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CARTA DEI SERVIZI
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Titolo
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INDICE
1.1Premessa
1.2 La scelta del nome
1.3 Il territorio il contesto, come raggiungerci
1.4 Visita guidata alla struttura
1.5 Coopselios: chi siamo
2. 2.1 2.2 2.3 2.4 Natura e mission della comunità
Autorizzazione al funzionamento
Documentazione interna
I valori di riferimento e Approccio educativo
Servizi offerti
3. Organizzazione
3.1 L’Accesso al servizio: Ingressi, Dimissioni , Pronta Accoglienza
3.2 Il personale e turn over
3.3 Organizzazione Gestionale
3.4 Privacy e Rispetto delle pratiche religiose
3.5Reclami
3.6 Rapporti con il territorio
3.7 Controllo della qualità del servizio ed indicatori
4. Rette e loro modalità di pagamento
5 .1 Aggiornamento della Carta
5.2 Diffusione della carta dei servizi e altre informazioni
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1. PREMESSA
La Casa di Bastian è una Comunità Socio Educativa Residenziale per minori,
dai 6 ai 18 anni, a dimensione famigliare, con disponibilità massima di 12 ingressi di cui due di pronta accoglienza. Le attività, l’organizzazione e le professionalità degli operatori presenti nella Comunità Socio Educativa “La Casa di
Bastian” hanno come strutturazione di base quanto indicato dalla legge 2/95
del Ministero della Sanità e quanto previsto dalle normative e dai requisiti di
accreditamento della Regione Toscana (Legge regionale 41/05 e relativo Regolamento attuativo) ove la Comunità è ubicata.
Le attività e soprattutto le modalità con cui le stesse sono svolte e proposte ai
minori sono la ricaduta pratica di un modello teorico sistemico relazionale da
cui trae indirizzo il Settore Minori della cooperativa e dalla Carta dei Valori del
settore stesso ai cui principi è ispirata ogni azione educativa .
La presente Carta dei Servizi è parte integrante del contratto che Coopselios
sottoscrive con il cliente
1.2 La scelta del nome:storia e significato
Il nome è stato scelto attraverso un pensiero condiviso di gruppo, durante un
incontro di formazione con gli operatori svoltasi prima dell’apertura della Comunità.
Bastian , dal film “La storia infinita” è il bambino che legge il libro e che finirà
con il diventare parte della storia narrata, nel contempo nel dialetto locale “il
bastian contrario” è colui che si oppone a prescindere, difficile da gestire, diverso dagli altri, imprevedibile e noioso al contempo.
Così sono i nostri utenti, distratti e attirati da due poli : dal sogno di riscattarsi
dalle peripezie a loro accadute, e dal polo opposto attirati e distratti dall’essersi
vissuti e conosciuti come “ dei bastian contrari”.
A volte è per sopravvivenza che si diventa tali, a volte sono le situazioni che prescindono dalla volontà del minore che lo portano per mano dentro al disagio, a
volte è “semplicemente” una forza attrattiva verso la trasgressione.
Il nostro sforzo e augurio è che ciascuno possa utilizzare la propria potenzialità di rileggere la sua storia e come Bastian del film diventare protagonisti del
proprio mondo interiore.
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1.3 Il territorio il contesto, come raggiungerci
La struttura é situata nel Comune di Villafranca Lunigiana in via Chiusura
n°88, facilmente raggiungibile dalla stazione ferroviaria e dal percorso delle
autolinee pubbliche a poca distanza da Aulla, e facilmente raggiungibile da La
Spezia, Sarzana, Massa Carrara, Parma.
Facilmente raggiungibili sono le scuole elementari e medie e gli Istituti superiori locali.
Villafranca è una piccola cittadina, ospitale e ricca di iniziative ed attività ricreative soprattutto nel periodo estivo.
1.4 Visita guidata alla struttura
La Casa Di Bastian è una villetta su due piani, più un seminterrato riservato ai
servizi, con ampio giardino, molto elegante sia all’esterno che all’interno in cui
abbiamo cercato di recuperare l’originale pavimentazione, un bellissimo camino in marmo,che attualmente addobba una camera, ha un arredamento molto
famigliare, scelto nel rispetto delle normative di sicurezza ed igiene, ma con
una attenzione a creare una forma ed
un aspetto di famigliarità e di “casa”.
Al primo piano si accede con una
rampa di scale attrezzabile con montascale.
Al primo piano: un ingresso soggiorno, cucina abitabile due camere a due
posti letto, arredate in modo da avere
un angolo studio, un bagno a norma
per disabili, l’ ufficio del personale
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con bagno.
Al secondo piano : ingresso soggiorno, quattro camere a due posti letto ed i
relativi servizi igienici.
Nei locali seminterrati vi sono: la lavanderia, una stanza dedicata al cambio
armadi, il magazzino, gli spogliatoi del personale, ed una sala ricreativa per lavori manuali, postazione internet, video proiezione per le attività dei ragazzi, e
spazio dedicato alle riunioni di èquipe con gli enti o agli incontri con i genitori.
Il giardino, è un ampio spazio verde che circonda la casa è dotato di gazebo,
forno a legna per esterno, impiantistica per l’irrigazione, illuminazione. Una
parte dello spazio esterno è dedicato alla coltivazione di un piccolo orto e delle
piante aromatiche.
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La Comunità è dotata di pulmino a nove posti per agevolare gli spostamenti
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1.5 Coopselios: chi siamo.
La “Casa di Bastian” é gestita dalla Cooperativa Sociale Coopselios, di tipo A
no-profit con sede legale a Reggio Emilia, iscritta nel Registro Regionale delle
Cooperative sociali .
E’ presente in 7 Regioni con oltre 170 gestioni nei settori dell’Infanzia, dei Minori, degli Anziani e dei Disabili. Eroga ogni anno servizi a quasi 8.000 persone.
Nel sito dedicato www.coopselios sono descritti tutti i nostri servizi, è possibile
visionare il bilancio sociale, partecipare ai blog di settore, e vedere le iniziative
commerciali e sociali.
Un breve cenno alla storia
Coopselios nasce nel 1984 , con il nome di Elios. Gestisce il primo nido cooperativo a Reggio Emilia e servizi per anziani nel paesi dell’Appennino reggiano.
In decenni di crescita umana e professionale Coopselios ha ampliato e consolidato la propria esperienza nei servizi alla persona, incrementando costantemente il fatturato, il numero dei soci e sviluppando la propria presenza in diversi
territori.
I valori e gli strumenti
Competenza, qualità, affidabilità, impegno sociale sono i valori che guidano il
nostro operato.
Ciascun settore di coopselios ha elaborato una Carta dei Valori specifica ed un
Codice Comportamentale e Metodologico quale strumento di indirizzo lavorativo a garanzia della trasparenza, della affidabilità e della costante promozione
della qualità del servizio,della professionalità degli operatori e della ricerca al
miglioramento rispetto l’area del saper, del saper essere e del saper fare.
La mission
La persona è al centro della filosofia di Coopselios sia nel ruolo di lavoratore sia
di cliente/utente.
Nello specifico, Coopselios si impegna:
• nella progettazione di soluzioni innovative che sappiano ipotizzare risposte
ai nuovi bisogni delle famiglie e alle possibili emergenze economiche;
• nella promozione di politiche per le pari opportunità e per la pari dignità
delle persone e in azioni di sensibilizzazione e promozione di una cultura
della persona e dei servizi;
• nella promozione, anche attraverso partnership efficaci, di un modello di
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welfare innovativo, fondato sui principi di sussidiarietà, prevenzione, mutuo-aiuto e integrazione con il pubblico, sostenibilità economica;
• nell’erogazione di servizi in grado di soddisfare la vasta gamma di nuovi
bisogni e le sempre più impellenti necessità di conciliazione.
Coopselios si impegna in percorsi di crescita volti a produrre e promuovere il
lavoro dei soci, garantendo continuità occupazionale e le migliori condizioni
economiche, sociali, professionali.
In tal senso, gli obiettivi della cooperativa sono:
• valorizzare le potenzialità di ciascuno, tenendo conto dei bisogni, delle attitudini, delle specificità anche di genere e operare in un ottica di conciliazione;
• creare nuova occupazione;
• favorire l’assunzione di responsabilità da parte dei soci, la loro partecipazione al governo dell’impresa, i principi della mutualità;
• valorizzare l’impresa sociale attraverso la sua capacità di investire e innovare.
L’organizzazione
Coopselios articola la gestione dei servizi su due principali logiche organizzative che sono per aree geografiche e per settori tematici di intervento:
• 6 aree geografiche quali: Lombardia/Veneto-Trentino Alto Adige / Piacenza /Reggio Emilia, / Romagna / Liguria-Toscana-Lazio.
• A ciascun area fa capo un Direttore d’area (D.A.)
• 4 settori, trasversali a tutte le aree geografiche, quali: Anziani, Infanzia,
Minori, Disabili. A ciascun settore fa capo ad un Responsabile Tecnico di
Settore ( RTS)
La Casa di Bastian è inserita nell’ area Liguria-Toscana-Lazio, e nel Settore
Minori.
I coordinatori di ciascuna struttura o servizio territoriale sono supportati per
gli aspetti relativi all’organizzazione ed al rapporto con gli enti locali e gestionali da uffici competenti presenti presso le sedi di Reggio Emilia o nelle sedi
locali. In particolare, il coordinatore fa riferimento alla sede per:
Gestione del personale e paghe, Formazione, Fatturazione, Acquisti, Comunicazione, Sicurezza, Sistema informativo, Privacy, Gestione contratti e fattura-
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zione, Gestione del patrimonio, Sistema qualità, Ufficio legale
Ciascuna di tali attività ha un Responsabile e un adeguato staff operativo e il
cliente, per qualsiasi informazione e controversia può fare riferimento, oltre che
al Coordinatore a tali uffici.
2. NATURA E MISSION DELLA COMUNITÀ
La Casa di Bastian accoglie minori di età compresa tra i 6 e 18 anni, per i quali
la permanenza nella famiglia di origine sia temporaneamente impossibile, o
minori stranieri non accompagnati. La comunità è aperta 24h su 24, 365 giorni
all’anno. I minori sono accolti sulla base di provvedimento/intervento disposto
dall’autorità giudiziaria o dai servizi sociali. La suddivisione della struttura su
due piani ci permette di ospitare minori di entrambi i sessi. Come dimostrato negli ultimi studi sociologici sulle dinamiche di gruppo, la presenza di un
gruppo misto rende il clima interno meno conflittuale, la presenza femminile
inoltre agevola una maggiore tenuta del mantenimento dell’ordine e dell’igiene
della persona e degli ambienti. La presenza di età differenti e quindi di bambini
di età compresa tra i 6 ed i 12 anni e di adolescenti sviluppa nel gruppo dei più
grandi un senso di protezione e tolleranza delle differenze sia di genere che di
competenze.
Possono essere inseriti minori che presentano una o più difficoltà nelle seguenti
aree:
• problemi familiari di natura organizzativa;
• disfunzioni relazionali e comportamentali della funzione genitoriale;
• problemi individuali di natura psicologica, relazionale;
• difficoltà di apprendimento, abbandono scolastico e problemi di varia natura in ambito scolastico;
• disturbi dell’attenzione e comportamentali;
• difficoltà nell’area affettiva, cognitiva e relazionale;
• minori stranieri non accompagnati;
• minori a rischio di devianza;
• minori in messa alla prova ( MAP);
• minori a regime di pena cautelare/detentiva alternativa al carcere minorile.
Il servizio di ospitalità residenziale ha per scopo:
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• accogliere i minori per il tempo necessario che permetta al contesto familiare
• di riorganizzare il proprio assetto affettivo emotivo e /o spazi di gestione
quotidiana per il rientro nel nucleo di origine;
• rispettare e valorizzare le differenze di genere, culturali religiose;
• fornire un adeguato supporto educativo ai minori in situazioni di disagio
evolutivo;
• fornire ai minori un contesto organizzativo, affettivo e relazionale che possa
aiutarli a recuperare una adeguata routine quotidiana, e partecipazione ai
bisogni formativi e/o lavorativi dello stesso
• acquisire strumenti e capacità sufficienti e necessari a un progetto futuro o
prossimo di autonomia sociale ed economica;
• offrire un ambiente e prestazioni idonee per un sano sviluppo psico-fisico, e
per il miglioramento delle competenze relazionali;
• supportare i minori momentaneamente privi di figure genitoriali, e sostenerli nella programmazione di una progettualità futura di inserimento ed
integrazione sul territorio;
• supportare i minori a rischio di devianza o in situazione di devianza a recuperare un comportamento idoneo ad un corretto reingresso sociale;
• tutela e accompagnamento: la comunità svolge una azione pratica di accompagnamento del minore alle attività scolastiche ed extrascolastiche previste
dal progetto educativo o accordate su indirizzo della MAP
• collaborare con gli enti competenti alla progettazione degli obiettivi e degli
strumenti necessari, per il raggiungimento delle finalità educative individuali di ciascun minore.
La comunità si impegna a promuovere il benessere psico-fisico e sociale attraverso la cura degli ambienti, l’attuazione dei Progetti Educativi Individuali nonché ricorrendo alla collaborazione dei partner che aderiscono formalmente alla
rete.
Contestualmente la comunità si propone di conservare un rapporto di integrazione e collaborazione con il territorio circostante e di partecipare e/o promuovere iniziative, per favorire il graduale rafforzamento delle competenze cognitive, affettive e di adeguata socializzazione e rispetto delle regole e dei tempi della
vita sociale.
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2.1 Autorizzazione al Funzionamento.
La Casa di Bastian è autorizzata al funzionamento, con atto del Comune di Villafranca in Lunigiana n. 1/2012 come Comunità a dimensione familiare, con
funzione socio-educativa (Legge Regionale toscana 41/2005 e relativo regolamento attuativo).
2.2 Documentazione interna
La documentazione è fatta conoscere e presentata a tutto il personale interno
come requisito di conoscenza teorica di base al momento dell’assunzione e sono
previsti a frequenza costante momenti formativi e di aggiornamento della documentazione presente in struttura.
La stessa documentazione è presentata agli Enti all’inizio della collaborazione
o su richiesta di convenzione.
Prevede oltre alla presente Carta dei servizi:
la Carta dei Valori del Settore Minori,
il Codice Comportamentale e Deontologico,
il Regolamento Interno della comunità,
le Linee guida per la stesura dei Progetti educativi individualizzati all’interno
della comunità.
2.3 I valori di riferimento e Approccio educativo
L’approccio educativo della comunità si basa sul modello sistemico relazionale,
con particolare attenzione alla lettura della complessità dei legami affettivi e
delle realtà socio-ambientali e culturali. Pertanto ciascun minore viene accompagnato al rispetto delle regole comunitarie di base (rispetto degli ambienti, rispetto degli orari, partecipazione alle attività programmate, adeguato rapporto
con il personale) con strategie educative e modalità individualizzate.
Fa parte dell’approccio educativo, oltre all’elaborazione degli obiettivi individuali, l’osservazione diretta delle modalità relazionali del minore con il gruppo
di pari e con gli operatori, e la raccolta delle informazioni sulle modalità relazionali adottate dal minore nei vari contesti di vita. Nell’ambito più prettamente
scolastico è previsto il sostegno allo studio.
Abbiamo scelto alcune delle frasi significative della Carta dei Valori del Settore
Minori per spiegar il progetto e l’approccio teorico della Comunità. Tali frasi
descrivono i principali punti di riferimento teorico a cui le azioni quotidiane,
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la progettazione e la programmazione delle stesse devono far riferimento: l’importanza della relazione, l’ascolto del minore, l’ottica di inclusione sociale, l’apertura al territorio, la promozione al cambiamento, l’ “estetica” degli ambienti
come promozione di benessere e riabilitazione della dignità della persona.
“La conoscenza del minore non è data
una sola volta”. In questo modo è evidente l’impegno di un approccio che permetta
il cambiamento del minore, senza incasellarlo in criteri diagnostici e soprattutto prognostici rigidi e definitivi, ed anche
l’importanza di un tempo di osservazione
iniziale e continuo, in modo da costruire
sui reali bisogni e comportamenti evolutivi
un approccio educativo flessibile e personalizzato. La personalizzazione degli interventi educativi, passa attraverso la capacità
di osservare e rilevare i bisogni espressi ed inespressi del minore, e quindi
necessita di competenze da parte di
tutta l’èquipe di lavoro di “ Costruire
legami” sufficientemente sani con i
minori e di saper leggere e agire all’interno di un approccio di “complessità
educativa” che tenga di conto del percorso del ragazzo, della sua storia famigliare, del contesto socio-culturale
in cui è vissuto, delle potenzialità cognitive e strumentali reali del minore
e delle sue aspettative o desideri.
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Altro tassello fondamentale del nostro approccio teorico è rivestito dal tema
della fiducia e della responsabilità educativa degli operatori che lavorano in comunità in quanto adulti. Ciascun operatore che opera all’interno della struttura a prescindere dall’inquadramento professionale, ha nella “ quotidianità di
cura” un ruolo educativo nel momento in cui entra in relazione con il minore,
le modalità relazionali di tutto il personale sono pertanto monitorate costantemente ad opera del coordinatore e se necessario del responsabile tecnico di
settore, a garanzia di una coerenza educativa interna adeguata nei modi e nei
contenuti.
“Non può esserci relazione d’aiuto senza
il veicolarsi dell’affettività”, in tal modo
cerchiamo di perseguire e monitorare costantemente la capacità di gestire mondo
professionale e personale, buona affettività ed eccesso di coinvolgimento emotivo,
senso d’impotenza ed onnipotenza nella
relazione con i minori, rispetto delle figure
genitoriali e non sostituzione delle stesse.
Ogni attività progettata e programmata in comunità è pensata in un’ottica di
sistema educativo, che prevede il divertimento, la cura dell’estetica e l’inclusione,
ma soprattutto fa capo ad una logica di
continuità educativa che evita
il più possibile l’
estemporaneità
delle azioni, in modo da aiutare i minori a non comportarsi per “agito” . Ogni nostra attività li allena a
pensare, programmare, a guadagnarsi obiettivi e gratificazioni, ad affrontare la fatica dell’ideazione prima della pratica, fatica che loro definiscono noia…
ma che da un punto di vista educativo ed evolutivo
è progettazione e programmazione del proprio futuro..” “ Progetti Futuribili”.
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Ogni attività della comunità tende il più possibile a mettersi in rete con il territorio, a dar vita a processi innovativi per un
continuo e costante miglioramento dei percorsi
educativi, ad adattarsi ai cambiamenti socioculturali sia nei linguaggi che negli strumenti
comunicativi.
“Professionalità ed impegno sociale” Coopselios promuove un articolato “sistema formativo”, studiato e pensato sull’esigenze di miglioramento della qualità del clima di lavoro e della
gestione degli aspetti emotivi del personale, e
adeguato costantemente alle esigenze formative e di supervisione, che possono essere rilevate
dalle difficoltà operative, strategiche ed affettive maggiormente incontrate dagli operatori in
relazione alla tipologia di utenza presente in
struttura e alle dinamiche del gruppo di lavoro.
Fondamentalmente il “sistema formativo” mette in connessione i contenuti ed i tempi dei tre processi formativi principali: la formazione teorica,
l“autoformazione in gruppo”, la supervisione, per lavorare in modo costante
e sistematico sulle capacità dell’operatore del sapere, saper fare e saper essere.
2.3.1 Operatore di riferimento
La Comunità intende attuare una responsabilità educativa condivisa tra tutti gli
operatori, indipendentemente anche dalla qualifica professionale. Gli atteggiamenti , le modalità relazionali , le modalità di risoluzione dei problemi vanno
discussi e concordati in èquipe, condotta con la direzione del coordinatore. Ciascun operatore interpreterà queste decisioni condivise secondo quanto spetta
alla propria figura professionale, ma entro un quadro omogeneo.
Si vuole ridurre in questo modo il venirsi a verificare di particolari relazioni
operatore utente che, caricandosi anche di valenze affettive, possano portare a
distorsioni del rapporto educativo, evitando inoltre che il minore crei un rapporto esclusivo con un determinato operatore, per una corretta gestione dell’affettività.
Ciò premesso i minori vengono assegnati sotto la responsabilità educativa di
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un educatore di riferimento in accordo con il coordinatore ed il responsabile
di progetto. L’educatore di riferimento ha il compito specifico di verificare il
raggiungimento degli obiettivi del PEI , il rispetto delle indicazioni della Map,
segnalare al coordinatore e al responsabile del progetto eventuali difficoltà comportamentali ed affettive del minore, monitorare l’adeguatezza relazionale ed
integrare osservazioni sul minore svolte dall’èquipe, è il punto di riferimento
con i servizi competenti.
2.4 Servizi offerti
Attività socio educativa e di accudimento
I progetti educativi individualizzati prevedono la presa in carico dei bisogni di
accudimento ed evolutivi del minore, lavorando sull’autonomia, l’integrazione,
il reinserimento sociale, il supporto scolastico, il supporto emotivo, lo sviluppo
dell’autostima e del senso di autoefficacia, la relazione affettiva, la cura e l’igiene dei propri spazi di vita e di quelli comunitari ed in un’ottica di sostegno alla
genitorialità e non di sostituzione.
Attività di mediazione linguistico culturale
Il servizio di mediazione linguistico culturale è attivato su richiesta del coordinatore in base alle necessità del minore e si può declinare come servizio di
interpretariato e/o come mediazione culturale per il supporto all’inserimento
del minore in comunità.
Attività di animazione ricreativa
Programmazione ed esecuzione di attività ludiche, sportive e culturali, sul territorio.
Laboratori tematici interni alla comunità
Programmazione di laboratori tematici a) in connessione alle esperienze di animazione svolte, al fine di creare un pensiero di continuità e di rielaborazione
delle esperienze fatte b) a supporto e potenziamento dei progetti educativi individualizzati
Attività di accompagnamento
Il minore è accompagnato presso i servizi socio sanitari,scolastici, attività pomeridiane previste dal progetto educativo individualizzato o dalla MAP.
Servizi alberghieri
Ristorazione, rispetto dell’osservanza dei bisogni alimentari personalizzati do-
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vuti a patologie o osservanze religiose e di una condotta alimentare sana.
Lavanderia, la struttura è dotata di una lavanderia interna.
2.5 Gestione Comfort Dell’ambiente Di Vita
Accessibilita’ degli spazi
Il personale ed il coordinatore verificano costantemente il livello di igiene e di
comfort dei locali, attivando tempestivamente le procedure necessarie in caso
di guasto. E’ assicurata l’accessibilità dell’utenza e l’individuazione dei percorsi
interni ed esterni, anche tramite l’adozione di idonea segnaletica. La segnaletica
è leggibile anche a distanza di facile comprensione e protetta da manomissioni.
Personalizzazione degli spazi
E’ favorita la personalizzazione del proprio spazio camera, mediante fotografie,
poster ed il posizionamento di piccoli oggetti ed arredi, dopo condivisione con
la direzione della struttura, nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
Spazi dedicati alle riunioni
Sono stati individuati, anche all’interno dei locali comuni, spazi da dedicare ad
incontri e colloqui con i famigliari, rappresentati legali e operatori dei servizi. A
seconda della delle modalità richieste dall’incontro tali spazi sono individuati
nell’ufficio degli operatori, nel seminterrato nella zona dedicata .
3. ORGANIZZAZIONE
3.1 L’Accesso al servizio: Ingressi, Dimissioni , Pronta Accoglienza
INGRESSO IN COMUNITA’
a) DOCUMENTAZIONE RICHIESTA E REQUISITI
Saranno richiesti all’Ente Committente i dati e le informazioni necessarie alla
giusta conoscenza del minore per la compilazione dei dati storico-anamnestici
e sanitari.
Inoltre si richiede:
• decreto del tribunale e/o altro atto formale che ha deciso l’allontanamento
del minore ed il suo collocamento
• impegno di spesa da parte del Comune di residenza o presso cui il minore
stato ritrovato
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• documenti personali e sanitari, tra cui certificazione dell’assenza o di ma-
lattie che pregiudichino la vita comune (pediculosi, scabbia, epatite, hiv,
etc…)
• schede di raccolta anamnestica del minore ed eventuale regolamentazione
del rapporto con i famigliari, eventuale autorizzazione alle uscite sul territorio, e limitazioni specifiche
• relazione di dimissione dalla comunità, qualora il minore provenga da altra
comunità socio educativa, ministeriale o sanitaria, con dettagliate le motivazione di dimissioni del minore.
Concordata la data dell’ingresso viene applicata la procedura di richiesta d’ingresso Modulo PG CdB 4.1 eil Coordinatore della Comunità predispone le azioni e i tempi di accoglienza con l’equipe della struttura(PG CdB4.1)
L’inserimento in Comunità avviene su invio del Servizio Pubblico Territoriale
con disposizione del Tribunale dei Minori o Ordinario.
L’incontro di presentazione del minore e valutazione dell’ingresso avviene tra
l’assistente sociale di riferimento ed il coordinatore della Comunità o un referente.
La Comunità non può accogliere in alcun modo ospiti che non abbiamo un
protocollo di invio e la relativa delibera di inserimento.
L’ingresso è un momento ricco di significati specifici e spesso di emozioni ambivalenti fra loro. Ogni nuovo inserimento è un momento importante anche per
i minori che abitano già in comunità. Pertanto la nostra attenzione è focalizzata
su due poli: l’uno è l’ascolto e la conoscenza del minore in ingresso, l’altro è la
presentazione dello stesso al gruppo.
Per quanto riguarda la dimissione poniamo la stessa attenzione nell’ottica di
evitare il più possibile strappi affettivi.
L’osservazione del minore nella fase di inserimento e delle modalità di entrare
in relazione con il gruppo di pari e con gli adulti, fa parte delle linee guida di
stesura dei PEI di cui si rimanda al relativo documento.
b) DIMISSIONI
• La dimissione dalla Comunità di norma avviene
• compimento del 18° anno di età.
• per nuove disposizioni da parte dell’Autorità Giudiziaria o del Servizio Sociale.
• su decisione del Gruppo di Lavoro in caso di incompatibilità o di ripetute
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fughe;
• nel caso in cui il minore viene dimesso per rientrare in famiglia o per affidamento familiare o etero familiare consensuale;
• nel caso in cui il minore viene dimesso per conclusione del progetto e rag-
giungimento dell’autonomia;
• nel caso in cui il minore viene dimesso per essere trasferito in altra struttura;
• nel caso in cui il minore viene dimesso per affidamento familiare o eterofamiliare consensuale ovvero giudiziario;
La procedura delle dimissioni è disciplinata nel Mod. CdB 2.7
Il Coordinatore della Comunità:
concorderà adeguatezza, tempi e modalità delle dimissioni con tutti i soggetti
istituzionali interessati;
predisporrà il passaggio di tutte le informazioni necessarie alle persone o alle
strutture di nuova accoglienza, rimanendo a disposizione per ulteriore collaborazione al riguardo;
L’educatore di riferimento prepara e supporta il minore alla dimissione, accogliendo eventuali dubbi e paure. Aiuta inoltre il minore a “progettarsi” fuori
dalla comunità.
c) PRONTO INTERVENTO
I minori sono accolti con la modalità del pronto intervento e su diretto invio
dei Servizi sociali dell’ente locale (Servizi tutela e/o servizi di pronto intervento)
e/o delle FF.OO. a seguito di conclamata ed urgente necessità di assicurare al
minore accoglienza e tutela immediata, con la funzione di sopperire tempestivamente a situazioni di emergenza che si caratterizzano per un bisogno immediato e temporaneo di ospitalità, mantenimento e protezione dei minori, in
applicazione all’art. 403 c.c.
L’accoglienza in pronto intervento è immediata e fino all’esaurimento dei posti
disponibili.
Il minore viene accompagnato dai Servizi Sociali, e l’Assistente Sociale che accompagna il minore rilascia alla Comunità un verbale di consegna che attesta
l’avvenuto inserimento in struttura; ovvero il minore viene accompagnato dalle
forze dell’ordine che rilasciano un verbale di consegna.
L’operatore presente in Comunità fa entrare il minore espletando la funzione di
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prima accoglienza e contemporaneamente contatta il Coordinatore della Comunità e i servizi sociali territoriali.
Il minore potrà usufruire della pronta accoglienza per un massimo di 15 giorni .
Al termine, potrà essere valutata, assieme agli organi competenti ed in presenza
di una disponibilità di posti, l’inserimento in un progetto educativo residenziale
di più lungo periodo.
d) FUGA
In caso di fuga del minore si attiva la procedura prevista Modulo CdB 1.8
3.2 Personale
Il personale prevede le seguenti figure professionali:
Coordinatore di struttura
Educatore professionale
Animatore
Operatore Socio-sanitario.
Presenti nel rispetto delle citate normative regionali
A questi si aggiungerà, in caso di presenza di minori di nazionalità non italiana,
la figura del mediatore culturale e/o interprete attivato dal coordinatore.
La figura professionale dello psichiatra è attivato su richiesta del coordinatore in
accordo con il responsabile di progetto per la valutazione in ingresso di alcune
tipologie di utenti o per consulenza psichiatrica se necessaria.
Il Responsabile di Produzione d’Area della Cooperativa verifica per l’aspetto
organizzativo il funzionamento della Comunità.
Il Responsabile Tecnico del Settore in qualità di responsabile del progetto svolge
incontri con l’èquipe (educatori, osa/oss, animatori, coordinatore) per la risoluzione o la gestione di eventuali impasse emotive o la riformulazione di strategie
di intervento dirette al minore o al gruppo, in particolare per situazioni che presentano peculiari difficoltà di gestione, coadiuva il coordinatore nella gestione
delle dinamiche di gruppo degli ospiti minori, e svolge colloqui di valutazione
e sostegno con i minori su particolari problematiche segnalate dagli educatori
e/o dal coordinatore.
Il coordinatore, il responsabile di produzione e il responsabile tecnico si confrontano rispetto alla attivazione del sistema formativo nei vari percorsi in base
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all’analisi dei bisogni formativi ed emotivi emersi e all’analisi del clima di lavoro.
Vengono quindi attivati il percorso formativo, di supervisione o auto formativo.
Per quanto riguarda il funzionamento si fa riferimento al Doc. A 1.2 “Organigramma e responsabile delle unità operative”.
Viene assicurata la presenza minima, qualunque sia il numero di minori accolti,
il personale è distribuito sulle 24 ore.
Nei periodi particolari (vacanze natalizie..) in cui tutti i minori non sono presenti in comunità il coordinatore (o un operatore) è sempre reperibile per ogni
necessità, ad un numero di cellulare aziendale in modo da organizzare la risposta alle diverse esigenze sopravvenute.
Il personale in compresenza è adeguato in base al numero di minori presenti e
alle specifiche problematiche.
Limitazione del turnover
La stabilità dell’èquipe educativa viene assicurata grazie ad un utilizzo molto
limitato delle assunzioni a tempo determinato, e di personale dedicato esclusivamente alla Comunità. Eccezioni a questa regola vengono riservate esclusivamente alle sostituzioni per ferie o malattie lunghe ed anche in questo caso
si privilegiano operatori che già abbiano in precedenza avuto conoscenza del
servizio.
3.3 Organizzazione gestionale
GIORNATA TIPO e ORGANIZZAZIONE ATTIVITA’
E’ prevista l’organizzazione della giornata tipo che varia in relazione al periodo
estivo e scolastico. Informazione sullo svolgimento della giornata tipo e sulle
attività sono recuperabili nel modulo DOC CdB 4.8
Esiste una programmazione mensile delle attività di animazione (Doc. CdB 4),
delle uscite ricreative e dei laboratori attivati all’interno della struttura . Tali
attività sono affisse in bacheca in struttura in modo visibile a tutti i minori
residenti.
Variazioni saranno programmate settimanalmente nel corso della riunione set-
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timanale di èquipe degli operatori, in conformità con i PEI e con le iniziative
in calendario.
Di tali variazioni viene data puntuale informazione ai minori mediante comunicazione verbale e analoga affissione in bacheca.
E’ definita una giornata tipo delle attività assistenziali e delle attività svolte dalle
diverse figure professionali che consenta di valutare i carichi di lavoro con le
relative verifiche periodiche (Doc. CdB 4.4 Piano di Lavoro e Mod. CdB 4.1
Piano Turni).
3.4 Privacy e rispetto delle pratiche religiose
Presso la Comunità ogni minore ha una propria cartella nella quale sono registrati gli interventi e definiti il percorso e gli obiettivi concordati.
Nella raccolta, nella conservazione e nell’impegno dei dati contenuti nella cartella gli operatori della Comunità si attengono alle disposizioni di legge in materia di riservatezza, nonché a quanto prescritto dalla Legge 675 del 31 dicembre
1996, “Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati
personali”, e successive modifiche e integrazioni. Viene in particolare rispettato
il diritto all’immagine del minore.
E’ favorita la partecipazione dell’utente alle sue consuete pratiche religiose.
3.5 Reclami
Degli utenti o di loro famigliari
La natura dei reclami accoglibili e la forma della loro raccolta e gestione avranno modalità specifice in base alla tipologia di utenza della struttura.
Ogni reclamo va confrontato con le disposizioni contrattuali, dai PEI e dalla
MAP definiti in collaborazione con le istituzioni invianti.
I rilievi mossi vanno in ogni caso registrati dall’operatore cui vengono presentati e registrati sul libro consegne e/o sulla scheda personale del ragazzo.
Vanno poi presi in considerazione e discussi in sede di riunione di èquipe degli
operatori per valutarne le possibilità e le modalità di risoluzione del reclamo.
Della committenza
I reclami e i rilievi avanzati dagli Enti invianti, relativi al mancato rispetto delle
condizioni contrattuali (incluso quanto previsto dalla presente Carta) od ano-
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malie/insufficienze nella esecuzione dei PEI congiuntamente definiti devono :
essere inviati in forma scritta libera al Coordinatore del servizio
inseriti all’ordine del giorno della prima riunione di èquipe utile, e comunque
non oltre quindici giorni dalla ricezione da parte del coordinatore
Sono presentate al referente dell’Ente le controdeduzioni e le azioni correttive
proposte entro i successivi quindici giorni, in forma scritta o in sede di riunione
congiunta.
3.6 Rapporti con il territorio
La struttura facilita l’inserimento del minore nell’ambiente sociale ed educativo del territorio attraverso l’uso di infrastrutture,servizi,risorse ed opportunità
esistenti.
La struttura ha previsto una rete di supporto e di collaborazione con la realtà
territoriale, dal contatto con le scuole di diversi gradi e specificità al contatto
con l’Ufficio per l’Impiego territoriale. Per eventuali attività pomeridiane fuori
dalla struttura è prevista la frequentazione dei minori di Centri Aggregativi territoriali e dei Laboratori da loro periodicamente attivati. Sono inoltre previste
attività di volontariato e sportive in collaborazione con Associazioni del territorio ( ad esempio Pubblica Assistenza, Palestra, Piscina, Allevamento di cavalli)
resesi disponibili ad entrare in rete con la struttura.
Come sopra esplicitato (2.3) la struttura prevede e garantisce per ogni minore
una figura di riferimento all’interno dell’equipe educativa.
3.7 Controllo della qualita’ del servizio e indicatori
Due tipi di qualità intendiamo perseguire:
• la qualità scaturita dalla percezione dell’utente/cliente in senso ampio (minore, Servizi sociali…);
• la qualità così come prodotta in rapporto ai servizi erogati e relativi obiettivi raggiunti.
Viene utilizzatob come strumento a livello aziendale il “Questionario di soddisfazione della comittenza”.
Gli indicatori utilizzati per misurare la qualità prodotta sono:
• Percentuale dei predisposti PEI entro 60 gg dall’arrivo del minore e percentuale di PEI verificati nei tempi programmati;
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•
•
•
•
Percentuale di progetti educativi individualizzati con obiettivi raggiunti
Numero di reclami l’anno da parte dell’Ente affidatario;
Numero di corsi di formazione attivati rispetto a quelli programmati
Numero di operatori che hanno partecipato ai corsi rispetto al numero di
operatori
• Numero di incontri annuali di supervisione degli operatori
• Numero di incontri effettuati annualmente con gli operatori
• Numero di soggetti esterni formalmente coinvolti nel progetto educativo
La Carta prevede il coinvolgimento periodico dei soggetti pubblici e privati
che concorrono alla gestione della struttura, nella definizione degli standard di
qualità, nella misurazione della soddisfazione e nella presentazione dei risultati
annuali.
4. RETTE E LORO MODALITA’ DI PAGAMENTO
La retta base per la permanenza del minore in struttura è di Euro 115 + IVA di
legge per ogni giorno di presenza. Potranno essere concordate, con l’Ente inviante, con apposito contratto e per motivate ragioni rette diverse a fronte anche
della richiesta di prestazioni differenziate.
Prestazioni comprese nella retta:
Compreso nella
retta
Servizio socio.educativo
X
Ristorazione
condo menù
X
se-
Biancheria piana
Lavaggio indumenti minore
Parrucchiere
Prestazioni sanitarie, salvo
Fornito dall’ASL A carico del
minore
X
X
X
X
A carico dell’
Ente inviante
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Compreso nella
retta
Fornito dall’ASL A carico del
minore
eventuali prestazioni odontoiatriche o visite specialistiche effettuate
al di fuori del Servizio
pubblico,
nonché prestazioni
psicoterapeutiche
individuali
Tickets
Trasporti
Materiali necessari
alla frequenza scolastica
A carico dell’
Ente inviante
X
X
Farmaci in fascia
A
Farmaci in fascia C
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X
X
X
X
Prodotti per l’igiene personale
X
Abiti nel caso non
possa provvedere la
famiglia
X
Spese per attività
ricreative sportive e
culturali programmate
X
Per le assenze temporanee, tempestivamente concordate con i Servizi invianti,
è conteggiato il pagamento dell’70% della retta giornaliera sino al giorno precedente del rientro del minore in Comunità.
In caso di degenza ospedaliera sarà conteggiata la retta piena giacché la Comunità si fa carico dell’assistenza ordinaria del minore. Nel caso di un’assistenza
personalizzata e continuata nel tempo, i costi saranno conteggiati in relazione
ad accordi con il Servizio inviante.
La Comunità predispone e inviaall’Enteinteressato la fattura concernente gli
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importidi retta maturati mese per mese.
Annualmente la retta varierà, in relazione agli indici Istat maturati nel periodo
precedente. Della variazione verrà tempestivamente informato l’Ente che si fa
carico della retta.
Modalità di pagamento
Le presenze, contabilizzate alla fine di ciascun mese, vengono fatturate all’Ente
inviante entro i primi 15 giorni del mese successivo.
L’Ente dovrà provvedere al pagamento delle stesse entro 90 giorni dalla data
di emissione mediante bonifico sul conto corrente appositamente indicato da
Coopselios. In caso di ritardato pagamento, Coopselios si riserva la possibilità
di applicare gli interessi di mora previsti.
5.1 Aggiornamento della carta
La carta dei servizi sarà annualmente aggiornata per ciò che riguarda gli obiettivi di miglioramento che la Comunità si propone e gli indicatori di qualità e
per adeguarla ad eventuali richieste delle normative nazionali o regionali. Delle
variazioni saranno puntualmente informate committenza e utenza.
Qualora le variazioni comportino diversità nelle condizioni contrattuali, le precedenti saranno mantenute in essere per i minori già inseriti.
La carta dei servizi aggiornata e il regolamento interno vengono consegnati ad
ogni utente e a chiunque ne faccia richiesta.
Si evidenzia l’avvenuta consegna della carta dei servizi aggiornata e del regolamento interno ad ogni utente e a chiunque ne faccia richiesta.
5.2 Diffusione della carta e altre informazioni sulla struttura e sul servizio
Oltre alla presente Carta, che viene distribuita a tutti gli Enti di riferimento
della struttura o potenzialmente interessati al servizio, così come a tutori,
rappresentanti legali, famigliari dei residenti, informazioni sulla struttura ed
aggiornamento delle stesse possono essere reperiti sul sito web di Coopselios,
all’indirizzo web http://www.coopselios.com.
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La coordinatrice della struttura incontra, su appuntamento concordato ,Referenti degli Enti, tutori, famigliari, rappresentanti legali o chiunque altro sia interessato ad avere informazioni sul servizio.
La carta dei servizi aggiornata e il regolamento interno sono esposti in bacheca.
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Contatti:
telefono struttura:
0187494308
telefono coordinatore: 3316617785
telefono responsabile di progetto: 334 6506790
telefono responsabile di produzione: 333 6736594
Indirizzo mail :
[email protected]
[email protected]
Sito internet Coopselios: www.coopselios.com
Coopselios sede amministrativa (centralino):
0522 378610
Indirizzo mail:
[email protected]
Coopselios sede di area
Telefono: 0187 715615
Indirizzo mail:
Infosp@ coopselios.com
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