Designer: Giuseppe Palumbo - 3396025583 La bioedilizia si propone di riallacciare tra loro quegli elementi che tutti insieme compongono il sistema biologico dell’uomo ed è perciò una scienza interdiscipilinare: con un efficace parallelismo paragona le mura domestiche alla pelle e parte dal presupposto che una casa salubre dovrebbe essere come una “terza pelle” dell’uomo. Di più: si spinge ad affermare che l’involucro costituito dagli edifici, e in particolar modo i materiali da costruzione che vi vengono utilizzati, sono da considerarsi come un’organismo. L’odierna edilizia convenzionale punta invece alla realizzazione di costruzioni impermeabili che operano come limite e sbarramento all’ambiente naturale e trascura del tutto il fatto che qualunque essere vivente sulla terra può trarre energia e stimoli solo dall’esterno, poiché nell’ambiente naturale niente si può isolare dal resto. Ecco allora che si può dire che la chiave per ricostruire un luogo di vita naturale, è il rapporto tra abitazione e ambiente; i materiali impermeabili impediscono questo effetto, mentre quelli permeabili e assorbenti “tipo pelle”, rendono chiaro quel rapporto e assicurano una positiva qualità dell’aria e un clima benefico. Tali materiali, cosi come le sostanze con le quali ci nutriamo, fanno sì che ci sentiamo bene o male, pesanti o leggeri, malati o sani. Essi devono dare impulso vitale. L’edilizia e l’architettura bioecologica ritiene dunque “contro natura” le barriere poste agli esseri umani, tra di essi e l’ambiente in cui vivono. Punta al tentativo di promuovere un continuum tra ambiente interno ed esterno, ricreando in tal modo le condizioni per un maggiore rispetto della natura e per una migliore convivenza sociale, oltre che per la ricreazione di un luogo di benessere dove non occorra impiegare continuamente delle energie per tenere lontane le malattie della civilizzazione. Nella scelta dei materiali da costruzione e di finitura di una casa dovremmo, dunque, tenere conto in primo luogo di alcuni fattori essenziali: la potenziale tossicità dei materiali impiegati, sia dal punto di vista delle esalazioni che possono emanare sia da punto di vista del pulviscolo che possono sprigionare; la loro radioattività; la traspirabilità, che dovrebbe consentire la capacità di ricambio, assorbimento e riemissione, tanto dell’umidità quanto di aria, calore ed elettrostatica; la permeabilità ai raggi cosmici e terrestri. In conclusione il nostro obbiettivo è quello di dare un contributo nella diffusione di una maggiore sensibilità nel commissionare interventi edili che ci permettano di fornire infrastrutture e di costruire manufatti volti al massimo benessere psicofisico del fruitore, nel totale rispetto per l’ambiente delle tradizioni e cultura locali, e delle loro evoluzioni nel tempo, usando tecnologie, materiali e modelli non alteranti. Con l’auspicio, di consegnare alle generazioni future un mondo in cui non dovremo vergognarci e in cui esse possano realizzare una vita migliore della nostra.