BIMESTRALE - ANNO XX - APRILE 2015 - N.106 OFTALMOLOGIA Occhio al diabete PSICHE Tic e piccole manie PRIMO PIANO Sconfiggere le micosi Monica Guerritore “Anatomopatologo dell’anima” Il parere di Paolo Scollo presidente nazionale Sigo PARLIAMONE LA CONTRACCEZIONE AI TEMPI DEL WEB Vivere la sessualità in maniera sicura e consapevole è un diritto di tutte le donne. Per riuscirci un alleato fondamentale è il ginecologo, l’unico esperto che possa veramente aiutarle a compiere scelte importanti sul piano della salute femminile e del benessere. Purtroppo, però, sembra che le giovani abbiano progressivamente sostituito questa figura: oggi emerge che decidono di prenotare una visita soltanto in un secondo momento, dopo aver consultato internet. Sembra questa la tendenza delle under 30, che si affidano ormai soprattutto alla rete per le loro consulenze in relazione a sessualità e sfera intima, con rischi pericolosi: on line ci sono, infatti, tante imprecisioni e innumerevoli miti da sfatare su tutto ciò che riguarda sessualità, malattie sessualmente trasmesse e contraccezione. Per questo motivo la Società italiana di ginecologia e ostetricia ha deciso di potenziare la sua presenza in rete tramite contraccezionesmart.sceglitu.it, il sito che ha l’obiettivo di educare e consigliare al meglio le giovani donne. «Crediamo alla diffusione di informazioni attraverso il web» ci ha detto Paolo Scollo, presidente nazionale Sigo «ma è necessario informarsi sempre tramite siti certificati, ovvero siti dietro ai quali c’è una società scientifica seria: l’informazione, infatti, deve sempre venire da soggetti esperti e deve essere certificata. È preoccupante quando iniziano a circolare idee e convinzioni erronee prese dal web, che vengono poi diffuse a tappeto, consigliate alle amiche come se fossero fonti scientifiche sicure». Gli esempi di miti da sfatare sono innumerevoli, ma il dottor Scollo ne esamina uno piuttosto diffuso: «Parliamo di pillola anticoncezionale, assunta per tre-quattro mesi e poi sospesa arbitrariamente, per essere ripresa di nuovo dopo poco tempo. Questo comportamento è dannoso per la salute della donna, come è stato confermato anche da una recente nota dell’Agenzia italiana del farmaco. Il rischio tromboembolico sale nel primo mese e poi si abbassa, arrivando vicino allo zero con un’assunzione costante nel tempo. Il rischio, invece, resta altissimo quando della pillola si fa un uso a mesi alterni, proprio come raccomandato on line». Sul sito della Sigo ci sono informazioni pratiche e approfondimenti molto dettagliati sul tema della contraccezione. In più è possibile dialogare con un team di ginecologi, disponibili a rispondere ai quesiti delle internaute. Presto verrà anche fornito un altro servizio molto utile: l’individuazione del ginecologo e del consultorio più vicino al punto in cui la paziente si trova. (A cura di Elisa Speroni) 3 EDUCAZIONE SANITARIA, PREVENZIONE, AUTOMEDICAZIONE IN FARMACIA SAPERE&SALUTE - BIMESTRALE - ANNO XX - APRILE 2015 - N. 106 MEDICINA&SOCIETÀ PRIMO PIANO 10 Sconfiggere 12 le micosi DISTURBI & PATOLOGIE 20 ALIMENTAZIONE Dolore acuto: spegnilo così Happy hour: quante insidie... BENESSERE 24 Risveglio di primavera ONCOLOGIA 26 30 36 Cellulite, giocare d’anticipo PRIMA INFANZIA 44 MEDICINA PRATICA 48 Se il polso fa male... Piante aromatiche e benefiche BELLEZZA PSICHE 42 Tic e piccole manie Quando intervenire e quando aspettare NATURA PERSONAGGI 38 Pelle del neonato: così perfetta, così delicata OFTALMOLOGIA 50 52 La doppia anima della paura TERZA ETÀ Monica Guerritore RUBRICHE Dica 33 ....................................... 6 Stili di vita ................................. 8 Medicina&Società ................... 10 Occhio al diabete SCIENZA 32 Pianeta prevenzione .............. 58 SapereSalute.it ....................... 60 Indagini ................................... 62 54 Anziani: mai trascurare l’alimentazione Iniziative ................................. 63 News ....................................... 64 In libreria ................................ 66 DIRETTORE EDITORIALE Lorenzo Verlato DIRETTORE RESPONSABILE Chiara Verlato CONSULENZA SCIENTIFICA Massimo Barberi GRAFICA E IMPAGINAZIONE Clorofilla sas FOTOGRAFIE COPERTINA: Marinetta Saglio. INTERNI: Marinetta Saglio. 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E an- liani sostiene di aver sentito parlare di gerire grassi e proteine, carenza di vi- che quando due individui portatori fibrosi cistica, ma non conosce nulla di tamine e progressiva perdita della fun- del gene hanno un figlio, esiste una pro- specifico sulla malattia. La fibrosi cisti- zione polmonare. babilità su quattro che il bambino na- ca è una patologia multiorgano, che in- Un bambino colpito da fibrosi cistica è sca con la fibrosi. teressa soprattutto l’apparato dige- quello che eredita due geni difettosi - L’indagine ha evidenziato come sia ne- rente e i polmoni. Seppure il grado di uno da ciascun genitore- della protei- cessario sensibilizzare maggiormente coinvolgimento differisca da persona a na Cfrt. La frequenza dei portatori di sulla patologia, diffondendo informa- persona, la persistenza dell’infezione che geni malati nel mondo occidentale è ap- zioni corrette. Solo una persona su die- causa il danneggiamento progressivo prossimativamente 1 su 25, ma i por- ci, infatti, sa che si tratta di una malattia ereditaria che si manifesta nell’in- UNA LEGGE DA TUTELARE Negli anni ‘60 le speranze di un malato di fibrosi cistica di raggiungere l’età adulta erano molto poche, ma grazie alla Legge 548 del 1993, che ha istituito centri dedicati, attivi nella prevenzione, diagnosi e cura della malattia, si sono ottenuti ottimi risultati. La normativa ha delineato le competenze necessarie richieste a un centro specializzato in fibrosi cistica e ne ha stabilito l’istituzione in ogni regione italiana, con finanziamenti per l’assistenza e la ricerca. Tuttavia, una recente proposta di legge vorrebbe che i fondi riservati a questi centri confluissero nella quota indistinta del fabbisogno sanitario standard nazionale e venissero, quindi, ripartiti tra le regioni secondo criteri e modalità previste dalla legislazione in materia di costi standard. Il dottor Carlo Castellani, presidente della Società italiana fibrosi cistica, ha dichiarato che «Un tale intervento rischia di togliere risorse a prevenzione, cura e ricerca, in un momento in cui servirebbe, invece, investire di più in questa patologia ancora poco conosciuta». fanzia e che esiste uno screening obbligatorio per i neonati. Infine, solamente il 16% sa quali sono i test necessari per la corretta diagnosi. Eppure riconoscere la patologia è fondamentale, dal momento che si tratta della malattia genetica mortale più comune: in Italia ne sono affette 4.500 persone e ogni anno si scoprono circa 200 nuovi casi. Al momento, non esiste una cura risolutiva per la fibrosi cistica, ma le terapie del programma standard di cure garantiscono una buona qualità di vita. STILI DI VITA Denti in salute: i consigli degli esperti A cura di Basilio Candisi A disposizione delle scuole materiale didattico per parlare di corretta igiene orale Per promuovere la salute orale si è l’iceberg di una serie di malattie le- tocca il 9% degli uomini e il 2,2% mossa anche l’Organizzazione mon- gate al cavo orale, che possono delle donne. diale della Sanità (Oms). All’origine portare alla perdita dei denti anche di questa decisione ci sono i dati, che in età relativamente giovane. Dopo confermano che una grande fetta di i 35 anni il 60% degli italiani ha già IL VADEMECUM DEL MINISTERO popolazione si cura poco dei propri una malattia parodontale e dopo i Alla luce di questi dati, il ministero denti. In Italia 20 bambini su 100 a 4 55 anni la percentuale tocca l’80%. della Salute si è mosso con molta anni hanno già una carie dentale, a Le conseguenze sono spesso la ca- concretezza: ha riunito una squadra 12 anni la percentuale sale al 43,1% duta dei denti: il 6,7% arriva a per- di esperti e ha stilato un vero e proprio e arriva all’88,2% nell’età compresa derli tutti dai 45 anni in su e l’80% vademecum su come prevenire, fin tra i 19 e i 25 anni. degli ultraottantenni ha la dentiera. dall’età giovanile, i problemi e le ma- Le carie sono soltanto la punta del- Infine c’è il cancro della bocca, che lattie dentali. È nato così un documento (all’interno del programma “Guada- ATTENZIONE ANCHE AL PIERCING L’uso di tabacco, a causa dello sviluppo localizzato di alte temperature e dell’azione della nicotina, determina ispessimento della mucosa, alterazioni cellulari e riduzione delle difese immunitarie, con conseguente maggior rischio (6 volte più alto che nei non fumatori) di lesioni precancerose. L’alcol danneggia i tessuti della bocca e gli zuccheri contenuti nelle bevande alcoliche aumentano il rischio di erosioni e carie. L’associazione di alcol e fumo, poi, determina un aumento esponenziale del rischio di cancro orale. L’uso di stupefacenti infine, oltre a fare male alla salute di tutto il corpo, non va bene neanche per i denti, visto che la presenza di sostanze acide nelle droghe può determinare erosioni dentali. Anche il piercing può portare a controindicazioni e richiede un’accuratissima pulizia più volte al giorno. Un orecchino in bocca può portare a infezioni gengivali, causate dall’alterazione della flora batterica, e a fratture o recessioni gengivali, che possono essere conseguenza dei continui traumi provocati dall’orecchino. gnare Salute”) che aiuta tutti a prendersi cura della propria bocca, anche nel caso non ci si possa permettere di andare con regolarità dal dentista. È una guida, un vero “libretto di istruzioni” che accompagna passo dopo passo le persone in gesti che sembrano banali, ma che sono troppo spesso dimenticati o sottovalutati. Con un occhio di riguardo per i giovani, perché chi comincia subito a trattare bene i propri denti si troverà la strada spianata da adulto. A questo scopo il Ministero ha messo a disposizione delle scuole materiale salute bellezza relax... 7 giorni didattico -dall’asilo alle medie, ma anche per gli adolescenti, con il simpatico nome di “I-Denti-kit”- per parlare di salute orale anche nell’ambito delle diverse materie di insegnamento. CIBI NEMICI E AMICI DEI DENTI in pensione completa a partire da € 378.00 (convenzionati U.S.S.L.) Pacchetto week-end relax 2 giorni con massaggio rilassante e piscine termali € 178.00 a persona Chiama subito al numero verde 800-308130 Fondamentale è, innanzitutto, la sana alimentazione. Un eccesso di zuccheri attraverso cibi e bevande contribuisce allo sviluppo di carie, mentre il pericolo per le gengive deriva da una dieta povera di frutta e verdura (specialmente vitamina C). Molti soft-drink ed energy-drink, oltre a contenere elevate quantità di zuccheri, sono anche acidi e, se assunti con regolarità e soprattutto se bevuti lentamente, producono danno allo smalto. Meglio ridurre queste bevande e assumerle con la cannuccia, senza spazzolare i denti immediatamente dopo averle bevute, perché lo smalto viene “ammorbidito” per circa un’ora dopo l’esposizione alle bevande acide. Si possono sciacquare con acqua: è la soluzione migliore. Masticare cibi ricchi di fibre contribuisce, invece, a pulire i denti e a stimolare la produzione di saliva, che contiene molteplici sostanze salutari per il benessere dei tessuti dentari e aumenta il pH della placca. I chewing-gum “senza zucchero”, masticati con moderazione sono consentiti: aiutano la rimozione dei residui di cibo e della placca e lo xilitolo Viale delle TTerme, eerme, 169 35031 AB ABANO ANO TERME (P (Padova) adova) tel. 049 8669444 fax 049 8630244 www.termemilano.it www w.ter . memilano.it milano@ter [email protected] memilano.it Via Flacco Flacco,, 29 35031 AB ABANO ANO TERME (P (Padova) adova) tel. 049 8669499 fax 049 8668110 www.termebologna.it www w..termebologna.it bologna@ter mebologna.it [email protected] Per Per un incantevole incantevole week week end a Venezia Vene e zia riduce la concentrazione dei batteri. Anche i fermenti lattici concorrono a tenere la bocca in salute. Via TTriestina, riestina, 153 - 30030 TTessera esser e a (VENEZIA) tel. 041 5416826 - fax 041 5416637 www.veniceresort.it www w..veniceresort.it - inf [email protected] [email protected] MEDICINA&SOCIETÀ Trapianti: Italia, avanti così A cura di Lorenzo Verlato Siamo al primo posto in Europa per numero di donazioni e trapianti e per la sicurezza e la qualità della rete È un bilancio sicuramente positivo sicurezza e della qualità». l’attività chirurgica, ma anche il fatto quello proposto dal Report 2014 del Non bisogna, poi, limitarsi a consi- che le liste d’attesa si dimostrano Centro nazionale trapianti e non sol- derare soltanto i trapianti d’organo, statisticamente stabili, grazie a un tanto perché risultano in continuo ma anche quelli di tessuti, che in maggior equilibrio, negli ultimi anni, aumento i donatori, ma anche perché, Italia registrano un trend positivo tra flussi di pazienti in entrata e in a fronte di liste d’attesa sostanzial- (+10,9), oltre a grandi numeri. Basti uscita. Una stabilità poi rinforzata mente stabili, si registrano sia un in- pensare che nel 2014 sono stati fatti dal fatto che dal 2012 si registra, tra cremento della sopravvivenza dei pa- 17.356 interventi, ben 1.702 in più le persone che abbisognano di un zienti, sia un continuo aumento dei rispetto ai 15.654 del 2013, regi- trapianto, un costante aumento dei vari trapianti effettuati con successo. strando i maggiori incrementi nei tempi di sopravvivenza, che garantisce Al primo posto, su un totale di 2.976 trapianti di ossa (8.256 interventi) e così un maggior lasso di tempo per trapianti di organo (135 in più rispetto di cornea (5.496). Numerosi anche i sottoporsi all’intervento. E questo è al 2013), troviamo i trapianti di rene trapianti allogenici di cellule staminali il frutto di una maggior disponibilità (1.586, ben 85 in più rispetto all’anno emopoietiche (1.695 nel 2014), a e qualità delle terapie farmacologiche precedente), seguiti da quelli del fe- dimostrazione non soltanto di grande e sostitutive somministrate ai malati gato (1.056 interventi, 58 in più), versatilità della nostra chirurgia, ma in attesa di trapianto, specialmente mentre risultano stabili i trapianti di anche della maturità sociale degli di quanti sono in attesa di cuore e cuore (226, solo 7 in più) e con un italiani, che li spinge a essere sempre fegato sani. andamento altalenante quelli di pol- più generosi, come peraltro testimonia Ma com’è ora la situazione? A fine mone (114 trapianti nel 2012, 141 anche l’incremento dei trapianti di 2014, su 8.758 pazienti in attesa di nel 2013 e 126 nel 2014). «Il sistema rene da donatore vivo. un trapianto d’organo, 6.538 aspet- ha lavorato bene» ha detto Nanni tano un rene, mentre 1.042 sono il lista per un fegato sano, 719 per il trapianti. «Siamo tra i primi posti in DONAZIONI IN CRESCITA E LISTE D’ATTESA STABILI Europa per numero di donazioni e A rendere positivo il bilancio del le necessità sono sempre tante ma, trapianti e l’Italia detiene una lea- Centro nazionale trapianti non è come si diceva, è in aumento anche dership indiscussa nel campo della soltanto il continuo aumento del- il numero dei trapianti annualmente Costa, direttore del Centro nazionale 10 cuore e 368 per un polmone. Quindi, effettuati. Per esempio, nel 2014 il è stato l’anno in cui si sono impen- infatti, la lista dei donatori è au- 70-80% dei pazienti che erano in nate le donazioni, con oltre 2.345 mentata nel 2014 del 7,6%, e tra i lista d’attesa hanno ricevuto l’organo accertamenti di morte effettuati con tessuti maggiormente prelevati a desiderato e questo dimostra che ci criteri neurologici e, quindi, destinati scopo di trapianto figurano la cornea si sta avvicinando alla copertura dei all’espianto di organi. Un aumento e l’osso. Ma anche il numero dei bisogni. È possibile anche dare qual- peraltro verificatosi anche tra i do- donatori di cellule staminali emopo- che dato sugli indici di copertura: il natori vivi, che nel 2014 sono risultati ietiche risulta in costante crescita. 79% di chi era in lista d’attesa per essere 1.381 e tra i quali 1.172 Bilancio positivo, in conclusione, «Ma un trapianto di rene, per esempio, è hanno superato le valutazioni di ido- bisogna fare di più» ha detto il mi- riuscito a ottenerlo nel 2014, mentre neità e di sicurezza, segnando un nistro della Salute, Beatrice Lorenzin. si sale addirittura all’83,5% per chi ulteriore record per l’Italia. aspettava un trapianto di fegato. E il direttore Nanni Costa indica come e dove: va superato il gap di donazioni tra le regioni del Nord e tra i pazienti in lista d’attesa per un ITALIANI CONSAPEVOLI E GENEROSI cuore nuovo (65% è stato trapian- Siamo così di fronte a un vero cambio che deve donare di più, così come tato) e un polmone (67%). di mentalità, che testimonia lo svi- bisogna superare la fragilità delle Quindi, se gli italiani si dimostrano luppo di una cultura alla donazione strutture di coordinamento, quasi sempre più generosi, non di meno d’organo, segno non soltanto di ge- tutte con personale precario. «So- Valori inferiori si registrano, invece, quelle del Sud, con un Centro-Sud le necessità risultano purtroppo ancor nerosità, sia anche del fatto che prattutto» conclude Costa «dobbia- più elevate, facendoci capire che la sono caduti molti pregiudizi. Il trend mo ringiovanire le équipe chirurgiche, donazione di organi non deve subire positivo si registra, poi, anche nei perché abbiamo sempre meno chi- flessioni, anzi deve proseguire senza confronti della donazione di tessuti, rurghi e sono pochi i giovani che in- tentennamenti. Il 2014, per esempio, oltre che di organi. Rispetto al 2013, traprendono questa strada». DICHIARAZIONI DI VOLONTÀ A DONARE Sono 45 le Amministrazioni comunali che hanno attivato il servizio di registrazione della dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità (tra questi Comuni ci sono anche città importanti, come Roma e Bologna). Queste “espressioni di volontà” (in base al Dl 30 dicembre 2009, n. 194) vengono inviate al Sit, Sistema informativo trapianti, e sono disponibili ai medici del coordinamento trapianti in caso di necessità. Al momento risultano oltre 28.500 le manifestazioni registrate presso i Comuni, di cui il 94% riguarda consensi alla donazione. A queste vanno poi aggiunte sia le oltre 130.000 dichiarazioni registrate presso le Asl (in base al Dm 8 aprile 2000, attuativo della Legge 91/99), sia il milione e 243mila iscritti all’Aido, arrivando così a un totale di circa 1,5 milioni di italiani che hanno dichiarato di voler donare i propri organi. 11 PRIMO PIANO DERMATOLOGIA Funghi innocui che vivono sulla nostra pelle o su quella dei nostri amici animali. Ma che possono generare infezioni davvero fastidiose. 12 Di Fausto Zappoli Sconfiggere le micosi Tinea, pitiriasi versicolor, candidosi: da sole non guariscono. Devono essere trattate nel modo più adeguato, sicuro ed efficace possibile. Infezioni della pelle: non se ne parla mai abbastanza. Perché purtroppo, quelle causate dai funghi, sono ancora tra le più diffuse e fastidiose: secondo alcune stime le micosi superficiali affliggono, infatti, il 15 per cento circa della popolazione. E se da un lato i funghi non sono così famosi come i batteri, né così pericolosi come la gran parte dei virus, dall’altro è bene sapere che alcuni di loro sono delle vere e proprie rogne quando si tratta di mandarli via in modo definitivo dalla pelle. PICCOLI OSPITI INDESIDERATI E MOLESTI Possono colpire chiunque, senza grosse distinzioni in termini di sesso o di età. Le micosi cutanee più frequenti sono le dermatofitosi, le candidosi e la pitiriasi versicolor. A provocarle sono rispettivamente dermatofiti, lieviti del genere candida e malassezia furfur. I quali, quando ci infettano, si insediano in alcune strutture specifiche della pelle, come l’epidermide, i peli e le unghie. In pratica le aree cosiddette corneificate, cioè formate da cellule morte contenenti cheratina. I dermatofiti sono all’origine di varie affezioni, tra cui: la tinea capitis, che colpisce in particolare i bambini, la tinea corporis, che non fa distinzione tra adulti e piccini, né tra uomini e donne, e la tinea pedis, più nota con il nome di piede d’atleta, che si sviluppa, appunto, sulla pelle del piede. A favorire l’infezione da dermatofiti sono gli ambienti sovraffollati, le condizioni igieniche precarie e la frequentazione di palestre, piscine e, in generale, i luoghi dove si pratica sport a contatto con gli altri. 13 PRIMO PIANO - DERMATOLOGIA I TRE VOLTI DELLA TINEA PEDIS • Interdigitale. È la forma più frequente e di solito passa inosservata. Localizzata in genere nello spazio tra il terzo e il quarto dito, si presenta con una desquamazione della cute, che appare più secca del normale, mentre nelle forme più gravi ha un aspetto umido. È accompagnata da bruciore, dolore e prurito e una sensazione di puntura. Talvolta ha un odore sgradevole. • Ipercheratosica. In genere colpisce entrambi i piedi, localizzandosi sull’arco plantare, sul tallone o sul bordo del piede. Si presenta con una colorazione rosacea ed è coperta da sottili squame di colore biancastro. Spesso non dà sintomi, soltanto nei casi più gravi può manifestarsi con prurito e dolore. • Vescicoloampollosa. Solitamente riguarda un solo piede. Si può manifestare sull’arco longitudinale interno, di lato e all’apice delle dita. Impossibile non accorgersi della sua presenza, perché dà origine a placche rosse piene di vescicole che, seccandosi, formano croste e piccole ferite. In genere è accompagnata da bruciore e dolore. La candida colpisce soprattutto gli obesi, in particolare a livello delle zone del corpo dove la pelle rimane umida a lungo, se non si asciuga correttamente, come le pieghe delle ascelle, dell’inguine e delle mammelle. Tinea pedis: sotto accusa l’abitudine di indossare scarpe da ginnastica tutto il giorno. Il fungo di per sé è inoffensivo, nel senso che fa parte della normale mi- to spesso scarpe con la suola in gomma, che non lasciano traspirare sufficientemente il piede. Negli ultimi anni è stato osservato un aumento in termini di diffusione del problema. Il motivo è, con molta probabilità, duplice: da un lato sono sempre di più le persone che prati- zione del fungo, bensì il sudore ab- cano sport, dall’altro è sempre più croflora cutanea, ma se trova ter- bondante (che ristagna) e gli am- comune, soprattutto tra i giovani, reno utile per replicarsi diventa più bienti caldi e umidi. Un mix che l’uso quotidiano di scarpe da ginna- aggressivo, provocando la cosid- favorisce l’infezione da parte del stica, un po’ per moda un po’ per detta intertrigine da candida o can- fungo. l’indubbia comodità. I soggetti più a rischio sono, infatti, didosi delle pieghe cutanee. PIEDE D’ATLETA: COSÌ LO PREVIENI… calciatori, corridori, nuotatori. Questi la pitiriasi versicolor, nota anche come “fungo di mare”, perché le I dermatologi preferiscono chiamar- pubblici caldi e umidi, possono venire Alla malassezia è, invece, imputabile ultimi, camminando scalzi in luoghi macchie si rendono maggiormente lo Tinea pedis: il cosiddetto piede a contatto direttamente con superfici evidenti sulla pelle abbronzata. d’atleta non è altro che un’infezione infette. Anche coloro che sul lavoro, Ma attenzione: non sono il sole e il fungina. per ragioni di sicurezza, indossano mare i responsabili della moltiplica- Colpisce soprattutto chi indossa mol- scarpe robuste e poco traspiranti 14 … E COSÌ LO PUOI MANDAR VIA ancora molte le persone che non per esempio, operatori delle forze dell’ordine, agricoltori, muratori. L’errore più grave che si può fare, bene quale miracolo. Eppure Il piede d’atleta può̀ essere causato davanti a una micosi del piede, è ormai esistono trattamenti efficaci da diversi agenti: i dermatofiti sono illudersi che possa guarire da sola, che possono essere utilizzati anche responsabili delle forme più lievi, che prima o poi “scompaia”. Sono senza ricetta medica e che, soprat- sono a rischio. Tra questi figurano, fanno nulla e aspettano non si sa mentre nelle forme più gravi possono essere presenti la candida e sovrainfezioni batteriche. Prevenirlo è relativamente semplice: basta seguire alcune semplici regole di comportamento, tutti i giorni. Anzitutto bisogna indossare ogni giorno calze pulite. Poi occorre asciugare sempre molto accuratamente i piedi, dopo la doccia o il bagno, in modo particolare tra le dita. E nel contempo verificare periodicamente che non ci siano ferite superficiali. Per favorire la traspirazione basta usare calze in fibra naturale e scarpe che consentano la circolazione dell’aria. Altra regola essenziale: mai camminare a piedi scalzi in piscina, nella sauna e nelle camere d’albergo. E nelle piscine pubbliche utilizzare sempre i dispositivi (doccette) per la disinfezione dei piedi. Chi soffre di disturbi circolatori alle gambe e/o ai piedi o di diabete farebbe bene a controllare regolarmente lo stato di salute dei piedi. Infine, se un familiare ha contratto una micosi del piede è meglio non TIENI ALLA LARGA LE CANDIDOSI DELLA PELLE IN QUATTRO MOSSE camminare scalzi neanche in casa, né 1. Usa soltanto biancheria intima fatta con fibre naturali. utilizzare gli stessi asciugamani. 2. Limita l’utilizzo di tessuti elastici a quando nuoti. E poi sarebbe utile lavare la biancheria a temperature superiori ai 60°C 3. Al lavoro e in auto, se viaggi a lungo, usa sedili traspiranti. per uccidere tutti i funghi e i batteri 4. Asciuga bene la pelle, dopo il bagno o la doccia, soprattutto a li- ed evitare così il contagio dei familiari vello delle pieghe, tamponando con un asciugamano morbido. e la diffusione ad altre parti del corpo. 15 PRIMO PIANO - DERMATOLOGIA tutto nei casi lievi, possono portare a guarigione completa. Come, per esempio, quelli a base di bifonazolo. Esistono, in farmacia, formulazioni che richiedono una sola applicazione al giorno. Ma attenzione: la prima cosa da tenere a mente quando si ha a che fare con il piede d’atleta è non avere fretta. Perché, come in altre forme di micosi, il fungo penetra nello strato corneo della pelle. E i farmaci antimicotici per uso esterno penetrano proprio nello stesso strato della cute, combattendo il fungo. Ma, come è noto, la pelle va incontro a un continuo ricambio cellulare. Strato dopo strato, nel tempo, si sfalda e si rigenera. Per evitare il rischio di una recidiva, ossia il ripresentarsi del problema, è opportuno aspettare che lo strato di cellule in cui sono rimasti intrappolati i funghi sia rimosso dal normale Se fai sport devi fare attenzione al sudore: i funghi prediligono gli ambienti umidi. Per questo, dopo ogni doccia, è bene asciugare attentamente tutta la pelle. processo di desquamazione cutanea, che richiede alcune settimane, che riguarda soprattutto ascelle, in- tamine. Vediamo meglio di cosa si a seconda dello spessore dello stra- guine, seno, gomiti, ginocchia e tratta: la candida è un lievito, cioè to corneo. collo. A dire il vero, il “dove” colpi- un fungo presente normalmente in Se il trattamento antimicotico vie- sce tale micosi è molto soggettivo, bocca, nell’intestino, nella vagina e ne interrotto prima che tale ricam- perché dipende dalla sensibilità in- sulla pelle. Se la sua presenza è in bio sia completo, anche se i sinto- dividuale al fungo e alla tendenza a equilibrio con il resto della micro- mi sono spariti nel giro di pochi gior- sudare di più in alcune aree del flora tutto fila liscio, senza dare ni, il fungo può riprendere a molti- corpo in particolare. problemi. Ma se prolifera troppo I dermatologi la chiamano intertri- dà origine alla candidosi, che si gine da candida e a scatenare l’at- presenta con macchie e prurito, plicarsi, ripristinando l’infezione. QUEL FUNGO CHE INSIDIA LE PIEGHE CUTANEE tacco del fungo, oltre al sudore, è nonché bollicine che si macerano e anche la presenza di obesità, dia- trasudano per l’umidità e l’attrito. Colpisce di più le donne, ma non bete, dermatiti da contatto. Per farla andare via si utilizzano an- disdegna bambini e anziani, che A remare contro possono essere timicotici come, per esempio, quelli spesso hanno difese immunitarie anche le scarse difese immunitarie a base di bifonazolo o clotrima- ridotte. È la candidosi delle pieghe e l’uso di antibiotici, o, ancora, le zolo, che si somministrano con ap- cutanee, un’infezione della pelle carenze di ferro, zinco, rame e vi- plicazioni locali. 16 La strada giusta per il concerto di questa sera. Quando serve, c’è Citrosodina. 01 02 APERITIVO CITROSODINA Dopo l’aperitivo, passa da Citrosodina: la strada che rende più leggera la tua serata. 03 CONCERTO PRIMO PIANO - DERMATOLOGIA SE LA MICOSI TENDE A RITORNARE Quando la pitiriasi versicolor torna a ripresentarsi di frequente è opportuno rivolgersi a un dermatologo. Lo specialista potrà così prescrivere, se è il caso, una terapia orale a base di antimicotici. In generale, chi ha una predisposizione a questo disturbo, deve fare molta attenzione ai comportamenti rischiosi, quelli che favoriscono l’infezione da parte del fungo. Fondamentale, per esempio, lasciare «respirare» la pelle, soprattutto d’estate. Eventualmente si può anche ricorrere, un paio di volte alla settimana, a detergenti o shampoo in grado di correggere le condizioni predisponenti, come l’eccesso di sebo, e di ridurre la concentrazione di funghi, in particolare nei follicoli piliferi. QUANDO LA PELLE DIVENTA UNA CARTA GEOGRAFICA Un’altra infezione fungina particolarmente insidiosa è la pitiriasi versicolor. Il nome deriva dal termine greco pityron, che significa crusca, e si riferisce alla presenza di finis- Macchie bianche che cambiano colore, ma senza dare prurito: si chiama pitiriasi versicolor. sime squame simili alla crusca pre- numero e colore variabile: dal caffelatte al giallo-bruno, fino al rosa. Macchie che tendono spesso a confluire tra loro, assumendo un aspetto a "carta geografica". In genere tale micosi non dà origine a prurito e quando c’è, compare soltanto quando si è accaldati. senti sulle chiazze in fase attiva. nelle aree ricche di sebo. Ma anche Per la prevenzione della pitiriasi ver- L’aggettivo versicolor arriva, invece, qui, in presenza di ambienti caldo- sicolor valgono le regole generali dal latino versicolorem e indica il umidi, seborrea o ipersudorazione, descritte per le altre micosi. fatto che tali macchie cambiano co- oppure in caso di predisposizioni or- E, per quanto riguarda i trattamenti, lore. Infatti le chiazze passano di so- monali o genetiche, il fungo si ri- si può ricorrere all’applicazione lo- lito dal bianco al marrone. produce in quantità spropositate, cale di creme o lozioni a base di an- Anche l’agente patogeno, la Malas- passando dalla forma innocua a tifungini come bifonazolo oppure sezia, come la candida, convive di quella patogena. clotrimazolo. solito in modo pacifico con l'uomo. Le zone interessate (prevalente- È presente nella flora microbica mente braccia, torace e collo) si ri- della cute di tutti noi, in particolare vestono di macchie irregolari, di 18 Per saperne di più visita WWW.SAPERESALUTE.IT/ dossier/micosi-della-pelle Rosso e potente Solo Senza Oceani Elevato 1 capsula Antiossidante incontaminati assorbimento Omega-3 retrogusto al giorno naturale di pesce Red Oil ™ Olio di pesce Red Oil Il percorso della vitalità DISTURBI & PATOLOGIE MAL DI TESTA E AFFINI A prescindere dalla parte del corpo in cui insorge, quando abbiamo un dolore acuto il primo desiderio è farlo passare in fretta. Non è vero che siamo nati per soffrire. Anche se, a dirla tutta, la sensazione dolorosa può essere utile. Per esempio, è un importante meccanismo di difesa dell’organismo che ci segnala la presenza di un problema. Ma in ogni caso, è inutile fare gli eroi e soffrire in silenzio, perché i rimedi contro il dolore esistono da tempo e sono molteplici, efficaci e sicuri. Di Cristiano Minotti DOLORE ACUTO: spegnilo così Fondamentale alleviare sofferenza e infiammazione, così da interrompere il circolo vizioso che alimenta i sintomi e, in alcuni casi, le tensioni muscolari. FASTIDIOSISSIMA CERVICALE do il dolore al collo e alle vertebre cervicali in- «Soffro di cervicale»: è una frase comune, la sorge può rovinarci la serata o l’intera gior- sentiamo ripetere di frequente. Anche se sa- nata, se non si interviene tempestivamente. rebbe più corretto dire “cervicalgia”, il signi- Possono essere tante e differenti tra loro le cau- ficato è chiaro. Il disturbo, che colpisce più se della cervicale: un colpo di freddo, per spesso le donne, è davvero fastidioso. Quan- esempio, il classico colpo d’aria oppure stare tutto il giorno seduti davanti al computer LE CAUSE PIÙ STRANE DEL MAL DI TESTA in una posizione scorretta. Anche uno sfor- • Dopo una corsa o la palestra. Si chiamano cefalee da Di fatto, a scatenare il dolore è la tensione mu- sforzo e colpiscono soltanto le persone predisposte. A volte basta una corsetta al parco per scatenarle, altre volte serve uno sforzo maggiore. In ogni caso è meglio non sottovalutare la cosa e chiedere il parere del proprio medico di fiducia. • Dormire male. Se il mal di testa insorge al mattino è probabile che la causa sia legata all’abitudine di russare, alle apnee notturne -cioè l’assenza temporanea di respiro durante il sonno- e al digrignamento dei denti. In tutti questi casi è preferibile consultare un medico. • Durante l’attività sessuale. Può riguardare sia gli uomini, sia le donne e il dolore è proporzionale al piacere. Insorge mentre si fa l’amore e culmina con l’orgasmo, per sparire subito dopo. È probabile che sia legato all’aumento della pressione arteriosa e anche in questo caso è opportuno sentire il medico. • Difetti visivi. Miopia e presbiopia possono dare fastidiosi mal di testa, soprattutto alla sera. Meglio sentire un oculista. zo eccessivo, per esempio se in palestra esageriamo con gli allenamenti. scolare che si verifica a prescindere dalla causa specifica. E il dolore non fa altro che aumentare l’involontaria contrazione muscolare, ingenerando un circolo vizioso dolore-tensione-dolore che si autoalimenta. Spesso, poi, all’origine di questa eccessiva contrazione muscolare c’è una carenza di ossigenazione. In buona sostanza, visto che l’ossigeno arriva al muscolo attraverso il sangue soltanto se il muscolo si contrae e si rilascia (azione di pompaggio), in presenza di una contrattura il rilasciamento non avviene, per cui i capillari si restringono riducendo l’apporto di ossigeno, favorendo così la comparsa 21 DISTURBI & PATOLOGIE - MAL DI TESTA E AFFINI ESERCIZI UTILI PER SCONGIURARE LA CERVICALE • Mobilizzazione globale del collo: eseguire un lento movimento rotatorio di tutta la testa, prima, verso destra e poi verso sinistra. Si può fare in piedi oppure seduti. • Rinforzo della muscolatura laterale del collo: inclinare la testa da un lato, facendo avvicinare la guancia alla spalla, e con la mano appoggiata allo stesso lato della testa opporre resistenza, spingendo in senso opposto (come se si volesse rimettere la testa diritta). Ripetere più volte alternando i lati. • Mobilizzazione del capo: stando seduti e appoggiandosi allo schienale di una sedia, spostare la testa prima in avanti più che potete e poi indietro, senza piegare il collo. L’esercizio va fatto lentamente e senza scatti. • Trazione della parte posteriore del collo: posizionare un telo arrotolato sulla parte posteriore del collo e con le mani davanti alla testa tirarne le estremità. Reclinare leggermente la testa all’indietro per permettere al telo di aderire e massaggiare meglio la curvatura posteriore del collo. I lembi tesi devono essere alzati e abbassati di circa 45° rispetto al piano delle spalle. del dolore. Se lasciamo le cose come stanno, in genere un episodio di cervicale tende a risolversi nel giro di qualche giorno, al massimo una settimana. Il che non è poco se si studia o si Per scacciare il dolore acuto in genere si usano FANS. lavora. In più, se non si cerca di porvi rimedio, i singoli attacchi possono an- I più utilizzati sono i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), come, per esempio, l'acido acetilsalicilico. Sono farmaci Otc, quindi si possono aquistare direttamente in farmacia. condarie, in cui il dolore è uno dei sin- La terapia con FANS deve durare al che trasformarsi in un disturbo croni- tomi che accompagnano altre condi- massimo 10/15 giorni, trascorsi i co, con ricadute periodiche. zioni. Come, per esempio, una notte quali, se il dolore ritorna, è oppor- insonne, un pasto eccessivamente tuno andare dal medico per una vi- QUEL CERCHIO ALLA TESTA abbondante, un bicchiere di troppo. sita approfondita. Nel caso della cer- Altro classico esempio di dolore acuto O ancora può essere il sintomo di una vicale, è possibile associare a questi è il mal di testa. Sappiamo tutti (o diversa patologia, dall’influenza, al farmaci l'assunzione di miorilassanti, quasi) che cosa significa, ma non tutti trauma cranico, alla depressione. medicinali che agiscono riducendo sanno che il termine “mal di testa” Il secondo passo è assumere i principi le contratture muscolari. rappresenta oltre 150 differenti tipo- attivi giusti: i farmaci che alleviano Su prescrizione medica si possono, logie di disturbo. Dalla classica cefa- dolore e infiammazione non sono, in- invece, usare i cortisonici, che de- lea muscolo tensiva all’emicrania. fatti, tutti uguali. vono essere assunti soltanto nei casi più gravi e per un periodo di tempo Imparare a riconoscere quale mal di testa ci sta affliggendo e saperlo de- I FARMACI CHE ALLEVIANO limitato, a causa dei loro notevoli effetti collaterali. scrivere al medico è il primo passo. In genere, per mandare via il dolore Bisogna distinguere tra le cefalee pri- acuto si usano antinfiammatori e marie, nelle quali il mal di testa è la analgesici, che “spengono” cioè vera e propria malattia, e quelle se- l’infiammazione e tolgono il dolore. 22 Per saperne di più visita WWW.SAPERESALUTE.IT/ dossier/mal-di-testa /·RQLFRPLFRVL VLFRPEDWWHYHORFHPHQWH &RQ&DQHVSURLQVHWWLPDQH 'LHWURXQDPDFFKLROLQDJLDOODVXOO·XQJKLDSXzQDVFRQGHUVLXQDIDVWLGLRVD PLFRVL &DQHVSUR OD FRPEDWWH LQ VHWWLPDQH SHU ULGDUWL XQJKLH VDQH HEHOOH&RQ&DQHVSURWRUQHUDLSUHVWRDGHVVHUHRUJRJOLRVDGHLWXRLSLHGL &RPSOHWDLOWUDWWDPHQWRFRQXQDFUHPDDQWLPLFRWLFDSHUVHWWLPDQH Chiedi di più al tuo farmacista. FDQHVWHQLW È un dispositivo medico . Leggere attentamente le avvertenze. Autorizzazione Ministeriale del 13/03/2014. BENESSERE VITAMINE Uscire dall’inverno, per alcuni, è davvero difficile. Ecco come sconfiggere stanchezza, spossatezza e sonnolenza. Risveglio di PRIMAVERA Spossatezza, sonnolenza, un senso di stanchezza generale che ci impedisce di fare tutto, o quasi. C’è chi lo chiama “mal di primavera”. E così, se per alcuni questo è il mese del risveglio dal torpore invernale, per qualcun altro è come entrare in una sorta di letargo fuori stagione. QUANTA FATICA PER ABITUARSI AI NUOVI RITMI Ormai è dimostrato scientificamente: c’è uno stretto legame tra condizioni meteorologiche e processi fisiologici che governano il nostro organismo. Di Luisa Bonometti E ogni volta che ci troviamo a fare i CHE FARE SE L’APPETITO SE NE VA? conti con brusche variazioni di tem- È uno dei sintomi spesso associati al cambio di stagione: la voglia di peratura o luce, il corpo deve fare uno mangiare viene meno e qualunque pietanza, per quanto appeti- sforzo in più per adattarsi ai nuovi tosa, non stimola alcun desiderio. Si instaura così un circolo vizioso: ritmi. È come se il nostro orologio bio- meno si mangia, minori sono le quantità di nutrienti essenziali che logico nei mesi invernali si fosse sin- si introducono nell’organismo, aumentando di conseguenza stan- cronizzato sui ritmi e sulle cadenze chezza, spossatezza e inappetenza. della stagione fredda, con le sue al- Che fare dunque? In questi casi è essenziale assumere un integratore ternanze di luce e buio. E il nostro or- multivitaminico ad alto dosaggio, per interrompere il circolo vizioso ganismo si fosse stabilizzato sulle e riportare l’organismo sulla giusta carreggiata. Fondamentale non basse temperature. affidarsi al fai da te, ma chiedere al proprio farmacista di fiducia il A volte bastano pochi giorni per su- prodotto più adatto alle proprie esigenze. perare lo shock e i più fortunati ce la possono fare in poche ore. Altre volte, invece, è più difficile, ci possono volere anche settimane per uscire dal grigiore dell’inverno. Attenzione, però, meglio non illu- Nutrienti che aiutano a superare il difficile momento. prendimento e memoria, nel controllo motorio e nella sfera del comportamento sociale. avete mai avuto questo tipo di pro- mente ai processi metabolici che ga- MAI SOTTOVALUTARE I SALI MINERALI blemi non è detto che ne siate eter- rantiscono a muscoli e sistema ner- Oltre alle vitamine, in primavera non namente esentati. Può succedere, voso una sferzata di vitalità. Poi c’è la possono mancare i sali minerali. Per infatti, che quest’anno, magari a vitamina C, che contribuisce al cor- esempio il calcio, che oltre a essere causa di un’influenza tardiva oppure retto funzionamento del sistema im- utile per ossa e denti, collabora atti- per una dieta sbilanciata sul finire del- munitario e, grazie al suo potere vamente nei meccanismi di trasfor- l’inverno, tocchi anche a voi andare antiossidante, aiuta l’organismo a de- mazione dei nutrienti in energia e nel incontro alla sindrome di primavera. purarsi. buon funzionamento di tutto il si- Anche le vitamine A ed E sono po- stema nervoso. Lo stesso vale per il dersi: anche se negli anni passati non VITAMINE, ALLEATE PER USCIRE DAL TORPORE tenti antiossidanti e, oltre a rinforzare manganese e per il magnesio. Una le difese, contrastano l’invecchia- carenza di fosforo, inoltre, potrebbe Spesso, all’origine di questi problemi, mento cellulare e prevengono le irri- portare ad astenia e malessere gene- c’è una carenza vitaminica. È, infatti, tazioni cutanee. Infine, la vitamina D, rale. Infine, da non sottovalutare molto facile andare in riserva di tali da sempre associata alla salute delle ferro, zinco e rame: il primo è neces- nutrienti all’inizio della primavera. ossa. Studi recenti dimostrano che la sario al trasporto dell’ossigeno nel Secondo gli esperti, tutte le vitamine sua attività va oltre la prevenzione sangue, il secondo contribuisce a po- sono importanti in ogni mese del- dell’osteoporosi. È coinvolta in diversi tenziare le risposte immunitarie e il l’anno. Ma in questo, in particolare, processi che, a livello del cervello, terzo è coinvolto, tra l’altro, nella sin- alcune sono da tenere d’occhio. An- prevengono l’insorgenza di depres- tesi della melanina, che protegge la zitutto le vitamine del gruppo B, so- sione e cali dell’umore. E sembra che nostra pelle dal sole. prattutto B1, B2, B6 e B12. sia anche in grado di influenzare Migliorano l’assimilazione di carboi- l’azione di alcune proteine diretta- drati e proteine e partecipano attiva- mente coinvolte nei processi di ap- Per saperne di più visita WWW.SAPERESALUTE.IT/ dossier/vitamine-in-primavera 25 ONCOLOGIA TUMORE DELLA PROSTATA Quando INTERVENIRE e quando ASPETTARE In alcuni casi è meglio tenerlo sotto controllo, monitorando la sua evoluzione nel tempo. Di Andrea Carlini Sono diversi i trattamenti disponibili. Ogni opzione di cura va valutata con molta attenzione. Davanti a una diagnosi di tumore del- ma poco ci manca. Quando si ha a la prostata la prima reazione è di scon- che fare con un tumore della pro- forto: è naturale abbattersi davanti a stata, infatti, per individuare la tera- una notizia sconvolgente. Ma poi bi- pia migliore occorre prendere in sogna reagire e capire assieme al pro- considerazione diversi fattori, dalla prio medico quali sono le opzioni te- velocità di crescita della massa tu- rapeutiche disponibili. La ricerca me- morale agli effetti collaterali della dica in questo ambito ha fatto passi cura. da gigante negli ultimi anni. E in alcuni casi i medici preferiscono la cosiddetta sorveglianza attiva, NON C’È UNA CURA VALIDA PER TUTTI una strategia che raccoglie sempre Per il carcinoma della prostata, così dere in considerazione soltanto se come per altri tumori, non esiste sussistono alcuni requisiti: il carci- una cura universale. Non a caso esi- noma deve essere di piccole dimen- stono differenti strategie terapeuti- sioni e deve essere poco aggressivo. che: ogni caso va analizzato nel Non sono pochi, infatti, i tumori dettaglio per individuare il tratta- della prostata che appartengono a mento più adatto. una categoria di rischio basso o ad- Non è ancora quella che i medici dirittura molto basso e, quindi, chiamano medicina personalizzata, avranno una “storia naturale” più consensi, ma che si può pren- molto lunga. Spesso non hanno una rilevanza clinica per la vita del IL CARCINOMA PROSTATICO NON È IMBATTIBILE paziente, non incidono sul rischio di Quello della prostata è uno dei tumori più diffusi tra gli Per definire la classe di rischio gli on- uomini e rappresenta circa il 15 per cento di tutte le neo- cologi prendono in considerazione plasie diagnosticate tra i maschi. Sono circa 40 mila ogni una serie di parametri come il livello anno i nuovi casi in Italia (un uomo su 16). Ma, per for- di PSA, la sua evoluzione nel tempo, tuna, moltissimi sopravvivono: a cinque anni di distanza il punteggio di Gleason, il numero dalla diagnosi il 70% di loro è ancora vivo. Una percen- di biopsie positive rispetto al totale. morte oppure sulla salute generale. tuale tra le più elevate in ambito oncologico, soprattutto se si considera il fatto che nella gran parte dei casi tali tumori insorgono in età avanzata. I TRATTAMENTI La terapia ormonale è generalmente riconosciuta come la prima 27 ONCOLOGIA - TUMORE DELLA PROSTATA PREVENZIONE CONTINUA In gergo tecnico si chiama prevenzione secondaria ed entra in gioco quando è già stata diagnosticata una malattia ed è stata curata. In campo oncologico serve essenzialmente per evitare le possibili recidive. Ecco i consigli degli esperti per chi ha vinto il tumore della prostata: • Semaforo rosso per cibi ricchi di grassi, soprattutto saturi, come fritti e insaccati. Da limitare anche la carne rossa, che secondo alcuni studi aumenterebbe il rischio di tumore alla prostata. • Semaforo verde per frutta e verdura. I vegetali sembrano svolgere un’azione protettiva, in particolare quelli gialli e verdi, l’olio d’oliva e tutta la frutta. Consigliabile il consumo di vitamine A, D, E e del selenio. • Fondamentale l’attività fisica: uno stile di vita attivo abbassa il rischio di recidiva. E se siete in là con gli anni si possono praticare esercizi consoni alla vostra età e allo stato di salute generale. • Pochissimo alcol. Vino, birra e soprattutto superalcolici andrebbero limitati al minimo, meglio se eliminati del tutto. È stato dimostrato che 50 grammi di alcol al giorno, equivalenti a poco piu di tre bicchieri, incrementano di due o tre volte il rischio di tumore. • Vietato fumare. Ormai sono molto numerosi gli studi che dimostrano l’effetto nefasto del fumo di sigaretta, non soltanto nel tumore dei polmoni. scelta nel trattamento di un carci- tumore può diventare resistente alla resta localizzato all'interno della noma prostatico con metastasi. Per terapia ormonale. ghiandola. Ci sono, tuttavia, forme crescere, infatti, le cellule del tu- A volte, invece, è necessario fare af- di carcinoma prostatico più aggres- more della prostata hanno bisogno fidamento anche su altri farmaci. La sive, in cui sono colpiti i tessuti cir- di testosterone. Privare la massa tu- nuova frontiera del trattamento dei costanti, come, per esempio, le morale di questo ormone può ri- tumori della prostata resistenti alla ossa, con la comparsa di varie com- durne la velocità di crescita o terapia ormonale è rappresentato, plicanze. Uno degli obiettivi fondamentali di addirittura portare alla morte delle cellule tumorali. Prevede la somministrazione di agonisti o antagonisti dell'ormone GnRH, molecole che bloccano la cascata ormonale che porta alla sintesi Il testosterone ha un ruolo centrale nello sviluppo del tumore. qualunque terapia del carcinoma prostatico deve essere la prevenzione o il rallentamento dello sviluppo di tali metastasi. Se sono già presenti si può ricorrere ai bifosfonati, farmaci che agiscono del testosterone, oppure antiandrogeni, che impediscono al testoste- infatti, dai farmaci antiangiogenici, bloccando gli osteoclasti, cellule che rone di interagire con i recettori ormai in fase avanzata di sperimen- degradano l'impalcatura minerale delle cellule tumorali. Tale approccio tazione clinica. Sono anticorpi che delle ossa e che spesso diventano non è, però, privo di effetti collate- agiscono sui meccanismi di attiva- iperattive in presenza di metastasi rali: possono insorgere vampate e zione del sistema immunitario. ossee. Un effetto simile può essere otte- sudorazione eccessiva, gonfiore alle nuto anche con denosumab, un an- calo del desiderio sessuale, stan- RADIAZIONI EFFICACI NELLE METASTASI OSSEE chezza e aumento di peso. Inoltre il In genere il tumore della prostata In entrambi i casi però è necessario mammelle, problemi di erezione, 28 ticorpo che agisce sugli osteoclasti. La medicina nucleare contempla l’uso di radiofarmaci ad azione mirata sulle celllule tumorali. che la somministrazione del farmaco sia associata all'assunzione di calcio e vitamina D, per prevenire i rischi di una carenza di calcio. Per ottenere un'azione più mirata alle ossa si ricorre sempre più spesso alla medicina nucleare, che sfrutta SIGRID 35 - 42 l’attività dei radiofarmaci, molecole contenenti elementi radioattivi. Una volta iniettati in vena, si localizzano nelle aree delle ossa in cui si è diffuso il tumore e uccidono le cellule tumorali grazie alla radioattività. Di recente è stato approvato anche PIEDI STANCHI? NON PIÙ! SCARPE MOBILS CON IMBOTTITURA SOFT-TOUCH in Italia il Radio-223, il primo radio- 1 farmaco che emette radiazioni alfa. I suoi raggi penetrano per un breve 3 raggio nei tessuti, senza danneg- 4 giare le cellule sane. Si accumula 2 nelle aree in cui il tessuto osseo cresce in maniera incontrollata e, quindi, è mirato sulle cellule tumorali. Alla parola “radiofarmaci” molti si preoccupano, perché l’associano alle radiazioni. È bene tuttavia chiarire che le radiazioni alfa hanno un raggio d’azione ridotto. Vengono, MORBIDA IMBOTTITURA COMPLETA SOFT Contro compressione e sfregamento. TECNOLOGIA SOFT-AIR Per un appoggio morbido come su un tappeto erboso. FODERA CLIMA COMFORTEMP Per una naturale e sana temperatura del piede. SOLETTA INTERCAMBIABILE Anche per plantari personalizzati. peraltro, schermate da un foglio di carta o dalla cute e non espongono Per informazioni gratuite spedire il Coupon a: parenti e amici del paziente a rischi MOBILS INTERNATIONAL, VIA B. 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A va l’adorata ninfa Dafne, che in essa torto, però, perché le sue doti non si era stata tramutata. esauriscono nelle qualità olfattive e Trascorsi mitologici, simbologia epi- gustative che lo rendono tanto ap- Di Monica Oldani BUONE E NATURALI, MA NON INNOCUE Oltre che in aggiunta agli ingredienti principali con il compito di insaporire le vivande, le erbe aromatiche si possono utilizzare a scopo curativo, sotto forma di decotto e infuso oppure di tintura madre e di olio essenziale, derivati, questi ultimi, con procedimenti fisico-chimici (spremitura o macerazione in soluzione alcolica per le tinture; distillazione in corrente di vapore o spremitura a freddo per gli oli) dalle parti delle piante fiori, frutti, foglie, radici che contengono i principi attivi di interesse. In questa versione le erbe aromatiche sono vere e proprie sostanze medicinali, in particolare quando si ricorre alle tinture madri e agli olii essenziali, che essendo ottenuti per estrazione sono molto concentrati. Come tutte le piante medicinali, anche queste posseggono qualità benefiche, ma anche effetti tossici e controindicazioni. Alcuni dei loro composti possono, infatti, essere dannosi se assunti in condizioni specifiche oppure in dosi eccessive. Qualche esempio: il prezzemolo è pericoloso in grandi quantità durante la gravidanza perché provoca contrazioni uterine e se si assumono in contemporanea farmaci anticoagulanti, perché aumenta il rischio di emorragie. L’olio essenziale di salvia ad alte dosi è neurotossico ed è controindicato in caso di insufficienza renale. Effetti inde- è anche un rimedio naturale utile per combattere le infezioni urinarie. La proverbiale onnipresenza del prezzemolo (Petroselinum sativum) nelle ricette di cucina ha ragion d’essere, e non soltanto per le prerogative organolettiche: nelle sue foglie fresche si trovano in quantità davvero conside- Anche i rimedi naturali vanno assunti con cautela. Sempre meglio chiedere al farmacista o al medico. siderati a livello del sistema nervoso possono derivare dagli oli essenziali di alloro e di salvia in dosaggi eccessivi, mentre l’olio essenziale di basilico può essere irritante nell’uso locale, così come quelli di menta e di ginepro. In generale, gravidanza, allattamento, malattie particolari e terapie farmacologiche concomitanti richiedono cautela nell’uso di queste, come di altre, sostanze attive. La consueta raccomandazione di non assumere medicamenti senza il parere del farmacista o del medico e di evitarne l’abuso vale sempre anche per i rimedi naturali. revoli le vitamine C e A, quelle del gruppo B, la vitamina K e, tra i minerali, ferro, calcio, fosforo e potassio, oltre a una serie di composti ad azione depurativa, digestiva e disinfettante. Tra gli antibiotici naturali non va poi dimenticato l’origano (Origanum vul- prezzabile in cucina per aromatizza- nerali fondamentali) e per le proprie- gare), valido aiuto nelle infezioni bat- re ogni tipo di pietanza. tà antibatteriche, antinfiammatorie e teriche, fungine e parassitarie, oltre che Gli oli essenziali contenuti nelle foglie protettive della flora intestinale. È an- antispastico, carminativo e digestivo. e nelle bacche di alloro trovano ap- che particolarmente ricco di antiossi- Pianta aromatica di tutto rispetto è, in- plicazione in fitoterapia soprattutto per danti, che contrastano con efficacia i fine, la salvia (Salvia officinalis), le cui le proprietà digestive e carminative, di danni da radicali liberi. capacità curative sono anticipate dal grande aiuto contro disturbi gastrici, Non meno importante il rosmarino nome del genere al quale appartiene, inappetenza e spasmi intestinali, ma (Rosmarinus officinalis), utile per i di- che condivide la radice con la parola anche per il potere espettorante, be- sturbi dell’apparato digerente, epati- latina salvus (sano). Il variegato corre- nefico in caso di bronchite, e per l’ef- ci e biliari e con una valida azione to- do di principi attivi la rende utile nel fetto antinfiammatorio, efficace nei do- nificante e stimolante generale. trattamento di diversi disturbi: dolori lori articolari e muscolari. Al timo (Thymus vulgaris) si riconosce, addominali (effetto spasmolitico), sin- in particolare, la capacità di limitare i tomi femminili legati al ciclo me- IN SALUTE, CON GUSTO sintomi delle malattie respiratorie per struale o alla menopausa (azione Un’altra pianta interessante è il basi- le proprietà decongestionanti e mu- estrogenica), edemi e ritenzione idri- lico (Ocimum basilicum), per il valore colitiche associate all’azione antimi- ca (diuretico), affezioni respiratorie nutrizionale (vitamine, aminoacidi e mi- crobica. Grazie a quest’ultima attività (proprietà antisettica e balsamica). 31 PERSONAGGI Di Michaela K. Bellisario Monica Guerritore Ha un sogno che porta avanti da anni: mettere in scena la storia della contessa Giulia Trigona, zia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Una donna uccisa a Roma dal suo amante. «È il significato che mi affascina, non la storiografia» confessa. Monica Guerritore, 58 anni, attrice di teatro, cinema e televisione, nella vita è come appare sul palco: ap- Interpretare Giovanna d’Arco mi ha segnato: Il mio rapporto con il tempo? Mi vedo mutante, in via di definizione, come scrivo sulla mia bio di Twitter, e assecondo questo cambiamento esteriore, che, se da una parte mi lascia perplessa, dopo poco tempo me lo rende familiare. Soprattutto nelle prime fasi della scoperta di un nuovo segno. Interpretare una donna significa comprenderla attraverso i miei sentimenti, il mio corpo, i miei occhi passionata, forte, tosta, sognatrice, e la grinta e il talento dei miei anni talento, mettendolo al riparo dai ri- realista, tormentata, pratica. La in- passati». chiami delle sirene della commercia- contriamo mentre porta in tournée lizzazione, del successo facile, della “Qualcosa rimane” dell’americano Come vede la sua carriera oggi? volgarità. Ho lavorato e lavoro tutt’oggi Donald Margulier, premio Pulitzer nel Come un successo personale op- come un anatomopatologo dell’ani- 2000 per la drammaturgia. È la storia pure come un impegno a cui ha ma, cercando di capire le donne, gli dello scontro generazionale tra Ruth dedicato e dedica la sua vita? esseri umani, le loro relazioni, non Steiner, attrice di grande talento e Non ci sono eredità in teatro: finita la tralasciando il sesso, il corpo, le furie fama, che alterna la pubblicazione di recita si resta nella memoria per sem- degli eccessi. È tutto parte fonda- romanzi di successo all’insegnamento, pre. È la vita immortale che i greci mentale della mia ricerca su chi e e la giovane scrittrice Lisa Morrison, chiamano fama. Con fatica ha dato cosa siamo. affamata di tutto, interpretata da una direzione alla mia vita e ho ster- Alice Spisa, giovanissima vincitrice del zato continuamente sul modo di pra- Tornando alla contessa Giulia Tri- premio Ubu 2013. «In lei rivedo me ticare il mio mestiere. Ho sempre cer- gona, ci dicono che sta cercando ragazzina nei miei primi grandi ruoli cato di preservare e coltivare il mio un produttore per un progetto ho capito che sono come lei, forte e fragile Passionaria e riflessiva, profonda e mutevole Monica Guerritore ha ammesso di non ricorrere ai “ritocchini”: accetta, quindi, tutte le sue rughe, le chiediamo? «Il tempo è la pena e la cura. Mi affeziono piano piano alla liquidità del mio aspetto esteriore, consapevole che proprio questa estrema mutevolezza dei miei tratti, questa liquidità mi permette di essere tante donne; non c’è niente di fisso in me, né di definito e, dunque, incarno e mi adatto a tante donne diverse. Così come l’anima che è sfuggente, Psychè, la fanciulla che fugge, anche il femminile deve essere mutevole. Come le fasi della luna: borse, segni, ma pienezza di luce negli occhi e di cuore». Ma come si rilassa un’attrice impegnata? «Mettendo a posto casa, gli armadi, i cassetti e facendo da mangiare mentre vedo “L’Eredità”, cercando di beccare la parola della “ghigliottina” e, naturalmente, con dei bei romanzi. Ora sto leggendo la trilogia della Ferrante, molto molto bella». Monica Guerritore si è sposata due volte: cos’è per lei oggi l’amore? «È vicinanza, comprensione, il corpo caldo e amato nel letto accanto a me. E lo è sempre stato. Soltanto che da giovane sembrava non dovesse bastare e, invece, è quello che tutti noi cerchiamo, anche a 17 anni». PERSONAGGI - MONICA GUERRITORE La felicità è una stretta di mano doppia Cosa rende felice Monica Guerritore? «Gli occhi sorridenti e pieni di affetto e di amicizia delle persone che mi riconoscono. Non è lo sguardo abbagliato della vista di una celebrità che ti sfiora e che vuoi afferrare, ma lo sguardo del “riconoscimento”. In quello e nel modo in cui mi prendono la mano, poggiando l’altra sull’avambraccio per tenermi vicina, c’è tutto il calore che fa grande il mio mestiere. Quello sguardo dice: grazie, hai parlato anche di me. Naturalmente anche i momenti di dolore fanno parte della vita». Ma fa parte della vita anche superarli, le diciamo. «Non sono d’accordo, non credo si superino: quelle perdite si accucciano nel fondo e si portano sempre con sé». cinematografico… ali della completezza “mente-corpo- due figlie. Che mamma è? È un mio sogno che porto avanti da Dio”. Tutto è in lei: Dio è in lei. La fu- Come scrive Bruno Betteleim, sono anni. È una storia vera, ma quello sione con lo spirito è denso e potente stata una madre quasi possibile. Ho che mi interessa, tanto da volerne come la forza della sua mente e del assecondato, cercando di essere dut- fare un film, è la drammatica distru- suo corpo. Meraviglioso per me e tile, i loro cambiamenti, tenendo pre- zione di sé a cui il romanticismo ha per il pubblico. La riporterò in scena. sente i miei. Ho insegnato loro ad condannato le donne, rendendole Ne abbiamo bisogno. accettare le mie assenze come parte deboli e manipolabili. La Contessa di un dovere nei confronti del mio Trigona, ai primi del Novecento di- Ha detto una volta che «è stata mestiere, che è vocazione e che svolge sordinatamente percepisce questa innumerevoli donne, ma non sarà anche una funzione sociale. Ritrovarle gabbia e, cercando la sua libertà, tro- mai Medea». Perché? la notte, al mio rientro dai luoghi verà, invece, la morte. Ma almeno Per me interpretare una figura fem- della tournée, crea un sipario invisibile, ha cercato… minile significa cercare di comprenderla ma presente tra le ansie e la sensazione dal di dentro e attraverso di me, at- di pienezza. Le donne sono da sempre al centro traverso i miei sentimenti, il mio del suo lavoro. Come Giovanna corpo, i miei occhi, la mia intelligenza. Quale eredità pensa di aver tra- d’Arco, un’esperienza coinvolgen- Cercare di farla capire al pubblico e smesso alle sue figlie? te. Ha portato in teatro ogni tipo farla accettare anche per le sue man- Sono custodi di una mia vita parallela di situazione emotiva ed esisten- canze (Madame Bovary) o le sue fatta di ricordi di mia madre, di casa ziale? scontrosità (Oriana Fallaci). Per questo e latte caldo con il miele ai primi raf- Giovanna D’Arco è diversa da ogni non riuscirei mai ad interpretare Me- freddori e di Cenerentola. E, ancora altra figura femminile che ho inter- dea: in me non ci sarebbe mai abba- più indietro nel tempo, rappresentano pretato, in ognuna di loro c’è questa stanza cuore per giustificare, nono- mia nonna e la campagna e la bru- sensazione di mancanza, di fame di stante la ferita che le fa Giasone ri- schetta con l’olio buono e le serate a qualcosa (“La Lupa”, “Carmen”, per pudiandola, il suo infanticidio e per casa intorno al tavolo. esempio). Nelle donne è forte il senso farlo accettare al pubblico. Sono il senso della continuità mia e di solitudine e di incomprensione, ma Giovanna mi ha trasportato sulle 34 della contemporanea presenza di chi Maggio, festa della mamma. Ha mi ha preceduto. Vincere il cancro per un bambino non è un gioco. Associazione UNA Onlus s’impegna perchè i bambini possano crescere e giocare. Puoi sostenerci anche tu. ...la vita di un bambino è un bene prezioso per tutti. Unisciti a noi! Potrai aiutarci a sostenere la battaglia contro i tumori infantili, per dare a tutti i bambini la possibilità di continuare a sperare di diventare grandi. Puoi aiutare Associazione UNA Onlus a sostenere gli impegni economici dei progetti che sta allestendo attraverso: Bonifico Bancario c/o BCC di Caravaggio IBAN IT40G 08441 33550 000000023264 oppure con Carta di credito online attraverso il sito www.una-milano.org nella sessione “AIUTA UNA”. *Ricordiamo che le donazioni in favore di UNA Onlus sono DEDUCIBILI. Ulteriori informazioni su UNA Onlus Associazione Genitori Oncologia Pediatrica Milano le puoi trovare visitando il nostro SITO! Donaci il tuo x1000 ...e sarai al nostro fianco, in prima linea nella Lotta ai tumori infantili. C.F.: 97547980157 www.una-milano.org BELLEZZA LOTTA ALLA CELLULITE GIOCARE d’anticipo È difficile sfuggirle, colpisce sia uomini sia donne, con una predilezione particolare, però, per l’universo femminile. Diversi possono essere i livelli di gravità, ma non bada all’età del soggetto da colpire: interessa sia le giovanissime, sia le donne adulte. Parliamo di cellulite, un accumulo di grasso legato anche alla ritenzione idrica, generalmente localizzato agli arti inferiori, caviglie, fianchi e cosce, ma talvolta anche intorno all’addome. Le più sensibili al problema sono le ragazze giovani dai 17 ai 25 anni, che ancora pensano di poter giocare d’anticipo, prevenendo il fastidioso inestetismo. E a ragione. La cellulite, infatti, si combatte a colpi di sane abitudini alimentari, attività fisica moderata e costante e stili di vita Di Chiara Verlato L’arrivo della bella stagione è il periodo migliore per attuare strategie d’attacco anticellulite, l’inestetismo femminile n. 1, anche in vista della famigerata prova costume. corretti, e prima si comincia meglio preferite alle rosse e poi via libera al è. Raggiunta una certa età, infatti, il pesce sulla tavola. problema diventa conclamato e non resta che prenderne atto. COSMETICI & MASSAGGI Si può cercare di migliorarlo, spe- Anche la cosmesi e i trattamenti an- gnendo la sigaretta, con un’alimen- ticellulite risultano efficaci, soprattutto tazione bilanciata, trattamenti cosme- in giovane età. I primi si son fatti tici e massaggi mirati, ma spesso sempre più intelligenti: utilizzano attivi bisogna purtroppo considerare la cel- di ultima generazione, drenanti e rin- lulite una compagna di vita, seppur forzanti, che favoriscono il destoc- non gradita. caggio del grasso dalle cellule adipose, spesso lavorando di notte, quando il L’IMPORTANZA DELL’ALIMENTAZIONE corpo è più ricettivo e senza l’effetto Le strategie son ben note, ma vale la che anno fa, le formulazioni contro pena ricordarle soprattutto in prima- la buccia d’arancia. vera, il momento migliore per inter- I massaggi, poi, aiutano l’ossigena- venire limitando i danni della cellulite, zione e il drenaggio delle gambe, fa- in vista soprattutto dell’estate, vorendo il riassorbimento dei liquidi: quando gambe e fianchi divente- si va da quelli linfodrenanti alla pres- ranno protagonisti sulle spiagge. soterapia, ai massaggi più profondi Mangiare in maniera sana ed equili- con rulli mobili. E per i casi più gravi - brata è la prima regola: sulla tavola ricordiamo che sono oltre una ventina appiccicoso che avevano, fino a qual- non dovranno mai mancare frutta e le possibili tipologie di cellulite- ci verdura, fibre alimentari e vitamine e sono i trattamenti più intensi, come bere almeno 2 litri al giorno di acqua. la mesoterapia, tecnica che da oltre Meglio evitare, invece, i cibi grassi, 40 anni si rivela utile nella battaglia troppo conditi e salati: il sale è amico alla buccia d’arancia e che prevede della cellulite, favorisce ritenzione e infiltrazioni di sostanze medicamen- ristagno dei liquidi e aumenta la pres- tose (antiossidanti, vitamine e minerali) sione sanguigna, gonfiando ulterior- nell’area interessata, oppure la laser mente gli arti inferiori. liposi e la liposuzione. Ma attenzione, Andrebbero ridotti anche i consumi sono tecniche e interventi che vanno di caffè, bevande dolci e gassate e sempre concordati con il medico e alcolici. Le carni bianche vanno poi mai stabiliti di testa propria. MOVIMENTO E PIANTE BENEFICHE Anche l’attività fisica è un prezioso alleato nella lotta alla cellulite: per alleggerire pesantezza e favorire la circolazione il nuoto, in particolare, fa bene, ma in generale è il movimento a essere suggerito dagli esperti, per mettere in attività la circolazione ed evitare il ristagno di grasso localizzato e i liquidi in eccesso. Dalla natura, poi, arrivano altri preziosi alleati per la salute delle gambe: l’Escina, per esempio, con attività astringente e antinfiammatoria, ma anche il Ginkgo biloba, che aiuta i capillari e contrasta i radicali liberi, la Centella asiatica, che fortifica le pareti dei vasi sanguigni, favorendo la circolazione, l’Ananas, che drena e svolge un’azione antinfiammatoria. 37 PRIMA INFANZIA PELLE DEL NEONATO Fino al primo anno di vita è opportuno adottare qualche accorgimento in più se si vuole preservarla nel modo migliore. Di Martina Locatelli Così perfetta così delicata «Il pannolino può essere cambiato nascita del primo figlio. E, in effetti, per tre ragioni: a) perché lo dice la per un neopapà può essere abba- mamma; b) perché lo dice la suo- stanza complicato capire, e soprat- cera; c) perché il bimbo ha fatto la tutto mettere in pratica, la raffinata pupù». Così lo scrittore Alessandro arte del cambio del pannolino. Baricco iniziava il breve e divertente Le ragioni non sono soltanto psico- racconto scritto in occasione della logiche o culturali: la pelle del neonato è bellissima da vedere e acca- AREA PANNOLINO: 6 consigli antiarrossamento Soprattutto nei primi mesi è opportuno cambiare il pannolino almeno rezzare, diciamo perfetta. Ma nel contempo è anche delicata, molto delicata. E questo ogni mamma lo sa benissimo. 8 volte al giorno. proprio non potete fare a meno di un detergente, usatene uno ap- QUANTE ATTENZIONI NEI PRIMI 12 MESI positamente sviluppato per i neonati. Perché la pelle di un neonato merita Non esagerate con le salviette umidificate usa e getta: vanno usate tante cure? Per svariati motivi. Dopo esservi lavate le mani, pulire il sederino con acqua tiepida. Se soltanto in mancanza d’acqua, per esempio durante un viaggio o Anzitutto la sua struttura è ancora quando si porta il bimbo a passeggio. immatura, nel senso che non di- Asciugate con delicatezza servendovi di un telino di cotone, senza la- spone di tutti gli apparati difensivi sciare tracce di umidità e facendo attenzione soprattutto alle pieghe che si svilupperanno con il tempo. della pelle. Infatti basta osservarla con un po’ di Quando è possibile, è preferibile lasciare il sederino libero dal panno- attenzione per scoprire che è più lino, per consentire alla pelle di respirare. Questo consiglio vale so- sottile di quella di un adulto e che si prattutto in estate, per evitare che la sudorazione contribuisca alla disidrata facilmente. comparsa dell’eritema. A ciò si aggiunga il fatto che il rap- Terminata l’operazione, si può poi applicare una crema protettiva per porto tra superficie del corpo e peso il cambio, appositamente studiata per la cute delicata dei neonati. In varia in funzione dell’età: è pari a 7 farmacia si possono acquistare prodotti a base di olio d’oliva e vita- in un neonato, scende a 2,7 in un mina B3 che rispondono a queste esigenze. bambino, mentre nell’adulto tale rapporto arriva a un valore intorno a 39 PRIMA INFANZIA - PELLE DEL NEONATO CHE COS’È LA DERMATITE DA PANNOLINO La dermatite da pannolino -più spesso nota anche come eritema da pannolino- è un'infiammazione della pelle che si manifesta con arrossamenti sulle natiche e sui genitali di bambini molto piccoli. Anche se può spaventare parecchio mamme e papà, soprattutto se sono alle prime armi, va detto che il disturbo è di lieve entità e in genere si risolve facilmente. Tale irritazione può insorgere per svariate ragioni. Una delle principali è rappresentata dal contatto di feci e urine all'interno del pannolino. Se non sono presenti infezioni batteriche o da parte di funghi, con alcuni semplici accorgimenti guarisce in pochi giorni. Facciamo attenzione ai prodotti che spalmiamo sulla pelle del neonato, perché le sostanze sono assorbite in quantità maggiore. bene scegliere prodotti a pH neutro per la pelle del sederino. AI PICCOLISSIMI SERVE UNA PROTEZIONE EXTRA Per scongiurare il rischio di irritazione da pannolino bisogna seguire 1. Questo fa sì che l’assorbimento mento cellulare, come per esempio il alcune semplici regole. Oltre a cam- cutaneo nel neonato sia particolar- pantenolo. biarlo spesso, per evitare che urina e mente accentuato. Non a caso biso- E se consideriamo il fatto che, in feci ristagnino a contatto con la gna fare attenzione alla qualità dei questo primo periodo di vita, i neo- cute, è fondamentale usare i pro- prodotti che si applicano sulla sua nati evacuano almeno tre volte al dotti adeguati. pelle, perché le sostanze penetrano giorno, si comprende benissimo Oggi esistono formulazioni studiate più facilmente e in quantità mag- quanto il problema “culetto arros- per la pelle da zero a 12 mesi che ri- giori. sato” sia da mettere in conto nei spondono alle sue specifiche carat- Non bisogna, poi, sottovalutare il primi 12 mesi di vita del piccolo. teristiche e prevengono il problema. rinnovamento cellulare: nel primo Infine, il pH cutaneo. Alla nascita è Principi utili, in tal senso, sono la vi- anno di vita le cellule della cute ven- più elevato, intorno a 7, e l’occlu- tamina B3, dalla comprovata attività gono sostituite a una velocità supe- sione del pannolino rischia di alzarlo antienzimatica, che protegge dalle riore rispetto a quella comunemente ancora di più. irritazioni provocate dagli enzimi fe- osservata negli adulti. Per cui la pelle Perché è importante il pH? Perché cali e che è in grado di aumentare del neonato ha bisogno di prodotti contribuisce alla formazione della l’effetto protettivo della pelle, attra- che la proteggano e contengano in- barriera ed è utile per le difese con- verso la promozione della biosintesi gredienti a supporto del rinnova- tro batteri e funghi. Per questo è delle ceramidi e di altri lipidi di bar- 40 Semplici regole e rimedi giusti consentono di scongiurare arrossamenti & Co. riera. Anche alcuni oli naturali, come l’olio di oliva, l’olio di semi di Limnanthes e sostanze lipidiche quali lanolina, fosfolipidi, trigliceridi e glicolipidi si sono rivelati utili alla protezione e all’idratazione naturale della pelle. Infine, un buon prodotto per la cute del neonato dovrebbe contenere pantenolo, chiamato anche provitamina B5: ha un effetto riparatore perché supporta il processo di rigenerazione della pelle. In genere, un lieve arrossamento scompare nel giro di tre o quattro giorni. Ma se il problema persiste, nonostante cambi frequenti, è probabile che si sia sviluppata un’infezione. Nella maggior parte dei casi a provocarla è un fungo: la Candida. Si manifesta con placche arrossate, piuttosto definite e limitate alle zone coperte dal pannolino. I bambini che soffrono di dermatite atopica sono più a rischio di sviluppare sovrainfezioni da Candida nell’area del pannolino. Ecco perché è importante applicare un prodotto adeguato a ogni cambio di pannolino per proteggere la pelle vulnerabile del neonato da ogni irritazione. Per saperne di più visita WWW.SAPERESALUTE.IT Disturbi e patologie > Pelle dei neonati: come evitare rossori & Co. ALIMENTAZIONE APERITIVI E STUZZICHINI È piacevole stare con gli amici alla fine di una giornata di lavoro. Ma i pericoli sono dietro l’angolo. HAPPY HOUR: quante insidie... C'era un volta l'aperitivo, poi è arrivato l'happy hour. Non è un semplice cambio di nome legato alla discutibile moda di preferire parole inglesi a quelle italiane: ai salatini si è sostituito un buffet di accompagnamento sempre più ricco e variegato, a cui ci si può servire liberamente. Ma questi stuzzichini, uniti alle chiacchiere con gli amici, favoriscono un secondo giro di bevande, rischiando di trasformare un piacevole momento di relax in un vero e proprio attentato alla dieta, e non solo. Di Marco Gimmel Meglio evitare i piattini ricchi di grassi e carboidrati. Basta poco per consumare una quantità enorme di calorie. Chi ci tiene alla salute deve rinun- Conclusione: chi non vuole rinun- ciare all'happy hour? No, se fa at- ciare alle bevande alcoliche farebbe tenzione ad alcune regole. La prima comunque bene a scegliere quei è quella di non arrivare all'appunta- cocktail a gradazione alcolica più mento in preda ai morsi della fame, bassa. magari mangiando a metà pomeriganche se l'happy hour sostituirà la ATTENTI A PIZZETTE, PASTA E GRISSINI cena. Un'abitudine, questa, diffusa Quanto ai piattini di accompagna- soprattutto tra i giovani, visto che il mento, via libera alle verdure gri- costo è comunque inferiore a quello gliate e, ancor meglio, a quelle di ristorante e pizzeria. crude, anche in pinzimonio, che gio un frutto oppure uno yogurt, danno un senso di sazietà grazie al GLI ALCOLICI SONO UNA BOMBA CALORICA loro contenuto in fibre e apportano Seconda regola: le bevande alcoliche di vera e propria demolizione che ha sono una bomba calorica. Se un l'alcol su alcune di esse). succo di pomodoro apporta poco Anche gli spiedini a base di verdura più di 22 calorie, un Bloody Mary (3 e formaggio magro possono essere parti di succo di pomodoro e una di consumati senza preoccupazione, vodka) arriva alle 140. E un bicchiere come pure gli assaggini di carni bian- di Caipirinha, di Margarita o di Piña che grigliate o di pesce, stile sushi o Colada supera tranquillamente le sashimi. 250 calorie. Un cocktail più leggero Attenzione, invece, ai trancetti di come il Bellini (2/3 prosecco e 1/3 pizza, che “vanno giù” senza quasi succo di pesca) riesce a restare, sia accorgersene, e alla pasta, perché pur di poco, sotto le 100 calorie. Me- non di rado è condita con salse molto glio, quindi, andarci piano. Anche grasse per renderla più invitante vitamine (compensando così l'effetto perché l'alcol, pur avendo un potere tanto al palato quanto all'occhio. calorico di poco inferiore a quello dei A dispetto della loro apparente leg- grassi, è nutrizionalmente molto po- gerezza, i grissini vanno, invece, con- vero e non viene subito bruciato dal- sumati con moderazione: un paio, l'organismo, ma tende a essere con attorno una fetta di prosciutto trasformato in riserve di grasso sotto cotto, possono da soli totalizzare forma di trigliceridi. anche 300 calorie. NON SALTARE IL PRANZO Un comportamento, purtroppo relativamente diffuso tra i giovani, è quello di saltare il pranzo di mezzogiorno proprio per non dover pensare alla dieta poi, durante l'happy hour. Oltre a non raggiungere l'obiettivo prefissato, così facendo gli effetti negativi dell'alcol si fanno sentire di più e, se il “trucco” diventa un'abitudine, aumenta notevolmente il rischio di diventare dipendenti dalla sostanza. I non più giovanissimi, poi, devono stare particolarmente attenti se hanno qualche problema di ipertensione, dislipidemie (livelli di colesterolo oppure di trigliceridi elevati) o diabete. Uno studio condotto dalla Harvard Medical School nel 2010 ha appurato che un consumo eccessivo, anche occasionale, di alcol (più di due bevande alcoliche o superalcoliche per i maschi e una per le donne) causa un temporaneo, ma preoccupante aumento del rischio di incorrere in un ictus. Chi ha superato quel limite ha il 230 per cento di probabilità in più di essere colpito da un ictus nella prima ora successiva all'assunzione e del 60 per cento in più nell'ora seguente. 43 PSICHE OSSESSIONI E COMPULSIONI Non c’è nulla di male nel mangiarsi le unghie nei momenti di stress. E nemmeno nell’essere fissati con l’ordine. Ma se si supera il limite... Di Gianbruno Guerrerio TIC e piccole MANIE Quando arrivano al punto di complicarci la vita è bene chiedere aiuto. Più o meno tutti abbiamo qualche pic- piccoli rituali che ci rassicurano e colo vezzo o abitudine a cui non ri- aiutano a rilassarci passano inosservati, nunciamo. Lo spettro di questi com- a meno che non siano singolari o al- portamenti è amplissimo: si va dal- quanto frequenti, tanto da diventare l'automatico arricciarsi una ciocca di un tratto distintivo: Tizio ha il tic di capelli a comportamenti più consa- mangiarsi le unghie, Caio la mania pevoli, come quello di compiere una dell'ordine e Sempronio la fissazione ben ordinata sequenza di azioni pri- che il viola porti male. ma di andare a letto. Nella grande maggioranza dei casi i SPESSO ASSOCIATI A STRESS E TENSIONI NEI BAMBINI È NORMALE Tutti questi comportamenti possono Come per molti altri disturbi psichici, all'origine di ossessioni e compul- quando siamo sottoposti a tensioni. sioni vi è un concorso di fattori, in parte genetici, che predispongono a Fin qui siamo nell’ambito della nor- una specifica fragilità psichica, e in parte psicologici ed educativi. malità, a meno che non ci si accorga Il disturbo incomincia solitamente a dare segni della propria presenza che rinunciare a essi diventi quasi im- nella giovinezza, offrendo quindi l'opportunità di un intervento tempe- possibile, anche in situazioni in cui stivo. Tuttavia non bisogna subito agitarsi se il figlio manifesta qualche sono inopportuni. comportamento compulsivo. Quasi tutti i bambini attraversano fasi dello Se Sempronio, per esempio, cambia sviluppo in cui mettono in atto comportamenti ritualizzati più o meno marciapiede e finge di non vedere un accentuarsi nei momenti di stress, marcati: si tratta di tentativi del tutto normali di capire quanto e come il conoscente perché questi indossa un proprio comportamento permetta di controllare l'ambiente. vestito viola, è segno che la sua fis- Sono forme di “pensiero magico” che vengono testate e che si possono sazione è andata un po' oltre e po- manifestare come preoccupazione a non calpestare le righe per terra o trebbe essere la spia di un disturbo la passione per qualche numero portafortuna oppure la ripetizione di ossessivo compulsivo. qualche filastrocca rassicurante. Con l'età -soprattutto nel corso del- Una descrizione leggera, ma ben l'adolescenza- questi comportamenti tendono a svanire, lasciando sola- fatta delle conseguenze emotive e mente qualche debole traccia o un ricordo di cui sorridere. affettive che possono derivare da Diverso è il caso in cui questi comportamenti mostrano di pervadere od questa patologia è quella del per- ostacolare la vita normale del bambino oppure se persistono e si accen- sonaggio interpretato da Jack Ni- tuano nell'adolescenza o dopo di essa. 45 PSICHE - OSSESSIONI E COMPULSIONI gas o la porta di casa, ben sapendo di averlo già fatto in precedenza. Episodi di questo tipo sono probabilmente successi a tutti e in questo campo non esiste un confine netto tra comportamento normale e patologico, se non quello del livello di interferenza con le attività quotidiane e una vita normale. Ossia, se le compulsioni sono incoercibili, se provocano un elevato livello di sofferenza psichica quando non possono essere portate a termine, oppure se iniziano a erodere il tempo per le attività normali. cholson nel film “Qualcosa è cambiato”. Le ossessioni sono pensieri che irrompono improvvisamente e frequentemente nella mente, anche in situazioni che non offrono spunti. Sono idee “intrusive”, come dicono Lavarsi le mani in continuazione è un classico disturbo ossessivo e compulsivo. gli psicologi, accompagnate da un Per dare un'indicazione “spannometrica”: quando si nota che a questi rituali si dedica un'ora o più al giorno è bene cercare aiuto, prima che il disturbo si consolidi o peggiori. Nei casi più gravi, infatti, tutta la vita del soggetto può finire con il ruotare attorno alle sue fissazioni, rischiando di senso di disagio o minaccia, della mente, la tensione scatenata dalla mettere in forse il rapporto di coppia, cui irrazionalità oppure esagera- sua ossessione. le amicizie, il lavoro. zione il soggetto non di rado si Anche in questo caso le forme che rende ben conto. può assumere il disturbo sono le più Una delle più comuni è quella di varie, dall'intolleranza al disordine o A CHI POSSO CHIEDERE AIUTO? potersi infettare, ma ci sono anche all’asimmetria nella disposizione de- L'aiuto può essere fornito da uno quelle più “astratte”, per esempio gli oggetti ai rituali scaramantici legati psicologo o da uno psichiatra. La te- l'idea che pensare a qualcosa di ne- a eccessive preoccupazioni supersti- rapia si articola generalmente su due gativo possa far sì che quell'evento ziose fino all'accumulo indiscriminato pilastri: un sostegno farmacologico negativo si concretizzi, dando il via degli oggetti più disparati, che si e/o una terapia psicologica di indi- a un asfissiante circolo vizioso. estrinseca nel pensiero: “Un giorno o rizzo cognitivo-comportamentale, l’altro potrebbe servire”. È una delle che sembra essere quella in grado di QUANDO SI AGGIUNGONO LE COMPULSIONI rare forme compulsive, quest'ultima, contrastare più efficacemente questa che generalmente non si accompa- patologia. Anche se non è detto che A volte le ossessioni si presentano da gna a pensieri ossessivi. il trattamento riesca ad azzerare i sole, ma a volte sono accompagnate Tra le manifestazioni più comuni vi è sintomi, tuttavia nella grande mag- da compulsioni, azioni o rituali che anche il lavarsi le mani molto più del gioranza dei casi è in grado di con- la persona mette in atto per alle- necessario o controllare più e più tenerli entro limiti ben compatibili viare, quantomeno temporanea- volte di aver chiuso il rubinetto del con una vita normale. 46 MEDICINA PRATICA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE Patologia molto frequente tra i 40 e i 60 anni. Colpisce soprattutto le donne. Se il POLSO fa 48 male... Un formicolio e una sensazione di intorpidimento alle poi, la perdita della sensibilità tattile e la riduzione del- prime tre dita della mano, che compaiono a inter- la massa e della forza dei muscoli che sono alla base mittenza, ma soprattutto di notte: sono i primi sin- del pollice arrivano a rendere difficili anche i più ba- tomi della sindrome del tunnel carpale. Nel tempo, nali movimenti di prensione, mentre il dolore si esten- alle alterazioni sensoriali, che si fanno più frequenti de dal polso lungo il braccio fino alla spalla. o addirittura continue, si aggiungono altri disturbi: in- Non si tratta di una malattia grave, ma può compli- dolenzimento, gonfiore, indebolimento della parte del- care parecchio la vita, soprattutto perché con una cer- la mano colpita. Via via che la situazione peggiora, ta frequenza tende a interessare entrambe le mani. Di Monica Oldani DAR SOLLIEVO AL NERVO • Ridurre, laddove possibile, la forza con cui si eseguono le attività manuali. • Durante un lavoro manuale (specialmente se composto di gesti ripetitivi o se richiede forza muscolare) ricorrere con frequenza regolare a pause di recupero. • Evitare di eseguire attività manuali in ambienti freddi (oppure proteggere le mani). • Assumere una postura corretta (mirata il più possibile allo sgravio delle articolazioni) alla postazione di lavoro, qualunque essa sia. • Nel lavoro al computer predisporre la propria postazione in modo tale da ridurre le tensioni a carico delle articolazioni del braccio e della mano e da non dover mantenere un appoggio continuo sulla superficie inferiore del polso (per esempio, fare in modo da avere tastiera e mouse alla stessa altezza del gomito). • In presenza di sintomi notturni (formicolio o intorpidimento) indossare durante il sonno un tutore per il polso. Un ruolo importante lo svolge il tipo di lavoro che facciamo. Ma non è la causa principale, soltanto un fattore di rischio. mento del legamento trasverso, di Per la precisione va detto che anche se un’infiammazione dei tendini conti- è indubbio che le attività manuali gui, di un’alterazione delle ossa car- possono influire sull’evoluzione della pali sottostanti (fratture, dislocazio- malattia o sull’intensità dei sintomi, non ni) o della presenza di neoformazio- è provato che possano esserne la ni (cisti, lipomi). causa determinante. Nella forma più comune responsa- Tra gli altri fattori di rischio vi sono ov- bile è l’ispessimento del legamento viamente i traumi del polso, ma anche palmare, la cui causa non è sempre diverse malattie sistemiche (diabete, ar- chiara. trite reumatoide, gotta, ipotiroidismo, La tendenza della malattia a manife- insufficienza renale, obesità). Un im- starsi bilateralmente (nel 70% dei portante ruolo favorente è, inoltre, at- casi) fa supporre che sussista una pre- tribuito alla gravidanza, per motivi non disposizione a svilupparla, dovuta per del tutto chiari, ma presumibilmente le- esempio a fattori anatomici (canale car- gati alla ritenzione idrica associata: nel- pale stretto), ma il fatto che di solito col- le donne incinte la sindrome è, infat- pisce primariamente la mano domi- ti, molto comune e si risolve sponta- nante fa pensare che anche l’uso del- neamente a breve distanza dal parto. l’articolazione del polso -e, quindi, il tipo di attività manuale svolta- abbia un ruo- CURARLA PER TEMPO ANCHE L’ATTIVITÀ CONTA lo rilevante nella sua insorgenza o Già al comparire dei primi sintomi è All’origine dei sintomi descritti è la quanto meno nella sua evoluzione. opportuno ricorrere al medico e sot- compressione di un nervo, responsa- Tra le attività manuali più spesso as- toporsi agli esami diagnostici neces- bile della sensibilità cutanea di pollice, sociate alla sindrome del tunnel carpale sari, che generalmente sono la visita indice e medio e dei movimenti di vi sono quelle che implicano movimenti neurologica, l’elettromiografia e l’elet- estensione e flessione del pollice: si di flesso-estensione del polso o delle troneurografia. tratta del nervo mediano, che a livel- dita ripetitivi (come in molte mansio- Nella fase iniziale dei disturbi irritativi lo del polso passa, insieme con vasi ni dei comparti metalmeccanico, tes- è possibile avvalersi di trattamenti sanguigni e tendini, attraverso un sile, della trasformazione alimentare e conservativi locali (ultrasuoni, ionofo- canale formato inferiormente dalle simili), un intenso lavoro muscolare del- resi, laser, ozonoterapia) o sistemici (an- ossa del polso (ossa carpali) e supe- la mano (come in attività del settore tinfiammatori non steroidei per bocca) riormente da una fascia fibrosa (le- edilizio), una sollecitazione continua dei con l’obiettivo di disinfiammare i tes- gamento palmare trasverso). tessuti palmari (come nell’impiego di suti che comprimono il nervo, mentre All’interno di questo canale -deno- strumenti meccanici vibranti) oppure nella fase più avanzata dei sintomi de- minato, per l’appunto, tunnel carpale- una pressione prolungata sulla super- ficitari l’unico intervento risolutivo è il nervo mediano può trovarsi com- ficie inferiore del polso (come nel lavoro quello chirurgico, che consiste nella se- presso in conseguenza di un ispessi- al computer). zione del legamento palmare. 49 OFTALMOLOGIA MACULOPATIE OCCHIO al diabete Un’iperglicemia non controllata, che va avanti per anni, può provocare danni seri alla retina, mettendo a rischio la funzionalità visiva. Ma non solo: a lungo andare, se non viene adeguatamente trattata, può causare il cosiddetto edema maculare diabetico (in sigla DME), che nei Paesi industrializzati è la principale causa di cecità in età lavorativa. 50 Di Massimo Barberi Oggi esistono farmaci in grado di ridurre l’edema maculare e proteggere la capacità visiva. QUANDO SOTTO LA RETINA SI ACCUMULA LIQUIDO mente la vista. All’origine di tutto ciò C’è una fitta rete di cellule e vasi san- livelli di glucosio nel sangue, in po- guigni nella parte posteriore del- che parole il diabete non controlla- l’occhio di ognuno di noi. Uno dei to. compiti di questo sistema è fare da Altri fattori di rischio possono esse- barriera nei confronti delle sostan- re il vizio del fumo e l’essere in so- ze che entrano ed escono dalla re- vrappeso. c’è l’esposizione prolungata ad alti tina, cioè la parte dell’occhio su cui te le immagini che vediamo, un po’ FARMACI MIRATI CHE SALVANO I VASI come se fosse il rullino di una mac- Non sono tantissime le opzioni te- china fotografica. rapeutiche attualmente disponibili Quando questa barriera subisce un per curare il DME. Si può stimolare danno, con conseguente fuoriusci- la contrazione dei vasi sanguigni at- vengono impresse e registrate tut- ta di liquidi, questi si accumulano a traverso la laser terapia, che tende livello della retina, formando un ede- a distruggere le zone che "imparti- ma maculare, che rende offuscata la scono il comando" di creare nuovi visione centrale. vasi. E non solo. Se non è trattato nel Altre opzioni terapeutiche sono: modo adeguato, con il tempo si pos- aflibercept, ranibizumab (farmaci sono formare cicatrici che danneg- anti-Vegf) e desametasone, un cor- giano la retina stessa. Sono come ticosteroide. Tra questi, l’ultimo ar- graffi su una lente, che possono ar- rivato per il trattamento dell’edema rivare a compromettere definitiva- maculare diabetico è aflibercept, il quale, come gli altri anti-Vegf, ha dimostrato efficacia nel bloccare il pro- EDEMA MACULARE cesso di sviluppo vasi e fuoriuscita Alti livelli di glucosio nel sangue, con il passare del tempo, possono danneggiare i vasi sanguigni a livello della retina. di liquidi a livello retinico, riducendo il rigonfiamento e proteggendo così la retina e la vista. A volte possono insorgere effetti quali dolore all’occhio, visione di macchie in movimento, aumento della pressione intraoculare e altri. Ecco perché la scelta del tratta- Retina rialzata mento, che può variare da caso a caso, spetta sempre all’oftalmologo. Per saperne di più visita WWW.SAPERESALUTE.IT Fluido sotto la retina 51 SCIENZA CERVELLO MISTERIOSO La doppia anima della PAURA La paura è, tra le emozioni primarie, la più diffusa nel mondo animale. E per quanto spiacevole, è tra le più importanti per la sopravvivenza. Di Monica Oldani È normale spaventarsi davanti a una minaccia. Anzi, è utile. Il problema insorge se proviamo terrore anche quando non corriamo alcun pericolo. Se non avessimo la capacità di provare sempre favorevoli. Quando da rea- paura vivremmo in balia degli eventi zione a un pericolo imminente reale, esterni, senza poterne evitare o pre- rispetto al quale è appropriata e van- venire i danni. taggiosa, diventa uno stato di aller- UN UTILE E FONDAMENTALE CAMPANELLO D’ALLARME tiva presenza della minaccia ed è le- Di fronte a qualcosa o a qualcuno che l’evento si verifichi, oppure quando si metta a repentaglio la nostra integri- generalizza includendo situazioni e sti- tà fisica o la nostra sicurezza, la pau- moli di per sé innocui, allora la pau- ra diventa il motore dell’opportunità ra perde gran parte del suo significato di salvarsi. In essa ci sono sia compo- protettivo e si trasforma in una con- nenti innate, connesse con contin- dizione controproducente. E se a ciò genze pericolose che sono tali per tut- si aggiungono elementi cognitivi le- ti gli individui di una specie (presen- gati alla valutazione soggettiva degli za di predatori), sia componenti ap- eventi, si può arrivare a sindromi fo- prese, che derivano dalle esperienze biche, disturbo da attacchi di panico, di vita dei singoli soggetti. ansia. L’apprendimento di paure avviene In questi casi la paura è prima di tut- attraverso il meccanismo psicologico to un vissuto mentale: origina da del condizionamento, che consiste nel- un’interpretazione personale del- la creazione di un’associazione dura- l’oggetto temuto più che dalle sue tura tra lo stimolo minaccioso e lo sta- qualità reali, viene sperimentata an- to emotivo della paura. È tale asso- che al solo immaginarlo e tende ad ta costante, che prescinde dall’effetgata alla semplice eventualità che ciazione che in seguito permette di at- anticiparne l’accadimento, spesso in tivare immediatamente le risposte via del tutto ipotetica. comportamentali adatte ogniqual- Chi ne soffre non ha paura perché sta volta lo stesso stimolo si ripresenti. correndo un pericolo, ma perché pensa di poterlo correre. SE DIVENTA UNA MALATTIA Uno stato emotivo di questo genere La varietà dell’esperienza e la com- -sebbene sia incongruente rispetto alla plessità dei processi psichici che essa realtà- può diventare così pervasivo da innesca sono tali che anche un’emo- compromettere il funzionamento psi- zione basilare come la paura può de- chico dell’individuo, la sua vita sociale clinarsi, con molte sfumature, in sta- e anche, non da ultimo, la sua salu- ti d’animo ben più complessi. E non te fisica. LA CENTRALINA DEL PANICO E DELL’ANSIA Un ruolo chiave nel connettere gli stimoli ambientali che possono rappresentare un pericolo con le reazioni emotive e le risposte comportamentali correlate viene attribuito all’amigdala, una piccola struttura situata in profondità nel lobo temporale del cervello. Diversi studi hanno messo in evidenza le sue articolate connessioni con le principali strutture nervose deputate alla trasmissione degli stimoli sensoriali (acustici, olfattivi, visivi, somatici), con l’ipotalamo, con i centri neurovegetativi e con le aree corticali associative. L’amigdala è il centro di smistamento dei segnali di pericolo provenienti dall’esterno. Li invia sia alle strutture responsabili delle risposte fisiologiche (ormonali, viscerali), che garantiscono l’immediata mobilizzazione delle risorse fisiche necessarie all’azione, sia alle strutture cerebrali che integrano le informazioni sensoriali nei processi cognitivi. Esse forniscono una valutazione dei segnali stessi, indispensabile perché l’azione sia appropriata e commisurata alla minaccia. Secondo un recente studio condotto negli Stati Uniti, l’amigdala rivestirebbe un ruolo attivo nel regolare i processi di acquisizione e di memorizzazione delle paure e, di conseguenza, nel modulare le relative risposte comportamentali. Inoltre, esperimenti di stimolazione dell’amigdala e indagini di neuroimaging funzionale evidenziano il suo coinvolgimento anche nelle reazioni di panico e nell’ansia. 53 TERZA ETÀ RESTARE IN FORMA Negli ultimi anni la dieta degli over 60 è peggiorata. Di Lisa Trisciuoglio ANZIANI: mai trascurare l’ALIMENTAZIONE Per mantenersi in salute è fondamentale nutrirsi in modo adeguato, variando spesso i cibi. Se un tempo si temeva il rischio di so- deguata compromette la salute e la vrappeso nella terza età, specie per via qualità della vita, causando, per esem- della ridotta attività fisica, negli ultimi pio, una maggiore suscettibilità alle in- anni, al contrario, preoccupa sempre fezioni e il peggioramento di malattie più la scarsa e cattiva alimentazione in cronico-degenerative. questa fascia d’età. mentazione è un aspetto sottovalutato TUTTI I NUTRIENTI CHE NON DEVONO MANCARE e trascurato dagli anziani, che si ri- La cattiva alimentazione sembra es- trovano spesso a saltare i pasti o a ce- sere un denominatore comune tra gli dere alla tentazione di cibi pronti, di- anziani, sia che vivano in casa (soli o menticando, però, che una dieta ina- accuditi da familiari oppure badanti) Secondo alcune indagini, infatti, l’ali- sia che risiedano in strutture di accoglienza. Le ragioni possono, quindi, es- L’IMPORTANZA DELL’ACQUA sere molteplici: una scarsa educazio- Alimentarsi in modo corretto non vuol dire soltanto mangiare, ma ne alimentare, la solitudine o la de- anche bere a sufficienza: l’acqua è, infatti, essenziale per tutte le fun- pressione, la poca attenzione alla zioni dell’organismo, dalla digestione e assorbimento dei nutrienti alla dieta da parte dell’anziano o di chi lo regolazione della temperatura corporea. assiste, l’instaurarsi di condizioni pa- Per gli anziani il pericolo di disidratarsi è dietro l’angolo, soprattutto tologiche o invalidità, ma anche le ri- perché lo stimolo della sete viene percepito in misura minore con dotte possibilità economiche. l’avanzare dell’età. È, quindi, importante bere frequentemente nel Con l’avanzare degli anni, se non sus- corso della giornata, durante e fuori dai pasti, anche se non si avverte sistono patologie (come diabete, il bisogno e, in particolare, durante la stagione estiva, quando il rischio ipertensione e simili), la dieta non do- disidratazione è chiaramente più elevato. vrebbe subire importanti modifiche Oltre all’acqua, si può contribuire al fabbisogno idrico con latte, zuppe, qualitative, ma soltanto quantitative: tisane o frutta e verdura, che sono costituite per più dell’85% proprio la riduzione della massa magra tipica da acqua. Al bando, invece, gli alcolici, che possono essere consumati della terza età e la progressiva dimi- solamente in piccole quantità. nuzione dell’attività fisica comportano senza dubbio un minor fabbisogno 55 TERZA ETÀ - RESTARE IN FORMA LE CALORIE NECESSARIE IN ETÀ ANZIANA Secondo gli esperti dell’Inran (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione), in mancanza di una particolare attività motoria, l’apporto quotidiano di calorie dovrebbe essere di circa: • 1.900-2.250 per l’uomo e 1.600-1.900 per la donna nella fascia di età tra i 60 e i 74 anni • 1.700-1.950 per l’uomo e 1.500-1.750 per la donna nella fascia di età oltre i 75 anni. È stato stimato, però, che gli anziani assumono in media ogni giorno 400 calorie in meno rispetto a quanto consigliato. Il primo pasto della giornata è essenziale: a colazione non devono mancare latte, cereali e frutta. E nel resto della giornata è bene portare spesso in tavola verdura e legumi. Nella scelta e nella preparazione dei pasti sarà importante tenere conto anche di eventuali difficoltà di masticazione, per superare le quali si potrà per esempio tritare la carne o preparare zuppe di verdure e legumi o frullati. in termini di calorie, soprattutto pas- na funzionalità intestinale. Da evita- Altro ostacolo da non sottovalutare è sati i 75 anni, ma la varietà di nutrienti re, invece, grassi, condimenti ecces- lo scarso appetito, dovuto sia alla di- di cui l’organismo ha bisogno do- sivi e poco digeribili, zuccheri raffinati minuzione del senso del gusto (fisio- vrebbe essere sempre garantita. e un consumo eccessivo di sale o di logico mano mano che passano gli Per assicurare un adeguato apporto cibi che ne sono ricchi (per esempio, anni), sia al sopraggiungere di deter- di proteine, di origine sia animale sia alimenti in scatola o salumi). minate patologie: è, quindi, oppor- vegetale, non devono mancare latte, tuno cercare di individuare i cibi prediletti e di renderli più appetibili e sa- feribilmente azzurro, perché ricco di POCO, MA BUONO (E SPESSO) omega-3) e carne (meglio se magra I nutrizionisti suggeriscono di iniziare e condimenti, ma utilizzando per e pollame), che assicurano anche il fin dal mattino a nutrirsi in maniera esempio spezie ed erbe aromatiche. formaggi, legumi, uova, pesce (pre- poriti, senza, però, eccedere con sale giusto apporto di calcio e ferro, spes- corretta, con una colazione che com- Le donne, in particolare, non do- so carenti nei soggetti anziani. prenda, per esempio, latte, cereali op- vranno dimenticare di mettere in ta- I carboidrati dovrebbero essere per la pure yogurt, a cui non devono seguire vola alimenti ricchi in calcio (non sol- maggior parte complessi (quindi de- pasti troppo “pesanti”: il consiglio è tanto latticini, ma anche verdure rivanti da cereali, da pasta e pane in- di mangiare poco e spesso durante come i broccoli o legumi come i tegrale), mentre abbondanti porzio- tutta la giornata, in modo da non af- ceci), il cui assorbimento intestinale si ni di frutta e verdura assicurano il fab- faticare stomaco e intestino, che nel- riduce nelle persone anziane, ma bisogno di vitamine, fibre e sali mi- l’anziano presentano una funzionali- che è, invece, importante per la pre- nerali, importanti anche per una buo- tà ridotta. venzione dell’osteoporosi. 56 PIANETA PREVENZIONE a cura di Massimo Barberi Il GRASSO INVISIBILE è il più pericoloso avere un’alta percentuale di grasso gurgita cioccolatini tutto il giorno GIROVITA E IMC ANDRANNO IN PENSIONE? e non mette su un filo di ciccia? I Facciamo un passo indietro. Da de- di salute anche peggiore, perché a falsi magri ti danno sui nervi? cenni si sa che l’indice di massa cor- differenza di chi è in sovrappeso, Certo, si presentano bene. Ma, porea (Imc o Bmi, se preferiamo la non si vede. E non rendendoci conto oltre all’estetica, c’è qualcosa che sigla inglese) è un’importante indica- del problema, non si corre ai ripari. dà ancora più da pensare: sono tore di rischio cardiovascolare. E non Per contro, alcuni studi hanno inda- anni che i medici ci ripetono solo: sembra, infatti, che essere so- gato i cosiddetti “obesi in forma”. quanto siano dannosi per la salute vrappeso aumenti il rischio di morta- Sono persone che, pur essendo in quei fastidiosi e antiestetici chili di lità generale per tutte le malattie. sovrappeso o addirittura obese, sono troppo. Aumentano il rischio di Peccato però che, stando a due studi sostanzialmente sane. In pratica i ri- malattie cardiache e incrementano recenti, le persone con Imc nella cercatori hanno scoperto che nono- la probabilità di sviluppare la sin- norma, ma con un grasso viscerale stante l’eccesso di chilli, dal punto di drome metabolica. E anche alcuni elevato, sono ugualmente a rischio. vista della capacità aerobica e della tumori sembrano essere favoriti Il grasso viscerale -detto anche funzionalità cardiorespiratoria, que- dall’eccesso di grasso. grasso addominale- è quella parte di ste persone non hanno nulla da in- Ma secondo gli ultimi studi non è tessuto adiposo che si trova all'in- vidiare ai falsi magri. detto che chi è magro non corra gli terno della cavità addominale e si di- Anzi, potrebbero addirittura essere stessi rischi di coloro che sono in stribuisce tra gli organi interni e il più in forma di chi non ha un filo di sovrappeso. Sotto accusa ci sa- tronco. Non sempre si vede a occhio grasso, ma si abbuffa come se non rebbe, infatti, il tessuto grasso che nudo, nel senso che alcune persone, ci fosse un domani e non fa pratica- non si vede. pur essendo magrissime, possono mente mai attività fisica. Sei invidiosa della collega che in- COME FARE A MISURARLO? Il grasso viscerale non è sempre semplice da valutare. Se per quello sottocutaneo può bastare la normale misurazione del girovita, i depositi lipidici interni non sono facilmente rilevabili. Può essere usata la risonanza magnetica nucleare oppure la tomografia ai raggi X, ma sono metodiche particolarmente costose. Per cercare di risolvere questo problema, un gruppo di ricercatori dell’Università di Aalto, in Finlandia, ha di recente sviluppato uno strumento in grado di quantificare il grasso viscerale a basso costo, così da poter essere utilizzato nella popolazione a rischio. Al momento sono in corso studi per valutare l’accuratezza e la precisione dello strumento. Se i risultati confermeranno i primi dati preliminari, presto potremmo disporre di un modo rapido e sicuro per misurare questo importate fattore di rischio. 58 viscerale. E ciò le espone a un rischio Anche i falsi magri dovrebbero fare attenzione agli stili di vita e all’alimentazione. LE BUONE ABITUDINI CHE LO RIDUCONO Per mandare via il grasso viscerale è essenziale modificare le abitudini alimentari. Anzitutto è bene evitare i cibi ad alto contenuto di carboidrati, inclusa la pasta e il pane raffinati, le bevande gassate e i dolci in generale. Verdura e frutta non hanno limitazioni, così come vanno sempre benissimo pesce, carne magra, frutta secca e semi. Poi è fondamentale l’attività fisica: secondo alcuni studi un esercizio ad alto impatto in termini di sforzo, come la corsa o il nuoto, riduce più velocemente il grasso viscerale. Infine, è essenziale dedicare ogni notte almeno sette/otto ore al sonno: dormire poco favorisce, infatti, l’accumulo di questo tipo di grasso. ALLA SERA MI VIENE SPESSO MAL DI TESTA, È COLPA DELLO STRESS? L’ESPERTO PIÙ CONSULTATO È questa la domanda del mese. Se vuoi ascoltare i consigli dei Marina Battaglioli farmacisti di Saperesalute.it vai nella sezione “In farmacia” e scegli tra quelli che ti interessano. pediatra e neonatologa UN UTENTE HA SCRITTO Mio figlio, di 13 anni, dai 3-4 ai 9-10 anni ha avuto episodi di pavor lievi; sapevo che sarebbero andati via da soli, come, infatti, si è verificato. Improvvisamente nell'ultima settimana, dopo tre anni di assenza, si sono verificati due episodi anche se molto brevi rispetto ai precedenti, di 20-30 secondi. Visto che l'età è ai limiti di quella tipica sono un po' preoccupato: cosa è meglio fare? LA RISPOSTA DELLA PEDIATRA Gli articoli più cliccati Il pavor nocturnus è un disturbo del • Igiene intima, le cose da fare e quelle da evitare sonno. Accade nella prima parte della • Smagliature in gravidanza: meglio intervenire subito • Torcicollo: mandalo via in modo naturale notte: il bambino si alza nel letto, è molto spaventato e agitato, grida, non è contattabile: sta ancora dormendo. • Sessualità, perché è difficile farlo dopo il parto Toccarlo peggiora le cose, può servire • Sport, gli integratori che servono di più parlargli dolcemente. Dopo un tempo variabile da pochi secondi a mezz'ora, si riaddormenta e al mattino non ricorda DOSSIER VITAMINE IN PRIMAVERA nulla, nessun incubo. In genere riguarda la prima infanzia, l'età prescolare, ma è possibile che in periodi emotivamente Stanchezza e spossatezza sono scomodi (e anti- stressanti si verifichi anche nella tarda patici) compagni dei cambi di stagione. Con i infanzia/preadolescenza e, a volte, anche primi caldi non è raro sentirsi un po’ giù di corda. nell'età adulta. Ecco allora una pratica e utile guida su come fare I consigli sono sempre gli stessi, parlare per ritrovare le energie che servono per vivere alla grande la pri- dolcemente al ragazzo, ma anche stargli mavera appena incominciata. In questo dossier trovate tutte le in- vicino in genere, per capire se qualcosa formazioni che servono e un’intervista al nutrizionista Salvatore lo sta turbando. Ciò che il mondo adulto Ciappellano (nella foto), che ci racconta come adattare la nostra dà per acquisito e guarda con un sorriso dieta di tutti i giorni per restare sempre in forma. è ancora tutto da costruire quando si parla di adolescenti. 60 La Fondazione Banco Farmaceutico onlus opera quotidianamente per recuperare farmaci da donare a enti caritatevoli che assistono centinaia di migliaia di persone che non possono permettersi l’acquisto di medicinali. DIVENTA ANCHE TU CARITÀ IN OPERA DONACI IL TUO 5x1000 via Lorenzini, 10 | 20139 MILANO MI | tel +39 02 70104315 | fax +39 02 700503735 | [email protected] INDAGINI Bella la barba, Cuore in salute MA QUANTI BATTERI CON LA FRUTTA SECCA Va molto di moda al giorno d’oggi la barba, curata Il cuore ci guadagna quando nel dettaglio oppure portata incolta, ma dagli esperti nell’alimentazione non man- arriva un allarme sulla salute di chi decide di farsela cano noci, arachidi e frutta crescere. È stato, infatti, pubblicato sulla rivista secca in generale. Lo con- “Anaestesia” uno studio condotto in Gran Bretagna ferma uno studio della Van- secondo il quale gli uomini con la barba ospitereb- derbilt University di Nashvillee bero sul viso circa 20 mila batteri in più delle donne e bi(Usa), che ha analizzato le abi- dei colleghi co senza barba. Gli esperti so sottolineano anche una mag- a perr tudini alimentari di 200 mila giava absone, scoprendo che chi mangiava g giore probabilità di incorrere in h d bondanti quantità di frutta secca aveva un rischio dell i infiammazioni e infezioni della 20% più basso di morire a causa di patologie cardio- p pelle e di trasferire ad altri germi vascolari. Noci e arachidi non appartengono alla e batteri b che vi si annidano. I ri- stessa famiglia -le noccioline sono classificate come le- sch schi non sono elevati, ma è in- gumi-, ma condividono gli effetti benefici sulla salu- dub dubbio che chi porta la barba è te del cuore. Sono, infatti, ricche di acidi grassi insa- p soggetto a eritemi provopiù turi, vitamine antiossidanti, fibre e hanno proprietà an- cati dallo sporco e dalle incro- tinfiammatorie. Ne bastano 18 grammi al giorno (cir- stazioni facilmente ca due cucchiai da tavola), ma attenzione: non devo- possono restare intrappolati no essere né ricoperte di zucchero né di sale, ma con- tra i peli. sumate al naturale. che I buoni propositi CONDIVISI DIVENTANO REALTÀ «Un problema condiviso è un problema dimezzato». Così Jane Wardle, ricercatrice dell’University College di Londra, ha sintetizzato i risultati di un lungo studio, che ha coinvolto ben 3.700 coppie, esaminando quanto influisca il supporto del partner nella riuscita di un progetto. Modificare lo stile di vita -nello specifico, smettere di fumare, diventare fisicamente più attivi, dimagrire- riesce meglio se anche il proprio compagno ha un ruolo nel cambiamento. Alla conclusione si è giunti incrociando i dati di 3.700 coppie, sottoposte a controlli ogni due anni. Nelle coppie in cui uno dei partner aveva già raggiunto il traguardo salutistico prefissato -cioè non fumare più, muoversi maggiormente e perdere peso- anche l’altra metà aveva maggiori probabilità di ottenere lo stesso risultato: 20% in più di possibilità di riuscita rispetto all’8% per chi combatteva contro il vizio della sigaretta; 66% rispetto al 24% per chi si era proposto di fare più sport; 36% rispetto al 15% per chi voleva dimagrire. «Il supporto e l’incoraggiamento del compagno di vita ha un peso determinante» ha sottolineato la ricercatrice a capo dello studio «e anche una sana competizione con il partner dà ottimi risultati». 62 INIZIATIVE Celiachia: la guida PER LE INCONSAPEVOLI Sono circa 280 mila in Italia le donne con celiachia ancora in attesa di una diagnosi. Per tutte loro l’Associazione italiana celiachia ha preparato un libro -disponibile sul sito www.celiachia.it e presto anche in versione cartacea negli studi dei medici di famiglia- per illustrare i sintomi più comuni della malattia e aiutarle così a prenderne consapevolezza. Le donne celiache hanno, infatti, sintomi atipici, come sterilità senza altra causa, endometriosi, alterazioni del ciclo, amenorrea e carenza di ferro, ma spesso non sanno ricondurre queste problematiche all’esatta causa. Una corretta descrizione dei sintomi al medico curante e la consapevolezza dei disagi che la celiachia comporta nelle donne possono aiutare ad arrivare tempestivamente alla corretta diagnosi e, di conseguenza, all’individuazione delle terapie per vivere la patologia in serenità. Osteoporosi, LA CAMPAGNA CHE EDUCA Colpisce 5 milioni di italiani senza preavviso e quando i segnali si fanno evidenti è troppo tardi: ha già rubato la salute. Per questi motivi l’osteoporosi è chiamata anche “ladra di ossa”. È una malattia subdola della quale poco si sa: secondo i dati Istat, sopra i 50 anni una donna su tre ne è colpita, ma soltanto il 24% segue cor- Bambini sicuri in casa IL VADEMECUM PER I GENITORI rettamente le terapie. Per diffondere informazioni corrette, la Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro e la Fede- Cadute, ustioni, asfissie sono gli eventi accidentali domesti- razione italiana osteoporosi hanno ideato una campa- ci più frequenti e pericolosi per i bambini fino ai sei anni, tan- gna educazionale dal titolo “Osteoporosi -Storia di una to che il ministero della Salute ha creato una guida per i ge- ladra di ossa”: è un nitori che, a seconda delle fasi di crescita, individua i perico- opuscolo per i pazienti li più comuni e fornisce utili suggerimenti per evitarli. Per quan- con consigli pratici su to riguarda neonati e bambini fino ai sei mesi, la guida -sca- come prevenire e ge- ricabile dal sito www.salute.gov.it- accende i riflettori sui stire la grande nemica momenti del bagnetto e del cambio del pannolino, quando delle ossa. Sono dieci è importante avere tutto a disposizione per non lasciare mai le mosse che, secondo il piccino solo. Tra i 9 e i 12 mesi, invece, il bambino esplora gli esperti, aiutano ad e tocca tutto, con rischi maggiori di cadute, traumi e ustio- affrontare con sereni- ni. Dopo l’anno e mezzo, invece, attenzione massima va po- tà l’osteoporosi. Il li- sta al rischio asfissia, mentre dai 3 anni in poi è il bambino- bretto è scaricabile an- uomo ragno a dover essere monitorato: ogni cosa diventa un che on line, sui siti di potenziale trampolino di lancio per il piccolo curiosone. Siommms e Fedios. 63 NEWS Mamma, DAI IL BUON ESEMPIO I genitori sono chiamati a dare sempre il buon esempio ai propri figli, ma studi recenti condotti dall’Istat pongono sotto i riflettori, in particolare, il ruolo svolto dalle mamme. Sarà che da noi sono proprio le madri a essere percepite come figure responsabili dell’educazione dei figli o sarà che passano generalmente più tempo con i figli, ma fatto sta che tutti i comportamenti a ri- Meraviglia e stupore schio per la salute -fumo e obesità in primis- appaiono FANNO BENE ALLA SALUTE strettamente legati al cattivo esempio dei genitori e, so- Passeggiare nella natura, ascoltare un nuovo cd di buona prattutto, della mamma. Nel caso del fumo, per esem- musica, visitare una mostra o osservare per la prima volta p , la ricerca ha evidenziato che, quando in pio, un paesaggio mozzafiato generano emozioni assai bene- famiglia è solamente la madre fumatrice, fiche per tutto l’organismo. Meraviglia e stupore per qual- probabilittà che la seguano nel le probabilità cosa di nuovo farebbero molto bene, in particolare, secondo anch he i figli sono del 36% vizio anche gli scienziati, al sistema immunitario: da ricerche recenti pare asc e del 27% per le per i ma maschi che abbassino i livelli di citochine, marker importante del- femmin ne. Se, invece, è il padre femmine. le infiammazioni, che si alzano quando il corpo sta com- essse fumatore la pera essere battendo qualche infezione. Il bello, lo stupore e la mera- cen centuale che i figli lo imi- viglia ne promuoverebbero, invece, livelli salutari, rinforzando tin scende al 30% per tino il sistema immunitario contro lo stress e i suoi effetti noci- i maschi e al 20% per vi. Come a dire che la bellezza fa bene non soltanto al cuo- le femmine. re e agli occhi, ma anche all’intero organismo. Gli italiani e il cattivo sonno: COLPA DI TV E ALIMENTAZIONE Andare a letto a ore tarde, mangiare troppo e abbuffarsi di tecnologia, tv e internet: gli esperti dell’Associazione italiana per la medicina del sonno puntano il dito contro i colpevoli, quelli che rovinano il riposo notturno a oltre 12 milioni di italiani. L’alimentazione scorretta -troppo esagerata e con cibi eccessivamente pesanti- aumenta, infatti, il flusso di sangue all’apparato digerente, spingendo stomaco, pancreas e muscoli intestinali a un lavoro complesso quando dovrebbero calmarsi e prepararsi al riposo serale. Per i più giovani, invece, i colpevoli principali del cattivo sonno sono cellulari, televisione e connessione libera a internet fino a ore tarde: il 30% dei ragazzi passa più di due ore a sera davanti allo schermo tv e il 45% ha la televisione in camera. Questa indigestione di tecnologia non fa bene al sonno: la luce artificiale di schermi tv e tablet altera, infatti, il ritmo circadiano, attiva le cellule del cervello e ostacola la liberazione di melatonina, fondamentale per indurre l’organismo al riposo. 64 Il 5x1000 Un gesto d’amore che non costa nulla! Firma per il 5x1000 alla Lega del Filo d’Oro e aiuti chi non vede e non sente. Il 5x1000 è un gesto semplice e gratuito, ma, soprattutto, un segno importante di solidarietà. Dona il tuo 5x1000 alla Lega del Filo d’Oro, e suggerisci a parenti e amici di fare lo stesso. Non ti costa nulla, ma per tante persone sordocieche significa un futuro di speranza. 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Franco Berrino Franco Angeli - euro 25,00 Tumori, infarto, diabete: quanto incide ciò che portiamo in tavola sul destino della nostra salute? Molto, secondo l’autore. Anzi, moltissimo. Per questo, il suo L’amore ai tempi del colesterolo Fausto Bertolini Gilgamesh Edizioni euro 10,00 consiglio, è quello di rivalutare il cibo semplice, il meno elaborato possibile, perché ogni Il grande amore tra una vedova forma di lavorazione industriale degli alimenti comporta e un anziano cardiopatico: il vo- un aumento dei rischi per la salute. lume, che si sviluppa per epi- Più cereali integrali, legumi, frutta e verdura. Meno zuc- sodi, rievoca il capolavoro di cheri e cereali raffinati, carne e latticini. In questo vo- Gabriel Garcia Marquez e si lume, dal taglio pratico e alla portata di tutti, sono svolge attraverso momenti poetici, ironici e comici, che raccolti i consigli utili che l’autore è oggi in grado di dare contrassegnano una storia d'amore vissuta da una si- sul tema dell’alimentazione. gnora corteggiata da un cardiopatico. Il tutto circondato dalle paure e dalle ansie tipiche di chi è stato operato al cuore e deve tenere sotto controllo il colesterolo, che, Acqua: sai cosa bevi? come si sa, è tra le cause principali della malattie coronariche. Un approccio originale per parlare di preven- Giorgio Temporelli Pensiero Scientifico Editore euro 14,00 Qual è, se esiste, l’acqua migliore in assoluto? E quanta dobbiamo berne ogni giorno? È davvero a zero calorie? Sui giornali e sui media in genere si leggono tante notizie allarmanti su quel prezioso liquido che esce dai nostri rubinetti. E per rispondere a queste domande, l’autore, un esperto in materia, affronta le tematiche con chiarezza e precisione, delineando un quadro a trecentosessanta gradi sulla “risorsa acqua”. Dai temi ambientali agli aspetti legati alla sicurezza e all’alimentazone, fino alle norme legislative che regolano le modalità di imbottigliamento e alle apparecchiature utilizzate per il trattamento dell’acqua. Sono oltre cento le domande a cui Giorgio Temporelli fornisce una risposta. Il tutto corredato da curiosità 66 zione cardiovascolare, stili di vita, alimentazione e per conoscere meglio il famigerato colesterolo. IL CASO DELLA DONNA CHE SMISE DI MANGIARE Paolo Crepet Einaudi Stile Libero euro 17,00 Per anni Fausta ha scritto la sua vita su una serie di quaderni neri, alla ricerca del suo problema. Della sua “patologia”. Per poi scoprire che a essere patologico è soltanto l’ambiente in cui questa donna è nata e cresciuta. Un romanzo familiare sull’anoressia, il racconto di una continua lotta per riscattarsi da quell’istinto di autodistruzione impresso nel sangue come una condanna. ASPIRINA DOLORE E INFIAMMAZIONE 2 VOLTE PIÙ VELOCE CONTRO IL DOLORE Rispetto ad una compressa tradizionale di acido acetilsalicilico 500 mg INDICATA CONTRO: MAL DI TESTA DOLORI CERVICALI WWW.ASPIRINA.IT MAL DI SCHIENA (·XQPHGLFLQDOHDEDVHGLDFLGRDFHWLOVDOLFLOLFRFKHSXzDYHUHHIIHWWLLQGHVLGHUDWLDQFKHJUDYL /HJJHUHDWWHQWDPHQWHLOIRJOLRLOOXVWUDWLYR$XWRUL]]D]LRQHGHO PROTEZIONE