CONTROLLI SOTTO SORVEGLIANZA UFFICIALE
Corso Ispettori 2014 - Parte teorica: controlli in campo
Il controllo e la certificazione del frumento
tenero e duro
Dr.ssa Romana Bravi
CRA-SCS Battipaglia
Milano , 18 marzo 2014
•T.monococcum 2n =14
•T.dicoccum 2n = 28
•T.turgidum sp. durum 2n =28
•T.spelta 2n = 42
•T.aestivum 2n =42
Principali differenze tra frumento tenero e
frumento duro
Caratteri distintivi
Frumento tenero
Frumento duro
Numero di cromosomi
42 ( esaploide)
28 (tetraploide)
Carenatura delle
glume
solo nella parte superiore
per tutta la lunghezza
Grado di pienezza
dell’ultimo internodo
da cavo a pieno
(tendenzialmente cavo)
pieno
Tipo di frattura della
cariosside
farinosa
vitrea
Grado di aristatura
da mutico ad aristato
aristato
Forma della
cariosside
Arrotondata,embrione
introflesso,villosità parte
opposta dell’embrione
Meno arrotondata,embrione
estroflesso,assenza villosità
(*) Alcuni caratteri variabili in funzione delle varietà e delle condizioni ambientali
Modalità d’ispezione in campo
alle colture di frumento
Triticum aestivum L.
Triticum durum Desf.
Principali scopi delle visite in campo :
 Verifica dell’identità e purezza varietale
 Verifica della conformità agli standard
varietali previsti dalla normativa
Altri scopi delle visite in campo :
 Verifica dello stato sanitario delle colture
 Verifica degli inquinamenti specifici delle
colture
 Verifica delle produzioni del seme
• Caratteri distintivi delle varietà (morfologici,
fisiologici, bio-chimici, molecolari)
• Caratteri quantitativi e qualitativi
• Piante “fuori-tipo”: individui che differiscono dalla
varietà stessa per uno o più caratteri
L’omogeneità viene valutata sulla base delle
frequenze di piante fuori-tipo (specie autogame)
L’origine dei fuori- tipo è ascrivibile alla costituzione
genetica delle varietà e ad inquinamenti con altre varietà
dovuti ad inadeguate tecniche di produzione (ristoppio,
semina, trebbiatura, trasporto, selezione meccanica)
Standard di purezza varietale - Frumenti
Standard di purezza varietale delle sementi :
Pre-base e base …………………….. 99,9 %
Certificato di 1a riproduzione ……... 99,7 %
Certificato di 2a riproduzione………. 99,0 %
Standard di purezza varietale delle coltivazioni da seme :
Pre-base e base……………………… 999,5 ‰
Certificate di 1a riproduzione……… 999,0 ‰
Certificate di 2a riproduzione ………997,0 ‰
Disposizioni tecniche applicative
relative ai controlli ed alla certificazione ufficiale
delle sementi di frumento tenero, frumento duro,
orzo, triticale e segale.
 Approvate dal Ministero dell’Agricoltura e
Foreste il 23 marzo 1973.
 Definiscono le condizioni per l’ammissione al
controllo, le prescrizioni di carattere tecnico, i
controlli e i rilievi.
Accertamenti alle colture da seme per verificare
l’idoneità agli standard previsti dalla normativa
vigente
Numero di visite:
Almeno un’ ispezione
Epoca della visita:
Periodo più idoneo quando sono rilevabili il maggior
numero di caratteri distintivi della varietà.
Stadio di fioritura o di spigatura
Verifiche preliminari in azienda:
Cartellini del seme impiegato
Identificazione degli appezzamenti
Verifica della superficie della coltura
Precedenti colturali
Altre varietà coltivate in azienda
Altre colture della stessa varietà non da seme
o di altra categoria
Origine del seme impiegato :
• mediante l’acquisizione e verifica dei relativi
cartellini ufficiali di certificazione o
• mediante l’acquisizione e verifica dei dati contenuti
nella copia conforme all’originale della fattura di
vendita del seme all’agricoltore
La verifica riguarda la varietà (denominazione), il
numero di lotto, la categoria, il peso delle confezioni, la
ditta produttrice e la data di chiusura delle confezioni
N.B. Circolare AGEA 19/10/2012 ( art.68 ,Reg CE n.73/2009)
cartellini ufficiali del seme impiegato di frumento duro devono
essere ritirati e compilata la dichiarazione di avvenuto ritiro e ne
deve essere rilasciata una copia al richiedente
Superficie ed elementi identificativi dell’appezzamento:
Dati catastali da controllare con mappa catastale o
planimetria aziendale (v. contratto di moltiplicazione)
Precedenti colturali :
Non è ammessa la produzione del seme su stoppie di
varietà diversa
Altre varietà coltivate nella stessa azienda :
Sono ammesse non più di 2 varietà nella stessa
azienda. Deroghe in caso di strutture aziendali
autonome e buona organizzazione
ISPEZIONE ALLA COLTURA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Stato generale della coltura
Identificazione della varietà
Isolamento
Purezza varietale della coltura
Presenza di altre specie di piante
Presenza di gravi malattie trasmissibili per
seme
7. Verifica della rispondenza agli standard
previsti
8. Verbalizzazione
Stato generale della coltura
Valutazione generale in relazione allo sviluppo
vegetativo della piante e alle condizioni
agronomiche e pedologiche del campo.
Presenza di avversità (allettamento, danni da
grandine, siccità, ristagni idrici, aborto fiorale
ecc.), inquinamenti varietali, infestanti, altre
specie agrarie, malattie
Al momento della visita devono essere già state
effettuate le epurazioni dei tipi disgiuntivi e delle
infestanti.
Isolamento (distanze m)
SPECIE
Frumento duro
Frumento tenero
Prebase
e Base
1a e 2a Ripr. e
Sementi
Certificate
8
8
4
4
Identificazione della varietà
•
•
Il tecnico verifica la corrispondenza varietale
attraverso la comparazione con i caratteri
previsti dalla scheda descrittiva ufficiale.
Verifica dei principali caratteri morfo-fisiologici
Caratteri morfo-fisiologici
Frumento duro
Frumento tenero
Triticum durum Desf. Triticum aestivum L. emend. Fiori et Paol.
Ente Nazionale Sementi Elette
Caratteri distintivi (Frumento duro e Frumento tenero)
Pianta
Portamento
Altezza (culmo + spiga)
Foglia a bandiera
Portamento
Glaucescenza guaina
Epoca di spigatura
Prima spighetta visibile
sul 50% delle spighe
Ultimo internodo
Glaucescenza
Spiga
Glaucescenza
Forma
Compattezza
Lunghezza
Colore
Caratteri distintivi (Frumento duro e Frumento tenero)
Ariste
Colore (solo per frumento duro)
Grado di aristatura
Gluma inferiore
Larghezza della spalla
Forma della spalla
Lunghezza del mucrone
Forma del mucrone
Villosità della faccia esterna
(solo per frumento duro)
Seme
Colore
CPVO-TP/3/3 Final
Date:06/11/2003
FRUMENTO TENERO
Ad 10
Stelo: grado di pienezza della paglia (nella parte intermedia dell’ultimo
internodo)
1
MOLTO SOTTILE
3
SOTTILE
5
MEDIO
7
PIENO
9
MOLTO PIENO
CPVO-TP/3/3 Final
Date:06/11/2003
Ad 11
Spiga: forma
1
affusolata
2
a bordi paralleli
3
semi-clavata
4
clavata
5
fusiforme
CPVO-TP/3/3 Final
Date:06/11/2003
Ad 14
Ariste o barbe: presenza
1
ambedue assenti
3
presenza di barbe
7
presenza di ariste
CPVO-TP/3/3 Final
Date:06/11/2003
Ad 18
Gluma inferiore : larghezza della spalla (spighetta nel terzo inferiore)
1
assente o
molto stretta
3
stretta
5
media
7
larga
9
molto larga
CPVO-TP/120/2 Final
Date:06/11/2003
Ad 19
Gluma inferiore : forma della spalla (spighetta nel terzo inferiore)
1
inclinata
3
leggermente
inclinata
5
diritta
7
allungata
9
fortemente
allungata con
2 becchi
CPVO-TP/3/3 Final
Date:06/11/2003
Ad 21
Gluma inferiore: forma del mucrone
1
diritta
3
leggermente
incurvata
5
moderatamente
ricurva
7
fortemente
ricurva
9
genicolata
Aristatura e densità della spiga
Presenza di spighette
sovranumerarie
Forma della spiga
Frumento tenero : glaucescenza spiga
PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI
DURANTE LE VISITE IN CAMPO - FRUMENTO DURO
MACROCARATTERI
•
•
•
•
•
•
•
•
PIANTA: Altezza (Stelo e spiga senza le ariste in cm)‫‏‬
CULMO: Glaucescenza dello stelo (ultimo internodo)‫‏‬
FOGLIA: Glaucescenza
SPIGA: Glaucescenza
SPIGA: Forma (vista di profilo)‫‏‬
SPIGA: Colore (a maturazione)‫‏‬
ARISTE: Colore
EPOCA DI EMERGENZA DELLA SPIGA: prima spighetta
visibile sulle spighe del 50% di piante
PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI
DURANTE LE VISITE IN CAMPO - Frumento duro
MICROCARATTERI
• GLUMA INFERIORE: Forma e lunghezza del mucrone
• GLUMA INFERIORE: Forma e larghezza della spalla
• GLUMA INFERIORE: Pubescenza della superficie esterna
Frumento duro
forma spiga
PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI
DURANTE LE VISITE IN CAMPO
N°
codice
UPOV
28
25
(*) SPIGA: COLORE (A MATURAZIONE)
1
BIANCA
2
LEGGERMENTE COLORATA
3
FORTEMENTE COLORATA
PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI
DURANTE LE VISITE IN CAMPO
N°
codice
UPOV
25
22
(*) ARISTE: COLORE
1
BIANCASTRO
2
BRUNO CHIARO
3
BRUNO
4
NERO
LA PUREZZA VARIETALE
Ente Nazionale Sementi Elette
La purezza varietale
Determinazione della purezza varietale mediante
l’esecuzione di saggi in zone diverse della coltura
Determinazione delle densità di semina
Numero dei saggi (rappresentativo della coltura)
Superficie minima totale dei saggi: 200 mq
Il numero e l’ampiezza dei saggi dipende dalla
superficie della coltura, dal grado d’inquinamento
varietale stimato e dal livello di uniformità
generale.
Verifica della conformità agli standard di
purezza varietale
1) Confronto tra numero dei fuori - tipo rilevati nei saggi
e il numero massimo di spighe indicato dalla tabella
statistica in relazione alla superficie, al numero di
spighe per mq ed alla categoria
2) Approvazione della coltura se il numero dei fuori tipo
non supera il valore della “soglia di rifiuto”
N.B. Conteggiare il numero complessivo di
spighe appartenenti a piante fuori- tipo
Soglie di rifiuto
Le soglie di rifiuto dipendono dal numero delle piante
presenti in campo e dalla categoria del seme.
Rappresentano i limite massimo di piante fuori-tipo oltre il
quale il campo considerato deve essere disapprovato in
quanto il numero di FT riscontrato statisticamente non
accettabile.
Standard di purezza varietale delle colture per la
produzione di sementi di:
Pre-base e base
999,5 ‰
Certificate di 1a riproduzione
999,0 ‰
Certificate di 2a riproduzione
997,0 ‰
Tolleranza delle impurità varietali nelle ispezioni in
campo (‰) per diverse categorie e specie di cereali
Specie
Pre-base e Base
1a Riproduzione
2a Riproduzione
999.5 ‰
999 ‰
997 ‰
1
3
1
2
Frumento
0,5
duro
Frumento 0,5 (base)
tenero
0,2 (prebase)
Soglie di rifiuto per saggi complessivi di
200 m² per differenti livelli di purezza
varietale
popolazione
stimata
(spighe/m²)
Standards di purezza varietale (‰)
999,5
999
998
997
995 990
200
27
48
88
124
202 400
300
40
72
132
189
303 600
400
53
96
176
248
404 800
500
65
120
220
315
505 1000
600
80
144
264
378
906 1200
Tabella delle soglie di rifiuto in parcella per post-controllo di cereali
autogami (5% livello di probabilità). ( conteggiare il numero di piante)
Plant
population
1000
1200
1400
1600
1800
2000
2200
2400
2600
2800
3000
Prebasic/basic
seed
99,9%
4
4
5
5
5
6
6
6
6
7
7
C1-Certified
seed
99,7%
C2-Certified
seed
99,0%
7
8
9
10
10
11
12
13
14
14
15
16
19
21
24
26
29
31
33
36
38
40
Presenza di altre specie di piante
Impurità specifiche (specie infestanti e coltivate)
Non è tollerata un’eccessiva presenza di erbe
infestanti e di altre specie il cui seme risulti non
facilmente eliminabile alla selezione meccanica :
Avene selvatiche (Avena fatua, A. sterilis ,
A. ludoviciana)
Veccie ( Vicia sp.)
Raphanus raphanistrum
Lolium
temulentum
Cynara syriaca
Agrostemma githago
Presenza di altre specie di cereali
• Non è tollerata una eccessiva presenza di altre
specie di cereali
Un’elevata diffusione di erbe infestanti può
determinare la disapprovazione della coltura
per mascheramento.
Presenza di gravi malattie trasmissibili per
seme
 La presenza di piante affette da gravi malattie
trasmissibili per seme è tollerata in misura
diversa a seconda della specie di cereale
 La presenza di altre malattie (oidio, ruggini
ecc.) dovrà essere valutata in relazione alle stime
di produzione e all’eventuale interferenza nella
valutazione dei caratteri morfo-fisiologici.
Tolleranza per le malattie trasmissibili per seme
Patogeni
Ustilago tritici (carbone)
Ustilago nuda,U. hordei (carbone)
Claviceps purpurea (segale cornuta)
Tilletia spp.(carie)
Tolleranze
0
0
tracce
0
Fusarium spp. (fusariosi della spiga e
mal del piede)
tracce
Helinthosporium spp. (elmintosporiosi)
tracce
La presenza di malattie che riducano il valore d’impiego
delle sementi è tollerata nella minore misura possibile
Helmintosporium sp.
Ustilago sp.
Tilletia sp.
Fusarium sp.
Verbalizzazione della visita in campo
•Aspetti amministrativi
•Aspetti formali
•Condizioni preliminari
•Aspetti tecnici
•Giudizio finale
Il verbale deve essere compilato formalmente e
tecnicamente con precisione e rappresentare la
situazione obbiettiva riscontrata nella coltura.
Indicare gli
estremi
catastali
ove
richiesto
Indicare gli
ettari
realmente
moltiplicati
Indicare gli
ettari
disapprovati
con la
motivazione
dello scarto
Indicare la
precessione
colturale
Indicare la
stima di
produzione
Rispettato o
non
rispettato
Indicare la percentuale
d’impurità varietali
relativa alla categoria di
certificazione della
coltura da seme
Indicare SOLO le
impurità varietali
e la relativa
descrizione
Indicare
l’eventuale
presenza di
specie diverse
Es.
allettamento,
danni da
grandine etc.
Indicare gli
ettari
effettivamente
approvati
Indicare la
categoria
del seme
impiegato
Indicare il/i
numeri di
partita del
seme
impiegato
Indicare la
ditta
venditrice
del seme
impiegato
Indicare, oltre all’avvenuto o
meno ritiro dei cartellini del
seme impiegato, anche il numero
ed il peso della confezione
unitaria
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