Concessionaria ufficiale
HONDA
di Siracusa e provincia
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V.le Montedoro, 40
96100 Siracusa
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Tel. 0931 21726
Fax 0931 465120
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N° 19/Anno III
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Redazione Via Basento, 14 96100 Siracusa * Tel 0931 449410 Fax 0931 446599 *
Reg. Trib.Siracusa N°7/2004 * Direttore: Gregorio Valvo * Direttore Responsabile: Anna Gloria Valvo *
Editore: Parole Digitali * Grafica: Enrico Valvo * Stampa: Arti Grafiche Fratantonio di Pachino * Distribuzione: Duerreservizi
SIRACUSA – L’ASSESSORE VINCIULLO OTTIENE
L’APERTURA DEI LOTTI AUTOSTRADALI
Siracusa – I lotti tre e
quattro dell’autostrada Siracusa – Gela apriranno entro giugno, per motivi riconosciuti di protezione civile. E’ stata una “vittoria”
ottenuta sulla burocrazia
dall’assessore alla protezione civile del comune di
Siracusa Enzo Vinciullo.
Per ottenere l’apertura dei
cancelli c’è voluto un quasi
scontro palermitano nel
corso di una riunione appositamente convocata alla
Regione alla presenza del Enzo Vinciullo
dirigente della Protezione
Civile regionale ( Salvatore Cocina), di quella di Siracusa ( Paolo Burgio), dei Grandi
Rischi nelle aree industriali ( Biagio Bellassai), del commissario del consorzio autostrade siciliane Benedetto Tracotta, oltre al Pre-
fetto di Siracusa, Basile.
Entro il 30 giugno si aprirà
solo per ragione di protezione civile il cancello che
limita i lotti 3 e 4, saranno i
carabinieri ad aprirli in
caso d’emergenze. Entro
luglio si aprirà anche lo
svincolo di Avola, mentre
entro la fine di dicembre si
aprirà alla normale viabilità
e fino a Rosolini il lotto 5.
Il vicesindaco di Siracusa
ha dovuto insistere non
poco, polemizzando, per
ottenere che lo svincolo
Priolo Sud possa essere
aperto per evitare un percorso aggiuntivo, in
caso di evacuazione, ai cittadini di Priolo,
con l’apertura di questa arteria si potrà utilizzare anche da Priolo l’autostrada.
Gabriele Russo
ROSOLINI: GENNUSO CONTESTATO NEL MPA
CHE PREFERISCE A LUI IL “ FORESTIERO ” SBONA
Rosolini – Non è mai stato considerato un
uomo in grado di sviluppare naturale simpatia tra la gente magari lo sapeva, ma non
aveva messo in conto che proprio dentro il
suo paese e dentro ancora al suo partito
avrebbero fatto di tutto per ostacolarlo
nella corsa all’Ars. Il candidato dell’Mpa
Pippo Gennuso ad esempio non aveva
previsto la recente spaccatura del suo partito proprio sulla sua candidatura. Vedere i
propri concittadini autonomisti schierarsi
per votare un “forestiero” ( tra l’altro nemi-
co personale da sempre) della stessa lista
autonomista, l’on. Iano Sbona, non gli ha
fatto certo piacere. Dopo gli attacchi
“esterni” che hanno visto altri partiti schierare forti candidati rosolinesi ( vedi il caso
di Franco Latino dell’Udc e del sindaco
Giuca in conto Ds ), ad indebolire la posizione del “ non amato “ Gennuso, viene
fuori – inopinatamente a dire il vero – proprio nel bel mezzo della disputa elettorale
la frattura del gruppo consiliare rosolinese.
Continua a pag. 5 >>>
Melilli vista panoramica
Siracusa - Una strage silenziosa
d’esseri umani, la distruzione della
fauna e della flora, l’avvelenamento con la benzina, il petrolio e la
nafta della falda acquifera, dei gas
che hanno inquinato l’aria a più
non posso e via dicendo. È questa
la cronaca che ha tenuto banco per
circa mezzo secolo d’industrializzazione selvaggia, all’insegna del
profitto e del sogno di un lavoro,
nel triangolo industriale siracusa-
no. Un tozzo di pane amaro che è costato
più d’ottantamila feriti e oltre trecento operai e tecnici morti in scoppi, incendi o incidenti nelle fabbriche del petrolchimico più
grande d’Europa a cui bisogna aggiungere
le migliaia di morti per cancro e tutti gli
ammalati in modo permanente ai polmoni,
all’intestino, al cervello. È solo la sintesi di
una condizione negativa per gli esseri viventi che nel triangolo industriale ci vivono
e ci lavorano. L’ultimo scoppio alla raffineria Erg-Med nord, di proprietà del colosso
petrolifero Erg, è considerato la punta di un
iceberg che naviga in acque limacciose.
L’intera fascia costiera che da Siracusa arriva ad Augusta in questi giorni dibatte sul
pericolo industriale. Ora si aspetta un secondo consiglio comunale di Siracusa sull’argomento, dove tutti i sindaci del comprensorio a rischio dovrebbero esprimersi in
merito alle delicate scelte.
Concetto Alota continua a pag. 2 >>>
CARLENTINI- LA GIUNTA NON HA I NUMERI PER RIUNIRSI , Il VICE SINDACO
VOTA A DESTRA MENTRE BATTAGLIA VUOLE VINCERE SU CONFALONE
Carlentini – Ora c’è un assessore in meno
nella giunta del sindaco Sergio Monaco:
Armando Rossitto candidato sindaco a Lentini. La situazione aggrava l’esistente deficienza numerica della giunta municipale già
monca dei tre assessori Udeur defenestrati
dal sindaco, qualche mese addietro, per le
troppe agitazioni della… campana del Campanile non gradite al sindaco. In pratica oggi
la giunta non è più in grado di riunirsi dal
momento che a disposizione del capo dell’-
Secondo il segretario nazionale Udc, Pippo Gianni sarà
recuperato alla Camera o assessore alla Regione.
interni che esterni. In buona sostanza il segretario
nazionale dello scudo crociato è venuto a Siracusa
per far sapere a tutti che “
il partito non potrà fare a
meno di Pippo Gianni che
è stato già chiamato a far
parte del direttivo nazionale come braccio destro
del segretario”.
Continua a pag. 5 >>>
amministrazione ne restano solamente tre
sui sette in organico. Certamente Monaco
provvederà in qualche modo a rimpastare la
sua giunta prima che scatti l’emergenza.
Intanto l’opposizione su questi temi comincia ad agitare la protesta paventando una
non corretta amministrazione della città e
non ultima una confusione politica emergente dalla maggioranza che teoricamente
dovrebbe essere di centro sinistra.
Continua a pag. 3 >>>
Mario Battaglia
AUGUSTA- ARRIVA LA CALDA ESTATE
POLITICO-AMMINISTRATIVA
Tante realizzazioni annunciate come bibite
con cartelloni pubblicitari, ma ancora c’è tanto da fare.
di Massimo Ciccarello
Augusta - Nuovo assessore e vecchi problemi
per l’amministrazione comunale di Augusta.
Viste le premesse, sarà sicuramente un’estate
bollente quella che si preparerà ad affrontare il
sindaco, Massimo Carruba. Aveva annunciato
la verifica e il rimpasto prima delle regionali:
ma il voto ormai è alle porte, e di rivedere gli
assetti della giunta non se ne parla. Ha nominato a tamburo battente Franco Micalizio,
mettendosi in casa i Comunisti italiani e scaricando Rifondazione, nel quadro di una staffetta concordata a suo tempo. Restano però aper-
LENTINI, PACHINO E NOTO:
14 CANDIDATI PER TRE POSTI A SINDACO
Ambiente, Sanità, Difesa del Territorio,
della Dignità e dei Diritti del Cittadino
sono da sempre nel nostro… fare politica.
Sabato, 20Maggio 2006
ZONA INDUSTRIALE UNA PUNTA D’ICEBERG DEL RISCHIO ANNUNCIATO
A SIRACUSA LORENZO CESA: << PIPPO GIANNI
UNA RISORSA IRRINUNCIABILE PER L’UDC >>
È’ stato un viaggio per un
amico più che per il partito: Lorenzo Cesa il segretario nazionale dell’Udc è
venuto a Siracusa come
testimonial dell’on. Pippo
Gianni. Nella sala del Jolly
Hotel di Corso Gelone è
stato fatto il punto della
situazione politica dell’Udc in questa campagna
elettorale di “ veleni” più
ggio
Copia oma
LENTINI - (GV) Dopo le regionali del 28 maggio un altro turno elettorale per scelte politiche
spetta alla provincia di Siracusa. Anzi a tre dei
maggiori comuni di questo territorio: Lentini; Noto e Pachino. Il prossimo 11 e 12 giugno i cittadini
di questi comuni saranno chiamati a scegliere il
loro sindaco e il consiglio comunale che dovrà
rappresentarli. Non si tratta di scadenze naturali,
ma, di interruzioni impreviste della sindacatura.
Nel caso di Lentini si torna alle urne dopo poco
meno di 2 anni per la decadenza del sindaco Nello
Neri che aveva proposto la sua candidatura mentre era in carica come deputato regionale.
I servizi a pag. 3>>>
tissime tutte le più grandi questioni della sua
maggioranza, dal turn over dei diessini in
giunta, alla sostituzione di Saro Salmeri lanciato nella corsa alle regionali.Palazzo di città
sta cercando di correre ai ripari, mascherando
la crisi politica con una vetrina dove mettere
in mostra le cose fatte. E così sono saltati fuori
i mega-cartelloni 6 metri per 3 dove vengono
“ricordati” agli augustani tutti gli interventi
programmati. Ma l’elenco delle realizzazioni
non basta a nascondere le difficoltà.
Continua a pag. 5 >>>
pag.
2
Sabato, 20 Maggio 2006
CARLO INTURRISI TRA I PIONIERI DI ALLEANZA SICILIANA
Nello Musumeci e Carlo Inturrisi
Siracusa - Carlo Inturrisi è un promotore
finanziario siracusano che a 45 anni inizia un
percorso politico insieme a Nello Musumeci
l’uomo che ha stravolto la politica regionale
con il progetto Alleanza Siciliana, partito che
guarda da destra l’autonomia. Oggi il partito
di Musumeci chiede il voto per il suo leader,
terzo candidato alla Presidenza della Regione.
Una scelta difficile che è proprio il caso di definire “di campo” per le difficoltà che le novità e
i volti nuovi devono spesso pagare proprio
come i pionieri.
D - Cosa spinge un professionista ad entrare nell’agone politico per la prima volta?
R - Dopo avere raggiunto una discreta posizione
sociale, con l’appoggio morale della famiglia, a
45 anni si può avvertire l’esigenza di partecipare
alle scelte della vita pubblica e per questo comin-
ciare un percorso politico che ricerchi quanto più
possibile la compatibilità con le aspettative personali che ci si porta dietro da sempre. Nel mio
caso vuol dire non stare più a guardare quello
che gli altri scelgono per noi.
D - C’è qualcosa in particolare che vorrebbe trattare come tema conduttore della sua campagna
elettorale ?
R - Il miglioramento della qualità della vita attraverso l’attenzione di alcuni punti essenziali
che mi piacerebbe realizzare con la partecipazione dei miei amici e del mio partito. Il miglioramento dell’ambiente partendo dalla riconversione del polo industriale di Priolo, Melilli, Augusta; dare più sicurezza al territorio della città di
Siracusa e più in generale della Provincia attraverso una riprogettazione dell’esistente a favore
di una più snella viabilità in grado di consentire
veloci evacuazioni della popolazione in caso di
calamità naturale o eventi straordinari. Migliorare la politica occupazionale guardando ai giovani e puntando a formare una nuova classe di cittadini in grado di aprire alla diversificazione e
all’applicazione reale delle tecnologie in
progress. Lo sfruttamento al massimo delle risorse turistiche legate all’enorme patrimonio archeologico e architettonico e anche alla naturale presenza degli elementi che sono abbondanti nella
nostra terrà: mare, sole, verde. L’attenzione maggiore verso chi non è più giovane, ma possiede
conoscenza ed esperienza e pertanto può ancora
essere utile alle attività sociali, chi non è invece
autosufficiente deve poter contare su una politica
sociale di assistenza totale.
D - Ha scelto di fare politica in un partito autonomista, guidato dall’onorevole Nello Musumeci,
che non si presenta dalle connotazioni mastodontiche e con radici in elettorato di grande massa.
R - Provo ad esternare il mio pensiero. Per
natura sono portato alle sfide, mi piacciono la
sana competizione ed il rischio, quando ho conosciuto Nello Musumeci abbiamo scoperto
alcune caratterialità in comune, la sua storia
personale e politica è nota agli elettori, è stato
quindi facile e naturale per me decidere di
scendere in campo insieme a Nello. Il nostro
giovane movimento che fonda le radici e si rispecchia nei valori della destra sociale non
vuole rinnegare le proprie idee e natali, ma
scende in campo e si accomuna con chiunque;
laico o cattolico; desideri come noi una politica “fatta di valori e non di favori”. Oggi è facile per gli elettori fare confusione con i tanti
movimenti e partiti che si fregiano d’essere
autonomisti, indipendentisti, sicilianisti, ma
costoro non riescono di fatto a spiegare perché si sono alleati e schierati appoggiando i
candidati schierati appoggiando i candidati
della propria parte che si propongono garantendo però il solito potere romano-centrico;
noi diciamo con forza che costoro sono due
facce della stessa medaglia, ovvero portano
avanti una non applicazione dello Statuto speciale che da 60 anni giace inascoltato a Roma.
D – Nello Musumeci è il terzo candidato alla presidenza della Regione, con quale progetto, visto
che tra Cuffaro e la Borsellino abbondano i buoni
propositi per governare la Sicilia?
R – Non posso certo in questa intervista citare i
24 punti programmatici di Alleanza siciliana, ma,
per sintesi posso dire che se alla presidenza della Regione l’elettore siciliano eleggesse Musumeci si verificherebbe un vero stravolgimento a favore della dignità della nostra terra partendo proprio dall’attuazione vera e piena dell’autonomia
come da Statuto. La cultura della legalità avrebbe
una diffusione maggiore e reale, e i territori con
maggior degrado dell’Isola avrebbero una rivalutazione effettiva, così come la struttura burocratica esistente sarebbe snellita e resa trasparente in
ogni settore che potrebbe vantare poi una pianificazione che mai è esistita.
D - La sua foga espositiva fa capire che lei crede
veramente e non di facciata, nelle possibili innovazioni scaturenti dal progetto presentato da
Alleanza Siciliana ?
R - Certo tanti sono presenti in liste per opportunità politica, io ci sono perché convinto di
battermi per un sogno che potrebbe essere condiviso da tanti siciliani traditi e delusi dalla politica che fino ad oggi li ha governati trascurandoli. Comunque, la passione politica che il nostro
progetto si porta dietro mi spinge a promettere
che comunque vadano le cose, il 28 maggio per
noi e per me in particolare sarà solo l’inizio di un
percorso politico sul territorio e per il territorio.
ZONA INDUSTRIALE PUNTA D’ICEBERG DEL RISCHIO ANNUNCIATO
Dalla prima
Gli impianti vecchi ed obsoleti
annullano ogni sicurezza sia all’interno delle fabbriche sia nei centri
abitati, con l’aggravante che gli
amministratori dei comuni interessati non hanno tenuto da conto la
famosa direttiva Seveso II. Hanno
permesso, infatti, la costruzione di
edifici destinati ad ipermercati
anche in presenza dei grossi serbatoi del gas Gpl della vicina raffineria Erg
Sud, proprio a seicento metri in linea d’aria
quelle sinistre sfere contenenti tonnellate di
gas liquido che se raggiunti da uno scoppio
o da una fiamma potrebbero innescare un
effetto domino e cancellare la Frazione di
Città Giardino, con i suoi centri commerciali, quella di Belvedere e la zona nord del
capoluogo compresa tra Scala Greca, Villaggio Miano, Santa Panagia e Viale Zecchino. Gli ultimi fatti di cronaca relativi
all’incendio alle porte di Siracusa, hanno,
di fatto, alzato l’allarme fino a far riunire,
per la spinta che sale dalla pubblica opinione, i consigli comunali dei comuni del petrolchimico, Siracusa compresa. L’incidente ha fatto emergere il sospetto che la pubblica amministrazione possa essere in connubio con gli interessi industriali e per questo che nelle manifestazioni pubbliche si
lanciano accuse che si richiamano a scaldali del passato. Accuse, ovviamente, senza demarcazione tra realtà e fantasia. In
questa occasione è venuto fuori che forse
Ipermercato tra i serbatoi
l’Erg è in possesso dei necessari nulla osta
dei comuni interessati per realizzare nuovi
impianti (compreso il temuto rigassificatore), almeno nella parte che riguarda l’urbanistica, per poi avere quelli relativi al mare.
Se “ il connubio “ tra interessi pubblici e
privati possa avere influenzato le scelte e
le realizzazioni a scapito della sicurezza
generale è al vaglio degli investigatori che
stanno analizzando tabulati, tracciati, documenti, atti amministrativi, progetti, telefonate, fatturazioni e tanto ancora, per cercare di risalire alla fonte di un possibile
“sistema Moggi” in queste vicende che
riguardano buona parte della provincia di
Siracusa con riferimento alle aree industriali. Un sistema che, si baserebbe su lavori fatturati e forse mai eseguiti nell’asse
Milano, Roma o Genova . In merito ai fatti
recenti legati alle fiamme del 30 aprile, sul
piano tecnico, i periti della Procura della
Repubblica di Siracusa avrebbero appurato
(come si sospettava) che i sistemi antincendio non funzionano a dovere, che la gestio-
ne degli impianti in tutto il petrolchimico sarebbe fuori dalle norme che regolano la materia, che
le procedure di sicurezza non
sono sempre rispettate e che, fatto
grave, viene data sempre priorità
alla produzione, quindi al profitto, a scapito della sicurezza delle
popolazioni del territorio. Intanto,
ben tredici avvisi di garanzia sono stati emessi dalla procura della Repubblica di Siracusa a firma del sostituto, dottor Maurizio Musco e del procuratore capo,
dottor Roberto Campisi, nei confronti dei
responsabili dello stabilimento e dell’intero
ciclo della sicurezza e della manutenzione
della Erg-Med raffineria Nord. Il reato ipotizzato sarebbe incendio doloso, ma non è
detto che l’inchiesta finisca con questo solo
capo d’imputazione. Negli ambienti investigativi, inoltre, si coglie la esistenza accertata di una serie d’inosservanze e del
mancato controllo sulle norme di sicurezza,
compreso la vetusta condizione delle condotte e degli impianti in genere. Un controllo a tappeto chiarirà la reale condizione
del sistema sicurezza all’interno dei reparti
e degli impianti, compreso l’antincendio in
tutti gli stabilimenti, così come la semplice
tenuta della pressione d’esercizio delle
pompe e delle tubazioni, che spesso non
può evitare il fuoco assassino. S’indaga.
Concetto Alota
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Sabato, 20 Maggio 2006
pag.
3
IANO SBONA CANDIDATO MPA E LE SUE PROPOSTE ALL’ARS
Siracusa - Iano Sbona, medico legale, deputato uscente all’Ars ( è stato eletto nel 2001
nella lista Cdu, poi Udc e infine ha seguito il
progetto politico dell’assessore regionale
Carmelo Lo Monte diventando capogruppo
all’Ars del Mip ) oggi torna a competere
per riottenere il consenso elettorale e così
tornare nell’aula di Sala d’Ercole, però nella lista autonomista creata e guidata dall’
eurodeputato Raffaele Lombardo che proprio mercoledì sera lo ha tenuto a battesimo
in un noto albergo di Siracusa.
D - Alla luce della sua esperienza maturata proprio alla Regione, cosa cambierebbe nel modo di
fare aula che non permette una maggiore produzione di leggi, anche sotto il profilo qualitativo?
R- Forse ci vorrebbe una sintonia maggiore tra
governo e i componenti tutti dell’aula. Penso che
la prossima legislatura ci sarà questo momento
forte di quanto s’è visto nella passata legislatura.
D - Lei continua a svolgere anche la funzione di
consigliere comunale di Melilli, alla luce del suo
impegno nella massima istituzione della Sicilia,
non crede possa trattarsi di una “dispersione” del
lavoro di deputato regionale e magari lasciare ad
altri lo scranno locale?
R – Voglio andare oltre la sua giusta affermazione che però oggi consente l’applicazione del politico nelle due cariche. Mi sono battuto all’Ars
perché non passasse la norma che lascia aperta
la possibilità della duplice carica tra sindaci e
deputati regionali: Sono dell’avviso che dice Lei
che bisognerebbe fare una sola cosa per farla
bene, ma, oggi alla luce delle norme vigenti si
deve anche tenere conto delle esigenze politiche di
applicata e nuovi
chi fa una attività
investimenti anche
di gruppo
con
nelle strutture che
sostenitori
che
ospitano non solo
vogliono
essere
la produzione, ma
vicini, anche in
le
maestranze.
sede locale, al proL’incidente del 30
prio leader politico
aprile oltre alla
che spesso è nelle
nube tossica sucistituzioni
della
cessiva dell’otto
Regione.
maggio dimostrano
D – Nonostante
di essere al capolil’impegno suo e del
nea: il riammodersindaco in carica
namento
è oggi
Sorbello non si può
On Sebastiano Sbona e Mons. Giuseppe Costanzo
una necessità irricerto dire che i pronunciabile e immeblemi ambientali e
della sicurezza siano stati risolti o diminuiti nel diata.
D - Il problema dell’occupazione viene sempre
territorio di Melilli, perché?
R – Forse è venuta meno una sinergia tra le parti rilevato al primo posto nel novero delle necessità
interessate al territorio e al suo sviluppo, compre- collettive, in provincia di Siracusa oggi è una
se le organizzazioni sindacali, una tentata sintesi corretta valutazione ?
dei problemi l’abbiamo registrata grazie al Pre- R- Non dimentichiamo che l’occupazione resta
fetto di Siracusa, mentre, per il resto non si è vista comunque una emergenza non solo della nostra
brillare nessuna delle parti che potevano propor- Provincia, non sono d’accordo a cedere però
re forse con più fermezza nei confronti delle indu- tutto alle proposte di smantellare quello che attualmente esiste per aprire alle nuove possibili
strie, alcune soluzioni ancora non tentate.
fonti di occupazione.
D - Troppe passerelle e pochi fatti ?
R - Proprio così, ammettiamolo onestamente. D – Parla del turismo?
Penso però debba considerarsi finito il tempo R – Esatto, il turismo piace a tutti, è una valida
delle promesse generiche e del non considerare alternativa, ma, oggi non appare la soluzione
la vetusta degli impianti esistenti nella nostra esaustiva e immediata, credo che su questa strada
zona industriale. Qualche investimento maggiore ci si debba immettere in modo graduale.
in questa direzione rappresenterebbe almeno D - Che effetto fa essere dentro una lista “forte” ,
una impellente necessità per la sicurezza di tutti. per quel che si sente negli ambienti politici, con
Più sicurezza vuol dire proprio nuova tecnologia almeno quattro candidati di potenzialità rilevanti,
comunque pari alle sue di deputato uscente?
R - Potersi misurare in ogni ramo del vivere civile è sempre stata l’esigenza dell’uomo, in politica
le cose non cambiano; ecco perché oltre a condividere il progetto del MPA di Raffaele Lombardo
accetto la competizione con quanti sono stati ammessi nella nostra lista.
D – Se un suo elettore le chiedesse un impegno
maggiore alla luce di una sua probabile rielezione
all’Ars, in cosa si sentirebbe di assumere impegno solenne?
R – Ovviamente tanti campi si aprono alle istanze della collettività, ad esempio Ambiente,
occupazione, servizi sociali e attenzione per gli
anziani e i giovani, ma, focalizzerei soprattutto
le esigenze del mondo della sanità. Infatti, anche come medico mi piacerebbe che il pubblico
e il privato nella nostra provincia trovassero il
giusto equilibrio, teso a migliorare la qualità
dei servizi offerti agli utenti, senza privilegio
alcuno e per nessuno. Tuttavia non bisogna demonizzare la sanità privata semplicemente che
offre spesso un livello qualitativo di assistenza
accettabile; dobbiamo invece battere la strada
di migliorare la qualità dei servizi e delle strutture esistenti nell’area privatistica dove spesso
ci sono lacune. Concludo dicendo che al nord
( Emilia Romagna, Toscana comprese) ci sono
strutture sanitarie private che sfiorano il grado
di eccellenza. A questo dobbiamo mirare anche
in Sicilia e nella nostra Provincia, ovviamente
tutto passa, a mio avviso, attraverso un miglioramento del management delle nostre aziende
sanitarie, e questo spetta alla politica, come da
tempo faccio notare.
LENTINI, PACHINO e NOTO: 14 CANDIDATI PER TRE POLTRONE DI SINDACO
Dalla prima
I candidati di Noto
I candidati di Lentini
Il Tribunale di Siracusa aveva dichiarato la sua decadenza sulla
scorta di un ricorso voluto da un consigliere comunale ( Elio Magnano ) estromesso dall’aula insieme ad altri sei oppositori, per
un ricorso ispirato dal sindaco che ricercava il riconoscimento
del premio di maggioranza. La partita si torna però a giocare con
lo stesso Neri candidato in pole potition che dovrà vedersela con
il temibile avversario del centro sinistra Armando Rossitto e con
quello del centro destra Nunzio Dolce indebolito dall’assenza
della lista di Forza Italia che per motivi formali sarebbe stata
ritirata. Ci sono altri candidati in lizza, Alfio Mangiameli e Salvo
Oddo della civica Lentini Perbene che potrebbero giocare un
ruolo più o meno rilevante nella competizione.
PACHINO è chiama alle urne per la sfiducia al sindaco del centro
destra Sebastiano Barone che ha dovuto interrempere il mandato
dopo aver governato per circa tre anni tentando di comporre diatribe interne alla coalizione. L’esperienza del sindaco Barone non
sarà dimenticata per i 51 assessori nominati di volta in volta nel
tentativo di resistere alle mozioni di sfiducia. Oggi però il centro
destra potrebbe ancora tornare ad avere chances da giocare con
due candidati d’area che non sono riusciti a concentrare gli sforzi
per un possibile primo turno risolutivo. Il primo Paolo Bonaiuto
sostenuto dalla sua lista Pachino Nuova dal MPA da NS e Noi
Pechinesi. Il secondo Angelo Maione candidato dove il centro
destra ufficiale si ritrova quasi totalmente per sostenere il commercialista Angelo Maione candidato dalla lista Forza Agricoltura
e dai bollini UDC,An.FI Centro Idee per Pachino. Il centro sinistra di Pachino si schiera maggiormente per Corrado Ruscica,
sostenuto dai Ds, rifondazione comunista, comunisti italiani, Per il
partito democratico e Italia dei Valori. Altro candidato di centro
sinistra è Giuseppe Campisi sostenuto dalla Margherita, dalla lista
Socialisti democratici per Pachino, Verdi, Rinascita per Pachino e
dalla lista Campisi. E’ per pachino uno scontro tutto da costruire
tra gli schieramenti contrapposti che hanno affidato a diciannove
liste e a 356 candidati al consiglio comunale la battaglia.
NOTO va alle urne per la sfiducia al sindaco Michele Accardo
di FI, che non ha potuto completare l’ultimo anno di un mandato vissuto in modo travagliato. Il centro destra ha deciso sul fil
di lana di presentare l’avvocato Corrado Valvo con i bollini di
Forza Italia, An, Lista del Presidente e Amare Noto. Altro candidato di centro destra è Pippo Bosco dell’Udc che sfrutta la sua
visibilità anche per la corsa all’Ars. Nel centro sinistra il candi-
CARLENTINI- LA GIUNTA NON HA I NUMERI PER RIUNIRSI , Il VICE SINDACO
VOTA A DESTRA E BATTAGLIA VUOLE VINCERE SU CONFALONE.
Dalla prima
Complice la campagna elettorale per
l’Ars è scoppiato, infatti, il caso di Paolo Fagone, vice sindaco in carica a Carlentini, che in questi giorni non nasconderebbe di far campagna elettorale per
il deputato regionale uscente Iano Sbona dell’Mpa. Proprio su questo tema
che imbarazza il sindaco diessino, costretto probabilmente a fingere di non
sapere, viene fuori il consigliere comunale “ battagliano” di Uniti per Carlentini, Marcello La Pusata, che ricorda al sindaco Monaco “ la regola propagandata e oggi disapplicata della
necessaria ortodossia delle alleanze.”
L’opposizione di centro destra sembra
aspettare che la campagna elettorale
che va a concludersi possa portare delle
novità in città. Addirittura si è sparsa
voce negli ambienti vicini all’ex sindaco Mario Battaglia - candidato all’Ars
nella lista di Forza Italia – che la possibilità di avere un deputato regionale
eletto a Carlentini non è lontana. Insomma, Battaglia secondo le stime di
chi gli sta accanto avrebbe silenziosamente effettuato “ il sorpasso “ sul candidato uscente del suo partito Giancarlo
Confalone. Cose dell’altro mondo? No,
semplicemente cose di Carlentini.
I Candidati di Pachino
dato temibile è Raffaele Leone della Margherita che è riuscito a
creare “il caso” mettendosi dentro anche il MPA di Lombardo.
Con Leone già due volte sindaco di Noto sono schierati i Ds,
Italia dei Valori Socialisti democratici per Noto, e Noto Nostra.
Vincenzo Terranova è la sorpresa della lista Patto per Noto di
Corrado Cultrera che ha scelto di prendere le distanze dal centro
destra e andare da solo alla competizione. Fino al giorno prima
doveva essere proprio il Cultrera il candidato poi è venuto fuori
Terranova. Un altro Leone nel centro sinistra di Noto: Giuseppe
questa volta. Giuseppe Leone, un funzionario pubblico che infastidisce ( per la confusione che potrebbe creare nelle schede) il
candidato “ principe” sostenuto dalla lista Insieme formata da
Rifondazione comunista, comunisti Italiani e Verdi che vedono la
storia di Noto in maniera diversa. Anche a Noto sarà una battaglia fino alle scelte del turno di ballottaggio. Perché una cosa è
certa alla luce delle candidature proposte, che nei tre comuni
dove si voterà l’11 giugno al primo turno nessuno sarà promosso.
LENTINI: LA VICENDA DELL’ASSISTENTE SOCIALE FINISCE IN PROCURA
Lentini – Una singolare vicenda
è culminata in forte denunce da
parte de funzionario del comune di
Lentini preposto all’ufficio personale. La dirigente Anna Ippolito,
infatti, ha dovuto allontanare dagli
uffici un’assistente sociale
da
tempo in servizio che svolgeva
attività nonostante il suo contratto
di lavoro fosse scaduto il 15 maggio scorso. Tra l’assistente sociale
e la dirigente dell’ufficio personale
venerdì mattina era scaturita una
discussione relativa ad alcune pratiche, ma la presenza e l’interesse
della “ ex assistente” stupiva la
dirigente
dell’ufficio personale
convinta dai documenti in suo possesso che fosse cessato il rapporto
di lavoro tra la professionista e il
comune. La lavoratrice però asseriva, in pubblico, di essere stata
verbalmente autorizzata a proseguire il suo lavoro proprio dal
commissario straordinario che gestisce l’Ente, Massimo Signorelli.
Della vicenda la Ippolito interessava lo stesso dottor Signorelli, il
segretario generale dell’ente, il
presidente del Consiglio comunale
e l’ufficio legale, il commissariato
di Ps, i Carabinieri, la Procura del-
la Repubblica, l’ispettorato del
Lavoro, l’assessorato regionale
alla famiglia e il Prefetto di Siracusa. La vicenda era nell’area e nel
palazzo si mormorava da qualche
giorno del fatto che, l’assistente
sociale continuava a svolgere le
sue mansioni anche in assenza di
copertura contrattuale che la dirigente Ippolito avrebbe accertato
dai documenti in suo possesso.
Spetta alle autorità preposte chiarire questa singolare vicenda che
potrebbe avere risvolti di natura
politica oltre che amministrativa.
Enrico Valvo
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Sabato, 20 Maggio 2006
IL REGGENTE LA FEDERAZIONE PROVINCIALE AN DI SIRACUSA
Prof. ENZO VINCIULLO
Sabato, 20 Maggio 2006
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A SIRACUSA LORENZO CESA: << PIPPO GIANNI UNA RISORSA IRRINUNCIABILE PER L’UDC >>
Dalla prima
La sala
Il segr. nazionale Cesa
Momenti dell’incontro UDC
La squadra per le regionali con Cesa
Il tavolo della Presidenza
Gianni con la candidata Magliocco
Il candidato Pippo Bosco si presenta
Cesa dichiara la stima per Gianni
In prima fila i candidati UDC all’ARS
Gianni presenta Franco Latino
Ma le garanzie politiche per Gianni non
sono state solo quelle della presenza nella gestione del partito a livello nazionale,
ma, secondo lo stesso Lorenzo Cesa “
siamo certi che Gianni tornerà molto
presto a sedere in Parlamento e in questo
senso si sta muovendo il partito ”, Insomma si attendono le dimissioni di chi lo
precede nella “graduatoria” per fargli
posto. Ma se questo non bastasse “ per
Gianni il partito a livello nazionale - ha
detto Cesa – ha stabilito che sarà indicato
nel governo regionale del Presidente Cuffaro ”. Su una cosa si sono trovati tutti
d’accordo nella sala del Jolly, sul fatto
che “ le liste che fiancheggiano il presidente Cuffaro potrebbero ricercare i voti
al di fuori del partito madre ( Udc ) e “
pescare” in altre aree dello schieramento
avverso ”. Anche Pippo Gianni ha sottolineato il suo disappunto al suo amico di
vecchia data Lorenzo Cesa su come questa campagna elettorale sta dimostrando
la volontà di isolare l’Udc cercando di
indebolirlo al massimo
sottraendogli
candidati oltre che gli elettori più tradi-
La candidata La Mesa
Lorenzo Cesa e Gianni
zionalmente legati al partito del presidente Casini. Il segretario
nazionale dell’Udc, pur prendendo atto del contenuto dei molti
interventi
relativamente alla riprovevole situazione di
“accerchiamento” dell’Udc e del suo Commissario provinciale
Gianni, ha detto che l’obiettivo comunque deve essere quello di
far eleggere ancora Cuffaro governatore della Regione Sicilia. “
per il resto ci saranno le giuste sedi e i tempi per discutere e
chiarire ”. Lorenzo Cesa in questa sua venuta a Siracusa non si
è limitato a portare un paracadute al suo amico Gianni, ma, anche un grande materasso per attenuare qualunque possibile caduta a sorpresa. Se Cesa voleva convincere quelli dell’Udc che
“ l’on Gianni è una istituzione che non può venire meno al nostro partito in considerazione di come ha lavorato nei passati 5
ROSOLINI: GENNUSO CONTESTATO DALL’MPA
Un grazie a Salvo Montagno
anni nel coprire i suoi incarichi parlamentari e in commissione
di vigilanza Rai ”. L’incontro è servito anche a presentare agli
attivisti del partito intervenuti e al segretario nazionale la squadra su cui poggia la lista Udc per le regionali del prossimo 28
maggio. I candidati sono stati presentati e si sono presentati
dicendo delle spinte motivali ricevute essenzialmente dal capolista Pippo Gianni. Il candidato che ha “ gasato” i presenti sulla
possibilità di successo della lista Udc è stato il dottor ( veterinario ha sottolineato sorridendo Gianni ) Franco Latino, attuale
consigliere provinciale. Latino ha sostenuto più volte di volere
tentare di superare anche i voti dell’onorevole Gianni per essere lui a conquistare il seggio all’Ars. Gianni e Cesa hanno
concordato applaudendo l’ottimismo e la forte motivazione del
AUGUSTA- ARRIVA L’ ESTATE POLITICO- AMMINISTRATIVA
Dalla prima
Dalla prima
A tirare le pietre per primo è stato il capogruppo
MPA in Consiglio comunale, Corrado Calvo. A
contestare la candidatura del consigliere comunale Mpa Gennuso alle regionali sono scesi in
campo anche i dirigenti del partito che fanno
campagna elettorale apertamente contro Gennuso dicendo che “ alle elezioni nazionali nonostante fosse candidato Mpa ha fatto una campagna elettorale all’acqua di rose perché sapeva di
non avere possibilità di spuntarla su chi lo precedeva in lista. Il fatto che più amaramente viene considerato è quello che coloro che contestano la candidatura di Pippo Gennuso nel suo
partito lo fanno senza nascondere di appoggia-
Segr. Naz. UDC Cesa
consigliere provinciale candidato che si
aspetta di ricevere “ non meno di quattro mila voti “ in considerazione che
quota due mila, l’ha realmente superata
nelle ultime elezioni provinciali. Anche
Pippo Bosco, candidato sindaco di Noto
per l’Udc oltre che commissario locale
del partito , si è detto certo di ottenere
un successo di consensi elettorali provenienti dalla zona sud della Provincia di
Siracusa. Di ottima qualità e taglio politico, l’intervento del candidato Pippo
Bosco che ha trovato l’approvazione di
Cesa. Il sindaco di Palazzolo Acreide,
l’avvocato Domenico Nigro ha sottolineato l’importanza dello spirito di militanza Udc e ha detto di essere entrato
nell’agone per spirito di solidarietà e di
servizio. L’avvocato Paola La Mesa, ex
amministratrice di Sortino ha spiegato le
motivazioni della sua partecipazione alla
competizione nella lista Udc richiamandosi al ruolo della donna in politica. Lo
stesso ha fatto l’avvocato Angela Magliocco. Ovviamente la giornata è finita
in foto di gruppo.
re Sbona che proprio nella legislatura passata
aveva prevalso sulle azioni giudiziarie promosse
da gennuso per farlo decadere da deputato regionale, sollevando un caso di presunta incompatibilità per il fatto che Sbona non si era dimesso dalla carica di medico legale dell’Inail.
Gennuso però non molla e non nasconde che
se i concittadini lo ostacolano nel suo tentativo
di essere eletto ci saranno tanti altri a votarlo in
altri comuni della provincia. Imbarazzo e silenzio da parte dei vertici di partito, compreso il
leader Lombardo, che hanno dovuto prendere
atto che “ al cuor dell’elettore non si comanda
ma si chiede simplicemente “.
L’ultima in ordine di tempo è resa esplicita dalla
clamorosa protesta della banda musicale, tagliata fuori dai festeggiamenti per il Patrono. L’annunciata sfilata muta dei musicanti durante la
processione patronale sarà un pessimo biglietto
da visita per i forestieri, e per le delegazioni
delle associazioni di augustani emigrati all’estero. Questo della giusta valorizzazione della banda musicale è vecchio problema che si ripresenta, senza che nel frattempo si sia riusciti a trovare una soluzione. Esattamente come la questione
dell’isola pedonale a Brucoli. La frazione comincia a essere invasa nelle sere di fine settimana. Ma la chiusura al traffico non può partire
perché non è stato ancora attrezzato il parcheggio. Ad annosi problemi, inoltre, se ne aggiungono di nuovi. E’ il caso di Sant’Elena, l’unica
zona balneare della città. La scogliera è sostanzialmente interdetta ai bagnanti dai lavori di
sistemazione del piazzale. Il cantiere avrebbe
dovuto essere già chiuso, e invece ancora si lavora. Inoltre quando tutto sarà finito, i posti auto
saranno ulteriormente ridotti. Difficilmente potrà essere apprezzata qualche aiuola e qualche
palma in più, dalle famiglie in cerca di un posteggio, mentre stanno ore in coda sotto la canicola. Decisamente sarà un’estate calda per tutti.
Massimo Ciccarello
Elezioni Regionali 28 Maggio 2006
Rappresentare il territorio
e le esigenze siracusane all’ARS
Competenza e moderazione, nella politica dell’ARS
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Sabato, 20 Maggio 2006
Serie D
AL SIRACUSA NON CI RESTA CHE PIANGERE
Calci di rigore, il triste epilogo dell’ennesima stagione promettente. Al “San Vito” di Cosenza gli azzurri giocano
un’ottima gara ma fortuna e gambe non li assistono. Il grande slam è rinviato…a data da destinarsi.
Dopo 120 minuti di vera e propria agonia, Cosenza e
Siracusa si giocavano dagli undici metri le ultime
chance di passaggio del turno. Dinanzi ad una curva
gremita di tifosi locali e ad un numero “1” grosso,
possente e dal cognome, in questi casi, alquanto suggestivo (Panico), spettava al giovane Maurizio Intagliata l’onere di presentarsi per primo sul dischetto.
Neanche a dirlo, Cosenza in festa e Siracusa sconsolato già sulla via del ritorno a casa. La gara del “San
Vito” rispecchia perfettamente l’intera stagione azzurra. Un Siracusa che parte alla grande, determinato,
superiore e deciso, ma che tra errori e defaillance si
perde fino al crollo fisico; ed lì che gli avversari hanno
la meglio. Abbandonate le grandi ambizioni, si riesce a
stento a tenere viva la speranza di un possibile successo che, poi inevitabilmente, non arriva. Per il dodicesimo anno di fila, ci ritroviamo impelagati in una categoria che non ci appartiene (così la definiscono in
tanti), ma che da presunti superiori non riusciamo
nemmeno a dominare. Dal Modica al Rende, dalla
Paganese al Sorrento, dal Cosenza al Sapri dell’ex
Santino Bellinvia; si parte da padroni ma si finisce
succubi dello spauracchio di turno. La storia si ripete.
Con i calciatori aretusei a godersi il seppur meritato
riposo, a contendersi la finale play-off saranno le più
meritevoli Vibonese e Cosenza. Per il Siracusa, invece, ha inizio l’ agonia del fantamercato estivo. “Se
dovessi essere ancora alla guida del Siracusa – ha
dichiarato il presidente Salvoldi – la squadra deve
essere migliorata ed eviteremo di commettere gli stessi
errori, come già successo in questi anni, assicurando il
massimo impegno per vincere il campionato” (fonte:
“La Sicilia” 15/05). Nel corso della stagione, durante il
periodo di piena crisi, quando alcuni calciatori furono
allontanati dalla rosa, la dirigenza avanzò la proposta
di un Siracusa 2006/2007 fatto di tanti siracusani e di
alcuni buoni giocatori che avrebbero messo la loro
esperienza al servizio della squadra. Ci definiamo
scettici sulla buona e (soprattutto) breve riuscita di un
progetto del tipo, ma qualunque sarà, speriamo che
porterà i suoi frutti. Ad oggi non c’è siracusano che
creda veramente in questa squadra. Per il Siracusa è
arrivato l’ennesimo anno zero.
Promozione – girone C
Eccellenza – girone B
RARI NANTES, RICORSI, RABBIA E PLAY-OFF
IL ROSOLINI TORNA IN PROMOZIONE
La Rari Nantes, dopo che la Lega ha respinto
il suo ricorso, scenderà domani in campo a Bronte,
per contendersi qualcosa che le appartiene già.
Il girone C di Promozione continua a far
discutere. Dopo le sentenze choc della
Lega sicula che hanno consegnato il titolo della Rari Nantes nelle mani del Valguarnera, la società siracusana ha continuato imperterrita la sua battaglia. ”E’ un
vero scandalo quello che è stato deliberato dalla Lega dilettanti palermitana – ha
dichiarato, ad inizio settimana, il presidente Di Mauro, intento a non presentare
la squadra nei play-off - Comunque stiamo per accingersi a presentare ricorso,
perché non si può giocare con i sacrifici,
l’entusiasmo, i sentimenti e le aspettative
di una società come la Rari Nantes e di
una città come Siracusa, che hanno sul
campo vinto un campionato. I nostri nuovi soci ed avvocati Peppe Cassia ed Andrea Corso stanno già preparando la documentazione per adire le vie legali ed
anche il Comune di Siracusa adirà come
parte civile in quanto è stata lesa l’immagine e compromessa la credibilità di uno
sport, che nel capoluogo rappresenta un
grande obiettivo”. Giunto l’ennesimo
responso negativo da parte della Lega, la
Rari Nantes ha optato per un’altra strada:
posticipare di una settimana l’incontro
col Sommatino. Ma anche qui, esito negativo. “Non arriveremo certo nelle condizioni ottimali - ha lamentato qualche
giorno fa lo stesso Di Mauro - perché i
ragazzi non si sono più allenati dal giorno dei festeggiamenti dopo la partita con
l'Aretusa. E pensando a quel giorno, la
cosa fa ancora più rabbia perché penso
allo spirito dei miei ragazzi che dopo un
anno di sacrifici saranno costretti a fare
praticamente un altro campionato per
ottenere il salto di categoria”. E’ lampante il disappunto del presidente Di Mauro
che domani, insieme alla squadra, si vede
costretto a raggiungere la piccola cittadina di Bronte per giocarsi un qualcosa che
ha già conquistato e meritatamente sul
campo. La speranza è che il clima teso di
questi giorni non si ripercuoti negativamente sulla prestazione dei suoi ragazzi.
Il calcio di oggi, purtroppo, è fatto di
ingiustizie; dalle categorie professionistiche a quelle dilettantistiche e tutti, finalmente, ne stiamo prendendo atto.
La sconfitta per mano dell’Empedoclina in gara 1 dei play-out, ne decreta
la retrocessione nella categoria cadetta. A Palazzolo, intanto, la dirigenza
attende segnali positivi dal comune per migliorare la qualità degli impianti.
Dannati play-out. Il Rosolini cade, e
di brutto, al Comunale di Caltagirone
e fa il suo triste ritorno all’ovile.
Nonostante i due risultati su tre in
favore dell’Empedoclina rappresentassero già un ostacolo insormontabile ai fini del passaggio del turno,
e il divario tra le due squadre fosse
chiaro a tutti, i ragazzi di mister
Petrolito hanno provato, ma non sono
riusciti, a ribaltare i pronostici e fare
loro la gara. Dopo appena 4 minuti
Di Piazza mandava a quel paese intenti e speranze dei siracusani buttando in rete un perfetto assist del
compagno Pezzino. Sulla scia
dell’entusiasmo, l’Empedoclina
cresceva e rifilava altri due gol agli
avversari a cui rimaneva ben poco su
cui sperare. Con addosso i segni di
una stagione disastrosa, ma che ai
suoi albori si presentava già di transizione se non addirittura di prova, il
Rosolini torna (e da padrona) in Promozione. Domenica scorsa oltre alle
due gare dei play-out (EmpedoclinaRosolini 3-0 e Trinacria Gela-Scicli
3-1) si giocava anche l’attesissima
finale regionale play-off AkragasNissa. Ebbene, con le tifoserie che si
davano battaglia dentro e fuori il
campo con i vecchi arnesi del
mestiere (pietre e dintorni) e si rincorrevano per le vie di Trapani, che
ospitava l’incontro, l’Akragas aveva
ragione dei più deboli avversari e
chiudeva il risultato sul 2-1. Il mister
Rocco Boscaglia a fine gara non nascondeva sogni e volontà: “Puntiamo
in alto. Con 3-4 elementi nuovi,
questa squadra potrebbe stare davvero bene in serie D”. E proprio la
serie D è il sogno nel cassetto della
dirigenza palazzolese che, dopo la
delusione maturata in seguito
all’eliminazione dai play-off, è tornata a parlare del prossimo campionato e delle problematiche relative agli impianti sportivi:
“Quest’anno ci siamo fatti conoscere
in tutta la Sicilia e queste sono soddisfazioni – ha commentato il presidente Scorfani – Insieme al d.g. Scibetta siamo in movimento per la
prossima stagione. Avevo detto che
in tre anni avrei portato il Palazzolo
in serie D e l’obiettivo non cambia,
per cui dobbiamo varare per tempo
una squadra ancor più forte. Lo
avevo promesso ai miei concittadini,
agli sportivi, all’Amministrazione
Comunale, malgrado questa sia in
ritardo negli adempimenti”. E qui
inizia il suo sfogo. “Una squadra che
punta al salto di categoria ha bisogno
di uno stadio al passo coi tempi.
Speriamo che al più presto vengano
espletate dall’Amministrazione le
formalità per la cessione in gestione
dell’impianto alla società. Potremo
così avviare i lavori per realizzare il
manto in erba sintetica e altri interventi migliorativi, quali la piscina. Io
sono pronto a fare di tutto per il calcio palazzolese ma il Comune deve
fare la sua parte” (fonte: “La Sicilia”
13/05). Ci sono comuni che pagherebbero cara la possibilità di
avere una dirigenza così decisa ed
impegnata, almeno sulla carta. Speriamo vivamente che l’amministrazione comunale intervenga presto. Palazzolo e il calcio siracusano ne
hanno bisogno.
UNA LETTERA IN CORNICE RACCONTA L’AMICIZIA TRA NAPOLITANO E STORNELLO
Siracusa - Il dottor Michele Stornello, primario di medicina all’Umberto I di Siracusa, è stato
deputato nazionale di Forza Italia
nella legislatura 94/96 a guida
Berlusconi. In quella occasione ha
conosciuto l’attuale Presidente
della Repubblica e da allora ha
intrattenuto rapporti di reciproca stima che andavano oltre lo
On. Michele Stornello
schieramento. Il medico siracusano conserva nella vetrinetta del
suo studio medico una lettera
( incorniciata ) autografa di Giorgio Napolitano: gli abbiamo
chiesto del loro rapporto. Ecco come il primo deputato forzista
di Siracusa ricorda l’amico Giorgio Napoletano.
L’ascesa di Giorgio Napolitano alla massima magistratura della Repubblica fa riemergere nella mia mente gli anni della legislatura del
‘94 in cui da banchi contrapposti – nella commissione esteri e politiche europee della Camera dei Deputati – ci affrontavamo nel discutere
i problemi della politica estera ed europea, io giovane deputato e capogruppo di maggioranza, egli figura carismatica dell’opposizione di cui
incarnava il ruolo di leader morale. Tanti sono i ricordi di quegli anni
di dibattiti, inizialmente affrontati da parte mia con il timore reverenziale di chi si trova di fronte a pezzi della storia più o meno recente del
nostro Paese – Nilde Iotti, Beniamino Andreatta, Susanna Agnelli,
Piero Fassino, Umberto Bossi, Achille Occhetto e appunto Giorgio
Napolitano - . Poi sotto la guida di un presidente di commissione come
Mirko Tremaglia – altro pezzo di storia – la nostra posizione politica
peraltro all’epoca di maggioranza, che in commissione io rappresentavo, fu sostenuta dal sottoscritto in maniera sempre più sicura in dibattiti aperti ai quali sempre partecipava Giorgio Napolitano, ovviamente
dal fronte contrapposto. Ed in commissione esteri, contrariamente a
quanto si possa immaginare, si dibatte su tutto, dall’economia ai diritti
televisivi, dal voto degli italiani all’estero, al libero scambio di calciatori. Mi colpì di Napolitano l’autentico spirito europeistico che scoprii animarlo. Egli dava l’impressione di guardare ai problemi dell’Italia dall’Europa, piuttosto che guardare all’Europa dall’Italia. Questa
sua maturazione, che era ed è dello spirito prima ancora che culturale
e politica, lo poneva nella condizione di dare una prospettiva di soluzione di alto respiro ai problemi del nostro Paese che pure mostrava di
conoscere oltre che per consolidata capacità di lettura politica anche
per una sua innata sensibilità nel cogliere sempre in ogni situazione si
discutesse i bisogni emergenti. Lo stile “morbido” (inglese ?) con il
quale sosteneva le sue argomentazioni si percepiva essere il punto
fermo di un processo maturativo tanto lungo da renderlo scevro da
incertezze e se non i modi lo sguardo risoluto e tagliente traduceva la
risolutezza dei suoi convincimenti. E tuttavia ascoltava, non con pazienza e sufficienza, ma con interesse e formidabile curiosità anche le
argomentazioni del più giovane deputato presente in aula. Vorrei anche ricordare un aspetto della quotidianità del nostro nuovo Presidente. Tremaglia era solito convocare la commissione esteri in orari impossibili, anche alle 14. Napolitano ed io arrivavamo sempre con una
mezz’oretta di ritardo che indispettiva Tremaglia. Ovviamente il comune ritardo era casuale. Un giorno Tremaglia decise di affrontare
quello che poteva apparire un “inciucio” ante litteram. Si scoprì così
che Napolitano si concedeva da buon meridionale una mezz’oretta di
siesta e che pertanto non poteva soddisfare le convocazioni fatte agli
orari “bergamaschi” di Tremaglia. Si scoprì così che le abitudini meridionali mi accomunavano a Napolitano. Quando Napolitano seppe che
Berlusconi non mi ricandidava mi scrisse la lettera riportata. Poi ci
siamo incontrati in sedi di dibattiti europei ai quali ebbe la cortesia di
volermi invitare come promesso. Una volta lo andai a trovare al Ministero dell’interno ed ancora recentemente l’ho incontrato – lo scorso
anno – in occasione della commemorazione di Giovanni Malagodi e
della commemorazione di Silvano Labriola con il quale stava preparando le celebrazioni per il 60 anniversario della Assemblea Costituente. Con Casini sono assolutamente d’accordo nel valutare una
occasione persa per il centrodestra il non averlo votato, convinto con
ciò che sarebbe stato politicamente vantaggioso ma ancor più per il
valore dell’uomo e per il modo con cui – ne sono certo - saprà interpretare il ruolo al quale la Storia lo ha affidato.
On. Dott. Michele Stornello
Sabato, 20 Maggio 2006
pag.
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A cura dell’Azienda Ospedaliera Umberto I
IN CHIRURGIA VASCOLARE ARRIVA
IL TRATTAMENTO ENDOVASCOLARE CON LASER
Eseguire uno screening diagnostico vascolare al fine di prevenire malattie impegnative è il consiglio del
dottor Salvatore Caruso responsabile del Reparto di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale Umberto I di Siracusa.
di Agata Furnò
La chirurgia vascolare si viene ad affermare quale specialità di rilevante interesse a partire dagli anni settanta, essendo,
dapprima, una delle tante patologie di
pertinenza della Chirurgia generale.
La chirurgia vascolare viene istituita, nell’Ospedale Umberto I di Siracusa, alla fine
degli anni ottanta quale servizio aggregato
alla seconda Divisione di Chirurgia generale. A metà degli anni novanta viene istituita quale unità operativa autonoma con assegnazione di organico medico ed infermieristico con dotazione di 16 posti letto. I
medici in organico sono attualmente quattro, oltre al dottor Salvatore Caruso, con la
qualifica di responsabile, vi prestano servizio i dottori Poidimani, Motta e Germiglio.
Vengono erogate prestazioni sia in regime
di ricovero ordinario che in regime di DayHospital e Day-Surgery. Le patologie trattate in questa disciplina specialistica riguardano le malattie delle vene e quelle
delle arterie. Fra le prime quelle più frequenti sono le insufficienze venose, le vene varicose, le trombosi venose superficiali
e profonde. Presso il reparto di Chirurgia
Vascolare esiste, ed è molto efficiente, un
ambulatorio per la diagnostica di queste
patologie, dotato di strumentazione adeguata ( Ecocolordoppler e doppler ), in grado di soddisfare, in tempi veloci, le domande di prestazioni diagnostiche dell’utenza.
Tra le patologie a carico delle arterie le più
frequenti sono gli aneurismi dell’aorta addominale, le ostruzioni delle arterie periferiche, le ostruzioni delle carotidi. Anche per
queste patologie l’ambulatorio è attrezzato
adeguatamente per offrire all’utenza l’effettuazione delle prestazioni richieste, in tempi molto rapidi ( entro 7 giorni al massimo
dal momento della prenotazione ). Nell’ambito del reparto si tiene a precisare che in
caso di prestazioni urgenti l’esame necessario viene effettuato in tempo reale. Per
quanto riguarda il trattamento delle suddette patologie si può affermare con molta sicurezza, che l’equipe medica di reparto è
in grado di effettuare tutte le prestazioni
specialistiche, sia in campo arterioso che
venoso, al pari degli altri reparti di Chirurgia vascolare della nostra Regione. Grazie
alla
riconosciuta
sensibilità
del
Management sono stati messi a disposizione dell’equipe di Chirurgia Vascolare
tutte le tecnologie all’avanguardia, sia per
il trattamento delle vene varicose che
per il trattamento delle patologia arteriose. Nel trattamento delle vene varicose,
infatti, oltre all’intervento tradizionale,
già dalla prossima settimana inizierà an-
Dottor Caruso Salvatore
che il trattamento endovascolare con
il laser, venendo così incontro alla sempre più crescente domanda da parte dell’utenza, soprattutto femminile, per gli indubbi vantaggi dal punto di vista estetico, eliminando il fastidio delle cicatrici.
Anche nel trattamento delle ostruzioni
arteriose si sta sempre più affermando
l’esecuzione di interventi di angioplastica, metodica endovascolare che offre
indubbi vantaggi sia dal punto di vista
della degenza in ospedale, ridotta a
pochi giorni ( 2-3 al massimo ), sia dal
punto di vista della tutela dello stato
generale del paziente, essendo questa
una procedura che il più delle volte
viene eseguita in anestesia locale e
senza incisioni chirurgiche, con risultati sovrapponibili a quelli dei by-pass.
Ove non sia possibile eseguire dette
procedure endovascolari, si eseguono
- afferma il dottor Caruso - routinariamente gli interventi di by-pass periferici utilizzando materiale autologo
(vene safene del paziente) o eterologo
(protesi biologiche ed in PTFE o altro
materiale sintetico). Inoltre, vengono
garantite continuativamente nell’arco
delle 24 ore, tutte le urgenze vascolari
della nostra Provincia quali le lesioni
vascolari traumatiche (traumatismi della strada, professionali etc.), le embolie arteriose, cioè le ostruzioni arteriose in corso di malattie cardiovascolari.
L’ unità operativa è inserita nei progetti
nazionali per lo studio e la cura delle
flebiti “Progetti S.O.S. flebite” e garantisce, di concerto con i medici di Medicina Generale, la diagnostica per lo
studio e la profilassi delle trombosi venose. Per accedere a questo tipo di
prestazioni è necessaria solamente la
richiesta del medico curante ed il semplice pagamento del ticket sanitario,
qualora richiesto. Infine presso il reparto di Chirurgia Vascolare dell’Umberto I è attivo l’ambulatorio per la cura delle ulcere trofiche e delle lesioni
del piede diabetico, patologia molto
frequente e di notevole impatto sociale
per le limitazioni che implica nella vita
di relazione delle persone affette da
dette patologie. Considerato che le
malattie vascolari sono in crescente
aumento con l’incremento della vita
media delle persone e ad essa correlate. Il responsabile del Reparto Chirurgia Vascolare offre infine un consiglio molto pratico e di semplice attuazione: “ a partire dai cinquant’anni
sarebbe utile per tutti eseguire uno
screening diagnostico vascolare al
fine di diagnosticare e prevenire
malattie altamente impegnative dal
punto di vista clinico e sociale”.
Come dire prevenire è meglio che
provvedere.
Il giornale elettronico si trova sul sito...
Tel. 0931 449410
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a siracusa lorenzo cesa: