppo approdando a riflessioni profonde sul significato dell'esistenza umana e stimolando scelte libere e
consapevoli di rifiuto per le dipendenze da sostanze e da condizioni psicologiche.
Le iniziative vengono progettate e realizzate utilizzando sia risorse professionali interne, sia ricorrendo
alla collaborazione con enti esterni alla scuola con l'obiettivo manifesto di realizzare un concreto e organico
legame con la realtà locale sfruttando le risorse umane e materiali che il territorio può offrire.
ACCOGLIENZA ED ORIENTAMENTO
Premessa
“L’Orientamento, oggi, assume un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e
il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l’obiettivo di promuoverne l’occupazione attiva, la
crescita economica e l’inclusione sociale. ... costituisce il luogo insostituibile nel quale ogni giovane deve
acquisire e potenziare le competenze di base e trasversali ... necessarie a sviluppare la propria identità,
autonomia, decisione e progettualità”. (Linee guida nazionali per l’orientamento permanente, Miur 19
febbraio 2014)
L’orientamento, quindi, è un nodo fondamentale della formazione in tutto l’itinerario scolastico e deve
articolarsi in percorsi orientativi caratterizzanti una pratica didattica in grado di sostenere gli studenti
nell’elaborazione di progetti formativi e/o professionali. L’orientamento, infatti, è una finalità comune a
tutte le discipline e si attua sia attraverso gli insegnamenti comuni e propri di un’ampia formazione, sia
attraverso quelli relativi a ciascun indirizzo; esso, inoltre, svolge una funzione “centrale e strategica” (Linee
guida cit.) nel contrastare la dispersione e l’insuccesso formativo degli studenti.
La necessità di attivare iniziative finalizzate all’orientamento degli alunni è basata sulla consapevolezza che
la Scuola realizza totalmente e pienamente la sua funzione solo sollecitando gli studenti a prendere
coscienza della proprie possibilità e aspirazioni e a maturare scelte responsabili, acquisite le necessarie
informazioni.
È quindi indispensabile operare e fornire agli studenti non solo le informazioni, ma porre attenzione affinché
la formazione, necessaria per poter proseguire con profitto negli studi intrapresi e per operare poi scelte
consapevoli, sia con continuità perseguita nell’arco del quinquennio. L’auspicio è che l’inserimento
53
dell’orientamento nei curricoli di studio indurrà, per quanto possibile, processi di innovazione, nelle
programmazioni dei Consigli di Classe e nei Piani di Lavoro dei singoli docenti, per quel che riguarda le
metodologie didattiche e l’attenzione alla valorizzazione e alle motivazioni del singolo studente con
l’obiettivo di ridurre gli insuccessi scolastici in un’ottica operativa sistemica.
È questo il motivo per cui il nostro Istituto deve impegnarsi, oggi più che mai, in questa situazione di
cambiamenti della società e della scuola, a favorire e a sviluppare iniziative riferite al successo formativo dei
suoi studenti.
Al fine di sostenere le scelte degli studenti, si distinguono gli interventi di orientamento nelle seguenti fasi:
• Orientamento in ingresso e Accoglienza
• Orientamento in uscita.
Orientamento in ingresso e Accoglienza
Il progetto riguarda la presentazione dell’Istituto agli studenti delle terze medie e ai loro genitori, tramite
un’informazione il più possibile chiara, realistica e capillare. L’intento è quello di fornire ai soggetti
destinatari un’immagine precisa dell’Istituto di Istruzione Superiore “Braschi – Quarenghi”, evidenziando le
caratteristiche dei diversi indirizzi proposti, in modo sia generale che specifico, con una precisa attenzione
alle esigenze e alle aspettative dei destinatari.
Obiettivi
• Favorire la capacità di individuare le proprie qualità e i propri interessi
• Individuare e presentare aree di studio in cui le attitudini di ciascuno possano essere messe a frutto
• Motivare gli studenti, promuovere iniziative che consentano la conoscenza e l’esperienza diretta dei
percorsi formativi
• Promuovere la conoscenza della nuova scuola, dei suoi indirizzi, dei progetti e delle attività realizzati
• Acquisire esperienza diretta dei percorsi formativi relativi a tutti gli indirizzi
• Favorire la socializzazione e la collaborazione
• Favorire l’integrazione fra gli studenti delle due realtà scolastiche.
Per il raggiungimento di tali obiettivi, gli interventi, le strategie, i contenuti e i metodi saranno organizzati in
attività di accoglienza iniziali e di consolidamento in itinere, che tengano conto della interdipendenza tra gli
aspetti cognitivi e gli aspetti socio-affettivi, legati alla sfera degli interessi e della motivazione.
Si ritiene fondamentale promuovere l’Istituto su tutto il territorio con:
• Incontri informativi sui vari indirizzi, sugli sbocchi professionali e su tutta la vasta offerta formativa
(progetti ed attività extracurriculari) con alunni e genitori, nelle Scuole Medie del bacino di utenza
• Percorsi guidati nelle discipline caratterizzanti i corsi del nostro Istituto nelle giornate di scuola
aperta: open day e alunno per un giorno
• Visita dell’Istituto nelle sue strutture (aule, laboratori, biblioteca)
• Incontri personalizzati con genitori ed alunni per accompagnarli in una scelta consapevole.
Il progetto si articola, quindi, nei seguenti interventi:
1. Presentazione dell’Istituto e dei suoi indirizzi: progetto e realizzazione della brochure di
presentazione dell’Istituto al fine di produrre un agile e chiaro strumento di conoscenza dell’Istituto e
dei suoi molteplici indirizzi
2. Scuola aperta:
a. per gli alunni di terza media: assistere, su prenotazione, alle lezioni tenute da insegnanti delle
materie di indirizzo (alunno per un giorno); visita e presentazione dell’istituto
b. per i genitori: incontri nel corso dell’intero anno scolastico, su appuntamento, con i docenti
per chiarimenti/informazioni; open day, momento di presentazione della scuola e colloquio
personalizzato tra i genitori e i docenti dell’Istituto.
3. Contatti con le Scuole Medie: costante scambio di informazioni e di esperienze con le Scuola Medie
da cui proviene la nostra utenza anche e soprattutto per avviare continuità tra i due gradi di scuole
4. Accoglienza degli alunni delle future classi prime per promuovere un clima positivo, nell’Istituto e
nella classe, e favorire la conoscenza reciproca.
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Orientamento in uscita
L’orientamento in uscita è una tipologia di orientamento molto articolata perché non deve limitarsi a fornire
delle informazioni ma deve soprattutto aiutare i ragazzi a scoprire le proprie attitudini; l’orientamento in
uscita deve essere uno strumento strategico per accompagnare e sostenere i processi di decisione nell’ambito
educativo, formativo e professionale.
È questo il motivo per cui le attività di orientamento in uscita non possono limitarsi al solo quinto anno ma
devono essere intraprese e poste in atto almeno negli ultimi due anni del corso.
È questo il motivo per cui non può ridursi alla semplice partecipazione degli studenti alle varie iniziative
poste in atto dai vari atenei (la partecipazione dei ragazzi alle varie iniziative cui sono potenzialmente
interessati produce troppo spesso un esodo dalle lezioni e rende praticamente improponibile l’attività
didattica con quanti rimangono).
Tutte le attività poste in atto hanno lo scopo di:
• Migliorare i servizi informativi e di orientamento offerti ai giovani in diritto-dovere di istruzione e
formazione
• Svolgere un’azione di rilevazione finalizzata alla conoscenza dei bisogni.
Obiettivi
• Favorire la capacità di individuare le proprie qualità e i propri interessi
• Individuare aree di studio in cui le attitudini possano essere messe a frutto
• Motivare gli studenti, promuovere iniziative che consentano la conoscenza e l’esperienza diretta di
percorsi formativi e/o professionali
• Promuovere la conoscenza delle offerte formative universitarie e del mondo del lavoro
• Promuovere la scelta
• Acquisire esperienza diretta dei percorsi formativi relativi alle varie facoltà.
Obiettivi per gli alunni delle classi quarte
• Raccogliere le informazioni utili rispetto alle opportunità formative e lavorative
• Sviluppare negli studenti abilità decisionali
• Elaborare un progetto di scelta definendo un piano di azione
• Imparare a fronteggiare le difficoltà connesse alla scelta.
Obiettivi per gli alunni della classi quinte
• Consolidare negli studenti abilità decisionali
• Verificare la validità e attuabilità del proprio progetto di scelta
• Sostenere gli studenti nel momento della preiscrizione
• Promuovere il raccordo tra il nostro Istituto e l’Università
• Favorire gli incontri e gli scambi con altre realtà scolastiche e aziendali.
Attività
• Conoscenza e presentazione degli atenei: partecipazione a lezioni, stages, progetti organizzati dalle varie
università romane e da enti che organizzano corsi post-diploma
• Orientamento al lavoro: incontri con i rappresentanti del Centro per l’impiego, con ex-alunni
professionisti presenti sul territorio, generalmente in ore pomeridiane (in vista anche della promozione di
attività di orientamento in rete sul territorio1)
• Creazione della bacheca, uno spazio fisico per raccogliere tutte le informazioni provenienti dai vari
atenei
• Attivazione di uno sportello informativo con accesso a banche dati disponibili e dedicate
• Organizzazione, nella sede dell’Istituto, di seminari di orientamento tenuti da rappresentanti delle
Università, per illustrare l’offerta formativa e i diversi livelli di qualifica raggiungibili
• Elaborazione e somministrazione di test per evidenziare i bisogni informativi
• Simulazione dei test di ammissione per i corsi di laurea a numero programmato
1
Partecipazione-sensibilizzazione degli Enti locali alla realizzazione e allo sviluppo delle attività di orientamento, nell’ottica della
promozione dell’apprendimento permanente.
55
•
Attività di monitoraggio in itinere per far emergere con chiarezza i punti di forza e di criticità del
progetto per contribuire al miglioramento di azioni e relazioni, all’apprendimento ed all’empowement
degli alunni.
La metodologia
Il ventaglio delle attività previste comporta il pensare ad un sistema di orientamento in cui ogni apporto di
professionalità venga valorizzato e coordinato al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati. Sono comunque
previsti:
• visite guidate
• conferenze e discussioni su tema con l’intervento di esperti anche esterni alla scuola
• colloqui individuali
• stages aziendali
• problem solving
• lavoro di gruppo.
Valutazione e monitoraggio
Per la valutazione e il monitoraggio delle azioni di orientamento si utilizzeranno strumenti di natura
quantitativa, attinenti alle realizzazioni effettuate (la realizzazione del numero dei beneficiari coinvolti, delle
ore effettuate, dei servizi attivati, dei materiali distribuiti) e si individueranno indicatori di efficacia delle
azioni promosse (il coinvolgimento e gradimento di beneficiari e se possibile anche delle loro famiglie)
relativi ai risultati raggiunti.
La valutazione dei processi e dei risultati mira ad esplicitare:
• cosa è effettivamente accaduto
• se e in che misura è stato rispettato il progetto
• se e in che misura è stato raggiunto il target
• lo scarto tra quanto pianificato e quanto attuato
• i punti di forza e di debolezza
• le considerazioni, le proposte e le raccomandazioni utilizzabili per il futuro.
La valutazione di risultato è finalizzata a rilevare:
• i dati di contesto
• i risultati a breve e a medio termine
• le innovazioni attuate nelle diverse tipologie di azioni orientative
• una proposta di modellizzazione per definire uno schema di interpretazione del reale inclusivo di nuove
categorie concettuali di orientamento
• la coerenza delle attività orientative con le attività istruttive, educative e formative e con il Piano
dell’offerta formativa dell’Istituto (dimensione formativa e orientativa dell’orientamento)
• l’impatto delle attività di orientamento per la prevenzione degli abbandoni
• il collegamento e la collaborazione con sistemi istruttivi, educativi, sociali e lavorativi (valorizzazione
delle risorse del territorio)
• la soddisfazione dei destinatari degli interventi (qualità del servizio erogato)
• l’efficacia informativa-comunicativa dei materiali didattici e pedagogici prodotti.
Attraverso questa azione di valutazione partecipata ci si propone di verificare l’adeguatezza del rapporto tra
i bisogni dei beneficiari e i servizi erogati, e di individuare possibili aree di miglioramento e crescita
dell’intero sistema di orientamento.
VIAGGI D’ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI
Nell’intento di promuovere la crescita culturale e sociale degli studenti tramite l’incontro con territori,
realtà e culture diverse, si prevede la possibilità per tutte le classi, nel corso dell’anno, di effettuare visite
guidate o viaggi per attività sportive, viaggi di istruzione di più giornate in Italia e/o all’estero. Le finalità
56
sono sempre legate all’approfondimento di tematiche inerenti al piano di studio di ciascuna classe. Le uscite
didattiche e i viaggi di istruzione possono riguardare diversi ambiti: culturale, ecologico - ambientale,
artistico, archeologico e scientifico.
La programmazione è affidata ai Consigli di Classe; le modalità organizzative sono definite dal
Regolamento specifico e l’approvazione definitiva delle proposte spetta al Collegio dei Docenti.
SOGGIORNI STUDIO
Nel corso del triennio, la possibilità di effettuare un soggiorno studio è aperta a tutte le classi,
indipendentemente dall’indirizzo, con le seguenti finalità:
· consolidare le competenze linguistico - comunicative;
· ampliare gli orizzonti culturali attraverso il contatto con altre culture;
· offrire agli studenti la possibilità di utilizzare le proprie competenze linguistiche in situazioni
comunicative concrete, al fine di accrescere in loro la motivazione allo studio delle lingue straniere.
Ogni soggiorno studio, della durata di una settimana, è svolto nel corso dell’anno scolastico: gli
studenti, accompagnati da docenti interni dell’istituto alloggiano presso famiglie straniere o in college,
seguono un corso intensivo di lingua ed effettuano visite ed escursioni nei luoghi di principale interesse
artistico e culturale.
Le spese di viaggio, vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti e, come per i viaggi di istruzione, è
necessaria l’adesione dei due terzi della classe per l’attivazione di tali iniziative.
SCAMBI CULTURALI E LINGUISTICI
Gli scambi culturali e linguistici sono indirizzati alle classi del quarto e quinto anno di tutti gli
indirizzi dell’istituto e vengono effettuati con scuole italiane o straniere in rapporto di reciprocità.
Consistono, infatti, in soggiorni di una settimana, durante la quale gli studenti frequentano la scuola con i
loro partner, alloggiano presso le loro famiglie e prendono parte alle varie iniziative culturali organizzate
dalla scuola ospitante. A questa fase segue, ai fini dello scambio di ospitalità, l’accoglienza per una
settimana degli studenti e docenti della scuola gemellata.
La valenza formativa di tali esperienze può essere sintetizzata nelle seguenti finalità:
1) favorire l’incontro di studenti appartenenti a realtà scolastiche e culture diverse;
2) promuovere una mentalità aperta nei confronti di realtà culturali diverse dalla nostra e favorire
comportamenti improntati alla collaborazione e solidarietà;
3) rafforzare le competenze linguistico - comunicative.
Gli scambi vengono effettuati durante l’anno scolastico ed i costi sono a carico delle famiglie solo
per le spese di viaggio, essendo l’accoglienza dello studente a carico della famiglia ospitante.
Per l’attivazione di tali iniziative è necessaria l’adesione dei due terzi della classe.
57
3.3. OFFERTA FORMATIVA EXTRA-CURRICOLARE
AREA MULTIMEDIALE
CORSO ECDL
Destinatari
Tutte le classi (priorità biennio); minimo 10 alunni per modulo
Obiettivi
1. Fornire conoscenze per sostenere l’esame ECDL
2. Sviluppare competenze nell’utilizzo di software di Office
Modalità
Strumenti
Lezioni frontali ed esercizi al computer in aula di informatica
Computer in aula informatica, videoproiettore, stampanti
Tempi
70 h per i 7 moduli in cui è suddiviso un esame ECDL:
Mod. 1 – Concetti teorici di base (10 h.)
Mod. 2 – Uso del computer e gestione dei file (10 h.)
Mod. 3 - Elaborazione dei testi (10 h.)
Mod. 4 - Fogli elettronico (10 h.)
Mod. 5 - Basi di dati (10 h.)
Mod. 6 - Strumenti di Presentazione (10 h.)
Mod. 7 - Reti Informatiche (10 h)
AREA DISCIPLINE DI INDIRIZZO
Una parte dei progetti tende a potenziare e approfondire alcuni aspetti delle discipline di indirizzo. La
matematica, la scrittura giornalistica, con risvolti spesso pratici e professionalizzanti come la costruzione di
apparecchiature di telecomunicazione o rilievi tecnici.
AREA SPORTIVA
ATTIVITÀ SPORTIVE
L’Istituto cura ogni anno l’avviamento alla pratica sportiva per le seguenti discipline: pallavolo,
pallacanestro, atletica leggera, corsa campestre, calcetto, calciotto, nuoto, rafting, arrampicata sportiva, sci di
fondo e discesa.
Le attività si svolgono in orario pomeridiano, con cadenza bisettimanale e si propongono i seguenti obiettivi:
· sviluppare la cultura dello sport
· rafforzare l’educazione alla salute
· favorire la socializzazione
· potenziare la crescita fisica ed armonica dei giovani.
AREA EDUCAZIONE ALLA SALUTE ED EDUCAZIONE AMBIENTALE
Le attività di progetto relative all'educazione alla salute e all'educazione ambientale sono coordinate dal
docente funzione strumentale che si occuperà di prendere contatti con esperti e personale specializzato per
tenere incontri presso il nostro istituto. Temi di queste riunioni saranno modalità di prevenzione dei disagi
psicologici in età adolescenziale, elementi di primo soccorso ed educazione nutrizionale.
58
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Così come previsto dal Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77, e come riportato dalla Legge n°. 107
del 2015 (Legge della “Buona Scuola”), gli alunni degli istituti tecnici e dei licei, negli ultimi tre anni di
scuola (secondo biennio e ultimo anno), devono obbligatoriamente effettuare ore di alternanza scuola-lavoro
e precisamente:
- 400 ore per gli alunni degli istituti tecnici (da suddividersi in 10 settimane in totale);
- 200 ore per gli alunni dei licei.
La disposizione si attua a partire da questo anno scolastico 2015-16 per tutti gli alunni delle classi terze.
In corso d’anno saranno stilati progetti relativi ai vari percorsi di studio e firmate convenzione con le
aziende/enti che daranno la disponibilità ad accogliere ragazzi nei percorsi formativi.
Il nostro Istituto si propone di superare la divisione fra una scuola intesa come dimensione del pensare e
il lavoro inteso come dimensione del fare e di assicurare ai giovani, oltre alle competenze di base, anche
competenze spendibili nel mercato del lavoro in modo che essi possano apprendere, attraverso canali e
contesti diversi da quelli scolastici, sperimentando in situazioni i saperi acquisiti a scuola e acquistandone di
nuovi.
La modalità di apprendimento in alternanza, persegue le seguenti finalità (art.2 del D. L. n. 77 del 2005):
a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, che
colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica;
b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze
spendibili anche nel mercato del lavoro;
c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di
apprendimento individuali;
d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e
la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, nei
processi formativi;
e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
4. INTEGRAZIONE SCOLASTICA
Questa sezione del P.O.F. contiene i principi, i criteri ed le indicazioni riguardanti le procedure e le
pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con bisogni speciali; definisce i compiti ed i ruoli delle
figure operanti all’interno dell’istituzione scolastica; traccia le linee delle possibili fasi dell’accoglienza e
delle attività di facilitazione per l’apprendimento. Verranno inoltre esposti i modi attraverso i quali l’IIS
Braschi-Quarenghi ha inteso recepire le indicazioni normative contenute nella Legge Quadro n° 104/92 (alla
luce soprattutto dei contenuti della sentenza n.80 del 2010 della Corte costituzionale), dalla Legge n 170 del
18 Ottobre 2010, dalla Direttiva ministeriale del 27/12/2012 e dalla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo
2013.
4.1 Diritti degli alunni con BES
Nel nostro Istituto si cerca di attuare, nel miglior modo possibile, il concetto costituzionale delle pari
opportunità tra tutti i cittadini in vista di una loro piena inclusione. La scuola italiana, fissata negli articoli
della Costituzione, è una scuola aperta a tutti che si fonda sui valori dell’equità, della promozione sociale e
sulla valorizzazione di tutti gli alunni, qualunque sia la loro condizione personale e sociale. La scuola
italiana che risulta a seguito dell’emanazione della Legge 170 del 2010, della Direttiva ministeriale del
dicembre 2012 e della Circolare esplicativa del 6 marzo del 2013 si avvia a diventare una scuola inclusiva,
che guarda a tutti gli alunni e a tutte le loro potenzialità, una scuola che interviene prima sul contesto, poi sul
soggetto e che trasforma la risposta ai loro bisogni da specialistica in ordinaria. Nella scuola che lavora per
l’inclusione è necessario operare con un quadro chiaro delle esigenze da affrontare, dal punto di vista
quantitativo e qualitativo. Il processo d’inclusione nella scuola, inoltre, può avvenire realmente solo quando
risulti condiviso da tutto il personale coinvolto.
59
4.2 Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI)
Il 27 dicembre scorso è stata emanata la Direttiva recante Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, che delinea e precisa la strategia
inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento e alla
personalizzazione del percorso formativo per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. Nel
marzo successivo è stata pubblicata la circolare Ministeriale n. 8 che fornisce indicazioni operative su
alcune rilevanti problematiche tra cui, la più rilevante, è quella relativa alla costituzione del Gruppo di
lavoro per l’inclusione (GLI), che sostituisce il Gruppo di lavoro d’istituto (GLHI), con l’estensione dei
propri interventi anche a tutti gli altri alunni che manifestano Bisogni Educativi Speciali (BES).
Il GLI svolge le seguenti funzioni:
o
o
o
o
o
o
rilevazione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) presenti nella scuola;
raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi posti in essere anche in
funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni
strategiche dell’Amministrazione;
consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi e
confronto sui casi;
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle
effettive esigenze;
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con
BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. Tale Piano, attraverso l’analisi dei punti
di forza e di criticità degli interventi posti in essere nel corrente anno scolastico, consentirà la
formulazione, entro il mese di giugno di ogni anno, di un’ipotesi globale di lavoro per l’anno
scolastico successivo che, previa approvazione da parte del Collegio dei Docenti, si tradurrà
in una specifica richiesta di organico di sostegno e di altre risorse dal territorio e diventerà
parte integrante del POF dell’Istituto.
Il GLI è coordinato dal Dirigente Scolastico (o da un suo sostituto su delega) e costituito da:
•
•
•
•
•
Il Dirigente Scolastico
I docenti curricolari e di sostegno
Gli assistenti per l’autonomia e la comunicazione
I rappresentanti degli alunni e dei genitori
I rappresentanti delle Aziende sanitarie locali competenti
Qualora fossero individuati anche da:
•
Esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola
60
4.3 Procedure e documentazione (PDF, PEI, PDP e Relazione finale)
1. DOCUMENTAZIONE E PROCEDURE RELATIVE AGLI ALUNNI CERTIFICATI AI SENSI DELLA
L.104/92
DOCUMENTO
CHI LO REDIGE
QUANDO
Il fascicolo personale accompagna lo studente dal suo
ingresso alla scuola primaria fino al termine del suo percorso
scolastico. La consultazione risulta importante perché
consente, ai soggetti coinvolti, di reperire le informazioni
opportune specialmente nei momenti di passaggio di grado
scolastico. Contiene:
FASCICOLO PERSONALE
DELLO STUDENTE
DIAGNOSI FUNZIONALE
PROFILO DINAMICO
FUNZIONALE
1.
2.
3.
4.
5.
la certificazione ai sensi della L. 104/92;
il verbale di accertamento della disabilità (ex art. 3
comma 1 o 3 della L.104/92) rilasciato dalla ASL
competente;
la Diagnosi Funzionale;
il Profilo Dinamico Funzionale (PDF);
il Piano Educativo Individualizzato (PEI);
6.
la relazione finale.
La stesura della DF compete allo specialista della struttura Viene redatta all’atto della presa in
sanitaria pubblica o privata accreditata. Viene consegnata alla carico e aggiornata in base
famiglia che ne presenta copia alla scuola.
all’evoluzione dello studente (e
comunque ad ogni passaggio da un
grado all’altro dell’istruzione).
Il docente di sostegno avvalendosi dell’apporto dei docenti Viene redatto nel primo anno di
curricolari, dello specialista o dello psicologo, che ha in cura certificazione dello studente e deve
lo studente, e con la collaborazione della famiglia dello essere consegnato entro l’anno
studente, provvede all’elaborazione della proposta di PDF e scolastico. (Dato che è il documento
PEI da sottoporre, per la discussione e approvazione, al su cui ci si bassa per formulare il PEI
consiglio di classe.
è opportuno che la prima redazione
avvenga entro i primi tre mesi
Tutti i docenti della classe attuano le misure degli interventi dell’anno scolastico)
previsti nel PDF e PEI.
Viene aggiornato alla fine della
(art. 5 del Regolamento BES 2008, come previsto dall’art. Scuola Primaria, Secondaria di Primo
Grado e ogni qualvolta si verifichino
74, LP 7 agosto 2006, n. 5)
circostanze che possono incidere sui
contenuti
dello
stesso.
Ogni
aggiornamento non sostituisce ma
integra il precedente.
Il docente di sostegno cura la redazione del PEI, con cadenza
annuale, avvalendosi dell’apporto dei docenti curricolari, in
coerenza con il PDF
(art. 5 del Regolamento BES 2008, come previsto dall’art.
74, LP 7 agosto 2006, n. 5)
PIANO EDUCATIVO
INDIVIDUALIZZATO
Il PEI è anche un patto tra scuola, famiglia e studente perché Formulato entro i primi tre mesi di
in esso si evidenziano gli obiettivi, i risultati attesi e la ogni anno scolastico (fine novembre)
valutazione. La famiglia, attraverso il PEI è a conoscenza di
ciò che si fa a scuola e collabora per parte che le compete. I
docenti sottoscrivendolo si impegnano, ciascuno per la
propria parte, a realizzare il percorso previsto per lo studente.
Per la compilazione del PEI è importante che il CdC:
stabilisca i livelli essenziali delle competenze e delle abilità di
base in relazione alle capacità dello studente tendendo conto
61
degli obiettivi raggiungibili in relazione al punto di partenza
dello studente.
Viene stilata dal DOCENTE DI SOSTEGNO e dai
DOCENTI CURRICOLARI (CdC).
RELAZIONE FINALE
La relazione finale viene condivisa nel CdC e, insieme al PEI A fine anno scolastico
costituisce la base di partenza per il successivo anno
scolastico.
2. DOCUMENTAZIONE RELATIVE AGLI ALUNNI DSA (L. 170/2010)
DOCUMENTO
DIAGNOSI FUNZIONALE
(è la descrizione del disturbo ed ha
una valenza di certificazione. Se lo
specialista consegna alla famiglia
solo la diagnosi sarà cura del CdC
richiedere la documentazione
completa necessaria per la messa
in atto di strumenti compensativi e
le misure dispensative adeguate
alle necessità dello studente.)
RELAZIONE CLINICA
CHI LO REDIGE
QUANDO
NEUROPSICHIATRA INFANTILE O PSICOLOGO
DELL’ETA’ EVOLUTIVA
La valutazione diagnostica e clinica spetta agli specialisti
dell’ASL (neuropsichiatria infantili o psicologi) o a soggetti
accreditati e convenzionati dalla stessa oppure strutture
All’atto della prima segnalazione. È
private in cui operano questi specialisti.
aggiornata in caso di passaggio dello
studente da un grado di scuola ad un
altro, ovvero quanto lo specialista o
psicologo lo ritenga necessario anche
Lo specialista rilascia – anche in un unico documento – la tenendo conto delle indicazioni del
diagnosi e la relazione descrittiva delle abilità strumentali consiglio di classe o della famiglia.
specifiche, sulla base delle quali il CdC definisce gli
strumenti compensativi e le misure dispensative da adottare.
Fornisce le indicazioni riguardanti
Alla famiglia spetta il compito di consegnare tutta la
gli strumenti compensativi e le
documentazione.
misure dispensative da adottare.
Il DOCENTE REFERENTE per ciascun studente con DSA
individuato dal Consiglio di Classe tra i docenti del CdC
PROGETTO
DIDATTICO stesso.
PERSONALIZZATO (PDP)
Percorso educativo basato sulle
caratteristiche evolutive dello
studente e finalizzato ad adeguare,
anche in termini temporanei, il
curricolo alle esigenze formative
dello studente stesso. Specifica le
misure dispensative e gli strumenti
compensativi
definiti
nella
relazione clinica e adottati da tutto
il CdC.
Il docente referente - avvalendosi dell’apporto dei docenti
curricolari, dello specialista o dello psicologo, che ha in cura
lo studente, e con la collaborazione della famiglia - provvede
all’elaborazione della proposta PDP da condividere con il
consiglio di classe. Questo documento raccoglie:
1.
2.
la descrizione della situazione dello studente
avvalendosi delle informazioni contenute nella Formulato entro i primi tre mesi di
ogni anno scolastico (fine novembre)
relazione clinica;
l’individuazione delle misure dispensative e degli
strumenti compensativi adottati dal CdC;
la metodologia e le attività didattiche adeguate alle
capacità dello studente;
le modalità di verifica dell’apprendimento (colloqui
orali, verifiche scritte, altro…);
i criteri di valutazione adottati.
3.
L’introduzione
di
misure
dispensative e di strumenti
4.
compensativi sono rapportate alle
capacità individuali e all’entità del
5.
disturbo e possono avere anche
carattere temporaneo (L.170/10).
L’adozione delle misure stabilite nel PDP è collegiale. Il
docente referente è garante di quanto concordato nel PDP e
aggiorna il CdC sul percorso dello studente.
62
RELAZIONE FINALE
DOCENTE REFERENTE E DOCENTI CURRICOLARI
(CdC).
Riscontro
delle
attività
programmate nel PDP con
eventuali modifiche
A fine anno scolastico
63
3. DOCUMENTAZIONE RELATIVE AGLI ALUNNI IN SITUAZIONI DI SVANTAGGIO
(Direttiva ministeriale 27/12/2012 e CM 8 del 6/3/2013)
DOCUMENTO
CHI LO REDIGE
QUANDO
Il CONSIGLIO DI CLASSE; in particolare il
DOCENTE REFERENTE scelto fra gli insegnanti del
PROGETTO
DIDATTICO
CdC cura:
PERSONALIZZATO (PDP )
1.
la stesura del PDP;
2.
la relazione e il coordinamento del Consiglio
Percorso educativo basato sulle
di classe con la famiglia per quanto riguarda la
effettive capacità dello studente, al
comunicazione del PDP, dei risultati e della
fine di consentirne lo sviluppo delle
valutazione, promuovendone il coinvolgimento
potenzialità
e
la
piena
e la collaborazione.
partecipazione. Indica gli interventi
L’adozione
delle misure è collegiale.
volti a favorire il superamento delle
Il
docente
referente
è garante di quanto concordato nel
situazioni di svantaggio nonché la
PDP
ed
aggiorna
il
Consiglio
di Classe sul percorso dello
prevenzione
dell’abbandono
studente.
scolastico.
Il DOCENTE REFERENTE predispone un PDP che ha
un carattere temporaneo configurandosi come progetto
RUOLO DELLA FAMIGLIA
d’intervento limitato al periodo necessario per il
raggiungimento degli obiettivi in esso previsti. La
Per
quanto
riguarda
il
progettazione personalizzata può essere anche
coinvolgimento della famiglia, si
differenziata dal percorso della classe anche se è
sottolinea non solo la necessità che
consigliabile prevedere azioni formative e didattiche che
essa sia informata dei bisogni
consentano quanto più possibile la coerenza con il
rilevati dagli insegnanti, ma anche
percorso della classe ed un successivo rientro nel percorso
sul
proprio
ruolo
di
regolare.
corresponsabilità e sulla necessità di
Il PDP dello studente, in linea di massima, raccoglie:
una collaborazione. Senza un parere
1.
il parere dello specialista nella
positivo della famiglia i percorsi
rilevazione della situazione di svantaggio;
personalizzati non possono essere
attivati. La modalità di contatto e di
presentazione della situazione alla
famiglia è determinante ai fini di
una
collaborazione
condivisa.
Pertanto la comunicazione con la
famiglia deve essere puntuale, in
modo particolare riguardo ad una
lettura condivisa delle difficoltà e
della
progettazione
educativo/didattica per favorire il
successo formativo.
2.
3.
4.
gli obiettivi specifici di apprendimento;
le strategie e le attività educativo/didattiche
(tra cui l'eventuale esonero dall'apprendimento
di una o di entrambe le lingue straniere secondo
quanto stabilito dalla Giunta provinciale in
attuazione dell'articolo 2 della legge provinciale
14 luglio 1997, n. 11)
Ogniqualvolta il CdC rileva una
situazione di svantaggio tale da
compromettere
in
modo
significativo la frequenza e il
positivo svolgimento del percorso di
istruzione e formazione. La
condizione di svantaggio può essere
determinata da:
1.
particolari condizioni
sociali o ambientali
• svantaggio
socioeconomico, linguistico,
culturale (per esempio
alunni di origine straniera di
recente immigrazione e, in
specie, coloro che sono
entrati nel nostro sistema
scolastico nell’ultimo anno)
2.
difficoltà di
apprendimento determinate
da disturbi evolutivi specifici
quali:
• deficit del linguaggio, delle
abilità non verbali, della
coordinazione motoria,
dell’attenzione e
dell’iperattività;
• funzionamento intellettivo
limite (borderline cognitivo)
le iniziative formative integrate fra istituzioni
scolastiche e realtà socio/assistenziali o Preferibilmente entro il 30
educative territoriali (tra cui azioni specifiche di novembre di ogni anno scolastico
orientamento = progetti ponte);
5.
le modalità di verifica e valutazione
6. il consenso della famiglia;
RELAZIONE FINALE
DOCENTE REFERENTE e DOCENTI
CURRICOLARI (CdC).
A fine anno scolastico
Riscontro delle attività
programmate nel PDP con eventuali
modifiche o suggerimenti.
Precisazioni sul PEI
Ogni singolo PEI contiene la programmazione educativa e didattica individualizzata e può prevedere due tipologie di
percorsi:
percorso che prevede il raggiungimento dei livelli essenziali previsti per la classe (obiettivi
ministeriali o ad essi globalmente corrispondenti - art. 15 comma 3 dell’O.M. n.90 del
21/5/2001)
64
percorso differenziato rispetto a quello previsto per la classe con (obiettivi non riconducibili a
quelli ministeriali - adottato ai sensi dell’art. 13 dell’O.M. n. 80 del 9.3.1995)
Nel primo caso il percorso scolastico termina con il superamento dell’Esame di Stato e il conseguimento
del diploma conclusivo del corso di studi di istruzione secondaria superiore, avente valore legale.
Nel secondo caso il PEI ha l’obiettivo generale di aiutare l’alunno ad acquisire una propria autonomia
con il consolidamento dell’autostima, ad elaborare la propria personalità e a formare dei “ponti” cognitivi di
connessione con il mondo del lavoro. Dopo il superamento dell’esame di stato, sostenuto con prove
differenziate e aderenti al PEI (O.M. 35 del 4/4/03, art.17), l’alunno consegue un attestato di crediti
formativi nel quale sono esplicitate le conoscenze, le competenze e le capacità acquisite dall’alunno nel
corso dei suoi studi. Tale titolo è riconosciuto dalle istituzioni scolastiche e dai centri di formazione
professionale, nell’ambito degli accordi tra Amministrazione Scolastica e Regione Lazio (C.M. 125 del
20/7/01).
Personale coinvolto nell’integrazione
Punto di riferimento per tutti i soggetti coinvolti
Dirigente scolastico
Per ciascuno studente con BES il consiglio di classe individua,
nell’ambito dei docenti del Consiglio stesso, un docente referente
che provvede:
1.
Insegnante Referente per il singolo alunno con BES (Coordinatore
di classe)
2.
3.
curare la redazione, a seconda dei casi, del PDP,
avvalendosi della stretta collaborazione dei docenti del
CdC;
provvedere alla comunicazione e al coinvolgimento della
famiglia dello studente e ai rapporti tra scuola, famiglia,
operatori sanitari e socioassistenziali che seguono lo
studente;
occuparsi dell’aggiornamento della documentazione
relativa allo studente con BES.
La figura dell‘insegnante “di sostegno” è nata giuridicamente con il
D.P.R. 970/1975, come docente "specialista", ed è stata
ulteriormente definita dalla Legge 517/77 che individua il docente
di sostegno specializzato come figura preposta all’integrazione
degli studenti con disabilità certificata. A questo proposito è
riconosciuta l’effettiva contitolarità sulla classe:
1.
Docente di sostegno
2.
3.
4.
5.
65
condivide con tutti gli altri colleghi i compiti
professionali e le responsabilità sull'intera classe
(contitolarità);
partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla
valutazione per tutto il gruppo classe;
garantisce un reale supporto al CdC nell’assunzione di
strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e
didattiche integrative;
svolge un’attività di consulenza a favore dei colleghi
curricolari nell’adozione di metodologie per
l’individualizzazione finalizzate a costruire il PEI per lo
studente con BES certificato ex L104/92;
concorda con ciascun docente curricolare i contenuti del
progetto per la relativa disciplina o per gruppi di
discipline e con gli educatori le strategie metodologiche
educative;
6.
7.
8.
facilita l’integrazione tra pari attraverso il proprio
contributo nella gestione del gruppo classe.
1.
accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendone
l’integrazione, definendo gli interventi didattico/educativi
ed individuando le strategie e le metodologie più utili per
realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES
al normale contesto di apprendimento;
la normativa richiama, con forza, la competenza dei
docenti del CdC per l’analisi della situazione e la
definizione dei bisogni dello studente;
ha cura di individuare e proporre le risorse umane,
strumentali e ambientali da utilizzare per favorire i
processi di inclusione;
si assume la responsabilità del percorso educativo dello
studente e della pianificazione degli interventi didattici
per favorire un clima positivo di apprendimento e di
collaborazione con famiglia e territorio;
partecipa alla definizione e alla valutazione
individualizzata di progetti che riguardano gli studenti
con BES. L’adozione delle misure è collegiale.
2.
3.
4.
Docenti del Consiglio di Classe
5.
6.
Per la compilazione del PEI è importante che il CdC:
stabilisca i livelli essenziali delle competenze e delle
abilità di base in relazione alle capacità dello studente
tendendo conto degli obiettivi raggiungibili in relazione
al punto di partenza dello studente. Individui modalità e
tipologia per la verifica dei risultati raggiunti, prove
graduate e/o assimilabili a quelle del percorso della
classe.
1.
L’assistente educatore è una figura professionale che
svolge il proprio
servizio presso le Istituzioni Scolastiche. Opera
all’interno della scuola a sostegno del percorso di
autonomia, di integrazione e di comunicazione degli
alunni disabili, svolgendo un ruolo di supporto e
facilitazione. L’assistente educatore, in particolare:
a) collabora alla programmazione e all’organizzazione
delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del
progetto educativo;
b) partecipa ai GLH-Operativi ai fini dell’elaborazione e
della condivisione di PDF e PEI in accordo con il docente
di sostegno dello studente con BES;
c) collabora alla continuità nei percorsi didattici
favorendo anche il collegamento tra scuola e il territorio
in funzione del progetto di vita dello studente;
d) fornisce, secondo le modalità individuate dal Dirigente
scolastico, elementi per la valutazione unicamente dello
studente o degli studenti seguiti;
e) assiste lo studente in sede d’esame secondo le modalità
previste dal PEI e concordate con la Commissione
preposta.
2.
3.
4.
Assistente educatore
5.
6.
7.
8.
66
conduce direttamente interventi specialistici, centrati
sulle caratteristiche e le capacità dello studente sulla base
di metodologie particolari;
assiste l’alunno in sede d’esame secondo le modalità
previste dal progetto specifico e concordate con la
Commissione d’esame;
f) si attiva per il potenziamento dell’autonomia della
comunicazione e della relazione dell’alunno.
Progetto continuità educativa
La C. M. 1/1988 sottolinea l’importanza della continuità educativa nel processo di integrazione degli
alunni disabili. Questi studenti pongono alla Scuola una domanda più complessa di aiuto educativo e di
sostegno didattico quindi necessitano, più di ogni altro, di una particolare attenzione educativa. È quindi
molto importante potenziare la collaborazione tra gli operatori delle diverse istituzioni scolastiche,
coordinare ed integrare i singoli interventi.
La finalità di questo progetto è quella di realizzare un piano educativo unitario, il quale, pur nella
differenziazione dei diversi ordini di scuola, consenta di realizzare un’esperienza scolastica priva di fratture
e sempre coerente con gli individuali bisogni educativi e ritmi di apprendimento.
I destinatari sono gli alunni iscritti BES iscritti alle prime classi. Si prevedono varie fasi:
FASI
TEMPI
ATTIVITA’
PERSONE COINVOLTE
L’Istituto
organizza,
prima
dell’iscrizione, un’assemblea per
uno scambio di informazioni.
Su richiesta la famiglia può visitare
la scuola e vedere l’ambiente in cui
verrà inserito il ragazzo (soprattutto
in caso di disabilità grave in cui
sono
necessarie
particolari Dirigente, vicepreside, insegnanti
attenzioni e adattamenti strutturali). coinvolti e genitori.
Iscrizione
Entro i tempi stabiliti
I
genitori
procedono
con
l’iscrizione dell’alunno presso la
segreteria dell’Istituto nei termini
prestabiliti.
La famiglia dovrà, entro breve
tempo,
far
pervenire
la
certificazione attestante la diagnosi
clinica direttamente alla segreteria
dell’Istituto.
Pre-accoglienza
Condivisione e
passaggio di
informazioni
Entro maggio
Entro maggio
Nell’ambito dei percorsi di
continuità tra scuole, vengono
organizzate una serie di attività ed
Docenti coinvolti dei due ordini di
incontri di continuità funzionali alla
scuola.
reciproca conoscenza tra l’alunno e
l’ordine di scuola successiva
(personale, struttura, attività, …)
Presentazione del caso dell’alunno
disabile, in occasione dell’incontro
dell’equipe, al coordinatore del
sostegno di sede della scuola che
accoglie il ragazzo. In occasione
della formazione delle classi
vengono presentati in modo
generale tutti gli alunni, compresi
quelli con difficoltà (secondo le
67
Insegnanti di classe e di sostegno
coinvolti dei due ordini di scuola,
coordinatore del sostegno scuola
accogliente, genitori, equipe medica.
modalità
docenti).
stabilite
dal
collegio
Prima dell’inizio della scuola il
CdC o il suo coordinatore o il
docente tutor incontrano i genitori
per uno scambio di informazioni
riguardo ai bisogni, abitudini,
interessi, ecc… del ragazzo. (si
veda griglia allegata). In tale
occasione la scuola consegna ed
illustra ai genitori il protocollo di
accoglienza famiglia.
Accoglienza
Inizio anno scolastico
(settembre)
Si convoca un Consiglio di Classe
specifico per presentare in maniera
dettagliata il profilo di ciascun
alunno con bisogni educativi Insegnanti di classe e di sostegno,
speciali (spazio adeguato all’interno genitori.
del CdC per la presentazione del
gruppo classe.)
Nello stesso consiglio o in altri
tempi si programmano delle
attività di accoglienza (rivolte alle
classi coinvolte e non solo) per la
prima settimana di scuola. Tali
attività sono finalizzate ad un
positivo inserimento dell’alunno.
Successivamente
vengono
contattati gli operatori sanitari e
costruito un primo percorso
didattico
(individualizzato
o
personalizzato) da definirsi entro
novembre.
68
Consiglio di classe.
Docente tutor e sostegno, docenti del
CdC, equipe medica, genitori.
4.4 ALUNNI STRANIERI
Inserimento e integrazione dello studente straniero nel contesto scolastico
Il nostro Istituto recepisce e fa sue le disposizioni ministeriali e legislative volte a garantire allo studente
di provenienza straniera il diritto allo studio e a facilitarne il più possibile il corretto inserimento nel nostro
contesto scolastico, prime fra tutte la Legge 40/1998 sull’insegnamento dell’italiano come seconda lingua,
sulla formazione dei docenti all’integrazione, nonché la C.M. 24 /2006, detta “Linee guida per l’accoglienza
e l’integrazione degli alunni stranieri” che riassume le indicazioni per l’organizzazione di misure volte
all’inserimento degli alunni stranieri e alla promozione di una vera educazione interculturale, che tenga
conto delle diversità culturali degli studenti e del cambiamento in senso multietnico della società italiana.
Di norma la scuola è tenuta per legge a iscrivere lo studente nella classe a lui/lei pertinente per l’età
anagrafica e a favorire nella classe di appartenenza un clima di accoglienza docente - alunno e fra gli alunni
stessi, evitando ogni discriminazione e rispettando i livelli di partenza e i trascorsi scolastici dello studente,
nonché i naturali tempi di apprendimento della lingua italiana.
Le disposizioni ministeriali consentono altresì, per ottimizzare il processo educativo, di inserire lo
studente, previo consenso dei genitori, in una classe inferiore rispetto a quella anagrafica.
Del resto un inserimento anagrafico automatico come quello che viene effettuato dalla segreteria, anche
se corrisponde a un diritto dello studente e della sua famiglia, può non rappresentare la via migliore per un
corretta e adeguata integrazione dello studente nel contesto scolastico e didattico che lo deve accogliere.
Considerato che la scuola cerca di garantire una gamma di interventi specifici che sostengono lo studente
a tutti i livelli di inserimento (corso di grammatica italiana, mediazione culturale e sostegno allo studio di
materie caratterizzanti), all’atto dell’iscrizione dello studente si rende necessario :
a) un colloquio con lo studente e i familiari per comunicare le caratteristiche peculiari dell’Istituto e per
accertare le effettive motivazioni ad affrontare un percorso di studi complesso. Responsabili del colloquio
sono i collaboratori del Preside o docenti con esperienza nel campo dell’accoglienza e integrazione degli
alunni stranieri. Inoltre, al fine di effettuare consapevolmente la scelta del percorso di studi, gli studenti
possono avvalersi prima dell’iscrizione di colloqui con i mediatori culturali del territorio,
b) un test d’ingresso (classi seconde) o esame integrativo (all’inizio di settembre per le classi
terze/quarte e quinte) per verificare :
•
•
le competenze linguistiche nella lingua italiana;
le competenze disciplinari minime per affrontare almeno una parte delle materie in modo attivo e
partecipe;
il test per le classi seconde verte principalmente su obiettivi trasversali, l’esame integrativo invece per le
classi terze quarte e quinte anche su obiettivi specifici. Il test non è selettivo, ma serve agli insegnanti per
conoscere i livelli di partenza dello studente e approntare il piano del recupero; la segreteria deve fornire allo
studente i relativi programmi scolastici dell’anno precedente;
c) la convocazione del Consiglio di Classe a settembre volta a valutare i risultati del test d’ingresso e
dell’esame integrativo, a decidere se e come attuare un PEI e quali azioni produrre per ottimizzare il
percorso didattico - educativo dello studente; il Consiglio di Classe procede alla richiesta di un eventuale
mediatore culturale, dell’attivazione del corso di italiano e dei corsi di sostegno allo studio interni alla
scuola;
69
d) il monitoraggio successivo dei progressi ottenuti dallo studente nel suo percorso di integrazione da
parte del Consiglio di Classe; a questo proposito si sottolinea come il successo scolastico in questa
situazione di alta criticità si possa ottenere solo se sussistono le condizioni di una vera sinergia fra insegnanti
e compagni di classe, che devono essere sollecitati a comunicare con gli studenti di madrelingua non italiana
per facilitarne l’inserimento e il percorso di studi, soprattutto nei momenti informali della vita scolastica;
e) attuazione dell’insieme delle pratiche di recupero e sostegno quali:
•
•
corso di lingua italiana (italiano L2: grammatica e conversazione)
corsi di sostegno allo studio con insegnanti interni per le materie curricolari.
5. AREA ORGANIZZATIVA
5.1. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI
La formazione e l’aggiornamento dei docenti - diritti fondamentali per il potenziamento e lo sviluppo
della professionalità degli insegnanti, rappresentano una imprescindibile necessità al fine di garantire
l’efficace realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa.
Il Collegio Docenti, nel rispetto delle norme contrattuali e conformemente alle direttive ministeriali,
ritiene il piano relativo alla formazione ed all’aggiornamento un fondamentale indicatore della qualità del
servizio scolastico.
Come previsto dall’art. 62 comma 5 del CCNL integrativo, gli insegnanti hanno diritto alla
fruizione di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico per la partecipazione a iniziative di formazione con
l’esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa sulle supplenze brevi vigente nei diversi
gradi scolastici. La partecipazione a corsi di aggiornamento e di formazione deve essere autorizzata dal
Dirigente Scolastico. Il corsista deve consegnare, terminato il corso, alla segreteria d’Istituto copia
dell’attestato di partecipazione
Le attività di formazione e di aggiornamento proposte da questo Istituto sono ispirate ai seguenti
criteri:
· arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal processo di riforma
in atto, sviluppo dei contenuti dell’insegnamento (saperi essenziali, curricoli disciplinari, linguaggi non
verbali, tematiche trasversali), puntualizzazione dei metodi e organizzazione dell’insegnamento,
integrazione delle nuove tecnologie informatiche e multimediali nella didattica e valutazione degli esiti
formativi articolata e organizzata secondo le specificità disciplinari;
· necessità di promuovere la cultura dell’innovazione e di sostenere i progetti di ricerca e di
sperimentazione che la scuola mette in atto in rapporto con il contesto produttivo, sociale e culturale
esterno;
· proposta di iniziative sulla base dell’analisi delle esigenze formative dei docenti che vengono
periodicamente monitorate; le proposte hanno origine esterna o interna; quelle esterne, provenienti da
enti, associazioni pubbliche o private sono comunicate dal Dirigente Scolastico; le iniziative interne di
aggiornamento sono proposte dai Dipartimenti disciplinari oppure dal Collegio dei Docenti all’inizio
dell’anno scolastico;
· le diverse iniziative proposte, approvate e organizzate possono essere di volta in volta estese e
pubblicizzate anche ad altri istituti;
· attenzione e sostegno alle diverse attività di autoaggiornamento per favorire il confronto e lo
scambio di esperienze, utilizzando come risorsa gli insegnanti che hanno già acquisito esperienze
professionali; in questo senso sono ammessi anche gruppi di lavoro e di progetto sull’innovazione dei
contenuti e sulla ricerca metodologica e didattica, che facciano della scuola un centro attivo di sviluppo
professionale sempre aperto alla collaborazione con il contesto esterno;
70
· l’attività di formazione e di aggiornamento rivolta anche al personale amministrativo ed ai
collaboratori scolastici al fine di migliorare il servizio;
· l’attività di formazione e di accoglienza dei nuovi docenti al fine di facilitare l’inserimento all’interno
delle complesse dinamiche scolastiche e consentire un riferimento annuale e non solo iniziale.
Per il corrente anno scolastico sono state proposte dal Collegio Docenti le seguenti
attività di formazione:
•
•
•
•
Corso di lingua inglese, tenuto da docenti dell’istituto;
Corso metodologia CLIL;
Formazione sicurezza;
Formazione personale legata all’ambito disciplinare e/o uso nuove tecnologie nella didattica.
5.2. FIGURE DI SUPPORTO AL POF
L’offerta formativa dell’Istituto
a) è affidata essenzialmente ai docenti e all’azione educativa e didattica da loro posta in essere, sulla base
di quanto programmato sia individualmente (piano di lavoro annuale, progetti didattici), sia
collegialmente (programmazione del Consiglio di Classe);
b) si avvale del supporto garantito dall’azione di altre figure e organi:
1. Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa
Area 1
POF
-
Gestione del ·
·
·
Prof.ssa Alessandra Zolla
·
Area 2 - Rapporto con
il territorio
(imprenditoralità,
alternanza scuola-lavoro) e
Supporto ai docenti
Prof. Augusto Ticconi
Area 3 - Supporto
alunni e famiglie
/Educazione alla salute
Prof.ssa Antonella Caronti
Coordinamento del lavoro di redazione del POF
Raccolta dei materiali per l’aggiornamento del POF
Coordinamento delle attività extracurricolari
Valutazione finale delle attività del POF
· Analisi dei bisogni formativi e piano di formazione e
aggiornamento dei docenti;
· Documentazione educativa e didattica mediante predisposizione
di un archivio di facile consultazione;
· Valorizzazione dell’ambiente scolastico come risorsa per la
didattica e l’autoformazione;
· Attività di autovalutazione e valutazione di istituto, in
collaborazione con la F.S. Area 1;
· Predisposizione scheda attribuzione credito scolastico;
· Rapporti con il territorio
· Identificazione precoce dei fattori di rischio al fine di attivare
interventi di prevenzione del disagio e di promozione del
successo formativo;
· Sostegno e consulenza agli adulti di riferimento (docenti,
genitori e personale non docente) per favorire l’accoglienza dei
ragazzi a scuola e individuare precocemente gli indicatori del
disagio psico-socio-relazionale.
· Sviluppo
delle
capacità
empatiche
e
promozione
dell’educazione socio-affettiva nei ragazzi per prevenire i
disturbi del comportamento e le condotte a rischio in
adolescenza.
· Attivazione delle risorse positive all’interno dei gruppi classe,
71
Area 4 - Orientamento ·
scolastico
·
Prof.ssa Santa Appodia
·
·
·
per promuovere la crescita dei ragazzi e incrementare il senso di
autostima e il senso di efficacia individuale e collettiva
Coordinamento e gestione delle attività di orientamento in
entrata ed uscita
Gestione dei bisogni formativi degli studenti al fine di una
consapevole scelta
Coordinamento delle attività di raccordo con le scuole medie
Coordinamento delle attività di raccordo con l’Università
Realizzazione di progetti d’intesa con enti ed istituzioni esterne
Area 5 Inclusività
Disabilità e · Coordinamento delle attività di integrazione, sostegno e
recupero
· Coordinamento e gestione delle attività di accoglienza, di
Prof.ssa Donatella Orlandi
continuità e di orientamento in entrata
· Monitoraggio dei progetti del P.O.F. in collaborazione con la
F.S. Area 1
· Coordinamento delle iniziative volte al miglioramento
qualitativo del rapporto alunni-istituzioni pubbliche esterne alla
scuola
Area 6 - Gestione delle · Coordinamento, d’intesa anche con i direttori dei laboratori di
risorse tecnologiche/sito
informatica e multimediali, delle azioni necessarie a garantire
WEB
l’efficienza delle dotazioni tecnologiche dell’Istituto e la loro
ottimale utilizzazione.
Prof. Pasquale Raponi
· Gestione del sito web dell’Istituto e della comunicazione online con le famiglie
I docenti incaricati delle Funzioni Strumentali sono individuati dal Collegio, con adeguata motivazione,
sulla base delle singole richieste, tenuto conto anche della rispondenza dei titoli presentati a quanto richiesto
per la specifica funzione; in particolare si terrà conto dei seguenti requisiti: titoli e pubblicazioni, esperienza
professionale maturata, incarichi svolti nell’ambito scolastico e continuità didattica nell’ambito dell’Istituto,
corsi di aggiornamento, impegno a permanere nell’Istituto per la durata dell’incarico.
2 Commissioni
Sono nominate per il corrente a.s. le seguenti Commissioni:
•
•
•
•
•
•
•
Commissione POF: tutte le FS e referenti di dipartimento
Commissione orario: tutti i collaboratori e coordinatori di sede
Commissione orientamento: 4 membri (Appodia, Brancazi, Casalino, Turrini)
Commissione Invalsi: 2 membri (Casalino, D’Attilia)
Integrazione Unità di autovalutazione: (referente Maugliani, D’Attilia, Casalino, Caponi)
Commissione Viaggi: 4 membri (Tacchia, Cicolini, Felli, Errera)
Commissione elettorale: 2 membri (Corizza, Lollobattista)
72
3. Coordinatori di Classe
Al fine di ottimizzare il lavoro dei Consigli di Classe, di potenziarne i livelli di autonomia decisionale,
nonché di migliorare la comunicazione tra scuola e famiglia (soprattutto laddove emergono situazioni di
difficoltà e di disagio da parte degli alunni), è introdotta la figura del coordinatore di classe.
Tale figura, designata annualmente dal Dirigente Scolastico, si fa carico di:
favorire la realizzazione di una collegialità effettiva nell’azione del Consiglio di Classe;
monitorare le assenze degli alunni;
informare la Presidenza delle situazioni di profitto e di frequenza irregolari;
attivare le necessarie comunicazioni alle famiglie;
operare come referente di classe per l’obbligo scolastico e formativo, in raccordo con la funzione
strumentale area 3.
I nomi dei docenti nominati coordinatori di classe sono presenti sul sito dell'Istituto.
·
·
·
·
·
4. I Dipartimenti
I Dipartimenti sono organismi aperti alla libera partecipazione dei docenti e, in base ai Decreti di
riordino della scuola secondaria di secondo grado, costituiscono articolazioni funzionali del Collegio
Docenti per il sostegno alla progettazione formativa e alla didattica. La loro attività è coordinata da un
docente – il coordinatore di dipartimento – nominato dal Dirigente Scolastico, con mandato annuale.
Tale organismo ha il compito di:
· raccogliere e coordinare le proposte dei docenti;
· elaborare proposte originali relative a progetti e iniziative negli ambiti didattico, metodologico e
dell’aggiornamento;
· avanzare tali proposte al Collegio Docenti;
· consentire il confronto e la discussione sull’adozione dei libri di testo, fermi restando le prerogative e i
diritti del docente;
· predisporre materiali per la rilevazione dei livelli di partenza e curarne l’elaborazione in collaborazione
coi coordinatori di classe;
· costruire indicatori, coerenti con le indicazioni del Collegio Docenti, per la rilevazione dei risultati
conseguiti, in confronto con quelli attesi, nelle attività curricolari;
· promuovere il confronto culturale e una più efficace circolazione delle idee.
Per il corrente anno scolastico sono nominati referenti dei Dipartimenti:
·
·
·
·
·
·
la prof.ssa Rocchi referente per l’area letterario – artistico;
la prof.ssa Felli per l’area scientifica;
la prof.ssa D’Attilia per l’area tecnico – pratico – motoria;
la prof.ssa Allegrini per l’area linguistica;
il prof Fratticci per l’area scienze umane – filosofico – economico sociale;
il Prof. Maurizi per l’area della disabilità.
5. Referenti di laboratorio
I referenti di laboratorio hanno i seguenti compiti:
• sono responsabili dei beni mobili che si trovano in ogni singolo laboratorio
• coordinano e controllano l'uso del laboratorio da parte di più docenti
• fanno osservare il regolamento d'uso del laboratorio
• collaborano con l'ufficio tecnico in ordine alle spese di investimento inerenti il materiale di
laboratorio
• controllano l' efficienza delle apparecchiature e la puntuale registrazione dei movimenti dei docenti e
delle classi nei laboratori
I nomi dei docenti nominati referenti di laboratorio sono presenti sul sito dell'Istituto.
73
6. VALUTAZIONE DEL POF
6.1. VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO SCOLASTICO
Con la Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 è stata disposta, per il triennio costituito dagli a. s.
2014/2015, 2015/2016 e 201672017, la progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del
procedimento di valutazione secondo le fasi previste dall’art. 6 comma 1, del DPR n. 80 del 28 marzo 2013:
•
•
•
•
autovalutazione
valutazione esterna
azioni di miglioramento
rendicontazione sociale.
Nel quadro dell’autonomia didattica e organizzativa particolarmente importante appare la definizione
della qualità del servizio scolastico.
Gli indicatori di qualità della scuola sono:
· il lavoro collegiale dei docenti
· le competenze disciplinari dei docenti e l’unitarietà dell’insegnamento
· la disponibilità dei docenti alla sperimentazione, alla ricerca, all’innovazione didattica e
all’aggiornamento;
· l’individuazione delle procedure d’insegnamento;
· l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente;
· il rapporto costante scuola/famiglia;
Gli indicatori di qualità dell’organizzazione scolastica fanno riferimento a:
· funzionalità dell’orario;
· funzionalità delle attrezzature e degli arredi;
· rapporto positivo con Ente Locale, esperti esterni, ASL;
· coordinamento tra le componenti dell’Istituto (Dirigente Scolastico, Commissioni, Referenti,
Collaboratori).
Il nostro Istituto, attraverso i suoi Organi Collegiali,
1. attiva procedure di verifica interna ed esterna, di autovalutazione, di documentazione e di
rendicontazione attraverso:
a) la sintetica esposizione degli obiettivi e dei criteri che hanno informato l’attività didattica;
b) il rapporto tra gli esiti attesi e i risultati effettivi;
c) la formulazione di indicatori di valutazione dell’efficienza e dell’efficacia (ore di lezione
effettivamente svolte, frequenza degli alunni alle lezioni, esiti dell’azione educativa svolta, uso delle
strutture presenti in Istituto, rapporti con le famiglie, prove di verifica standardizzate, simulazioni di
prove e colloqui d’esame ecc.); caratteristiche degli interventi didattici di recupero (IDEI) e dei corsi
di approfondimento; i questionari proposti agli studenti, alle famiglie e al personale scolastico
relativi ad aspettative, gradimento, qualità dei processi di insegnamento apprendimento attivati;
d) le relazioni dei docenti incaricati delle Funzioni strumentali.
2. introduce il concetto dell’assunzione di responsabilità attraverso:
74
a) l’assegnazione formalizzata di incarichi nell’ambito del piano annuale delle attività;
b) la descrizione chiara del compito da svolgere;
c) l’indicazione chiara dei risultati attesi;
d) il resoconto dell’azione svolta.
Gli oggetti e gli strumenti di valutazione possono essere:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
il monitoraggio svolto dall’INVALSI
i questionari elaborati all’interno dell’Istituto e rivolti a docenti, studenti, genitori
il monitoraggio degli esiti dell’orientamento universitario e professionale
la verifica dell’efficacia delle attività di recupero
la verifica dell’efficacia delle attività di ri-orientamento
la quantificazione della dispersione scolastica
l’autovalutazione d’Istituto (RAV e Piano di Miglioramento)
Durante il precedente a. s. l’Istituto ha stilato un proprio Rapporto di Autovalutazione, pubblicato sul sito
della scuola e sul portale Scuola in Chiaro, di cui si illustrano i contenuti principali nei paragrafi che
seguono.
6.2. PRIORITA', TRAGUARDI, PROCESSI
Dal rapporto di autovalutazione (RAV) elaborato nel nostro Istituto sono emerse le seguenti priorità e i
seguenti traguardi :
Per quanto riguarda i risultati scolastici Diminuire l'insuccesso scolastico nel biennio. Il traguardo da
è prioritario:
raggiungere è la riduzione in tre anni del numero dei debiti e
delle non ammissioni del 10%.
Ridurre la variabilità tra classi. Il traguardo è la riduzione in
tre anni del numero della varianza tra i vari indirizzi di studi
del 10%.
Per quanto riguarda le competenze Rafforzare il concetto della convivenza civile (rispetto delle
chiave e di cittadinanza:
persone, ambiente e delle strutture). Il traguardo è ridurre
entro tre anni gli episodi di vandalismo e di bullismo del
20%.
Rispettare le regole (Regolamento di istituto, con particolare
riferimento all'orario scolastico e alle giustificazioni). Il
traguardo è ridurre entro i tre anni, i ritardi, i richiami per le
giustificazioni, le note e i provvedimenti disciplinari del
20%.
75
La scelta di tali priorità è dovuta all'esame dei dati degli scrutini, alla tendenza delle valutazioni verso i
numeri più bassi (soprattutto nel biennio), ai risultati delle prove Invalsi, all'atteggiamento diffuso da parte
di alcuni studenti in merito al non rispetto dell'orario scolastico, agli atteggiamenti di bullismo e vandalismo
che si riscontrano in alcuni indirizzi di studio.
A questa rilevazione corrispondono le aree e i seguenti obiettivi di processo:
Curricolo, progettazione e valutazione
Creare i curricoli delle competenze disciplinari,
attraverso i rispettivi dipartimenti, adattandoli alla
realtà dell'utenza scolastica.
Effettuare prove standardizzate nel biennio di
matematica, inglese e italiano, (in entrata,
intermedie e finali).
Progettare la programmazione disciplinare in
verticale.
Ammodernare le attrezzature tecnologiche della
scuola.
Creare ambienti virtuali di apprendimento tra
docenti e discenti.
Ambiente di apprendimento
Continuita' e orientamento
Pianificare incontri tra insegnanti della secondaria di
I grado e di II grado per scambio informazioni utili
alla formazione delle classi.
Incontri tra insegnanti della secondaria di I grado e
di II grado per la definizione delle competenze in
entrata.
Orientamento strategico e organizzazione della
scuola
Potenziamento di attività formative sulla legalità,
sulla relazionalità tra pari e non e sulla costruzione
di un senso critico.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Potenziamento della formazione del personale.
Integrazione con il territorio e rapporti con le
famiglie
Attivazione di iniziative di alternanza scuola-lavoro
e/o stage
Strutturare meglio gli obiettivi di processo già esistenti nella scuola e introdurre nuove procedure
operative, renderà maggiormente consapevoli tutti gli operatori scolastici della missione della scuola e
aumenterà la volontà condivisa di raggiungere i traguardi prefissati.
6.3. PROPOSTA PER L'ORGANICO POTENZIATO (VEDI ALLEGATI)
Alla luce delle priorità emerse nel Rapporto di Autovalutazione di Istituto per quanto riguarda
l'assegnazione dell’organico potenziato per l’a. s. 2015/2016 alla nostra scuola, il Collegio Docenti ha
approvato la seguente proposta:
•
•
•
•
•
•
•
Potenziamento Umanistico
Potenziamento Scientifico
Potenziamento Linguistico
Potenziamento Socio-Economico e per la Legalità
Potenziamento Laboratoriale
Potenziamento Artistico e Musicale
Potenziamento Motorio
76
A cui si può aggiungere un posto per il sostegno e l’inclusività.
In base alle unità di organico che effettivamente entreranno a far parte del personale del nostro Istituto, si
procederà a definire progetti, che rendano utili e impiegate in modo coerente, con le linee di
programmazione della scuola, le risorse assegnate e riportati negli allegati.
77
PROGETTI POF
a.s. 2015-2016
1. Progetti senza costi aggiuntivi
Nome progetto
POTENZIAMENTO LINGUE
STRANIERE : 3 ore lingua inglese + 1
ora di conversazione (senza compresenza)
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
ACCORDI IN BIBLIOTECA
referente
Prof.ssa
Allegrini
destinatari
Alunni del 3, 4 e 5
liceo linguistico
Prof. Caronti
Prof. Zugaro,
Ventura
Alunni dell’Istituto
Alunni dell’istituto
PROGG. VARI IN
COLLABORAZIONE CON EELL
(ASL, BIBLIOTECA, COMUNE...)
Prof.ri
dell’Istituto
Alunni dell’Istituto
Nome progetto
PROGETTO ECDL
referente
Prof. Ticconi
LA SCUOLA VA IN PISCINA
Prof. Raponi
destinatari
Alunni dell’istituto e
utenti esterni
Alunni dell’istituto
2. Progetti con finanziamento esterno
3. Progetti da FIS
Nome progetto
CLIL
PREVENZIONE DISAGIO E
DISPERSIONE SCOLASTICA
LA DIGNITA’ NEGATA
OLIMPIADI DELLA MATEMATICA
PARI OPPORTUNITA’
LAUREE SCIENTIFICHE
100 CLASSI
ORIENTAMENTO
4 PASSI ROMANI NELLA VALLE
DELL’ANIENE
QUALITÀ DELLA SCUOLA
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI
referente
Prof.ssa Zolla
destinatari
Alunni classi 5 e del
triennio linguistico
Prof.ssa Caronti
Antonella
Prof.ssa Tacchia
Prof.sse Caronti e
Masi
Prof.ssa Flavi
Prof.ssa Caponi
Prof.ssa Caponi
Prof. Appodia
Alunni dell’Istituto
Prof.ssa Brancazi
Prof. Ticconi
Prof. Raponi
78
Alunni dell’istituto
Alunni dell’Istituto
Alunni dell’Istituto
Alunni dei trienni
Alunni dell’Istituto
Alunni delle terze
medie e delle quinte
Alunni delle classi: 1
Tur., 4 elett., 4 B inf
Istituto
Alunni dell’Istituto
79
ALLEGATI
1. Progetti per il potenziamento
POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ AREA UMANISTICA: IL LIBRO VA A SCUOLA
PREMESSA
Insegnare a leggere oggi: perché?
Leggere si può insegnare: intraprendere con gli alunni un percorso di acquisizione e progressivo
affinamento di quelle abilità via via più sofisticate della comprensione e dell’interpretazione.
Leggere è una competenza culturale che la scuola deve insegnare in tutta la sua complessità.
Leggere è un’attività processuale in quanto risultato di diverse operazioni cognitive e linguistiche di
elaborazione del testo.
Leggere aumenta il repertorio di conoscenze utili per comprendere e interpretare correttamente i testi, per
familiarizzare con strutture che potranno essere utilizzate nelle proprie produzioni, e praticare le operazioni
di ideazione, pianificazione e stesura di un testo è funzionale anche a riconoscere queste stesse strutture nei
testi che leggiamo.
La comprensione si configura come cooperazione tra testo e lettore, un’attività bidirezionale che ha buon
esito quanto più sono gli elementi culturali, linguistici e semantici in comune tra testo e lettore.
FINALITÀ
• Motivare gli alunni al piacere della lettura
• Educare i ragazzi ad una lettura attiva, consapevole ed appassionata
OBIETTIVI
• Acquisire e mantenere atteggiamenti positivi di ascolto e attenzione nei confronti dei brani letti, superando
la disaffezione per la comunicazione verbale scritta, conseguente all’eccessiva o errata fruizione delle
immagini
• Conoscere diverse modalità di lettura (silenziosa, a più voci, per piacere, per studio,…)
• Creare e potenziare la capacità di analisi delle letture, individuando in un testo personaggi, tempi, luoghi e
avvenimenti con le loro caratteristiche
• Avviare e consolidare la lettura espressiva, esplorando le diverse potenzialità della voce umana,
fondamentale per la comprensione del contenuto
• Sviluppare la capacità di esprimere opinioni personali su quanto letto
• Arricchire il patrimonio di conoscenze e di lessico per una più articolata comunicazione personale
• Incrementare la capacità di produzione testuale di tipologia differente, operando variazioni sullo schema
narrativo di base, manipolando e rielaborando testi, costruendo schemi, sintesi e ricerche su argomenti
specifici
METODOLOGIE
Il progetto è realizzato attraverso attività disciplinari, interdisciplinari e transdisciplinari di
interazione/integrazione con le risorse territoriali, eventualmente disponibili ( biblioteca comunale ecc.) .
Il ‘progetto di lettura’ può avere, eventualmente, un filo conduttore, una tematica per tutti i corsi di studio
( es. il discorso emotivo -affettivo, il rispetto delle regole ecc.).
ATTIVITÀ E STRATEGIE
• Lezione frontale
• Lettura di testi di tipologie differenti
• Lettura ad alta voce e silenziosa, per piacere e per studio o ricerca
• Conversazioni esplicative e/o rievocative e discussioni sui testi letti
• Giochi di ruolo e di simulazione ; drammatizzazione delle letture effettuate; manipolazione e
rielaborazione di storie ; invenzione di storie; gare e gruppi di lettura
• Analisi, classificazione e produzione di testi di vario tipo attraverso schemi, sintesi, tabelle, utilizzo di
supporti informatici
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• Proiezione di film sceneggiati da libri
• Uso di mezzi e strumenti informatici
TEMPI/DURATA
Intero anno scolastico: 2 ore per gruppo-classe in orario curricolare in compresenza o in gruppi di livello,
per un totale di 10 ore settimanali.
DESTINATARI
Classi del Biennio :
- 1 Liceo Scientifico
- 1 e 2 Tecnico Informatico
- 1 e 2 Tecnico Elettrotecnico
RISORSE UMANE
Docente area umanistica dell’organico potenziato.
POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ AREA SCIENTIFICA
Il presente progetto è rivolto a tutti gli alunni dell’Istituto e si articola in due parti:
1.
PARTE PRIMA: il docente dell’organico potenziato destinerà il proprio operato, per un numero di
dodici ore settimanali, alle classi in cui sono presenti alunni diversamente abili e alunni certificati con D.S.A.
per i quali necessita un rinforzo curricolare specifico.
2.
PARTE SECONDA: il docente dell’organico potenziato destinerà il proprio operato, per un numero
di sei ore settimanali, a tutti gli alunni dell’Istituto attraverso uno sportello didattico assistito, anche
pomeridiano, finalizzato alla riduzione del fenomeno della dispersione scolastica e al recupero tempestivo
delle carenze disciplinari.
OBIETTIVI
•
Consentire a tutti gli alunni delle classi del biennio che presentano criticità da un punto di vista
didattico e disciplinare, di esercitare il diritto allo studio in condizioni tali da non risentire del contesto
troppo articolato.
•
Aumentare nell’alunno l’interesse per le materie scientifiche, dandogli l’opportunità di affrontare un
percorso di studio che tenga conto del livello di preparazione di base quanto più possibile omogeneo rispetto
al gruppo di lavoro.
•
Consentire agli alunni di superare repentinamente le difficoltà così da non pregiudicare gli esiti
intermedi e finali del percorso formativo e ridurre il numero dei debiti.
ATTIVITA’ E MODALITA’ UTILIZZATE
Gli obiettivi precedentemente elencati saranno realizzati attraverso le seguenti attività:
PARTE PRIMA:
•
Suddivisione delle classi per livelli di preparazione
•
Redazione di materiale didattico adattato al livello dei destinatari
•
Predisposizione di materiali anche multimediali disciplinari
•
Utilizzo di software specifico disciplinare
•
Predisposizione di verifiche adeguate
•
Organizzazione di attività volte al miglioramento della relazione tra pari e della scolarizzazione
PARTE SECONDA:
•
Organizzazione dell’apertura pomeridiana della scuola alla presenza del docente che svolgerà
funzione di tutor e supervisionerà lo svolgimento del lavoro degli alunni.
•
Apertura di uno sportello didattico durante le ore antimeridiane
RISORSE STRUMENTALI E PROFESSIONALI
Il progetto necessita di risorse strumentali quali:
81
•
Disponibilità di aule normali e speciali e laboratori multimediali per le attività
•
Uso della fotocopiatrice, dei computer e delle stampanti
•
Utilizzo della linea ADSL per collegamenti ad Internet
e delle seguenti risorse umane:
•
Docente dell’organico potenziato della materia scientifica
•
Docenti curricolari in servizio nelle classi interessate
•
Docenti di sostegno ed educatori in servizio nelle classi interessate
TEMPI
Il progetto si svolgerà dal momento in cui la scuola avrà a disposizione il docente dell’organico potenziato
nell’area scientifica, fino alla fine dell’anno scolastico.
POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ AREA LINGUISTICA
Destinatari: il presente progetto è rivolto agli alunni delle classi prime e seconde dell’Istituto.
Obiettivi: 1. aumentare nell’alunno l’interesse per le lingue straniere, favorendo l'omogeneizzazione dei
percorsi nel biennio. 2. Consentire agli alunni di superare prontamente le difficoltà e le carenze così da non
pregiudicare gli esiti intermedi e finali del percorso formativo e ridurre il numero dei debiti.
Esecutore: docente organico potenziato - area linguistica -per numero 14 ore.
Articolazione: il docente destinerà il proprio operato, per un numero di 14 ore settimanali, a tutti gli alunni
delle classi prime e seconde dell’Istituto che ne hanno bisogno, attraverso uno sportello didattico assistito
(sesta ora o ore pomeridiane), finalizzato al recupero tempestivo delle carenze disciplinari. Si potrebbero
utilizzare le ore diurne in compresenza con il docente curricolare per potenziare le attività di conversazione.
E' ipotizzabile destinare 8 ore al recupero carenze, 6 ore alla conversazione.
Modalita’: gli obiettivi precedentemente elencati saranno realizzati attraverso le seguenti attività:
PARTE PRIMA:
•
Suddivisione dei gruppi per livelli di preparazione (classi parallele)
•
Redazione di materiale didattico adattato al livello dei destinatari
•
Predisposizione di materiali anche multimediali disciplinari
•
Utilizzo di software specifico disciplinare
•
Predisposizione di verifiche adeguate
PARTE SECONDA:
•
Articolazione delle compresenze per la conversazione;
•
Apertura di uno sportello didattico durante le ore antimeridiane/pomeridiane
Risorse strumentali e professionali: Il progetto necessita di risorse strumentali quali:
•
Disponibilità di aule normali e speciali e laboratori multimediali per le attività
•
Uso della fotocopiatrice, dei computer e delle stampanti
•
Utilizzo della linea ADSL per collegamenti ad Internet
e delle seguenti risorse umane:
•
Docente dell’organico potenziato della materia linguistica
•
Docenti curricolari in servizio nelle classi interessate
•
Docenti di sostegno ed educatori in servizio nelle classi interessate
Tempi: Il progetto si svolgerà dal momento in cui la scuola avrà a disposizione il docente dell’organico
potenziato nell’area linguistica, fino alla fine dell’anno scolastico.
POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ AREA EDUCARE ALLA LEGALITA'
DESTINATARI
Tutte le classi 2° 3° e 4° e 5° (dei licei classico, linguistico e scientifico), ad esclusione di quelle dove
l'insegnamento di diritto è già curriculare.
Le classi coinvolte sarebbero perciò: 3+4+5 classico; 2A+2B+3+4+5 scientifico; 3+4 sc. Umane;
2+3+4C+4D+5C linguistico; 4 geom.; 3+4 elettr. 3B+3C+4 inform: per un totale di 21 classi.
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3SU
4 SU
3C
4C
4D
5C
3cl
4cl
5cl
3sc
4 sc
5 sc
Informatico
3B Inf.
3C Inf.
4 B Inf.
Elettrotecnico
3A
elettr.
4A
elettr.
Scienze umane
Liceo linguistico
2C
Liceo classico
Liceo scientifico
Ambiente e
territorio
2A
2B
4A amb.
Terr.
OBIETTIVI
Educare alla cittadinanza significa non tanto conoscere qualcosa di nuovo, quanto piuttosto acquisire uno
stile, un habitus positivo di partecipazione e di appartenenza ad una comunità più ampia che al tempo stesso
ci appartiene. La cultura della legalità può diventare, dunque, il nesso di congiunzione tra l’istruzione e
l’esperienza attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti nella vita della scuola, con l’obiettivo di
sviluppare la loro capacità di assumere impegni, di autoregolarsi e di amministrarsi per spronarli ad un
costante impegno sociale.
ATTIVITA’
Gli obiettivi precedentemente elencati saranno realizzati anche attraverso l’attivazione di percorsi di
comunicazione interistituzionale tra la scuola e gli enti del territorio al fine di sensibilizzare tutte le persone
coinvolte nel “Sistema Scuola” e favorire il passaggio dall’educazione alla legalità alla cultura della legalità.
Gli studenti faranno così esperienza diretta della legalità senza che questa sia avvertita come un’altra
disciplina di studio come tante, astratta e avulsa dalla realtà.
Nel corso dell’anno potranno essere, di volta in volta, esaminate con l’apporto attivo e costruttivo degli
studenti stessi (che saranno chiamati a rendersi protagonisti, in prima persona, della propria formazione
attingendo, a tal fine, anche ai propri vissuti ed esperienze), tematiche quali:
• Le regole di convivenza sociale e civile con particolare riferimento ai rapporti di solidarietà nei
confronti dei soggetti deboli.
• La partecipazione democratica attiva.
• Le problematiche inerenti il disagio giovanile.
• Le crisi economiche.
• I diritti inalienabili.
• Gli articoli fondamentali della costituzione.
MODALITA’ UTILIZZATE
• Lezione frontale in compresenza con l’insegnante di storia e di filosofia (per i licei); di storia e di
italiano (per i tecnico-commerciali)
• Simulazioni e giochi di ruolo.
• Vanno potenziate forme di comunicazione più diretta, anche con il ricorso alla modalità
dell’educazione tra pari (cooperative learning).
RISORSE STRUMENTALI E PROFESSIONALI
Un insegnante dell’area storico – filosofica o, in alternativa, uno di diritto ed economia. (ORGANICO
POTENZIATO)
TEMPI
83
•
•
L'insegnamento avrà una cadenza quindicinale (una settimana impartito a 10 classi e l’altra a 11).
L'insegnante risulterà impegnato per 10 o 11 ore di lezione settimanali, mentre le 7 o 8 ore residue
sarebbero a disposizione dell’istituto.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Dal momento che obiettivo del progetto più che la conoscenza delle leggi è che imparino a rispettarle, e, in
particolare, a considerare i principi costituzionali come punti irrinunciabili di comportamento, è opportuno
non introdurre forme specifiche di verifica e valutazione. Se per un verso la compresenza di un docente
titolare di insegnamento curriculare garantisce il pieno contributo del percorso qui delineato al processo
formativo globale, un più diretto peso valutativo andrà conferito nella determinazione del voto di condotta,
che terrà nel debito conto la partecipazione e l’attenzione dimostrata dagli studenti durante le lezioni di
questo insegnamento.
POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ AREA LABORATORIALE: LABORATORIO
SCUOLA E LAVORO
Generalità
Con l’autonomia scolastica (legge n. 59/1997 e suoi decreti di attuazione) lo Stato ha affidato alcuni
dei suoi poteri alle istituzioni che lavorano sul territorio: le scuole sono diventate più autonome sul
piano organizzativo, didattico e amministrativo, acquistando nuovi spazi di progettualità, flessibilità e
responsabilità.
Non è solo un’operazione di decentramento, ma è la nascita dell’autonomia delle scuole: essa
riguarda sia l’istruzione sia l’educazione, compiti che la scuola è chiamata a svolgere.
L’ ”autonomia scolastica”si prefigge di migliorare il successo scolastico e di scoraggiare
l’abbandono precoce attraverso l’arricchimento dell’offerta formativa. Le proposte scolastiche
possono essere adattate alle richieste degli studenti e delle famiglie, creando anche continuità tra il
curriculare e l’extra – curriculare e tenendo presenti le esigenze del territorio, di cui la scuola deve
essere parte integrante.
Tale concetto viene proposto nella C.M. del 29-08-2007 e nella nota Ministeriale PROT. 5906/P5
del 28-11-2007, nelle quali si ribadisce che la fruizione degli ambienti e delle attrezzature scolastiche,
anche in orario diverso da quello dedicato alle lezioni curricolari, si rivolge ad una platea eterogenea
composta dagli alunni della scuola stessa e dai loro genitori.
L’ I.I..S. “Braschi - Quarenghi” di Subiaco, nel corso degli anni, ha sempre fatto propria la
concezione, espressa nella circolare, di una scuola quale “centro di promozione culturale, relazionale
e di cittadinanza attiva” nella società civile in cui opera, favorendo il recupero scolastico e creando
occasioni di formazione in grado di elevare il livello culturale e di benessere generale del territorio.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto “ LABORATORI SCUOLA e LAVORO” riguarda la formazione culturale e
professionale e si propone di prevenire la dispersione, l’abbandono scolastico e di aiutare gli alunni
del territorio ritenuti “difficili”, a vivere positivamente la scuola.
Purtroppo, oggi, nella scuola e nel territorio della Valle dell’Aniene in particolare, sono sempre più
frequenti i fenomeni di dispersione e abbandono.
Il disagio, che spesso colpisce i ragazzi, non deve mai essere sottovalutato, ma compreso e
combattuto con azioni mirate, come la valorizzazione della persona, la rieducazione del soggetto a
rapportarsi con gli insegnanti, il dialogo con la persona per comprendere i motivi dell’insuccesso.
Quindi:
Incentivare una personale motivazione all’apprendere al fine di evitare insuccessi scolastici in
special modo nella fase di passaggio tra due ordini di scuola;
Recuperare, sostenere la motivazione, valorizzando le competenze e le potenzialità
eventualmente individuate;
Intervenire prontamente per accompagnare gli alunni in difficoltà affinché sentano la presenza
di un adulto attento ai loro problemi.
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Considerare l’alunno nella sua globalità, tenendo conto del livello di maturità raggiunto, la
dimensione emotivo-cognitiva dei limiti personali e del contesto relazionale, anche familiare,
in cui è inserito;
Favorire l’acquisizione dei saperi minimi di base per un percorso di apprendimento e
orientamento nell’ambito del lavoro più autonomo e responsabile incoraggiando, nei limiti del
possibile, la direzione imprenditoriale e sistemica del lavoro.
Costruire un sistema stabile di relazioni e di scambi d’informazione tra la scuola e gli enti
locali del territorio.
Come si vede nelle finalità vengono bilanciate due dimensioni fondamentali: sostegno al
percorso formativo e didattico e l’attenzione alle dinamiche socializzanti ed aggregative dei
gruppi, ritenendo che le due dimensioni siano sinergiche tra loro e che la priorità alla
centralità della persona sia un elemento indispensabile in tutte le progettualità educative. Il
sostegno al percorso formativo, inoltre, passa anche attraverso il miglioramento del metodo di
studi strategie correlate.
a)
b)
c)
d)
ATTIVITA’ DEL PROGETTO
Conseguimento della patente europea del computer: (l’attività comprende)
Acquisto Skill Card
Partecipazione a n° 50 ore di corso pomeridiano per i 7 moduli dell’ECDL
Partecipazione ai 7 esami per il conseguimento della patente europea del computer.
Laboratorio CAD: (l’attività , dedicata ad alunni adolescenti, comprende)
N° 30 ore di esercitazione sull’uso di AUTOCAD specifico per impiantistica elettrica e edile
Laboratorio elettrico (l’attività , dedicata ad alunni adolescenti, comprende)
N° 30 ore di esercitazione sulla realizzazione pratica di:
Impianto luci a tre punti comandato da interruttori/deviatori
Impianto citofonico per due o più utenze
Simulazione di impianti comandati da PLC
Laboratorio elettronica (l’attività , dedicata ad alunni adolescenti, comprende)
N° 30 ore di esercitazione sulla realizzazione pratica di:
Realizzazione pratica di alimentatore stabilizzato per MP3
Realizzazione pratica di un amplificatore audio
Realizzazione pratica di un sistema di calcolo cablato
Le attività di laboratorio comprendono le relative ore di teoria necessarie alla realizzazione e
somministrazione delle azioni descritte.
Come si vede la proposta progettuale è indirizzata soprattutto agli allievi dell'ITI e meno a quelli
del LICEO. la ragione principale di tale scelta è da ricercarsi soprattutto nella percentuale di
abbandono nell'uno e nell'altro settore. statisticamente parlando, la percentuale di abbandono si ha
soprattutto nel settore tecnico spesso, ed "erroneamente", percepito come il vecchio "avviamento
al lavoro".
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POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ AREA BES: strategie e nuove tecnologie
Al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento e alla personalizzazione del percorso formativo per
tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà, il presente Progetto è rivolto agli alunni dell’Istituto
con un bisogno educativo speciale (BES), ovvero a tutti quelli affetti da DSA (Disturbi Specifici di
Apprendimento) oppure particolarmente svantaggiati dal punto di vista socioeconomico, linguistico culturale, con deficit da disturbo dell'attenzione e dell'iperattività (ADHD) e con funzionamento cognitivo
limite (borderline). Si ritiene utile, a tal fine, l’utilizzo di opportune strategie che consentano agli alunni di
essere i protagonisti del loro processo di apprendimento, “piegandolo” e “riadattandolo” alle proprie
caratteristiche e necessità. Per questo, il progetto presentato darà particolare rilievo all’utilizzo delle
tecnologie informatiche a supporto della didattica.
OBIETTIVI
Il principale obiettivo è quello di creare un laboratorio dove “si impari facendo” fornendo agli studenti
quegli strumenti compensativi che si rivelano utili per supportarli durante le varie fasi del processo di
apprendimento e per aiutarli a migliorare le performance scolastiche, aumentando quindi, in modo
consistente, il ventaglio delle loro possibilità di apprendimento.
Gli obiettivi specifici del laboratorio sono:
• Trasmettere ai ragazzi competenze relative all’uso di strumenti di studio e di lettura compensativi
(costruzione di mappe concettuali - realizzazione di audiolibri – creazione di presentazioni con
power point o software on line come Blendspace o Prezi).
• Educare gli studenti all’uso di strumenti di supporto specifici per i disturbi dell’apprendimento
nell’area della scrittura-lettura.
Questi strumenti possono avere un effetto positivo su variabili psicologiche fondamentali per l’alunno quali
l’autostima, l’autoefficacia, l’empowerment, il senso di “potercela fare da solo” e su motivazione e capacità
di autoregolazione dei propri apprendimenti, interrompendo quel pericoloso circolo innescato dalla sfiducia
in se stessi e nelle proprie capacità. Inoltre, può contribuire a creare una rete di aiuto e scambio reciproco nel
gruppo dei ragazzi.
Il presente progetto prevede la possibilità di impiegare la figura assegnata all’Istituto nell’area BES/DSA, in
modo specifico e nelle classi più difficili, a supporto dell’azione dei docenti curricolari.
ATTIVITA’
Gli obiettivi precedentemente elencati saranno realizzati attraverso delle attività di laboratorio che hanno
come fine la presentazione e l'uso guidato di:
• Software per compensare la difficoltà di lettura (ALFA Reader 3).
• Software gratuiti per la costruzione di mappe, schemi e tabelle (come ad esempio il C MAP e il
FREEMIND; Mindmapple ecc.).
• Motori di ricerca per l’utilizzo di siti che indirizzano alla costruzione di mappe concettuali (materiali
scaricabili su http://www.pavonerisorse.it/cacrt/mappe/)
• Oggetti multimediali per l’organizzazione di un proprio ed autonomo metodo di studio.
Si approfondirà anche l’uso di pacchetti software come Carlo Mobile.
MODALITA’ UTILIZZATE
Considerato che, da una rilevazione di inizio anno scolastico risulta che gli alunni DSA/BES dell’Istituto
frequentano essenzialmente due indirizzi di studio, il tecnico industriale e il liceo delle scienze umane, il
seguente Progetto coinvolge soltanto le classi dei due corsi in cui sono presenti tali alunni con bisogno
educativo speciale. Gli studenti affronteranno il percorso proposto, ognuno con le proprie specificità e
necessità, per classi aperte.
A seguirli e a guidarli nella conoscenza e nell’utilizzo delle strategie/tecnologie a supporto
dell’apprendimento sarà il docente dell’area DSA/BES assegnato all’Istituto su specifica richiesta degli
organi collegiali di competenza.
RISORSE STRUMENTALI E PROFESSIONALI
• Docente area DSA/BES;
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•
•
•
•
Laboratorio multimediale;
Lavagna luminosa (LIM);
Software didattici;
Personal Computer.
TEMPI
Le attività di cui sopra vedranno impegnati gli alunni DSA/BES di classi parallele durante le seste ore non
coinvolte dalle regolari attività didattiche e/o, una volta a settimana, per un’ulteriore ora, nel primo
pomeriggio. Si prevede che tale organizzazione possa richiedere un intervento del docente interessato per
un totale di 12 ore settimanali. Nelle ore residue, il docente dell’area DSA/BES potrà essere impegnato a
supporto dei docenti curricolari operanti nelle tre classi dell’Istituto in cui maggiormente si concentra la
presenza di alunni DSA/BES.
MODALITA’ DI VERIFICA
L’efficacia del Progetto potrà essere valutata attraverso l’esito delle verifiche intermedie e finali.
E’ stato, inoltre, stipulato un protocollo d’intesa tra il nostro Istituto, il Comune di Subiaco, l’Associazione
dei commercianti (Ascom) di Subiaco, il Centro per l’Impiego di Subiaco, la Comunità Montana
dell’Aniene e il Parco naturale regionale dei monti Simbruini per il triennio 2015/2018. L’intesa è
finalizzata alla creazione di attività di alternanza scuola-lavoro per gli alunni con disabilità e disagi di varia
natura.
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L'AMMODERNAMENTO TECNOLOGICO
Il nostro Istituto già da tempo si è attivato per avviare un processo di ammodernamento tecnologico
non più procrastinabile.
•
Grazie ad un finanziamento MIUR è in atto il cablaggio WI-FI di tutte le aule
dell'Istituto.
•
E' stata inoltrata la richiesta di approvazione di un progetto da realizzare con fondi
strutturali europei PON (Programmi Operativi Nazionali) per il rifacimento della rete LAN
nei laboratori didattici.
•
E' stata inoltrata alla Fondazione Roma la richiesta di approvazione di un progetto
per il rifacimento totale di due laboratori (lingue sede centrale e II piano succursale),
l'acquisto di una LIM per ogni indirizzo e di stampanti per l'intero Istituto.
Allegati al seguente documento:
• Piano annuale dell’inclusività
• Rapporto di autovalutazione d’Istituto
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Pof - Braschi-Quarenghi