Anatomofisiologia del sistema
algico e del SNA
Guido
Orlandini
Centro Terapia del
Dolore e Cure
Palliative
Ospedale di Tortona
Tortona (Al)
Rimini, 4 Dicembre 2000
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L’Algologia è la specializzazione medica che si occupa della
diagnosi e della cura del dolore: essa non è la mera applicazione di
tecniche terapeutiche ma una disciplina clinica completa
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Abbandonare le dizioni “terapia antalgica” e
“terapia del dolore” per indicare la disciplina
e “terapeuta o terapista del dolore” per
indicare il medico che l’esercita.
La disciplina è l’Algologia o
Antalgologia ed il medico che la
pratica è L’Algologo o Antalgologo.
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L’Iter clinico
dell’Algologia
prevede:
a) la diagnosi
b) la decisione
terapeutica
c) l’esecuzione
della terapia
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Premessa allo studio
dell’algologia: ”cos’è il dolore”
Il dolore è “una spiacevole
esperienza sensoriale ed
emozionale associata ad un
danno tessutale reale o
potenziale e descritta in
termini di tale danno”
[IASP].
Non si tratta quindi di una semplice
percezione ma di una complessa
esperienza sensoriale che si concretizza
in una “emozione”
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Distinguere:
• nocicezione
- è l’attività elettrica indotta nei recettori periferici
e trasportata nelle fibre nervose ad essi collegate
- è la qualità dello stimolo in grado di attivare le
fibre A-delta e C
• dolore
- è la risposta psicologica elaborata nei lobi
limbico e frontale all’arrivo della nocicezione
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Gli stimoli di bassa intensità (A) eccitano solo i recettori corpuscolati connessi
alle fibre A-beta mentre gli stimoli di elevata intensità o nocicettivi (B) eccitano
sia i recettori corpuscolati delle fibre A-beta che le terminazioni libere delle fibre
A-delta e C
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BASI ANATOMICHE DEL
DOLORE
apparato nocicettivo
apparato antinocicettivo
Il dolore deriva dalla
reciproca interazione dei due apparati
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Apparato nocicettivo
Nocicettori
1° Neurone
Giunzione 1°-2° Neurone
Via Lemniscale
2° Neurone
Via extralemniscale
3° Neurone
4° Neurone
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Nocicettori
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• Anatomicamente, i
nocicettori si identificano
che le terminazioni nervose
libere
• Funzionalmente, i
nocicettori sono
“trasduttori” che convertono
lo stimolo in un’attività
elettrica che si propaga nella
fibra nervosa
• Qualitativamente, i
N.B.: non esiste uno “stimolo doloroso di per sé”, vale a
dire uno “stimolo specifico” per il dolore. Tutti gli stimoli
possono essere dolorosi se abbastanza intensi e
potenzialmente in grado di danneggiare i tessuti.
nocicettori sono recettori
“specializzati” a raccogliere
gli stimoli intensi e quindi le
informazioni nocicettive
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Tipologicamente, i nocicettori si distinguono in:
• Unimodali meccanici: A-delta
• Meccano termici: A-delta
• Polimodali: C
Implicazioni cliniche:
• In condizioni fisiologiche, i nocicettori sono coinvolti nella produzione del
dolore tessutale (nocicettivo), vale a dire del “dolore normale, fisiologico”
• In condizioni patologiche, i nocicettori sono responsabili di un particolare tipo
di dolore neuropatico, dell’iperalgesia primaria e di un particolare tipo di
allodinia
• A livello dei nocicettori agiscono i FANS
• A livello dei nocicettori agiscono gli anestetici locali quando sono
somministati per infiltrazione locale
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Primo Neurone
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Il primo neurone
collega i nocicettori
dei tessuti ai
neuroni centrali del
midollo spinale e
del tronco
encefalico.
Il primo neurone consiste di:
• fibre A-delta (poco mielinizzate e a rapida conduzione saltatoria tra un
nodo di Ranvier e il successivo)
• fibre C (amieliniche e a lenta conduzione continua)
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Il primo neurone ha il pirenoforo nel ganglio della radice dorsale e nelle
corrispondenti strutture dei nervi cranici (g.di Gasser per il trigemino,
g.superiore e g.petroso di Andersch per il glossofaringeo)
Il primo neurone penetra nel midollo con la radice dorsale o nel tronco
encefalico con le corrispondenti strutture dei nervi cranici
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L’insieme dei primi neuroni forma i nervi periferici:
• somatici
• viscerali
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I nervi viscerali sono
fusi in una unica
struttura anatomica
con i nervi simpatici:
le due componenti
differiscono perché:
Nervo
somatico
• sono afferenti
Nervo
viscerale
mentre il simpatico è
efferente
• hanno il corpo
cellulare nel ganglio
della radice dorsale
mentre le fibre
simpatiche l’hanno
nel corno laterale del
midollo spinale
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Nervi periferici:
 Nervi spinali
 Nervi cranici
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Nervi spinali
I nervi spinali (C1-S5)
conducono la
sensibilità delle
strutture
muscoloscheletriche e
viscerali del collo,
degli arti superiori, del
torace, dell’addome,
del bacino e degli arti
inferiori. Essi entrano
Penetrate nel midollo spinale, le fibre della radice dorsale si
nel midollo spinale
dividono in due gruppi:
attraverso il solco
• gruppo laterale che occupa la “zona terminale di
posterolaterale con la
Lissauer” (ZT)
radice dorsale
• gruppo mediale che occupa la “zona radicolare” (ZR)
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A livello dei primi 3-4 segmenti midollari
cervicali, in luogo del tratto di Lissauer, vi è
il TR. SPINALE DEL TRIGEMINO
Nella zona
terminale di
Lissauer si
raccolgono le
fibre A-delta e C.
Esse si biforcano
a T in un ramo
ascendente e uno
discendente
formando il TR.
DI LISSAUER di
cui la zona
terminale è una
sezione
trasversale.
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