LE CAPACITA’ SENSO-PERCETTIVE TEORIA E METODOLOGIA MOVIMENTO UMANO Dallo stimolo alla sensazione • Gli organismi viventi ricevono costantemente ed interpretano i segnali provenienti dal loro ambiente, interno ed esterno. • Organismi unicellulari. • Organismi pluricellulari. Gli STIMOLI sono raccolti da organi specifici, quelli di senso, che trasmettono informazioni, lungo le fibre nervose sensitive, al SNC dove vengono elaborate ed integrate in maniera complessa. Qui danno luogo ad una sensazione cosciente quando interessano i centri superiori o ad una manifestazione motoria quando attivano le vie motrici. Quindi tutti i comportamenti, in qualche misura, sono influenzati, per non dire determinati, dall’attività degli organi di senso. I RECETTORI (elementi nervosi specializzati) costituiscono gli organi di senso, affacciati sul mondo esterno e all’interno dell’organismo, trasducono gli stimoli specifici ( meccanici, chimici, termici, luminosi) in segnali elettrici (sequenze di potenziali d’azione) trasferibili e leggibili internamente attraverso una serie di passaggi (L’ATTIVITA’ SENSORIALE). LO STIMOLO ADEGUATO PER IL RECETTORE E’ QUELLO CHE NE PROVOCA L’ECCITAMENTO CON IL MINIMO DI ENERGIA. L’ECCITAMENTO ECCITAMENTO DEL RECETTORE E’ PROVOCATO DALL’ENERGIA DELLO STIMOLO INCIDENTE CHE INDUCE UNA MODIFICAZIONE STRUTTURALE TRANSITORIA DELLA MEMBRANA, CON ALTERAZIONE DELLA PERMEABILITA’ AGLI IONI, E CONSEGUENTE VARIAZIONE DEL SUO POTENZIALE ELETTRICO. LA TRASDUZIONE CONSISTE NELLA GENERAZIONE DI IMPULSI NERVOSI, I POTENZIALI D’AZIONE, CORRELATI ALLA QUALITA’ ED INTENSITA’ DELLO STIMOLO (avviene a causa dell’alterato potenziale di membrana conseguente allo stimolo). MEDIANTE FIBRE NERVOSE SI HA LA TRASMISSIONE DEGLI IMPULSI NERVOSI AD AREE SPECIFICHE DEL SNC. “VIA MARCATA” NODO CRUCIALE DEL PROCESSO SENSORIALE minuscole punture sensazione di freddo piccole gocce gelate punture Nel 1826 Johannes Muller formulò la legge delle ENERGIE SPECIFICHE DELLE SENSAZIONI Duplice significato: 1) Specificità recettoriale o stimolo adeguato. 2) Nervi (CONNESSIONI DI CELLULE NERVOSE) non come semplici conduttori ma che con caratteristiche proprie diventano veicolatori selettivi e specifici delle informazioni indipendentemente dallo stimolo. Il significato del segnale, sia esso visivo o tattile, sensitivo o motorio, non viene determinato dalle caratteristiche del messaggio nervoso, ma dalla particolare via lungo la quale esso è condotto, che per questo viene denominata VIA MARCATA (esempio: il nervo ottico veicola l’informazione di “luce” sia dopo stimolo adeguato, ossia luminoso, sia in seguito a compressione o stimolo elettrico). Spesso le vie che trasportano l’informazione decorrono parallelamente fino alla corteccia. Ad esempio nel sistema visivo forma, colore e movimento di un oggetto arrivano per vie marcate diverse. Successivamente aree diverse della corteccia associano, memorizzano, riunificano e organizzano le percezioni. LA SENSAZIONE È quindi definibile come il processo elementare e passivo che porta ad attivare aree specifiche del nostro SNC senza presupporre necessariamente il coinvolgimento cosciente. LA PERCEZIONE Deriva dal processo evolutivo e attivo con il quale organizziamo ed interpretiamo la sensazione riferendola all’evento esterno che l’ha causata, coinvolgendo memoria, esperienza, educazione. Quindi è la sensazione che innesca la percezione. Le illusioni percettive ci confermano che la percezione non è solo un processo sensoriale, ma una complessa interpretazione della realtà, cioè un processo cognitivo. PRIMUM MOVENS? AFFIDABILITA’ DEI NOSTRI SENSI: SENSAZIONE E PERCEZIONE DUCK-RABBIT Joseph Jastrow 1899 (ANATRA-CONIGLIO) Full-body version Walter Eherestein 1930 (Corpo intero ANATRA-CONIGLIO) ILLUSIONI OTTICHE O IMMAGINI A DUE VIE esempio significativo di come uno stesso stimolo che genera una serie di processi neurofisiologici, che danno luogo ad una sensazione, possa assumere due diversi significati percettivi. (Nel caso precedente è sorprendente notare come non si riesca a vedere contemporaneamente il coniglio e l’anatra). QUALE FIDUCIA DARE AGLI ORGANI DI SENSO E ALLA PERCEZIONE CHE SI FONDA SUI DATI DA ESSI RILEVATI? I dati sensoriali non sono sempre affidabili. Ci sono infedeltà percettive, distorsioni, mancate corrispondenze. ENTITA’ MISURABILI (oggetto della fisica) ENTITA’ ALEATORIE, ingannevoli (percettive). La percezione non è un meccanismo passivo di registrazione fedele dei dati oggettivi, ad esempio: INVARIANZA DELLA PERCEZIONE DEI COLORI. PERCEZIONE SUBLIMINALE: Possibilità di recepire informazioni attraverso stimoli sensoriali che risultano al di sotto della soglia percettiva cosciente. PERSUASIONE SUBLIMINALE: Insieme degli effetti che hanno gli stimoli percepiti in modo subliminale sul comportamento. FUNZIONE DELLE INFORMAZIONI SENSORIALI Le informazioni che gli organi di senso ricevono dall’ambiente esterno vengono ritrasmesse al SNC e qui possono essere utilizzate per lo svolgimento di quattro funzioni generali: 1) La percezione. 2) Il controllo del movimento. 3) La regolazione delle funzioni degli organi interni. 4) Il mantenimento dello stato di vigilanza. LA VASCA DI DEPRIVAZIONE SENSORIALE Il dibattito scientifico intorno agli anni ’50 verteva sulla possibilità che il cervello umano smettesse di funzionare in assenza di stimoli sensoriali. Per investigare su questa possibilità, John Cunningham Lilly (1915-2001) neurofisiologo e psicanalista cercò di trasformare questa vasca in uno strumento in grado di ridurre al minimo gli stimoli esterni. La vasca consiste in un guscio di vetroresina che accoglie al suo interno una soluzione ipersatura di Solfato di magnesio, mantenuta costantemente alla temperatura di 34,8 °C. Una volta preso posto all'interno, il corpo umano inizia a galleggiare sulla superficie del liquido che ha una profondità di soli 20 cm. All'interno della vasca si ricreano il buio e il silenzio assoluti, in modo da annullare tutti gli stimoli esterni. Dopo circa mezz'ora di sospensione nel liquido, si iniziano ad avvertire i primi segnali che qualcosa di insolito sta accadendo all'organismo. La percezione dei confini corporei svanisce. Il rilassamento che ne consegue permette al cervello di produrre onde theta, endorfine e di abbassare i livelli di adrenalina. NON TUTTE LE INFORMAZIONI SENSORIALI RAGGIUNGONO IL LIVELLO DI CONSAPEVOLEZZA. LA NOSTRA CAPACITA’ DI PERCEZIONE COSCIENTE E’ MEDIATA DALL’ATTENZIONE E DAGLI STATI EMOTIVI. Ad esempio con passare del tempo alcuni suoni anche fastidiosi (sveglia) non vengono più avvertiti; inoltre l’attenzione può essere influenzata dall’età, dalla stanchezza, dalla presenza di più stimoli ecc. Il sistema della sensibilità somatica Svolge il compito di fornire una continua e completa rappresentazione dello stato esterno ed interno del nostro corpo. La sensibilità somatica ha origine da recettori distribuiti nella PELLE, nei MUSCOLI e nelle ARTICOLAZIONI, negli ORGANI INTERNI. Funzione discriminativa della Meccanocezione Forma, Dimensione, Superficie, Movimento e Vibrazione. Funzione discriminativa della Propriocezione Posizione del corpo, Movimento di una parte del corpo (cinestesia). Funzione discriminativa della Termocezione Caldo e freddo. Funzione discriminativa della Nocicezione Dolore. Funzione Enterocettiva Gli entorecettori, presenti nei visceri, monitorano gli stimoli: Meccanici (pressioni, allungamenti e dilatazioni), Chimici (O2, CO2), Termici, Dolorifici. Distinguiamo quindi all’interno della sensibilità somatica modalità diverse (per MODALITA’ si intende una classe di stimoli sensoriali, caratterizzati dal tipo di energia dello stimolo e dal tipo di recettore che li trasduce) INVECE all’interno del sistema visivo e del sistema acustico viene elaborata un’informazione soltanto relativa ad una modalità, visiva ed uditiva, rispettivamente. (luminosa i fotorecettori retinici, meccanica le cellule ciliate dell’orecchio interno). Il sistema somatosensoriale, che comprende i recettori della sensibilità somatica, le loro vie centrali e le aree corticali di proiezione, comprende quattro modalità: TATTILE: tipo di energia dello stimolo meccanica, tipo di recettori meccanorecettori cutanei. PROPRIOCETTIVA: stimolo meccanici, tipo di recettori meccanorecettori muscolari, tendinei e articolari. TERMICA: stimoli termici, tipo di recettori termorecettori cutanei del caldo e del freddo. NOCICETTIVA: stimoli meccanici, termici, chimici, tipo di recettori meccanorecettori, recettori termo meccanici e recettori polimodali cutanei. LA SENSIBILITA’ TATTILE I recettori tattili sono MECCANORECETTORI. Lo stimolo che li eccita è una pressione esercitata sulla pelle. Tale pressione deforma meccanicamente il terminale periferico dei recettori tattili, che possiede numerosi canali ionici a controllo meccanico. Ad un’alta densità recettoriale fa da riscontro un’alta densità di innervazione. Le zone cutanee con la più alta densità di innervazione sono costituite dalla punta delle dita, che possiede fino a 300 fibre afferenti tattili per cm2 (Valbo e Johansson, 1978). Durante l’esplorazione attiva degli oggetti, è l’attività integrata di popolazioni di recettori tattili che ci consente di estrarre le proprietà tattili degli oggetti e di coordinare la loro manipolazione. I recettori tattili sono situati negli strati esterni della pelle (epidermide) e sottostanti (derma) Ogni recettore tattile è caratterizzato da: - Tipo di stimolazione alla quale è sensibile - Grandezza del campo recettivo - Tempo di adattamento Sono stati identificati quattro tipi di MECCANOCETTORI tattili nella pelle glabra (priva di peli). Due tipi di recettore sono collocati negli strati superficiali della pelle, il recettore di Merkel ed il recettore di Meissner, e due nel tessuto sottocutaneo, i recettori del Pacini ed i recettori del Ruffini. Variabilità della risposta a stimoli mantenuti costanti nel tempo. I recettori di Meissner ed i recettori del Pacini sono a rapido adattamento, cessano cioè rapidamente di rispondere ad uno stimolo costante. I recettori di Merkel e del Ruffini sono invece a lento adattamento. MECCANOCETTORI CUTANEI (DISCHI DI MERKEL) MECCANOCETTORI CUTANEI (CORPUSCOLI DI MEISSNER) MECCANOCETTORI TATTILI PROFONDI (CORPUSCOLI DI PACINI) MECCANOCETTORI TATTILI PROFONDI (TERMINAZIONI DI RUFFINI) (MECCANOCETTORI) I PROPRIOCETTORI FUSI NEUROMUSCOLARI: presenti in parallelo nei muscoli scheletrici ORGANI TENDINEI DEL GOLGI: localizzati in serie a livello dei tendini Insieme a: Recettori articolari e Meccanocettori cutanei MEDIANO ATTIVITA’ MOTORIE SIA RIFLESSE CHE VOLONTARIE L’INSIEME DELLE SENSAZIONI INSIEME PROMOSSE DAI PROPRIOCETTORI E’ DENOMINATA SENSIBILITA’ CINESTESICA E SI RIFERISCE ALLA POSSIBILITA’ DI PERCEPIRE LA POSIZIONE DELLE ARTICOLAZIONI, LA DIREZIONE E VELOCITA’ DEL LORO MOVIMENTO E DI MODULARE LA FORZA NECESSARIA PER AFFERRARE O SOLLEVARE UN OGGETTO. I TERMOCETTORI (IN UN AMBITO DI TEMPERATURE TRA 30°E 45°RISPONDONO ENTRAMBI I TIPI DI RECETTORE) I NOCICETTORI (DETTI TERMINAZIONI NERVOSE LIBERE SONO SITUATI NELLA CUTE PROFONDA) VIE DELLA SENSIBILITA’ SOMATICA ESISTONO DUE SISTEMI PER LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI SOMATOSENSORIALI AL SNC 1) VIA DELLE COLONNE DORSALI–LEMNISCO MEDIALE 2) VIA ANTEROLATERALE O SPINOTALAMICA SISTEMA COLONNE DORSALI – LEMNISCO MEDIALE: TATTO DISCRIMINATIVO ( sensibilità EPICRITICA) PRESSIONE PROPRIOCEZIONE SISTEMA ANTERO-LATERALE O SPINOTALAMICO: TATTO GROSSOLANO ( sensibilità PROTOPATICA) DOLORE TEMPERATURA RECETTORI VESTIBOLARI ( O STATICO-DINAMICI) Il sistema vestibolare è un sofisticato apparato sensoriale che rileva informazioni relative alla posizione ed al movimento della testa e del corpo nello spazio. A differenza di altri sistemi sensoriali, come il sistema visivo o uditivo, non siamo generalmente coscienti delle informazioni trasmesse dall’apparato vestibolare al SNC. Tuttavia, esse sono fondamentali per il mantenimento della postura e della stazione eretta, e per la coordinazione del movimento degli occhi con quello della testa. Le strutture recettoriali acustiche occupano la porzione anteriore del labirinto, la coclea, mentre quelle vestibolari sono situate nella porzione posteriore. All’interno di queste cavità ossee è contenuto un complicato sistema di canalicoli delimitati da membrane connettivali, chiamato labirinto membranoso. I recettori acustici e vestibolari, le cellule cigliate, sono sofisticati meccanocettori specializzati nella trasduzione degli stimoli generati dalle vibrazioni sonore o dal movimento della testa in segnali nervosi. Per registrare le informazioni relative al movimento della testa l’apparato vestibolare è quindi dotato di due diverse strutture sensoriali: gli organi otolitici (SACCULO e UTRICOLO) che misurano i movimenti lineari, ed i CANALI SEMICIRCOLARI, che registrano quelli rotatori. Più in particolare, i recettori degli organi otolitici rispondono ad accelerazioni lineari del capo, mentre quelli dei canali semicircolari sono sensibili ad accelerazioni angolari. SISTEMA VISIVO DISTANZE, DIREZIONI, COMPAGNI, AVVERSARI, TRAIETTORIE SEGMENTI CORPOREI: LE INFORMAZIONI VISIVE IN CAMPO MOTORIO SONO FONDAMENTALI CON LA VISTA E’ POSSIBILE RICONOSCERE LA POSIZIONE INIZIALE E FINALE DI UN MOVIMENTO E CONTROLLARNE IL DECORSO. DUE TIPI DI INFORMAZIONE VISIVA CHE VIAGGIANO SEPARATE E CHE RAGGIUNGONO DUE DIFFERENTI ZONE DEL CERVELLO: LA VISIONE FOCALE O CENTRALE raccoglie le informazioni che colpiscono il centro della retina. LA VISIONE PERIFERICA O AMBIENTALE opera sia sulla zona centrale che su zone periferiche del campo visivo (120°). Da come i raggi luminosi colpiscono la retina (FLUSSO OTTICO) si ottengono le indispensabili informazioni che permettono di calcolare la velocità, la direzione di movimento delle persone e degli oggetti e di stimare il tempo che intercorre prima di entrare in contatto con un attrezzo (es. palla) DUE CLASSI DI RECETTORI RETINICI CONI – DEPUTATI ALLA VISIONE DIURNA (VISIONE FOTOPICA) E ALLA PERCEZIONE DEI COLORI BASTONCELLI – VISIONE CREPUSCOLARE (VISIONE SCOTOPICA). In ogni occhio umano si trovano circa 6 milioni di coni e 120 milioni di bastoncelli. Pur essendo così numerose, queste cellule lavorano in perfetta sincronia per garantire una visione perfetta. I coni (in verde) sono responsabili della visione diurna e colgono con precisione dettagli e colori. I bastoncelli (in marroncino) invece veicolano un’immagine meno nitida, ma rispetto ai coni sono molto più sensibili alla luce e consentono all’occhio di vedere anche di notte, in condizioni di scarsa luminosità. In viola, lo strato esterno della retina. Funzione visiva • E’ fondamentale per imparare a discriminare forme, dimensioni, colori, distanze, direzioni, profondità, traiettorie e velocità di spostamento degli oggetti. • E’ il tipo di informazione che prevale nella prima fase dell’apprendimento motorio (fase esplorativa – globale e corpo vissuto). • E’ un canale importante per l’acquisizione dell’equilibrio statico e dinamico e della capacità di organizzazione motoria nello spazio. SISTEMA UDITIVO E’ la fonte d’informazione esterna più importante dopo la vista. La sua funzione risiede nello svolgimento di due compiti: - il riconoscimento del segnale sonoro, - il riconoscimento della provenienza del suono. Dai suoni e dai rumori percepiti si ricavano importanti informazioni: l’avvicinarsi di spalle di un avversario, il ritmo esecutivo di un gesto tecnico. Le voci sono di fatto i suoni più importanti che l’individuo può udire. Al suono percepito viene attribuito un significato che dipenderà da processi di elaborazione correlati all’esperienza, alla cultura assumendo così un ruolo cognitivo e sociale. L’udito riveste un ruolo più importante della vista nell’apprendimento del linguaggio e quindi dello stesso pensiero. I sensi chimici ll sistema gustativo • Papille gustative: Fungiformi Vallate Foliate • Bottoni gustativi: gruppi di cellule recettoriali (cellule gustative) – 1% delle cellule dell’epitelio linguale. Anatomia del sistema olfattivo Epitelio olfattivo primario: 5 cm2 • Riveste la regione apicale della mucosa nasale. • Turbinati aumentano la superficie e massimizzano il tempo di contatto con l’aria. Organo vomero-nasale • Localizzazione diversa, il suo ruolo nell’uomo e’ ancora controverso. • Nel ratto ha un ruolo nella percezione dei feromoni. Sono filogeneticamente il sistema sensoriale più antico e più comune tra gli esseri viventi I SENSI CHIMICI, NEL CORSO DI MILIONI DI ANNI, SI SONO PERFEZIONATI NELLE TRE VIE SENSORIALI IN GRADO DI RICONOSCERE LE MOLECOLE PRESENTI NELL’AMBIENTE: - L’ OLFATTO – RICONOSCE LE MOLECOLE PRESENTI NELL’ARIA ALLO STATO GASSOSO. - IL GUSTO – RICONOSCE LE MOLECOLE DA INGERIRE. - IL SISTEMA TRIGEMINALE – CON LE TERMINAZIONI LIBERE COME RECETTORI COSTITUISCE UN SISTEMA DI RILEVAMENTO DI MOLECOLE POTENZIALMENTE NOCIVE (ALCOOL, AMMONIACA, SOSTANZE PUNGENTI). SENSITIVA DEL TRIGEMINO L'organo vomero nasale si trova su entrambi i lati dell'osso vomere, che è incapsulato all'interno di un astuccio cartilagineo. È un organo di senso specializzato principalmente nella percezione dei feromoni, molecole che sviluppano risposte comportamentali di tipo sessuale (feromoni sessuali), oppure di fuga (feromoni di allarme), di aggregazione, territoriali, ecc. Microscopio Confocale Nell'uomo, l'organo vomeronasale è un organo vestigiale non più collegato con il cervello e perciò non "funzionante". FONTI DI INFORMAZIONE SENSORIALE E SENSITIVA CONSENTONO LA STRUTTURAZIONE DELLO SCHEMA CORPOREO. • E’ l’organizzazione organizzazione delle sensazioni propriocettive ed esterocettive relative al proprio corpo in rapporto con i dati del mondo esterno (Vayer, 1974). • E’un’intuizione di insieme o una conoscenza immediata che abbiamo del nostro corpo allo stato statico o in movimento. Si riferisce alla coscienza della postura, dei rapporti spaziali tra le diverse parti del corpo, e dell’orientamento del corpo rispetto allo spazio degli oggetti e delle persone (Jean Le Boulch, 1988). La strutturazione dello schema corporeo dipende dall’elaborazione di informazioni che provengono da diverse fonti sensoriali e sensitive. LE CAPACITA’ SENSO-PERCETTIVE permettono di riconoscere, interpretare, differenziare le informazioni che provengono dal nostro corpo e dall’ambiente esterno. Fonti senso-percettive ESTEROCETTORI Vista Udito Tatto Olfatto Gusto PROPRIOCETTORI Muscoli, tendini, articolazioni Apparato vestibolare Visceri (enterocettori) Propriocezione o cinestesi • Nominare e toccare le diverse parti corporee, a occhi chiusi, su di sé e sul compagno (utile lo specchio). • Con il gesso o con il nastro adesivo si disegna la sagoma del compagno a terra. • Passare dentro un cerchio tenuto verticalmente o orizzontalmente da un compagno, senza toccarlo. • Gioco della statua e dello scultore: un compagno plasma la statua che rimane a occhi chiusi e dopo riproduce la posizione ad occhi aperti. • I bambini devono scegliere un attrezzo e rappresentarlo con il proprio corpo. • Ognuno mostra agli altri come “vive” l’attrezzo e si commentano le diverse soluzioni trovate. Esercizi per stimolare la funzionalità visuo-motoria 1. Percezione visiva focale: es. i bambini seduti osservano un oggetto e cercano di descriverne tutte le caratteristiche. 2. Percezione visiva periferica: es. i bambini fissano un oggetto e senza distogliere lo sguardo cercano di individuare quanti più oggetti possibile attorno descrivendoli. 3. Memoria visuo-spaziale: es. i bambini si spostano per la palestra camminando e osservano attentamente gli oggetti presenti, poi tornano in cerchio e ad occhi chiusi ricordano e descrivono tutti gli attrezzi visti. 4. Discriminazione visiva: es. l’insegnante dispone una serie di oggetti diversi per caratteristiche e colori, al segnale i bambini raccolgono e portano oggetti che hanno particolari caratteristiche. 5. Capacità oculo–manuale: es.lanci/ricezione con la palla. 6. Capacità di organizzazione temporale:es. i compagni schierati su due righe parallele lanciano dei palloni a coppie, a turno si passa in mezzo cercando di non essere colpiti. 7. Capacità di organizzazione motoria spaziale: es. i bambini camminano o corrono insieme in uno spazio sempre più ridotto cercando di evitarsi. Funzione uditiva e capacità ritmica La percezione del tempo si sviluppa più precocemente rispetto a quella dello spazio, e inizia già nel periodo di vita intra-uterina. Il feto è sottoposto a movimenti muscolari ritmici autoindotti, determinati dall’attività di alcune cellule muscolari, i “pace-makers”, che hanno il compito di imporre e diffondere il ritmo alle altre cellule vicine, già a partire dalla sesta settimana di vita (battito cardiaco). A 5 mesi compaiono anche i primi automatismi respiratori. Fin dalla nascita, il bambino ha dei ritmi endogeni e, con la crescita impara ad adattare tali ritmi a una realtà esterna strutturata nel tempo, si deve sintonizzare ad essa, fino a raggiungere un equilibrio fra interno/esterno. E’ importante scegliere musiche in cui gli accenti tonici siano molto marcati e in cui il ritmo sia simile ai ritmi endogeni (filastrocche, danze cantate, girotondi). Nell’adattamento temporale il bambino si sincronizza in modo automatico e non consapevole alle informazioni sonore. L’adattamento automatico al tempo è più precoce della percezione consapevole temporale. Nella percezione temporale il bambino rivolge l’attenzione consapevole alle informazioni e le caratteristiche sonore. La percezione temporale è legata allo sviluppo dell’attenzione uditiva e cioè: Al riconoscimento caratteristiche del suono. Alla valutazione delle distanze dei suoni. All’individuazione fonte di emissione sonora. All’individuazione della direzione provenienza. Ascoltare e riconoscere i suoni naturali dell’ambiente o suoni registrati. Riprodurre con diverse parti del corpo o con oggetti dei suoni. Ascoltare una musica e riprodurre il tempo musicale con le mani o con altre parti corporee. Libera espressione motoria globale con la musica. Camminare piano, forte, veloce, lento, leggero, pesante (variazione per contrasto). I bambini si spostano liberamente cambiano movimenti o si arrestano al variare della musica. Tatto, gusto e olfatto E’ importante inserire nella nostra programmazione didattica degli esercizi di stimolazione/riconoscimento di queste tre aree per favorire una strutturazione completa dello schema corporeo. OSSERVAZIONE E MANIPOLAZIONE DI ALIMENTI UTILIZZANDO GLI ORGANI DI SENSO: GUSTO-TATTO-OLFATTO GUSTO: assaggio di cibi e bevande per l’individuazione delle caratteristiche principali TATTO: manipolazione di cibi e bevande per l’individuazione delle caratteristiche principali: consistenzafrutta acerba/matura – cibo cotto/crudo- Caldo/freddo OLFATTO: manipolazione di cibo per l’individuazione di odori caratteristici “scoperta” di alimenti attraverso la percezione olfattiva. Manipolazione di cibi per l’individuazione di odori caratteristici: “scoperte” “riconoscimento” di cibi / alimenti attraverso la sola percezione olfattiva. Funzione di interiorizzazione E’ la capacità di attenzione percettiva consapevole, stimolata dalla richiesta di verbalizzazione,sulle sensazioni propriocettive provenienti dai muscoli e dalle articolazioni, che ci danno informazioni riguardanti la posizione reciproca dei segmenti corporei, e sul tono muscolare. Sono molto utili gli esercizi in decupito supino che permettono, attraverso il contatto con il suolo di percepire meglio consapevolmente le varie parti del corpo. Inoltre favoriscono il rilassamento muscolare e la percezione del contrasto contrazione/rilassamento dei vari distretti muscolari. PROPOSTE DI ESERCIZI DI STIMOLAZIONE LABIRINTICA Esercizi ad occhi chiusi. Capovolte ( come movimenti di “disturbo labirintico”). Giri in volo. Rovesciamenti della statica. GROSSO E PESANTE … MA CRESCENDO IMPARO A CONTROLLARLO … (un bambino piccolo troverà difficoltà a controllare un pallone da basket).