PALAZZOLO
(Pretesto: siamo nella sala d’attesa di un aeroporto)
BUIO
MUSICA 1 (cd cic , BRANO 1)
Entrano dall’angolo avanti a dx, in fila, seguendo gli angoli retti.
Variazione motivo musicale: Velocemente si allineano sul fondo. STOP.
Avanzano veloci fino a circa metà palco (si bloccano come 1,2,3 stella). STOP:
CRISTINA: Dove vai?
Indietreggiano lentamente. STOP.
Camminano nello spazio.
Variazione motivo musicale (organetto):
ALCUNI: postura abbassata (sguardo “abbassato che cerca…”)
ALCUNI: vanno nell’angolo in fondo a dx (sguardo verso il fondo, in alto).
SI ABBASSA LA MUSICA (resta in sottofondo)
Si staccano dal fondo in successione (come sotto indicato), dicono il loro pezzo e vanno alla loro posizione:
1 ANGELO: Un futuro… (tutti quelli abbassati si girano vero il fondo e si inginocchiano). Quello che cerco è
un futuro felice, in cui ci sia qualcuno che mi sostenga nei momenti di difficoltà e nei momenti in cui non
credo in me stesso, nelle mie capacità e nelle mie possibilità. (Arriva nell’angolo avanti a sx).
TUTTI si girano verso il pubblico, in ginocchio, abbassano la testa).
SEAN: Era il 23 giugno del 1999 quando mia mamma mi partorì all’Ospedale di Seriate. Questo avvenimento
ha creato felicità e dolcezza nella mia casa. Mi sono sempre trovato bene in casa e nel mio paese, un posto
tranquillo e giocoso. Io spero che la mia vita possa continuare così. (Arriva all’angolo avanti a sx).
SI ALZA LA MUSICA (mentre i 3 si mettono in posizione. Sma, Giordano e Simone si muovono insieme).
SI ABBASSA LA MUSICA:
SMA: (inizia con la mano dx sul cuore) A volte c’è bisogno di capire chi sei, di vivere un’avventura
staccandoti dalla realtà di tutti i giorni per cercare la vera fonte del benessere, rimanendo te stesso e
facendoti cullare dalla terra.(rimane nell’angolo in fondo a sx).
(POSIZIONARE LO STESSO CD SUL BRANO 8)
GIORDANO: Porterò con me tutte le cose materiali e immateriali, come l’amore della mia famiglia e dei
miei amici, la mia casa e tutti gli avvenimenti che mi hanno reso la persona che sono adesso. (rimane al
centro).
SIMONE: Il viaggio lo si può fare con due diversi mezzi di trasporto: uno spirituale, come introspezione e
viaggio dentro di sé, l’altro invece è un viaggio con un mezzo di trasporto fisico, per viaggiare, conoscere
persone nuove, oppure per scappare da qualcosa che ci spaventa e ci preoccupa.
MUSICA, Brano 8 (stesso cd)
Si mettono in due file parallele una di fronte all’altra.
Si avvicinano.
Si incontrano al centro. Sguardo.
Girano in tondo a coppie, guardandosi. Si lasciano e tornano ai loro posti.
Si incontrano di nuovo al centro. Sguardo.
Si guardano l’uno di fronte all’altro: su e giù le braccia e le gambe (“ponte”).
Si mettono in fila (sguardo verso il pubblico). In ginocchio (su la gamba sx, giù la gamba dx; sguardo verso il
pubblico); braccio sinistro teso all’indietro (indica).
Uno alla volta si alzano (secondo la successione sotto indicata) e vanno “volando” alla loro posizione.
GLI ALTRI in fila ogni volta si abbassano, risalgono e fanno il ponte, si abbassano e braccio sx indica (come
sopra; questo si ripete ogni volta per ognuno dei 5 che si alzano).
Appena FLAVIO va al suo posto TUTTI quelli rimasti nella fila si alzano e fanno un cerchio (teste abbassate
verso il centro).
SEAN comincia e poi uno alla volta escono dal cerchio e fanno un giro completo (fino a tornare al loro
posto) appoggiandosi alle schiene dei compagni.
Si sollevano e alzano le braccia.
Girando su di sé vagano nello spazio.
STOP MUSICA
Quelli che hanno già detto la battuta escono dalle quinte girando.
Quelli che non hanno ancora detto la battuta vanno nella loro posizione e si abbassano (inginocchiati, faccia
verso il pubblico).
(CAMBIARE CD)
Man mano dicono la loro frase si alzano e vanno alla “posizione foto” (si siedono tutti tranne Cristina).
CRISTINA: (in piedi, al centro sul fondo) Ci sarà pure un posto nel mondo dove si possa essere se stessi; un
posto lontano dal caos, dalla falsità, dove vivere in serenità insieme alle persone che mi rendono felice.
ALESSIO: (si alza e va dietro Cristina) Voglio portare con me tutti i miei amici in modo che possa divertirmi
con loro e vivere un viaggio indimenticabile, un pallone, perché io amo il calcio, la ragazza che mi piace con
cui essere felice, e poi la speranza di trovare fortuna lì dove arriverò.
CHRISTIAN: (circa a metà palco, a sx, in piedi) Io vorrei portare con me un libro affinché possa stare con me
stesso, e riflettere sul presente di questo mio tempo e su quello che sarà di me nel futuro. E poi vorrei
portare un portafortuna che mi ricordi l’affetto dei miei cari e di tutte le persone che fino adesso mi hanno
voluto bene. (va da Christian e Alessio).
FLAVIO: (Cammina seguendo le linee del perimetro della scena) Girerò, conoscerò gente nuova, parlerò con
persone che sono già state in altri posti e che magari mi faranno cambiare direzione. (cambia direzione e
gira l’angolo. Sguardo al pubblico) E se perderò l’aereo sceglierò altre mete, cambierò la mia compagnia di
viaggio. La vita è bella perché ogni giorno è diverso dall’altro. Chi mai vorrebbe una vita monotona? Lo
stesso vale per il luogo in cui ci troviamo: sentiamo la necessità di cambiare aria. Nella vita si sta sempre in
movimento, non si può rimanere fermi in un posto. E se il paese in cui vogliamo andare ci sembra troppo
lontano, introduciamo nel viaggio degli scali e utilizziamoli come pause: magari ci innamoreremo di altri
paesi e non sentiremo più la necessità di arrivare alla fine del viaggio, ma di fermarci prima. (Arriva a circa
metà palco a sx) E di fronte a un imprevisto non fermiamoci, restiamo in movimento e troviamo una
soluzione: magari cambiando meta e scoprendo altri posti.
ANDREA: (rimane sul posto, come camminando in equilibrio) Nel cammino della vita ci sono degli ostacoli
che possono fermarci. Ognuno di noi ha paura di sbagliare strada, e a tutti può capitare di sbagliare. Io sono
sicuro di aver preso la strada giusta. Sicuramente sbaglierò, e la paura c’è, ma continuerò a camminare
sulla mia strada.
GIAMPAOLO: Spero nell’amore vero, quello che mi faccia stare bene e che riesca a togliermi tutti i pensieri
negativi dalla testa. Oppure un’amicizia enorme, profonda e vera. Questo mi farà trovare la felicità che
cerco e che spero duri per sempre. (Va all’angolo avanti a dx)
MELISSA: (cammina leggera, muove le braccia verso l’alto e va all’angolo avanti a sx) Cerco la leggerezza
della piuma che viaggia in un mondo ultraterreno alla ricerca della luce, provando a soddisfare i bisogni di
qualcuno, aiutandolo e provando insieme a lui emozioni e sentimenti.
SARA: (da seduta) E in fondo al viaggio (indica verso il basso) troveremo il cielo (alza le braccia), dove i sogni
(indica a sx) si incontrano con la realtà (indica a dx), dove potremo fermarci a riflettere (si alza) su tutto ciò
che ci passa per la mente, potendo immaginare di essere tutto ciò che vogliamo (va da Giampaolo), dove
non esistono confini (va dal gruppo in fondo) e dove per dar vita all’immaginazione e ai sogni basta
guardare l’azzurro splendente (gesto in alto).
MUSICA CD Breno CasaGiona, Brano 7
Si alzano uno alla volta (8) e quasi simultaneamente, percorrendo gli angoli, vanno fino all’angolo in fondo
a sx. Si mettono in fila a sx.
Entrano gli altri (che erano fuori scena) e si mettono in fila a dx (girati verso l’esterno del palco)
Una coppia alla volta si avvicinano (sempre di spalle), si toccano di spalle. Stop. Si girano verso il pubblico.
Si rigirano. Si guardano negli occhi. Girano a coppie. STOP.
Vanno nello spazio “a cercare qualcosa”.
In fondo, di qua, di là, avanti al proscenio. STOP. DOMANDE.
OGNI VOLTA CHE PARLANO SI ABBASSA LA MUSICA.
ANDREA: Hai i documenti in regola?
CHRISTIAN: Cosa vuoi mettere nella tua valigia?
MELISSA: Che tempo vorresti ci fosse?
In fondo, di qua, di là, avanti al proscenio. STOP.
SARA: Cos’è il cielo?
SMA: Perché hai deciso di partire?
LANCINI: Chi speri di incontrare?
In fondo, di qua, di là, avanti al proscenio. STOP.
CRISTINA: Dove vai?
ANGELO: Cosa cerchi?
SIMONE: Che mezzo di trasporto pensi di prendere?
GIORDANO: Cos’hai lasciato dietro di te?
Vanno al fondo. STOP. Uno alla volta si staccano, si girano verso il pubblico, avanzano fino circa a metà
palco e dicono il loro pezzo:
ALESSIO: Chi vorresti ti accompagnasse nel viaggio?
SEAN: Da dove vieni?
FLAVIO: E se non arriva l’aereo cosa fai?
CHIARA: E io dove ero?
ION: Posso venire con voi?
FRANCESCO: Ma di che cosa state parlando?
Avanzano (dal fondo) uno alla volta e dicono il loro pezzo (nuovo).
ANDREA: L’ostacolo che ti fa fermare ti può far cadere ma devi rialzarti. Non bloccarti mai, fermati quando
lo vuoi tu, non farti influenzare dagli errori o dagli altri, perché sennò non sarai mai felice.
CHRISTIAN: Viaggiare per conoscere nuovi posti, nuove culture e nuove lingue affinché questo possa
insegnarmi a vivere con altre persone e avere una cultura ricca e piena di tradizioni.
MELISSA: A volte non servono parole per comunicare, bastano anche solo gli occhi che nella loro purezza
dicono cosa proviamo.
SARA: Se mi stanco mi siedo a riflettere su tutto ciò che mi è accaduto, e se ci fosse qualcosa che non va
tornerei indietro per cercare di rimediare, per poi ripartire.
SMA: Se qualcosa dovesse andare male cercherei di continuare comunque con le mie certezze e le cose che
ho imparato nella mia vita.
LANCINI: Ora spero solo che duri per sempre.
CRISTINA: Lungo… sarà il mio viaggio, quel viaggio dove scoprirò chi sono.
ANGELO: Credo di aver trovato quello che cercavo, perché le persone disposte ad aiutarmi le ho, e so che
farebbero di tutto per sostenermi.
SIMONE: E’ più difficile cercare dentro di noi che fuori, perché alla nostra età non ci conosciamo ancora
bene.
GIORDANO: Vorrei trovare nuove persone, avventure da affrontare, tranquillità e gente che mi accolga.
Spero di iniziare un nuovo capitolo della mia vita.
ALESSIO: non porterei con me la gente che non mi permette di sorridere, e i pensieri negativi che mi
tormentano quotidianamente.
SEAN: Io penso che non c’è bisogno di piangere per gli avvenimenti passati, ma guardare avanti e cercare
nuove esperienze e sensazioni.
FLAVIO: Il mio viaggio è azzurro come il cielo o come il mare, verde come la natura, giallo come il sole per
sentire il caldo, rosso come la felicità e l’amore dei miei compagni di viaggio.
CHIARA: Io ero in un mondo che non conoscevo e che mai conoscerò fino in fondo. In un mondo nel quale
pian piano mi sono integrata, e nel quale ho cercato le cose che mi facevano sentire bene, che mi rendevano
felice, che mi hanno resa me stessa.
ION: In qualsiasi posto dove voi andiate, io non vi abbandonerò, anche a costo di perdere la vita.
FRANCESCO: Nonostante il male, la terra è un ambiente meraviglioso. Oggi voglio cercare la felicità.
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