Attualità l 37
l
AFFARI & FINANZA 8 SETTEMBRE 2008
1,4 milioni
IL LISTINO DI UNA BUGATTI
IL GRUPPO Volkswagen ha
appena conquistato il terzo
posto tra i costruttori mondiali di auto, dopo Toyota e
GM, scavalcando Ford che
scende in quarta posizione.
Un risultato che arriva dopo
«l’eccellente dato relativo
alle vendite del primo semestre dell’anno». In particolare, da gennaio a giugno
Volkswagen ha consegnato
3,31 milioni di vetture
(+7,2% rispetto allo stesso
Costa un milione e 400 mila euro
la Bugatti Veyron Gran Sport e
sarà prodotta in 150 esemplari
10.014
VENDITE BENTLEY
Nel 2007 le vendite Bentley
hanno superato le diecimila
unità. Nel ’98 erano solo 992
periodo del 2007), contro i
3,22 milioni annunciati da
Ford.
«Siamo soddisfatti per
questo risultato, che vede per
la prima volta il gruppo
Volkswagen tra i primi tre
costruttori del mondo e continueremo a sviluppare il nostro programma di crescita,
nonostante il momento difficile per il mercato», ha dichiarato Martin Winterkorn,
presidente Volkswagen.
C
i sono tanti modi per rendere
un’automobile eccezionale
ma renderla unica e farne un
oggetto “che non ha prezzo” in
quest’epoca è veramente difficile,
così alla Volkswagen hanno
pensato a una Bugatti più che
estrema, un’automobile che
arrivasse dove nessuno era mai
arrivato e dove, ragionevolmente,
era impossibile andare: oltre i 400
chilometri orari.
Costruire una macchina stradale,
con tutti i crismi del lusso, capace di
andare molto più veloce di una
formula 1, è stato uno sforzo
tecnico spaventoso, durato per
oltre cinque anni e con
drammatiche battute d’arresto.
Non era tanto questione di potenza
(1001 Cv sono un’enormità ma non
un traguardo irraggiungibile) ma
di tutto il resto: l’aerodinamica
modificata più volte, la
trasmissione rifatta, con un cambio
costruito a mano in Inghilterra al
costo di 290 mila euro, le gomme e
l’elettronica sviluppate ad hoc.
La Veyron 16.4 ha una struttura
completamente realizzata in
carbonio e
alluminio,
ha un
motore a 16
cilindri di
8000 cc con
quattro
Dalla Bentley alla Bugatti
Volkswagen, 10 anni di lusso
DANIELE P. M. PELLEGRINI
C
he una preziosa Bugatti
raggiunga quotazioni altissime a un’asta è un fatto del
tutto normale nell’ambiente del
lusso automobilistico. Lo è molto
meno se la Bugatti in questione
non è un raro esemplare d’epoca,
ma una vettura moderna, nuova,
addirittura ancora da costruire.
I 2 milioni e 900 mila dollari
(più tasse e commissioni) pagati
da un collezionista americano per
aggiudicarsi l’esemplare “numero 1” della Veyron Gran Sport di
prossima produzione, rappresentano un
clamoroso
esempio del
prestigio e dell’immagine del
marchio, ripescato dieci anni
fa dal gruppo
Volkswagen,
con un’iniziativa che i più ritenevano velleitaria e inesorabilmente fallimentare sul piano
economico.
Ancora oggi è
impossibile fare
i conti di un’operazione della
quale sono certi
i ricavi ma i costi restano incalcolabili. Fra
le attività si possono comunque
mettere in conto
i previsti 300
esemplari della
Veyron (dei
quali 150 consegnati con 240
ordini acquisiti)
venduti
a
1.200.000 euro,
più tasse, di listino. A queste
si aggiungeranno 150 esemplari della versione
aperta Gran
Sport che avrà
un listino di
1.400.000 euro.
Il tutto spalmato
in un periodo
che va dall’inizio della progettazione del modello (fine anni
90), alla sua presentazione nel
2006, fino al termine delle produzioni previste.
Si tratta ovviamente di un profilo di business sostenibile solo
con un grande gruppo alle spalle
che, almeno in questo caso, può
permettersi di guardare più ai risvolti di immagine che ai vantaggi economici immediati, e da questo punto di vista il caso Bugatti è
il vertice dell’operazione “occupazione del lusso” messa in atto
dalla Volkswagen alla fine degli
anni Novanta.
La campagna acquisti che ha
portato il gruppo tedesco ad impossessarsi in rapida successione
di Bugatti, Bentley e Lamborghini, creando dieci anni fa una formidabile squadra di marchi di superlusso, aveva sconcertato non
solo per l’evidente contraddizione in termini fra la marca che aveva inventato “l’auto del popolo” e
i vertici della ricchezza, ma anche
perché era difficile immaginare la
convivenza di ben tre primedonne
(per non parlare di Porsche, che
nell’orbita del Gruppo c’era già)
nella stessa scuderia, alle prese
con una nicchia di mercato circoscritta.
All’epoca si era parlato di strategia di occupazione di mercato,
di desiderio di riscatto dalle proprie origini, o semplicemente di
manie di grandezza del presidente Ferdinand Piech, ma già allora
Franz-Joseph Pefgen, responsabile per la Bentley, chiariva che
dietro le acquisizioni non c’era
solamente l’intenzione di sfruttare marchi celebri e di rivaleggiare
con gli altri grandi, ma la prospet-
Quella Veyron
da oltre
400 all’ora
Il gruppo tedesco diventa il terzo al mondo
Dal ’98 ad oggi così il gruppo tedesco ha conquistato il mondo delle supercar e delle ammiraglie
L’incredibile escalation della Lamborghini. I record di vendite e i numerosi progetti per il futuro
turbocompressori, la trazione è
integrale e il cambio automaticosequenziale a 7 rapporti permette
di accelerare da 0 a 100 km/h in 2
secondi e mezzo.
Le sospensioni e gli spoiler sono
gestiti elettronicamente per
mantenere costante l’equilibrio
aerodinamico a qualsiasi velocità
e sfruttare autentici aerofreni per
rallentare sopra i 200 chilometri
orari.
Per mettere a punto il sistema ESP
i tecnici della Conti Electronics
hanno dovuto andare nel deserto
dello Utah, l’unico posto dove era
possibile verificare il controllo di
stabilità a oltre 360 km/h.
La vettura normalmente può
viaggiare fino a 380 orari e, se si
vuole superare la fatidica soglia
dei 400 km/h, occorre inserire una
seconda chiave nella serratura
accanto al sedile. In questo caso
tutte le regolazioni delle
sospensioni e dell’aerodinamica si
dispongono nella condizione più
favorevole per consentire di
raggiungere la massima velocità
possibile: 407 km/h.
(d. p. m. p.)
COSÌ LA BENTLEY
COSÌ LA LAMBORGHINI
Anno
vendite
Anno
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
992
1007
1364
1409
1116
1017
6576
8629
9200
10014
1998
213
1999
265
2000
296
2001
297
2002
430
2003
1305
2004
1592
2005
1600
2006
2087
2007
2406
(1998 - 2002 senza Rolls-Royce)
La Bentley Continental GTC,
uno dei modelli più affascinanti
della casa inglese. Sopra,
la Bugatti Veyron Gran Sport
tiva di essere protagonisti in un passata alla Bmw che già detenemercato in crescita. Parole che va il marchio per i motori aerosuonano ancora più convincenti nautici), per finire con gli enormi
alla luce di quanto è accaduto, con problemi di sviluppo di un proil gruppo Volkswagen alla rincor- getto estremo come quello della
sa dei vertici della produBugatti. Lui e Stephan
zione mondiale di grande
Winkelmann, presidente
serie e, all’estremo op- La prospettiva di Lamborghini, hanno
di essere
posto, stabilmente protapoi dovuto curare la quagonista nei salotti buoni protagonisti dratura del cerchio fra le
del superlusso con i suoi in un mercato tradizioni e la personalità
“gioielli” ammirati ed
di aziende tanto radicate
in grande
ambiti nelle manifestanel loro territorio con la
crescita
zioni più prestigiose.
mentalità e l’efficienza
Pefgen, che oggi è angermaniche.
che a capo della Bugatti, ha vissuStuzzicato sul business Bugatto intensamente questi dieci anni, ti, Pefgen conferma che i numeri
passati a superare le difficoltà, co- da “serie limitata” sono un must
me la cessione forzata della Rol- per un brand del genere. «Avevals-Royce (separata da Bentley e mo stabilito di produrre 300 Vey-
vendite
La Lamborghini Gallardo LP560-4,
modello di punta della casa
di Sant’Agata Bolognese
di proprietà del gruppo Volkswagen
ron 16.4 e rimarremo su quel pro- tomobilismo, senza compromesgramma, ai ritmi concessi dalle si; non è solo questione di tecnica
nostre capacità produttive, di due ma anche di saper interpretare le
vetture alla settimana, la com- aspettative di una clientela molto
messa non potrà essere esaurita speciale. Quest’anno abbiamo
prima di qualche anno.
presentato anche la “VeyContemporaneamente
ron Fbg par Hermes” che
avviamo sviluppato il Andare in Cina è una versione ancora più
e in Russia
modello Grand Sport che
esclusiva, realizzata su riè un esempio di come
chiesta (con un sovrapserve a
possiamo evolvere il pro- compensare prezzo di 300.000 euro,
getto originale, questo i cali registrati ndr.) per pochissimi colporterà altre 150 vetture,
lezionisti. Bugatti oggi è
negli Usa
più il prototipo presentauna realtà che funziona
to a Pebble Beach che,
bene e così deve rimanere,
come tutti i nostri esemplari di ogni tanto qualcuno ci chiede se
sviluppo, non sarà venduto. Non è abbiamo in programma un ultestato facile far rinascere un mar- riore ampliamento della gamma,
chio praticamente dal nulla e riu- la risposta è la nuova Gran Sport.
scire a posizionarlo al top dell’au- Non faremo modelli più piccoli».
Se la Bugatti non insegue i numeri, lo stesso non vale per Bentley e Lamborghini che, da quando sono sotto l’ombrello Volkswagen, in dieci anni hanno praticamente decuplicato i volumi di
vendita, con una progressione impressionante che non si giustifica
solo con il rinnovo dei modelli e
l’apertura di nuovi mercati. Anzi,
sia Pefgen sia Winkelmann fanno
notare che in questo momento andare in Cina o in India o in Russia
serve soprattutto a compensare il
calo negli Stati Uniti che, per motivi commerciali e di cambio dollaro-euro non sono più il primo e
solo riferimento del lusso. Il resto
lo si deve conquistare giorno per
giorno, cliente per cliente.
Scarica

Aff e Fin-Pagine Aperte-0809-AF-ATTUALITA-37