Quaderno del
turismo consapevole
anno 2014
nei luoghi della vita
lungo il fiume Lamone
2
Lamone bene comune
Progetto partecipato delle comunità attive delle Terre del Lamone
L ’idea di salvaguardare e valorizzare il percorso arginale del fiume Lamone e le terre
da esso lambite nasce molti anni fa presso
l’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova,
e assume subito il carattere della partecipazione condivisa e la vocazione a lavorare in
prospettiva con azioni d’area vasta.
Il progetto “Lamone Bene Comune” promosso con il bando di educazione all’ambiente e alla sostenibilità INFEA
2011 della Regione Emilia-Romagna e
concluso nel settembre 2013 - ha acquisito
una valenza sovra regionale e oggi collega le terre della “Romagna toscana” alle località
costiere della provincia di Ravenna. Fra gli esiti del progetto c'è l'impegno a rendere
più vitale l’area fluviale con proposte di turismo consapevole, eventi culturali e sportivi,
creando una vetrina delle eccellenze con iniziative che animino il percorso verso il mare
e contro corrente fino alla sorgente, mettendo in rete i territori e favorendo una più
profonda conoscenza reciproca.
L’attuale progetto si intitola sempre “Lamone Bene Comune” ed è sostenuto dalla legge
regionale 3-2010 sulla partecipazione. Avviato nel dicembre 2013, ha la finalità di accogliere le proposte dei cittadini per una gestione condivisa delle Terre del Lamone attraverso una pianificazione integrata della gestione del territorio. Sarà questo il primo
passo verso il grande obiettivo: il Contratto di Fiume. I temi da affrontare sono di fondamentale importanza per il benessere comune: vie d’acqua, percorsi alternativi lenti,
agricoltura e piani paesaggistici, iniziative della cittadinanza attiva rivolte alla salute e
all’economia del territorio.
La partecipazione può portare anche a cambiare la logica della ripartizione delle risorse,
a creare sinergie interessanti per la promozione dei paesi, abbattendo i confini in una
logica culturale bioregionalista. Questi percorsi di analisi per il miglioramento della
vita e del paesaggio, volti a evitare il degrado e l’abbandono di questo bene comune
prezioso, possono anche portare a politiche di adeguamento e favorire le credenziali
per accedere a fondi europei.
L’attuale edizione di Lòng e’ Fion è la riconferma che la comunità è attiva e sensibile a
queste tematiche e si propone di far riflettere sull’importanza di riappropriarsi di questo
ambiente, considerando il fiume come una risorsa vitale, che collega non solo i paesi,
ma anche il tempo, la storia, il territorio e le mutazioni del paesaggio. L’interesse comune
è quello di riscoprire il Lamone in una veste tradizionale e al contempo rinnovata, presentandolo
come corridoio naturalistico-culturale per iniziative della salute e del divertimento. Questa terra
dall’ospitalità proverbiale dovrà prodigarsi su un
nuovo cammino, più impegnato e consapevole del
patrimonio comune ereditario, rendendolo sempre
più fruibile ed esaltandone le risorse ambientali,
artistiche, artigianali ed enogastronomiche.
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Ass. CulturAle
Civiltà erbe PAlustri
Rituali e usanze
delle terre del Lamone
Lóm a Mêrz
venerdì 28 Febbraio 2014 - ore 20,00
Il primo appuntamento del calendario, dedicato al “Memoriale di campagna”, sarà Lóm a
Mêrz, venerdì 28 febbraio 2014.
La tradizione vuole che, per scongiurare la malasorte, gli ultimi tre giorni di febbraio e i
primi tre di marzo, sul far della sera, i contadini accendessero nei campi dei grandi fuochi.
Il significato era quello di ricacciare il freddo e il rigore dell’inverno, bruciando i rami secchi
delle potature e invitando così la buona stagione con l’auspicio di rigogliosi raccolti.
Alle ore 20 di venerdì 28 febbraio 2014, i paesi lungo il fiume Lamone, dalla sorgente alla
foce, si coordineranno per l’accensione contemporanea delle “focarine” e il fiume sarà la linea
di collegamento fra le località coinvolte per festeggiare l’avvento della primavera.
Al calare del sole, a Casaglia, a Crespino di Marradi, a Popolano di Marradi (FI), a Brisighella, a Faenza, a Boncellino, a Traversara, a Santerno, a Villanova, ad Ammonite, a Marina
Romea con Porto Corsini e a Casal Borsetti (RA) sarà possibile scorgere in lontananza la
luce calda dei grandi falò, con la gente raccolta attorno per rivivere insieme i riti della nostra
terra e assaggiare de’ bôn vén e i dulz fët in ca.
Ad arricchire la serata, una fiaccolata a cavallo, a cura del Centro Turismo Equestre, collegherà alcuni tratti del fiume Lamone.
Nel punto passo, fra Villanova e Santerno, oggi Ponte della Pace, le due località organizzeranno una grigliata partecipata e il momento sarà arricchito da installazioni di fuoco e da
danze degli Spiriti del Rogo, a cura di Elastica Teatro.
A Savarna, in collaborazione con Mezzano, i fuochi arderanno l’1 e il 2 marzo.
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Ass. CulurAle
Civiltà erbe PAlustri
Rituali e usanze
delle terre del Lamone
Fësta de’ Scartöz
sabato 31 Dicembre 2014
I riferimenti, ad un primo evento che vede una comunità portarsi spontaneamente il cibo da casa nel cartoccio, sono legati ad un avvenimento strano, atteso
dai cittadini: il volo di una mongolfiera.
Bologna, 21 settembre 1812. Vicino a porta San Mamolo, Francesco Zambeccari, dinamico avventuriero, morì tragicamente sulla sua mongolfiera incendiatasi davanti agli occhi di una folla festosa che, sorpresa e forse inconsapevole
delle conseguenze, continuò a sgranocchiare dai propri cartocci.
In Romagna, la Fësta de’ Scartöz si celebrava la sera del 9 febbraio per ricordare
la proclamazione della “Repubblica Romana”, primo esempio di Costituzione
Italiana Laica retta dal triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio
Saffi e Carlo Armellini.
Nelle varie sezioni repubblicane si festeggiava portandosi il cibo rigorosamente
da casa e nel cartoccio. Le sezioni, che cominciarono a cucinare sul luogo
del ritrovo, furono redarguite e contestate dagli anziani. In seguito,
l’iniziativa fu adottata da varie Associazioni come festa solidale
e sostenibile.
A Villanova si ricorda che, la notte di San Silvestro, nella
Casa del Popolo, il cibo arrivava nelle sporte di erba palustre; in loco si pagava solo la bottiglia di spumante, comprensiva di prenotazione del tavolo.
5
2
eventi
014
2014
Calendario eventi
Lamone Bene Comune
12 Gennaio - traversara
• “Maratona
della Pace”
12 Gennaio
• Dal
al 9 Febbraio - santerno
Marzo - villanova
• 8“Cena
Sociale delle Donne” Casablanca
- bagnacavallo
• 9“IlMarzo
Carnevallo” Carnevale per ragazzi
Marzo - Mezzano
• 23
“Segavecchia”
Marzo - traversara
• 30
Percorso a cavallo lungo la golena del
Laboratori di Carnevale
9 Febbraio - bagnacavallo
• Spirito
e Materia - XV edizione
Lamone
Incontri di parole, musica e degustazioni
16 Febbraio - santerno
• Sfilata
di carri allegorici
28 Febbraio - “Lóm a Mêrz”
• Accensione
delle “focarine”
4 al 6 e dall’11 al 13 Aprile
• Dal
“Traversara in Fiore” Traversara
- villanova
• 6“LaAprile
Soffitta in Piazza”
6 Aprile - russi
• “38
Maratona del Lamone” GS Lamone
Aprile - Fontana Moneta
• 13
“Trail Sentiero Frassati”
lungo il fiume e fiaccolata a cavallo
a
1 e 2 Marzo - Mezzano e savarna
ASD I Cinghiali, U.O.E.I.
• Lóm
a Mêrz
24 al 27 Aprile - boncellino
• Dal
1 Marzo - villanova
“45 Festa del Passatore”
• “Corsa
dal Fugaren” GS Lamone
Aprile - boncellino
• 24
2 Marzo - villanova
“Corsa del Passatore” GS Lamone
• La
Soffitta in Piazza
Aprile - russi
• 27
2 Marzo - traversara
Visita guidata a Villa Romana
• Carnevale
a
6
2014
eventi
2
014
Calendario eventi
Lamone Bene Comune
Maggio - Fontana Moneta
• 1Escursione
sul Sentiero Frassati
Dal 4 all’8 Giugno
• ecomuseo
delle erbe Palustri
U.O.E.I.
Giornate dell’Ambiente con camminata “Cun magnêda longa” e Pedalata
FIAB (8 Giugno)
e 18 Maggio - russi
• 1Visita
guidata a Palazzo S. Giacomo
10, 17, 24, 31 Maggio
• 3,bagnacavallo
e 14 Giugno - bagnacavallo
• 7“Natura
nella Notte” Podere Pantaleone
16 Giugno all’8 Agosto
• Dal
C. R. E. - Santerno
e 24 Giugno - bagnacavallo
• 17
Mercatini serali
e 21 Giugno - traversara
• 20
“Notte d’estate alla Torre”
Giugno - santerno
• 21
“Giovanissima musica d’estate”
“Natura nella Notte” Podere Pantaleone
- villanova
• 4“LaMaggio
Soffitta in Piazza”
Maggio - Marradi
• 11
Festa del Pane
16 al 18 Maggio - Marradi
• Dal
Festa dello Sport
17 Maggio - Fossolo
• “41
° Trofeo del Passatore” GS Lamone
Maggio - Fontana Moneta
• 18
“Festa di Primavera” U.O.E.I.
24 al 25 Maggio
• Dal
“42 100 Km del Passatore” U.O.E.I.
e 25 Maggio - bagnacavallo
• 24
“Festa dei Parchi” Podere Pantaleone
Maggio
• 31
Marina romea - Porto turistico
a
Incontro con Annita Garibaldi Jallet,
pronipote di Giuseppe Garibaldi
7
2
eventi
014
2014
Calendario eventi
Lamone Bene Comune
Dal 17 al 20 luglio
• Marina
romea
5 al 7 settembre - Ammonite
• Dal
Sagra paesana
Dal 12 al 15 settembre
• villanova
Festival:
“Donne verso il mare aperto:
Scusa, ma esisto”
•
“30a Sagra Civiltà Erbe Palustri”
Dal 24 al 27 luglio
Marina romea
settembre - villanova
• 13
“Podistica Sagra Erbe Palustri”
“Vetrina a mare”
Lamone Bene Comune 2a Edizione
GS Lamone
settembre - russi
• 17
Corsa Fira di sett dulur
UISP - GS Lamone
e 28 settembre - russi
• 21
Visita guidata a Palazzo S. Giacomo
6 al 10 Agosto - russi
• Dal
Visita guidata al Palazzo S. Giacomo
Agosto - Casal borsetti
• 10
87 Sagra di S. Lorenzo
e a Villa Romana
settembre - russi
• 27
Visita guidata a Villa Romana
e 28 settembre - bagnacavallo
• 27
“Il vino dal bosco alla cantina”
a
Fuochi d’artificio
Agosto - russi
• 15
“Ferie di Augusto” Villa Romana
Agosto - Marradi
• 16
“Notte delle Streghe”
Agosto - traversara
• 16-17-18
“Ferragosto Traversarese”
Agosto - russi
• 24
“Podistica Mercatone” GS Lamone
Podere Pantaleone
settembre - bagnacavallo
• 29
Mercatino dei ragazzi
in Piazza della Libertà in occasione
della Festa di S. Michele
8
2014
eventi
2
014
Calendario eventi
Lamone Bene Comune
Dal 2 al 6 Ottobre - santerno
• Sagra
Paesanax
4 e 5 Ottobre - bagnacavallo
• “Il
vino dal bosco alla cantina”
Dicembre - bagnacavallo
• 14
Spirito e Materia - XVI Edizione
incontri di parole,
musica e degustazioni
e 21 Dicembre
• 14
bagnacavallo
Podere Pantaleone
5-12-19-26 Ottobre - Marradi
• Sagra
delle Castagne
Dal 10 al 13 Ottobre - villanova
• Festa
d’Ottobre
Mercatini di Natale
Dicembre - boncellino
• 26
“Corsa di S. Stefano” GS Lamone
Dicembre - villanova
• 31
“Fësta de’ Scartöz”
Dal 6 all’8 novembre - Faenza
• “48
Festa della Montagna” U.O.E.I.
9 novembre - bagnacavallo
• Festa
dei sapori d’Autunno
novembre - villanova
• 11
“Cena Sociale con castagne e cagnina”
a
Casablanca
22 novembre - villanova
• “La
corsa d’la Piligrena” GS Lamone
30 novembre - santerno
• Fiera
delle Meraviglie
14, 21, 28 Dicembre
• 7,Marradi
Mercatini di Natale
9
La Ginestra
Collocato in località Crespino del Lamone (600 s.l.m.), comune di Marradi (FI),
il B&B La Ginestra è raggiungibile via auto tramite la ex SS 302 Faentina, distante
45km da Faenza e 55km da Firenze e in treno, essendo la fermata del paese situata
sulla paesaggistica tratta Faenza - Firenze. La linea offre servizio cadenzato con la
stazione centrale di Firenze di Santa Maria Novella (60 minuti).
Le camere a disposizione offrono fino a 9 posti, in sistemazioni a scelta, con bagno
privato e con letto matrimoniale o letti singoli; a richiesta è possibile aggiungere
un terzo letto.
La Mora
La Castagna
Il Lampone
Il Bed & Breakfast è collocato nella piazzetta di Crespino del Lamone, località denominata anche “paese dell’acqua buona e delle fontane”. Nella piazzetta si trova
l’Abbazia Vallombrosana di S. Maria dell’XI secolo e vicino il Tempio Ossario, edificato a ricordo delle 42 vittime di un eccidio perpetrato nel luglio del 1944.
Il gestore offre notizie sulla storia delle località della zona, sulle tradizioni agricole,
artigianali, artistiche e culturali dell’Appennino. Saprà darvi informazioni sulla gastronomia locale e sulle attività del bosco: castagneto, funghi, frutti di bosco, tartufi,
caccia e pesca, sui migliori itinerari a piedi, a cavallo o in mountain bike.
Saranno possibili visite guidate all’antico borgo medievale di Lozzole e all’Eremo
di Gamogna.
Prezzi a persona per notte comprensivi di abbondante prima colazione di prodotti
tipici locali:
Camera per 1 persona
€ 35,00
per una notte con bagno
Camera per 1 persona
€ 30,00
per più notti con bagno
Camera per 2 o 3 persone € 30,00
Info e prenotazioni:
Tel. 333 8931093 o 333 9753592
[email protected]
10
Marradi
Centenario della stampa dei Canti Orfici
di Dino Campana
Marradi celebra quest’anno il centenario della 1
a
edizione dei “Canti Orfici” di
Dino Campana. Note sono le vicende umane del poeta, ma meno conosciute le vicende relative alla pubblicazione del libro che fu stampato per la prima volta nella
Tipografia Ravagli nell'estate del 1914, grazie alla sottoscrizione di 44 cittadini
marradesi che anticiparono due lire e cinquanta ciascuno. Il manoscritto, dal titolo
“Il più lungo giorno”, era stato purtroppo smarrito, con grande dispiacere del poeta,
da Soffici e Papini ai quali Campana lo aveva consegnato.
Numerose sono le manifestazioni, programmate dal Centro studi Campaniani in
collaborazione con il Comune di Marradi, che verranno sviluppate nel corso dell’anno per celebrare il centenario e diverse sono rivolte ai giovani per avvicinarli e
fare loro conoscere la poesia e la poetica di Dino Campana.
28-29 marzo 2014 - lettura scenica incentrata sull’epistolario Dino Campana - Sibilla Aleramo (inframmezzato da testi tratti dai “Canti Orfici”) dal titolo “Altre
parole non trovo” che sarà messa in scena dagli allievi del Liceo Tito Livio di Milano, sotto la guida della professoressa Valeria Fraccari.
7 giugno 2014 - Commemorazione ufficiale della firma del contratto tra i 44 sottoscrittori marradesi e il tipografo Ravagli per la stampa dei “Canti Orfici”.
Nel giorno della commemorazione verrà presentata la stampa anastatica dei “Canti
Orfici” edizione Ravagli 1914. Presentazione della cartolina del centenario ed eventuale poster, oltre ad altre tre cartoline aventi come soggetto il testo manoscritto di
tre poesie di Campana tratte da “Il più lungo giorno”.
Mostra bibliografica dell’opera e della vita di Campana nella sala del Centro Studi
ed eventualmente mostra dei documenti dell’Archivio Comunale.
Durante l’estate saranno inoltre attuate diverse manifestazioni che verrano appositamente presentate in un calendario dedicato agli eventi del Centenario.
Ricordiamo:
Cento cantori per Dino Campana.
Lettura dai “Canti Orfici” per le vie del paese.
Passeggiate anche notturne su percorsi.
Genetliaco campaniano (20 agosto). Presentazione di un libro, relazione di uno studioso,
spettacolo teatrale. Presentazione della copertina e dello story board a fumetti Manga
su Campana che successivamente sarà presentato alla fiera dei fumetti di Lucca.
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u.O.e.i. • FAenzA
Unione Operaia Escursionisti Italiani
La sezione faentina dell’ U.O.E.I., che ha celebrato recentemente il centenario di
fondazione 1912-2012, è una Associazione del tempo libero che diffonde la conoscenza della montagna e organizza manifestazioni culturali, ricreative e sportive.
Per realizzare tutto questo l’ U.O.E.I. mette in campo un complesso di attività quali
l’escursionismo, la festa della montagna, lo sci club e la ginnastica presciistica, il turismo, il foto club, il gioco del mah-jong, la 100 Km del Passatore Firenze - Faenza,
le vacanze con il camper, il “Sentiero Garibaldi” (da Palazzuolo sul Senio a Modigliana) e la gestione del rifugio di Fontana Moneta.
Situato nell’Appennino fra Romagna e Toscana, il Rifugio di Fontana Moneta
(plurisecolare complesso edilizio con annessa chiesa nei pressi del torrente Sintria)
costituisce un eccezionale luogo per il soggiorno di gruppi. A Fontana Moneta si
possono percorrere una ventina di sentieri indicati da apposita segnaletica e tracciati
sulle cartine redatte dall’U.O.E.I. Particolarmente significativo è il “Sentiero Frassati dell’Emilia Romagna” con partenza da Fontana Moneta e la collocazione del
rifugio quale posto tappa della “Alta via dei parchi” che percorre lo spartiacque
dell’Appennino fra Emilia Romagna e Toscana.
Il rifugio (completamente restaurato e arredato) è servito da acqua, luce, gas e dispone di 31 posti letto distribuiti in 5 camere oltre a 2 sale da pranzo con cucina e
5 servizi igienici con doccia e acqua calda. Fontana Moneta (634 mt. di altitudine)
si raggiunge in 45 minuti da Faenza passando da Brisighella, San Cassiano, San
Martino in Gattara e Monte Romano.
L’ U.O.E.I. fa conoscere le proprie iniziative tramite il notiziario “il Sentiero” (tre
numeri all’anno) e “il Sentiero.net”.
Per accedere all’uso del rifugio (autogestito) informazioni presso la sede U.O.E.I.:
Viale Baccarini 27 - Faenza - Tel. e fax 0546 664925 - www.uoei.it/faenza.
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Az. Montepiano Oriolo
L ’azienda agricola “Montepiano”, in quel di Oriolo dei Mille
Fichi di Faenza in Via San Mamante 126, è un’attività produttiva biologica dal 1995.
L’attività produttiva primaria è vitivinicola, con produzione
propria di vini, presentati con i marchi di: “Rosso Oriolo” e
“Bianco Oriolo”.
Nel 2006 in azienda è stata introdotta la coltivazione e la produzione dello zafferano c.d. “Oro Rosso”, presentato con il
marchio commerciale “Zafferano delle Terre di Oriolo”.
Presso l’azienda esiste un’associazione culturale denominata “Il Convivio” dove è
possibile organizzare (su prenotazione), pranzi e cene nel rispetto della ristorazione
artusiana e romagnola.
L’azdôra Biancarosa, prestigiosa cuoca di lunga esperienza, prepara i suoi piatti nel
rispetto dei menù concordati al momento della prenotazione.
Vengono inoltre organizzate serate a tema, “Alla ricerca degli antichi sapori di Romagna”, i cui menù e calendari verranno pubblicati nel sito www.ninotini.com.
La particolare orografia del territorio, oltre ad offrire panorami mozzafiato, è stata
fonte di ispirazione per Nino per scrivere bellissime e toccanti poesie, che poi hanno
dato vita a “La strada della Poesia” e al “Sentiero dell’Amore ”.
Passeggiando per tali sentieri è infatti possibile leggere le poesie applicate agli alberi.
Nino e Biancarosa vi aspettano!
Info:
Tel. 0546 642075 - 338 6370955
[email protected]
13
COMune Di FAenzA
Faenza
CeAs DellA rOMAGnA FAentinA
Il 15 gennaio 2014 nasce a Faenza, con un primo
incontro tra gli aderenti - associazioni e singole persone - il Tavolo per la Sostenibilità Ambientale pensato e voluto per sensibilizzare alle tematiche del
progresso e dello sviluppo sostenibili, ovvero mantenibili nel tempo senza pregiudizio del futuro. Un futuro sempre e comunque legato fisicamente alla disponibilità di energia, in tutte le sue forme, ed eticamente
alla messa in campo di comportamenti solidali tra gli Homo Sapiens che abitano il
pianeta Terra in forza dello spettro di risorse vitali (aria, acqua, cibo ed energia) e
non illimitate che il pianeta stesso mette quotidianamente a disposizione. Il territorio locale nel quale ognuno di noi vive ed opera quotidianamente altro non è che
un’infinitesima porzione di quella Terra che, nella sua somma di porzioni appunto
piccolissime, deve essere utilizzata consapevolmente onde evitare il progressivo impoverimento permanente e la progressiva distruzione del Pianeta.
Il territorio locale va utilizzato - e quindi governato a tale scopo - consapevolmente,
ricercando ricadute economiche “compatibili”, cioè “sostenibili”, ovvero mantenibili
nel corso del tempo in virtù del fatto che il territorio medesimo viene
consumato/utilizzato e non consumato/consunto.
Mission del TSA, nel campo della valorizzazione sostenibile del territorio faentino,
è l’attivazione di piste ciclabili per utilizzi sociali e turistico-economici (turismo
slow, lento) sulla sommità degli argini del fiume Lamone (progetto intercomunale
“Lamone Bene Comune”, sottoprogetto faentino “Lamone Amico”). Questa possibilità è stata positivamente testata lo scorso 22 settembre 2013 quando, in occasione della settimana ecologica organizzata da Comuni romagnoli (capofila il
Comune di Cesena), si è svolta la “biciclettata d’argine” Faenza-Ponte di Ronco,
andata (argine sx) e ritorno (argine dx), per circa
20 km complessivi. Visto il successo della escursione by bicycle, attestato dal video girato nell’occasione, questa iniziativa-simbolo verrà riproposta
nel 2014, il 21 settembre (ultima domenica
d’estate).
Per informazioni:
CEAS della Romagna Faentina
Via S. Giovanni Bosco, 1 - Faenza
Tel. 0546 691593 - 338 3829984
(coord. G. Paolo Costa)
provv: [email protected]
14
Consulta Faentina
L a Consulta Faentina delle Associazioni di Volontariato raggruppa circa 37
Associazioni promotrici e 49 iscritte al Coordinamento.
In base agli obiettivi dei loro statuti sono riunite idealmente in Tavoli: della Donna,
della Sanità, dell’Anziano e dell’Ambiente. Quest’ultimo ha da anni coordinato e
dato vita ad iniziative volte alla conoscenza e quindi alla valorizzazione del territorio
faentino e ai suoi componenti come acqua e aria.
In modo particolare il fiume Lamone è stato occasione di convegni, pubblicazioni,
giri in bici o a piedi lungo gli argini.
A livello locale, le associazioni riunite nel Tavolo Ambiente hanno individuato e realizzato (nel tratto cittadino
Anello del fiume Lamone) un percorso fluviale urbano pedonale
dei e ciclabile, atto ad essere utilizzato sia per attività sportive
che per attività didattiche con scolaresche, con valorizzaponti zione dell’ambiente, il tutto puntualmente descritto nella
pubblicazione “Anello dei 4 ponti”; pubblicazione stampata in 4.000 copie e in distribuzione gratuita presso la
sede della Consulta e della Pro loco di Faenza.
Comune di Faenza
4
una proposta
di percorso
Sempre nell’ambito del tavolo ha trovato realizzazione uno studio di fattibilità per un nuovo ponte
(ciclo-pedonale) che dalla zona Orto Bertoni raggiunge la strada per Sarna.
La Consulta Faentina quindi tramite il Tavolo dell’Ambiente ha aderito naturalmente al TSA (Tavolo
per la Sostenibilità Ambientale), tavolo istituzionale
del Comune di Faenza, per la concretizzazione del
progetto INFEA “Lamone Bene Comune” della Regione Emilia-Romagna.
Per informazioni:
Consulta Faentina
Via Laderchi, 3 - Faenza
Tel. e fax 0546 27206
[email protected]
15
Una Maratona per la Romagna
DOMENICA 6 APRILE 2014
CITTÀ DI RUSSI (RA)
Piazza Farini
Gara omologata dal
Comitato Provinciale
Società podistiche
va
si rinno
e
h
c
e
radizion
t
la
7
Dal 197
www.gslamone.blogspot.it
PROGRAMMA della MANIFESTAZIONE:
Info:
G.S. LAMONE
Via E. Babini, 1 - Russi (RA)
Fax 0544 580771 - [email protected]
LUCIA SASSI
Tel. 0544 581309 - Cell. 335 6933050
ore 9,00 - km 10 e km 3 aperte a tutti
NOVITÀ: Nordik Walking con istruttore
ore 9,00 - Maratona - km 42,195
ore 9,05 - 22° G.P. PROMESSE DI ROMAGNA
Gare competitive per bambini e ragazzi 4-15 anni
ore 10,30 - Circuito di 5000 metri competitivo
16
PrO lOCO russi
Russi
Palazzo san Giacomo e villa romana
Sotto l’argine sinistro del fiume Lamone, in territorio di Russi, sorge, come un
“elefante bianco”, il Palazzo San Giacomo, seicentesca residenza estiva della nobile
famiglia ravennate dei Rasponi. L’antica Versailles dei Rasponi, come qualcuno l’ha
definita nonostante l’evidente stato di abbandono, mantiene il fascino delle antiche
vestigia grazie agli affreschi che ornano i soffitti e che costituiscono un importante
ciclo pittorico raffigurante i segni zodiacali, i racconti mitologici delle costellazioni
e i giorni della settimana. Attigua al Palazzo, ma di successiva costruzione, è la
chiesa dedicata a S. Giacomo Apostolo, edificata nel 1774 a cura dell'architetto
imolese Cosimo Morelli.
Scesi dall’argine e percorrendo il viale alberato con il palazzo alle spalle, dopo un
chilometro, si raggiunge la Villa Romana, una delle ville rustiche più rappresentative e meglio conservate dell'Italia Settentrionale, rinvenuta casualmente nel 1939
durante gli scavi di una fornace. La struttura oggi visitabile è databile al I e II sec.
d.C.; le pavimentazioni in mosaico bianco e nero rappresentano uno degli esempi
più belli di decorazione geometrica del periodo.
Il Palazzo San Giacomo è visitabile in occasione dei seguenti appuntamenti:
- 1 e 18 Maggio • 21 e 28 Settembre
dalle ore 15.00 (ultimo ingresso alle ore 17.00)
- dal 6 al 10 agosto
dalle ore 19.00 alle 22.00
Visite guidate alla Villa Romana organizzate dalla Pro Loco di Russi
in collaborazione con il G.R.A.:
- 27 Aprile • 21, 27 e 28 Settembre
dalle ore 15.00 (ultimo ingresso alle ore 17.00)
- 15 agosto
dalle ore 16.00 alle 20.00
Info:
[email protected]
Tel. 0544 587670
(mart e ven ore 10.00-11.30)
Soprintendenza
Tel 0544 581357
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AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO
PODere PAntAleOne
L’oasi Podere Pantaleone
Il Podere Pantaleone è situato a Bagnacavallo lungo la via omonima, laterale di via Stradello. Un tempo di proprietà della famiglia Pirazzoli, soprannominata “Pavlèna”, il Pantaleone è stato acquistato dal Comune di Bagnacavallo nel 1988.
Istituito come oasi naturalistica nel 1989 (Area di Riequilibrio Ecologico), dal 2006 è anche
Sito di Importanza Comunitaria.
Fino agli anni Cinquanta il podere era del tutto simile ai fondi che lo circondavano, con
vecchi filari di vite sostenuti e dominati da grandi alberi capitozzati e, tra un filare e l’altro,
lunghe strisce di terra coltivate a grano, orzo ed erba medica. Poi, in pochi anni, il paesaggio
intorno venne trasformato dalle nuove tecniche agricole, mentre il podere conservò il suo
aspetto perché il proprietario decise di non passare alle colture intensive e di non utilizzare
fitofarmaci e concimi chimici.
Nel corso degli anni i filari alberati si sono estesi spontaneamente creando un bosco interrotto solo da piccoli spazi erbosi. La flora e la fauna tipiche della Pianura Padana, almeno
fino al dopoguerra, hanno ritrovato l’ambiente naturale ideale, dando vita a un’area di oltre
nove ettari di grande interesse paesaggistico e naturalistico.
Al suo interno si trovano tanti fiori spontanei ormai introvabili e animali di ogni tipo. L’oasi
è stata di recente dotata di pannelli didattici, campo di grano con fiori spontanei di una
volta, stagno con piante acquatiche, anfibi e rettili rari.
Apertura dal 6 aprile al 5 ottobre 2014:
Domenica e i giorni festivi ingresso gratuito.
Orari: Aprile-Maggio e Settembre-Ottobre
dalle 14.30 alle 18.30
Giugno
dalle 15.30 alle 19.30
Chiuso Luglio e Agosto.
Visite guidate su appuntamento anche in altri giorni.
Info, prenotazioni
e aggiornamento sui programmi:
Ufficio Informazioni Turistiche dell’Unione
dei Comuni della Bassa Romagna
Tel. 0545 280898 - 347 4585280
[email protected]
[email protected]
www.poderepantaleone.it
www.romagnadeste.it
19
AntiCO COnventO Di s. FrAnCesCO
L ’ Ostello di Bagnacavallo
L ’Ostello di Bagnacavallo, ricavato nell’Antico Convento di S. Francesco, complesso monumentale del XIII secolo, si
trova all’interno del centro storico di
epoca medievale di Bagnacavallo.
La splendida cornice offre un’atmosfera
unica per soggiorni rilassanti e confortevoli rivolti a singoli, coppie, famiglie
e gruppi; gli spazi sono ampi, ideali
per ospitare e organizzare ricevimenti, matrimoni, meeting, conferenze,
riunioni, buffet, cene aziendali e attività didattiche.
Oggi l’Ostello è un Centro Turistico dotato di servizi alberghieri di qualità.
La struttura, completamente accessibile e priva di barriere architettoniche, dispone di camere ampie e confortevoli (singole, doppie, matrimoniali e per gruppi) tutte dotate di bagno privato e riscaldamento autonomo per
un totale di 92 posti letto in pensione completa, mezza pensione e Bed & Breakfast.
L’Ostello di Bagnacavallo è dotato di bar-caffetteria, sale lettura, sala TV, internet
point, sistema wi-fi, area fitness, noleggio biciclette, lavanderia e parcheggio autopullman.
Inserito nell’itinerario della Strada dei Vini e dei Sapori di Romagna, l’Ostello
propone una mostra mercato dove è possibile visitare, degustare e acquistare i prodotti tipici enogastronomici e i manufatti artigianali del territorio.
L’ostello è ottimamente posizionato per raggiungere in poco più di mezz’ora varie
mete turistiche in Romagna: Ravenna, che si distingue per i suoi monumenti inclusi
nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO; Faenza, città famosa per la più
grande raccolta di opere in ceramica e i piccoli borghi storico-artistici quali Brisighella e Oriolo dei Fichi; i luoghi del divertimento della Riviera Romagnola, Mirabilandia (il parco divertimenti più grande d’Italia) e le verdi colline dell’Appennino
Tosco-Romagnolo.
Dall’Ostello è possibile partire per il “Grand Tour” delle piccole città d’arte della
Romagna e le Oasi del Delta del Po, attraverso 7 itinerari cicloturistici alla scoperta
della Romagna.
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AntiCO COnventO Di s. FrAnCesCO
MAtriMOni
riCeviMenti buFFet
COnFerenze
MeetinG
Cene AzienDAli
eventi ArtistiCi
L a suggestiva atmosfera del Chiostro, racchiuso dall’imponente quadriportico,
rende l’Antico Convento una delle location più prestigiose e ambite dove realizzare
il proprio ricevimento nuziale, con buffet, pranzi e cene, tra giochi di luce ed echi di
una storia millenaria, nel cuore di uno dei centri medievali più belli della regione.
Le nostre proposte enogastronomiche sono frutto del lavoro squisitamente artigianale, caratterizzato da una grande attenzione ai prodotti del territorio, al rispetto
delle stagionalità, all’esaltazione dei profumi e dei sapori genuini.
La gestione dell’Ostello di Bagnacavallo è composta da un gruppo di cooperative
Sociali che promuove, con azioni quotidiane, l’inserimento lavorativo, proponendo
alle persone in condizione di disagio di essere introdotte in un’esperienza nuova e
positiva fatta in gruppo attraverso i servizi di accoglienza turistica e l’offerta enogastronomica, per creare relazioni, integrazione sociale, autostima, gusto del fare e
acquisizione di un lavoro.
ConSoRzIo AGAPE:
Consorzio di Cooperative Sociali per l’inserimento
lavorativo della Provincia di Ravenna
Cooperative Sociali onLUS
IL MULIno
LA TRACCIA
BoTTEGHE e MESTIERI
LA PIEVE
SInETTICA
Tel. 0545 60754 - Cell. 335 1793572
[email protected]
www.ostellodibagnacavallo.com
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Bagnacavallo
Nel 744 d.C. il re Longobardo Liutprando regalò al Vescovo di Faenza duecento
ettari di bosco e palude, il cosiddetto magnum forestum.
Bagnacavallo sorge al centro di questo territorio che la storia ha segnato come
luogo di sentimenti forti e contrastanti, dove turbolenza e ospitalità, odio e amicizia
non hanno conosciuto mezze misure e dove si sono raggiunte espressioni di altissima gastronomia.
Nel 1913 Antonio Longanesi comprò alcuni ettari di un “roccolo” (area boscosa
confinante con una zona di caccia agli uccelli in capanno) e al suo interno trovò,
abbarbicata ad una quercia, una vecchia vite usata come richiamo. Viste la rusticità
della pianta e la notevole resistenza dei grappoli alle malattie fungine, la famiglia
provò ad usarla nella produzione di vino. Si ottenne, con stupore, un prodotto che
ebbe un notevole successo, favorendo così la diffusione del vitigno nella zona.
Nel 1956 venne piantato il primo vigneto di Uva Longanesi. Ai nipoti Antonio e
Pietro va il merito di averne intuito il potenziale, salvando e diffondendo il vitigno
che, nel 1999, è stato iscritto nell’albo dei vigneti, col numero 357, come Uva Longanesi, in quanto le analisi effettuate confermano che non assomiglia a nessun altro
finora conosciuto.
Il Consorzio, che da Bagnacavallo prende il nome, nasce nel 1999 per la valorizzazione dei prodotti tipici di quel distretto: aceti, dolce di S. Michele, vini, distillati,
saba e carne. Dal 2005 Daniele Longanesi ne è diventato presidente.
Sede:
c/o Ecomuseo delle Erbe Palustri
Villanova di Bagnacavallo - Via Ungaretti, 1 - Tel. 0545 47122
[email protected]
Facebook: Burson Bagnacavallo
Tel. 0545 64280
Sergio Ragazzini 338 2894968
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Pro Loco - Bagnacavallo
“A tal proposito potrei soggiungere diverse cose, ma dirò quest’una sola in memoria della
nostra Patria, chiamata Bagnacavallo non per altro, se non perché ivi erano acque curative
de’ cavalli, onde Tiberio Augusto l’edificò per tal comodo, e perciò si suol chiamare in latino
Tiberiacum”.
Ricetta codificata e depositata dalla Pro Loco Bagnacavallo
nel 2012, per caratterizzare un particolare tipo di cappelletto che si è andato diffondendo fin dagli anni 70.
Si tratta di una variante del cappelletto romagnolo diffuso
nel Ravennate, pubblicamente decretato, il 30 settembre
2006, dalla Delegazione di Ravenna dell’Accademia Italiana della Cucina.
A differenza di quest’ultimo, che viene servito solamente in
brodo, il cappelletto di San Michele viene servito asciutto,
condito con un particolare ragù, nato dall’incontro delle
esperienze culinarie di alcune “azdore” locali.
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La Pro Loco Bagnacavallo si è posta l’obiettivo di
tutelare e valorizzare il territorio e le tipicità locali,
comprendendo anche le persone che per meriti particolari si prodigano per il benessere materiale e soprattutto morale dei concittadini e che vengono
insigniti del titolo di soci onorari benemeriti.
Le varie manifestazioni che la Pro Loco organizza
sono orientate ad arricchire le conoscenze degli abitanti
di Bagnacavallo (conferenze a tema, mostre varie, ecc.),
a far conoscere le tipicità locali anche al di fuori dei
confini comunali (Spirito e Materia e altre Manifestazioni enogastronomiche) e a sostenere gli altri (iniziative a scopo benefico, come Canzoni sotto le stelle).
Per essere informati sulle iniziative e manifestazioni
promosse dalla Pro Loco Bagnacavallo visitate il sito
internet www.prolocobagnacavallo.it, oppure telefonate al numero 0545 62040 o visitate la sede la
domenica mattina dalle 10.15 alle ore 12.00.
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TOMASO GARZONI
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I caplèt (a)sót d’Sa’Michìl
Per 4 Persone
Per i Cappelletti
gr 300 Farina di frumento
gr 300 Parmigiano reggiano
stagionato e grattugiato
6 uova
q.b. noce Moscata
Per il brodo
Mezzo cappone oppure
1/4 anteriore di cappone (o gallina)
1 pezzo di carne di manzo
1 Osso di bovino ricco di midollo
1 Cipolla dorata
1 Costa di sedano
1 Carota
Qualche pomodorino
sale grosso q.b.
Per il ragù
Olio extravergine d’oliva q.b.
gr 50 scalogno di romagna
gr 50 Cipolla
gr 50 sedano
gr 50 Carota
1 bicchiere di vino bursôn
gr 150 Pancetta arrotolata
gr 200 Macinato di suino
gr 200 Macinato di bovino adulto
Passata di pomodoro q.b.
spezzettato di pomodoro q.b.
sale grosso q.b.
Pepe nero macinato al momento q.b.
CirCOlO A.C.l.i. bOnCellinO, PArrOCChiA s. MAriA, AssOCiAziOne suburbiA
in COllAbOrAziOne COn il COnsiGliO Di FrAziOne
Boncellino
“FestA Del PAssAtOre”
Memorial MAurO zAnnOni
dal 24 al 27 aprile 2014
30 Aprile e 1 Maggio 2014
Boncellino è il paese natale del più noto bandito della Romagna Stefano Pelloni,
in arte il Passatore, nato nel piccolo villaggio romagnolo nel 1824 e morto a Russi
nel 1851.
Il soprannome gli venne dal mestiere ereditato dal padre, traghettatore sul fiume Lamone. Conosciuta anche come Lóm a Premavira, la manifestazione primaverile di Boncellino si svolge principalmente lungo la sponda sinistra del fiume Lamone, in campagna,
proponendo la riscoperta della cultura locale, del folklore, della gastronomia e dell’ospitalità romagnola, con lo scopo di sensibilizzare al rispetto dell’ambiente e della natura.
Così ogni anno, nel mese di aprile, il paese è animato da numerose e divertenti iniziative come percorsi lungo le carraie per riscoprire colori, sapori e voci della natura,
accompagnati dalle proposte enogastronomiche delle cantine di produzione del Bursòn (vino tipico del territorio) e da fattorie didattiche con animali da cortile.
Inoltre, nel campo sportivo sotto il campanile della chiesa di Boncellino: raduno e
gare di autotuning, podistica del Passatore, trenino itinerante per i bambini, gara di tiro alla
fune, mercatino di primavera con oggettistica
e antiquariato, spettacoli musicali, laboratori,
Nordic Walking lungo il Lamone, spettacoli di
orchestra liscio con ballerini romagnoli, esibizione di elicottero e tanto altro ancora.
La manifestazione ospiterà “Sport • Dog-Show”,
dimostrazione di varie discipline sportive cinofile.
Il concerto pomeridiano del 27 aprile di Alessandro Ristori saluterà la manifestazione.
Da non dimenticare l’ottima cucina offerta dall’Osteria de Pasadòr che, per una settimana, propone piatti tipici romagnoli e specialità di pesce.
info: Tel. 340 1051700
[email protected]
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Traversara
il MulinO Di trAversArA
Il Mulino di Traversara sul fiume Lamone fu una creazione del vivace spirito imprenditoriale di Guido Carlo Rasponi di nobile casata ravennate, con vasti possedimenti
sul lato destro del Lamone fino al Po di Primaro.
Nel 1664 acquistò dalla Canonica di S.M. In Porto, le tenute di Madrara e Raffanara
presso Russi e, nel 1669, ottenne, con un breve di Papa Clemente IX, il permesso di
fabbricare la chiusa (del Muraglione) e un mulino, nonostante le proteste delle comunità
di Faenza, Cotignola, Russi, Bagnacavallo e Ravenna che temevano che la nuova chiusa
potesse innalzare, in caso di piena, il livello delle acque con conseguente tracimazione.
Il mulino fu eretto a poca distanza dall'argine destro del Lamone, dove era ubicato il
passo-barca. Proprio in quel punto si congiungevano i confini dei territori di Russi,
Bagnacavallo e Ravenna, una collocazione ideale in quanto queste erano terre alte, popolate e densamente coltivate; qui il fiume correva veloce prima di impantanarsi nelle
terre basse più a settentrione. Un canale lungo circa 3 Km, con andamento parallelo al
letto del fiume, collegava fisicamente il mulino al Palazzo S. Giacomo e al Muraglione
e le sue acque alimentavano la peschiera, le fontane e i laghetti del giardino del palazzo,
quindi azionavano le ruote del Mulino.
Dalle carte d’archivio si conosce nel dettaglio la struttura dell’impianto che era dotato
di 4 poste e una gualchiera, un portico per alloggiare i carri, granai ed ovviamente l'abitazione del mugnaio. Tre delle quattro poste erano mosse da ruote orizzontali, la quarta
da una grande ruota verticale, adottando un sistema misto di ruota e cucchiai, che consentiva la massima resa dell'impianto, già ampiamente sperimentato con successo a Ravenna nei mulini Pamphili e del Macello. La grande ruota verticale, infatti, trovava
massima applicazione nel caso di acqua alta e di forte corrente, mentre i cucchiai erano
più indicati quando il fiume languiva per penuria di acqua. L’azione combinata dei due
meccanismi garantiva un alto livello di efficienza in ogni stagione.
L’attività molitoria continuò fiorente fino al primo Novecento, come testimoniano gli
ambiziosi progetti di ristrutturazione e ampliamento dell'impianto datati all’anno 1872
e il successivo proposito di convertirlo in mulino a vapore.
Il mulino fu demolito nel 1991. L’edificio è stato recentemente ristrutturato e trasformato in dimora di campagna.
Iniziative
L a 32
a
edizione della Festa della Primavera in Fiore, in programma dal 4 al 6 e dall’11
al 13 aprile 2014, presenta spettacoli per grandi e piccoli, intrattenimenti musicali, cultura
e svago.
Non mancheranno le specialità del nostro fornitissimo e rinomato stand gastronomico
in cui ritrovare i sapori originali delle specialità romagnole, gustando piatti tradizionali
o lasciandovi tentare dall’angolo dei sapori che propone alcune chicche come la costata
di maiale, la trippa e gnocco fritto con squacquerone.
[email protected] - www.traversarainfiore.it
Tel. 333 2569379
28
Prodotti tipici:
• Marroni (Marradi)
• Raviggiolo
• Olio d’Oliva (Brisighella)
• Zafferano (Oriolo dei Fichi)
• Mora Romagnola
• Sangiovese - Trebbiano (Bassa Romagna)
• Bursôn (Bagnacavallo)
• Cocomero di Bagnacavallo
• Cotechino
• Furmaj murbi (Villanova-Santerno)
• Piadina
• Pesce Azzurro
Artigianato:
• Ceramica (Faenza)
• Erbe Palustri (Villanova di Bagnacavallo)
• Mosaico (Ravenna)
• Stampa Ruggine (Romagna)
ASS. CULTURALE CIVILTÀ
DELLE ERBE PALUSTRI
Illustrazioni di Vittorio Belli
Grafica di Andrea Barangani
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Zuccherini
1 kg di Farina
450 gr zucchero
200 gr strutto
2 uova
lievito per 1 kg
latte
zucchero in
granella e codette
Impasta la farina con lo strutto, lo zucchero,
le uova e il latte.
Aggiungi la dose e impasta con cura.
Stendi con il matterello una sfoglia di spessore
di circa cm 0,5.
Ritaglia con gli appositi stampi le forme desiderate.
Sbatti un tuorlo d'uovo diluito con un pò di
latte e spennella gli zuccherini decorandoli con
zucchero in granella o codetta multicolore.
Metti in forno ben caldo per circa 10 minuti
Zucarén
1 kg ad faréna
450 gr zócar
200 gr Gras
2 Ôv
levd par 1 kg
lat
zócar in
garnëla e bilì
Impasta la faréna cun e gràs, e zócar,
agl'ôv e e’ lat.
Arzónzi la dôsa e impasta pr’è ben.
Stènd cun e s-ciadur la spoja grösa un
mëz zentematar.
Taja cun i stampì la forma che t’vu.
Sbat un tòral d’ôv cun un po’ ’d lat e
spnëla i zucarén e guarnèsi cun e zocar
in garnëla o i bilì.
Mètt int e’ fôran chëld par dis minud.
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Santerno
Santerno è una piccola frazione del Comune di Ravenna collocata a ovest e a circa 12
chilometri dalla città capoluogo. A ridosso dell’argine destro del fiume Lamone, conta
circa 1700 abitanti e le attività sono da
sempre prevalentemente agricole.
Antichi documenti fanno risalire le origini del paese intorno all’anno 1080 in
cui si fa riferimento a una località denominata Santernum.
Diversi fabbricati giunti a noi testimoniano le remote origini della località:
Palazzo Spreti, grande villa gentilizia
con annesso Oratorio, situato in via Palazza (in cattivo stato di conservazione);
il Palazzetto Veneziano, di epoca medievale, è stato adibito ad orfanotrofio femminile e
ad ospedale militare tedesco durante la seconda guerra mondiale. Altri edifici sono: Casa
Minguzzi, detta “dell’ortolano”, rifugio della banda del Passatore; il Palazzone o palazzo
Malagola, in via Mantraversa; le ex scuole elementari e la ex caserma dei Carabinieri.
Quest’ultima costruita all’inizio del 1900 fu sede del Partito Socialista poi Comunista di Santerno, confiscata dallo Stato in periodo Fascista e mai più restituita ai legittimi proprietari.
Ci piace anche segnalare un altro edificio situato in Via Degli Angeli, denominato Villa
Poletti. Tale palazzo fu abitato, nel periodo a cavallo tra ’800 e ’900, dalla famiglia
dell’avvocato cavaliere Paolo Poletti, nipote di Olindo Guerrini, il notissimo
estensore dei “Sonetti Romagnoli”. Nel sonetto “La Brenda” (la merenda),
Guerrini cita Santerno dopo un elenco di roboanti nominativi maschili
e femminili: Me, Temistocle, Opimio, Clodoveo …e l’Irma cun su
medar Galatea, andessom (andammo) a Santerna in tanti avtur
(vetture, probabilmente calessi e birocci trainati da asini e cavalli)
ch’us aveva invidè Pino Pulett par magne’ i caplett (cappelletti).
Si può immaginare l’atmosfera di tali occasioni in cui le sbornie
erano all’ordine del giorno e Pulinèra e Tugnàzz, con aliti aspri
come bocche di tino e i denti
anneriti dall’inseparabile sigaro o dal fumo della caratèna
(piccola pipa in terracotta),
davano lo spunto a “Stecchetti” per i suoi divertentissimi sonetti.
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Iniziative
Santerno, pur essendo un piccolo paese, conta su una vita sociale particolarmente
attiva, animata dall’attività del suo Comitato Promotore.
Come ogni anno il primo avvenimento, che di norma cade due domeniche prima
del martedì grasso, è il Carnevale di Santerno.
Segue poi la realizzazione di un Laboratorio Estivo per ragazzi, denominato “Estate
insieme sul filo della memoria” della durata di otto settimane (da metà Giugno a
metà Agosto) la cui partecipazione complessiva, nel 2013, ha raggiunto ben oltre
350 presenze di ragazze e ragazzi della scuola Primaria del territorio e delle località
limitrofe. Nella prima quindicina di Giugno si tiene un concerto di musica (Giovanissima musica d’estate).
Segue poi la Sagra Paesana che si tiene la prima domenica di Ottobre, dedicata al
patrono di Santerno, S. Sisto II.
Termina il programma delle iniziative la “Fiera delle Meraviglie” che si tiene l’ultima Domenica di Novembre. In questa occasione, è ormai tradizione il recupero
di piatti tipici della tradizione romagnola locale. Queste pietanze sono legate al
piatto povero per eccellenza, la polenta, che viene presentata in tutte
le varianti: al ragù, con salsiccia e con salame ai ferri.
Inoltre, molto apprezzata, la pizza fritta rotonda,
distribuita nel tradizionale foglio di carta paglia.
Per maggiori info: [email protected]
www.santerno.net
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Ass. Civiltà Delle erbe PAlustri
Ecomuseo delle Erbe Palustri
Villanova di Bagnacavallo, situata lungo l’argine sinistro del fiume Lamone, anticamente
faceva parte di un complesso sistema territoriale di corsi d’acqua e zone umide. I primi abitanti
di quei luoghi sfruttarono le modeste risorse che l’ambiente offriva loro, avviando la raccolta
a la lavorazione di erbe spontanee con le quali realizzare varie tipologie di manufatti.
Nel corso degli anni questa originale forma di artigianato si è sviluppata fino a divenire, tra
Ottocento e Novecento, una delle principali imprese economiche della zona.
L’Ecomuseo delle Erbe Palustri conserva memoria di quel saper-fare e di quella stagione
produttiva e documenta il contesto ambientale ed economico in cui il paese viveva.
La gestione attuale dell’Ecomuseo è affidata all'Ass. Culturale Civiltà delle Erbe Palustri.
Il percorso museale si snoda su quattro piani con le sezioni espositive così suddivise:
• Cicli produttivi delle cinque erbe (stiancia, giunco, carice, canna, giunco pungente) i cui
manufatti costituiscono la raccolta di intrecci più ricca d’Europa;
• La canna palustre nelle costruzioni di un tempo e l’impiego in bioedilizia;
• Sezione sui giochi di una volta costruiti con materiali naturali e di recupero;
• Testimonianze del mondo della valle e della comunità villanovese;
• Ricostruzione della câmbra d’in ca’ (cucina e luogo di lavoro) dove gli artigiani del “Cantiere
aperto”, durante le visite guidate, presentano dal vivo le antiche tecniche di lavorazione
dell’erba di valle;
• Supporti multimediali e sala immersiva con proiezione degli ambienti vallivi più belli del
Parco del Delta del Po;
• Etnoparco “Villanova delle Capanne”, sezione didattica all’aperto con ricostruzione di alcune tipologie di capanni romagnoli e stagno con cavana e battana.
servizi - Aula didattica, servizio caffetteria, sala conviviale;
- Accessi facilitati per diversamente abili;
- Su prenotazione: visite guidate e laboratori didattici per scuole di ogni ordine e
grado, escursioni e pacchetti turistici.
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Ass. Civiltà Delle erbe PAlustri
etnOPArCO
“Villanova delle capanne”
Si tratta di una sezione didattica all’aperto dell’Ecomuseo, nella quale sono
state ricostruite le principali tipologie di costruzioni rurali in canna palustre:
il capanno classico romagnolo, il capanno cantina, la cavana (ricovero per
barche) con lo stagno e altre costruzioni e servizi della corte rurale.
Tali costruzioni, definibili “case della natura” e paragonabili ai nidi degli
uccelli, sorprendono per la loro bellezza e funzionalità, rendendoli un
mirabile esempio di buona pratica di sostenibilità ambientale e di rispetto
del senso estetico del paesaggio.
Nel corso dell’anno l’Etnoparco sarà arricchito da una nuova costruzione con
pareti in muratura e tetto in canna (il cosiddetto “casino di campagna”) e da
un orto-giardino dei fiori e degli odori dimenticati con relativa concimaia.
Apertura: - Dal Martedì al Venerdì dalle 9.00 alle 12.00
- Sabato dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00
- Domenica dalle 10 alle 18
- Lunedì chiuso
ingresso: € 2,00
Contatti:
Tel. 0545 47122 - 47951
Fax 0545 47950
Ufficio Informazioni Turistiche
Tel. 0545 280898
[email protected]
[email protected]
www.erbepalustri.it
www.ecomuseoerbepalustri.it
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Ass. Civiltà Delle erbe PAlustri
Villanova di Bagnacavallo
lA sOFFittA in PiAzzA
Mercatino dell’antiquariato, del modernariato, dell’arte e della natura
2 Marzo - 6 Aprile - 4 Maggio 2014
L ’appuntamento primaverile per collezionisti e appassionati di oggetti d’altri
tempi è, con l’ormai tradizionale mercatino di Villanova di Bagnacavallo, un
evento che promuove il riciclo e lo scambio, dando una seconda vita alle cose,
con grande soddisfazione di curiosi e ricercatori di anticaglie.
L’evento, organizzato dal Comune di Bagnacavallo in collaborazione con l’Ass.
Culturale Civiltà delle Erbe Palustri, si svolge dall’alba al tramonto nelle vie e
piazze del paese ed ospita numerosi espositori di antiquariato e modernariato,
sgombra cantine e robivecchi, cui si affianca un settore riservato ai prodotti biologici, naturali ed enogastronomici, alle creazioni artistiche e ai laboratori di vecchie
botteghe artigiane.
L’iniziativa offre, inoltre, l’occasione di visitare il nuovo ecomuseo delle erbe
Palustri, che espone una splendida raccolta di intrecci, unica al mondo; l’Etnoparco
“Villanova delle capanne” con le sue bellissime costruzioni realizzate in canna palustre e vedere all’opera gli artigiani del “Cantiere aperto” nel laboratorio dimostrativo di lavorazione e intreccio delle erbe di valle e del salice, inoltre si può visitare
la mostra “Belle figlie dell’Amone”.
A pranzo, l’Ustareia di sdëz, presso la sala conviviale dell’Ecomuseo (Via Ungaretti, 1),
proporrà un menù tipico romagnolo con ottimi primi piatti, secondi a base di carne
e dolci della nonna, accompagnati da vini locali.
Presso le Ex Scuole - Vecchia sede museale, è visitabile la mostra “Il museo della scuola”.
Presso la “Sala Azzurra” del Palazzone si alterneranno le seguenti mostre:
DOMENICA 2 MARzO • Gli Artisti del Lamone - mostra d’arte
DOMENICA 6 APRILE • Lamone Bene Comune - mostra fotografica
DOMENICA 4 MAGGIO • Verdi spinose - esposizione di piante grasse
•
•
•
InFo - Tel. 0545 47122 - 47951 • Fax 0545 47950
Ufficio Informazioni Turistiche: Tel. 0545 280898
[email protected][email protected]
www.erbepalustri.it • www.ecomuseoerbepalustri.it
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Ass. Civiltà Delle erbe PAlustri
Giornate dell’ambiente
dal 4 all’8 Giugno 2014
la scuola e l’ecomuseo - Convegno “verso un contratto di fiume”
La caminêda cun la magnêda longa
La valle e i territori attraversati dal fiume Lamone sono al centro del progetto partecipato
“Lamone Bene Comune”, ideato e condotto dall’Ass. Culturale Civiltà Erbe Palustri e
GeoL@b-onlus e istituzionalizzato dal Comune di Bagnacavallo. Il progetto, per motivazioni e finalità, vuole sottolineare l’importanza della consapevolezza di una corretta gestione
delle risorse, attraverso l’educazione ambientale e alla sostenibilità.
Coinvolgendo gli enti locali e le autorità competenti, i Consigli di Zona, le Associazioni di
volontariato, le attività economiche, agricole e artigianali, i Consorzi e le Pro Loco si concorderà un manuale di gestione partecipata del fiume che diffonda informazioni e buone
pratiche per rendere il fiume un ambiente fruibile da tutti.
Il progetto ha acquisito col tempo una valenza sovra regionale, collegando oggi le terre toscane del Comune di Marradi alle località costiere della Provincia di Ravenna.
Le azioni del progetto comprendono: incontri partecipati e tavoli di negoziazione; iniziative
che recuperano le usanze locali: camminate e pedalate della salute e del paesaggio; realizzazione del sito www.fiumelamone.it e del “Quaderno della vita del fiume”; progetti didattici; valorizzazione del territorio.
Concludono il progetto, le Giornate dell’Ambiente con il seguente programma:
4-5 Giugno: Festa della Scuola dell’infanzia e dell’Asilo nido di Villanova
6 Giugno: Festa della Scuola elementare e media di Villanova
7 Giugno: Convegno “Verso un contratto di fiume” con la presentazione del “Quaderno della
vita del fiume”, del sito internet e della mappa di comunità. L’evento ospiterà la mostra fotografica “Belle figlie dell’Amone” e la Piccola fiera del prodotto tipico della
Valle del Lamone. Si pranzerà con piatti della migliore tradizione del territorio.
8 Giugno: La caminâda cun la magnêda longa passeggiata con soste gastronomiche lungo il
fiume. Il percorso ad anello, da fare a piedi o in bicicletta, parte e si conclude a Palazzo San Giacomo di Russi, dove potranno aggregarsi anche i faentini amanti
delle escursioni naturalistiche.
La giornata inizia con colazione e visite a Palazzo San Giacomo e alla Torre di
Traversara. Il primo piatto del pranzo si gusterà nel centro di Traversara, mentre
il secondo all’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova, dove si visiterà la collezione e si incontrerà la pedalata proveniente da Ravenna. Dolce e caffè si consumeranno a Santerno. Si ritornerà a Palazzo San Giacomo per la merenda.
Prenotazioni:
Ass. Culturale Civiltà delle Erbe Palustri
Tel. 0545 47122 - 47951 • [email protected]
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Ass. Civiltà Delle erbe PAlustri
XXX Sagra delle Erbe Palustri
Dal 12 al 15 settembre 2014
Festeggia i trent’anni l’ormai tradizionale Sagra delle Erbe Palustri che rievoca l’artigianato dell’intreccio delle erbe di valle e promuove le autentiche tradizioni della Bassa
Romagna. L’iniziativa, organizzata dal Comune di Bagnacavallo in collaborazione con
l’Ass. Culturale Civiltà delle Erbe Palustri, offre la possibilità di vedere all’opera gli ultimi artigiani ancora in grado di realizzare splendidi manufatti, frutto delle abilità manuali di intreccio, tessitura e torsione delle erbe di valle che, fino alla metà del ’900,
costituivano una delle principali risorse economiche della piccola comunità villanovese.
Come sempre la manifestazione propone anche mestieri della tradizione rurale e
domestica ormai scomparsi e prevede scambi culturali con intrecciatori provenienti
da altre regioni italiane e dall’estero.
Il programma prevede:
- Mostre dal tema Memoriale di campagna;
- Visita alla collezione del rinnovato Ecomuseo delle Erbe Palustri e all’Etnoparco
“Villanova delle capanne”;
- Camminate e pedalate non competitive, aperte a tutti, lungo il percorso arginale del
fiume Lamone e le vie campestri;
- Gara di zachègn;
- Animazioni con canti e balli popolari, spettacoli di strada e teatro dei burattini tradizionali;
- La Soffitta in Piazza, il grande mercato di antiquariato, modernariato, arte e natura
che, dal pomeriggio di sabato e per l’intera giornata di domenica, animerà le vie e
piazze del paese;
- Mercatino delle Pulci, riservato a bambini e ragazzi sotto i 14 anni;
- Dialetto arte antica e persa, rassegna di spettacoli serali dedicati al dialetto;
- Gastronomia presso la Vecchia Osteria della Bassa Romagna, all’interno della sala
conviviale dell’Ecomuseo, con piatti della tradizione e prodotti di filiera corta e presso
i numerosi punti di ristoro del paese.
InFo - Tel. 0545 47122 - 47951 • Fax 0545 47950
Ufficio Informazioni Turistiche: Tel. 0545 280898
[email protected]
[email protected]
www.erbepalustri.it
www.ecomuseoerbepalustri.it
36
Villanova Insieme
AssOCiAziOne Di vOlOntAriAtO
Per il trAsPOrtO sOCiO-sAnitAriO
L ’Associazione di Volontariato per il Trasporto Socio-Sanitario “Villanova Insieme” è nata all’interno del “Centro Sociale il Senato”, di cui condividiamo finalità
e scopi.
Il servizio è attivo, in collaborazione con la Pubblica Assistenza di Russi, con auto
attrezzata anche per persone con difficoltà di deambulazione, recapito: 0544 583332
I
O
L
SENAT
Centro Sociale
Associato ANC e SCAO
Festa d’Ottobre
Nata come festa religiosa dedicata alla Madonna del Rosario, la Festa d’Ottobre di
Villanova (che si tiene tradizionalmente il secondo fine settimana di ottobre) è divenuta,
per motivi e caratteri storici, religiosi e culturali, la Sagra del Paese (“Festa de’ paes”).
Organizzata dall’omonimo comitato con il contributo della Parrocchia Sant’Apollinare e con il patrocinio del Comune di Bagnacavallo, la festa ha in programma
eventi religiosi, culturali, musica e spettacoli che si tengono nel Ricreatorio Parrocchiale e all’interno di un teatro-tenda antistante piazza Matteucci.
La festa prevede, tra le altre cose, una ricchissima pesca di beneficenza, un grande
Luna Park per i più piccoli e un attivissimo stand gastronomico.
L’iniziativa di maggior richiamo e interesse è tuttavia il conferimento del famoso
Premio Villanova che ogni anno viene assegnato ad una persona o ad un ente villanovese che si siano particolarmente distinti per
la loro attività in campo sociale, culturale, scientifico o sportivo a livello locale o nazionale.
Il prossimo appuntamento è previsto per i giorni
10-11-12-13 ottobre 2014 con un programma
ancora più ricco.
Comitato Festa d'ottobre
c/o Parrocchia Sant'Apollinare
Via Glorie 21 - Villanova di Bagnacavallo (RA)
Tel. 0545 49924
37
L
CASA DE
POPOLO
CirCOlO ArCi CAsAblAnCA
Villanova e Giovanni Acuto
Il Circolo Arci Casablanca gestisce la sala della Casa del Popolo di Villanova, fondata nel 1948, continuando una tradizione di socialità e servizio per il paese. Le
attività consuete, come il giovedì danzante e il martedì della tombola, consentono
di sostenere la programmazione di iniziative di solidarietà, ad esempio le cene di
Libera, i progetti a sostegno di persone disabili e di mantenere “prezzi popolari”
per chi utilizza la sala. La sala Casablanca accoglie infatti gli spettacoli de “I genitori
di Babbo Natale”, le feste della scuola materna, dell’U.S. Calcio, i compleanni, le
cene di Villanova Insieme, il Congresso Arci Provinciale, mostre e tante altre iniziative di paese.
Il Circolo, sollecitato anche dal concittadino Romualdo Minguzzi, continua la produzione culturale sul territorio con video, libri, incontri e ricerche su Villanova.
Prosegue il lavoro sulla figura di Giovanni Acuto; occorre attendere la traduzione
del libro del Prof. statunitense W. Caferro, attualmente in corso da parte del Prof.
Mascanzoni Leardo di Lugo, che il Circolo si candida a presentare.
John Hawkwood, per valorizzare i suoi possedimenti, fece sistemare le scoline e da
allora, nelle mappe, c’è una indicazione di un fosso Vedro. Ma specialmente realizzò
la strada che porta il suo nome, “l’Aguda”- la via Aguta - che nelle antiche mappe
è indicata con la iniziale G, “La Guda”, nella forma dialettale. Il testo del Caferro
descrive in estremo dettaglio i 5 anni dell’avventura di Acuto a Bagnacavallo (dal
1377 al 1381). Nel cap. 9 emerge con precisione il grande impegno che Acuto e i
suoi uomini usarono per fare di questo territorio “la sua casa in Italia”.
Allora la Romagna era considerata un vero e proprio paradiso in terra. Scrisse un
imolese del ’300: “In essa sono assemblate tutte le cose che sono sparse in altri luoghi:
mare, terra, montagne, pianure, numerosi fiumi, fontane, colline, boschi, aria pura e il
vino”.
Acuto inviò a Bagnacavallo circa 300 lance (1000 uomini e altrettanti animali) e
ne fece il luogo di scambio, di commercio e di rifornimento per le sue truppe.
Due anni dopo, quando fece il suo ingresso ufficiale, scrisse: “Andiamo a Bagnacavallo,
to take up in our home, a prendere possesso della nostra casa!”.
Portò con sé moglie, figlie e figli. Nel territorio di Villanova rimasero i residui dell’ultima delle tre Compagnie di S. Giorgio
formate, anche da Acuto, in Italia.
Via della Chiesa,10
Villanova di Bagnacavallo (RA)
Tel. 0545 49633
[email protected]
www.casablanca.altervista.org
38
B&B
Casa Cortesi
Ci troviamo in uno degli antichi quanto caratteristici cortili di Villanova, proprio a
ridosso del fiume Lamone, dove - fino agli anni ’60 del secolo scorso - la mia famiglia
d'origine produceva e commerciava stuoie, scope e sporte di erbe palustri; dal 2001,
in una parte della vecchia casa-laboratorio, la mia attuale famiglia ed io gestiamo
una comoda e accogliente struttura ricettiva.
Camere confortevoli, spaziose, luminose, tutte
dotate di bagno, riscaldamento, ventilatore, TV
e wi-fi attendono sempre i nostri ospiti provenienti non solo da tutta Italia ma anche dalle più
svariate parti del mondo.
Per loro è anche disponibile un parcheggio auto
grande e comodo in cortile, mentre per le bici e
le moto offriamo l’uso del nostro ampio garage
(un capannone in passato sfruttato come magazzino e cantina).
Particolare attenzione è dedicata al momento
della colazione mattutina: nella nostra accogliente cucina-soggiorno allestiamo un ricco
buffet che comprende prodotti locali, biologici
e preparazioni casalinghe; ed è allora che, con
calma, senza fretta, ci dedichiamo al prezioso
confronto e allo scambio di informazioni con i
nostri visitatori, fulcro essenziale di quell’antica
Filosofia dell’Ospitalità che da più di dieci anni
perseguiamo nella conduzione di Casa Cortesi.
ANNETTA BORGHESI CORTESI
Villanova di Bagnacavallo (RA)
Via Glorie 150 - Tel. 0545 927285
[email protected]
www.casacortesi.it
FEDERAZIONE ITALIANA
AMICI DELLA BICICLETTA
amico
della
bicicletta
Anno 2013
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Osteria da Dumandô
A metà dell’800, l’Italia era terra di briganti, gente poverissima che si opponeva
alle autorità. In Romagna, il brigantaggio, molto più organizzato che in altre parti
del paese, aveva un capo carismatico: Stefano Pelloni, detto “il Passatore”.
È plausibile che “il Passatore” e i suoi gregari utilizzassero nascondigli vicino al
“punto passo” sul Lamone, fra Villanova e Santerno. In questi luoghi, più di una
volta, essi riuscirono a sfuggire alle guardie pontificie.
Si narra che, forse, proprio il suo luogotenente, Domenico Farina detto “Dumandone”,
catturato e interrogato dalle autorità, tradisse il suo capo, riuscendo in tal modo a
sfuggire alla condanna a morte, tornare in libertà e rifarsi una vita aprendo un’osteria.
“L’osteria da Dumandô”, al di là delle leggende, divenne un punto di riferimento
per i villanovesi, che qui potevano cucinarsi una braciola, cantare, bere vino e giocare
a carte davanti al camino.
Oggi il locale si rinnova, restando una delle poche osterie storiche della Romagna,
con il passaggio al biologico grazie al nuovo staff composto da Paolo, Giovanni e
Maria ai fornelli e all’esperienza e capacità di Emiliano per il servizio ai tavoli.
Da un lato quindi Ristorante classico, ma con proposte diversificate anche per vegetariani e chiunque abbia esigenze particolari, dall’altro Osteria come nell’antica
tradizione di Dumandô, con la possibilità di incontrare gli amici davanti ad un
buon bicchiere di vino e qualche stuzzichino.
L’Osteria da Dumandô è il posto dove andare anche per presentazioni eno-gastronomiche, iniziative culturali e dove espongono le loro opere artisti locali.
In due parole: “rinnovare la tradizione romagnola della convivialità, ma con in più
la qualità della cucina biologica”.
OsteriA DA DuMAnDÔ
Piatti tipici e vini locali
Via Rampa, 8
Villanova di Bagnacavallo
Tel. 0545 49645
Chiuso il martedì
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Ammonite
...ultimo avamposto di terra buona prima delle valli
(Per iniziativa e con la collaborazione del Comitato Cittadino di Ammonite)
di Pietro barberini (Ricercatore e Giornalista)
Ammonite è censita nel 1359 fra i beni dei Polentani: “Vallis Amonìta”.
La presenza di un canale “Da Polenta”, ora fossato in parte tombato a nord dell’abitato, in dialetto “fos D’Pulenta”, forse porta il ricordo dell’antica dominazione.
Il nome deriva (A. Polloni, Toponomastica Romagnola, 1966) dal latino munitus,
munire, rinforzare un argine. Munita, nel significato di difesa, è forse meno plausibile di “chiusa”.
Il termine romagnolo è “Munì” chiudere, murare un’apertura, ma anche colmare,
riempire una buca o un avvallamento del terreno.
Il termine corrente, nel dialetto, è “Agli Amunìd ”, le Ammonite. Argine rinforzato
o fossa colmata, l’origine del nome è legata alla morfologia del terreno interessato
allo scorrimento di acque.
L’insediamento si consolida con l’inalveamento del Lamone, verso Savarna e
Sant’Alberto, che i Veneziani potenziano come via di traffico dopo il loro arrivo
nel ravennate (anno 1441).
La Repubblica Serenissima avvia importanti lavori di bonifica idraulica, concentrati
sulla destra del Lamone che, nel giro di mezzo secolo, mettono a coltura centinaia
di ettari con avviate produzioni di grano e canapa.
Da Santerno ad Ammonite fino a Savarna, alla conclusione della dominazione veneziana (1509), vasti insediamenti agricoli dei Mocenigo, Venier, Soranzo, Giorgi,
Donati e Contarini favoriscono la crescita della campagna attorno ad Ammonite.
L’attuale toponimo “al veneziènn” (le veneziane) ricorda un vasto insediamento di
fine ’400, 2 Km a levante di Ammonite. Fino al Seicento la zona viene interessata dall’appoderamento di
vaste tenute ecclesiastiche e nobiliari.
Il XVII sec. vede una marcata contrazione economica
e demografica che fa arretrare le produzioni agricole
e la bonifica idraulica.
Le numerose rotte fluviali, disalveamenti ed esondazioni creano notevoli danni, soprattutto a valle di
Ammonite, dove il Lamone serpeggia pigramente
prima di riversarsi a fatica in mare.
Purtroppo i problemi del fiume stavano nella sua
eccessiva lunghezza che impediva il regolare deflusso: ciò sta alla base della grande rotta delle
42
Ammonite avvenuta sul fianco destro del fiume, la
mattina del 7 dicembre 1839, a poche centinaia di
metri a meridione del centro raccolto vicino all’Oratorio edificato da Don Bardella.
La “Grande Rotta” rappresenta una data cardine per
Ammonite perché il borgo sarà interessato per più
di mezzo secolo dai grandi lavori di regimazione
fluviale e di bonifica di tutto il comparto meridionale della Cassa di Colmata del Lamone, una vera e propria rifondazione degli assetti fondiari, economici, sociali e politici. Con i lavori avviati crescerà un nuovo
ceto sociale, quello degli operai braccianti, capace di mutare non solo la morfologia
del territorio, ma di rivoluzionare gli equilibri sociali ed economici.
Il fiume Lamone, con la sua erbosa sponda, è una linea verde parallela alla strada
punteggiata di abitazioni. L’edificato s’infittisce quando si attraversa “il fiume” del
1839: la “nuova” chiesa è stata costruita sulla sponda destra della deviazione.
In posizione baricentrica si stacca verso est Via Bacinetta: questo è il punto dove
scorreva l’acqua del fiume (fino al 1898, quando l’inalveamento meridionale viene
definitivamente interrotto). Poco più avanti, a fianco di una piccola costruzione (la
ex-bottega di parrucchiera) una stretta carraia corre a sinistra verso il fiume: è Via
Maratoni sulla sponda nord della deviazione.
Invece di “tamponare” la rotta, ricostruendo l’argine spazzato via dall’enorme massa
d’acqua, i tecnici del governo pontificio elevarono due “arginelli” di contenimento
delle acque che si erano dirette lungo la linea di massima pendenza verso sud-est.
Il tempo si è sedimentato in strati sottili, sovrapposti in trame ordinate.
Gli idronomi sono frequenti: Via Bacinetta, Via Canaletta e a sud-est Via Tagliata,
che termina nei pressi di Via Canala.
Colori antichi e pitture moderne a marcare cesure e aperture: il giallo della pista
ciclabile, il blu dei cartelli che indicano le vie, il rosso dei triangoli e sul bordo rotondo dei divieti…
Le case ri-copiano un tessuto tirato fra il fiume e Via Ammonite Santerno: un
paese “lungo” e semplice, che come la pista degli aeroporti, viene identificato con
due sigle, uno per ogni senso di percorrenza. Le strade ricordano nei nomi i proprietari dei terreni: Maratoni, Fabbri e Taroni. Via delle Risaie, tracciata di recente,
ricorda la coltura di transizione della bonifica, dall’umido alle colture “all’asciutto”.
Se venite da Santerno avrete una dimensione, un impatto visivo
che corre e si apre verso la valle. Se provenite dalla Reale (Mezzano), la “Rotonda delle Ammonite” vi presenta la località. Si
apre un sipario e man mano si arricchisce il paesaggio, crescono gli alberi, si moltiplicano i profumi, svettano grandi
pini domestici: dopo le ultime curve all’incrocio con Via
Mantraverso, lasciato sulla destra il “Bosco di Malagola”,
Ammonite vi saluta con l’apparizione azzurrognola della
collina.
PIETRO BARBERINI
43
Orto Biologico
L ’azienda agricola RADISA è un’oasi naturale
a vocazione orticola sotto l’argine del fiume
Lamone in prossimità di Santerno, sulla sponda
opposta a Villanova di Bagnacavallo.
Coltiviamo tutte le specie di ortaggi con metodo biologico: la preferenza va alle specie autoctone della nostra zona, come il cocomero di
Bagnacavallo, ritrovato in Canada dopo un’assenza di decenni; il melone Rospo, coltivato in
zona fino al secolo scorso; il cardo Gigante di
Romagna; il sedano di Romagna; il pomodoro
Riccio di Faenza e tante altre varietà di ortaggi
ormai difficilmente reperibili a causa della egemonia di supermercati e multinazionali.
tutta la produzione viene venduta direttamente ai consumatori, senza intermediari.
Ci trovate in tutti i mercati Biologici della provincia di Ravenna:
Lunedì: BIOMARCHÊ di Faenza, centro sociale “Il Borgo”
- dalle 16,30 alle 20,00
Martedì:Mercatino GRAS di Ravenna, centro sociale “Spartaco” - dalle 16,30 alle 20,00
Giovedì:Mercatino LUGAS di Lugo, centro sociale “Il Tondo” - dalle 16,30 alle 20,00
Venerdì: BIOMARCHÊ di Lugo, sotto le logge del Pavaglione - dalle 16,30 alle 20,00
La foto storica (1985) del trasporto del vecchio
capanno romagnolo che attualmente è il punto
vendita aziendale, aperto tutte le mattine dei
giorni feriali dalle 9.00 alle 12.30, per offrirvi i
migliori ortaggi di stagione, coltivati nel rispetto
dell’ambiente e dei consumatori.
Info: Tel. 338 3829583
[email protected] • www.radisa.it
44
Chicco di Grano
L ’azienda Il Chicco di Grano nasce nel 1983 ad
Ammonite (RA) e si caratterizza come uno dei
primi laboratori artigianali italiani, concentrati
esclusivamente sull’uso di farine e materie prime
derivate dall’agricoltura biologica. Inoltre, da
qualche anno, in sintonia con le esigenze dei nostri clienti, abbiamo realizzato alcune linee di
prodotti dedicate alla problematica delle intolleranze alimentari, attraverso l’utilizzo di farine alternative al grano, in particolare kamut, farro,
avena, grano duro Senatore Cappelli, ecc.
Nel nostro negozio potete trovare:
- Pane fresco di Frumento integrale, di Kamut
e di Farro con lievito da pasta madre
- Pizze di Farro: Pomodoro e mozzarella, Patate
e rosmarino, Pomodorini e capperi, Funghi
freschi, Cipolla, Bianca al rosmarino
- Grissini, Pancrek, Crostini, Fette biscottate,
Biscotti morbidi e frollini
- Panettoni a Natale e Colombe pasquali
- Oltre alla nostra produzione siamo in grado di
offrirvi anche tutto quello che serve per un'alimentazione sana e alternativa: pasta, cereali,
farine, legumi, marmellate e succhi di frutta
senza zucchero, tisane, tè e caffè ecc.
I nostri prodotti li potete acquistare direttamente
nel nostro negozio ad Ammonite, oppure nei migliori negozi specializzati nel settore del biologico.
Via Bacinetta, 17/B
Ammonite (RA)
Tel. 0544 523130
www.ilchiccodigrano.com
45
Mezzano
PerCOrsi
P
ERCORSI è stata costituita nel 1996 ed è
un'Associazione Culturale di Volontariato onlus
impegnata a recuperare e valorizzare il patrimonio
storico del territorio attraverso un’azione di ricerca
degli elementi culturali e materiali dei valori su cui
la nostra realtà si è costruita e sviluppata.
Tali obiettivi vengono perseguiti mediante azioni
di promozione e valorizzazione delle risorse esistenti, favorendo e attivando collaborazioni e interazioni fra scuola e territorio, associazionismo e
istituzioni, gruppi e singoli individui, mediante un rapporto di scambio
e collaborazione, elaborando progetti che consentano di realizzare occasioni di incontri, scambi e comunicazioni, ricerca, conservazione di
materiale, pubblicazioni, realizzazione di mostre e quant’altro possa apportare un arricchimento alle tematiche affrontate.
I temi sui quali si concentra l’attività prevalente sono legati alle tradizioni, la storia, il
folklore, realizzando eventi, producendo materiale, organizzando feste ed iniziative rivolte alla cittadinanza con particolare attenzione ai giovani in un proficuo lavoro di
collaborazione con il mondo scolastico.
bibliOteCA ruFFini
Biblioteca Ruffini, così si chiama dal Luglio dello scorso anno la Biblioteca che PERCORSI ha fortemente voluto e realizzato nel 2001, un servizio del quale il territorio era
sprovvisto e che oggi è a disposizione dei numerosi cittadini che ne usufruiscono e delle
Scuole Elementari con le quali in questi ultimi anni si è consolidato un significativo rapporto di collaborazione. Oltre 800 sono i lettori e più di 10.000 i libri disponibili. Ruffini,
che ha vissuto lunga parte della sua vita a Mezzano, è stato un artista importante, un romagnolo che amava il suo paese, la sua terra, le sue opere parlano per lui e ne saranno testimoni per sempre. Lo rendeva orgoglioso il pensare che in molte case
di quella che è stata la terra nella quale egli era nato e cresciuto e dalla
quale non si è voluto separare, rinunciando probabilmente anche a qualcosa rispetto alla sua carriera di artista, ci sono delle sue opere. Intitolargli
la Biblioteca ha voluto significare per PERCORSI rendergli omaggio come artista e ringraziarlo come uomo
di questo affetto che lui ha nutrito nei confronti di
questo territorio, della sua cultura, della sua storia e
della sua gente che lui ha saputo così bene rappresentare nelle sue opere, contribuendo a fare sì che il
suo territorio si ricordi di lui.
46
Iniziative 2014
Lóm a mêrz
Presso il Museo Etnografico “Sguri” di Romano Segurini a Savarna la tradizionale
festa con l’accensione del fuoco dopo una giornata di canti e balli sull’aia con la
possibilità di merende.
segavecchia • Marzo
Festa di Mezzaquaresima con le maschere e i costumi, insieme ai bambini delle
scuole, con giochi, animazioni e l’immancabile “vecia da sghè”.
Festa degli aquiloni sul fiume • Marzo - Aprile
Realizzazione e lancio degli aquiloni con i bambini delle Scuole Elementari.
serate di Maggio
Presso il Museo Etnografico “Sguri” di Romano Segurini a Savarna
Appuntamenti il giovedì con conferenze, presentazione di libri, concerti musicali.
settimana rossa 1914-2014 • Giugno
In occasione del centenario organizzazione di eventi celebrativi:
Mostre, recital, conferenze.
Mezzano estate • Giugno - luglio - Agosto
Serate presso l’Arena di Mezzano e altri luoghi, Ammonite, Savarna e case della
Circoscrizione, con iniziative teatrali, concerti, animazioni e tutto quanto fa spettacolo, dedicate a grandi e bambini.
rossini a Conventello 2004-2014 • Fine Agosto
Decimo anno. Concerto di musiche Rossiniane a Conventello.
sagra del Paese • terza Domenica di Ottobre
Settimana di iniziative culturali. Estemporanea di pittura dedicata ai grandi e agli
alunni delle scuole Elementari con esposizione dei disegni.
La serata del Sabato, castagnaccio e mistocchine per tutti.
Festa del natale • Dicembre
Iniziative sotto l’albero con cori
dei bambini delle Scuole,
animazioni e giochi vari.
Info: [email protected]
www.percorsimezzano.it
47
PRO LOCO
Casal Borsetti
Qui sfociava, prima della rotta delle Ammonite del 1839, il Lamone che veniva
da ponente passando per Sant’Alberto e Mandriole. Il canale destra Reno ne ripercorre il corso dalla “Passatella” (dove una volta c’era il “passo”) fino al mare che,
negli anni ‘50, non aveva ancora iniziato un’opera di erosione particolarmente violenta. In questi luoghi un “casello” dei doganieri, che vigilavano sul litorale allora
quasi deserto, fu abitato dal sottobrigadiere doganale Giovanni Borsetti. Raggiunta
l’età della pensione, “Zanetto” Borsetti continuò ad abitare quella casetta nella pineta costiera facendo riparazioni a calzature e stivali. In quello scorcio di fine ‘800
nasce una sorta di piccolo villaggio, fra la “Baronìa” (proprietà dei nobili Pergani
Belluzzi) e il casello di Borsetti. Il paesaggio rimane del tutto selvaggio fino all’inalveamento definitivo del canale Destra Reno nel vecchio solco del Lamone.
Già negli anni ‘30 era meta di tanti turisti; la svolta è avvenuta soltanto dopo gli
anni ‘60, grazie ad un turismo spontaneo costituito sia da italiani che da tedeschi
e nordici nel villaggio turistico, nei 5 campeggi e negli appartamenti in affitto.
Negli anni a seguire il turismo è diventato il sostentamento del paese: nel 1998 la
Pro Loco locale ha creato un’area camper, che tutt’ora
gestisce, considerata una delle più frequentate in Italia
e nel 2007 è stato inaugurato il porto Turistico progettato dalla famiglia Grueber.
Anno dopo anno, lo sviluppo è stato sempre più evidente così come le tante iniziative e intrattenimenti
per i turisti, tra cui spicca la festa del Patrono il 10
agosto, San Lorenzo, che giunge quest’anno all’87a
edizione e che, come tradizione vuole, ha inizio in
mattinata con la gara di Castelli di Sabbia; nel pomeriggio lo Sposalizio del Mare, la Cuccagna Acquatica
sul Canale destra Reno e in serata musica, mercatini,
tombola con ricchi premi e per finire il meraviglioso
spettacolo pirotecnico dalla spiaggia!
PRO LOCO CASAL BORSETTI
Via delle viole 1/A
Casal Borsetti (RA)
Tel. e Fax: 0544 444912
[email protected]
www.casalborsetti.it
48
PRO LOCO
Marina Romea
Nel meraviglioso scenario dell’ambiente naturale di Marina Romea (spiaggia profonda, pineta, alberi ovunque, laguna ricca di flora e fauna), ideale per una vacanza rilassante ed istruttiva,
la Pro Loco organizza numerose manifestazioni per adulti, giovani, bambini e da alcuni anni
il “Festival Donne verso il mare aperto”, metafora del viaggio delle donne in prospettiva futura,
che rientra nei progetti che sostengono Ravenna, Città Capitale della Cultura europea nel
2019. Creato e coordinato dalla Vice Presidente, Marina Magnani, con la fattiva collaborazione
di Giovanna Piaia, Assessore alle Pari Opportunità e Politiche di Genere del Comune di Ravenna, è oggi promosso dalla sinergia delle tre Pro Loco dei Lidi Nord, Marina Romea, Casal
Borsetti e Porto Corsini. Il Festival, che ha ospitato donne del nostro territorio, ma anche di
fama nazionale come Dacia Maraini, Lilli Gruber, Serena Dandini, ha collaborato con “Linea
Rosa”, il Centro Antiviolenza del Comune di Ravenna, per rafforzare l’impegno nel dare sostegno culturale al mondo femminile. Il Festival 2014 - Scusa “MA” esisto - che si svolgerà dal
17 al 20 luglio, è patrocinato dal Comune e Provincia di Ravenna e dalla Regione Emilia Romagna e, per la prima volta, farà incursioni nel mondo del cinema avvalendosi della consulenza
di “Start Cinema” di Maria Martinelli, regista ravennate e della Biblioteca Classense di Ravenna. La Pro Loco continuerà a svolgere attività per far conoscere ed apprezzare il Patrimonio
Naturalistico della località con videoconferenze e visite guidate, nonché eventi nell’ambito dell’iniziativa “Lamone Bene Comune”, trovandosi a Marina Romea la foce del fiume, fra cui si
citano: Sabato 31 Maggio, presso il Porto Turistico di Marina Romea, Annita Garibaldi Jallet,
pronipote di Giuseppe Garibaldi, autrice di saggi di politica,
storia risorgimentale, istituzioni europee, storia delle donne,
presenterà i suoi ultimi libri: “Garibaldi Orizzonti mediterranei” (Ediz. Garibaldine e Ricciotti) e “Il Garibaldi Irredento”.
Dal 24 al 27 Luglio, Vetrina al mare, “Lamone Bene Comune”
2° edizione, con un ricco e vario programma sotto l’aspetto naturalistico, culturale ed enogastronomico.
I paesi di Borgo San Lorenzo, Brisighella, Russi presenteranno
caratteristiche ed eccellenze. Saranno quindi proposti itinerari di
ritorno, “controcorrente”, in nome della reciprocità delle relazioni.
Info: Pro Loco Marina Romea - Cell. 328 4349788
www.prolocomarinaromea.it
49
Con il sostegno della Legge Regionale
Emilia-Romagna n. 3/2010
COMUNE DI BAGNACAVALLO
Parco Delta del Po
Emilia-Romagna
Ass. Civiltà erbe PAlustri
COMUNE DI MARRADI
COMUNE DI FAENZA
PRO LOCO DI RUSSI
U.O.E.I. • FAENZA
Area di Riequilibrio Ecologico
PodERE PAntAlEonE
AntiCO COnventO Di s. FrAnCesCO
OstellO Di bAGnACAvAllO
PRO LOCO BAGNACAVALLO
CIRCOLO ARCI CASABLANCA
I
SENAT
O
L
Centro Sociale
villAnOvA insieMe
Associato ANC e SCAO
COMITATO FESTA
D’OTTOBRE
AMMONITE
MEZZANO
PROVINCIA DI RAVENNA COMUNE DI RAVENNA
PRO LOCO
CASAL BORSETTI
PRO LOCO
FEDERAZIONE ITALIANA
AMICI DELLA BICICLETTA
Stampato a Ravenna
dalla Stamperia Ravegnana
nel mese di Febbraio 2014
Curato da
ANDREA BARANGANI
e MARCELLO RAVAGLIA
€ 5,00
Scarica

Long e Fion 2014 - Ecomuseo delle Erbe Palustri