Agenda 21 Locale – Città di Noto Responsabile: dott. arch. Giovanni Fugà Proposta deliberativa sottoposta ad approvazione nella seduta del Consiglio Comunale del 15 settembre 2011 LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DI AGENDA 21 LOCALE E DEL FORUM CITTADINO Proposta al Consiglio Comunale • Approvazione delle LINEE GUIDA per la gestione di AGENDA 21 LOCALE e del FORUM CITTADINO • Presa d’atto della DICHIARAZIONE DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE, SOCIALE ED ECONOMICA • Presa d’atto del “Progetto Noto Sostenibile” DOCUMENTO DI INDIRIZZO PROGRAMMATICO per la realizzazione del Piano di Azione Ambientale della Città di Noto • Mandato al Sindaco e Assessore delegato a impegnarsi per la realizzazione degli obiettivi A COSA SERVE AGENDA 21 LOCALE • E’ un processo partecipativo e condiviso dall’intera comunità per realizzare i principi della sostenibilità ambientale, economica, sociale e della governance • Es.: per “governance” si intende perseguire e realizzare “buone pratiche” nella gestione della P.A. come: riduzione degli sprechi, riduzione dei consumi, oculatezza delle spese, bilancio ( o contabilità) ambientale e sociale, programmazione delle opere pubbliche con finalità e contenuti eco-sostenibili, pianificazione strategica e sostenibile, misurabilità e monitoraggio degli obiettivi rivolti alla sostenibilità e visibilità dei risultati raggiunti e dei benefici sociali ed economici ottenuti previsti nel Piano di Azione Ambientale quale “strumento di programmazione” • Individuare le modalità e gli strumenti mediante i quali giungere all’elaborazione del Piano di Azioni della sostenibilità ambientale, in correlazione alle “specificità” del territorio (e, cioè, le “azioni” devono essere rispondenti alle necessità del territorio in cui si opera (c.d. “contesto territoriale”) individuando le “criticità” e attuando le possibili “soluzioni” ecocompatibili) LA GESTIONE DI AGENDA 21 E DEL FORUM CITTADINO Agenda 21 locale rappresenta un innovativo strumento volontario di governance attraverso il quale gli Enti Locali operano in collaborazione con tutti i settori della comunità locale per definire Piani di Azione che perseguono la sostenibilità a livello locale. Il processo di attivazione di Agenda 21 locale si articola in più fasi: in primo luogo la realizzazione del FORUM cittadino costituito da istituzioni, soggetti economici, associazioni di cittadini al fine di definire in forma partecipata una strategia ambientale. LA CONSULTAZIONE PERMANENTE DELLA COMUNITA’ LOCALE • Sin dalle prime fasi di Agenda 21 locale occorre la consultazione permanente della comunità locale al fine di conoscere i bisogni, definire le risorse, individuare e affrontare eventuali conflitti. • Una volta raccolti i dati di base sull’ambiente fisico, sociale ed economico, si costruirà il RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE su cui si svilupperà il TARGET, ovvero, gli obiettivi concreti e quantificabili ed integrati secondo un ordine di priorità • Seguirà il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE che rappresenta un programma di azioni concrete in cui vengono definiti gli attori responsabili dell’attuazione, le risorse finanziarie necessarie e gli strumenti di supporto. • Organizzato il Piano sarà necessario attivare le procedure di controllo basate sul monitoraggio, la valutazione e l’aggiornamento del Piano di Azione. • L’adozione della Carta di Aalborg da parte degli Enti Locali rappresenta il primo passo per attuare gli obiettivi di Agenda 21 Locale ed elaborare Piani a lungo termine per uno sviluppo sostenibile e durevole che tenga conto delle peculiarità territoriali e tutelando l’ambiente e le sue risorse naturali. OBIETTIVO DI AGENDA 21 SONO LE “BUONE PRATICHE” • Per “buone pratiche” si intende “un’azione esportabile in altre realtà, che permette ad un Comune, una comunità o qualsiasi amministrazione locale di muoversi verso forme di gestione sostenibile a livello locale” • Una pratica si considera “buona” quando corrisponde all’idea della “sostenibilità” intesa come “fattore essenziale” di “uno sviluppo in grado di rispondere alle necessità del presente, senza compromettere la capacità di generazioni future di soddisfare le proprie”. Obiettivi e ruolo del FORUM DI AGENDA 21 LOCALE 1. 2. 3. Il FORUM viene istituito dal Comune in accordo all’art. 8 del D.L.g.s. n. 267/2000 Obiettivi del Forum: perseguire i principi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica (Carta di Aalborg, 1994 e 2004) e favorire la valorizzazione e lo sviluppo degli organismi di accesso e partecipazione dei cittadini all’Amministrazione locale ed in attuazione delle previsioni del progetto per la redazione del Piano di Azione Ambientale della Città di Noto (sviluppato negli ambiti strategici: sistema urbano, sistema rurale, sistema ambientale) Ruolo del Forum: è un organismo consultivo dell’Amministrazione comunale per la redazione del Piano di Azione Ambientale, per il suo monitoraggio nella fase di realizzazione e per il suo periodico aggiornamento. Obiettivi, impegni, modalità di lavoro del FORUM CITTADINO • 1° Obiettivo: fornire all’Amministrazione comunale, in modo condiviso, indicazioni per l’elaborazione del Piano di Azione Ambientale” orientato ad un “modello di sostenibilità” che combini prosperità economica, sviluppo sociale, uso durevole delle risorse ambientali, che l’Amministrazione proporrà per l’adozione da parte del Consiglio Comunale per la sua realizzazione …..continua: obiettivi, impegni, modalità di lavoro del FORUM CITTADINO • Le attività del Forum sono orientate a definire “azioni e progetti” con le seguenti caratteristiche: fattibilità, misurabilità, monitoraggio, indicatori ambientali, attuabilità secondo una scala di priorità …..continua: obiettivi, impegni, modalità di lavoro del FORUM CITTADINO • Il “Rapporto sullo Stato dell’Ambiente” (RSA) costituisce la base fondamentale e rappresenta lo “strumento di conoscenza” del contesto territoriale e delle sue risorse materiali e immateriali. Successivamente, sulla base dei dati forniti dal Rapporto Ambientale si potrà intervenire con il “Piano di Azioni Ambientali” che rappresenta lo “strumento di attuazione” …..continua: obiettivi, impegni, modalità di lavoro del FORUM CITTADINO • Il metodo di lavoro del Forum è quello della “democrazia partecipativa” che ha come obiettivo quello di “perseguire la realizzazione di progetti di sviluppo sostenibile in un quadro generale di “pianificazione strategica territoriale di sostenibilità” …..continua: obiettivi, impegni, modalità di lavoro del FORUM CITTADINO • Il FORUM si articola su “Gruppi di lavoro” tematici che vanno individuati sulla base degli approfondimenti che si rendono necessari e sui punti di vista derivanti dalle attività di analisi e di progettazione sottoposti alla discussione …..continua: obiettivi, impegni, modalità di lavoro del FORUM CITTADINO • I Gruppi di lavoro non possono essere composti da più di 25 persone al quale possono partecipare “esperti, consulenti” con specifiche capacità di conoscenze, competenze, esperienze tecniche, gestionali, organizzative, allo scopo di dare “contributi di valore alle attività dei Gruppi, nelle fasi di analisi, ideazione, progettazione, realizzazione delle iniziative Chi può aderire al Forum • Possono partecipare tutti gli attori sociali portatori di interessi diffusi con una adesione volontaria e gratuita, tramite la sottoscrizione di un “atto di adesione” con “accettazione del Regolamento” e dei principi ispiratori della sostenibilità (Carta di Aalborg) • Gli attori sono i rappresentanti di: enti locali, consorzi, associazioni, imprese pubbliche e private, associazioni imprenditoriali, organizzazioni sindacali, ordini professionali, università e istituti di ricerca, associazioni ambientaliste, culturali, sportive, sociali, amatoriali, istituzioni culturali, fondazioni, istituti religiosi, centri servizi, scuole, ecc. Gli organi del Forum • 1. 2. 3. 4. 5. Il Forum è strutturato nel modo seguente: Presidente Segreteria Tecnica (Ufficio Agenda 21 locale) Gruppo Tecnico-Scientifico Assemblea Generale Gruppi di Lavoro tematici I Gruppi di lavoro tematici: i temi specifici di approfondimento • I Gruppi di lavori si articolano nelle seguenti materie: • 1° Gruppo: Aria, Acqua, Rumore, Elettromagnetismo • 2° Gruppo: Rifiuti, Energia • 3° Gruppo: Struttura urbana, Mobilità • 4° Gruppo: Paesaggio e Natura, Suolo e Sottosuolo Possono essere costituiti altri Gruppi su tematiche specifiche valutate dal FORUM e dai suoi organismi rappresentativi e di consulenza tecnica La DICHIARAZIONE AMBIENTALE • La Dichiarazione ambientale di sostenibilità rappresenta “l’impegno dell’Amministrazione locale” che ha aderito ad Agenda 21 Locale e sottoscritto gli “Impegni di Aalborg” (la Carta di Aalborg) a perseguire l’obiettivo di sostenibilità nei diversi ambiti: sociale, ambientale, economico attraverso un “atto formale di dichiarazione di impegno” da sostenere ed attuare con gli strumenti operativi che l’Ente deve mettere in campo • La Dichiarazione Ambientale è essenziale, inoltre, per poter avviare le procedure di “certificazione ambientale e gestionale” delle attività amministrative e di programmazione rivolte alla sostenibilità secondo i modelli di certificazione europee “EMAS” o ISO 14001. Il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE E DI MANDATO DEL SINDACO • Il Piano di Azione Ambientale (quale appendice allo Studio SocioEconomico per il P.r.g. di Noto redatto dal Prof. Antonio Pedalino) rappresenta uno “strumento fondamentale” per attuare le strategie della sostenibilità nel territorio di Noto con particolare attenzione al sistema ambientale, territoriale e socio-economico, individuando le varie “competenze” e individuando le “strategie” di pianificazione urbanistica e di sviluppo economico sostenibile da doversi realizzare a breve, medio e lungo termine. • Il Piano di Azione Ambientale è anche il Piano di Mandato del Sindaco per attuare gli obiettivi di sostenibilità durante il periodo di governo della Città e per verificare l’andamento (ovvero la “rendicontazione”) della realizzazione degli obiettivi con l’assunzione di “responsabilità” sia all’Assessore delegato ai compiti assegnati e sia al Dirigente del Settore di competenza per l’attuazione del Programma o Progetto con priorità, tempi di realizzazione e risultati raggiunti “misurabili”. Alcuni degli INDICATORI AMBIENTALI da perseguire per gli obiettivi di sostenibilità ambientale 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Contributi locali al cambiamento climatico globale (Alcuni es. di piani/progetti: Patto dei Sindaci per la riduzione di CO2, Protocollo di Kyoto, Piano Energetico Comunale e Ambientale, Piano Comunale per il risparmio energetico nelle abitazioni e negli edifici pubblici, Piano della mobilità urbana ed extra-urbana, Piano dei percorsi ciclo-pedonali) Mobilità locale (urbana ed extra-urbana) (Alcuni es. di piani/progetti: Piano del traffico urbano, Piano delle aree a traffico limitato, ecc.) Disponibilità di aree verdi aperte al pubblico (Alcuni es. di piani/progetti: Piano del verde urbano, parchi urbani, Rete Ecologica Comunale, ecc.) Qualità dell’aria ambientale Inquinamento acustico Produzione e gestione dei rifiuti (Riduzione delle quantità di rifiuti e potenziamento delle percentuali di rifiuti differenziati (raggiungere e superare il 65% di Raccolta differenziata per aderire all’Ass.ne dei “Comuni virtuosi”) Riduzione dei consumi idrici (campagna di informazione tra cittadini, esercizi commerciali e attività produttive) Trattamento delle acque reflue e ciclo delle acque (aspetti gestionali: rete idrica, rete fognaria, depuratori) Gestione ambientale dell’autorità locale (Comune) Utilizzo sostenibile del suolo e razionalizzazione dei consumi di suolo ai fini edificatori