estratto da dday.it In queste ore, al G8 che si sta tenendo in Irlanda, si celebra l’apertura delle trattative tra Unione Europea e USA per un nuovo patto commerciale che abolisca dazi e azioni protezionistiche, creando di fatto un super-mercato unico che dovrebbe portare vantaggi su entrambe le sponde dell’Oceano. Ha fatto però discutere la presa di posizione francese che ha minacciato il veto se l’accordo avesse ricompreso anche i prodotti dell’industria culturale, con riferimento esplicito agli audiovisivi. In pratica la Francia ha preteso e ottenuto che i prodotti audiovisivi non facessero parte della delega data ai negoziatori: sui film, tanto per essere chiari, continuerà ad esistere il dazio, anche dopo l’eventuale entrata in vigore dei nuovi accordi (non prima di un paio d’anni). Ammesso ovviamente che abbia senso pensare ai dazi per prodotti che sempre più verranno veicolati via Internet da server che possono essere ovunque nel mondo. Alcuni osservatori hanno anche ipotizzato che l’esclusione degli audiovisivi imposta dall’Europa possa spingere gli USA a richiedere a loro volta ulteriori esclusioni su altri settori, aprendo la strada per un possibile depotenziamento degli accordi. Non abbiamo le competenze di economia industriale e internazionale per valutare la presa di posizione francese. Ma – con un po’ buon senso – ci sembra che un dazio oggi come oggi sia una misura di sapore medievale per dare a un’industria debole qualche margine di inefficienza in più. A spese dei consumatori, che pagano di più. Come dire: i film europei possono permettersi di essere un po’ più brutti (o meno attrattivi per il pubblico), tanto c’è il dazio che li difende dallo strapotere di Hollywood. Questo almeno nelle speranze di chi ha voluto mantenere i dazi. Il pretesto sarebbe la cosiddetta “cultura”, tanto che la mozione francese è chiamata da tutti “eccezione culturale”. Il cinema deve decidersi: o è cultura o è industria. Se è cultura, lo dimostri con i fatti (basta spacciare come altamente culturali commediole mal fatte) e metta il botteghino in secondo piano: la cultura si fa a prescindere e gli USA non sono un problema. Se invece – come crediamo – il cinema è industria, impari a competere, anche con i colossi USA, con le armi che in passato hanno fatto grandi i nostri film: creatività e fantasia. Senza perdersi in remake e attendere prebende di Stato e parafulmini comunitari. Gianfranco GIardina Sony Vaio Pro Nuovo Mac Pro Anche Apple L’Ultrabook che Capolavoro di e Google nello sfida il Mac Book 13 design e potenza 15 scandalo PRISM 19 Arriva iOS 7: grandi novità Semplice, chiaro ed efficiente Lavoro eccellente per il nuovo Sistema Operativo di Apple Grafica e funzionalità nuove per tablet e smartphone 04 Claudio Lamperti (Panasonic): “Vorrei negozi diversi” 02 L’amministratore delegato di Panasonic spiega a DDay.it la sua visione del mondo TV Xbox One con Kinect a 499 € PlayStation4 a dicembre a 399 € Microsoft ha ufficializzato il prezzo della sua Xbox One, Sony risponde con PS4 in uscita a dicembre. Chi vincerà la sfida? 33 Sotto test il Sony Tablet Xperia Z 31 06/07 Il plasma Panasonic VT60 in prova Film USA? Un fiorino! n.72/ 17 giugno 2013 estratto da dday.it n.72 / 17 giugno 2013 people & market Un Claudio Lamperti, AD di Panasonic, più chiaro che mai ci spiega la sua visione del mondo TV Lamperti (Panasonic): “Vorrei negozi diversi” Tra le sue “confessioni”: LCD? Una moda. Facebook sul TV? Solo marketing. L’audio dei TV? Non esiste a cura di Gianfranco Giardina A bbiamo incontrato Claudio Lamperti, amministratore delegato di Panasonic Italia, presso la sede milanese della società. Un’occasione per una chiacchierata senza peli sulla lingua su TV e dintorni. L’intera intervista è disponibile nel video qui accanto. Di seguito, invece, le battute più importanti. Day.it: LCD o Plasma: qual è la proposta Panasonic? Lamperti: “Noi riteniamo che il plasma abbia sempre una qualità d’immagine superiore a cui l’LCD è andato via via molto vicino e quindi oggi le due tecnologie stanno andando verso una convergenza. Noi sappiamo anche che il plasma è diventato una tecnologia di nicchia e quindi è stato nostro compito creare degli LCD che si avvicinassero il più possibile alla qualità dei plasma”. Day.it: Che percentuale dei TV venduti è plasma? Lamperti: ”Il plasma vale a pezzi intorno al 45% del mercato, il 6-7% a valore. Una nicchia...” Day.it: E perché, visto che il plasma avrebbe a suo avviso un qualità d’immagine migliore? Lamperti: “Nel mondo della tecnologia ci sono stati molti esempi di prodotti eccellenti schiacciati da prodotti peggiori. Nel caso specifico non ho spiegazioni razionali; ci sono molti miti e leggende metropolitane. Il mito che il plasma sia una tecnologia più vecchia di LCD, per esempio: se si vede meglio cosa importa se è nata prima? Il mito relativo ai consumi: oramai i consumi delle due tecnologie vanno a convergere e va anche detto che tra un TV in classe A e uno in classe C ballano 4 euro al mese di consumi elettrici, non molto”. Day.it: Se il plasma si vede meglio, perché a parità di polliciaggio costa meno degli LCD? Lamperti: “Ci sono delle logiche che sfuggono torna al sommario Intervista a Claudio Lamperti A.D. Panasonic Italia al buon senso. Io non riesco a dare una motivazione. Una volta si parlava anche dello spessore, ma ora un plasma ha lo stesso spessore di un LCD”. Day.it: Si dice che l’LCD sia più profittevole… Lamperti: “Se guardo i bilanci delle divisioni video di tutte le aziende, o le loro dichiarazioni, fare TV non è profittevole per nessuno, qualunque sia la tecnologia adottata”. Day.it: Parliamo di prezzi. Nel 2008 il TV Panasonic TH-42PZ700 da 42”, il primo Full HD, costava 2800 euro. Era un TV senza connessione di rete, senza 3D, senza USB, senza videocamera Skype e così via. Un 42 pollici GT60 di quest’anno costa meno della metà, tenendo conto che gli euro del 2008 sarebbero da rivalutare. Cosa è successo al prezzo dei TV? Lamperti: “Nel fare i TV sono entrate delle dinamiche di economie di scala che hanno permesso di raggiungere dei risparmi importanti sulla costruzione…” Day.it: Ma se poi le aziende perdono… Lamperti: “È una di quelle variabili strane di questo mercato per le quali abbiamo creato un mercato fortemente deflazionistico senza che il consumatore avesse apparentemente questa necessità. Diciamo che ci sono una serie di logiche di competitività tra i produttori che hanno spinto in basso il prezzo, in alcuni casi anche eccessivamente. Oggi quando le aziende decidono di inseguirsi l’un l’altra senza dare un servizio migliore finiscono per perdere, oltre ai profitti, anche il loro ruo- lo sociale: non guadagnano, pagano meno tasse e creano meno lavoro…” Day.it: Non è colpa di nessuno? Lamperti: “Non riesco a puntare il dito contro nessuno.” Day.it: Non è che a forza di spingere i prezzi verso il basso, anno dopo anno, si finisca per avere TV via via qualitativamente meno buoni? Lamperti:“Questo è un altro aspetto di questo meraviglioso settore: i TV di oggi hanno dei livelli di qualità che rispetto a quelli di 4-5 anni fa non sono neppure comparabili. Sono più sottili, si vedono meglio, sono più belli e hanno una serie di funzionalità che prima non avevano. In termini di qualità siamo andati ad aumentare; in termini di affidabilità, secondo i numeri che ho io, anche, con la difettosità dei nostri plasma che è addirittura a livelli ridicoli da quanto sono bassi”. Day.it: Tutti i TV, dall’entry level fino al top di gamma, tendono ad assomigliarsi sempre più, senza cornice. E spesso in negozio è difficile scoprire le vere funzionalità di un TV. Non c’è il rischio che, al di là del piedistallo che è l’ultima cosa che differenzia un TV dall’altro, ci sia un naturale schiacciamento verso i prodotti meno evoluti e più economici? Lamperti: “A livello di punto vendita, la qualità di immagine è percepibile…” Day.it: Ma come? Se fosse davvero percepibisegue a pagina 3 Day.it: Partiamo dai luoghi comuni: Panasonic abbandona o no il plasma? Claudio Lamperti: “No, Panasonic non ha alcuna intenzione di abbandonare il plasma. È vero che stiamo pensando di spostare alcuni ingegneri di sviluppo su altre attività perché pensiamo che lo ZT sia un po’ un punto di arrivo per la tecnologia al plasma difficile da superare. Noi avremo una linea di nuovi plasma anche l’anno prossimo”. estratto da dday.it n.72 / 17 giugno 2013 people & market Intervista Lamperti, AD di Panasonic le, seguendo il suo ragionamento il plasma non avrebbe il 5%... Lamperti: “Secondo me tra televisori di diverse serie, la differenza in termini di qualità di immagine si percepisce abbastanza facilmente. Poi uno può scegliere per una questione di moda di andare sull’LCD... La cosa che non si riesce a capire in negozio è l’audio del TV, che poi è la seconda cosa più importante per gli utenti dopo la qualità di immagine…” Day.it: Parliamo di Smart TV: qual è la sua opinione? Lamperti: “Lo Smart TV è uno di quei gadget che adesso è diventato imprescindibile. Basti pensare alla possibilità di vedersi le proprie foto e i propri video anche dal cloud, di poter comperare dei film in streaming o anche solo vedere i video di YouTube…” Day.it: Ci sta dicendo che la smart TV ha senso solo per le applicazioni video? Lamperti: “Sì, assolutamente. È imprescindibile avere uno smart TV e connetterlo alla rete per fruire di immagini video. Per quanto ci sia la possibilità, io non riesco a credere che uno smart TV possa essere utile per l’utilizzo con i social network. Guardo i miei figli e penso che nessun ragazzo navigherebbe mai su Facebook su un TV 60”, magari con la madre che gli passa dietro e guarda lo schermo. Poi la funzione ce la mettiamo tutti, ma non è questa la funzione specifica del TV. Il motivo per cui il TV è vivo e non morirà, malgrado quello che dicono i sostenitori del video su smartphone e tablet, è il grande schermo, che è un ruolo che non è sostitui- Day.it: Possiamo dire che nei TV di oggi l’audio è abbastanza maltrattato? Lamperti: “No, l’audio proprio non esiste. I TV di oggi suonano molto peggio di un CRT ma non lo sa nessuno: non c’è modo per l’utente di sentirli visto che i negozi sono delle sorte di ‘discoteche’ né di fare una comparazione tra TV e TV. Cosa che sarebbe molto utile anche per invogliare l’utente a comprare degli add-on per supportare l’audio del TV. Le soundbar non sono più qualcosa che è bello avere per sentire il surround. Io oggi se banalmente voglio capire il parlato del telegiornale ho bisogno di una soundbar. Ma se uno non sa che il TV suona peggio di prima finché non l’ha portato a casa, è un disastro che penso sia da imputare al retail. Il tramite deve essere il retailer. Oggi l’utente spende meno per il TV e il retailer dovrebbe consigliargli un pacchetto che comprenda anche la possibilità di sentire come, se non meglio, di come faceva con i TV CRT.” torna al sommario bile. Quello che si vede è che il televisore c’è sempre ed è sempre più grande, mentre le nuove generazioni (e anche le meno nuove) si siedono davanti al grande schermo con un tablet o uno smartphone per fare anche altro mentre guardano la TV”. Day.it: Avete inserito il comando vocale nei vostri TV 2013: lo ritiene una funzione interessante? Lamperti: “Ha soprattutto ha una funzione di marketing. Ma in alcuni casi può essere anche utile per l’utente: se dico ‘FC Internazionale su web’ e il TV si collega al sito dell’Inter è più pratico che impostare la stessa ricerca con il telecomando”. Day.it: Parliamo di 3D: che ne pensa? Ha mai visto un film intero? Lamperti: “Sì, certo. Avatar di certo e ultimamente anche un bellissimo film di Tim Burton. La trovo una funzione utile se il materiale è buono. Non apprezzo l’upconverting, ovverosia il 3D ricalcolato attraverso un algoritmo, non mi dà alcuna vibrazione. Mi sono piaciute molto anche certe gare delle Olimpiadi, soprattutto le gare indoor, come il nuoto; meno con il calcio, che ha troppe riprese in campo lungo che non rendono più di tanto”. Day.it: La crisi sta influenzando il mercato TV? Lamperti: “Mah, la crisi non ha molto impatto. I TV stanno calando in modo drastico in termini di vendita, ma i TV che stanno salendo sono quelli da 37” in su. Siamo l’unico Paese in cui stanno crescendo i TV a grande schermo. Vuol dire che l’Italia, più di Germania o Inghilterra, ha consumatori disponibili a spendere per portarsi a casa un TV da 60”, per esempio. E questo non è certo coerente con la nostra situazione economica. E perché questo succede? Non è una questione di razionalità, ma probabilmente in un momento di crisi hai bisogno di qualcosa che ti gratifichi”. Day.it: Il grande schermo come antidepressivo? Lamperti: “Guardando i dati, è l’unica spiegazione che ho”. Day.it: Parliamo di volantini: che ne pensa? Lamperti:“Il volantino ha una funzione di richiamo che non può venire meno. Il volantino deve comunicare convenienza. In passato si è parlato di usare il volantino per educare o presentare la gamma: non è il suo scopo e non funziona. Il volantino si fa per portare le persone nel negozio: poi lì devo avere delle persone che spieghino il catalogo. Quello che io contesto alla distribuzione non è quello di fare dei volantini aggressivi o di richiamo, dato che quella è la loro funzione. Quello che non mi piace è che una volta che hai richiamato questi clienti, gli vendi solo i prodotti del volantino”. Day.it: È un problema di formazione degli addetti vendita? Lamperti: “No, neanche. E’ un problema di cultura, di forma mentale delle insegne. Oggi quasi tutte le insegne in Italia distribuiscono dei pezzi più che cercare di ascoltare i consumatori…” Day.it: Però chi diceva - almeno a parole - di voler ascoltare il consumatore, apparentemente è uscito dal mercato… Lamperti: “No, tangibilmente è uscito dal mercato. Il risultato è che in Italia c’è un’offerta abbastanza indifferenziata per il consumatore. Il rischio è che la maggiore differenziazione tra le insegne sia il colore utilizzato per il logo che una shopping experience diversa. C’è poca fedeltà e generalmente si va a comperare dove si è più comodi. Ma se ci si abitua a comperare così, presto l’utente anche in Italia capirà che è più comodo ancora stare a casa e comperare su Internet”. Day.it: Se diventasse amministratore delegato di una catena di negozi di elettronica, quali sarebbero i suoi primi interventi? Lamperti: “Trovo spesso dei negozi con dei vuoti, che mi danno l’idea di essere sguarniti. E trovo spesso delle persone che non sono in grado di darmi delle risposte, intendo dire risposte vere per la domanda che faccio. Io auspicherei di avere dei negozi più attrattivi e meno indifferenziati tra un’insegna e l’altra, in cui il consumatore possa avere risposte concrete. Io non pretendo che i commessi debbano sapere tutto, sarebbe impossibile. Ma basterebbe che avessero le capacità per comprendere e divulgare le informazioni alle quali un consumatore fa più fatica ad accedere autonomamente. Quando io faccio una domanda, il commesso non deve sapere necessariamente la risposta ma deve sapere dove andare a cercarla. Sarebbe un grandissimo passo avanti. Questo però non lo sto vendendo”. Day.it: I promoter sono la soluzione? Lamperti: “I promoter sono un tentativo di fare il lavoro di un altro, un sistema per il quale tutti i produttori si stanno ingegnando. Ce li siamo inventati tutti per cercare di far passare quelle informazioni che normalmente non passano, con il risvolto paradossale che in qualche momento ci sono più promoter che clienti in negozio. Sono distonie legate al fatto che siamo cercando di fare il mestiere di un altro in modo improprio, e me ne scuso. Ma dobbiamo necessariamente valorizzare tutto quanto mettiamo nei prodotti e che del materiale inanimato (come cartelli, espositori e grafica, ndr) o le persone come i commessi (che non possono essere tuttologhe e che talora non sono supportate da strumenti adeguati,) non sono in grado di dare”. segue Da pagina 2 estratto da dday.it n.72 / 17 giugno 2013 mobile Semplice, chiaro ed efficiente. Così Jony Ive ha voluto che fosse il nuovo sistema operativo di Apple. E ci è riuscito Arriva iOS 7 per iPhone e iPad: è tutto nuovo Apple presenta il sistema operativo per tablet e smartphone rinnovato nella grafica e nelle funzionalità Ecco che cosa cambia e che cosa c’è di nuovo, da AirDrop ad iTunes Radio. Arriverà in autunno. di Roberto Pezzali li sviluppatori Apple possono già mettere le mani su iOS 7, il sistema operativo Apple per iPad, iPhone e iPod Touch. Apple ha rivisto completamente l’interfaccia, un cambio non radicale come dimostrano le icone stondate e l’organizzazione di base, ma importante soprattutto per le nuove funzionalità. iOS 7 è un sistema operativo totalmente nuovo e per tutti: sarà, infatti, disponibile anche per i possessori di iPhone 4, sebbene alcune funzionalità del nuovo sistema non saranno compatibili con i prodotti più vecchi. Jony Ive ha fatto un lavoro eccellente: seguendo i canoni della Flat UI Design, dettagli netti e linee essenziali, è riuscito a rendere iOS 7 decisamente più brillante e vivace migliorando anche l’esperienza d’uso. Ogni piccolo particolare della nuova interfaccia è stato curato con precisione, e l’uso sapiente delle trasparenze e del parallasse per animare lo sfondo sono solo alcune delle migliorie estetiche. iOS 7 introduce moltissime feature che mancavano, e anche se non tutto appare inedito (dai quick-setting stile Android al multitasking come WebOS), il lavoro fatto dal team di sviluppo è encomiabile. “C’è una profonda e duratura bellezza nella semplicità, nella chiarezza e nell’efficienza. La vera semplicità è molto più che semplice assenza di confusione e fronzoli - si tratta di portare ordine nella complessità,” ha affermato Jony Ive, Senior Vice President of Design di Apple. “iOS 7 è una chiara rappresentazione di questi obiettivi. Ha una struttura totalmente nuova che è coerente e applicata all’intero sistema”. iOS 7 è stato interamente ridisegnato, dalle icone agli elementi grafici alla scelta delle font, un lavoro immane che fa apparire lo schermo dello smartphone più grande proprio per il layout che sfrutta, in tutte le app, l’intera larghezza a disposizione. Un punto questo che va considerato quando si pensa alle oltre 900.000 applicazioni già presenti sull’AppStore: gli sviluppatori dovranno faticare non poco per adattare le proprie applicazioni agli stili del nuovo sistema operativo di Apple, ma probabilmente un grande aiuto verrà dato dall’ambiente di sviluppo. Ecco qui di seguito le principali novità del nuovo iOS 7. G Control Center, quick-setting che ricordano Android AirDrop, scambio rapido di file Dopo anni di SBS Setting e Cydia, finalmente si è capito che un’area di quick-setting serviva davvero. Basta una gesture dal basso verso l’alto per aprire un pratico pannello dove attivare Modalità Aereo, Wi-Fi, Bluetooth o Non Disturbare e per avere la possibilità di mettere in pausa o riprodurre un brano. Control Center permette l’accesso immediato anche alle applicazioni più utilizzate. iOS 7 introduce una modalità per il trasferimento di contenuti tra due o più device iOS, AirDrop. Apple punta sulla semplicità: AirDrop, quando l’utente vuole condividere qualcosa, mostra automaticamente i contatti nelle vicinanze, e basta scegliere la persona o le persone a cui inviare i contenuti e AirDrop si occuperà del resto. La modalità di trasferimento è peer-to-peer e non sono richieste reti o particolari configurazioni. AirDrop funziona solo tra sistemi iOS, niente eccezioni per trasferimenti da iPhone ad Android con Wi-Fi direct. C’è un vero multitasking Centro notifiche con Today iOS 7 introduce un vero supporto multitasking che gli sviluppatori possono implementare grazie a nuove API. Il passaggio da un’applicazione all’altra e la chiusura delle applicazioni aperte è più intuitivo; iOS 7 ricorda infine quali sono le applicazioni più usate e tiene aggiornati in background i contenuti e i dati. Il nuovo Centro Notifiche è disponibile ora dalla schermata di blocco e si arricchisce con la nuova funzione Today, una sorta di panoramica di impegni e appuntamenti della giornata con un riassunto delle informazioni più importanti come meteo, traffico, riunioni ed eventi. segue a pagina 5 torna al sommario estratto da dday.it n.72 / 17 giugno 2013 mobile Apple iOS 7 segue Da pagina 4 Musica, nuovo design e iTunes Radio Miglior organizzazione delle foto Il rullino foto diventa ordinato: la lunga lista di foto scattate senza alcuna catalogazione viene ora ordinata in modo automatico in base alla data e al luogo dello scatto. Sarà così più semplice ritrovare le foto anche in mezzo a migliaia di scatti. La gestione degli album è simile a quella di iPhoto, con gli scatti organizzati in Momenti, Collezione di Momenti e Anni. Immagini include anche iCloud Photo Sharing, ovvero la possibilità di condividere con gli amici foto su stream fotografici condivisi ai quali tutti possono contribuire. Apple ridisegna completamente l’applicazione fotocamera: quattro modalità distinte di scatto (Foto, Video, Effetto e Panorama) con possibilità di applicare filtri fotografici in tempo reale prima di scattare. Apple ha, inoltre, messo a disposizione degli utenti nuove API che permettono di implementare per esempio la ripresa Full HD a 60 fps (su iPhone 5). Al momento niente RAW. torna al sommario Safari più sicuro e full screen Consapevoli dell’importanza del browser (il 75% del tempo le persone lo passano sul browser), i designer Apple hanno rivisto Safari per sfruttare interamente lo schermo. Gli elementi di navigazione si fondono con l’interfaccia e spariscono per lasciare spazio solo agli elementi della pagina. È stato rivisto anche nell’organizzazione di tab e preferiti e nella sicurezza: grazie a Portachiavi iCloud, le password e le informazioni delle carte di credito sono memorizzate in sicurezza e sincronizzate tra computer, tablet e smartphone, permettendo l’accesso diretto ai siti e l’acquisto di prodotti senza dover ridigitare password sotto gli occhi di eventuali malintenzionati. Siri cambia voce. E diventa uomo Nuove voci per Siri, più piacevoli e anche in versione maschile. L’aggiornamento riguarderà in un primo momento solo Francia, Usa, Inghilterra e Germania; per l’Italia dovremo attendere. Include ora anche l’integrazione della ricerca su Twitter, Wikipedia e può leggere messaggi vocali. Fotocamera tutta nuova con supporto 60p La musica è sempre stata uno dei punti di forza di Apple, e la nuova app Music, oltre alla grafica rinnovata, integra anche il servizio iTunes Radio, un elenco di stazioni radio ispirate alla musica che si ascolta abitualmente unite a stazioni suddivise per genere e personalizzate in base ai propri gusti. iTunes Radio è simile a Pandora, la famosa Radio Web non disponibile in Italia, e si evolve in base alla musica che l’utente ascolta e scarica: più si usano iTunes Radio e iTunes, più accurati saranno i consigli musicali che Radio proporrà. iTunes Radio sarà totalmente gratuita con pubblicità all’interno (senza pubblicità per chi ha iTunes Match). Apple porterà iOS 7 sul mercato in autunno, sicuramente dopo il lancio del nuovo iPhone 5S. Le novità, però, non sembrano essere finite, anzi, alcune delle novità più grosse forse sono state tenute un po’ in sordina: iOS 7, infatti, permetterà telefonate VoIP di qualità tra utenti iOS, un po’ come si fa con iMessage, sfruttando la rete 3G e integrerà finalmente anche un sistema di blocco e blacklist per evitare telefonate e messaggi da utenti non graditi. È prevista anche una nuova funzione Activation Lock in Trova il Mio iPhone che richiede l’autenticazione per la disattivazione delle funzioni, per la cancellazione dei dati e la riattivazione di un dispositivo dopo un ripristino a distanza. Una soluzione che dovrebbe impedire l’utilizzo di un iPhone rubato o smarrito e mai restituito. Infine, c’è iOS for Auto, la piattaforma che permette di visualizzare iOS sul display touch delle automobili di nuova generazione per un utilizzo handsfree grazie all’interazione con Siri. Le prime auto compatibili sono previste per il 2014. estratto da dday.it n.72 / 17 giugno 2013 GAME & Movie Possono a questo punto partire i preordini per la Day One Edition tramite GameStop oppure Amazon Xbox One, finalmente ufficiale il prezzo di 499 € Microsoft ha svelato il prezzo della prossima console di punta: sarà disponibile a partire da novembre N Xbox One sempre online ecco i paletti Microsoft cerca di dipanare i dubbi sulle questioni controverse relative a Xbox One: richiesta perenne di connessione, giochi usati e privacy. Le notizie, però, non sembrano buone: Xbox One richiederà, infatti, una connessione almeno una volta ogni 24 ore per mantenere attiva la funzionalità gaming, mentre non ci saranno problemi per TV Live, Blu-ray, app e altre feature. Microsoft inoltre si raccomanda almeno una Meno potenza a causa della GPU? Al momento Microsoft non conferma e non smentisce ma, secondo quanto affermato a più riprese da personalità molto vicine agli ambienti di Redmond, l’azienda sarebbe el corso dell’E3 di Los Angeles, Microsoft ha annunciato che Xbox One arriverà su tutti i principali mercati entro la fine di novembre a un prezzo di 499$/499€/429£. Nessuna grande sorpresa, dunque: Xbox One costerà parecchio, principalmente a causa di Kinect, che Microsoft ha deciso di offrire nella dotazione standard della console. Si tratta di 100$/€ in più rispetto alla precedente generazione che, al momento del lancio, nel 2005, fu proposta - nella versione con Hard Disk da 20 GB - a 399$/€. Microsoft ha anche annunciato che è già possibile ordinare la prima versione speciale di Xbox One, denominata Day One Edition, la quale si presenterà in un esclusivo “pacchetto” nero e comprenderà un controller in edizione limitata e qualche obiettivo speciale. Saranno disponibili, inoltre, alcuni bonus per chi acquisterà giochi come Ryse: Son of Rome, Forza Motorsport 5, Kinect Sports Rivals e Dead Rising 3. Xbox One Day One Edition è già preordinabile tramite GameStop oppure attraverso Amazon. connessione da 1.5 Mbps e chiarisce che la console effettuerà, comunque, collegamenti ogni ora per scambiarsi dati con i server, effettuare aggiornamenti silenziosi e diramare le informazioni sulle licenze. La questione, infatti, sembra tutta legata alla possibilità di giocare senza disco inserito: Microsoft deve verificare che la copia installata dall’utente non sia utilizzata anche su un’altra console, e sembra proprio questo il motivo dei continui check. Non si capisce, però, come Microsoft gestirà aree rurali, militari e persone senza accesso al web: i dettagli per i casi particolari verranno diramati nei prossimi mesi. Qualche notizia più rassicurante sul fronte dell’usato: saranno i publisher a decidere per ogni gioco le modalità di funzionamento, e si potranno anche prestare giochi (una volta sola) agli amici che sono nella nostra lista amicizie di Xbox Live da almeno 30 giorni. Questa funzionalità di prestito non sarà disponibile subito, ma verrà sicuramente attivata ed espansa in futuro. Microsoft afferma, inoltre, che ogni gioco acquistato può essere giocato anche su differenti console da membri della famiglia fino a un numero di dieci, anche se non si capisce come farà Microsoft a intercettare il legame familiare. Sempre in ambito famiglia una rassicurazione per la privacy: Kinect non registrerà e non invierà ai server alcuna conversazione, e la funzionalità di ascolto può essere disattivata senza problemi. torna al sommario di Vittorio Romano BARASSI, Roberto PEZZALI in grave difficoltà nella gestione della potenza della GPU che, se le cose rimanessero allo stato attuale, potrebbe subire un sostanziale ritocco del clock. Il problema pare sia venuto a galla subito dopo la decisione di Microsoft di installare un piccolo chip di eSRAM da 32 MB direttamente all’interno dell’APU di Xbox One, il quale sarebbe dovuto servire a compensare la relativa lentezza della memoria DDR3 di cui è equipaggiata la console. Microsoft, però, non avrebbe fatto i conti con le difficoltà produttive derivanti da tale scelta e, subito dopo aver stampato le prime “APU custom”, si sarebbe accorta dell’inaffidabilità di molte componenti “definitive”, incapaci di operare correttamente alle velocità previste. Attualmente pare che Microsoft stia facendo i salti mortali per risolvere la questione e stia valutando anche soluzioni “drastiche” al fine di evitare uno slittamento della data di rilascio, avvenimento “catastrofico” che, sotto Natale, permetterebbe a Sony di vendere milioni di PlayStation 4 a causa dell’assenza della concorrente diretta. Dunque, sembra che in Microsoft stiano ponderando l’idea di lanciare sul mercato una Xbox One “castrata” con GPU depotenziata (si parla di 100-200 MHz in meno) e quindi con potenza di calcolo inferiore al TeraFLOP, con tutto quello che ne consegue. In ogni caso, lo ripetiamo, anche se piuttosto dettagliate, si tratta solo di indiscrezioni... n.72/ 17 giugno 2013 GAME & MOVIE Uscirà a dicembre, in tempo per le feste, e non avrà vincoli di alcun tipo PlayStation 4 ha volto e prezzo: 399 € Sony ha svelato il design finale di PS4 e il suo prezzo, eyecam esclusa di Roberto Pezzali S dedicata alla videocamera. Quest’ultima non ha la potenza di Kinect 2.0: la risoluzione massima è di 1280x800 a 60 fps, che scendono a 320x192 a 240 fps. Una nota, infine, sulle dimensioni e sui pesi: la console misura 27x30x5 cm mentre i controller pesano 210 grammi e includono una batteria da 1000 mAh. Non hai Internet? Allora compra Xbox 360 Mattrick, presidente della IEB di Microsoft, consiglia Xbox 360 a chi non ha l’ADSL D di Roberto Pezzali on Mattrick, presidente della sezione Interactive Entertainment Business di Microsoft, ha difeso le scelte dell’azienda in un’intervista nel corso dell’E3 di Los Angeles. Mentre infuria la polemica legata ai vincoli presenti nella nuova Xbox One sulla necessità di una torna al sommario connessione ogni 24 ore per scambiare i certificati dei giochi tra console e server Xbox Live, Mattrick rincara la dose dicendo che “Microsoft ha già un prodotto fatto per chi non riesce a connettersi o non vuole connettersi, e quel prodotto è Xbox 360”. Un’affermazione abbastanza dura che sicuramente non aiuta a distendere la tensione: la libertà di cui gode PS4 fa Presentati alla fiera americana i trailer e le nuove immagini dei pesi massimi della prossima stagione videoludica, tutti all’insegna della next gen di Paolo CENTOFANTi GAME & MOVIE Don Mattrick difende le scelte dell’azienda in merito a Xbox One ony la sua Console War l’ha già vinta: prezzo più basso, 399 euro, e niente restrizioni su collegamento e giochi usati. È bastato questo a far scoppiare, durante la conferenza stampa all’E3 di Los Angeles, la standing ovation del pubblico. PlayStation 4 costa quindi meno della rivale Xbox One, posizionata da Microsoft a 499 euro, ma va ricordato che acquistando il modulo camera (49 euro) e un controller addizionale (49 euro) si toccano anche qui i 500 euro. Il design della PlayStation 4 è totalmente diverso da quello ipotizzato dai rendering dell’ultimo mese, basati sul breve teaser pubblicato online da Sony: un monolite nero, un blocco compatto senza curve con una piccola linea viola che separa la plastica opaca da una piccola sezione lucida. Le foto visibili cliccando qui valgono più di mille parole. Tornando all’aspetto tecnico, Sony non ha dato moltissimi dettagli ma un PDF di Sony Japan ha aggiunto le informazioni che servivano: l’Hard Disk sarà da 500 GB e nella scatola, oltre al controller, ci saranno il cavo HDMI, un auricolare e un cavo USB per la ricarica del controller. Le connessioni sono praticamente quelle di PS3: uscita HDMI con uscita ottica aggiuntiva, due porte USB 3.0 e una porta Dall’E3, tutti i giochi da non perdere capire che la scelta di richiedere una connessione è una scelta totale di Microsoft non condizionata in alcun modo dalle software house. Una scelta che appare, inoltre, guidata esclusivamente dalla possibilità di giocare senza disco inserito, funzione questa che onestamente nessuno ha mai visto come indispensabile e alla quale il 99% dei player sarebbe ben disposto a rinunciare. Microsoft teme probabilmente la pirateria: totalmente basata su un sistema x86, con il kernel di Windows a bordo e con un Blu-ray standard come supporto, Xbox One non sembra una fortezza invalicabile e Microsoft vuole probabilmente controllare, mediante la connessione, cosa ogni utente installa sulla sua console. Microsoft ha comunque tempo per rivedere la sua politica, altrimenti chi cerca un prodotto per chi non riesce a connettersi o non vuole connettersi non comprerà Xbox 360 ma PlayStation 4. L’E3, oltre alla presentazione delle nuove console, è soprattutto l’occasione per un nuovo sguardo sui giochi più attesi dei prossimi mesi. Quest’anno il panorama videoludico si arricchisce finalmente di titoli del tutto nuovi come gli attesissimi Watch Dogs e Destiny, ma vede anche l’arrivo di nuovi capitoli per quasi tutte le saghe più popolari degli ultimi anni da Assassin’s Creed a Metal Gear Solid, passando per Call of Duty e Battlefield. In occasione dell’E3 sono stati rilasciati molti video oltre a diversi trailer cinematici, ma i più interessanti sono naturalmente quelli che svelano il gameplay dei nuovi giochi. Qui sotto abbiamo elencato i titoli più importanti che arriveranno nei prossimi mesi mostrati all’E3; cliccando su ogni titolo è possibile vedere i trailer che mostrano i gameplay. • Assassin’s Creed 4 Black Flag • Batman: Arkham Origins • Battlefield 4 • Call of Duty: Ghosts • Dark Souls 2 • Destiny • The Elder Scrolls Online • Killer is Dead • Metal Gear Solid V The Phantom Pain • Titanfall • Watch Dogs • The Witcher 3: Wild Hunt estratto da dday.it estratto da dday.it n.72/ 17 giugno 2013 GAME & MOVIE In arrivo a fine settembre, molte le migliorie e le novità apprezzabili FIFA 14, il primo gameplay trailer EA Sports ha pubblicato il trailer con sequenze di gioco del nuovo FIFA di Vittorio Romano BARASSi nnunciato in via ufficiale qualche settimana fa, FIFA 14 si mostra ora nel primo gameplay trailer (anche se non lo è a tutti gli effetti visto il taglio “cinematografico”) che mette in risalto tutte le principali novità del prossimo capitolo di quello che è (non ce ne vogliano i seguaci della serie Pro Evolution Soccer) il A Ecco il video integrale, di 12 minuti, di The Dark Sorcerer, una demo delle potenzialità grafiche di PS4 di Emanuele VILLA videogioco di calcio più famoso al mondo, in arrivo il 27 settembre. Nel filmato vengono esaltate le nuove meccaniche di controllo e di protezione del pallone; inol- FIFA 14 - Gameplay trailer Dead Trigger 2 mostra la potenza di Tegra 4 Dead Trigger è uno sparatutto in prima persona, non indimenticabile a livello di gameplay ma che graficamente rappresenta un bel benchmark per dispositivi Android e iOS. Ora Midfinger e NVIDIA hanno rilasciato un trailer dell’imminente seguito, Dead Trigger 2 (clicca qui per vederlo), uno dei primi giochi che sfrutta le potenzialità di Tegra 4, il nuovo processore di NVIDIA che a dire il vero, proclami a parte, non si è ancora visto sul mercato. Il trailer mette a confronto a livello grafico la resa su Tegra 3 e Tegra 4 e quello che vediamo non può che piacerci e rilanciare l’attesa anche per Project Shield, la console portatile basata proprio su Tegra 4 che per NVIDIA e il gaming su Android rappresenta una scommessa non da poco. Riflessioni, effetti di luce, abbondanza di dettagli, tutto sembra essere stato portato su un nuovo livello per quanto riguarda i processori mobile. torna al sommario tre, viene sottolineata la possibilità di dettare il proprio ritmo di gioco, di dribblare con maggior precisione e di effettuare una vasta gamma di tiri in porta, caratteristica quest’ultima resa ancor più realistica dal netto miglioramento della fisica del pallone. GAME & MOVIE Microsoft ha fatto un design simile a Xbox One Pronta la nuova Xbox 360 X di Roberto Pezzali box One è il futuro del gaming per Microsoft, ma l’azienda di Redmond non dimentica il presente e lancia una nuova Xbox 360. Non è passato molto dal lancio della Xbox Slim, ma Microsoft per mantenere un design allineato tra le sue console ha pensato bene di rivedere anche il look di Xbox 360 ridisegnando il cabinet in un form factor più piccolo. La nuova Xbox, che assomiglia molto a una Xbox One, sarà disponibile da subito negli States e sarà anche più silenziosa. Microsoft però non si ferma qui e amplia anche il suo programma Gold per renderlo ancora più competitivo: chi si abbonerà, infatti, avrà diritto a ben due giochi gratis al mese da scaricare, una soluzione simile a quella che già sta spingendo Sony con il suo PlayStation Plus. Xbox Live Gold, con due giochi omaggio, diventa una sorta di canone al quale è davvero molto difficile rinunciare. Durante la conferenza stampa Sony dell’E3, è stata mostrata una demo di The Dark Sorcerer, un “cinematic” video di 12 minuti teso a dimostrare le straordinarie potenzialità grafiche della console di casa Sony. Il video è realizzato da Quantic Dream, la stessa software house di Heavy Rain. David Cage, regista del filmato, spiega la genesi del progetto, che è da considerarsi come il punto attuale di un cammino intrapreso con The Casting nel 2005, con Heavy Rain e Beyond: l’intento è quello di mescolare le straordinarie potenzialità grafiche della console con una storia divertente, che catturi lo spettatore non solo sotto il profilo tecnico ma anche per i suoi contenuti. L’attore protagonista (lo stregone) è David Gant, coadiuvato da Carl Payne nel ruolo del goblin. Dal punto di vista tecnico, invece, era necessario realizzare un “corto” capace di sfruttare le potenzialità grafiche della nuova console, ed ecco realizzato un set da 1 milione di poligoni, cui si somma una quantità analoga per ogni personaggio sullo schermo. Ogni personaggio ha 350 MB di texture e circa 40 shader diversi e il tutto sfrutta tecnologie come l’HDR in tempo reale, le luci volumetriche, effetti lente e infinite altre, effettuando di tutto questo un rendering 1080p in tempo reale. Cliccando qui è possibile vederlo, è bellissimo e fa anche ridere... The Dark Sorcerer PS4 mostra i muscoli estratto da dday.it n.72 / 17 giugno 2013 pc & multimedia Presentata la prossima versione di OS X con tante nuove funzioni ma soprattutto nuove ottimizzazioni OS X Mavericks, parola d’ordine efficienza In Mavericks nuovi accorgimenti sia a livello di multitasking sia a livello di sfruttamento della CPU pple ha presentato alla conferenza annuale degli sviluppatori il nuovo sistema operativo OS X 10.9. Esauriti i nomi dei grandi felini (con tanto di siparietto su un eventuale scelta del nome Sea Lion), si passa ai segni distintivi della California, cominciando dalle onde del Pacifico, Mavericks. Al keynote è stato presentato un pugno di nuove funzioni a livello di interfaccia utente, ma è bene cominciare da quello che non si vede direttamente ma che costituisce le fondamenta del nuovo Sistema Operativo. Gli architetti di Apple hanno lavorato infatti per migliorare l’impronta di memoria del Sistema Operativo e soprattutto l’efficienza energetica. Importando qualche trucco imparato nello spremere al massimo le batterie dei dispositivi iOS, Apple ha introdotto in Mavericks nuovi accorgimenti sia a livello di multitasking sia di sfruttamento della CPU. torna al sommario modo da velocizzare le operazioni di ricerca con spotlight. Nel caso di configurazione multischermo, ora ogni monitor funziona indipendentemente dall’altro, con la propria dock, la propria barra dei menù e le proprie applicazioni a tutto schermo. La modalità multischermo è estesa anche ai display connessi tramite Apple TV con AirPlay (prima funzionava solo in mirroring), funzione questa che può essere davvero comoda ad esempio con applicazioni come Keynote per visualizzare una presentazione senza fili su un monitor e continuare a lavorare sullo schermo principale. Rinnovato anche il browser Safari con una nuova veste grafica ancora di ridurre anche del 72% il periodo ni attive e velocizzando il sistema. di attività della CPU. App Nap è, Il sistema di compressione è traspa- più pulita e minimale, una nuova invece, un nuovo meccanismo che rente all’utente, sfrutta l’architettura sidebar che offre anche lo stream “addormenta” completamente i pro- multi core del processore e riduce gli di link condivisi dai propri contatti grammi in background quando que- accessi al disco, migliorando anche in Twitter e LinkedIn e una funzione sti sono nascosti da altre finestre, le questo caso le prestazioni della bat- tipo App Nap anche per le schede finestre sono chiuse (in OS X non teria. Il sistema dovrebbe consentire di navigazione non attive. Il nuovo basta chiudere una finestra per usci- una reattività del Sistema Operativo Safari utilizza anche un nuovo more da un programma) o non stanno 1.4 volte superiore a Mountain Lion tore Javascript che secondo Apple naturalmente sarebbe superiore a compiendo alcuna attività. Secon- in condizioni di carico. Novità importanti tutta la concorrenza. Vedremo se per prestazioni e memoria do Apple anche questa funzionalità sarà davvero così, ma intanto Apple Timer Coalescing è una funziona- concorre a ridurre i consumi energe- I nuovi finder e Safari lità che accorpa il più possibile le tici con una diminuzione del carico Tra le novità maggiori Apple si è fo- promette una riduzione dell’impatto piccole operazioni di basso livello sulla CPU fino al 23%. Per quanto ri- calizzata sul nuovo finder, il nuovo sulla memoria. Tra le altre novità si che avvengono in background, in guarda le prestazioni, altra novità è Safari, una più completa gestione segnalano l’arrivo di iBooks, Mappe modo tale da inviarle in blocchi la compressione della memoria, che della modalità multischermo e un e un calendario completamente ridialla CPU aumentando il tempo di essenzialmente permette di ridurre più versatile notification center. Il segnato (si torna a uno stile simile a idle del processore creando tanti l’occupazione di memoria RAM dei finder offre ora una visualizzazione quello di Snow Leopard dopo quello micro momenti di pausa, andando dati che non stanno venendo utiliz- a schede e la modalità a tutto scher- in falsa pelle introdotto con Lion). così a risparmiare batteria. Secondo zati anche del 50%, aumentando lo mo, mentre i documenti possono Sul versante iCloud è stato invece inApple questa funzionalità permette spazio disponibile per le applicazio- ora essere taggati con etichette in trodotto un nuovo portachiavi centralizzato che consente di sincornizzare non sono username e password tra diversi dispositivi, ma anche carte di credito. I dati vengono salvati in iCloud con protezione AES a 256 bit. Come iOS 7 anche Mavericks arriverà in autunno e questa volta Apple non ha rilasciato alcun dettaglio sui prezzi e i Mac supportati. Da sinistra: l’interfaccia Safari con la nuova veste grafica ancora più minimale e il nuovo finder, con visualizzazione a schede. A di Paolo centofanti PREPARATI A QUALCOSA DI STRAORDINARIO Tieniti pronto! Gestire contemporaneamente più applicazioni in un’unica schermata sarà possibile grazie alla nuova funzione QSlide. Potrai prendere appunti e tenerli sempre in vista con QuickMemo 2.0. Rimarrai colpito da immagini così brillanti e definite tutte da toccare. LG Optimus G: l’unico modo per scoprirlo veramente sarà provarlo. Live without boundaries. www.lgoptimus.it estratto da dday.it n.72/ 17 giugno 2013 pc & multimedia L’Ultrabook Aspire S7 si rinnova e promette bene. Costa 1450 euro Acer Ultrabook S7: display super! Display da 2560 x 1440 pixel e maggiore autonomia. A luglio sarà in Italia di Emanuele villa Un mouse “di design”, ricercato nella forma e nelle finiture, che opera come mouse e touchpad per Windows 8 ha portato l’autonomia a 7 ore, con un incremento del 33% rispetto al predecessore, mentre il sistema di raffreddamento Acer TwinAir ha ridotto il rumore del 20%. Inoltre, S7 è basato su processori Intel Core Haswell, ha 4 GB di RAM di base e il sistema operativo è ovviamente Windows 8. Per il resto, il nuovo S7 mantiene inalterate le caratteristiche del modello originale, compreso lo spessore di 12,9mm e il peso di 1,3 kg, il vetro Gorilla Glass 2 e il design unibody in alluminio. Il nuovo Aspire S7 sarà disponibile in Italia da luglio a 1.450 euro. pc & multimedia Il pc, più piccolo di un foglio A4, è il perfetto compagno di VivoMouse Asus alla conquista del salotto: VivoPC Basato su Windows 8, è pensato per l’utilizzo come sistema di Entertainment di Emanuele villa sus punta a conquistare il salotto di casa con VivoPC, un computer in tutto e per tutto, ma dalle dimensioni ridotte (190x190x36,2 mm): sembra un Mac Mini sotto questo profilo, ma il look è chiaramente marchiato Asus, con una bella finitura in alluminio pensata per una semplice integrazione in salotto. Ovviamente, e lo si dedu- A torna al sommario ce anche dall’aspetto, un degno completamento di VivoPC è VivoMouse (vedi news in questa pagina). VivoPC è più piccolo di un foglio A4, è basato su Windows 8 e ha un pannello superiore facilmente removibile per permettere la sostituzione/aggiornamento della RAM e l’inserimento di HDD SATA da 2,5 e 3,5 pollici. Asus non ha comunicato durante la conferenza stampa i dati sul processore (Intel, evidentemente) e la dotazione hardware (li scopriremo a breve), ma è nota la disponibilità di connessioni: 4 USB 2.0, 2 USB 3.0, uno slot SD, Ethernet, due uscite HDMI, 1 VGA e 2 jack per l’audio. Non mancherà la connettività Wi-Fi 802.11, in versione “ac” per permettere lo streaming video HD di qualità e senza interruzioni. Disponibilità “worldwide” prevista per il terzo trimestre, prezzo ancora sconosciuto. Acer approfitta del Computex per rinnovare il proprio Ultrabook di punta, il modello Aspire S7. Rispetto al predecessore, del quale eredita larga parte della componentistica, il nuovo S7 si contraddistingue per una migliore autonomia e retroilluminazione della tastiera, per un sistema di raffreddamento silenzioso Acer TwinAir, per il supporto della tecnologia wireless display WiDi per la connessione senza fili con monitor esterni e, soprattutto, per il display da 13’’ IPS con risoluzione WQHD da 2560 x 1440 pixel, rigorosamente touch e con sensibilità su 10 punti. Un’altra delle novità significative è l’autonomia: Acer sostiene infatti che la re-ingegnerizzazione dell’S7 VivoMouse Mouse e touchpad insieme di Emanuele villa Tra le svariate novità Asus del Computex, non poteva mancare qualche accessorio. Tra questi, il VivoMouse è senz’altro quello più interessante: nato per essere il completamento di Entertainment PC come il VivoPC da salotto (vedi news accanto), è un mouse “di design” che svolge, oltre alla sua funzione primaria di mouse wireless, anche il ruolo di touchpad per Windows 8. In pratica, quando si è seduti di fronte al PC lo si usa come mouse laser “normale”, quando ci si allontana (si pensi all’utilizzo come Media Center o anche alle presentazioni) lo si usa come touchpad. Il dispositivo ha supporto multitouch e gestisce in maniera nativa le gesture di Windows 8, per semplificarne l’utilizzo e permettere un agevole multitasking. Apparentemente sembrerebbero non esserci pulsanti fisici: per le classiche operazioni dei tasti sx/dx si usa il trackpad, mentre per lo scrolling delle pagine basta l’apposita gesture. Anche qui, nessuna indicazione di prezzo, ma uscirà entro l’estate. estratto da dday.it Fujitsu lancia il nuovo Ultrabook Lifebook UH90 che monta un display da 14 pollici LCD in tecnologia IGZO con risoluzione elevatissima di Paolo centofanti Tra la nuova gamma di PC Fujitsu, il modello che spicca è soprattutto uno, l’Ultrabook Lifebook UH90/L. Non solo è uno degli Ultrabook più sottili al mondo, 15.5 mm nella parte più spessa, ma è anche quello con lo schermo più definito. L’UH90 infatti è dotato di un display da 14 pollici touchscreen con risoluzione di 3200x1800 pixel, una densità di ben 262 punti per pollice. Il display LCD è realizzato in IGZO, tecnologia che consente di aumentare la densità dei pixel migliorando consumi ed efficienza. L’Ultrabook di Fujitsu offre inoltre un guscio ultra resistente, capace di sopportare un peso di 200 Kg ed è naturalmente basato sull’ultima generazione di processori Intel Core i5 da 1.6 GHz, e monta un disco ibrido da 500 GB, ma sono disponibili diverse opzioni di SSD e anche una versione con processore Core i7. Sarà disponibile da fine giugno, per il momento unicamente in Giappone, a un prezzo non annunciato. torna al sommario PC & MULTIMEDIA Nell’update del SO nessuna novità significativa, ma tanti fix a noiosi bug Apple anticipa e aggiorna Mac OS X Apple ha rilasciato un nuovo update per il sistema operativo Mountain Lion di Vittorio Romano barassi A pple ha reso disponibile per il download l’aggiornamento 10.8.4 per Mac OS X Mountain Lion, minor update che va a correggere numerosi e fastidiosi bug che affliggevano le precedenti versioni dell’ultima edizione del sistema operativo per desktop e notebook “Made in Cupertino”. Quasi tutti avevano previsto il rilascio di questo aggiornamento in concomitanza con il WWDC della prossima settimana ma Apple ha voluto anticipare i tempi; rimarranno molto delusi anche coloro che si aspettavano qualche nuova funzionalità, poichè non c’è traccia di alcuna novità e l’update si presenta essenzialmente, lo ripetiamo, come un insieme di bugfix. Apple ha finalmente risolto il noioso problema con iMessage che spesso “mischiava” i messaggi a suo piacere e ha sistemato anche alcuni difetti di Facetime, software il quale ogni tanto rendeva difficoltose le chiamate a numeri “extra-USA”; migliorie sono state apportate al Calendario, ora in grado di sincronizzarsi meglio con Microsoft Exchange e finalmente più “preciso” nella segnalazione dei compleanni. Risolti anche bug che affliggevano VoiceOver, BootCamp, NFS e SMB; infine, Apple ha aggiornato anche Safari, ora alla versione 6.0.5. Per ulteriori informazioni vi rimandiamo alle note di rilascio dei Mac OSX 10.8.4. 3200x1800 pixel per l’Ultrabook di Fujitsu n.72/ 17 giugno 2013 PC & multimedia Intel offre maggiori dettagli sulla nuova tecnologia di connessione Intel presenta Thunderbolt 2 per il 4K Ancora più banda, fino a 20 Gbit/s, per supportare i monitor Ultra HD di Paolo centofanti I ntel aveva svelato al NAB Falcon Ridge, l’evoluzione della connessione multimediale e ultra veloce Thunderbolt che portava la banda disponibile a ben 20 Gbit/s. Ora Intel ha pubblicato maggiori dettagli relativi alla nuova tecnologia di connessione nonché il nome ufficiale, che è un poco originale ma obbligato Thunderbolt 2. Questa nuova versione della connessione, retrocompatibile con gli attuali dispositivi, sfrutta in modo diverso i due canali da 10 Gbit/s dell’attuale Thunderbolt, per crearne uno unico da 20 Gbit/s bidirezionale. Ciò consente, secondo quanto illustrato da Intel, di visualizzare video fino alla risoluzione 4K e allo stesso tempo trasferire dati (ad esempio lo stesso file video), il tutto con un solo cavo e collegando le periferiche in cascata. Si tratta di una soluzione al momento indirizzata soprattutto all’utenza video professionale, che ha bisogno di lavorare con video 4K e grosse quantità di dati. La nuova connessione supporta ora anche lo standard DisplayPort 1.2 sempre con risoluzione fino a 4K. La produzione dei primi controller Thunderbolt 2 commerciali è prevista entro la fine dell’anno, con l’arrivo dei primi prodotti nel 2014. n.72/ 17 giugno 2013 PC & multimedia Ecco l’Ultrabook Sony Vaio Pro, la risposta al Mac Book Air di Apple Vaio Pro: l’Ultrabook touch più leggero Pesa meno di un chilo, ha display touch Full HD e potenza da vendere di Emanuele villa ovità di spicco da parte di Sony: l’azienda ha presentato Vaio Pro, quello che vuole essere l’Ultrabook più leggero al mondo. Disponibile in versione da 11,6’’ e 13,3’’, entrambe touchscreen, Vaio Pro pesa infatti appena 0,870 Kg nel primo caso e 1,060 Kg nel secondo, risultando così un vero e proprio “peso piuma” e nuovo riferimento nel settore. Il pensiero va subito al Mac Book Air di Apple, che nella versione da 11,8’’ pesa 1,08 Kg e in quella da 13 arriva a 1,35 Kg: il fatto che il nuovo Vaio non raggiunga neppure il chilo è eloquente, ma bisogna verificare il fattore-solidità. Vaio Pro è realizzato in fibra di carbonio unidirezionale per la massima leggerezza e resistenza, e mostra una tastiera retroilluminata con poggiapolsi ergonomico: per facilitare la scrittura, inoltre, la tastiera si inclina leggermente quando il notebook è aperto. N Disponibile da subito un nuovo All-in-one dal design curato, con display da 23’’ Full HD e dall’invitante rapporto qualità/ prezzo dizioni di utilizzo. Chi volesse estendere l’autonomia, può acquistare una “sheet battery” opzionale, che porta a 18 le ore disponibili sul modello da 13’’ e addirittura 25 in quello da 11’’. Vaio Pro supporta la tecnologia NFC e, sotto il profilo sonoro, ha una modalità Clear Audio+. Vaio Pro sarà nei negozi italiani a fine giugno, ma per il momento sono noti solo i prezzi di listino americani. Vaio Pro 11 parte da 1.149$ e Vaio Pro 13 da 1.249$. pc & multimedia L’arrivo è previsto in Italia per luglio e avrà un prezzo di 999 euro Aspire S3 è l’Ultrabook “per tutti” L’Ultrabook è basato su Intel Core Haswell, con display da 13,3’’ Full HD di Emanuele villa ria di rinnovamento anche per Aspire S3, l’ultrabook abbordabile dalle buone prestazioni. La nuova versione (in Italia da luglio) è, di fatto, una “rivisitazione” dell’S7 A Il comunicato ufficiale Sony annuncia l’utilizzo di processori Intel Core di ultima generazione (Haswell): in particolare, il modello da 11’’ integra un Core i5-4200U da 1,6 GHz, mentre il fratello maggiore da 13’’ potrebbe utilizzare processori i5 e i7, fino a un Core i7-4500U. In entrambi i casi la dotazione di RAM di partenza è 4GB, ma è possibile l’incremento a 8. Per quanto riguarda storage e display, entrambi i modelli offrono un SSD di partenza da 128 GB, con possibilità di upgrade fino a 512, e utilizzano un display multitouch che offre in entrambi i casi una risoluzione Full HD e tecnologia Triluminous. Sony dichiara 8 ore di utilizzo per Vaio Pro 13 e 11 ore per Vaio Pro 11, anche se dipenderà dalle con- torna al sommario dedicata a chi vuole un prodotto leggero e potente ma senza essere costretto a spese folli. Intendiamoci, non si tratta di un prodotto low cost, poiché con 999 euro di prezzo al pubblico (di partenza) è comunque un prodotto d’alta gamma, ma abbordabile in considerazione della categoria cui appartiene. Dall’Aspire S7, S3 eredita alcune soluzioni interessanti, quali la cerniera progettata per permettere la rotazione di 180° dello schermo, ma anche la tecnologia di raffreddamento Acer TwinAir, il Gorilla Acer Aspire Z3, tutto in uno “di design” Glass e la tastiera con regolazione automatica della retroilluminazione, mentre è inedita la finitura in alluminio laccato in bianco. Aspire S3 pesa 1,67 Kg ed è spesso 17,8 mm, ha 4 GB di RAM, è dotato di processori Intel Core Haswell, che promettono più prestazioni e minori consumi rispetto alla generazione precedente, ed è inoltre possibile dotare l’apparecchio di una scheda grafica dedicata NVIDIA GeForce GT735M, per un incremento prestazionale sotto il profilo della grafica. Il display è un IPS da 13,3’’ con risoluzione Full HD, mentre per quanto concerne lo storage è previsto un HDD da 1 TB integrato. Il prodotto entrerà in commercio a luglio e costerà (a partire da) 999 euro, a seconda della configurazione scelta. di Emanuele villa estratto da dday.it Al Computex Acer non dimentica l’utilizzo domestico e propone nuovi PC desktop e all-in-one. Aspire Z3-605 è un modello “tutto in uno” che punta a offrire versatilità, convenienza e look curato. Basato su Windows 8, Aspire Z3-605 può essere mantenuto in posizione verticale oppure inclinato a 30°, ha un display full touch da 23’’ IPS con risoluzione Full HD e utilizza processori Intel Core i5 (non meglio specificati), con 4 GB RAM DDR3 di base, hard disk da 1 TB (con possibilità di sostituirlo con uno da 2 TB) e opzioni di connettività quali Wi-Fi, Bluetooth 4, USB 3.0 e HDMI. Inoltre, Acer pone l’accento sul lettore Blu-ray integrato e, soprattutto, sul sistema audio, che è un fattore da non sottovalutare in un prodotto di questo tipo: Aspire Z3 supporta la tecnologia Dolby Home Theater 4 e offre altoparlanti integrati Harman Kardon. Acer Aspire Z3605 sarà disponibile da giugno a partire da 699 euro. n.72/ 17 giugno 2013 pc & multimedia Presentato al Computex il nuovo Vaio Duo, l’ibrido tablet/Ultrabook Vaio Duo 13: trasformista con LTE Ha display Triluminous da 13’’ Full HD, 3G e LTE. In Italia a fine giugno D opo Vaio Duo 11, è la volta del 13. Sony ufficializza al Computer il “fratello maggiore” del notebook ibrido dello scorso anno, mantenendo il medesimo design Surf Slider che permette il passaggio immediato dalla modalità tablet a quella PC. La filosofia è quindi la stessa: Vaio Duo 13 è un prodotto che può indifferentemente fungere da notebook o da tablet a seconda della modalità di utilizzo, ma se a livello prestazionale è una macchina di tutto rispetto, in termini di portabilità non può ovviamente competere con i tablet standard, quelli nella fascia dei 10’’. Torniamo a Vaio Duo 13: Sony pone l’accen- to su alcune caratteristiche quali la connettività 3G o LTE, la tecnologia Always-on per ottenere aggiornamenti anche in stand by e la fotocamera posteriore da 8 Mpixel con sensore Exmor RS for PC. Inoltre, Vaio Duo 13 è dotato di pennino: estraendolo dal suo supporto, viene attivata all’istante la modalità appunti “Note Anytime”, e tra l’altro l’accesso al PC non richiede neanche la password, poiché il dispositivo è in grado di riconoscere il volto dell’uten- te. Per quanto concerne il resto dell’hardware, si segnala il display da 13’’ IPS Full HD, rigorosamente multi-touch e con tecnologia Triluminous, e un’autonomia di utilizzo di 15 ore, più che sufficienti per usarlo tutto il giorno, anche in modo intenso. pc & multimedia Monitor per la connessione di dispositivi portatili; prezzi da 229 euro Acer S6, ecco i nuovi monitor con MHL Disponibili due versioni, da 23’’ e 27’’, IPS Full HD e con ingresso HDMI MHL di Emanuele VILLA E rede diretto della serie S5, S6 è una linea di monitor pensata per coniugare le ultime tecnologie con una forte ricerca sul fronte del design. Per questo S6 si contraddistingue per una linea minimalista, per il supporto asimmetrico e inclinabile, ma soprattutto per la tecnologia MHL che contente di usufruire dei contenuti multimediali da smartphone e tablet con un solo cavo. Per quanto concerne le specifiche tecniche, premettiamo che fanno parte della linea S6 due modelli, da 27’’ (329 euro di listino) e 23’’ (229 euro di listino), a seconda delle esigenze. Entrambi sono basati su un pannello IPS con 178° di angolo di visione e risoluzione Full HD. La scheda tecnica, che riportiamo integralmente, parla anche di uno spessore di ap- di Emanuele Villa torna al sommario pena 12,8 mm per il modello da 23’’ e di 14,7 mm per il fratello maggiore da 27’’, 6 ms di tempo di risposta, e un 100M:1 di rapporto di contrasto dichiarato, oltre ai 250 cd/m2 che contraddistinguono entrambi i modelli. Identico anche il comparto connettori, che consta di due HDMI con MHL e 1 VGA. Come anticipato, il prezzo consigliato al pubblico del modello da 23’’ è di 229 euro, mentre il 27’’ costa 329 euro. Da AMD un processore da 5 GHz per il gaming Da tempo l’evoluzione sui processori per PC si misura ormai su miglioramenti archittetturali ed efficienza multi-core, ma quando si parla di gaming e di spremere al massimo le potenzialità di una CPU la parola overclocking è ancora quella d’ordine. All’E3 AMD ha lanciato una nuova gamma di processori della serie FX in cui il clock raggiunge un valore di clock di “targa” out of the box di 5 GHz. Il nuovo processore a otto core “piledriver” FX-9590 è il primo modello commerciale con Max Turbo a 5 GHz. Più in basso troviamo anche l’FX-9370 a 4.7 GHz e l’FX-8350 a 4.2 GHz. I processori saranno disponibili per gli assemblatori e al momento non sono state comunicate le fasce di prezzo. pc & multimedia Da QNAP due nuovi NAS compatibili 4K QNAP ha presentato al Computex i nuovi NAS della serie TS-x70 con sistema operativo QTS 4.0. Tre modelli con quattro (TS470), sei (TS670) o otto (TS870) alloggiamenti, dotati di processore Intel Core i3 3220 da 3.3 GHz (Ivy Bridge) e 2 GB di memoria RAM, in grado di eseguire una transcodifica video in tempo reale, anche in risoluzione 4K. Lato connettività troviamo una doppia porta Gigabit Ethernet, tre porte USB 2.0, due USB 3.0, due eSATA e una HDMI che, grazie al software XBMC v12 integrato, permetterà di usufruire dei contenuti da qualsiasi monitor/TV. Disponibilità a partire da agosto, prezzi ancora da annunciare. estratto da dday.it estratto da dday.it n.72/ 17 giugno 2013 pc & multimedia Apple rinnova la gamma di MacBook Air: dischi più veloci e processori Intel di quarta generazione Apple MacBook Air ora sta acceso per 12 ore Grazie alla piattaforma Haswell la batteria dura un giorno intero sul modello MacBook Air da 13” L I nuovi MacBook Air sono disponibili anche in Italia: il MacBook Air 11” ha di serie un processore a 1.3 GHz con velocità Turbo Boost fino a 2.6 GHz, 4GB di memoria ed è disponibile con 128GB di storage flash a partire da €1.029 e con 256GB di storage flash a partire da €1.229. Il MacBook Air 13” ha di serie un processore da 1.3 GHz con velocità Turbo Boost fino a 2.6 GHz, 4GB di memoria ed è disponibile con 128GB di storage flash a partire da €1.129 e con 256GB di storage flash a partire da €1.329. Chi lo ordina online potrà come sempre scegliere differenti opzioni, come il processore Intel Core i7 da 1.7 GHz con velocità Turbo Boost fino a 3.3 GHz, la memoria fino a 8GB di memoria e 512GB di storage flash. pc & multimedia Il nuovo Mac Pro è un piccolo capolavoro a forma cilindrica, con Thunderbolt 2 e memorie flash Il nuovo MacPro è tutta potenza (made in USA) Design fantastico e potenza assoluta. Prezzi ancora sconosciuti e arrivo da noi entro fine anno di Vittorio Romano barassi A nche se era il prodotto più “anziano” dell’intera gamma di computer Apple, in pochi avrebbero scommesso sul radicale aggiornamento del Mac Pro, prodotto molto apprezzato da professionisti sempre in cerca di prestazioni “pure” e di una stabilità senza eguali. La workstation iniziava ormai a sentire il peso degli anni ed Apple ha approfittato del WWDC 2013 per aggiornarla. Il risultato finale ha lasciato tutti a bocca aperta: Apple è riuscita a produrre una macchina dal volume pari ad un ottavo rispetto a quello del modello precedente, nella quale è stata in grado di inserire quanto di meglio ci sia sul fronte hardware, il tutto in un design unico. Nel nuovo “cilindro” del Mac Pro trovano spazio un pro- a batteria dura un giorno intero: è questa la novità più rilevante dei nuovi MacBook Air che Apple ha lanciato nel corso della Worldwide Developer Conference 2013. Niente schermo Retina, come si aspettava qualcuno, ma prezzi più bassi, dischi più veloci, connettività di rete 802.11ac e processori Intel di quarta generazione. “MacBook Air è il leader indiscusso dei portatili sottili e leggeri, e da oggi abbiamo alzato ulteriormente l’asticella con una superiore durata della batteria,” ha dichiarato Philip Schiller, Senior Vice President Worldwide Marketing di Apple. “Con memoria flash più veloce, grafica più potente e un’autonomia fino a 12 ore, il nuovo MacBook Air racchiude prestazioni ancora più fenomenali nello stesso design tanto amato dai nostri clienti per la sua portatilità e robustezza.” Due le versioni, 11” e 13” con processori Intel Core i5 e Core i7 a seconda delle configurazioni. La versione da 11”, grazie alla nuova piattaforma e all’ottimizzazione della batteria, raggiunge le 9 ore di autonomia e 8 ore di riproduzione video Full HD, mentre il modello da 13” raggiunge le 12 ore di autonomia con 10 ore di riproduzione video. Il passaggio ad Haswell e alla nuova scheda grafica HD5000 assicura performance grafiche del 40% superiori rispetto alla generazione precedente, mentre le nuove memorie SSD garantiscono una velocità del 45% superiore rispetto ai MacBook Air attuali. torna al sommario cessore Intel Xeon a 256bit da 12 core e memorie RAM DDR3 a 1866MHz con controller a quattro canali e 60 GBps di banda passante. Apple ha poi deciso di abbandonare gli hard disk tradizionali per virare sulle velocissime memorie flash con controller PCIe capaci di 1.25GBps in lettura e fino a 1.0GBps in scrittura. Sul quattro entrate USB 3.0, due Gigabit fronte video, largo al 4K Ethernet, audio in/out e HDMI. Apple grazie all’integrazione di non ha diramato i dati tecnici ufficiali una AMD FirePro con del prodotto, ma ha assicurato che il 4096 stream processors e nuovo Mac Pro, prodotto interamente memorie a 384-bit per un negli USA, arriverà entro la fine del totale di 528 GBps banda 2013. Il prezzo, ancora sconosciuto, passante. Mac Pro punta si preannuncia salato. Tutti i dettagli forte anche sulla connet- del nuovo Mac Pro con alcune intetività ed ecco arrivare ressanti immagini relative alla costruThunderbolt 2, ancora zione sono pubblicati sul sito ufficiale: più veloce ed ora in grado http://www.apple.com/mac-pro/ di arrivare a 20 GBps; sei sono le porte totali previste e 36 sono i dispositivi collegabili al “cilindro”, visto che Thunderbolt 2 supporta fino a sei dispositivi per porta. Completano il quadro Apple Mac Pro 2013 - The Verge di Roberto Pezzali estratto da dday.it Grazie alla sua leggerezza e alla sua resistenza il “vetro degli smartphone” potrebbe diventare anche un parabrezza di Vittorio Romano barassi Jeffery Evenson, senior vice-president di Corning, parlando al MIT Technology Review’s Mobile Summit di San Francisco, ha annunciato che molto presto vedremo dei Gorilla Glass anche sulle automobili. Dopo aver fatto breccia su oltre un miliardo e mezzo di dispositivi nelle sue ormai tre generazioni, la tecnologia tanto di moda sugli smartphone - e su tanti altri device mobile - è pronta ad affacciarsi su un nuovo e alquanto redditizio mercato. Secondo Evenson, sfruttando l’indubbio mix tra leggerezza e resistenza, Gorilla Glass non farà molta fatica a guadagnarsi il suo spazio su ogni categoria di automobile; ne risulterebbero quindi veicoli più leggeri e, di conseguenza, più attenti ai consumi e all’ambiente, tematiche queste ultime sulle quali tutte le principali case automobilistiche al mondo stanno investendo fior fior di quattrini. Corning si aspetta di vedere le prime automobili con Gorilla Glass a bordo già entro la fine dell’anno in corso, con almeno un grande produttore (di cui non è stato rivelato il nome) praticamente pronto ad utilizzare i nuovi “vetri” sulle proprie auto premium. Dopo l’ibrido e l’elettrico, arriva il Gorilla! torna al sommario people & market Stop entro 2 mesi dell’importazione in USA di alcuni modelli Samsung USA fa bloccare iPad e iPhone Brevetti violati alla base della sentenza. Coinvolti iPad 2 e 3 e iPhone 3Gs e 4 di Roberto Pezzali S amsung trionfa in un tribunale degli Stati Uniti e blocca la vendita di alcuni prodotti Apple: iPad 2 3G, iPad 3, iPhone 4 e iPhone 3GS non potranno più essere importati da Apple negli States dal luogo di produzione (Cina e Brasile) perché violano il brevetto 348 relativo alla trasmissione dei dati sulle reti 3D. Un brevetto delicato perchè considerato uno dei brevetti cardine per una tecnologia: Apple in tribunale ha infatti cercato di dimostrare che essendo indispensabile non dovrebbe essere utilizzato da Samsung per limitare la concorrenza. Una sentenza questa che ribalta quella di un altro giudice dell’ITC, James Gialdea, che aveva definito l’uso del brevetto da parte di Apple regolare. Anche se la maggior parte dei prodotti sono vecchi, l’iPhone 4 ha ancora un enorme mercato, e proprio per questo Apple è pronta a fare ricorso, come riferisce il Washington Post. Il bando entrerà in vigore tra due mesi, anche se il presidente Obama potrebbe decidere di ribaltare la decisione ponendo un veto alla decisione dell’ITC: difficilmente si esporrà prendendo una de- cisione simile, ma potrebbe decidere di regolamentare in qualche modo la questione dei brevetti. people & market Origine della notizia, una fonte ben informata di Bloomberg Se compri iPhone 5, Apple ti ritira l’usato Apple starebbe per inaugurare una procedura di trade-in negli Stati Uniti B di Emanuele Villa loomberg ha “strillato” una notizia molto interessante: secondo le solite fonti beninformate, Apple sarebbe in procinto di inaugurare (inizialmente solo negli USA) un programma di trade-in relativo all’iPhone: in pratica, per spingere le vendite di iPhone 5, a breve sarà possibile dare in permuta il proprio iPhone 4 o 4S e vedersi, in questo modo, riconosciuto uno sconto, più o meno corposo, sull’acquisto del nuovo. Secondo le stesse fonti, Apple non gestirebbe da sé il processo ma si affiderebbe a Brightstar, un distributore molto quotato negli Stati Uniti e già legato a AT&T e TMobile. Secondo Bloomberg, AT&T sarebbe intenzionata a pagare fino a 200$ per un iPhone 4 o 4S a seconda delle condizioni in cui è: se da un lato la cifra può (giustamente) sembrare inferiore rispetto a quanto si ottiene sul mercato dell’usato, non dobbiamo sottovalutare la como- dità di “scambiare” l’iPhone con uno nuovo direttamente all’Apple Store. Perché Apple dovrebbe fare tutto ciò? I motivi sono diversi: intanto è una pratica piuttosto comune per far aggiornare i prodotti ai consumatori all’interno dei mercati più maturi, com’è sicuramente quello americano. In questo modo, inoltre, Apple andrebbe di fatto a controllare un mercato che ad oggi gli sfugge, ovvero quello dell’usato: l’aumento delle vendite di iPhone 5 sarebbe indubbio, e da questo l’inevitabile crescita in termini di quote di mercato, guarda caso in timing perfetto per la presentazione (a questo punto, dopo l’estate) di un “5S” o di un “6”. Senza contare, infine, che Apple si troverebbe in casa una montagna di prodotti usati delle precedenti generazioni, un’occasione ideale per “ricondizionarli” e venderli nei mercati emergenti. Gorilla Glass presto anche sulle automobili n.72/ 17 giugno 2013 n.72/ 17 giugno 2013 people & market BMW punta forte sui servizi “connessi” a bordo delle proprie vetture BMW ora supporta Siri e S-Voice Con un aggiornamento di iDrive, sarà possibile parlare a Siri ed S-Voice di Emanuele VILLA B Waze continuerà a operare in Israele e per il momento Waze e Google Maps restano separati di Emanuele Villa 4.2 è l’estensione delle funzionalità ad accesso vocale, tra cui la possibilità di usare Siri o S-Voice attraverso il sistema di controllo del veicolo. Per impartire comandi vocali basta premere l’apposito tasto sul volante, ma se lo si tiene premuto a lungo, si ha accesso diretto a Siri o S-Voice, a seconda del telefono connesso. Le risposte dell’assistente Apple/Samsung verranno ovviamente diffuse tramite l’impianto della macchina. people & market I costi sono ingiustificati per l’ interesse inesistente del pubblico Anche ESPN getta la spugna sul 3D L’emittente sportiva per eccellenza annuncia la chiusura del canale in 3D L’ di Paolo centofanti emittente ESPN ha confermato ufficiamente le indiscrezioni che volevano la chiusura del canale 3D. ESPN 3D, nato nel 2010, era uno dei pochi canali interamente dedicato ai contenuti nativi in tre dimensioni, ma secondo i dirigenti dell’emittente, il pubblico non ha mai dimostrato interesse per lo sport 3D, nonostante l’industria tutta pensasse fosse proprio questo il tipo di contenuto che poteva spingere il successo del 3D nelle case. Anche Panasonic aveva spinto molto sullo sport in 3D sponsorizzando la ripresa in tre dimensioni di eventi come il torneo di tennis del Roland Garros e lo scorso anno delle Olimpiadi di Londra. Si tratta con molta mw, pioniere nel mondo della connettività e nei servizi in-car, ha pubblicato un comunicato stampa dedicato proprio a ConnectedDrive e alle funzionalità che vedremo tra il 2013 e il 2014. Pur dedicato al mercato americano, il comunicato BMW introduce alcune novità che vedremo anche da noi. L’obiettivo di BMW è avere, entro il 2017, cinque milioni di auto “connesse” tramite ConnectedDrive, che presuppone l’utilizzo di una SIM Card ad hoc. Per questo, BMW Assist diventa standard nei modelli del 2014, così come BMW Navigation e BMW Online, l’interfaccia iDrive verrà rivista (con l’aggiornamento 4.2) ed è prevista un’estensione delle funzionalità di controllo vocale che comprende la possibilità di dettare mail, comandi e messaggi, ma anche l’integrazione dei sistemi “esperti” Siri di Apple e S-Voice di Samsung. Tutto questo oltre a un’espansione del portafoglio di app, la cui disponibilità è però diversa da Stato a Stato. Come detto, iDrive viene aggiornato alla versione 4.2 con miglioramenti alla user experience in ambito di navigazione, informazioni sul traffico, connettività ed entertainment: inoltre, per quanto concerne il Bluetooth, il nuovo sistema supporta iAP per dispositivi Apple, il che significa poter non solo collegare un iPhone/ iPad via Bluetooth all’impianto della macchina, ma anche controllarlo, accedere alle playlist, alle informazioni ecc, tramite l’impianto e con la semplice pressione di un tasto. E poi, una delle novità più interessanti di iDrive torna al sommario probabilità della parola fine sul 3D che, a parte qualche Blu-ray Disc (altro formato che non ha mai goduto della popolarità sperata), non è mai entrato realmente nelle case. Gli stessi produttori di TV ormai sono Google ha comprato Waze tutti proiettati verso il 4K e il 3D è poco più di una funzionalità, come le altre di un moderno televisore che, come ammette ESPN, rimane nella maggior parte delle case completamente inutilizzata. Ormai ne parliamo da un bel po’: prima sembrava che fosse Facebook il candidato n.1 ad acquisire Waze, poi è arrivato Google e l’accordo si è fatto. Lo annuncia la stessa azienda di Mountain View sul proprio blog e fornisce, al tempo stesso, alcune indicazioni sul futuro dell’azienda e dei propri servizi. Ovviamente non si parla dei termini dell’acquisizione, ma l’ipotesi di 1.3 miliardi di dollari resterebbe più che probabile. Waze rimarrà in Israele per il momento, poi si vedrà, ma oggi le due aziende continuano a operare in modo sostanzialmente disgiunto, mentre per quanto concerne app e servizi vari, il “colpaccio” di Google è chiaramente l’acquisizione dell’immensa community di Waze, oltre al fatto di poter migliorare Google Maps (che offre già un servizio di navigazione integrato) con informazioni sul traffico (e affini) fornite da Waze. L’intento di Google sembra quindi quello di mantenere Waze e Google Maps come entità separate, e, quanto meno in questa fase, nessuno dubitava del contrario: chissà se poi, in un secondo momento, ci sarà ancora bisogno di due ambienti separati per attività sostanzialmente analoghe. Ma lo vedremo più avanti. estratto da dday.it estratto da dday.it n.72/ 17 giugno 2013 people & market Finiti i tempi d’oro: anche Zynga inizia a fare i conti con la crisi Zynga: licenziati 520 dipendenti Per risparmiare 80 milioni di dollari, allontana il 18% della forza lavoro di Vittorio Romano Barassi T people & market Una app per il pannolino Il prodotto si chiama Tweet Pee ed è un sensore di umidità wireless che i genitori posizionano sopra il pannolino dei propri bambini e che li avvisa quando bisogna intervenire per cambiarlo. Tutto questo, ovviamente, tramite l’apposita app gratuita disponibile (al momento) per iOS. L’app non si limita a questo: tiene traccia di quanti pannolini sono stati sostituiti, memorizza quanti ce ne sono in casa e avvisa quando scarseggiano, dandogli la possibilità di acquistarne altri in-app. Resta da capire, come segnalato da Gizmag, se l’apposizione di uno strumento wireless (quasi) a contatto con i genitali dei bambini non possa essere potenzialmente dannoso. Perché per essere comodo… è comodo. Qui il video: è in portoghese (il prodotto è annunciato da Huggies Brazil), ma rende l’idea. torna al sommario Ddlhits.com, definita “la più grande piattaforma italiana del falso multimediale” fermata dall’autorità giudiziaria di Emanuele VILLA 18% della forza lavoro e la chiusura degli studi di New York, Dallas e Los Angeles. In pratica l’azienda manderà a casa 520 dipendenti i quali, in ogni caso, verranno “liquidati” con “una generosa buonuscita in ringraziamento per tutto il lavoro svolto”. L’operazione porte- rà al risparmio di circa 80 milioni di dollari e permetterà di focalizzare le risorse su settori considerati “maggiormente redditizi”; Zynga punterà molto sul mobile, cercando di sfruttare al massimo il nome costruitosi dal 2007 ad oggi. Prepariamoci ad altri FarmVille... people & market DDay.it si complimenta con Pagliarini Premiata “2024” di Radio 24 Miglior Podcast italiano 2012 L di Emanuele Villa a trasmissione 2024, in onda su Radio 24 tutti i sabati a partire dalle 15.30, si è aggiudicata lo European Podcast Award come miglior Podcast italiano del 2012. Il concorso, giunto alla quarta edizione e sponsorizzato in esclusiva da Olympus Audio Systems, ha premiato ancora una volta i podcast audio più apprezzati, seguiti e originali, sottoponendoli al giudizio del pubblico online e, poi, di una giuria di esperti. La trasmissione 2024, cui DDAY.it partecipa frequentemente, si è quindi saputa distinguere per contenuti significativi e originali, oltre che per la sua capacità di trattare la tecnologia a 360° e di approfondirne gli aspetti di maggiore attualità. A Enrico Pagliarini, il bravo conduttore della trasmissione, vanno i nostri complimenti per il risultato raggiunto. Ricordiamo che i Podcast di 2024 sono disponibili a questo link. Bloccare l’accesso a siti rei di violare il diritto d’autore è una pratica sempre più frequente: l’ultimo entrato nel mirino delle autorità è ddlhits.com, una community di condivisione di ogni genere di contenuto digitale, dalla musica ai film, dai libri ai giochi. Come spesso accade, i server non erano italiani e la condivisione consisteva nell’upload dei contenuti su server che offrono servizi di cloud storage (molti dei quali bloccati recentemente), con contestuale apertura di un post sul forum in cui venivano pubblicati link e password per lo scaricamento. La Guardia di Finanza di Cagliari, dopo una lunga indagine, ha inibito l’accesso al sito dall’Italia, avendo ravvisato svariate violazioni della normativa sulla pirateria: nonostante il sito fosse formalmente estero, era infatti gestito da cinque persone di Pordenone e Brescia e raggiungeva oltre i 118.000 accessi unici al giorno. Secondo le informazioni trapelate, sarebbe stata la precedente chiusura di kickasstorrents ad aver dato la massima visibilità a ddlhits.com, rendendolo una sorta di riferimento nel mondo della pirateria digitale. Il sito, sempre secondo le rilevazioni delle fiamme gialle, dava ai suoi gestori un guadagno di circa 900 dollari al giorno. empi duri per Zynga, la software house che negli anni passati ha conosciuto una crescita incredibile ma che in questi ultimi mesi ha dovuto fronteggiare una crisi notevole, che l’ha portata a perdere tanto di quello che è riuscita a costruire nei periodi di massimo splendore. Con azionisti sempre più sfiduciati (il titolo è crollato in borsa) e un settore praticamente in stallo (se non in perdita), i vertici dell’azienda hanno deciso di ricorrere alla più dolorosa delle decisioni: licenziare. Con una lettera pubblicata sul sito ufficiale della società, Mark Pincus, CEO di Zynga, ha annunciato il taglio del La GdF blocca ddlhits.com estratto da dday.it n.72/ 17 giugno 2013 people & market Chat, e-mail, immagini, file: tutta la popolazione mondiale spiabile in nome della sicurezza Anche Apple e Google nello scandalo PRISM Lo scandalo intercettazioni alla Casa Bianca si è allargato ai principali giganti della tecnologia USA cial network, insomma qualsiasi attività digitale. Le aziende coinvolte sono tutte di primo piano, in ordine di adesione al programma: Microsoft (2007), Yahoo (2008), Google, Facebook (2009), YouTube, Skype (2010) e per ultima dall’ottobre 2012 anche Apple. Nonostante tutte le aziende abbiano rilasciato un comunicato negando l’esistenza di un tale accordo, è proprio James Clapper a confermare l’esistenza di PRISM, attaccando anzi la stampa per averne portato alla luce l’esistenza, mettendo così a rischio la sicurezza nazionale. people & market Le prime reazioni delle aziende coinvolte nello scandalo PRISM Google chiede trasparenza al Governo USA La richiesta è di poter pubblicare le richieste FISA ricevute dal Governo di Emanuele villa o scandalo PRISM, secondo cui il Governo USA avrebbe “spiato” le comunicazioni telematiche di privati e non, continua a far parlare di sé. Com’è noto, i giganti della tecnologia, tra cui Google, Facebook, Microsoft e Yahoo e molti altri, si sono trovati coinvolti nel polverone: la risposta, in molti casi, è stata di un coinvolgimento molto limitato nella faccenda, risposta più che prevedibile onde evitare esodi di massa da parte dei propri utenti. Inevitabile, a questo punto, la risposta delle aziende nei confronti del Governo USA: la prima è stata Google, con una lettera indirizzata al procuratore generale Eric Holder e al direttore dell’FBI, Robert Mueller, cui sono seguiti interventi analoghi da parte di Facebook e Microsoft. Nel suo intervento, consultabile a questo L o scandalo che sta investendo Casa Bianca sulla scia degli scoop del The Guardian e The Washington Post suscita degli interrogativi piuttosto inquietanti. Anche se ci fossero (come è probabile) delle inesattezze su quanto è stato rivelato su PRISM, il programma segreto della NSA che con la connivenza dei principali nomi USA della rete, consente al governo americano di avere accesso a qualsiasi tipo di dati degli utenti di tutto il mondo, le rassicurazioni che arrivano da oltreoceano non sono sufficienti. Da una parte le aziende negano il proprio coinvolgimento, dall’altro il direttore dello spionaggio USA, James Clapper, si limita a dire che il programma è necessario per proteggere gli interessi degli Stati Uniti, che rispetta la costituzione e i diritti civili degli americani e che nessuno americano è stato spiato senza autorizzazione della magistratura, perché interessa soprattutto i non residenti negli Stati Uniti, cioè il resto della popolazione mondiale, tutti noi. Secondo quanto rivelato dai due quotidiani che hanno avuto accesso a documenti riservati, l’NSA e il governo americano da almeno sette anni avrebbero avviato un programma denominato PRISM a cui hanno aderito nel tempo diverse aziende leader americane e che permette all’agenzia governativa americana di accedere ai dati degli utenti dei rispettivi servizi: email, chat, video, foto, documenti salvati nel cloud, videoconferenze, messaggi sui so- torna al sommario indirizzo, il direttore dell’ufficio legale di Google smentisce le affermazioni secondo cui la sua azienda avrebbe dato accesso incondizionato ai dati degli utenti al Governo USA. Lo stesso ammette, però, di aver ricevuto richieste delle autorità sulla base della legge FISA (Foreign Intelligence Surveillance Act), richieste il cui ammontare e il cui oggetto non possono essere divulgati per interessi di sicurezza nazionale. Ecco, proprio su questo punto interviene la richiesta di Google (e degli altri grandi della tecnologia): l’azienda chiede al Governo un’autorizzazione a includere, nei propri Transparency Report (che, per definizione, sono pubblici), il numero di richieste FISA ricevute e il numero di account coinvolti. Poter pubblicare questi numeri e dati permetterebbe a Google di dimostrare che, in realtà, la portata del fenomeno è di molto più limitata di quando non si pensi. Attendiamo sviluppi. Mentre lo scandalo ha suscitato grande scalpore negli Stati Uniti e nonostante sia lo stesso Clapper a ribadire come semmai la privacy violata sia quella degli stranieri, al momento da questa sponda dell’oceano tutto tace. Dove sono gli usualmente solerti garanti della privacy europei? people & market Microsoft, spot contro l’iPad Negli Stati Uniti la pubblicità può essere spietata: quella rilasciata da Microsoft “sbeffeggia” l’iPad. La stessa voce di Siri è usata per dire tutto quello che, secondo l’azienda di Redmond, il tablet di Apple non è in grado di fare in relazione a Windows 8. Lo spot non confronta l’iPad con Surface o un tablet Windows RT ma con il VivoTab Smart di Asus, che monta Windows 8: i prodotti non sono perfettamente confrontabili e anche l’esempio di PowerPoint non è molto calzante. Detto questo, merita sicuramente una visione. Windows 8: lo spot L di Paolo Centofanti Android Sm@rt Tv Kit www.haier.it I nomi e i marchi degli altri prodotti o società menzionati possono essere marchi registrati e/o marchi di servizi di proprietà dei rispettivi proprietari . Android è un marchio registrato di Google inc. Vivi l’esperienza smartphone sul tuo Tv. Connetti il Dongle al tuo Tv e sei subito On-Line. La presa HDMI del tuo Tv diventa la porta d’accesso a un mondo di contenuti multimediali. Cosa aspetti a connetterti! Telecomando QWERTY motion control: mouse integrato nel telecomando Android 4.1 Disponibile su App Store Disponibile su Wireless Display MHL Navigo Internet Controlla il tuo Dongle e condividi tutti i contenuti Android Market direttamente dal tuo Smartphone Scopri Android Dongle Tv Il tuo Tv diventa Android Sm@rtTv! n.72/ 17 giugno 2013 people & market Pipe è un’applicazione da installare sull’account di Facebook Con Pipe mandi film via Facebook Si possono spedire file fino a un 1 GB con trasferimento P2P agli amici D di Roberto Pezzali a domani sarà possibile inviare file, musica e film fino ad un massimo di 1 GB ai propri contatti di Facebook senza troppe difficoltà. Tutto grazie a Pipe, una applicazione che dopo mesi di beta sta per essere rilasciata a tutti gli utenti. Dopo aver installato Pipe sul proprio profilo l’invio Pipe - The simplest way to send files Uscito il nuovo rapporto di ComScore di Paolo Centofanti e condividere file con sistemi come Skydrive, Google Drive e Dropbox è decisamente semplice, ma l’essere basato su Facebook può essere un vero punto di forza. Qui a sinistra proponiamo il video che Pipe ha rilasciato del servizio. people & market Adesso disponibile su mobile, da settembre anche su rete fissa Vodafone lancia la Rete Sicura su mobile Una soluzione anti-virus e anti-malware integrata nella propria rete di Paolo centofanti P er fronteggiare il crescente numero di attacchi informatici di ogni ordine e grado Vodafone ha annunciato oggi il servizio Rete Sicura, una soluzione “di rete” che consente di proteggere gli utenti da virus, malware in modo preventivo. Quello di Vodafone non è un vero e proprio anti-virus, non stiamo parlando cioè di un software da installare su smartphone o PC, ma si tratta di una soluzione integrata direttamente nella rete di Vodafone. In pratica Vodafone monitora il traffico generato dall’utente e confrontando i dati in tempo reale con quelli di partner come Kaspersky e Symantec avverte l’utente della possibile minaccia con un messaggio nel browser, SMS e/o avviso via email. Si tratta di una soluzione non dissimile da quella implementata ad esempio già da alcuni di files (di ogni tipo) sarà un gioco da ragazzi, basta il drag & drop. Se l’utente non ha Pipe installato riceverà una notifica, altrimenti potrà ricevere subito il file. Il trasferimento avviene tramite P2P, non è tracciabile ed è totalmente anonimo. Se l’utente non è online Pipe prevede uno spazio cloud di storage pari a 100 Mb che tiene il file salvato per 5 giorni, scaduti i quali il file viene cancellato. Pipe non è una grossissima novità, anche perché ormai inviare torna al sommario browser e che permette di ridurre il rischio di infezione da malware o di attacchi di phishing. Il servizio Rete Sicura offre anche un’utile funzionalità di parental control che permette di bloccare l’accesso a determinati siti o addirittura bloccare l’accesso a Internet in alcune fasce orarie, sempre senza installare nulla su PC Mercato smartphone In Italia resiste il vecchio o dispositivo. Vodafone Rete Sicura sarà disponibile dal 24 giugno sulle reti LTE e 3G mobili gratuitamente per gli utenti Relax e ad un costo di 1 euro al mese (gratis per i primi tre mesi) per gli altri piani tariffari. Da settembre Rete Sicura sarà disponibile anche sulle reti fisse ADSL e Fibra. e per gli utenti business. Il rapporto di ComScore sul mercato di telefonia italiano rivela una fotografia del nostro paese che per il periodo che va dal febbraio 2012 a febbraio 2013, se da un lato vede la conferma di alcuni trend mondiali, dall’altra mostra una certa resistenza dei nomi forti di un tempo. Nell’ultimo anno ad esempio il leader di mercato della telefonia mobile continua a essere Nokia che si attesta sul 34.5% tenendo testa a Samsung che si ferma al 34%. Allo stesso tempo la piattaforma Symbian continua a rimanere una delle più utilizzate in ambito mobile, mantenendo il 26.2% di quota di mercato. Certo l’ascesa di Android rimane inarrestabile considerando che se un anno fa il sistema operativo di Google era al 22.5% e Symbian al 47.1%, il rapporto di forza si è praticamente invertito, con Android ora al 43%. Costante la quota di Apple che passa dal 16% al 16.5% mentre in leggera ascesa Windows Phone che passa all’8.3%. Cosa dicono questi dati? Che Android sta velocemente spazzando via i feature phones, un dato confermato dal fatto che rispetto a un anno fa la quota di italiani che posseggono uno smartphone è aumentata del 20%, arrivando a costituire il 54.6% dell’utenza cellulare. All’interno del mondo Android primeggia Samsung con il 68.2% dei nuovi acquisti. Andando a vedere gli smartphone più popolari nel periodo in esame (tutto il 2012), a farla da padrone sono ancora soprattutto i modelli più vecchi, in testa troviamo infatti l’iPhone 4 (2010) e il Galaxy S II (2011). Il rapporto è consultabile nella sua interezza a questo link. estratto da dday.it estratto da dday.it mobile Le novità sono in arrivo per fine anno o più probabilmente a inizio 2014 MOBILE Windows Phone Blue: le notifiche! Nel primo trimestre 2013 Nokia ha venduto solo 500mila prodotti con Symbian (market share 1.8%), dato che ha fatto riflettere l’azienda che, secondo il Financial Times, avrebbe deciso di porre fine alla commercializzazione dei dispositivi con questo sistema operativo a bordo entro la fine dell’estate. Mesi fa Nokia aveva annunciato lo stop allo sviluppo di Symbian e, in un primo momento, di voler stoppare la vendita dei dispositivi Symbian nel 2016, per poi anticipare la scadenza al 2014. Se quanto scritto dal Financial Times dovesse rivelarsi vero, Nokia avrebbe deciso di ritoccare per l’ennesima volta la deadline, chiaro indice della volontà di puntare forte e concentrare risorse sull’ecosistema Windows Phone. Comparsi in rete gli screenshot della prossima versione di Windows Phone Arrivano le notifiche, un nuovo calendario e migliorato il multitasking P di Emanuele VILLA remessa: difficilmente vedremo una versione 8.1 di Windows Phone entro fine anno, ma che Microsoft ci stia lavorando intensamente è un dato di fatto. Sono infatti comparsi in rete i primi screenshot di quello che sarà il primo major update di Windows Phone 8, aggiornamento che già allo stato attuale può contare su diverse novità. La fonte del leak, sul quale ha indagato The Verge, è curiosa e ricorda quanto accadde qualche anno fa con iPhone 4: in pratica un ignaro utente, acquistando un Lumia 920 su ebay, si è visto recapitare un prototipo/developer kit Microsoft, con installata la versione preliminare di Blue. Apparentemente, il telefono era stato perso da un dipendente Microsoft mobile Per chi vuole un terminale versatile e aggiornato LG Optimus L4 II, a luglio P di Emanuele villa artiamo dal fondo: nel comunicato ufficiale LG manca il prezzo al pubblico, ma considerando le caratteristiche e il posizionamento del prodotto, siamo certi che si tratterà di un prodotto “molto” abbordabile, che LG ha pensato per chi vuole un terminale aggiornato e versatile (dopo tutto, è Android) ma con una spesa contenuta. LG Optimus L4 II è il fratello maggiore di L3, appartiene alla medesima serie L-Style e usa un display IPS da 3,8’’ con risoluzione di 320x480 pixel, il tutto supportato da un SoC da 1 GHz (non meglio precisato) e dalla consueta sezione di connettività, che consta di Wi-Fi b/g/n, Bluetooth 3, USB e microSD per l’espansione della memoria di storage di base da 4 GB. Tra le altre caratteristiche segnalate da LG, la batteria SiO+ da 1700 mAh, il sistema operativo Android Jelly Bean (4.1) e le funzionalità tipiche della serie L-Style II, tra cui QuickMemo, il LED di stato multicolore e il riconoscimento vocale nella fotocamera da 3,1 Megapixel con flash LED. torna al sommario su un autobus e poi prontamente rivenduto su ebay: Microsoft ha contattato l’acquirente chiedendogli di eliminare le immagini pubblicate su flickr e la restituzione del telefono (che nel frattempo è stato bloccato), offrendo in cambio la copertura totale delle spese d’acquisto del terminale, oltre all’invio di un Lumia 920 nuovo di pacca. Ma a prescindere dagli aspetti più romanzeschi di questa storia, ciò che conta sono le novità trapelate da questo leak: finalmente arriva il centro notifiche, grande assente di WP8, ma parrebbe che Microsoft sia al lavoro anche su una gestione più efficiente del multitasking, con possibilità di chiudere le applicazioni direttamente dalla finestra del multitasking, oltre a un calendario “evoluto” e la possibilità di ordinare in modo personalizzato le app nell’elenco generale. mobile Prezzo ancora sconosciuto, ma sarà abbordabile Sony Xperia M, anche dual L di Emanuele villa a notizia è dedicata a chi vuole un terminale Android con caratteristiche tecniche di base e un prezzo che, per quanto non ancora annunciato, sarà sicuramente contenuto. Sony si è impegnata per inserire in Xperia M la maggior parte delle tecnologie, anche quelle non del tutto essenziali, e soluzioni dei telefoni di alta gamma: NFC, per esempio, che l’azienda pensa possa servire per “abbinare” il telefono ai propri TV di ultima generazione per il mirroring, il design OmniBalance, le tecnologie audio ClearAudio+, xLOUD e 3D Surround Sound e la modalità di gestione energetica Stamina. Ha un display da 4’’ con risoluzione FWVGA (854x480 pixel) e processore Snapdragon S4 dual core da 1 GHz con 1 GB di RAM. La dotazione di memoria è scarsina, 4 GB, ma c’è lo slot microSD: il telefono non è LTE, ma HSPA+ ed è basato su Android 4.1, con le personalizzazioni e gli “extra” di casa Sony, tra cui l’accesso al Sony Entertainment Network. Completa la dotazione il Bluetooth 4.0 e la batteria da 1750 mAh. Il telefono avrà distribuzione globale dal terzo trimestre, ma non si sa ancora il prezzo: quello che si sa è che esiste la variante Xperia M dual, ovvero dual SIM con possibilità di separazione netta e gestione indipendente di entrambe. Clicca qui per il video di presentazione. Nokia: addio a Symbian n.72/ 17 giugno 2013 estratto da dday.it n.72/ 17 giugno 2013 mobile È ancora sconosciuto il prezzo al pubblico con cui sarà messo in vendita Samsung Galaxy S4 Mini è ufficiale Dopo le indiscrezioni, Samsung ha svelato il nuovo Galaxy S4 Mini Stesso design e stesse funzioni, ma lo schermo e l’hardware sono ridotti I MOBILE Galaxy S4 tanta plastica ma testa dura Cadute in acqua, test di compressione, torsione e ogni altra tortura: ecco le prove di sopravvivenza alle quali Samsung sottopone campioni selezionati casualmente di Galaxy S4 in uscita dalle linee di produzione. L’uso di plastica come materiale di base per la scocca della linea Galaxy è stato spesso criticato: non è bella da vedere ma non è poi così fragile. Lo dimostra il video che Samsung ha realizzato che racchiude quasi tutti i “reliability test”, prove in ogni condizione per saggiare la resistenza e la durata nel tempo a determinati sforzi come la pressione sul vetro. Va detto che, come in ogni caso, i test non riescono mai a gestire l’imprevedibilità di certi colpi o cadute: a volte basta una caduta da un’altezza minima in un punto esatto pre frantumare uno schermo che resiste a 400 kg di pressione. 300 da 1.7 GHz e con modem LTE integrato. Anche per il Galaxy S4 Mini Samsung non ha guardato troppo all’hardware: l’obiettivo dell’azienda infatti è portare tutte le features del mondo Galaxy su uno smartphone più piccolo e meno costoso, anche se il prezzo di listino ancora non è stato dichiarato. Il nuovo GALAXY S4 mini sarà disponibile nelle colorazioni Black Mist e White Frost e in Italia nella versione 4G LTE. Il Nokia Lumia 925 alla fine non integra lo stesso sensore da 41 MP del PureView 808, ma questo non vuol dire che un siffatto telefono non sia in cantiere. Più volte indicato con il nome in codice EOS, ora il guscio di quello smartphone che porta la fotocamera del PureView 808 su un modello della gamma Lumia sarebbe stato fotografato. L’estetica è quella degli ultimi smartphone Lumia di Nokia, ma l’apertura per l’alloggio della fotocamera è decisamente importante. di Roberto Pezzali l nuovo Samsung Galaxy S4 Mini è ufficiale: ampio display qHD Super AMOLED da 4.3”, processore Dual Core da 1.7 GHz, fotocamera da 8 Megapixel e 107 grammi di peso. Samsung cerca di non ripetere l’errore dello scorso anno con un “mini” troppo castrato e propone uno smartphone più completo e soprattutto dotato di tutte le funzionalità software che caratterizzano il suo top di gamma. Mini non sarà ovviamente un prodotto flagship ma le prestazioni dovrebbero essere ottime: il processore infatti sarà lo Snapdragon 400 con due core Krait Spuntano foto del Lumia PureView torna al sommario mobile Variante GSM dell’HTC One, avrà 32 GB di memoria e S.O. Android 4.2.2 HTC annuncia ufficialmente il One “Nexus” Disponibile solo tramite il Google Play Store a 599 dollari e solo per gli USA D di Paolo centofanti opo le indiscrezioni delle scorse settimane e qualche timida smentita, è arrivata la conferma ufficiale. HTC lancerà un’edizione speciale dell’HTC One. Pur essendo già così uno dei migliori smartphone Android sulla piazza, l’HTC One arriverà in una nuova versione priva di HTC Sense e con Android “puro” alla stregua di un dispositivo Nexus, tanto che questo modello è indicato esplicitamente come “Nexus Experience”. Si tratta della variante GSM dell’HTC One con 32 GB di memoria, ma frequenze LTE per il solo mercato americano e monterà Android 4.2.2 con bootloader sbloccabile. La cattiva notizia, invece, è che si tratta proprio di un modello solo per gli Stati Uniti che sarà disponibile a partire dal 26 giugno prossimo esclusivamente tramite il Google Play store a un prezzo di 599 dollari, naturalmente sbloccato e senza contratto. Il comunicato ufficiale lascia aperta, però, una speranza, dal momento che dice “inizialmente” disponi- bile negli Stati Uniti, quindi non è da escludere che in un secondo tempo possa diventare disponibile anche in Europa, anche se probabilmente sempre solo nei Paesi in cui è disponibile il Google Play store. n.72/ 17 giugno 2013 mobile Al momento non ci sono ancora indicazioni riguardanti il prezzo per l’Italia In arrivo Galaxy Tab 3 da 8” e 10.1” Poche sorprese per le nuove versioni di tablet Samsung della serie Tab 3 di Paolo centofanti D opo le indiscrezioni delle ultime settimane, Samsung ha deciso di annunciare ufficialmente i nuovi prodotti della gamma Galaxy Tab 3. Al modello da 7 pollici già annunciato, come previsto, se ne aggiungono uno da 8 pollici e uno da 10.1 pollici. Poche le sorprese e anzi si tratta di modelli dalle caratteristiche tecniche abbastanza standard e per quanto riguarda quello da 10.1 pollici forse ci si aspettava qualcosa di più. Il modello da 8 pollici ha una risoluzione di 1280x800 pixel, un processore dual core da 1.5 GHz, fotocamera posteriore da 5 Megapixel e frontale da 1.3 Megapixel. Sarà disponibile in versioni da 16 e 32 GB di memoria e con e senza connettività LTE. Sul versante software, è basato su Android 4.2 con interfaccia TouchWiz e buona parte del pacchetto di applicazioni Samsung che abbiamo trovato sul Galaxy S4, tra cui S Translator e S Travel. Il Galaxy Tab 3 da 10.1 pollici offre sempre una risoluzione di 1280x800 pixel, ma con un processore leggermente più potente, sempre un dual core ma da 1.6 GHz e ha un peso di appena 510 grammi. La fotocamera posteriore è da 3 Megapixel, quella frontale da 1.3 Megapixel e anche in questo caso ci saranno le opzioni da 16 e 32 GB di memoria integrata e con e senza LTE. Anche per il Galaxy Tab 3 10.1” si parla di Android 4.2 con TouchWiz, ma nel comunicato si fa cenno unicamente al Reader Hub come applicazioni Samsung pre-installate. Secondo quanto riportato da The Verge, il processore del 10.1 è realizzato da Intel. Entrambi i tablet sono dotati di slot per schede di memoria microSD, Bluetooth 4.0, Wi-Fi dual band e Wi-Fi Direct, GPS, GLONAS, e saranno disponibili a partire da giugno nei vari mercati. mobile Ancora nessun tipo di indicazione di prezzo e di disponibilità per l’Europa MeMo Pad FHD 10: Full HD e Atom dual core Asus presenta al Computex un nuovo tablet della linea MeMo Pad Ha display da 10’’ 1920x1080 ed è basato su Intel Atom dual core 1.6 GHz T di Emanuele villa ra le novità del Computex non poteva mancare un tablet “liscio” (nessun convertibile in questo caso) che segna il ritorno in campo della linea MeMo Pad di Asus: il modello presentato in fiera si chiama MeMo Pad FHD 10 e ha alcune caratteristiche molto interessanti, tra cui il display da 10’’ IPS con risoluzione di 1920x1200 e il processore Intel Atom dual core Z2560 da 1.6 GHz supportato da 2 GB di memoria RAM. Non manca, ovviamente, uno slot SD per l’espansione della memoria torna al sommario di storage. L’apparecchio è basato su Android Jelly Bean 4.2 e sarà disponibile in due configurazioni, da 16 e 32 GB, con finitura bianca o blu scura, il tutto per un peso di 580 grammi. Asus promette 10 ore di utilizzo con la batteria da 25 Wh integrata ed è prevista una doppia fotocamera, da 5 e 1,2 Megapixel. I nuovi SoC Intel Intel presenta i nuovi processori mobile basati su micro-architettura Silvermont, Merrifield per smartphone e Bay Trail-T per tablet di Paolo centofanti Intel ha svelato al Computex due nuovi SoC per dispositivi mobile, i primi basati sull’architettura Silvermont a 22 nm. Del chipset per smartphone (Merrifield) al momento si sa solo che rispetto all’attuale Atom impiegato in alcuni terminali sarà più potente ed efficiente. Novità sarà il “sensor hub” integrato per la realizzazione di “servizi personalizzati” e una maggiore sicurezza del dispositivo e dei dati. Detta così sembra trattarsi di una suite per la gestione di parametri biometrici, ma al momento Intel non si è sbottonata troppo. Dovrebbe arrivare nei primi mesi del 2014. Per i tablet Intel ha sviluppato il nuovo SoC Bay Trail-T basato su un processore Atom quad core che promette prestazioni raddoppiate a livello di CPU rispetto a Clover Trail, GPU più potente, migliore efficienza consentendo di superare le 8 ore di funzionamento e settimane di stand-by, e che supporterà sia Android sia Windows 8 come S.O. Dovrebbe essere impiegato nei primi modelli commerciali entro fine anno ed è stato mostrato in funzione accoppiato al nuovo modem LTE multi-banda XMM 7160, la soluzione per portare il supporto alle reti 4G anche sui tablet con processore Intel. estratto da dday.it estratto da dday.it Asus aggiorna Transformer Pad Infinity migliorando la risoluzione del display e introducendo un potente Tegra 4 di Emanuele VILLA Transformer Pad Infinity non è un nome nuovo, e in effetti il modello presentato da Asus non è che un “upgrade” di quello esistente. In realtà, il nuovo tablet con tastiera-docking merita una menzione specifica per via di caratteristiche tecniche allo stato dell’arte: il tablet supera abbondantemente i limiti del Full HD raggiungendo i 2560x1600 pixel su un display da 10’’ con tecnologia IPS, e il processore “passa” da Tegra 3 a Tegra 4 1,9 GHz quad core con GPU GeForce da 72 core. Secondo Asus, il tablet ha potenza sufficiente per riprodurre e trasmettere via HDMI i video 4k, mentre sotto il profilo della connettività si segnala il modulo LTE, oltre a Miracast e Wi-Fi a/b/g/n, slot microSD, Bluetooth, USB, ecc. Al momento è annunciato un solo modello, con 32 GB di memoria di storage e 2 GB di RAM, con tanto di fotocamera principale da 5 Megapixel e frontale da 1,2 Megapixel: quando collegato alla tastiera fisica, il Transformer Pad Infinity ha disponibilità di svariate porte extra e una batteria supplementare che ne estende l’autonomia. Il lancio è previsto per l’autunno; i prezzi (al momento, in dollari) sono 399$ e 499$: la differenza la fa la tastiera che sarà opzionale. torna al sommario MOBILE Il nuovo nato della famiglia S4 di Samsung per gli appassionati di fotografia Zoom, Galaxy S4 diventa cameraphone Fotocamera da 16 MP con zoom ottico integrata nel dorso dello smartphone di Roberto Pezzali S amsung Galaxy S4 fa poker: dopo la versione Mini e quella Active, appaiono online le foto della versione Zoom, un Galaxy S4 con una fotocamera vera integrata sul dorso e con tasto di scatto sul bordo laterale. Samsung vuole così proporre il suo top di gamma come capostipite per una gamma intera di prodotti raccolti sotto il nome “S4”, prodotti nati per soddisfare tutte le esigenze: da chi desidera uno smartphone più piccolo (S4 Mini) a chi invece ne vuole uno indistruttibile (S4 Active). È ora il turno di Zoom, destinato a chi usa lo smartphone soprattutto per fotografare: da un lato troviamo uno smartphone con schermo da 4.3” qHD (960x540) AMOLED con processore 1.6 GHz dual core, dall’altro una fotocamera con sensore da 16 Megapixel stabilizzato e zoom ottico. Galaxy S4 Zoom ha 8 GB di memoria integrata espandibile a 64 GB e lo stesso software fotografico presente sulla Galaxy Camera che si integra al software di base del Samsung Galaxy S4. Difficile capire come si posizionerà il nuovo Zoom: se guardiamo alle specifiche hardware sembra una versione leggermente ridotta della Galaxy Camera, ma la possibilità di telefonare e le dimensioni (relativamente) più compatte lo rendono più interessante, anche se resta comunque un prodotto molto di nicchia. Attendiamo l’annuncio ufficiale. MOBILE Le vacanze estive sono alle porte e Cellular Line ha pensato ai comfort per i viaggi Supertooth HD: sicurezza prima di tutto Da Cellular Line accessori per smartphone dedicati ai trasferimenti in auto C di Emanuele VILLA ellular Line, azienda nota nel settore degli accessori per smartphone, ha presentato alcuni prodotti pensati appositamente per i viaggi in auto, considerando anche le (ormai imminenti) vacanze estive: oltre ad alcuni “classici”, quali il supporto universale da auto con ventosa supergrip, il supporto per tablet da installare nei poggiatesta, cavi di collegamento all’impianto dell’auto e caricabatterie con cavo riavvolgibile, ha colpito la nostra attenzione un accessorio particolare pensato per la sicurezza durante la guida. Si chiama Supertooth HD e funge da piccolo vivavoce Bluetooth da auto, con la particolarità di disporre di un DSP integrato per la cancellazione dei rumori di fondo e di permettere il collegamento di due telefoni in contemporanea. Lo si in- stalla vicino al telefono, si effettua il pairing e il gioco è fatto. Tra le caratteristiche annunciate, la tecnologia V Array con doppio altoparlante e amplificazione da 5,4 Watt, per mantenere un’elevata qualità durante le conversazioni e permettere una chiara percezione dell’audio anche in situazioni particolarmente rumorose. Supertooth HD è già disponibile e proposto al pubblico a 79,90 euro. cellular line supertooth hd Transformer Pad Infinity 2560x1600 e Tegra 4 n.72/ 17 giugno 2013 n.72/ 17 giugno 2013 MOBILE Il dispositivo rinuncia allo schermo OLED e alla fotocamera da 13 Megapixel Samsung Active, il Galaxy S4 waterproof Active è la versione waterproof del Galaxy S4; resiste 30 minuti sott’acqua di Roberto Pezzali S MOBILE Microsoft: sui tablet “mini” Office è gratis Mossa interessante da parte di Microsoft: per dare qualche chance in più ai primi tablet con display “mini” basati su Windows 8, l’azienda intende dotare tutti i tablet di questa categoria di una copia gratuita di Office 2013, in versione Home and Student. Al momento l’unico tablet disponibile in questa categoria è l’Acer Iconia W3, annunciato ufficialmente proprio al Computex, ma siamo pronti a scommettere che non resterà un esempio isolato. A testimonianza di quanto sopra, Iconia W3 include proprio una copia gratuita di Office Home and Student preinstallata. Gli applicativi gratuiti sono Word, Excel, PowerPoint e OneNote, ma non Outlook 2013, che invece sarà incluso “nativamente” nei tablet basati su Windows RT 8.1 (con il nome di Outlook RT). amsung Galaxy S4 Active è ufficiale: dopo aver presentato la versione Mini dedicata a coloro che vogliono un piccolo schermo, Samsung lancia anche l’edizione del suo top di gamma destinata agli sportivi. Galaxy S4 Active fa della certificazione IP67 il suo punto di forza: può stare sott’acqua fino a un metro per 30 minuti e garantisce la totale protezione da polvere e graffi. Per connotare il suo carattere “sport”, il nuovo Galaxy S4 Active ha anche un connettore per le cuffie waterproof, può essere usato con i guanti e ha un profilo “aqua mode” per la fotocamera studiato per correggere esposizione e colori delle torna al sommario foto subacquee. Galaxy S4 Active è praticamente identico nell’hardware al suo fratello “lifestyle”, cambiano solo la fotocamera che è da 8 Megapixel (pixel più grandi per le foto in tutte le condizioni) e lo schermo che è un LCD Full HD da 5 pollici (non è OLED ma almeno è un Full RGB). Nessuna idea di prezzo anche se crediamo che Samsung lo posizionerà a 659 euro, qualcosa in meno per il risparmio sul costoso schermo del Galaxy S4. Tra le finiture troviamo anche un accattivante arancione: Samsung Galaxy S4 Active arriverà in Europa quest’estate. MOBILE Fino ad ora era installata solo sui dispositivi Nexus Tastiera di Jelly Bean per tutti Q di Paolo CENTOFANTi uando Google rilascia una nuova versione di Android, non tutte le novità arrivano poi su tutti i terminali. Specie le funzionalità che hanno a che fare con l’interfaccia grafica che vengono sostituite dai produttori con le proprie soluzioni. Uno di questi elementi è la tastiera che in Android 4.2 è stata migliorata con l’integrazione della tecnologia di scrittura simile a Swipe che consente cioè di scrivere trascinando un dito solo sulle lettere che compongono una parola senza mai staccarlo dallo schermo. Google ha rilasciato come componente stand alone su Play Store la tastiera di Jelly Bean permettendo a tutti, anche chi si ritrova una tastiera diversa imposta dall’interfaccia custom del produttore, di poterla utilizzare come su un dispositivo Nexus. Bose Quiet Comfort 20 auricolare “senza rumore” Bose passa agli auricolari per lasciare spazio libero alla musica di Roberto FAGGIANO Le cuffie con riduzione del rumore sono un toccasana durante i viaggi di trasferimento casa-ufficio oppure in treno e in aereo. Però sono ingombranti; molto più pratici sono gli auricolari in-ear come i Bose Quiet Comfort 20, dove un attento studio tecnologico è riuscito a piazzare dei microfoni per rilevare il rumore nel poco spazio disponibile accanto ai trasduttori. Il prezzo purtroppo risente della tecnologia esclusiva applicata, fissandosi a ben 300 euro. Interessante la possibilità di escludere il circuito cancella rumore con il tasto Aware quando vogliamo ascoltare le voci che ci circondano. I condotti in silicone a contatto con l’orecchio hanno una particolare forma conica che già da sola contribuisce a ridurre i rumori provenienti dall’esterno. Una breve esperienza d’ascolto ha evidenziato le ottime prestazioni del riduttore di rumore; sulla qualità musicale il giudizio deve essere severo in relazione al prezzo. Qui forse si poteva fare ancora meglio in gamma bassa, con un maggiore controllo, magari lasciando all’utente la possibilità di scegliere una curva di risposta di suo gradimento, per esempio tramite un’app. Comunque si tratta sempre di ottime prestazioni, esaltate dalla leggerezza dei dispositivi e dal grande comfort di utilizzo. Gli auricolari saranno disponibili nel corso dell’estate, nella versione per dispositivi Apple con microfono vivavoce oppure universali per la maggior parte delle altre marche di smartphone. estratto da dday.it estratto da dday.it n.72/ 17 giugno 2013 tv e video In consegna i primi esemplari di TV OLED LG a schermo leggermente curvo Pronto l’OLED LG a schermo curvo Ha un prezzo di listino di listino di circa 13.500 dollari (15 milioni di Won) Dovrebbe essere il primo TV OLED ad arrivare in italia, entro fine anno Pensato per usi commerciali e business, il VPL-FHZ55 offre obiettivi di qualità, affidabilità e massima efficienza L l’elettronica nel TV, anche se non è facile capire dove far passare i fili nascondendoli, considerando la trasparenza della base. Il 55EA9800 sembra aver sorpassa- to gli altri modelli di TV OLED LG in lavorazione e, secondo le ultime notizie, dovrebbe essere il primo TV OLED ad arrivare in Italia prima della fine dell’anno. tv e video Il responsabile dello sviluppo TV Panasonic si sbilancia: OLED pronti entro 2 anni Panasonic promette il TV OLED nel 2015 Ancora nessuna notizia precisa riguardo alla tecnologia che verrà utilizzata di Roberto Pezzali P anasonic commercializzerà la gamma di TV OLED entro due anni: lo assicura Yoshiyuki Miyabe, chief technology officer di Panasonic responsabile dello sviluppo dei TV e dei digital products. Non c’è una data precisa, ma entro l’inizio dell’anno fiscale 2015, in alcuni mercati, sarà possibile acquistare i TV del futuro Panasonic. Nessuna informazione specifica sulla tecnologia utilizzata, anche perché Panasonic sta seguendo diverse strade: da un lato la tecnologia printing usata per realizzare il TV OLED 4K da 56” mostrato al CES 2013, dall’altra invece alcune tecnologie OEL (Organic Electroluminescent) ereditate da Pioneer. torna al sommario L’OLED è un prodotto chiave per Panasonic, forse più che per gli altri produttori di TV: con il progressivo abbandono del plasma ha bisogno di uno schermo che possa tenere legato al marchio gli appassionati e i videofili, e allo stesso tempo deve cercare di guadagnare quote nel mondo dei TV mass market dove, con il LED, sta comunque faticando rispetto a Samsung e LG nonostante l’ottima gamma. di Emanuele VILLA Sony ha presentato un proiettore “senza lampada” dotato di risoluzione WUXGA (1920 x 1200), il VPL-FHZ55. Si tratta del primo proiettore laser di Sony con sistema 3LCD capace di un Colour Light Output di 4.000 lumen e di un rapporto di contrasto dichiarato fino a 8.000:1. L’elevata luminosità lo rende ideale anche per scopi commerciali. A livello tecnico, il proiettore utilizza un laser blu come fonte luminosa, luce che diviene bianca a causa della sollecitazione dei fosfori, che viene poi trasmessa al sistema ottico 3LCD per la proiezione diretta. Sony dichiara diversi vantaggi: maggiore efficienza, riduzione dei costi d’esecizio poiché il proiettore non ha (quasi) bisogno di manutenzione fino a 20.000 ore e riduzione generale dei consumi, grazie a tecnologie quali l’oscuramento automatico della luce, la regolazione automatica della luminosità e la modalità Luminosità costante. Tra le altre caratteristiche degne di menzione, l’accensione/spegnimento istantaneo, la flessibilità di installazione grazie alla rotazione del dispositivo, le funzioni Edge Blend e correzione geometrica. Per una scheda tecnica completa, questo è il link al sito ufficiale. Il prodotto sarà disponibile in Italia da agosto. di Roberto Pezzali G è pronta a consegnare i primi TV OLED a schermo curvo. Dopo aver annunciato in aprile che avrebbero introdotto per primi sul mercato i TV next gen dotati di schemo leggermente curvo, ecco che il primo esemplare, nella sua scatola definitiva, si fa fotografare insieme agli operai della fabbrica che l’ha prodotto. Sullo sfondo, in fila, tutti gli altri esemplari pronti per essere imballati. Con un listino di circa 13.500 dollari (15 milioni di Won), il 55EA9800 pesa solamente 17 kg ed è costruito interamente su un telaio in fibra di carbonio con la base in plexiglass trasparente. Rispetto ai primi modelli di TV OLED, LG ha saggiamente deciso di integrare tutta Da Sony il primo proiettore 3LCD laser estratto da dday.it Nonostante la commercializzazione sia lontana, c’è già chi ha voluto smontare gli occhiali Google di V. R. BARASSi Al momento Google Glass è un prodotto che l’azienda ha deciso di vendere solo a una ristretta cerchia di sviluppatori ma, entro la fine dell’anno, gli occhiali saranno acquistabili da chiunque a un prezzo indicativo di 1.500 dollari. I ragazzi di CatWig, in collaborazione con Sparkfun, sono andati a ritirare gli occhiali nella sede Google e, come prima cosa, hanno pensato di smontare fino all’ultimo pezzo l’oggetto dei desideri del momento. Per arrivare “all’osso”, c’è stato bisogno di “forzare” qualche plastica in modi non proprio delicati, poiché il prodotto è racchiuso in un corpo sigillato e questo è un chiaro sintomo del fatto che si tratta ancora più di un prototipo. Probabilmente la versione di produzione proporrà finiture in grado di assicurare la possibilità di effettuare semplici riparazioni come ogni altro dispositivo in commercio. Sul fronte hardware non è stato possibile sapere molto di più di quello che già si sapeva ma qualche dettaglio inedito è emerso. Rimuovendo le poche viti (Torx T5) si è arrivati a scoprire la presenza di 16 GB di memoria flash SanDisk, di un modulo DRAM Elpida, di un touchpad laterale Synaptics con controller Synaptics T1320A, di una batteria da 570 mAh e di un sensore di movimento InvenSense MPU-9150. Il piccolo schermo è da 640x360 pixel mentre nessun dettaglio è emerso sul processore, sotto il quale spicca la dicitura “a GOOGLE [X] production”. Il teardown completo è disponibile a questo indirizzo. torna al sommario tv e video Con un piccolo e semplice trucco ora si può utilizzare Plex sulla Apple TV Plex su Apple TV, ora senza jailbreak Non è difficile, tuttavia occorre comunque una certa esperienza tecnica di Roberto Pezzali P lex e Apple TV, unione possibile anche senza jailbreak. Plex è un flessibile media server con funzioni anche di trascodifica dei contenuti in realtime che offre un’esperienza decisamente più completa del normale DLNA se accoppiato al suo client. Installare Plex Server è semplice, basta un NAS compatibile o un vecchio computer, ma quando cerchiamo un client dobbiamo per forza utilizzare o le app per Android e iPhone, un TV Samsung o LG oppure un media player come Roku che in Italia però non è facilmente reperibile. Con un trucco da veri hacker si può ora utilizzare una normale Apple TV come client di Plex, operazione questa possibile fino ad oggi solamente mediante jailbreak: i possessori di un NAS con Plex a bordo e di una Apple TV potranno quindi sfogliare musica, video e foto senza perdere l’interfaccia Coverflow di Apple TV e utilizzando la flessibilità di Plex. Il trucco è semplice, ma non è facile spiegarlo e non è per utenti con poche conoscenze informatiche: Plex Connect, questo il nome dell’hack, è un pacchetto di file da installare sul proprio server Plex. Questo pacchetto è una sorta di “cavallo di Troia” e riesce a cammuffare il client all’interno di una delle applicazioni già presenti sulla Apple TV (che dovrà essere sacrificata), come ad esempio quella dei trailer. La logica è questa: quando l’utente clicca su “trailer” la Apple TV crede di collegarsi al server della Apple per mostrare l’elenco dei trailer disponibili, invece si collega al server di Plex che fornisce una webapp simile al Plex Client con copertine dei film, foto e album musicali. I contenuti sono totalmente compatibili e possono essere guardati in streaming fino a 1080p. Il pacchetto si può trovare su GitHub con le istruzioni e non è ancora stabilissimo, ma funziona già con molti server e il team stesso di Plex sta lavorando per renderlo perfetto. tv e video Sullo store Microsoft è disponibile l’app Premium Play per Windows 8 RT Premium Play arriva anche su Windows 8 All’appello manca ora solo Android, ma Mediaset non sembra interessata di Roberto Pezzali remium Play arriva anche su Windows 8: la partnership tra Microsoft e Mediaset si allarga dall’Xbox 360 al sistema operativo e i possessori di PC Windows 8 e tablet con Windows RT potranno finalmente scaricare l’applicazione dallo store (qui il link). La modalità di funzionamento e l’interfaccia sono simili a quelle dell’applicazione per Xbox, con l’organizzazione orizzontale dei contenuti divisi per tema. Al momento non sembra essere disponibile la modalità Download & Play, che, nel caso di tablet, permette di scaricare in locale un intero film per rivederlo in P modalità offline. Premium Play può essere utilizzato da tutti gli abbonati Mediaset Premium e si può provare gratuitamente per 15 giorni registrandosi sul sito www.mediasetpremium.it. Dopo iOS e Windows 8 arriverà ora il turno di Android? Sono in molti ad attendere Premium Play per Android e più di una volta Mediaset ha confermato che non ha intenzione di rilasciare una versione per il sistema operativo di Google. L’espansione di Android sul mercato e la sua diffusione dovrebbe iniziare a far riflettere. Google Glass smontati fino all’ultima vite n.72/ 17 giugno 2013 n.72/ 17 giugno 2013 digital imaging Pentax presenta la reflex di fascia media K-50 e l’entry level K-500 Pentax K-50 e K-500 per tutte le tasche La K-50 è ricca di funzionalità e disponibile in 120 combinazioni di colori di Emanuele Villa P Canon lancia l’obiettivo grandangolare pensato per paesaggi e architettura di Roberto Pezzali china di livello superiore: un sensore da 16 Megapixel APS-C, sensibilità ISO fino a 51200, mirino ottico con 100% di inquadratura, shake reduction e un auto focus avanzato. Per quanto concerne, infine, i prezzi di listino, K-50 viene proposta, in versione solo corpo, a 699,95$, con disponibilità a partire da luglio, mentre K-500 costerà 599$ comprensiva di ottica 18-55. digital imaging Sony è pronta a lanciare la nuova versione della fotocamera RX100 Sony RX100 MK II, Wi-Fi e LCD snodabile Canon allarga la gamma di obiettivi con innesto EF-M destinati alla mirrorless EOS M aggiungendo al portafoglio un 11-22mm f/4-5.6 IS STM. Si tratta di un obiettivo un grandangolo super spinto e decisamente compatto pensato per paesaggi e architettura, con una distorsione ridotta e dotato, per la prima volta su un grandangolo EF, di uno stabilizzatore ottico fino a 3 stop. Come altri obiettivi compatti Canon, anche questo è dotato di tecnologia Stepper Motor che elimina ogni piccolo rumore del sistema autofocus per evitare disturbi durante le registrazioni. Il nuovo EF-M 11-22mm f/4-5.6 IS STM sarà in vendita da fine luglio ad un prezzo di 450 euro, probabilmente accompagnato anche da un nuovo modello di EOS, che proprio quest’estate compie un anno. Ecco le caratteristiche: Il sensore è del modello precedente, ma avrà Wi-Fi e schermo snodabile di Roberto Pezzali S entax presenta due nuove reflex, K-50 e K-500, simili nelle caratteristiche tecniche ma dedicate a fasce diverse di utenti. Con la nuova reflex K-50, Pentax punta a offrire caratteristiche avanzate, un prezzo conveniente e un look personalizzabile; K-50, infatti, offre 120 combinazioni di colore tra corpo e grip, permettendo a ognuno di scegliere il mix che meglio lo rappresenta. Tra l’altro è anche una macchina tropicalizzata, resistente, a prova di polvere, pioggia e freddo fino a -10°C, un’idea interessante anche per gli sportivi, pur con le dimensioni e l’ingombro tradizionale di una reflex. Passiamo alle caratteristiche tecniche, che sostanzialmente confermano quanto annunciato in precedenza: Pentax annuncia un CMOS da 16,2 Mpixel effettivi, coadiuvato dal processore PRIME M per il processing d’immagine; da notare che la sensi- bilità ISO si estende, in K-50, fino a 51200 ISO (ovviamente non sappiamo con che risultati). Tra le altre caratteristiche meritevoli, il sistema SR (Shake Recuction), l’autofocus SAFOX IXi a 11 sensori (di cui 9 a croce al centro), lo scatto a raffica high speed fino a 6 JPEG al secondo, il mirino ottico con copertura del 100% dell’inquadratura, la registrazione video full HD in formato H264 e svariate funzionalità automatiche quali l’Auto Picture Mode, le 19 modalità Scene e svariati effetti creativi. K-500 è il modello entry level, non offre le personalizzazioni di K50 né la resistenza agli agenti atmosferici, ma mantiene alcune caratteristiche tecniche della mac- Canon EF-M 11-22mm, EOS M ringrazia ony si prepara a rinnovare la RX100 e il nuovo modello non si chiamerà RX200 ma torna al sommario RX100 MKII (foto sotto indicativa). Una scelta forte che indica più un refresh con l’upgrade di alcune features piuttosto che una revisione totale. La RX100 è una macchina eccezionale e Sony rivedrà solo quei quattro o cinque punti che i consumatori hanno criticato dell’attuale modello. Il cuore non verrà affatto stravolto: il sensore che resterà sempre un CMOS Exmor da 1” con 20 Mpixel di risoluzione dotato però di una migliore resa ad alte sensibilità, senza però sacrificare l’eccellente dinamica che questo piccolo sensore offre. Modifiche anche al corpo macchina: il display LCD sarà snodabile e nella parte alta verrà integrato anche un socket per accessori come microfoni e flash. Verrà aggiunto infine il Wi-Fi, probabilmente con NFC, una feature che Sony sta integrando su tutte le fotocamere di fascia alta. L’arrivo della nuova RX100 MKII è previsto per l’estate, con l’annuncio ufficiale il 27 giugno. • Obiettivo zoom ultra-grandangolare EF-M 11-22mm • Design retrattile e compatto • Messa a fuoco STM silenziosa e fluida nei video • Dynamic IS per filmati stabili • Stabilizzatore ottico d’immagine fino a 3 stop • Distanza minima di messa a fuoco 0,15 m • Ghiera di messa a fuoco manuale estratto da dday.it Zeppelin Air Stream your music with AirPlay® estratto da dday.it n.72 / 17 giugno 2013 Zeppelin Air Stream your music with AirPlay® tEST Abbiamo provato il TV Panasonic TX-P50VT60, nuovo punto di arrivo per quanto riguarda la tecnologia plasma Spettacolo plasma, il VT60 non teme rivali Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Panasonic alza ancora l’asticella della qualità, dopo tanti anni il Kuro di Pioneer ha un degno erede Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. www.audiogamma.it Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. www.audiogamma.it di Paolo CENTOFANTI P Vetro e acciaio Il VT60 esteticamente non presenta grossi cambiamenti rispetto al già elegante modello dello scorso anno. La cornice attorno al pannello è, anche in questo caso, contornata da un bordino metallico che nella parte inferiore finisce con un sottile inserto trasparente. I diffusori tornano ad essere integrati lateralmente, abilmente dissimulati nella stretta cornice, tuttavia il raccordo tra il vetro e la griglia non è proprio piacevolissimo, anche perché lo spigolo del vetro tende a sporcarsi rapidamente con la sola polvere. Cambia leggermente anche il piedistallo, più slanciato ed elegante. Il pannello è ricoperto da un vetro che si estende su tutto il frontale del TV e che integra un filtro che aiuta a minimizzare i riflessi, ma soprattutto a migliorare la resa del nero anche in condizioni di sala non oscurata riducendo la luce riflessa dal pannello. A livello di connettività, il Panasonic VT60 offre er gli appassionati, la presentazione dei TV al plasma Panasonic è l’appuntamento dell’anno. Perché, Panasonic a parte, sono pochi i produttori che tengono alta la bandiera della qualità di immagine prima di tutto. Certo, gli LCD a LED hanno fatto passi da gigante, ma la guerra dei prezzi ha sacrificato le tecnologie migliori (vedi full LED e local dimming) in nome dei margini. La serie VT Panasonic è diventata da qualche anno il riferimento per chi cerca il miglior TV dell’anno e alcune notizie (contraddittorie a dire il vero) sembrano portare a credere che quella di quest’anno possa essere il punto di arrivo per la tecnologia di Panasonic. Si vedrà. In realtà quest’anno il VT60 non è il top di gamma, visto che Panasonic ha realizzato anche un modello più esclusivo (e ben più costoso): lo ZT60, ma sicuramente il VT60 è il TV a cui molti appassionati guardano in attesa che si avveri il sogno dell’OLED. torna al sommario essenzialmente quanto abbiamo già visto poco sul TV DT60 della gamma LCD (qui la nostra prova). La dotazione è completa e possiamo forse lamentarci della presenza di “solo” tre ingressi HDMI (l’ingresso 2 è abilitato per l’audio di ritorno di un ampli esterno). Tramite adattatore è possibile collegare una sorgente SCART o una component (anche se sarebbe un delitto), ci sono tre porte USB, l’uscita per le cuffie, doppio tuner DVB-S e doppio tuner DVB-T per registra e visualizzare due programmi contemporaneamente, sia da satellite che da digitale terrestre. Entrambi i sintonizzatori supportano naturalmente segnali in alta definizione e abbiamo spazio per due moduli CAM per i canali a pagamento, sia sat che terrestri. Completano le opzioni di connettività il Wi-Fi integrato, la porta Ethernet e lo slot per schedine di memoria SD. La vera aggiunta sulla serie VT60 è la videocamera integrata, utilizzabile non solo con applicazioni come Skype, ma anche per riconoscere automaticamente l’utente e selezionare la relativa home screen preferita. La webcam viene estratta automaticamente quando è necessaria, ma va richiusa manualmente. In dotazione troviamo due telecomandi, come nel recente DT60: il primo è la classica unità di controllo Panasonic, con tasti retroilluminati, di dimensioni generose e con layout semplice e intuitivo. Il secondo, più piccolo, è contraddistinto dal pad touch che sempliica l’interazione con le funzionalità Smart TV e integra il microfono per i controlli vocali. Funzionalità smart complete Il VT60 offre la stessa piattaforma che abbiamo visto sul DT60 , con l’eccezione della videocamera integrata che va ad affiancarsi ai controlli vocali. I menù sono esattamente gli stessi, così come la dotazione di applicazioni pre-installate. L’idea di base è che l’utente può scegliere una home screen di partenza secondo il proprio profilo di utilizzo oppure crearne una personalizzata partendo da alcuni modelli, aggiungendo applicazioni preferite o funzionalità utilizzate più frequentemente, per un accesso più rapido. Il TV è dotato di funzionalità PVR su dischi esterni collegabili alle porte USB, mentre lo store Viera permette di espandere le potenzialità TV scaricando nuove applicazioni. Tra queste troviamo servizi di streaming, social network, giochi e altro ancora. Il video che pubblichiamo nella pagina seguente è quello che abbiamo realizzato per il DT60: l’interfaccia è esattamente identica sul VT60, con le stesse funzionalità. Passando dalla tecnologia LCD a quella plasma cambiano leggermente le impostazioni per quanto riguarda la regolazione dell’immagine. Come sui modelli degli anni segue a pagina 32 n_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- 18-07-2012 15:32 133_bw_zeppelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- Pagina 1 18-07-2012 15:32 Pagina 1 Air your tunes Air your tunes estratto da dday.it n.72 / 17 giugno 2013 tEST Panasonic TX-P50VT60 segue Da pagina 31 Zeppelin Air Zeppelin Air Stream your music with AirPlay® Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. ® ™ ™ ® ® ® ® Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paes Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. Non è solo una questione di nero Con la serie VT60 Panasonic ha migliorato ulteriormente il circuito di pilotaggio del pannello, il Focus Field Drive, passato da 2500 a 3000 Hz, mentre il pannello ora è “certificato” Infinite Black Ultra. Al di là di questi slogan commerciali, quello che importa è che la serie VT60 offre più risoluzione in movimento, più sfumature di colore, neri ancora più profondi e un migliore rapporto di contrasto. Partiamo proprio da questo ultimo punto. Il Panasonic VT60 offre un livello del nero ulteriormente migliorato rispetto a quello già incredibile del VT50, anche se a livello impercettibile a occhio nudo. Stiamo parlando di un miglioramento di pochi millesimi di cd/mq (l’unità di misura della luminosità) che è possibile misurare solo con uno strumento. Il risultato è che una schermata nera in stanza completamente oscurata è si ancora leggermente percepibile, ma basta che ci sia anche un minimo elemento visualizzato che non ce ne rendiamo più conto. Il buon vecchio Kuro di Pioneer è stato ampiamente raggiunto. Il TV Panasonic nella riproduzione di dischi Blu-ray regala immagini dal contrasto ineccepibile in ogni circostanza, colori caldi e brillanti, ottimo livello di dettaglio, buona dinamica, sfumature molto precise e senza dicretizzazioni di sorta o dithering visibile alla normale distanza di visione. Anche i colori della pelle (i visi erano uno dei materiali più difficili per i plasma un tempo) sono resi al meglio e la risoluzione in movimento è stata anch’essa ulteriormente migliorata: il VT60 è capace di risolvere quasi oltre 1000 linee anche nei panning più veloci. Solo con il materiale a 50 Hz torna a farsi vedere leggermente il trascinamento sui contorni più netti, ma anche questo difetto è stato ridotto. Nelle scene più scure il rap- torna al sommario La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasfe rire la musica direttamente dal vostro computer, op pure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili www.audiogamma.it La videocamera è integrata nella parte superiore del VT60, da utilizzare con Skype e altre applicazioni. Il TV se ne serve anche per riconoscere l’utente e selezionare automaticamente la home screen preferita. porto di contrasto rimane davvero notevole con un’ottima riproduzione delle sfumature sulle ombre, anche perché il TV tende comunque ad aprire un poco sulle basse luci (un’impostazione che se non piace si può correggere con i controlli del gamma). Il Panasonic VT60 mostra il fianco davvero a poche critiche. L’unica cosa che possiamo forse lamentare è una certa tendenza a non fare sconti sul materiale non perfetto. L’immagine è in questo senso molto analitica, per cui in presenza di master rumorosi o in scene in cui emerge la grana della pellicola, aspettatevi di ritrovarvela ben presente sullo schermo. Nelle scene più scure, inoltre, le ombre o i colori scuri possono apparire meno “compatti” e un filo rumorosi, specie se osserviamo il TV a distanza ravvicinata rispetto a quella ottimale. Si tratta però di voler proprio cercare un difetto a tutti i costi. Nulla da dire sulla riproduzione 3D, sicuramente una delle migliori sulla piazza per precisione e dettaglio. Rispetto alla gamma dello scorso anno la modalità THX ci è parsa calibrata un po’ meno bene, specie a livello di bilanciamento del bianco sulla scala di grigi e di linearità, anche se per un preset di fabbrica siamo sempre su livelli ampiamente sopra la media. La cosa interessante è che con il nuovo controllo sulla luminosità del pannello, con i banchi professionali è possibile spremere qualcosa in più in termini di luminosità massima, arrivando oltre le 100 cd/mq e spingendo al massimo il rapporto di contrasto. Finezze per super appassionati ai quali consigliamo vivamente nel caso scegliessero questo TV di affidarsi se possibile a una calibrazione professionale (magari dopo un congruo periodo di assestamento). Da sottolineare anche la buona resa audio del VT60. Il TV offre, infatti, degli altoparlanti che forse non possono competere come potenza con un impianto dedicato, ma che sono in grado di offrire un suono corposo, con un’ampia risposta in frequenza e persino bassi che timidamente sanno farsi sentire. Rispetto alla media dei TV in commercio, dal punto di vista audio il VT60 ci ha davvero colpiti. C’è anche un’elaborazione di virtual surround che espande in modo convincente il fronte stereo, ma va detto che sui dialoghi ogni tanto fa qualche pasticcio. Qualità al top, prezzo OK La gamma di TV al plasma di Panasonic si conferma anche quest’anno imbattibile per rapporto qualità/prezzo e la serie VT60 porta il massimo della qualità a un prezzo decisamente interessante. Il listino di Panasonic include anche l’esclusivo modello ZT60, ma il VT60 offre comunque ulteriori raffinamenti rispetto al top di gamma dello scorso anno corredandolo con un’estetica elegante, un audio discreto e una completa e versatile (per quanto ancora un po’ “legnosa”) piattaforma di smart TV. Se cercate un 50 pollici e il budget di circa 1900 euro fa per voi (il listino è di 1999 euro), questo TV dovrebbe essere in cima alla vostra lista dei desideri. Peccato solo non sia disponibile anche in versione 42 pollici. Panasonic Smart Viera My Home Screen scorsi, anche sul VT60 è possibile effettuare una calibrazione di livello professionale attivando i profili ISF nel menù di impostazione. Ciò aggiunyour music AirPlay®Professionale 1 e 2, ge Stream i due banchi di with memoria che offrono pieno controllo su tutti i parametri di immagine. Rispetto ai modelli dello scorso anno, compare un nuovo parametro denominato “luminosità pannello”, Lache permette di spingere su tre tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora rire la musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zeplivelli la luminosità massima del pannello. Anche pure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili. pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod . sul VT60 troviamo due profili di immagine precalibrati certificati THX, rispettivamente per sala oscurata o meno, più i consueti profili di base. Il www.audiogamma.it controllo sull’immagine è completo: è possibile regolare bilanciamento del bianco e curva del gamma su 10 livelli (anche se con i plasma non è sempre possibile ottenere un controllo così preciso e deterministico). Zeppelin Air Stream your music with AirPlay® estratto da dday.it n.72 / 17 giugno 2013 Zeppelin Air Stream your music with AirPlay® tEST Il prezzo va dai 499 euro per la versione 16 GB Wi-Fi ai 699 per il modello da 16 GB con modulo 4G/LTE Xperia Tablet Z in prova: l’indistruttibile Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Abbiamo provato il più recente tablet di Sony, un prodotto completo e che sfoggia un design curato L’esperienza d’uso è ottima, anche nelle situazioni più difficili, migliorabile invece la fotocamera Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. www.audiogamma.it I www.audiogamma.it di Vittorio Romano barassi n Giappone sanno fare le cose per bene e Xperia Tablet Z ne è una dimostrazione. Sony ha lanciato sul mercato un nuovo modello di tablet super-resistente, che segue le orme del precedente Tablet S. Xperia Tablet Z, dal canto suo, ha tutte le carte in regola per fare bene: il design è davvero notevole (non se ne vedono molti di prodotti così belli in giro) e le specifiche tecniche sono in grado di competere con tutti i concorrenti, anche i più agguerriti. Davvero bello, non c’è dubbio temperato trova spazio un display LCD da 10,1’’ e risoluzione Full HD 1920x1200 pixel; si può discutere sul formato wide ma si tratta pur sempre di un pannello di qualità, magari non impeccabile sul fronte del nero, ma capace di offrire colori sempre naturali e angoli di visione eccellenti. Nonostante una luminosità più che buona, non sarà difficile incontrare qualche problema nella visione dei contenuti sotto la luce del sole, ma questo è principalmente da imputare al vetro posto dinanzi all’LCD, il quale riflette talmente tanto che, quando il display è spento, funge qua- si da specchio. Molto sensibile il touch: bisogna farci un po’ l’abitudine poiché spesso, all’inizio, si può incappare in qualche “tocco non voluto” di troppo. Il lato destro del tablet è totalmente sgombro da pulsanti (ma in basso c’è un piccolo altoparlante), quello sinistro, oltre al classico tasto per il blocco/sblocco del dispositivo, propone il bilancere del volume (con poco più sopra un piccolo LED di notifica), il jack 3.5mm per le cuffie e, più in basso, un’altra feritoia per l’altoparlante; sul lato lungo superiore c’è il piccolo microfono e il sensore IR (il tablet, come vedremo in seguito, può fungere anche da telecomando per i dispositivi più comuni), mentre su quello inferiore propone alle due estremità altre due uscite per l’audio, il connettore microUSB e ingresso microSD. Notevole, dunque, l’attenzione che Sony ha voluto donare al comparto audio di Xperia Tablet Z, composto da ben quattro speaker in grado di offrire un suono 3D di buona qualità grazie anche alla tecnologia Clear Audio+. Sony Xperia Tablet Z resiste agli urti, all’acqua e alla polvere; tutti i connettori sono protetti da speciali guarnizioni di gomma che permettono al dispositivo di essere immerso nell’acqua fino a 30 minuti senza subire alcun danno. Ovviamente non potevamo non testare questa particolarità che Sony pubblicizza con tanto clamore e, fortunatamente, non ci siamo ritrovati con un disegue a pagina 34 Una volta aperta l’elegante confezione di vendita, un po’ povera di accessori a dire il vero, ci si ritrova dinnanzi a un dispositivo che definirlo bello è riduttivo; i designer Sony si sono dati molto da fare con Tablet Z e il risultato finale, che segue gli stilemi dello smartphone Xperia Z, è davvero eccellente. Ultrasottile (solo 6,9 millimetri di spessore), leggero (appena 495 grammi) e con finiture davvero da primo della classe; la sensazione di solidità è immediata, mentre può piacere o meno il trattamento “morbido” che Sony ha deciso di donare alla cover posteriore. Guardando la parte frontale del tablet si notano solo il logo Sony e la fotocamera da 2 Megapixel posta sopra lo schermo, quest’ultimo praticamente invisibile e ottimamente “integrato” all’interno della spessa cornice nera; forse con un po’ meno bordo il design sarebbe stato ancor più straordinario, ma non ci si può proprio lamentare. Immediatamente al di sotto del vetro torna al sommario n_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- 18-07-2012 15:32 Pagina 1 133_bw_zeppelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- Air your tunes 18-07-2012 15:32 Pagina 1 Air your tunes estratto da dday.it n.72 / 17 giugno 2013 tEST Sony Xperia Tablet Z spositivo non funzionante tra le mani. Immerso in una bacinella piena d’acqua, Xperia Tablet Z ha continuato a funzionare senza problemi; ma ® Stream your di music with AirPlay non pensate utilizzarlo per riprese sott’acqua o quant’altro: il tablet, appena immerso, entra in una sorta di “modalità acqua” che mette praticamente in stand-by le funzioni touchscreen. Insomma, rimaneLa tecnologia acceso (anche se c’è un video, AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora la musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zepquesto continua larire sua riproduzione), ma sott’acpure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili. pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod . qua non lo si può utilizzare. Appena tolto dall’acqua, comunque, il tablet torna immediatamente attivo. Zeppelin Air ® ™ ™ ® ® ® ® Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. www.audiogamma.it La potenza non è in discussione Dotazione software completa browser migliorabile Sul fronte delle applicazioni Sony offre una vasta suite di applicativi in grado di soddisfare le Accendendo per la prima volta il tablet, si capisce immediatamente che il dispositivo fa delle prestazioni il suo punto di forza. Con un processore Qualcomm Snapdragon S4 Pro quad core da 1.5 GHz (APQ8064+MDM9215M), 2 GB di RAM e una GPU Adreno 320, le performance sono di assoluto livello e il prodotto si dimostra sempre rapido e reattivo, in ogni situazione. Sono davvero impercettibili alcune incertezze nello scrolling tra una home e l’altra di Android (qui in versione Jelly Bean 4.1.2), la maggior parte delle quali riscontrabili nel momento subito successivo all’istante in cui Xperia Tablet Z viene sbloccato; si tratta, comunque, di minuscole indecisioni che non disturbano affatto l’ottima esperienza d’uso. Ma ci sono. Sony ha effettuato un buon lavoro nella personalizzazione di Android; come per lo smartphone Xperia Z, l’interfaccia è stata ritoccata nei punti giusti e senza esagerare: bella la schermata di blocco, belli i caratteri e bello pure il launcher. Molto comoda la “barra” superiore con cui è possibile interagire con Google Now e Voice Search, oppure richiamare applicazioni (c’è la scelta rapida e il il tasto per l’accesso al menù completo) e aggiungere/rimuovere widget o personalizzare l’interfaccia. torna al sommario esigenze di ogni tipologia di utente. Davvero ben fatte le applicazioni WALKMAN, Album e Film, mentre non convince appieno Sony Select, software che l’azienda giapponese ha inserito per “suggerire” all’utente il download di determinati software; insomma, una sorta di “scelti per voi”. Preinstallate ci sono anche le app che rimandano ai servizi Video Unlimited, Music Unlimited e PlayMemories Online, oltre a TrackID, PlayNow, MovieStudio, OfficeSuite, SmartConnect e anche un’app per il controllo remoto di altri dispositivi. Quest’ultima, praticamente, trasforma il tablet in un gigantesco telecomando attraverso cui controllare TV, videoregistratori, set-top box, lettori DVD/Blu-ray, impianti stereo/home theater, dock, sintoamplificatori, media center o proiettori; per farlo, sfrutta la porta IR presente sul lato superiore del dispositivo e la configurazione è del tutto automatica. Se il dispositivo non rientra nella lunghissima lista dei prodotti “supportati”, lo si può accoppiare manualmente, operazione, anche in questo caso, molto semplice. Vista l’enorme potenza in gioco ci saremmo aspettati molto di più del browser di sistema; Sony ha voluto proporre Google Chrome come applicazione predefinita per la navigazione, un software molto ambizioso ma che, evidentemente, appare ancora un po’ immaturo sotto certi profili. Premettendo che non abbiamo mai riscontrato grossi problemi nel navigare tra una pagina web e l’altra, è altresì evidente più di un’incertezza da parte del browser di Google; soprattutto durante il caricamento delle pagine è davvero difficile effettuare un semplice pinch-to-zoom, mentre anche un normale scrolling appare molto “scattoso”. Quando le pagine vengono caricate totalmente, invece, i problemi si riducono in maniera drastica, ma persistono a ogni caso alcune incertezze, a volte anche abbastanza fastidiose. Che si tratti di un problema del browser lo conferma la splendida reattività del tablet con Dolphin Browser, software analogo scaricabile gratuitamente dal Play Store che sfrutta al meglio le caratteristiche hardware di Xperia Tablet Z; con questo browser non abbiamo riscontrato alcun problema: la navigazione è sempre fluida, una vera goduria. Sul fronte del consumo energetico Xperia Tablet Z si è com- portato abbastanza bene; nonostante lo spessore ridotto all’osso, il parco batterie è riuscito ad assicurare un’autonomia media di circa sette ore e mezza/otto ore con Wi-Fi attivo e luminosità dello schermo al massimo, risultato (in linea con ® Stream che your può musicarrivare with AirPlay i principali concorrenti) anche a dieci ore sfruttando la modalità “Stamina”. Molto lunga la ricarica totale del dispositivo: con il caricatore offerto in dotazione ci vogliono più di 6 ore. La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfe Torna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora Zeppelin Air ® ™ migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. rire la musica direttamente dal vostro computer, op pure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paes www.audiogamma.it La fotocamera è creativa la qualità però manca L’unico aspetto in cui ci saremmo aspettati di più dal nuovo tablet di Sony è senza dubbio rappresentato dal comparto fotocamere. La fotocamera frontale, da 2.2 Megapixel, propone una qualità “standard”, più che sufficiente per semplici videochiamate o curiosi autoscatti (validissima anche per il Face Unlock), mentre è quella principale posteriore che non riesce proprio a convincere. Nonostante un sensore Exmor R da 8.1 Megapixel, le foto non sono mai all’altezza di questo nome; di giorno le fotografie risultano sempre abbastanza povere di dettagli e, pur proponendo colori abbastanza realistici, le tonalità spesso risultano “impastate”. Sony ha calcato troppo la mano con i filtri anti-rumore e il risultato finale è anche poco dettagliato. Di notte, invece, siamo perfettamente nella media, anzi emerge l’ottimo sistema di bilanciamento del bianco che Sony è riuscita a donare alla fotocamera. C’è la possibilità di realizzare HDR direttamente in macchisegue a pagina 36 segue Da pagina 33 Air your tunes Zeppelin Air Stream your music with AirPlay® Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. www.audiogamma.it Apple, un nuovo iPod Touch da 249 euro Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. estratto da dday.it La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. Apple ha lanciato un nuovo iPod Touch da 16 GB: costerà 249 euro e rispetto al modello attualmente sul mercato non ha la fotocamera iSight posteriore. Con una scocca in alluminio unibody e il display Retina in formato 16:9 da 4”, il nuovo iPod Touch è disponibile esclusivamente nella colorazione nero e argento. Una scelta quella di Apple che cerca di contrastare la perdita di interesse del pubblico nei confronti dei player portatili: questo nuovo modello costa infatti 80 euro meno del modello da 32 GB. In dotazione oltre al cavo lightning anche i nuovi auricolari EarPods. Il nuovo iPod Touch da 16 GB è già disponibile sullo store italiano. www.audiogamma.it mobile Arriverà sul mercato nella seconda parte dell’anno FonePad Note sfida Samsung? mobile Samsung annuncia Galaxy Ace 3 Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. di Emanuele villa ra le novità Asus del Computex 2013 c’è anche FonePad Note FHD6,www.audiogamma.it Samsung presenta il nuovo ovvero il prodotto con cui l’azienda taiwanese entra nel medesimo segsmartphone Galaxy Ace mento di mercato del Galaxy Note di Samsung (da cui, anche, il nome aggiornato alla versione 3: simile). Si tratta a tutti gli effetti di un “phablet”, ovvero di un telefono con display da 4’’ 800x480 pixel display estremamente ampio e dotato di funzionalità telefoniche: tra le sue e due versioni, LTE con procaratteristiche di punta, anche il pennino, utile soprattutto per prendere cessore dual core da 1.2 GHz appunti “al volo”. e solo 3G con clock ridotto Le caratteristiche tecniche sono interessanti: il display è un IPS da 6 pola 1 GHz. Oltre al display lici con risoluzione Full HD, mentre il sistema operativo è l’onnipresente più grande, ecco l’arrivo di Android Jelly Bean. AnAndroid 4.2 completo di alcune nuove app di Samsung, tra cora una volta, Asus si cui l’assistente vocale S Voice, affida a Intel come proil traduttore S Translate cessore centrale, optaned S Travel. La fotocamera do per un Atom Z2560 posteriore è da da 1.6 GHz supportato 5 MP, quella da 2 GB di RAM: il tefrontale è lefono (o phablet, che VGA. Compledir si voglia) è dotato di tano il quadro connettività 3G HSPA+ WiFi 802.11n, ma non LTE, e sono ovWiFi Direct, viamente presenti il WiBluetooth 4.0 e GPS. Non Fi, Bluetooth e un’intera ancora annunsuite di app esclusive ciato il prezzo. Asus e ottimizzate per l’utilizzo con il pennino. T Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. tEST Sony Xperia Tablet Z segue Da pagina 34 na e non manca pure la possibilità di scegliere tra nove diversi filtri creativi da applicare agli scatti. Abbastanza ampia la gamma di opzioni disponibili. La messa a fuoco è veloce e precisa, e anche nei video (registrati a 1080p), questa caratteristica emerge in maniera decisa: le incertezze sono poche, sia di giorno che di notte, la maggior parte delle quali emergono soprattutto a distanze molto ravvicinate. Potete valutare direttamente scaricando i due video che abbiamo Alcune foto realizzate con Xperia Z. Clicca su ciascuna immagine per ingrandirla n.72 / 17 giugno 2013 Zeppelin Air Stream your music with AirPlay® torna al sommario girato: video diurno, video notturno. Manca il flash ed è davvero un peccato. Sotto questo aspetto, lo ripetiamo, Sony avrebbe potuto lavorare meglio ma c’è anche da dire che parliamo di un tablet, ossia di un dispositivo in cui la fotocamera non è assolutamente il primo fattore che l’utente considera. Comunque sia, per usarla con Facebook, Twitter o Instagram, va più che bene. 499 euro spesi bene, e c’è anche in versione LTE Il prezzo di listino di Sony Xperia Tablet Z è fissato in 499 euro per la versione da 16 GB Wi-Fi only, mentre con 50 euro in più ci si porta a casa il dispositivo con un quantitativo doppio di memoria on-board; molto salata è, invece, la versione (da 16 GB) dotata di modulo 4G/LTE, offerta a un prezzo di listino di 699 euro. La qualità c’è e si paga tutta, ma alla fine ci si ritrova un prodotto completo di ogni cosa: design incredibile, schermo di ottima fattura, prestazioni da di alto livello e, non da ultimo, una connettività da primo della classe. Oltre al WiFi “n” e al Bluetooth 4.0 con NFC, ci sono anche GLONASS, HDMI con MHL, Wi-Fi Direct, Miracast per screen mirroring e la già citata porta IR. Difficile chiedere di più. Zeppelin Air Stream your music with AirPlay® n_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- 18-07-2012 15:32 Pagina 1 133_bw_zeppelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- Air your tunes 18-07-2012 15:32 Pagina 1 Air your tunes estratto da dday.it n.72 / 17 giugno 2013 tEST Il dispositivo di Asus è uno dei primi tablet a montare un processore Intel, un Atom single core da 1.2 GHz Asus FonePad: tablet 7” e telefono tutto in uno Un tablet da 7” fuori dal coro: manda SMS, telefona e ha un processore Intel single core. Solo a 229 euro Zeppelin Air Zeppelin Air ® Stream your music with AirPlay di Roberto Pezzali D Stream your music with AirPlay® opo aver provato PadFone, torniamo a parlare di Asus con la prova della novità attuale: FonePad (229 euro). Il gioco di La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora rire la musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zepparole non è affatto casuale: entrambi i prodotpure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili. pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod . ti, infatti, vogliono unire le capacità del tablet a quelle di uno smartphone. E se PadFone ci prova con uno smartphone innestabile in un diwww.audiogamma.it splay docking, FonePad ripercorre la strada del tablet con possibilità telefonica integrata, una via esplorata da Samsung fin dagli esordi con il Galaxy Tab, che infatti può anche telefonare e mandare messaggi. FonePad non è così diverso dal primo Galaxy Tab, ovviamente rivisto in chiave contemporanea, ma è particolarmente interessante per un motivo: è uno dei primi tablet con processore Intel. E la curiosità di vedere come se la cava Intel con il suo Atom single core da 1.2 GHz messo di fianco a processori come Tegra 3 e Snapdragon è davvero tanta. Il confronto immediato è con il Nexus 7: sempre 7” di display, sempre Asus e design praticamente identico, anche se il primo ha all’interno il Tegra quad core mentre il FonePad punta sulla novità Intel. Le caratteristiche sono quelle dei tablet di fascia media: 16 GB di memoria, una fotocamera da 3 Megapixel, 1 GB di RAM, Wi-Fi e Bluetooth integrati ma niente NFC. Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. ® ® ® ® ® Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. Design: è un Nexus in alluminio Asus non ha brillato per originalità per questo FonePad, ma si è limitata a rivedere il look del Nexus 7 migliorando il livello costruttivo. Il risultato è un frontale molto simile, con l’aggiunta dello speaker nella parte superiore, e un retro totalmente in alluminio sul quale spiccano la feritoia per l’altoparlante interno realizzata in stile iPad a micro-fori, il logo Intel Inside e la fotocamera da 3 Megapixel con una lente di generose La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasfe rire la musica direttamente dal vostro computer, op pure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paes www.audiogamma.it ™ ™ dimensioni. Asus ha dovuto inserire un coperchietto in plastica subito sopra la fotocamera, uno spicchio removibile che nasconde lo slot per la SIM, lo slot per la microSD e le antenne 3G, Wi-Fi e Bluetooth. Uniche due connessioni sono la porta microUSB, che funziona anche come USB “on the go” se la periferica collegata non è troppo esigente in termini di alimentazione, e il jack per le cuffie. Schermo brillante e luminoso FonePad è simile al Nexus 7 anche nello schermo: 7” IPS con risoluzione di 1280x800 e 216 ppi di definizione sono sufficienti, e la luminosità è davvero buona soprattutto se attiviamo la modalità boost per la visione all’aperto. Ottimo l’angolo di visione, in linea con gli schermi IPS, e ottima anche la resa cromatica. Proprio come in un vero monitor, Asus ha inserito un’app, Asus Splendid, che permette di intervenire (usando dei pattern e delle foto) su saturazione, tinta e temperatura colore. È possibile, quindi, calibrare lo schermo secondo le proprie preferenze e impostare questa calibrazione come scelta predefinita. Intel stupisce per la fluidità ma con i giochi fatica Può un processore single core da 1.2 GHz competere con un SoC ARM dual core o anche quad core? Utilizzando il prodotto come tablet standard, quindi con browser, chat, mail e operazioni classiche, la differenza non si nota, anzi, FonePad ci ha stupito per la fluidità che riesce a esprimere. Android ha fatto passi in avanti sotto questo profilo, ma se paragoniamo questo FonePad a uno dei primi tablet con processore da 1 GHz single core, il confronto è impietoso: il processore di Intel lavora molto meglio. Qualche momento Uno speaker trova posto nella parte superiore del fronte del tablet, mentre il retro del dispositivo è totalmente in alluminio, su cui spicca la fotocamera da 3 Megapixel segue a pagina 38 torna al sommario Zeppelin Air Stream your music with AirPlay® estratto da dday.it Zeppelin Air Stream your music with AirPlay® n.72 / 17 giugno 2013 tEST Asus FonePad La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. di “riflessione” c’è, soprattutto quando abbiamo aperte tante applicazioni, ma nel complesso l’utilizzo di FonePad è più che godibile. Altro punto di forza è l’autonomia: con quasi 4.300 mAh di batteria al litio, FonePad arriva tranquillamente a dieci ore di utilizzo, anche telefonando e utilizzando i dati. Il processore Intel Z2420 consuma poco e rende bene: davvero sorprendente. Dove, però, FonePad soffre rispetto ai competitor è nel gaming, e non stiamo parlando dei casual game alla Angry Birds: se proviamo qualche gioco più impegnativo sotto il profilo della grafica, la GPU PowerVR SGX540 sembra spinta proprio al limite. Difficile comunque che il target di FonePad coincida con gli utenti che vogliono giocare a Dead Trigger su un tablet da 7”. Nessun problema, invece, con la riproduzione video, anche se con filmati a 1080p il comportamento dipende molto dal player software che si sceglie per la riproduzione e dal datarate dei file. Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. www.audiogamma.it Android 4.1.2 rivisto in salsa Asus Voci sul web annunciano Android Jelly Bean 4.2 in arrivo a breve, ma con Android 4.1.2 FonePad si comporta comunque egregiamente. Asus ha usato una versione liscia di Android all’interno della quale ha inserito qualche personalizzazione già vista sugli altri tablet. Le modifiche più evidenti, oltre alle applicazioni precaricate, sono la barra di notifiche con quick setting integrato, il dizionario istantaneo attivabile da barra notifiche e le quick app che aprono una serie di widget in finestra, dalla calcolatrice al timer al video player. Asus cambia anche la tastiera di default sostituendola con un’ottima tastiera dotata di tasti opportunamente spaziati. Riguardo alla compatibilità con le applicazioni, non abbiamo riscontrato problemi per la presenza di un processore Intel rispetto a un classico ARM, ma non escludiamo che nell’infinito mondo delle app Android ce ne possa essere qualcuna che fa i capricci. Quelle più comuni e tutti i giochi che abbiamo provato non ci hanno dato alcun problema. Asus, inoltre, sembra essere decisamente attiva sotto il profilo degli aggiornamenti: la limitata personalizzazione del software le permette di essere sempre rapida a rilasciare update. torna al sommario Un buon telefono ma la fotocamera è bocciata FonePad non si comporta male come telefono (ingombro a parte) e la qualità di conversazione è soddisfacente. Non sembra, però, che siano stati utilizzati più microfoni per ridurre i rumori di fondo, e le telefonate in ambienti rumorosi non hanno la stessa resa di quelle fatte con smartphone di fascia alta. Criticabile, invece, la fotocamera: Asus ha voluto Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasfe- rire la musica direttamente dal vostro computer, opRadicali innovazioni rendono il nuovo Zepportare inmigliori. Italia la versione con fotocamera popure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili. pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod . steriore, ma il modulo da 3 Megapixel è appena sufficiente per fotografie all’aperto e con molta luce. Anche in questo caso, inoltre, l’immagine risultantewww.audiogamma.it è troppo compressa e, per mascherare la cosa, è stato applicato un filtro di riduzione rumore. Difficile pensare di utilizzare questo prodotto come fotocamera vera e propria, più facile servirsene per realtà aumentata e per leggere QR code e altri tipi di codice. Clicca qui per vedere una foto scattata con l’apparecchio. ™ ® ® ® ® Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. Funziona bene ma resta di nicchia FonePad è un buon tablet, è costruito bene, ha un’ottima autonomia e ricezione. Ma è pur sempre un tablet e non può pensare di sostituire il telefono. Partendo dal presupposto che di solito si ha un solo numero di telefono, se si sceglie di passare a FonePad bisogna tenere la SIM inserita in un prodotto che non sta né in tasca né in borsetta. Senza contare che, senza auricolare, appoggiarsi all’orecchio un tablet da 7” non è proprio il modo migliore per passare inosservati: bastano un paio di telefonate per diventare i protagonisti della metropolitana nell’ora di punta. Avere uno smartphone da 7” ha i suoi vantaggi, soprattutto per scrivere messaggi ed SMS, ma continuiamo a considerare questa soluzione più utile come backup dello smartphone o del cellulare, da usare con una SIM abilitata al solo piano dati. In questo modo, se si scarica lo smartphone (e capita spesso), FonePad ci permette di mandare quel messaggo o di fare quella telefonata urgente. Il prezzo è comunque vantaggioso, e il telefono può benissimo essere considerato quell’extra che lo rende più interessante di un eventuale Nexus 7 3G. Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora Darendono pagina 37 migliori. Radicali segue innovazioni il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. n_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- 18-07-2012 15:32 Pagina 1 133_bw_zeppelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- Air your tunes 18-07-2012 15:32 Pagina 1 Air your tunes estratto da dday.it n.72 / 17 giugno 2013 tEST Presentazione in grande stile per la serie hi-end Yamaha S3000, ecco le nostre prime impressioni di ascolto Yamaha S3000, look retrò per musica al top Costruzione “massiccia” e prestazioni senza compromessi, saranno in vendita a partire da luglio Zeppelin Air Zeppelin Air ® di Emanuele Stream your music with AirPlayVILLA Stream your music with AirPlay® ® ™ ™ ® ® ® ® Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. zione è stata più volte sottolineata l’importanza della rigidità costruttiva e della schermatura in rame del telaio, che insieme assicurano insensibilità alle vibrazioni e assenza di interferenze. Particolare attenzione è stata riservata anche alla sezione di alimentazione degli apparecchi,s ovradimensionata. In particolare il CD-S3000 si avvale di una meccanica ad elevata rigidità completamente in alluminio. Altre caratteristiche interessanti, sono la totale separazione dei circuiti analogici e digitali dai trasformatori, per evitare intereferenze e l’insorgere di rumore, e le sezioni di uscita completamente simmetriche. Da notare, tra l’altro, che oltre alle uscite bilanciate e agli ingressi digitali e analogici, il CD-S3000 ha anche un USB DAC in grado di accettare file fino a 24bit/192kHz (in una sessione demo abbiamo infatti ascoltato un FLAC 24/192, sessione che, tra quelle proposte, ci ha convinto maggiormente). Per quanto concerne l’ampli integrato A-S3000, le considerazioni sono sostanzialmente analoghe: si tratta di un prodotto hi-end dedicato alla qualità assoluta, senza compromessi. Design retro, con VU Meter in bella vista, scocca massiccia in alluminio (il pannello superiore è spesso 6 mm) e complessa struttura interna a più livelli (quello più interno è in rame) al fine di assicurare la massima stabilità, con design simmetrico per i due canali, assoluta separazione tra pre e finale e alimentaL’interno del lettore CD-S3000, il livello della costruzione è eccellente torna al sommario La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasfe rire la musica direttamente dal vostro computer, op pure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paes www.audiogamma.it zioni dedicate. La sessione d’ascolto (i diffusori erano una coppia di Elac Reference, affiancata a una coppia di Kef Blade) ha alternato brani classici da CD con un ottimo FLAC a 192kHz e a una doppia registrazione di Miles Davis su CD e vinile. L’impressione, considerando le condizioni non ottimali e la breve durata, è certamente in linea con la categoria di prodotto. In particolare, ci ha colpito la Suite n. 1 per violoncello di Bach, selezionata come primo brano per consentire agli ascoltatori di valutare l’eccezionale resa di dettaglio sul violino di Rostropovic, mentre il Concerto per violino di Tchaikovsky è riuscito a trasmettere proprio quel concetto di naturalezza, ampiezza e musicalità cui Yamaha ambisce con questa serie. Un quadro molto bilanciato, equilibrato e privo di asprezze: in una parola, musicale. E tutto questo è stato confermato dal “doppio ascolto” di So What di Miles Davis (So What), proposto sia in CD che in vinile, e le cui differenze di resa sonora, amplificate dalla caratura dell’impianto, sono risultate davvero notevoli. Molto piacevole, infine, la riproduzione di un FLAC a 192kHz/ 24bit attraverso il DAC USB del lettore CD; da notare che, su esplicita richiesta, è stato riprodotto anche un brano heavy metal di una band tedesca, un genere decisamente “inusuale” in questo tipo di dimostrazione. Ma nonostante un ambiente sonoro molto dinamico e aggressivo, i due componenti della serie S3000 hanno saputo stupire anche in versatilità. Pur con tutte le riserve del caso, trattandosi di un breve first look, sembrerebbe che la nuova serie possa mantenere la promessa di qualità no compromise che la caratterizza: resta l’ostacolo del costo, che purtroppo è tutt’altro che accessibile, ma fa parte del gioco. Come anticipato, sia il lettore CD che l’amplificatore saranno sul mercato italiano a partire da luglio. C ome molti appassionati sanno, Yamaha ha recentemente festeggiato il 125° anniversario della propria fondazione, un’occasione propizia per proporre “qualche chicca”, La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora rire la musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zepsul segmento hi-end. Per pure da un iPhone , iPod Touchaudio o iPad . Senza fili. pelinAir più che concentrandosi mai il miglior diffusore per iPod . l’occasione l’azienda ha organizzato un evento di presentazione dei prodotti più recenti, tutti incentrati sull’obiettivo della qualità assoluta. Il www.audiogamma.it concetto espresso più volte dall’azienda durante la breve conferenza stampa, è stato quello della ricerca della massima musicalità, intesa come emozione e naturalezza del messaggio sonoro, un obiettivo che Yamaha è chiamata a inseguire soprattutto sotto il profilo dell’ascolto musicale stereofonico, laddove il concetto non è quello della dinamica esasperata e dell’immersione “a tutti i costi”, bensì appunto quello della natu ralezza sonora. L’evento Yamaha è stata quindi l’occasione per vedere in azione il lettore CD hi-end CD-S3000 insieme all’amplificatore integrato A-S3000, una coppia d’assi (il cui costo, insieme, è prossimo ai 10.000 euro) che vuole offrire al tempo stesso un look vintage, il supporto alle tecnologie più recenti e, soprattutto, la miglior qualità costruttiva possibile. L’arrivo sul mercato europeo, anche italiano, è previsto per luglio. Di entrambi ci siamo già occupati, in questa sede riportiamo quindi solamente i dati più significativi corredandoli con brevi impressioni d’ascolto. CD-S3000 e A-S3000 sono macchine complementari, anche nel look: l’aspetto è volutamente retrò, l’impostazione massiccia, da cui il peso notevole. Nel corso della presenta- Zeppelin Air Stream your music with AirPlay® estratto da dday.it n.72 / 17 giugno 2013 Zeppelin Air Stream your music with AirPlay® tEST In prova il sistema di diffusori Home Theater 5.1 canali Klipsch Synergy, vero cinema in casa a un costo abbordabile Klipsch Synergy, qualità audio al giusto prezzo Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Sono efficienti, hanno un basso corposo e un’ottima dinamica, per serate a alto coinvolgimento Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. www.audiogamma.it L Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. www.audiogamma.it di Roberto FAGGIANO a crisi economica colpisce duro ma per fortuna ci sono ancora persone che amano il cinema in casa e che desiderano fruirne nel migliore dei modi. Così abbiamo pensato di proporvi un sistema 5.1 Klipsch, in particolare la serie Synergy che può vantare sulla carta un rapporto qualità/prezzo molto interessante. L’abbiamo sistemato nella nostra sala d’ascolto già da qualche mese, in modo da provarlo a fondo con svariate elettroniche dalle diverse caratteristiche timbriche. I protagonisti della tradizione distorsione) in classe D. L’altoparlante diffonde verso il basso mentre la bocca dell’accordo reflex è posteriore. Costruzione “americana” La realizzazione dei diffusori è tipicamente ”americana”, cioè più robusta che raffinata, anche se in realtà questi Klipsch sono costruiti in Cina. I mobili in legno sono solidi e rinforzati internamente, la finitura però è in vinile nero che imita le venature del legno. Il canale centrale è invece ricavato da uno stampo di materiale sintetico, in modo da realizzare forme tondeggianti e ridurre il peso. Anche i piedini dei modelli da pavimento sono in plastica, con gommini o punte metalliche verso il pavimento. L’interno dei diffusori è quasi privo di materiale fonoassorbente, non indispensabile in una configurazione reflex ma in genere utile per smorzare le risonanze. I crossover sono molto semplici, tali da rendere quasi inutile il col- legamento bi-wiring di cui sono dotati gli ingressi. Minima la sezione dei cavi interni. La realizzazione dei woofer è piuttosto buona per quanto riguarda la membrana, il magnete è irraggiungibile a causa della potente incollatura degli altoparlanti al mobile. Il tweeter è un bel componente di scuola Klipsch con un grande dissipatore di calore a forma di stella. Sul canale centrale si nota il meccanismo a vite per orientarlo verso il basso, retaggio del progetto non recente, quando i canali centrali venivano piazzati al di sopra dei grandi tv a cinescopio; ora servirebbe un meccanismo esattamente contrario per alzare il diffusore verso gli spettatori. Il subwoofer attivo è impossibile da esaminare al suo interno perché altoparlante e amplificatore sono sigillati al mobile, in vista i consueti controlli di livello e fase, oltre alle connessioni a livello linea oppure di potenza. Ascolto piacevole e interessante Dopo aver collocato i diffusori in ambiente, è stato facile trovare i molti pregi e i pochi difetti del sistema. Iniziamo dai difetti per toglierci subito il pensiero. Il canale centrale è leggermente sottodimensionato rispetto ai diffusori principali e fa sentire un po’ troppo il suo posizionamento. Con i moderni sistemi di calibrazione automatica l’elettronica risolve tutti i problemi, ma con amplificatori non dotati di questi sistemi bisognerà aspettarsi dei dialoghi sottotono e ansegue a pagina 41 La serie Synergy comprende otto modelli, tre da pavimento, uno da libreria, due canali centrali e due surround laterali. Per il nostro sistema abbiamo scelto come diffusori frontali gli F-20 (900 euro la coppia), come canale centrale il C20 (290 euro) e come diffusori Surround, una coppia di F-10 (560 euro la coppia) sempre da pavimento. La tenuta in potenza per tutti i modelli è di 100 watt RMS, ma ne basteranno molti meno data l’elevata sensibilità di ogni diffusore Klipsch. Non poteva mancare il subwoofer attivo, noi abbiamo scelto l’SW-350 (440 euro) sempre di Klipsch. I diffusori utilizzano gli stessi altoparlanti in configurazioni differenti. Il tweeter a tromba è con la esclusiva tecnologia Tractrix, con cupola in alluminio da 1 pollice. I woofer hanno tutti la membrana in composito IMG (Injection Molded Graphite) ma dimensioni variabili: negli F-20 ci sono due woofer da 16,5 cm che lavorano entrambi sotto 1.600 Hz, mentre negli F-10 ne troviamo solo uno, sempre con la medesima frequenza di taglio. Nel canale centrale i due woofer sono più piccoli e si fermano a 13,3 cm di diametro e la frequenza di taglio è posta più in alto, a 2.150 Hz. Il sub è un altro grande classico Klipsch, utilizza un woofer in composito ad alta escursione da 20 cm spinto da un amplificatore da 150 watt (1% torna al sommario 18-07-2012 15:32 Pagina 1 133_bw_zeppelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- Air your tunes Rotel RA 1570 Cuore analogico Bose SoundLink Mini: piccolo ma potente Il diffusore ha una basetta di ricarica e si collega alla sorgente via Bluetooth Zeppelin Air di Roberto FAGGIANO Stream your music with AirPlay® B ose si allinea alle ultime tendenze verso diffusori sempre più piccoli ma con grandi prestazioni. Il nuovoLa tecnologia SoundLink Mini AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora rire la musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zepeuro) misura solamente 18x5x5 pure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili. pelinAir più che (199 mai il miglior diffusore per iPod . cm, pesa 670 grammi, è realizzato in alluminio e ha un’autonomia di circa di questo diffusore è la basetta di 7 ore. La finitura è disponibile solo ricarica, dove va poggiato. Per il colwww.audiogamma.it nel colore alluminio, ma si possono legamento alla sorgente c’è il Blueusare delle cover aggiuntive colora- tooth oppure il classico connettore te (25 euro cadauna). Caratteristica minijack; manca, invece, l’uscita USB per le ricariche degli smartphone. Il punto di forza del Soundlink Mini sono gli altoparlanti esclusivi, si tratta dei minuscoli larga banda a cono con magnete al neodimio e un doppio radiatore passivo per le frequenze più basse, che diffonde sia frontalmente, sia verso il retro. Una breve prova d’ascolto ha messo ® ® ® ® ® Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. Rotel ha presentato l’amplificatore integrato RA 1570 (1499 euro), dotato di doppi ingressi ottici ® Stream your e coassiali e dimusic presawith USBAirPlay per collegare direttamente un PC. Il convertitore si spinge fino ai 192 kHz da ogni ingresso digitale, ma per l’utilizzo via USB tipo B La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfe Torna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora è necessario installare undal vostro computer, op rire la musica direttamente migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovoprima Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod . apposito software sul computer. Inoltre, sul pannello anteriore c’è in luce prestazioni degne di diffusori una ulteriore presa USB dedicata molto più grandi, ascoltato da vicino al collegamento di una chiavetta manifesta una notevole direttività,www.audiogamma.it Bluetooth in dotazione, per il collegamento senza fili di smarma il meglio lo ha dato se posiziotphone e tablet di ogni marca. nato in un locale molto vasto, dove è Contrariamente ad altri recenti capace di riempirlo di musica senza apparecchi Rotel, lo stadio di amalcuna difficoltà. Il prezzo sembra plificazione è analogico, la potenza allineato stavolta a quello dei midisponibile è di 120 watt RMS gliori concorrenti e quindi gli inteper canale (8 ohm, 0,03% THD). ressati dovrebbero ascoltarlo senza Ideale compagno dell’amplificatopregiudizi prima di fare la scelta re è il nuovo lettore CD RCD 1570 definitiva. Il SoundLink Mini sarà in (899 euro), dotato di meccanica vendita dall’11 luglio, ma può essere a caricamento motorizzato e convertitori Wolfson WM 8740. già ordinato sul sito Bose. tEST Diffusori 5.1 Klipsch Synergy segue Da pagina 40 che percebili per la provenienza. Sappiamo che il canale centrale ideale dovrebbe amalgamarsi perfettamente in un fronte sonoro omogeneo, magari scegliendo la posizione small sui menù di impostazione, ma non sempre siamo stati in grado di raggiungere questo obiettivo. Altro difetto, però molto soggettivo, è l’esuberanza del subwoofer che comunque può essere risolta con un posizionamento molto curato in modo da smorzare il riverbero. Poi, però, vengono gli indubbi pregi del sistema, capace di raggiungere risultati sonori decisamente realistici, già con amplificatori non troppo potenti. La storia di un marchio come Klipsch emerge chiaramente anche in questa serie relativamente economica, con un impatto dinamico molto convincente e anche ben frenato in gamma bassa. Un basso realistico, profondo quanto basta e senza eccessi o sgradevoli code. Da sottolineare come questa caratteristica emerga chiaramente anche con la musica e in semplice stereofonia, non solo con le colonne sonore dei film. Abbiamo spesso sfruttato la modalità “direct” o similari quando la colonna sonora aveva la traccia PCM, stereo o multicanale, in modo da mini- torna al sommario Pagina 1 n.72/ 17 giugno 2013 Hifi & home theater Tecnologia esclusiva per il nuovo diffusore Bose, in vendita a luglio ™ 15:32 Air your tunes estratto da dday.it ™ 18-07-2012 mizzare gli interventi dei circuiti DSP ed esaltare le caratteristiche dei diffusori. Qui si sono raggiunti i migliori risultati anche sulla gamma acuta, dove i tipici tweeter a tromba possono mettere in luce le loro caratteristiche di dispersione ed equilibrio. Le voci ne escono piuttosto bene, anche quando l’amplificatore non è dei più neutrali o nei molti doppiaggi italiani non proprio accurati; bene anche con la musica seppure i Klipsch non siano proprio quei diffusori che nascondono i difetti di registrazione o l’eccessiva compressione dei brani in MP3. L’effetto Surround è molto buono, anche grazie al fatto di avere diffusori posteriori molto simili a quelli anteriori; gradevoli e precisi i passaggi fronte-retro, mentre l’effetto pubblico dei concerti musicali è convincente solo con le migliori registrazioni. Dei Klipsch abbiamo apprezzato la capacità di dare ottime prestazioni anche con amplificatori accessibili come lo Yamaha RX-V473 o il Denon AVR-1713, ma anche in grado di reggere l’impatto con uno Yamaha RX-A3020 che in teoria dovrebbe abbinarsi a diffusori di ben altro prezzo. A proposito di prezzi, le quotazioni ci sembrano molto interessanti, quasi convenienti per gli F-10, una strada accessibile per entrare nel mondo di uno dei marchi più importanti nella storia dei diffusori. Zeppelin Air ® ™ ™ ® ® ® ® Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paes n_air_eisa_pgp_ddy.qxp:-