SABATO 16. NOVEMBRE 2013 20 LUGO Villanova ricorda i Tre Martiri Il dolore si può curare VOLONTARIATO Cresce Penso: nuovi incontri tra pubblico e privato per terapie e ricerca scientifica A nche il sindaco di Lugo Raffaele Cortesi è intervenuto in occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto “Lugo contro il dolore”, indetta dall’associazione di volontariato PeNSo. con il patrocinio della Provincia di Ravenna e del Comune di Lugo. Durante la conferenza, tenutasi nel Salone Estense della Rocca, è stata presentata l’adesione di Lugo al progetto internazionale “Cento città contro il dolore”, che ha lo scopo di informare i cittadini sulle terapie e i centri che si occupano di dolore cronico e raccogliere fondi per la ricerca scientifica. “Queste iniziative servono per rafforzare le sinergie tra pubblico e privato - ha dichiarato Cortesi -. E’ fondamentale, specie in tempi di difficoltà economiche per tutti, che tutte le forze che possono intervenire nel sociale diano il loro contributo. E’ importante ampliare gli orizzonti della terapia del dolore, si tratta di un tema di rilevante importanza ed è un impegno che investe anche gli enti locali e tutte le istituzioni sanitarie, che nel nostro territorio sono molto presenti. Ricordiamo che c’è un tema di sicurezza sociale e sanitaria che corre dei pericoli: c’è lo spettro di u- na demolizione di uno dei diritti acquisiti negli anni Sessanta e Settanta sulla sanità. Questa tendenza può essere contrastata se stringiamo le fila, pubblico e privato insieme”. Il progetto Informare i cittadini sulle terapie disponibili contro il dolore e sui centri specialistici presenti sul territorio, diffondere il diritto alla cura sancito dalla legge 38/2010 e raccogliere fondi per la ricerca scientifica: sono gli obiettivi dell’iniziativa di sensibilizzazione organizzata oggi dalle 9 alle 19, al centro commerciale Globo di Lugo dall’Associazione PeNso insieme alla Fondazione ISAL di Rimini. Si stima che il dolore colpisca circa 12 milioni di italiani – il 20% della popolazione – con conseguenze su qualità della vita, lavoro, costi sociali e sanitari: sarebbero oltre un miliardo le ore lavorative perse proprio a causa del dolore, con una spesa di circa due miliardi di euro per prestazioni e farmaci, spesso inappropriati. “Troppe persone sopportano inutilmente il dolore oppure, per disperazione, fanno ‘shopping sanitario’, assumendo farmaci che possono peggiorare la situazione – dice il Professore William Raffaeli, presidente della Fondazione ISAL –. Ma il dolore non va Da sx: Bruno Biagi, Efrem Bardelli, sindaco Cortesi, Virgilio Ricci, William Raffaeli, Mariagiovanna Ranieri sopportato, va curato. Ogni persona affronta il dolore in modo personale, il malato ha il diritto di conoscere tutte le possibilità terapeutiche”. Nel corso della giornata, i volontari dell’Associazione ed alcuni componenti della fondazione, insieme al dott. Virgilio Ricci, spiegheranno ai cittadini come e dove sia possibile curarsi. In questa occasione verrà reso noto il numero verde gratuito della Fondazione ISAL (800 101288, attivo da lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 16), a cui è possibile rivolgersi per avere consigli e aiuto. Per permettere a tutti di sapere cosa fare in caso di dolore verrà anche distribuita la guida “La cassetta del pronto soccorso del dolore”, elaborata dal gruppo di esperti di Change Pain. Con un contributo minimo di 3 euro, si potrà inoltre avere una confezione di confetti di Sulmona: il ricavato sarà utilizzato per finanziare la ricerca e la assistenza sulle patologie dolorose e per SHOPPING FELICE Hanno già festeggiato i primi fortunati clienti dei negozi del centro di Lugo che hanno beneficiato di Spesa Vinta, il concorso promosso dal Consorzio AnimaLugo che vuole premiare chi fa acquisti. La giornata odierna costituirà una nuova occasione per tentare di vincere. Come? A fronte di un acquisto minimo di 20 euro in uno degli oltre 60 negozi aderenti all’iniziativa, il commerciante consegnerà un coupon grattando il quale si potrà scoprire immediatamente se si ha vinto o meno un buono spesa di importo variabile (10, 20, 50 o 100 euro). SERATA SLOW FOOD A SANT’AGATA SUL SANTERNO Il Gioco del Piacere con i Vini Quotidiani Slow Food Godo organizza per mercoledì 27 novembre alle ore 20.30 all’Osteria del Boccaccio in via San Vitale, 14 a Sant’Agata sul Santerno una serata divertente e istruttiva dedicata al vino e al buon bere senza spendere troppo. Tutti gli appassionati di vino si chiedono spesso se per bere bene bisogna spendere sempre tanto. I vini costosi e prestigiosi sono da sempre ricercati e pagati profumatamente, comprati e consumati in occasioni speciali, ma talvolta ci lasciano perplessi: la spesa è valsa davvero la soddisfazione provata all’assaggio? Oppure ci chiediamo: il vino è eccellente, ma ha proprio le caratteristiche che io preferisco? A queste domande la filosofia Slow risponde con i Vini Quotidiani da vitigno autoctono. Info: 347.4524084. BAGNACAVALLO Successo di pubblico per il libro di Randi e Ghiselli I grandi inverni della Romagna scaldano la platea Due ore intense di approfondimenti sui cambiamenti climatici in atto, racconti di grandi nevicate e inverni particolarmente duri, spiegazioni sui “segreti” del clima e risposte alle numerose domande del pubblico. Così, in sintesi, si è svolta giovedì 14 novembre la serata di presentazione del libro I grandi inverni dal 1880 in Romagna e province di Bologna e Ferrara da parte degli autori Pierluigi Randi e Roberto Ghiselli. Il volume, da poco pubblicato per i tipi di An.Walberti editore in Lugo, con prefazione del colonnello Mario Giuliacci, non ha analoghi in Italia poiché non esistono altri libri che trattino degli inverni degli ultimi 130 anni e più in maniera tanto analitica (500 pagine di descrizioni, carte sinottiche, grafici, fotografie, ritagli di giornali e altro materiale informativo) relativamente a un’area tanto vasta, tutta la Romagna e parte dell’Emilia appunto. Il libro di Randi e Ghiselli si caratterizza inoltre per il suo carattere divulgativo e al tempo stesso per il rigore scientifico dei dati, verificati, confrontati e più volte controllati in tre anni di lavoro da parte degli autori. Stampato in 500 copie, I grandi inverni dal 1880 in Romagna e province di Bologna e Ferrara è acquistabile sia presso l’editore che rivolgendosi direttamente agli autori al costo di 20 euro Gli autori con il libro subito prima della presentazione sostenere il progetto “Africa senza dolore”, che prevede la formazione in Italia dei medici del reparto oncologico creato al Bugando Medical Center di Mwanza, in Tanzania, dall’associazione Vittorio Tison di Meldola (FC). PeNSo (per non soffrire) è nata recentemente. Il Comitato Direttivo (presidente Maria Giovanna Ranieri) e il Comitato Scientifico (presidente Virgilio Ricci), hanno organizzato in questi anni incontri per la cittadinanza sul tema della sofferenza, avvalendosi della collaborazione di organizzazioni prestigiose quali la Fondazione di leniterapia FILE di Firenze e la Casa dei risvegli Luca De Nigris di Bologna. ISAL (Istituto Scienze Algologiche), promotrice della manifestazione 100 città contro il dolore, è una Fondazione che opera da molti anni nel campo del dolore. Ha rapporti con molte città italiane e straniere, organizza Master sul dolore. Marcella Sabattini Comune di Bagnacavallo e Consiglio di Zona di Villanova ricorderanno con una cerimonia di commemorazione in programma oggi il 69° anniversario dell’eccidio dei Tre Martiri. La comunità villanovese si ritroverà alle 11 in piazza Tre Martiri a Villanova per ricordare Antonio Bandoli, Fausto Fantoni e Matteo Morelli, assieme a tutte le vittime delle guerre. Interverranno l’assessore Giuseppina Dessy in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, Rosalia Fantoni e alunni e docenti delle scuole di Villanova. Alle 19, poi, presso la chiesa parrocchiale si celebrerà una messa in memoria dei Caduti. L’eccidio dei Tre Martiri fu un episodio che segnò profondamente la storia di Villanova. Il 16 novembre del 1944, in seguito all’aggressione ai danni di un militare tedesco, i nazisti rastrellarono numerosi villanovesi: tra essi scelsero quattro giovani che vennero impiccati sulla via Rampa, lungo l’argine del fiume Lamone, nonostante i disperati tentativi dell’arciprete don Giovanni Melandri di sottrarli alla forca. Furono così uccisi Antonio Bandoli (26 anni), Fausto Fantoni (29 anni) e Matteo Morelli (20 anni); il quarto dei condannati, Francesco Bagnari, riuscì invece a fuggire perché la corda alla quale era stato appeso si spezzò. Da quel 16 novembre del 1944, per espressa volontà dell’arciprete don Giovanni Melandri, ogni anno viene celebrata una messa. Sulla via Rampa resta un cippo che ricorda le tre vittime. La Bassa Romagna riparte lungo il Lamone L’ACCORDO Approvato in Regione un nuovo progetto di partecipazione promosso dal Comune di Bagnacavallo assieme all’associazione Civiltà delle Erbe Palustri per la valorizzazione delle terre che si affacciano sul fiume È stato approvato dalla Regione un nuovo progetto di partecipazione promosso dal Comune di Bagnacavallo assieme all’associazione Civiltà delle Erbe Palustri e a GeoL@ab onlus. Il progetto – dal titolo Lamone Bene Comune, verso un contratto di fiume: partecipazione, aggregazione, servizi e valorizzazione delle Terre del Lamone – prenderà il via venerdì 6 dicembre alle 20.30 presso l’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagna- Da scoprire Il fiume Lamone cavallo con un incontro pubblico di presentazione. Lamone Bene Comune, collocatosi undicesimo in graduatoria su 67 progetti presentati per il bando 2013 della legge regionale 3/2010 sulla partecipazione, riceverà un contributo regionale di 13.500 euro. “Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento che la Regione Emilia-Romagna ha dato al nostro progetto – commentano l’assessore alla Partecipazione Giuseppina Dessy e l’assessore alle Politiche Ambientali Matteo Giacomoni. – Il contributo economico sarà fondamentale per lo svolgimento del percorso, ma ancor più significativo è l’apprezzamento dimostrato per la qualità del progetto, che unisce l’attenzione al fiume Lamone come bene comune da preservare, in continuità con il progetto Infeas appena concluso, a un nuovo slancio nel coinvolgimento delle comunità delle Terre del Lamone per l’individuazione di spazi condivisi di gestione dell’ambiente fluviale”. L’oggetto del percorso sarà il fiume Lamone visto non solo come ambiente naturale da salvaguardare ma anche come percorso alternativo lento e luogo di socialità sostenibile da valorizzare e condividere. Il Lamone viene perciò considerato un bene comune di cui riappropriarsi, considerandolo come una risorsa vitale, che collega i paesi il tempo, la storia, il territorio e il paesaggio.