Il sistema neurogenico della regione olfattiva Migrazione dei neuroblasti dalla zona sub-ventricolare del telencefalo, dove avviene la proliferazione, al bulbo olfattivo dove avviene il differenziamento nei diversi sottotipi di interneuroni. Nel cervello adulto il ventricolo anteriore si oblitera e viene occupato dai tubi gliali che compongono la “rostral migratory stream”. In questa sede la migrazione dei neuroblasti prosegue durante la vita adulta. Durante lo sviluppo Reelin controlla il posizionamento dei neuroblasti migratori (migrazione radiale) e garantisce la formazione di una corretta citoarchitettura. Nel bulbo olfattivo Reelin agisce come un segnale di distacco, induce la disaggregazione delle catenelle migratorie della RMS e la migrazione radiale verso gli strati esterni. Migrazione dei precursori dei granuli del cervelletto I precursori dei granuli si originano dal bordo del IV ventricolo in una regione chiamata “rhombic lip”, solamente dalla porzione anteriore. Da quella posteriore si originano cellule che migrano ventralmente e vanno a formare i nuclei delle olive. I precursori dei granuli cerebellari localizzati verso la superficie proliferano mentre le cellule che raggiungono gli strati profondi iniziano un progressivo differenziamento. Numerosi geni sono coinvolti nel regolare la genesi e il destino dei neuroblasti del sistema olfattivo anteriore Studi basati essenzialmente sui fenotipi di topi knock-out Difetti di neurogenesi, proliferazione ... Geni Dlx (Dlx1, Dlx2, Dlx5) Geni Vax (Vax1, Vax2) Geni Gsh (Gsh1, Gsh2) Difetti di controllo del destino differenziativo Geni Dlx Gene ER81 (committment interneuroni olfattivi) Gene Islet1 (committment neuroni di proiezione dello striato) Noggin (committment neuronale) Bmp (committment gliale) ( Difetti migratori poche informazioni. 1. Adesione alla matrice extracellulare Cono di crescita 2. Adesione a molecole sulla superficie cellulare 3. Fascicolazione Assone pioniere + ++ 4. Chemioattrazione ++ + 5. Chemiorepulsione 6. Inibizione da contatto - - - Segnali a breve e lungo raggio: quali molecole ? Quattro tipologie di segnale contribuiscono alla crescita e all’ orientamento degli assoni: attrazione a breve e lunga distanza, repulsione a breve e lunga distanza. La situazione reale è molto più complessa, in quanto sono state descritte molte altre famiglie di molecole e le stesse molecole possono essere attraenti o repellenti a seconda del sistema. Le molecole di guidance e loro recettori Midline attractants Midline repellents Most often repellent, present in various regions Repellent or attractants Acting bidirectionally Known as morphogenes Guan & Rao, Nature Rev Neurosci. 4:941-956 (2003) Riepilogo della struttura e organizzazione delle principali molecole coinvolte in axon guidance Slit semaphorin netrin ephrin Si conoscono molte più molecole con funzione di repellente (in genere legate alla attivazione della GTPasi Rho) che con funzione attraente (in genere legate alla attivazione delle GTPasi Rac e CDC42) I ligandi di questi sistemi sono spesso legati alle membrane cellulari, o mediante un dominio transmembrana o mediante un GPIanchor. Quindi l’attivazione di questi sistemi segnale richiede un contatto cellulacellula. In altri casi i ligandi sono secreti ma rimando in stretta associazione con molecole di proteoglicani presenti nella matrice extracellulare. In questo caso non è necessario il contatto ma la distanza di diffusione del segnale non è molto elevata. Il sistema delle Netrine e loro recettori Attraggono gli assoni commissurali ventralmente verso la linea mediana (floor plate). Sono note anche funzioni repulsive. I recettori DCC and Neogenina mediano le funzioni attrattive, mentre Unc5 media le funzioni repulsive. Attivazione di Robo da parte di Slit può produrre il silenziamento di DCC e quindi abolisce la risposta alle Netrine. Il sistema Slit-Robo Tipicamente noti come “midline repellents”. Impediscono agli assoni commissurali di ri-attraversare la linea mediana. Nei mammiferi tre geni Slit (1,2,3) sono espressi nel floor plate. Nel topo knock-out Slit1-/-;Slit2-/- non si osservano difetti di orientamento degli assoni commissurali, mentre ci sono difetti di attraversamento del chiasma ottico. In questa sede, Slit3 non è espresso. Il sistema delle Semaforine e loro recettori Le semaforine agiscono a breve raggio, possono essere secrete o legate alla membrana, in genere hanno attività repulsiva e di “collasso del cono di crescita”. I recettori sono costituiti da proteine di membrana con attività tirosina kinasi (Plexin) che si associano con altre molecole di membrana con funzione di co-recettore (Neuropilin, L1, Met, Otk). Chemiorepulsione: le molecole Semaforine e i loro recettori Plexin e Neuropilin Cono di crescita In vitro, Sema3A tipicamente causa il rapido collasso del cono di crescita e la conseguente ritrazione di un assone Il sistema bidirezionale delle Efrine e loro recettori Molecole legate alle membrane mediante un’ ancora di GPI (glicosilfosfatidil-inositolo) (tipo A) oppure mediante un dominio transmembrana (tipo B). Le efrine A si legano a recettori EphA, le efrine B si legano a recettori EphB. Il segnale è bidirezionale e richiede contatto cellula-cellula. Ben studiato il loro ruolo nelle proiezioni retinogenicolate del sistema visivo. L’inibizione da contatto coinvolge un sistema di segnale legato alle membrane: l’esempio delle efrine Le efrine sono molecole legate alle membrane cellulari, con attività in genere chemiorepellente nei confronti dei neuriti. Il classico esempio è quello degli assoni delle cellule retino-gangliari e della organizzazione topografica delle proiezioni a livello del tetto (uccelli) e del collicolo superiore (mammiferi). Mentre le cellule del collicolo esprimono un gradiente di efrinaA, il cono di crescita degli assoni esprime il recettore EphA, in misura variabile a seconda della posizione nella retina (gradiente retinico). Il segnale Efrina-EPH è bidirezionale, nel senso che sia il recettore che il ligando sono in grado di attivare un pathway intracitoplasmatico di trasduzione del segnale. EphrinA L’espressione a gradiente delle efrine e dei loro recettori sono alla base della organizione topografica delle proiezioni visive La EfrinaA ha attività chemiorepellente nei confronti degli assoni retinici che presentano i recettori EphA. Questo sistema segnale è essenziale per lo stabilirsi della topografia, ma non determina la posizione esatta della terminazione dell’assone post Collicolo superiore ant Nas. Temp. Retina Mann et al. Neuron 35: 461-474 (2002) Hindges et al. Neuron 35: 475-485 (2002) vent Retina dors vent EphrinB dors EphB receptor EphrinB La mappa dorso-ventrale invece dipende dal segnale chemioattraente di efrinaB e del recettore EphB. Il segnale è bidirezionale: EfrinaB attiva il recettore EphB, e viceversa. EphB receptor EphA receptor Collicolo superiore Le molecole di axon guidance convergono sulla regolazione della dinamica del citoscheletro attraverso le GTPasi Tubulin Actin Un possibile meccanismo per la flessione del neurite La mobilità dei filamenti di actina è alla base del reclutamento di microtubuli, del loro avanzamento e orientamento. I filopodi si estendono e si retraggono mediante polimerizzazione e depolimerizzazione dei filamenti di actina, e aderiscono al substrato. Singoli microtubuli si prolungano nel cono si crescita ma sono in equilibrio dinamico e tendono a crescere associandosi ai filamenti di activa filopodiale. Quando un microtubulo viene “catturato” stabilmente in un filopodio la crescita del neurite prosegue il quella direzione e si può verificare una curvatura. Il processo coinvolge anche il rilascio di ioni Calcio a livello intra-citoplasmatico. Numerose molecole coinvolte nella dinamica del citoscheletro sono target dei sistemi di trasduzione dei segnali di guidance, attraverso le GTPasi Rho, Rac, CDC42 Cono di crescita 1. Adesione alla matrice extracellulare 2. Adesione a molecole sulla superficie cellulare 3. Fascicolazione Assone pioniere + ++ 4. Chemioattrazione ++ + - - - 5. Chemiorepulsione 6. Inibizione da contatto Il sistema olfattivo ORN ORN Axons Axons Radial Radial Glia Glia Mitral Mitral Cells Cells JG JG cells cells Schwann Schwann cells cells Il sistema olfattivo OE ON VNN ON OE OB VNO OE Sistema periferico Sistema centrale Strato granuli MAP2 OMP glomeruli Strato mitrale Strato glomeruli ON Il sistema olfattivo come modello sperimentale Durante lo sviluppo del sistema olfattivo entrano in gioco tutti i meccanismi di controllo della crescita e traiettoria dell’ assone, di neurogenesi e di migrazione. - Patterning precoce, sia del CNS che del placode olfattivo Neurogenesi embrionale Interazione con molecole di ECM (laminina, tenascina, condroitin-solfato ...) Migrazione centripeta (PSA-NCam, DoubleCortin) Adesione cellulare – riconoscimento – fascicolazione (galectin, N-Cam, L1 ...) Chemioattrazione – Chemiorepulsione (Semaforine, EfrinaA...) Riconoscimento e innervazione del target (Emx2, Dlx5) Formazione di mappe topografiche (Odorant Receptors) Sinaptogenesi, attività elettrica e differenziamento terminale A tutto questo di deve aggiungere che: a. il sistema è caratterizzato da un continuo turn-over degli elementi cellulari b. il sistema è più accessibile alla sperimentazione di altri St. John et al. Int J Dev. Biol. 46: 639-647 (2002) Distribuzione dei neuroni e unicità di espressione di OR Convergenza degli assoni con la stessa specificità di OR Bulbo olfattivo Cavità nasale Epitelio olfattivo Il sorting Bulbo Olfattivo Nervi olfattivi Cellule della glia olfattiva La convergenza Glomeruli The topography of the sensory map P2 gene P2 gene P2 ORF IRES tau LacZ TK neo M12 ORF IRES tau LacZ TK neo M12 gene M12 gene M12-IRES-LacZ P2-IRES-LacZ OR genes identify functional units that target to specific glomeruli Each OR defines 1-2 individual converging units per side, the glomeruli, which are located in topographically fixed positions Mombaerts et al, Cell 87: 675-686 (1996) Wang et al, Cell 93: 47-60 (1998) La topografia della mappa sensoriale olfattiva P2 gene P2 gene P2 ORF IRES tau LacZ TK neo P2 gene P2 gene M12 ORF IRES tau LacZ TK neo M12-IRES-LacZ M12 P2 P2-IRES-LacZ Ri-orientamento degli assoni olfattivi a seguito dello scambio genico tra geni OR Replacement of OR coding sequence reroutes axon to their respective glomeruli. The spectrum of phenotypes includes partial re-routing and glomeruli compartimentalization. The identity of olfactory axons depends on the presence of other axons, i.e. is contextual. OR molecules, present in axons, mediate homotypic interactions between axons with identical OR expression Feinstein et al, Cell 117: 817-831 2004 When a “donor OR coding sequence” is inserted into a “recipient OR locus”, the axons converge into novel ectopic glomeruli. The mechanism seems to be “instructive”, as shown by the transgenic minigenes. Thus, expressed OR are a determinant for convergence, but they are not the only ones. OR expression does not precisely decide the topography. Other molecules participates, such as the Semaphorins Vassalli et al, Neuron 35: 681-696 (2002) Feinstein et al, Cell 117: 817-831 (2004)