Il Cannocchiale
Giornale dell’Istituto Tecnico Industriale “G. Galilei”
Anno VI - Numeri 2-3
COLTIVARE IL MARE
Dic 2010-Gen 2011
Le Rubriche
Cronaca e Attualità
La nuova agricoltura sfrutterà le alghe anche per
produrre energia, farmaci e prodotti industriali
pag. 2
Pillole di Cultura
pag. 7
Gite Fuori Porta
pag. 8
Tradizioni e Curiosità pag. 9
Recensioni e Cinema pag. 11
Attività e Progetti
pag. 13
Per sorridere un po’
pag. 17
Le nuove tecnologie di agricoltura potrebbero essere basate sulle
alghe che saranno utilizzate non solo per nutrire uomini e animali, ma
anche come combustibili, composti farmaceutici o sostanze per
l‟industria. Questa rivoluzione è più vicina di quanto sembri; recentemente a Milano si è svolta una mostra-convegno sulle potenziali applicazioni industriali dell‟agricoltura. L‟uso delle alghe tutt‟oggi è presente in diversi settori( tessile, alimentare e farmacologico), ma sarà
ampliato in moltissimi altri settori. Una particolare importanza è dovuta alle alghe azzurre che sono state prese in considerazione dagli
studiosi e che rappresentano una notevole fonte di molecole con
“potenziali candidati farmaci anti-tumorali”. Non stupisce perciò che
l‟Unione europea abbia finanziato con ben 7,9 milioni di euro su gli
studi degli organismi marini. Il progetto però non mira solamente
all‟identificazione dei composti utili, ma anche allo sviluppo delle
tecnologie che permettano di produrre le alghe in quantità sufficienti.
La sfida coinvolge anche il settore dei Biocombustibili: la produzione
del biodisel da alghe costa troppo rispetto alle colture terrestri, ma
secondo gli esperti questa differenza potrebbe azzerarsi nel giro di 10
-15 anni. Non solo biocombustibili, ma anche pannelli solari. Nei
meccanismi fotosintetici delle alghe potrebbe essere racchiuso il segreto per effettuare pannelli fotovoltaici ad alta efficienza. Sfruttando
proprio questo meccanismo, alcuni studiosi hanno dedotto che potrebbero essere realizzati pannelli solari costituiti da una pellicola di
cellule su un elettrodo conduttore. Questo dispositivo già provato
all‟Università di Cambridge, ha un‟efficienza di appena lo 0,1 % ma
funziona alla perfezione e potrebbe rivelarsi una strada valida per i
pannelli fotovoltaici di nuova generazione. L‟alga, in sintesi, presenta
numerosi campi d‟applicazione, come la Farmaceutica in cui i gel di
arginati vengono usati per realizzare sistemi a rilascio controllato di
principi attivi; o l‟alimentazione, dove gli arginati vengono usati come
gomme alimentari nella produzione di gelati, budini e formaggi lavorati; o ancora l‟industria tessile dove la fibra alginica viene usata come
tela di supporto nella produzione di merletti di cotone e di lino. Nelle alghe si trova dunque forse la risposta a molte delle sfide ambientali
che l‟umanità deve affrontare, a partire da quella energetica.
Catalano Simone IV A El
Cronaca e Attualità
Pagina 2
Il Cannocchiale
E PARLANDO DI LAVORO………
Cari ragazzi vorrei proporvi la lettura di un articolo interessante al fine di stimolare e
motivare la vostra attività scolastica. Niente è perso se si fa con conoscenze e
competenze. Se noi docenti redarguiamo i vostri comportamenti non è per farvi del
male, ma per raggiungere obiettivi e traguardi che possono non essere lontani se voi
lavorate con noi.
Con affetto
La vostra prof.ssa Patrizia Beltotti
L’articolo cui fa riferimento la professoressa Beltotti è stato pubblicato sul numero di
PANORAMA del 13 gennaio 2011, con il titolo di : “I mestieri più ricercati dalle aziende…”
Il pezzo come è facilmente intuibile dal titolo, focalizza la questione del lavoro con tutto il
corollario ad esso annesso. Il problema della disoccupazione è innegabile, dati ISTAT alla
mano, tuttavia l’articolo in oggetto vuole essere uno strumento per entrare nel mondo del
lavoro in modo meno generale e più chirurgico: quali sono i mestieri maggiormente gettonati ovvero richiesti dalle aziende?
Riproduciamo il grafico che colloca nelle prime tre postazioni della classifica : Ingegneria,
Economia, Istituti tecnici; il secondo lotto da Lettere a Scienze politiche attualmente è poco
richiesto ed i laureati e laureandi in tali corsi universitari sono in eccedenza rispetto alla
domanda : PANORAMA, in collaborazione con la Hrc Academy (community di direttori del
personale), ha elaborato un rapporto che fotografa i settori in crescita, le professioni e le
lauree che trovano più facilmente sbocco sul mercato del lavoro e quelle a “vicolo cieco “ o
quasi. L’inizio del 2011 sembra sia salutato da una tenue ripresa delle assunzioni: le aziende italiane hanno preventivato, entro la prima metà dell’anno circa 800.000 assunzioni,
a fronte di 980.000 dipendenti in uscita : certo il saldo del rapporto è negativo, tuttavia è
proprio in situazioni difficili e così competitive che bisogna chiedere una mano alla cultura.
La scuola, in specie, ha tra gli altri compiti, quello di orientare i ragazzi nelle loro scelte e
di convincerli che attualmente le aziende hanno bisogno di maggiore professionalità ed
elasticità. Ora, secondo il servizio di Panorama, parecchie imprese intervistate hanno dichiarato di voler assumere personale nel 2011: sempre che lo trovino!!!!!!! Infatti non è facile
reperire i profili professionali di cui si ha bisogno. Insomma al di là dei numeri relativi alle
assunzioni previste, il dato rilevante è che non c’è incontro tra la richiesta di specializzazioni
e l’offerta; in effetti il momento politico – economico non è dei più felici, se poi i nostri
giovani imboccano “binari morti” il problema occupazionale si deteriora ulteriormente. Il dato
che emerge e che ci interessa è che la formazione tecnica è richiesta, sia a livello di istituti
tecnici, sia a livello di lauree, anche triennali. Ovviamente non sono ricercati diplomi o titoli di
studio “vuoti”, carta straccia, ma effettive conoscenze e competenze nel campo. Perciò penso
di interpretare il messaggio della professoressa Beltotti che si traduce in un monito di incoraggiamento rivolto agli studenti a non lasciarsi vincere dallo sconforto, a non smarrire mai
l’autostima, la fiducia nelle proprie capacità ed a non perdere di vista l’obiettivo sostanziale:
il conseguimento di un diploma spendibile e qualificante; tutto ciò è realizzabile in un modo
solo: uno studio intelligente e qualche piccolo sacrificio. Io vi invito sinceramente a non
lasciarvi trascinare nel “paese dei balocchi”: ricordate il caso Pinocchio – Lucignolo? Collodi è
oggi più che mai attuale; …. E .. soprattutto non prendete a martellate “ il grillo – parlante”,
così noioso, così fastidioso e soprattutto così cocciuto perché vi vuole bene. Ah, dimenticavo : non sparate sui professori!! !! è un invito del tutto disinteressato!!!
In bocca al lupo….....
Prof.ssa
Rosa Liquori
Il Cannocchiale
Cronaca e Attualità
Combustibile Solare
La rivista “New
scientist”
ha
inserito tra le
50 innovazioni
destinate
a
cambiare
il
mondo, la foglia artificiale,
cattura-energia
a basso costo,
potrebbe consentire la svolta decisiva per le fonti energetiche non inquinanti. Gli scienziati prevedono che entro il 2050 i consumi globali di
energia saranno destinati a raddoppiarsi
rispetto a quelli attuali, nonostante la diminuzione sostanziale dell’intensità energetica,
a causa della crescita demografica ed
economica mondiale. Uno degli artefici di
questa scoperta è il chimico Barber, soprannominato “il padre naturale della fotosintesi
artificiale”,il quale dice che la luce solare
Pagina 3
Enrico Sergio Matingou 4^A El
che cade in un’ora sulla terra potrebbe soddisfare il fabbisogno energetico di tutto il pianeta per un anno intero. Riflettendoci sopra
senza fotosintesi non ci sarebbe la vita sulla
terra, probabilmente non ci sarebbe quasi
vita perché è dagli organismi fotosintetici che
otteniamo cibo,combustibili, acqua e ossigeno. Il chimico s piega che bisognerebbe
studiare tutti gli organismi fotosintetici e tra
questi le alghe si coltivano senza problemi e
hanno un genoma elementare facile da
manipolare. Le piante, tutto sommato,
rappresentano il vero modello da studiare e
sfruttare dato che costituiscono la maggioranza della biomassa terrestre e compiono la
fotosintesi.
Questa innovazione risulta essere solo una
delle ipotesi, circa le future fonti energetiche, per il chimico Barber è una prospettiva
molto affascinante, considerata una sfida
scientifica, in un futuro per la realtà energetica non inquinante del nostro pianeta.
“DAGLI AEREI AI RISTORANTI. AVANZA IL FRONTE NO KIDS”
In Italia stanno sempre più diffondendosi nei luoghi pubblici divieti di
frequentazione ai bambini. Questo in
nome della tranquillità voluta da clienti
adulti che frequentano i locali. In Italia
un testimone per il divieto ai bambini
può essere Alessandro Piperno, uno
scrittore che ha detto pubblicamente di
non volere i bambini ai ristoranti. In
Germania questo divieto si trova già in
bar, ristoranti e alberghi. Non si tratta
di divieti perché non si vuole avere
niente a che fare con i bambini, ma
perché in determinati frangenti o età
gli adulti cercano tranquillità nei locali.
In Svezia ci sono hotel che vietano
l’ingresso ai bambini di età inferiore ai
12 anni, in Spagna invece vanno dai 14
ai 18 anni. Anche le compagnie aeree
vietano l’ingresso ai bambini, come la
Thomas Cook Airlines in Inghilterra, che almeno
due volte
alla
settimana viaggia
con soli adulti, e
di solito le mete
di questi viaggi
sono hotel che
ospitano anch’essi solo adulti, oppure
la National Trasportation Safety Board
in America. Però alcune famiglie in Italia si sono lamentate di queste scelte,
perché spesso in presenza dei figli non
vengono accettate dai titolari di negozi,
ristoranti ed addirittura non gli vengono concessi appartamenti in affitto.
RENATO TUGLIANI 4^B El
Il nostro giornale è anche presente sul sito di Albo Scuole
all’indirizzo :
http://www.alboscuole.it/il cannocchiale/
Pagina 4
Cronaca e Attualità
Anno VI — numeri 2/3
L’Unità d’Italia
Con la nostra professoressa di lettere, Liquori Rosa, abbiamo parlato dell‟unità d‟Italia
e sono emersi tanti
aspetti storici del fenomeno, analizzati anche in opere letterarie, per esempio “IL
GATTOPARDO”; un passato che ci fa luce sul presente………..
Si festeggiano i 150 anni dell‟unità d‟Italia, ..… ed è giusto e sacrosanto, tuttavia
sempre più spesso mi chiedo ma l‟Italia è oggi unita veramente o piuttosto è rimasta un
puzzle di staterelli incollati al Piemonte per annessioni progressive ,perché non si sapeva bene a quale Santo votarsi? Un popolo dovrebbe “sentire” lo spirito nazionale di
appartenenza nelle vene, bisognerebbe sentirsi uniti nella “pizza” o nelle ”mozzarelle di
Aversa “ come nei “tortellini” e nella “polenta”, bisognerebbe identificarsi insomma in
una lingua ed in una cultura. Eppure ultimamente più forte si avvertono le divisioni,
fomentate anche dalla politica; il federalismo fiscale per esempio è un modello che permetterebbe maggiore controllo sull‟operato pubblico e quindi maggiore trasparenza o è
un altro espediente per abbandonare a se stesso il meridione? E‟ dall‟unità d‟Italia che si
sente parlare di “questione meridionale”, ma sarà responsabilità degli abitanti, primitivi
ed ottusi o forse c‟entrano le scelte politiche del governo centrale e dei poli istituzionali
locali più il tessuto malavitoso? Sta di fatto che il Sud è stato il teatro del brigantaggio,
vittima di una politica che gli ha tarpato le ali, in cui è stato asservito allo sviluppo del
Nord a cui i meridionali hanno fornito appoggi politici, braccia nel boom industriale,
menti nelle dirigenze, cultura nelle scuole……Ed ora che il SUD è LA TERRA DI
NESSUNO è meglio togliersela questa palla al piede! Nei paesi e nelle città del meridione i sindaci, i prefetti, i magistrati onesti si ritrovano in trincea e spesso sono soli,
oggetto di atti intimidatori e minacce, ed ogni tanto ci scappa il morto, l‟assassinio ed
allora lo Stato commemora l‟eroe “onesto” caduto! Molte città della costa sono prive di
piani regolatori per l‟edilizia e complessi abusivi nascono come funghi e deturpano
l‟ambiente; l‟immondizia ed i residui tossici provenienti anche dal Nord avvelenano la
terra, l‟aria , le falde acquifere ed il mare, molti politici sono collusi con le “famiglie”
della camorra o della „ ndràngheta; ma la soddisfazione è che i campi d‟azione delle
mafie si sono estesi sia per settori che per aree geografiche su cui insistono, nazionali e
non, prova ne sia i numerosi ultimi arresti eseguiti a MILANO : ADESSO POSSIAMO
DIRE TUTTO IL MONDO è PAESE e l‟Italia sotto questo aspetto è unita, non ci sono
dubbi!
Pozzobon 5^ A Mecc
PEC Galilei : [email protected]
Il Cannocchiale
Cronaca e Attualità
Pagina 5
Dalla Cina l‟autobus che non blocca il traffico
Bruni Enzo 4^ B El
La soluzione inventata in Cina
porta il nome di '' 3D EXSPRESS
COACH'' e potrebbe porre fine alle
interminabili attese, a code lunghissime
e all'intralcio causati
dai dinosauri del servizio urbano
che
sono appunto gli autobus.
L’esperimento cinese è un autobus alto cinque metri e largo
sei che permette, nella strada,
alle auto di passargli sotto perche
è sopraelevato. La Hashi Corporation, casa produttrice dell' '' autobus volante'', afferma e garantisce che questo nuovo
mezzo di trasporto potrebbe ridurre gli ingorghi del trenta percento,ma potrebbe anche
ridurre il terribile inquinamento di Pechino, visto che funzionerà solo ed esclusivamente
ad energia solare ed elettrica. I suoi numeri parlano chiaro: può ospitare dai 1.200 ai
1.400 passeggeri distribuiti in due piani, può raggiungere una velocità massima di 60 km/h
e non essendo condizionato dal traffico garantisce estrema puntualità. La costruzione del
futuristico mezzo di trasporto è stata terminata a settembre dell' anno corrente ma per poterlo vedere muoversi sulle strade cinesi bisognerà aspettare la fine del 2010, termine entro il quale saranno stesi nel distretto pechinese, i primi sei chilometri di rotaie per
la sperimentazione finale. Per quanto riguarda il costo, si parla di 60 milioni di euro per costruire il bus e quaranta chilometri di infrastrutture. Ma a conti fatti,la realizzazione del 3D
EXPRESS COACH diventa conveniente se paragonata al costo di una nuova linea metropolitana. E con gli stessi vantaggi. L'unico difetto, piccolo ma rilevante, è che per tutte le auto
che superano i 2 metri di altezza: camion, pullman e grossi SUV dovranno avere una loro
corsia che non sia quella del mezzo futuristico.
Il piacere della rappresentazione grafica
Vincenzo Mancini 4^ B En
Quest‟ anno con mia grande gioia, ho riscoperto una
dote che avevo messo da parte perché entrato in un istituto tecnico mi sono dedicato soprattutto alle materie
scolastiche relative all‟indirizzo di elettronica, da me
scelto. Questa dote è il disegno a mano libera; ho
scoperto di esser in grado di disegnare in modo discreto
alle scuole medie, durante le ore di educazione artistica.
I programmi del nostro istituto però, includono solo il
disegno tecnico; ma grazie ai miei professori, ho ritrovato il gusto del disegno a mano e a mente libera attraverso la realizzazione di alcuni fumetti che, con mio
grande piacere sono serviti ad uno scopo pienamente sociale e che ho realizzato grazie all‟intervento
della prof.ssa Flavia Santangelo . Mediante tali lavori ho rappresentato il problema delle pari opportunità
di lavoro tra uomo e donna e sono stato molto felice di occuparmi di questo progetto, in quanto ho compreso l‟importanza del “Laboratorio per il sociale” all‟interno del nostro Istituto. Un altro fumetto da me
realizzato, e che spero esca al più presto sul giornale scolastico, è quello sulla differenza, in Italia, tra
nord e sud nel mondo della politica e del lavoro. Tutte queste esperienze, che ho avuto il piacere di
vivere in questa prima parte dell‟anno scolastico, le ho sfruttate principalmente per crescere e capire
l‟importanza dell‟impegno nel perseguire i sogni e le capacità che si possiedono.
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Cronaca e Attualità
Il Cannocchiale
LA ’NDRANGHETA A MILANO
MILANO: COVO DEI MAFIOSI CALABRESI
È un orrore
quello che si
presenta nella
regione della
Lombardia,
più precisamente nella
città di Santa
Giulia. Proprio questa,
considerata da
politici e banchieri il punto
economico di
svolta di Milano per un futuro migliore, si
trova sotto assedio da cosche calabresi; clan
che si sono impossessati di quasi tutti i cantieri
e che ora controllano piegando così il paese
alla loro volontà, a scopi di fare soldi. I calabresi detengono anche diverse discariche
abusive, che utilizzano inquinando la città,
uccidendola con tonnellate di rifiuti cancerogeni e non solo, possiedono altrettante infrastrutture nel nord della regione, in modo da
avere sotto controllo l'intera economia. La
polizia, dopo numerose indagini, afferma che
questi clan calabresi sono tra i più pericolosi
e si fanno chiamare i “Nirta-Strangio”. Le
indagini condotte dai PM di Milano, hanno
portato all'intercettazione di uno dei boss, il
quale ha svelato che nella regione ci sono più
di cinquecento clan, mafiosi che estorcono gli
imprenditori con la violenza o con il denaro,
ma anche medici, avvocati, direttori di banca
e perfino uomini in divisa che si trovano
sotto le dipendenze dei clan calabresi.
Dalla Libera Marco 4^ A EL
IL CULTO RELIGIOSO DELL‟ESTETISMO NEL MONDO SPORTIVO
Negli anni del Decadentismo nasce un nuovo culto religioso, chiamato Estetismo.
L‟esteta, secondo i decadenti, è colui che assume come principio regolatore della sua vita non i
valori morali, il bene e il male, il giusto e l‟ingiusto, ma solo il bello, ed esclusivamente in base
ad esso agisce e giudica la realtà. L‟esteta, quindi, si colloca al di là della morale comune; gli
atti quotidiani della sua vita sono trasformati per una vera e propria opera d‟arte. Arte e vita per
lui si confondono, nel senso che la seconda viene assorbita dalla prima. Tutta la realtà è filtrata
attraverso l‟arte. L‟esteta è dunque una figura circondato solo da Arte e Bellezza, distaccandosi
con orrore dalla vita comune, dal contatto con i ceti inferiori e dalla volgarità di una società che,
ai suoi occhi, si lascia dominare soltanto dal profitto e dal benessere economico.
L‟estetismo si configura anche come fuga dalla realtà, quasi a difendersi dalla banalità quotidiana; questa fuga si realizza soprattutto nella concezione della vita come opera d‟arte nella letteratura e nelle tendenze irrazionalistiche e vitalistiche della filosofia.
Anche nel mondo dello sport è presente ed è molto importante il culto dell‟estetismo.
C‟è stata l‟evoluzione negli ultimi anni del concetto latino “mens sana in corpore sano”: oggi
l‟interesse della collettività verso lo sport non è più dettata solo dall‟esigenza di scaricare le
tensioni del giorno, sfuggire alla sedentarietà, allenare il fisico per migliorare il proprio benessere, ma sempre più spesso chi decide di praticare uno sport di qualunque genere valuta anche i
benefici che l‟ attività fisica prescelta manifesta in termini di miglioramento dell‟aspetto fisico,
e quindi del proprio aspetto esteriore (emblematico è il caso dei cultori del body building).
Corretto da: Grazia Maddaloni
Mele Marco 5^ A-EL
Il Cannocchiale
Pillole di Cultura
Pagina 7
IL RAGGIO VERDE
A Ferrara stanno sperimentando il fotovoltaico di nuova generazione
Crisi climatica emergenza economica:come uscirne? C’è chi pensa
al fratello sole. Giuliano Martinelli,
caposcuola del fotovoltaico italiano, cerca ostinatamente un modo
diverso (e pulito) di produrre
energia. una nuova tecnologia
made in Ferrara che sfrutta i raggi
del sole potrebbe generare tanta
elettricità da alimentare un pezzo
d’Italia grande quanto Piemonte,
Liguria e Val d’Aosta (circa il 10
% del nostro fabbisogno ). Con
un investimento minimo rispetto a
quanto spenderemo per costruire
le vecchie
centrali, potremmo
sviluppare in tempi rapidi l’industria fotovoltaica di nuova generazione. Un
piccolo sistema è già in funzione sui tetti del Polo Scientifico e Tecnologico
dove è montato l’ EsseTiCiEssesse un sistema tricroico a concentrazione e
separazione spettrale: il prototipo moltiplica i Kilowatt e divide i costi. Ogni
modulo fotovoltaico, grande un metro quadro insegue il sole dall’alba al
tramonto, perciò rispetto ai pannelli fissi cattura più luce, inoltre utilizzando
lenti e specchi che dirigono i raggi su superfici piccolissime, e concentrandone l’effetto, impieghiamo una quantità di silicio 200 volte inferiore ai pannelli normali. Solo il 18% dei raggi solari, convertito in elettricità, il resto
nei pannelli va disperso. Perciò abbiamo usato due “trappole di luce” :
l’arseniuro di gallio che cattura il fascio verde , e il
fosfuro di indio che
ingabbia la parte blu. In pratica, spezzando la luce nei tre fasci rosso-verde
-blu, triplichiamo la resa. Per fare questo ci serviamo del germanio, sostanza rarissima che costa un patrimonio. Ne usiamo una quantità infinitesima
di molecole. Qui entrano in gioco le nanotecnologie. Tecnologia
nano, risparmi giga.
M.G. Vendola 4^ B EL
Si invitano i docenti, gli alunni e tutto il personale a produrre nuovi articoli
per il quarto numero de “Il Cannocchiale” del mese di Febbraio 2011.
La Redazione
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Gite Fuori Porta
Anno VI — numeri 2/3
Passando per TORINO……
Sicuramente per l’anno scolastico in corso Torino sarà una delle mete più
gettonate per le Gite scolastiche, in effetti, come per tutte le città italiane offre
parecchio da vedere e visitare, inoltre non ci dimentichiamo della ricorrenza dei
150 anni dell’unità d’ITALIA.
Il turista a spasso per Torino non può non visitare il centro storico ed i palazzi:
Palazzo Reale; Palazzo Madama, La Mole Antonelliana, Palazzo del Senato; Cavallerizza Reale; Lingotto ecc…
Tuttavia questa volta vogliamo suggerirvi di andare a visitare La Palazzina di
Caccia di Stupinigi, a soli 10 Km. da Torino, alla periferia
sud – occidentale.
Percorrere il viale che porta alla Palazzina e che si apre tra cascinali e scuderie è
molto piacevole; il casino di caccia appare da subito un prezioso ed armonioso
capolavoro architettonico: quando si entra si viene trasportati in dietro nel tempo,
in mezzo ai nobili torinesi lì convenuti per battute di caccia e piacevoli intrattenimenti. Cuore della costruzione è il salone, la cui volta offre alla vista un magnifico macro – affresco riproducente il trionfo di Diana, dea della caccia.
Dal salone si diramano 4 bracci diagonali, spinta ideale delle rotte di caccia.
Ovviamente ci sono altre stanze da visitare: l’anticamera della Regina,
l’anticamera del Re ecc…….
E’ nel 1729 quando Vittorio Emanuele di Savoia, nella sua veste di Generale Gran
Maestro dell’Ordine Mauriziano, decide la costruzione dell’attuale Palazzina come
residenza della famiglia e della nobiltà torinese durante le battute di caccia ed
affida la realizzazione del progetto all’architetto Filippo Juvarra, che vede la costruzione del nucleo centrale, successivamente ampliato da altri architetti. Vicino alla
costruzione sorge il Castelvecchio, di epoca preesistente, medioevale ed abitato
dai Savoia – Acaia. A Stupinigi soggiornò anche Napoleone Bonaparte e la
stessa Paolina. Curiosità per curiosità la Palazzina di Caccia ha ospitato le riprese
di film e fiction come “Elisa di Rivombrosa”.
Buon viaggio!
Il Cannocchiale
Tradizioni e Curiosità
Pagina 9
CELLULARI: UN RISCHIO PER LA SALUTE
Ogni cittadino oggi di norma possiede un cellulare: è un apparecchio mobile,
radio trasmittente che tramite centrali di smistamento consente di avere un
collegamento telefonico verso altri cellulari o anche verso le reti fisse. Oltre
alla parte prettamente ricetrasmittente di telecomunicazioni, i telefoni cellulari incorporano in sè anche una parte elettronica con una memoria dati, un
processore e gli ultimi cellulari possiedono, oltre a un software di base, anche
dei programmi che permettono la navigazione in rete internet tramite la linea
wi-fi. Spesso se ne possiede anche più di uno, infatti è questo che emerge da
un sondaggio che afferma che nel nostro Paese ci sono ben 63 milioni di cellulari ovvero più di uno per abitante. Non si usa più utilizzare la linea telefonica fissa, mediamente le persone trascorrono almeno mezz’ora al cellulare
ogni giorno. In pratica prendere il cellulare e fare una telefonata o mandare
un sms è diventata un’azione automatica e naturale, ma nessuno pensa ai
rischi che si corrono se questo oggetto viene usato in modo non adeguato
perché non se ne conoscono gli effetti negativi! Questo perché, soprattutto i
giovani, pensano solamente ad avere il cellulare all’ultima moda, che possieda le più innovative caratteristiche tecnologiche invece che impararne l’uso
corretto. Molte ricerche rivelano che le onde elettromagnetiche emesse dai
cellulari sono dannosi per il nostro organismo e incrementano il rischio di
tumori celebrali quindi per esempio è nocivo portare il telefonino in tasca o
addosso per troppo tempo. Per ora però non ci sono prove certe dei danni
che provoca ma rimane il rischio di queste onde elettromagnetiche: è la fisica
che lo dichiara con certezza! Quando si parla con il cellulare attaccato
all’orecchio, come per l’ipod, le onde elettromagnetiche penetrano per molti
centimetri all’interno del nostro cervello, questo provoca il surriscaldamento
dell’orecchio e la morte di cellule. Un altro problema che crea il cellulare, se
utilizzato in modo scorretto, è relativo alla nostra capacità uditiva: pensiamo
ad esempio al livello della suoneria elevata o alla voce del nostro interlocutore telefonico che giunge potente al timpano che se eccessivo e duraturo porta
ad un abbassamento dell’udito e anche ( per chi fa questo di lavoro ) di sordità. Inoltre si sottovaluta molto il fatto che anche quando il cellulare è in
standby emette onde elettromagnetiche. Stando così le cose bisogna imparare a gestire questo dispositivo in modo corretto anche perchè è impensabile
non utilizzarlo più visto che è indubbiamente uno strumento utile a tutte le
età, infatti molti bambini a soli 10 anni, o prima, ricevono il loro cellulare ma
essendo un organismo ancora troppo “ fragile “ possono subire danni maggiori.
Giacomo Caputo 3^ A MC
Corretto dalla prof.ssa Grazia Maddaloni
Pagina 10
Tradizioni e Curiosità
Il Cannocchiale
La vecchia scivola... a scuola, punta da una Zanzara
Se non fosse stato per tutto il rumore scatenato dall‟evento , probabilmente il tema
che il prof. Carlo De Martino, poeta e saggista, diede ai suoi ragazzi nell‟anno scolastico 1961-62 nel Liceo classico Turriziani di Frosinone sarebbe finito nel solito
scatolone dell‟archivio, destinato a ricoprirsi di polvere.
Invece finì, e non è una barzelletta, addirittura a Montecitorio, su interrogazione parlamentare del deputato democristiano Cesare Augusto Fanelli, sottosegretario del
Tesoro, finchè non si risolse tutto, dopo autorevoli e contrapposte tesi da parte di luminari della pedagogia, a favore del prof. che aveva osato tanto.
L‟oltraggio supremo fatto alla madre di tutti i compiti scritti, e cioè al tema d‟italiano,
fu di averne assegnato uno dal titolo “La vecchia scivola...”. Lo svolgimento prevedeva di descrivere l‟accaduto da parte di un cronista della sinistra (che allora si chiamava Partito Comunista Italiano), di uno del centro (che allora si chiamava Democrazia
Cristiana), e di uno di destra (che allora si chiamava Movimento Sociale).
Proviamo a rifarlo con lo spirito che negli anni 60 animava le contrapposte fazioni.
Da un giornale comunista:
“Una povera vecchia, che era riuscita a stento ad arrivare fino al giorno della riscossione della pensione di miseria
che il governo indegnamente paga ai lavoratori italiani, ritornava verso casa, cercando di fare a mente i conti per
riuscire a fare la spesa. Mentre si avvicinava al portone, fu vittima di una delle solite buche sul marciapiede che
inutilmente, anche dopo nostra segnalazione sul giornale, la giunta democristiana ha pensato bene di non riparare,
scivolando sul selciato. Per fortuna, si trovavano a poca distanza due compagni della nostra sezione rionale, che
hanno soccorso immediatamente la vecchina, e l‟hanno accompagnata fino alla porta di casa, conoscendo bene la
solidarietà che anima la Sinistra ed il rispetto per le categorie sociali più deboli. Rinfrancata dall‟aiuto, la vecchina
li ha ringraziati esclamando : “Cari Compagni ! fortuna che ci siete voi !”
Da un giornale di centro:
“Una pia vecchietta, di ritorno dall‟ufficio postale e contenta per la riscossione della congrua pensione , si stava
riavviando a casa, benedicendo tra sè e sè lo Stato e pensando già alla ricca elemosina che avrebbe potuto lasciare
in chiesa alla messa del pomeriggio. Purtroppo le condizioni atmosferiche , con un acquazzone imprevisto, hanno
messo a dura prova la stabilità della pia donna, che scivolava sul selciato. Ringraziando già il Signore per non
essersi fatta male, fu prontamente soccorsa da due giovani dell‟Azione cattolica, che per volere di Dio si trovavano
a pochi metri da lei, e che l‟hanno accompagnata fino alla porta di casa. Dopo una doverosa preghiera di ringraziamento, la vecchina si è accomiatata dai ragazzi esclamando: “Che Dio vi benedica !”.
Da un giornale di destra:
“Un‟arzilla e gagliarda vecchina, che nonostante il peso degli anni ritornava con passo marziale verso casa,
pensando alla misera pensione riscossa , si ritrovò vicino al portone di casa, dove qualche giovinastro comunista
aveva pensato bene di rimuovere per una sassaiola qualche pietra del lastricato, e cadde sul marciapiede. Per fortuna , due nerboruti giovani della nostra sezione rionale si trovavano nei pressi, e abituati all‟azione, immediatamente aiutarono la vecchina e la portarono a spalle fino all‟uscio di casa. Tranquillizzata dal pronto intervento della
nostra gioventù migliore, e constatato che i pochi graffi riportati erano di lieve entità, la vecchina congedò con il
saluto romano i due soccorritori dicendo : “Grazie , ragazzi ! E‟ solo un graffio, e me ne frego! “.
Abbiamo riprovato per scherzo, cercando di ritornare nello spirito delle contrapposizioni politiche dell‟epoca, che
si evidenziavano anche nel testo scritto (bene al di là dello scherzo) sui quotidiani dell‟epoca. E credetemi, senza
esagerazioni.
Le esagerazioni , invece, visto che stiamo parlando di scuola, esplosero in tutta la loro gravità quando a finire sul
banco degli imputati fu un giornalino di scuola. Il titolo ? La Zanzara, organo degli studenti del liceo classico Parini di Milano. L‟articolo incriminato parlava di educazione sessuale, di rapporti prematrimoniali e della pillola, e si
intitolava “Cosa pensano le ragazze di oggi”.
Contro i tre studenti, tra cui una ragazza, il sostituto procuratore della Repubblica Pasquale Carcasio, rispolverando
una circolare fascista, ordinò l‟ispezione corporale allo scopo di “accertare eventuali tare fisiche o psichiche”, tra
cui possibili malattie veneree. Lo streap tease giudiziario (solo la ragazza si rifiutò di farlo) fu condannato
dall‟opinione pubblica e da buona parte della magistratura stessa, ma non bastò tale indignazione per evitare il rinvio a giudizio dei tre ragazzi e del preside.
Fortunatamente il collegio di difesa era composto da avvocati del calibro di
Giandomenico Pisapia, e si concluse con l‟assoluzione perchè “il fatto non costituisce reato”.
Imputato e condannato, invece, e come sempre, il Bel Paese, che finì sulle pagine dei quotidiani di tutta Europa,
per l‟ennesima brutta figura.
La vecchia Italia scivolò, e su una Zanzara.
Il Cannocchiale
Recensioni e Cinema
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Che Bella Giornata
“Che Bella giornata” è l‟ultimo film
di Zalone, diretto da Gennaro Nunziante, prodotto dalla taodue di
Pietro Valsecchi. Milano ai giorni
nostri. Checco ( Luca Medici ) è un
trentenne, ignorante come pochi.
Figlio di Immigrati del Sud, lavora
per due soldi in una piccola discoteca di provincia come buttafuori, ma
sogna di
diventare carabiniere,
oppure lavorare nella security ad
alto livello. Quando finalmente
arriva la tanta agognata raccomandazione, il vescovo di Milano lo assegna alla sicurezza del Duomo, e
lui sfodera ben presto tutte le sue
“doti!” di una ignoranza senza pari.
Tutto ciò per lo sgomento del prete
Ivano e la disperazione del generale
dei carabinieri Mazzini ,che aveva
già conosciuto Checco perché si era
presentato ben tre volte per un concorso nell‟arma e puntualmente non
era stato promosso anche perché
raccontava al generale dei suoi zii
(carabinieri, finanzieri) che una volta sequestrate le merci (botti d‟ artifici e sigarette) le regalavano agli
amici e ai parenti . Un giorno Checco incontra una bella ragazza di origini maghrebine di cui si invaghisce, non sapendo che in realtà la dolce Farah oltre che una brillante studentessa di architettura, è anche un‟aspirante terrorista, che vuole piazzare una bomba
ai piedi della Madonnina per vendicare l‟uccisione della sua famiglia. La ragazza per accedere
alla Madonnina cerca di sfruttare l‟ingenuità di Checco ma alla fine la ragazza rimane letteralmente inglobata dalla calorosa famiglia di Checco. Farah alla fine rifiuta di portare a termine il
suo piano, quindi lascia l‟ordigno in un trullo di proprietà di Checco, dove fortunatamente non
erano ancora arrivati Giovanni e Maria due suoi amici. Questo film mi è piaciuto molto perché
se da un lato la vicenda non smette mai di essere buffa e divertente, a tratti veramente esilarante ,d‟altro canto si mantiene solida e sensata anche quando si dimostra un po‟ sopra le righe.
Si ride di gusto, ma non è una risata fine a se stessa, perché le situazioni proposte dal film, per
quanto assurde, hanno sempre un fondo di verità che rimandano ai problemi della realtà moderna e vecchia del nostro paese. L‟interpretazione di Zalone è riuscita, come sempre, le questioni
poste sul tappeto attuali: l‟abbassamento dei livelli culturali, la piaga nostrana della
“raccomandazione”, lo scontro di culture distanti, i rapporti umani affettivi che in questa storia
prevalgono su tutte le barriere. Inoltre il grosso successo riscosso è anche probabilmente attribuibile alla voglia degli Italiani di evadere da un momento non troppo bello ed al desiderio di
ridere un po‟.
MATTEO MENIN - GIUSEPPE TORNESE 2^B
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Recensioni e Cinema
Anno VI — numeri 2/3
“NATA DUE VOLTE” ( STORIA DI SETTIMIA EBREA ROMANA)
Tratto da un‟intervista rilasciata alla Survivors of the Shoah Visual History Foundation ( la
fondazione costituita da Steven Spielberg per raccogliere le testimonianze dei sopravvissuti
allo sterminio nazi-fascista) da SETTIMIA SPIZZICHINO.
Prodotto da : provincia di Roma, provincia di Salerno, comune di Roma, Istituto Luce,
Fondo Assistenza Vittime delle Persecuzioni Naziste, Università degli Studi Roma Tre.
Con Settimia Spizzichino.
Regia di Giandomenico Curi; anno 2005, durata 60 min.
Ogni volta che
ne riparliamo
e aggiungiamo
nuovi particolari e
storie
quel 16 ottobre
romano
del
1943 si
tinge sempre
più di nero e
di orrore: furono 1022 più un neonato, non ancora registrato, i deportati da ROMA TIBURTINA, dove oggi c’è una lapide in memoria , verso
Auschwitz , ne ritornarono solo 16, di cui 15
uomini ed una sola donna: lei si chiamava Settimia. Questa unica superstite, pur ripiegata nel
suo dolore ed in quel tipico senso di colpa per
essersi salvata, ha dedicato tutta la sua vita al
conseguimento di un unico obiettivo: RICORDARE
PER TESTIMONIARE e dare voce a tutti gli altri
che dai lager non sono più tornati. Tale proposito Settimia lo ha attuato fino alla sua morte, avvenuta nel luglio 2000. Ha portato la sua
storia e quella di tanti altri volti impressi nella
sua memoria, nelle scuole, nelle fabbriche, di
nuovo ad Auschwitz e quando sono arrivati
quelli della Shoah Foundation lei ha RACCONTATO come sempre. Ed è proprio da tale videointervista che ha preso il via questo film.
Ma il carattere forse più prezioso di tale testimonianza è l’ottica e la psicologia al femminile con
cui viene resa; in realtà le donne, reduci da tale
esperienza allucinante, hanno parlato di meno
degli uomini o comunque hanno taciuto su certi
fatti troppo crudi e scabrosi, ma Settimia parla,
senza omettere nulla e ci racconta del ghetto al
femminile. Dal contesto culturale di quel periodo storico emerge il profilo di donne delicate e
forti al tempo stesso, femminili e dolci e con un
intimo senso del pudore: figlie, madri, sorelle
affettuose. Queste donne giovani e meno si ritrovarono ingoiate da una realtà mostruosa, allucinante più del peggiore degli incubi: denudate,
rasate, depilate, marchiate…Voi potreste obiettare che anche agli uomini non venivano di certo
fatti sconti, probabilmente è vero; l’uomo sottoposto a rasatura coatta dei capelli sicuramente
viveva questo atto come una violenza atta a renderlo uguale agli altri suoi pari: esseri insignificanti e perciò asserviti alla VOLONTA’ del TERZO
RAICH ; la donna privata della sua capigliatura,
veniva violentata, umiliata, spogliata della sua
femminilità, offesa: mentre le rasavano a zero la
testa probabilmente era presa dalla nausea e
pensava Perché mi fanno questo?! Sono una donna!!!E
scorgeva
il
dolore e la
pietà
negli
occhi
della
sua
gente,
mentre altri
occhi
la
guardavano
con crudeltà,
disprezzo,
scherno.
Questo trattamento era solo il progetto - accoglienza ad Auschwitz naturalmente e con l’esempio sopra
apportato si voleva solo far capire la differenza
della psicologia femminile e come per le donne
fosse ancora più gravoso e degradante vivere la
condizione di prigioniere nel lagher. Ora noi
sappiamo che ogni misura, trattamento, ordine
dato erano mirati a distruggere le persone nel
corpo e nello spirito, nel tentativo di azzerarle e
ridurle ad ombre senza dignità ed identità.
Il Cannocchiale
Attività e Progetti
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Attività e Progetti
Il Cannocchiale
SPERIAMO CHE NON SIA FEMMINA...
Alla cortese attenzione della Signora Preside
Poche femmine in classe, accorciano la vita di noi maschi. Chi vi sta scrivendo, cari miei
compagni e ''cari'' miei professori,è un alunno dell' Istituto Tecnico Industriale G. Galilei
che sta frequentando il quarto anno. Sembra strano, ma alcuni studi americani, più precisamente della Havard Medical School di Boston e pubblicati sulla rivista Demography,
sostengono che raggiungere la nostra maturità sessuale in un ambiente in cui i maschi
sono numericamente superiori alle donne, può contribuire ad accorciare la vita di circa
tre mesi ( e già qui, se fossi in voi, toccherei subito ferro)! Questo risultato è emerso
esaminando il rapporto tra la percentuale di ragazzi rispetto alle ragazze e la longevità, gli
scienziati hanno visto che i soggetti provenienti da classi più ''maschili'' non sono vissuti
quanto quelli in gruppi dove c'era più equilibrio tra sessi. Quindi a livello pratico, se un
uomo di 65 anni ha un' aspettativa di vita ancora di 15,4 anni, togliergli tre mesi potrebbe
risultare non una cosa da poco. Dopo aver dato una controllatina ai miei gioielli di famiglia ( sapete com' è, non si sa mai...), ho riflettuto sulle parole di questa notizia ed ho provato a confrontarla con la mia carriera scolastica compiuta fino ad oggi. Ho visto situazioni, e sono sicuro che anche voi avrete avuto modo di costatarle, in cui alcuni miei amici
hanno avuti dei litigi molto animati per conquistare le attenzioni della propria compagna
di classe. Anche io ho vissuto una situazione simile, poi però la fine è sempre la stessa:si
ritorna amici come prima e tutto si chiarisce. Però nel periodo in cui il rapporto di amicizia era interrotto, ero molto nervoso e pronto all‟aggressività nei confronti del “rivale in
amore.” Per noi dell' Istituto tecnico è un problema avere pochissime “colleghe”, inoltre
le uniche presenti a scuola frequentano quasi esclusivamente il corso di chimica o al massimo quello di elettronica, mentre è rarissimo, trovare ragazze che abbiano scelto elettrotecnica o meccanica come specializzazione. Quindi compagni del triennio noi già siamo
belli che andati......Però si può lanciare un appello per chi dovrà frequentare il biennio:''
egregio Dirigente scolastico, cerchi di formare classi che abbiano una percentuale di
presenze al femminile,( possibilmente carine) altrimenti avrete tutti sulla coscienza tre
mesi di vita in meno per ogni nuovo alunno iscritto''. Cosi anche voi professori sarete più
contenti: l'alunno avrà una motivazione in più per venire a scuola. Per quanto riguarda lo
studiare, gli scienziati non possono farci niente, perché è una questione di fede: ci vorrebbe UN MIRACOLO!
BRUNI ENZO 4^B EL
Il Cannocchiale
Attività e Progetti
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Iniziativa del Comitato femminile d‟Istituto
Camilla Novello
La violenza sulle donne
Un fenomeno trasversale e transculturale
Lo scorso 24 novembre, insieme ad altre due ragazze che
con me fanno parte del Comitato femminile d‟Istituto, abbiamo iniziato il nostro tour nelle Scuole medie di Latina per
diffondere la conoscenza di un problema purtroppo molto
attuale, come la violenza sulle donne.
La prima tappa in programma prevedeva un incontro con i
ragazzi della Scuola media “A. Volta”, ai quali abbiamo
tenuto due conferenze: la prima destinata alle classi seconde, l‟altra alle classi terze. In entrambe le occasioni abbiamo
sensibilizzato i ragazzi sul tema della violenza sulle donne:
com‟è noto, si tratta di una violazione dei diritti umani, un
fenomeno trasversale e transculturale che non sempre viene
riconosciuto come violenza da chi lo subisce, a causa del fatto che spesso è agita da conoscenti o familiari delle stesse vittime. Abbiamo informato i ragazzi anche sulle varie forme di violenza: dalla fisica
alla sessuale, dall‟economica alla psicologica.
Secondo me, questa esperienza è stata un modo per affrontare un tema molto forte e per riuscire, nel nostro piccolo, a sensibilizzare gli adulti di domani su un fenomeno disgraziatamente così attuale che, la
maggior parte delle volte, viene considerato di secondaria importanza, come se non potesse capitare ad
ognuno, come se fosse un problema lontano. Dal mio punto di vista, questo tipo di ragionamento è sbagliato, perché ogni persona ha il dovere di essere informata riguardo a tutto ciò che la circonda per essere così pronta ad affrontare qualsiasi problema le potrebbe accadere.
PERCORSI SPECIALI
Non basta avere talento o avere passione per quello che si fa, per lavorare nell'ambito della computer
grafica bisogna sopratutto fare dei sacrifici e si deve essere sempre pronti a trasferirsi lontano da casa.
La computer grafica è la generazione e la manipolazione di immagini per mezzo del computer. Marco
Genovesi, capo del dipartimento di 3D Digital Matte Painting(una tra le prime società al mondo nella
creazione di effetti visivi digitali), racconta che non è sufficiente avere una predisposizione per un determinato lavoro, ma ci vuole capacità, che lui ha deciso di trasferirsi all‟estero perché era l‟unico modo
per trovare quel lavoro avendo cominciato con la computer grafica già all‟età di 16 anni, creando dei
videogiochi nel tempo libero. A quel tempo, nel 1992, non esistevano delle scuole specializzate in questo campo, infatti, senza aver seguito degli studi regolari si è istruito da solo per imparare ciò che in
Italia forse nessuno poteva insegnargli. Dopo 24 esami, ha lasciato l‟università per concentrarsi sulla
società di post produzione. Oggi, però, ci sono delle scuole specializzate per chi vuole imparare questo
mestiere; tra le più importanti e le più note troviamo il Centro Nad,la Vancouver Film School,la Big
Rock,l‟Istituto Europeo di Design(Ied),School of Visual Art, il Politecnico di Torino e di Milano e molte
altre. I percorsi possono essere due, uno più artistico e uno più tecnico. Si sottolinea che le competenze
richieste sono diverse, colui che si trova nel campo dell‟animazione non ha bisogno di una formazione
tecnica mentre chi vuole diventare Shader Writer necessita di nozioni elementari di programmazione;
per questo esistono molti corsi universitari, diversa è invece la situazione di chi aspira a diventare
animatore perché in Italia non esistono università specializzate, è possibile frequentare scuole private di
formazione. Marco Manzini assicura che in questo settore conta sostanzialmente l‟esperienza per svolgere il proprio lavoro in modo professionale. Anche lui si è trasferito all‟estero non per sua scelta, ma
perché la situazione italiana in questo settore lo obbliga; chi inizia a lavorare lo fa gratuitamente, in
condizioni di sfruttamento nella speranza di un contratto che di solito non c‟è. Per questo Marco
Manzini ha inviato il suo curriculum in qualche parte del mondo e poco dopo ha ricevuto una chiamata
dalla Scozia, proseguendo a Oxford e poi a Londra.
Arduini Cristian 4^A EL
Attività e Progetti
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Il Cannocchiale
UN DIFETTO NELLA DONNA
Quando Dio creò la donna era già al suo sesto giorno di lavoro facendo pure gli straordinari.
Apparve un angelo e gli chiese:”Come mai ci metti tanto con questa?”
E il Signore rispose: “Hai visto il mio Progetto per lei?”
Deve essere completamente lavabile, però non deve essere di plastica, avere più di 200 parti muovibili ed
essere capace di funzionare con una dieta di qualsiasi cosa avanzi, avere un grembo che possa accogliere
quattro bimbi contemporaneamente, avere un bacio che possa curare da un ginocchio sbucciato ad un
cuore spezzato e lo farà tutto con solamente due mani.”
L’angelo si meravigliò dei requisiti.
“Solamente due mani….Impossibile!
E questo è solamente il modello base?
E’ troppo lavoro per un giorno….Aspetta fino a domani per terminarla.”
“No lo farò!” protestò il signore. “Sono tanto vicino a terminare questa creazione che ci sto mettendo tutto
il mio cuore…
Ella si cura da sola quando è ammalata e può lavorare 18 ore al giorno.”
L’angelo si avvicinò di più e toccò la donna.
“Però l’hai fatta così delicata, Signore”
“E’ delicata, ribatté Dio, però l’ho fatta anche robusta. Non Hai idea di quello che è capace di sopportare o
ottenere”
“Sarà capace di pensare?” chiese l’angelo.
Dio rispose:
“Non solo sarà capace di pensare ma pure di ragionare e di trattare”
L’angelo allora notò qualcosa e allungando la mano toccò la guancia della donna…
“Signore, pare che questo modello abbia una perdita…”
“Ti avevo detto che stavo cercando di mettere in lei moltissime cose…
non c’è nessuna perdita… è una lacrima” lo corresse il Signore.
A che cosa serve una lacrima?” chiese l’angelo.
E Dio disse:
“Le lacrime sono il suo modo di esprimere la sua gioia, la sua pena, il suo disinganno, il suo amore, la sua
solitudine, la sua sofferenza, e il suo orgoglio.”
Ciò impressionò molto l’angelo “Sei un genio, Signore, hai pensato a tutto. La donna è veramente meravigliosa”
Lo è!
Le donne hanno delle energie che meravigliano gli uomini.
Affrontano difficoltà, reggono gravi pesi, però hanno felicità, amore e gioia.
Sorridono quando vorrebbero gridare, cantano quando vorrebbero piangere, piangono quando sono felici e
ridono quando sono nervose.
Lottano per ciò in cui credono.
Si ribellano all’ingiustizia.
Non accettano un “no” per risposta quando credono che ci sia una soluzione migliore.
Si privano per mantenere in piedi la famiglia.
Vanno dal medico con un’amica timorosa.
Amano incondizionatamente.
Piangono quando i loro figli hanno successo e si rallegrano per le fortune dei loro amici.
Sono felici quando sentono parlare di un battesimo o un matrimonio.
Il loro cuore si spezza quando muore un’ amica.
Senza dubbio sono forti quando pensano di non avere più energie.
Sanno che un bacio e un abbraccio possono aiutare a curare un cuore spezzato.
Non ci sono dubbi però… nella donna c’è un difetto:
Ed è che si dimentica quanto vale.
Latina, 17 Dicembre 2010
Per sorridere un po’
Anno VI — numeri 2/3
Alleniamo la mente
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4
Un industriale soffre di insonnia. Fa il
solito giro dei medici, prova di tutto,
ma niente da fare, Finché l’ennesimo
dottore non gli consiglia il vecchio
metodo di contare le pecore. Dopo
qualche giorno l’industriale torna dal
medico che gli chiede se il metodo sta
funzionando.
L’industriale risponde sospirando:
- In effetti, qualche risultato l’ho avuto.
Alla decima pecora comincio a sbadigliare, alla ventesima mi si chiudono gli
occhi da soli… ma alla trentesima le
pecore entrano in sciopero per l’orario
di lavoro più corto!
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4
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Le definizioni si dovranno leggere sia
orizzontalmente sia verticalmente
DEFINIZIONI: 1. Biasimare, disapprovare 2. Vino
bianco… di San Gimignano - 3. La realizzazione del
mondo da parte di Dio - 4. Il cantautore di
“Margherita”- 5. Facilità ad arrabbiarsi.
- Dottore, la mia
gallina a Pasqua
non ha fatto le
uova di cioccolato.
- E' naturale! - E'
naturale un corno!
E allora perché a
Natale ha fatto il
panettone?
La soluzione sarà pubblicata sul prossimo numero
Il giudice all’imputato, denunciato
per guida in stato di ubriachezza:
- L’agente della Stradale l’ha vista
procedere sull’autostrada a zig zag:
ciò, caro signore, dimostra chiaramente che lei era pieno di vino!
- Che vuol dire, signor giudice?
Anche i fiumi procedono a zig zag,
eppure sono pieni d’acqua!
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Oroscopo 2011. Lavoro:
gli astri ti sorridono.
Salute: gli astri ti sorridono. Sesso: gli astri
stanno ancora a ridere!!!
Precipita un aereo nella
giungla. L'unico superstite
viene catturato dagli indigeni che lo circondano con
le lance puntate. L'uomo
alza gli occhi al cielo a dice:
- Cristo! Sono fregato! Ma
una voce dall'alto tuona:
- Non è vero. Strappa la
lancia dalle mani dell'indigeno che hai accanto e
uccidi il capo! L'uomo esegue l'ordine divino. Prende
la lancia dalle mani dell'indigeno che ha accanto e
infilza il capo. A quel punto
la voce dall'alto tuona: Ora sì che sei fregato!
Un professore vuole studiare la possibilità di recuperare
dei matti con la compagnia di alcuni conigli. Passano
alcuni giorni e li va a trovare. Va dal primo, sta a cavalcioni su un coniglio tenendolo per le orecchie come
fosse un manubrio: - Bruum bruum... Va dal secondo,
uguale, come fosse in sella a una motocicletta. Va dal
terzo e lo trova che accarezza amorevolmente il coniglio. Con soddisfazione il professore dice: - Finalmente
la mia idea ha avuto successo su questo individuo.
Certo che gli altri sono proprio partiti! E il matto fa: Sono partiti??? E di corsa balza in sella al coniglio: Bruum bruum bruuuuuuuuuum...
Il Cannocchiale Giornale
dell’Istituto Tecnico Industriale
“.G. Galilei” di Latina
Istituto Tecnico Industriale
“Galileo Galilei” - Latina
Redazione:
“Più opportunità per il tuo futuro”
Direttore: D.S.
Dott.ssa Laura Pazienti
Via Ponchielli 04100 Latina
Tel.: 0773/663325
Fax: 0773/479316
E-mail: [email protected]
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Web: www.itisgalilei.it
Specializzazioni:
Elettronica ed Elettrotecnica
Meccanica - Meccatronica ed Energia
Chimica, Materiali e Biotecnologie
Referenti:
prof.sse
Rosa Liquori
Maria A. Cianciaruso
Grazia Maddaloni
Graphic Design: prof. Paolo Zannella
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questo giornale, dando appuntamento
al mese di Febbraio 2011.
Tutti coloro che volessero contribuire alla realizzazione del giornale con: articoli,
racconti, opinioni, poesie, foto, vignette o qualsiasi altro contributo, possono
rivolgersi ai proff. Liquori, Cianciaruso, Maddaloni e Zannella.
N.B. Tutti i contributi dovranno essere presentati su supporto informatico
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