un film di MARTYN BURKE Con Noah Wyle, Anthony Michael Hall, Joey Slotnick, John DiMaggio, Josh Hopkins, Jeffrey Nordling prodotto da Leanne Moore Uscita: 6 aprile 1999 Prof. Salvatore Cianciabella 1 [email protected] CAST ARTISTICO Steve Jobs Noah Wyle Bill Gates Anthony Michael Hall Steve Wozniak Joey Slotnick Paul Allen Josh Hopkins Steve Ballmer John di Maggio Ridley Scott J.R. Hertzler Mike Markkula Jeffrey Nordling CAST TECNICO Regia Martyn Burke Soggetto Sceneggiatura Direttore della fotografia Ousama Rawi Montaggio Richard Hasley Scenografia Jeff Ginn Musica Frank Fitzpatrick Costumi May Routh Casting Lisa Freiberger Produttore esecutivo Joseph Daugherty, Steven Haft, Nick Lombardo Prodotto da Leanne Moore Usa 1999 Colore Durata: 95’ Prof. Salvatore Cianciabella 2 [email protected] SINOSSI Il film si apre con la creazione dello spot del 1984 per Apple Computer che ha appena lanciato il primo Macintosh. Steve Jobs (Noah Wyle) sta parlando con il regista Ridley Scott (JG Hertzler), cercando di trasmettere la sua idea che “Siamo la creazione di una coscienza completamente nuova.” Scott, tuttavia, è più interessato agli aspetti tecnici dello spot. Il film quindi salta in avanti al 1997 con Jobs, che nel frattempo è tornato alla Apple, che annuncia un nuovo accordo con Microsoft al Macworld Expo di quell’anno. Il suo partner, Steve Wozniak (Joey Slotnick), viene presentato come uno dei due narratori centrali della storia. Wozniak fa notare al pubblico la somiglianza tra il “Grande Fratello” e l'immagine di Bill Gates (Anthony Hall) che si trova sullo schermo che fa da sfondo Jobs nel corso di questo annuncio. A questo punto il film racconta, tramite flashback, la sua giovinezza con Jobs prima della formazione di Apple. Il primo flashback del film si svolge nella UC Campus di Berkeley durante il periodo dei movimenti studenteschi dei primi anni settanta. Jobs e Wozniak vengono catturati nel campus nel corso di una rissa tra studenti e polizia. Fuggono e dopo essersi messi al sicuro, Jobs sentenzia “Quei ragazzi pensano di essere rivoluzionari. Non sono rivoluzionari, noi lo siamo.” Wozniak poi sottolinea come “Steve non è mai stato come gli altri, ha sempre visto le cose diversamente. Anche quando ero a Berkeley, avendo visto qualcosa, io ci avrei visto solo kilobyte o schede di circuiti, mentre lui avrebbe visto karma o il significato dell'universo.” Utilizzando una struttura simile, lo spezzone successivo racconta del giovane Bill Gates che nei primi anni ’70 frequenta la Harvard University, con il compagno di classe Steve Ballmer (John DiMaggio), e l’amico Paul Allen (Josh Hopkins). Come Wozniak nel segmento precedente, Ballmer racconta in particolare il momento in cui Gates conosce Ed Roberts (Gailard Sartain) e scopre l'esistenza del primo microcomputer disponibile sul mercato, ovvero il MITS Altair (che lo costringe ad abbandonare Harvard). I primi lavori di Gates e Allen con MITS si contrappongono al coinvolgimento di Jobs e Wozniak con l'Homebrew Computer Club, che porterà infine allo sviluppo della Apple I nel 1976 con l'aiuto dell’investitore Mike Markkula (Jeffrey Nordling). La storia segue i protagonisti nel modo in cui sviluppano la tecnologia e le loro attività. In una fiera di computer a San Francisco dove viene introdotto il computer Apple II, Gates (CEO dell'allora sconosciuta Microsoft), prova a prendere contatti con Jobs, che lo snobba. Questo fatto è seguito nel 1981 dallo sviluppo dei PC-IBM con la collaborazione diretta di Gates e Microsoft. In seguito il focus torna sul rapporto di Jobs con la sua ragazza del liceo (Gema Zamprogna) e le difficoltà che avevano incontrato con la nascita e della figlia, Lisa. Mentre nasceva la primogenita, Jobs presentava il suo nuovo computer, che decise di chiamare in suo onore The Lisa. Il Lisa fu poi seguita nel 1984 dal Macintosh, un computer ispirato alla Xerox Alto. Il corpo principale del film si conclude quindi con un brindisi di compleanno nel 1985, in cui Steve Jobs è appena stato licenziato da Apple Computer per mano del CEO John Sculley (Allan Royal). Il film include anche un breve epilogo, evidenziando quello che è successo in seguito nella vita di Steve Jobs e Steve Wozniak. Nella parte finale si vedono Steve Jobs, tornato alla Apple dopo l'acquisizione di NeXT Computer, e Bill Gates, che appaiono in diretta via satellite in un MacWorld Expo nel 1997; durante il primo discorso programmatico, Steve annuncia un’alleanza tra Apple e Microsoft. Prof. Salvatore Cianciabella 3 [email protected] MUSICA Brani di repertorio: QUESTION (Moody Blues – 1970) ISN'T LIFE STRANGE (Moody Blues – 1972) I PUT A SPELL ON YOU (Creedence Clearwater Revival – 1968) NO TIME (The Guess Who – 1970) IN-A-GADDA-DA-VIDA (Iron Butterfly – 1968) GET DOWN TONIGHT (KC and the Sunshine Band – 1975) SYNCHRONICITY I (The Police – 1983) COLLAGE (The James Gang – 1969) GEMINI DREAM (Moody Blues – 1981) BURNING DOWN THE HOUSE (Talking Heads – 1983) EVERYBODY WANTS TO RULE THE WORLD (Tears for Fears – 1985) RASSEGNA STAMPA “Film che racconta, a grandi linee ma in maniera sostanzialmente corretta, le vicende che intercorsero fra Apple e Microsoft, e fra i loro fondatori, alla fine degli anni '70: la conoscenza, la collaborazione, l'ispirazione alle idee di Xerox, e infine l'elaborazione di windows 1.0 sulla base dei prototipi di macintosh che Apple stava sviluppando, con le relative accuse di furto. La storia è narrata con tono a tratti quasi documentaristico (le voci narranti di due dei personaggi coinvolti nelle vicende) ma i protagonisti sono necessariamente drammatizzati e, se Bill Gates non ne esce molto bene, regia e sceneggiatura evitano d'altra parte di innalzare sul trono la figura di Steve Jobs, focalizzandosi sugli aspetti più controversi della sua personalità. La narrazione termina nel 1985 e il film è stato prodotto nel '99 quindi in piena "era Microsoft", e può essere interessante guardarlo in questo momento visto il successo commerciale di Apple negli ultimi anni. Certo come qualità generale siamo piuttosto distanti da "The social network", ma rimane un'opera tutto sommato godibile con il pregio di essere stata la prima (e credo finora l'unica) a trattare un caso di storia economica (e in seguito anche giuridica) contemporanea del quale nell'ultimo periodo si è parlato sempre più spesso.” (Ludwig, mymovies.it) Tratto dal libro “Fire in the Valley” di Paul Freiberger e Michael Swaine, “I pirati di Silicon Valley” racconta di come, negli anni 70, due giovani di nome Steve Jobs e Bill Gates inventarono e resero alla portata di tutti quell’oggetto che oggi è praticamente indispensabile nelle vite di ogni essere umano: il computer. Prof. Salvatore Cianciabella 4 [email protected] Ne “I pirati di Silicon Valley” Jobs e Gates sono appunto due giovani dalle personalità molto diverse ma accomunati dalla loro indiscutibile e formidabile genialità. Il primo inventerà Apple e Mac, il secondo creerà la Microsoft: insieme determineranno il futuro delle generazioni seguenti. Premesso che (la pellicola è del 1999) con tutto ciò che è successo dopo (vedi, ad esempio, anche l’avvento di Linux) ci si sarebbero potuti fare almeno un altro paio di film, “I pirati di Silicon Valley” è un prezioso documento che ci avvicina con dovizia di particolari alla nascita della più grande invenzione del secolo, nonché alle vicende che hanno interessato i suoi due incredibili inventori. “I pirati di Silicon Valley” ci mostra infatti la relazione che intercorreva tra Jobs, Gates e i loro più stretti collaboratori nonché regala agli spettatori alcune chicche decisamente interessanti (per citarne una: lo sapevate che l’idea del “mouse” fu in realtà praticamente “rubata” alla Xerox?). Un film che gli appassionati di computer considerano come la bibbia ma che noi consigliamo caldamente anche a chi invece se l’è perso. Un tributo che Jobs e Gates meritano senza dubbio. (Cineradar.it) RICONOSCIMENTI 1999 - Premio Emmy o Nomination Miglior cast per una miniserie o film per o Nomination Miglior produttore per un film per la la televisione a Lisa Freiberger televisione a Nick Lombardo, Steven Haft e Leanne Moore o Nomination Migliori riprese per una miniserie o film per la televisione a Richard Halsey o Nomination Miglior montaggio sonoro per una miniserie o film per la televisione a Stephen Halbert e Phillip Seretti o Nomination Migliore sceneggiatura per una miniserie o film per la televisione a Martyn Burke 1999 - Casting Society of America o Nomination Miglior cast per un film per la televisione a Lisa Freiberger 2000 - American Cinema Editors o Miglior montaggio per un film per la televisione 2000 - Directors Guild of America o Nomination Miglior regista per un film 2000 - Producers o Nomination Miglior a Richard Halsey per la televisione a Martyn Burke Guild of America produttore televisivo dell'anno a Nick Lombardo e Steven Haft Prof. Salvatore Cianciabella 5 [email protected]