Quaderno del turismo consapevole anno 2014 nei luoghi della vita lungo il fiume Lamone 2 Lamone bene comune Progetto partecipato delle comunità attive delle Terre del Lamone L ’idea di salvaguardare e valorizzare il percorso arginale del fiume Lamone e le terre da esso lambite nasce molti anni fa presso l’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova, e assume subito il carattere della partecipazione condivisa e la vocazione a lavorare in prospettiva con azioni d’area vasta. Il progetto “Lamone Bene Comune” promosso con il bando di educazione all’ambiente e alla sostenibilità INFEA 2011 della Regione Emilia-Romagna e concluso nel settembre 2013 - ha acquisito una valenza sovra regionale e oggi collega le terre della “Romagna toscana” alle località costiere della provincia di Ravenna. Fra gli esiti del progetto c'è l'impegno a rendere più vitale l’area fluviale con proposte di turismo consapevole, eventi culturali e sportivi, creando una vetrina delle eccellenze con iniziative che animino il percorso verso il mare e contro corrente fino alla sorgente, mettendo in rete i territori e favorendo una più profonda conoscenza reciproca. L’attuale progetto si intitola sempre “Lamone Bene Comune” ed è sostenuto dalla legge regionale 3-2010 sulla partecipazione. Avviato nel dicembre 2013, ha la finalità di accogliere le proposte dei cittadini per una gestione condivisa delle Terre del Lamone attraverso una pianificazione integrata della gestione del territorio. Sarà questo il primo passo verso il grande obiettivo: il Contratto di Fiume. I temi da affrontare sono di fondamentale importanza per il benessere comune: vie d’acqua, percorsi alternativi lenti, agricoltura e piani paesaggistici, iniziative della cittadinanza attiva rivolte alla salute e all’economia del territorio. La partecipazione può portare anche a cambiare la logica della ripartizione delle risorse, a creare sinergie interessanti per la promozione dei paesi, abbattendo i confini in una logica culturale bioregionalista. Questi percorsi di analisi per il miglioramento della vita e del paesaggio, volti a evitare il degrado e l’abbandono di questo bene comune prezioso, possono anche portare a politiche di adeguamento e favorire le credenziali per accedere a fondi europei. L’attuale edizione di Lòng e’ Fion è la riconferma che la comunità è attiva e sensibile a queste tematiche e si propone di far riflettere sull’importanza di riappropriarsi di questo ambiente, considerando il fiume come una risorsa vitale, che collega non solo i paesi, ma anche il tempo, la storia, il territorio e le mutazioni del paesaggio. L’interesse comune è quello di riscoprire il Lamone in una veste tradizionale e al contempo rinnovata, presentandolo come corridoio naturalistico-culturale per iniziative della salute e del divertimento. Questa terra dall’ospitalità proverbiale dovrà prodigarsi su un nuovo cammino, più impegnato e consapevole del patrimonio comune ereditario, rendendolo sempre più fruibile ed esaltandone le risorse ambientali, artistiche, artigianali ed enogastronomiche. 3 Ass. CulturAle Civiltà erbe PAlustri Rituali e usanze delle terre del Lamone Lóm a Mêrz venerdì 28 Febbraio 2014 - ore 20,00 Il primo appuntamento del calendario, dedicato al “Memoriale di campagna”, sarà Lóm a Mêrz, venerdì 28 febbraio 2014. La tradizione vuole che, per scongiurare la malasorte, gli ultimi tre giorni di febbraio e i primi tre di marzo, sul far della sera, i contadini accendessero nei campi dei grandi fuochi. Il significato era quello di ricacciare il freddo e il rigore dell’inverno, bruciando i rami secchi delle potature e invitando così la buona stagione con l’auspicio di rigogliosi raccolti. Alle ore 20 di venerdì 28 febbraio 2014, i paesi lungo il fiume Lamone, dalla sorgente alla foce, si coordineranno per l’accensione contemporanea delle “focarine” e il fiume sarà la linea di collegamento fra le località coinvolte per festeggiare l’avvento della primavera. Al calare del sole, a Casaglia, a Crespino di Marradi, a Popolano di Marradi (FI), a Brisighella, a Faenza, a Boncellino, a Traversara, a Santerno, a Villanova, ad Ammonite, a Marina Romea con Porto Corsini e a Casal Borsetti (RA) sarà possibile scorgere in lontananza la luce calda dei grandi falò, con la gente raccolta attorno per rivivere insieme i riti della nostra terra e assaggiare de’ bôn vén e i dulz fët in ca. Ad arricchire la serata, una fiaccolata a cavallo, a cura del Centro Turismo Equestre, collegherà alcuni tratti del fiume Lamone. Nel punto passo, fra Villanova e Santerno, oggi Ponte della Pace, le due località organizzeranno una grigliata partecipata e il momento sarà arricchito da installazioni di fuoco e da danze degli Spiriti del Rogo, a cura di Elastica Teatro. A Savarna, in collaborazione con Mezzano, i fuochi arderanno l’1 e il 2 marzo. 4 Ass. CulurAle Civiltà erbe PAlustri Rituali e usanze delle terre del Lamone Fësta de’ Scartöz sabato 31 Dicembre 2014 I riferimenti, ad un primo evento che vede una comunità portarsi spontaneamente il cibo da casa nel cartoccio, sono legati ad un avvenimento strano, atteso dai cittadini: il volo di una mongolfiera. Bologna, 21 settembre 1812. Vicino a porta San Mamolo, Francesco Zambeccari, dinamico avventuriero, morì tragicamente sulla sua mongolfiera incendiatasi davanti agli occhi di una folla festosa che, sorpresa e forse inconsapevole delle conseguenze, continuò a sgranocchiare dai propri cartocci. In Romagna, la Fësta de’ Scartöz si celebrava la sera del 9 febbraio per ricordare la proclamazione della “Repubblica Romana”, primo esempio di Costituzione Italiana Laica retta dal triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Nelle varie sezioni repubblicane si festeggiava portandosi il cibo rigorosamente da casa e nel cartoccio. Le sezioni, che cominciarono a cucinare sul luogo del ritrovo, furono redarguite e contestate dagli anziani. In seguito, l’iniziativa fu adottata da varie Associazioni come festa solidale e sostenibile. A Villanova si ricorda che, la notte di San Silvestro, nella Casa del Popolo, il cibo arrivava nelle sporte di erba palustre; in loco si pagava solo la bottiglia di spumante, comprensiva di prenotazione del tavolo. 5 2 eventi 014 2014 Calendario eventi Lamone Bene Comune 12 Gennaio - traversara • “Maratona della Pace” 12 Gennaio • Dal al 9 Febbraio - santerno Marzo - villanova • 8“Cena Sociale delle Donne” Casablanca - bagnacavallo • 9“IlMarzo Carnevallo” Carnevale per ragazzi Marzo - Mezzano • 23 “Segavecchia” Marzo - traversara • 30 Percorso a cavallo lungo la golena del Laboratori di Carnevale 9 Febbraio - bagnacavallo • Spirito e Materia - XV edizione Lamone Incontri di parole, musica e degustazioni 16 Febbraio - santerno • Sfilata di carri allegorici 28 Febbraio - “Lóm a Mêrz” • Accensione delle “focarine” 4 al 6 e dall’11 al 13 Aprile • Dal “Traversara in Fiore” Traversara - villanova • 6“LaAprile Soffitta in Piazza” 6 Aprile - russi • “38 Maratona del Lamone” GS Lamone Aprile - Fontana Moneta • 13 “Trail Sentiero Frassati” lungo il fiume e fiaccolata a cavallo a 1 e 2 Marzo - Mezzano e savarna ASD I Cinghiali, U.O.E.I. • Lóm a Mêrz 24 al 27 Aprile - boncellino • Dal 1 Marzo - villanova “45 Festa del Passatore” • “Corsa dal Fugaren” GS Lamone Aprile - boncellino • 24 2 Marzo - villanova “Corsa del Passatore” GS Lamone • La Soffitta in Piazza Aprile - russi • 27 2 Marzo - traversara Visita guidata a Villa Romana • Carnevale a 6 2014 eventi 2 014 Calendario eventi Lamone Bene Comune Maggio - Fontana Moneta • 1Escursione sul Sentiero Frassati Dal 4 all’8 Giugno • ecomuseo delle erbe Palustri U.O.E.I. Giornate dell’Ambiente con camminata “Cun magnêda longa” e Pedalata FIAB (8 Giugno) e 18 Maggio - russi • 1Visita guidata a Palazzo S. Giacomo 10, 17, 24, 31 Maggio • 3,bagnacavallo e 14 Giugno - bagnacavallo • 7“Natura nella Notte” Podere Pantaleone 16 Giugno all’8 Agosto • Dal C. R. E. - Santerno e 24 Giugno - bagnacavallo • 17 Mercatini serali e 21 Giugno - traversara • 20 “Notte d’estate alla Torre” Giugno - santerno • 21 “Giovanissima musica d’estate” “Natura nella Notte” Podere Pantaleone - villanova • 4“LaMaggio Soffitta in Piazza” Maggio - Marradi • 11 Festa del Pane 16 al 18 Maggio - Marradi • Dal Festa dello Sport 17 Maggio - Fossolo • “41 ° Trofeo del Passatore” GS Lamone Maggio - Fontana Moneta • 18 “Festa di Primavera” U.O.E.I. 24 al 25 Maggio • Dal “42 100 Km del Passatore” U.O.E.I. e 25 Maggio - bagnacavallo • 24 “Festa dei Parchi” Podere Pantaleone Maggio • 31 Marina romea - Porto turistico a Incontro con Annita Garibaldi Jallet, pronipote di Giuseppe Garibaldi 7 2 eventi 014 2014 Calendario eventi Lamone Bene Comune Dal 17 al 20 luglio • Marina romea 5 al 7 settembre - Ammonite • Dal Sagra paesana Dal 12 al 15 settembre • villanova Festival: “Donne verso il mare aperto: Scusa, ma esisto” • “30a Sagra Civiltà Erbe Palustri” Dal 24 al 27 luglio Marina romea settembre - villanova • 13 “Podistica Sagra Erbe Palustri” “Vetrina a mare” Lamone Bene Comune 2a Edizione GS Lamone settembre - russi • 17 Corsa Fira di sett dulur UISP - GS Lamone e 28 settembre - russi • 21 Visita guidata a Palazzo S. Giacomo 6 al 10 Agosto - russi • Dal Visita guidata al Palazzo S. Giacomo Agosto - Casal borsetti • 10 87 Sagra di S. Lorenzo e a Villa Romana settembre - russi • 27 Visita guidata a Villa Romana e 28 settembre - bagnacavallo • 27 “Il vino dal bosco alla cantina” a Fuochi d’artificio Agosto - russi • 15 “Ferie di Augusto” Villa Romana Agosto - Marradi • 16 “Notte delle Streghe” Agosto - traversara • 16-17-18 “Ferragosto Traversarese” Agosto - russi • 24 “Podistica Mercatone” GS Lamone Podere Pantaleone settembre - bagnacavallo • 29 Mercatino dei ragazzi in Piazza della Libertà in occasione della Festa di S. Michele 8 2014 eventi 2 014 Calendario eventi Lamone Bene Comune Dal 2 al 6 Ottobre - santerno • Sagra Paesanax 4 e 5 Ottobre - bagnacavallo • “Il vino dal bosco alla cantina” Dicembre - bagnacavallo • 14 Spirito e Materia - XVI Edizione incontri di parole, musica e degustazioni e 21 Dicembre • 14 bagnacavallo Podere Pantaleone 5-12-19-26 Ottobre - Marradi • Sagra delle Castagne Dal 10 al 13 Ottobre - villanova • Festa d’Ottobre Mercatini di Natale Dicembre - boncellino • 26 “Corsa di S. Stefano” GS Lamone Dicembre - villanova • 31 “Fësta de’ Scartöz” Dal 6 all’8 novembre - Faenza • “48 Festa della Montagna” U.O.E.I. 9 novembre - bagnacavallo • Festa dei sapori d’Autunno novembre - villanova • 11 “Cena Sociale con castagne e cagnina” a Casablanca 22 novembre - villanova • “La corsa d’la Piligrena” GS Lamone 30 novembre - santerno • Fiera delle Meraviglie 14, 21, 28 Dicembre • 7,Marradi Mercatini di Natale 9 La Ginestra Collocato in località Crespino del Lamone (600 s.l.m.), comune di Marradi (FI), il B&B La Ginestra è raggiungibile via auto tramite la ex SS 302 Faentina, distante 45km da Faenza e 55km da Firenze e in treno, essendo la fermata del paese situata sulla paesaggistica tratta Faenza - Firenze. La linea offre servizio cadenzato con la stazione centrale di Firenze di Santa Maria Novella (60 minuti). Le camere a disposizione offrono fino a 9 posti, in sistemazioni a scelta, con bagno privato e con letto matrimoniale o letti singoli; a richiesta è possibile aggiungere un terzo letto. La Mora La Castagna Il Lampone Il Bed & Breakfast è collocato nella piazzetta di Crespino del Lamone, località denominata anche “paese dell’acqua buona e delle fontane”. Nella piazzetta si trova l’Abbazia Vallombrosana di S. Maria dell’XI secolo e vicino il Tempio Ossario, edificato a ricordo delle 42 vittime di un eccidio perpetrato nel luglio del 1944. Il gestore offre notizie sulla storia delle località della zona, sulle tradizioni agricole, artigianali, artistiche e culturali dell’Appennino. Saprà darvi informazioni sulla gastronomia locale e sulle attività del bosco: castagneto, funghi, frutti di bosco, tartufi, caccia e pesca, sui migliori itinerari a piedi, a cavallo o in mountain bike. Saranno possibili visite guidate all’antico borgo medievale di Lozzole e all’Eremo di Gamogna. Prezzi a persona per notte comprensivi di abbondante prima colazione di prodotti tipici locali: Camera per 1 persona € 35,00 per una notte con bagno Camera per 1 persona € 30,00 per più notti con bagno Camera per 2 o 3 persone € 30,00 Info e prenotazioni: Tel. 333 8931093 o 333 9753592 [email protected] 10 Marradi Centenario della stampa dei Canti Orfici di Dino Campana Marradi celebra quest’anno il centenario della 1 a edizione dei “Canti Orfici” di Dino Campana. Note sono le vicende umane del poeta, ma meno conosciute le vicende relative alla pubblicazione del libro che fu stampato per la prima volta nella Tipografia Ravagli nell'estate del 1914, grazie alla sottoscrizione di 44 cittadini marradesi che anticiparono due lire e cinquanta ciascuno. Il manoscritto, dal titolo “Il più lungo giorno”, era stato purtroppo smarrito, con grande dispiacere del poeta, da Soffici e Papini ai quali Campana lo aveva consegnato. Numerose sono le manifestazioni, programmate dal Centro studi Campaniani in collaborazione con il Comune di Marradi, che verranno sviluppate nel corso dell’anno per celebrare il centenario e diverse sono rivolte ai giovani per avvicinarli e fare loro conoscere la poesia e la poetica di Dino Campana. 28-29 marzo 2014 - lettura scenica incentrata sull’epistolario Dino Campana - Sibilla Aleramo (inframmezzato da testi tratti dai “Canti Orfici”) dal titolo “Altre parole non trovo” che sarà messa in scena dagli allievi del Liceo Tito Livio di Milano, sotto la guida della professoressa Valeria Fraccari. 7 giugno 2014 - Commemorazione ufficiale della firma del contratto tra i 44 sottoscrittori marradesi e il tipografo Ravagli per la stampa dei “Canti Orfici”. Nel giorno della commemorazione verrà presentata la stampa anastatica dei “Canti Orfici” edizione Ravagli 1914. Presentazione della cartolina del centenario ed eventuale poster, oltre ad altre tre cartoline aventi come soggetto il testo manoscritto di tre poesie di Campana tratte da “Il più lungo giorno”. Mostra bibliografica dell’opera e della vita di Campana nella sala del Centro Studi ed eventualmente mostra dei documenti dell’Archivio Comunale. Durante l’estate saranno inoltre attuate diverse manifestazioni che verrano appositamente presentate in un calendario dedicato agli eventi del Centenario. Ricordiamo: Cento cantori per Dino Campana. Lettura dai “Canti Orfici” per le vie del paese. Passeggiate anche notturne su percorsi. Genetliaco campaniano (20 agosto). Presentazione di un libro, relazione di uno studioso, spettacolo teatrale. Presentazione della copertina e dello story board a fumetti Manga su Campana che successivamente sarà presentato alla fiera dei fumetti di Lucca. 11 u.O.e.i. • FAenzA Unione Operaia Escursionisti Italiani La sezione faentina dell’ U.O.E.I., che ha celebrato recentemente il centenario di fondazione 1912-2012, è una Associazione del tempo libero che diffonde la conoscenza della montagna e organizza manifestazioni culturali, ricreative e sportive. Per realizzare tutto questo l’ U.O.E.I. mette in campo un complesso di attività quali l’escursionismo, la festa della montagna, lo sci club e la ginnastica presciistica, il turismo, il foto club, il gioco del mah-jong, la 100 Km del Passatore Firenze - Faenza, le vacanze con il camper, il “Sentiero Garibaldi” (da Palazzuolo sul Senio a Modigliana) e la gestione del rifugio di Fontana Moneta. Situato nell’Appennino fra Romagna e Toscana, il Rifugio di Fontana Moneta (plurisecolare complesso edilizio con annessa chiesa nei pressi del torrente Sintria) costituisce un eccezionale luogo per il soggiorno di gruppi. A Fontana Moneta si possono percorrere una ventina di sentieri indicati da apposita segnaletica e tracciati sulle cartine redatte dall’U.O.E.I. Particolarmente significativo è il “Sentiero Frassati dell’Emilia Romagna” con partenza da Fontana Moneta e la collocazione del rifugio quale posto tappa della “Alta via dei parchi” che percorre lo spartiacque dell’Appennino fra Emilia Romagna e Toscana. Il rifugio (completamente restaurato e arredato) è servito da acqua, luce, gas e dispone di 31 posti letto distribuiti in 5 camere oltre a 2 sale da pranzo con cucina e 5 servizi igienici con doccia e acqua calda. Fontana Moneta (634 mt. di altitudine) si raggiunge in 45 minuti da Faenza passando da Brisighella, San Cassiano, San Martino in Gattara e Monte Romano. L’ U.O.E.I. fa conoscere le proprie iniziative tramite il notiziario “il Sentiero” (tre numeri all’anno) e “il Sentiero.net”. Per accedere all’uso del rifugio (autogestito) informazioni presso la sede U.O.E.I.: Viale Baccarini 27 - Faenza - Tel. e fax 0546 664925 - www.uoei.it/faenza. 12 Az. Montepiano Oriolo L ’azienda agricola “Montepiano”, in quel di Oriolo dei Mille Fichi di Faenza in Via San Mamante 126, è un’attività produttiva biologica dal 1995. L’attività produttiva primaria è vitivinicola, con produzione propria di vini, presentati con i marchi di: “Rosso Oriolo” e “Bianco Oriolo”. Nel 2006 in azienda è stata introdotta la coltivazione e la produzione dello zafferano c.d. “Oro Rosso”, presentato con il marchio commerciale “Zafferano delle Terre di Oriolo”. Presso l’azienda esiste un’associazione culturale denominata “Il Convivio” dove è possibile organizzare (su prenotazione), pranzi e cene nel rispetto della ristorazione artusiana e romagnola. L’azdôra Biancarosa, prestigiosa cuoca di lunga esperienza, prepara i suoi piatti nel rispetto dei menù concordati al momento della prenotazione. Vengono inoltre organizzate serate a tema, “Alla ricerca degli antichi sapori di Romagna”, i cui menù e calendari verranno pubblicati nel sito www.ninotini.com. La particolare orografia del territorio, oltre ad offrire panorami mozzafiato, è stata fonte di ispirazione per Nino per scrivere bellissime e toccanti poesie, che poi hanno dato vita a “La strada della Poesia” e al “Sentiero dell’Amore ”. Passeggiando per tali sentieri è infatti possibile leggere le poesie applicate agli alberi. Nino e Biancarosa vi aspettano! Info: Tel. 0546 642075 - 338 6370955 [email protected] 13 COMune Di FAenzA Faenza CeAs DellA rOMAGnA FAentinA Il 15 gennaio 2014 nasce a Faenza, con un primo incontro tra gli aderenti - associazioni e singole persone - il Tavolo per la Sostenibilità Ambientale pensato e voluto per sensibilizzare alle tematiche del progresso e dello sviluppo sostenibili, ovvero mantenibili nel tempo senza pregiudizio del futuro. Un futuro sempre e comunque legato fisicamente alla disponibilità di energia, in tutte le sue forme, ed eticamente alla messa in campo di comportamenti solidali tra gli Homo Sapiens che abitano il pianeta Terra in forza dello spettro di risorse vitali (aria, acqua, cibo ed energia) e non illimitate che il pianeta stesso mette quotidianamente a disposizione. Il territorio locale nel quale ognuno di noi vive ed opera quotidianamente altro non è che un’infinitesima porzione di quella Terra che, nella sua somma di porzioni appunto piccolissime, deve essere utilizzata consapevolmente onde evitare il progressivo impoverimento permanente e la progressiva distruzione del Pianeta. Il territorio locale va utilizzato - e quindi governato a tale scopo - consapevolmente, ricercando ricadute economiche “compatibili”, cioè “sostenibili”, ovvero mantenibili nel corso del tempo in virtù del fatto che il territorio medesimo viene consumato/utilizzato e non consumato/consunto. Mission del TSA, nel campo della valorizzazione sostenibile del territorio faentino, è l’attivazione di piste ciclabili per utilizzi sociali e turistico-economici (turismo slow, lento) sulla sommità degli argini del fiume Lamone (progetto intercomunale “Lamone Bene Comune”, sottoprogetto faentino “Lamone Amico”). Questa possibilità è stata positivamente testata lo scorso 22 settembre 2013 quando, in occasione della settimana ecologica organizzata da Comuni romagnoli (capofila il Comune di Cesena), si è svolta la “biciclettata d’argine” Faenza-Ponte di Ronco, andata (argine sx) e ritorno (argine dx), per circa 20 km complessivi. Visto il successo della escursione by bicycle, attestato dal video girato nell’occasione, questa iniziativa-simbolo verrà riproposta nel 2014, il 21 settembre (ultima domenica d’estate). Per informazioni: CEAS della Romagna Faentina Via S. Giovanni Bosco, 1 - Faenza Tel. 0546 691593 - 338 3829984 (coord. G. Paolo Costa) provv: [email protected] 14 Consulta Faentina L a Consulta Faentina delle Associazioni di Volontariato raggruppa circa 37 Associazioni promotrici e 49 iscritte al Coordinamento. In base agli obiettivi dei loro statuti sono riunite idealmente in Tavoli: della Donna, della Sanità, dell’Anziano e dell’Ambiente. Quest’ultimo ha da anni coordinato e dato vita ad iniziative volte alla conoscenza e quindi alla valorizzazione del territorio faentino e ai suoi componenti come acqua e aria. In modo particolare il fiume Lamone è stato occasione di convegni, pubblicazioni, giri in bici o a piedi lungo gli argini. A livello locale, le associazioni riunite nel Tavolo Ambiente hanno individuato e realizzato (nel tratto cittadino Anello del fiume Lamone) un percorso fluviale urbano pedonale dei e ciclabile, atto ad essere utilizzato sia per attività sportive che per attività didattiche con scolaresche, con valorizzaponti zione dell’ambiente, il tutto puntualmente descritto nella pubblicazione “Anello dei 4 ponti”; pubblicazione stampata in 4.000 copie e in distribuzione gratuita presso la sede della Consulta e della Pro loco di Faenza. Comune di Faenza 4 una proposta di percorso Sempre nell’ambito del tavolo ha trovato realizzazione uno studio di fattibilità per un nuovo ponte (ciclo-pedonale) che dalla zona Orto Bertoni raggiunge la strada per Sarna. La Consulta Faentina quindi tramite il Tavolo dell’Ambiente ha aderito naturalmente al TSA (Tavolo per la Sostenibilità Ambientale), tavolo istituzionale del Comune di Faenza, per la concretizzazione del progetto INFEA “Lamone Bene Comune” della Regione Emilia-Romagna. Per informazioni: Consulta Faentina Via Laderchi, 3 - Faenza Tel. e fax 0546 27206 [email protected] 15 Una Maratona per la Romagna DOMENICA 6 APRILE 2014 CITTÀ DI RUSSI (RA) Piazza Farini Gara omologata dal Comitato Provinciale Società podistiche va si rinno e h c e radizion t la 7 Dal 197 www.gslamone.blogspot.it PROGRAMMA della MANIFESTAZIONE: Info: G.S. LAMONE Via E. Babini, 1 - Russi (RA) Fax 0544 580771 - [email protected] LUCIA SASSI Tel. 0544 581309 - Cell. 335 6933050 ore 9,00 - km 10 e km 3 aperte a tutti NOVITÀ: Nordik Walking con istruttore ore 9,00 - Maratona - km 42,195 ore 9,05 - 22° G.P. PROMESSE DI ROMAGNA Gare competitive per bambini e ragazzi 4-15 anni ore 10,30 - Circuito di 5000 metri competitivo 16 PrO lOCO russi Russi Palazzo san Giacomo e villa romana Sotto l’argine sinistro del fiume Lamone, in territorio di Russi, sorge, come un “elefante bianco”, il Palazzo San Giacomo, seicentesca residenza estiva della nobile famiglia ravennate dei Rasponi. L’antica Versailles dei Rasponi, come qualcuno l’ha definita nonostante l’evidente stato di abbandono, mantiene il fascino delle antiche vestigia grazie agli affreschi che ornano i soffitti e che costituiscono un importante ciclo pittorico raffigurante i segni zodiacali, i racconti mitologici delle costellazioni e i giorni della settimana. Attigua al Palazzo, ma di successiva costruzione, è la chiesa dedicata a S. Giacomo Apostolo, edificata nel 1774 a cura dell'architetto imolese Cosimo Morelli. Scesi dall’argine e percorrendo il viale alberato con il palazzo alle spalle, dopo un chilometro, si raggiunge la Villa Romana, una delle ville rustiche più rappresentative e meglio conservate dell'Italia Settentrionale, rinvenuta casualmente nel 1939 durante gli scavi di una fornace. La struttura oggi visitabile è databile al I e II sec. d.C.; le pavimentazioni in mosaico bianco e nero rappresentano uno degli esempi più belli di decorazione geometrica del periodo. Il Palazzo San Giacomo è visitabile in occasione dei seguenti appuntamenti: - 1 e 18 Maggio • 21 e 28 Settembre dalle ore 15.00 (ultimo ingresso alle ore 17.00) - dal 6 al 10 agosto dalle ore 19.00 alle 22.00 Visite guidate alla Villa Romana organizzate dalla Pro Loco di Russi in collaborazione con il G.R.A.: - 27 Aprile • 21, 27 e 28 Settembre dalle ore 15.00 (ultimo ingresso alle ore 17.00) - 15 agosto dalle ore 16.00 alle 20.00 Info: [email protected] Tel. 0544 587670 (mart e ven ore 10.00-11.30) Soprintendenza Tel 0544 581357 17 18 AREA DI RIEQUILIBRIO ECOLOGICO PODere PAntAleOne L’oasi Podere Pantaleone Il Podere Pantaleone è situato a Bagnacavallo lungo la via omonima, laterale di via Stradello. Un tempo di proprietà della famiglia Pirazzoli, soprannominata “Pavlèna”, il Pantaleone è stato acquistato dal Comune di Bagnacavallo nel 1988. Istituito come oasi naturalistica nel 1989 (Area di Riequilibrio Ecologico), dal 2006 è anche Sito di Importanza Comunitaria. Fino agli anni Cinquanta il podere era del tutto simile ai fondi che lo circondavano, con vecchi filari di vite sostenuti e dominati da grandi alberi capitozzati e, tra un filare e l’altro, lunghe strisce di terra coltivate a grano, orzo ed erba medica. Poi, in pochi anni, il paesaggio intorno venne trasformato dalle nuove tecniche agricole, mentre il podere conservò il suo aspetto perché il proprietario decise di non passare alle colture intensive e di non utilizzare fitofarmaci e concimi chimici. Nel corso degli anni i filari alberati si sono estesi spontaneamente creando un bosco interrotto solo da piccoli spazi erbosi. La flora e la fauna tipiche della Pianura Padana, almeno fino al dopoguerra, hanno ritrovato l’ambiente naturale ideale, dando vita a un’area di oltre nove ettari di grande interesse paesaggistico e naturalistico. Al suo interno si trovano tanti fiori spontanei ormai introvabili e animali di ogni tipo. L’oasi è stata di recente dotata di pannelli didattici, campo di grano con fiori spontanei di una volta, stagno con piante acquatiche, anfibi e rettili rari. Apertura dal 6 aprile al 5 ottobre 2014: Domenica e i giorni festivi ingresso gratuito. Orari: Aprile-Maggio e Settembre-Ottobre dalle 14.30 alle 18.30 Giugno dalle 15.30 alle 19.30 Chiuso Luglio e Agosto. Visite guidate su appuntamento anche in altri giorni. Info, prenotazioni e aggiornamento sui programmi: Ufficio Informazioni Turistiche dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Tel. 0545 280898 - 347 4585280 [email protected] [email protected] www.poderepantaleone.it www.romagnadeste.it 19 AntiCO COnventO Di s. FrAnCesCO L ’ Ostello di Bagnacavallo L ’Ostello di Bagnacavallo, ricavato nell’Antico Convento di S. Francesco, complesso monumentale del XIII secolo, si trova all’interno del centro storico di epoca medievale di Bagnacavallo. La splendida cornice offre un’atmosfera unica per soggiorni rilassanti e confortevoli rivolti a singoli, coppie, famiglie e gruppi; gli spazi sono ampi, ideali per ospitare e organizzare ricevimenti, matrimoni, meeting, conferenze, riunioni, buffet, cene aziendali e attività didattiche. Oggi l’Ostello è un Centro Turistico dotato di servizi alberghieri di qualità. La struttura, completamente accessibile e priva di barriere architettoniche, dispone di camere ampie e confortevoli (singole, doppie, matrimoniali e per gruppi) tutte dotate di bagno privato e riscaldamento autonomo per un totale di 92 posti letto in pensione completa, mezza pensione e Bed & Breakfast. L’Ostello di Bagnacavallo è dotato di bar-caffetteria, sale lettura, sala TV, internet point, sistema wi-fi, area fitness, noleggio biciclette, lavanderia e parcheggio autopullman. Inserito nell’itinerario della Strada dei Vini e dei Sapori di Romagna, l’Ostello propone una mostra mercato dove è possibile visitare, degustare e acquistare i prodotti tipici enogastronomici e i manufatti artigianali del territorio. L’ostello è ottimamente posizionato per raggiungere in poco più di mezz’ora varie mete turistiche in Romagna: Ravenna, che si distingue per i suoi monumenti inclusi nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO; Faenza, città famosa per la più grande raccolta di opere in ceramica e i piccoli borghi storico-artistici quali Brisighella e Oriolo dei Fichi; i luoghi del divertimento della Riviera Romagnola, Mirabilandia (il parco divertimenti più grande d’Italia) e le verdi colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo. Dall’Ostello è possibile partire per il “Grand Tour” delle piccole città d’arte della Romagna e le Oasi del Delta del Po, attraverso 7 itinerari cicloturistici alla scoperta della Romagna. 20 AntiCO COnventO Di s. FrAnCesCO MAtriMOni riCeviMenti buFFet COnFerenze MeetinG Cene AzienDAli eventi ArtistiCi L a suggestiva atmosfera del Chiostro, racchiuso dall’imponente quadriportico, rende l’Antico Convento una delle location più prestigiose e ambite dove realizzare il proprio ricevimento nuziale, con buffet, pranzi e cene, tra giochi di luce ed echi di una storia millenaria, nel cuore di uno dei centri medievali più belli della regione. Le nostre proposte enogastronomiche sono frutto del lavoro squisitamente artigianale, caratterizzato da una grande attenzione ai prodotti del territorio, al rispetto delle stagionalità, all’esaltazione dei profumi e dei sapori genuini. La gestione dell’Ostello di Bagnacavallo è composta da un gruppo di cooperative Sociali che promuove, con azioni quotidiane, l’inserimento lavorativo, proponendo alle persone in condizione di disagio di essere introdotte in un’esperienza nuova e positiva fatta in gruppo attraverso i servizi di accoglienza turistica e l’offerta enogastronomica, per creare relazioni, integrazione sociale, autostima, gusto del fare e acquisizione di un lavoro. ConSoRzIo AGAPE: Consorzio di Cooperative Sociali per l’inserimento lavorativo della Provincia di Ravenna Cooperative Sociali onLUS IL MULIno LA TRACCIA BoTTEGHE e MESTIERI LA PIEVE SInETTICA Tel. 0545 60754 - Cell. 335 1793572 [email protected] www.ostellodibagnacavallo.com 21 Bagnacavallo Nel 744 d.C. il re Longobardo Liutprando regalò al Vescovo di Faenza duecento ettari di bosco e palude, il cosiddetto magnum forestum. Bagnacavallo sorge al centro di questo territorio che la storia ha segnato come luogo di sentimenti forti e contrastanti, dove turbolenza e ospitalità, odio e amicizia non hanno conosciuto mezze misure e dove si sono raggiunte espressioni di altissima gastronomia. Nel 1913 Antonio Longanesi comprò alcuni ettari di un “roccolo” (area boscosa confinante con una zona di caccia agli uccelli in capanno) e al suo interno trovò, abbarbicata ad una quercia, una vecchia vite usata come richiamo. Viste la rusticità della pianta e la notevole resistenza dei grappoli alle malattie fungine, la famiglia provò ad usarla nella produzione di vino. Si ottenne, con stupore, un prodotto che ebbe un notevole successo, favorendo così la diffusione del vitigno nella zona. Nel 1956 venne piantato il primo vigneto di Uva Longanesi. Ai nipoti Antonio e Pietro va il merito di averne intuito il potenziale, salvando e diffondendo il vitigno che, nel 1999, è stato iscritto nell’albo dei vigneti, col numero 357, come Uva Longanesi, in quanto le analisi effettuate confermano che non assomiglia a nessun altro finora conosciuto. Il Consorzio, che da Bagnacavallo prende il nome, nasce nel 1999 per la valorizzazione dei prodotti tipici di quel distretto: aceti, dolce di S. Michele, vini, distillati, saba e carne. Dal 2005 Daniele Longanesi ne è diventato presidente. Sede: c/o Ecomuseo delle Erbe Palustri Villanova di Bagnacavallo - Via Ungaretti, 1 - Tel. 0545 47122 [email protected] Facebook: Burson Bagnacavallo Tel. 0545 64280 Sergio Ragazzini 338 2894968 22 Pro Loco - Bagnacavallo “A tal proposito potrei soggiungere diverse cose, ma dirò quest’una sola in memoria della nostra Patria, chiamata Bagnacavallo non per altro, se non perché ivi erano acque curative de’ cavalli, onde Tiberio Augusto l’edificò per tal comodo, e perciò si suol chiamare in latino Tiberiacum”. Ricetta codificata e depositata dalla Pro Loco Bagnacavallo nel 2012, per caratterizzare un particolare tipo di cappelletto che si è andato diffondendo fin dagli anni 70. Si tratta di una variante del cappelletto romagnolo diffuso nel Ravennate, pubblicamente decretato, il 30 settembre 2006, dalla Delegazione di Ravenna dell’Accademia Italiana della Cucina. A differenza di quest’ultimo, che viene servito solamente in brodo, il cappelletto di San Michele viene servito asciutto, condito con un particolare ragù, nato dall’incontro delle esperienze culinarie di alcune “azdore” locali. 23 鵻 t Ce A t La Pro Loco Bagnacavallo si è posta l’obiettivo di tutelare e valorizzare il territorio e le tipicità locali, comprendendo anche le persone che per meriti particolari si prodigano per il benessere materiale e soprattutto morale dei concittadini e che vengono insigniti del titolo di soci onorari benemeriti. Le varie manifestazioni che la Pro Loco organizza sono orientate ad arricchire le conoscenze degli abitanti di Bagnacavallo (conferenze a tema, mostre varie, ecc.), a far conoscere le tipicità locali anche al di fuori dei confini comunali (Spirito e Materia e altre Manifestazioni enogastronomiche) e a sostenere gli altri (iniziative a scopo benefico, come Canzoni sotto le stelle). Per essere informati sulle iniziative e manifestazioni promosse dalla Pro Loco Bagnacavallo visitate il sito internet www.prolocobagnacavallo.it, oppure telefonate al numero 0545 62040 o visitate la sede la domenica mattina dalle 10.15 alle ore 12.00. ri TOMASO GARZONI 鵼 I caplèt (a)sót d’Sa’Michìl Per 4 Persone Per i Cappelletti gr 300 Farina di frumento gr 300 Parmigiano reggiano stagionato e grattugiato 6 uova q.b. noce Moscata Per il brodo Mezzo cappone oppure 1/4 anteriore di cappone (o gallina) 1 pezzo di carne di manzo 1 Osso di bovino ricco di midollo 1 Cipolla dorata 1 Costa di sedano 1 Carota Qualche pomodorino sale grosso q.b. Per il ragù Olio extravergine d’oliva q.b. gr 50 scalogno di romagna gr 50 Cipolla gr 50 sedano gr 50 Carota 1 bicchiere di vino bursôn gr 150 Pancetta arrotolata gr 200 Macinato di suino gr 200 Macinato di bovino adulto Passata di pomodoro q.b. spezzettato di pomodoro q.b. sale grosso q.b. Pepe nero macinato al momento q.b. CirCOlO A.C.l.i. bOnCellinO, PArrOCChiA s. MAriA, AssOCiAziOne suburbiA in COllAbOrAziOne COn il COnsiGliO Di FrAziOne Boncellino “FestA Del PAssAtOre” Memorial MAurO zAnnOni dal 24 al 27 aprile 2014 30 Aprile e 1 Maggio 2014 Boncellino è il paese natale del più noto bandito della Romagna Stefano Pelloni, in arte il Passatore, nato nel piccolo villaggio romagnolo nel 1824 e morto a Russi nel 1851. Il soprannome gli venne dal mestiere ereditato dal padre, traghettatore sul fiume Lamone. Conosciuta anche come Lóm a Premavira, la manifestazione primaverile di Boncellino si svolge principalmente lungo la sponda sinistra del fiume Lamone, in campagna, proponendo la riscoperta della cultura locale, del folklore, della gastronomia e dell’ospitalità romagnola, con lo scopo di sensibilizzare al rispetto dell’ambiente e della natura. Così ogni anno, nel mese di aprile, il paese è animato da numerose e divertenti iniziative come percorsi lungo le carraie per riscoprire colori, sapori e voci della natura, accompagnati dalle proposte enogastronomiche delle cantine di produzione del Bursòn (vino tipico del territorio) e da fattorie didattiche con animali da cortile. Inoltre, nel campo sportivo sotto il campanile della chiesa di Boncellino: raduno e gare di autotuning, podistica del Passatore, trenino itinerante per i bambini, gara di tiro alla fune, mercatino di primavera con oggettistica e antiquariato, spettacoli musicali, laboratori, Nordic Walking lungo il Lamone, spettacoli di orchestra liscio con ballerini romagnoli, esibizione di elicottero e tanto altro ancora. La manifestazione ospiterà “Sport • Dog-Show”, dimostrazione di varie discipline sportive cinofile. Il concerto pomeridiano del 27 aprile di Alessandro Ristori saluterà la manifestazione. Da non dimenticare l’ottima cucina offerta dall’Osteria de Pasadòr che, per una settimana, propone piatti tipici romagnoli e specialità di pesce. info: Tel. 340 1051700 [email protected] 24 25 Traversara il MulinO Di trAversArA Il Mulino di Traversara sul fiume Lamone fu una creazione del vivace spirito imprenditoriale di Guido Carlo Rasponi di nobile casata ravennate, con vasti possedimenti sul lato destro del Lamone fino al Po di Primaro. Nel 1664 acquistò dalla Canonica di S.M. In Porto, le tenute di Madrara e Raffanara presso Russi e, nel 1669, ottenne, con un breve di Papa Clemente IX, il permesso di fabbricare la chiusa (del Muraglione) e un mulino, nonostante le proteste delle comunità di Faenza, Cotignola, Russi, Bagnacavallo e Ravenna che temevano che la nuova chiusa potesse innalzare, in caso di piena, il livello delle acque con conseguente tracimazione. Il mulino fu eretto a poca distanza dall'argine destro del Lamone, dove era ubicato il passo-barca. Proprio in quel punto si congiungevano i confini dei territori di Russi, Bagnacavallo e Ravenna, una collocazione ideale in quanto queste erano terre alte, popolate e densamente coltivate; qui il fiume correva veloce prima di impantanarsi nelle terre basse più a settentrione. Un canale lungo circa 3 Km, con andamento parallelo al letto del fiume, collegava fisicamente il mulino al Palazzo S. Giacomo e al Muraglione e le sue acque alimentavano la peschiera, le fontane e i laghetti del giardino del palazzo, quindi azionavano le ruote del Mulino. Dalle carte d’archivio si conosce nel dettaglio la struttura dell’impianto che era dotato di 4 poste e una gualchiera, un portico per alloggiare i carri, granai ed ovviamente l'abitazione del mugnaio. Tre delle quattro poste erano mosse da ruote orizzontali, la quarta da una grande ruota verticale, adottando un sistema misto di ruota e cucchiai, che consentiva la massima resa dell'impianto, già ampiamente sperimentato con successo a Ravenna nei mulini Pamphili e del Macello. La grande ruota verticale, infatti, trovava massima applicazione nel caso di acqua alta e di forte corrente, mentre i cucchiai erano più indicati quando il fiume languiva per penuria di acqua. L’azione combinata dei due meccanismi garantiva un alto livello di efficienza in ogni stagione. L’attività molitoria continuò fiorente fino al primo Novecento, come testimoniano gli ambiziosi progetti di ristrutturazione e ampliamento dell'impianto datati all’anno 1872 e il successivo proposito di convertirlo in mulino a vapore. Il mulino fu demolito nel 1991. L’edificio è stato recentemente ristrutturato e trasformato in dimora di campagna. Iniziative L a 32 a edizione della Festa della Primavera in Fiore, in programma dal 4 al 6 e dall’11 al 13 aprile 2014, presenta spettacoli per grandi e piccoli, intrattenimenti musicali, cultura e svago. Non mancheranno le specialità del nostro fornitissimo e rinomato stand gastronomico in cui ritrovare i sapori originali delle specialità romagnole, gustando piatti tradizionali o lasciandovi tentare dall’angolo dei sapori che propone alcune chicche come la costata di maiale, la trippa e gnocco fritto con squacquerone. [email protected] - www.traversarainfiore.it Tel. 333 2569379 28 Prodotti tipici: • Marroni (Marradi) • Raviggiolo • Olio d’Oliva (Brisighella) • Zafferano (Oriolo dei Fichi) • Mora Romagnola • Sangiovese - Trebbiano (Bassa Romagna) • Bursôn (Bagnacavallo) • Cocomero di Bagnacavallo • Cotechino • Furmaj murbi (Villanova-Santerno) • Piadina • Pesce Azzurro Artigianato: • Ceramica (Faenza) • Erbe Palustri (Villanova di Bagnacavallo) • Mosaico (Ravenna) • Stampa Ruggine (Romagna) ASS. CULTURALE CIVILTÀ DELLE ERBE PALUSTRI Illustrazioni di Vittorio Belli Grafica di Andrea Barangani ri A t t Ce 鵻 鵼 Zuccherini 1 kg di Farina 450 gr zucchero 200 gr strutto 2 uova lievito per 1 kg latte zucchero in granella e codette Impasta la farina con lo strutto, lo zucchero, le uova e il latte. Aggiungi la dose e impasta con cura. Stendi con il matterello una sfoglia di spessore di circa cm 0,5. Ritaglia con gli appositi stampi le forme desiderate. Sbatti un tuorlo d'uovo diluito con un pò di latte e spennella gli zuccherini decorandoli con zucchero in granella o codetta multicolore. Metti in forno ben caldo per circa 10 minuti Zucarén 1 kg ad faréna 450 gr zócar 200 gr Gras 2 Ôv levd par 1 kg lat zócar in garnëla e bilì Impasta la faréna cun e gràs, e zócar, agl'ôv e e’ lat. Arzónzi la dôsa e impasta pr’è ben. Stènd cun e s-ciadur la spoja grösa un mëz zentematar. Taja cun i stampì la forma che t’vu. Sbat un tòral d’ôv cun un po’ ’d lat e spnëla i zucarén e guarnèsi cun e zocar in garnëla o i bilì. Mètt int e’ fôran chëld par dis minud. 29 Santerno Santerno è una piccola frazione del Comune di Ravenna collocata a ovest e a circa 12 chilometri dalla città capoluogo. A ridosso dell’argine destro del fiume Lamone, conta circa 1700 abitanti e le attività sono da sempre prevalentemente agricole. Antichi documenti fanno risalire le origini del paese intorno all’anno 1080 in cui si fa riferimento a una località denominata Santernum. Diversi fabbricati giunti a noi testimoniano le remote origini della località: Palazzo Spreti, grande villa gentilizia con annesso Oratorio, situato in via Palazza (in cattivo stato di conservazione); il Palazzetto Veneziano, di epoca medievale, è stato adibito ad orfanotrofio femminile e ad ospedale militare tedesco durante la seconda guerra mondiale. Altri edifici sono: Casa Minguzzi, detta “dell’ortolano”, rifugio della banda del Passatore; il Palazzone o palazzo Malagola, in via Mantraversa; le ex scuole elementari e la ex caserma dei Carabinieri. Quest’ultima costruita all’inizio del 1900 fu sede del Partito Socialista poi Comunista di Santerno, confiscata dallo Stato in periodo Fascista e mai più restituita ai legittimi proprietari. Ci piace anche segnalare un altro edificio situato in Via Degli Angeli, denominato Villa Poletti. Tale palazzo fu abitato, nel periodo a cavallo tra ’800 e ’900, dalla famiglia dell’avvocato cavaliere Paolo Poletti, nipote di Olindo Guerrini, il notissimo estensore dei “Sonetti Romagnoli”. Nel sonetto “La Brenda” (la merenda), Guerrini cita Santerno dopo un elenco di roboanti nominativi maschili e femminili: Me, Temistocle, Opimio, Clodoveo …e l’Irma cun su medar Galatea, andessom (andammo) a Santerna in tanti avtur (vetture, probabilmente calessi e birocci trainati da asini e cavalli) ch’us aveva invidè Pino Pulett par magne’ i caplett (cappelletti). Si può immaginare l’atmosfera di tali occasioni in cui le sbornie erano all’ordine del giorno e Pulinèra e Tugnàzz, con aliti aspri come bocche di tino e i denti anneriti dall’inseparabile sigaro o dal fumo della caratèna (piccola pipa in terracotta), davano lo spunto a “Stecchetti” per i suoi divertentissimi sonetti. 30 Iniziative Santerno, pur essendo un piccolo paese, conta su una vita sociale particolarmente attiva, animata dall’attività del suo Comitato Promotore. Come ogni anno il primo avvenimento, che di norma cade due domeniche prima del martedì grasso, è il Carnevale di Santerno. Segue poi la realizzazione di un Laboratorio Estivo per ragazzi, denominato “Estate insieme sul filo della memoria” della durata di otto settimane (da metà Giugno a metà Agosto) la cui partecipazione complessiva, nel 2013, ha raggiunto ben oltre 350 presenze di ragazze e ragazzi della scuola Primaria del territorio e delle località limitrofe. Nella prima quindicina di Giugno si tiene un concerto di musica (Giovanissima musica d’estate). Segue poi la Sagra Paesana che si tiene la prima domenica di Ottobre, dedicata al patrono di Santerno, S. Sisto II. Termina il programma delle iniziative la “Fiera delle Meraviglie” che si tiene l’ultima Domenica di Novembre. In questa occasione, è ormai tradizione il recupero di piatti tipici della tradizione romagnola locale. Queste pietanze sono legate al piatto povero per eccellenza, la polenta, che viene presentata in tutte le varianti: al ragù, con salsiccia e con salame ai ferri. Inoltre, molto apprezzata, la pizza fritta rotonda, distribuita nel tradizionale foglio di carta paglia. Per maggiori info: [email protected] www.santerno.net 31 Ass. Civiltà Delle erbe PAlustri Ecomuseo delle Erbe Palustri Villanova di Bagnacavallo, situata lungo l’argine sinistro del fiume Lamone, anticamente faceva parte di un complesso sistema territoriale di corsi d’acqua e zone umide. I primi abitanti di quei luoghi sfruttarono le modeste risorse che l’ambiente offriva loro, avviando la raccolta a la lavorazione di erbe spontanee con le quali realizzare varie tipologie di manufatti. Nel corso degli anni questa originale forma di artigianato si è sviluppata fino a divenire, tra Ottocento e Novecento, una delle principali imprese economiche della zona. L’Ecomuseo delle Erbe Palustri conserva memoria di quel saper-fare e di quella stagione produttiva e documenta il contesto ambientale ed economico in cui il paese viveva. La gestione attuale dell’Ecomuseo è affidata all'Ass. Culturale Civiltà delle Erbe Palustri. Il percorso museale si snoda su quattro piani con le sezioni espositive così suddivise: • Cicli produttivi delle cinque erbe (stiancia, giunco, carice, canna, giunco pungente) i cui manufatti costituiscono la raccolta di intrecci più ricca d’Europa; • La canna palustre nelle costruzioni di un tempo e l’impiego in bioedilizia; • Sezione sui giochi di una volta costruiti con materiali naturali e di recupero; • Testimonianze del mondo della valle e della comunità villanovese; • Ricostruzione della câmbra d’in ca’ (cucina e luogo di lavoro) dove gli artigiani del “Cantiere aperto”, durante le visite guidate, presentano dal vivo le antiche tecniche di lavorazione dell’erba di valle; • Supporti multimediali e sala immersiva con proiezione degli ambienti vallivi più belli del Parco del Delta del Po; • Etnoparco “Villanova delle Capanne”, sezione didattica all’aperto con ricostruzione di alcune tipologie di capanni romagnoli e stagno con cavana e battana. servizi - Aula didattica, servizio caffetteria, sala conviviale; - Accessi facilitati per diversamente abili; - Su prenotazione: visite guidate e laboratori didattici per scuole di ogni ordine e grado, escursioni e pacchetti turistici. 32 Ass. Civiltà Delle erbe PAlustri etnOPArCO “Villanova delle capanne” Si tratta di una sezione didattica all’aperto dell’Ecomuseo, nella quale sono state ricostruite le principali tipologie di costruzioni rurali in canna palustre: il capanno classico romagnolo, il capanno cantina, la cavana (ricovero per barche) con lo stagno e altre costruzioni e servizi della corte rurale. Tali costruzioni, definibili “case della natura” e paragonabili ai nidi degli uccelli, sorprendono per la loro bellezza e funzionalità, rendendoli un mirabile esempio di buona pratica di sostenibilità ambientale e di rispetto del senso estetico del paesaggio. Nel corso dell’anno l’Etnoparco sarà arricchito da una nuova costruzione con pareti in muratura e tetto in canna (il cosiddetto “casino di campagna”) e da un orto-giardino dei fiori e degli odori dimenticati con relativa concimaia. Apertura: - Dal Martedì al Venerdì dalle 9.00 alle 12.00 - Sabato dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 - Domenica dalle 10 alle 18 - Lunedì chiuso ingresso: € 2,00 Contatti: Tel. 0545 47122 - 47951 Fax 0545 47950 Ufficio Informazioni Turistiche Tel. 0545 280898 [email protected] [email protected] www.erbepalustri.it www.ecomuseoerbepalustri.it 33 Ass. Civiltà Delle erbe PAlustri Villanova di Bagnacavallo lA sOFFittA in PiAzzA Mercatino dell’antiquariato, del modernariato, dell’arte e della natura 2 Marzo - 6 Aprile - 4 Maggio 2014 L ’appuntamento primaverile per collezionisti e appassionati di oggetti d’altri tempi è, con l’ormai tradizionale mercatino di Villanova di Bagnacavallo, un evento che promuove il riciclo e lo scambio, dando una seconda vita alle cose, con grande soddisfazione di curiosi e ricercatori di anticaglie. L’evento, organizzato dal Comune di Bagnacavallo in collaborazione con l’Ass. Culturale Civiltà delle Erbe Palustri, si svolge dall’alba al tramonto nelle vie e piazze del paese ed ospita numerosi espositori di antiquariato e modernariato, sgombra cantine e robivecchi, cui si affianca un settore riservato ai prodotti biologici, naturali ed enogastronomici, alle creazioni artistiche e ai laboratori di vecchie botteghe artigiane. L’iniziativa offre, inoltre, l’occasione di visitare il nuovo ecomuseo delle erbe Palustri, che espone una splendida raccolta di intrecci, unica al mondo; l’Etnoparco “Villanova delle capanne” con le sue bellissime costruzioni realizzate in canna palustre e vedere all’opera gli artigiani del “Cantiere aperto” nel laboratorio dimostrativo di lavorazione e intreccio delle erbe di valle e del salice, inoltre si può visitare la mostra “Belle figlie dell’Amone”. A pranzo, l’Ustareia di sdëz, presso la sala conviviale dell’Ecomuseo (Via Ungaretti, 1), proporrà un menù tipico romagnolo con ottimi primi piatti, secondi a base di carne e dolci della nonna, accompagnati da vini locali. Presso le Ex Scuole - Vecchia sede museale, è visitabile la mostra “Il museo della scuola”. Presso la “Sala Azzurra” del Palazzone si alterneranno le seguenti mostre: DOMENICA 2 MARzO • Gli Artisti del Lamone - mostra d’arte DOMENICA 6 APRILE • Lamone Bene Comune - mostra fotografica DOMENICA 4 MAGGIO • Verdi spinose - esposizione di piante grasse • • • InFo - Tel. 0545 47122 - 47951 • Fax 0545 47950 Ufficio Informazioni Turistiche: Tel. 0545 280898 [email protected] • [email protected] www.erbepalustri.it • www.ecomuseoerbepalustri.it 34 Ass. Civiltà Delle erbe PAlustri Giornate dell’ambiente dal 4 all’8 Giugno 2014 la scuola e l’ecomuseo - Convegno “verso un contratto di fiume” La caminêda cun la magnêda longa La valle e i territori attraversati dal fiume Lamone sono al centro del progetto partecipato “Lamone Bene Comune”, ideato e condotto dall’Ass. Culturale Civiltà Erbe Palustri e GeoL@b-onlus e istituzionalizzato dal Comune di Bagnacavallo. Il progetto, per motivazioni e finalità, vuole sottolineare l’importanza della consapevolezza di una corretta gestione delle risorse, attraverso l’educazione ambientale e alla sostenibilità. Coinvolgendo gli enti locali e le autorità competenti, i Consigli di Zona, le Associazioni di volontariato, le attività economiche, agricole e artigianali, i Consorzi e le Pro Loco si concorderà un manuale di gestione partecipata del fiume che diffonda informazioni e buone pratiche per rendere il fiume un ambiente fruibile da tutti. Il progetto ha acquisito col tempo una valenza sovra regionale, collegando oggi le terre toscane del Comune di Marradi alle località costiere della Provincia di Ravenna. Le azioni del progetto comprendono: incontri partecipati e tavoli di negoziazione; iniziative che recuperano le usanze locali: camminate e pedalate della salute e del paesaggio; realizzazione del sito www.fiumelamone.it e del “Quaderno della vita del fiume”; progetti didattici; valorizzazione del territorio. Concludono il progetto, le Giornate dell’Ambiente con il seguente programma: 4-5 Giugno: Festa della Scuola dell’infanzia e dell’Asilo nido di Villanova 6 Giugno: Festa della Scuola elementare e media di Villanova 7 Giugno: Convegno “Verso un contratto di fiume” con la presentazione del “Quaderno della vita del fiume”, del sito internet e della mappa di comunità. L’evento ospiterà la mostra fotografica “Belle figlie dell’Amone” e la Piccola fiera del prodotto tipico della Valle del Lamone. Si pranzerà con piatti della migliore tradizione del territorio. 8 Giugno: La caminâda cun la magnêda longa passeggiata con soste gastronomiche lungo il fiume. Il percorso ad anello, da fare a piedi o in bicicletta, parte e si conclude a Palazzo San Giacomo di Russi, dove potranno aggregarsi anche i faentini amanti delle escursioni naturalistiche. La giornata inizia con colazione e visite a Palazzo San Giacomo e alla Torre di Traversara. Il primo piatto del pranzo si gusterà nel centro di Traversara, mentre il secondo all’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova, dove si visiterà la collezione e si incontrerà la pedalata proveniente da Ravenna. Dolce e caffè si consumeranno a Santerno. Si ritornerà a Palazzo San Giacomo per la merenda. Prenotazioni: Ass. Culturale Civiltà delle Erbe Palustri Tel. 0545 47122 - 47951 • [email protected] 35 Ass. Civiltà Delle erbe PAlustri XXX Sagra delle Erbe Palustri Dal 12 al 15 settembre 2014 Festeggia i trent’anni l’ormai tradizionale Sagra delle Erbe Palustri che rievoca l’artigianato dell’intreccio delle erbe di valle e promuove le autentiche tradizioni della Bassa Romagna. L’iniziativa, organizzata dal Comune di Bagnacavallo in collaborazione con l’Ass. Culturale Civiltà delle Erbe Palustri, offre la possibilità di vedere all’opera gli ultimi artigiani ancora in grado di realizzare splendidi manufatti, frutto delle abilità manuali di intreccio, tessitura e torsione delle erbe di valle che, fino alla metà del ’900, costituivano una delle principali risorse economiche della piccola comunità villanovese. Come sempre la manifestazione propone anche mestieri della tradizione rurale e domestica ormai scomparsi e prevede scambi culturali con intrecciatori provenienti da altre regioni italiane e dall’estero. Il programma prevede: - Mostre dal tema Memoriale di campagna; - Visita alla collezione del rinnovato Ecomuseo delle Erbe Palustri e all’Etnoparco “Villanova delle capanne”; - Camminate e pedalate non competitive, aperte a tutti, lungo il percorso arginale del fiume Lamone e le vie campestri; - Gara di zachègn; - Animazioni con canti e balli popolari, spettacoli di strada e teatro dei burattini tradizionali; - La Soffitta in Piazza, il grande mercato di antiquariato, modernariato, arte e natura che, dal pomeriggio di sabato e per l’intera giornata di domenica, animerà le vie e piazze del paese; - Mercatino delle Pulci, riservato a bambini e ragazzi sotto i 14 anni; - Dialetto arte antica e persa, rassegna di spettacoli serali dedicati al dialetto; - Gastronomia presso la Vecchia Osteria della Bassa Romagna, all’interno della sala conviviale dell’Ecomuseo, con piatti della tradizione e prodotti di filiera corta e presso i numerosi punti di ristoro del paese. InFo - Tel. 0545 47122 - 47951 • Fax 0545 47950 Ufficio Informazioni Turistiche: Tel. 0545 280898 [email protected] [email protected] www.erbepalustri.it www.ecomuseoerbepalustri.it 36 Villanova Insieme AssOCiAziOne Di vOlOntAriAtO Per il trAsPOrtO sOCiO-sAnitAriO L ’Associazione di Volontariato per il Trasporto Socio-Sanitario “Villanova Insieme” è nata all’interno del “Centro Sociale il Senato”, di cui condividiamo finalità e scopi. Il servizio è attivo, in collaborazione con la Pubblica Assistenza di Russi, con auto attrezzata anche per persone con difficoltà di deambulazione, recapito: 0544 583332 I O L SENAT Centro Sociale Associato ANC e SCAO Festa d’Ottobre Nata come festa religiosa dedicata alla Madonna del Rosario, la Festa d’Ottobre di Villanova (che si tiene tradizionalmente il secondo fine settimana di ottobre) è divenuta, per motivi e caratteri storici, religiosi e culturali, la Sagra del Paese (“Festa de’ paes”). Organizzata dall’omonimo comitato con il contributo della Parrocchia Sant’Apollinare e con il patrocinio del Comune di Bagnacavallo, la festa ha in programma eventi religiosi, culturali, musica e spettacoli che si tengono nel Ricreatorio Parrocchiale e all’interno di un teatro-tenda antistante piazza Matteucci. La festa prevede, tra le altre cose, una ricchissima pesca di beneficenza, un grande Luna Park per i più piccoli e un attivissimo stand gastronomico. L’iniziativa di maggior richiamo e interesse è tuttavia il conferimento del famoso Premio Villanova che ogni anno viene assegnato ad una persona o ad un ente villanovese che si siano particolarmente distinti per la loro attività in campo sociale, culturale, scientifico o sportivo a livello locale o nazionale. Il prossimo appuntamento è previsto per i giorni 10-11-12-13 ottobre 2014 con un programma ancora più ricco. Comitato Festa d'ottobre c/o Parrocchia Sant'Apollinare Via Glorie 21 - Villanova di Bagnacavallo (RA) Tel. 0545 49924 37 L CASA DE POPOLO CirCOlO ArCi CAsAblAnCA Villanova e Giovanni Acuto Il Circolo Arci Casablanca gestisce la sala della Casa del Popolo di Villanova, fondata nel 1948, continuando una tradizione di socialità e servizio per il paese. Le attività consuete, come il giovedì danzante e il martedì della tombola, consentono di sostenere la programmazione di iniziative di solidarietà, ad esempio le cene di Libera, i progetti a sostegno di persone disabili e di mantenere “prezzi popolari” per chi utilizza la sala. La sala Casablanca accoglie infatti gli spettacoli de “I genitori di Babbo Natale”, le feste della scuola materna, dell’U.S. Calcio, i compleanni, le cene di Villanova Insieme, il Congresso Arci Provinciale, mostre e tante altre iniziative di paese. Il Circolo, sollecitato anche dal concittadino Romualdo Minguzzi, continua la produzione culturale sul territorio con video, libri, incontri e ricerche su Villanova. Prosegue il lavoro sulla figura di Giovanni Acuto; occorre attendere la traduzione del libro del Prof. statunitense W. Caferro, attualmente in corso da parte del Prof. Mascanzoni Leardo di Lugo, che il Circolo si candida a presentare. John Hawkwood, per valorizzare i suoi possedimenti, fece sistemare le scoline e da allora, nelle mappe, c’è una indicazione di un fosso Vedro. Ma specialmente realizzò la strada che porta il suo nome, “l’Aguda”- la via Aguta - che nelle antiche mappe è indicata con la iniziale G, “La Guda”, nella forma dialettale. Il testo del Caferro descrive in estremo dettaglio i 5 anni dell’avventura di Acuto a Bagnacavallo (dal 1377 al 1381). Nel cap. 9 emerge con precisione il grande impegno che Acuto e i suoi uomini usarono per fare di questo territorio “la sua casa in Italia”. Allora la Romagna era considerata un vero e proprio paradiso in terra. Scrisse un imolese del ’300: “In essa sono assemblate tutte le cose che sono sparse in altri luoghi: mare, terra, montagne, pianure, numerosi fiumi, fontane, colline, boschi, aria pura e il vino”. Acuto inviò a Bagnacavallo circa 300 lance (1000 uomini e altrettanti animali) e ne fece il luogo di scambio, di commercio e di rifornimento per le sue truppe. Due anni dopo, quando fece il suo ingresso ufficiale, scrisse: “Andiamo a Bagnacavallo, to take up in our home, a prendere possesso della nostra casa!”. Portò con sé moglie, figlie e figli. Nel territorio di Villanova rimasero i residui dell’ultima delle tre Compagnie di S. Giorgio formate, anche da Acuto, in Italia. Via della Chiesa,10 Villanova di Bagnacavallo (RA) Tel. 0545 49633 [email protected] www.casablanca.altervista.org 38 B&B Casa Cortesi Ci troviamo in uno degli antichi quanto caratteristici cortili di Villanova, proprio a ridosso del fiume Lamone, dove - fino agli anni ’60 del secolo scorso - la mia famiglia d'origine produceva e commerciava stuoie, scope e sporte di erbe palustri; dal 2001, in una parte della vecchia casa-laboratorio, la mia attuale famiglia ed io gestiamo una comoda e accogliente struttura ricettiva. Camere confortevoli, spaziose, luminose, tutte dotate di bagno, riscaldamento, ventilatore, TV e wi-fi attendono sempre i nostri ospiti provenienti non solo da tutta Italia ma anche dalle più svariate parti del mondo. Per loro è anche disponibile un parcheggio auto grande e comodo in cortile, mentre per le bici e le moto offriamo l’uso del nostro ampio garage (un capannone in passato sfruttato come magazzino e cantina). Particolare attenzione è dedicata al momento della colazione mattutina: nella nostra accogliente cucina-soggiorno allestiamo un ricco buffet che comprende prodotti locali, biologici e preparazioni casalinghe; ed è allora che, con calma, senza fretta, ci dedichiamo al prezioso confronto e allo scambio di informazioni con i nostri visitatori, fulcro essenziale di quell’antica Filosofia dell’Ospitalità che da più di dieci anni perseguiamo nella conduzione di Casa Cortesi. ANNETTA BORGHESI CORTESI Villanova di Bagnacavallo (RA) Via Glorie 150 - Tel. 0545 927285 [email protected] www.casacortesi.it FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA amico della bicicletta Anno 2013 39 Osteria da Dumandô A metà dell’800, l’Italia era terra di briganti, gente poverissima che si opponeva alle autorità. In Romagna, il brigantaggio, molto più organizzato che in altre parti del paese, aveva un capo carismatico: Stefano Pelloni, detto “il Passatore”. È plausibile che “il Passatore” e i suoi gregari utilizzassero nascondigli vicino al “punto passo” sul Lamone, fra Villanova e Santerno. In questi luoghi, più di una volta, essi riuscirono a sfuggire alle guardie pontificie. Si narra che, forse, proprio il suo luogotenente, Domenico Farina detto “Dumandone”, catturato e interrogato dalle autorità, tradisse il suo capo, riuscendo in tal modo a sfuggire alla condanna a morte, tornare in libertà e rifarsi una vita aprendo un’osteria. “L’osteria da Dumandô”, al di là delle leggende, divenne un punto di riferimento per i villanovesi, che qui potevano cucinarsi una braciola, cantare, bere vino e giocare a carte davanti al camino. Oggi il locale si rinnova, restando una delle poche osterie storiche della Romagna, con il passaggio al biologico grazie al nuovo staff composto da Paolo, Giovanni e Maria ai fornelli e all’esperienza e capacità di Emiliano per il servizio ai tavoli. Da un lato quindi Ristorante classico, ma con proposte diversificate anche per vegetariani e chiunque abbia esigenze particolari, dall’altro Osteria come nell’antica tradizione di Dumandô, con la possibilità di incontrare gli amici davanti ad un buon bicchiere di vino e qualche stuzzichino. L’Osteria da Dumandô è il posto dove andare anche per presentazioni eno-gastronomiche, iniziative culturali e dove espongono le loro opere artisti locali. In due parole: “rinnovare la tradizione romagnola della convivialità, ma con in più la qualità della cucina biologica”. OsteriA DA DuMAnDÔ Piatti tipici e vini locali Via Rampa, 8 Villanova di Bagnacavallo Tel. 0545 49645 Chiuso il martedì 40 41 Ammonite ...ultimo avamposto di terra buona prima delle valli (Per iniziativa e con la collaborazione del Comitato Cittadino di Ammonite) di Pietro barberini (Ricercatore e Giornalista) Ammonite è censita nel 1359 fra i beni dei Polentani: “Vallis Amonìta”. La presenza di un canale “Da Polenta”, ora fossato in parte tombato a nord dell’abitato, in dialetto “fos D’Pulenta”, forse porta il ricordo dell’antica dominazione. Il nome deriva (A. Polloni, Toponomastica Romagnola, 1966) dal latino munitus, munire, rinforzare un argine. Munita, nel significato di difesa, è forse meno plausibile di “chiusa”. Il termine romagnolo è “Munì” chiudere, murare un’apertura, ma anche colmare, riempire una buca o un avvallamento del terreno. Il termine corrente, nel dialetto, è “Agli Amunìd ”, le Ammonite. Argine rinforzato o fossa colmata, l’origine del nome è legata alla morfologia del terreno interessato allo scorrimento di acque. L’insediamento si consolida con l’inalveamento del Lamone, verso Savarna e Sant’Alberto, che i Veneziani potenziano come via di traffico dopo il loro arrivo nel ravennate (anno 1441). La Repubblica Serenissima avvia importanti lavori di bonifica idraulica, concentrati sulla destra del Lamone che, nel giro di mezzo secolo, mettono a coltura centinaia di ettari con avviate produzioni di grano e canapa. Da Santerno ad Ammonite fino a Savarna, alla conclusione della dominazione veneziana (1509), vasti insediamenti agricoli dei Mocenigo, Venier, Soranzo, Giorgi, Donati e Contarini favoriscono la crescita della campagna attorno ad Ammonite. L’attuale toponimo “al veneziènn” (le veneziane) ricorda un vasto insediamento di fine ’400, 2 Km a levante di Ammonite. Fino al Seicento la zona viene interessata dall’appoderamento di vaste tenute ecclesiastiche e nobiliari. Il XVII sec. vede una marcata contrazione economica e demografica che fa arretrare le produzioni agricole e la bonifica idraulica. Le numerose rotte fluviali, disalveamenti ed esondazioni creano notevoli danni, soprattutto a valle di Ammonite, dove il Lamone serpeggia pigramente prima di riversarsi a fatica in mare. Purtroppo i problemi del fiume stavano nella sua eccessiva lunghezza che impediva il regolare deflusso: ciò sta alla base della grande rotta delle 42 Ammonite avvenuta sul fianco destro del fiume, la mattina del 7 dicembre 1839, a poche centinaia di metri a meridione del centro raccolto vicino all’Oratorio edificato da Don Bardella. La “Grande Rotta” rappresenta una data cardine per Ammonite perché il borgo sarà interessato per più di mezzo secolo dai grandi lavori di regimazione fluviale e di bonifica di tutto il comparto meridionale della Cassa di Colmata del Lamone, una vera e propria rifondazione degli assetti fondiari, economici, sociali e politici. Con i lavori avviati crescerà un nuovo ceto sociale, quello degli operai braccianti, capace di mutare non solo la morfologia del territorio, ma di rivoluzionare gli equilibri sociali ed economici. Il fiume Lamone, con la sua erbosa sponda, è una linea verde parallela alla strada punteggiata di abitazioni. L’edificato s’infittisce quando si attraversa “il fiume” del 1839: la “nuova” chiesa è stata costruita sulla sponda destra della deviazione. In posizione baricentrica si stacca verso est Via Bacinetta: questo è il punto dove scorreva l’acqua del fiume (fino al 1898, quando l’inalveamento meridionale viene definitivamente interrotto). Poco più avanti, a fianco di una piccola costruzione (la ex-bottega di parrucchiera) una stretta carraia corre a sinistra verso il fiume: è Via Maratoni sulla sponda nord della deviazione. Invece di “tamponare” la rotta, ricostruendo l’argine spazzato via dall’enorme massa d’acqua, i tecnici del governo pontificio elevarono due “arginelli” di contenimento delle acque che si erano dirette lungo la linea di massima pendenza verso sud-est. Il tempo si è sedimentato in strati sottili, sovrapposti in trame ordinate. Gli idronomi sono frequenti: Via Bacinetta, Via Canaletta e a sud-est Via Tagliata, che termina nei pressi di Via Canala. Colori antichi e pitture moderne a marcare cesure e aperture: il giallo della pista ciclabile, il blu dei cartelli che indicano le vie, il rosso dei triangoli e sul bordo rotondo dei divieti… Le case ri-copiano un tessuto tirato fra il fiume e Via Ammonite Santerno: un paese “lungo” e semplice, che come la pista degli aeroporti, viene identificato con due sigle, uno per ogni senso di percorrenza. Le strade ricordano nei nomi i proprietari dei terreni: Maratoni, Fabbri e Taroni. Via delle Risaie, tracciata di recente, ricorda la coltura di transizione della bonifica, dall’umido alle colture “all’asciutto”. Se venite da Santerno avrete una dimensione, un impatto visivo che corre e si apre verso la valle. Se provenite dalla Reale (Mezzano), la “Rotonda delle Ammonite” vi presenta la località. Si apre un sipario e man mano si arricchisce il paesaggio, crescono gli alberi, si moltiplicano i profumi, svettano grandi pini domestici: dopo le ultime curve all’incrocio con Via Mantraverso, lasciato sulla destra il “Bosco di Malagola”, Ammonite vi saluta con l’apparizione azzurrognola della collina. PIETRO BARBERINI 43 Orto Biologico L ’azienda agricola RADISA è un’oasi naturale a vocazione orticola sotto l’argine del fiume Lamone in prossimità di Santerno, sulla sponda opposta a Villanova di Bagnacavallo. Coltiviamo tutte le specie di ortaggi con metodo biologico: la preferenza va alle specie autoctone della nostra zona, come il cocomero di Bagnacavallo, ritrovato in Canada dopo un’assenza di decenni; il melone Rospo, coltivato in zona fino al secolo scorso; il cardo Gigante di Romagna; il sedano di Romagna; il pomodoro Riccio di Faenza e tante altre varietà di ortaggi ormai difficilmente reperibili a causa della egemonia di supermercati e multinazionali. tutta la produzione viene venduta direttamente ai consumatori, senza intermediari. Ci trovate in tutti i mercati Biologici della provincia di Ravenna: Lunedì: BIOMARCHÊ di Faenza, centro sociale “Il Borgo” - dalle 16,30 alle 20,00 Martedì:Mercatino GRAS di Ravenna, centro sociale “Spartaco” - dalle 16,30 alle 20,00 Giovedì:Mercatino LUGAS di Lugo, centro sociale “Il Tondo” - dalle 16,30 alle 20,00 Venerdì: BIOMARCHÊ di Lugo, sotto le logge del Pavaglione - dalle 16,30 alle 20,00 La foto storica (1985) del trasporto del vecchio capanno romagnolo che attualmente è il punto vendita aziendale, aperto tutte le mattine dei giorni feriali dalle 9.00 alle 12.30, per offrirvi i migliori ortaggi di stagione, coltivati nel rispetto dell’ambiente e dei consumatori. Info: Tel. 338 3829583 [email protected] • www.radisa.it 44 Chicco di Grano L ’azienda Il Chicco di Grano nasce nel 1983 ad Ammonite (RA) e si caratterizza come uno dei primi laboratori artigianali italiani, concentrati esclusivamente sull’uso di farine e materie prime derivate dall’agricoltura biologica. Inoltre, da qualche anno, in sintonia con le esigenze dei nostri clienti, abbiamo realizzato alcune linee di prodotti dedicate alla problematica delle intolleranze alimentari, attraverso l’utilizzo di farine alternative al grano, in particolare kamut, farro, avena, grano duro Senatore Cappelli, ecc. Nel nostro negozio potete trovare: - Pane fresco di Frumento integrale, di Kamut e di Farro con lievito da pasta madre - Pizze di Farro: Pomodoro e mozzarella, Patate e rosmarino, Pomodorini e capperi, Funghi freschi, Cipolla, Bianca al rosmarino - Grissini, Pancrek, Crostini, Fette biscottate, Biscotti morbidi e frollini - Panettoni a Natale e Colombe pasquali - Oltre alla nostra produzione siamo in grado di offrirvi anche tutto quello che serve per un'alimentazione sana e alternativa: pasta, cereali, farine, legumi, marmellate e succhi di frutta senza zucchero, tisane, tè e caffè ecc. I nostri prodotti li potete acquistare direttamente nel nostro negozio ad Ammonite, oppure nei migliori negozi specializzati nel settore del biologico. Via Bacinetta, 17/B Ammonite (RA) Tel. 0544 523130 www.ilchiccodigrano.com 45 Mezzano PerCOrsi P ERCORSI è stata costituita nel 1996 ed è un'Associazione Culturale di Volontariato onlus impegnata a recuperare e valorizzare il patrimonio storico del territorio attraverso un’azione di ricerca degli elementi culturali e materiali dei valori su cui la nostra realtà si è costruita e sviluppata. Tali obiettivi vengono perseguiti mediante azioni di promozione e valorizzazione delle risorse esistenti, favorendo e attivando collaborazioni e interazioni fra scuola e territorio, associazionismo e istituzioni, gruppi e singoli individui, mediante un rapporto di scambio e collaborazione, elaborando progetti che consentano di realizzare occasioni di incontri, scambi e comunicazioni, ricerca, conservazione di materiale, pubblicazioni, realizzazione di mostre e quant’altro possa apportare un arricchimento alle tematiche affrontate. I temi sui quali si concentra l’attività prevalente sono legati alle tradizioni, la storia, il folklore, realizzando eventi, producendo materiale, organizzando feste ed iniziative rivolte alla cittadinanza con particolare attenzione ai giovani in un proficuo lavoro di collaborazione con il mondo scolastico. bibliOteCA ruFFini Biblioteca Ruffini, così si chiama dal Luglio dello scorso anno la Biblioteca che PERCORSI ha fortemente voluto e realizzato nel 2001, un servizio del quale il territorio era sprovvisto e che oggi è a disposizione dei numerosi cittadini che ne usufruiscono e delle Scuole Elementari con le quali in questi ultimi anni si è consolidato un significativo rapporto di collaborazione. Oltre 800 sono i lettori e più di 10.000 i libri disponibili. Ruffini, che ha vissuto lunga parte della sua vita a Mezzano, è stato un artista importante, un romagnolo che amava il suo paese, la sua terra, le sue opere parlano per lui e ne saranno testimoni per sempre. Lo rendeva orgoglioso il pensare che in molte case di quella che è stata la terra nella quale egli era nato e cresciuto e dalla quale non si è voluto separare, rinunciando probabilmente anche a qualcosa rispetto alla sua carriera di artista, ci sono delle sue opere. Intitolargli la Biblioteca ha voluto significare per PERCORSI rendergli omaggio come artista e ringraziarlo come uomo di questo affetto che lui ha nutrito nei confronti di questo territorio, della sua cultura, della sua storia e della sua gente che lui ha saputo così bene rappresentare nelle sue opere, contribuendo a fare sì che il suo territorio si ricordi di lui. 46 Iniziative 2014 Lóm a mêrz Presso il Museo Etnografico “Sguri” di Romano Segurini a Savarna la tradizionale festa con l’accensione del fuoco dopo una giornata di canti e balli sull’aia con la possibilità di merende. segavecchia • Marzo Festa di Mezzaquaresima con le maschere e i costumi, insieme ai bambini delle scuole, con giochi, animazioni e l’immancabile “vecia da sghè”. Festa degli aquiloni sul fiume • Marzo - Aprile Realizzazione e lancio degli aquiloni con i bambini delle Scuole Elementari. serate di Maggio Presso il Museo Etnografico “Sguri” di Romano Segurini a Savarna Appuntamenti il giovedì con conferenze, presentazione di libri, concerti musicali. settimana rossa 1914-2014 • Giugno In occasione del centenario organizzazione di eventi celebrativi: Mostre, recital, conferenze. Mezzano estate • Giugno - luglio - Agosto Serate presso l’Arena di Mezzano e altri luoghi, Ammonite, Savarna e case della Circoscrizione, con iniziative teatrali, concerti, animazioni e tutto quanto fa spettacolo, dedicate a grandi e bambini. rossini a Conventello 2004-2014 • Fine Agosto Decimo anno. Concerto di musiche Rossiniane a Conventello. sagra del Paese • terza Domenica di Ottobre Settimana di iniziative culturali. Estemporanea di pittura dedicata ai grandi e agli alunni delle scuole Elementari con esposizione dei disegni. La serata del Sabato, castagnaccio e mistocchine per tutti. Festa del natale • Dicembre Iniziative sotto l’albero con cori dei bambini delle Scuole, animazioni e giochi vari. Info: [email protected] www.percorsimezzano.it 47 PRO LOCO Casal Borsetti Qui sfociava, prima della rotta delle Ammonite del 1839, il Lamone che veniva da ponente passando per Sant’Alberto e Mandriole. Il canale destra Reno ne ripercorre il corso dalla “Passatella” (dove una volta c’era il “passo”) fino al mare che, negli anni ‘50, non aveva ancora iniziato un’opera di erosione particolarmente violenta. In questi luoghi un “casello” dei doganieri, che vigilavano sul litorale allora quasi deserto, fu abitato dal sottobrigadiere doganale Giovanni Borsetti. Raggiunta l’età della pensione, “Zanetto” Borsetti continuò ad abitare quella casetta nella pineta costiera facendo riparazioni a calzature e stivali. In quello scorcio di fine ‘800 nasce una sorta di piccolo villaggio, fra la “Baronìa” (proprietà dei nobili Pergani Belluzzi) e il casello di Borsetti. Il paesaggio rimane del tutto selvaggio fino all’inalveamento definitivo del canale Destra Reno nel vecchio solco del Lamone. Già negli anni ‘30 era meta di tanti turisti; la svolta è avvenuta soltanto dopo gli anni ‘60, grazie ad un turismo spontaneo costituito sia da italiani che da tedeschi e nordici nel villaggio turistico, nei 5 campeggi e negli appartamenti in affitto. Negli anni a seguire il turismo è diventato il sostentamento del paese: nel 1998 la Pro Loco locale ha creato un’area camper, che tutt’ora gestisce, considerata una delle più frequentate in Italia e nel 2007 è stato inaugurato il porto Turistico progettato dalla famiglia Grueber. Anno dopo anno, lo sviluppo è stato sempre più evidente così come le tante iniziative e intrattenimenti per i turisti, tra cui spicca la festa del Patrono il 10 agosto, San Lorenzo, che giunge quest’anno all’87a edizione e che, come tradizione vuole, ha inizio in mattinata con la gara di Castelli di Sabbia; nel pomeriggio lo Sposalizio del Mare, la Cuccagna Acquatica sul Canale destra Reno e in serata musica, mercatini, tombola con ricchi premi e per finire il meraviglioso spettacolo pirotecnico dalla spiaggia! PRO LOCO CASAL BORSETTI Via delle viole 1/A Casal Borsetti (RA) Tel. e Fax: 0544 444912 [email protected] www.casalborsetti.it 48 PRO LOCO Marina Romea Nel meraviglioso scenario dell’ambiente naturale di Marina Romea (spiaggia profonda, pineta, alberi ovunque, laguna ricca di flora e fauna), ideale per una vacanza rilassante ed istruttiva, la Pro Loco organizza numerose manifestazioni per adulti, giovani, bambini e da alcuni anni il “Festival Donne verso il mare aperto”, metafora del viaggio delle donne in prospettiva futura, che rientra nei progetti che sostengono Ravenna, Città Capitale della Cultura europea nel 2019. Creato e coordinato dalla Vice Presidente, Marina Magnani, con la fattiva collaborazione di Giovanna Piaia, Assessore alle Pari Opportunità e Politiche di Genere del Comune di Ravenna, è oggi promosso dalla sinergia delle tre Pro Loco dei Lidi Nord, Marina Romea, Casal Borsetti e Porto Corsini. Il Festival, che ha ospitato donne del nostro territorio, ma anche di fama nazionale come Dacia Maraini, Lilli Gruber, Serena Dandini, ha collaborato con “Linea Rosa”, il Centro Antiviolenza del Comune di Ravenna, per rafforzare l’impegno nel dare sostegno culturale al mondo femminile. Il Festival 2014 - Scusa “MA” esisto - che si svolgerà dal 17 al 20 luglio, è patrocinato dal Comune e Provincia di Ravenna e dalla Regione Emilia Romagna e, per la prima volta, farà incursioni nel mondo del cinema avvalendosi della consulenza di “Start Cinema” di Maria Martinelli, regista ravennate e della Biblioteca Classense di Ravenna. La Pro Loco continuerà a svolgere attività per far conoscere ed apprezzare il Patrimonio Naturalistico della località con videoconferenze e visite guidate, nonché eventi nell’ambito dell’iniziativa “Lamone Bene Comune”, trovandosi a Marina Romea la foce del fiume, fra cui si citano: Sabato 31 Maggio, presso il Porto Turistico di Marina Romea, Annita Garibaldi Jallet, pronipote di Giuseppe Garibaldi, autrice di saggi di politica, storia risorgimentale, istituzioni europee, storia delle donne, presenterà i suoi ultimi libri: “Garibaldi Orizzonti mediterranei” (Ediz. Garibaldine e Ricciotti) e “Il Garibaldi Irredento”. Dal 24 al 27 Luglio, Vetrina al mare, “Lamone Bene Comune” 2° edizione, con un ricco e vario programma sotto l’aspetto naturalistico, culturale ed enogastronomico. I paesi di Borgo San Lorenzo, Brisighella, Russi presenteranno caratteristiche ed eccellenze. Saranno quindi proposti itinerari di ritorno, “controcorrente”, in nome della reciprocità delle relazioni. Info: Pro Loco Marina Romea - Cell. 328 4349788 www.prolocomarinaromea.it 49 Con il sostegno della Legge Regionale Emilia-Romagna n. 3/2010 COMUNE DI BAGNACAVALLO Parco Delta del Po Emilia-Romagna Ass. Civiltà erbe PAlustri COMUNE DI MARRADI COMUNE DI FAENZA PRO LOCO DI RUSSI U.O.E.I. • FAENZA Area di Riequilibrio Ecologico PodERE PAntAlEonE AntiCO COnventO Di s. FrAnCesCO OstellO Di bAGnACAvAllO PRO LOCO BAGNACAVALLO CIRCOLO ARCI CASABLANCA I SENAT O L Centro Sociale villAnOvA insieMe Associato ANC e SCAO COMITATO FESTA D’OTTOBRE AMMONITE MEZZANO PROVINCIA DI RAVENNA COMUNE DI RAVENNA PRO LOCO CASAL BORSETTI PRO LOCO FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA Stampato a Ravenna dalla Stamperia Ravegnana nel mese di Febbraio 2014 Curato da ANDREA BARANGANI e MARCELLO RAVAGLIA € 5,00