Economia dei trasporti Elementi di economia dei trasporti (1/7) Leggi economiche: descrizione di tendenze e conseguenze dell’azione umana nello svolgimento dell’attività economica. Attività economica: svolta dall’uomo davanti a scelte sull’impiego di mezzi scarsi e con possibili usi alternativi per il conseguimento di fini ordinabili fra loro (Robbins). L’economia dei trasporti studia: • il manifestarsi delle leggi economiche nelle attività che hanno per oggetto il trasferimento nello spazio di persone e cose • relazioni fra il settore dei trasporti e il resto del sistema economico Elementi di economia dei trasporti (2/7) Sistema economico: insieme delle attività produttive sviluppate nell’ambito territoriale di riferimento (unità produttiva, città, regione, nazione, continente…) La dimensione del settore trasporti dipende da: • entità del bisogno dei trasporti all’interno del territorio considerato e con l’esterno • capacità del settore trasporti di offrire opportunità di trasferimento Elementi di economia dei trasporti (3/7) I trasporti incidono sul sistema economico complessivo: • determinando localizzazione e distribuzione delle attività produttive e dei centri abitati • favorendo il trasferimento/scambio (e quindi il reperimento) di risorse umane e beni fra territori diversi Il settore di trasporti combina due rami economici: • secondario: costruzione e manutenzione di infrastrutture, costruzione dei mezzi di trasporto • terziario: servizio di trasporto, manutenzione dei veicoli Elementi di economia dei trasporti (4/7) Il bisogno di trasporto è determinato da: • consumo: trasporto di persone per motivi di turismo, o emigrazione (il viaggio è il fattore finale dell’operazione) • Produzione e/o distribuzione: trasporto merci o di persone per lavoro (trasporto strumentale a processo produttivo) Elementi di economia dei trasporti (5/7) Il bisogno di trasporto merci fra due territori (mercati) nasce quando: • La merce da trasportare è assente in uno dei mercati i prezzi sono diversi nei due mercati • differenza di prezzo ≥ prezzo del trasporto I trasporti svolgono anche funzione di: • riequilibrio dei prezzi dei prodotti • redistribuzione nello spazio di prodotti/fattori produttivi • sollecitazione all’innovazione tecnologica (nascita nuovi prodotti o prezzi più bassi) Elementi di economia dei trasporti (6/7) Considerazioni analoghe, con i dovuti adattamenti, valgono per il trasporto di persone. Il bisogno di trasporto, in senso strumentale, dipende quindi dall’esistenza e dall’entità di un bisogno di materie prime/prodotti/forza lavoro. La domanda di trasporto è una domanda derivata Elementi di economia dei trasporti (7/7) Domanda derivata: l’entità e le variazioni nel tempo della domanda di trasporto seguono, con ritardo, l’andamento della domanda del bene oggetto del trasporto. Per i beni primari, la cui domanda è soggetta a scarse variazioni (scarsa elasticità rispetto al prezzo) , anche la domanda di trasporto è sostanzialmente stabile; per i beni di lusso può subire variazioni molto consistenti. Medesimo ragionamento, rispettivamente, per gli spostamenti per motivi di lavoro e di turismo. Differenze anche nell’elasticità di domanda riferita alle singole modalità di trasporto. Costo generalizzato del trasporto Altra peculiarità del settore: la scelta se effettuare o meno un viaggio, la scelta del percorso e della modalità di trasporto non avviene solo in base agli elementi pecuniari (tariffa, nolo, pedaggio) ma anche di elementi qualitativi (da tradurre in denaro), tra cui: • tempo di viaggio • rischi connessi al viaggio (sicurezza) • disagio derivante dal viaggio (per le persone) Vale sia per le persone che per le merci, con i dovuti adattamenti: per i passeggeri le scelte hanno una componente percettiva ed emotiva. Tempo di viaggio TEMPI DI TRASFERIMENTO + TEMPI DI ATTESA Incertezza dei tempi spesso fondamentale nelle scelte. Merci: elemento importante in quanto capitale immobilizzato fino a che merce raggiunge il mercato finale. Inoltre le attese spesso comportano costi extra (es. accosto in porto). Peso tanto maggiore quanto più è alto il valore intrinseco della merce trasferita. Passeggeri: il peso del tempo nella valutazione del viaggio (che comprende i trasferimenti a piedi) è legato al motivo di spostamento, condizione sociale, età. Il tempo di attesa del mezzo soffre molto la PERCEZIONE del singolo. Tempo di viaggio La conversione del tempo di viaggio in denaro è il passaggio più delicati: gli altri elementi del costo generalizzato vengono monetizzati spesso attraverso un aggravamento o un alleggerimento del tempo di viaggio. Valore attribuito al tempo: • per merci legato al valore intrinseco dei beni trasferiti – basso se il valore unitario è scarso; • per passeggeri: dipende da motivo, classe sociale, età. Per lavoratori attivi può essere una media ponderata del compenso orario. Si può ricorrere a interviste. Il tempo di attesa, specie in assenza di informazioni, è spesso percepito come doppio del reale. Rischi di viaggio Sicurezza del percorso o del mezzo utilizzato. • Come sempre per le merci la valutazione è razionale e determinata da valutazioni economiche: danni al carico comportano ritardi nelle consegne e possibili perdite di clienti, > premi assicurativi, ore-uomo impiegate a risolvere il problema. La monetizzazione è data dalla probabilità di subire danni e dalla loro entità media. • Passeggeri: motivo che spesso spinge alla scelta dell’auto privata, specie nelle ore serali o su percorsi scarsamente frequentati. Può essere tradotto in un aggravio del tempo di viaggio. Disagio Elemento che incide solo nel trasporto passeggeri. Riferito a scomodità del mezzo di trasporto (es. affollamento, mancanza di posti a sedere) e/o alla maggiore o minore comodità nel raggiungere il mezzo stesso (es. scarsità di parcheggi di interscambio, insufficienti servizi di adduzione, percorsi a piedi) Generalmente si traduce in valore monetario attraverso un aggravio del tempo di viaggio percepito. La misura dell’aggravio deve essere rapportata alla tipologia di viaggiatore: campagne di interviste. Mobilità, multimodalità e intermodalità Mobilità: insieme degli spostamenti di persone e cose nel territorio considerato. Coincide con il concetto di domanda di trasporto. Multimodalità: catena di spostamenti con modalità di trasporto diverse. Intermodalità: multimodalità ottimizzata dalla logistica Mobilità passeggeri Mobilità urbana: insieme degli spostamenti con origine e destinazione nella medesima città + porzioni di spostamenti all’interno della città (solo origine, solo destinazione o solo porzione intermedia di transito). Prescinde dalla modalità di trasporto utilizzata (anche pedonale e ciclistica) Intermodalità passeggeri: catena di spostamenti ottimizzata in base a tutte le modalità di trasporto disponibili. Implica un’attenta pianificazione urbana con parcheggi di interscambio, tariffe integrate e informazione all’utenza. Qualità del viaggio fondamentale. Mobilità sostenibile Concetto di sviluppo economico sostenibile applicato al settore di trasporti, prevalentemente urbano: Insieme di politiche che favoriscano la mobilità urbana (persone e merci) riducendo l’impatto ambientale e sociale causato da inquinamento atmosferico ed acustico, congestione stradale, incidentalità, degrado delle aree urbane (spazio occupato dagli autoveicoli a scapito dei pedoni), consumo di territorio (realizzazione scarsamente ponderata di strade e infrastrutture. trasporto pubblico a basso impatto ambientale accessi regolamentati per distribuzione merci ultimo miglio Il trasporto pubblico La promozione del TP necessita di tre condizioni essenziali (valide in realtà anche per le merci): • capillarità del servizio in urbano e buone interconnessioni su medie-lunghe distanze • efficacia del servizio • efficienza dell’azienda e altre condizioni di ‟gradimento” relative al veicolo: • pulizia • comfort (no sovraffollamento) • sicurezza a bordo • basso inquinamento • aspetto estetico • …. Il trasporto pubblico Capillarità: a livello urbano non significa che il mezzo pubblico deve servire ogni zona della città, ma che il servizio deve essere facilmente accessibile da ogni zona. In generale significa percorrere la maggior parte del percorso con lo stesso mezzo. Efficacia: Rispetto degli orari e buona velocità commerciale Velocità commerciale = lunghezza tratta/tempo di percorrenza Il trasporto pubblico Efficienza: indicatore economico che misura la qualità dell’attività di impresa attraverso il rapporto fra risultato ottenuto e risorse impiegate. Un’azienda è efficiente se a parità di produzione (livello di servizio di trasporto) riduce al minimo i costi, oppure se a parità di costi può aumentare la produzione. Si liberano risorse che possono essere investite per estendere e migliorare il servizio, recuperare competitività e attrarre nuova domanda (es. innovazione tecnologica, rinnovo flotta). Progettazione – linee guida 1. 2. 3. 4. 5. 6. Copertura del territorio Definizione delle linee Definizione degli orari Dimensionamento del servizio Turni macchina e turni uomo Titoli di viaggio e informazione all’utenza Copertura del territorio Dislocazione e distanza tra fermate La distanza ottima è il compromesso fra: • fermate molto vicine = territorio meglio servito • fermate distanti = migliore velocità commerciale Varia a seconda del tipo di servizio: per urbano di superficie da minimo di 200 m a massimo di 400 m, molto diverso dal servizio ferroviario. L’auto privata e l’autotrasporto vengono spesso preferiti per la flessibilità di utilizzo sul territorio e la massima copertura. Definizione delle linee Linea: percorso definito lungo il quale viene effettuato il servizio di trasporto con orari stabiliti. Sovrapposizioni contenute al minimo: solo nel centro cittadino o per brevi tratti. Rispetto dei principi di copertura del territorio. Definizione degli orari Deve tenere conto di una serie di importanti fattori: • classificazione delle linee (di forza o meno, lunga percorrenza o regionali) • parziali sovrapposizioni fra esse (con orari sfalsati sulla stessa fermata si ottiene un aumento della frequenza sulla tratta) • movimenti pendolari (ore di punta e di morbida) • servizio dimensionato sulla domanda, tenuto conto della capienza dei veicoli utilizzabili • a orario cadenzato: passaggi agli stessi minuiti di ogni ora (facilmente memorizzabile e quindi ottimale, specie nei casi di bassa frequenza) Dimensionamento del veicolo urbano In base alla domanda di trasporto sulle singole linee In ore di punta: ¾ riempimento del mezzo (afflusso passeggeri non uniforme). In ore di morbida: andrebbe garantito il posto a sedere su spostamenti > 8 min. Numero massimo di passeggeri: 4/m2 per minimo livello di comfort e per contenere i tempi di incarrozzamento. Dimensionamento del servizio (1/3) Numero dei mezzi e personale necessari allo svolgimento del servizio data la frequenza desiderata Dati di partenza: lunghezza linee, tempo di percorrenza, frequenza (fortemente correlato con la definizione dell’orario) Per ogni linea: Nmezzi = (passaggi/ora) · Tgiro Tgiro = tempo di percorrenza a velocità commerciale + tempi sosta ai capilinea Dimensionamento del servizio (2/3) Velocità commerciale: rapporto tra la lunghezza della tratta e tempo di percorrenza comprensivo di soste alle fermate Vcomm linea= veicoli · km / ore di servizio di linea Nmezzi effettivo = intero superiore del risultato calcolato In base al Nmezzi effettivo si calcola il tempo di sosta reale ai capilinea e si ottiene la velocità di esercizio, importante parametro di valutazione delle aziende. Dimensionamento del servizio (3/3) Velocità di esercizio: Ves = 2 · L/ Tgiro con L = lunghezza linea Parco rotabile = numero massimo di veicoli su tutte le linee contemporaneamente aumentato di circa 15% (guasti e manutenzione). Turni macchina L’azienda deve poter utilizzare lo stesso veicolo e lo stesso conducente in modo indifferente su linee omogenee. Turni macchina: sequenza di corse effettuate nella stessa giornata dallo stesso veicolo (tabella). Tra la fine di una corsa e l’inizio della successiva va fatta la sosta: • possibilità di recupero ritardi • riposo personale di guida (accordi sindacali) Turni uomo (1/2) Più complesso, nel rispetto del CCNL e accordi sindacali. Sequenza di corse o spezzoni di corse, appartenenti a una o più turni macchina. Se un turno uomo appartiene a più tabelle, al momento prefissato deve essere eseguito lo scambio tra autisti (di vettura per la gomma - nodi di cambio in punti strategici es. capolinea o a centro rete; su ferro massima sincronizzazione dei turni uomo e macchina nelle stazioni). I tempi di cambio e trasferimento sono retribuiti. Sommati al turno di servizio formano il “nastro lavorativo.” Si possono prevedere turni “spezzati” (intervalli non retribuiti che dividono il turno). Turni uomo (2/2) I turni possono prevedere tempi non alla guida (o in attesa di cambio) es. disponibilità per sopperire a eventuali emergenze. Non hanno quasi mai la stessa durata, ma vanno rispettati gli orari massimi giornalieri sindacali e l’alternanza tra turni mattina-pomeriggio-sera. Costi del personale preponderanti in aziende di trasporto: turni uomo fondamentali. Definiti da personale specializzato, spesso con l’ausilio di SW specifico. Principali indicatori e parametri (1/3) L’azienda di trasporto, per essere efficiente, deve eseguire un attento controllo di gestione, basato su indicatori e parametri fondamentali. Per la quantità di servizio prodotto (offerta), alla base dei costi: Vetture · km (o Treno · km) Posti · km offerti = Vetture · km/anno · capacità vetture Principali indicatori e parametri (2/3) I volumi venduti (alla base dei ricavi) si misurano in base a unità di traffico: passeggeri· km/anno (o tonn · km/anno nel caso merci) Tutti i posti offerti e non venduti sono analoghi a scarti di produzione, e quindi una perdita. Coefficiente di occupazione (Load Factor) α = (passeggeri · km/anno) / (posti · km/anno) Principali indicatori e parametri (3/3) Si consideri che: • i passeggeri di solito non percorrono tutta la linea • il carico cambia a seconda delle direzioni e delle fasce orarie • Prevalenza di viaggi lunghi aumenta il load factor Il Load Factor è utile a “rimodulare” il servizio in base alla domanda: se è troppo basso si aumentano le frequenze fino ad annullare la linea o sostituirla con servizi alternativi. Ricavi e costi caratteristici Ricavi caratteristici (servizio di trasporto): vendita biglietti e abbonamenti, pubblicità Costi di gestione caratteristici : Personale addetto al movimento (conducenti, controllori, bigliettai, verificatori), personale di officina, personale di gestione esercizio (es. definizione turni), carburante/energia elettrica, manutenzione, depositi e officine (affitto/ammortamento o manutenzione), ammortamento veicoli. Altri costi e ricavi Voci che incidono sul bilancio aziendale ma che non riguardano o riguardano solo in parte la produzione del servizio di trasporto. Ricavi derivanti da attività aggiuntive es. gestione parcheggi Costi personale amministrativo, oneri finanziari, ecc. Di norma i veicoli/convoglio vengono acquistati dall’azienda esercente, mentre le infrastrutture e gli edifici sono di proprietà dell’Ente Pubblico. Indici di produttività ed efficienza (1/6) Nel settore del trasporto, più che negli altri, si valuta l’efficienza dell’attività caratteristica. Costo dell’unità prodotta (riferita all’unità di tempo considerata): Costi /posti ·km= (costi /vetture·km ) / (posti ·km/ vetture·km) Direttamente proporzionale al costo/vetture · km e inversamente proporzionale alla capacità media delle vetture. Indici di produttività ed efficienza (2/6) Costo dell’unità considerata): venduta (riferita all’unità di tempo Costi /passeggeri·km Catena dell’efficienza: cos ti posti km cos ti vetture km passeggeri km passeggeri km vetture km posti km 1 1 cvk LF cmv LF Loadfactor cvk cos to vettura km cmv capacità media vetture Indici di produttività ed efficienza (3/6) Indice di capacità produttiva (posti · km/h): vetture km posti offerti velocità commerciale posti offerti ore di servizio in linea Evidenzia che a parità di posti offerti (capacità totale della flotta) la capacità produttiva dipende dalla velocità della rete. Per migliorare l’indice si può agire su numero e distanza fermate , corsie preferenziali, preferenziazione semaforica. Indici di produttività ed efficienza (4/6) Indici di struttura: lunghezza di esercizio della rete lunghezza di esercizio della rete in sede riservata Indici di efficienza: vetture km numero medio di vetture in dotazione vetture km numero medio di ad det ti al movimento Indici di produttività ed efficienza (5/6) Indici di efficacia: passeggeri km Utilizzo medio del servizio posti km vetture km Intensità del servizio lunghezza di esercizio della rete Indici di produttività ed efficienza (6/6) Indici di economicità: cos ti totali posti km cos ti totali vetture km N.B: costi del personale incidono per 60-70% Politiche infrastrutturali Fasi, Obiettivi, Valutazione, Scelta Origine Trasporti Accessibilità Infrastrutture Localizzazione Mobilità Interazione fra sistema dei trasporti e sistema economico Sistema di influenza Politiche delle infrastrutture di trasporto influenzano anche la destinazione d’uso degli spazi urbani: Ferrovie stazioni ferroviarie, parcheggi con accessi e servizi annessi, autostazioni o autolinee con accessi e servizi annessi, ecc. Porti terminal merci, dogane, magazzini, terminal passeggeri e servizi annessi, strade, autostrade, ecc) pianificazione infrastrutturale pianificazione urbanistica Componenti Politiche infrastrutturali comprendono l’insieme delle scelte relative a progettazione e realizzazione di: • nuove infrastrutture • trasformazione/riconversione/dismissione di infrastrutture esistenti Riguardano strade, autostrade, ferrovie, aeroporti, porti, interporti, metropolitane, tranvie. La decisione spetta al decisore pubblico in quanto prescinde dalla mera redditività del progetto. Fasi 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Definizione degli obiettivi Analisi domanda e offerta di mobilità Previsioni di variazione domanda e offerta di mobilità Piani alternativi Valutazioni di impatto Scelta del piano infrastrutturale Avvio per la realizzazione Definizione degli obiettivi Cosa ci si propone di perseguire con la realizzazione dell’infrastruttura o del piano infrastrutturale. Ordine di priorità degli obiettivi date le "limitate" risorse disponibili. • Migliore efficacia dei trasporti • Migliore efficienza dei trasporti • Riduzione esternalità negative (anch’esse in ordine di priorità) • Priorità dei territori coinvolti • Urgenza dell’intervento • ……. Analisi domanda e offerta di trasporto Domanda e offerta di servizi di trasporto e di infrastrutture al momento della valutazione. Dati da raccogliere da aziende esercenti il trasporto pubblico, Ministero dei Trasporti, Autorità Portuali, ecc. a seconda del comparto interessato dall’intervento. Offerta: dati noti ma laboriosi da raccogliere (infrastrutture, grado di utilizzo, congestione, saturazione, ecc) Domanda: dati puntuali raramente disponibili nel settore passeggeri (es. per traffico privato o in relazione ad abbonamenti), ove è spesso frutto di stime. Analisi domanda di trasporto Valori stimati: simulazione della media degli spostamenti su una tratta nell’unità di tempo considerata. Fasi: 1. 2. 3. 4. 5. Zonizzazione Generazione spostamenti Distribuzione (Matrici O/D) Ripartizione modale Assegnazione alla rete (scelta del percorso) Zonizzazione Suddivisione del territorio di riferimento in n zone cui riferire i dati (territoriali, di insediamento, infrastrutturali/trasportistici, ecc.). Possono essere di dimensioni diverse fra loro: zonizzazione più fitta (dimensioni più piccole) nei territori per i quali si ha bisogno di maggiore livello di dettaglio. Es. a livello urbano zonizzazione più fitta in centro e più rada verso le periferie; per grandi infrastrutture zone più ampie con eventuale maggior dettaglio solo vicino ai possibili nodi. Molte zone = maggior precisione stima = costi e tempi elevati di elaborazione Generazione spostamenti Distribuzione degli spostamenti Quantificano gli spostamenti nell’unità temporale di riferimento da un punto di partenza (origine) della zona iesima a uno di arrivo (destinazione) nella zona j-esima. Sono rappresentati con Matrice O/D, matrice quadrate in cui sono riportati gli spostamenti da zona a zona. Possono essere costruite più matrici O/D (una per ogni modalità di trasporto utilizzabile sulla tratta) da esaminare in modo combinato. I dati sono la combinazione di dati certi ed empirici (interviste a campione, spire contaveicoli per traffico privato, conteggio passeggeri scesi/saliti, ecc.) Matrici O/D (esempio) Ripartizione modale Assegnazione degli spostamenti stimati alle diverse modalità di trasporto. Questa fase riguarda particolarmente il traffico passeggeri: data l’esigenza di spostamento, quale mezzo sceglie. Molta importanza hanno alcuni costi esterni (tempo di trasferimento, disagio, attesa, sicurezza) oltre al costo. Per le merci i dati sono tratti con sufficiente precisione da industria, spedizionieri, vettori ferroviari, terminalisti portuali, ecc.). Rappresentazione tramite Grafo Utilizzato quando si fa riferimento all’utilizzo di più modalità di trasporto (e quindi spesso a più tipi di infrastrutture – intermodalità o multimodalità, catene di spostamento) o quando è opportuno evidenziare i NODI. Nodi: porzioni di territorio generatori e attrattori di traffico. Tutti i punti di origine e di destinazione sono «nodi», così come le stazioni ferroviarie, le Autostazioni, i porti e gli interporti per le merci, ecc. I nodi sono congiunti da ARCHI, che rappresentano le infrastrutture e quindi i percorsi possibili. Nelle catene di spostamento i nodi sono intermedi tra origine e destinazione finali: lì avviene la scelta di come proseguire il viaggio. Rappresentazione tramite Grafo (esempi) Grafo orientato (direzione spostamenti/sensi di marcia) e pesato (unità di offerta o domanda su singolo arco) Grafo che evidenzia i diversi esercenti (offerta = somma) Scelta del percorso Assegnazione del traffico alla rete. Dati i percorsi alternativi che permettono lo spostamento dalla zona i-esima alla zona j-esima, si tratta di conoscere o stimare quale viene scelto. Condizionato dalle infrastrutture esistenti. Anche per il percorso, il dato è più difficile da trarre per il trasporto passeggeri: la componente soggettiva (percezione ed elaborazione emotiva) è spesso determinante, mentre per le merci influiscono solo costo del trasporto, tempi e sicurezza del carico. Analisi offerta di trasporto Raccolta dati e calcolo di indicatori per la valutazione e il confronto delle caratteristiche. Elementi rilevanti: • Dotazione infrastrutturale • Condizioni di circolazione e prestazioni • Grado di utilizzo e situazioni di congestione • Livello del servizio di trasporto pubblico Analisi offerta di trasporto - indicatori Analisi offerta di trasporto - indicatori Analisi previsionale Necessaria per dimensionare il piano di intervento e valutare le soluzioni alternative. Le metodologie per la stima di domanda e offerta di trasporto al tempo zero sono applicabili, di base, anche per la previsione delle variazioni future. I valori (certi o stimati) di domanda e offerta al tempo zero sono alla base dell’analisi previsionale. Interazione ciclica fra domanda di trasporto e offerta di nuove infrastrutture Complessità elevata Analisi previsionale Necessità di stimare: • come varierà la domanda di trasporto per sua evoluzione naturale, es. per congiuntura economica, politiche economiche e fiscali su trasporti internazionali. ; • come la disponibilità di nuove infrastrutture o di nuovi servizi (offerta) modificherà ulteriormente la domanda di trasporto (copertura di maggiori distanze, scelta modale, scelta percorsi). Valori attendibili per breve-medio periodo, con grado di incertezza crescente fino ai 30 anni; sconsigliate previsioni oltre i 30 anni. Analisi previsionale Necessità di stimare: • come varierà la domanda di trasporto per sua evoluzione naturale, es. per congiuntura economica, politiche economiche e fiscali su trasporti internazionali. ; • come la disponibilità di nuove infrastrutture o di nuovi servizi (offerta) modificherà ulteriormente la domanda di trasporto (copertura di maggiori distanze, scelta modale, scelta percorsi). Determinante il costo generalizzato. Valori attendibili per breve-medio periodo, con grado di incertezza crescente fino ai 30 anni; sconsigliate previsioni oltre i 30 anni. Analisi previsionale Metodo di base per la domanda: Regressione statistica (minimi quadrati) applicato al trend storico. Spesso applicato ma limitativo: presuppone che la domanda di trasporto non vari le proprie caratteristiche nel tempo. Meglio applicazione in ottica previsionale delle fasi prima descritte, ma procedura più complessa e costosa. Fornisce dati accettabili solo per informazioni di scarso dettaglio (es. per territori vasti) su breve periodo, basato su trend di almeno 10-15 anni. Interazione con offerta attraverso i Modelli gravitazionali (spostamenti O/D direttamente proporzionali a capacità di generare/attrarre traffico e inversamente proporzionali a costo generalizzato, con applicazione di coefficienti correttivi empirici). Piani/progetti alternativi Piani e progetti vengono adottati sempre in base a una scelta comparativa: • tra più piani o progetti alternativi che perseguono i medesimi obiettivi; • 1 progetto e l’ipotesi zero: scelta tra fare e non fare. Ideale, ma costoso, numero elevato di alternative per massimizzare l’efficacia dell’intervento. Spesso si segue processo logico contrario: da disponibilità di fonti di finanziamento si fa discendere la decisione di realizzare l’opera. Beneficio locale ma scarsa efficacia a livello sovralocale Valutazioni di impatto I piani/progetti alternativi selezionati vengono valutati per stabilire: • se almeno uno può dare risultati positivi rispetto agli obiettivi; • la copertura finanziaria del progetto; • tra più alternative che possono dare risultati positivi, quale è preferibile. • • • • Impatto trasportistico Impatto economico Impatto ambientale Impatto sociale Valutazioni di impatto • Impatto trasportistico: riduzione costo generalizzato e aumento del traffico conseguente. Obiettivo principale • Impatto economico: effetti diretti e indiretti (costi realizzazione, gestione, effetti su valori immobiliari, effetti localizzativi e sull’occupazione) • Impatto ambientale: atmosferico, acustico idrogeologico, visivo, ecc. • Impatto sociale: comportamenti, effetti demografici e culturali, qualità di vita, ecc. Necessità di quantificazione quanto più possibile esatta Elementi con unità di misura diverse e talvolta intangibili. Parametri - Alcune precisazioni Per individuare benefici e costi da valutare devono essere selezionati gli ATTORI COINVOLTI, a cui costi e benefici vanno riferiti (Stato e/o Amministrazioni pubbliche locali, imprese private, cittadini, utenti di quella o di altre infrastrutture, trasportatori/esercenti, eventuali altri). Sono i soggetti che subiranno nel tempo le conseguenze positive e negative della realizzazione del piano/progetto. Costi e benefici valutati dal loro punto di vista. Alcune voci possono compensarsi: costi per una categoria ma benefici per un’altra (Es. ricavi da traffico con pedaggi/documenti di viaggio). Attenzione a non duplicare i benefici: es. aumento valore immobili è effetto della migliore accessibilità (voce unica). Scelta del piano/progetto infrastrutturale Le valutazioni dei diversi impatti vengono combinate insieme, con metodologie precise e accreditate, per selezionare il miglior piano possibile tra le alternative formulate: • Analisi Costi-Benefici • Analisi Multicriteria Avvio per la realizzazione Si avviano le fasi ben conosciute da tutti: VIA/SIA Bandi di gara Cantieri ……. Analisi Costi-Benefici (ACB) Obiettivo metodologico Comparazione di benefici e costi realizzazione di un piano/progetto che: • si manifestano lungo un considerevole e in tempi diversi; determinati arco dalla temporale • sono espressi in unità di misura diverse. La valutazione è positiva se la somma di tutti i benefici è superiore di tutti i costi attualizzati al medesimo tempo. Nell’ipotesi zero il saldo benefici-costi è nullo per definizione. Fra più piani/progetti alternativi con saldo positivo, è approvato quello da cui scaturisce il saldo maggiore. Fasi dell’ACB • Dimensioni e confini del progetto: effetti diretti e indiretti significativi • Valorizzazione in moneta di costi e benefici (monetizzazione) • Attualizzazione dei valori monetari ottenuti – Valore Attuale Netto (VAN) – Tasso interno di rendimento (TIR) Confini del progetto • Selezione degli attori del progetto. • Selezione degli elementi significativi da sottoporre a valutazione: considerare TUTTI gli effetti diretti e indiretti non significa evitare qualunque scrematura. Troppi elementi rendono ingestibile l’analisi e rischiano di fuorviare il risultato: solo i parametri che, per probabilità statistica e intensità, produrranno effetti siignificativi. • Determinazione del confine temporale: per le infrastrutture i limiti temporali degli effetti positivi e negativi si protraggono per molti decenni, ma per la validità delle previsioni e delle procedure di attualizzazione ci si mantiene entro i 30 anni. Confini del progetto • Sono i limiti spazio-temporali oltre i quali tutti gli effetti determinati dal progetto non sono più considerati rilevanti. • Particolare importanza la dimensione temporale: – per quante generazioni future tali effetti saranno goduti o sopportati; – qual è il tasso ottimale a cui le grandezze future devono essere scontate; – gli effetti futuri assumeranno una rilevanza crescente o decrescente rispetto al tempo in cui si realizzeranno. Confini del progetto Molti progetti potrebbero essere ritenuti convenienti o non convenienti sulla base del confine temporale che il proponente decide di adottare: • la scelta dell’arco di vita effettua una discriminazione fra progetti con struttura temporale differente; • inoltre, comporta una serie di scelte problematiche – sempre discutibili - come quella del tasso di sconto nel processo di attualizzazione. Monetizzazione Costi e benefici pecuniari: solo problemi di previsione. Costi e benefici non monetari (ambientali, sociali, ecc.) vanno anche convertiti. È uno dei limiti dell’ACB. Si ricorre ad "espedienti", ad es.: • valore del tempo: retribuzione oraria media ponderata in base alle categorie di utenti previste; • accessibilità: variazione valore degli immobili nell’area • inquinamento atmosferico: variazione prevista dei costi sanitari per problemi respiratori Metodi di attualizzazione – VAN Per ogni anno, dall’anno zero fino all’orizzonte temporale di riferimento, vengono calcolati e monetizzati i costi e i benefici derivanti dalla realizzazione del progetto. Anno per anno vengono sommati algebricamente e attualizzati all’anno zero, per renderli confrontabili anche temporalmente (squilibrio temporale fra costi e benefici). VAN = U0 U 1 (1 i ) ove Ui = Bi - Ci U 2 (1 i ) 2 ......... U n (1 i ) n Metodi di attualizzazione – VAN La scelta del tasso di sconto i è anch’essa delicata, in quanto contribuisce a condizionare fortemente il risultato finale. Solitamente si sceglie un valore di mercato: sono risorse sottratte ad altri tipi di investimenti (finanziamenti privati e/imposizione fiscale). La valutazione del progetto è positiva se: VAN ≥ 0 se confrontato con sola ipotesi zero (non fare) VAN ≥ 0 e > di quello ottenuto dagli altri progetti valutati negli altri casi Metodi di attualizzazione – TIR L’incognita è il tasso di sconto: si calcola il valore del tasso di sconto che consente di ottenere il pareggio tra benefici e costi attualizzati. La valutazione del progetto è positiva se: TIR ≥ al tasso di interesse a cui è disponibile il finanziamento se confrontato con sola ipotesi zero TIR ≥ al tasso di interesse finanziamento e > a quello degli altri progetti in tutti gli altri casi Analisi Multi Criteria (AMC) Caratteristiche Supera alcuni problemi fondamentali dell’ACB: • non si procede alla monetizzazione (valori normalizzati); • confronto tra le alternative in base all’importanza attribuita ai diversi impatti (pesi) dal decisore o da gruppo di decisori esperti. Si riducono i gradi di incertezza e le priorità degli obiettivi hanno maggiore spazio nella valutazione finale. Procedimento Identificati gli OBIETTIVI (es. miglioramento delle condizioni ambientali) e i CRITERI in base ai quali valutarne il raggiungimento (es. riduzione inquinamento ambientale e riduzione inquinamento acustico), si chiede a un GRUPPO DI DECISORI di: • esprimere un ordine di preferenze per gli obiettivi; • assegnare un peso a ogni criterio in base all’importanza ad esso attribuita. Di solito i decisori non sono tutti esperti ma rappresentano un campione qualificato (gruppi di interesse): metodi per favorire scelte ponderate. Preferenze e pesi A ogni decisore vengono proposti gli n obiettivi in una matrice quadrata nxn perché indichi di volta in volta la sua preferenze tra obiettivi i e j (scelta i=1, scelta j=-1, parità =0). La somma di ogni riga ottenuta darà l’importanza che il decisore assegna ad ogni obiettivo. Dall’aggregazione delle scelte di tutti i decisori si ottiene la graduatoria degli obiettivi (ranking) e anche "di quanto" ogni obiettivo è preferito a un altro (rating), che è il peso assegnabile all’obiettivo. Si passa quindi alla normalizzazione dei risultati: il migliore dei risultati ottenuti dall’aggregazione delle scelte viene posta pari a 1 e gli altri pesi espressi in percentuale rispetto ad esso (pesi assoluti). Ogni peso assoluto viene quindi rapportato alla somma di tutti gli altri pesi ottenendo pesi relativi la cui somma è uguale a 1. Dati gli indicatori/criteri, alla loro stima si applica il peso relativo VANTAGGI • tiene conto di diverse priorità e preferenze (partecipazione); • evidenzia le diverse componenti del problema e le reciproche relazioni; organizzando e sintetizzando questi dati in modo organico (razionalità); • rende espliciti tutti i dati trattati (trasparenza); • riduce la arbitrarietà delle decisioni (ripercorribilità). SVANTAGGI • potrebbe “esasperare” eventuali contrapposizioni; • si presta a manipolazioni (come tutti i modelli); • semplifica la realtà (come tutti i modelli); • alcune tecniche sono molto complesse; • a volte il procedimento è “troppo” trasparente. Analisi di sensitivtà Analisi di sensitività Applicata sia ad ACB che a AMC per valutare il grado di affidabiità dei risultati ottenuti. Capace di identificare in quale modo e di quanto i cambiamenti degli input (preferenze del decisore, monetizzazione dei valori, previsione della domanda di trasporto o della situazione economica generale nel tempo) influenzino i risultati finali. Si "stressano " i valori di input fino a quando il risultato finale dell’analisi non cambia (ossia passa da positivo a negativo): più consistenti sono le variazioni necessarie, più robusto è il risultato ottenuto.