E-mail e commenti ricevuti per il libro “L’ultima estate delle betulle bianche” Un racconto d’amore, un amore quasi impossibile, dai risvolti imprevedibili, che deve superare barriere linguistiche, culturali, valoriali…eppure un amore che è rimasto nella mente e nel cuore di un uomo per tutta la vita tanto da spingerlo a raccontarlo, appena se ne crea l’occasione, anche ad una sconosciuta che ha il pregio, per il protagonista, di essere russa, e che sarà ben altro… Brevi paragrafi, intervallati da spazi bianchi danno l’idea musicale di pause, lunghe, brevi, di preparazione; il silenzio (apparente) della neve rende la descrizione dei paesaggi magica e malinconica, una Russia immensa come la desolazione e la tristezza del suo popolo. "Non La conosco, ma leggendo il suo libro, che ho avuto da una sua conterranea mia nuora, ho potuto ammirarne la storia condotta quasi fosse una poesia. Le assicuro che di solito (leggo molto) dopo qualche giorno dimentico il libro che ho letto, il suo mi è rimasto nella testa, le dirò ancora che dipinge così reali le situazioni da farle sembrare quadri vivi. Complimenti ! Scriva ancora (aspetto di leggere il prossimo romanzo!!) Je suis très, très fier de voir que ton livre est prêt à conquérir le marché italien et – qui sait – un jour même d’autre marché du monde. Mes félicitations les plus cordiales, et je te souhaite plein succès et beaucoup de courage pour le prochain livre qui est en train d’être écrit par toi. Avec mes meilleur vœux et mes salutations cordiales. Un romanzo romantico ma non smielato, caratterizzato da un retrogusto amaro di società moderna contrapposta alla povertà dell'URSS anni 80. Il rincorrere il successo fa da sfondo alla storia restando in sordina, ma viene fuori come una spina nella coscienza di El Greco. Un misto di gusto per il successo e insoddisfazione per la solitudine lo percorrono, ma Kalin anche se per poco, riesce a dargli un assaggio di dolcezza e di calore nel freddo gelido dell'inverno russo. ________________________________________________________________________________ Nel racconto di El greco c'è l'ammissione di non aver saputo capire cosa era veramente importante per lui. Il non voler cambiare il corso del suo Destino lo condanna alla solitudine: di tutta la sua vita gli resta solo il ricordo di momenti irripetibili. Scritto in modo fluido e con ampi respiri, il libro si legge in modo agevole. E' da "mangiare" tutto d'un fiato! ______________________________________________________________________________________ Sono quel ragazzo di Bagnolo che ha incontrato qualche giorno fa nella libreria a Maglie, si ricorda ancora di me? Avrei voluto risponderle prima ma ho avuto problemi con la connessione... comunque ho finito di leggere il suo libro e posso dire di esserne rimasto molto contento. Sa, il racconto di El Greco sembra che abbia attirato l'attenzione anche di qualcun'altro oltre al narratore. Pensi che alla fine stavo addirittura per piangere. E' proprio un bel romanzo. Distinti saluti, un suo lettore. ________________________________________________________________________________________________ Ho finito ora di leggere il tuo romanzo: bello!!! La storia ti prende pian piano ...e non ti lascia più andare! Un finale per nulla scontato! Complimenti e... auguri!!! Ho letto l'articolo...bello, intenso...nonostante io non percepisca alcun silenzio... "Nei suoi occhi si rifletteva una Stella Rossa, che li faceva diventare lo specchio di un tramonto rosso, come fuoco, e allora capii che mi ero perduto, che mi bruciava il cuore a guardarla, che non potevo più fare niente..." Silenzio? No. Qui c'è tutto un mondo di emozioni, forti, rumorose, fragorose, di quel meraviglioso fragore che vorresti vivere ogni attimo della tua vita....e di silenzioso c'è davvero poco, per me.... Il romanzo sembra scritto da un autore abituato alla narrativa, (al suo decimo libro per intendersi) abile nel balzare da un rigo all'altro su scenari diversi, anche geograficamente, con consumata disinvoltura letteraria. Complimenti!!!!! ________________________________________________________________________________ Entusiasmante....mi ha fatto sognare. ________________________________________________________________________________ Ho letto il suo libro subito appena comprato ! E' bello e scritto bene, originale nella trama. L'ho passato per farlo leggere a qualche mia consorella che apprezza. E' stupendo, scritto in maniera semplice, chiara, ti da' l'impressione di vivere la storia in prima persona. Mi ha anche fatto piangere. La ringrazio infinitamente e spero di avere l'occasione di leggerne altri. ______________________________________________________________________________________ Ti comunichiamo che siamo molto orgogliosi di averti come amico... il premio è la conferma di quello che abbiamo sempre pensato e sostenuto... il tuo libro vale. ________________________________________________________________________________ Congratulazioni vivissime per il premio che ti hanno dato di cui, peraltro, eravamo sicure. Ti auguriamo cose sempre più grandi. P.S. Hai un'altra ammiratrice: nonna Rosetta che durante la sua convalescenza ha apprezzato moltissimo il tuo lavoro. Complimenti! Ho letto il suo libro "L'ultima estate delle betulle bianche", mi è piaciuto molto. Una storia avvincente che mi ha preso e obbligato a leggerlo tutto d'un fiato, tanta la curiosità e la voglia di scoprire, pagina dopo pagina, come potesse finire quella storia..... una storia reale, di vite vissute.. Complimenti anche per i dettagli che mi hanno portato ad entrare nella scena e sentirmi partecipe, ma non solo, anche presente in quei luoghi da me sconosciuti. Ho letto il suo romanzo e l’ho trovato interessante e scorrevole per linguaggio stile e contenuto. Ma ciò che mi ha più colpito è la sua struttura costruita su un continuo uscire e rientrare nella storia, anzi dovrei dire due storie: quella di chi racconta e quella di chi ‘casualmente ascolta’ (fatta di pause piene di attese). È come se ci fosse nell’ascoltatore quasi un bisogno di immergersi nella vicenda che nel profondo sente sua. C’è in lui una sorta di sdoppiamento, ad intervalli, durante il quale una parte di sé rimane ad ascoltare mentre l’altra si identifica nella persona che racconta. Poi tutto si ricompone nel finale della storia con la sua conclusione dolce-amara nella quale ritrovarsi e riconoscersi. lessi fino a: “I palazzi grigi, coperti di neve, sembrava volessero coprire la mia angoscia ed il mantello bianco di una Mosca affollata a tutte le ore, e in quel momento deserta per me, mi aiutò a passare una mano sul tempo, quasi fosse una carezza rivolta a lei.” e dissi a me stesso che avrei voluto saper scrivere come Alberto Diso per esternare tutta la disperazione che avevo dentro. Mi permetto di scriverle questo breve messaggio per poterle esprimere tutta la mia ammirazione per il suo libro "L'ultima estate delle betulle bianche". Credo che l'elemento portante dell'opera sia stata la sua naturale semplicità e sobrietà: la semplicità nel descrivere una storia d'amore tanto complicata e tormentata, nonché sobrietà nel linguaggio, privo di altisonanti artifici letterari. Questi due elementi hanno conferito allo scritto, nella loro immediatezza, un' eleganza stilistica invidiabile e hanno garantito un forte impatto emotivo. Le "sententiae" da lei continuamente sfruttate, sono state notevoli spunti di riflessione per me, da cui trarre utili insegnamenti di vita. Ora sto per iniziare a leggere il secondo libro della trilogia: "Sospesa è la notte"... sono sicura che appagherà le mie aspettative. Complimenti!