Ufficio Scolastico Provinciale
di Piacenza
Seminario Nazionale
Prove di futuro. Cittadinanza e seconde generazioni
Essere cittadini in una società multiculturale
Piero Cattaneo
Università Cattolica S. Cuore – Milano e Piacenza
Istituto Sociale Torino
Piacenza, 8 settembre 2014
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Alcuni punti di attenzione
1) Un punto di vista. Alcuni presupposti teorici e la scelta di
campo per formulare qualche proposta operativa
 il punto di vista di un dirigente scolastico
 il gruppo di lavoro su “Cittadinanza e Costituzione”
 alcuni riferimenti indispensabili: la Costituzione Italiana; la Carta dei Valori
della Cittadinanza e dell’integrazione
2) Cittadinanza e seconde generazioni: quali gli elementi di
criticità?
 i flussi migratori e la capacità di accoglienza
 le difficoltà a “realizzare” la via italiana all’integrazione
 i “reali” cambiamenti nello sviluppo di una cultura multiculturale nel
nostro Paese
2
3) E nella scuola che succede? Che cosa si potrebbe o meglio si
dovrebbe realizzare nella società cosiddetta “multiculturale”?
 l’idea del curricolo di istituto internazionale, a partire dal Profilo dello
Studente (presente nelle Indicazioni nazionali – 1° e 2° ciclo istruzione)
 il potenziamento dell’autonomia delle scuole per “calibrare” la propria
offerta sui reali bisogni formativi degli allievi
 la promozione, il consolidamento, il potenziamento delle “alleanze” scuola
– territorio (la valorizzazione delle competenze istituzionali e del
volontariato su progetti comuni e/o complementari)
4)





Chi è pronto, agisca! Qui si osa … fare prove di futuro
la potenza della creatività nel mondo del lavoro
lamescolanzadi culture (tradizioni, lingue, usi e costumi, religioni, …)
gli scambi a livello internazionali tra giovani; la frequenza di corsi di
formazione tra giovani e adulti
la valorizzazione e l’impiego funzionale delle tecnologie nelle
comunicazioni, nelle informazioni
lo sport come dimensione riconoscibile di una società multiculturale 3
5) Alcune considerazioni di sintesi: dalle dichiarazioni di intenti
a proposte operative … per chi vuole agire
6) Bibliografia minima
4
1. Un punto di vista. Alcuni presupposti teorici e la scelta di campo
per formulare qualche proposta operativa

Un punto di vista:
 quello di un dirigente scolastico che ha vissuto direttamente
l’esperienza del “passaggio” verso una scuola multiculturale
 integrato dall’esperienza di membro del gruppo di lavoro
costituito presso il MIUR (2007-2008) per l’introduzione del
nuovo insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”
(coordinato dal prof. Luciano Corradini)
 e … da un anno impegnato presso l’Istituto Sociale di Torino (
diretto dai Padri Gesuiti) nella elaborazione di un curricolo
d’istituto fondato sul valore dell’internazionalità
Ecco, forse il salto di qualità, la svolta che siamo chiamati a compiere è quello
della prospettiva dell’INTERNAZIONALITÀ
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2. Cittadinanza e seconde generazioni: quali gli elementi di criticità?
Su quali basi si fonda il concetto di
INTERNAZIONALITÀ?
Proviamo a “riconoscere” alcuni elementi costitutivi:
a) dalla Costituzione Italiana (
in particolare artt. 2-3- 4-10…)
b) dalla Carta dei Valori della Cittadinanza e dell’Integrazione ( D.M. 23.04.2007)
c) da contributi pedagogici in materia di intercultura e multicultura
Ma anche del “superamento” di alcuni “termini” del linguaggio come
indicatori di un approccio culturale superato dagli eventi:
INTERCULTURA
MULTICULTURA
Questi due termini, se continueranno ad essere utilizzati, dimostrano che la
scuola italiana non è ancora entrata veramente nella dimensione
dell’internazionalità, a differenza di altri Paesi.
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 Che cosa si intende per INTERNAZIONALITÀ?
 Quali differenze e/o analogie i termini intercultura e
multicultura hanno rispetto al concetto di INTERNAZIONALITÀ?
La differenza è sostanziale:
Pensiamo alla scuola (ma non solo!)
 La scuola italiana negli ultimi 30 anni ha dedicato e dedica uno sforzo di
accoglienza e di collaborazione straordinario a chi proviene da altre
contrade e pratica altri modelli culturali.
 Così facendo sottolinea – agli occhi dei locali – l’essere altri dei nuovi
venuti.
Probabilmente è inevitabile il paradosso di sottolineare l’alterità proprio con le
azioni che la vogliono integrare (non negandone l’identità) nel contesto
scolastico e quindi sociale ( INCLUSIONE)
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Ma in 30 anni … molte cose sono cambiate nel nostro Paese, in
Europa … nel mondo
 La nostra popolazione (in città, nei paesi) non è più affidata
all’omogeneità etnico locale, alle pratiche (se non alle convenzioni)
religiose tradizionali,di lavoro e di vivere sociale;
 Rimane ancora poco allenata alla memoria sociale dell’emigrazione
interna e prima a quella verso altri Paesi (l’emigrazione disperata e
disprezzata) eppure alcuni “fatti”, alcuni “eventi”, alcuni “flussi”
dovrebbero far vivere alla scuola italiana e alla società questo momento
storico in termini di “fiduciosa consapevolezza”
Oggi si emigra ancora
•
•
tra SUD e NORD (e la scuola vive questo fenomeno!)
tra ITALIA e ALTRI PAESI (europei e non solo)
per lavoro, per turismo, per ricongiungimenti famigliari, ma anche per
per soggiorno di studi, stage, per matrimoni, per adozioni, per vacanze, ……
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Una vera formazione internazionale dovrebbe avere come terreno
fondante il riconoscimento della ricchezza portata dalle molte
identità individuali e culturali riconoscibili, non solo quelle
sopraggiunte ma anche quelle da sempre presenti nella comunità
originaria, che nella scuola sono scavalcate da standard culturali modesti
e arbitrari oppure celebrati in eventi folkloristici o in recuperi
dilettanteschi.
“Si pensi all’enorme risorsa comune rappresentata oggi dalla presenza nelle
stessa classe di alunni di diversa nazionalità e provenienti da diverse culture.
E’ come disporre direttamente e facilmente di patrimoni di conoscenza e di
occasione di riflessione e di confronto che potrebbero provenire da molte
letture e da molti viaggi” ( Valerio Onida – Presidente emerito della Corte
Costituzionale)
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 a questo modello di ricerca e di pensiero sono chiamate a dare un contributo
fondamentale le lingue insegnate nella scuola che, con la loro specifica
struttura dovrebbero aiutare allievi, tutti gli allievi, a non cristallizzare il
mondo, i suoi valori, le sue relazioni nell’argomentazione linguistica
originaria.
Allora:
Quale curricolo internazionale per i ragazzi cittadini di una
società multietnica, multiculturale, internazionale ?
Quale ricomprensione del ruolo dell’insegnante?
Quale ridefinizione del rapporto tra gli obiettivi e l’uso dei saperi?
Alcune riflessioni per trovare risposte agli interrogativi
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3. E nella scuola che succede? Che cosa si potrebbe o meglio si
dovrebbe realizzare nella società cosiddetta “multiculturale”?
 Alcune domande di fondo:





“La realtà complessa dell’attuale momento storico e degli scenari che si profilano
davanti a noi pongono significativi interrogativi.
Può infatti un cittadino di un qualsiasi Paese evitare di
confrontarsi con la complessità del mondo? Può cercare di non
sapere, di non vedere, di non tener conto di leggi, regole,
convenzioni?
Evidentemente no.
Può, ancora, un cittadino stare al mondo con un solo codice
linguistico, con un unico ambito di relazioni sociali, con un solo
strumento di comunicazione?
Con i soli riferimenti alle informazioni locali, con un’unica
localizzazione della propria esistenza, con una sola modalità di
trasporto?
Evidentemente no.
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Come intendiamo oggi essere “CITTADINI” ( di una nazione
e del mondo)?
 L’identikit del cittadino d’oggi lo descrive attrezzato di una





pluralità di linguaggi e strumenti di comunicazione;
in grado di accedere a informazioni diversamente veicolate,
diversamente finalizzate e strutturate;
in grado di collocarsi in luoghi e situazioni diverse
decifrandone le rispettive identità, regole, convenzioni;
in grado di muoversi per il mondo con strategie diverse;
in grado di appartenere a una pluralità di gruppi;
in grado di assumere responsabilità pubbliche.
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Come intendiamo oggi essere “CITTADINI” ( di una nazione
e del mondo)? ….alcune risposte di Maria De Benedetti
 In grado, in sintesi, di continuare ad apprendere, per riuscire
a modulare i propri atti e i propri comportamenti in un
rapporto efficace con una realtà che cambia
rapidamente.
 Un cittadino complesso, quindi, per un mondo complesso.
 La vera sfida dell’ educazione oggi non è quella di liberare l’Uomo
dalla complessità, ma è di proporgli una nuova fierezza dell’essere
Uomo e una nuova responsabilità dell’essere Uomo.
 Ciò gli consentirà di collocarsi nel mondo con autorevole
efficacia.
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Come intendiamo oggi essere “CITTADINI” ( di una nazione e del
mondo)?
 Quest’Uomo, attrezzato tecnologicamente, conosce e accetta la
storia da cui proviene e insieme difende il diritto-utopia
di progettare il futuro.
 La scuola, a questo proposito, non può essere l’unico luogo/tempo
dell’incontro né può risolvere tutto con il suo specifico modello di
formazione.
 L’informazione è necessaria ma di per sé non orienta: anzi, per
fruirne è necessario avere un orientamento. L’esperienza invece
produce orientamento su sé e sul mondo”. (Maria De Benedetti)
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PROFILO DELLO STUDENTE
 CITTADINANZA E COSTITUZIONE
 COMPETENZE:
 1. L’alunno ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei
propri limiti; utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere
sé stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse
identità, le tradizioni culturali e religiose, in un ‘ottica di dialogo e
di rispetto reciproco; dimostra originalità e spirito di iniziativa.
 2. Rispetta le regole condivise e collabora con gli altri per la costruzione del bene
comune.
 3.Possiede buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della
comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni.
 4. Ha cura e rispetto di sé come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
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Avvio della elaborazione del Curricolo
di Istituto Internazionale ( es. comp.1)
 INFANZIA1a.Vive serenamente le dimensioni del proprio io
per consolidare la propria identità ed essere riconosciuto come
persona unica e irripetibile.
1b. Attribuisce progressivamente importanza agli altri e ai loro
bisogni attraverso le prime forme di dialogo.
 PRIMARIA1a.Assume sempre maggiore consapevolezza di sé
valorizzando i propri talenti ed inclinazioni.
1b.Ascolta e collabora con gli altri.
 SECONDARIA 1^ GRADO1a.Assume sempre maggiore
consapevolezza di sé e si avvia a costruire un proprio progetto di
vita.
1b .Ascolta e collabora con gli altri e riflette sugli atteggiamenti
che violano la dignità e il rispetto reciproco.
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PROFILO DELLO STUDENTE (nella
scuola secondaria di secondo grado *)
COMPETENZE PERSONALI
 Porsi e proporsi con chiara identità e autonomia personale, con coscienza razionale di sè
e con convinzione valoriale.
 Scoprire e comprendere il proprio mondo interiore valorizzando i punti di forza e
riconoscendo i punti di debolezza.
 Agire nei contesti vitali con spirito critico e disponibilità al cambiamento, all’accoglienza
e alla collaborazione;
 Portare a termine con impegno e responsabilità i compiti assunti;
 Utilizzare con efficacia gli strumenti e le strategie della comunicazione in una prospettiva
globale .
 Agire con spirito di iniziativa, di creatività e di imprenditorialità nelle situazioni di
cambiamento, perseguendo il bene comune.
( *Profilo dello studente ignaziano, elaborato attraverso la ricerca progettuale in rete dei
Collegi dei Gesuiti della Provincia d’ Italia e di Albania)
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PROFILO DELLO STUDENTE nella
scuola secondaria di secondo grado * )
COMPETENZE SOCIALI
 Riconoscere e assumere in modo personale le regole e rispettarle.
 -Apprezzare la diversità superando i pregiudizi, rispettando gli altri e
contribuendo al bene comune in un’ottica di servizio.
 -Utilizzare le tecnologie nell’ottica della condivisione, della
collaborazione e della valorizzazione per creare comunità.
 -Prestare attenzione allo sviluppo delle scienze, favorendo il dialogo dei
saperi.
 -Assumere responsabilità in ordine a impegni di cittadinanza attiva nel
rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo.
 -Riconoscere i talenti, le potenzialità e la dignità di ogni persona e
impegnarsi che tutti procedano verso il miglioramento continuo.
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PROFILO DELLO STUDENTE (nella
scuola secondaria di secondo grado *)
COMPETENZE METODOLOGICHE
 -Imparare con gusto ad imparare.
 -Organizzare e pianificare in modo autonomo il proprio lavoro.
 -Ricercare, selezionare e organizzare informazioni mirate e pertinenti
rispetto alle esigenze (di studio e di lavoro, …) riconoscendone i valori
sottesi.
 -Analizzare, rielaborare e integrare le conoscenze in maniera logica,
coerente e creativa.
 -Esprimere le proprie idee e conoscenze con discernimento, in modo
creativo, organizzato e coraggioso al fine di costruire un avvenire di più
piena umanità.
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PROFILO DELLO STUDENTE ( nella
scuola secondaria di primo grado)
COMPETENZE SPECIFICHE DISCIPLINARI
( dalle Indicazioni Nazionali per il primo ciclo – testo 2012)

 dimostra una padronanza della LINGUA ITALIANA tale da consentirgli di comprendere




enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adattare un
registro linguistico appropriato alle diverse situazioni
nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello
elementare in LINGUA INGLESE e di affrontare una comunicazione essenziale, in
semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua
le sue CONOSCENZE MULTIMEDIALI E SCIENTIFICO-TECNOLOGICHE gli
consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle
analisi quantitative e statistiche proposte da altri
si orienta nello SPAZIO E NEL TEMPO dando espressione a curiosità e ricerca di senso;
osserva ed interpreta AMBIENTI, FATTI, FENOMENI E PRODUZIONI ARTISTICHE
Da utilizzare su tematiche o argomenti relativi a
AREE DI RESPONSABILITA
COMPITI DI REALTA’
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MAPPA DELLE POSSIBILI AREE DI RESPONSABILITA’ DEL
“CITTADINO DEL MONDO”
CULTURA
E TEMPO
AMBIENTE
SALUTE
INTERCULTURA
RESPONSABILITÀ
SOCIALI
ECONOMIA
FORMAZIONE
E LAVORO
Vari codici e
strumenti di
comunicazion
e
DIRITTI
Inviolabili
dell’Uomo
VOLONTARIATO
ETICA
SPIRITUALITÀ
INVIOLABILI
DELL’UOMO
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AREE DI RESPONSABILITA
 Ambiente: custodia del Creato, prevenzione del degrado
ambientale, sicurezza, emergenza, nuovi profili professionali,
normativa
 Salute: alimentazione, stili di vita, prevenzione, dipendenze
cure mediche, pratiche sanitarie, accoglienza; benessere
psicofisico - sociale
 Intercultura: accoglienza;mobilità; integrazione
valorizzazione delle differenze; confronto tra culture; scambi
e viaggi; accordi internazionali di scambio
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AREE DI RESPONSABILITA
 Cultura e Tempo Libero: attività e pratiche sportive; attività
culturali; viaggi e scambi culturali; TV e social network; associazionismo
culturale
 Economia: macro economia; evoluzione delle economie nazionali;
microeconomia; crisi economiche; effetti negativi della crisi economica;
politiche nazionali e internazionali in materie economiche; analisi di
situazioni specifiche
 Formazione e lavoro: orientamento scolastico; orientamento
universitario; orientamento professionale; orientamento
personale;formazione permanente; profili professionali in evoluzione
 Spiritualità: percorsi spirituali personali; incontri comunitari; esercizi
spirituali; partecipazione ad iniziative di spiritualità a livello
internazionale; letture-guide per momenti personali di riflessione
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AREE DI RESPONSABILITA’
 Responsabilità sociali:vita familiare;vita scolastica;vita associativa;
vita sociale territoriale; qualità della vita garanzia dei diritti dei cittadini
 Volontariato: ambito scolastico, ambito sociale, protezione civile;
servizi alla persona; adozioni e affidi; rapporto con le istituzioni
Famiglia- Scuola - Stato- Regione- EE.LL; ONLUS: Organizzazioni
internazionali
 Diritti inviolabili dell’uomo: Costituzione Italiana, Costituzione
Europea; Carta Internazionale dei Diritti dell’Uomo; Encicliche papali;
Enti e organizzazioni umanitarie; Progetti e iniziative dell’ONU e di
altri Organismi internazionali ( es. Fao; …)
 Etica: nella vita quotidiana; nel lavoro-impresa; nei rapporti con le
istituzioni (es. Agenzia delle Entrate) nelle relazioni con la “ Giustizia”;
nella gestione delle “risorse”ambientali, personali, sociali, ecc.
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Linee operative per un
CURRICOLO INTERNAZIONALE
Profilo dello studente
Competenze prioritarie
Risultati
età indirizzo scolastico
scelta Aree di Responsabilità
scelta Materie e
contenuti specifici
Compiti di realtà
Esiti spendibili a
livello personale/sociale
Valutazione degli
apprendimenti
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Esempi di COMPITI AUTENTICI
Dal Documento di Indirizzo per la sperimentazione dell’Insegnamento di
Cittadinanza e Costituzione- D.M. 4.3.2009 ( per la scuola secondaria di 2° grado)
Dignità umana: identificare i diritti umani nella cultura, nella storia dell’umanità e negli
ordinamenti giuridici nazionali e internazionali, cogliendo come nel tempo e nello spazio si
sia evoluta la capacità di riconoscerli e tutelarli; riconoscere il valore della libertà di pensiero,
di espressione, di religione e delle altre libertà individuali e sociali nelle società storiche e
politiche contemporanee; conoscere i processi migratori, identificarne le cause, valutarne le
conseguenze personali, sociali, culturali ed economiche, mantenendo fisso il principio della
pari dignità di ogni persona, delle regole di cittadinanza nazionale, europea e internazionale e
del valore individuale e sociale dell’integrazione; sviluppare disponibilità all’impegno
interculturale, agendo comportamenti basati sul rispetto e sull’accettazione delle differenze,
nonché sul rifiuto di ogni forma di discriminazione su base etnica e religiosa; riconoscendo la
salute come “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” (art. 32 Cost.)
e come “dovere di solidarietà“ reciproca (art. 2Cost.), valutare le conseguenze personali e
sociali di comportamenti incoerenti con questi principi; identificare stereotipi, pregiudizi
etnici, sociali e culturali presenti nei propri e negli altrui atteggiamenti e comportamenti, nei
mass media e in testi di studio e ricerca; riconoscere in fatti e situazioni concrete i modi con
cui il diritto al lavoro e alla libertà di impresa sono espressione della dignità della persona e
delle formazioni sociali all’interno delle quali sviluppa la propria personalità.
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Identità e appartenenza: conoscendo le premesse storiche, i caratteri, i
principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana e della Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea, riuscire ad identificare situazioni
problematiche che ostacolano i processi dell’integrazione nazionale e
dell’integrazione europea; ritrovare nella vita sociale, giuridica, istituzionale e
culturale del nostro Paese elementi che dimostrino l’inerzia di abitudini e di
impostazioni incoerenti con lo spirito e la lettera del testo costituzionale a
proposito di responsabilità dello Stato e delle Regioni; riconoscere in fatti e
situazioni della vita economica, sociale e culturale l’intervento delle istituzioni
europee (Unione Europea e Consiglio d’Europa), l’adesione alle linee
fondamentali del Trattato di Lisbona (2007) e alle decisioni di politica
economica della Ue e della Banca centrale europea; ricostruire le
problematicità e le acquisizioni del processo di elaborazione della Costituzione
europea, soprattutto in rapporto al “patrimonio spirituale e morale
dell’Europa”.
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Alterità e relazione: riconoscere come la ricchezza e la varietà delle
dimensioni relazionali dell’esperienza umana porti a concretizzazioni
istituzionali e ordinamentali che tengono conto della storia di ogni popolo;
imparare a utilizzare il linguaggio dei sentimenti, delle emozioni e dei simboli,
tendo conto
delle differenze storiche e culturali di cui sono espressione; riconoscere il
valore etico e civile delle leggi, nonché le modalità con cui tale valore è tutelato
nel processo nazionale e internazionale che le crea e le introduce negli
ordinamenti giuridici; individuare come i nuclei portanti della cultura
economica (impresa, mercato, finanza pubblica, debito pubblico, spesa sociale,
globalizzazione, stabilità della moneta ed equità nel rapporto fra i paesi e le
generazioni) intervengono a qualificare le politiche economiche nazionali e
internazionali; dimostrare piena e matura consapevolezza circa la necessità di
comportamenti corretti nel campo della sicurezza per la tutela della incolumità
propria e altrui, del codice della strada e della salute fisica e mentale di ogni
cittadino; comprendere l’equilibrio nel tempo del sistema uomo-ambiente: la
funzione delle leggi e i danni prodotti dalla sua alterazione, problematizzando
l’idea di uno sviluppo sostenibile in termini di giustizia anche
intergenerazionale.
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Partecipazione: conoscere le carte internazionali dei diritti umani e
dell’ambiente, gli organismi che le hanno approvate e sottoscritte, le Corti che
ne sanzionano le violazioni; praticare i diritti e i doveri degli studenti secondo
la normativa vigente, contribuendo alla realizzazione della democrazia nella
scuola e nelle relazioni tra scuola, famiglia e società; analizzare, discutere e
condividere lo Statuto dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti;
promuovere la conoscenza dei regolamenti di istituto come momento di
cittadinanza partecipata, collaborando alla loro redazione o al loro
miglioramento e individuando le pratiche e le iniziative necessarie a questi
scopi; impegnarsi attivamente nelle forme di rappresentanza previste (di
classe, di istituto, nella Consulta provinciale degli studenti, nelle Associazioni
studentesche); partecipare ai lavori dei Forum regionali e nazionali delle
Associazioni studentesche; impegnarsi e partecipare ai lavori e alle iniziative
della Consulta provinciale degli studenti.
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4. Chi è pronto, agisca! Qui si osa … fare prove di futuro
DALLE LINEE GUIDA per UNA BUONA SCUOLA
( GOVERNO ITALIANO -11.09.2014)
 LA SCUOLA DIGITALE: Piani di co-investimento per portare
a tutte le scuole la banda larga veloce e il wifi. Disegnare insieme i
nuovi servizi digitali per la scuola, per aumentare la trasparenza e
diminuirne i costi.
 CULTURA IN CORPORE SANO: portare Musica e Sport
nella scuola primaria e più Storia dell’Arte nelle secondarie, per
scommettere sui punti di forrza dell’Italia
 LE NUOVE ALFABETIZZAZIONI: rafforzamento del Piano
formativo delle lingue straniere,a partire dai 6 anni. Competenze
digitali, coding e pensiero computazionale nella primaria e piano
“Digital Makers” nella secondaria. Diffusione dei princioi
dell’Economia in tutte le scuole secondarie.
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5. Alcune considerazioni di sintesi: dalla dichiarazione di intenti a
proposte operative ... per chi vuole agire
 Garantire la circolazione delle informazioni (es. la conoscenza di
Documenti fondamentali: la Carta Costituzionale italiana, la Carta dei valori
della cittadinanza e dell’integrazione; i Documenti della Chiesa Cattolica in
materia di accoglienza e di assistenza ai migranti;
 Avere una mappa chiara ed aggiornata dei flussi migratori della
provincia (e/o dei Comuni) per avere un quadro attendibile delle famiglie
presenti, dei nuovi arrivati, delle situazioni di criticità, delle
comunità/cittadinanze presenti, della distribuzione degli alunni nelle scuole,
ecc…..ma anche delle forme di risorse su cui poter contare.
 Scambiare esperienze tra i docenti di scuole in materia di
progettazione di curricoli internazionali: dall’accoglienza all’
accompagnamento degli allievi (nelle varie età) e soprattutto nei passaggi
nei due cicli di istruzione ( es. piattaforme on line, materiali multimediali)
 Valorizzazione di materiali informativi da distribuire (es. sui servizi
alla persona; su iniziative del Comune e/o della Provincia su proposta di nuovi
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servizi es. POSTE ITALIANE per tutti i cittadini.)
6. Bibliografia minima
V. Ongini – L. Rondanini (a cura di), Prove di futuro. Cittadinanza e seconde
generazioni, Erikson, Trento, 2014
L. Corradini, La Costituzione nella Scuola. Ragioni e proposte, Erikson, Trento
2014
AA.VV., Idee ricostruttive per la scuola, Materiali Forum Istruzione, 2010-2012
Comune di Piacenza – Università Cattolica S. Cuore – PC, Vademecum per il
disagio scolastico, 2012
P. Cattaneo, A scuola di … intercultura, in “Scuolainsieme”, Ed. Tecnica della
Scuola, Catania, 2007
AA:VV.Linee guida per l’elaborazione del Curricolo di istituto in dimensione
internazionale - Ricerca in rete dei Collegi dei Gesuiti- Torino
32
E per concludere………
 Un pensiero di Don Gallo –Comunita S.Benedetto di Porto -
Genova
 « ….si riscopra una civiltà in cui tutte le agenzie educative,i
parlamentari,possono ancora alimentare piccole fiaccole nel
buio,per una umanità riconciliata e basata sulla pace e la
giustizia. Dimmi chi escludi e di dirò chi sei»
33
Per eventuali contatti successivi
 [email protected][email protected]
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piacenza 8-9-14-1-2 - Ufficio IX - Ambito territoriale di Parma e