Normativa Gli archivi normativi sono così suddivisi: Dottrina Gli archivi della dottrina giuridica sono così suddivisi: Schemi In questo archivio sono state memorizzate le voci classificatorie relative alle seguenti materie: • CIVILE • PENALE 76 • ECOLOGIA • CONTRATTI COLLETTIVI • TRATTATI INTERNAZIONALI • CORTE DEI CONTI. Si ricorda, infatti, che oltre allo schema di classificazione del massimario civile e penale della Cassazione (che viene utilizzato per la classificazione dei documenti contenuti rispettivamente nell'archivio CIVILE e PENALE del CED oltre che per la classificazione dei testi normativi), per gli archivi sottoelencati sono state predisposte specifiche voci classificatorie che vanno a formare altri elenchi: • l'archivio “NORMATIVA IN MATERIA AMBIENTALE”(ECO) • l'archivio “CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO” (LAVORO) • l'archivio “ACCORDI INTERNAZIONALI” (CONVES) • l'archivio “GIURISPR. CORTE CONTI” (CORTEC) L'archivio contenente gli schemi di classificazione ha come unità documentale i titoletti delle grandi voci e rispettive sottovoci degli schemi generali di classificazione ed è particolarmente utile quando si voglia fare una ricerca per voci classificatorie (canale “Classificazione”), negli archivi sopra elencati senza conoscerne il relativo numero. Si può, allora, partire dalle parole per ottenere successivamente in risposta dall'elaboratore tutte le voci classificatorie che contengono la o le parole indicate. L'archivio è considerato “di servizio” nel senso che viene utilizzato per la ricerca di dati (numeri delle voci classificatorie) da usare successivamente in ricerca - nell'archivio prescelto - per la selezione di documenti giurisprudenziali o normativi. Filosofia del sistema La ricerca in banca dati si basa su cinque principi che sono alla base della filosofia del sistema. Conoscere tali principi mette in condizione il ricercatore di comprendere a fondo il funzionamento della banca dati per poter effettuare al meglio la ricerca sfruttando tutte le potenzialità offerte dal sistema. 77 Primo Principio - libertà e casualità della ricerca Il primo principio afferma che l'utente ha piena libertà di scelta del dato da usare per la ricerca, ossia qualunque dato considerato presente nei documenti costituisce una possibile chiave di ricerca: è il cosiddetto Full text. Quindi, mentre in un archivio cartaceo (ad esempio l'elenco telefonico) occorre conoscere il dato in base al quale l'archivista ha classificato i documenti, in banca dati qualunque dato presente nei documenti costituisce una possibile chiave di ricerca. La condizione è che si sia certi della presenza nel documento/i ricercato/i del dato indicato. E' importante precisare che anche qui per ogni tipo di dato esiste il corrispondente “canale” di ricerca. Secondo Principio - combinabilità di più dati In base a tale principio, è possibile quindi la ricerca pluridato grazie all'uso degli operatori logici booleani che consentono di indicare il rapporto in cui più dati devono essere ricercati nei documenti. Il rapporto che lega due o più dati può essere sostanzialmente di tre tipi: Compresenza - Alternatività - Esclusione Per dare istruzioni al computer circa il rapporto prescelto, vengono utilizzati gli operatori logici booleani Gli operatori logici booleni più noti sono l'AND, l'OR, il NOT e lo XOR. Operatore AND 78 Collegando due o più dati con l'operatore logico della compresenza AND, il ricercatore intende chiedere la selezione dei soli documenti nei quali i dati indicati siano compresenti. I dati da richiedere in compresenza devono avere la caratteristica dell'indefettibilità. Scopo dell'uso dell'operatore logico AND è quello di restringere la ricerca; oggetto dell'AND è, appunto, il dato indefettibile. E' bene precisare che vi sono alcune incompatibilità logiche nel suo uso riguardo a certi canali di ricerca. Non è infatti possibile chiedere come compresenti nello stesso documento due date diverse o il nome di due presidenti o due di estensori e così via. Riguardo alla richiesta di dati in compresenza, si precisa che la ricerca darà lo stesso risultato sia usando l'operatore logico AND che procedendo al cosiddetto scalettamento. La ricerca è detta ad imbuto, nel senso che il risultato è destinato via via a ridursi sempre più e, quindi, indicare due o più dati uniti tra loro dalla relazione di AND, equivale a richiederli uno per volta in stringhe successive con lo scalettamento. Operatore OR 79 Collegando due o più dati con l'operatore logico OR, detto anche dell'alternatività, il ricercatore intende chiedere la selezione dei documenti in cui sia presente anche uno solo dei dati indicati e il risultato finale sarà la somma dei documenti in cui ciascuno è stato riscontrato presente. Scopo dell'uso dell'operatore logico OR è quello di allargare la ricerca; oggetto dell'OR è il dato intercambiabile. Operatore NOT E' detto anche dell'esclusione in quanto consente la selezione di tutti i documenti con esclusione di quelli che contengono il dato indicato. Operatore XOR Consente, indicando due o più dati in ricerca, di escludere dalla selezione quei documenti in cui i dati sono compresenti. Terzo Principio - mascheramento In base a tale principio è possibile mettere in ricerca dati di cui non si conoscono o non si vogliono indicare tutti gli elementi costitutivi, grazie alla possibilità offerta dal sistema di utilizzare un carattere, cosiddetto di “mascheramento” ( che nel Find era una X) che opera come una sorta di jolly. 80 Per quanto riguarda i dati numerici, nel caso in cui l'utente non conosca tutti i segmenti dello standard (ad esempio mese e giorno di una legge) potrà utilizzare tanti punti interrogativi quanti sono i caratteri ignoti. Si precisa che, per quanto riguarda gli standard normativi, qualora non vengano espressamente indicati dal ricercatore uno o più caratteri dello standard previsti sulla destra, l'elaboratore procederà automaticamente al mascheramento di tutti i segmenti successivi a quello/i indicati (mascheramento virtuale). Quarto Principio - distribuzione documentale Il quarto principio è anche detto dell'Analisi spettrale. In base a tale principio in ogni momento della ricerca si possono ottenere dal sistema informazioni circa la ripartizione dei documenti in base alla chiave che viene indicata. Il sistema offre all'utente la possibilità di sapere, una volta scelto un determinato canale, come sono suddivisi i documenti dell'archivio relativamente a quel tipo di dato. Ciò consente all'utente di ottenere utili informazioni da utilizzare poi eventualmente in ricerca. Occorre precisare che la ripartizione documentale può essere richiesta sia in apertura di archivio (ed allora si avrà la distribuzione di tutti i documenti in base alla chiave prescelta) ovvero dopo aver già operato nell'archivio una selezione in base ad uno o più dati di ricerca, nel qual caso la ripartizione documentale avverrà sui soli documenti selezionati . Quinto Principio - dialogo tra ricercatore e computer Il quinto principio si riferisce alla interrogazione al sistema per stringhe successive (ricerca cosiddetta ad imbuto: un dato chiesto successivamente al primo opera nell'ambito dei documenti selezionati con la stringa precedente). E' detto anche Dialogo con il computer nel senso che l'utente deve essere sempre pronto a cogliere dalle risposte date dall'elaboratore, segnali utili per l'interpretazione e l'eventuale miglioramento della ricerca. Ricerca semplice Per ricerca semplice si intende la ricerca effettuata sulla scorta di un solo dato. 81 La ricerca può essere effettuata sulla scorta di uno qualunque dei dati presenti nei documenti (full text). A seconda della struttura dell'archivio, le chiavi di ricerca individuano una parte numerica del documento (estremi, riferimento normativo, ecc.), un dato lessicale (parole testuali, radici, ecc.) oppure, in alcuni archivi, una voce dello schema di classificazione. Selezionando un canale, se il dato da porre in ricerca è uno solo, il sistema risponderà fornendo il numero di documenti in cui quel dato è presente: è questo il caso di ricerca semplice. Se invece, i dati da porre in ricerca sono due o più di due, occorrerà indicare all'elaboratore il rapporto in cui i dati devono essere ricercati nei documenti: è questo il caso di ricerca complessa. Sia negli archivi giurisprudenziali che negli archivi normativi l'ipotesi di ricerca più favorevole è quella che si riferisce all'essere a conoscenza degli estremi del documento ricercato. Negli archivi giurisprudenziali (Civile - Penale - etc), in cui l'unità documentale è rappresentata dalla massima, gli estremi del documento ricercato possono riferirsi sia all'anno e numero della sentenza che al numero di massima: • andando in ricerca con l'anno e numero della sentenza si ottengono la/le massima/e da essa ricavata/e; • con il numero di massima si ottiene solamente il documento caratterizzato da quel numero a sei cifre (che è il numero che viene dato alla massima dalla rivista del massimario della Corte di Cassazione). Per quanto riguarda la ricerca per estremi di documenti normativi si procede in maniera diversa negli archivi normativi. 82 Essendo in possesso degli estremi del documento ricercato e dovendo quindi utilizzare i canali Anno e Numero o Num. Massima, si potrà indifferentemente usare la scheda Ricerca sintetica ovvero la scheda Estremi e parti. Diversi sono i canali a disposizione dell'utente, in tutti gli archivi della banca dati, per la ricerca a parole: • La ricerca per lemma è la modalità pre-impostata di default dal sistema Italgiureweb. La finalità dell'utilizzo di questa opzione è quella di ottenere dal sistema non solo i documenti che contengono la parola indicata, ma di ottenere anche i documenti che contengono tutte le variazioni morfologiche di cui il lemma indicato è suscettibile: singolare e plurale di un sostantivo, singolare maschile - singolare femminile plurale maschile - plurale femminile per gli aggettivi, tutte le forme coniugate di un verbo. • La ricerca per identità testuale consente invece di ricercare i soli documenti che nel loro testo contengano la/e parola/e esattamente come sono state digitate dal ricercatore, senza la lemmatizzazione automatica fatta dal sistema nel caso della ricerca per lemma. • La ricerca delle radici è possibile anche digitando solo alcune lettere di una parola, troncandola con il segno asterisco (*). In questo caso si otterranno in risposta tutti i documenti in cui sia presente una qualsiasi parola che inizi con le lettere indicate. • La ricerca delle parole esatte è possibile invece racchiudendo l'intera frase da ricercare tra doppi apici (“). In tal caso si otterranno in risposta i soli documenti che contengono esattamente la dicitura indicata. Nella scelta delle parole da usare in ricerca si dovrà riflettere sui requisiti di selettività ed indefettibilità del dato: • è selettivo il dato che, posto in ricerca, consente di ottenere un numero ridotto di documenti. Il concetto di selettività cambia da archivio ad archivio: non è affatto selettiva la parola “reato” nell'archivio penale (troppi sono i documenti che la contengono e il risultato della ricerca sarebbe elevatissimo) mentre acquista una certa selettività nell'archivio civile; Attualmente la banca dati offre all'utente la possibilità di servirsi di due thesauri: 83 Il Thesarus della Corte di Cassazione, che è consultabile attraverso l'opzione semi della scheda Parole e classificazione, è uno speciale dizionario della lingua italiana inserito permanentemente nel sistema (e di cui abbiamo già più volte parlato). Il Thesaurus serve anche a stabilire delle connessioni tra tutti i vocaboli della lingua italiana concettualmente affini in modo da consentire al ricercatore il loro reperimento automatico. Queste connessioni sono stabilite secondo un principio costante detto della scomposizione delle parole in fattori primi semantici o semi del linguaggio. Quando viene attivato il bottone posto accanto alla dicitura semi dell'etichetta Parole e classificazione, indicando in ricerca un seme del linguaggio (parola concetto capogruppo da cui si sviluppa la rete analogica), intenzione del ricercatore è quella di ricercare non solo i documenti che contengono il termine indicato ma anche quelli che contengono termini affini: sarà infatti l'elaboratore, servendosi del Thesaurus, a sviluppare automaticamente tutta l'area delle affinità concettuali relative al termine indicato e cioè: • parole di significato affine aventi la stessa radice. Il Thesaurus dell'Expert System, è consultabile attraverso l'opzione concetti della scheda Parole e classificazione. Tale Thesaurus è stato messo a punto dalla Expert System S.p.A. (società leader nel settore della linguistica, attiva dal 1989) e la sua consultazione consente di ottenere utili indicazioni sul diverso significato che una stessa parola può assumere ed avere, di conseguenza, la possibilità di limitare la ricerca alle sole parole pertinenti. La sua utilità deriva dal fatto che quando l'utente usa una parola in ricerca, grazie ad uno speciale programma e grazie al fatto che a ciascun lemma è stato assegnato un codice grammaticale che indica all'elaboratore quale regola della lingua italiana esso debba applicare, è possibile ottenere la selezione dei documenti che contengono non solo il lemma indicato ma anche tutti i termini che derivano dalle variazioni morfologiche di cui quel lemma è suscettibile secondo le regole della grammatica. Negli archivi giurisprudenziali molto spesso la ricerca viene effettuata utilizzando come dato esca il/i provvedimento/i normativo/i di cui si è fatta applicazione nel documento ricercato. 84 Possono essere indicati gli estremi della norma utilizzando l'apposita scheda Riferimenti normativi in cui sono presenti tutti i canali previsti dal sistema per tale tipo di ricerca. L'ItalgiureWeb consente, come valore aggiunto rispetto ai precedenti sistemi di consultazione, l'utilizzazione del linguaggio naturale nell'indicazione della norma che si intende porre in ricerca; ciò vuol dire che l'utente non è più vincolato al dover conoscere ed indicare gli standard normativi previsti dal sistema. Tale possibilità è offerta: • sia dalla scheda Ricerca sintetica - canale Riferimenti normativi Estremi; • che dalla scheda Riferimenti normativi - canale Estremi. La ricerca per numeri classificatori può essere eseguita, oltrechè negli archivi della giurisprudenza CIVILE e PENALE, in tutti gli archivi che prevedano l'apposito canale denominato Classificazione. La selezione dei documenti in base al canale Classificazione consente, o la sola indicazione della grande voce che farà ottenere tutti i documenti classificati sotto l'argomento corrispondente (comprese ovviamente tutte le sottovoci che di quella grande voce fanno parte), oppure, per una ricerca più analitica, l'indicazione della sottovoce pertinente: la prima ricerca darà un risultato più ampio, mentre la seconda consentirà il reperimento di un numero di documenti sicuramente inferiore. Ricerca complessa 85 Per ricerca complessa si intende la ricerca effettuata sulla scorta di più dati. A seconda della struttura dell'archivio, le chiavi di ricerca individuano una parte numerica del documento o una parte lessicale e sono a disposizione dell'utente tanti canali per quanti sono i tipi di dato presenti nell'archivio. Il sistema consente di utilizzare in ricerca più dati contemporaneamente ma il ricercatore dovrà indicare all'elaboratore il rapporto in cui si vogliono porre i dati forniti per la ricerca. Infatti, nella ricerca complessa da effettuarsi sulla scorta di più dati tutti appartenenti allo stesso canale: 1. due o più dati possono essere ricercati in compresenza con l'uso dello scalettamento o dell'operatore logico AND; 2. ovvero possono essere ricercati in rapporto di alternatività con l'uso dell'operatore logico OR; 3. ovvero si possono escludere dalla selezione uno o più dati con l'uso dell'operatore logico NOT. 86 Inoltre il sistema offre la possibilità dell'uso dei doppi apici (ricerca di esatte occorrenze di frasi) e dello XOR (OR esclusivo). E' data la possibilità all'utente di reperire documenti della banca dati tramite più parole preimpostando la distanza che tra esse deve intercorrere. E' una funzione usata prevalentemente come sistema rafforzativo dell'AND (dati richiesti in compresenza ma alla distanza voluta) ed è operativa in tutti gli archivi tramite il tasto Opzioni presente sia nella scheda Ricerca sintetica che nella scheda Parole e classificazione. Si può ravvisare la necessità di effettuare la ricerca sulla scorta di più dati che, pur appartenendo allo stesso canale, non sono legati tra loro da operatori logici omogenei. Se, ad esempio, in ricerca si vuole porre la parola divorzi in alternativa a scioglimento del matrimonio: le parole divorzio, scioglimento, matrimonio non vanno poste in ricerca né in rapporto di OR (nel qual caso verrebbero ricercate in alternativa tra di loro), né in rapporto di AND (nel qual caso verrebbero ricercate in compresenza) ma la stringa da comporre sarà: divorzio OR scioglimento AND matrimonio La casistica relativa a stringhe pluridato plurirapporto è infinita. Vediamo solo alcuni esempi. ESEMPI SUL CANALE DELLE PAROLE: DIVORZIO OR SCIOGLIMENTO AND MATRIMONIO verranno selezionati i documenti contenenti la parola divorzio e, in aggiunta a questi, i documenti che contengono l'espressione scioglimento del matrimonio. MATRIMONIO AND (SEGRETO OR COSCIENZA) verranno selezionati i documenti che contengono, insieme, le parole matrimonio segreto e i documenti che contengono, insieme, le parole matrimonio di coscienza:è come se il ricercatore avesse effettuato due ricerche separate digitando prima matrimonio and segreto e successivamente matrimonio and coscienza; Alcune volte la ricerca pluridato riguarda dati-esca che NON appartengono allo stesso canale e anche in questo caso occorre decidere il rapporto che deve legare i dati da porre in ricerca. Utilizzo dell'operatore logico AND Supponendo di voler porre in ricerca nell'archivio Penale le massime che hanno fatto applicazione dell'articolo 444 del nuovo codice di procedura penale 87 e che siano state emesse nel 2003, l'utente potrà decidere tra lo scalettamento103 dei dati e la richiesta contestuale dei due dati con l'operatore logico AND. Nel primo caso si digiterà uno dei due dati e si invierà la richiesta all'elaboratore. Successivamente, ottenuta la risposta, si procederà digitando il secondo dato (che ovviamente andrà a ricercarsi nell'ambito dei documenti selezionati con il primo dato). Nel secondo caso, volendo effettuare la ricerca combinata dei due dati utilizzando l'operatore logico della compresenza AND, ci si potrà servire: • della scheda Ricerca sintetica; • delle schede relative ai due canali specifici: Estremi e Parti e Riferimenti normativi. Utilizzo dell'operatore logico OR (si ricorda che in questo caso non è possibile lo scalettamento, che è un implicito AND) Supponendo di voler ricercare, nell'archivio Civile, le massime nel cui testo siano contenute le parole equo e canone o (in alternativa) il riferimento alla legge statale numero 392 del 1978, si potrà effettuare la ricerca: • servendosi della scheda Ricerca sintetica; • servendosi delle schede relative ai due canali specifici: Parole e classificazione e Riferimenti normativi. Una stessa ricerca può essere effettuata in più archivi contemporaneamente. Per offrire tale opportunità all'utente, è disponibile l'apposita icona multiarchivio: ...agendo sulla quale è possibile visualizzare l'elenco degli archivi della banca dati. 103 Per scalettamento si intende la digitazione di più dati inviati all'elaboratore uno per volta in una successione di “stringhe” indipendenti. Occorre tenere presente, infatti, che, una volta aperto un archivio e dopo aver inviato un dato, l'elaboratore risponderà fornendo in risposta il numero di documenti ottenuto con la ricerca di quel dato in tutti i documenti presenti nell'archivio. Un successivo dato messo in ricerca dopo il primo, invece, non verrà più ricercato dall'elaboratore nell'intero archivio, ma nell'ambito dei documenti selezionati con il primo e così via per dati indicati in successione. 88 Nelle caselle di spunta poste accanto all'acronimo che caratterizza ciascun archivio, si opererà la scelta di quelli in cui si intende effettuare la ricerca. Se, ad esempio, si vuole, con la stringa aborto OR interruzione gravidanza, effettuare la contemporanea ricerca negli archivi Civile, Penale, Merito, Dottr, Lexs, si dovrà utilizzare l'apposita icona per la scelta di tali archivi e, digitando i dati, si otterrà in risposta il numero dei documenti trovati in ciascuno di essi. Il comando TEST consente di visualizzare la catena analogica che lega la parola, indicata dal ricercatore, ad altre parole. In pratica il comando ordina al computer di eseguire una distribuzione documentale delle parole, contenute nei documenti, che la massa degli utenti della banca dati ha più frequentemente ricercato in rapporto di OR con la parola che si indica. L'utilizzazione del comando termini equivalenti è consigliata nei casi in cui, pur con un'accurata formulazione del quesito ed una corretta impostazione della ricerca, si ottengono in risposta sempre troppi documenti. Il problema è quindi quello di trovare descrittori più precisi che possano aiutare l'utente a ridurre la selezione. Il comando link si serve, come il comando test, delle ricerche effettuate in banca dati dalla massa degli utenti. A differenza del comando termini equivalenti, ordina al computer la visualizzazione della catena sintagmatica che lega una determinata parola ad altre; questo significa che ordina all'elaboratore di eseguire la distribuzione documentale delle parole contenute nei documenti (limitatamente a quelle che gli altri utenti hanno ricercato in AND con la parola indicata). Ricerca normativa La ricerca negli archivi di legislazione può essere effettuata tramite i canali previsti per questa tipologia di documenti. Gli archivi normativi sono così suddivisi: 89 I canali sono raggruppati in schede ( o etichette) e suddivisi per settori logici. La RICERCA SINTETICA contiene i canali di ricerca più utilizzati, raggruppati al fine di evitare all'utente di dover "navigare" tra le schede diverse nel caso volesse effettuare la ricerca sulla scorta di più dati. Se si hanno a disposizione gli estremi del documento normativo ricercato o gli estremi della gazzetta ufficiale su cui la norma è stata pubblicata si utilizzerà la scheda Estremi e pubblicazione, digitando nella casella corrispondente al canale prescelto, il/i dato/i da porre in ricerca. In fase di visualizzazione documentale apparirà inizialmente il solo titoletto della norma ricercata e se ne visualizzerà l'intero testo cliccando sulla parte blu che ne riporta gli estremi. In fase di lettura integrale, apparirà, sulla sinistra dello schermo, l'albero che ne descrive la struttura sintetica. A tale proposito si ricorda che il simbolo consente all'utente l'esplosione della struttura completa della norma con la possibilità di posizionarsi su qualunque documento ne faccia parte (articoloallegato, etc). Conoscendo gli estremi di una norma è possibile utilizzare, in ricerca, l'espressione verbale che ne descrive le specifiche: anno, numero, eventuale articolo etc. 90 Quindi, oltre che con i canali previsti per l'indicazione degli estremi, è possibile, con l'attuale sistema, utilizzare il canale Estremi, presente sia nella scheda Ricerca sintetica che nella scheda Estremi e pubblicazione, per andare in ricerca con il linguaggio naturale. Per quanto riguarda la scheda Ricerca sintetica si precisa che il canale estremi può essere utilizzato sia per il provvedimento base che per i riferimenti normativi. Nella finestra, in calce alla denominazione del canale, vi sono, infatti, due opzioni di scelta (per default, l'impostazione principale è su provvedimento). Il canale dei Riferimenti normativi, presente nell'apposita scheda ma anche nella scheda Ricerca sintetica, si utilizza per ricercare i richiami alla norma che si indica su detto canale. Intenzione dell'utente è, quindi, quella di ottenere in visualizzazione i provvedimenti successivi (cosiddetti passivi) rispetto a quello indicato e che, a qualunque titolo, lo abbiano richiamato. Si potrà, inoltre, limitare la ricerca dei richiami successivi ad una particolare tipologia tra quelle possibili (abrogativo, aggiuntivo, modificativo, etc). L'occorrenza del dato posto in ricerca viene sempre visualizzata con un punto esclamativo rosso. Per quanto riguarda la rete dei riferimenti normativi (cosiddetti attivi) che vengono richiamati dal provvedimento selezionato (quindi, precedenti), si ricorda che il sistema presenta, in calce ad ogni documento (titolo o articolo), il riepilogo degli contrastante stessi (viola) è ed essendo linkabile per tale riepilogo l'eventuale evidenziato visualizzazione in di colore detti precedenti. Nella scheda Parole e Classificazione è a disposizione dell'utente il canale che consente la ricerca attraverso le grandi voci classificatorie. I documenti normativi sono classificati, a seconda dell'argomento trattato dalla norma, con gli schemi classificatori del Civile, del Penale e di Ecologia, ed è per questo che sono disponibili per la ricerca tutti e tre gli schemi. Negli archivi di legislazione il sistema ItalgiureWeb dà la possibilità all'utente di utilizzare uno strumento sperimentale di assistenza per la ricostruzione della norma vigente. In fase di visualizzazione documentale, nel caso in cui un articolo sia allarmato dal simbolo che ne segnala la modifica successiva, il testo 91 dell'articolo risulterà dotato, nella parte superiore, di un link portante la dicitura Norma Vigente, azionando il quale il sistema, analizzando tutti i testi modificanti, prova a ricostruire il testo vigente o, comunque, il più recente. La ricostruzione effettuata dal sistema dovrebbe coincidere con l'effettiva norma vigente ma in alcuni casi il sistema stesso non è in grado di produrre un risultato valido in quanto i documenti modificanti non sono presenti in base dati ovvero la norma modificante non è di facile interpretazione. Allarmi Alcuni documenti, memorizzati in banca dati, possono contenere delle particolari segnalazioni, evidenziate in colore contrastante, che hanno lo scopo di avvertire il ricercatore che il documento fornito di allarme è richiamato da altri documenti dello stesso archivio o di altri archivi che ad esso fanno riferimento. L'utente è, quindi, messo in grado di reperire la documentazione che richiama quella in lettura (fornita di allarme) semplicemente cliccando sull'allarme. I possibili Allarmi sono: Edita è l'allarme che indica all'utente che la sentenza, da cui la massima allarmata è stata tratta, è pubblicata su una o più riviste. Annotata è l'allarme che indica all'utente che la sentenza, da cui la massima allarmata è stata tratta, è pubblicata su una o più riviste ed è corredata di nota a sentenza. Cliccando sull'allarme si accederà all'archivio DOTTRINA (Pubblicazione sentenze edite ed annotate) e si otterranno in visualizzazione i titoli della/e rivista/e che hanno pubblicato la sentenza e la nota a sentenza. Lo stesso risultato si potrà ottenere accedendo direttamente all'archivio DOTTRINA e ponendo in ricerca gli estremi della sentenza. 92 Occorrerà, però, tenere presente che nel succitato archivio affluiscono i titoli delle riviste che hanno pubblicato sentenze di varie giurisprudenze (Civile - Penale -Consiglio di Stato - Corte dei Conti - Corte Costituzionale - Corte di Giustizia) e si potrebbe, quindi, verificare il caso di prelevare, con il dato relativo agli estremi della sentenza, documenti appartenenti a diverse giurisprudenze. Per ottenere in risposta i soli titoli di riviste che hanno pubblicato la sentenza di una particolare autorità giurisprudenziale ci si potrà servire del canale denominato Sottoarchivio. Massime successive è l'allarme che segnala all'utente che la massima visualizzata è richiamata da altre massime, cronologicamente posteriori, le quali fanno riferimento alla massima stessa qualificandola come precedente Conforme - Difforme - Vedi. Cliccando sull'allarme si otterranno in visualizzazione le massime successive richiamanti in base alla tipologia prescelta ed in base al livello voluto. Per livello si intende la profondità cronologica cui si rivolge la ricerca: con il cono di primo livello si intende limitare la ricerca ai richiami diretti, ossia si intendono porre in ricerca le massime successive che richiamano espressamente la massima di partenza; con il cono di secondo livello si intendono prelevare, non solo le massime che direttamente richiamano quella di partenza, ma se queste a loro volta sono richiamate da massime successive, anche queste rimangono selezionate; via via il livello di espansione può essere indicato dal ricercatore tramite l'apposita casella posta accanto all'allarme: indicando il numero 2 si intendono prelevare, oltre ai richiami diretti anche le massime che ad essi fanno riferimento e così via. 93 Qualora una norma sia stata oggetto di decisione di illegittimità da parte della Corte Costituzionale l'utente ne riceve la segnalazione tramite la dicitura: COST ILLEGITTIMITA' Negli archivi giurisprudenziali l'allarme è posto accanto al riferimento normativo di cui si è fatta applicazione per segnalare all'utente che la norma richiamata è stata oggetto di decisione da parte della Corte Costituzionale. Negli archivi di legislazione l'allarme è posizionato in testa alla norma oggetto di giudizio da parte della Corte Costituzionale. Cliccando sull'allarme, si ottiene l'automatica apertura dell'archivio dei Dispositivi della Corte Costituzionale (COSTIT) e la visualizzazione dei provvedimenti emessi dalla Corte sulla norma trovata allarmata. Si segnala che, in fase di visualizzazione dei dispositivi della Corte Costituzionale, è a disposizione del ricercatore il link verso gli altri due archivi costituzionali (sentenze e massime) presenti in banca dati. In testa ad ogni documento si troverà, infatti, la seguente segnalazione in colore blu : [sentenza] [massime]: cliccando su [sentenza] si accede all'archivio contenente le sentenze della Corte Costituzionale (COSTSN); cliccando su [massime] si accede all'archivio delle massime della Corte Costituzionale (COSTMS). COST PENDENTE E' l'allarme, posto accanto al riferimento normativo di cui si è fatta applicazione nel documento giurisprudenziale, che segnala all'utente che la norma richiamata è tuttora al vaglio della Corte Costituzionale (giudizio pendente). Alcuni documenti memorizzati negli archivi normativi della banca dati, possono contenere delle particolari segnalazioni, evidenziate in colore contrastante, che hanno lo scopo di avvertire il ricercatore che il documento fornito di allarme è richiamato da altri documenti dello stesso archivio o di altri archivi che ad esso fanno riferimento. L'utente è, quindi, messo in grado di reperire la documentazione che richiama quella in lettura (fornita di allarme) semplicemente cliccando sull'allarme. I possibili Allarmi normativi , presenti in fase di visualizzazione, sono: (* ABROGATO) è l'allarme che avverte l'utente che il provvedimento è stato abrogato da una norma successiva che può essere reperita cliccando semplicemente sull'allarme. 94 (* MODIFICATO) è l'allarme che avverte l'utente che il provvedimento è stato modificato parzialmente da una norma successiva che può essere reperita cliccando semplicemente sull'allarme. (* CONVERTITO) è l'allarme che avverte l'utente che il decreto legge visualizzato è stato convertito in legge. Cliccando su detto allarme, posto sul titolo del decreto legge, si accede alla legge di conversione. (* NON CONVERTITO) è l'allarme che avverte l'utente che il decreto legge visualizzato non è stato convertito in legge. Cliccando su detto allarme, posto sul titolo del decreto legge non convertito, si accede al comunicato di mancata conversione emesso dal Ministero della Giustizia. (** COST ILLEGITTIMITÀ) è l'allarme che avverte l'utente che la norma è stata oggetto di decisione da parte della Corte Costituzionale, decisione che può essere visualizzata cliccando sull'allarme. L'allarme è posto sul titolo della norma se è stata dichiarato illegittimo l'intero provvedimento; è posto, invece, in testa all'articolo se la decisione di illegittimità riguarda uno o più commi dell'articolo stesso. (* COST PENDENTE) è l'allarme che avverte l'utente che la norma è al vaglio della Corte Costituzionale. (cerca Riferimenti in altri archivi) è un link verso altri archivi della banca dati: cliccando sulla dicitura, apparirà il prospetto riepilogativo degli archivi della banca dati. Il sistema effettuerà la ricerca della norma sul canale dei riferimenti normativi dell'archivio prescelto dall'utente. Negli archivi normativi, i documenti possono essere forniti di diciture e simboli particolari del tipo: Norma Vigente Tale dicitura avverte l'utente che è possibile risalire al testo aggiornato dell'articolo visualizzato e il simbolo posto accanto alla dicitura consentirà di operare una scelta temporale del testo aggiornato. (Vigenza storica) Tale dicitura appare in testa al testo aggiornato reperito dopo aver attivato, con il mouse, la dicitura Norma Vigente. Cliccando sul quadratino posto accanto alla dicitura, l'utente ottiene un prospetto con le date delle modifiche in ordine cronologico, tra le quali potrà effettuare una scelta temporale per avere il testo vigente ad una determinata data. 95 è l'icona presente in fase di visualizzazione del testo vigente di una norma. Consente all'utente di ottenere in visualizzazione il testo della norma modificante. Visualizza le norme modificanti Tale dicitura, posta in calce all'articolo modificato, dà la possibilità all'utente di visualizzare i testi delle norme modificanti. Nascondi le norme modificanti Nel caso si sia passati in visualizzazione delle norme modificanti con la precedente dicitura, cliccando su questa si ritorna alla visualizzazione del testo di partenza. Nell'albero riepilogativo della struttura del documento normativo sono presenti alcune segnalazioni per l'utente: è il simbolo che serve ad espandere l'albero consentendo la visualizzazione dell'intera struttura del documento selezionato ! segnala che l'articolo contiene l'occorrenza del dato posto in ricerca significa che l'articolo è stato modificato significa che l'articolo è stato oggetto di richiamo da parte di un provvedimento successivo significa che l'articolo è stato abrogato la lettera I indica che l'articolo, o uno dei suoi commi, è stato oggetto di decisione di illegittimità da parte della Corte Costituzionale la lettera P indica che il giudizio sull'articolo, o uno dei suoi commi, è pendente davanti alla Corte Costituzionale Funzioni particolari E' data la possibilità all'utente di svolgere ricerche servendosi di alcune funzioni particolari, alcune delle quali sono disponibili nella barra delle icone in fase di ricerca ed altre nella barra delle icone in fase di visualizzazione. 96 La funzione Escludi precedenti è disponibile tramite apposito pulsante presente nella barra delle icone in fase di ricerca e consente all'utente, una volta ottenuta la risposta ad una ricerca, di sottrarre da una seconda selezione i documenti già presenti nella prima. La funzione Escludi precedenti è particolarmente utile nei casi in cui si voglia evitare una sovrapposizione documentale tra ricerche diverse. La funzione Combina risultati è disponibile tramite apposito pulsante presente nella barra delle icone in fase di ricerca e consente all'utente di effettuare operazioni logiche booleane tra ricerche diverse. Nel caso in cui si voglia ripetere nel tempo una stessa ricerca, è data la possibilità di memorizzare la sequenza di ricerche effettuate (Ricerche frequenti) in uno qualunque degli archivi della banca dati. E' una modalità riservata ai soli magistrati. Nel caso in cui si voglia ripetere l'input posto in ricerca precedentemente senza dover ridigitare il/i dato/i, con il pulsante Ripristina se ne ottiene l'automatica riscrittura. Il pulsante è presente in ogni finestra di ricerca. L’ Accantonamento documentale è la funzione che permette di generare, nella ricerca corrente, una nuova selezione contenente i documenti scelti manualmente tramite l'apposita casella di spunta. L'accantonamento è possibile tramite apposito pulsante presente nella barra dei comandi in fase di visualizzazione. 97 Viene creata una sottoselezione che deriva dal ramo principale: se questo viene cancellato ne deriva anche la cancellazione del raffinamento. La funzione Cartella temporanea permette l'accantonamento temporaneo (solo fino alla fine della sessione) dei documenti selezionati tramite l'apposita casella di spunta. La selezione documentale che si ottiene non dipende dalla selezione principale e, quindi, non andrà perduta con la cancellazione del ramo da cui è stata generata, come avviene con l'accantonamento semplice. L' accantonamento è possibile tramite l'apposito pulsante presente nella barra dei comandi in fase di visualizzazione Il sistema ItalgiureWeb da la possibilità di salvare su di un supporto dell'elaboratore locale uno o più documenti reperiti in fase di ricerca. L'operazione di salvataggio può essere effettuata sia in fase di visualizzazione dell'indice dei risultati (titoletti) che in fase di visualizzazione del singolo documento. Per i documenti strutturati (archivi normativi) l'utente ha la possibilità di salvare porzioni di documenti selezionabili tramite le caselle di spunta poste accanto ad ogni articolo nella struttura ad albero del provvedimento. La funzione che consente il salvataggio dei documenti (costruendo un file HTML ed inserendolo in un file compresso - .zip) è presente nella barra dei comandi in fase di visualizzazione Azionando il comando, si aprirà una finestra di dialogo per il salvataggio del file. L'utente deciderà il nome da dare al file e la posizione nella quale eseguire il salvataggio. Raccolte è la funzione (riservata ai magistrati ed al personale interno addetto alla ricerca giuridica) che consente di effettuare il salvataggio dei documenti sull'area di memoria del server del sistema. Si tratta di un accantonamento documentale in cartelle non volatili consultabili in qualunque momento ed indipendentemente dal luogo dal quale avviene la connessione al sistema. L'accesso alle cartelle avviene tramite l'apposito tasto presente nella barra dei comandi sia in fase di ricerca 98 che in fase di visualizzazione Cliccando sull'icona l'utente potrà attivare la raccolta battezzando il file in cui affluiranno i documenti selezionati in fase di visualizzazione. Nella barra dei comandi in fase di visualizzazione è presente l'icona della stampante cliccando sulla quale è possibile scegliere la modalità di stampa tra le seguenti ipotesi Stampa gli estremi: stampa dei titoletti Stampa dettaglio: stampa integrale dei documenti selezionati Stampa remota (Cavour): stampa dei documenti presso la stampante veloce della Corte di Cassazione Piazza Cavour) Stampa remota (Balduina): stampa dei documenti presso la stampante veloce del CED della Corte di Cassazione (Via Damiano Chiesa 24Roma) Negli archivi normativi è prevista un'icona aggiuntiva Stampa dettaglio articolato: prevede la stampa dell'intero testo normativo 99 Apporto di banche dati di amministrazioni diverse da quelle della giustizia. L'archivio (EURLEX) contiene documenti normativi provenienti dalla banca dati CELEX dell'Unione Europea ed è strutturato in quattro subarchivi: • EURDER (Diritto derivato): subarchivio contenente regolamenti, direttive, decisioni Cee ed Euratom, decisioni e raccomandazioni Ceca. Inoltre vi sono memorizzati i pareri, le raccomandazioni, le risoluzioni, i programmi, i rapporti pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (già G.U.C.E.). • EURTRA (Trattati): subarchivio contenente il testo dei trattati che hanno istituito le Comunità Europee e le relative modificazioni, successivi trattati di adesione, di fusione degli esecutivi, di modifica di alcune disposizioni finanziarie e dello statuto della BEI , l'Atto unico europeo emanato nel 1986 e già ratificato da tutti gli Stati dell'Unione, nonché il Trattato istitutivo dell'Unione Europea (TUE) e successive integrazioni. • EUREST (Relazioni esterne): subarchivio contenente accordi e documenti annessi concernenti le relazioni dell'Unione con Stati terzi e degli Stati membri tra loro, se ed in quanto siano direttamente collegabili alle materie disciplinate dalla normativa comunitaria. Il subarchivio contiene anche una serie di accordi conclusi con grandi enti internazionali non territoriali quali l'EFTA, il GATT e l'ONU, alle cui sessioni sono costantemente presenti osservatori dell'Unione. • EURCOM (Diritto complementare): subarchivio nel quale affluiscono i cosiddetti “accordi interni” tra Stati membri su materie disciplinate dall'Unione. Si sottolinea che ciascun documento dell'archivio porta, in calce, la dicitura Collegamento all'originale CELEX per dare la possibilità all'utente di accesso immediato alla banca dati Celex dell'Unione Europea. Caratteristiche innovative Il sistema Italgiureweb presenta, riguardo alle possibilità di ricerca, alcune innovazioni rispetto ai precedenti sistemi di consultazione della banca dati della Corte Suprema di Cassazione. Le novità significative riguardano soprattutto la possibilità di: 100 Possibilità di usare il linguaggio naturale per la ricerca normativa. Ciò significa che l'utente non è tenuto a conoscere gli standard normativi previsti dal sistema ma può indicare con espressioni del linguaggio la norma che intende porre in ricerca (canale Estremi e canale Riferimenti normativi); Possibilità di indicare la distanza tra le parole che si vogliono porre in ricerca. Attraverso il pulsante è infatti possibile impostare le coordinate relative alla distanza che deve intercorrere tra le parole indicate; Possibilità, nella ricerca a parole, di decidere tra l'identità testuale e i lemmi; Possibilità di indicare attraverso i doppi apici ('') la dicitura esatta che deve essere ricercata nei documenti; Possibilità, nella ricerca a parole, di servirsi, oltre che del Thesaurus del Ced della Corte di Cassazione, anche del Thesaurus Expert System; Possibilità di navigare tra massime e sentenze. Quando, in fase di visualizzazione documentale, si trova il numero della sentenza evidenziato tramite colorazione contrastante, è possibile, cliccando su tale dato, accedere all'archivio corrispondente. Tale possibilità esiste per i seguenti archivi: Civile, Penale, Snciv, Snpen, Costit, Costms, Costsn; Possibilità di ricostruire, al livello voluto, la rete dei rinvii giurisprudenziali (Civile e Penale). 101 E' infatti possibile ottenere tutte le massime precedenti (richiamate) e successive (richiamanti) rispetto a quella nota, a qualunque livello di profondità; Possibilità di accedere alla distribuzione documentale (o analisi spettrale) in modalità estremamente semplificata. Basterà, infatti, semplicemente cliccare sulla denominazione del canale prescelto per ottenere la distribuzione (ogni dicitura relativa al canale risulta sottolineata proprio per indicare all'utente la possibilità di ottenere la funzione distributiva); Possibilità di ottenere, nella ricerca normativa, il testo vigente della norma ricercata. 102