Metodologia della ricerca
archivistica
Linda Giuva
aa. 2010-2011
Laurea triennale, Modulo A
Programma Modulo A
Principi di archivistica generale (36 ore - 6 crediti)
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Testi in programma:
Per i frequentanti
- E. Lodolini, Archivistica. Principi e problemi, Milano, Franco Angeli, 200813, pp. 1316
- Slides da scaricare dal sito del Dipartimento teoria e documentazione delle
tradizioni culturali in particolare all’indirizzo
http://www.tdtc.unisi.it/personale/materiali.asp?doc=Giuva
Per i non frequentanti
- E. Lodolini, Archivistica. Principi e problemi, Milano, Franco Angeli, 200813, pp. 1316
- M. B. Bertini, Che cos'è un archivio, Roma, Carocci, 2008
- S. Vitali, Abbondanza e scarsità? Le fonti per la storia contemporanea e la loro
selezione, in Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia,
Storia del secolo ventesimo. Strumenti e fonti, a cura di Claudio Pavone, Ministero
BBAACC, 2006, vol. I, pp. 21-50 disponibile all’indirizzo
http://www.archivi.beniculturali.it/DGA-free/Saggi/Saggi_86.pdf
Orario delle lezioni: lun., mart. e merc. 11-13. Inizio delle lezioni: lun. 11 ottobre 2010.
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Cosa sono
A cosa servono
Dove si conservano
Come si conservano
Come si ricerca
Cosa sono gli archivi
• Un termine che indica diverse realtà
– Luoghi
– Complessi di documenti
– Istituti culturali
• Archivio come luogo fisico in cui si conservano documenti è
l’accezione più antica. Di questa fisicità si ha traccia
nell’etimologia: per i greci archeion ( sede di governo) per i
latini arche (cassa).
– Luoghi dotati di publica fide; “locus in quo acta publica asservantur uti
fidem faciant”, “locus publicus in quo instrumenta deponuntur”
(Ulpiano)
– Nel medioevo jus archivii o jus archivale
– Anche successivamente es.: breve di Paolo V per l’archivio nel
Vaticano
– Anche nelle epoche a noi più vicine, per archivio si intende anche la
sede, la stanza, comunque lo spazio riservato all’accumulazione dei
documenti.
L’archivio come complesso di documenti
• Complesso di documenti prodotti e/o ricevuti
da un soggetto produttore durante la sua
attività per fini di autodocumentazione
• L’archivio è costituito di documenti in grado di
rappresentare e comunicare nel tempo (nel presente
e soprattutto nel futuro) fatti, atti, ricordi, relazioni,
ecc. che hanno avuto luogo nella vita di un individuo
o di una istituzione e di cui si è tenuta traccia fisica a
fini di testimonianza
• L’archivio è sempre di….
Documento archivistico
ogni «rappresentazione in forma libera
o secondo determinati requisiti di un
fatto o di un atto relativo allo svolgimento dell’attività istituzionale, statutaria o professionale di un ente o di una
persona»
P. Carucci – M. Messina, Manuale di archivistica per l’impresa
Archivio come istituto culturale
• Con il temine archivio si indicano anche istituti
culturali che concentrano, raccolgono e
conservano per fine di consultazione pubblica
archivi storici di diversi soggetti produttori.
• Esistono diversi tipi di istituti culturali archivistici
– Archivi di Stato
– Numerose fondazioni o istituti privati che svolgono
questo compito in riferimento ad archivi storici privati
• La forma della concentrazione dipende dalla
natura giuridica dell’ente/individuo che ha
prodotto l’archivio storico.
A cosa servono gli archivi
• L’archivio nasce per fini pratici, per autodocumentazione del
ente o persona che ha prodotto e conservato la
documentazione
• Dall’uso pratico e legato all’esigenze legali, amministrative o
gestionali si passa ad usi culturali, storici e a volte simbolici .
• Il tempo può determinare questo passaggio.
• La durata del valore/uso amministrativo e gestionale può
variare in relazione all’ordinamento giuridico, alle esigenze
legali, ai bisogni documentari dell’ente /persona produttrice di
archivio; può risorgere anche dopo molto tempo.
• Comunque, le motivazioni pratiche che sono alla base della
formazione dell’archivio rimangono impresse nella natura del
documento archivistico in maniera indelebile e vanno tenute
sempre presenti anche quando lo utilizziamo per fini storici.
Quindi gli archivi svolgono diversi scopi
• Strumento di gestione per il soggetto produttore
• Testimonianza stabile dell’attività, evento, atto, fatto che in essi
sono rappresentati per fini di prova o di memoria (amministrativa
e/o culturale)
• Tracce e fonti del passato
• Il valore culturale dei documenti di archivio si definisce sulla
base del loro essere prodotto di un’attività: sono
testimonianze storiche involontarie, “malgré soi” (Bloch)
I documenti archivistici come fonte per
la ricerca storica
 “per comprendere il messaggio contenuto nel
documento dovremo capire il suo particolare modo di
esprimersi. Non dimenticare mai che non siamo noi i
suoi destinatari ! Esso e' stato scritto per parlare agli
uomini del suo tempo, per essere utilizzato da loro nei
loro rapporti. Noi invece vi cerchiamo informazioni di
tutt'altro genere: per ricostruire una storia, per capire
un avvenimento, un fenomeno, una mentalità, ecc. Ma
il documento rimarrà muto con noi se noi non
comprenderemo il suo linguaggio, nasconderà i suoi
tesori di informazione in parole che ci sembreranno
quasi incomprensibili ed inutili” (D. Toccafondi)
I documenti archivistici come fonte per
la ricerca storica
 I documenti vanno letti e interpretati, collocati nel loro
contesto di produzione documentaria.
 “chiediamoci non solo se l'informazione e' vera o falsa
ma anche perché e' contenuta dove l'abbiamo trovata,
che significato aveva quando e' stata scritta, per quale
motivo e' stato fatto il documento o i documenti in cui
l'abbiamo trovata, come mai sono stati conservati e non
distrutti. Le stesse domande, in negativo, dovremo
farcele se la nostra ricerca non darà buon esito: le
assenze, talvolta, non sono meno significative delle
presenze.” (D. Toccafondi)
Glossari dei principali termini
archivistici
• http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/
glossario/#fondo
• http://www.archivi.beniculturali.it/tools/DGAglossario/
• http://www.archivists.org/glossary/index.asp
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