FIRST CAPITAL
La prima Private Investment in Public Equity
(PIPE)
1
DISCLAIMER
IL PRESENTE DOCUMENTO HA COME UNICO FINE QUELLO DI ILLUSTRARE LE PRINCIPALI
CARATTERISTICHE DI FIRST CAPITAL S.P.A..
TUTTE LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PRESENTE DOCUMENTO SI INTENDONO
INTENDONO FORNITE A
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IL PRESENTE DOCUMENTO NON RAPPRESENTA NÉ
NÉ DEVE ESSERE INTESO COME UN’
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ALTRA
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DI VENDITA O SOTTOSCRIZIONE DI AZIONI O STRUMENTI FINANZIARI O A
SOLLECITAZIONE ALL'INVESTIMENTO, NÉ
NÉ COME RACCOMANDAZIONE O CONSIGLIO CIRCA
L’OPPORTUNITÀ
OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO IN AZIONI O STRUMENTI FINANZIARI.
NON SI GARANTISCE L’
L’ACCURATEZZA O LA COMPLETEZZA DELLE INFORMAZIONI CONTENUTE
NEL PRESENTE DOCUMENTO.
LE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLA PRESENTE PUBBLICAZIONE SI BASANO ANCHE SU DATI
PREVISIONALI DI CUI NON SI GARANTISCE L'ESATTEZZA. I DATI PREVISIONALI
PREVISIONALI SI BASANO SU
PRESUPPOSTI LA CUI MANCATA O DIFFORME REALIZZAZIONE POTREBBE COMPORTARE
COMPORTARE UNO
SCOSTAMENTO SIGNIFICATIVO DEI RISULTATI RISPETTO A QUELLI PREVISTI
PREVISTI O IPOTIZZATI.
SI DECLINA OGNI RESPONSABILITÀ
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TERZI. È VIETATA LA
RIPRODUZIONE IN TUTTO O IN PARTE.
2
LA SOCIETA’: CHI SIAMO
First Capital è il primo operatore italiano specializzato in Private Investments in Public Equity (“
(“PIPE”
PIPE”)
e focalizzato sul mercato delle Small Caps quotate (società con capitalizzazione inferiore a Euro 350
Milioni);
La strategia è quella di investire in società
società leader nelle loro nicchie di mercato, con un management
di comprovata capacità e un piano di sviluppo sostenibile;
First Capital, a differenza di un fondo di investimento, investe in un numero selezionato di società,
acquisendo partecipazioni rilevanti (quote preferibilmente superiori al 2% del capitale sociale),
esaminate secondo una logica di private equity. Ciò presuppone una conoscenza diretta
dell’imprenditore e/o del management, nonché un orizzonte temporale di medio termine;
Le partecipazioni possono essere acquistate mediante aumenti di capitale riservati (art. 2441 C.C.),
acquisto di azioni proprie detenute dall’azienda target, private placement sul mercato dei blocchi o in
sede di IPO;
IPO
First Capital è una società indipendente e trasparente nella composizione dell’azionariato, nel
management e nelle scelte di investimento. Per tale motivo, vuole rappresentare un punto di
riferimento per le aziende in cui investe.
3
LA SOCIETA’: STORIA
Febbraio 2008
First Capital nasce il 7 Febbraio 2008 con un capitale sociale iniziale di 900.000 euro
Seconda metà 2008
First Capital avvia la propria attività di raccolta capitali nonostante il peggiorare della crisi
finanziaria generale, il capitale sociale aumenta di 5,8 milioni
Luglio 2008
First Capital acquista una partecipazione qualificata >2% in RGI
Novembre 2008
First Capital acquista una partecipazione qualificata del 3,43% in Servizi Italia e una
partecipazione del 1,33% in Piquadro
Giugno 2009
Il 12 Giugno 2009 viene lanciata un’Opa volontaria su RGI al prezzo di 2,01 euro per azione
da parte del management e di 21 Investimenti (gruppo Benetton). La società aderisce all’Opa
realizzando il suo primo disinvestimento con un IRR del 10%
Settembre 2009
Il capitale sociale aumenta a euro 9,5 milioni
Novembre 2009
First Capital acquista partecipazioni non qualificate in DMail,Reply, Kerself, quest’ultima
ceduta successivamente realizzando una plusvalenza
Dicembre 2009
First Capital chiude l’esercizio 2009 con un rendimento sul capitale investito nelle
partecipazioni azionarie pari al 34%
Dicembre 2010
In data 20 Dicembre 2010 First Capital viene ammessa alla quotazione su AIM Italia
4
LA SOCIETA’: CREAZIONE DI VALORE E BUSINESS MODEL
Il management team ha una riconosciuta e consolidata esperienza sia nel campo del private equity
che nell’investment banking, in Italia e all’estero;
First Capital investe in modo attivo e “friendly”, attraverso un’analisi finanziaria e un’apposita
“business due diligence”, che le permette di affiancare l’imprenditore nelle successive scelte
strategiche;
Le partecipazioni acquisite vengono gestite mediante incontri periodici con il management e in alcuni
casi, con l’ingresso di un rappresentante di First Capital negli organi sociali.
VALORE
PER LE AZIENDE PARTECIPATE
Tramite preferibilmente
investimenti PIPE che permettono
di migliorare da un lato gli
indicatori di perfomance aziendali,
e dall’altro la liquidità e la market
visibility dei titoli;
First Capital contribuisce con il
proprio network industriale e
finanziario allo sviluppo di nuove
relazioni
commerciali
e
strategiche delle partecipate;
VALORE
PER GLI INVESTITORI
CREAZIONE
DI VALORE
Ritorno sul capitale investito
superiore agli indici azionari di
riferimento;
Regole prefissate e trasparenti
per quanto riguarda la politica dei
dividendi (payout non inferiore al
50%)
Gestione del rischio: lo stock
picking e la gestione attiva fanno
si che il rischio nell’asset class
possa essere minimizzato.
5
LA SOCIETA’: CREAZIONE DI VALORE E BUSINESS MODEL
Analisi e scouting delle opportunità sul mercato borsistico
Selezione delle società target d’investimento
Incontro con il management
Verifica dei limiti interni di investimento
Analisi finanziaria e confronto con gli analisti di riferimento (specialist o altri
brokers che effettuano research)
Business due diligence da parte di professionisti esterni e confronto con
competitor di settore
Definizione della forma tecnica di investimento (aumento di capitale,
acquisto azioni proprie ecc.)
Delibera del CdA con conferimento di delega (all’amministratore delegato o
ai vice presidenti) per l’esecuzione
Esecuzione del deal
Tempistica
1-2 mesi
Il processo attraverso cui i potenziali investimenti sono esaminati e il modello
decisionale si articola nelle seguenti fasi:
6
LA SOCIETA’: STRATEGIA DI INVESTIMENTO
First Capital investe in medium/small caps (capitalizzazione < euro 350 milioni) quotate e/o in fase di
pre IPO, leader nelle loro nicchie di mercato, operanti prevalentemente in Italia e con un portafoglio di
prodotti/servizi diversificato;
L’orizzonte temporale di detenzione degli investimenti è di medio termine (2-4 anni). La società
intende focalizzarsi su un numero limitato di società, accuratamente selezionate, con una
conoscenza diretta dell’imprenditore e/o del management, in cui First Capital assume un ruolo
“attivo”;
Le aziende target devono avere un piano di sviluppo sostenibile e prospettive di ritorno sul capitale
investito a doppia cifra;
Il mercato principale di riferimento è rappresentato dai titoli quotati sulla Borsa Italiana;
Le aziende partecipate sono caratterizzate da un management di comprovata capacità, un brand
altamente riconoscibile ed un eccellente posizionamento competitivo.
7
LA SOCIETA’: LIMITI DI INVESTIMENTO
Il flottante delle partecipate deve essere superiore al 15%;
Il singolo investimento non può superare il 20% del capitale della partecipata e il 30% degli assets
complessivi di First Capital;
E’ previsto l’utilizzo della leva finanziaria solo in casi speciali (es. investimenti a ritorno garantito) per
un importo massimo del 30% degli assets;
Per statuto non è consentito investire in immobili e fondi di qualsiasi natura, né concedere
finanziamenti o garanzie;
Tutte le delibere relative alla compravendita di partecipazioni sono di esclusiva competenza del CdA;
Le regole di compliance interna vietano agli esponenti aziendali di prendere posizioni su
partecipazioni oggetto di investimento e/o di analisi.
8
LA SOCIETA’: VANTAGGI COMPETITIVI
Gestione attiva dell’asset class: investimenti in aziende profittevoli e leader di mercato con
management qualificato, con cui si instaura un dialogo diretto;
Qualità e integrità del management: che è composto da soggetti dotati di comprovata esperienza nel
settore finanziario e dell’imprenditoria in generale
First mover: First Capital è la prima società d’investimenti italiana quotata che opera con una logica
PIPE, a sostegno delle medie imprese quotate;
Differenziazione: assenza sul mercato italiano di concorrenti specifici;
Liquidabilità: possibilità di disinvestimento più rapido rispetto a investimenti alternativi;
Trasparenza e oggettività del NAV: investimenti in soli titoli quotati, che garantiscono trasparenza e
oggettività rispetto a portafogli la cui valorizzazione è basata su fairness opinion;
Mercato di riferimento: l’indice di borsa delle Small Caps italiane ha sempre sovraperformato sia
l’indice generale che gli indici europei, grazie ad una sua connotazione maggiormente industriale;
Indipendenza e insussistenza di conflitti di interesse: non appartenenza a gruppi bancari o industriali
e nessuna attività di advisory/consulenza;
Costi di struttura contenuti e remunerazione dei manager legata alle performances.
9
LA SOCIETA’: PARTECIPAZIONI CEDUTE (IRR E NAV)
Società
Data
Settore
Data
Quota Valore di Valorizz. Market Gain /
Div.
Cash
Disinv
Appartenenza Investim. (% Cap.) Carico Contabile Value (Loss) Incassati Multiple
est.
IRR
Realized Investments
RGI
Information
Technology
apr-08
2,08%
1,87
902.241
969.021
66.780
43.389
1,12
lug-09
13%
Kerself
Industrial Engineering
mag-09
0,53%
8,30
746.618
770.573
23.955
3.000
1,04
mar-10
8%
1.648.859
1.739.594
90.735
Totale Realized
Legenda
Valorizz. Contabile
I valori riportati sono al netto dei costi di commissione
Market Value
Corrisponde al NAV dei singoli investimenti
Gain/(Loss)
Indica una plus./(minus.) effettivamente realizzata per i Realized Investments e una plus./(minus.) latente per gli Unrealized Investments
Cash Multiple
Calcolato come il rapporto tra la somma di Market Value e Dividendi sul valore della Valorizzazione Contabile
IRR
Indica il Total Return dell'investimento, tenendo conto dei dividendi percepiti e del periodo di tempo in cui è detenuta la partecipazione
10
LA SOCIETA’: PARTECIPAZIONI IN PORTAFOGLIO (IRR E NAV) AL 30/11/2010
Prezzo
Valorizz. Market
Settore
Data
Quota Valore di
Appartenenza Investim. (% Cap.) Carico 30.11.2010 Contabile Value
Società
Gain /
(Loss)
Div.
Cash
Incassati Multiple
IRR
Unrealized Investments
Servizi Italia
Beni e Servizi
Industriali
nov-08
3,44%
4,00
6,10
2.229.913
3.395.518
1.165.605
B&C Speakers
Componenti Acustici
mag-10
2,00%
2,87
3,40
632.308
747.189
114.881
Piquadro
Articoli da viaggio e
per il business
nov-08
1,52%
1,22
1,77
930.887
1.343.544
412.658
Cembre
Electronic&Electrical
Equipment
mar-10
0,49%
4,46
5,90
367.923
486.880
118.957
Tesmec
Infrastrutture
giu-10
0,20%
0,70
0,62
149.800
131.824
Elica
Prodotti per la casa
ott-10
0,11%
1,47
1,38
98.606
4.409.437
Totale Unrealized
N.B: Il dettaglio delle partecipazioni in portafoglio è riportato in allegato.
192.384
1,53
38%
1,18
35%
91.897
1,54
35%
9.600
1,35
58%
-17.976
0,88
n.m.
92.497
-6.109
0,94
-69%
6.197.453
1.788.016
11
Migliaia
LA SOCIETA’: NAV FIRST CAPITAL STORICO
11.500
1,150
Dai grafici qui riportati, si osserva che
l’andamento del NAV della Società dalla sua
costituzione è stato crescente. Il NAV per azione
si attesta a 0,96 Euro al 31/12/2008. Il trend è in
netto miglioramento a partire dal 2009. Al
31/12/2009 infatti si registra un NAV per azione a
1,081 Euro, che passa a 1,095 Euro alla fine del
primo semestre 2010.
Si evidenzia una sovraperformance della Società
alla fine del terzo trimestre del 2010, poiché le
performance a nove mesi del FTSE All Share
Italia e del FTSE Small Caps sono state di -11% e
di -8% in confronto al NAV di First Capital che si
attesta a 1,131 Euro (+4,076%).
1,1313
907
774
9.500
10.407
1,081
10.274
1.247
1,100
10.747
1,095
7.500
1,050
5.557
5.500
1,000
0,958
3.500
0,950
1.500
0,900
-243
-500
31.12.2008
31.12.2009
Patrimonio Contabile
30.06.2010
Unrealized Gain/(Loss)
30.09.2010
NAV
Patrimonio contabile: Patrimonio netto contabile
(titoli iscritti al valore storico)
NAV: Patrimonio netto rivalutato (titoli iscritti a
prezzo di mercato)
Unrealized Gain/Loss: La plusvalenza /
minusvalenza latente
0,850
Nav x azione
Fonte: Prezzi di borsa Sole 24 Ore e dati di bilancio*
31.12.2008
31.12.2009
30.06.2010
30.09.2010
10%
31%
34%
46%
43%
44%
54%
57%
10%
44%
10%
Partecipazioni
Altri Titoli
Obbligazioni
Liquidità
Partecipazioni
13%
Altri Titoli
Fonte: Prezzi di borsa Sole 24 Oree dati di bilancio
Obbligazioni
2%
2%
0%
Liquidità
Partecipazioni
Altri Titoli
Obbligazioni
Liquidità
Partecipazioni
Altri Titoli
Obbligazioni
*Il NAV al 30/06/2010 è stato stimato sulla base di ipotesi fatte dal management
12
Liquidità
IL MERCATO DI RIFERIMENTO: PANORAMICA DEL MERCATO ITALIANO
L’attuale contesto economico e finanziario italiano presenta oggi fattori suscettibili di promuovere lo
sviluppo dell’attività di investimento nel segmento delle piccole e medie imprese.
In generale il contesto economico attuale dovrebbe spingere le piccole e medie aziende italiane
verso una maggiore richiesta di capitali azionari, pure equity o equity like, ai fini di un rafforzamento
patrimoniale finalizzato al miglioramento del merito creditizio secondo gli standard di Basilea 2, ed a
sostenere gli investimenti. Alcune recenti analisi (Confindustria, 2010) hanno stimato che le PMI con
fatturato compreso tra i 10 ed i 100 milioni di euro in possesso di caratteristiche che le rendano
appetibili per operazioni di equity financing nel breve periodo sono circa 15.000, di cui il 70% nel
comparto manifatturiero.
Tra i fattori di maggior rilievo si segnala inoltre l’avvio del Fondo Italiano d’investimento per le PMI,
un fondo chiuso con dotazione iniziale di 1 miliardo di euro finalizzato ad iniziative di sostegno per le
PMI Italiane, promosso dal Ministero del Tesoro e che annovera tra i principali sottoscrittori
Confindustria, ABI, Cassa Depositi e Prestiti e le maggiori banche nazionali. Il fondo, che ha una
durata complessiva di 14 anni, interverrà a partire dal mese di settembre 2010 mediante operazioni
sull’equity, anche per facilitare l’aggregazione e la patrimonializzazione delle PMI.
I disinvestimenti di numerose operazioni di equity financing attesi nei prossimi anni potranno favorire
lo sviluppo ed il consolidamento del segmento borsistico AIM Italia gestito da Borsa Italiana S.p.A. e
specificatamente dedicato alle PMI. Un maggiore afflusso di società di piccole e medie dimensioni
sul listino azionario amplia la base dei target aziendali di riferimento per l’attività di First Capital.
13
IL MERCATO DI RIFERIMENTO: PANORAMICA DEL MERCATO ITALIANO
Il mercato di riferimento attuale di First Capital è
rappresentato
dalle
società
di
medio-piccola
capitalizzazione (“small caps”) quotate sui mercati borsistici
regolamentati e non regolamentati, gestiti da Borsa Italiana
S.p.A.. Le small caps con capitalizzazione inferiore a 350
milioni di euro, target degli investimenti di First Capital
S.p.A.., sono attualmente 171 e rappresentano
numericamente il 62% del mercato regolamentato italiano
(dato aggiornato al 31/05/2010).
Figura 1. – Andamento comparato degli indici FTSE Italia All Share
e FTSE Italia Small Cap nel periodo dal1/1/2005 al 15/05/2010
000'S
60
14/5/10
55
50
45
40
35
30
25
20
L’indice di riferimento per il segmento azionario small caps
(FTSE Italia Small Cap Index) ha mostrato, negli ultimi
anni, una sostanziale sovra-performance rispetto all’indice
di mercato complessivo (FTSE All Share Index), che si
amplifica nei momenti di crescita, con un apice del +25%
nel Giugno 2007 (fonte dati: Thomson Datastream, 2010).
La migliore performance dei titoli a più bassa
capitalizzazione rispetto agli altri titoli quotati è stata
confermata anche su periodi temporali più ampi. Recenti
analisi in campo accademico (SDA Bocconi, 2010)
evidenziano la presenza di un c.d. “small cap effect” sul
mercato azionario italiano, ossia la tendenza di tali società
a generare una sovra-performance rispetto sia ai titoli di
maggiore capitalizzazione che all’indice generale di
mercato. Tali studi hanno evidenziato come suddividendo il
listino azionario italiano in decili di capitalizzazione, nel
periodo 1989-2009 il decile composto dalle azioni delle
società a più bassa capitalizzazione abbia offerto un
extrarendimento del 13% rispetto agli altri decili e rispetto
all’indice generale.
15
10
2005
2006
2007
FT S E IT A LIA ALL S HA RE - P RICE INDE X
FT S E IT A LIA SMALL CA P - P RICE INDE X
2008
2009
Sourc e: T homs on Datas tream
Fonte: Thomson Datastream (2010).
Figura 2. – Rendimento annuale medio (dividendi + delta
prezzo) dei titoli quotati sul mercato azionario italiano suddivisi
in decili di capitalizzazione dal 1/1/1989 al 31/12/2009
Rendimento annuale medio (percentuale)
25
20
15
MSCI Italia
10
5
0
1
Small Firms
2
3
4
5
6
7
Capitalizzazione (decili)
Fonte: SDA Bocconi (2010).
8
9
10
Large Firms
14
IL MERCATO DI RIFERIMENTO: PANORAMICA DEL MERCATO ITALIANO
Gli studi sullo “small-cap effect” nel
mercato azionario italiano hanno
altresi evidenziato come il sovrarendimento,
ricordato
in
precedenza, si sia verificato anche
per periodi di detenzione diversi.
Le analisi empiriche condotte sul
mercato italiano hanno mostrato una
relazione diretta tra la frequenza del
sovra-rendimento dei titoli “small
caps” ed il periodo di detenzione: a
più ampi periodi di detenzione
corrisponde
una
più
elevata
frequenza di sovra-rendimenti.
Tabella 1. – Rendimenti CAGR (dividendi + delta prezzo) comparati dei decili
small, big e dell’indice globale MSCI Italia per diversi periodi di detenzione
(holding period) nel mercato azionario italiano dal 1/1/1989 al 31/12/2009
Holding
Period
SovraRendimento Rendimento Rendimento
rendimento
medio
medio
medio
SMALL vs
SMALL
BIG
MSCI Italia
BIG
1 mese
1,58%
0,67%
0,73%
0,91%
0,85%
3 mesi
5,22%
2,04%
2,18%
3,18%
3,04%
1 anno
22,33%
8,35%
8,34%
13,98%
13,99%
3 anni
104,06%
37,86%
36,08%
66,20%
67,98%
5 anni
253,64%
70,52%
69,07%
183,12%
184,57%
7 anni
432,94%
103,54%
104,82%
329,40%
328,12%
10 anni
765,27%
183,79%
179,43%
581,48%
585,84%
Fonte: SDA Bocconi (2010).
Tabella 2.– Frequenza di sovra-rendimenti del decile small rispetto al decile
big e all’indice globale MSCI Italia nel mercato azionario italiano per diversi
periodi di detenzione (holding period) dal 1/1/1989 al 31/12/2009
Holding
Period
I RISCONTRI STORICI DI CUI SOPRA
SEMBRANO PREMIARE UN’ATTIVITÀ DI
INVESTIMENTO NEL SEGMENTO DELLE
SMALL CAPS IN UNA LOGICA DI MEDIO
TERMINE.
Sovrarendimento
SMALL vs
MSCI
Frequenza di sovra- Frequenza di sovrarendimento
rendimento
SMALL > BIG in % SMALL > MSCI in %
1 mese
50%
50%
3 mesi
54,40%
56,40%
1 anno
70,12%
70,53%
3 anni
75,16%
74,76%
5 anni
84,34%
74,97%
7 anni
98,88%
95,29%
10 anni
100%
100%
Fonte: SDA Bocconi (2010).
15
IL MERCATO DI RIFERIMENTO: IL MERCATO EUROPEO
Il mercato europeo delle small caps ha evidenziato nel recente
passato un andamento differente rispetto a quello italiano.
Prendendo a riferimento il mercato UK, che presenta un’ampia
base di società di medio-piccola capitalizzazione quotate, è
possibile osservare come nel periodo 2005-2009 l’indice di
riferimento delle small caps (FTSE SmallCap Index) abbia
mostrato un andamento a due fasi: una tendenziale sovraperformance rispetto all’indice generale (FTSE UK Index) fino
agli inizi della crisi dei sub-prime sui mercati finanziari (Agosto
2007) e successivamente una sostanziale sotto-performance
rispetto all’indice generale. Tale andamento è spiegato dalla
elevata concentrazione di “Small Caps” nel mercato inglese nel
settore dei servizi finanziari il cui andamento economicofinanziario è stato particolarmente influenzato in senso negativo
dalla crisi degli ultimi anni.
Il mercato delle small caps europeo nel suo complesso ha
conosciuto negli ultimi anni un andamento simile a quello fatto
registrare sul mercato UK. Prendendo a riferimento un benchmark
europeo per le small caps (MSCI EMU Small Cap Index) è
possibile riscontrare un’analoga sotto-performance rispetto
all’indice generale (MSCI EMU Index). Anche tale andamento è
spiegato dalla forte concentrazione nel settore dei servizi
finanziari delle società costituenti l’indice di riferimento.
Comparando gli andamenti degli indici small caps europei con
quello italiano è possibile rilevare come il mercato italiano delle
small caps abbia sostanzialmente ottenuto migliori performance
rispetto agli altri indici europei grazie ad una connotazione
maggiormente industriale e più legata all’economia reale.
Figura 3. – Andamento comparato degli indici FTSE UK Index e
FTSE SmallCap Index nel periodo dal1/1/2005 al 15/05/2010
14/5/10
550
500
450
400
350
300
250
200
150
100
2005
2006
2007
FT SE UK E - P RICE INDEX
FT SE SMA LL CAP (E) - P RICE INDE X
2008
2009
Sourc e: T homs on Datas tream
Fonte: Thomson Datastream (2010).
Figura 4. – Andamento comparato degli indici MSCI EMU Index e
MSCI EMU Small cap nel periodo dal1/1/2007 al 15/05/2010
14/5/10
1100
1000
900
800
700
600
500
400
300
2007
2008
MSCI E U :I - PRICE INDE X
MSCI E MU S MALL CA P - PRICE INDEX
2009
2010
Sourc e: T homs on Datas tream
Fonte: Thomson Datastream (2010).
16
AUMENTO DI CAPITALE E IPO: STRUTTURA DELL’OPERAZIONE
Emittente
Struttura
Operazione
Tipologia di
Operazione
Flottante e Mkt Cap attesi
Mercato di quotazione
LockLock-up
Ipotesi di valutazione
Tempistica
Indicativa
First Capital S.p.A.
Aumento di capitale di azioni ordinarie cum warrant, con
collocamento privato
Con una raccolta di € 40,5 mln fino al 90% - Mkt Cap attesa a € 50 mln
AIM Italia
12 mesi per gli amministratori e gli azionisti di classe B
15%-20% a sconto sul NAV dell’Emittente alla data di quotazione
Pre ammissione
Entro IV trimestre 2010
Ammissione a quotazione
Entro IV trimestre 2010
Listing
Entro IV trimestre 2010
17
AUMENTO DI CAPITALE E IPO: STRUTTURA DELL’OPERAZIONE
Rapporto di assegnazione
gratuita
Data di scadenza
Informazioni
generali
Rapporto di esercizio
Quotazione
Struttura del
Warrant
n. 1 Warrant ogni n. 1 Azione ordinaria di nuova emissione
n. 1 Warrant ogni n. 1 Azione detenuta pre-IPO
31 dicembre 2013
sottoscrizione di n. 1 nuova azione ordinaria ogni n. 1 Warrant
AIM Italia
Periodo di Esercizio
Prezzo di Esercizio
1-6 / 31-7 2011
1,05 €
1-6 / 30-11 2012
1,10 €
1-6 / 31-12 2013
1,18 €
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AUMENTO DI CAPITALE E IPO: ATTORI COINVOLTI
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20101130 Presentazione First Capital SITO INTERNET