Concessionaria ufficiale HONDA di Siracusa e provincia Concessionaria ufficiale HONDA di Siracusa e provincia V.le Montedoro, 40 96100 Siracusa V.le Montedoro, 40 96100 Siracusa Tel. 0931 21726 Fax 0931 465120 Tel. 0931 21726 Fax 0931 465120 Archivio: www.lanota7.it E-mail: [email protected] N° 19/Anno III € 0,90 Redazione Via Basento, 14 96100 Siracusa * Tel 0931 449410 Fax 0931 446599 * Reg. Trib.Siracusa N°7/2004 * Direttore: Gregorio Valvo * Direttore Responsabile: Anna Gloria Valvo * Editore: Parole Digitali * Grafica: Enrico Valvo * Stampa: Arti Grafiche Fratantonio di Pachino * Distribuzione: Duerreservizi SIRACUSA – L’ASSESSORE VINCIULLO OTTIENE L’APERTURA DEI LOTTI AUTOSTRADALI Siracusa – I lotti tre e quattro dell’autostrada Siracusa – Gela apriranno entro giugno, per motivi riconosciuti di protezione civile. E’ stata una “vittoria” ottenuta sulla burocrazia dall’assessore alla protezione civile del comune di Siracusa Enzo Vinciullo. Per ottenere l’apertura dei cancelli c’è voluto un quasi scontro palermitano nel corso di una riunione appositamente convocata alla Regione alla presenza del Enzo Vinciullo dirigente della Protezione Civile regionale ( Salvatore Cocina), di quella di Siracusa ( Paolo Burgio), dei Grandi Rischi nelle aree industriali ( Biagio Bellassai), del commissario del consorzio autostrade siciliane Benedetto Tracotta, oltre al Pre- fetto di Siracusa, Basile. Entro il 30 giugno si aprirà solo per ragione di protezione civile il cancello che limita i lotti 3 e 4, saranno i carabinieri ad aprirli in caso d’emergenze. Entro luglio si aprirà anche lo svincolo di Avola, mentre entro la fine di dicembre si aprirà alla normale viabilità e fino a Rosolini il lotto 5. Il vicesindaco di Siracusa ha dovuto insistere non poco, polemizzando, per ottenere che lo svincolo Priolo Sud possa essere aperto per evitare un percorso aggiuntivo, in caso di evacuazione, ai cittadini di Priolo, con l’apertura di questa arteria si potrà utilizzare anche da Priolo l’autostrada. Gabriele Russo ROSOLINI: GENNUSO CONTESTATO NEL MPA CHE PREFERISCE A LUI IL “ FORESTIERO ” SBONA Rosolini – Non è mai stato considerato un uomo in grado di sviluppare naturale simpatia tra la gente magari lo sapeva, ma non aveva messo in conto che proprio dentro il suo paese e dentro ancora al suo partito avrebbero fatto di tutto per ostacolarlo nella corsa all’Ars. Il candidato dell’Mpa Pippo Gennuso ad esempio non aveva previsto la recente spaccatura del suo partito proprio sulla sua candidatura. Vedere i propri concittadini autonomisti schierarsi per votare un “forestiero” ( tra l’altro nemi- co personale da sempre) della stessa lista autonomista, l’on. Iano Sbona, non gli ha fatto certo piacere. Dopo gli attacchi “esterni” che hanno visto altri partiti schierare forti candidati rosolinesi ( vedi il caso di Franco Latino dell’Udc e del sindaco Giuca in conto Ds ), ad indebolire la posizione del “ non amato “ Gennuso, viene fuori – inopinatamente a dire il vero – proprio nel bel mezzo della disputa elettorale la frattura del gruppo consiliare rosolinese. Continua a pag. 5 >>> Melilli vista panoramica Siracusa - Una strage silenziosa d’esseri umani, la distruzione della fauna e della flora, l’avvelenamento con la benzina, il petrolio e la nafta della falda acquifera, dei gas che hanno inquinato l’aria a più non posso e via dicendo. È questa la cronaca che ha tenuto banco per circa mezzo secolo d’industrializzazione selvaggia, all’insegna del profitto e del sogno di un lavoro, nel triangolo industriale siracusa- no. Un tozzo di pane amaro che è costato più d’ottantamila feriti e oltre trecento operai e tecnici morti in scoppi, incendi o incidenti nelle fabbriche del petrolchimico più grande d’Europa a cui bisogna aggiungere le migliaia di morti per cancro e tutti gli ammalati in modo permanente ai polmoni, all’intestino, al cervello. È solo la sintesi di una condizione negativa per gli esseri viventi che nel triangolo industriale ci vivono e ci lavorano. L’ultimo scoppio alla raffineria Erg-Med nord, di proprietà del colosso petrolifero Erg, è considerato la punta di un iceberg che naviga in acque limacciose. L’intera fascia costiera che da Siracusa arriva ad Augusta in questi giorni dibatte sul pericolo industriale. Ora si aspetta un secondo consiglio comunale di Siracusa sull’argomento, dove tutti i sindaci del comprensorio a rischio dovrebbero esprimersi in merito alle delicate scelte. Concetto Alota continua a pag. 2 >>> CARLENTINI- LA GIUNTA NON HA I NUMERI PER RIUNIRSI , Il VICE SINDACO VOTA A DESTRA MENTRE BATTAGLIA VUOLE VINCERE SU CONFALONE Carlentini – Ora c’è un assessore in meno nella giunta del sindaco Sergio Monaco: Armando Rossitto candidato sindaco a Lentini. La situazione aggrava l’esistente deficienza numerica della giunta municipale già monca dei tre assessori Udeur defenestrati dal sindaco, qualche mese addietro, per le troppe agitazioni della… campana del Campanile non gradite al sindaco. In pratica oggi la giunta non è più in grado di riunirsi dal momento che a disposizione del capo dell’- Secondo il segretario nazionale Udc, Pippo Gianni sarà recuperato alla Camera o assessore alla Regione. interni che esterni. In buona sostanza il segretario nazionale dello scudo crociato è venuto a Siracusa per far sapere a tutti che “ il partito non potrà fare a meno di Pippo Gianni che è stato già chiamato a far parte del direttivo nazionale come braccio destro del segretario”. Continua a pag. 5 >>> amministrazione ne restano solamente tre sui sette in organico. Certamente Monaco provvederà in qualche modo a rimpastare la sua giunta prima che scatti l’emergenza. Intanto l’opposizione su questi temi comincia ad agitare la protesta paventando una non corretta amministrazione della città e non ultima una confusione politica emergente dalla maggioranza che teoricamente dovrebbe essere di centro sinistra. Continua a pag. 3 >>> Mario Battaglia AUGUSTA- ARRIVA LA CALDA ESTATE POLITICO-AMMINISTRATIVA Tante realizzazioni annunciate come bibite con cartelloni pubblicitari, ma ancora c’è tanto da fare. di Massimo Ciccarello Augusta - Nuovo assessore e vecchi problemi per l’amministrazione comunale di Augusta. Viste le premesse, sarà sicuramente un’estate bollente quella che si preparerà ad affrontare il sindaco, Massimo Carruba. Aveva annunciato la verifica e il rimpasto prima delle regionali: ma il voto ormai è alle porte, e di rivedere gli assetti della giunta non se ne parla. Ha nominato a tamburo battente Franco Micalizio, mettendosi in casa i Comunisti italiani e scaricando Rifondazione, nel quadro di una staffetta concordata a suo tempo. Restano però aper- LENTINI, PACHINO E NOTO: 14 CANDIDATI PER TRE POSTI A SINDACO Ambiente, Sanità, Difesa del Territorio, della Dignità e dei Diritti del Cittadino sono da sempre nel nostro… fare politica. Sabato, 20Maggio 2006 ZONA INDUSTRIALE UNA PUNTA D’ICEBERG DEL RISCHIO ANNUNCIATO A SIRACUSA LORENZO CESA: << PIPPO GIANNI UNA RISORSA IRRINUNCIABILE PER L’UDC >> È’ stato un viaggio per un amico più che per il partito: Lorenzo Cesa il segretario nazionale dell’Udc è venuto a Siracusa come testimonial dell’on. Pippo Gianni. Nella sala del Jolly Hotel di Corso Gelone è stato fatto il punto della situazione politica dell’Udc in questa campagna elettorale di “ veleni” più ggio Copia oma LENTINI - (GV) Dopo le regionali del 28 maggio un altro turno elettorale per scelte politiche spetta alla provincia di Siracusa. Anzi a tre dei maggiori comuni di questo territorio: Lentini; Noto e Pachino. Il prossimo 11 e 12 giugno i cittadini di questi comuni saranno chiamati a scegliere il loro sindaco e il consiglio comunale che dovrà rappresentarli. Non si tratta di scadenze naturali, ma, di interruzioni impreviste della sindacatura. Nel caso di Lentini si torna alle urne dopo poco meno di 2 anni per la decadenza del sindaco Nello Neri che aveva proposto la sua candidatura mentre era in carica come deputato regionale. I servizi a pag. 3>>> tissime tutte le più grandi questioni della sua maggioranza, dal turn over dei diessini in giunta, alla sostituzione di Saro Salmeri lanciato nella corsa alle regionali.Palazzo di città sta cercando di correre ai ripari, mascherando la crisi politica con una vetrina dove mettere in mostra le cose fatte. E così sono saltati fuori i mega-cartelloni 6 metri per 3 dove vengono “ricordati” agli augustani tutti gli interventi programmati. Ma l’elenco delle realizzazioni non basta a nascondere le difficoltà. Continua a pag. 5 >>> pag. 2 Sabato, 20 Maggio 2006 CARLO INTURRISI TRA I PIONIERI DI ALLEANZA SICILIANA Nello Musumeci e Carlo Inturrisi Siracusa - Carlo Inturrisi è un promotore finanziario siracusano che a 45 anni inizia un percorso politico insieme a Nello Musumeci l’uomo che ha stravolto la politica regionale con il progetto Alleanza Siciliana, partito che guarda da destra l’autonomia. Oggi il partito di Musumeci chiede il voto per il suo leader, terzo candidato alla Presidenza della Regione. Una scelta difficile che è proprio il caso di definire “di campo” per le difficoltà che le novità e i volti nuovi devono spesso pagare proprio come i pionieri. D - Cosa spinge un professionista ad entrare nell’agone politico per la prima volta? R - Dopo avere raggiunto una discreta posizione sociale, con l’appoggio morale della famiglia, a 45 anni si può avvertire l’esigenza di partecipare alle scelte della vita pubblica e per questo comin- ciare un percorso politico che ricerchi quanto più possibile la compatibilità con le aspettative personali che ci si porta dietro da sempre. Nel mio caso vuol dire non stare più a guardare quello che gli altri scelgono per noi. D - C’è qualcosa in particolare che vorrebbe trattare come tema conduttore della sua campagna elettorale ? R - Il miglioramento della qualità della vita attraverso l’attenzione di alcuni punti essenziali che mi piacerebbe realizzare con la partecipazione dei miei amici e del mio partito. Il miglioramento dell’ambiente partendo dalla riconversione del polo industriale di Priolo, Melilli, Augusta; dare più sicurezza al territorio della città di Siracusa e più in generale della Provincia attraverso una riprogettazione dell’esistente a favore di una più snella viabilità in grado di consentire veloci evacuazioni della popolazione in caso di calamità naturale o eventi straordinari. Migliorare la politica occupazionale guardando ai giovani e puntando a formare una nuova classe di cittadini in grado di aprire alla diversificazione e all’applicazione reale delle tecnologie in progress. Lo sfruttamento al massimo delle risorse turistiche legate all’enorme patrimonio archeologico e architettonico e anche alla naturale presenza degli elementi che sono abbondanti nella nostra terrà: mare, sole, verde. L’attenzione maggiore verso chi non è più giovane, ma possiede conoscenza ed esperienza e pertanto può ancora essere utile alle attività sociali, chi non è invece autosufficiente deve poter contare su una politica sociale di assistenza totale. D - Ha scelto di fare politica in un partito autonomista, guidato dall’onorevole Nello Musumeci, che non si presenta dalle connotazioni mastodontiche e con radici in elettorato di grande massa. R - Provo ad esternare il mio pensiero. Per natura sono portato alle sfide, mi piacciono la sana competizione ed il rischio, quando ho conosciuto Nello Musumeci abbiamo scoperto alcune caratterialità in comune, la sua storia personale e politica è nota agli elettori, è stato quindi facile e naturale per me decidere di scendere in campo insieme a Nello. Il nostro giovane movimento che fonda le radici e si rispecchia nei valori della destra sociale non vuole rinnegare le proprie idee e natali, ma scende in campo e si accomuna con chiunque; laico o cattolico; desideri come noi una politica “fatta di valori e non di favori”. Oggi è facile per gli elettori fare confusione con i tanti movimenti e partiti che si fregiano d’essere autonomisti, indipendentisti, sicilianisti, ma costoro non riescono di fatto a spiegare perché si sono alleati e schierati appoggiando i candidati schierati appoggiando i candidati della propria parte che si propongono garantendo però il solito potere romano-centrico; noi diciamo con forza che costoro sono due facce della stessa medaglia, ovvero portano avanti una non applicazione dello Statuto speciale che da 60 anni giace inascoltato a Roma. D – Nello Musumeci è il terzo candidato alla presidenza della Regione, con quale progetto, visto che tra Cuffaro e la Borsellino abbondano i buoni propositi per governare la Sicilia? R – Non posso certo in questa intervista citare i 24 punti programmatici di Alleanza siciliana, ma, per sintesi posso dire che se alla presidenza della Regione l’elettore siciliano eleggesse Musumeci si verificherebbe un vero stravolgimento a favore della dignità della nostra terra partendo proprio dall’attuazione vera e piena dell’autonomia come da Statuto. La cultura della legalità avrebbe una diffusione maggiore e reale, e i territori con maggior degrado dell’Isola avrebbero una rivalutazione effettiva, così come la struttura burocratica esistente sarebbe snellita e resa trasparente in ogni settore che potrebbe vantare poi una pianificazione che mai è esistita. D - La sua foga espositiva fa capire che lei crede veramente e non di facciata, nelle possibili innovazioni scaturenti dal progetto presentato da Alleanza Siciliana ? R - Certo tanti sono presenti in liste per opportunità politica, io ci sono perché convinto di battermi per un sogno che potrebbe essere condiviso da tanti siciliani traditi e delusi dalla politica che fino ad oggi li ha governati trascurandoli. Comunque, la passione politica che il nostro progetto si porta dietro mi spinge a promettere che comunque vadano le cose, il 28 maggio per noi e per me in particolare sarà solo l’inizio di un percorso politico sul territorio e per il territorio. ZONA INDUSTRIALE PUNTA D’ICEBERG DEL RISCHIO ANNUNCIATO Dalla prima Gli impianti vecchi ed obsoleti annullano ogni sicurezza sia all’interno delle fabbriche sia nei centri abitati, con l’aggravante che gli amministratori dei comuni interessati non hanno tenuto da conto la famosa direttiva Seveso II. Hanno permesso, infatti, la costruzione di edifici destinati ad ipermercati anche in presenza dei grossi serbatoi del gas Gpl della vicina raffineria Erg Sud, proprio a seicento metri in linea d’aria quelle sinistre sfere contenenti tonnellate di gas liquido che se raggiunti da uno scoppio o da una fiamma potrebbero innescare un effetto domino e cancellare la Frazione di Città Giardino, con i suoi centri commerciali, quella di Belvedere e la zona nord del capoluogo compresa tra Scala Greca, Villaggio Miano, Santa Panagia e Viale Zecchino. Gli ultimi fatti di cronaca relativi all’incendio alle porte di Siracusa, hanno, di fatto, alzato l’allarme fino a far riunire, per la spinta che sale dalla pubblica opinione, i consigli comunali dei comuni del petrolchimico, Siracusa compresa. L’incidente ha fatto emergere il sospetto che la pubblica amministrazione possa essere in connubio con gli interessi industriali e per questo che nelle manifestazioni pubbliche si lanciano accuse che si richiamano a scaldali del passato. Accuse, ovviamente, senza demarcazione tra realtà e fantasia. In questa occasione è venuto fuori che forse Ipermercato tra i serbatoi l’Erg è in possesso dei necessari nulla osta dei comuni interessati per realizzare nuovi impianti (compreso il temuto rigassificatore), almeno nella parte che riguarda l’urbanistica, per poi avere quelli relativi al mare. Se “ il connubio “ tra interessi pubblici e privati possa avere influenzato le scelte e le realizzazioni a scapito della sicurezza generale è al vaglio degli investigatori che stanno analizzando tabulati, tracciati, documenti, atti amministrativi, progetti, telefonate, fatturazioni e tanto ancora, per cercare di risalire alla fonte di un possibile “sistema Moggi” in queste vicende che riguardano buona parte della provincia di Siracusa con riferimento alle aree industriali. Un sistema che, si baserebbe su lavori fatturati e forse mai eseguiti nell’asse Milano, Roma o Genova . In merito ai fatti recenti legati alle fiamme del 30 aprile, sul piano tecnico, i periti della Procura della Repubblica di Siracusa avrebbero appurato (come si sospettava) che i sistemi antincendio non funzionano a dovere, che la gestio- ne degli impianti in tutto il petrolchimico sarebbe fuori dalle norme che regolano la materia, che le procedure di sicurezza non sono sempre rispettate e che, fatto grave, viene data sempre priorità alla produzione, quindi al profitto, a scapito della sicurezza delle popolazioni del territorio. Intanto, ben tredici avvisi di garanzia sono stati emessi dalla procura della Repubblica di Siracusa a firma del sostituto, dottor Maurizio Musco e del procuratore capo, dottor Roberto Campisi, nei confronti dei responsabili dello stabilimento e dell’intero ciclo della sicurezza e della manutenzione della Erg-Med raffineria Nord. Il reato ipotizzato sarebbe incendio doloso, ma non è detto che l’inchiesta finisca con questo solo capo d’imputazione. Negli ambienti investigativi, inoltre, si coglie la esistenza accertata di una serie d’inosservanze e del mancato controllo sulle norme di sicurezza, compreso la vetusta condizione delle condotte e degli impianti in genere. Un controllo a tappeto chiarirà la reale condizione del sistema sicurezza all’interno dei reparti e degli impianti, compreso l’antincendio in tutti gli stabilimenti, così come la semplice tenuta della pressione d’esercizio delle pompe e delle tubazioni, che spesso non può evitare il fuoco assassino. S’indaga. Concetto Alota www.hondamaremoto.it MUTUI PRESTITI CESSIONE QUINTO ALLE MIGLIORI CONDIZIONI CONTATTACI !!! Via Mazzini, 12 Siracusa Tel 0931/464600 - Fax 0931/ 464611 Concessionaria ufficiale HONDA di Siracusa e provincia V.le Montedoro, 40 96100 Siracusa Lentini (SR) - Via Lisia n° 4 Tel/Fax: 095/902734 [email protected] Tel. 0931 21726 Fax 0931 465120 E - mail [email protected] Sabato, 20 Maggio 2006 pag. 3 IANO SBONA CANDIDATO MPA E LE SUE PROPOSTE ALL’ARS Siracusa - Iano Sbona, medico legale, deputato uscente all’Ars ( è stato eletto nel 2001 nella lista Cdu, poi Udc e infine ha seguito il progetto politico dell’assessore regionale Carmelo Lo Monte diventando capogruppo all’Ars del Mip ) oggi torna a competere per riottenere il consenso elettorale e così tornare nell’aula di Sala d’Ercole, però nella lista autonomista creata e guidata dall’ eurodeputato Raffaele Lombardo che proprio mercoledì sera lo ha tenuto a battesimo in un noto albergo di Siracusa. D - Alla luce della sua esperienza maturata proprio alla Regione, cosa cambierebbe nel modo di fare aula che non permette una maggiore produzione di leggi, anche sotto il profilo qualitativo? R- Forse ci vorrebbe una sintonia maggiore tra governo e i componenti tutti dell’aula. Penso che la prossima legislatura ci sarà questo momento forte di quanto s’è visto nella passata legislatura. D - Lei continua a svolgere anche la funzione di consigliere comunale di Melilli, alla luce del suo impegno nella massima istituzione della Sicilia, non crede possa trattarsi di una “dispersione” del lavoro di deputato regionale e magari lasciare ad altri lo scranno locale? R – Voglio andare oltre la sua giusta affermazione che però oggi consente l’applicazione del politico nelle due cariche. Mi sono battuto all’Ars perché non passasse la norma che lascia aperta la possibilità della duplice carica tra sindaci e deputati regionali: Sono dell’avviso che dice Lei che bisognerebbe fare una sola cosa per farla bene, ma, oggi alla luce delle norme vigenti si deve anche tenere conto delle esigenze politiche di applicata e nuovi chi fa una attività investimenti anche di gruppo con nelle strutture che sostenitori che ospitano non solo vogliono essere la produzione, ma vicini, anche in le maestranze. sede locale, al proL’incidente del 30 prio leader politico aprile oltre alla che spesso è nelle nube tossica sucistituzioni della cessiva dell’otto Regione. maggio dimostrano D – Nonostante di essere al capolil’impegno suo e del nea: il riammodersindaco in carica namento è oggi Sorbello non si può On Sebastiano Sbona e Mons. Giuseppe Costanzo una necessità irricerto dire che i pronunciabile e immeblemi ambientali e della sicurezza siano stati risolti o diminuiti nel diata. D - Il problema dell’occupazione viene sempre territorio di Melilli, perché? R – Forse è venuta meno una sinergia tra le parti rilevato al primo posto nel novero delle necessità interessate al territorio e al suo sviluppo, compre- collettive, in provincia di Siracusa oggi è una se le organizzazioni sindacali, una tentata sintesi corretta valutazione ? dei problemi l’abbiamo registrata grazie al Pre- R- Non dimentichiamo che l’occupazione resta fetto di Siracusa, mentre, per il resto non si è vista comunque una emergenza non solo della nostra brillare nessuna delle parti che potevano propor- Provincia, non sono d’accordo a cedere però re forse con più fermezza nei confronti delle indu- tutto alle proposte di smantellare quello che attualmente esiste per aprire alle nuove possibili strie, alcune soluzioni ancora non tentate. fonti di occupazione. D - Troppe passerelle e pochi fatti ? R - Proprio così, ammettiamolo onestamente. D – Parla del turismo? Penso però debba considerarsi finito il tempo R – Esatto, il turismo piace a tutti, è una valida delle promesse generiche e del non considerare alternativa, ma, oggi non appare la soluzione la vetusta degli impianti esistenti nella nostra esaustiva e immediata, credo che su questa strada zona industriale. Qualche investimento maggiore ci si debba immettere in modo graduale. in questa direzione rappresenterebbe almeno D - Che effetto fa essere dentro una lista “forte” , una impellente necessità per la sicurezza di tutti. per quel che si sente negli ambienti politici, con Più sicurezza vuol dire proprio nuova tecnologia almeno quattro candidati di potenzialità rilevanti, comunque pari alle sue di deputato uscente? R - Potersi misurare in ogni ramo del vivere civile è sempre stata l’esigenza dell’uomo, in politica le cose non cambiano; ecco perché oltre a condividere il progetto del MPA di Raffaele Lombardo accetto la competizione con quanti sono stati ammessi nella nostra lista. D – Se un suo elettore le chiedesse un impegno maggiore alla luce di una sua probabile rielezione all’Ars, in cosa si sentirebbe di assumere impegno solenne? R – Ovviamente tanti campi si aprono alle istanze della collettività, ad esempio Ambiente, occupazione, servizi sociali e attenzione per gli anziani e i giovani, ma, focalizzerei soprattutto le esigenze del mondo della sanità. Infatti, anche come medico mi piacerebbe che il pubblico e il privato nella nostra provincia trovassero il giusto equilibrio, teso a migliorare la qualità dei servizi offerti agli utenti, senza privilegio alcuno e per nessuno. Tuttavia non bisogna demonizzare la sanità privata semplicemente che offre spesso un livello qualitativo di assistenza accettabile; dobbiamo invece battere la strada di migliorare la qualità dei servizi e delle strutture esistenti nell’area privatistica dove spesso ci sono lacune. Concludo dicendo che al nord ( Emilia Romagna, Toscana comprese) ci sono strutture sanitarie private che sfiorano il grado di eccellenza. A questo dobbiamo mirare anche in Sicilia e nella nostra Provincia, ovviamente tutto passa, a mio avviso, attraverso un miglioramento del management delle nostre aziende sanitarie, e questo spetta alla politica, come da tempo faccio notare. LENTINI, PACHINO e NOTO: 14 CANDIDATI PER TRE POLTRONE DI SINDACO Dalla prima I candidati di Noto I candidati di Lentini Il Tribunale di Siracusa aveva dichiarato la sua decadenza sulla scorta di un ricorso voluto da un consigliere comunale ( Elio Magnano ) estromesso dall’aula insieme ad altri sei oppositori, per un ricorso ispirato dal sindaco che ricercava il riconoscimento del premio di maggioranza. La partita si torna però a giocare con lo stesso Neri candidato in pole potition che dovrà vedersela con il temibile avversario del centro sinistra Armando Rossitto e con quello del centro destra Nunzio Dolce indebolito dall’assenza della lista di Forza Italia che per motivi formali sarebbe stata ritirata. Ci sono altri candidati in lizza, Alfio Mangiameli e Salvo Oddo della civica Lentini Perbene che potrebbero giocare un ruolo più o meno rilevante nella competizione. PACHINO è chiama alle urne per la sfiducia al sindaco del centro destra Sebastiano Barone che ha dovuto interrempere il mandato dopo aver governato per circa tre anni tentando di comporre diatribe interne alla coalizione. L’esperienza del sindaco Barone non sarà dimenticata per i 51 assessori nominati di volta in volta nel tentativo di resistere alle mozioni di sfiducia. Oggi però il centro destra potrebbe ancora tornare ad avere chances da giocare con due candidati d’area che non sono riusciti a concentrare gli sforzi per un possibile primo turno risolutivo. Il primo Paolo Bonaiuto sostenuto dalla sua lista Pachino Nuova dal MPA da NS e Noi Pechinesi. Il secondo Angelo Maione candidato dove il centro destra ufficiale si ritrova quasi totalmente per sostenere il commercialista Angelo Maione candidato dalla lista Forza Agricoltura e dai bollini UDC,An.FI Centro Idee per Pachino. Il centro sinistra di Pachino si schiera maggiormente per Corrado Ruscica, sostenuto dai Ds, rifondazione comunista, comunisti italiani, Per il partito democratico e Italia dei Valori. Altro candidato di centro sinistra è Giuseppe Campisi sostenuto dalla Margherita, dalla lista Socialisti democratici per Pachino, Verdi, Rinascita per Pachino e dalla lista Campisi. E’ per pachino uno scontro tutto da costruire tra gli schieramenti contrapposti che hanno affidato a diciannove liste e a 356 candidati al consiglio comunale la battaglia. NOTO va alle urne per la sfiducia al sindaco Michele Accardo di FI, che non ha potuto completare l’ultimo anno di un mandato vissuto in modo travagliato. Il centro destra ha deciso sul fil di lana di presentare l’avvocato Corrado Valvo con i bollini di Forza Italia, An, Lista del Presidente e Amare Noto. Altro candidato di centro destra è Pippo Bosco dell’Udc che sfrutta la sua visibilità anche per la corsa all’Ars. Nel centro sinistra il candi- CARLENTINI- LA GIUNTA NON HA I NUMERI PER RIUNIRSI , Il VICE SINDACO VOTA A DESTRA E BATTAGLIA VUOLE VINCERE SU CONFALONE. Dalla prima Complice la campagna elettorale per l’Ars è scoppiato, infatti, il caso di Paolo Fagone, vice sindaco in carica a Carlentini, che in questi giorni non nasconderebbe di far campagna elettorale per il deputato regionale uscente Iano Sbona dell’Mpa. Proprio su questo tema che imbarazza il sindaco diessino, costretto probabilmente a fingere di non sapere, viene fuori il consigliere comunale “ battagliano” di Uniti per Carlentini, Marcello La Pusata, che ricorda al sindaco Monaco “ la regola propagandata e oggi disapplicata della necessaria ortodossia delle alleanze.” L’opposizione di centro destra sembra aspettare che la campagna elettorale che va a concludersi possa portare delle novità in città. Addirittura si è sparsa voce negli ambienti vicini all’ex sindaco Mario Battaglia - candidato all’Ars nella lista di Forza Italia – che la possibilità di avere un deputato regionale eletto a Carlentini non è lontana. Insomma, Battaglia secondo le stime di chi gli sta accanto avrebbe silenziosamente effettuato “ il sorpasso “ sul candidato uscente del suo partito Giancarlo Confalone. Cose dell’altro mondo? No, semplicemente cose di Carlentini. I Candidati di Pachino dato temibile è Raffaele Leone della Margherita che è riuscito a creare “il caso” mettendosi dentro anche il MPA di Lombardo. Con Leone già due volte sindaco di Noto sono schierati i Ds, Italia dei Valori Socialisti democratici per Noto, e Noto Nostra. Vincenzo Terranova è la sorpresa della lista Patto per Noto di Corrado Cultrera che ha scelto di prendere le distanze dal centro destra e andare da solo alla competizione. Fino al giorno prima doveva essere proprio il Cultrera il candidato poi è venuto fuori Terranova. Un altro Leone nel centro sinistra di Noto: Giuseppe questa volta. Giuseppe Leone, un funzionario pubblico che infastidisce ( per la confusione che potrebbe creare nelle schede) il candidato “ principe” sostenuto dalla lista Insieme formata da Rifondazione comunista, comunisti Italiani e Verdi che vedono la storia di Noto in maniera diversa. Anche a Noto sarà una battaglia fino alle scelte del turno di ballottaggio. Perché una cosa è certa alla luce delle candidature proposte, che nei tre comuni dove si voterà l’11 giugno al primo turno nessuno sarà promosso. LENTINI: LA VICENDA DELL’ASSISTENTE SOCIALE FINISCE IN PROCURA Lentini – Una singolare vicenda è culminata in forte denunce da parte de funzionario del comune di Lentini preposto all’ufficio personale. La dirigente Anna Ippolito, infatti, ha dovuto allontanare dagli uffici un’assistente sociale da tempo in servizio che svolgeva attività nonostante il suo contratto di lavoro fosse scaduto il 15 maggio scorso. Tra l’assistente sociale e la dirigente dell’ufficio personale venerdì mattina era scaturita una discussione relativa ad alcune pratiche, ma la presenza e l’interesse della “ ex assistente” stupiva la dirigente dell’ufficio personale convinta dai documenti in suo possesso che fosse cessato il rapporto di lavoro tra la professionista e il comune. La lavoratrice però asseriva, in pubblico, di essere stata verbalmente autorizzata a proseguire il suo lavoro proprio dal commissario straordinario che gestisce l’Ente, Massimo Signorelli. Della vicenda la Ippolito interessava lo stesso dottor Signorelli, il segretario generale dell’ente, il presidente del Consiglio comunale e l’ufficio legale, il commissariato di Ps, i Carabinieri, la Procura del- la Repubblica, l’ispettorato del Lavoro, l’assessorato regionale alla famiglia e il Prefetto di Siracusa. La vicenda era nell’area e nel palazzo si mormorava da qualche giorno del fatto che, l’assistente sociale continuava a svolgere le sue mansioni anche in assenza di copertura contrattuale che la dirigente Ippolito avrebbe accertato dai documenti in suo possesso. Spetta alle autorità preposte chiarire questa singolare vicenda che potrebbe avere risvolti di natura politica oltre che amministrativa. Enrico Valvo pag. 4 Sabato, 20 Maggio 2006 IL REGGENTE LA FEDERAZIONE PROVINCIALE AN DI SIRACUSA Prof. ENZO VINCIULLO Sabato, 20 Maggio 2006 pag. 5 A SIRACUSA LORENZO CESA: << PIPPO GIANNI UNA RISORSA IRRINUNCIABILE PER L’UDC >> Dalla prima La sala Il segr. nazionale Cesa Momenti dell’incontro UDC La squadra per le regionali con Cesa Il tavolo della Presidenza Gianni con la candidata Magliocco Il candidato Pippo Bosco si presenta Cesa dichiara la stima per Gianni In prima fila i candidati UDC all’ARS Gianni presenta Franco Latino Ma le garanzie politiche per Gianni non sono state solo quelle della presenza nella gestione del partito a livello nazionale, ma, secondo lo stesso Lorenzo Cesa “ siamo certi che Gianni tornerà molto presto a sedere in Parlamento e in questo senso si sta muovendo il partito ”, Insomma si attendono le dimissioni di chi lo precede nella “graduatoria” per fargli posto. Ma se questo non bastasse “ per Gianni il partito a livello nazionale - ha detto Cesa – ha stabilito che sarà indicato nel governo regionale del Presidente Cuffaro ”. Su una cosa si sono trovati tutti d’accordo nella sala del Jolly, sul fatto che “ le liste che fiancheggiano il presidente Cuffaro potrebbero ricercare i voti al di fuori del partito madre ( Udc ) e “ pescare” in altre aree dello schieramento avverso ”. Anche Pippo Gianni ha sottolineato il suo disappunto al suo amico di vecchia data Lorenzo Cesa su come questa campagna elettorale sta dimostrando la volontà di isolare l’Udc cercando di indebolirlo al massimo sottraendogli candidati oltre che gli elettori più tradi- La candidata La Mesa Lorenzo Cesa e Gianni zionalmente legati al partito del presidente Casini. Il segretario nazionale dell’Udc, pur prendendo atto del contenuto dei molti interventi relativamente alla riprovevole situazione di “accerchiamento” dell’Udc e del suo Commissario provinciale Gianni, ha detto che l’obiettivo comunque deve essere quello di far eleggere ancora Cuffaro governatore della Regione Sicilia. “ per il resto ci saranno le giuste sedi e i tempi per discutere e chiarire ”. Lorenzo Cesa in questa sua venuta a Siracusa non si è limitato a portare un paracadute al suo amico Gianni, ma, anche un grande materasso per attenuare qualunque possibile caduta a sorpresa. Se Cesa voleva convincere quelli dell’Udc che “ l’on Gianni è una istituzione che non può venire meno al nostro partito in considerazione di come ha lavorato nei passati 5 ROSOLINI: GENNUSO CONTESTATO DALL’MPA Un grazie a Salvo Montagno anni nel coprire i suoi incarichi parlamentari e in commissione di vigilanza Rai ”. L’incontro è servito anche a presentare agli attivisti del partito intervenuti e al segretario nazionale la squadra su cui poggia la lista Udc per le regionali del prossimo 28 maggio. I candidati sono stati presentati e si sono presentati dicendo delle spinte motivali ricevute essenzialmente dal capolista Pippo Gianni. Il candidato che ha “ gasato” i presenti sulla possibilità di successo della lista Udc è stato il dottor ( veterinario ha sottolineato sorridendo Gianni ) Franco Latino, attuale consigliere provinciale. Latino ha sostenuto più volte di volere tentare di superare anche i voti dell’onorevole Gianni per essere lui a conquistare il seggio all’Ars. Gianni e Cesa hanno concordato applaudendo l’ottimismo e la forte motivazione del AUGUSTA- ARRIVA L’ ESTATE POLITICO- AMMINISTRATIVA Dalla prima Dalla prima A tirare le pietre per primo è stato il capogruppo MPA in Consiglio comunale, Corrado Calvo. A contestare la candidatura del consigliere comunale Mpa Gennuso alle regionali sono scesi in campo anche i dirigenti del partito che fanno campagna elettorale apertamente contro Gennuso dicendo che “ alle elezioni nazionali nonostante fosse candidato Mpa ha fatto una campagna elettorale all’acqua di rose perché sapeva di non avere possibilità di spuntarla su chi lo precedeva in lista. Il fatto che più amaramente viene considerato è quello che coloro che contestano la candidatura di Pippo Gennuso nel suo partito lo fanno senza nascondere di appoggia- Segr. Naz. UDC Cesa consigliere provinciale candidato che si aspetta di ricevere “ non meno di quattro mila voti “ in considerazione che quota due mila, l’ha realmente superata nelle ultime elezioni provinciali. Anche Pippo Bosco, candidato sindaco di Noto per l’Udc oltre che commissario locale del partito , si è detto certo di ottenere un successo di consensi elettorali provenienti dalla zona sud della Provincia di Siracusa. Di ottima qualità e taglio politico, l’intervento del candidato Pippo Bosco che ha trovato l’approvazione di Cesa. Il sindaco di Palazzolo Acreide, l’avvocato Domenico Nigro ha sottolineato l’importanza dello spirito di militanza Udc e ha detto di essere entrato nell’agone per spirito di solidarietà e di servizio. L’avvocato Paola La Mesa, ex amministratrice di Sortino ha spiegato le motivazioni della sua partecipazione alla competizione nella lista Udc richiamandosi al ruolo della donna in politica. Lo stesso ha fatto l’avvocato Angela Magliocco. Ovviamente la giornata è finita in foto di gruppo. re Sbona che proprio nella legislatura passata aveva prevalso sulle azioni giudiziarie promosse da gennuso per farlo decadere da deputato regionale, sollevando un caso di presunta incompatibilità per il fatto che Sbona non si era dimesso dalla carica di medico legale dell’Inail. Gennuso però non molla e non nasconde che se i concittadini lo ostacolano nel suo tentativo di essere eletto ci saranno tanti altri a votarlo in altri comuni della provincia. Imbarazzo e silenzio da parte dei vertici di partito, compreso il leader Lombardo, che hanno dovuto prendere atto che “ al cuor dell’elettore non si comanda ma si chiede simplicemente “. L’ultima in ordine di tempo è resa esplicita dalla clamorosa protesta della banda musicale, tagliata fuori dai festeggiamenti per il Patrono. L’annunciata sfilata muta dei musicanti durante la processione patronale sarà un pessimo biglietto da visita per i forestieri, e per le delegazioni delle associazioni di augustani emigrati all’estero. Questo della giusta valorizzazione della banda musicale è vecchio problema che si ripresenta, senza che nel frattempo si sia riusciti a trovare una soluzione. Esattamente come la questione dell’isola pedonale a Brucoli. La frazione comincia a essere invasa nelle sere di fine settimana. Ma la chiusura al traffico non può partire perché non è stato ancora attrezzato il parcheggio. Ad annosi problemi, inoltre, se ne aggiungono di nuovi. E’ il caso di Sant’Elena, l’unica zona balneare della città. La scogliera è sostanzialmente interdetta ai bagnanti dai lavori di sistemazione del piazzale. Il cantiere avrebbe dovuto essere già chiuso, e invece ancora si lavora. Inoltre quando tutto sarà finito, i posti auto saranno ulteriormente ridotti. Difficilmente potrà essere apprezzata qualche aiuola e qualche palma in più, dalle famiglie in cerca di un posteggio, mentre stanno ore in coda sotto la canicola. Decisamente sarà un’estate calda per tutti. Massimo Ciccarello Elezioni Regionali 28 Maggio 2006 Rappresentare il territorio e le esigenze siracusane all’ARS Competenza e moderazione, nella politica dell’ARS pag. 6 Sabato, 20 Maggio 2006 Serie D AL SIRACUSA NON CI RESTA CHE PIANGERE Calci di rigore, il triste epilogo dell’ennesima stagione promettente. Al “San Vito” di Cosenza gli azzurri giocano un’ottima gara ma fortuna e gambe non li assistono. Il grande slam è rinviato…a data da destinarsi. Dopo 120 minuti di vera e propria agonia, Cosenza e Siracusa si giocavano dagli undici metri le ultime chance di passaggio del turno. Dinanzi ad una curva gremita di tifosi locali e ad un numero “1” grosso, possente e dal cognome, in questi casi, alquanto suggestivo (Panico), spettava al giovane Maurizio Intagliata l’onere di presentarsi per primo sul dischetto. Neanche a dirlo, Cosenza in festa e Siracusa sconsolato già sulla via del ritorno a casa. La gara del “San Vito” rispecchia perfettamente l’intera stagione azzurra. Un Siracusa che parte alla grande, determinato, superiore e deciso, ma che tra errori e defaillance si perde fino al crollo fisico; ed lì che gli avversari hanno la meglio. Abbandonate le grandi ambizioni, si riesce a stento a tenere viva la speranza di un possibile successo che, poi inevitabilmente, non arriva. Per il dodicesimo anno di fila, ci ritroviamo impelagati in una categoria che non ci appartiene (così la definiscono in tanti), ma che da presunti superiori non riusciamo nemmeno a dominare. Dal Modica al Rende, dalla Paganese al Sorrento, dal Cosenza al Sapri dell’ex Santino Bellinvia; si parte da padroni ma si finisce succubi dello spauracchio di turno. La storia si ripete. Con i calciatori aretusei a godersi il seppur meritato riposo, a contendersi la finale play-off saranno le più meritevoli Vibonese e Cosenza. Per il Siracusa, invece, ha inizio l’ agonia del fantamercato estivo. “Se dovessi essere ancora alla guida del Siracusa – ha dichiarato il presidente Salvoldi – la squadra deve essere migliorata ed eviteremo di commettere gli stessi errori, come già successo in questi anni, assicurando il massimo impegno per vincere il campionato” (fonte: “La Sicilia” 15/05). Nel corso della stagione, durante il periodo di piena crisi, quando alcuni calciatori furono allontanati dalla rosa, la dirigenza avanzò la proposta di un Siracusa 2006/2007 fatto di tanti siracusani e di alcuni buoni giocatori che avrebbero messo la loro esperienza al servizio della squadra. Ci definiamo scettici sulla buona e (soprattutto) breve riuscita di un progetto del tipo, ma qualunque sarà, speriamo che porterà i suoi frutti. Ad oggi non c’è siracusano che creda veramente in questa squadra. Per il Siracusa è arrivato l’ennesimo anno zero. Promozione – girone C Eccellenza – girone B RARI NANTES, RICORSI, RABBIA E PLAY-OFF IL ROSOLINI TORNA IN PROMOZIONE La Rari Nantes, dopo che la Lega ha respinto il suo ricorso, scenderà domani in campo a Bronte, per contendersi qualcosa che le appartiene già. Il girone C di Promozione continua a far discutere. Dopo le sentenze choc della Lega sicula che hanno consegnato il titolo della Rari Nantes nelle mani del Valguarnera, la società siracusana ha continuato imperterrita la sua battaglia. ”E’ un vero scandalo quello che è stato deliberato dalla Lega dilettanti palermitana – ha dichiarato, ad inizio settimana, il presidente Di Mauro, intento a non presentare la squadra nei play-off - Comunque stiamo per accingersi a presentare ricorso, perché non si può giocare con i sacrifici, l’entusiasmo, i sentimenti e le aspettative di una società come la Rari Nantes e di una città come Siracusa, che hanno sul campo vinto un campionato. I nostri nuovi soci ed avvocati Peppe Cassia ed Andrea Corso stanno già preparando la documentazione per adire le vie legali ed anche il Comune di Siracusa adirà come parte civile in quanto è stata lesa l’immagine e compromessa la credibilità di uno sport, che nel capoluogo rappresenta un grande obiettivo”. Giunto l’ennesimo responso negativo da parte della Lega, la Rari Nantes ha optato per un’altra strada: posticipare di una settimana l’incontro col Sommatino. Ma anche qui, esito negativo. “Non arriveremo certo nelle condizioni ottimali - ha lamentato qualche giorno fa lo stesso Di Mauro - perché i ragazzi non si sono più allenati dal giorno dei festeggiamenti dopo la partita con l'Aretusa. E pensando a quel giorno, la cosa fa ancora più rabbia perché penso allo spirito dei miei ragazzi che dopo un anno di sacrifici saranno costretti a fare praticamente un altro campionato per ottenere il salto di categoria”. E’ lampante il disappunto del presidente Di Mauro che domani, insieme alla squadra, si vede costretto a raggiungere la piccola cittadina di Bronte per giocarsi un qualcosa che ha già conquistato e meritatamente sul campo. La speranza è che il clima teso di questi giorni non si ripercuoti negativamente sulla prestazione dei suoi ragazzi. Il calcio di oggi, purtroppo, è fatto di ingiustizie; dalle categorie professionistiche a quelle dilettantistiche e tutti, finalmente, ne stiamo prendendo atto. La sconfitta per mano dell’Empedoclina in gara 1 dei play-out, ne decreta la retrocessione nella categoria cadetta. A Palazzolo, intanto, la dirigenza attende segnali positivi dal comune per migliorare la qualità degli impianti. Dannati play-out. Il Rosolini cade, e di brutto, al Comunale di Caltagirone e fa il suo triste ritorno all’ovile. Nonostante i due risultati su tre in favore dell’Empedoclina rappresentassero già un ostacolo insormontabile ai fini del passaggio del turno, e il divario tra le due squadre fosse chiaro a tutti, i ragazzi di mister Petrolito hanno provato, ma non sono riusciti, a ribaltare i pronostici e fare loro la gara. Dopo appena 4 minuti Di Piazza mandava a quel paese intenti e speranze dei siracusani buttando in rete un perfetto assist del compagno Pezzino. Sulla scia dell’entusiasmo, l’Empedoclina cresceva e rifilava altri due gol agli avversari a cui rimaneva ben poco su cui sperare. Con addosso i segni di una stagione disastrosa, ma che ai suoi albori si presentava già di transizione se non addirittura di prova, il Rosolini torna (e da padrona) in Promozione. Domenica scorsa oltre alle due gare dei play-out (EmpedoclinaRosolini 3-0 e Trinacria Gela-Scicli 3-1) si giocava anche l’attesissima finale regionale play-off AkragasNissa. Ebbene, con le tifoserie che si davano battaglia dentro e fuori il campo con i vecchi arnesi del mestiere (pietre e dintorni) e si rincorrevano per le vie di Trapani, che ospitava l’incontro, l’Akragas aveva ragione dei più deboli avversari e chiudeva il risultato sul 2-1. Il mister Rocco Boscaglia a fine gara non nascondeva sogni e volontà: “Puntiamo in alto. Con 3-4 elementi nuovi, questa squadra potrebbe stare davvero bene in serie D”. E proprio la serie D è il sogno nel cassetto della dirigenza palazzolese che, dopo la delusione maturata in seguito all’eliminazione dai play-off, è tornata a parlare del prossimo campionato e delle problematiche relative agli impianti sportivi: “Quest’anno ci siamo fatti conoscere in tutta la Sicilia e queste sono soddisfazioni – ha commentato il presidente Scorfani – Insieme al d.g. Scibetta siamo in movimento per la prossima stagione. Avevo detto che in tre anni avrei portato il Palazzolo in serie D e l’obiettivo non cambia, per cui dobbiamo varare per tempo una squadra ancor più forte. Lo avevo promesso ai miei concittadini, agli sportivi, all’Amministrazione Comunale, malgrado questa sia in ritardo negli adempimenti”. E qui inizia il suo sfogo. “Una squadra che punta al salto di categoria ha bisogno di uno stadio al passo coi tempi. Speriamo che al più presto vengano espletate dall’Amministrazione le formalità per la cessione in gestione dell’impianto alla società. Potremo così avviare i lavori per realizzare il manto in erba sintetica e altri interventi migliorativi, quali la piscina. Io sono pronto a fare di tutto per il calcio palazzolese ma il Comune deve fare la sua parte” (fonte: “La Sicilia” 13/05). Ci sono comuni che pagherebbero cara la possibilità di avere una dirigenza così decisa ed impegnata, almeno sulla carta. Speriamo vivamente che l’amministrazione comunale intervenga presto. Palazzolo e il calcio siracusano ne hanno bisogno. UNA LETTERA IN CORNICE RACCONTA L’AMICIZIA TRA NAPOLITANO E STORNELLO Siracusa - Il dottor Michele Stornello, primario di medicina all’Umberto I di Siracusa, è stato deputato nazionale di Forza Italia nella legislatura 94/96 a guida Berlusconi. In quella occasione ha conosciuto l’attuale Presidente della Repubblica e da allora ha intrattenuto rapporti di reciproca stima che andavano oltre lo On. Michele Stornello schieramento. Il medico siracusano conserva nella vetrinetta del suo studio medico una lettera ( incorniciata ) autografa di Giorgio Napolitano: gli abbiamo chiesto del loro rapporto. Ecco come il primo deputato forzista di Siracusa ricorda l’amico Giorgio Napoletano. L’ascesa di Giorgio Napolitano alla massima magistratura della Repubblica fa riemergere nella mia mente gli anni della legislatura del ‘94 in cui da banchi contrapposti – nella commissione esteri e politiche europee della Camera dei Deputati – ci affrontavamo nel discutere i problemi della politica estera ed europea, io giovane deputato e capogruppo di maggioranza, egli figura carismatica dell’opposizione di cui incarnava il ruolo di leader morale. Tanti sono i ricordi di quegli anni di dibattiti, inizialmente affrontati da parte mia con il timore reverenziale di chi si trova di fronte a pezzi della storia più o meno recente del nostro Paese – Nilde Iotti, Beniamino Andreatta, Susanna Agnelli, Piero Fassino, Umberto Bossi, Achille Occhetto e appunto Giorgio Napolitano - . Poi sotto la guida di un presidente di commissione come Mirko Tremaglia – altro pezzo di storia – la nostra posizione politica peraltro all’epoca di maggioranza, che in commissione io rappresentavo, fu sostenuta dal sottoscritto in maniera sempre più sicura in dibattiti aperti ai quali sempre partecipava Giorgio Napolitano, ovviamente dal fronte contrapposto. Ed in commissione esteri, contrariamente a quanto si possa immaginare, si dibatte su tutto, dall’economia ai diritti televisivi, dal voto degli italiani all’estero, al libero scambio di calciatori. Mi colpì di Napolitano l’autentico spirito europeistico che scoprii animarlo. Egli dava l’impressione di guardare ai problemi dell’Italia dall’Europa, piuttosto che guardare all’Europa dall’Italia. Questa sua maturazione, che era ed è dello spirito prima ancora che culturale e politica, lo poneva nella condizione di dare una prospettiva di soluzione di alto respiro ai problemi del nostro Paese che pure mostrava di conoscere oltre che per consolidata capacità di lettura politica anche per una sua innata sensibilità nel cogliere sempre in ogni situazione si discutesse i bisogni emergenti. Lo stile “morbido” (inglese ?) con il quale sosteneva le sue argomentazioni si percepiva essere il punto fermo di un processo maturativo tanto lungo da renderlo scevro da incertezze e se non i modi lo sguardo risoluto e tagliente traduceva la risolutezza dei suoi convincimenti. E tuttavia ascoltava, non con pazienza e sufficienza, ma con interesse e formidabile curiosità anche le argomentazioni del più giovane deputato presente in aula. Vorrei anche ricordare un aspetto della quotidianità del nostro nuovo Presidente. Tremaglia era solito convocare la commissione esteri in orari impossibili, anche alle 14. Napolitano ed io arrivavamo sempre con una mezz’oretta di ritardo che indispettiva Tremaglia. Ovviamente il comune ritardo era casuale. Un giorno Tremaglia decise di affrontare quello che poteva apparire un “inciucio” ante litteram. Si scoprì così che Napolitano si concedeva da buon meridionale una mezz’oretta di siesta e che pertanto non poteva soddisfare le convocazioni fatte agli orari “bergamaschi” di Tremaglia. Si scoprì così che le abitudini meridionali mi accomunavano a Napolitano. Quando Napolitano seppe che Berlusconi non mi ricandidava mi scrisse la lettera riportata. Poi ci siamo incontrati in sedi di dibattiti europei ai quali ebbe la cortesia di volermi invitare come promesso. Una volta lo andai a trovare al Ministero dell’interno ed ancora recentemente l’ho incontrato – lo scorso anno – in occasione della commemorazione di Giovanni Malagodi e della commemorazione di Silvano Labriola con il quale stava preparando le celebrazioni per il 60 anniversario della Assemblea Costituente. Con Casini sono assolutamente d’accordo nel valutare una occasione persa per il centrodestra il non averlo votato, convinto con ciò che sarebbe stato politicamente vantaggioso ma ancor più per il valore dell’uomo e per il modo con cui – ne sono certo - saprà interpretare il ruolo al quale la Storia lo ha affidato. On. Dott. Michele Stornello Sabato, 20 Maggio 2006 pag. 7 A cura dell’Azienda Ospedaliera Umberto I IN CHIRURGIA VASCOLARE ARRIVA IL TRATTAMENTO ENDOVASCOLARE CON LASER Eseguire uno screening diagnostico vascolare al fine di prevenire malattie impegnative è il consiglio del dottor Salvatore Caruso responsabile del Reparto di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale Umberto I di Siracusa. di Agata Furnò La chirurgia vascolare si viene ad affermare quale specialità di rilevante interesse a partire dagli anni settanta, essendo, dapprima, una delle tante patologie di pertinenza della Chirurgia generale. La chirurgia vascolare viene istituita, nell’Ospedale Umberto I di Siracusa, alla fine degli anni ottanta quale servizio aggregato alla seconda Divisione di Chirurgia generale. A metà degli anni novanta viene istituita quale unità operativa autonoma con assegnazione di organico medico ed infermieristico con dotazione di 16 posti letto. I medici in organico sono attualmente quattro, oltre al dottor Salvatore Caruso, con la qualifica di responsabile, vi prestano servizio i dottori Poidimani, Motta e Germiglio. Vengono erogate prestazioni sia in regime di ricovero ordinario che in regime di DayHospital e Day-Surgery. Le patologie trattate in questa disciplina specialistica riguardano le malattie delle vene e quelle delle arterie. Fra le prime quelle più frequenti sono le insufficienze venose, le vene varicose, le trombosi venose superficiali e profonde. Presso il reparto di Chirurgia Vascolare esiste, ed è molto efficiente, un ambulatorio per la diagnostica di queste patologie, dotato di strumentazione adeguata ( Ecocolordoppler e doppler ), in grado di soddisfare, in tempi veloci, le domande di prestazioni diagnostiche dell’utenza. Tra le patologie a carico delle arterie le più frequenti sono gli aneurismi dell’aorta addominale, le ostruzioni delle arterie periferiche, le ostruzioni delle carotidi. Anche per queste patologie l’ambulatorio è attrezzato adeguatamente per offrire all’utenza l’effettuazione delle prestazioni richieste, in tempi molto rapidi ( entro 7 giorni al massimo dal momento della prenotazione ). Nell’ambito del reparto si tiene a precisare che in caso di prestazioni urgenti l’esame necessario viene effettuato in tempo reale. Per quanto riguarda il trattamento delle suddette patologie si può affermare con molta sicurezza, che l’equipe medica di reparto è in grado di effettuare tutte le prestazioni specialistiche, sia in campo arterioso che venoso, al pari degli altri reparti di Chirurgia vascolare della nostra Regione. Grazie alla riconosciuta sensibilità del Management sono stati messi a disposizione dell’equipe di Chirurgia Vascolare tutte le tecnologie all’avanguardia, sia per il trattamento delle vene varicose che per il trattamento delle patologia arteriose. Nel trattamento delle vene varicose, infatti, oltre all’intervento tradizionale, già dalla prossima settimana inizierà an- Dottor Caruso Salvatore che il trattamento endovascolare con il laser, venendo così incontro alla sempre più crescente domanda da parte dell’utenza, soprattutto femminile, per gli indubbi vantaggi dal punto di vista estetico, eliminando il fastidio delle cicatrici. Anche nel trattamento delle ostruzioni arteriose si sta sempre più affermando l’esecuzione di interventi di angioplastica, metodica endovascolare che offre indubbi vantaggi sia dal punto di vista della degenza in ospedale, ridotta a pochi giorni ( 2-3 al massimo ), sia dal punto di vista della tutela dello stato generale del paziente, essendo questa una procedura che il più delle volte viene eseguita in anestesia locale e senza incisioni chirurgiche, con risultati sovrapponibili a quelli dei by-pass. Ove non sia possibile eseguire dette procedure endovascolari, si eseguono - afferma il dottor Caruso - routinariamente gli interventi di by-pass periferici utilizzando materiale autologo (vene safene del paziente) o eterologo (protesi biologiche ed in PTFE o altro materiale sintetico). Inoltre, vengono garantite continuativamente nell’arco delle 24 ore, tutte le urgenze vascolari della nostra Provincia quali le lesioni vascolari traumatiche (traumatismi della strada, professionali etc.), le embolie arteriose, cioè le ostruzioni arteriose in corso di malattie cardiovascolari. L’ unità operativa è inserita nei progetti nazionali per lo studio e la cura delle flebiti “Progetti S.O.S. flebite” e garantisce, di concerto con i medici di Medicina Generale, la diagnostica per lo studio e la profilassi delle trombosi venose. Per accedere a questo tipo di prestazioni è necessaria solamente la richiesta del medico curante ed il semplice pagamento del ticket sanitario, qualora richiesto. Infine presso il reparto di Chirurgia Vascolare dell’Umberto I è attivo l’ambulatorio per la cura delle ulcere trofiche e delle lesioni del piede diabetico, patologia molto frequente e di notevole impatto sociale per le limitazioni che implica nella vita di relazione delle persone affette da dette patologie. Considerato che le malattie vascolari sono in crescente aumento con l’incremento della vita media delle persone e ad essa correlate. Il responsabile del Reparto Chirurgia Vascolare offre infine un consiglio molto pratico e di semplice attuazione: “ a partire dai cinquant’anni sarebbe utile per tutti eseguire uno screening diagnostico vascolare al fine di diagnosticare e prevenire malattie altamente impegnative dal punto di vista clinico e sociale”. Come dire prevenire è meglio che provvedere. Il giornale elettronico si trova sul sito... Tel. 0931 449410 Fax 0931 446599 E-mail: [email protected] Pubblicità: [email protected]