Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell’Informazione Università di Milano, 26013 Crema e-mail: [email protected] http://www.dti.unimi.it/˜liberali Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 1 Sommario Concetti di base: segnali e sistemi Periodo e frequenza Tecniche di modulazione analogica (AM, FM) Tecniche di modulazione digitale (FSK, PSK, QPSK) Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 2 Segnali (1/2) segnale := una funzione di una o più variabili, che contiene informazioni relative ad un fenomeno fisico. Esempio: il suono (ad esempio, la voce) è un segnale monodimensionale (ampiezza in funzione del tempo t) Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 3 Segnali (2/2) Altri esempi: un’immagine (ad esempio, una fotografia) è un segnale bidimensionale (luminosità e colore in funzione delle coordinate spaziali (x, y)) una sequenza video (ad esempio, un filmato) è un segnale tridimensionale (luminosità e colore in funzione delle coordinate spaziali e del tempo (x, y,t)) Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 4 Frequenza di un segnale periodico Un segnale y(t) è periodico quando si ripete identicamente dopo un intervallo di tempo T , detto periodo: y(t + T ) = y(t), ∀t L’inverso del periodo è la frequenza: 1 f= T Dimensionalmente, la frequenza è l’inverso di un tempo e si misura in hertz (Hz). Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 5 Segnali sinusoidali nel tempo I segnali periodici più semplici sono quelli sinusoidali: sin x e cos x con x = 2π f t t è il tempo misurato in secondi (s) f è la frequenza misurata in hertz (Hz) x è un numero puro Una sinusoide nel tempo è: y(t) = sin 2π f t = sin ω t Per un moto rotatorio, la frequenza f è legata alla velocità angolare ω dalla relazione: ω = 2π f . La velocità angolare si misura in radianti al secondo (rad/s). Poiché l’angolo giro è pari a 2π rad, risulta: 1 Hz = 1 giro/s = 2π rad/s. Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 6 Sistemi sistema := un’entità che riceve in ingresso uno o più segnali, ed esegue una funzione che produce nuovi segnali in uscita. x(t) y(t) Sistema Segnale in ingresso Segnale in uscita Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 7 Esempio: sistema di telecomunicazione Messaggio Trasmettitore Segnale trasmesso Canale Segnale ricevuto Ricevitore Stima del messaggio Osservazione: se il canale di trasmissione fosse ideale, il segnale ricevuto sarebbe identico a quello trasmesso. Nella realtà, qualsiasi canale di trasmissione introduce attenuazione; inoltre possono esserci disturbi dovuti a interferenze di altre sorgenti di segnale e a rumore. Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 8 Elaborazione analogica di segnali audio Voce Memorizzazione, trasmissione Amplificatore Suono Microfono Altoparlante Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 9 Elaborazione digitale di segnali audio campionamento e conversione analogico-digitale Voce S&H Microfono A D conversione digitale-analogica e filtraggio Memorizzazione, trasmissione, elab. digitale D A Smooth Suono Altoparlante Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 10 Modulazione Per poter trasmettere attraverso un sistema di telecomunicazione senza fili: i segnali a bassa frequenza devono essere convertiti in modo da occupare frequenze idonee per la trasmissione a radiofrequenza; segnali diversi devono essere convertiti in intervalli di frequenze diversi (“canali”) che non si sovrappongono. Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 11 Modulazione m(t) è il segnale da trasmettere (“modulante”); può essere analogico oppure digitale (sequenza di bit) p(t) è il segnale fondamentale a radiofrequenza (“portante”); di solito una sinusoide ad una frequenza molto maggiore di quella del segnale da trasmettere: p(t) = sin 2π f2t (con f2 >> f1 ) Il segnale a radiofrequenza è una combinazione della modulante e della portante; di solito si usa la modulante per far variare l’ampiezza, o la frequenza, o la fase della portante. Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 12 Modulazione di ampiezza (AM) modulante: m(t) = sin 2π f1t; portante: p(t) = sin 2π f2t segnale AM: y(t) = p(t) · (1 + m(t)) = sin 2π f2t · (1 + sin 2π f1t) 2 1 0 −1 −2 2 1 0 −1 −2 2 1 0 −1 −2 modulante 0 0.5 1 1.5 2 portante 0 0.5 1 1.5 2 segnale AM 0 0.5 1 1.5 2 Quando m(t) > 0 l’ampiezza di y(t) è maggiore dell’ampiezza di p(t); quando m(t) < 0 l’ampiezza di y(t) è minore dell’ampiezza di p(t) Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 13 Modulazione di frequenza (FM) modulante: m(t) = sin 2π f1t; portante: p(t) = sin 2π f2t segnale FM: y(t) = sin 2π ( f2 + k sin 2π f1t)t 2 1 0 −1 −2 2 1 0 −1 −2 2 1 0 −1 −2 modulante 0 0.5 1 1.5 2 portante 0 0.5 1 1.5 2 segnale FM 0 0.5 1 1.5 2 Quando m(t) > 0 gli attraversamenti dello zero di y(t) sono più frequenti; quando m(t) < 0 gli attraversamenti dello zero di y(t) sono meno frequenti Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 14 Uso delle tecniche analogiche La modulazione di ampiezza (AM) e la modulazione di frequenza (FM) sono usate per le trasmissioni radiofoniche. La modulazione di frequenza (FM) è stata usata anche per la prima generazione di telefoni cellulari analogici: TACS (Total Access Communication System) che risale agli anni ’80 e permetteva solo la trasmissione del segnale vocale. Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 15 FSK (Frequency Shift Keying) Modulante: sequenza di bit; ad es. [1 1 0 1 1 0 0 0 0 1 1 0 1 1 1 0 0 1 0 0 1] Le portanti sono due: p1 (t) = sin 2π f2t e p0 (t) = sin π f2t; la frequenza di p0 (t) è la metà della frequenza di p1 (t) Un periodo di p1 significa 1; mezzo periodo di p0 significa 0 1.5 dati binari 1 0.5 0 −0.5 0 2 4 6 8 10 12 14 16 0 2 4 6 8 10 12 14 16 0 2 4 6 8 10 12 14 16 0 2 4 6 8 10 12 14 18 20 1 0 −1 portante 0 18 20 1 0 −1 portante 1 18 20 1 0 Segnale FSK: −1 segnale FSK 16 18 20 Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 16 PSK (Phase Shift Keying) Modulante: sequenza di bit; ad es. [1 1 0 1 1 0 0 0 0 1 1 0 1 1 1 0 0 1 0 0 1] Le portanti sono: p(t) = sin 2π f2t e −p(t) = sin(2π f2t + π ); la seconda portante ha il segno cambiato (è sfasata di π ) Un periodo di p significa 1; un periodo di −p significa 0 1.5 dati binari 1 0.5 0 −0.5 0 2 4 6 8 10 12 14 16 0 2 4 6 8 10 12 14 16 0 2 4 6 8 10 12 14 16 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 1 0 −1 portante 0 (invertita) 18 20 1 0 −1 portante 1 18 20 1 0 Segnale PSK: −1 segnale PSK 18 20 Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 17 QPSK (Quadrature Phase Shift Keying) Si trasmettono DUE sequenze di bit contemporaneamente: una sequenza viene modulata PSK con una portante seno p1 (t) = sin 2π f2t e l’altra viene modulata PSK con una portante coseno p2 (t) = cos 2π f2t Il segnale QPSK è la somma delle due sequenze modulate PSK 1.5 1 0.5 0 −0.5 1.5 1 0.5 0 −0.5 dati binari 1 0 2 4 6 8 10 12 14 12 14 16 18 20 16 18 20 dati binari 2 0 2 4 6 8 10 portante 1 (seno) 1 0 −1 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 portante 2 (coseno) 1 0 −1 0 2 4 6 8 10 12 2 14 16 18 20 18 20 segnale QPSK 0 −2 0 2 4 6 8 10 12 14 16 Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 18 Uso delle tecniche digitali (1) Le WLAN (Wireless Local Area Network) impiegano varie tecniche di modulazione digitale, fra cui PSK e QPSK. QPSK è usata anche nella telefonia cellulare di terza generazione (UMTS: Universal Mobile Telecommunications Service). La telefonia cellulare di seconda generazione (GSM: Global System for Mobile communication) impiega la tecnica GMSK (Gaussian Minimum Shift Keying), che è una variante della FSK. Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 19 Uso delle tecniche digitali (2) Modulazioni più complesse come le QAM (Quadrature Amplitude Modulation) fanno uso di portanti seno e coseno con ampiezze variabili (combinando la modulazione di ampiezza e la QPSK) e sono usate per la trasmissione dati a radiofrequenza nelle WLAN e su linea telefonica nell’ADSL (Asymmetrical Digital Subscriber Loop). Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali – p. 20