Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti COSTRUZIONE del CONSENSO e CONDIVISIONE delle SCELTE danila valenti Danila Valenti Rete delle Cure Palliative Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Il dolore e AUSL la sofferenza di Bologna Danila Valenti Danila Valenti Costruzione di quale consenso ? Consenso per cosa? Condivisione di quali scelte? Scelte basate su cosa? Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti LEGGE 26 febbraio 1999, n39 La legge 26 febbraio 1999, n. 39 recante: "Disposizioni per assicurare interventi urgenti di attuazione del Piano sanitario nazionale 1998-2000" LEGGE 15 marzo 2010, n. 38 Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore ACCORDO STATO-REGIONI 25 LUGLIO 2012 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Legge 38/2010 Le strutture sanitarie che erogano cure palliative e terapia del dolore devono assicurare un programma di cura individuale per il malato e per la sua famiglia, nel rispetto dei princìpi fondamentali della tutela della dignità e dell’autonomia del malato, senza alcuna discriminazione; della tutela e promozione della qualità della vita in ogni fase della malattia, in particolare in quella terminale, e di un adeguato sostegno sanitario e socio-assistenziale della persona malata e della famiglia. Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti ETIMOLOGIA DEL TERMINE AUTONOMIA Il termine “autonomia” è di origine greca, autòs se stesso deriva dalle parole nòmos legge DEFINIZIONE DI AUTONOMIA Diritto di autodeterminarsi e di amministrarsi liberamente nel quadro di un organismo più vasto senza ingerenze altrui nella sfera di attività loro propria , sia pure sotto il controllo di organi che debbano garantire la legittimità dei loro atti. Rete delle Cure Palliative Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Il dolore e AUSL la sofferenza di Bologna Danila Valenti Danila Valenti Una scelta autonoma implica una responsabilità e una maturità Una maturità non solo individuale, ma anche sociale La responsabilità della consapevolezza Consapevolezza del paziente dell’utilizzo di oppiacei - 2009 Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti 11 Hospice nord e centro Italia Colloquio ALL’INGRESSO in Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Danila Valenti aderito allo studio 11 hospice – Italia centro-nord. 102 pazienti + 102 caregivers Consapevolezza del la diagnosi CONSAPEVOLEZZA DIAGNOSI Assente 21% IL CARE GIVER E' D'ACCORDO NEL COMUNICARE LA DIAGNOSI Piena 40% Ambiv. 9% Parz. 30% NO 38% MISSING 4% SI 58% delle Cure Palliative La comunicazione e Rete la consapevolezza AUSL di Bologna della terapia con oppiacei Danila Valenti danila valenti – carla negretti Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti CONSAPEVOLEZZA PROGNOSI IL CARE GIVER E' D'ACCORDO NEL COMUNICARE LA PROGNOSI STUDIO :Consapevolezza del paziente dell ’ utilizzo di oppiacei Piena Dati11%nord e centro Italia Assente 37% Parz. 21% MISSING 5% Ambiv. 31% NO 73% 8 SI 22% delle Cure Palliative La comunicazione e Rete la consapevolezza AUSL di Bologna della terapia con oppiacei Danila Valenti danila valenti – carla negretti Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti CONSAPEVOLEZZA USO OPPIACEI IL CARE GIVER E' D'ACCORDO NEL COMUNICARE LA TERAPIA A BASE DI OPPIACEI STUDIO :Consapevolezza del paziente dell’utilizzo di oppiacei MISSING Piena 7% AssenteDati nord 35% e centroNO Italia SI 42% 36% Ambiv. 8% 57% Parz. 15% 9 delle Cure Palliative La comunicazione e Rete la consapevolezza AUSL di Bologna della terapia con oppiacei Danila Valenti danila valenti – carla negretti Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti IL PAZIENTE VORREBBE SAPERE DI PIÙ' RISPETTO ALLA TERAPIA ANALGESICA? STUDIO :Consapevolezza del paziente dell’MISSING utilizzo di oppiacei Dati nord e9% centroSI Italia NO 42% 49% 10 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Chemioterapia nell’ultimo mese di vita ( Martoni, 2007) ITALIA 22.7% dei Pz ha fatto chemioterapia nell’ultimo mese di vita Farmaci di nuova generazione Farmaci di vecchia generazione Età < 65 anni >= 65 anni 30.7% 69.3% 36.6% 55.5% Chemiosensibilità del tumore: Alta 14.9% Intermedia 71.2% Bassa 13.9% danila valenti Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti OSTINAZIONE DIAGNOSTICA NEI PAZIENTI DECEDUTI NEGLI OSPEDALI anni 2008-2012 2013 Bologna ilaria castsaldini. isa protonotari, fabrizio moggia, danila valenti Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Anni 2008 – 2012 Rete delle Cure Palliative Danila Valenti 3.460 Deceduti nei 9 ospedali pubblici dell’Azienda USL di Bologna. ESAMI LABORATORISTICI E STRUMENTALI eseguiti nel ricovero del decesso Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Numero di pazienti 3.490 Numero di ESAMI ESEGUITI a PAZIENTE ? : L-LABORATORIO 81,7 D-DIAGNOSTICA 4,7 D1-DIAGNOSTICA CON RADIAZIONI D2-DIAGNOSTICA SENZA RADIAZIONI 2,6 2,0 Anni 2008 – 2012 3.460 Deceduti nei 9 ospedali pubblici dell’Azienda USL di Bologna ESAMI STRUMENTALI eseguiti nel ricovero del decesso Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Danila Valenti Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Cure palliative Precoci in Ambulatorio Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti non appena la malattia diventa metastatica ( nel caso di patologia oncologica) e subito nelle malattie inguaribili ( SLA, BPCO, Fibrosi polmonare; Demenza, Alzheimer) Source: Lynn & Adamson16 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti fra Autodeterminazione e Bisogno di sentirsi affidati 17 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti fra Autodeterminazione e Bisogno di sentirsi affidati 18 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti L’Organizzazione Mondiale della Sanità “Le Cure Palliative sono l’assistenza (care) globale, attiva, di quei pazienti la cui malattia non risponda ai trattamenti curativi (cure) E’ fondamentale affrontare e controllare il dolore, gli altri sintomi e le problematiche psicologiche, sociali e spirituali. L ’ obiettivo delle Cure Palliative (CP) è il raggiungimento della migliore qualità di vita per i Pazienti e per le loro famiglie. Molti aspetti dell’approccio palliativo sono applicabili anche più precocemente nel corso della malattia” ( OMS, 1990) Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti “La cura palliativa è la cura globale attiva, dei pazienti la cui patologia non risponde più ai trattamenti. Il controllo del dolore, degli altri sintomi e dei problemi psicologici, sociali e spirituali è prioritario. La cura palliativa è interdisciplinare nell’approccio e nei suoi scopi comprende il paziente, la famiglia e la comunità. In qualche senso, la cura palliativa è un ritorno all’offerta del concetto fondativo della cura – e dunque provvede ai bisogni del paziente ovunque ne abbia bisogno, in casa come in ospedale. La cura palliativa afferma la vita e considera la morte come un processo normale; non accelera né pospone la morte. Ed il suo scopo è preservare la migliore qualità di vita possibile, fino alla fine.” (1998 - EAPC: Definition of Palliative Care) 20 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Anoressia Ansia Ascite Astenia Cachessia Depressione Diarrea Disfagia Dispnea Danila Valenti La gestione dei sintomi somatici è fondamentale (per la quale viene richiesta massima competenza …….) Dolore Edemi Edema polmonare acuto Emoftoe Emorragia massiva Fistolizzazioni Ittero Mucositi Nausea Ostruzione delle vie aeree Occlusione intestinale Ostruzione urinaria Prurito Rantolo terminale Sindrome mediastinica Singhiozzo Stipsi Tenesmo Tosse Versamento pericardico Versamento pleurico Vomito di cui è necessario sapere: • • • • • • • • le modalità di comparsa la fisiopatologia la multidimensionalità le scale di misurazione gli interventi possibili le opzioni terapeutiche le modalità di valutazione dell’intervento la rimodulazione dell’intervento Rete delle Cure Palliative Il dolore e AUSL la sofferenza di Bologna Danila Valenti Danila Valenti Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Qualità di vita………. …..ma quale ? Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti • Qualità di vita. • Ma Quale qualità di vita? • … • …per • una ragazza o ragazzo • di 30 anni Danila Valenti Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti ………………per una persona di 80 anni? Danila Valenti Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti ….diversa anche fra persone della stessa età e con la stessa malattia Danila Valenti Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Le cure palliative vanno oltre alla gestione dei sintomi …..………….. sono alla ricerca di ciò che prioritario è per quella persona, alla luce del suo concetto di qualità di vita, del suo concetto di dignità in quel contesto familiare e di relazioni, in quel momento storico della sua vita e della sua malattia , 26 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Principi generali dell’etica medica: AUTONOMIA: rispetto per l’autodeterminazione del paziente, che viene promossa e sostenuta BENEFICIALITÀ: fare il bene del paziente alla luce del SUO bene, nella definizione del quale il sanitario supporta la persona, senza alcuna deresponsabilizzazione e senza ingerenze ideologiche personali da parte del sanitario NON MALEFICIALITÀ: non fare il male del paziente alla luce del SUO male, nella definizione del quale il sanitario supporta la persona, senza alcuna deresponsabilizzazione e senza ingerenze ideologiche personali da parte del sanitario GIUSTIZIA (DISTRIBUTIVA): promuovere un’equa distribuzione delle (limitate) risorse. Dire…………………………. Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti L’etica della cura Non dire...................... Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti COMUNICAZIONE INFORMAZIONE Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti ONESTA’ DELLA COMUNICAZIONE 30 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Onestà non significa spietatezza nella comunicazione della diagnosi e della prognosi della malattia. Onestà della comunicazone significa che l’obiettivo è il raggiungimento della massima consapevolezza possibile, in quel momento della malattia e per quella persona. 31 Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Cure Palliative Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Danila Valenti 32 Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Cure Palliative Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Danila Valenti 33 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Conoscere bene le proprie posizioni personali (dell’operatore sanitario) il proprio concetto di qualità di vita, il proprio concetto di dignità di morte per “metterle da parte” e aiutare la persona che abbiamo in cura a fare emergere le SUE priorità il SUO concetto di qualità di vita, il SUO concetto di dignità di morte 34 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Rispetto Rispetto del dolore della persona Rispetto dei tempi propri della persona, non dell’operatore Rispetto delle emozioni della persona Rispetto della capacità/possibilità della persona di sapere Rispetto delle priorità della persona 35 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti •Delicatezza •Scelta dell’ambiente e dello spazio rispettoso di ciò che si sta comunicando •Attenzione alle emozioni •Verifica di ciò che è stato recepito dalla persona ( feed back) •Attenzione allo sguardo : guardare profondamente negli occhi nella comunicazione •Attenzione alle pause •Empatia e rispetto alla sofferenza della persona 36 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Va garantito •il diritto alla consapevolezza della prognosi della malattia •Il diritto alla negazione serrata ( attenzione se prima fase di un processo che poi può portare a consapevolezza o vera negazione) •Il diritto all’ambivalenza, nel rispetto dei tempi propri di quella persona 37 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti QUALI STRUMENTI? MEDICINA delle SCELTE CONDIVISE •Il consenso/dissenso informato •La Pianificazione Anticipata dei Trattamento 38 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti SCELTA LIBERA? Come può essere il più possibile libera? Le Cure Palliative sono l’emblema del NON abbandono Le Cure Palliative sono l’emblema del rispetto delle priorità della persona malata 39 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Lettera Marco Sacenti Con la fine del 2013, assieme alla bella notizia della mia pensione anticipata…….. me ne hanno comunicata un’altra terribile: comparsa della SLA in una forma parecchio aggressiva. La cosa più terribile che mi dava un assillo continuo era il fatto sicuro che ad un certo punto non mi sarebbe stato più possibile respirare autonomamente Questo pensiero mi ha assillato e fatto soffrire in modo atroce……………………. Le soluzioni che mi venivano prospettate in ospedale erano e più o meno invasive come tracheotomia e pompa ossigeno unita a Peg. Nessuna di queste era per me accettabile, perché già essere ridotto a vivere su una carrozzina non era e non è una condizione accettabile, figuriamoci il resto. Ho così pensato più volte a come fare per mettere in atto una qualsiasi forma di suicidio che però avrei voluto incruenta e non violenta ma in certo qual modo nobile. Non sono riuscito a trovarla. Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Lettera Marco Sacenti (2) La migliore idea mi è parsa fare ricorso ad una associazione svizzera che pratica il suicidio assistito indolore, sicuro e a parer mio anche dignitoso. Ero però già in condizioni di non riuscire da solo e ho dovuto chiedere la collaborazione di mia moglie. Questo è stato un problema , perché per lei è inconcepibile una simile azione e non è riuscita a cogliere, benche’ più volte lo abbia spiegato, che la vera ragione era la tranquillità della certezza di riuscire a evitare una sofferenza insopportabile, insopportabile al punto da costringerti, forse, a scelte che a mente fredda non avresti mai fatto. E anche questo è stato motivo di grande angoscia, dovere mettermi in astio con mia moglie che ha condiviso con me i tanti momenti penosi che hanno caratterizzato la mia esistenza Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Lettera Marco Sacenti (3) ……………….Ecco appunto psicologiche, trovo o almeno ho trovato per me, un esasperato riferimento alla depressione……………………………………… Almeno per quel che riguarda me, ogni mia decisione o comportamento è dettato da lunghi ragionamenti e considerazioni sulla qualità della vita e del valore di tutte le sue funzioni, nessuna esclusa. …………………………….. mi ha molto disturbato che il mio rifiuto alla respirazione e alimentazione assistita, sì da preferire la morte, fosse considerato frutto di una forma di depressione e non accettazione della malattia, quando invece proprio la presa di coscienza della malattia e la conseguente non vita che ti si prospetta in alternativa, conduce alla scelta di lasciar campo libero alla malattia stessa. Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Lettera Marco Sacenti (4) Torno adesso al tema principale di questa ansia terrorizzante per il futuro più o meno prossimo che ti assilla fin dai primi giorni. Per me ha avuto fine quando ho preso contatto e avuto il primo colloquio con ………………………le Cure Palliative dell’ospedale. Avere l’assicurazione di una fine in totale assenza di dolore e sofferenza ha fugato ogni timore, sapere che c’è la possibilità di far passare ogni male e in particolare quella terribile sensazione che l’aria non riesca ad entrare nei polmoni………………………………………………….. ha trasformato completamente la situazione. Mi è tornato l’entusiasmo nel fare quelle poche cose che mi sono rimaste possibili, ho avuto anche maggiore partecipazione negli incontri con gli amici e con e persone in genere. Sono riuscito a superare con maggiore serenità i tracolli che nel tempo hanno comunque continuato a succedersi. Sono molto migliorati i rapporti con mia moglie ed è forse questa la migliore delle conquiste Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Lettera Marco Sacenti (5) Nel momento in cui il malato prende pienamente coscienza della situazione in cui si trova e viene informato circa l’inevitabile momento in cui gli sarà impossibile respirare autonomamente, già fin da subito è indispensabile che venga informato circa tutte le possibili modalità che possono essere messe in atto, sia l’ausilio delle varie apparecchiature sia la possibilità delle cure palliative con naturalmente un colloquio con il medico palliativista. Questo senza aspettare che si manifestino le prime difficoltà a respirare. A me , sapere questo e sapere che non sarei stato abbandonato nel momento della sofferenza, ma aiutato a non vivere la sofferenza , avrebbe evitato angosce, angosce, angosce e notti insonni. Ora lo so. Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Non esiste ancora una disciplina comunitaria sul testamento biologico recepibile dagli Stati membri, molti dei quali, tuttavia, hanno adottato autonomamente leggi in materia. Tuttavia si ravvisano alcuni punti comuni: 1) il concetto di alimentazione e idratazione è ormai unanimemente considerato trattamento sanitario, non mezzo per il mantenimento in vita, e quindi il paziente ha diritto di rifiutarlo 2) come valore etico condiviso l'istituzione del testamento biologico e del diritto di vedere rispettate,sia dal giudice che dal medico, le volontà in esse liberamente espresse , anche se in alcuni Paesi, come l'Italia, queste dichiarazioni di volontà non hanno ancora un valore legale. 52 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Secondo il Centre d'information sur l'Europe : In Belgio : con regio decreto del 2003 è stata concessa la possibilità di redigere una dichiarazione anticipata sulle volontà terapeutiche del paziente. In Lussemburgo : sì testamento biologico In Svizzera : è ritenuto valido ed efficace il testamento biologico, in qualunque forma espresso L'Olanda dal 2001 la normativa contiene anche la disciplina relativa al testamento biologico, prevedendo anche per i minori la possibilità di sottoscrivere delle dichiarazioni di volontà mediche, richiedendo, a seconda dei casi, la necessità del consenso o dell'informativa dei genitori. Questi quattro i Paesi europei hanno legalizzato l'eutanasia attiva 53 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Secondo il Centre d'information sur l'Europe (2) : In Svezia, nell'aprile del 2010 è stata approvata l’ interruzione dei trattamenti terapeutici. Sì al testamento biologico In Danimarca, con legge del 1992 è stato consentito al paziente di predisporre un “testamento medico” che i medici devono rispettare in caso di malattia grave ed incurabile. È stata istituita una apposita banca dati elettronica, che contiene le direttive anticipate presentate dai cittadini. In Germania l’interruzione dei trattamenti è consentita per orientamento giurisprudenziale, dopo una serie di sentenze in tal senso. Nel 2009 è stata introdotta una normativa che conferisce validità giuridica al testamento biologico, obbligando il medico a rispettare le volontà espresse dal paziente, senza necessità di sottoporle alla decisione del tribunale. 54 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti Secondo il Centre d'information sur l'Europe (3) : In Francia con una legge del 2005, i medici sono stati autorizzati a interrompere le terapie quando esse risultano inutili,sproporzionate e non sortiscono alcun effetto se non quello di mantenere in vita artificialmente. Il testamento biologico ha, per legge, valore vincolante ed è riconosciuta la figura del fiduciario, da consultare qualora il paziente non sia in grado di esprimere le proprie volontà. Il 17 marzo 2015 l'Assemblea Nazionale francese ha approvato oggi a larga maggioranza la proposta di legge sul fine vita : il testo instaura il diritto di «sedazione profonda,continua» e irreversibile fino alla morte per i pazienti in fase terminale. Esclusa invece la possibilità di eutanasia e di suicidio medicalmente assistito. La proposta di legge, che dovrà passare al vaglio del Senato, rende inoltre vincolanti tutte le «direttive» dettate in precedenza dal malato per rifiutare l'accanimento terapeutico. In Spagna Dal 2003 è riconosciuta la validità del testamento biologico e la possibilità di nominare un rappresentante-fiduciario. . 55 Rete delle Cure Palliative AUSL di Bologna Rete delle Cure Palliative Responsabile: dott.ssa Danila Valenti Danila Valenti CATECHISMO della CHIESA CATTOLICA 2278 L'interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'« accanimento terapeutico ». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente. 2279 Anche se la morte è considerata imminente, le cure che d'ordinario sono dovute ad una persona ammalata non possono essere legittimamente interrotte. L'uso di analgesici per alleviare le sofferenze del moribondo, anche con il rischio di abbreviare i suoi giorni, può essere moralmente conforme alla dignità umana, se la morte non è voluta né come fine né come mezzo, ma è soltanto prevista e tollerata come inevitabile. Le cure palliative costituiscono una forma privilegiata della carità disinteressata. A questo titolo devono essere incoraggiate.